xxi festival della canzone romana
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xxi festival della canzone romana
XXI FESTIVAL DELLA CANZONE ROMANA Insieme ai big Fiorini, Califano e Vianello, premiati i tre giovani finalisti con il premio della Stampa Campo de’ fiori una o i c s Ti la one canz ordo Diario di b Venticinque mo(n)di per socializzare. A cena La’... da Andy Luotto Un ricordo per Marco Simoncelli. Ciao Sic... Maggio 2011. Il “Giro John Mayall. Terza età in blues Renato Conti, 100 anni I social network più gettonati 278 gli agriturismi nella Tuscia. Campo de’ fiori 2 SOMMARIO Editoriale: Per amor di Patria....................................3 L’intervista: Ti lascio una canzone 2011 - diario di bordo................................................4-5-6 XXI Festival della Canzone romana..8-9 La forma dell’acqua............................11 Roma che se n’è andata: Via di Ripetta - Strada di eroi..............12-13 Suonare Suonare: John Mayall.......................................14-15 Curriculum vitae: I Bingol Jazz Quartet..............................16 Ecologia e ambiente: Città in ginocchio....................................18 A cena La’ ... da Andy Luotto..............19 Il trattamento della scoliosi con i corsetti.................................................21 L’educazione: nuova frontiera dello sviluppo...............................................22 Venticinque mo(n)di per socializzare23 Quando l’ospitalità è di casa.............24 Come eravamo: Fornaci e casole, botti e presse, cessi e lavabi, eppoi.. i piatti..............................25 Sindrome della bandelletta tibiale.....26 Missionari a Fabrica di Roma.............27 Ass. Artistica IVNA: “Sguardi, dai diritti dell’uomo all’uomo senza diritti”....................................................28 Eraldo Bigarelli in tour artistico.........29 Nel cuore.............................................29 Il Fumetto: Raqiya...................................................30 La rubrica dei cognomi.......................31 A spasso con Dio.................................32 Come ali di farfalla..............................32 La Reverenda camera Apostolica.......33 Agostino Paradisi................................34 Ricordo di Marco Simoncelli...............35 Una “Fabrica” di ricordi: Le botteghe dei botteganti......................36 Presentazione del romanzo “Un nobile brigante” .............................................37 “Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo”..............................................37 Civita News................................38-39-40 News....................................................41 Federico Campanelli, la passione per il pool......................................................42 Campo de’ fiori in arte news..............42 Giocando per le vie del centro storico.........................................................43 Foto & foto..........................................43 Le storie di Max: Ornella Vanoni........................................44 Fabio Andreotti canta per il Club Rotary Flaminia Romana....................45 I nostri amici.......................................46 Oroscopo .............................................47 Agenda............................................48-49 Messaggi..............................................50 Il Calendario 2012..............................51 L’angolo del poeta..............................52 Roma com’era.....................................53 Album dei ricordi.........54-55-56-57-58-59 Annunci gratuiti..............................60-61 Selezione offerte immobiliari .......62-63 VISITATE LA NOSTRA PAGINA DI FACEBOOK E RICHIEDETECI L’AMICIZIA!!!! VI TERREMO AGGIORNATI SULLE TANTISSIME INIZIATIVE E NOVITA’ CAMPO DE’ FIORI! LA RIVISTA CHE AMATE DI PIU’!!!!! Siamo quasi 2000!!!! Anche tramite il nostro sito www.campodefiori.biz I NOSTRI RECAPITI UTILI SEDE OPERATIVA: PIAZZA DELLA LIBERAZIONE, 2 - CIVITA CASTELLANA (VT) TEL/FAX 0761.513117 - [email protected] SEDE RAPPRESENTATIVA : VIALE MAZZINI, 140 - ROMA Siate protagonisti della rivista che amate di più!!! Campo de’ fiori Per amor di Patria Macerare nei problemi sociali, affogare nell’incertezza, essere avviliti, desolati, delusi, amareggiati, tristi, umiliati e sconfitti. Contrapporre il nichilismo alla fede, il bene al male, l’angoscia alla speranza, il razionale all’irrazionale… quanta confusione! Che mondo vecchio! di Sandro Anselmi Cadranno i governi, sventoleranno nuovi vessilli di partito, ma per quanto tempo ancora gli italiani dovranno sacrificarsi per amor di Patria? E più i giovani! Vengano allora ad estirpare radicalmente le ingiustizie, a cercare un nuovo ideale. Riceveranno fede assoluta e, con l’indomita forza dell’età , avranno tutto il domani ed un mondo che vada verso un’unione universale dell’umanità ! Meravigliosi, spavaldi giovani, coraggio! 3 Campo de’ fiori 4 “TI LASCIO UNA CANZONE 2011” V EDIZIONE b o rd o i d o i r Dia Tutto quello che le telecamere non dicono Sandro Alessi con la conduttrice Antonella Clerici, poi insieme ad uno degli ospiti, Orietta Berti. Nella foto a dx con il nostro lasciapassare Alessandro Oliverio. Nella foto di fianco a sx, invece, gli autori durante la diretta tv. Da casa non si Il 17 Settembre è partito proprio per i bampercepisce la passione bini un vero divertita la quinta edizione di mento e pertanto ho “Ti lascio una canzoche tutti coloro, che apprezzato l’idea di ne”, condotta su Raiuno girano dietro le da Antonella Clerici, Roberto Cenci, seppur contrariato dal in diretta, quest’anno, telecamere, mettono fatto di aver ripropodall’Auditorium Rai del Foro Italico di Roma, sto con “Io canto”, per il proprio lavoro. che andrà in onda fino un clone nella stessa a Dicembre. stagione televisiva Questa volta ci sentiamo direttamente sulle reti Mediaset. Cercherò in queste coinvolti in quanto abbiamo una mini balpoche righe di farvi assaporare le mie lerina di famiglia che partecipa al proemozioni vissute ogni settimana accanto gramma. agli autori, agli ospiti, all’orchestra, alla A dire il vero, delle quattro precedenti edigiuria ed alla mitica ed inossidabile zioni non avevo visto granché , anche perAntonella Clerici. ché ho sempre ripudiato il modo di fare La cosa che mi ha colpito immediatamenspettacolo con i bambini. Ma trovandomi te è l’interpretazione dal vivo dei cantanti oggi coinvolto, devo dire che ho riscontrain erba che dalla televisione non si riesce a vivere pienamente e la passione che tutti coloro che girano dietro le telecamere ci mettono per fare il proprio lavoro. I piccoli partecipanti sembrano avere tanti genitori che si prendono cura di loro. A cominciare da Alessandro Oliverio della “Ballandi Entertainment spa” che non li lascia un minuto e cura ogni dettaglio minuziosamente e che ci guida a conoscere il dietro le quinte, per finire al Maestro Leonardo De Amicis che, abbandonata la professionalità obbligata, sfoggiata durante il Festival di San Remo, mette la sua esperienza a disposizione di tutti, comprendendo con amore gli errori dei giovani cantanti. ANTONELLA CLERICI: tanta tv alle spalle, ma la conduttrice di punta della Rai non Campo de’ fiori 5 Nella foto in alto a sx, Sandro Alessi con i coristi dell’orchestra. Poi un momento delle prove. Nella foto al lato a sx, invece, le giovani ballerine ed a dx Sandro Alessi insieme alle coreografe Simona Mastrecchia e Eliana Ghione. I piccoli partecipanti sembrano avere tanti genitori che si prendono cura di loro! si dimostra mai soddisfatta ed ogni sabato sera si mette in gioco con il suo originalissimo modo di presentare sempre giocoso. Si trova a suo agio tra tanti bambini forse perché anche lei è ancora giovane oppure perchè si sente mamma di questa grande famiglia. GIURIA DI QUALITA’ : Massimiliano Pani, Francesco Facchinetti ed Orietta Berti. Hanno il compito di scegliere l’interpretazione migliore e assegnare il premio di qualità alla canzone che riterranno, alla fine, la migliore della serata. I GIOVANI INTERPRETI : Beatrice Coltella (7 anni), Andrea Ascanio (8), Gaia Cauchi (8), Rebeca Maria Neacsu (8), Giacomo Ramundo (8), Elena Soffietto (8), Giorgio Franzè (9), Valerio Monaco (9), Martina Di Florio (10), Luana Frazzitta (10), Anna Morganti (10), Ludovica Vatteroni (10), Stefan Cristian Atirgovitoae (11), Chiara Cannabona Angelis, Gaia Secchi, Martina Sineo, (11), Maria Cristina Craciun (11), tutte con un età compresa tra i sette ed i Irene Puzone (11), Fabrizio Bolpagni quattordici anni, guidate abilmente dalle (12), Gioele Albertella (12), Vincenzo coreografe Simona Mastrecchia e Belfiore (12), Adelaide Cavallaro Eliana Ghione. (12), Giuseppe Picciallo (12), Maryan Vorremmo raccontarvi anche di tutte quelTancredi (12), Giada Borrelli (13), le persone che per tutta la settimana si Nico Bruno (13), Ludovico Creti (13), danno da fare affinché la trasmissione del Daniel Vicari (13), Michael Bonanno sabato risulti la più bella e la più vista. (14), Nicola Cardinale (14), Antonio Soltanto le sarte e gli addetti sono una Cocciolo (14), Angela e Marianna ventina, tra cui Federica, Lucia, Fontana (14), Sabrina Pesce (14), Annalea, Ilaria, Vittorio Sisto (14), Tante le persone Sabrina, Annalisa, Luca, Paola, ce la mettono proprio Bice, Manuela, Anna, tutta per far sì che la che durante la Beatrice, Pina, Daniela, canzone scelta per settimana si Maria, Alessia, che ci spiegaloro, arrivi al cuore della giuria e del pubdanno da fare per no come i bambini reagiscano positivamente a tutte le prove blico. Ogni sera, lo la buona riuscita costumi ed abiti, prendendo ricordiamo, sono come un gioco… coadiuvati dalle splendella diretta: sarte tutto I parrucchieri (Trucco e dide voci dell’esperto e parucchieri in Parrucco) sono quattro in Coro, composto da pianta stabile per l’orchestra, Marco, Monica, primis! le bambine ed i cantanti, più i Valentina e Luca. parrucchieri e le truccatrici personali di Antonella Clerici. Gianni ci presenta i colLE PICCOLE BALLERINE: Alice Pea, leghi di lavoro: Annamaria, Chicca, Francesca Oliverio, Siria Rossi, Giulia Federica, Robertino, Annalisa, tutti Buonomini, Emily Neri, Alessandra indaffarati sulle capigliature ed i volti degli Curti, Chiara Taraborrelli, Giada Di interpreti e ci spiega che per ogni acconCapua, Serena Buonocore, Aurora ciatura il tempo necessario è diverso “si va Monetti, Virginia Casauia, Lilù De 6 Campo de’ fiori Ancora dietro le quinte di Ti lascio una canzone, con i parucchieri, intenti a curare nel miglior modo possibile l’immagine di tutti, e le sarte, circondate dai loro indispensabili ed inseparabili strumenti di lavoro, ago, filo, centimero e forbici. dai 5 ai 45 minuti, dipende da quello che si deve realizzare…”. Esce proprio dalla sala “Trucco e Parrucco” la mitica Orietta Berti e subito le chiediamo cosa consiglierebbe a questi giovanissimi cantanti. “E’ molto, molto difficile arrivare al successo, oggi è come vincere un terno al lotto, ci vogliono i mezzi vocali, che oggi come oggi sono primari, insieme a molta fortuna e soprattutto incontrare le persone giuste al momento giusto. Altro elemento importante è avere una canzone che possa metterti in luce in modo che un discografico od un produttore ti possa seguire, perché da solo non ce la puoi fare… Nella trasmissione il nostro criterio di voto è la nota di merito ad un ragazzino che ha fatto l’interpretazione migliore; non guardiamo la canzone ma come viene interpretata. La giuria di sala e quella da casa vota invece la canzone che va in finale. Per un consiglio finale direi a questi mini cantanti di fare attenzione alla voce che se non curata adeguamente, crescendo, potrebbe danneggiarsi.” Oggi ci fermiamo qui, ma vi prometto che continueremo a seguire dall’interno la trasmissione, andando a conoscere il regista e gli autori. Alla prossima puntata… Sandro Alessi Campo de’ fiori 8 Il 31 Ottobre al Teatro Olimpico, la serata finale delle premiazioni XXI FESTIVAL DELLA CANZONE ROMANA La nostra rivista, per il terzo anno consecutivo, premia i giovani finalisti Pino Cartella, Paola Ruggeri e Fabrizio Morina Foto di Adriano Di Benedetto F Franco Califano Lando Fiorini Edoardo Vianello Giorgio Onorato Luciano Rossi Alberto Laurenti I ballerini della Crazy Gag in una delle sue coreografie orse sarebbe il caso di dire “barcolla, ma non molla”! E già , perché seppur con qualche giorno di ritardo rispetto alla data consueta, anche quest’anno il patron Lino Fabrizi è riuscito a realizzare la ventunesima edizione del Festival della canzone romana, di cui è ideatore dal 1991, per l’appunto. Proprio la sua tenacia e caparbietà hanno fatto sì che la manifestazione tornasse più brillante che mai, senza dubbio una delle migliori degli ultimi anni. Tanti i nomi illustri che rappresentano la musica popolare della capitale, da richiamare l’attenzione di un foltissimo pubblico. Ad aprire la serata sul palco dell’Olimpico, introdotto dallo storico presentatore del Festival Francesco Vergovich, affiancato quest’anno dalla bravissima e giovanissima Benedetta Rinaldi, Luciano Rossi, con, tra le altre, la sua famosissima “Ammazzate oh”. A seguire, poi, Lando Fiorini, accompagnato al piano dal maestro Vincenzo Romano, sua spalla anche negli spettacoli in scena Silvana Pampanini con la Rinaldi e Fabrizi al mitico Puff, per alcuni dei più bei brani che il repertorio romano offre. Franco Califano, invece, ha rubato applausi al pubblico con i suoi migliori cavalli di battaglia, come “Tutto il resto è noia” e “Minuetto”, che hanno fatto innalzare dalla platea un gran coro di voci. Edoardo Vianello, con la sua band, ha invece portato una ventata di leggerezza grazie ad un mix dei suoi brani più famosi. A concludere lo spettacolo la voce stentorea ed ancora ben ferma di Giorgi Onorato, che Campo de’ fiori Pino Cartella, finalista col brano “La mia città” Il Patron Lino Fabrizi omaggia la presentatrice della serata, Benedetta Rinaldi affiancata sul palco da Francesco Vergovich Paola Ruggeri, finalista con “Mille fontane” 9 Fabrizio Morina con “Ar pensiero de pensacce” Il momento della premiazione. Da sx: Benedetta Rinaldi, Fabrizio Morina, Pino Cartella, Ermelinda Benedetti, che ha premiato i finalisti per la rivista Campo de’ fiori, l’onorevole Claudio Bucci, segretario generale della Presidenza del Consiglio della Regione Lazio, Paola Ruggeri e Lino Fabrizi. festival a livello di quello di Sanremo!” è riuscito a guadagnarsi una lunga stanDietro le quinte, intanto, guardando lo ding ovation finale. Ma tra l’uno e l’altro, spettacolo in attesa del momento finale hanno trovato spazio per esibirsi anche delle premiazioni, abbiamo la possibilità di Alberto Laurenti, Angelo Blasetti, scambiare quattro chiacchiere con gli artiFloriana del Grande fratello, che ha sti, tra un Giorgio Onorato che se ne sta recitato una bellissima poesia di Trilussa e seduto in disparte ad ascoltare; un i giovani ballerini della Crazy Gag, nonCalifano che, appena arrivato, dopo esseché , ovviamente, i tre finalisti del festival re stato inseguito dagli altri giornalisti, con i loro nuovi ed originali brani: Pino cerca disperatamente una sedia sulla Cartella, Paola Ruggeri e Fabrizio quale sedersi non solo prima di entrare in Morina. Ed è proprio a loro che la nostra scena, ma anche sul palco, circondato dai testata, rappresentata dalla sottoscritta, ragazzi della sua band; una Floriana che ormai per il terzo anno consecutivo ha ostenta orgogliosa tutta la sua voluto assegnare il romanità ; Vergovich che premio speciale della 1.400 spettatori, applaude agli artisti al termine stampa, impegnandoper onorare la delle esibizioni; la Rinaldi che si così anche a sostenere il Festival, come migliore tradizione cerca disperatamente il suo trench per coprirsi; il corpo di importante mezzo di musicale della ballo che sale e scende per camconservazione delle tradizioni musicali, ma capitale, con artisti biarsi di costume e qualche altro che passeggia nervosamente o anche culturali e storici e nuove osserva attentamente perché popolari di Roma capitale. Soddisfatto, proposte giovanili tutto fili liscio. Chiediamo allora al nostro compiaciuto del suo caro amico Lando come vanno le operato e ripagato anche stavolta degli cose: “Siamo in piene prove per ultimare sforzi profusi per la buona riuscita della il nuovo spettacolo: Lo stivale in mutansua creatura, Lino Fabrizi ringrazia noi, ma de”. ringrazia anche tutti i suoi amici artisti che Ci sarà Loretta Rossi Stuart, assente lo sostengono prepotentemente in questo anche in questa serata? “No, Loretta è , progetto e quanti lo aiutano nell’organizbuon per lei, impegnati in altri lavori.” zazione, come l’ufficio stampa Elisabetta Quando riaprirà il suo storico locale Castglioni e l’autore Silvestro Longo, ramtrasteverino? “Presto, molto presto. maricandosi, però , ci confessa di una Sono già aperte le prenotazioni”. cosa “che la difficoltà di mettere in piedi Monteleone, invece, chitarrista di ogni anno questa manifestazione sta nella Giorgio Onorato, ci racconta qualche mancanza di fondi, perché se ci fossero piccolo segreto del cantante: “Giorgio, sarebbe molto più semplice realizzare un nonostante i suoi ottantatrè anni, ha una voce eccezionale. Già al mattino presto, senza aver fatto esercizi vocali di alcun genere, riesce, a freddo, a prendere note altissime. Dorme molto poco e anche se la sera andiamo a letto tardi per aver fatto delle serate in giro nei locali, lui si sveglia presto ed è pronto per affrontare una nuova giornata”. Ma cosa fa nel tempo libero? “E’ un vero e proprio mago della micromeccanica e dell’elettronica. Riesce ad aggiustare guasti anche in congegni piccolissimi, come gli ingranaggi degli orologi!”