progettazioneesecutiva - Servizi per la PA
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P.O.R. Obiettivo 3 2000-2006 della Regione Piemonte – FSE Asse E – Misura E1 – Bando per la Linea di intervento 3, Azione E1 3.1, Obiettivo D2 – Anno 2005 Progetto: Soggetto attuatore: codice anagrafico regionale: A137 PROGETTAZIONE ESECUTIVA INIZIO PROGETTO: 30 gennaio 2006 FINE PROGETTO: 29 gennaio 2007 Progettazione esecutiva a cura di LINEA DI FINANZIAMENTO Il progetto “PoliFamily - Il Service point della conciliazione” è stato finanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito della seguente linea di finanziamento: ASSE: E “Misure specifiche intese a migliorare l’accesso e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, compreso lo sviluppo delle carriere e l’accesso a nuove opportunità di lavoro e all’attività imprenditoriale, e a ridurre la segregazione verticale e orizzontale fondata sul sesso nel mercato del lavoro” MISURA: E1 - Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro La misura E1 prevede l’attivazione di interventi diretti a consentire alle donne la possibilità di usufruire delle attività e dei servizi contemplati dagli altri assi del POR, attraverso il superamento degli ostacoli tecnici e culturali che impediscono l’attuazione del principio di pari opportunità nel mondo del lavoro. Le finalità della Misura E1 sono: • Aumentare il tasso di partecipazione delle donne al lavoro e favorire l’imprenditorialità femminile; • Migliorare la posizione relativa della componente femminile nel mondo del lavoro e favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi della vita familiare e personale in un’ottica di condivisione delle responsabilità familiari. LINEA DI INTERVENTO: 3 - Azioni per l’introduzione di forme di flessibilità sul lavoro e per il reinserimento socio-lavorativo di soggetti in situazione di disagio TIPOLOGIA DI AZIONE: E1 3.1 - Interventi riorganizzazione lavoro Interventi di sostegno alla riorganizzazione del lavoro e della struttura degli orari, in particolare rivolti alla promozione del lavoro part-time e del telelavoro, per facilitare la permanenza delle donne nel mondo del lavoro attraverso una migliore conciliazione con la vita familiare. OBIETTIVO: 3.1 D2 – Sperimentazione servizi aziendali Sperimentazioni di servizi aziendali finalizzati a favorire la conciliazione e la cura dei figli. 1 INTRODUZIONE Alla luce di una serie di criticità emerse in fase di progettazione preliminare, il Politecnico di Torino ha deciso di realizzare un intervento che si propone l'ambizioso obiettivo di raggiungere una sostanziale parità di genere. In tale ottica l'intervento si struttura come una vera e propria azione positiva diretta a favorire la conciliazione dei tempi di vita/tempi di lavoro di lavoratrici e lavoratori. Concretamente l'intervento prevede la realizzazione di "PoliFamily - Il Service point della conciliazione" che offrirà i seguenti servizi: 1. supporto nella gestione di figli ed anziani, tramite la predisposizione di un servizio gratuito di baby sitter e badanti (appoggiandosi a enti specializzati); 2. percorso di supporto ai dipendenti in occasione di maternità e paternità, per ottimizzare la gestione delle risorse nel periodo di congedo, dall'annuncio della maternità/paternità da parte del/della dipendente fino all'effettivo reinserimento nel lavoro; 3. introduzione della Consulente di fiducia dell'Ateneo; 4. info point sulla flessibilità degli orari di lavoro, sui nuovi contratti, sui diritti in merito ai congedi parentali, sulle carriere, ecc. Queste attività verranno corredate da una intensa attività di diffusione e promozione del servizio attivato e di tutte le iniziative di pari opportunità all'interno dell'Ateneo. 2 DESTINATARI DEL PROGETTO Destinatari del progetto: nella scheda tecnica del progetto sono stati indicati 1617 destinatari, di cui 600 donne. Questo numero può variare. All’inizio del progetto ed al termine la Regione Piemonte richiederà le anagrafiche di tutti i destinatari (potenziali prima, effettivi poi). 3 RISULTATI ATTESI I risultati che il Politecnico di Torino intende raggiungere con la realizzazione dell'intervento sono: • • • • • • • • • • • • • Service point della conciliazione reso funzionante a pieno regime; min 200 ore di servizio di baby sitteraggio/assistenza anziani erogate; min 10 percorsi di supporto ai dipendenti in occasione di maternità e paternità sperimentati; assistenza anche legale in merito all'applicazione dei congedi parentali e consulenza ai lavoratori che subiranno molestie sessuali, mobbing, discriminazioni di genere assicurata da una figura specializzata; momenti legati ai congedi affrontati con maggiore serenità; criticità e discriminazioni per chi rientra sul posto di lavoro dopo una lunga assenza, superate; impegni di cura di lavoratrici/lavoratori (anche atipici) alleggeriti da un servizio innovativo; lavoratori uomini sensibilizzati all'uso dei congedi paterni ed alla condivisione del lavoro di cura; situazioni impreviste (malattie, emergenze..) e bisogni di cura occasionali o temporanei fronteggiati con soluzioni efficaci; politica interna di pari opportunità gestita tramite l'introduzione del Codice etico di comportamento; impatto del progetto sui beneficiari monitorato tramite canali di feed back continui; azione di comunicazione interna resa efficace da un approccio incisivo sia da un punto di vista strategico che nell'uso innovativo del linguaggio; buone prassi socialmente responsabili diffuse e trasferite sul territorio. 