perini valentina-agriturismo bertacco

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perini valentina-agriturismo bertacco
Programma sviluppo rurale del Lazio 2007/2013
Progetto integrato territoriale (PIT)
Art. 12 Par. 1 del bando pubblicato sul BURL n. 19 del 21 maggio 2009, Supplemento ordinario n. 83
Manifestazione di interesse
Anagrafica soggetto promotore
Denominazione
p.IVA o codice fiscale
Perini Valentina-Agriturismo Bertacco
PRNVNT79M53H501U
sede legale:
via
citta'
PR
CAP
Loc. Poggio Romano
Paliano
Fr
03018
email
n. telefono
n. fax
[email protected]
069578041
069578041
via
citta'
PR
CAP
Loc. Poggio Romano
Paliano
Fr
03018
email
n. telefono
n. fax
[email protected]
3397407993 - 069578041
069578041
cognome
nome
cod. fiscale
Perini
Valentina
PRNVNT79M53H501U
sede amministrativa:
Rappresentante legale:
Referente del progetto:
cognome
nome
Perini
Valentina
email
n. telefono
n. fax
[email protected]
069578041
069578041
Progettazione Integrata Territoriale proposta
Titolo
Lo sviluppo delle terre dei principi
Indicazione dell'area di intervento
L’area di intervento della PIT è rappresentata dai territori comunali di Paliano (Fr), Genazzano (Rm), Valmontone (Rm).
Questi territori sono tra essi contigui e presentano caratteristiche territoriali, economico-sociali, agricole, artigianali, turistiche, omogenee e legate tra
loro da forti legami ed interazioni intercomunali.
Quest’area geograficamente individuata come Alta Valle del Sacco, registra complessivamente una residenza demografica di circa 30 mila abitanti.
Elementi storici caratterizzano l’omogeneità territoriale, basti pensare alla comune appartenenza allo Stato della Chiesa, al dominato dei principi
Colonna, e ai rapporti tra le famiglie principesche dei Theodoli, dei Colonna, dei Doria Pamphili, che hanno per secoli caratterizzato e condizionato la
vita di questi borghi, la loro ruralità e la vita delle popolazioni.
Anche gli elementi ambientali e naturalistici sono pressoché identici, con aree pianeggianti, colline e montagne verdi, piccoli corsi d’acqua, boschi
prevalentemente di quercia, castagno e acacia che contribuiscono alla salubrità dell’aria e del clima. Il paesaggio è intima espressione delle diverse
manifestazioni del sistema agricolo e della sua multifunzionalità.
Dal punto di vista rurale ed agricolo quest’area è prevalentemente caratterizzata dalla coltivazione dell’ulivo, della vite, e nei terreni pianeggianti dalla
coltivazione di cereali e foraggi, utilizzati prevalentemente da ovini e bovini. L’area presenta una evidente parcellizzazione della proprietà agricola.
Anche gli elementi turistici hanno una comune derivazione: Castello Colonna a Genazzano, Palazzo Doria Pamphili a Valmontone, Palazzo Colonna a
Paliano; Palazzo Theodoli a San Vito Romano, resti della dominazione romana; aree naturali protette come “La Selva” monumento naturale di
Genazzano; le Chiese e le opere d’arte; il Ninfeo Bramante a Genazzano.
Per non citare poi il turismo moderno che ha come fiore all’occhiello il Fashion District - Outlet e il parco giochi tematico più grande d’Europa che sono
entrambi presenti a Valmontone, la cui agricoltura è tuttavia ridotta ad attività residuale. Questo paese, proprio perché tali strutture gigantesche
attraggono diversi milioni di visitatori all’anno, ha potenzialità straordinarie quanto a valorizzione commerciale dei prodotti agricoli, alimentari e
artigianali ottenuti in tutta la zona. La presente P.I.T. quindi può contribuire in misura determinante a mettere a valore il sinergismo fra le potenzialità
commerciali di Valmontone e quelle produttive di altri paesi limitrofi dotati di forte vocazione agricola, anche se questa attività è attualmente in crisi
strutturale.
Questo territorio evidenzia dunque delle opportunità storiche, naturalistiche, ambientali, agro-alimentari, e turistiche di assoluto valore, che purtroppo
vanno a cozzare con la mancanza di strutture, servizi e politiche territoriali coordinate ed organizzate che ne vincolano lo sviluppo.