. Con Benedetta Rinaldi, invece, è nata da subito una simpatia, dovuta forse anche alla reciproca curiosità che fa inevitabilmente parte del nostro lavoro. Benedetta, di cosa ti occupi di preciso? “Lavoro per Rai International, Rai Italia e Radio Vaticana. Sono autrice dei programmi che conduco”. Quanti anni hai? “Ho trent’anni”. Benché giovanissima, la conduttrice televisiva, ironica, spiritosa e sorridente, l’abbiamo vista anche nel programma di Rai Uno “A sua immagine”, in onda la domenica mattina, prima della diretta della Santa Messa. Tra il pubblico anche l’onorevole Federico Mollicone, presidente della Commissione per la cultura di Roma Capitale. Un saluto a tutti, prima di andar via, con l’augurio di rincontrarci, oltre che in altre occasioni, sicuramente il prossimo anno, per questo appuntamento che deve rimanere fisso. Ermelinda Benedetti Campo de’ fiori 11 La forma dell ’acqua Per evitare di trovarsi con gli occhiali completamente “annebbiati”, basta utilizzare semplici lenti antiappannamento. Un libro, per me, è un po’ come un vecchio e caro amico, la cui sola presenza basta per farmi rivivere le emozioni comuni. Così come incontrando un vecchio amico, per rivivere i bei tempi andati bastano Paolo Balzamo poche parole, un’eresponsabile spressione di allora, una formazione e allusione, riprendendo informazione in mano un libro che è Centri Ottici Lisi piaciuto non sempre e Bartolomei occorre rileggerlo intewww.lisi-bartolo- ramente per riviverlo, mei.com ma basta sfogliarlo, annusarlo, scorrerne l’indice per riviverne la struttura, rileggere qualche brano. E così è stato per quel libro che riposava nella mia libreria disordinatissima, tra tanti suoi colleghi dal millennio scorso. Mi è ricapitato in mano “La forma dell’acqua”, quel gioiellino di Camilleri, il quale vede la Copertina del romanzo di Camilleri “La forma dell’acqua” prima apparizione letteraria del Commissario, che col suo “Montalbano, sono”, fa da contrappunto al “My name is Bond, James Bond”. Proprio il detective siculo si chiede “che forma ha l’acqua?” e conclude che l’acqua ha la forma che le si vuole dare, cambiando il contenitore. E così , nel romanzo, si era dato ad un omicidio “eccellente” la forma adatta per attribuirlo ad una innocente “escort”. Riposto l’amico tra i suoi colleghi, mi sono chiesto “Ma che forma ha l’acqua, senza un contenitore?” Una goccia d’acqua è sferica: le molecole si attraggono tra Lente appannata vista al microscopio loro. Solo quando cade, la resirifugio o in albergo, e trovarsi come in stenza dell’aria le fa nascere la “codina” ed un’alba invernale in Val Padana. O ancora assumere appunto la forma “a goccia”. scoperchiare una pentola per vedere cosa Quando però una goccia si forma o cade bolle, e non solo non riuscire a vederlo,ma su una superficie, la “forma dell’acqua” non vedere più né pentola né cucina, ma varia, perché dipende non solo dalle forze solo tutto bianco ed ovattato. di attrazione reciproca delle sue molecole, ma anche da quanto la superficie riesce ad Certo non è possibile impedire al vapore di “attrarre” l’acqua, ossia dalla sua “idroficondensare su una parete fredda: è un lia”, e può mantenere la forma sferica o principio ben preciso di fisica. Oggi però spargersi in misura diversa sulla superfipossiamo trattare la superficie in modo cie. che l’umidità non formi “grumi”, ossia gocLa “nebbia” sulle lenti è formata da miriacioline microscopiche che smerigliano, sia di di goccioline d’acqua che si depositano pur temporaneamente, le lenti. Vari tipi di sulla superficie più fredda mantenedo la lenti “antiappannamento” sono in comloro forma sferica. Se però questa supermercio già da diversi anni, ma solo oggi la ficie è “idrofila” le goccioline si spanderantecnologia ci ha regalato risultati davvero no immediatamente e la lente resterà soddisfacenti, e per crederci, basta provarumida sì , ma perfettamente limpida. lo. In tutti i centri Lisi & Bartolomei potrete E’ esperienza di tutti i portatori di occhiali “giocare” con le nuove lenti antiappannadi trovarsi con le lenti appannate e non mento e verificarne l’efficacia. vedere più nulla: basta prendere un caffè Che ne dite, la panna sta meglio sul gelao un tè e soffiare nella tazzina per raffreddarlo, ed ecco che di colpo sembra che to o la volete ancora sugli occhiali? un gelataio dispettoso ci abbia spremuto un sifone di panna sugli occhi. Oppure, Hasta la vista durante la settimana bianca, entrare nel 12 Campo de’ fiori Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi Via di Ripetta - Strada di eroi Percorro la centralissima Via di Ripetta, originariamente realizzata sul tracciato di una vecchia strada romana che univa la Via Flaminia all’odierno Ponte S. Angelo, per la quale, nel Cinquecento, Leone di Riccardo Consoli X, Giovanni de’ Medici, 1513 - 1521, promosse una radicale ristrutturazione commissionando ad Antonio da Sangallo “il Giovane” la progettazione di una nuova arteria cittadina, che consentisse il collegamento diretto di Porta del Popolo con Palazzo Madama, residenza della sua famiglia. Il cronista dell’epoca annotava che le spese per la suddetta ristrutturazione vennero in gran parte sostenute con una particolare tassa imposta alle numerose prostitute che esercitavano a Campo Marzio. Questa strada si chiamò originariamente Via Leonina, nome che conservò fino al 1704, quando, con la costruzione del Porto di Ripetta, prese l’attuale nome. Tre i personaggi: Eleonora Fonseca Pimentel (1752-1799 ), letterata e nobile; Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio (1800-1849 ), oste e capopolo; Ernesto Buonaiuti (18811946 ), prete e storico. Cosa possono mai avere in comune persone così socialmente diverse e vissute in tempi così diversi? Soltanto la strada in cui sono nate, Via di Ripetta per l’appunto. Eleonora Fonseca Pimentel al n. 22, Ernesto Buonaiuti al n. 110 e Angelo Brunetti al n. 248. Ma chi erano costoro? Erano, innanzi tutto, persone libere al punto da non essere disposte a subire passivamente il sistema in cui vivevano, ma non solo, ebbero, infatti, la pretesa di adoperarsi per la liberazione degli altri, circostanza, questa, che li poneva in una situazione di grande pericolo, tanto da determinare un ulteriore elemento di comunione, quello di l’essere stati condannati dal potere. Via di R ipe tta Eleonora Fonseca Pimentel, Angelo Brunetti detto Ciceruacchio ed Ernesto Buonaiuti Eleonora Fonseca Pimentel animatrice e guida, assieme ad altri compagni, della Vista dall’alto di Piazza del Popolo, con Via del Corso al centro, Repubblica NapoletaVia del Babbuino alla sua sinistra e Via di Ripetta a destra. na del 1799, venne figlio; persona colta con la possibilità di giustiziata a Napoli dai Borbone e dagli frequentare l’alta società ; Angelo, un inglesi il 20 agosto del 1799; Angelo bravo e affermato lavoratore con una bella Brunetti, generoso capopolo, durante la famiglia, era molto amato dalla gente; Repubblica Romana del 1849, venne fuciErnesto, era destinato a una brillante carlato il 10 agosto del 1849 dagli austriaci riera ecclesiastica e universitaria arricchita sul delta del Po assieme ai due figli; da innumerevoli pubblicazioni, ma gli eroi Ernesto Bonaiuti, non venne giustiziato, sono fatti così , capaci come sono di rinunma la Chiesa prima e il Fascismo dopo lo ciare al loro benessere soltanto perché emarginarono, privandolo dell’incarico unisentono che gli altri non riescono a comversitario e, spiato di continuo, gli resero prendere. Qualcosa che si chiama libertà e la vita difficilissima; a ben vedere, una proprio in nome di questa libertà i nostri sorta di esecuzione prolungata nel tempo, tre eroi hanno voluto dare un senso più egli morirà a Roma il 20 aprile del 1946. grande alla loro vita. Potevano di certo comportarsi diversaMa vediamo di conoscere più da vicimente. Eleonora, una nobile benestante, no Angelo Brunetti, un uomo impeera moglie di un ufficiale borbonico con un Campo de’ fiori tuoso e gioviale, dalla vigorosa eloquenza, che bene sapeva interpretare i sentimenti collettivi; da piccolo lo chiamavano Ciruacchiotto ossia “grassottello”, nomignolo che divenne poi Ciceruacchio, con il quale sarebbe passato alla storia. Sembra che da giovinetto, fosse stato garzone nel Seminario Romano all’Apollinare, infatti, sulla porta d’ingresso di una piccola stanza in prossimità delle scale secondarie, si può ancora leggere, lo scritto a matita: “Angelo Brunetti”. Uno straordinario personaggio emerso nei giorni della gloriosa Repubblica Romana del 1849, quando organizzò il trasporto di armi e munizioni per la difesa del nuovo regime, prodigandosi poi per far passare, attraverso le linee francesi che stringevano d’assedio la città , bestiame e cibo per la popolazione. Durante gli aspri combattimenti Brunetti, con l’aiuto dei due figli, realizzò ancora punti di pronto soccorso e di ristoro per coloro che erano impegnati nella battaglia e, stando a quanto riferito da chi ebbe modo di conoscerlo, l’infaticabile oste si recò ovunque potesse esser di qualche aiuto ai difensori della Repubblica. Nato a Roma nel settembre del 1800, nel quartiere Campo Marzio, era figlio di un maniscalco; egli stesso fu carrettiere, commerciante di bestiame e foraggi e gestì anche una taverna nei pressi di Porta del Popolo. Un popolano autentico dal carattere vivacissimo e dalla notevole intelligenza. Con il soprannome di Ciceruacchio era conosciuto da tutti i romani ed era notissimo nella zona del Porto di Ripetta, sulla sponda sinistra del Tevere; persona brillante e molto socievole, era amato dal popolo e, anche grazie alla sua capacità dialettica, parlava esclusivamente il romanesco, divenne ben presto un rappresentante dei sentimenti popolari, caratteristica, questa che emerse sopratutto con l’avvento al soglio Pontificio di Pio IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846 1878. Egli si fece portavoce dell’ansia popolare e, nel luglio del 1846, nel corso di una manifestazione di popolo, dopo avere ringraziato pubblicamente il Papa per aver concesso la libertà ad alcuni prigionieri politici, donò alla popolazione alcune botticelle di vino, accendendo un grande fuoco in prossimità di Porta del Popolo. Nel periodo primavera - estate del 1847, è l’organizzatore di manifestazioni popolari per sollecitare il Papa a continuare nel suo programma di riforme all’interno dello Stato Pontificio e, nell’autunno di quello stesso anno effettua un giro trionfale in Umbria e in Sabina dove è accolto con onori e banchetti; a Rieti riceve un attestato di amicizia da parte del poeta Angelo Maria Ricci. Da cattolico osservante si schiera apertamente dalla parte degli ebrei quando il Papa consente l’esercizio delle loro attività commerciali anche al di fuori del recinto del Ghetto e partecipa personalmente all’abbattimento dell’odiato muro. Ma quando, alla fine del 1847, alcuni componenti della Corte Pontificia prendono il sopravvento, suggerendo al Papa alcune misure antipopolari, Ciceruacchio si schiera contro la Curia e diventa punto di riferimento per tutti gli anticlericali. Nel gennaio 1848, la Principessa Cristina Trivulzio Belgioioso arriva a Roma con il compito di adempiere a una missione politica affidatale personalmente da Mazzini. Qui incontra alcuni autorevoli personaggi della nobiltà e della cultura, noti per i loro sentimenti liberali, ma vuole incontrare anche Ciceruacchio ormai riconosciuto capopopolo. Cessata la resistenza contro i francesi, Garibaldi lascia Roma per dirigersi alla volta di Venezia insorta e resistente all’assedio austriaco. Ciceruacchio e i suoi figli seguono il generale diretto a Cesenatico per imbarcarsi verso Venezia. La flottiglia garibaldina viene intercettata al largo di Punta Maestra, Ciceruacchio con il figlio Luigi, sospettato dell’uccisione di Pellegrino Rossi e il giovanissimo Lorenzo di appena 13 anni, si uniscono ad un piccolo gruppo di sbandati con cui vagano disordinatamente per alcuni giorni nella zona del Delta del Po. La loro presenza è segnalata agli austriaci, il 10 agosto vengono catturati e fucilati la stessa notte senza alcun processo; allineati sulla golena dell’argine destro del Po di Tolle, mentre i soldati caricano i fucili, Ciceruacchio chiede che venga risparmiata la vita al piccolo Lorenzo, ma il comandante del plotone ordina di sparare proprio sul ragazzo, dopo di che vengono giustiziati tutti gli altri. Si concluse così la gloriosa avventura di Ciceruacchio e dei suoi figli. Le mondine delle risaie disseminate fra i rami del delta 13 Ritratto di Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio (“grassottello”), personaggio di spicco nella storia ottocentesca d’Italia, anche lui nato in Via di Ripetta, come Eleonora Fonseca Pimentel ed Ernesto Buonaiuti. del Po, per molto tempo, intonarono una filastrocca di origine popolare, ispirata dal tradimento di cui otto garibaldini erano stati vittime. Oggi i loro resti riposano nell’ossario del Gianicolo, sotto il monumento che custodisce la memoria degli eroici difensori della Repubblica Romana. Questa, in estrema sintesi, la storia del personaggio Ciceruacchio che rappresentò , con la sua forza, con il suo carattere e con l’attiva partecipazione alla vita politica della sua città , un esempio per i romani. In occasione del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, il monumento a Ciceruacchio, originariamente in Via di Ripetta, successivamente spostato in occasione della creazione del sottovia della Passeggiata di Ripetta, è stato trasferito al Gianicolo dove è stato inaugurato il 16 marzo 2011. Questa nuova e definitiva collocazione, nel luogo simbolo del Risorgimento Romano, accanto al viale intitolato al figlio Lorenzo, ha il significato di restituire il giusto decoro al Monumento dedicato a Angelo Brunetti detto Ciceruacchio. 