4 DEFINIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE 1^ FASE: GESTIONE E COORDINAMENTO DEL PROGETTO TEMPISTICA ⇒ 30 gennaio 2006 – 29 gennaio 2007 L'attività di coordinamento e gestione delle attività è curata dal Comitato di Coordinamento formato da 4 persone tutte appartenenti all'Ufficio Formazione e Sviluppo; 3 di queste sono anche componenti del CPO. Il management avverrà sulla base delle indicazioni contenute nel progetto esecutivo, elaborato ad inizio progetto, in modo da programmare lo svolgimento di tutta l'iniziativa secondo la Metodologia PCM (Project Cycle Management), metodologia strutturata che consente di definire in maniera coerente gli obiettivi del progetto e gli step di realizzazione, basandoli sul contesto di riferimento e sui reali problemi dei/delle beneficiari/e emersi durante lo studio di caso sull'Ateneo. AZIONI DA REALIZZARE: La Direttrice del progetto procede alla nomina ufficiale del Comitato di Coordinamento, convocandolo periodicamente con comunicazione scritta; durante ogni riunione è opportuno raccogliere le presenze di tutti i partecipanti. Ogni incontro deve essere verbalizzato. Gli incontri devono avere cadenza almeno bimestrale. Il Comitato di Coordinamento è costituito da: • VIGLIANI PAOLA • FERRARI GIULIANA • MOLINARO MARINA • SANDRINI SILVIA • MORINO CHIARA (consulente esterna che, in qualità accompagnerà l’Ente durante la realizzazione dell’intervento). di progettista Inoltre potranno partecipare alle riunioni del comitato i soggetti coinvolti nella realizzazione delle varie attività (ad es. la Garante della Conciliazione, rappresentanti dell’Ufficio Comunicazione ed Immagine o del Servizio Amministrazione del personale, consulenti, ecc.). Per l’amministrazione del progetto è necessario fare riferimento alle “Disposizioni di dettaglio per la gestione ed il controllo amministrativo delle attività relative al Bando regionale per la linea di intervento 3 – azioni 1 e 2 – anno 2005 della Misura E1”, pubblicate sul sito della Regione Piemonte al seguente indirizzo: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/pariopp/disposizioni.htm, dove è possibile scaricare tutta la modulistica. Tutti i documenti prodotti (verbali, lettere di incarico, contratti, fatture, preventivi, ecc.) devono riportare la dicitura del progetto: P.O.R. Obiettivo 3 2000-2006 della Regione Piemonte - FSE Asse E - Misura E1 - Linea di intervento 3, Azione E1 3.1, Obiettivo 3.1D2 - Anno 2005 Soggetto attuatore: Politecnico di Torino Progetto: PoliFamily - Il Service point della conciliazione 5 Tutto il personale interno coinvolto nello svolgimento del progetto (i cui costi verranno inseriti nella rendicontazione) deve essere incaricato con ordine di servizio/atto di distacco, come indicato nelle “Linee guida per la rendicontazione e la certificazione delle spese dei progetti in applicazione della L.R. 14 aprile 2003, n.8” della Regione Piemonte: Contabilizzazione del personale della Pubblica Amministrazione: Le spese per stipendi, inclusi i contributi previdenziali, risultano essere costi ammissibili solo nei seguenti casi: • il personale della pubblica amministrazione o altri funzionari pubblici devono essere distaccati con decisione debitamente documentata dall’autorità competente; • il personale della pubblica amministrazione o altri funzionari pubblici non devono essere chiamati a svolgere attività rientranti tra i propri compiti istituzionali o volte al conseguimento di risultati ad essi collegati. Il costo viene computato in riferimento alla retribuzione che il dipendente percepisce in base ai limiti contrattuali del CCNL Documentazione da produrre in sede di verifica amministrativo-contabile : • atto di distacco; • persone esenti o non soggette IVA: parcella con indicazione dei motivi di esenzione e relativi riferimenti legislativi; • documenti di versamento degli oneri sociali e fiscali; • documento attestante l’avvenuto pagamento della prestazione. CERTIFICAZIONI DI SPESA INTERMEDIE (vedere pag. 4 delle Disposizioni di dettaglio) I soggetti attuatori dovranno trasmettere le dichiarazioni quadrimestrali di spesa, attestanti le spese effettivamente sostenute (contabilizzate e quietanziate) con riferimento ai quadrimestri solari: 1 gennaio-30 aprile 1 maggio-31 agosto 1 settembre-31 dicembre. Per questa dichiarazione dovrà essere utilizzato l’apposito applicativo scaricabile all’indirizzo: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/pariopp/bando.htm La dichiarazione dovrà avvenire sia per via telematica che in formato cartaceo entro il 20 del