Infatti a testimonianza di ciò si può citare come l’occupazione locale sia dedita quasi esclusivamente dal pendolarismo, diretto verso la città di Roma,
mentre l’impiego locale di forza lavoro è notevolmente scarso rispetto alle potenzialità possedute da quest’area.
Punti di Forza dell’area di intervento:
Ambiente e territorio: clima salubre, natura, ampi boschi e verde pubblico, monumenti naturali: l’area protetta della Selva di Genazzano,
Monte Scalambra, terreni fertili di pianura e collina, ecc..
Attrazioni turistiche: Castelli, Palazzi, Chiese, Centri Storici, Outlet Fashion district e parco giochi tematico di Valmontone, siti natura,
ambiente, ecc..
Produzioni agro-alimentari di qualità: olio di oliva extravergine, vitivinicolo, zootecnico-caseario, filiera cerealicola (pasta, dolci, pane, primi
piatti tipici) ecc.
Ampio mercato di vendita: settore agriturismo e ristorazione, afflusso turistico, parco giochi tematico ed outlet di Valmontone, città di Roma,
Tivoli, ecc..
Opportunità offerte dal territorio: collegamenti autostradali e ferroviari, tessuto artigianale ed agricolo di radicata tradizione, eccellenze nel
mondo imprenditoriale e nella produzione agricola, alimentare e artigianale, clima salubre, territorio accogliente e tradizionalmente ospitale, assenza di
elementi macro-sociali destabilizzanti.
Equidistanza dalla città di Roma e da Frosinone: 1 ora di auto circa.
Punti di Debolezza dell’area di intervento:
Assenza di una politica territoriale integrata;
Assenza di organismi territoriali pubblici e/o privati ed interterritoriali di coordinamento sia nel settore turistico che in quello imprenditoriale
ed agricolo;
Parcellizzazione della proprietà agricola;
Pendolarismo della popolazione che per motivi di lavoro si reca quotidianamente verso Roma;
Disoccupazione sul territorio, presenza di lavoro nero, alta precarizzazione degli impieghi;
Valorizzazione dei Punti di Forza:
Attraverso l’attuazione della PIT riguardante “Lo sviluppo delle terre dei principi” i punti di forza che l’area territoriale presenta, saranno sicuramente
valorizzati e trasformati in elementi in grado di fornire un notevole valore aggiunto in termini di attrazione territoriale, fruibilità dell’ambiente e dei luoghi
turistici, incremento della produzione agricola e alimentare di qualità, miglioramento della situazione occupazionale e della vita della popolazione e del
reddito rurale. Quest’ultimo ottenuto anche attraverso la vendita diretta nell’azienda dei suoi prodotti finiti e/o in punti-vendita ubicati in posizioni
strategiche sotto l’aspetto commerciale, limitando o eliminando gli intermediari. Cioè puntando a conservare nell’azienda agricola il valore aggiunto dei
singoli prodotti, attraverso l’attivazione e/o il potenziamento di: gli agriturismi, la ristorazione specializzata in prodotti locali, applicando il criterio delle
filiere corte, dei chilometri zero ed altre soluzioni organizzative.
Risoluzione dei Punti di Debolezza:
Il fenomeno del pendolarismo potrebbe sicuramente essere arginato attraverso la creazione di occupazione aggiuntiva sul territorio, rivolto in
particolare verso le giovani generazioni, sia attraverso la formazione e l’addestramento della nuova imprenditoria giovanile, sia attraverso il sostegno
al passaggio generazionale previsto sul PSR per l’imprenditoria giovanile, in particolare per quanto riguarda il tessuto agricolo-rurale-turistico e dei
trasporti finalizzati a incrementare il turismo (esempio: estensione del percorso dei bus aperti da entro Roma ai suoi dintorni, utilizzando a tale scopo
imprenditoria e manodopera prevalentemente locale).
La creazione di opportunità di sviluppo sia in ambito turistico che rurale può generare le condizioni per la creazione di posti di lavoro che andranno a
ridurre le attuali precarietà ed il lavoro nero.
L’azione della PIT “Lo sviluppo delle terre dei principi” ha come scopo anche quello di creare un modello di sviluppo territoriale che sia da esempio e
da stimolo per la nascita di una nuova politica di sviluppo territoriale integrato pubblico-privato, sia in ambito dell’offerta turistica, sia in ambito
imprenditoriale, sia in ambito rurale, non solo attraverso il sostegno alle imprese agricole, turistiche ed artigianali, ma anche come guida per il
miglioramento della qualità della vita delle popolazioni e promozione di un modello di sviluppo condiviso e generalizzato, capace di generare un’offerta
competitiva di prodotti e servizi sia vecchi che nuovi.
