Delibera di Giunta Comunale n. 75/2014

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Delibera di Giunta Comunale n. 75/2014
COMUNE DI COMACCHIO
Provincia di Ferrara
Reg. delib. N. 75
Verbale di deliberazione della Giunta Comunale
Seduta del 05/03/2014 alle ore 14.30.
In seguito ad inviti si è riunita nell’apposita sala della Sede Comunale la Giunta Comunale.
Fatto l’appello nominale risultano:
Presenti
1)
FABBRI MARCO
Sindaco
1
2)
FANTINUOLI DENIS
Assessore
1
3)
CARLI ALICE
Assessore
1
4)
BELLOTTI SARA
Assessore
1
5)
PARMIANI STEFANO
Assessore
1
6)
SERGIO PROVASI
Assessore
1
Assenti
Assiste DOTT.SSA DANIELA ORI.
Presiede DOTT. MARCO FABBRI.
OGGETTO :
FONDI EUROPEI 2014-2020. IDROVIA FERRARESE. APPROVAZIONE SCHEMA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA PROVINCIA DI FERRARA ED IL COMUNE DI
COMACCHIO PER L'AVVIO DEL PROGETTO SPECIALE “PARTNERSHIP PUBBLICOPRIVATA PER LA RIGENERAZIONE TURISTICO-AMBIENTALE DELLA COSTA”.
Letto e sottoscritto
IL PRESIDENTE
IL SEGRETARIO COMUNALE
DOTT. MARCO FABBRI
DOTT.SSA DANIELA ORI
Questa deliberazione viene pubblicata all’albo pretorio per 15 giorni consecutivi dal …………………….…, art. 124 D.Lgs.
267/00 e contestualmente trasmessa, in elenco, ai Capigruppo Consiliari, art. 125 D.Lgs. 267/00.
Dalla Sede Comunale, addì
IL SEGRETARIO GENERALE
DOTT.SSA DANIELA ORI
Esecutiva per decorrenza del termine (10 giorni)
dall’inizio della pubblicazione, art. 134 – 3°
comma, D.Lgs. 267/00.
Il ………………………………….
IL SEGRETARIO GENERALE
_______________________
La presente deliberazione viene dichiarata
immediatamente eseguibile ai sensi dell’ art. 134 4° comma – del D.Lgs. 267/2000.
Il 05.03.2014
IL SEGRETARIO COMUNALE
DOTT.SSA DANIELA ORI
Verbale di deliberazione del Giunta Comunale n. 75 - seduta del 05.03.2014
COMUNE DI COMACCHIO
deliberazione n. 75
del 05.03.2014
LA GIUNTA COMUNALE
Premesso che con delibera di C.C. n. 49 del 20/06/2013 il
Comune di Comacchio ha approvato l’ “Atto di indirizzo per la
formazione del piano strutturale comunale” con cui sono state
definite le linee di indirizzo propedeutiche e utili per la
formazione del Piano Strutturale Comunale (PSC) e che all’interno
dello
stesso
atto
sono
stati
sanciti
alcuni
principi
particolarmente significativi che stanno alla base del presente
protocollo di intesa e che si propongono di seguito:
- “valorizzazione del sistema portuale di Porto Garibaldi come
elemento portante dell’offerta di portualità commerciale e
turistica sulla costa del Delta, tenendo conto delle esigenze e
dell'importanza della pesca. La zona portuale dovrà inoltre
essere improntata a divenire un centro di sviluppo e di servizio
per le attività nautiche e da diporto con le annesse
infrastrutture che consentono la fruizione delle offerte in un
periodo che non si limiti soltanto alla stagione estiva. Il
porto, in quanto tale, costituirà la “porta” del rapporto
esistente tra mare e terraferma”;
- “introduzione di modalità sperimentali
patrimonio edilizio esistente”;
volte
al
riuso
del
- “previsione di un nuovo polo scolastico comunale e di una nuova
sede municipale”;
- “completamento e mantenimento
delle acque marine”;
delle
difese
dall’ingressione
- “difesa della costa dai fenomeni di erosione, con l’utilizzo di
tecniche di assecondamento dei fenomeni naturali (ripascimento,
movimentazione dei depositi sabbiosi, barriere non rigide,
ecc)”;
- “ripristino delle movimentazioni nei bacini vallivi e lagunari
ed in quelli a debole ricambio, contrastando i fenomeni di
eutrofizzazione e di degenerazione biotica”;
- “potenziamento e riequilibrio della rete di bonifica (drenaggio,
scolo ed irrigazione) sia per contrastare la salinizzazione
delle acque superficiali e delle falde freatiche che per
migliorare il livello di sicurezza idraulica del territorio e
delle popolazioni insediate”;
- “completamento delle opere per il trattamento dei reflui civili
ed industriali, in modo da garantire il minimo impatto sulla
qualità delle acque costiere di transizione secondo i parametri
di balneazione e di utilizzo a fini itticoli delle stesse”;
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- “riqualificazione e adeguamento del sistema fognario depurativo
e di allontanamento delle acque meteoriche, interventi di
alleggerimento del sistema di smaltimento”;
- “ricostruzione della figura di senso del centro storico
lagunare, anche attraverso il ripristino del rapporto con
l’acqua e dei collegamenti su acqua”;
- “focalizzazione delle problematiche relative alle attività
legate
alla
ospitalità
turistica:
stabilimenti
balneari,
campeggi, aree sosta camper, bilancioni”;
Visto il Regolamento UE n. 1311/2013 del Consiglio, approvato
il 2 dicembre 2013, che stabilisce il Quadro Finanziario
Pluriennale per il periodo 2014-2020, ovvero l'insieme di regole
che l'Unione Europea definisce con l'obiettivo di assicurare
l'ordinato andamento delle proprie spese entro i limiti delle sue
risorse pari a 960 miliardi di euro;
Richiamato che:
- la Politica di coesione 2014-2020 rappresenta circa un terzo del
bilancio UE (325 miliardi), e ricopre il ruolo di strumento
comunitario principale per la crescita, la creazione di posti di
lavoro e l’attuazione delle politiche dell’Unione;
- i Regolamenti sui Fondi strutturali e di Investimento Europei
(SIE) per il nuovo periodo di programmazione 2014-2020 sono
stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, in
data 20 dicembre 2013;
- le nuove norme che governano il prossimo ciclo di programmazione
consistono in un Regolamento contenente le disposizioni comuni
sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale
europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per
lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi
e la pesca - Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, accompagnato dai
Regolamenti specifici relativi a ciascun fondo SIE (FSE, FESR,
Fondo di Coesione, FEASR, FEAMP);
- il Regolamento quadro UE 1303/2013 ha il fine di porre tutti i
principali fondi gestiti dagli Stati membri sotto un unico
Quadro Strategico Comune (QSC) di programmazione;
- i Fondi Strutturali 2014-2020 intervengono per realizzare la
strategia Europa 2020 volta ad una crescita intelligente,
sostenibile ed inclusiva tramite 11 obiettivi prioritari che
rappresentano il nuovo e tassativo vincolo di concentrazione
tematica per l’utilizzo delle risorse:
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ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione;
tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
competitività delle PMI;
economie a basse emissioni di carbonio;
cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi
ambientali;
tutela dell’ambiente e uso efficiente delle risorse;
sistemi di trasporto sostenibili ed eliminazione delle
strozzature;
occupazione e mobilità per i lavoratori;
promozione dell’inclusione sociale e lotta alla povertà;
competenze, istruzione, formazione continua;
capacità
istituzionale
e
pubblica
amministrazione
efficiente;
- per dare attuazione al QSC ciascuno Stato membro propone alla
Commissione
europea
il
proprio
Accordo
di
Partenariato,
indicando bisogni, risorse assegnate e risultati attesi in
relazione a ciascuno degli 11 obiettivi prioritari;
- i Programmi Operativi (PO) saranno quelli che, a livello
nazionale piuttosto che regionale, daranno conto delle modalità
concrete di utilizzo dei fondi per raggiungere i risultati
attesi;
- la Regione Emilia-Romagna presenterà alla Commissione Europea il
proprio PO FESR per la crescita e l’occupazione entro il
prossimo mese di aprile 2014;
- la Regione Emilia-Romagna è altresì coinvolta a pieno titolo
nella definizione della Strategia per la macro-regione Adriatico
Ionica (EUSAIR) che sarà presentata a Bruxelles durante il
semestre di presidenza italiana del Consiglio al fine di
costituire il quadro, all’interno dei quali verranno definiti e
presentati anche i PO FESR della Cooperazione Territoriale
Europea, dei settori operativi prioritari della preservazione
dell’ambiente, del miglioramento dell’accessi-bilità e delle
comunicazioni, dello sviluppo economico;
Considerato che:
- oltre alla Politica di coesione, nell’ambito del QFP, il
"Meccanismo per collegare l'Europa" (CEF) finanzierà progetti
atti a completare i collegamenti mancanti delle reti interessate
e renderà l’economia europea più verde, grazie all’introduzione
di modi di trasporto meno inquinanti, collegamenti a fascia
larga ad alta velocità ed un uso più esteso delle energie
rinnovabili in linea con la strategia Europa 2020. Tutto ciò
dovrebbe comportare una limitazione sensibile della dipendenza
energetica dell’Unione ed una migliore integrazione del mercato
unico dell’energia;
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- la Commissione ha proposto di creare 9 corridoi di trasporto
prioritari
per
coprire
i
più
importanti
progetti
transfrontalieri, prevedendo che, entro il 2020, 250 miliardi di
investimenti saranno destinati a eliminare le strozzature e a
completare i collegamenti mancanti nella rete principale;
- all’interno del CEF è stato approvato il Regolamento UE
1315/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11
dicembre 2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo
della rete transeuropea dei trasporti per la quale lo
stanziamento è di 26 miliardi di euro per il prossimo periodo
finanziario 2014-2020;
Dato atto che:
- l’Amministrazione
Comunale
ritiene
strategico
ottenere
finanziamenti sulla programmazione comunitaria 2014-2020 per
progetti di rilevanza territoriale su cui concentrare operazioni
di fund raising nell’ambito dei fondi che saranno disponibili
sulla Politica di Coesione (FESR, anche in associazione con il
FSE) e sul CEF, in relazione ai PO per la Crescita e
l’Occupazione e la Cooperazione Territoriale Europea (CTE) da un
lato e le reti di trasporto trans-europee (TEN-T) dall’altro;
- in primis il progetto territoriale su cui concentrare l’attività
di fund raising è l’idrovia ferrarese in quanto infrastruttura
di trasporto inserita nei corridoi di trasporti prioritari Ten-T
dell’Unione Europea ma anche come infrastruttura che genera
economia, occupazione e crescita, in linea con la strategia
Europa 2020;
Ricordato che:
- con Decisione della Commissione Europea C (2013) 7542 final del
4.11.2013 è stato accordato alla Provincia di Ferrara un
finanziamento di 4.012.000,00, ovvero pari al 10% dell’importo
richiesto e ritenuto ammissibile, vedasi DGP n. 28/2013, per i
“Lavori di adeguamento dell’idrovia ferrarese e collegamento con
il sistema idroviario padano-veneto” (proposta codificata come
2012-IT-91145) quale esito della partecipazione al Bando Annuale
2012 Ten-T pubblicato in data 29 ottobre 2012 a seguito di
Decisione CE 2012/8510;
- tale contributo sarà destinato in futuro in via prioritaria alla
realizzazione
di
investimenti
di
natura
infrastrutturale
funzionali al proseguimento ed al completamento del progetto
idrovia ferrarese, quali, ad esempio, riconversione di aree
produttive dismesse a poli logistici strumentali al trasporto
commerciale, come definito con 237/2013 del 01/10/2013;
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Valutato che:
- lungo l’asse dell’Idrovia sono stati individuati tre grandi poli
di crescita e sviluppo: Porto Garibaldi, il Copparese e Ferrara,
nonché l’area Parco-MAB Unesco;
- Porto Garibaldi è la porta di accesso dal mare, tramite
l’idrovia, al nostro territorio, che deve poter offrire
infrastrutture
e
servizi
adeguati
e
all’avanguardia
per
incrementare le potenzialità turistiche del territorio e, nel
contempo,
renderlo
competitivo/operativo
sul
versante
del
traffico commerciale, perché è a questa finalità che risponde la
riqualificazione complessiva del canale navigabile, tramite
adeguamento alla classe V di navigazione europea;
- nel copparese è presente la Berco, eccellenza meccanica del
nostro territorio; l’idrovia può rappresentare un’occasione di
rilancio per la Berco ma anche più in generale per le politiche
industriali locali che riguardano i temi della logistica, della
green-economy, della ricerca, del welfare;
- l’idrovia attraversa il centro di Ferrara, passa per la Darsena
San Paolo, vicino al MEIS, il Museo della Cultura Ebraica, e
risale,
costeggiando
il
tecnopolo,
fino
all’area
del
Petrolchimico per avvicinarsi al Po; i progetti di sviluppo
economico che riguardano la città e l’idrovia riguarderanno
dunque il risanamento ambientale, la ricerca, la chimica verde,
la logistica ed il risparmio energetico, ma anche la navigazione
turistica;
Considerato inoltre che:
- al fine di realizzare gli interventi necessari a sviluppare le
aree di intervento previste, in particolare i 3 poli di sviluppo
che gravitano intorno all’idrovia (Porto Garibaldi, Copparese,
Ferrara) è necessaria una stretta e fattiva collaborazione tra
gli Enti territorialmente interessati;
- il
percorso
amministrativo
che
si
individua
quale
più