mese successivo alla chiusura del quadrimestre: 20 maggio 20 settembre 20 gennaio RENDICONTAZIONE FINALE (vedere pag. 8 delle Disposizioni di dettaglio) La rendicontazione finale dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla fine del progetto sia per via telematica che in formato cartaceo. Al fine di garantire una corretta gestione amministrativo-contabile delle azioni e di consentire una lettura il più possibile univoca ed omogenea dei dati esposti a rendiconto, per ogni singola voce di spesa o per categorie omogenee di voci di spesa è opportuno che, per sancire la legittimità della prestazione o della fornitura, sia tenuto agli atti: a) i documenti che originano la prestazione o fornitura: • lettera di incarico per il personale esterno; • lettera di incarico o piano delle attività, sottoscritto dal responsabile delle attività, per il personale interno; • ordine di fornitura; 6 b) i documenti che descrivono la prestazione o fornitura; • notula; • parcella o fattura con descrizione dell'attività svolta o della fornitura effettuata; • prospetto paga (cedolino) o autocertificazione del costo orario a firma dal legale rappresentante del Beneficiario finale nel caso di imprenditore o titolare di cariche sociali; c) i documenti che attestano l'avvenuto pagamento della prestazione o fattura; • ricevuta di conto corrente postale; • bonifico bancario o estratto conto dei pagamenti effettuati tramite banca (assegno); • dichiarazione di quietanza sottoscritta dal percepente. Per la rendicontazione è necessario fare riferimento alle “Linee guida per la rendicontazione e la certificazione delle spese dei progetti in applicazione della Legge Regionale 14 aprile 2003, n. 8” scaricabili sul sito della regione Piemonte all’indirizzo: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/pariopp/bando.htm 7 4^ FASE: MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE TEMPISTICA ⇒ 30 gennaio 2006 – 29 gennaio 2007 Il monitoraggio sarà curato dallo staff tecnico del Comitato di Coordinamento con l'ausilio della Garante della Conciliazione e sarà trasversale all'iniziativa. I dati scaturiti dal monitoraggio del progetto consentiranno al Comitato di svolgere l'autovalutazione Monitoraggio e valutazione formano un binomio, in quanto le informazioni generate dalle attività di monitoraggio costituiscono la materia prima delle attività valutative vere e proprie. L'azione di monitoraggio verrà realizzata ogni tre mesi e comprenderà varie operazioni: - rilevazione dell'andamento progettuale; - determinazione dell'esistenza di uno scarto fra andamento previsto e andamento effettivo; - segnalazione di tutti gli scarti rispetto a quanto stabilito. Le notizie fornite dal monitoraggio di avanzamento del progetto consentiranno al Comitato di svolgere l'autovalutazione, strumento essenziale per garantire la qualità e l'efficacia del progetto in quanto misura la differenza tra obiettivi e realizzazione. Lo scopo dell'autovalutazione sarà quello di individuare, nel caso si evidenziassero incoerenze rispetto ai risultati attesi, possibili variazioni al progetto relativamente a: - struttura progettuale; - programma di realizzazione; - utilizzo delle risorse; - obiettivi. Tale valutazione avverrà tramite l'analisi di opportuni indicatori interni, individuati sulla base delle "Linee Guida V.I.S.P.O." in fase di progettazione esecutiva: - indicatori di realizzazione, per misurare l'efficacia gestionale (indicatori procedurali, finanziari, fisici); - indicatori di risultato per misurare l'impatto sui beneficiari ed il grado di raggiungimento degli obiettivi del progetto. La raccolta dei dati per valutare l'impatto del progetto sui beneficiari sarà effettuata con due criteri differenti: - contatti diretti: si effettueranno brevi interviste a campione periodiche e con cadenza quadrimestrale che abbiano come finalità valutazioni qualitative. Un panel di domande sempre uguale consentirà il confronto dei risultati. L'esperienza acquisita permetterà di anticipare e gestire nel futuro le reazioni di altri dipendenti impegnati negli stessi interventi di conciliazione. Il modello di monitoraggio potrà assumere caratteristiche di specificità del mondo universitario, consentendo di rendere trasferibile l'esperienza acquisita. - contatti mediati: apertura su intranet di uno spazio permanente e/o invio di mail preconfezionate con domande mirate in linea con l'azione di intervista descritta al punto precedente. Le bacheche con le rotelle (descritte sopra), daranno la possibilità di raccogliere feed back sulla qualità degli interventi del Service point in maniera meno invasiva rispetto alle mail. Saranno molto utili per chi non usa il PC. Questi "totem mobili" rappresenteranno un canale aperto da utilizzare con efficacia per mantenere viva l'attenzione sul programma del Service point e raccogliere dati utili in qualsiasi momento. AZIONI DA REALIZZARE: Il monitoraggio interno per la valutazione in itinere dell'intervento, trasversale al progetto, è gestito dal Comitato di Coordinamento coadiuvato dalla Garante della Conciliazione e dalla progettista. 