14 Campo de’ fiori di Carlo Cattani JOHN MAYALL In concerto il 27 Giugno 2011 alla Cavea Auditorium Parco della Musica/Roma Terza età in blues 78 x 78 = John Mayall che alla sua bell’età di 78 anni è più che mai on the road con una sfilza di concerti ,78, in giro per il mondo. Il tour ,che partito il 1 maggio si protrarrà fin oltre la metà di dicembre, ha interessato anche il nostro Paese con esibizioni a Brescia ,Roma e Vigevano. Per un artista di casa nostra, Ivano Fossati, che “molla” annunciando il suo ritiro dalle scene in occasione del compimento dei sessantanni e dell’uscita dell’ultimo album, c’è , altresì , l’inossidabile bluesman Inglese John Mayall che “je l’ammolla “ ancora calpestando grintosamente, ci auguriamo lo faccia ancora per molti e molti anni, le assi di teatri, arene e club del vecchio e nuovo continente…..e, badare bene, senza risparmiarsi! Mentre scrivo queste righe è nel pieno di un lungo tour in Gran Bretagna con una nuova edizione dei suoi “Bluesbreakers”, una band che rappresenta un marchio di fabbrica per il musicista inglese, nel quale si sono avvicendati, nel tempo, tanti personaggi tra i quali Eric Clapton (già negli Yardbirds e poi cofondatore dei Cream), Peter Green e John Mc Vie (ritrovatisi nei Fleetwood Mac), Mick Taylor (i Rolling Stones lo chiamaro- no alla loro corte all’indomani della morte di Brian Jones come “sponda” chitarristica ,per circa un lustro, di Keith Richards), Aynsley Dunbar (grande batterista, di seguito anche accanto a Jeff Beck, Frank Zappa, David Bowie, Jefferson Starship, David Coverdale e molti altri). I Bluesbreakers negli anni si sono sciolti e ricostituiti ancora sciolti e ricostituiti, sempre con formazioni diverse, in funzione delle molteplici dinamiche musicali del suo “lider maximo”, Mayall, pur tuttavia mai disattento nella selezione dei musicisti da tenersi accanto per le sue realizzazioni discografiche e nelle sue esibizioni dal vivo. Musicista autodidatta e compositore, abile chitarrista, tastierista ed armonicista, ha vigorosamente rinnovato e alimentato con molteplici produzioni discografiche la scena blues Britannica tanto da conquistarsi l’appellativo di “The Godfather of British blues” (il “padrino” del blues Britannico); esordisce,discograficamente parlando, con un 45 giri per la Decca Records nel maggio del 1964, “Crawling up a Hill”, che,nonostante la benevola accoglienza della critica musicale, vende solo qualche centinaio di copie. Tuttavia la Decca, in particolare il produttore Mike Vernon (quest’ultimo gli sarà accanto nella produzione per una decina di dischi suc- cessivi), crede “nel ragazzo”. Per la nuova occasione la Decca, letteralmente, “stende i fili” da una finestra dei suoi mitici studi di registrazione Londinesi in Broadhurst Gardens, nel West Hampstead, ad un’altra del contiguo night club “Klooks Kleek” cosicchè la sera del 7 dicembre 1964 i tecnici dell’etichetta immortalano una performance di Mayall con la prima formazione dei suoi “Bluesbreakers” e il risultato, nel marzo del ’65, è la pubblicazione dell’album “John Mayall plays John Mayall”. Dopo oltre cinquanta pubblicazioni discografiche, l’ultima da studio è “Tough” del 2009, e qualche migliaio di concerti, Mayall torna, di nuovo, in Italia con l’ultima incarnazione dei “Bluesbreakers” per un accattivante tris di concerti all’inizio dell’estate. La location della tappa Romana del suo mini tour italico è rappresentata dalla Cavea, lo spazio scenico all’aperto disposto tra i tre “carapaci grigi ”dell’Auditorium Parco della Musica, proprio nel cuore del complesso progettato da Renzo Piano. Il pubblico affluisce tranquillo e si sparpaglia sulle gradinate, la strumentazione della band è ridotta all’essenziale e quasi sembra “diluirsi” sull’ampia superficie del palco; c’è un tecnico un po’ attempato e dal ventre globoso ben poco contenuto sotto la sua maglietta nera, che gira circospetto eseguendo gli ultimi controlli della scena, valutando, in particolare, la posizione di cavi e aste microfoniche: ultime verifiche intorno alla batteria e il suo braccio destro si alza fiero in alto nel classico gesto a pugno chiuso e pollice alzato a conferma che si può andare in scena anche per stasera. Sono le 9 P.M,.le luci di servizio si spengono e di riflesso parte l’immancabile applauso del pubblico che, come per un’intesa collettiva, si compatta verso la parte centrale delle gradinate evidenziando che siamo “ne tanti ne pochi”… ma buoni! Mayall entra dal lato sinistro (per noi del pubblico) del palco, con andatura dinoccolata e un po’ incurvato, i capelli bianchi e Campo de’ fiori gli occhiali da vista, una camicia bianca a maniche corte su dei jeans grigi e scarpe da ginnastica scure. Le luci bianche dei riflettori ci svelano ai suoi occhi e John ci saluta continuando a camminare verso il centro del palco dove sono disposte, in posizione più avanzata verso il pubblico, una tastiera e una cassa spia … John dà un po’ l’idea di mastro Geppetto con quella capigliatura bianca medio corta e diradata, il viso rubizzo, gli occhiali collocati a metà del setto nasale come chi vuol vedere lontano ma deve anche poter leggere (...i testi posti a fianco della tastiera...). L’inizio del concerto è in solitaria, con Mayall che apre un astuccio e ne estrae un’armonica, si rivolge alla platea salutando e introducendo un traditional, già nel repertorio dell’armonicista blues Sonny Boy Williamson, ”Another man done gone”; Mayall parte con l’esecuzione avvolgendo le sue mani intorno al piccolo strumento steso sulla capsula del microfono, portando questa sorta di panino metallico- carnoso alla bocca; armonica- strofa- armonica … Mayall inizia ad “avvitarsi” intorno al microfono; la sua voce risente degli anni, è decisamente più roca, ma nel blues ciò può costituire una valorizzazione dell’interpretazione … ed è così per John. Termina il primo brano e sugli applausi di chiusura entrano i tre membri della band ,tutti di origine Statunitense: il ben piazzato chitarrista texano Rocky Athas, il filiforme bassista Greg Rzab e il corpulento batterista di colore Jay Davenport, entrambi da Chicago. “All your love” dall’album “John Mayall & the Bluesbrea-kers with Eric Clapton” del 1969 ci infiamma sin dalle prime note: John è al piano; il brano parte con un tempo e in concomitanza con l’inizio dell’assolo si velocizza: in questo tratto del pezzo il suono della chitarra e alcune note mi portano alla mente l’attacco e l’atmosfera sonora dell’assolo di “Money” dei Pink Floyd …naturalmente, è David Gilmour ad essersi ,probabilmente, ispirato essendo “All your love” precedente alla pubblicazione di “The dark side of the moon”. Rocky Athas è musicista di valore, poche concessioni sceniche e una chitarra (Gibson), che non fa rimpiangere gli “axemen” dietro le esecuzioni degli originali proposti nel corso della serata e il pubblico lo dimostra fragorosamente alla conclusione dei suoi molteplici interventi solistici. Anche la sezione ritmica è adeguata, con un Jay Davemport, in particolare che è davvero possente come presenza fisica dietro i suoi tamburi ed esprime coinvolgimento nel suo volto ad ogni colpo inferto alle pelli e ai piatti della sua batteria. Il concerto è una macchina del tempo che attraversa la produzione di Mayall proponendo brani dall’ultimo album del 2009, ”Though” (“Though times ahead” ,”Nothing to do with love”), tornando indietro a pezzi dal 2001 quale “Early in the morning” presente sull’album “Along for the ride”, del 1993 da “Wake up call” (“I’m a sucker for love”-“Maydel” ), al 1969 con “California” presente nell’album “Turning point”, del 1966 nel caso del già citato “All your love”. Alle 22,30 “Have you 15 heard about my baby”, una blues ballad, vuole costituire il congedo di Mayall ma il pubblico della Cavea lo reclama con una corposa standing ovation che riporta nel giro di un minuto scarso i 4 musicisti sul palco per l’esecuzione di “Maydell” da “Wake up call” album del ’93 …sono gli ultimi spiccioli di una ennesima coinvolgente performance di “nonno Giovanni”! Cinque minuti, sigh, e le luci tornano a sovrastare l’intera area della Cavea con i tecnici al seguito del gruppo che iniziano le attività di sgombero della strumentazione: un tir è sotto carico a bordo palco con i fari già accesi, pronto per solcare la notte alla volta della prossima città da infiammare con la “musica del diavolo”: God bless John !!! Carlo Cattani © pics/novembre 2011. Campo de’ fiori 16 Curriculum vitae I BINGOL JAZZ QUARTET, quando il Jazz è magia… E’ da molto tempo che volevamo scrivere di musica ed alla fine le nostre ricerche hanno avuto esito positivo. Abbiamo incontrato, in una delle loro numerose serate a Roma, i Bingol Jazz Quartet, un gruppo Jazz formato da Marcello Colacino (pianoforte), Remy Guidè (chitarra), Sergio Camassa (contrabasso), Riccardo De Luca (batteria), Sara Formichetti (vocals) e Lorena Falbo (vocals). Nati nel 2009 e provenienti dalle più disparate esperienze musical grazie all’incontro tra Marcello, Remy, Segio e Riccardo che avviene nella frequentazione del laboratorio Jazz, diretto dal Maestro Ivo Parlati, presso la scuola “Musica Incontro” diretta da Riccardo Paddeu. Al quartetto formatosi si aggiungono Sara e NlembeBrokelly, due giovanissime cantanti romane e quest’ultima, trasferitasi all’estero, viene sostituita da Lorena Falbo, fresca vincitrice del Festival di Piombino 2010. Nell’estate 2010 c’è il vero e proprio esordio dal vivo e da lì tutto un susseguirsi di date anche in posti prestigiosi quali Castel Sant’Angelo, al Red – locale situato nella struttura dell’ Auditorium Parco della Musica – ed alla manifestazione Ostia Classic. La loro musica si rifà allo spirito del jazz anni ’50, anni in cui la regola era cercare di dare il massimo nel primo take (attacco) di ogni pezzo per abbracciare brani più moderni, ballad e bossa nova. A fine anno il gruppo ha in cantiere la registrazione di un cd com- posto da brani inediti e brani jazz più recenti. Ogni concerto muove le corde dell’anima e la loro musica diventa magia come ci precisa Remy : “Noi appassionati di Jazz siamo un po’ tutti uguali. Amiamo l’avanguardia, sappiamo essere intransigenti più di chiunque altro, eppure ci basta una voce venuta dal passato per farci fremere ed eccitare !” Sandro Alessi Campo de’ fiori 18 Ecologia e Ambiente Città in ginocchio Disastri causati dall’uomo, non dalla natura La triste vicenda di Genova, avvenuta nei primi giorni di novembre, dovrebbe farci riflettere su come l’uomo, nel corso degli anni, è stato capace di stravolgere un intero habitat naturale. Non di Giovanni ha fatto altro che sotFranvcola tomettere il proprio territorio a continue forzature, sempre e puntualmente per ottenere al primo posto il più alto profitto. Costruire là dove non ci sono i presupposti, deviare i naturali corsi dei fiumi, realizzare opere sempre al ribasso, tutto questo associato ad un insufficiente monitoraggio e manutenzione del territorio e ad una perturbazione meteorologica, al di sopra delle previsioni, porta inevitabilmente le nostre città a diventare quello che nessuno mai immaginerebbe. Torrenti al posto di carreggiate stradali, cassonetti e autovetture portate via dalla corrente, come se fossero piccoli oggetti, persone che non trovano vie di fuga adeguate, morte e disperazione. Insomma città e paesi che assumono un solo colore, quello del fango. Anche le comunicazioni vanno in tilt facendo sentire un senso maggiore d’impotenza. E’ vero che in passato vicende come quella di Genova si sono verificate, e proprio per questo nulla potrà giustificare il ripetersi di tali sciagure. Prima di questi tristi avvenimenti si fanno previsioni, si è tutti in allerta, si dispongono misure precauzionali, si avvisa la popolazione di quello che potrebbe accadere, ma poi inevitabilmente si assiste a disastri di enormi dimensioni, e la cosa che fa più male è quella di sentire dire che Una delle immagini più emblematiche di Genova, colpita dal recente nubifragio tutto ciò non si poteva prevenire. da altro materiale che comporta un mal Prevenire non significa solo una fotografia funzionamento in caso di pioggia, non in tempo reale dei rischi, occorre una prevengono eseguite per mancanza di fondi o venzione a monte, se si vuole davvero evidi personale. Però poi si spendono miliotare tali sciagure. E’ ovvio che se ci sono ni di euro per ripristinare e far ritornare case ai bordi di corsi d’acqua, fiumi deviaalla normalità le nostre amate città . ti, cementificazione ovunque, infrastruttuServe una cultura nuova, una sorta di penre fatiscenti, aree boschive che spariscosiero comune e condiviso, cioè quello di no in pochi mesi, questo non rientra certo sentirsi ognuno di noi parte fondamentale nella parola “prevenzione”. Anche le opee indispensabile di un progetto più ampio, razioni per la conservazione devono essericominciando soprattutto a rispettare i re sempre attuate. Purtroppo a volte le più disegni e i linguaggi di una natura ormai semplici azioni di manutenzione, come umiliata e sfruttata all’inverosimile. quella della pulizia di chiusini da foglie o Campo de’ fiori 19 A cena La... da Andy Luotto Inaugurato il 21 Ottobre a Frascati il nuovo ristorante dellartista Il bouffet in piscina L’inaugurazione Andy Luotto La cucina Andrea Sposini con due capopartita I n un periodo nel quale chiunque ambisce alla visibilità della televisione, all’apparire anzichè alla sostanza, c’è un cuoco che ancora ama stare ai fornelli; anzi prima stava davanti alle telecamere, usciva dal tubo catodico, ma poi ha preferito la passione gourmand ed ha dedicato la sua vita alla cucina. Inizialmente questa passione è stata mediata passando per i programmi di canali tematici, successiva- mente ha preso il sopravvento e lo ha portato alla conduzione di un ristorante. Ora all’apertura di un nuovo ristorante: Là di Andy Luotto. Stiamo parlando di un brizzolato e noto personaggio che ha fatto della sua passione un lavoro e, come in tutte le cose seguite con amore e dedizione, è riuscito. Così questo suo nuovo progetto di ristorazione lo ha portato all’interno di Villa Mercede, a Frascati, sui colli che dominano la città eterna: vista mozzafiato sulle mille luci notturne della capitale, una terrazza panoramica dominata da un piscina, sono l’accoglienza di questo ristorante appena inaugurato. La sala si articola in due parti principali sovrastate dalle ampie vetrate sulla cucina a vista, in cui opera una brigata di cinque capopartita coordinati da Andrea Sposini, che affianca l’executive chef Luotto nella preparazione dei piatti. Progetto ambizioso quello che si prefiggono: 150 coperti per una cucina di qualità , impronta mediterranea, ricercatezza nelle materie prime e una carta dei vini che spazia lungo la penisola, ammiccando alle cantine laziali più importanti. Nulla è lasciato al caso dall’accoglienza all’elegante mise en place; niente fronzoli, lineee semplici e pulite, che accompagnino ed esaltino i piatti. La linea della cucina sembra rimarcare la storia dell’executive chef Luotto nella tradizione mediterranea, con piccoli sguardi verso l’oltralpe nell’affiancare il patè di fegato agli agrumi. Assoluto rigore nella stagionalità per i funghi porcini e le zuppe, ma anche i grandi classici di Luotto come il “nudo di ricotta su salsa di pomodoro”; piatti semplici e di sapore come le salsicce all’uva rubate alle case profumate di campagna e la classica spigola in crosta. Un’accorta e golosa carta dei dolci spazia tra la frutta e la cioccolata, per assecondare tutti i gusti di questo nuovo ristorante che promette bene e accoglie gli ospiti offrendo servizio accurato e una buona tavola. E come nella migliore tradizione romana, i Castelli si confermano luogo di elezione per festeggiare eventi degni di nota come banchetti di nozze e tutte le ricorrenze che necessitino di un posto speciale e un tramonto spettacolare. Giulia Mancini Campo de’ fiori 21 Il trattamento della scoliosi con i corsetti Per scoliosi si intende una deviazione permanente laterale e rotatoria del rachide, alla quale possono conseguire anche gravi alterazioni estetiche e funzionali. La deviazione della colonna nella scoliosi è causata dal lavoro di muscoli ipertrofici che lavorano da un lato e muscoli ipotrofici che lavorano dall’altro. Le scoliosi si possono classificare in diversi gruppi, a seconda della loro eziologia: - l’80% di tutte le scoliosi è rappresentato dalla scoliosi idiopatica (senza causa apparente); - esistono poi le scoliosi congenite (difetti vertebrali, eventualmente associati a difetti di altri organi); - le scoliosi neuromuscolari (dopo poliomelite, distrofie muscolari, ecc.). La scoliosi idiopatica è circa sette volte più frequente nelle donne, perché queste hanno uno sviluppo muscolare minore rispetto a quello degli uomini, ed è molto probabilmente ereditaria. Si può manifestare: - fra la nascita ed i tre anni (forma infantile); - fra i quattro ed i dieci anni (forma giovanile); - fra i dieci anni e la maturità scheletrica (scoliosi idiopatica dell’adolescenza). La curvatura della colonna può essere di diverso tipo, singola o doppia: i tipi più comuni sono la curvatura toracia o toracolombare destra, accompagnata da curve minori e compensatorie, una sovrastante e l’altra sottostante. Le scoliosi idiopatiche sono di causa sconosciuta, forse già presenti nel feto, quelle congenite, sono date da predisposizioni ereditarie, quelle acquisite sono conseguenze di vari processi infiammatori, degenerativi, atteggiamenti viziosi, che comportano poi conseguenze sulla colonna vertebrale. Le zone della colonna maggiormente colpite dalla scoliosi sono la dorsale e la lombare. Talvolta, le due possono essere combinate e si parla di scoliosi dorso-lombare. Nei casi di scoliosi poco gravi (atteggiamenti scoliotici con deviazione laterale del rachide inferiore a 20°) si utilizza un trattamento rieducativo, che mira alla prevenzione dello stabilirsi di alterazioni strutturali, con manovre fisioterapiche. In casi più gravi ma non estremamente, verrà applicato al paziente il corsetto o busto ortopedico, il quale effettua un esercizio involontario al fine di mobilizzare la curva scoliotica. Esistono vari tipi di corsetti che permettono la correzione della curva scoliotica in diversi modi. Alcuni incentivano il paziente ad effettuare una auto estensione del rachide, correggendo in tal modo la curva, altri lavorano tramite alcune pelotte Dott. Daniele Cervoni di spinta interne al corsetto che svolgono una funzione deflettente e derotante sulle curve patologiche. Laureato in Tecniche Ovviamente questi corsetti debbono essere indossati dal paziente giornalmente secondo un programma Ortopediche ed un orario personalizzato. Se il corsetto o busto è adatto al problema della persona ci sarà un netto miglioramento. Nei casi più estremi il trattamento è chirurgico. Per maggiori informazioni o appuntamenti: Centro Ortopedico Flaminio