appropriato per la programmazione economica ed infrastrutturale
degli interventi sui tre poli prevede in via preliminare la
sottoscrizione di tre appositi Protocolli d’Intesa tra la
Provincia e ciascun Comune di riferimento, opportunamente
deliberati dai rispettivi organi esecutivi;
- tale protocollo d’intesa ha valenza di atto di indirizzo
politico-amministrativo degli organi esecutivi del Comune di
Comacchio e della Provincia di Ferrara ed è frutto delle
valutazioni emerse da un approfondito confronto politico tra i
due organi esecutivi in merito al futuro economico-sociale,
ambientale e urbanistico del territorio di Comacchio;
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- i contenuti dello stesso protocollo d’intesa, non conformano
diritti di alcun tipo nei confronti dei soggetti pubblici
sottoscrittori e delle iniziative private a qualsiasi titolo
connesse al protocollo medesimo, in carenza della discussione e
della eventuale approvazione da parte dai rispettivi Consigli,
cui l’art. 42 del D.Lgs. 267/2000 attribuisce la competenza
esclusiva in materia di pianificazione urbanistica;
- come secondo passaggio procedurale, successivo alla condivisione
e sottoscrizione del protocollo, il Comune di Comacchio
promuoverà un Accordo Territoriale ai sensi dell’art.15, primo
comma, della L.R. 20/2000 e s.m. e i.,
nel quale oltre a
Provincia e Comune interverranno la Regione Emilia-Romagna e
l’Ente Parco, per concordare obiettivi, azioni e risorse
necessarie al raggiungimento delle scelte strategiche comuni
ovvero
per
coordinare
l’attuazione
delle
previsioni
dei
rispettivi
piani
e
programmi
in
ragione
della
stretta
integrazione ed interdipendenza degli assetti insediativi,
economici e sociali;
- un terzo passaggio procedurale riguarderà, laddove opportuno e
necessario, la sottoscrizione di specifici Accordi di Programma
regolati dall’art.18 della L.R. 20/2000 e s. m. e i., tra
soggetti pubblici e privati interessati alla realizzazione di
opere, interventi e programmi di intervento di rilevante
interesse pubblico in variante alla pianificazione territoriale
ed urbanistica nelle aree precisamente individuate all’interno
dell’accordo stesso, ovvero ricorrendo se del caso alle
procedure di cui agli artt. da 36-bis a 36-octies e all’art. 40
della medesima citata Legge Regionale, piuttosto che alla
sottoscrizione di idonee convenzioni.
Richiamato che:
- a seguito di valutazioni emerse da un approfondito confronto
politico tra gli organi esecutivi del Comune di Comacchio e
della Provincia di Ferrara in merito al futuro economicosociale, ambientale e urbanistico del territorio di Comacchio e
sentiti gli operatori economici del territorio, si è ravvisata
l’opportunità di intervenire sull’area del Porto Canale di Porto
Garibaldi attraverso l’individuazione di
diverse aree di
intervento a complemento della realizzazione dell’infrastruttura
ed in particolare:
- un’Area logistica, destinata allo svolgimento
cantieristiche, navali, di manutenzione, per
della logistica a terra e dei collegamenti,
relativi servizi funzionali a rendere Porto
retroporto commerciale a servizio dell’hub
Ravenna;
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di attività
la gestione
con tutti i
Garibaldi un
portuale di
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- un’Area ambientale, in valle Capre, con un intervento
consolidamento della qualità ambientale, con funzioni
regolazione
idraulica
ed
abbattimento
dell’apporto
nutrienti in mare, con una conseguente maggiore garanzia
balneabilità;
di
di
di
di
- un Ambito Turismo nautico e Servizi nei pressi delle Darsene
gemelle con l’attivazione di una rete di servizi ed attività
commerciali, ricettive e ristorative a gestione privata o
pubblico/privata;
- un’Area
Accoglienza
e
Formazione,
presso
lo
squero
riqualificato, che prevede spazi da un lato dedicati ad un
polo direzionale nel quale fornire servizi pubblici necessari
all’attività nautica e crocieristica (dogana, igiene, ecc…),
dall’altro un polo dedicato ai saperi ed alla formazione
specifica sulle professioni legate alle attività di mare e di
valle (cd “liceo del mare”) con la predisposizione di
adeguati servizi, anche di tipo ricettivo, pubblico-privato;
Ritenuto pertanto opportuno stipulare un Protocollo di Intesa
tra Provincia di Ferrara e Comune di Comacchio, che tenga conto
delle priorità di investimento sopra riportate, in merito alle
future azioni indirizzate al fund raising ed alla pianificazione
territoriale per renderle progetti operativi che coinvolgano il
settore
pubblico,
quello
privato
e
laddove
opportuno,
le
partnership pubblico-private;
Acquisito il parere favorevole di regolarità tecnica in ordine
alla regolarità e correttezza dell’azione amministrativa, nonché
il parere di regolarità contabile, espressi rispettivamente dal
Responsabile del Servizio interessato e dal Responsabile di
Ragioneria, ai sensi degli artt. 49 – 1° comma – e 147 bis del
D.Lgs. n. 267/2000;
Visto l’art. 134 – comma 4 – del D.Lgs. n. 267/2000;
A voti unanimi, resi nei modi di legge;
DELIBERA
- di approvare, per quanto espresso in narrativa, lo schema di
Protocollo di Intesa tra la Provincia di Ferrara ed il Comune di
Comacchio per l’avvio della Programmazione di interventi
strategici per lo sviluppo economico del territorio di cui
all’allegato
A)
alla
presente
deliberazione
quale
parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione;
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del 05.03.2014
- di dare atto che il presente protocollo d’intesa ha valenza di
atto di indirizzo politico-amministrativo degli organi esecutivi
del Comune di Comacchio e della Provincia di Ferrara ed è frutto
delle valutazioni emerse da un approfondito confronto politico
tra i due organi esecutivi in merito al futuro economicosociale, ambientale e urbanistico del territorio di Comacchio;
- di dare atto altresì che il Protocollo d’Intesa, allegato A)
alla presente deliberazione, verrà sottoscritto in formato
elettronico dal Sindaco pro-tempore del Comune di Comacchio in
qualità di Legale Rappresentante dell’Ente;
- di inviare copia della presente deliberazione alla Provincia di
Ferrara, all’Ente Parco e alla Regione Emilia-Romagna per
opportuna competenza e conoscenza;
- di demandare al Dirigente del Settore IV, arch. Claudio Fedozzi
l’attuazione di ogni successivo adempimento e l’adozione di
tutti i provvedimenti conseguenti all’approvazione del presente
atto.