8 1) Entro metà aprile 2006, devono essere creati tutti gli strumenti necessari alle azioni di monitoraggio e autovalutazione, che sono: • indicatori interni di realizzazione e di risultato, secondo la metodologia VISPO (verranno elaborati da Chiara Morino) • set di domande per valutare direttamente l’impatto del progetto sui beneficiari, tramite brevi interviste, • attivazione su intranet di un questionario on line che potrà essere compilato volontariamente da tutto il personale del Politecnico (questo strumento consentirà di avere feedback continui sull’andamento del progetto e dei servizi offerti). 2) Ogni 3 mesi (30 aprile, 30 luglio, 30 ottobre e 29 gennaio 2007) il Comitato di Coordinamento effettua il monitoraggio del progetto: • raccolta delle informazioni sullo stato di avanzamento del progetto tramite gli indicatori predisposti, • brevi interviste ad un campione di destinatari realizzate dalla Garante della Conciliazione, • analisi dei dati provenienti da intranet. 3) Dopo il monitoraggio viene effettuata l’autovalutazione per individuare eventuali incoerenze rispetto ai risultati attesi e definire possibili variazioni al progetto relativamente a: • struttura progettuale; • programma di realizzazione; • utilizzo delle risorse; • obiettivi. 4) Per ogni monitoraggio/autovalutazione deve essere predisposta una relazione. 5) In concomitanza con il monitoraggio del 29 gennaio 2007, si deve effettuare l’autovalutazione finale, con l’obiettivo di: • quantificare i risultati e l’impatto delle attività sulla popolazione aziendale, • verificare il raggiungimento degli obiettivi finali, • verificare il grado di efficacia ed efficienza degli strumenti e delle metodologie utilizzati, • valutare la coerenza tra gli obiettivi e i risultati, • valutare il grado di performance finale del progetto, in un’ottica di mainstreaming. 9 2^ FASE: ATTIVAZIONE ED ADEGUAMENTO DEL "SERVICE POINT DELLA CONCILIAZIONE" E DEI SERVIZI EROGATI TEMPISTICA ⇒ febbraio 2006 – marzo 2006 La preparazione preliminare del servizio verrà realizzata tramite diversi step operativi: a. Individuare la sede fisica del Service point ed allestirlo, predisponendo l'attrezzatura ed i materiali necessari. b. Individuare la persona da inserire nel servizio (la "Garante della conciliazione"). c. Organizzare il servizio di supporto nella gestione di figli ed anziani: - predisporre la gara di appalto per individuare le cooperative erogatrici dei servizi di cura; - stipulare i contratti con gli enti individuati; - predisporre il regolamento di funzionamento del servizio (in cui si individuano le modalità di utilizzo, il monte ore massimo per dipendente, le condizioni in cui può essere richiesto, le fasce di età dei figli ammessi, etc.). d. Definire le modalità di organizzazione del servizio di supporto ai genitori in congedo ed individuare i soggetti coinvolti (il responsabile del percorso, il consulente che erogherà il bilancio delle competenze). e. Elaborare il Codice etico di comportamento dell'Ateneo, che verrà approvato dalla Consigliera di parità provinciale; sulla base dei criteri indicati nel codice, verrà individuata la Consulente di fiducia. AZIONI DA REALIZZARE: 1) Allestire il Service point. 2) Individuare la "Garante della conciliazione" e predisporre la lettera di incarico. Questa persona, oltre a gestire il Service point e a coordinare i servizi erogati, aiuterà il Comitato di Coordinamento nel disbrigo degli adempimenti amministrativi relativi al progetto. 3) Organizzare il servizio di supporto nella gestione di figli ed anziani (punto C.). 4) Organizzare il servizio di supporto ai genitori in congedo, individuando tutti i soggetti coinvolti. 5) Preparare il Codice etico di comportamento dell'Ateneo. 6) Fare approvare il Codice etico dalla Consigliera di parità provinciale. 7) Individuare la Consulente di fiducia e formalizzare il suo incarico. 8) Predisporre il calendario dei servizi. 15 giorni prima dell’avvio dei servizi bisogna inviare in Regione il calendario dettagliato delle giornate in cui i servizi saranno a disposizione dei destinatari. (vedere pag. 4 delle Disposizioni di dettaglio) 10 2^ FASE bis: PROMOZIONE INIZIALE TEMPISTICA ⇒ febbraio 2006 – maggio 2006 f. Preparare tutto il materiale promozionale per dare visibilità all'iniziativa, a PoliFamily ed ai suoi servizi. Predisporre gli opuscoli relativi alla normativa sui congedi e sulle pari opportunità. Le attività di promozione saranno curate dall'Ufficio Comunicazione e Immagine dell'Ateneo. OBIETTIVI: - dare visibilità al progetto "PoliFamily - Il Service point della conciliazione" quale esempio di buona prassi da replicare; - dare visibilità al service point ed ai suoi servizi; - divulgare il Codice etico di comportamento; - promuovere la normativa sui congedi, in particolare quelli paterni; - promuovere tutte le iniziative di pari opportunità realizzate all'interno dell'ateneo; - valorizzare l'attività del CPO. STRATEGIA: - coinvolgere responsabili, opinion leaders, key people