Infine attraverso un’adeguata politica rurale di sviluppo integrato si potrebbe ridurre la parcellizzazione della proprietà agricola attraverso la creazione
di coltivazioni realizzate in forme associate, anche adottando dei nuovi modelli di gestione e di sviluppo, integrando in vario modo le piccole imprese
ed i piccoli proprietari agricoli, prospettando la possibilità di ottenere dei redditi aggiuntivi, a vantaggio delle aree rurali in questione.
Si tratta di potenzialità di sviluppo che possono diventare realtà, se si riesce a incidere con efficacia sul rafforzamento dei diversi punti di debolezza.
Obiettivi dell'iniziativa
La PIT “Lo sviluppo delle terre dei principi”, presentato come manifestazione di interesse dall’Agriturismo Bertacco e già condiviso da altri imprenditori
operanti sui citati territori, qualora superasse la fase di presentazione della “manifestazione di interesse”, assumerà la forma di una ATS Associazione
Temporanea di Scopo per la presentazione della PIT preliminare.
L’iniziativa ha come scopo principale quello di elaborare e promuovere un modello di sviluppo territoriale integrato e condiviso tra tutti i soggetti
pubblici e privati aderenti, che diventi strumento operativo per migliorare l’attrattività della zona, l’occupazione e le sue condizioni economico-sociali.
In particolare, la PIT “Lo sviluppo delle terre dei principi” avrà come obiettivi generali e specifici i seguenti:
Obiettivi generali della PIT “Lo sviluppo delle terre dei principi”:
- Miglioramento dell’ambiente e dell’attrattività del territorio di riferimento.
- Creazione e/o consolidamento di opportunità occupazionali locali.
- Creazione di opportunità di reddito aggiuntivo nell’area rurale.
Obiettivi specifici della PIT “Lo sviluppo delle terre dei principi”:
- Creazione di un modello di sviluppo integrato generatore di un’offerta competitiva di prodotti e servizi agricoli ed extragricoli;
- Promozione e applicazione del modello di sviluppo elaborato nella P.I.T.;
- Incremento occupazionale;
- Creazione di nuove imprese e/o consolidamento di quelle esistenti, anche attraverso politiche di accompagnamento del passaggio generazionale;
- Promozione turistica, artistica ed ambientale del territorio;
- Promozione di attività artigianali in declino e/o scomparse;
- Creazione di reddito aggiuntivo in aree rurali;
- Messa in rete dei prodotti agro-alimentari ed artigianali locali, attivando e/o rafforzando i punti commerciali anche attraverso: le filiere corte, i
chilometri zero e altre iniziative;
- Creazione di punti vendita promozionali.
- Realizzazione di studi e ricerche, per miglirare la disponibilità di dati statistici e demografico-sociali.
La validità strategica di questa proposta di PIT è tale da ipotizzare che possa attrarre risorse finanziarie aggiuntive, recate sia in altre misure del PSR
che su fonti aggiuntive di finanziamento sia pubbliche che private, per realizzare iniziative qualificanti che incidano sullo sviluppo e sull’occupazione
del territorio di cui trattasi.
L’impostazione progettuale ed operativa della PIT viene di seguito esplicitata, presentando una Strategia specifica di intervento:
Prodotti e servizi:
I prodotti che saranno inseriti all’interno del circuito PIT, saranno esclusivamente di derivazione locale, e prodotti dalle aziende con sede sul territorio
che aderiranno al circuito ed al marchio di qualità e di salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
Infatti si intende creare un Consorzio tra produttori agro-alimentari, con una eventuale partecipazione della Comunità montana e di un partenariato fra
i Comuni, e creare un marchio di qualità, secondo la UNI EN ISO, che valorizzi il prodotto, il processo ed il territorio di provenienza.
Il Consorzio sarà l’ente gestore di questo processo-modello di sviluppo, poiché fornirà servizi, organizzazione e promozione alle aziende produttrici,
andando anche a creare le condizioni per migliorare la commercializzazione del prodotto.
Le imprese consorziate potranno avere vantaggi in termini di formazione, informazione, assistenza tecnica, marketing, distribuzione,
commercializzazione.