La proposta del Presidente di rendere la presente deliberazione
immediatamente eseguibile, stante l’urgenza, viene approvata, con
separata ed unanime votazione, dagli Assessori presenti e votanti.
Prot. n. 7/CF/cmc
-8-
FONDI EUROPEI 2014-2020. IDROVIA FERRARESE. PROTOCOLLO DI INTESA TRA
LA PROVINCIA DI FERRARA ED IL COMUNE DI COMACCHIO PER L’AVVIO DEL
PROGETTO
SPECIALE
“PARTNERSHIP
PUBBLICO-PRIVATA
PER
LA
RIGENERAZIONE TURISTICO-AMBIENTALE DELLA COSTA”.
ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE
ALLEGATO A)
Fra
la PROVINCIA DI FERRARA – con sede a Ferrara, Castello Estense (Codice Fiscale
00334500386), rappresentata da ________________ che agisce in esecuzione della deliberazione
________________________;
E
il COMUNE DI COMACCHIO – con sede a Comacchio, Piazza Folegatti n. 15 (Codice Fiscale
82000590388), rappresentato da ________________________________;
PREMESSO CHE
1
-
E’ in corso di realizzazione il Progetto Idrovia Ferrarese, che una volta completato diventerà
parte fondante, all’interno del sistema idroviario padano veneto, delle vie navigabili italiane
volte a favorire lo sviluppo, ormai sempre più necessario e fortemente voluto dall’UE, di
percorsi che consentano spostamenti a basso consumo energetico e ad alta efficienza;
-
Tale progetto, che prevede la riqualificazione del canale navigabile che da Ferrara, passando
per il Boicelli ed il Po di Volano, con un percorso di 70 km, arriva a Porto Garibaldi,
consentendo il traffico di natanti di classe V europea di navigazione, per essere completo,
presume interventi per 250 milioni di euro, 145 dei quali già attribuiti dal Ministero dei
Trasporti (L. 413/98) alla Regione Emilia-Romagna che, a sua volta, ha individuato la
Provincia di Ferrara quale stazione appaltante delle opere con delibera di GR 433/2005;
-
Il Progetto Idrovia Ferrarese è in piena fase di esecuzione, a seguito di espletamento delle
opportune procedure di appalto da parte della Provincia di Ferrara;
-
A seguito di candidatura al programma a gestione diretta della Commissione Europea, Ten-T
- bando annuale 2012, è stato riconosciuto al Progetto Idrovia Ferrarese un contributo pari a
4 milioni di euro di finanziamento comunitario, a fronte di 40 milioni di euro di investimenti
da realizzare entro il prossimo 31/12/2015;
-
Il contributo europeo è stato riconosciuto sia per la maturità sotto il profilo della
realizzazione dell’infrastruttura, con i cantieri già appaltati, ma anche per aver previsto la
gestione della governance, attraverso una cabina di regia che coinvolge gli attori istituzionali
a vario titolo coinvolti nel progetto (Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ferrara,
Autorità Portuale di Ravenna e AIPO);
-
L’idrovia ferrarese rientra nella core network Ten-T, la principale rete trans-europea dei
trasporti, per il periodo di programmazione comunitario 2014-2020, quale parte del sistema
delle vie navigabili del nord Italia e quale infrastruttura funzionale all’hub portuale,
anch’esso core, di Ravenna;
-
A tale proposito, l’Autorità Portuale di Ravenna ha avviato ufficialmente la procedura per
richiedere alla Regione Emilia-Romagna l’estensione della propria circoscrizione territoriale
al Comune di Comacchio, in particolare alle aree del Porto Canale di Porto Garibaldi ed a
quelle limitrofe ad esso funzionali, in maniera tale che Porto Garibaldi possa assumere il
ruolo di retro-porto del Porto di Ravenna, a supporto di un traffico commerciale che
interessa l’hub, di sempre maggiori dimensioni ed in espansione su diversi mercati esteri.
-
Pertanto è plausibile immaginare che sarà possibile ottenere ulteriori contributi nei prossimi
anni per la realizzazione del Progetto Idrovia Ferrarese, quale parte dei corridoi
Mediterraneo e Baltico-Adriatico;
-
A tal fine è in corso di predisposizione la candidatura per accedere al bando annuale 2013
Ten-T con uno studio che riguarda la risoluzione del “collo di bottiglia”, rappresentato dal
centro della città di Ferrara, un nodo da risolvere per poter congiungere l’infrastruttura al Po
grande.
PREMESSO INOLTRE CHE
2
-
L’idrovia Ferrarese, ampiamente intesa, rappresenta un’importante occasione di crescita e
sviluppo per il territorio, ed è fondamentale metterne in valore il potenziale economico;
-
In particolare, lungo l’asse dell’Idrovia sono stati individuati tre grandi poli di sviluppo:
Porto Garibaldi, il Copparese e Ferrara.