con azioni specifiche; - utilizzare un mix senza ridondanze di media cartacei e media elettronici; - utilizzare un linguaggio di impatto, coinvolgente e piacevole; - "battezzare" da un punto di vista grafico/verbale il nuovo service point (brand image del servizio). L'attività di promozione sarà strutturata su 2 livelli: 1) campagna di comunicazione interna per presentare alle dipendenti e ai dipendenti l'iniziativa e gli strumenti di conciliazione predisposti; 2) campagna di comunicazione esterna per dare visibilità sul territorio. AZIONE: - brochure, depliant e locandine; - bacheca mobile (totem con rotelle utile ad esporre comunicati, distribuire materiale e ricevere feed back tramite buca dei suggerimenti); - distribuzione di adesivi in vario formato con i loghi del servizio; - sito istituzionale del Politecnico, in cui verrà inserito uno spazio dedicato alle pari opportunità (leggi, iniziative, esperienze) e al progetto, che sarà aggiornato con l'evolversi delle attività; - rete intranet, con apertura permanente di un forum per lo scambio e mantenimento in rete interna (ed eventualmente esterna) delle best practices; - pubblicazione e distribuzione del Codice etico di comportamento; - predisposizione di un opuscolo relativo alla normativa sui congedi e sulle pari opportunità; - realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sui Congedi Paterni e sulla condivisione dei ruoli genitoriali (tramite locandine ed opuscoli); - pubblicazione di articoli sulla stampa locale; - organizzazione di una conferenza stampa all'avvio del servizio. AZIONI DA REALIZZARE: 1) Elaborare un piano di comunicazione interna e di promozione esterna per favorire un clima adatto ad accogliere la sperimentazione. 2) Ideare il logo del Polifamily. 3) Predisporre tutto il materiale cartaceo: • brochure, • depliant, • locandine, 11 adesivi, Codice etico di comportamento, opuscolo relativo alla normativa sui congedi e sulle pari opportunità, locandine ed opuscoli sui Congedi Paterni e sulla condivisione dei ruoli genitoriali. Implementare il sito internet del Politecnico con uno spazio dedicato alle pari opportunità e al progetto, da aggiornare con l’evolversi delle attività progettuali. Sulla rete intranet attivare uno spazio dedicato al progetto con l’apertura permanente di un forum. Predisporre comunicati stampa con cadenza trimestrale. Distribuire tutto il materiale creato, sia presso il Service point, sia presso le sedi decentrate, che sul territorio cittadino. Posizionare la bacheca mobile (totem con rotelle utile ad esporre comunicati, distribuire materiale e ricevere feed back tramite buca dei suggerimenti) in un punto strategico all’interno del Politecnico. • • • • 4) 5) 6) 7) 8) È importante che il materiale promozionale elaborato sia conforme con quanto richiesto dalla Regione Piemonte: “Si ricorda che nella fase promozionale tutto il materiale destinato a pubblicizzare l'intervento dovrà riportare i loghi degli organismi finanziatori (Unione Europea - Fondo Sociale Europeo, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Piemonte) ed il format della Campagna di comunicazione regionale sulle attività finanziate con il Fondo Sociale Europeo per il periodo 2000/2006, scaricabili all’indirizzo: http://extranet.regione.piemonte.it/fp-lavoro/centrorisorse/download/home.htm” (Tratto dalle Disposizioni di dettaglio) Nella definizione del materiale prodotto è necessario attenersi alla normativa di riferimento - L. 903/77, art.1, e L. 125/91, art. 4 - in ordine all’indicazione che i messaggi non contengano discriminazioni di genere. 12 3^ FASE: APERTURA DEL "SERVICE POINT DELLA CONCILIAZIONE" E START UP DEI SERVIZI TEMPISTICA ⇒ marzo 2006 – gennaio 2007 All'avvio del nuovo servizio di conciliazione verrà organizzata una conferenza stampa. Il Service Point sarà aperto agli utenti tutti i giorni presso i locali appositamente dedicati; in tale sede sarà presente la Garante della conciliazione i cui compiti saranno: - fornire tutte le informazioni relative ai servizi di conciliazione attivati nell'Ateneo, - effettuare un censimento sul personale dell'Ateneo per quanto riguarda le necessità di babysitter e di assistenza anziani, - distribuire il materiale promozionale, - fornire tutte le informazioni relative alla normativa sui congedi e sulle pari opportunità, - gestire il servizio figli/anziani (accogliere e registrare le richieste, coordinare le richieste con le cooperative, monitorare il rispetto del regolamento di funzionamento, etc.), - coordinare e gestire, nel momento in cui viene segnalata la maternità e per tutta la sua durata, il percorso di supporto ai genitori, - svolgere attività di segreteria per la Consulente di fiducia. Si prevede di erogare 2.500 ore di servizio; questo monte ore totale sarà dato da: - ore di apertura del "Service point della conciliazione"; - ore di assistenza bimbi ed anziani erogate; - ore di consulenza individualizzata nel percorso di supporto ai genitori; - ore di presenza della Consulente di fiducia in Ateneo. I tre servizi specifici che