In particolare oltre alla valorizzazione delle produzioni agro-alimentari esistenti, è intenzione della PIT di introdurre sul territorio la coltivazione del
“grano monococco” al fine di elevare la qualità dei prodotti derivanti dai cereali ed offrire commercialmente dei prodotti che legano la ruralità alla
qualità, al gusto e alla salute.
Un prodotto di derivazione agricola che si prevede di inserire, utilizzando i terreni ampiamente coltivabili, è la birra; infatti si intende attivare un
processo che dalla coltivazione della materia prima agricole giunga alla produzione e vendita di birra con marchio locale.
La valorizzazione del patrimonio rurale in termini di oliveti e vigneti, passerà anche attraverso la reintroduzione di vitigni autoctoni, al fine di dotare
l’area, di un vitigno e quindi vino di qualità superiore che possa divenire il fiore all’occhiello ed il “presentatore” del territorio interessato allo “Sviluppo
delle terre dei principi”.
Politica di Prezzo:
Le imprese che aderiranno al Consorzio per “Lo sviluppo delle terre dei principi”, seguendo il protocollo ed aderendo al marchio di qualità, attueranno
delle politiche di prezzo prestabilite e coordinate, volte a favorire le pari opportunità, la penetrazione commerciale e la promozione dei prodotti aderenti
al marchio di qualità alimentare e ambientale.
Quindi coniugare un percorso di sviluppo che veda la qualità di tali prodotti offerta ad un costo equo ed accessibile.
Azioni distributive:
Le attività di distribuzione e diffusione dei prodotti delle aziende aderenti, saranno legate ai siti di attrattività turistica presenti sul territorio. In
particolare, si prevede di realizzare dei punti vendita-promozionali nei centri storici di Genazzano, Paliano e San Vito Romano; di creare un punto
vendita-degustazione presso l’Outlet fashion district e parco giochi tematico di Valmontone; di creare di una rete di vendita direttamente collegata con
il mercato di Roma.
Si prevede in particolare di avviare un protocollo d’intesa, tra le imprese del Consorzio per lo “Sviluppo delle terre dei principi”, ed i ristoratori locali, al
fine di proporre dei menù tipici per la degustazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari autoctoni. Altre azioni che potrebbero portare alla
conoscenza, vendita e degustazione dei prodotti saranno le manifestazioni degustative di prodotti tipici e la prevista progettazione di un itinerario
enogastronomico che guidi il turista-visitatore ai gusti tipici di questa area. A tal fine si è anche pensato di organizzare un servizio di trasporto che
colleghi i vari centri, dando la possibilità ai milioni di visitatori che si recano a Valmontone presso l’Outlet ed il Parco Giochi Tematico, di
pranzare-degustare ed acquistare i prodotti agroalimentari tipici, presso le aziende consorziate ed effettuare una visita turistica delle bellezze locali
d’interesse turistico, anche con visita presso le aziende di produzione.
Politiche di promozione e marketing:
-sfruttare le attrazioni turistiche: ad esempio gli splendidi centri storici con cantine tipiche, ristoranti ed osterie tradizionali; il polo
ricreativo-commerciale di Valmontone con i diversi milioni di visitatori annui; i Castelli; i centri storici; le aree verdi naturali-protette.
-marchio di qualità del Consorzio: sarà la credenziale di valorizzazione qualitativa e di fidelizzazione, che garantirà all’acquirente, bontà, genuinità,
tipicità dei prodotti agroalimentari; e assistenza-informazione-ospitalità per i servizi turistici.
-manifestazioni ed eventi di degustazione: da realizzarsi in maniera itinerante sul territorio e proponendo prodotti specifici accompagnati da gusti e
sapori, ad esempio “la giornata del gusto”, “Il cacio del principe”, “Vinolio”, ecc..