-
A complemento e completamento di questi poli, è stato candidato, dai due parchi regionali,
Veneto ed Emiliano-Romagnolo, dalle Province e dai 13 Comuni interessati, oltre alle due
Regioni, un progetto che riguarda l’intera area del Delta del Po affinché rientri a far parte
delle Riserve della Biosfera nell’ambito del programma MAB-UNESCO, per ottenere il
riconoscimento di tale Area come decima Riserva italiana della Biosfera;
-
Il progetto nasce dalla condivisione di obiettivi comuni, ed è il primo passo ufficiale di un
percorso finalizzato ad una pianificazione che va oltre i confini territoriali e che prevede un
nuovo modello di sviluppo, per il conseguimento del benessere sociale e di opportunità di
crescita locale sostenibile e ha coinvolto anche imprenditori e portatori di interesse in una
logica di pianificazione partecipata;
-
Il riconoscimento MAB Unesco rappresenta anch’esso un nuovo modo di vedere il mondo:
l’area del Grande Delta come grande ecosistema all’interno del quale l’eccellenza è
rappresentata dai settori produttivi della pesca e del turismo sostenibile con un occhio di
riguardo all’ambiente, sia con la previsione di specifici interventi ambientali, sia con la
verifica della compatibilità ambientale e l’ecosostenibilità nella realizzazione di investimenti
di qualsiasi natura produttiva;
-
L’area del grande Delta ed il Mab Unesco raggruppano la narrazione di un territorio
caratterizzato da propri prodotti tipici, dall’essere riserva della biosfera e dall’essere
“Parco”, che avrà l’occasione di essere all’interno di Expo 2015;
-
Il polo di sviluppo di Porto Garibaldi è la porta di accesso dal mare, tramite l’idrovia, al
nostro territorio, che deve poter offrire infrastrutture e servizi adeguati e all’avanguardia per
incrementare le potenzialità turistiche del territorio e, nel contempo, renderlo
competitivo/operativo sul versante del traffico commerciale, perché è a questa finalità che
risponde la riqualificazione complessiva del canale navigabile, tramite adeguamento alla
classe V di navigazione europea;
-
Una delle caratteristiche tipiche delle coste sabbiose all’interno delle aree umide, è costituita
dalla presenza di cordoni dunosi che rappresentano, da una parte un’efficace forma di
contenimento dell’erosione e dall’altra un paesaggio tipico che presenta caratteristiche
interessanti dal punto di vista ambientale;
-
Negli anni l’erosione della costa ha contribuito alla scomparsa di tali cordoni;
-
Nello specifico, la costa dei lidi nord, nell’area terminale del Lido degli Scacchi e parte
iniziale di Porto Garibaldi presenta rilevanti problemi di erosione e comprende residui
dunosi interessanti dal punto di vista della flora;
-
A settembre 2013 è stato presentato al Ministero dello Sviluppo Economico dal Soggetto
Proponente il Contratto di Sviluppo Turistico del Delta, con un programma di investimenti
privati da 184 milioni di euro che riguarda l’ambito ricettivo, alberghiero ed extra
alberghiero, strutture all'aria aperta (11 tra villaggi e campeggi), per consentire
l’ampliamento dell’offerta presentando strutture rinnovate, ampliate, costruite con criteri
eco-compatibili e di qualità.
PREMESSO INFINE CHE
-
Che con delibera di C.C. n. 49 del 20/06/2013 il Comune di Comacchio ha approvato l’ “atto
di indirizzo per la formazione del piano strutturale comunale” con cui sono state definite le
linee di indirizzo propedeutiche e utili per la formazione del Piano Strutturale Comunale
(PSC) e che all’interno dello stesso atto sono stati sanciti alcuni principi particolarmente
significativi che stanno alla base del presente protocollo di intesa e che si propongono di
seguito:
· “valorizzazione del sistema portuale di Porto Garibaldi come elemento portante dell’offerta di
portualità commerciale e turistica sulla costa del Delta, tenendo conto delle esigenze e
dell'importanza della pesca. La zona portuale dovrà inoltre essere improntata a divenire un
centro di sviluppo e di servizio per le attività nautiche e da diporto con le annesse
infrastrutture che consentono la fruizione delle offerte in un periodo che non si limiti
soltanto alla stagione estiva. Il porto, in quanto tale, costituirà la “porta” del rapporto
esistente tra mare e terraferma”;
· “introduzione di modalità sperimentali volte al riuso del patrimonio edilizio esistente”;
· “previsione di un nuovo polo scolastico comunale e di una nuova sede municipale”;
· “completamento e mantenimento delle difese dall’ingressione delle acque marine”;
· “ difesa della costa dai fenomeni di erosione, con l’utilizzo di tecniche di assecondamento dei
fenomeni naturali (ripascimento, movimentazione dei depositi sabbiosi, barriere non rigide,
ecc)”;
· “ripristino delle movimentazioni nei bacini vallivi e lagunari ed in quelli a debole ricambio,
contrastando i fenomeni di eutrofizzazione e di degenerazione biotica”;
· “potenziamento e riequilibrio della rete di bonifica (drenaggio, scolo ed irrigazione) sia per
contrastare la salinizzazione delle acque superficiali e delle falde freatiche che per
migliorare il livello di sicurezza idraulica del territorio e delle popolazioni insediate”;
· “completamento delle opere per il trattamento dei reflui civili ed industriali, in modo da
garantire il minimo impatto sulla qualità delle acque costiere di transizione secondo i
parametri di balneazione e di utilizzo a fini itticoli delle stesse”;
· “riqualificazione e adeguamento del sistema fognario depurativo e di allontanamento delle
acque meteoriche, interventi di alleggerimento del sistema di smaltimento”;
· “ricostruzione della figura di senso del centro storico lagunare, anche attraverso il ripristino
del rapporto con l’acqua e dei collegamenti su acqua”;
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· “focalizzazione delle problematiche relative alle attività legate alla ospitalità turistica:
stabilimenti balneari, campeggi, aree sosta camper, bilancioni”.