verranno erogati sono: I. SUPPORTO NELLA GESTIONE DI FIGLI ED ANZIANI Per aiutare i lavoratori e le lavoratrici nel gestire l'attività di cura di figli e genitori anziani in particolari occasioni di emergenza, il Politecnico intende offrire un servizio gratuito di baby sitter e badanti (appoggiandosi a cooperative specializzate nei due settori), stabilendo, tramite un apposito regolamento, le modalità di fruizione di questo servizio di assistenza (ovviamente la disponibilità sarà relativa alle ore diurne). Chi vorrà usufruire dell'iniziativa, si dovrà rivolgere al Service point di conciliazione e la Garante provvederà a contattare gli erogatori di servizio. Per la gestione di questa attività verrà predisposto un programma informatico che consentirà di monitorare l'andamento dell'esperienza. Benefici del modello: sapere a chi appoggiarsi in caso di necessità ed emergenza, limitando la perdita di tempo e lo stress per la ricerca; avere la disponibilità di personale qualificato; disporre di un servizio gratuito. II. PERCORSO DI SUPPORTO AI DIPENDENTI IN OCCASIONE DI MATERNITÀ E PATERNITÀ Si tratta di un servizio di accompagnamento per le madri e i padri durante il periodo di congedo (che prevede anche di mantenere un legame per tutto il periodo di assenza). È articolato in una fase di counselling (prima e durante il congedo) e in una di affiancamento al rientro. Per la realizzazione del percorso sarà attiva la Garante della conciliazione che avrà la responsabilità di gestire il servizio di supporto, che si articola in: A. fase di accompagnamento al congedo: la Garante, al momento dell'annuncio della maternità, dovrà fornire le informazioni sulle normative di congedo in vigore; durante il congedo dovrà mantenere i rapporti con le lavoratici e i lavoratori assenti, attraverso l'invio al loro domicilio di corrispondenza, circolari, iniziative formative, informazioni sulla vita aziendale e su eventuali concorsi in modo da attenuare gli effetti negativi dei periodi di distacco; B. giornata di accoglimento: qualche settimana prima del rientro, la Garante, per gestire al meglio le condizioni di rientro, predisporrà una giornata di accoglimento, che potrà anche essere occasione di confronto, con la Responsabile del Servizio Organizzazione e Risorse Umane. Durante questo incontro verranno illustrati i cambiamenti avvenuti durante l'assenza, saranno ascoltate e valutate le necessità espresse dalla lavoratrice. Per valutare eventuali necessità di aggiornamento formativo o di percorsi motivazionali, verrà predisposto un ciclo di bilancio di competenze (l'adesione sarà facoltativa); 13 C. fase di accompagnamento al rientro: la Garante individuerà nel settore o servizio in cui il lavoratore farà ritorno, un/una collega che avrà il compito di affiancarsi, per alcuni giorni, alla persona che rientra al lavoro, provvedendo a fornire tutte le informazioni sui cambiamenti organizzativi e tecnologici che possono aiutare a recuperare velocemente il contatto con la realtà sociale e professionale dell'ateneo e a reinserirsi tra i vecchi colleghi o in un nuovo posto di lavoro. Benefici del modello: aiutare le lavoratrici durante la gravidanza, il congedo e il rientro al lavoro, in modo che la fase di interruzione del lavoro non si trasformi in una prospettiva di carriera bloccata e di ghettizzazione. III. CONSULENTE DI FIDUCIA DELL'ATENEO La Consulente di fiducia sarà presente in Ateneo una volta alla settimana, a disposizione di lavoratrici e lavoratori in difficoltà. La sua funzione sarà di ascolto e di mediazione di possibili difficoltà relazionali, di assistenza legale in merito all'applicazione dei congedi parentali e di consulenza ai lavoratori che subiranno molestie sessuali, mobbing, discriminazioni di genere (anche legate alla maternità). La Consulente di fiducia, inoltre, potrà proporre azioni ed iniziative dirette a promuovere un clima idoneo ad assicurare la pari dignità e libertà delle persone, promuovere e partecipare alle iniziative di informazione/formazione promosse dall'Ateneo a tale scopo, nonché alle riunioni del Comitato Pari opportunità in qualità di esperto/a. Dovrà garantire l'efficacia del Codice etico di comportamento. La Consulente di fiducia sarà un soggetto esterno al Politecnico e le sue modalità di nomina saranno stabilite all'interno del codice comportamentale. Benefici del modello: dare alle persone la possibilità di avere risposta ai problemi incontrati nella quotidianità dei rapporti di lavoro; poter disporre di misure di sostegno individuali rivolte alla tutela e all'ascolto, allo scopo di migliorare la qualità della vita all'interno dell'organizzazione per lavoratrici e lavoratori; evitare che le difficoltà organizzative/gestionali diano luogo a fenomeni di mobbing o di discriminazione di genere. AZIONI DA REALIZZARE: 1) Organizzare una conferenza stampa. 