Tel. 0761.517744 Cell. 339.1816523 Corsetto Boston Corsetto Cheneau Corsetto Lionese Lo staff del Centro Ortopedico Flaminio Campo de’ fiori 22 L’educazione: nuova frontiera dello sviluppo E’ necessario insegnare ai giovani una comunicazione corretta, volta alla verità Tutti i consorzi intrapresi dall’uomo, se non tengono in considerazione la verità , diventano “le sue prigioni”. Basta citarne alcuni per capire. Il primo è la famiglia, poi si potrebbe mettere il lavoro, poi del Prof. Massimo il partito, le associaMarsicola zioni…; persino i luoghi di “benessere” come la palestra o la vacanza possono diventare luoghi infernali. C’è da chiedersi: perché tutto ciò ? Che cosa è accaduto dal momento che un tempo non era così ? Il perché si può spiegare con il fatto che si è sempre coinvolti, in ogni ambito, in un determinato gioco linguistico sul quale si basa la comunicazione propria a quell’ambiente o ambito. Esso, di per sé , costituisce l’orizzonte di esercizio della propria personalità che si estende, grosso modo, secondo questo schema: esperienza – comprensione – elaborazione della risposta – feedback. Se il gioco linguistico è basato su una comunicazione anche solo parzialmente falsa, il soggetto interessato va soggetto ad un tipo di risposta ad esso ordinata, cioè falsa. La seconda domanda, conseguenza della prima, impone una risposta secca, decisa: gli umani consorzi mancano di uno degli ingredienti essenziali per riuscire: la veri- tà . La verità , voglio ripeterlo anche qui, è l’ossigeno dell’anima. Senza di essa l’anima muore. Il disagio che tutti noi proviamo è indice degli innumerevoli attentati che il nostro spirito subisce ad opera della menzogna. Gli altri ingredienti necessari sono l’onestà , il rispetto, la giusta finalità , e l’idea costante che ogni azione compiuta da ciascuno ha sempre ripercussioni su tutti gli altri. Alla luce di questa sentenza, bisogna aggiungere, tra gli ingredienti necessari, il “senso di responsabilità ”. Da quello che vedo guardandomi intorno, mi sembra di poter dire che noi italiani stiamo un po’ peggio degli altri dal momento che confondiamo la furbizia con l’intelligenza. Anzichè sanzionare duramente chi non rispetta le regole, lo si giustifica. Se non correggiamo queste idee e questi comportamenti siamo condannati al declino: una nazione senza futuro. E per chi lo vuol vedere lo può vedere già . Certo è che la società , così come la conosciamo, non è un modello stabile né definitivo. Presto si passerà ad un altro modello e Dio voglia che noi si sia protagonisti dell’affermazione del nuovo modello. Il modello conflittuale sin qui portato avanti ha impedito alle intelligenze di manifestarsi e di dare il loro contributo al miglioramento delle cose. Ha significato dispersione di tempo e di danaro. Tutto ciò ha comportato l’inabitazione di un elevato coefficiente di inaffidabilità che ha moltiplicato i conflitti e paralizzato la crescita. E’ necessario dunque, passare dal conflitto alla collaborazione, armonizzando le risorse così da convergere nel medesimo sforzo costruttivo. La base di ciò è data dall’educazione delle giovani generazioni fuori degli schemi conosciuti. Campo de’ fiori 23 Venticinque mo(n)di per “socializzare” … Ecco un elenco ben fornito dei social network più gettonati Un Social Network Site (SNS) è una piattaforma che consente di articolare, attualizzare e gestire relazioni sociali. Nella fattispecie si potrebbe configurare come un sito, ma il suo di Patrizia Caprioli contenuto non restituisce all’utente degli oggetti multimediali, come potrebbero essere dei files sonori o audiovisivi o dei semplici testi da leggere, esso è un contenitore dove è la dimensione relazionale ad essere predominante. Dentro un SNS ogni persona vede ed esplora la comunità attraverso la propria finestra personale, in esso abita il proprio punto di vista e intorno a questo si costruisce una rete sociale invitando i propri amici, colleghi e conoscenti a stabilire relazioni permanenti. Ogni SNS ha tre livelli principali: il primo livello è quello base dell’individuo che pubblica le sue foto, racconta ciò che sta facendo, condivide i propri interessi culturali e così via; al secondo livello c’è il gruppo sociale, la cerchia degli amici e dei contatti diretti, che favorisce la circolazione delle informazioni; ed infine c’è la comunità nel suo complesso che raccoglie i frutti delle interazioni collettive facendo emergere di volta in volta i contenuti più interessanti. In questo articolo si cercherà di esplorare in sintesi 25 Social Network che potrebbero interessare gli utenti della rete, in quanto se è vero che per la ricerca dei contenuti in Internet non esiste solo il motore di ricerca Google, è anche pur vero che per socializzare non esiste solo Facebook (www.facebook.com) dove si chiacchiera solo con persone che conosci nella realtà , almeno nell’95% dei casi è così ! Gli altri SNS che si proporranno hanno il preciso scopo di far conoscere utenti che hanno interessi culturali e socia- li in comune ed in questo modo lo scambio di informazioni allarga la propria rete di conoscenze. aNobii (www.anobii.com) Si condividono libri ed interessi di lettura, si commentano i libri letti, si scambiano impressioni, gusti ed affinità . Badoo (http://badoo.com) Social Network alla maniera di Facebook, ma gli utenti sono in maggior parte europei. Bebo (www.bebo.com) Sta per Blog Early, Blog Often, social network generico americano, dove è possibile la distribuzione agli iscritti di contenuti di aziende partner. Digg (http://digg.com) Sito di Social bookmarking, un servizio dove è possibile condividere la segnalazione di risorse e documenti interessanti in rete. I bookmark (segnalibri) sono gli indirizzi delle pagine web, corredati da un titolo e da una breve descrizione. Dopplr (http://www.dopplr.com) Gli iscritti condividono soprattutto itinerari di viaggio, ma si possono anche organizzare itinerari e chiedere consigli utili per viaggiare. Facebook (www.facebook.com) Il Social Network più famoso del mondo, con oltre 400 milioni di utenti. Flickr (http://www.flickr.com) Si condividono fotografie tra gli utenti di tutti i paesi del mondo. Fotolog (http://www.fotolog.com) Piattaforma di blogging dedicata ai diari per immagini. Molto in voga in Sud America. FriendFeed (http://friendfeed.com) Aggrega in tempo reale le attività degli iscritti in blog e social network. Last.fm (http://www.lastfm.it) Si condividono gusti musicali e si suggeriscono artisti simili ai propri preferiti. Rileva in modo automatico gli ascolti su computer e lettori portatili di musica digitale. LibraryThing (http://www.librarything.it) Social Network simile ad aNobii, ma più preciso per quanto rigurda il profilo biblio- grafico. LinkdIn (https://www.linkedin.com) Comunità professionale basata sulla condivisione di profili lavorativi. Meetup (http://www.meetup.com) Piattaforma sociale che aggrega gruppi intorno a cause condivise. MySpace(http://www.myspace.com/mys paceitalia) Luogo di condivisione ed aggregazione dei gruppi artistici musicali giovanili. Netlog (http://it.netlog.com) Social Network di origine belga, con un’alta frequenza di utenti europei. Ning (http://www.ning.com) Piattaforma sociale per creare propri social network personalizzati. Orkut (http://www.orkut.com/PreSignup) Social Network popolare in Brasile e in India. Slideshare(http://www.slideshare.net) Permettere di condividere presentazioni multimediali e documenti sui più svariati argomenti e tematiche. Triplt (http://www.tripit.com) Simile a Dopplr, ma più ricco di servizi di supporto ai viaggiatori. Tumblr (https://www.tumblr.com) Piattaforma di blogging. Posta con un’email direttamente sul tuo blog. Twitter (http://twitter.com) Piattaforma di microblogging, basata sulla creazione di messaggi di massimo 140 caratteri. Tra SMS e social network. Viadeo (http://www.viadeo.com/it/connexion) Social Network dedicato ai profili professionali. Vimeo (http://vimeo.com) Piattaforma di condivisione di video, simile a You Tube ma con una durata dei video più lunga. Xing (http://www.xing.com) Qui si condividono profili professionali come in LinkdIn e Viadeo, molto popolare in Germania, Svizzera, Austria e Cina. You Tube (http://www.youtube.com) Condivisione a livello mondiale di video. L’ANGOLO DEL PROF.A cura di Patrizia Caprioli Mini-spazio dedicato a siti, portali, risorse in rete (gratis!) da poter usufruire come supporto didattico per gli insegnanti interessati a dare sempre nuovi input ai loro piccoli studenti. Animali&Animali: http://www.animalieanimali.it/enciclopedia.asp ANIMALI DALL’AGUGLIA ALLA ZEBRA... Enciclopedia on line dedicata agli animali, con singole schede descrittive di quelli più famosi nel mondo. Informazioni scientifiche e curiosità a cura della biologa Stefania Busatta. 24 Campo de’ fiori Tuscia: gli agriturismi sono 278 QUANDO L’OSPITALITA’ E’ DI CASA Se dovessimo misucitato dall’altro lago, quello rare il “benessere” di Vico, se, nella zona, gli della Tuscia dal esercizi agrituristici si numero di agrituriai 6 di riducono smi in esso operanti, Caprarola, ai 5 di dovremmo raccontaRonciglione, ai 4 di re una provincia in Capranica, ai 3 di piena salute ed in Canepina. Davvero grande espansione pochi, come sono ancor economica. Purtropmeno quelli operanti nella po non è così , per nostra area faleritana con di Secondiano le ragioni che tutti soli 4 per Civita Castellana e Zeroli sappiamo, ma è cerCorchiano e 2 a testa tamente di grande conforto il constatare per Nepi e Castel come nella nostra micro-regione l’ospitaliSant’Elia. Va meglio tà che sappiamo offrire con i nostri agritunel comprensorio della rismi sia davvero di primo livello. Maremma che, grazie Guardando più da vicino la dislocazione alla vicinanza del territoriale di queste pregevoli strutture, in mare, vede la presencui la modernità si fonde con le caratteriza di ben 20 agrituristiche della nostra migliore tradizione agrismi a Montalto, 12 a cola, notiamo tuttavia una netta differenTuscania, 11 a za, nel numero di agriturismi, tra la zona Tarquinia, 4 a Canino e nord e quella sud della provincia. 1 a Cellere e ad Arlena A nord di Viterbo ci sono infatti almeno i di Castro. due terzi di tali strutture ed è il territorio Al centro della Tuscia, attorno al lago di Bolsena che la fa da il capoluogo di Viterbo padrone con i 26 agriturismi esistenti è di poco primatista, nella stessa Bolsena, i 24 di con le sue 27 strutture, dislocate a raggieAcquapendente, i 16 di ra, ma insistenti soprattutBagnoreggio, i 14 di to nella zona delle acque Montefiascone, i 10 di sulfuree del Bulicame. La maggior Proceno, i 7 di San Solleticano poi l’interesse concentrazione di Lorenzo Nuovo, i 6 di dello scrivente, le cosidCastiglione in Teverina agriturismi si conta dette “Fattorie Didattiche” e Civitella d’Agliano, i 5 che sono, si, degli agriturinella zona nord del smi, ma che hanno l’ambidi Capodimonte e i 4 di Marta. Un vero “boom” zione di insegnare qualcoLazio di visitatori e non solsa al gradito ospite. tanto nei mesi estivi, La fattoria didattica perché oltre all’incantevole lago, è Civita “Hortus Unicorni” del paesaggista Luca De di Bagnoreggio, ed in misura minore la Troia è , ad esempio, costituita da un bel Rieserva di Monte Rumeno di casale inserito in un affascinante parco Acquapendente, ad attirare stranieri (tedebotanico di circa un ettaro, dove si trovaschi ed olandesi in testa), romani e toscano iris, magnolie e peonie rarissime. ni. Delude, invece, lo scarso “appeal” eserDavanti al parco si apre il magico scenario dei calanchi e, sullo sfondo, l’immagine lunare di Civita di Bagnoreggio. Nella fattoria didattica “La tana dell’istrice” di Sergio Mottura, recentemente nominato dal “Gambero Rosso” tra i migliori dieci viticoltori italiani, si possono seguire corsi di cucina, effettuare visite guidate alle vaste cantine e degustare dei vini tipici, assistere alla lavorazione del noto spumante Mottura. Uno spumante che piacque molto a Carlo Azeglio Ciampi, quando era ancora inquilino del Quirinale e che, speriamo, rappresenti un brindisi ideale per un rilancio economico, non solo nella Tuscia, ma dell’intero paese. Campo de’ fiori 25 Come eravamo Fornaci e casole, botti e presse, cessi e lavabi, eppoi…i piatti entrando, uno strano odore di colla, anzi una vera e propria puzza, frammista al classico odore dello smalto, e Eravamo rimasti ai poi un acre sentore di paglia bagnasanitari rifiniti, messi ta. Vado subito ad analizzare e spiead essiccare sugli gare quanto sopra, logicamente a chi “stangati” di legno. non ha vissuto quei momenti. I pezzi Poi, il ciclo manuale venivano scelti dopo essere stati continuava con la appoggiati su dei “banchetti” di smaltatura degli stessi, di Alessandro Soli legno, muniti di un foro atto a ricevequando venivano re lo scarico del sanitario. L’occhio immersi “a pozzo”, nelle grandi tinozze esperto dello sceglitore, esplorava piene del liquido bianco, composto dalla interamente il prodotto finito, lo giravernice amalgamata alla cristallina e agli va più volte, ne rilevava i difetti, poi altri componenti che ogni fabbrica teneva lo classificava, marchiandolo con un in gran segreto, per rendere il prodotto gessetto: prima, seconda, terza, finito unico, possibilmente migliore della scarto, rottame. Subito dopo, si pasconcorrenza. Il ceramista di allora era sava ad “incartare” quanto scelto. Ed veramente professionale in questa operaecco la puzza tremenda, quella che si zione, perché nell’immergere il pezzo sprigionava, quando la spugna doveva dosare l’assorbimento della vernibagnata passava sulla colla della ce, in poche parole essa non doveva essecarta gommata che avrebbe incartato re né scarsa, né abbondante altrimenti il il sanitario. Quella carta, che risultato finale, all’uscita “Attenzione mostrava in bella vista, il mardalla fornace sarebbe chio stampato della fabbrica, stato devastante. Solo togliere con più tardi, con l’innovatiacqua calda”, e la scritta “Attenzione, togliere con acqua calda”, va tecnica “a spruzzo” recitava quella quella carta che a volte, diciamomolti problemi furono eliminati. Purtroppo la carta che a volte, celo francamente, dove possibile, ceramica da sempre è andava a “coprire i andava a “coprire i piccoli difetti di soggetta a molteplici piccoli difetti di smaltatura. Ma erano altri tempi, il mercato andava così , e così fattori, che vanno dalsmaltatura doveva andare. I tempi della l’impasto, alla lavoraziocarta adesiva plastificata, quindi ne, alla smaltatura, fino l’eliminazione della “puzza di colla”, erano alla fase più delicata: la cottura. Tutto ancora lontani. E la paglia? Che c’entrava deve essere perfetto per avere un risultala paglia? C’entrava, c’entrava, perché cari to perfetto, per sconfiggere i nemici storiamici, siamo arrivati al rito della spedizioci quali “ il cavillo”,” la sbollatura”, “la sfilane. Quando l’ordine veniva approntato, tura” ecc. Allora saltiamo a piè pari alla mentre si aspettava il camion per il carico, fase finale, quella della “scelta”, ed entriai magazzinieri, muniti di “furcine” preparamo nel reparto magazzino. Non dimenticavano “l’imballaggio”, allora veramente te amici, che sto parlando degli anni ’50“ecologico”, la paglia! Dopo aver sciolto ’60, quando il magazzino si presentava con le balle di paglia pressata che arrivavano i sanitari accatastati uno sull’altro, quando, direttamente dai campi, dopo averla ormai freddi, venivano ammonticchiati in bagnata, con colpi di forcina veniva sfaldaattesa di essere scelti. Si percepiva, ...continua dal numero 85 “ “ Protegge i tuoi valori Silvia Malatesta - Via S. Felicissima, 25 01033 Civita Castellana (VT) Tel.0761.599444 Fax 0761.599369 [email protected] Foto di Flavia Tronti tratta dal suo libro “Personale al completo” ta e resa soffice, poi ammucchiata, pronta per le mani esperte dell’operaio addetto al carico. Era un’arte anche quella del caricare, perché se immaginate i camion di allora, con le sponde alte ed in legno, per mettere in posa dei sanitari, ed evitare rotture e cedimenti, fino a destinazione, bisognava essere dei veri maestri. Eppure si riusciva, alternando su file ad incastro, tutte le varie tipologie dei sanitari, ad essere perfetti anche lì . Come faccio a spiegarvi queste tecniche di carico? Certo i più vecchi mi capiranno al volo, e rideranno vedendo i moderni pallets, incellofanati e squadrati, caricati col minimo sforzo dal “muletto elettrico”, così silenzioso e maneggevole. E la puzza? C’è ancora, diversa, ma c’è ancora!!! Continua sul prossimo numero…. 