CONSIDERATO CHE
-
Al fine di realizzare gli interventi necessari a sviluppare le aree di intervento previste, in
particolare i 3 poli di sviluppo che gravitano intorno all’idrovia (Porto Garibaldi, Copparese,
Ferrara) è necessaria una stretta e fattiva collaborazione tra gli Enti territorialmente
interessati;
-
Il percorso amministrativo che si individua quale più appropriato per la programmazione
economica ed infrastrutturale degli interventi sui tre poli prevede in via preliminare la
sottoscrizione di tre appositi Protocolli d’Intesa tra la Provincia e ciascun Comune di
riferimento, opportunamente deliberati dai rispettivi organi esecutivi;
-
Il presente protocollo d’intesa ha valenza di atto di indirizzo politico-amministrativo degli
organi esecutivi del Comune di Comacchio e della Provincia di Ferrara ed è frutto delle
valutazioni emerse da un approfondito confronto politico tra i due organi esecutivi in merito
al futuro economico-sociale, ambientale e urbanistico del territorio di Comacchio;
-
I contenuti del presente protocollo d’intesa, non conformano diritti di alcun tipo nei
confronti dei soggetti pubblici sottoscrittori e delle iniziative private a qualsiasi titolo
connesse al protocollo medesimo, in carenza della discussione e della eventuale
approvazione da parte dai rispettivi Consigli, cui l’art. 42 del D.lgs. 267/2000 attribuisce la
competenza esclusiva in materia di pianificazione urbanistica;
-
Come secondo passaggio procedurale, successivo alla condivisione e sottoscrizione del
presente protocollo, il Comune di Comacchio promuoverà un Accordo Territoriale ai sensi
dell’art.15, primo comma, della L.R 20/2000 e s.m. e i., nel quale oltre a Provincia e
Comune interverranno la Regione Emilia-Romagna e l’Ente Parco, per concordare obiettivi,
azioni e risorse necessarie al raggiungimento delle scelte strategiche comuni ovvero per
coordinare l’attuazione delle previsioni dei rispettivi piani e programmi in ragione della
stretta integrazione ed interdipendenza degli assetti insediativi, economici e sociali;
-
Un terzo passaggio procedurale riguarderà, laddove opportuno e necessario, la sottoscrizione
di specifici Accordi di Programma regolati dall’art.18 della L.R. 20/2000 e s. m. e i., tra
soggetti pubblici e privati interessati alla realizzazione di opere, interventi e programmi di
intervento di rilevante interesse pubblico in variante alla pianificazione territoriale ed
urbanistica nelle aree precisamente individuate all’interno dell’accordo stesso, ovvero
ricorrendo se del caso alle procedure di cui agli artt. da 36-bis a 36-octies e all’art. 40 della
medesima citata Legge Regionale, piuttosto che alla sottoscrizione di idonee convenzioni.
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO
si conviene e si sottoscrive, fra gli Enti interessati, il seguente Protocollo di Intesa, quale strumento
di programmazione negoziata che fa seguito ad una procedura di concertazione:
ART. 1
PREMESSE
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo di Intesa.
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ART. 2
OGGETTO DEL PROTOCOLLO DI INTESA.
Il Protocollo di Intesa viene stipulato, nell’ambito degli interessi istituzionali degli Enti
sottoscrittori, quale atto di indirizzo politico condiviso degli organi di governo della Provincia di
Ferrara e del Comune di Comacchio. Lo stesso non conforma legittime aspettative per le parti
pubbliche direttamente coinvolte ovvero per le parti private indirettamente interessate nell’ambito
degli ipotizzati investimenti. Vengono pertanto individuate quattro diverse aree di intervento nei
pressi del canale navigabile/idrovia ferrarese, che fanno capo a Porto Garibaldi nella sua versione
riqualificata e ne rappresentano la parte relativa allo sviluppo economico-produttivo, in forza del
coordinamento degli investimenti realizzati sia dai privati che dal settore pubblico a complemento
dell’Idrovia. A ciascuna area, come espresso in premessa, si associa la previsione di specifici
interventi ambientali, in quanto l’area del Delta - MAB Unesco rappresenta un grande ecosistema
all’interno del quale i comparti produttivi ed il turismo sono necessariamente eco-compatibili ed
eco-sostenibili.
Si prevede dunque di sviluppare:
-
un’Area logistica e sicurezza idraulica, destinata allo svolgimento di attività cantieristiche,
navali, di manutenzione, per la gestione della logistica a terra e dei collegamenti, con tutti i
relativi servizi funzionali a rendere Porto Garibaldi un retro-porto commerciale a servizio
dell’hub portuale di Ravenna accompagnata da un intervento di consolidamento della qualità
ambientale, con funzioni di regolazione idraulica ed abbattimento dell’apporto di nutrienti in
mare, con una conseguente maggiore garanzia di balneabilità, nonché da un più ampio
intervento di sicurezza idraulica dei Lidi Nord, già previsto nel Documento Unico di
Programmazione DUP 2007-2013;
-
un Ambito Turismo nautico e Servizi nei pressi delle Darsene gemelle con l’attivazione di
una rete di servizi ed attività commerciali, ricettive e ristorative a gestione privata o
pubblico/privata a cui si associa all’intervento a valenza ambientale di valorizzazione
dell’offerta di turismo ad elevata motivazione nelle acque del Centro Storico e nel circuito
dei Casoni quale progetto “Vivere la valle”;
-
un’Area Accoglienza e Formazione, presso lo squero riqualificato, che prevede spazi da un
lato dedicati ad un polo direzionale nel quale fornire servizi pubblici necessari all’attività
nautica e crocieristica (dogana, igiene, ecc…), dall’altro un polo dedicato ai saperi ed alla
formazione specifica sulle professioni legate alle attività di mare e di valle (cd “liceo del
mare”) con la predisposizione di adeguati servizi, anche di tipo ricettivo, pubblico-privato. A
quest’area si associano interventi di ripristino dei cordoni dunosi dei lidi nord, nell’area
terminale del Lido degli Scacchi e parte iniziale di Porto Garibaldi, dove vi sono rilevanti
problemi di erosione, il cui studio di fattibilità è ricompreso in una candidatura all’interno
dell’ultimo bando MED 2007-2013;
-
gli investimenti privati attraverso l’attuazione del Contratto di Sviluppo Turistico del Delta,
cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, per consentire l’ampliamento
dell’offerta turistica presentando strutture rinnovate, ampliate, costruite con criteri ecocompatibili e di qualità
Nel dettaglio, gli investimenti pubblici e/o pubblico/privato che si intendono attuare nelle aree
precedentemente identificate riguardano:
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AREA LOGISTICA e SICUREZZA IDRAULICA
L’opportunità di individuare un polo logistico nasce dalla necessità avere un’area destinata allo
svolgimento di attività cantieristiche, navali, per la gestione della logistica a terra e dei
collegamenti, e dei relativi servizi di riferimento, al momento assente sul territorio.
Tale opportunità va letta anche in associazione all’avvio di un iter che porti alla conclusione di
un accordo operativo con l’Autorità Portuale di Ravenna per l’inserimento di Porto Garibaldi
nel sistema interno al porto nazionale di Ravenna;
L’utilizzo per tale realizzazione delle aree produttive dismesse dell’area in sinistra del
Navigabile (Cercom e altre, nella parte nord della ex - Valle Capre), situate a poche centinaia di
metri dall’imbocco del porto canale, consentirebbe di recuperare un’area inutilizzata,
complementare all’infrastruttura idroviaria e utilizzabile, data la vicinanza al mare, anche prima
che l’intera Idrovia venga completata. Costituirebbe inoltre una opportunità di rigenerare
un’area produttiva dismessa evitando così, in una logica di riduzione di consumo del suolo, di
intervenire in aree non urbanizzate.