2) Erogare i diversi servizi progettati. È stato previsto un monte ore di 2.500 ore di servizio, dato da: • ore di apertura del "Service point della conciliazione"; • ore di assistenza bimbi ed anziani erogate; • ore di consulenza individualizzata nel percorso di supporto ai genitori; • ore di presenza della Consulente di fiducia in Ateneo. La Garante dovrà: • fornire tutte le informazioni relative ai servizi di conciliazione attivati nell'Ateneo, • effettuare un censimento sul personale dell'Ateneo per quanto riguarda le necessità di baby-sitter e di assistenza anziani, • distribuire il materiale promozionale, • fornire tutte le informazioni relative alla normativa sui congedi e sulle pari opportunità, • gestire il servizio figli/anziani (accogliere e registrare le richieste, coordinare le richieste con le cooperative, monitorare il rispetto del regolamento di funzionamento, etc.), • coordinare e gestire, nel momento in cui viene segnalata la maternità e per tutta la sua durata, il percorso di supporto ai genitori, • svolgere attività di segreteria per la Consulente di fiducia. 3) Monitorare l’andamento dell’utilizzo dei singoli servizi tramite il supporto informatico, per ottimizzare la gestione delle risorse economiche destinate ad ogni servizio. 14 4) Documentare la sperimentazione del Polifamily (ad esempio predisponendo una scheda utente da fare compilare a tutte le persone che si rivolgono al Service point e che utilizzano i vari servizi – nel rispetto della normativa sulla privacy). Durante l’erogazione dei servizi bisogna compilare la scheda per la rilevazione delle ore di servizio messe a disposizione dei destinatari. La scheda deve essere compilata in ogni sua parte e tenuta costantemente aggiornata. Deve corrispondere alla proposta di calendario inviata in Regione. Ogni eventuale variazione deve essere annotata. (vedere pag. 5 delle Disposizioni di dettaglio) 15 5^ FASE: DIFFUSIONE TEMPISTICA ⇒ gennaio 2007 Per la diffusione finale del progetto, il Comitato di Coordinamento, in collaborazione con l'Ufficio Comunicazione e Immagine dell'ateneo, organizzerà un convegno finale. In quella sede verrà presentata la realizzazione finale descrittiva dell'esperienza: un prodotto multimediale, in cui verranno illustrati i servizi di conciliazione sperimentati. Inoltre, per diffondere i risultati del progetto, verranno utilizzati alcuni canali impiegati anche in fase di promozione iniziale: - sito istituzionale del Politecnico; - rete intranet; - media locali. AZIONI DA REALIZZARE: 1) 2) 3) 4) Elaborare i contenuti del prodotto multimediale Aggiornare il sito internet inserendo tutto il materiale prodotto. Aggiornare la rete intranet inserendo tutto il materiale prodotto. Organizzare il convegno. Sarà necessario: • elaborare e stampare inviti e locandine; • identificare gli invitati; • individuare i relatori; • spedire gli inviti; • affiggere le locandine; • realizzare un comunicato stampa; • preparare le cartelline; • allestire sala e buffet. È importante che il materiale promozionale elaborato sia conforme con quanto richiesto dalla Regione Piemonte: “Si ricorda che nella fase promozionale tutto il materiale destinato a pubblicizzare l'intervento dovrà riportare i loghi degli organismi finanziatori (Unione Europea - Fondo Sociale Europeo, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Piemonte) ed il format della Campagna di comunicazione regionale sulle attività finanziate con il Fondo Sociale Europeo per il periodo 2000/2006, scaricabili all’indirizzo: http://extranet.regione.piemonte.it/fp-lavoro/centrorisorse/download/home.htm” (Tratto dalle Disposizioni di dettaglio) Nella definizione del materiale prodotto è necessario attenersi alla normativa di riferimento - L. 903/77, art.1, e L. 125/91, art. 4 - in ordine all’indicazione che i messaggi non contengano discriminazioni di genere. TERMINE DELLE ATTIVITÀ (vedere pag. 7 delle Disposizioni di dettaglio) Entro 15 giorni dalla conclusione del progetto bisogna inviare la comunicazione di fine attività sia in cartaceo che tramite l’applicativo informatico usato per l’inizio attività. La trasmissione telematica deve essere corredata dalle anagrafiche dei destinatari individuati alla conclusione del progetto. 16 SCANSIONE TEMPORALE DEL PROGETTO Le attività progettuali avranno una durata di 12 mesi e saranno così distribuite: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Febb 2006 Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic Genn 2007 1^ FASE: GESTIONE E COORDINAMENTO DEL PROGETTO X X X X X X X X X X X X 2^ FASE: ATTIVAZIONE ED ADEGUAMENTO DEL “POLYFAMILY” E DEI SERVIZI EROGATI X X 2^ FASE bis: PROMOZIONE INIZIALE X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X FASI OPERATIVE 3^ FASE: APERTURA DEL “POLYFAMILY” 4^ FASE: MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE X 5^ FASE: DIFFUSIONE X INIZIO PROGETTO: 30 gennaio 2006 FINE PROGETTO: 29 gennaio 2007 17 RISORSE FINANZIARIE CONTO ECONOMICO Costi di preparazione Costi di realizzazione Costi per la diffusione dei risultati Costi per la direzione e la valutazione Costi amministrativi e generali Costo totale progetto 12% (max) 60% (min) 10% (max) 8% (max) 10% (max) € 9.600 48.000 8.000 6.400 8.000 80.000 PREVENTIVO DI SPESA Monte ore totale di progetto 2.500 X costo orario di servizio (max 40 €) 32€ = importo totale del progetto 80.000€ Per il raggiungimento del budget di 80.000euro è necessario erogare 2.500 ore di servizio ai destinatari. 