-attività culturali e ricreative da svolgersi presso i tre principali castelli dell’area e dedicate a tre tematiche “territoriali”: a) agricoltura multifunzionale,
con la partecipazione delle istituzioni di ricerca ed insegnamento in agricoltura come CNR, CRA, IPGRI (International Plant Genetic Resouces) ,
ENEA, ARSIAL , Istituti Tecnici Agrari (S. Benedetto, Europa Unita, G.Garibaldi, Emilio Sereni, ITA Velletri; ITA Fiumicino); b) storia e arte medievale
nello stato pontificio; c) alimentazione e salute, con la partecipazione di FAO, INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione) , ISS
(Istituto Superiore di Sanità). Ciascuno castello potrebbe ospitare seminari, convegni, esposizioni, dimostrazioni, corsi di specializzazione, mostre
fotografiche e proiezioni cinematografiche dedicati alle tre attività. Un Comitato Organizzativo coadiuvato da un Consiglio Scientifico-Culturale per
ciascun castello/tematica curerà la programmazione degli eventi, con un coordinamento generale delle iniziative. Le tematiche “agricoltura
multifunzionale” e “alimentazione e salute” si occuperanno prevalentemente di innovazione e promuoveranno l’introduzione nel territorio di attività
legate a “Lo sviluppo delle Terre dei Principi” di prodotti, tecniche e attività, nuovi o rinnovati, che potranno contribuire al suo sviluppo economico,
sociale, ambientale e salutistico.
I mezzi di promozione che verranno utilizzati saranno, sotto il coordinamento dell’Associazione culturale “In Provincia”: stampa locale, radio, stampa
regionale, contatti con tour operator, promozione presso luoghi pubblici.
La PIT per “Lo sviluppo delle terre dei principi” nei suoi elementi fondanti ha l’intenzione di coinvolgere con le stesse opportunità e nella piena libertà
competitiva, il maggior numero di attori territoriali. In particolare, si intende comporre il partenariato con soggetti operanti nell’agricoltura, artigiani,
nonché imprese ed associazioni turistiche e di promozione del territorio, cooperative esistenti e nuove forme di aggregazione, giovani imprenditori che
intendano avvalersi delle diverse opportunità offerte dal PSR.
L’iniziativa proposta è stata opportunamente messa in correlazione con il regolamento CE N. 1698/05 attuativo del PSR Lazio 2007/2013 e pertanto si
può definirlo coerente con la strategia generale del PSR, in quanto è finalizzata a sostenere lo sviluppo del mondo rurale nei suoi aspetti
occupazionali, turistici, imprenditoriali, agricoli e sociali. Con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni e dei territori rurali, attraverso
la valorizzazione degli elementi qualitativi che caratterizzano il territorio, attraverso la creazione di uno stimolo al recupero di una produzione
agro-alimentare di qualità che crei le condizioni per un incremento dell’occupazione locale, promuovendo un modello di sviluppo integrato capace di
generare un’offerta competitiva di prodotti sostenendo il ruolo multifunzionale dell’azienda agricola e di servizi, compresi anche taluni fondamentali
elementi extragricoli.
Tutti gli interventi messi in atto dalle imprese e dai soggetti aderenti alla PIT “Lo sviluppo delle terre dei principi” attraverso le misure dell’asse III del
PSR presentano una cantierabilità al 100%.
La presente PIT, quale concezione di base, prevede il coinvolgimento per ampia parte di soggetti privati, poiché l’obiettivo è quello di creare le
condizioni di sviluppo per la popolazione, per il territorio, per l’occupazione e per il reddito, attraverso un modello di sviluppo che veda quali attori
principali le imprese private in quanto ritenute motore dello sviluppo agro-alimentare, artigianale, commerciale e del trasporto turistico locale.
La PIT nella fase preliminare si adopererà per creare le condizioni affinché gli enti pubblici siano i coordinatori di questo modello di sviluppo territoriale
e creino le migliori condizioni possibili affinché le imprese private aderenti, prevedibilmente oltre l’80%, generino un’offerta competitiva di prodotti e
servizi, agricoli ed extragricoli, in grado di creare valore aggiunto e vantaggio competitivo.
Tutti gli interventi, proposti e promossi dalla PIT per “Lo sviluppo delle terre dei principi”, hanno una valenza interterritoriale, in quanto ogni prodotto o
servizio coordinato ed integrato, nato in una singola realtà privata, sarà messo in correlazione anche grazie all’intervento pubblico, divenendo
elemento di valenza qualitativa all’interno e all’esterno del territorio di origine.
Misure che si intendono attivare, interventi previsti e soggetti che possono aderire all'iniziativa
MIS.