L’intervento viene associato alla realizzazione di lagunaggi per il trattamento delle acque reflue
del depuratore di Comacchio, prima della loro immissione nel Navigabile, per la compensazione
delle punte di carico del Canale Guagnino e per l’abbattimento di occasionali criticità ambientali
che esso dovesse presentare, prima del suo contatto con le acque di Valle Molino e con quelle del
Navigabile;
Verrà così assicurato il miglioramento della qualità delle acque e la creazione di un nuovo
paesaggio vallivo, compreso il riambientamento della relitta Valle Molino oggi a diretto contatto
con il mare tramite il Navigabile, ma di fatto separata dal resto del comprensorio vallivo
comacchiese dopo le bonifiche di Valle Isola e della parte nord di Valle Capre;
Tale progetto, oltre alle finalità su esposte consente di realizzare una prima parte della
connessione tra la rete ecologica costiera (esistente e di progetto), imperniata sui residui dunosi
e sulla previsione di realizzazione della nuova fascia ad alta percentuale di forestazione con le
aree vallive di antico impianto (SIC/ZPS Valle Fattibello e limitrofe), che potrà essere
completata attraverso l’ identificazione di comparti di territorio agricolo marginale o di difficile
conduzione da trasformare in Parco urbano;
Si promuove così la formazione del parco urbano che, di fatto, tramite una nuova “green way”
unisce il fronte urbanizzato del centro storico ad est alla rete ecologica del Bosco Eliceo e
“diminuisce” l’insularità nei confronti del sistema turistico costiero, senza perdere “l’insularità
percettiva” della città storica lagunare, potenziandola anzi con la ricostruzione di uno dei suoi
perduti fronti d’acqua, quello orientale.
Inoltre, il definitivo riordino del sistema idrico dei Lidi nord con l’eliminazione delle criticità
nelle reti di allontanamento delle acque meteoriche ed il miglioramento complessivo della
qualità delle acque superficiali che recapitano nel sistema vallivo e nelle acque marine costiere è
il progetto indispensabile che rappresenta la messa in sicurezza idraulica del comparto nord dei
Lidi di Comacchio, con la predisposizione di azioni a medio termine (casse di assorbimento
delle punte critiche) e lungo termine (separazione delle reti urbane per acque reflue).
AREA TURISMO NAUTICO E SERVIZI
La realizzazione, da parte del pubblico, delle Darsene Gemelle a Lido Estensi (area di 45.299,08
mq) comporta la creazione di 370 nuovi posti barca e la realizzazione della rete di servizi necessari.
In particolare la creazione di reception, e la predisposizione dei servizi di banchina, assistenza
tecnica, sorveglianza e la realizzazione di un impianto di carburanti per la nautica nel centro di
Porto Garibaldi con possibilità di fornitura di gasoli in regime free tax;
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Si prevede la realizzazione attraverso partnership pubblico/private della gestione dei posti barca e
della rete di servizi alla navigazione turistica sia marittima che in acque interne e, attraverso
capitali privati, la realizzazione delle attività commerciali e di ristorazione come ad esempio bar,
ristorante, SPA, fitness center con piscina, attività commerciali e servizi vari.
A quest’area si associa inoltre il progetto “Vivere la Valle” che prevede la valorizzazione
dell’offerta di turismo ad elevata motivazione nelle acque del Centro Storico e nel circuito dei
Casoni.
AREA ACCOGLIENZA E FORMAZIONE
La zona dello Squero, ex scalo di alaggio ora riqualificato a darsena, e della area “ex Enaoli” di
via Boiardo, vasta area pubblica di circa 12.804,10 mq situata lungo il Porto Canale nella parte
costiera di Lido Estensi appare idonea alla creazione del terminal crociere e zona di accoglienza
turistica che preveda la presenza di tutti i servizi dedicati all’accoglienza e supporto turistico
come ad esempio a titolo esemplificativo e non esaustivo ASL, Vigili del Fuoco, Dogana,
TPER, Ufficio informazioni turistiche, forze di polizia…;
Nella stessa area si prevede la realizzazione di un polo di formazione professionale di alta
specializzazione, il cosiddetto “Liceo del mare”, che dovrà essere realizzato “ex novo” con
demolizione dell’esistente, previa individuazione e realizzazione di una nuova sede in cui
ospitare le attività attualmente ivi presenti ovvero la scuola materna statale, la scuola primaria e
l’istituto di istruzione superiore “Remo Brindisi” di proprietà del demanio regionale.
L’intervento ha l’obiettivo di aumentare l’occupazione stabile nell’area del Delta, puntando all’
espansione delle attività legate al turismo nautico ed al mantenimento - prima della scomparsa
definitiva del “saper fare”- dei mestieri connessi alla navigazione senza motore, sia marittima
che fluviale e valliva considerata anche la crescente domanda turistica complessa legata alle
potenzialità delle vie navigabili di pianura, a quelle delle zone umide del Delta, alla ricchezza
del patrimonio culturale locale, alla presenza del Parco Regionale del Delta del Po;
Nella stessa area si ritiene opportuno creare un nuovo polo ricettivo e commerciale,
caratterizzando lo Squero come la vera e propria porta di ingresso dal mare all’entroterra,
tramite l’idrovia;
La creazione di un polo di offerta innovativa per il turismo plein-air, prevede la
rinaturalizzazione di ambiti di arenile, l’ampliamento dei residui ambiti boscati,
la
rigenerazione di aree occupate da attrezzature turistiche obsolete o dismesse, il consolidamento
della interruzione insediativa costiera a nord di Portogaribaldi”;
A quest’area si associa dunque la ricostruzione del sistema dunoso costiero tra Portogaribaldi e
Lido degli Scacchi e l’alleggerimento mediante arretramento dell’attuale limite dell’arenile
urbanizzato, così come previsto dal Piano Territoriale Paesistico Regionale e dal Piano del
Parco.
In questa zona inoltre troverà collocazione uno spazio di co-working per le imprese culturali e
creative legate ai mestieri del mare, con una qualità architettonica in grado di essere
identificativa per l’idrovia ferrarese.