18 STAFF DI PROGETTO RESPONSABILE DEL PROGETTO PAOLA VIGLIANI Telefono: 011/5646392 Fax: 011/5646362 E-mail: [email protected] Ogni variazione relativa allo staff di progetto deve essere comunicata alla regione Piemonte. GESTIONE DELL'INTERVENTO Nell'ambito del progetto viene costituito il Comitato di Coordinamento formato da 4 persone tutte appartenenti all'Ufficio Formazione e Sviluppo; 3 di queste sono anche componenti del CPO. Il suo compito sarà quello di coordinare e gestire le attività progettuali. Il Comitato si occuperà anche del monitoraggio interno e dell'autovalutazione con l'ausilio della Garante della Conciliazione. La parte relativa alla rendicontazione sarà gestita dalla Responsabile Ufficio Fondi Strutturali e nazionali. Cognome e nome: VIGLIANI Paola Attività da svolgere nel progetto: direzione e Comitato di Coordinamento X Interna Esterna Junior Ente/Società di appartenenza POLITECNICO DI TORINO Cognome e nome: FERRARI Giuliana Attività da svolgere nel progetto: Comitato di Coordinamento X Interna Esterna X Junior Ente/Società di appartenenza POLITECNICO DI TORINO Cognome e nome: MOLINARO Marina Attività da svolgere nel progetto: Comitato di Coordinamento X Interna Esterna X Junior Ente/Società di appartenenza POLITECNICO DI TORINO Cognome e nome: SANDRINI Silvia Attività da svolgere nel progetto: segreteria X Interna Esterna X Junior Ente/Società di appartenenza POLITECNICO DI TORINO Cognome e nome: VACCA Silvia Attività da svolgere nel progetto: rendicontazione X Interna Esterna Junior Ente/Società di appartenenza POLITECNICO DI TORINO Cognome e nome: MORINO Chiara Attività da svolgere nel progetto: progettazione Interna ⌧ Esterna Ente/Società di appartenenza: CONSULENTE ⌧ Junior 19 X Senior Senior Senior Senior X Senior Senior REALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO Lo staff operativo del progetto, che seguirà la realizzazione delle varie fasi, sarà composto da componenti del Comitato Pari Opportunità e dei diversi servizi dell'Amministrazione che a seconda delle diverse competenze contribuiranno alle varie attività del progetto, come ad esempio l'Ufficio Comunicazione ed Immagine ed il Servizio Amministrazione del personale. Le risorse umane coinvolte nella realizzazione delle attività progettuali saranno sia dipendenti del Politecnico che consulenti esterni individuati per le competenze specifiche. I consulenti della Energos verranno coinvolti in qualità di liberi professionisti, pertanto non vi sarà delega alla suddetta società. Cognome e nome: VITRANO Tiziana Attività da svolgere nel progetto: promozione e diffusione X Interna Esterna Junior Ente/Società di appartenenza POLITECNICO DI TORINO X Senior Cognome e nome: MONTRUCCHIO Renata Attività da svolgere nel progetto: supervisione erogazione e funzionamento dei servizi X Interna Esterna Junior X Senior Ente/Società di appartenenza POLITECNICO DI TORINO Cognome e nome: LUMINI Carla Attività da svolgere nel progetto: supervisione erogazione e funzionamento dei servizi X Interna Esterna Junior X Senior Ente/Società di appartenenza POLITECNICO DI TORINO Cognome e nome: MELCHIONDA Giovanna Attività da svolgere nel progetto: supervisione erogazione e funzionamento dei servizi X Interna Esterna Junior X Senior Ente/Società di appartenenza POLITECNICO DI TORINO Cognome e nome: MAGRO Cesare Attività da svolgere nel progetto: counselling e bilancio delle competenze Interna X Esterna Junior Ente/Società di appartenenza ENERGOS Cognome e nome: ARATA Maria Attività da svolgere nel progetto: counselling e bilancio delle competenze Interna X Esterna Junior Ente/Società di appartenenza ENERGOS Cognome e nome: ALESSI Barbara Attività da svolgere nel progetto: counselling e bilancio delle competenze Interna X Esterna Junior Ente/Società di appartenenza ENERGOS 20 X Senior X Senior X Senior DISPOSIZIONI DI DETTAGLIO DELLA REGIONE PIEMONTE Sul sito http://www.regione.piemonte.it/lavoro/pariopp/disposizioni.htm è possibile scaricare le “Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo amministrativo delle attività relative al Bando regionale per la linea di intervento 3 – azioni 1 e 3 – anno 2005 della Misura E1” approvate con D.D. n°908 del 29/11/2005 e la modulistica da utilizzare durante la realizzazione delle attività progettuali. Per la rendicontazione è necessario fare riferimento alle “Linee guida per la rendicontazione e la certificazione delle spese dei progetti in applicazione della Legge Regionale 14 aprile 2003, n. 8” scaricabili sul sito della regione Piemonte all’indirizzo: http://www.regione.piemonte.it/lavoro/pariopp/bando.htm Tutta la documentazione cartacea deve essere spedita al seguente indirizzo: Regione Piemonte Direzione Regionale Formazione Professionale - Lavoro Settore Sviluppo dell'imprenditorialità Via Magenta 12, 10128 TORINO 21