26 Campo de’ fiori Sindrome della bandelletta tibiale Nota anche come ginocchio del corridore, la categoria più colpita dal fenomeno La sindrome della bandelletta tibiale (più correttamente, ileotibiale), nota anche come ginocchio del corridore, sindrome da frizione o sindrome della benderella ileotibiale, è un del Dott. Patrizio processo di tipo Lazzrini infiammatorio a carico fisioterapista della zona ileotibiale che si trova lateralmente al ginocchio ed è l’ultimo tratto della fascia femorale (o fascia lata), quella che riveste i muscoli superficiali della coscia. È una sindrome che colpisce in particolar modo i corridori, ma non è infrequente anche in coloro che praticano altri tipi di sport come, per esempio, i calciatori, giocatori di pallacanestro e i pallavolisti. Le cause. La sindrome della bandelletta ileo-tibiale può essere considerata, sostanzialmente, una sindrome da sovraccarico le cui cause possono essere fatte risalire al concorso di fattori predisponenti e di condizioni di tipo sportivo. I fattori predisponenti sono generalmente di natura anatomica, tra questi ricordiamo il varismo del ginocchio, il varismo della tibia, la prominenza dell’epicondilo femorale laterale, la dismetria degli arti inferiori e il piede tendente alla pronazione; le principali condizioni di tipo sportivo che, unite ai sopracitati fattori, sono causa dei ripetuti microtraumi che alla fine scatenano il processo infiammatorio, sono la corsa su fondo inclinato o irregolare, un chilometraggio eccessivo, una brusca modifica in eccesso dei carichi allenanti o la scelta di lunghi circuiti che presentano un’eccessiva alternanza di salite e discese o, ancora, gli allenamenti per la forza esplosiva particolarmente intensi. Un altro fattore predisponente, spesso scarsamente considerato, è il sovrappeso atletico. La sintomatologia e la diagnosi. La patologia si presenta con un dolore generalmente continuo, ma non acuto, sulla faccia laterale del ginocchio; il dolore si accentua quando la bandelletta batte sulla parte laterale del ginocchio e si infiamma. La dolenzia si sviluppa, di solito, dopo un determinato periodo di tempo dall’inizio dell’allenamento e tende a ridursi con il riposo. La diagnosi si basa sull’esame obbiettivo che mette in evidenza dolori alla palpazione nella zona del laterale del ginocchio. Solitamente gli esami richiesti sono la radiografia del ginocchio e l’ecografia; molto raramente si ricorre alla risonanza magnetica nucleare, quasi mai decisiva per la diagnosi e che, tra l’altro, può dare false o eccessive informazioni. Trattamento. In questo infortunio, poiché l’infiammazione provoca un dolore continuo, ma non acuto sulla parte esterna del ginocchio, l’atleta è spesso portato a continuare gli allenamenti, magari riducendoli quantitativamente. Niente di più errato perché si predispone ad un aggravamento della patologia. Il periodo di stop consigliato è di 20 giorni con terapie self (ghiaccio). Se l’infortunio non si risolve, si interviene di solito con ionoforesi, ultrasuoni, ecc. In alcuni casi, invero molto rari, è necessario l’intervento chirurgico sulla bandelletta. Poiché nei casi più gravi, lo stop è piuttosto lungo, è necessario riprendere dopo un periodo di potenziamento dei muscoli della zona addominale, del quadricipite e dei glutei. La prognosi della sindrome della bandelletta tibiale è buona nella stragrande maggioranza dei casi. In ogni caso si può riprendere solo a completa guarigione. Campo de’ fiori 27 Missionari a Fabrica di Roma Una settimana ricca di incontri per aprire le porte a Cristo La nostra cittadina dal 12 al 23 ottobre è stata un fiume in piena, percorsa in lungo e in largo da circa 25 missionari, tra frati, suore e giovani laici che hanno intrapreso un cammino di fede. Il tema della Missione al popolo era: ”Io sto alla porta e busso. E tu mi aprirai?”. Sembra di sentire, sempre attuali, le parole dell’amato Pontefice Giovanni Paolo II, quando le ripete ad una moltitudine di folla, che sempre gremiva le piazze: ”Non abbiate paura…. aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”. Le porte non sò se tutti le hanno aperte, ma immagino che i cuori “aperti” siano stati molti. I Missionari, dopo aver ricevuto da S.E. Mons. Romano Rossi, Vescovo della diocesi, il mandato e la consegna del TAU, hanno iniziato con enfasi il loro impegno senza tralasciare nulla. Hanno organizzato incontri con bambini di ogni età e ordine scolastico, con i giovanissimi sotto la tenda ubicata nei giardini pubblici, messa a disposizione dall’amministrazione comunale. Il Palarte, invece, ha ospitato ragazzi dai 18 anni in su, questo percorso si è protratto per ben sette sere. Sono stati anche istituiti centri d’ascolto, nelle case di persone disponibili all’evento, in cui un religioso iniziava un percorso di fede, toccando tematiche molto significative che sicuramente hanno lasciato il segno nelle persone presenti. Molti di noi adulti, hanno partecipato ad incontri per coppie di sposi da 0- 15 anni e al di sopra di 15 anni di matrimonio, non sono mancati neanche gli incontri per single, separati, divorziati e risposati. Durante questi giorni, naturalmente, sono state celebrate S. Messe, confessioni, Adorazioni Eucaristiche, visite alle famiglie, Via Crucis per le strade del paese, con partenza in tre diverse località di Fabrica. Il tutto è stato “condito” da balli, musica, canti, scenette relative alle tematiche su Gesù; per far capire a tutti noi che il Cristo, riempie anche i nostri momenti più allegri, più gioiosi e non lo troviamo solo nelle Sacre Scritture. I Missionari si sono rivelati anche grandi artisti e attori, rendendo indimenticabile il RECITAL ispirato alla vita di San Francesco d’ Assisi, andato in scena sabato 22 ottobre. Il momento “clou” per me, è stata la Messa di chiusura della Missione, celebrata domenica 23 ottobre alle 10,30 in piazza Duomo. Era da tempo che per una celebrazione religiosa (a parte le processioni dei nostri S.S. Patroni) non si vedeva una piazza così affollata. Il momento che mi ha emozionato di più, è stato quello del rinnovo delle promesse matrimoniali. Noi persone sposate ci siamo scambiate di nuovo gli anelli e ripetuto le stesse parole del fatidico giorno, poi i Missionari ci hanno fatto dono di una rosa per le donne e un panino per gli uomini a simboleggiare il lavo- ro ed il pane quotidiano. La cerimonia si è conclusa con la consegna dei TAU nelle mani del nostro amato Parroco per la fine Missione. Delle parole di ringraziamento, vanno spese per questo giovane Sacerdote che ha portato una ventata di novità nella nostra Parrocchia; tutto questo si è potuto realizzare grazie alla sua passione e al grande impegno che ha trasmesso a tutta la popolazione di Fabrica. Infatti, non ci dobbiamo dimenticare di tutte le persone che in questi giorni si sono adoperate per star “vicine” ai Religiosi. In qualche modo molti si sono resi partecipi, anche con piccole cose, per far si, che la Missione centrasse l’obiettivo: quello di avvicinare alla dottrina di Cristo le persone e soprattutto i giovani che ne erano lontani. Su Facebook un’amica virtuale ha scritto:”…….siete andati via da poco e già mi mancateee….. non vedo l’ora che è il 31 e l’1 e ritornate, vi voglio bene!!! Missionari” ed io ho risposto: “……..anche a me mancano molto…..il cuore ora è meno arido……a presto Missionari….”. Anna Francola 28 Campo de’ fiori Associazione Artistica Ivna Un progetto come tanti o come tanti senza progetto di vita? “SGUARDI, DAI DIRITTI DELL’UOMO ALL’UOMO SENZA DIRITTI” Recensione per gentile concessione del Prof. EDO VERTICCHIO La Mostra fotografico-didascalica, sostenuta e favorita dal Dirigente scolastico Prof. Franco Chericoni, nelle Ex officine di meccanica I.I.S. “U.Midossi” della Prof.ssa sez. ITIS di Civita Maria Cristina Castellana composta Bigarelli e ricomposta dal Prof. Edo Verticchio per la durata di due mesi circa dello scorso anno scolastico ha voluto essere una riidentificazione dell’umanità in un percorso ri-indirizzato al riscatto della stessa, senza voler soltanto raccontare, ma con lo scopo ben preciso di provare, sentire attraverso i cinque sensi: essere guardati da chi non ha potuto guardare, ascoltare da chi non ha potuto essere ascoltato, “calpestare” la storia dell’orrore di tutti coloro che sono stati calpestati, respirare quell’aria intrisa di dolore e negazione della vita di chi non ha potuto avvalersi del diritto di respirare il vivere, toccare il silenzio come se fosse una fonte di profonda comunicazione… L’iniziativa ha preso corpo grazie all’ ausilio degli studenti curatori dell’impianto elettrico, e alla multimedialità curata dal Prof. Marco Cagnetti, alla scrittura dei pannelli da parte della Prof.ssa Cinzia Baffa e alla perizia del Prof. Edo Verticchio, promotore e direttore tecnico. Il 10% del lavoro ha interessato, ci dice il Prof. Verticchio, la parte di sistemazione, pulizia e ripristino dei locali: GUADAGNARE LO SPAZIO ! Il tema fondamentale è quello della SHOA come paradigma di umanizzazione, una sorta di elaborazione del lavoro fatto anni prima, proposto e riproposto anche in vari comuni. Si è voluto sviluppare un percorso che appare tortuoso, perché ha l’intenzione di spingere il visitatore ad assumersi il senso della responsabilità , ci informa il Prof. Edo Verticchio; responsabilità nei confronti dell’assuefazione alla disumanizzazione, per poi mettere lo stesso visitatore di fronte ad una traumatica visione di quello che è lo sterminio e quindi la SHOA! Percorso che nella sua seconda parte ci permette di camminare su immagini traumatiche di fosse comuni o di guerre dimenticate dove la pannellatura si lega alle immagini; non si indugia su quest’ultime, che sono particolarmente trucide, che inondano tutti coloro che passano, perché calano dall’alto, predisposte con didascalie storiche ricostruttive, esclusivamente oggettive, rigorose alle quali gradualmente si affianca la soggettività , la riflessione su quel presente, passando attraverso la definizione di genocidio. Una valanga di memoria in mezzo a una pioggia di fotografie sospese che saltano in faccia, una rete che letteralmente imprigiona, Mostra fotografico-didascalica con trenta pannelli della mostra dedicati alla schiaccia, , porShoah, cui si affianca una postazione multimediale touch-pad. Ex officine di tandoti man meccanica I.I.S. “U.Midossi” sez. ITIS Civita Castellana (VT) Anno Scolastico mano ad affron2010-2011 tare i problemi attuali della detenzione, in particolare del pezzeria ad alta identità storica e sociale, lavoro che si svolge all’interno del carcere. che ha voluto destare la coscienza oltre Progressivamente si accede al mondo del che informare. Le modalità tecnico-artistilavoro odierno in una sorta di separazione che che l’hanno attivato sono state conper cui le immagini sono in bianco e nero cretamente possibili grazie al tunnel inteda un lato e dall’altro a colori. Il bianco e ramente ricoperto internamente da docuil nero rappresentano come noi vediamo la menti iconografici e fotografici che andapovertà e le nostre miserie attuali: tutte le vano dal pavimento, alle pareti al soffitto. immagini sono disposte a muro simbolo di La tendenza a voler riproporre seppur nelmiseria. Il colore è al di fuori della poverl’arco di pochi minuti esistenziali dell’espotà , ci dice il Professore, nell’ intervista sizione il significato della storia della negaconcessaci. Si passa lentamente, ma inezione umana con sguardi, persone, visuasorabilmente alla Nakba, equivalente in lizzazione di sagome, musica arabo di SHOA, con il suo significato di conforme…tutto relativo al senso di stordiCatastrofe… quanto avviene in Palestina. mento e al richiamo alla ripulsa, all’odio In questa mostra si fa riferimento a tante per l’odio, alla sopraffazione per la sopraftragedie dell’umanità , anche dimenticate! fazione e alla sofferenza per la sofferenza. Al centro dell’ultima sala del “Totem” spicUn’eco perenne delle grida soffocate di ca un televisore che trasmette un blob un’umanità repressa e soppressa, susciregistrato, una sorta di “sciocchezzario”, tando il ribrezzo per quel progetto senza realizzato dal Prof. Gianluca Tomarchio vita, bagnato soltanto dalla morte. Vasta. L’UMANITA’ SENZA DIRITTI IN UN Inoltrarsi nella mostra degli SGUARDI PERCORSO FOTOGRAFICO PANNELLATO parietali, camminare sulla tragicità degli CALATO DALL’ALTO senza ricorrere a effetuomini ed essere schiacciati da immagini ti speciali, se non agli speciali effetti della sospese a una rete hanno indotto il visitaricostruzione pannellata della produttività tore a “rivivere” le strazianti urla senza ideologico-repressiva meglio nota come voce nelle “modulazioni odierne della deupersecuzione e annullamento manizzazione”. NON SOLTANTO PER NON dell’UMANITA’. Questo lo scopo del progetDIMENTICARE, NON UNICAMENTE PER to concepito ben due anni fa negli ambienRICORDARE, MA PER RICOSTRUIRE ti dell’IIS “U. MIDOSSI di Civita Castellana ANCHE LE NOSTRE COSCIENZE! allo scopo di allestire un percorso di tap- Campo de’ fiori ERALDO BIGARELLI 29 IN TOUR ARTISTICO TRA PARTECIPAZIONI E RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI DOPO IL SUCCESSO ALLA BIENNALE INTERNAZIONALE DI ARTE CONTEMPORANEA CITTA’ DI LECCE NELL’OTTOBRE 2010,CLASSIFICANDOSI TRA I PRIMI DIECI FINALISTI, ERALDO BIGARELLI HA ESPOSTO a Bruxelles presso la Galerie AMARTLOUISE e ha partecipato, in seguito a selezione, alla Triennale Internazionale dell’Arte Contemporanea al Complesso Museale Galleria L’Agostiniana di Roma con riconoscimenti di respiro scientifico recensito dal curatore Daniele Radini Tedeschi nel volume “Itinerari d’Arte Contemporanea – Dalla crisi alla figurazione…” edizione Rosa dei Venti. Il suo percorso verso alti riconoscimenti ottenuti, in seguito alla sua dedizione artistico-esistenziale, rappresentano il frutto della sua storia di Arte e di Vita vissuta, intimamente concepita e appassionatamente contemplata in una cascata di successi e gratificazioni identificate con l’internazionalità dell’Arte Contemporanea. Il senso globale vissuto nel dialogo tra le diverse e profonde accezioni umane risale già dalla sua infanzia evolutasi grazie ad esperienze reali e dirette con i popoli più vari della Terra, particolarmente esotico-africani, che gli valsero la collaborazione con l’IFAD e l’inserimento di sue opere nel Governing Council il cui ricavato andò per la crescita dei Paesi in via di sviluppo, il Titolo di “OMENMA OF OGBA”, cioè “ Colui che fa del bene” e LA MEDAGLIA UFFICIALE DELL’ISTITUTO “AFRICA ILLUSTRIS” EX AFRICA SEMPER ALIQUID NOVI come Premio alla Pittura e alla Carriera consegnata dall’Istituto Italo Africano. Dal 15 al 22 Novembre 2011 presso il Teatro Vé sinet di Parigi Bigarelli è presente con le sue Opere pittoriche in olio su tela. La sua Opera OMAGGIO AL TRICOLORE è esposta da Novembre a Dicembre a Torino e a Reggio Emilia. La tourné e pittorica 2011 approderà a Firenze in occasione della VIII edizione della Biennale d’Arte Contemporanea a Fortezza da Basso dal 03 all’ 11 dicembre 2011 e nel contempo verrà supportata da numerose recensioni inserite in pubblicazioni scientifiche curate da docenti della Storia dell’Arte. Nel cuore A cinque annni dalla sua scomparsa, un caro pensiero corre ancora all’indimenticato Mauro Anselmi, fratello del nostro direttore, nonchè nostro instancabile collaboratore, tanto affezionato a questa rivista, oltre che grande amico. L’11 Ottobre 2011 è venuta a mancare Trenti Rosa Capati, nata il 6 Febbraio 1931, madre del Sig. Danilo Capati, presidente dei Coltivatori Diretti di Civita Castellana. Al cordoglio della famiglia si unisce tutta la redazione. Campo de’ fiori 30 “Il Fumetto” LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA RAQIYA di Masao Yajima e Boichi edito da Panini Comics – 2 volumi, in corso E mozionante e coinvolgente! Finalmente un fumetto che tratta il tema religioso, senza ricorrere all’esoterismo o a sacerdoti muniti di improbabili armi pronti a distruggere il demone di turno. Qui parliamo di cristianesimo, riferimenti all’ebraismo, alla filosofia agnostica, alla visione di Dio, all’approccio con la morte, il tutto splendidamente mescolato senza confondere il lettore o calcare la mano su aspetti che parrebbero eccessivamente finti. Un’occasione per imparare a conoscere questi argomenti, ma soprattutto un’ottima occasione per riflettervi sopra. Per aiutare il lettore in questo compito c’è un glossario alla fine del primo numero. Altra menzione speciale va fatta ai di disegni che non ricalcano gli stilemi dei manga, essendo uno Daniele Vessella stile piuttosto realistico, ma non per questo incapace di regalare sogni ed emozioni. La cura dei dettagli e delle espressioni ci fa immergere nell’opera rendendola viva e ci permette di vivere la storia attraverso gli occhi dei personaggi, ben caratterizzati e vari, con il loro lato oscuro sia conscio che represso che porta ad un conflitto Finalmente un fumetto che interiore tra commiserazione e distratta di religione, senza prezzo nel lettore per la protagonista. Un’opera