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04024 Gaeta 0771.460247 Fax 0771.462104 segreteriafermi
Liceo Scientifico ‘E. Fermi ‘ - Gaeta
Piazza Trieste, 1 - 04024 Gaeta  0771.460247 Fax 0771.462104 [email protected]
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2011 -2012
Approvato dal Collegio Docenti il 21 - 10 - 2011
Adottato dal Consiglio d’Istituto il 16 – 11 -2011
Coltivare ‘spirito di geometria’ e ‘ spirito di finezza’
1
Indice
PARTE PRIMA – CARATTERI GENERALI
1. Presentazione (pag.3)
2. Storia dell’istituto (pag.4)
3. Il territorio ed il contesto socio economico (pag.4)
4. Finalità e obiettivi perseguiti all’interno degli indirizzi (pag.4)
5. Il Patto Educativo di Corresponsabilità (pag.7)
PARTE SECONDA – IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1. Caratteri comuni : finalità e obiettivi perseguiti nell’ambito degli indirizzi (pag.9)
2. Gli indirizzi con relativo quadro orario (pag.11)
3. Metodologia e tecniche d’insegnamento(pag.17)
4. Valutazione e verifiche
5. Criteri di valutazione standard utilizzati per la programmazione di classe(pag.19)
6. Criteri di attribuzione voto di condotta e relative griglie(pag.20)
7. Validità anno scolastico – deroghe ai limiti di assenza (pag.23)
8. Criteri di ammissione alla classe successiva (pag. 11)
9. Criteri di valutazione quadrimestrale (pag.24)
10. Criteri di valutazione scrutinio finale
11. Criteri di promozione
12. Criteri di non ammissione all’anno successivo
13. Criteri di sospensione del giudizio finale(pag 25)
14. Criteri di ammissione all’esame di stato
15. Griglia di attribuzione del credito scolastico (pag.26)
16. Il controllo del POF
PARTE TERZA – LE ATTIVITÀ COMPLEMENTARI
1. Attività parascolastiche ed extrascolastiche (pag.27)
2. I progetti
3. Le certificazioni esterne
4. Attività di recupero e sostegno(pag.31)
PARTE QUARTA – ORGANIGRAMMA
1. Organigramma dell’istituto ed organi di controllo (pag.32)
2. Coordinatori di classe (pag.33)
3. Gli organi della scuola (pag.34)
4. Piano annuale per l’aggiornamento del personale docente e ATA(pag.35)
PARTE QUINTA - VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
1. Valutazione del servizio e controllo della qualità (pag.38)
2. Autoanalisi dell’istituto
3. Obiettivi per una politica della qualità (pag.40)
4. Impegno della direzione
2
PARTE I – CARATTERI GENERALI
1.PRESENTAZIONE
Il P.O.F. è il documento operativo, predisposto per la prima volta nell’a.s. 2003-2004 dall’I.I.S.S. “E. Fermi”,
finalizzato alla formazione, alla promozione culturale all’interno dei propri indirizzi specifici ed al recupero
verso una più qualificata preparazione degli studenti, nell’ottica della continuità formativa.
La sua azione si estrinseca secondo criteri di gradualità, di operatività, di sperimentabilità e di collegialità.
Infatti, si attua nel tempo secondo condizioni di fattibilità e di realizzabilità che man mano si accertano, in
aggiunta a quelle previste, ed è suscettibile di cambiamento ove le verifiche effettuate lo richiedessero,
data la sua flessibilità prevista oltretutto per legge.
Il P.O.F. intende rimotivare, in un contesto di partecipazione responsabile e consapevole, i soggetti del
processo formativo:

in primo luogo gli studenti, per una presa di coscienza concreta e consequenziale del loro ruolo di
soggetti attivi nella dialettica dell’ apprendimento;

in secondo luogo gli insegnanti, per la valorizzazione della loro professionalità e per la dimensione
aperta al rapporto umano;

in terzo luogo le famiglie, per una presenza più attiva e collaborativa all’interno della scuola;

infine il territorio per i rapporti con gli Enti esterni, il mondo del lavoro, la società civile.
Il P.O.F. indica, oltre al programma educativo - didattico, quello della complessiva azione formativa ed
organizzativa della scuola.
Esso si articola nelle seguenti parti:
1) la storia e il contesto socio-ambientale in cui opera l’Istituto;
2) il piano dell’offerta formativa, cioè la programmazione didattico-educativa articolata negli aspetti
connessi alla specificità disciplinare e agli organi gestionali e di controllo preposti all’attuazione del
P.O.F;
3) l’illustrazione delle attività progettuali realizzate nell’anno scolastico in corso e proposte agli
studenti come ampliamento dell’offerta formativa. In questa parte vengono presentate anche i
corsi miranti al conseguimento delle certificazioni rilasciate da Enti esterni;
4) presentazione delle attività finalizzate alla valutazione complessiva del servizio e del controllo di
qualità.
3
2. STORIA DELL’ISTITUTO
Il Liceo Scientifico di Gaeta viene fondato nel 1948 come primo istituto superiore della città mirato a
formare giovani destinati agli studi universitari. Come istituto parificato viene gestito dal Comune dal 1948
al 1958; poi opera come sezione staccata del Liceo di Terracina. Nel 1960 diviene Liceo Scientifico Statale
‘Enrico Fermi’, cresce rapidamente in pochi anni, poi tende a stabilizzarsi.
A partire dal 1991 il Liceo ha ampliato e differenziato la propria offerta formativa introducendo dapprima la
sperimentazione PNI e in seguito la sperimentazione del Bilinguismo con opzione seconda lingua francese
e/o spagnolo. Le sperimentazioni sono state soppresse lo scorso anno con la Riforma Gelmini che le ha
fatte confluire nell’unico piano di studi di Liceo Scientifico. Il PNI e il Bilinguismo hanno comunque lasciato
alla scuola un sicuro arricchimento in termini di qualità della didattica relativamente all’uso dei laboratori
per l’apprendimento dei pacchetti applicativi di informatica e per lo studio delle lingue.
Dall’anno scolastico 2000/01 fino all’anno scolastico 2010/11 al Liceo è stata aggregata la sezione staccata
dell’ITC Filangieri di Formia che è così diventato Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore.
Il recente piano di riorganizzazione della scuola ha accorpato le sezioni dell’ITC all’ Istituto Tecnico Nautico ,
a partire, da quest’anno, l’IISS è diventato di nuovo Liceo Scientifico ‘ E. Fermi’.
3. IL TERRITORIO E IL SUO CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
Il bacino d’utenza del Fermi si estende, oltre al territorio cittadino, al
territorio di Itri e di Formia comprese le frazioni; accoglie inoltre ogni
anno studenti di Sperlonga, Fondi, Minturno, nonché delle isole pontine.
È un bacino abbastanza esteso, differenziato al suo interno per
caratteristiche ambientali, sociali, economiche e culturali.
4. FINALITA’ E OBIETTIVI PERSEGUITI ALL’INTERNO DEGLI INDIRIZZI
Gli indirizzi presenti nella nostra scuola sono :
Classi del Biennio :
 Liceo Scientifico (Riforma)
Classi del triennio :
 Indirizzo tradizionale (Quarta e quinta classe)
 Indirizzo P.N.I.
 Indirizzo linguistico
4
La nostra finalità generale consiste nello sviluppo integrale degli alunni, inteso come maturazione fisica e
delle capacità di pensare, essere ed agire in modo autonomo e responsabile, in relazione a sé stesso, agli
altri, alla realtà storico-sociale e all'ambiente naturale.
All'interno di questo orizzonte formativo fondamentale si collocano le altre finalità o mete educative:

la promozione di cittadini consapevoli dei valori di libertà, democrazia, responsabilità, tolleranza,
rispetto, solidarietà, partecipazione civica, che sono alla base della nostra Costituzione;

l'acquisizione di un bagaglio di conoscenze, competenze e capacità che consenta di continuare
proficuamente gli studi a livello universitario o di inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro;

lo sviluppo della coscienza critica e di adeguate metodologie di indagine, studio e approccio ai
problemi;

la valorizzazione e l'orientamento delle inclinazioni, attitudini e preferenze personali;

la promozione del concetto di educazione permanente.
Il raggiungimento di abilità trasversali è un obiettivo altrettanto importante quanto il raggiungimento degli
obiettivi relativi alle conoscenze e abilità specifiche, soprattutto in una società in cui la rapidità dei processi
di cambiamento culturale, la velocità e pervasività delle innovazioni tecnologiche, la conseguente
flessibilizzazione delle professionalità e dei ruoli comportano la trasversalità di molte funzioni e
l'integrazione delle varie abilità cognitive, tecniche e sociali.
Le abilità trasversali che intendiamo promuovere sono le seguenti:
Biennio
a. sapere:


comunicare in modo efficace;
risolvere problemi.
b. saper fare:
 essere autonomi;
 essere flessibili;
c. saper essere:
 porsi in relazione con gli altri;
 rispettare le regole.
Triennio
Nel triennio si porrà particolare cura allo sviluppo delle conoscenze. Le abilità comportamentali previste nel
biennio saranno sistematicamente consolidate, mentre le competenze e le capacità saranno approfondite e
ampliate. In particolare saranno allargate le competenze degli studenti secondo la seguente articolazione:





analizzare fenomeni complessi;
ricercare le fonti, utilizzare e organizzare le informazioni;
utilizzare e produrre documentazione;
lavorare su progetti;
elaborare strategie.
5
Gli obiettivi comportamentali, intesi come azioni didattiche concrete per indirizzare gli alunni verso
comportamenti positivi e prevenire disagio, demotivazione, devianza, sono stati così individuati:




socializzazione, intesa come rispetto di sé e del prossimo;
rispetto per l’ambiente;
senso civico
educazione alla collaborazione e al confronto democratico.
Gli obiettivi cognitivi, intesi come conoscenze, competenze e capacità degli gli alunni sono stati di
seguito schematizzati.
Biennio : Area umanistico – linguistica
Obiettivi strategici : sviluppare le capacità analitico- espressive
Sottobiettivi
1. sviluppo della capacità di comprensione del testo
2. padronanza della lingua nell’espressione scritta e orale
Biennio : Area scientifica
Obiettivi strategici : promuovere le capacità di astrazione
Sottobiettivi
1. acquisizione del pensiero ipotetico deduttivo
2. conoscenza delle metodologie della misura
Triennio : Area umanistico – linguistica :
Obiettivi strategici : Sviluppo delle capacità espressive e di tipo sintetico creative
Sottobiettivi
1. Affinamento degli obiettivi del biennio
2. Capacità di sintesi nella valutazione del testo
3. Personalizzazione dei mezzi espressivi
Triennio : Area scientifica
Obiettivi strategici : Sviluppo delle capacità di astrazione di giudizio
Sottobiettivi
1. Padronanza dei processi di astrazione
2. Padronanza delle procedure del metodo scientifico
3. Capacità di collegamenti tra argomenti filosofici e scientifici
6
5. IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Con il Decreto del Presidente della Repubblica 21 novembre 2007, n° 235 è stato modificato lo Statuto delle
studentesse e degli studenti. Ad esso è stato aggiunto l’articolo 5-bis che introduce il “ Patto educativo di
corresponsabilità”, un documento con cui, sottoscrivendolo, le componenti scolastiche ( docenti, genitori,
studenti ) assumono impegni per un condiviso funzionamento dell’istituzione scolastica.
Il nostro Liceo, in piena sintonia con quanto stabilito dallo statuto delle studentesse e degli studenti,
propone il seguente Patto Educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera puntuale
e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti.
Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia
reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.
I docenti sono impegnati a:







rispettare, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi e i ritmi propri di
ciascuna persona intesa sua irripetibilità, singolarità e unicità;
rispettare la vita culturale e religiosa degli studenti all’interno di un ambiente educativo di
apprendimento sereno e partecipativo;
sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione;
promuovere la formazione di maturità orientativa in grado di porre lo studente nelle condizioni di
operare scelte autonome e responsabili;
favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di
collaborazione educativa finalizzata a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando,
sviluppare la propria azione didattica nel più scrupoloso rispetto dei contenuti del P.O.F.
dell’Istituto;
comunicare con regolarità e trasparenza le valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali .
I genitori sono impegnati a:











conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i
docenti;
conoscere il Regolamento di Istituto;
sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;
essere disponibili ad assicurare la frequenza ai corsi di recupero e di eccellenza;
vigilare sulla costante frequenza;
informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento
scolastico dello studente;
giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;
vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola ( ore 8,05 ) con la consapevolezza che eventuali ritardi
saranno trattati sulla base di quanto indicato all’art. 2 del Regolamento di Istituto;
non chiedere entrate posticipate oltre l’inizio della terza ora di lezione o uscite anticipate prima del
termine di detta ora, come indicato nell’art.2 del Regolamento di Istituto;
invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o
audiovisivi non consentiti. La violazione di tale disposizione comporterà il ritiro temporaneo del
cellulare se usato durante le ore di lezione e/o il deferimento alle autorità competenti nel caso in
cui lo studente utilizzasse dispositivi per riprese non autorizzate e comunque lesive dell’immagine
della scuola e della dignità degli operatori scolastici ( art. 11 del Regolamento di Istituto);
intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il Consiglio di Classe nei
casi di scarso profitto e/o indisciplina;
7


tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e
nelle ore di ricevimento dei docenti;
rimborsare alla scuola eventuali danni di cui venga accertata la responsabilità del proprio /a figlio/a.
Gli studenti sono impegnati a:









prendere coscienza dei personali diritti e doveri ( Statuto delle studentesse e degli studenti ) e a
rispettare persone, ambienti e attrezzature;
conoscere il Regolamento di Istituto;
presentarsi con puntualità alle lezioni ( 8,05 );
assicurare la frequenza scolastica alle attività curricolari, extracurricolari prescelte e dei corsi di
recupero e di eccellenza;
spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici non consentiti durante le ore di lezione
( C.M. 15/03/07);
tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri
compagni;
seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad
arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze;
usare un linguaggio consono all’ambiente educativo in cui si vive e si opera;
evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola.
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PARTE II – IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1.CARATTERI COMUNI: FINALITA’ ED OBIETTIVI EDUCATIVI
Accogliendo le indicazioni legislative recenti in materia possiamo sintetizzare i criteri della progettazione
del POF “FERMI” come impegni mirati al raggiungimento delle seguenti finalità:
1. INNALZARE il livello della scolarità e il tasso di successo scolastico (in attuazione della legge n° 9 del
20/01/1999).
2. ARTICOLARE la progettazione nel rispetto della specifica identità dell’Istituto alla luce anche dei
cambiamenti avvenuti.
3. DOCUMENTARE gli obiettivi e gli esiti del processo educativo, certificandoli.
In riferimento alla 1^ finalità si indicano:
a) l’organizzazione delle attività di recupero e potenziamento dell’apprendimento;
In riferimento alla 2^ finalità suindicata il Collegio promuove la sua realizzazione attraverso l’ampliamento
dell’offerta formativa:
a) con il potenziamento dell’attività curricolare specifica dei tre indirizzi: informatico, linguistico e
informatico-gestionale;
b) con la promozione delle attività extracurricolari.
Al conseguimento della 3^ finalità sono riferibili le strategie di:
a)
b)
documentazione del sistema di valutazione della formazione degli studenti;
monitoraggio dell’efficacia-efficienza-economicità dell’offerta formativa.
Per quanto riguarda la PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE dei docenti, l’impegno essenziale è nel
superare l’individualismo didattico a favore di un’adeguata PROGRAMMAZIONE DI CLASSE. L’analisi
della situazione dei bisogni formativi di ogni singola classe è la base:
1. per individuare obiettivi specifici a medio e lungo termine;
2. per coordinare la scelta di percorsi didattici mono o pluridisciplinari;
3. per coordinare i sistemi di valutazione, nonché i criteri per il monitoraggio e la verifica della
programmazione stessa.
Gli obiettivi individuati, i contenuti minimi richiesti per ciascuna materia e per classe, le mete educative
delle programmazioni di classe, sono a disposizione dell’ utenza e possono essere richiesti presso la
segreteria didattica.
Il recupero degli alunni con debito formativo si articola attraverso i seguenti interventi:
 ad inizio secondo quadrimestre, con corsi specifici, organizzati con pacchetti di 10-15 ore su richiesta
dei docenti e verifica finale d’istituto;
 nel periodo estivo, con la stessa modalità.
La valutazione del percorso formativo
Per quanto riguarda la valutazione del profitto degli alunni, l’Istituto ha stabilito i criteri a vari livelli:
 per materia;
 per classe;
 a livello d’Istituto (vedi criteri per la conduzione degli scrutini finali).
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Ogni livello ha definito obiettivi e metodi di valutazione, ha indicato i tempi, ha elaborato specifici
strumenti (griglie). Tutto il materiale relativo è disponibile per l’utente che ne faccia richiesta, presso la
segreteria didattica.
2. INDIRIZZI CON RELATIVO QUADRO-ORARIO
Il Liceo scientifico della Riforma
In base ai regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali emanati dal
Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 (Registrati alla Corte dei Conti in data 1 giugno
2010) il liceo scientifico è stato riformato.
La riforma è entrata in vigore dall’anno 2010/2011 . Quest’anno riguarda il primo biennio; andrà in
implementazione a scorrimento nei prossimi anni scolastici.
Identità del Liceo Scientifico
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e
delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a
maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle
tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni,
dovranno:
• aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e
scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione
storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e
quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;
• saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
• comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica,
anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell’individuare e
risolvere problemi di varia natura;
• saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di
problemi;
• aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del
laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze
sperimentali;
• essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo,
in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle
dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più
recenti;
• saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
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Quadro orario Liceo Scientifico (Riforma)
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
anno
anno
anno
anno
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
5° anno
Matematica*
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali**
2
2
3
3
3
Disegno e storia dell’arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o Attività alternative
1
1
1
1
1
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area
delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili
dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
Per il profilo educativo culturale e professionale dello studente liceale e per gli obiettivi specifici di
apprendimento delle singole materie si fa riferimento alle indicazioni nazionali consultabili sul sito
www.istruzione.it
11
Indirizzo tradizionale
Per le classi del 4° e del 5° anno .
MATERIE /CLASSI
IV
V
Italiano
3
4
Latino
4
3
Inglese
3
4
Storia
2
3
Filosofia
3
3
Scienze
3
2
Fisica
3
3
Matematica
3
3
Disegno
2
2
Ed. Fisica
2
2
Religione
1
1
TOTALI
29
30
12
Indirizzo informatico
Per le classi dal 3° al 5° anno.
MATERIE/CLASSI
III
IV
V
Italiano
4
3
4
Latino
4
4
3
Inglese
3
3
4
Storia
2
2
3
Filosofia
2
3
3
Scienze
3
3
2
Fisica
3
3
3
Matematica
5
5
5
Disegno e Storia dell’Arte
2
2
2
Ed. Fisica
2
2
2
Religione
1
1
1
TOTALI
31
29
30
Gli obiettivi specifici dell’indirizzo informatico sono:
 l’acquisizione di competenze generali e trasversali per la gestione delle informazioni;
 l’adozione consapevole di metodi, linguaggi e strumenti informatici;
 l’acquisizione di un habitus mentale che renda lo studente capace di ragionare per modelli;
Per quanto riguarda la Matematica, il programma svolto nei corsi in cui si attua il P.N.I. è decisamente più
corposo e mirato ad una preparazione idonea ad un buon avvio degli studi universitari, soprattutto se
scientifici
.
Non è introdotta l’Informatica come materia a sé: il suo studio non è infatti scisso da quello della
Matematica e della Fisica, ma è un aspetto strumentale ed applicativo di queste due discipline, che le
rendono più rispondenti alle esigenze di una società moderna.
Lo studio di sistemi operativi, l’uso di fogli elettronici, di Internet e di linguaggi di programmazione è
affrontato con l’obiettivo formativo di far acquisire, oltre alle conoscenze specifiche, abilità e competenze
legate alla gestione di informazioni e alla risoluzione di problematiche informatiche.
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L’introduzione dello studio della Fisica nel biennio P.N.I. è soprattutto volto all'osservazione e
all'interpretazione dei fenomeni naturali, nonché alla comprensione del metodo scientifico; nel triennio si
prosegue tale studio, puntando sull’approfondimento, e sulla risoluzione di problemi.
L' uso del laboratorio aiuta ed integra tale lavoro. A partire dall’anno scolastico 1999/2000 è in vigore la
verticalizzazione del programma (gli argomenti dell’intero corso di studio vengono cioè distribuiti nell’arco
dei 5 anni): questo permette l’integrazione curricolare, nella quinta classe, dello studio della fisica
moderna. Tale modifica della programmazione tradizionale si inserisce a pieno titolo nell’obiettivo di
indirizzo, di ricerca di massima apertura al mondo contemporaneo.
Ad integrazione e sostegno della scelta della sperimentazione informatica, mirata ad aggiornare e
potenziare l’insegnamento delle materie scientifiche, ma anche di tutte le altre discipline, sono operativi
una serie di progetti, esperienze e lavori specifici, di seguito indicati.
Progetti curricolari relativi all’indirizzo
1. Olimpiadi della Matematica e della Fisica
Questi progetti potenziano il coinvolgimento e la motivazione personale allo studio delle discipline
interessate, arricchiscono il lavoro curricolare che viene integrato con nuovi argomenti, offrono stimoli
culturali, potenziano l'autonomia di giudizio, affinano il ragionamento, fanno acquisire metodologie sempre
più valide.
Si svolgono nelle ore curricolari con una prima selezione a livello di istituto e successivamente con la
selezione a livello provinciale o regionale.
2. Patente europea ECDL
3. Giochi Matematici della Bocconi
14
Indirizzo linguistico
Per le classi dal 3° al 5° anno.
MATERIE/CLASSI
III
IV
V
Italiano
4
3
4
Latino
4
4
3
Prima Lingua
3
3
3
Seconda Lingua
3
3
3
Storia
2
2
3
Filosofia
2
3
3
Scienze
3
3
2
Fisica
2
3
3
Matematica
3
3
3
Disegno e Storia dell’Arte
2
2
2
Ed. Fisica
2
2
2
Religione
1
1
1
TOTALI
31
32
32
Gli obiettivi specifici dell’indirizzo linguistico sono:

la formazione umana , sociale e culturale dei giovani, attraverso il contatto con altre realtà in una
educazione interculturale, che porti alla consapevolezza della propria identità culturale e
all’accettazione e alla comprensione dell’altro, del diverso da sé;

l’acquisizione di una competenza comunicativa che permetta di ampliare le proprie esperienze
sociali e di lavoro nel presente e nel futuro;

la riflessione sulla propria lingua e sulla propria cultura attraverso l’analisi comparata con altre
lingue e culture.

l’acquisizione di una competenza linguistica specialistica nei settori medico-biologico; tecnologico;
informatico - telematico
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Specificità nell’insegnamento curricolare: l’insegnamento delle lingue straniere
Lo studio parallelo di due lingue straniere, peculiarità dell’indirizzo linguistico, è ormai prassi consolidata,
che si è notevolmente potenziata negli anni. “Formare il cittadino d’Europa”, ben altro che uno slogan, è
realtà quotidiana di intervento per sviluppare una consapevolezza interculturale con la comprensione del
diverso da sé, della diversità di questa società europea e del valore di tale diversità.
Sviluppare questa consapevolezza tra i giovani europei è l’impegno concreto della scuola per la costruzione
di garanzie di pace, coesione e solidarietà per il futuro.
Una pluralità di motivi ha guidato nell’introduzione e nel potenziamento di tale indirizzo:

l’importanza che nel mondo contemporaneo ha il possesso generalizzato di più lingue straniere;

il valore formativo e culturale della conoscenza comparata di più sistemi di comunicazione verbale;

il futuro inserimento dei giovani in un quadro di attività lavorativa a livello europeo;

le esigenze territoriali, dove è sensibile l’afflusso di turisti stranieri.
Articolazione del corso
Il corso è strutturato su uno schema orario che prevede la differenza fra prima lingua straniera e seconda
lingua straniera.
L’insegnamento della seconda lingua ha carattere intensivo nel biennio, in modo che alla fine di esso le
competenze acquisite nelle due lingue straniere siano abbastanza omogenee ; nel triennio, invece,
l’insegnamento procede in modo parallelo, pur mantenendo nominalmente la distinzione di prima e
seconda lingua.
L’accertamento del processo formativo degli studenti si opera, come per le altre discipline, attraverso le
prove curricolari.
Per il potenziamento delle lingue tutti gli alunni del Liceo possono partecipare ai progetti che prevedono il
rilascio delle seguenti certificazioni riconosciute a livello europeo:



Cambridge per la lingua Inglese
DELF per la lingua Francese
DELE per la lingua spagnola
16
3.METODOLOGIA E TECNICHE DI INSEGNAMENTO
Le metodologie sono rapportate alla realtà media della classe espressa nei ritmi di apprendimento, nei
livelli cognitivi e nelle competenze raggiunte;

sono coerenti con gli obiettivi generali e con quelli specifici disciplinari;

le tecniche utilizzate nell’insegnamento sono molteplici ed intenzionali, tradizionali (lezione ex
cathedra), innovative (lezione dialogata, problem solving, lavoro per gruppi con l’uso di strumenti
di visualizzazione, in compresenza o con esperti ecc.);

le riunioni di coordinamento disciplinare ed i consigli di classe sono utilizzati come opportuno
strumento di organizzazione della didattica, di scambio di informazioni e di esperienze.
4.VALUTAZIONE E VERIFICHE
La valutazione del livello di maturazione dello studente prende in esame aspetti riguardanti tre ambiti
differenti:
1. sfera cognitiva:

conoscenza degli elementi propri degli argomenti oggetto di studio/indagine;

comprensione ed uso di linguaggi specifici, apparecchiature, tecniche;

individuazione ed applicazione di relazioni, proprietà, procedimenti;

individuazione del problema e formulazione di ipotesi di soluzione;

costruzione di schemi concettuali;

elaborazione ed organizzazione delle conoscenze;
2. sfera metacognitiva:

impegno, interesse,metodo di studio, autonomia, flessibilità, intraprendenza.
3. sfera socio-affettiva-relazionale:

partecipazione, solidarietà, auto ed etero-percezione, modalità e stato dei rapporti con i docenti e
l'ambiente scolastico.
Verifica
La verifica ha lo scopo di:

assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo,
modificarlo secondo le esigenze;
17

controllare durante lo svolgimento dell'attività didattica l'adeguatezza dei metodi, delle tecniche e
degli strumenti utilizzati;

accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
Valutazione
Le valutazioni sono sia formative sia sommative.
Le valutazioni formative sono essenzialmente mirate a individualizzare l'insegnamento, rilevare carenze e
difficoltà e organizzare attività di recupero per raggiungere gli obiettivi prefissati. Tale verifica avverrà al
termine di ciascuna unità didattica o dopo lo svolgimento di una parte significativa di essa.
Le valutazioni sommative sono effettuate per classificare gli alunni ed utilizzano prove scritte - strutturate
e non strutturate - e prove orali, finalizzate all'accertamento del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La valutazione delle prove scritte e orali avviene sulla base delle apposite griglie elaborate in sede di gruppi
disciplinari e approvate dal Collegio dei docenti.
Le valutazioni di fine periodo tengono conto dei risultati delle prove sommative e di altri elementi,
concordati in seno al Consiglio di classe, quali l'impegno, la partecipazione, la progressione rispetto ai livelli
di partenza.
I docenti sono impegnati ad operare un congruo numero di verifiche per quadrimestre; comunicano
all'alunno la valutazione data, motivandola, dando suggerimenti opportuni per migliorare il suo processo di
apprendimento, sviluppare le capacità correttive ed autovalutative. Il tutto nel massimo rispetto della sua
personalità e sensibilità.
Per le discipline che prevedono prove scritte destinate alla valutazione quadrimestrale, si è stabilito che
esse non possono essere meno di tre a quadrimestre e che la correzione e la visione degli elaborati deve
avvenire di norma entro quindici giorni dalla data di svolgimento della prova.
Sugli elaborati, che potranno essere visionati o richiesti in copia dalle famiglie, come previsto dalla legge
241/90 sulla trasparenza amministrativa, è apposto insieme al voto un motivato giudizio sulla base dei
descrittori e indicatori stabiliti.
Per la valutazione di fine anno i Consigli di classe verificheranno se le prestazioni dell'alunno sono almeno
adeguate ai livelli minimi disciplinari indispensabili per la frequenza della classe successiva, fissati in fase di
programmazione dell'attività didattica.
Il Collegio docenti, per uniformare il più possibile i criteri di valutazione - ferme restando le disposizioni di
legge in materia e la sovranità dei Consigli di classe – può formulare, nel periodo immediatamente
antecedente gli scrutini, i criteri di promozione o non promozione per la classe successiva.
18
5.CRITERI DI MISURAZIONE STANDARD UTILIZZATI PER LA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE
Livello
(voto)
Gravemente
Insufficiente
(1-2-3)
Scarso
(4)
Insufficiente
(5)
Sufficiente
(6)
Discreto
(7)
Buono
(8)
Ottimo
(9-10)
Conoscenza
Competenza
(sapere)
(saper fare)
Non conosce dati e Non
sa
utilizzare
nozioni
strumenti,
non
sa
produrre, non riesce a
raggiungere
risultati
pratici.
Non sa esporre neanche
in modo meccanico
Conosce
in
modo Applica le conoscenze
lacunoso
e con difficoltà anche in
frammentario
situazioni
semplici.
Produce
in
modo
frammentario e con
errori. Espone in modo
impreciso e solo se
aiutato
Dimostra
conoscenze Applica le conoscenze
non ancora complete, solo in contesti semplici.
ma si sforza di ordinare i Produce errori, ma riesce
contenuti acquisiti
ad indirizzarsi verso
risultati concreti. Espone
con qualche difficoltà
almeno
i
concetti
fondamentali
Conosce dati e concetti Applica le conoscenze
anche se in modo non correttamente solo in
approfondito
situazioni note, produce
in modo elementare ma
completo. Espone in
modo semplice e non
sempre rigoroso
Conosce concetti e dati
Applica le conoscenze e
usa i metodi e gli
strumenti
in
modo
corretto. Espone in modo
chiaro, spiega e riassume
i concetti
Conosce concetti e dati
Applica
metodi
e
strumenti con sicurezza.
Espone in modo chiaro e
rigoroso
e
sa
riorganizzare
le
informazioni
Conosce dati e concetti Applica le conoscenze
in modo approfondito
con autonomia, integra
ed elabora metodi e
procedure. Riorganizza
ed espone i concetti in
modo personale .
19
Capacità
(saper essere)
Non sa collegare dati,
non sa rielaborare, non
si orienta
Collega con difficoltà,
si orienta e rielabora in
modo limitato
Riesce a collegare
anche se in modo
incompleto, si orienta
solo se guidato e ha
difficoltà a rielaborare
Riesce ad effettuare
semplici collegamenti.
Rielabora e si orienta
solo in situazioni note
Effettua collegamenti e
rielabora informazioni.
Se guidato si orienta
anche in situazioni
nuove
Si orienta in situazioni
nuove ed effettua
collegamenti
con
facilità
Riorganizza in forma
personale i criteri e i
metodi, si orienta
immediatamente
in
situazioni nuove
PARAMETRI INTEGRATIVI DELLA MISURAZIONE PER LA VALUTAZIONE SOMMATIVA
Impegno
Interesse
Partecipazione
Scarso: l’alunno non lavora Inesistente: l’alunni Inesistente: l’alunno
mai da solo
non prova alcun non partecipa in alcun
interesse
modo alla lezione
Discontinuo: svolge i compiti Superficiale:
e studia solo saltuariamente
interessa
saltuariamente
Opportunistico:
ha
un
metodo di lavoro solo a volte
efficace ed ordinato
Adeguato: ha un metodo di
lavoro sempre ordinato ed
efficace
Elaborativo: ha un metodo di
lavoro originale e personale
si Passiva:
partecipa
solo passivamente
senza
mai intervenire
Adeguato: l’alunno è
interessato
ed
attento
Profondo: l’alunno
partecipa con attivo
interesse
Sollecitata:
l’alunno
partecipa
solo
se
sollecitato
Propositiva: partecipa
anche con interventi
personali propositivi
Puntualità
Assente: l’alunno non è
puntuale durante le
lezioni né per quanto
riguarda i compiti a
casa
Limitata: l’alunno solo
a volte è puntuale
durante le lezioni e nei
compiti a casa
Adeguata:
l’alunno
segue con puntualità a
scuola e a casa
6.CRITERI DI VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA DEGLI STUDENTI
La valutazione del comportamento degli studenti risponde alle seguenti finalità fissate dal DM n.5
del 16 gennaio 2009:




livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai
valori della cittadinanza e della convivenza civile;
capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione
scolastica;
consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica;
dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.
La valutazione del comportamento degli studenti è attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe,
in sede di scrutinio intermedio e finale, utilizzando i seguenti indicatori, desunti dai doveri dello studente
come stabiliti dal DPR n. 249 del 1998:
1) Rispetto delle regole della convivenza civile
2) Rispetto del Regolamento di Istituto, del Patto educativo e delle disposizioni vigenti nella scuola
3) Comportamento responsabile:



nel rapporto con tutto il personale (docenti, non-docenti e compagni di scuola);
nell'utilizzo delle strutture e del materiale scolastico;
durante tutte le attività scolastiche ed in ogni ambito formativo (viaggi e visite guidate,
partecipazione ad iniziative fuori dalla scuola);
4) Frequenza e puntualità
5) Partecipazione ed interesse alle lezioni
6) Impegno e regolarità nel lavoro a scuola e a casa
A norma dell’art. 3 comma 2 del DM 5/2009 “La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o
finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione
20
e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto
della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il
Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo
studente nel corso dell’anno.”
La valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in
decimi (da 10 a 5, e, in casi particolarmente gravi, minore di 5) e tiene conto degli indicatori sopra citati e di
ogni altro elemento utile per la valutazione di ogni singolo alunno.
La valutazione del comportamento di ogni studente riguarda tutto il periodo di permanenza nella sede
scolastica (attività curricolari, extracurricolari, ecc.) e si estende anche alla partecipazione alle attività ed
agli interventi educativi attivati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede (es. viaggi
d’istruzione, visite guidate, partecipazione a spettacoli teatrali, ecc.).
La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe,
all’unanimità o a maggioranza, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se
inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’Esame di Stato, conclusivo del
ciclo di studi.
Alcune precisazioni sull'uso dei termini:
Comportamento, è l'insieme delle manifestazioni direttamente osservabili con cui l'alunno risponde a
diverse situazioni o condizioni scolastiche
Partecipazione, è la manifestazione dell'interessamento dell'alunno che prende parte alla vicenda scolastica
nella sua globalità e complessità
Interesse, è la disponibilità dell'alunno all'incontro tra le sue personali esigenze e la proposta educativodisciplinare
Impegno, è il diligente impiego da parte dell'alunno della volontà e delle proprie forze intellettive nello
svolgimento regolare dei doveri scolastici richiesti
Frequenza alle lezioni, è misurata dalla somma del numero di assenze (fino al termine delle verifiche),
ritardi e uscite anticipate, escluse quelle certificate per malattia, ed escluso tre entrate in ritardo e/o uscite
anticipate per quadrimestre, consentite dal Regolamento ed opportunamente autorizzate.
Annotazione scritta sul registro di classe, è la nota in condotta attribuita dal docente responsabile dell’ora
in cui si è verificato il comportamento individuale da sanzionare.
Provvedimento disciplinare: sanzione inflitta dal Dirigente Scolastico, sentito il Consiglio di Classe.
21
Griglia per l'attribuzione del voto di condotta
10/10
 Rispetto scrupoloso del Regolamento d'Istituto
 Comportamento irreprensibile per responsabilità e collaborazione nel rapporto con tutti coloro che
operano nella scuola, in ogni ambito ed in ogni circostanza
 Frequenza assidua e puntuale alle lezioni (assenze <7% e/o permessi di ingresso in ritardo e di
uscita anticipata <7% , nessun ritardo nella presentazione delle giustificazioni)
 Vivo interesse e partecipazione costruttiva alle lezioni
 Impegno serio e regolare svolgimento delle consegne
 Media dei voti di profitto non inferiore ad 8,5
9/10






8/10






7/10





6/10




Rispetto scrupoloso del Regolamento d'Istituto
Comportamento responsabile e collaborativo nel rapporto con tutti coloro che operano nella
scuola, in ogni ambito ed in ogni circostanza
Frequenza assidua e costante alle lezioni (assenze <10% e/o permessi di ingresso in ritardo e di
uscita anticipata <10%, un ritardo nella presentazione delle giustificazioni)
Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni
Impegno serio e regolare svolgimento delle consegne
Media dei voti di profitto non inferiore ad 7,5
Rispetto del Regolamento d'Istituto
Comportamento sostanzialmente buono
Frequenza regolare alle lezioni (assenze <15% e/o permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata <15%, qualche ritardo nella presentazione delle giustificazioni)
Interesse e partecipazione generalmente attiva alle lezioni
Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche, compresa la puntualità
Media dei voti di profitto non inferiore ad 6,5
Rispetto appena accettabile del Regolamento d'Istituto
Comportamento non sempre responsabile con al massimo una occasionale annotazione scritta sul
registro di classe.
Frequenza non sempre regolare alle lezioni (assenze <22% e/o permessi di ingresso in ritardo e di
uscita anticipata <22% ripetuti ritardo nella presentazione delle giustificazioni)
Interesse e partecipazione alle lezioni complessivamente accettabile
Sufficiente svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche, e solo sufficiente puntualità
negli adempimenti
Frequenti inadempienze formalizzate nel rispetto del Regolamento d'Istituto
Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione; sanzionato con uno o più
provvedimenti disciplinari o sospensioni fino a 15 giorni complessivi durante l’anno.
Frequenza irregolare alle lezioni (assenze >22% e/o permessi di ingresso in ritardo e di uscita
anticipata >22% , ripetuti ritardo nella presentazione delle giustificazioni)
Poco interesse e discontinua partecipazione e puntualità alle lezioni
22
5/10
 Frequenza alle lezioni sporadica (inferiore a 150 giorni, fatta esclusione per motivi di salute)
 Disinteresse nello svolgimento delle consegne scolastiche e solo occasionale partecipazione alle
lezioni
 Comportamento scorretto ripetuto e riprovevole connotato da disvalore sociale, da mancanza di
rispetto della persona e delle regole poste a fondamento della convivenza civile
 Responsabile di comportamenti violenti e/o offensivi accertati e sanzionati e reiterati di estrema
gravità, anche in relazione al rispetto del patrimonio della scuola, nonché comportamenti
perseguiti dal Regolamento d’Istituto con sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento per
periodi superiori ai 15 giorni, ai sensi dell’art. 4 del D.M. n°5/2009, aggravati dalla mancata
progressione, cambiamenti o miglioramenti, nel comportamento e nel percorso di crescita e
maturazione a seguito delle sanzioni di natura educativa irrogate.
N.B.
1) Il voto di condotta viene determinato dall’osservazione degli indicatori globalmente considerati.
2)In base a quanto disposto dal DM 5 del 16/01/2009, la votazione insufficiente sarà attribuita "solo in
presenza di comportamenti di particolare e oggettiva gravità e dovrà essere adeguatamente motivata".
7.VALIDITA’ ANNO SCOLASTICO – DEROGHE AL LIMITE DI ASSENZE
La normativa vigente, richiamata anche dalla C.M. 20/11prevede:




per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre
quarti dell’orario annuale personalizzato.
è possibile derogare al suddetto limite solo per casi eccezionali dovutamente motivati e
documentati, a condizione comunque che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di
classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati;
è compito del Collegio Docenti definire i criteri generali e le fattispecie che legittimano la deroga al
limite minimo di presenza;
è compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti e
delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il limite massimo
consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe previste dal collegio dei
docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase valutativa, considerata la non sufficiente
permanenza del rapporto educativo.
Pertanto il Collegio dei Docenti ha deliberato la seguente casistica apprezzabile ai fini della deroga ai tre
quarti di presenza del monte ore annuale:







gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
terapie e/o cure programmate;
donazioni di sangue;
partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
C.O.N.I.;
adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato
come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana
Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e
l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).
partecipazione a manifestazioni studentesche organizzate (nel limite massimo di tre giorni)
gravi motivi di famiglia ed ogni altra circostanza che il Consiglio di classe vorra’ prendere in esame.
23
8.CRITERI DI AMMISSIONE ALLE CLASSI SUCCESSIVE
L'O.M. Fioroni sulla valutazione (O.M. 92/07) prevede, tra l’altro, la sospensione di giudizio per gli studenti
che in sede di scrutinio finale presentino in una o più discipline valutazione insufficiente. Pertanto il Collegio
dei Docenti ha approvato all’unanimità i seguenti criteri di valutazione:
9.CRITERI DI VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE
La valutazione quadrimestrale è espressa in modo collegiale sulla base di una proposta di voto dei singoli
docenti, espressi sulla base di elementi collegialmente concordati.
Essa tiene conto di molteplici elementi:




Livello di profitto raggiunto, derivante da prove di accertamento coerenti con una struttura
modulare di insegnamento, aperta a molteplici forme di apprendimento: conoscenze,
competenze, padronanza, abilità;
Partecipazione all’attività didattica e al dialogo educativo;
Impegno rispetto alle scadenze assegnate dai docenti per le attività didattiche;
Comportamento durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica (art.2 L. n.169/2008
e D.M. n. 5 del 16/01/209), come da griglia deliberata dal Collegio dei Docenti.
10.CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE
La valutazione di fine anno scolastico considera con attenzione i parametri sopra esposti in relazione ad un
arco temporale più ampio. Specificatamente “Il docente della disciplina propone il voto in base ad un
giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo
quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione
dimostrati nell’intero percorso formativo. La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse
in sede di scrutinio intermedio nonché dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno
e ad interventi di recupero precedentemente effettuati.”(O.M. 5 novembre 2007, n. 92)
11.CRITERI DI PROMOZIONE
La promozione è attribuita all’alunno che presenti almeno la sufficienza in tutte le discipline.
In presenza di una sola insufficienza non grave il consiglio di classe può sanare la mediocrità ed ammettere
l’alunno alla frequenza della classe successiva.
12.CRITERI DI NON AMMISSIONE ALL’ANNO SUCCESSIVO
Il Consiglio di Classe può deliberare, dopo opportuna analisi da effettuarsi caso per caso, la non
ammissione alla classe successiva qualora si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:
 insufficienze gravi in tre discipline;
 insufficienze lievi in quattro discipline;
 votazione sul comportamento inferiore a sei decimi.
In presenza di più insufficienze non gravi il consiglio di classe può valutare l’opportunità di sanare una
delle mediocrità e deliberare la sospensione di giudizio.
24
13.CRITERI DI SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO FINALE
“Nei confronti dello studente per il quale, in sede di scrutinio finale è stato constatato il mancato
conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia” - sulla base di quanto
previsto ai punti precedenti –“ un immediato giudizio di non promozione, il Consiglio di Classe procede al
rinvio della formulazione del giudizio finale.
In presenza di più insufficienze non gravi il consiglio di classe può sanare una delle mediocrità.
La sospensione di giudizio avverrà con:


una o due insufficienze, anche gravi;
fino a tre insufficienze lievi .
In condizioni del tutto particolari, che devono essere adeguatamente verificate e/o attestate, quali:
ricoveri ospedalieri di lunga durata, ripetute degenze anche brevi, trasferimento del nucleo familiare ed
altri particolari rilevanti motivi, il consiglio di classe può indicare la sospensione del giudizio finale anche
alla presenza di tre o più insufficienze, anche gravi.
La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di Classe, indicando
le specifiche carenze rilevate dai docenti delle singole discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella
disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono
comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola è tenuta a portare
a termine entro la fine dell’anno scolastico, le modalità e i tempi delle relative verifiche.
Se i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengono di avvalersi delle iniziative di
recupero organizzate dalla scuola, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo
studente di sottoporsi alle verifiche previste.
"A conclusione dei suddetti interventi didattici, di norma entro il 31 agosto e comunque non oltre la data
di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello
scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che,
in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva.” (D.M. 3
ottobre 2007, n. 80)
14.CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO
Il Consiglio di Classe delibera l’ ammissione all’esame di Stato considerando i seguenti elementi:




progresso rispetto ai livelli iniziali;
evoluzione personale e culturale nell’arco del quinquennio;
conseguimento nello scrutinio finale di un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina
o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente;
votazione sul comportamento non inferiore a sei decimi.
25
16.GRIGLIA DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Media dei voti
M =6
6<M<=7
7<M<=8
8<M<=9
9<M<=10
Credito scolastico (punti)
I ANNO
II ANNO
3-4
3-4
4-5
4-5
5-6
5-6
6-7
6-7
7-8
7-8
III ANNO
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini
dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione
nessun voto, compreso quello di comportamento può essere inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina o
gruppo di discipline valutate con unico voto secondo l’ordinamento corrente. Il voto di comportamento
concorre allo stesso modo di ogni altra disciplina,o gruppo di discipline valutate con unico voto, alla
determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il
credito scolastico , da attribuire nell’ambito della banda di oscillazione indicati dalla precedente tabella, va
espresso in numero intero e deve tenere presente oltre la media M dei voti,l’assiduità della frequenza
scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed
eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo
comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
16. lL CONTROLLO DEL POF
Le fasi di controllo dell’andamento complessivo del P.O.F. possono essere così sintetizzate:
1. autocontrollo continuo del docente rispetto al proprio lavoro attraverso le risultanze delle verifiche
compiute in classe, il confronto con i colleghi, il dialogo con gli studenti e le famiglie;
2. controllo in itinere:
 da parte della Dirigenza (visite in classe, visione dei registri, colloqui con docenti, studenti e
genitori, partecipazione all’attività collegiale);

da parte dei coordinamenti disciplinari, nelle riunioni annuali prefissate;

da parte dei consigli di classe nelle periodiche riunioni;
3. controllo in fase terminale:

da parte del Collegio, nella fase di passaggio da un anno scolastico al successivo.
26
PARTE III - LE ATTIVITA’ COMPLEMENTARI
1.ATTIVITA’ PARASCOLASTICHE ED EXTRASCOLASTICHE
Le attività parascolastiche ed extrascolastiche sono inserite nel quadro generale ed organico della
programmazione didattico-educativa in quanto integrano i percorsi curricolari con l’approfondimento di
specifiche tematiche ed offrono agli studenti la possibilità d’incontro e confronto esterno delle esperienze
culturali vissute.
Le attività riguardano:
a- scambi culturali;
b- viaggi di istruzione;
c- visite guidate ad aziende, istituzioni, strutture, manifestazioni;
d- seminari tenuti da esperti;
e- realizzazione di prodotti didattici;
f- gare e manifestazioni sportive;
g- concorsi regionali e nazionali;
h- partecipazione ad iniziative di carattere educativo in cooperazione con altre scuole;
i- interventi specifici: salute, prevenzione e igiene, ecc..
Gli schemi operativi utilizzati nel passato, validi tuttora, sono i seguenti:
1. conferenze integrate nelle ore di lezione, per l’approfondimento di particolari aspetti disciplinari, in
genere svolte per gruppi pluriclasse del medesimo anno di corso. Sono tenute da esperti esterni, in
genere provenienti dal mondo universitario, aziendale e categoriale;
2. dibattiti a più voci su particolari tematiche ed iniziative anche degli studenti, riguardanti aspetti di
ampio respiro attuale;
3. manifestazioni campus promosse da Enti o associazioni operanti sul territorio;
4. iniziative culturali, incontri musicali, teatrali, cinematografici anche attivati in prima persona dagli
studenti assistiti dai docenti;
5. visite e viaggi di istruzione rappresentano a tutti gli effetti momenti di lavoro scolastico integrato, per
cui se ne raccomanda una attenta programmazione ed oculata gestione da parte dei consigli di classe
che dovranno, nella riunione competente, individuare gli itinerari e designare gli accompagnatori.
Nel formulare le proposte si porrà particolare attenzione a ciò che concerne:
a) lo scaglionamento dei viaggi in un breve arco temporale;
b) la scelta delle mete e le loro motivazioni;
c) la scelta degli accompagnatori;
d) i criteri per i viaggi all’estero;
27
2. I PROGETTI
I progetti integrano e ampliano l’offerta formativa della scuola.
Alcuni di essi sono a totale carico della scuola,altri prevedono un contributo da parte degli studenti.
Per gli studenti del triennio la partecipazione ai progetti contribuisce al credito totale conseguito alla fine
dell’anno scolastico. I progetti che rilasciano una certificazione danno diritto ad un punteggio pari a 0,3 se si
sono superati gli esami previsti, ad un punteggio di 0,2 se viene rilasciato il solo attestato di partecipazione.
Il massimo punteggio integrativo conseguibile con i progetti è di 0,5.
Elenco progetti proposti da operatori interni ed esterni A.S. 2011 – 12
Proponenti
Titolo progetto
Punti
Arru
Lingua spagnola Full immersion
0,2
Autiero
Giochi matematici Bocconi
(*)
Campisi
Cambridge, DELE, DELF
0,2/0,3
Campisi - Fedele
Corso di lettura di narrativa contemporanea inglese
0,2
Associazione INSIEME - Chinappi
Mediazione culturale alunni stranieri
-
D'Alessandro
Microsoft Office Specialist I anno
0,2/0,3
D'Alessandro
Microsoft Office Specialist II anno
0,2/0,3
D'Alessandro
Educazione alimentare
0,2
Cortese
Centro ascolto CIC
-
ASD NUOVA GOLFO Doria Nardecchia
Una finestra sul Volley
-
Di Giuseppe
Olimpiadi della Fisica
(*)
CISCO - Di Ciaccio
Cisco networking
0,2/0,3
Mola e Fedele
Leggere Marx
0,2
Cortese
Progetto web ’ilquotidianoinclasse.it’
0,2
Giannelli
Scuola e volontariato ospedaliero
0,2
Gianelli
Il grande Will(iam) Shakespeare
0,2
Fedele A
Dal Cinema alla Storia
0,2
Del Bove - Mola
Giuria Premio David
0,2
Del Bove - Mola
Cinema come immagine del mondo
-
Autiero
Olimpiadi della Matematica
(*)
Andaloro
Centro Sportivo Scolastico
(**)
Andaloro – Club Nautico
Canottaggio
(**)
Nardecchia
Orienteering
(**)
Paone
Potenziamento classi quinte
-
Salemme e Pontoni
Potenziamento chimica classi quinte
0,2
Suprano
ECDL Extracurr II anno
0,2/0,3
Suprano
ECDL Extracurr 2011-13
0,2/0,3
Suprano
ECDL Esterni
-
Suprano
ECDL Curriculare
0,2/0,3
28
Suprano
Orientamento in rete
-
Testa
Elementi di Informatica per il Biennio
-
Tolone
AUTOCAD
0,2/0,3
Scotti
Laboratorio biochimico (analisi acque del golfo
0,2
MIUR Regione Lazio - Tallini
Enti Vari - Mastrogiovanni
Fedele
Alunni quinte
Almaorientati
Giornata dell’arte
Educazione alla legalità
Musica d’insieme
-
(*) si ha diritto a un punteggio di 0,2 solo se si partecipa alla fase di secondo livello
(**) si ha diritto a un punteggio di 0,2 solo se si partecipa alla fase nazionale
3. LE CERTIFICAZIONI ESTERNE
L’Istituto oltre a prevedere una ricca area di progetto ha attivato tutta una serie di certificazioni in
collaborazione con prestigiosi Istituti di formazione che rilasciano attestati spendibili nel mondo del lavoro
e come crediti nella carriera scolastica.
CISCO LOCAL ACADEMY
Il programma Networking Academy si basa su una partnership tra centri di istruzione presenti sul
territorio (università, scuole, centri di formazione) e Cisco Systems. L’organizzazione del programma,
infatti, prevede che Cisco non si occupi direttamente di formare gli studenti, ma che si appoggi a strutture
no-profit che abbiano tra le loro finalità la formazione. Il programma è articolato in una struttura ad
albero a tre livelli che ne consente uno sviluppo scalabile.
Tutte le organizzazioni che partecipano al programma vengono indicate con il termine Academy. Esistono
due tipi di Academy: le Local Academy e le Regional Academy. In ogni Academy operano due istruttori.
Nelle Local Academy gli istruttori, dopo essere stati formati presso una Regional Academy, insegnano
direttamente agli studenti.Il corso di 240 ore in due anni in orario extracurricolare è partito con l’a.s.
2002-2003.
PATENTE EUROPEA PER COMPUTER ECDL
European Computer Driving Licence (ECDL), ossia, alla lettera, "Patente europea di guida del computer".
Si tratta di un certificato, riconosciuto a livello internazionale, attestante che chi lo possiede ha l'insieme
minimo delle abilità necessarie per poter lavorare col personal computer - in modo autonomo o in rete nell'ambito di un'azienda, un ente pubblico, uno studio professionale, ecc.
In altre parole, questa "patente" definisce senza ambiguità la capacità di una persona di usare il computer,
così come quella di guida per quanto riguarda l'uso dell'automobile.
L'ECDL è stata istituita di recente, ma, proprio per le ragioni dette, si sta diffondendo rapidamente in molti
Paesi europei.
In base a un protocollo di intesa con l'AICA (Associazione Italiana per il Calcolo Automatico) il Ministero
della Pubblica Istruzione ha adottato ECDL come standard per la certificazione delle competenze
informatiche nella scuola. Di conseguenza la patente europea del computer è accettata senza problemi
come credito formativo negli esami di stato per il diploma di maturità. Il punteggio attribuito non può
29
essere stabilito a priori, in quanto dipende dai criteri stabiliti dal consiglio di classe e dal curriculum
scolastico dello studente. I corsi tenuti da insegnanti qualificati della scuola attualmente sono tenuti sia in
orario curriculare che extracurriculare.
CAMBRIDGE
Certificazione Cambridge per la lingua Inglese contestualmente allo studio della materia con lettori di
madre-lingua.
DELF
Il DELF (Diplome d'etudes en langue francaise) rilasciati dal Ministero della Pubblica Istruzione francese,
sono gli unici diplomi di lingua francese riconosciuti a livello internazionale dagli enti statali e sopratutto dai
datori di lavoro. Verrà anche rilasciata un'equipollenza europea dal Consortium europeo per il Certificato di
Competenza in lingue moderne (Unione Europea).
DELE
L'Istituto Cervantes è l'ente pubblico creato dal Parlamento spagnolo nel marzo del 1991 per promuoverla
lingua e la cultura spagnola nel mondo.È retto da un patronato di cui è presidente onoario Sua Maestà il Re di
Spagna;
il
Presidente
del
Governo
Spagnolo
ne
è
il
presidente
esecutivo.
Il Patronato è integrato, inoltre, da illustri rappresentantidella cultura spagnola, delle Università, delle Reali
Accademie e di altre istituzioni culturali e sociali. L'Ufficio Diplomi dell'Istituto Cervantes a Madrid gestisce
gli esami D.E.L.E. e coordina la rete delle Sedi d'Esame accreditate sia in Spagna sia all'estero, con i propri
esaminatori.
MICROSOFT OFFICE SPECIALIST
Il programma Microsoft Office Specialist di Microsoft offre certificazioni riconosciute a livello mondiale
dell'abilità nell'uso delle applicazioni Microsoft Office. Certificati e diventa un Microsoft Office Specialist.
Superare un esame Microsoft Office Specialist certifica la tua produttività!
30
4.ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI SOSTEGNO
In base al D. M. 3/10/2007 n° 80 e all’O.M. n° 92 del 5/11/2007, il Collegio dei Docenti del Liceo Scientifico
“E. Fermi” in coerenza con il budget dell’Istituto e con le finalità generali del POF delibera il seguente Piano
delle Attività di Recupero per l’anno scolastico in corso.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
TEMPI : 1° Modulo : Febbraio – Marzo
2° Modulo : Periodo estivo
DURATA CORSi: n° 10 - 15 ore
NUMERO ALLIEVI PER CORSO: minimo 5 alunni e massimo 10/12 per ogni modulo.
CRITERIO PER INDIVIDUARE GLI ALUNNI CHE NECESSITANO DEL RECUPERO:
1° modulo : risultati degli scrutini del 1° quadrimestre.
2° modulo : alunni con sospensione di giudizio.
COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE: La comunicazione alle famiglie delle attività programmate avverrà
mediante avviso con ricevuta. Le famiglie sono tenute a comunicare alla scuola in modo formale se non
intendono avvalersi delle attività programmate.
CRITERI DI ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI: 1) Disponibilità 2) Turnazione per anzianità di ruolo.
CRITERI METODOLOGICI: Il percorso didattico segue l’iter delle programmazioni disciplinari in riferimento
agli obiettivi minimi prestabiliti dai Dipartimenti. I docenti delle singole discipline segnaleranno ai docenti
dei corsi le carenze contenutistiche e metodologiche degli alunni.
VERIFICA: Si effettueranno verifiche documentabili ( per il primo modulo entro la fine di marzo e per il
secondo modulo nel periodo estivo). Le operazioni di verifica saranno di competenza del docente della
disciplina della classe di appartenenza dell’alunno, in orario extra-curriculare secondo calendario da
stabilire. I risultati delle verifiche verranno comunicati alle famiglie con avviso formale.
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE VERIFICHE: Le verifiche scritte o grafiche e/o orali verranno
deliberate dal Consiglio di Classe. Si precisa che a tali verifiche sono tenuti anche gli alunni che non si sono
avvalsi delle attività programmate dalla scuola.
ESITO DELLE VERIFICHE: L’intervento di recupero sarà considerato concluso per gli alunni che hanno
raggiunto la sufficienza.
* N. B. : Qualora le ore disponibili per un corso non verranno utilizzate, saranno destinate ad altri corsi.
31
PARTE IV– ORGANIGRAMMA
1.ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO E ORGANI DI CONTROLLO.
Per legge, scelte e decisioni qualificanti nel campo della didattica spettano al Collegio dei Docenti: al suo
interno sono stati individuati singoli docenti e/o organismi di riferimento che hanno compiti di
coordinamento, di promozione, di sostegno, di controllo e di sviluppo nei confronti di tutta l’attività di
insegnamento- apprendimento che si svolge all’interno della scuola.
A) Figure specifiche di riferimento. Organismi di supporto alla organizzazione scolastica e alla attività
didattica
COLLABORATORI UFFICIO DI PRESIDENZA
1
Giuseppe Suprano
2
Giovanni Tolone
FIDUCIARIA SEDE DI CALEGNA
1
Pia D’Innocenzo
FUNZIONI STRUMENTALI Insegnanti incaricati del coordinamento dell’attività progettuale relativa a
specifiche aree nella scuola dell’autonomia.
Aree
1
Gestione e controllo del POF
Matarazzo
2
Interventi e servizi per alunni
Tallini
3
Interventi e servizi per docenti
Fedele
4
Interventi e sevizi per la scuola
Di Milla
COORDINAMENTO DELLE AREE DISCIPLINARI Docenti referenti dei dipartimenti disciplinari con incarichi di
coordinamento e verifica.
1
Materie letterarie
D’Innocenzo
2
Storia e Filosofia
Capasso
3
Matematica e fisica
Mirtillo
4
Lingue straniere
Giannelli
5
Educazione Fisica
Andaloro
6
Disegno e storia dell’arte
Carbone
7
Scienze
Pontoni
8
Religione
Vento
COMMISSIONI Gruppi di lavoro di supporto all’organizzazione della scuola
1
Orientamento
Tallini (FS) - Del Bove – Scotti - Mastrogiovanni
2
Formaz.classi
Tallini - Di Milla - Paone
Viaggi
3
Tolone – Nardecchia – Andaloro - Arru
4
Orario
Suprano – Tolone
Gestione qualità
5
DiMilla (FS) – Vaudo P. - Mirtillo
6
Elettorale
Vaudo Marisa - Iannniello
7
Sito Web
Di Giuseppe – Autiero - Suprano
8
Eventi e Promozione
Autiero – Andaloro – Scotti – Mastrogiovanni - Vento
9
POF
Matarazzo (FS) Referenti di dipartimento
32
REFERENTI DI SETTORE Insegnanti di riferimento per specifiche necessità della scuola
1
Acquisti e collaudo
D’Alessandro
2
Laboratori Inform. Centrale
Suprano
3
Laboratori Calegna
Tolone
4
Laboratorio scientifico
Pontoni
5
Tutor docenti
Fedele
6
Tutor alunni
Campisi
7
Sicurezza Centrale
Nardecchia
8
Sicurezza Calegna
D’Innocenzo
COORDINAMENTO DELLE CLASSI, è composto dai singoli coordinatori delegati dal Dirigente a presiedere, in
sua assenza, il consiglio di classe. La figura del coordinatore di classe assomma in sé competenze e funzioni
delegate per rendere più produttivo e funzionale il soddisfacimento di bisogni immediati che la via
burocratica renderebbe più problematico. Egli è il referente delle istanze degli studenti, del Dirigente per
qualsiasi problema sorto nella classe, dei genitori per i rapporti informativi diretti e programmati.
Coordinatori di classe
1A IANNIELLO
2A MATARAZZO
1B CUOCO
2B DI FLORIO
1C ROSELLI R.
2C FAVERO
1D SEVERINO
2D MARTINO
3A VAUDO M
3B DI MILLA
3C TALLINI
3E MIRTILLO
3F PATELLA
3G TERMINIO
4A D’INNOCENZO
4B PERRONE
4C SCARDONE
4D BIANCHI
4E ROSELLI P.
4F ARRU
4G GIANNELLI
5A SUPRANO
5B FEDELE
5C MOLA
5D SCOTTI
5E PONTONI
5F AUTIERO
5G TESTA
Compiti del Coordinatore di classe:
1) promuove, coordina ed organizza con carattere di continuità i rapporti con i colleghi della classe
nell’ambito della didattica e degli interventi culturali ed interculturali;
2) mantiene un costante collegamento con la Dirigenza, i coordinatori disciplinari e gli incaricati dei servizi
speciali per i problemi di natura didattica disciplinare e logistica;
3) raccoglie e filtra le sollecitazioni interne per la loro presa in considerazione, secondo i criteri generali di
