L`ora del codice – Lezione online

L'ora del codice – Lezione online
Obiettivo dell’incontro: l'incontro vuole essere un'introduzione coinvolgente al mondo del coding e
del pensiero computazionale, che stimoli la curiosità di ragazzi e insegnanti nei confronti di questo
tipo di approccio e ne incoraggi l'utilizzo in diversi campi del sapere e come strumento di problem
solving nella vita di tutti i giorni.
Durata totale: 60 minuti
Materiali forniti dalla scuola:
1 computer ogni 2-3 ragazzi con connessione internet
una parete bianca o un telo per proiettare
se possibile un computer connesso a proiettore per il volontario
Presentazioni e introduzione (10 minuti)
Mi chiamo xy e lavoro in Tim che è l’azienda che ha deciso di supportare il progetto Programma
Futuro. Io in Tim mi occupo di xy, ma oggi con voi parleremo di pensiero computazionale.
Cosa vuol dire pensiero computazionale? E' il modo in cui pensano i programmatori, sicuramente,
ma è anche un modo di ragionare che può tornarci molto utile nella vita di tutti i giorni, o nello
studio di materie che sembrano non c'entrare nulla con l'informatica. Si tratta, in fondo, di imparare
ad affrontare problemi che possono sembrare grandi in modo da scomporli in pezzetti sempre più
piccoli e semplici, da risolvere uno alla volta per arrivare alla soluzione. Secondo voi perché è
importante per chi programma i computer ragionare così?
Facciamo un esempio:
Che differenza c'è se chiedo di «disegnare un albero» 10 volte a uno di voi o a un robot? L'albero
disegnato da voi sarà ogni volta un po' diverso, se ve lo chiedo in giorni diversi magari sarà grande
o piccolo a seconda del vostro stato d'animo, con più o meno foglie a seconda della stagione. Ma io
vi ho solo chiesto di disegnare un albero. Se lo chiedo al robot? Sarà sempre uguale. Perché? Perché
è controllato da un computer e il computer non sa niente, tranne quello che gli dice il
programmatore. E quello lo svolge in modo efficientissimo e sempre uguale. L'importante è essere
capaci di dirglielo ben bene come lui ha bisogno di sentirselo dire. Per fare questo i programmatori
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devono pensare e comunicare al computer tutti i passaggi necessari a disegnare l'albero: prendi la
matita, poggiala sul foglio, traccia una riga in questa direzione, lunga tot, cambia direzione, etc...
Certo è che il computer e il programmatore dovranno parlare lo stesso linguaggio: il linguaggio di
programmazione.
Programmare → Fornire istruzioni in un linguaggio condiviso.
La programmazione a blocchi (40 minuti)
Il volontario introduce il sito programmailfuturo.it e mostra sul sito dove trovare gli esercizi per
imparare a comunicare con il computer, a programmare.
Il labirinto
→ percorsi → l'ora del codice → introduzione → il labirinto → link esterno a «il labirinto» sul sito
code.org
Prima di lasciare i ragazzi «smanettare» il volontario spiega velocemente il programma che verrà
utilizzato (Blockly), le diverse parti dello schermo, i blocchi e i personaggi.
Spieghiamo che ci troveremo davanti una serie di 20 esercizi per imparare a usare alcuni blocchi
base della programmazione. Ad ogni blocco nuovo che verrà introdotto faremo un esercizio insieme
e alcuni in autonomia, ciascuna coppia di studenti sul proprio computer. Realisticamente si
dovrebbe arrivare quasi sempre a fare i primi 8-9 esercizi (1 e 6 insieme come da tabella, gli altri in
autonomia). Se sono molto svegli e reattivi si può andare avanti, oltre i primi 9. Quando mancano
10 minuti al termine si chiude incoraggiandoli a finire il percorso per poter prendere l'attestato
personalizzabile.
Schema di utilizzo de Il labirinto
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Esercizio
Modalità
Blocchi trattati
1
Insieme
avanti, gira a dx, gira a sx
2, 3, 4, 5
in autonomia
avanti, gira a dx, gira a sx
6
Insieme
Ripeti
7, 8, 9
in autonomia
Ripeti
10
Insieme
ripeti fino a
11, 12, 13
in autonomia
ripeti fino a
14
Insieme
Se
15, 16, 17
in autonomia
Se
18
Insieme
se - altrimenti
19, 20
in autonomia
se - altrimenti
In genere i blocchi nuovi sono introdotti da video in inglese sottotitolati in italiano che partono in
automatico. I ragazzi ne saranno incuriositi, ma si cerca di evitarne la visione per motivi di rumore
(se tutti hanno le casse e i video partono in modo non sincrono si crea solo confusione, se non
hanno le casse non hanno senso); tempo (quello che c'è nei video lo diciamo noi e meglio, o per lo
meno in italiano); rete (con 10 computer che caricano i video è facile che la reste della scuola non
collabori). Se ci sono le condizioni al massimo se ne guarda uno sullo schermo condiviso tutti
assieme.
Conclusione (10 minuti)
Il volontario torna alla pagina programmailfuturo.it e ribadisce che si è visto insieme solo una parte
delle attività del sito. Potranno continuare a esplorarle a scuola o anche a casa e imparare a
programmare sempre di più fino a creare dei loro videogiochi nel «laboratorio». Si entra nel
laboratorio e si apre il gioco di programmailfuturo.it
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→ percorsi → L'Ora del Codice → Laboratorio → [scorrere la pagina, quasi in fondo] «lo trovi
qua» (link esterno al gioco creato sul sito code.org)
Si mostra velocemente il giochino e si fa notare che potrebbero imparare a farlo loro.
Se c'è tempo si mostrano poi i blocchi del gioco (cliccando su «come funziona») e si chiede se
riconoscono già alcune delle cose che hanno visto nell'ultima ora passata insieme.
Se abbiamo imparato tutto questo in una sola ora, pensate giocando ancora sul sito dove potreste
arrivare!
Note:
1. Per scaricare l’attestato andare su: “ho finito la mia ora del codice”. L’attestato è
personalizzabile
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