fantastica, davero. esoterismo. Un’occasione Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/ per riflettere su questi temi Per la tua pubblicità scegli Campo de’ fiori IL NUMERO UNO 0761.513117 [email protected] www.campodefiori.biz Campo de’ fiori 31 La rubrica dei cognomi C ome appare nella lista di cui sopra, il cognome più diffuso a Castel Sant’ Elia è Darida. Adesso di Arnaldo Ricci [email protected] vediamone la diffusione e la dislocazione a livello nazionale. Darida: (presente in soli 20 comuni d’Italia) le regioni dove esiste questo cognome, seppur in modo sporadico sono: Lazio, con particolare evidenza in provincia di Viterbo ed in particolare a Castel Sant’ Elia, Lombardia, Toscana, Campania, Calabria. In tutte le altre regioni d’ Italia esso è completamente inesistente. La sua origine è , con molta probabilità , da ricercare in provincia di Viterbo. Valentini: (presente in ben 1598 comuni d’Italia) questo cognome è omogeneamente distribuito in tutta l’Italia centro-settentrionale. Esclusa la Puglia, dove ne esiste una buona presenza, nelle I cinque Cognomi più diffusi a Castel Sant’ Elia Tali cognomi in ordine di diffusione sono i seguenti: 1° 2° 3° 4° 5° Darida Valentini Costantini Piacenti Mariani regioni del sud comprese le isole, esso risulta decisamente sporadico. Considerata la omogeneità di diffusione, è alquanto difficile capirne il luogo d’origine. Costantini: (presente in ben 1257 comuni d’Italia) esso è maggiormente diffuso nell’Italia centro – settentrionale; una particolare concentrazione si nota nel Lazio e nelle Marche. Anche se in Puglia è abbastanza diffuso, in tutte le altre regioni del sud comprese le isole è decisamente sporadico. Le sue origini vanno attribuite con la stessa probabilità , nel Lazio o nelle Marche. Piacenti: (presente in soli 135 comuni d’Italia) anche questo cognome ha poche presenze; esse sono concentrate maggiormente nel Lazio e in Toscana. Sia nell’Italia settentrionale che in quella meridionale il cognome è sporadico. Da notare che in Val d’Aosta, Liguria, Friuli, Basilicata e Sardegna non se ne rilevano presenze. Le sue origini, molto probabilmente sono dell’alta Toscana. Mariani: (presente in ben 1888 comuni d’Italia) esso risulta intensamente diffuso in tutta l’Italia centro – settentrionale e decisamente meno in quella meridionale ed isole. Ne esiste una particolare concentrazione in Lombardia da cui si evince che la sua origine è proprio in quella regione e molto probabilmente è da ricercarsi nel milanese. Seguirà sul prossimo numero lo stesso studio per il comune di Nepi. SOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTO CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 I miei dati Nome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________ data di nascita_______________________Città ________________________________________________________Prov._______ ______________________________________________________________Telefono____________________________________ Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 Il regalo è per: Nome_______________________________Cognome________________________________________________________________ _data di nascita_________________________Città ____________________________________________________Prov.________ Via_________________________________________________________________Telefono________________________________ effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za della Liberazione n. 2 - Civita Castellana Data______________Firma__________________________________ Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana (VT) Data______________Firma__________________________________ Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117 Campo de’ fiori 32 Sabato 5 novembre 2011, nella parrocchia “San Giuseppe Operaio” a Civita Castellana “A spasso con Dio” Un libro per raccontare la storia e la vita di Don Mario Valeri, Sacerdote e Parroco. La Parrocchia “S. Giuseppe Operaio” ad un anno dal suo pensionamento di parroco, festeggia Don Mario Valeri, con un libro intitolato: “A spasso con Dio”, che racconta la storia della vita dell’infaticabile e tenace ottantottenne Don Mario. A presentarlo sarà il suo successore nella parrocchia, Don Luca Gottardi, l’autrice Chiara Taizzani e i rappresentanti delle istituzioni locali, alla presenza di Don Mario Valeri. Don Mario Valeri, classe 1923, nei suoi sessantuno anni di sacerdozio ha partecipato attivamente alla vita delle comunità di Rignano Flaminio, Ponzano Romano e Civita Castellana, nei quali ha svolto la sua opera. Fondatore del Circolo Culturale “Enrico Medi”, Don Mario ha animato le comunità parrocchiali con alte lezioni culturali e scientifiche, ha fondato innumerevoli corsi per ragazzi ed adulti e ha dato vita a moltissime attività a sostegno dei lavoratori, attraverso la sua opera nei circoli Acli. Nella parrocchia “S. Giuseppe Operaio” ha costruito nel corso degli anni, non solo la struttura della chiesa stessa, con annesse aule catechistiche, saloni e altre strutture, ma anche campi da calcio per l’oratorio e il “parco degli Angeli” per i bambi- Don Mario e don Luca ni del quartiere. Dall’incontro con i papi, Paolo VI e Giovanni Paolo II, alla facilità dei rapporti con i grandi del suo tempo, il percorso di Don Mario si è sviluppato per aiutare e sostenere materialmente i suoi parrocchiani nei bisogni più immediati e spiritualmente avvicinarli all’incontro con Dio nella Sua Parola. La comunità parrocchiale di San Giuseppe Operaio e lo stesso Don Luca Gottardi, che ha approvato il progetto già avviato, hanno voluto rendere omaggio al sacerdote, che ha guidato per un tanto tempo la parrocchia di “S. Giuseppe Operaio”, attraverso il libro che descrive la sua storia di ragazzo e poi di adulto, alle prese con gli avvenimenti piccoli e grandi della sua intensa vita sacerdotale. Breve biografia: Mario Valeri nasce a Faleria (VT) il 20 agosto 1923 da Savina Nori e Giuseppe Valeri. Nel 1926 e poi nel 1934 la famiglia di Mario si sposta per seguire lo zio prete, Don Novello, fratello di Savina, prima a Vallerano e poi a Chia. Appena arrivati a Chia, Mario, undicenne, entra in seminario, ma l’esperienza dura solo un anno. Nel 1939, invece, a seguito di una visita pastorale del Vescovo Santino Margaria, Mario entra definitivamente nel seminario di Orte. Da qui viene mandato prima a Civita Castellana, dove conclude gli studi del ginnasio, poi nel Pontificio Seminario della Quercia a Viterbo. Qui completa gli studi teologici e viene ordinato sacerdote il 15 ottobre 1950 presso la Basilica della Madonna della Quercia. Il 5 febbraio 1953 il Vescovo Roberto Massimiliani sceglie Don Mario come vice-parroco per la chiesa di Ponzano Romano, nella quale diventerà parroco. A Ponzano Romano Don Mario resta fino al 1979. Oltre al circolo Acli, a Ponzano Don Mario fonda il Circolo Culturale che prenderà il nome del suo più famoso conferenziere “Enrico Medi”. È cappellano degli operai e dei minatori che stanno lì costruendo l’Autostrada del Sole e la Ferrovia Direttissima Roma-Firenze. Nel 1972 il Papa Paolo VI celebra la messa di Natale tra i minatori su invito del parroco. Dal 1979 il Vescovo Marcello Rosina trasferisce Don Mario a Civita Castellana, come “Incaricato animatore dell’attività pastorale giovanile”. Cambiano sede, così , anche le attività del circolo culturale da lui creato. Il 30 ottobre 1982 Don Mario viene nominato parroco della chiesa di San Giuseppe Operaio di Civita Castellana, dove ha esercitato il ministero come pastore e maestro del popolo di Dio a lui affidato per circa 30 anni. Don Giancarlo Palazzi “Come ali di Farfalla” Il breve romanzo della scrittrice civitonica, Roberta Ercolini, tra presente e passato Letto in mezza giornata, sotto l’ombrellone, io, con la curiosità di rivivere il travolgente amore giovanile della protagonista, comune un po’ a tutte le adolescenti, ma stroncato in questo caso dal destino crudele che a volte la vita ci riserva. E poi, la sua malattia, anch’essa, purtroppo una sorte sempre più comune per molti. Ed è proprio nel corridoio di un grigio ospedale, in attesa del suo turno di terapia, che la protagonista si perde nei ricordi della sua giovinezza ed in particolare di quell’amore, che, nonostante la vita le abbia riservato poi un percorso diverso, l’ha segnata indelebilmente. Scorrevole e piacevole nella lettura, il romanzo ci fa immedesimare nella storia, più o meno simile, per tante donne. Le qualità descrittive dell’autrice, che emergono durante tutta la lettura, hanno toccato nel profondo i miei sentimenti. E’ per questo che mi sento di incoraggiare Roberta Ercolini nell’inseguire questa sua passione, perchè possa regalarci altre autentiche emozioni. Ermelinda Benedetti 33 Campo de’ fiori La Reverenda Camera Apostolica contro il Ven. Monastero e Monache dell’Ordine Serafico di S.Chiara sotto il Titolo di S. Maria delle Grazie di Civita Castellana Verso la fine del Settecento fu discussa presso la Reverenda Camera Apostolica, l’organo finanziario del sistema amministrativo pontificio, una controversia con le monache di S. Chiara, riguardante quattrodi Francesca cento ducati che Pelinga dovevano essere versati al monastero, con il ricavato del Diritto del Passo, un dazio per le merci, le persone e gli animali che passavano di lì . Racconta padre Luca Wadding che frate Alberto da Gubbio nel 1536 fece venire a Civita delle suore Clarisse, era vescovo della nostra città Scipione Bongalli, e papa Paolo III, Alessandro Farnese, pontefice dal 1534 al 1545, concesse quattrocento ducati nel 1539 per la costruzione del monastero. Affidò nel 1548 l’incarico al cardinale Filonardi anche perché si prendesse la cura di mettervi altre monache poiché quelle condotte da frate Alberto erano morte. Si accordò di spendere per il monastero venti ducati l’anno dei quattrocento assegnati, ma il cardinale non fece nulla e morì nel 1549. La comunità civitonica, sempre nel 1548, pregò il papa di commissionare a frate Clemente Moneglia di prendere quattro suore dal monastero di San Cosimato perché le volevano dello stesso ordine: fu presa suor Agnese badessa, che era di Civita; suor Placida, vicaria; suor Lodovica di Sermoneta; suor Filippa di Castello. I soldi purtroppo non arrivavano e le suore vendettero un piccolo podere che era stato a loro lasciato per elemosina per iniziare il monastero. Suor Agnese continuò a chiedere al papa i soldi a loro destinati e nel 1550 anche il papa Giulio III che, regnò dal 1487 al 1555, e papa Paolo IV nel 1557 disse che i 200 dei 400 ducati erano stati dati, che il convento era stato terminato e che le monache l’abitavano da due anni. Allora la Sacra Congregazione del buon Governo, sorse nel 1592 per salvaguardare gli interessi economici, amministrativi e finanziari dei comuni pontifici, verificare i bilanci dei comuni, assumendo tutti i provvedimenti necessari a garantire la regolarità delle spese e degli appalti, anche al fine di realizzare un contenimento delle spese locali. La congregazione era presieduta da un cardinale prefetto (dal 1605 al 1676 di norma il cardinal nipote del pontefice regnante) e composta da cardinali e prelati, detti “ponenti”, cioè relatori delle cause relative ad una particolare area dello Stato della Chiesa. Fulcro della congregazione era il segretario, anch’esso un prelato di Curia, che gestiva la cospicua corrispondenza con i governatori delle varie città , chiamati ad agire come delegati del Buon Governo. Questi decise che si pagassero i duecento scudi al monastero. Dovevano essere ricavati dalla Gabella del Passo, le persone e le merci che entravano in città dovevano pagare, ma siccome l’ordine delle monache prevedeva che vivessero di elemosine non c’era bisogno dei duecento ducati. Alla fine, dopo due secoli, fu deciso che non si potevano pagare alle suore i famosi duecento ducati perché a Civita vi erano, oltre loro, il Seminario, i Cappuccini e le Maestre Pie e che il loro convento era il piu ricco della provincia. Le suore inoltre lamentavano che senza quell’entrata non potevano continuare la Vita Comune, dato che erano diventate ventisei, più sei converse. La Reverenda Camera Apostolica rispondeva loro che, se non potevano, dovevano tornare alla vita di prima, che vestissero il sacro velo e che, se erano trentadue, si riducessero a meno, o quantomeno alla loro entrata in convento portassero una dote. Si concluse così la controversia. Verso la fine dell’Ottocento, l’amministrazione del Fondo del culto prima e lo Stato italiano nella seconda metà del 1800, si appropriarono di gran parte dei beni della Chiesa cattolica. Si cedette al Comune di Civita il fabbricato del convento di S.Chiara con la chiesa e tutti i mobili e gli arredi religiosi che la giunta affidò alle religiose. Intanto la caserma Cosenz, che era ospitata nel palazzo Andosilla, aveva esigenza di locali piu vasti e ne fece richiesta al nostro Comune, altrimenti avrebbe lasciato la città . I cittadini del nostro paese fecero una petizione al Sindaco Midossi e alla giunta comunale perché venisse dato il convento delle Clarisse ai militari, ma chiesero anche che alle suore fosse data una sistemazione adeguata. Si pensò allora di mandare le dodici suore al monastero di San Bernardino a Nepi. Il Ministero della Guerra interpellò il Consiglio di Stato il quale emise il seguente parere: le religiose erano di ordine diverso, quindi non si poteva fare. La giunta comunale chiese allora l’autorizzazione alle autorità ecclesiastiche per adattare il convento per le truppe militari. Queste risposero favorevolmente, a patto che si accollasse le spese per adattare l’ala nord del Seminario in Via XII settembre, dove si trovavano la scuola elementare e l’asilo infantile. Le scuole, allora, furono trasferite a Palazzo Andosilla. Fu stipulato il contratto con un affitto di L.50 e quando il convento non fosse più servito come presidio sarebbe tornato al Comune. Nel 1908 l’amministrazione militare nel lasciare il convento pagò la somma di L.100 per i danni recati. 34 Campo de’ fiori AGOSTINO PARADISI Civita Castellana 1654 - Modena 1732 del Prof. Architetto Enea Cisbani ... continua dal numero 85 6 maggio 1654, quando viene battezzato nella Cattedrale di Santa Maria Maggiore di Civita Castellana, con il nome di Agostino Taddeo figlio di Serafino Paradisi e Maria Fantibassi.La famiglia, come si evince dai documenti di archivio, è composta da un altro figlio, Giuseppe, che intorno al 1680 lascerà Civita Castellana per intraprendere la carriera militare come comandante di un reggimento di fanteria al servizio della Repubblica di Venezia e che avrà un figlio di nome Gian Maria, nipote prediletto del Paradisi e che, come vedremo nel corso della trattazione, svolgerà un ruolo fondamentale nella disputa legale circa l’acquisizione dell’ingente patrimonio dello zio. La famiglia Paradisi - come quella della madre Fantibassi è originaria di Montalto Marche, un comune Marchigiano, in provincia di Ascoli Piceno, già noto alla storia d’Italia e della Chiesa in quanto città d’adozione del cardinale Felice Peretti – il padre Francesco, infatti, è originario di questo centro urbano - eletto al soglio pontificio il 24 aprile 1585 con il titolo di Sisto V, uno dei più importanti Pontefici della Chiesa di Roma. Nella città di Montalto Marche la famiglia Paradisi è di origine nobiliare: il primo personaggio di cui si ha menzione è nel 1566, un soldato di nome Giovanni Francesco Paradisi, che si distingue nella repressione del banditismo che allora infestava le campagne marchigiane; un canonico Pietro Paolo Paradisi il 6 ottobre 1716 è Arciprete della Collegiata di Montalto Marche, fondata da Sisto V il 2 agosto 1585; come Arciprete della stessa Collegiata è nel 1744 Tommaso Paradisi, nipote di Pietro Paolo. Il Papa Sisto V, ha lasciato tracce importanti del suo passaggio a Civita Castellana: nel 1580 fa edificare dall’architetto Ticinese Domenico Fontana il palazzo Peretti in via di Corte, ora Montalto-Belei, il ponte Felice sul fiume Tevere nei pressi di Magliano Sabina e la fontana di Corte, su progetto dell’architetto Giacomo della porta e attualmente collocata agli inizi di via XII Settembre. Prima dell’elezione al soglio pontificio, sono frequenti i viaggi del cardinale Peretti a Civita Castellana, che prima di essere eletto Cardinale fu il Priore Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali di San Francesco, che in quel periodo reggevano l’importante convento nella piazza di Prato, oggi piazza G. Matteotti, fondato nel 1230 e definitivamente chiuso nel 1802. Vari componenti della famiglia Paradisi Firma dell’Avv. Paradisi intorno al 1570-1580, si trasferiscono da Montalto Marche, in varie centri dell’Italia centrale e settentrionale, come Città di Castello, vicino Perugia, Modena, Parma e la