programmazione;
4) riceve le richieste di convocazione del Consiglio di classe da parte dei docenti, degli studenti e dei
genitori per le quali provvede direttamente agli atti formali esecutivi;
5) raccoglie ed autorizza le richieste di convocazione delle assemblee di classe;
6) giustifica le assenze degli studenti nelle sole ore in cui si trova in classe e nei casi di assenze ripetute o
tali da essere verificate, convoca i genitori;
7) riceve periodicamente e sistematicamente i genitori per informarli adeguatamente, sulla scorta delle
indicazioni fornite dai docenti della classe, sul comportamento complessivo degli studenti e per lo
scambio di opinioni, notizie, proposte;
8) presiede il Consiglio di classe al posto del Dirigente, tranne nei casi previsti dal P.A.A. nei quali funge
anche da segretario verbalizzante delle sedute;
9) è responsabile della tenuta del registro degli atti verbali del Consiglio di classe.
N.B. Tutti i compiti suddetti sono svolti in orario non impegnato nelle attività didattiche.
33
SERVIZI DI SEGRETERIA
Il personale ATA assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di
sorveglianza connesse all’attività delle istituzioni scolastiche, in rapporto di collaborazione con il capo di
istituto e con il personale docente” (CCNL, art. 30).
La complessa articolazione della scuola dell’autonomia richiede particolare impegno – nonché specifiche e
aggiornate competenze professionali – per la gestione amministrativa e contabile.
L’ampliamento dell’offerta formativa del “Fermi” coinvolge, necessariamente e su più livelli, il personale
tecnico e ausiliario.
Per il buon funzionamento della scuola, è ovvia pertanto l’importanza di riuscire ad ottimizzare l’
interazione tra gestione amministrativa e didattica, valorizzando le risorse disponibili e promuovendo il
necessario adeguamento per far fronte alle nuove esigenze.
È questo pertanto un altro qualificante e riconosciuto obiettivo dell’impegno del Fermi.
Attualmente nel l’Istituto operano:
 1 Direttore dei servizi generali e amministrativi
 5 Assistenti amministrativi
 4 Assistenti tecnici
2.Gli organi della scuola
Collegio dei docenti: Formato da tutti i docenti in servizio nell’Istituto, ha la responsabilità della
progettazione educativa e didattica e delibera del Piano dell'Offerta Formativa, per gli aspetti didattici. E’è
presieduto dal Dirigente scolastico;Si riunisce in orari non coincidenti con le lezioni, su convocazione del
Dirigente scolastico o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, ogni volta che vi siano decisioni
importanti da prendere. Valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica, provvede
all'adozione dei libri di testi, sentiti i consigli di classe, adotta o promuove nell'ambito delle proprie
competenze iniziative di sperimentazione, promuove iniziative di aggiornamento dei docenti, elegge i suoi
rappresentanti nel Consiglio d'Istituto e i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del
servizio del personale.
Consiglio di classe: E’ formato dal corpo docente di classe, da due rappresentanti eletti dai genitori degli
alunni iscritti alla classe e da due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe. E’
presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. Al Consiglio di classe compete la formulazione al
Collegio dei docenti di proposte in ordine all'azione educativa e didattica, in particolare la definizione degli
obiettivi minimi didattici e trasversali. Propone anche i progetti da svolgersi nelle ore di integrazione col
territorio, stabilendone anche i criteri di valutazione. Provvede, con la sola presenza dei docenti, alla
valutazione periodica e finale degli alunni.
Consiglio d’Istituto: composto da 18 membri eletti: 8 Docenti – 4 Genitori – 4 Studenti – più il dirigente
scolastico, membro di diritto. Il Consiglio d'Istituto (CdI) è l'organo collegiale (D.P.R. 416/1974) formato
dalle varie componenti dell'Istituto e si occupa della gestione e dell'amministrazione trasparente degli
istituti scolastici pubblici e parificati statali italiani. Tale organo elabora e adotta atti di carattere generale
che attengono all'impiego delle risorse finanziarie erogate dallo Stato, dagli Enti pubblici e privati. In esso
sono presenti: rappresentanti degli studenti, rappresentanti degli insegnanti, rappresentanti dei genitori e
rappresentanti del personale ATA. Ogni rappresentanza viene eletta all'interno della sua componente
mediante consultazioni elettorali regolarmente effettuate all'interno dell'Istituto. Il mandato è triennale
per i membri docenti, ATA e genitori, annuale per gli studenti. La presidenza del Consiglio d'Istituto spetta
ad un genitore eletto da tutte le componenti del Consiglio ed avviene con votazione segreta.
34
Giunta esecutiva: La giunta esecutiva è eletta in seno al Consiglio di Istituto ed è presieduta dal Dirigente
Scolastico; ogni componente esprime la sua rappresentanza. Nelle scuole secondarie di primo grado essa è
composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da un genitore e da uno
studente. Prepara i lavori del consiglio di istituto e cura la realizzazione delle delibere.
Organo di garanzia (istituito ai sensi DPR 235/2007): è composto da un docente designato dal Consiglio di
Istituto, un rappresentante eletto dai genitore e un rappresentante eletto dagli studenti. Esso è presieduto
dal Dirigente Scolastico e decide sui ricorsi degli studenti contro i provvedimenti disciplinari diversi
dall'allontanamento dalla comunità scolastica. Decide inoltre sui conflitti che sorgono all' interno della
scuola in merito all'applicazione del D.P.R. 29\5\1998, n. 0249 (Statuto delle studentesse e degli studenti).
Direttore dei servizi generali e amministrativi: cura la realizzazione delle deliberazioni del consiglio d'istituto, coordina il personale non-docente, organizza i servizi di supporto alla didattica.
Comitato degli studenti: è formato dagli alunni eletti rappresentanti di classe, presieduto da uno studente.
Può prevedere delle commissioni di lavoro, predispone i temi per le assemblee generali. Ha un budget
annuo gestito tramite bilancio della scuola.
Assemblee degli studenti: si tengono una volta al mese escluso il primo e l'ultimo mese di scuola.
3.Piano annuale per la formazione del personale docente e ATA
Il C.C.N.L. 29-11-2007 contempla:
-
all’art. 63 la formazione in servizio del personale;
all’art. 66 prevede la predisposizione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione
destinate ai DOCENTI ed al PERSONALE ATA
ART. 63 - FORMAZIONE IN SERVIZIO
1.
La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del
personale,per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento,per un’efficace politica di sviluppo delle
risorse umane. L’Amministrazione è tenuta a fornire strumenti,risorse e opportunità che garantiscano la
formazione in servizio(…)
Per garantire le attività formative di cui al presente articolo l’Amministrazione utilizza tutte le risorse
disponibili, nonché le risorse allo scopo previste da specifiche norme di legge o da norme comunitarie. Le
somme destinate alla formazione e non spese nell’esercizio finanziario di riferimento sono vincolate al
riutilizzo nell’esercizio successivo con la stessa destinazione.
In via prioritaria si dovranno assicurare alle istituzioni scolastiche opportuni finanziamenti per la
partecipazione del personale in servizio ad iniziative di formazione deliberate dal Collegio dei Docenti o
programmate dal DSGA,sentito il personale ATA,necessarie per una qualificata risposta alle esigenze derivanti
dal Piano dell’Offerta Formativa.
ART. 66 - IL PIANO ANNUALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
1. In ogni istituzione scolastica ed educativa il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione
destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei Docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del POF,
considerando anche esigenze ed opzioni individuali. Analogamente il DSGA predispone il piano di formazione
per il personale ATA (…)
35
Il ruolo della formazione(Scopo e campo di applicazione)
Nell’ambito dei processi di riforma ed innovazione della scuola,la formazione costituisce uno strumento
strategico fondamentale per lo sviluppo e la qualificazione professionale, per il miglioramento
dell’organizzazione e dell’efficienza, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace
politica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di formazione in servizio. Va ricordato
che lo sviluppo professionale dei docenti e del personale A.T.A. deve essere inteso come un processo
sistematico e progressivo di consolidamento e di aggiornamento delle competenze, che permetta di
realizzare, attraverso la crescita dei singoli e la loro valorizzazione personale e professionale, il miglioramento
dell’istituzione scolastica nel suo complesso e, conseguentemente, dei risultati degli studenti.
Il Liceo Scientifico “E. Fermi” intende dedicare particolare attenzione al settore della formazione destinando
energie e risorse adeguate, implementando la formazione(in generale e quella in loco in particolare favorendo
l’organizzazione di corsi di formazione/aggiornamento interni all’istituto con formatori interni ed esterni).
Obiettivi specifici
- Miglioramento e crescita professionale del personale
- Miglioramento della capacità di realizzare innovazioni metodologico-didattiche
- Innalzamento della qualità della proposta formativa
- Valorizzazione della professionalità
- Miglioramento dell’efficacia dei servizi A.T.A.
Rilevazione del bisogno formativo
Nel Collegio dei Docenti tenutosi il 29 Ottobre 2011 i Docenti sono stati invitati ad esprimere le loro esigenze
inerenti il loro bisogno formativo. E’ stata ampiamente condivisa sia la necessità di attivare lo scrutinio
elettronico per le valutazioni intermedie e finali e sia la necessità di formare un gruppo di Docenti in grado di
operare sul sito web della scuola, potenziando, nello stesso tempo, le competenze di coloro che già le
posseggono.
Il Collegio ha deliberato parere favorevole alla realizzazione dei due momenti di formazione finalizzati ai fini
suesposti.
In ottemperanza al D.L.vo 81/2008, viene altresì deliberata l’adesione della scuola alle iniziative di formazione
nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro, affidate al Responsabile della Sicurezza convenzionato con la
scuola.
Resta ,inoltre, nella disponibilità dei singoli Docenti la partecipazione ad iniziative di aggiornamento
professionale proposte dalle agenzie di formazione accreditate presso il MIUR, nei limiti del monte orario
annuo determinato dalla normativa vigente.
PROPOSTE FORMAZIONE IN SERVIZIO PERSONALE DOCENTE E A.T.A.
Sicurezza e Prevenzione degli infortuni nella scuola(D.L.vo 81/2008)
Interventi formativi previsti per l’attuazione del decreto legislativo 81/2008 sulla sicurezza nelle
scuole e specificatamente:
a) Conoscenza del Piano di Gestione dell’Emergenza elaborato sulla scorta del Documento di Valutazione
dei Rischi.
b) Formazione per i Docenti in servizio dall’1/09/2011
c) Formazione delle “ figure sensibili “ (Addetti al Primo soccorso; Addetti antincendio; Preposti; ASPP;
RLS)
-
Sistema per la gestione dei contenuti WEB
Interventi formativi con lo scopo di fornire al personale interessato strumenti e competenze per un
uso consapevole, efficace e tempestivo della comunicazione telematica;
- Formazione di Docenti in grado di operare sul sito WEB della scuola.
a) Corso di formazione Sistema per la gestione dei contenuti WEB MMS JOOMLA.
-
36
Sviluppo e potenziamento della padronanza degli strumenti informatici e di specifici software per
l’organizzazione didattica e/o dei servizi amministrativi
- Interventi formativi al fine di attivare lo scrutinio elettronico
a) Corso di formazione per la compilazione telematica dei documenti di valutazione quadrimestrale e
finale.
-
37
PARTE V – VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
1. VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL SERVIZIO E CONTROLLO DI QUALITA’
A conclusione delle attività dell’anno scolastico in corso il Collegio dei docenti procederà alla verifica ed alla
valutazione complessiva del servizio scolastico per acquisire fondati elementi correttivi, integrativi e
migliorativi da inserire nella successiva programmazione.
Tale analisi sarà effettuata sulla base di fattori di qualità dell’attività didattica, dell’attività amministrativa e
delle condizioni ambientali.
a. Qualità del servizio relativo all’attività didattica.
Fattori di qualità:
 programmazione dell’attività didattica per classi e discipline: finalità, obiettivi, attività
interdisciplinari, metodi e tecniche di intervento, criteri di valutazione, numero di prove scritte e
orali, elaborazione di test in entrata e uscita;
 prestazioni degli alunni in ordine ai valori ed alle conoscenze-competenze, livelli di apprendimento,
tassi di riuscita e di ripetenza;
 presenza di indirizzi sperimentali;
 promozione di attività culturali: teatro, cineforum, conferenze, seminari;
 elaborazione e realizzazione di attività per progetti;
 stabilità e continuità del corpo docente;
 organizzazione di attività per l’integrazione didattica ed educativa.
 attività di aggiornamento e formazione
b. Qualità del servizio dell’attività amministrativa.
Fattori di qualità:
 celerità delle procedure;
 trasparenza;
 informatizzazione dei servizi di segreteria;
 tempi di attesa agli sportelli;
 funzionalità degli orari di apertura degli uffici a contatto con il pubblico;
 rispetto delle esigenze dell’utente.
c. Qualità delle condizioni ambientali.
Fattori di qualità:
 stato dell’edificio: condizioni strutturali, igieniche e di mantenimento;
 rispetto delle norme di sicurezza e di quelle relative al superamento delle barriere architettoniche;
 rapporto tra il numero degli alunni e la struttura delle aule;
 presenza e funzionamento di biblioteca, laboratori, palestre e attrezzature specialistiche;
 patrimonio di libri, audiovisivi, strumenti tecnici, tecnologie informatiche.
38
2. L’ AUTOANALISI D’ ISTITUTO
La nostra scuola, avendo assunto come logica di riferimento l’innovazione e la qualità, deve costantemente
controllare i risultati conseguiti per adeguare la sua azione alle reali esigenze di formazione e per migliorare
la qualità della vita sociale, etica, culturale dell'allievo.
L’autoanalisi, ossia l’autovalutazione dell’istituzione scolastica, é sicuramente lo strumento più idoneo, e
allo stato attuale anche l’unico esistente, per controllare la produttività del servizio scolastico e per
individuare gli opportuni interventi migliorativi.
Cosa valutare
Sicuramente i vari aspetti della produttività del servizio scolastico, e quindi:




contesto (livelli socio-economici, problematiche giovanili ...)
risorse (professionali, edificio, attrezzature, servizi, disponibilità finanziarie...)
processi (insegnamento/apprendimento, attività curricolari ed integrative, funzionamento generale
del servizio)
prodotti (competenze acquisite dagli alunni, grado di soddisfazione dell’utenza...)
Come valutare
Si verifica la conformità dei risultati raggiunti rispetto agli standard fissati. In mancanza di standard
nazionali, la nostra scuola ha cominciato ad individuare questi indicatori dell’efficienza ed efficacia
dell’azione formativa.
Primo indicatore: efficacia nell’ambito educativo
Standard:







costruzione della comunità scolastica interagente con il territorio;
relazione docente-alunno impostata sul dialogo e sulla responsabilizzazione;
elaborazione di strumenti idonei a favorire la continuità educativa;
sensibilità alle esigenze degli alunni (compiti a casa, interrogazioni ...)
formazione delle classi e assegnazione dei docenti in base a criteri concordati;
funzionalità dell’orario del personale;
tempestiva pubblicizzazione degli atti scolastici.
Secondo indicatore: efficacia nell'ambito didattico
Standard:







attività mirate alla formazione integrale della persona;
attività finalizzate alla formazione orientativa;
attività individualizzate di potenziamento e recupero;
attività di sostegno per alunni disabili o extracomunitari;
formazione integrata con l’extrascuola;
viaggi e visite di istruzione, scambi culturali;
attività di ricerca e sperimentazione.
39
Terzo indicatore: collaborazione con la famiglia
Standard:





assemblee periodiche di istituto, bimestrali di classe;
colloqui individuali a cadenza almeno mensile;
comunicazione tempestiva su organizzazione e andamento scolastico;
coinvolgimento nella vita della scuola e collaborazione nelle attività;
progetti di valorizzazione degli Organi Collegiali e di nuove forme di partecipazione delle
famiglie per uno sviluppo comunitario.
Quarto indicatore: collaborazione con agenzie formative del territorio
Standard:





concorsi, incontri, mostre, visite guidate ...;
partecipazione ad iniziative ed offerte culturali;
elaborazione condivisa e partecipata e realizzazione integrata di progetti;
attività periodiche con agenzie formative territoriali;
progetti coerenti con i bisogni formativi del territorio e finalizzati al pieno impiego delle risorse
culturali e ambientali.
Quinto indicatore: funzionalità ambientale
Standard:



pulizia, igiene, sicurezza ambientale;
dotazione di arredi decorosi;
strutture e attrezzature facilitanti la frequenza dei disabili (barriere architettoniche).
Con quali strumenti:
Un nucleo interno di valutazione (commissione qualità), facente capo al responsabile preposto, raccoglie le
informazioni e i dati sulla produttività culturale dell’Istituto tramite griglie di rilevazione, statistiche,
questionari rivolti a genitori, alunni, personale, interviste a testimoni privilegiati e relaziona a fine anno sui
risultati conseguiti.
4.OBIETTIVI PER UNA POLITICA DELLA QUALITA’
Il Progetto Qualità vuole sostenere lo sviluppo di un nuovo modo di essere scuola che,attraverso la
valorizzazione di tutte le risorse professionali interne,si proponga di perseguire,con la massima efficacia ed
efficienza possibili, gli obiettivi che le sono propri,sviluppando coerentemente i programmi di azione e
traducendoli in risultati chiaramente identificabili e valutabili.
Questo comporta la definizione, il controllo e il miglioramento di tutti i processi
scolastici,dell’organizzazione,della gestione,della comunicazione con particolare riferimento ai processi di
insegnamento –apprendimento.
L’obiettivo generale è quello di finalizzare gli sforzi di tutto il personale ad una attenta gestione delle
problematiche legate alla Qualità attraverso:
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l’interpretazione e la soddisfazione delle esigenze dell’utenza e delle parti interessate nel
rispetto dei fini istituzionali e delle norme vigenti
il controllo dei processi e dei risultati
il miglioramento continuo
l’istituzione di un Sistema di Gestione per la Qualità secondo le norme UNI EN ISO 9001:2000.
In particolare,in questa prima fase di attuazione ,il Sistema di Gestione per la Qualità viene
applicato alle attività di formazione superiore e di orientamento professionale che l’Istituto
svolge come ente di formazione accreditato dalla Regione Lazio secondo i disposti del
D.M.166/2001.
Per la realizzazione della presente politica saranno perseguiti i seguenti obiettivi a breve termine:
 rispetto al contesto:
interpretazione e soddisfazione delle esigenze dell’utenza rispetto alle richieste del territorio
 rispetto alle condizioni di ingresso:
analisi delle risorse umane
 alunni e corsisti (motivazioni, interessi e aspettative)
 docenti (identità di ruolo-status professionale)
 ATA (identità di ruolo e status professionale)
 analisi delle risorse finanziarie, strutturali e strumentali

rispetto al processo
*per l’insegnamento:
 interventi di programmazione attuata ai diversi livelli della collegialità
 definizione utilizzo di strumenti di valutazione per il miglioramento
*per l’apprendimento:
 analisi in itinere degli stili cognitivi degli allievi e interventi di sostegno/ rinforzo/
recupero/potenziamento
 rispetto al prodotto:
 analisi dei risultati finali e valutazioni delle competenze
 verifica sugli esiti con riferimento ai percorsi scolastici curricolari su quelli
universitari e all’accesso al mondo del lavoro
Per raggiungere questi risultati, la Direzione:
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istituisce un Sistema di Gestione per la Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001 : 2000 e nomina un
Rappresentante della Direzione responsabile dell’istituzione, gestione e controllo del Sistema di
Gestione per la Qualità;
individua progetta e controlla i principali processi relativi all’area educativo-didattica, amministrativatecnico-ausiliaria e della comunicazione
definisce, riesamina ed aggiorna ogni anno un piano per il miglioramento della qualità del servizio con il
quale individua traguardi misurabili per gli obiettivi, sviluppando piani di azione per il relativo
perseguimento;
coinvolge i genitori, gli allievi, il personale interno e gli organi collegiali interni nella soluzione dei
problemi, nelle verifiche e nel miglioramento globale e dei processi interni
attua un sistema di deleghe attraverso un “ funzionigramma” d’ Istituto comprendente i docenti e le
funzioni ATA
orienta tutto il sistema al miglioramento continuo
riesamina il SGQ con frequenza massima annuale anche per l’aggiornamento della politica e degli
obiettivi
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Impegno della direzione
La Direzione dell’Istituto si impegna a mettere a disposizione le risorse necessarie per la realizzazione di
questi obiettivi, all’interno di un quadro di disponibilità finanziarie definite e approvate dal Consiglio
d’Istituto
La Direzione ribadisce l’impegno all’aumento dell’efficacia del Sistema di Gestione per la Qualità e della
soddisfazione delle parti interessate.
Si impegna a valorizzare le risorse umane a tutti i livelli, prefiggendosi obiettivi misurabili, curando la
comunicazione, creando consapevolezza dei diversi ruoli e focalizzando, l’attenzione sull’importanza delle
aspettative e delle esigenze dell’utenza e di tutte le altre parti interessate.
Il Rappresentante della Direzione ha la piena responsabilità ed autorità per attivare azioni preventive e
correttive al fine di assicurare la realizzazione della presente politica.
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