CONTRATTO DI SVILUPPO
Gli investimenti privati nel comparto turistico, ad oggi presentati al Ministero dello Sviluppo
Economico e coerenti con le finalità del presente Protocollo, riguardano:
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-
Recupero e riqualificazione di un immobile in abbandono, sulla riva del Lago delle Nazioni
con la realizzazione di un Club Village attrezzato e una residenza turistico alberghiera da 36
bungalows, per un totale di 144 posti letto;
-
Recupero e riqualificazione di un immobile in abbandono sulla riva del Lago delle Nazioni
con la realizzazione di un Club Village attrezzato e una residenza turistico alberghiera da 48
bungalows, per un totale di 192 posti letto;
-
Riqualificazione e ampliamento dell’Hotel delle Nazioni con una capacità complessiva di 81
stanze e 120 unità in RTA, per un totale di 723 posti letto.
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Realizzazione di una residenza turistico alberghiera in Viale Nazioni Unite, al Lido delle
Nazioni, che prevede anche il recupero di immobili esistenti, con la realizzazione di 60 unità
abitative per un totale di 300 posti letto.
-
Intervento di riqualificazione di una vasta area urbanizzata attualmente in stato di semi
abbandono al Lido delle nazioni. L’intervento prevede la realizzazione di servizi comuni
(impianti sportivi e ristoranti) per alberghi e residenze turistico alberghiere adiacenti.
-
Intervento di riqualificazione del Campeggio di Lido di Pomposa attraverso il
potenziamento dei servizi, con riqualificazione di 3.000 posti letto disponibili.
-
Creazione di una struttura ricettiva all’aria aperta a Porto Garibaldi comprensiva di
ricettività en plein air con creazione 1300 piazzole, per un totale di 8.700 posti letto.
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Intervento di riqualificazione dell’area ex Jo Lido, tra Lido degli Scacchi e Porto Garibaldi,
con realizzazione di un villaggio turistico composto da 500 piazzole con relativi servizi per
un totale di 3.000 posti letto.
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Realizzazione di un complesso ricettivo in Località Collinara a Porto Garibaldi, composto
da: albergo, resort, area sosta camper e fattoria didattica per un totale di 600 posti letto.
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Intervento di riqualificazione del Campeggio di Lido di Spina attraverso il potenziamento
dei servizi, con riqualificazione di 4.500 posti letto disponibili.
Ulteriori investimenti privati inerenti attività di tipo ricettivo e turistico, ancorché non facenti
parte del “Contratto di sviluppo”, ritenute dai due Enti Sottoscrittori coerenti con le finalità del
presente Protocollo potranno, su loro impegnativa richiesta, essere ammesse a partecipare a tutte
le procedure attuative descritte in premessa e meglio articolate al successivo art.3 di questo
testo.
ART. 3
IMPEGNI DEI SOGGETTI SOTTOSCRITTORI DEL PROTOCOLLO DI INTESA.
La Provincia di Ferrara e il Comune di Comacchio, al fine di dare concreta attuazione a quanto
sopra descritto si impegnano :
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-
a dar corso- qualora i rispettivi consigli, dopo un adeguato confronto in tal senso, ritengano
strategiche e meritevoli di accoglimento le azioni ed investimenti di tipo pubblico e privato
sopra elencate- ad un Accordo Territoriale ai sensi dell’art. 15, primo comma, della L.R
20/00 tra Provincia di Ferrara, Comune di Comacchio, Ente Parco e Regione EmiliaRomagna per concordare obiettivi e scelte strategiche comuni e coordinare l’attuazione delle
previsioni dei piani urbanistici e dei progetti considerati di rilevante interesse pubblico(entro
il 15/05/2014);
-
alla sottoscrizione di specifici Accordi di Programma regolati dall’art.18 della L.R. 20/2000
e s. m. e i., tra soggetti pubblici e privati interessati alla realizzazione di opere, interventi e
programmi di intervento di rilevante interesse pubblico in variante alla pianificazione
territoriale ed urbanistica nelle aree precisamente individuate all’interno dell’accordo stesso,
ovvero ricorrendo se del caso alle procedure di cui agli artt. da 36-bis a 36-octies e all’art.
40 della medesima citata Legge Regionale, piuttosto che alla sottoscrizione di idonee
convenzioni.
La Provincia di Ferrara e il Comune di Comacchio, al fine di dare concreta attuazione a quanto
sopra descritto danno atto di quanto segue:
-
Per quanto attiene ai costi relativi agli investimenti andranno considerate le opportunità
fornite dalla nuova programmazione europea 2014/2020 che, a differenza che nei passati
periodi di programmazione, assegnerà priorità tematiche e porrà l’accento sulla
competitività e cantierabilità dei progetti e sulla loro capacità di fare sistema in termini
economici;
-
Va inoltre sottolineato che, per quanto attiene i finanziamenti relativi alla mobilità di merci e
persone, saranno sempre più tenuti in considerazione gli investimenti relativi alle vie
d’acqua (finanziamenti Ten-T);
-
Risorse economiche verranno messe a disposizione anche dagli enti che intervengono quali
sottoscrittori dei diversi accordi per le somme e le disponibilità nei successivi atti definite;
-
La metodologia di lavoro proposta è quella dell’attivazione di partnership pubblico private,
sempre più volute dall’Unione Europea.
ART. 4
CONTROVERSIE.
Per tutte le controversie circa la validità, interpretazione, esecuzione ed adempimento del presente
accordo, le parti si obbligano ad esperire preventivamente un tentativo di conciliazione bonaria.
In caso di mancato accordo, ai sensi del comma 1 del presente articolo, per ogni controversia che
dovesse insorgere in merito al contenuto della presente convenzione il Foro competente sarà quello
di Ferrara.
ART. 5
APPROVAZIONE, PUBBLICAZIONE, EFFETTI, DECADENZA E DURATA
Il presente Protocollo di Intesa viene sottoscritto dai legali rappresentanti degli Enti interessati,
previa approvazione da parte dei competenti organi di governo interni.
Il presente Protocollo di Intesa, con decorrenza dalla data di sottoscrizione, avrà la durata necessaria
a portare a compimento le attività contemplate all’interno del documento sottoscritto fatto salvo
quanto disposto dall' art. 2 comma 1 della Legge 15 ottobre 2013 n. 119, di conversione del Decreto legge
14 agosto 2013 n. 93, fermo restando il disposto di cui al comma 325, art.1, L. 147/13 e quanto previsto dal
Disegno di legge A.S. 1212 all'esame del Senato della Repubblica (atto Camera A.C.1542 - approvato)
"Disposizioni sulle città Metropolitane, sulle Province, sulle Unioni di Comuni e fusioni di Comuni.
Letto, approvato e sottoscritto DIGITALMENTE
Data ______________________
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