stessa Civita Castellana. È singolare che l’arrivo nel nostro centro avviene nello stesso periodo della permanenza del cardinale Peretti: i Paradisi, furono una delle famiglie nobiliari al servizio di Sisto V che per dirigere ampi settori dell’amministrazione pontificia e i numerosi centri urbani facenti parte dello Stato della Chiesa, si servì di amministratori e tecnici di sua completa fiducia provenienti dalle Marche, in particolare da Grottamare, dove nacque il 13 dicembre 1521 e dalla stessa Montalto. Agostino Paradisi, già adolescente viene inviato a studiare nel Collegio Nazzareno di Roma e successivamente nell’Università Romana della Sapienza dove nel 1680, ottiene la laurea di Dottore in Legge e sempre in Roma opererà come Uditore di Rota, l’attuale figura dell’avvocato, pur rimanendo vincolato alla sua famiglia e a Civita Castellana, soggiornando nel suo palazzo di piazza San Clemente. Come avvocato ed esperto giurista, raggiunse nel volgere di pochi anni una così elevata fama ed importanza che il 10 marzo del 1703, venne nominato dal papa Clemente XI consigliere di Giustizia, del duca di Modena Rinaldo I d’Este. Carica di grande importanza politica e culturale, che lo costrinse a trasferirsi nella città emiliana abbandonando definitivamente Civita Castellana, ma non i contatti epistolari con la sua famiglia. Per trent’anni fino al 1735, anno della sua morte, servirà in maniera continua e proficua la casa d’Este e il duca Rinaldo I, specie nei momenti più delicati della storia della città di Modena. Oltre a svolgere l’attività di consulente legale a servizio della casa d’Este, Agostino Paradisi divenne negli anni a seguire un importante letterato, la cui opera più nota è l’Ateneo dell’Uomo Nobile, opera in dieci volumi in folio alla cui stesura lavorerà ininterrottamente dal 1705 al 1730 dedicando tempo e risorse: un’opera letteraria che successivamente generò un autentico filone letterario quello del genere storico e che descrive le qualità politiche e militari che deve possedere un principe nell’esercizio della sua attività amministrativa, politica e militare. Nel sua multiforme attività di letterato, il Paradisi scrisse altri importanti opere quali L’Eroe e l’importante testo Sapere e/è Potere, sull’importanza della cultura e della conoscenza. Come scrittore intervenne sui temi più svariati in voga nel tempo, dall’uso del cioccolato nell’alimentazione fino ad opere di pratica forense e legale. A Modena proseguì nel contempo l’attività legale, divenendo Uditore in Bologna dove nel 1720 aprì un importante studio legale a cui si rivolgevano tutte le più importanti famiglie della città . Scarse le notizie biografiche: Agostino Paradisi non si sposò , dedicando le sue numerose attenzioni al nipote Gian Maria e mantenendo nel tempo i contatti con la famiglia rimasta a Civita Castellana, dove conservava nel suo palazzo una ricca e importante biblioteca, che nel 1733 divenne oggetto di particolari attenzioni nel primo testamento redatto dallo stesso Paradisi e che nel 1736, dopo la sua morte, venne completamente trasferita nella città Modenese. Nella sua lunga esistenza, sia come Consigliere del Duca Rinaldo I che come avvocato, raccolse un ingente patrimonio in terre, palazzi e gioielli, stimato nel 1735 come riporta il testamento, in ben 125.000 scudi, diviso tra Modena, Bologna e Ferrara. Se pensiamo che uno scudo nel 1735-’40, ha un valore attuale tra gli 80 – 100 Euro, possiamo facilmente dedurre quale sia l’entità della somma in discussione, su cui si concentra e dipana una autentica lotta giudiziaria che vedi coinvolti il nipote del Paradisi, la Comunità di Civita Castellana e il Vescovo Tenderini. Tutta la vicenda dell’eredità Paradisi, ruota intorno all’edificazione del Seminario Diocesano di Civita Castellana, per la cui fondazione lottò con tutte le sue forze il Vescovo Tenderini, ma che venne aperto soltanto nel 1746, dopo la sua morte avvenuta nel 1739. Prima di addentrarci nella intricata questione legale, è necessario ritornare indietro nel tempo al 21 febbraio 1571, quando………. continua sul prossimo numero... Campo de’ fiori 35 Ricordo... 23 Ottobre 2011 “Con la tua cascata di riccioli, faremo veramente fatica a distinguerti fra tutti gli angeli del Paradiso” Buon viaggio Super Sic... di Letizia Chilelli Letizia e Agnese Carriera e palmarè s di Marco Simoncelli La carriera di Marco comincia prestissimo, a sette anni, con le minimoto; ha appena dodici anni quando vince il suo primo titolo italiano, la replica arriverà nel 2000. A 14 anni approda, grazie al Trofeo Honda NR alla 125, dove nel 2002 vince il titolo europeo guadagnandosi finalmente l’accesso al Motomondiale. Arriviamo al 2003 quando passa ufficialmente alla Matteoni Racing, ma nonostante i tanti piazzamenti a punti, Marco finisce la stagione solamente al 21° posto. Il 2004 vede Simoncelli, sempre con la Matteoni Racing, piazzarsi undicesimo. Nel 2005 arriva quinto correndo con la NoCable.it Race. Nel 2006 passa alla 250 con la Gilera dove chiuderà la stagione al decimo posto. Anche nel 2007 la sua stagione non sarà entusiasmante. E’ il 2008 quando Marco stupisce tutti: è il 19 Ottobre, Sepang: il Sic è Campione del Mondo con ben 281 punti. E pensare che aveva cominciato la stagione con una moto non ufficiale. Solo dopo una serie di gare entusiasmanti, infatti, guiderà la sua moto: la Gilera evoluta, che lo accompagnerà nella vittoria più bella della sua carriera. Grazie a sei vittorie e tre terzi piazzamenti nel 2009 Marco chiude la classifica al terzo posto. Nel 2010 debutta in MotoGp dove si piazza in ottava posizione. 23 Ottobre 2011 a Sepang, sullo stesso circuito dove tre anni prima si era laureato Campione del Mondo, il Sic con il rombo della sua moto numero 58 ci lascia per entrare nella leggenda, regalandoci il ricordo di un mondiale vinto, 99 Gp disputati di cui 8 vinti e 19 podi. (Fonte: Wikipedia e siti internet sul moto Gp) Campo de’ fiori 36 Una “Fabrica” di ricordi Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma Le botteghe dei botteganti e non i negozi dei negozianti C ’erano una volta le botteghe nel paese, che fornivano, ciascuna nel suo genere, ogni merce e sopperivano benissimo alle esigenze dell’intera di Sandro Anselmi popolazione. In un mondo che non avrebbe mai immaginato i supermercati di oggi, le botteghe erano luoghi in cui, oltre a fare la spesa, si fermavano volentieri le donne per chiacchierare e vi si sedevano, anche per ore, per poter parlare con quella o quell’altra, di questo e quello. Tutti questi piccolissimi esercizi brulicavano per le fitte vie del paese antico, e l’odore del baccalà , misto a quello delle spezie usate dal norcino, aleggiava sulle colle del falegname e del ciabattino. La fragranza poi del pane appena sfornato faceva torcere le budella dalla fame, che però bisognava contenere fino al momento di tuffarsi in un bel piatto caldo di pasta e fagioli. Cerco ora di ricordare i nomi dei botteganti di allora, molti dei quali, non ci sono più. Scendendo dall’alto del paese c’era in Via San Rocco Bedini il sarto, Bino il falegname e Assunta la pizzicagnola. In Via San Giorgio c’era il mulino del Conte. In Via della Vittoria c’erano Eralda e Rosina anche loro pizzicagnole, Stella la sartora, Rosa da Titina con i suoi filati davanti al forno, Zecchino il falegname, lo spaccio di Chiarina, Antonio il sartore, la frutteria di Basili. In Via dell’Asilo c’erano Augusto il calzolaro, Ovidio il molinaro, Ines la varachinara e Gulino l’orefice. In Via delle Sorgenti c’erano Pierina la carbonara e Remo il calzolaro. Al cunicello c’erano lo stabilimento di nocciole e il mulino di Smaniella. In Via Carbognano c’era la mazzatora. In Via Alberto Cencelli c’erano Aldo il macellaio (poi Cristò ), Nicola ‘o barbiere col suo emporio, Ennio e Peppe i barbieri, la merceria di Giulietta, il forno di Ciro, la pizzicheria di Giovannina, Sergio il tappezziere, la bottega di bombole ed elettricità di Elvio e Oscar, la macelleria di Mario, Paolo il ciabattino, i tessuti ed i vestiti di Giannino. In Piazza c’erano il bar di Peppinella, i vestiti di Antinori, il bar di Paggio’, lo spaccio di Checca, Angelo il barbiere e Maura col negozio di vestiti. Alle scalette di Piazza c’erano Iolanda la fruttarola, Pozzo il pizzicarolo e la farmacia. In Piazza di sotto c’erano Alfio il barbiere, la pizzicheria di Martinozzi, la ferramenta di Elsa, Maria Pia la parrucchiera e Vittorio il calzolaro. A Via di Porta Vecchia c’erano la macelleria di Augusto, la sartoria di Bruno, la latteria di Renzo, il nuovo emporio di Nicola, Righetto l’orologiaro, Giovannino con le televisioni e le bombole, Bruno il barbiere, le parrucchiere Gabriella e Doriana, Berto il calzolaro, le biciclette di Nardelli ed Ermanno che riparava le televisioni. In Via della Circonvallazione c’erano l’autosalone di Ferrelli e il consorzio di Edoardo (oggi di Nerò ). A For de Porta c’erano la pizzicheria e lo spaccio di Ponti, il cinema Smeraldo con il bar di Sora Peppa, il forno di Padana, la lavanderia di Lucio, l’autorimessa con officina di Liseo, il consorzio agrario di Matteo e Temistocle, il distributore di benzina di Ivo e Roberto, il ristorante Giardinetto e la norcineria di Sergio. Al Palazzotto c’era Fra Stoppino, che ferrava i somari. In Via Sotto le Forme c’era Felicetti il ferraro. Alla Variana c’era la pizzicheria di Ulisse. In Via Roma c’era Giulio il ferraro. Alla Mola c’erano la pizzicheria di Mimma ed i fabbri Nicola e Memmo. A Materano c’erano Francesca e Imperia con la pizzicheria, la trattoria pizzeria di Bruno Pucci (poi bar Bottò ), la pizzicheria di Apponina (poi di Ennio Potere), il distributore di Stefano, il bar di Sora Nina, l’osteria di Checco Pedica, Guido il pizzicagnolo e il mulino di Salvi. A Viale Italia c’era la pizzicheria di Viola. In Via della Stazione della Roma Nord c’era lo stabilimento di nocciole di Torre. Chiedo venia per le eventuali, probabili dimenticanze alle quali cercherò di porre rimedio con i vostri suggerimenti. La pubblictà su Campo de’ fiori è per sempre! Non è una vela che passa, nè un volantino che vola, nè un manifesto che la pioggia distrugge, ma un messaggio che arriverà ai vostri figli ed ai figli dei vostri figli. Campo de’ fiori 37 Con il Patrocinio del Comune di Fabrica di Roma A.I.D.I. Accademia Internazionale d’Italia VI INVITA ALLA PRESENTAZIONE DEL ROMANZO Un nobile brigante di Augusto Stefanucci per Le collane di Campo de’ fiori ® SABATO 26 NOVEMBRE 2011 SALA CONSILIARE del COMUNE di FABRICA DI ROMA - Ore 18.00. Interverranno: - l’autore, Augusto Stefanucci; - il presidente dell’Accademia Internazionale d’Italia, Sandro Anselmi, editrice del libro; - la giornalista Ermelinda Benedetti, curatrice dell’edizione; - le Autorità locali. Seguirà bouffet di saluto. Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo è un libro unico nel suo genere. Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante! E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona, nelle edicole o presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di 10.00, sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia. E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti, che possono inserirlo nel P.O.F. d’Istituto e nella programmazione educativa annuale del docente, ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali. AVETE UN VOSTRO SCRITTO NEL CASSETTO E VORRESTE VEDERLO PUBBLICATO??? CHIAMATECI SUBITO!!!! REALIZZEREMO IL VOSTRO DESIDERIO! 0761.513117 - [email protected] Campo de’ fiori 38 IVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS Stato di crisi: in migliaia alla manifestazione per il distretto industriale di Civita Castellana Partecipatissima è stata la manifestazione a sostegno della richiesta dello stato di crisi per il distretto industriale di Civita Castellana. In migliaia si sono ritrovati all’appuntamento voluto dai sindaci degli otto comuni del distretto a Piazza della Liberazione, a Civita Castellana. In piazza, insieme ai moltissimi cittadini, c’erano i rappresentanti delle istituzioni, ad iniziare dal sindaco del comune capofila, Gianluca Angelelli, e ai rappresentanti degli otto comuni, ai consiglieri regionali, Giuseppe Parroncini e Ivano Peduzzi, all’assessore provinciale Domenico Maria Francesco Simeone, al vescovo S. E. Mons. Romano Rossi. Il corteo si è snodato da piazza della Liberazione fino a piazza Matteotti, dove si sono ritrovati sul palco i rappresentanti delle sigle sindacali e delle istituzioni. Anno della Ceramica Grande successo per le mostre ed il convegno. La storia della ceramica ed in particolare quella di Civita Castellana è stata al centro dell’attenzione di studiosi e cittadini che hanno partecipato agli eventi organizzati nel fine settimana trascorso per le celebrazioni dell’Anno della Ceramica. Venerdì 14 ottobre sono state inaugurate la mostra al Forte Sangallo dal titolo “Duemila anni di produzioni ceramiche a Falerii” e la mostra di scultura di Gino Aleandri, curata dall’Associazione Argilla, presso le ex carcerette, appena ristrutturate, dove rimarrà fino al 23 di questo mese. Sabato 15 ottobre si è invece svolta la giornata di studi sulla ceramica artistica a Civita Castellana e nell’Alto Lazio dove si sono alternate esposizioni di studiosi e docenti universitari italiani e stranieri. All’inaugurazione della mostra “Duemila anni di produzioni ceramiche a Falerii, organizzata dalla Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria meridionale in collaborazione con il Comune di Civita Castellana, hanno partecipato il Sindaco, la responsabile della Soprintendenza, dottoressa Anna Maria Moretti e la direttrice del Forte Sangallo, dottoressa Maria Anna De Lucia. La mostra all’interno del Forte Sangallo resterà aperta dal 15 ottobre all’8 gennaio 2012 e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00. E’ incentrata sulle produzioni ceramiche antiche dal VII al III secolo a.c. e proporrà anche reperti attinenti alla giornata di studi del 15 ottobre. Presentato il libro “Il colaggio dei sanitari” L’Anno della Ceramica di Civita Castellana si è arricchito della presentazione del libro dell’ingegner Domenico Fortuna dal titolo “Il colaggio dei sanitari”. La pubblicazione di carattere scientifico è stata presentata martedì 8 novembre presso la sala conferenze del Relais Falisco. “Il libro – ha spiegato l’autore – nasce dall’esigenza di colmare un vuoto. C’è pochissima letteratura tecnica nel settore della ceramica sanitaria. Questo testo vuole essere uno strumento per gli operatori del settore ed è focalizzato sulle problematiche tecnologiche relative al colaggio dei sanitari”. Il libro, proprio per il carattere scientifico, è redatto in italiano ed in inglese. Fontana Matuccia: al via le opere di urbanizzazione Hanno avuto inizio i lavori di completamento delle opere di urbanizzazione primaria nella zona artigianale e piccola industria di località Fontana Matuccia a Civita Castellana. Grazie ad una azione coordinata tra i proprietari privati e l’Amministrazione Comunale si stanno asfaltando le strade e realizzando i parcheggi con l’impianto di l’illuminazione pubblica. I privati realizzeranno le opere, a loro spese, sulla loro proprietà mentre il Comune sistemerà il tratto stradale pubblico di via Fontana Matuccia. In seguito a regolari collaudi il Consiglio Comunale dovrà decidere sulla presa in carico dei tratti stradali, fognari e della pubblica illuminazione come era previsto nella convenzione di lottizzazione del 1962. Campo de’ fiori 39 S CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIV Portoghesi al Colasanti per il Parco Ivan Rossi Si è svolta nella mattinata del 26 ottobre la quarta lezione dell’architetto Paolo Portoghesi con gli alunni del liceo scientifico “Colasanti” di Civita Castellana. Nell’aula magna dell’istituto in via Petrarca erano riuniti non solo gli studenti delle classi quarte del liceo, che stanno partecipando al progetto di riqualificazione del Parco Ivan Rossi, ma anche altri alunni del liceo che hanno avuto occasione di conoscere l’andamento del progetto del Parco e l’architetto Portoghesi che lo sta supervisionando. Alla lezione hanno partecipato il sindaco, Gianluca Angelelli, il professore e assessore alla Pubblica Istruzione, Giancarlo Contessa, il consigliere comunale e membro dell’associazione Ivan Rossi, Maurizio Romani, la preside del Colasanti, Loredana Cascelli e la madre di Ivan Rossi, Rita Fantera. Durante la lezione è stato revisionato il progetto che è scaturito dall’unione delle tre bozze elaborate dalle classi durante lo scorso anno scolastico. Le prossime lezioni, per arrivare alla conclusione del progetto, si svolgeranno con molta probabilità presso lo studio dell’architetto Portoghesi. Il progetto di riqualificazione del Parco Ivan Rossi