Interventi previsti
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ristorazione specializzata, artigianato, equitazione, punti vendita specializzati partenariati pubblico-privati, agriturismi, fattorie sociali e/o
in prodotti locali, aspetti particolari del manifestarsi della multifunzionalità
didattiche, ecc..
dell’agricoltura, come l’agricoltura sociale, l’agricoltura didattica, ecc;
potenziamento e/o creazione di attività di spostamento organizzato dei turisti, partenariati pubblici privati, imprese, privati, enti, ecc..
creazione e/o ristrutturazione di edifici o di borghi abbandonati e di
grotte/cantine da restaurare e destinare all’agriturismo, al turismo rurale, alla
ristorazione e/o ai punti vendita specializzati, ecc; Realizzazione di
segnaletica turistica, investimenti finalizzati alla qualificazione di strutture
ricettive di piccole dimensioni (associazione di agriturismi), Realizzazione
itinerari tematici.
migliorare il collegamento con Roma a fini turistici, impostazione o
Partenariati pubblici privati, enti pubblici, imprese, consorzi di
rafforzamento delle filiere (cerealicole, vitivinicole, zootecnico-casearie, dei
imprese
mieli, degli ortaggi, della frutta, ecc.), potenziamento dell’agricoltura biologica,
miglioramento o creazione di viabilità interpoderali, rilancio della locale strada
del vino, ricerca e/o ripristino di sorgenti d’acqua, creazione in loco di impianti
per la produzione di energie da fonti rinnovabili o per il compostaggio di
sottoprodotti e residui agricoli, ecc; Avviamento di servizi essenziali: micronidi,
laboratori, servizi di trasporto, Realizzazione di infrastrutture su piccola scala:
micronidi e laboratori, connessioni veloci, aree mercatali.
utilizzazione dei castelli e di altri monumenti dell’antichità presenti sul
Partenariati pubblico privati, enti pubblici, imprese
territorio, facendone anche dei luoghi per visite turistiche, manifestazioni
culturali, scientifiche, divulgative, artistiche, museali, ecc; Ripristino e
realizzazione della viabilità per l’accesso e la transitabilità nei borghi rurali,
riqualificazione dell’arredo urbano e dell’illuminazione.
recupero dei locali attualmente adibiti a cantine sociali secondo un
Partenariati pubblico-privati, enti pubblici, pro-loco,
programma di riconversione di tali strutture, recupero di casali rurali e di grotte associazioni turistiche, imprese
scavate nel tufo per farne dei luoghi di ritrovo, di ristoro, di studio, ecc; Tutela
e riqualificazione del patrimonio culturale rurale: recupero e valorizzazione
con finalità turistico e culturale di cantine e fontane inserite in itinerari tematici.
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Soggetti che possono aderire
attivazione di corsi di specializzione e/o di addestramento in attività agricole
Partenariati pubblico-privati, comuni, enti di formazione,
particolari o afferenti anche all’extraagricolo, realizzati con il supporto di enti di imprese, consorzi di imprese
formazione e/o di ricerca specializzati, ecc; Azioni formative ed informative
rivolte agi operatori economici.
manifestazioni per la diffusione di innovazioni utili in agricoltura e nell’indotto, Partenariati pubblico-privati, enti pubblici, imprese, consorzi
studio e rivalutazione di antiche tradizioni legate, all’equitazione, alla
di imprese
degustazione, al canto, ai costumi tradizionali, alla musica, ai balli, ai lavori nei
campi, al rilancio di antiche fiere e mostre del bestiame e dei prodotti agricoli,
agroalimentari e artigianali, altre manifestazioni paesane, ecc. Realizzazione
di materiale informativo e divulgativo ed organizzazione di eventi. Studi sulle
zone interessate.
Iniziative di informazione e pubblicita' in corso
Il presente intervento PIT avrà nelle attività di informazione e pubblicità un elemento di notevole rilevanza, poiché è necessaria per il raggiungimento
degli obiettivi prefissati che ci sia una ampia e diffusa attività divulgativa verso la partecipazione dei soggetti ed attori territoriali siano essi aderenti o
beneficiari indiretti dei vantaggi che la PIT apporterà sull’area di intervento.
A tale scopo sarà garantita una ampia diffusione delle informazioni e dei contenuti della PIT attraverso mezzi stampa, tavoli di partenariato
pubblico-privato, direct marketing, incontri pubblici. L’obiettivo delle azioni di informazione e pubblicità sarà quello di trasferire le informazioni ai
potenziali aderenti e partner di progetto, al fine di farli aderire; inoltre sarà anche attraverso le attività di marketing promozionale che si darà attuazione
alla PIT.
Dunque le attività di comunicazione e divulgazione sia in fase preliminare che definitiva saranno ampiamente garantite, e ciò è testimoniato
dall’adesione alla PIT dell’associazione culturale “In provincia” che si occupa di comunicazione, marketing, pubblicità e divulgazione territoriale a
mezzo stampa. Attualmente sono in corso contatti diretti con le imprese agro-alimentari operanti sul territorio per illustrare il progetto ed acquisire una
pre-adesione.
Ad esempio hanno già manifestato interesse:
-Agriturismo Bertacco (Paliano)
-Caseificio Fois (Genazzano)
-Associazione culturale “In provincia”
-Az. Agricola Schiavella Carlo (Genazzano)
-Agriturismo Grotta Biscia di Carpentieri Fiorella (Genazzano)
-Az. Agricola Ascenzi Luigi (Genazzano)
-Ippoterapia Ceccobelli Mauro (Genazzano)
Il progetto è condiviso anche dal CRA Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia centrale e dal CRA Centro di ricerca per la cereagricoltura
di Roma e vanta nella sua struttura organizzativa preliminare le seguenti persone fisiche: prof. Gaetano Ciolfi (Agronomo), Piras Battista (Agronomo),
Perini Livio (Agronomo), Prof. Norberto Pogna (Agronomo).
In corso di presentazione della PIT preliminare avverrà l’adesione delle Amministrazioni Comunali dei territori interessati, poiché ad oggi i Comuni
interessati si trovano ad effettuare il rinnovo delle Amministrazioni con le elezioni del Sindaco e del Consiglio Comunale.
Anche le Comunità Montane di riferimento sul territorio, svolgeranno un ruolo di partnership e sostegno alla PIT per “Lo sviluppo delle terre dei
principi”, mettendo a disposizione le informazioni, la logistica ed i canali promozionali da essere possedute.
Estremi per l'invio delle richieste di adesione:
indirizzo
Perini Valentina-Agriturismo Bertacco Loc. Poggio Romano 03018 Paliano (Fr)
email
n. telefono
n. fax
[email protected]
069578041
069578041
Note
La PIT per “Lo sviluppo delle terre dei principi” a seguito del superamento della fase preliminare, avvierà un piano comunicazionale mirato, al fine di
informare le aziende, gli enti ed i singoli, delle caratteristiche ed obiettivi che si intende perseguire e quindi dei vantaggi dell’adesione al PIT.
Tutta l’attività di adesione e raccolta dei soggetti partecipanti, sarà incentrata sulla più ampia e libera diffusione e divulgazione di informazioni, sulla più
aperta opportunità di adesioni, sulla trasparenza, sulla libera concorrenza tra tutti i soggetti ed eliminando tutti quegli elementi che possano
rappresentare un impedimento od un ostacolo all’adesione.
In particolare sarà avviato un piano comunicazionale territoriale a mezzo stampa locale, dove fornire elementi tecnici e modalità di adesione ai
soggetti residenti sul territorio potenzialmente interessati e che possano aderire.
Inoltre verrà definito un riepilogo del modello di sviluppo che la PIT vuole attuare, il quale verrà distribuito a tutte le imprese che possono
potenzialmente aderire all’iniziativa.
Verrà distribuito un modulo di adesione nel quale raccogliere tutte le informazioni preliminari per l’adesione del soggetto interessato; verranno
organizzati almeno due incontri pubblici aperti al pubblico per illustrare le caratteristiche della PIT e per raccogliere suggerimenti ed adesioni per la
redazione della PIT definitiva.
Il soggetto promotore sarà l’elemento di riferimento per fornire informazioni e per raccogliere le adesioni che dovranno avvenire esclusivamente in
forma scritta ed in tempi prestabiliti. I soggetti che aderiranno dovranno rispettare alcune regole organizzative di base che saranno di fondamentale
importanza per il raggiungimento dell’obiettivo finale e per creare un modello di sviluppo che punti sulla qualità dei processi e sia volto all’incremento
occupazionale, all’incremento dell’atrattività turistica del territorio a vantaggio delle imprese e della popolazione.
La modulistica di adesione, dovrà essere consegnata al soggetto proponente a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure a mano con
ricevuta di consegna.
Firma promotore:
Luogo e data
Paliano, 10/06/2009
Allegato: copia documento d'identita' del sottoscrittore
firma