è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Civita Castellana. Festa dell’Albero con i bambini della Sassacci Si è svolta mercoledì 26 ottobre la Festa dell’Albero presso la scuola d’infanzia Sassacci di Civita Castellana. Alla festa insieme i bambini, ai loro genitori ed agli insegnanti c’erano il sindaco Gianluca Angelelli, l’assessore all’Ambiente Antonio Innocenzi, e gli assessori Gaspoerini, Alessandrini e Amicucci. “Oggi è una festa importante - ha spiegato il Sindaco ai bambini - perché piantiamo alcuni alberi nella vostra nuova scuola e voi ve ne dovrete prendere cura come se fossero vostri amici. Gli alberi sono importantissimi e ne stiamo piantando moltissimi a Civita Castellana. Inoltre ne abbiamo fatto un censimento. Adesso li conosciamo tutti, uno per uno, conosciamo il loro stato di salute e possiamo stabilire di curarli e potarli quando ne hanno bisogno”. Dopo il saluto del Sindaco i bambini hanno ballato insieme ad alcuni animatori e poi è stata offerta a tutti i partecipanti la colazione. Nel giardino della scuola è stato piantato un albero e presto saranno interrati anche quelli donati alla scuola d’infanzia che si è trasferita nei nuovi locali all’inizio dell’anno scolastico. Ausili per disabili: consegnato il materiale alle scuole di Civita I materiali per aiutare lo studio dei bambini disabili che frequentano le scuola primaria e le scuole medie di Civita Castellana sono da oggi a disposizione degli insegnanti. Sono infatti arrivati tutti gli ausili che erano stati richiesti dalle varie scuole cittadine e che l’Amministrazione comunale, utilizzando un fondo regionale, ha fornito loro. Ausilioteca è il termine che descrive i diversi materiali che vanno da una lavagna elettronica e diversi software specifici per l’insegnamento, ai banchi e ai seggioloni per consentire lo studio ai bambini affetti da disabilità che non consentono loro libertà di movimento. L’ausiliteca di Civita Castellana è affidata alla scuola XXV Aprile, che cura la distribuzione dei materiali agli altri istituti. Una volta che l’ausilio non serve più per il bisogno specifico del bambino viene riconsegnato alla stessa scuola XXV Aprile che lo metterà a disposizione per chi ne avrà necessità . La scuola d’Infanzia Gramsci alla scoperta del Forte Sangallo Grazie al progetto “Giochiamo all’Archeologo” i bambini della scuola d’Infanzia Gramsci di Civita Castellana si sono recati in visita al Forte Sangallo insieme all’archeologa Gioia Chilini e all’Assessore alla valorizzazione dei Beni Culturali, Antonio Innocenzi. La visita ha riguardato i bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola materna del centro storico, che si contraddistingue per essere multiculturale e multietnica. Proprio con lo scopo di aiutare i bambini ad integrarsi nella comunità cittadina, le insegnanti Francesca Pelinga, Anita Tusoni e Annamaria Opessi, hanno dato il via al progetto sulla riscoperta delle radici storiche della città . La visita al Forte Sangallo è stata solo il primo appuntamento con l’archeologia e la scoperta della storia cittadina: il progetto prevede anche la costruzione di manufatti in ceramica che riguardano le civiltà che hanno vissuto nel territorio e proseguirà fino a maggio prossimo con la ricostruzione e lo scavo di una tomba. 40 Campo de’ fiori CIVITA NEWS CIVITA NWES CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS NEWS Sportello per la disabilità: alla Casa Protetta dal 15 novembre Prende vita a Civita Castellana uno sportello al servizio dei cittadini con disabilità . L’inaugurazione si terrà martedì 15 novembre dalle ore 10,30 alle 12,00 circa all’interno del Centro Socio Educativo “Rosa Merlini Frezza” sito in Via Berlinguer (ex Casa protetta, località San Giovanni), gestito dalla Cooperativa sociale “Il Pungiglione”. Lo Sportello sarà aperto al pubblico il martedì dalle 9,30 alle 12,00 e lavorerà in rete con le realtà presenti sul territorio: i servizi comunali, sanitari, scuole e formazione professionale, centro per l’impiego, associazionismo. Lo Sportello intende offrire uno spazio di accoglienza ed informazione per facilitare l’accesso di cittadini con disabilità ai servizi esistenti e alla vita della comunità . Allo stesso tempo promuove e dà visibilità al Centro Socio Educativo, attraverso la costruzione di una rete attiva rispondente ai bisogni emergenti dei cittadini con disabilità e delle loro famiglie, in collaborazione con le realtà operanti nel territorio. Si rivolge a tutti i cittadini con disabilità e ai loro familiari che desiderano avere ascolto rispetto ai loro specifici bisogni. Inoltre facilita l’accesso ai servizi di riferimento. Si rivolge anche agli operatori del pubblico e del privato che desiderano acquisire informazioni su temi inerenti la disabilità . 1° Torneo Scarabeo: trionfano gli atleti civitonici Si è svolto sabato 8 ottobre il primo trofeo Scarabeo di bocce organizzato dal Circolo Bocciofilo G. Cavalieri di Civita Castellana. Gli atleti civitonici sono risultati vincitori in una giornata di sport e solidarietà a cui hanno partecipato anche l’assessore ai Servizi Sociali del comune di Civita Castellana, Letizia Gasperini, e il sindaco Gianluca Angelelli. “Ringrazio la Ceramica Scarabeo -ha detto il Sindaco - che nonostante questo momento di crisi si continua a dimostrare vicina alle fasce più deboli. L’attività sportiva è molto importante per il percorso dei ragazzi diversamente abili che anche in questa occasione hanno dimostrato il loro valore posizionandosi al primo posto”. La classifica ha visto Marzo e Marcucci al primo posto, gli atleti del Santa Sinfarosa al secondo, Del Rugo e Tronti al terzo posto. Via Bonanni: dal 3 novembre cambio nella viabilità Dal prossimo 3 novembre ci saranno delle modifiche alla viabilità nella zona di via Bonanni e via Ugo bassi. Doppio senso di circolazione per il tratto finale di via Bonanni all’incrocio con via Don Morosini, senso unico a salire sul resto di via Bonanni e senso unico a scendere a via Bassi. La finalità del cambio nei sensi di marcia attuali è quello di alleggerire il traffico su via Falisca, consentendo ai veicoli provenienti da via Don Morosini di dirigersi verso la zona di viale Fiume Treja transitando su via Bonanni anziché obbligatoriamente su via Falisca. In particolare il tratto finale di via Bonanni, dall’incrocio con via Don Morosini fino a via Anita Garibaldi, tornerà a doppio senso di circolazione. Per agevolare il deflusso delle auto provenienti da via Don Morosini, in quel tratto di via Bonanni sarà anche previsto un divieto di sosta permanente con rimozione forzata a partire dalle ore 8,00 del 3 novembre. La restante parte di via Bonanni, da via Anita Garibaldi a via Tazzoli diventerà a senso unico per i veicoli diretti verso via Tazzoli. Mentre via Ugo Bassi e via Anita Garibaldi diventeranno a senso unico per i veicoli provenienti da via Tazzoli e diretti verso via Don Morosini. Porta a porta: il 28 novembre via i cassonetti E’ fissato per il 28 novembre prossimo l’avvio della raccolta differenziata porta a porta domiciliare a Civita Castellana nelle zone di Sassacci, Borghetto, Casale Ettorre e Cenciani. I cittadini dovranno conferire i rifiuti nei contenitori forniti gratuitamente dall’Amministrazione Comunale, provvedendo, entro le ore 9,00 anti-meridiane, all’esposizione degli stessi secondo le seguenti modalità e tempistiche: lunedì : rifiuti urbani non riciclabili; martedì : umido organico; carta e cartone; (esclusivamente per le attività commerciali); mercoledì : plastica; giovedì : vetro e barattolame; (per le utenze private il ritiro sarà quindicinale, mentre per le attività commerciali sarà settimanale); venerdì : carta e cartone; sabato: umido organico. Dal 28 novembre sarà aperto tutti i giorni anche l’ecocentro comunale di località Prataroni. Tutti i cittadini delle frazioni di Sassacci e Borghetto, delle zone di Quartaccio, Cenciani e Loc. Casale Ettorre, impossibilitati a fruire del servizio domiciliare nel giorno o nei giorni prefissati per il ritiro, sono invitati a conferire i rifiuti solidi urbani prodotti presso l’ecocentro sito in Loc. Prataroni – Zona P.I.P. che osserverà i seguenti orari: Lunedi’/ Mercoledì / Venerdì : ore 9,00 – 12,00; Martedì / Giovedì : ore 14,00 – 17,00; Sabato: ore 9,00 – 12,00 / 14,00 – 17,00. Il ritiro dei kit gratuiti forniti dall’Amministrazione comunale si può effettuare presso il punto informativo di Sassacci il lunedì , il martedì e il venerdì dalle 9,00 alle 12,00; il mercoledì ed il giovedì dalle 16,00 alle 19,00. Per procedere al ritiro occorre presentarsi con un documento che attesti l’ubicazione nella zona ora interessata al nuovo servizio, oppure la delega con fotocopia del documento, e la copia della bolletta tarsu o della lettera tarsu relativa alla tassa rifiuti solidi urbani della uni-tà abitativa. Campo de’ fiori 41 S NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS CANEPINA CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA AL TENORE ANTONIO POLI: IL GIOVANE CANTANTE E’ ORIGINARIO DEL PAESE La consegna della cittadinanza onoraria è avvenuta la mattina di domenica 30 ottobre, al giovane tenore Antonio Poli, che è di origini canepinesi, da molti considerato l’erede del grande Luciano Pavarotti. Ma nello stesso giorno si sono svolti poi, numerosi altri eventi. Nel pomeriggio la corsa delle “carrettelle” - giunta alla seconda edizione e ormai già diventata un appuntamento clou – e in piazza Garibaldi il concerto dell’Orchestralunata, che in pochi giorni sono stati ospiti di Rai 1 e Rai 2. Le caldarroste in piazza e le cene nelle cantine. E, come è tradizione e come è stato venerdì 7 ottobre per “Viterbo con amore” in occasione dell’apertura, per chiudere la 30esima edizione delle “Giornate della castagne” la cena di beneficenza in programma lunedì 31 ottobre in favore dell’Avis locale e della sezione della Croce rossa di Vignanello, Vallerano e Canepina. L’ultimo week end della manifestazione, insomma, si preannuncia davvero ricco di appuntamenti. Una cooperativa africana agropastorale intitolata alla giovane viterbese Manuela Milite Le donne di Agboville in Costa d’Avorio non hanno dimenticato la generosità della onlus Viterbo con amore che le aiutò ad acquistare un terreno e ricambiano intitolando la loro cooperativa Solidarieté africaine agropastorale a una giovanissima viterbese, Manuela Milite. Una ragazza dedicata al sociale che aveva nei suoi progetti di vita l’impegno nei paesi più disagiati e scomparsa per una tragica fatalità nello Yemen dove, appunto, prestava la sua opera di volontaria. Un’onda anomala spezzò la sua giovane vita, insieme a quella di un compagno, prima che potesse realizzare completamente i suoi sogni. Un passo indietro. Due edizioni fa, l’associazione dell’allora presidente Pino Genovese conosciuta la precaria situazione di un gruppo di ragazze-madri di Agboville che, per superare le difficoltà economiche, avevano affittato un terreno da dedicare all’agricoltura e all’allevamento di piccolo bestiame, decise di inviare loro un corposo dono in euro. Lo fece tramite un ivoriano ormai naturalizzato viterbese e ora responsabile del Bureau di rappresentanza del partito ecologico ivoriano in Italia (Brpei), Armand Secka. E il Bureau insieme alla onlus Solidarietà internazionale per lo sviluppo fondata da un gruppo di viterbesi si propongono in un futuro prossimo di aiutare ulteriormente la Cooperativa africana a ultimare la loro sede che comprende anche un piccolo asilo nido per i figli delle socie. Intanto la cooperativa sta ottenendo un discreto successo ed è passata dalle colture di auto-consumo alimentare a un sistema più organico e redditizio di commercializzare i loro prodotti su un mercato più vasto e sicuro per un rendimento costante, in modo da assicurare l’avvenire ai loro figli che non saranno costretti a pensare a una nuova diaspora. E per questo le donne africane dedicano la loro cooperativa a una giovane donna viterbese che aveva la solidarietà nel dna. BABY PARKING A RONCIGLIONE, IL SERVIZIO PROSEGUE FINO A DICEMBRE Presso i locali dell’asilo nido comunale, è destinato ai bambini tra i 3 e i 5 anni non ancora compiuti Baby parking, il Comune di Ronciglione non lascia, anzi raddoppia. Proseguiranno infatti fino al 31 dicembre i servizi offerti dall’amministrazione la quale, visti i risultati della precedente esperienza, ha deciso di prorogare le attività a partire dal 15 settembre. Come è stato finora, destinatari saranno i bambini di età compresa tra i 3 anni e i 5 non ancora compiuti, che potranno usufruire gratuitamente di 2 ore giornaliere dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 12. Il baby parking, quindi, si configura come un servizio socio-educativo e ricreativo che accoglie minori sotto i limiti d’età di scuola dell’obbligo ed è destinato a favorire il benessere psicofisico e le opportunità di socializzazione dei bambini. Un luogo di vita per i bambini, quindi, che fornisce risposte flessibili e differenziate in relazione alle esigenze delle famiglie, attraverso la disponibilità di spazi, organizzati e attrezzati per consentire ai minori opportunità educative, di socialità e di comunicazione con i propri coetanei. Il servizio, iniziato lo scorso marzo, secondo l’iniziale previsione doveva concludersi entro l’estate. Il baby parking è attivo presso i locali dell’asilo nido comunale ed è gestito dalla cooperativa C’era una volta. RONCIGLIONE, ATTIVO LO SPORTELLO PER GLI IMMIGRATI L’obiettivo è favorire l’inserimento e l’integrazione dei cittadini stranieri Sono iniziate a Ronciglione dal primo settembre le attività dello sportello informativo e di accoglienza per immigrati, ospitato presso l’ufficio del Segretariato sociale in Via Solferino. La decisione, presa dal Comune di Ronciglione la scorsa estate, si è concretizzata nel giro di poche settimane, dopo la selezione, attraverso un bando pubblico, di un operatore adatto al ruolo. L’istituzione dello sportello nasce dall’esigenza di creare un ponte tra i cittadini stranieri e le istituzioni pubbliche e private con le quali essi si trovano in relazione (uffici pubblici, scuole, ospedali) e segue le direttive legislative che favoriscono un servizio di accoglienza per gli immigrati. Lo sportello è aperto il martedì , il giovedì e il venerdì dalle ore 9 alle ore 13 (tel. 0761.629039). 42 Campo de’ fiori Federico Campanelli, la passione per il pool Il giovane venticinquenne di Corchiano conquista il titotlo nazionale di biliardo C i sono tante cose nella vita che ci appassionano, ma in genere, col tempo, ne emerge una in particolare, che per molti diventa il senso della propria vita, l’unico obbiettivo da raggiungere. Questo è un po’ quel che è successo a Federico Campanelli, il campione italiano di biliardo 2011. Siamo riusciti ad incontrarlo durante una sua breve permanenza a Corchiano, suo paese d’origine, dove si allena tra una sfida e l’altra. Federico a soli 25 anni, lo scorso luglio ha conquistato il titolo nazionale nel biliardo all’americana, comunemente denominato pool, nella finale che si è svolta a Treviso. Come è nata la tua passione per questo sport? E’ stato mio padre a trasmettermela. Lui si divertiva a giocare nei locali della zona ed io spesso lo seguivo. Quando hai iniziato a praticarlo? Ho iniziato quando avevo circa 12-13 anni ed ora ne ho quasi 26. Quando sono arrivati i primi risultati? Nel 2008, quando a Verona mi sono classificato terzo nei campionati nazionali. Da lì ho voluto innalzare il mio livello e poter puntare sempre più in alto, dedicandomi completamente al pool. Sono entrato a far parte del CSB Club ’70, tesserato FIBIS, riconosciuto dal CONI, ho iniziato a frequentare i corsi da loro organizzati ed a partecipare a gare nazionali ed internazionali, fino a coronare il mio grande sogno, raggiungendo il titolo nazionale. Dove, come e quanto ti alleni? Mi alleno dalle 6 alle 7 ore al giorno, a casa mia, qui a Corchiano, seguito via webcam dal mio coach Gabriele Cimmino, che mi indica gli esercizi da fare per migliorare. Ma per migliorare veramente, accrescendo la mia esperienza, amo molto giocare all’estero. Finora ho avuto la fortuna di giocare in Francia, Germania e Ungheria, a Sarajevo e a Mosca, dove mi sono ben posizionato insieme ai miei compagni Fabio Petroni e Bruno Muratore, e dove tornerò dal 7 al 10 dicembre per la Kremlin cup. Qual è il tuo prossimo obbiettivo da raggiungere? Vincere l’europeo, o almeno posizionarmi tra i primo sedici. Cos’è che ti appassiona di più di questo sport? Mettermi alla prova, sfidare me stesso e confrontarmi con i campioni del resto del mondo. Ma amo il biliardo anche perché mi offre grandi possibilità di viaggiare, benché quando mi sposto per le gare, penso solo al gioco e non al divertimento. Ma io vivo per questo sport e nella mia vita ho intenzione di continuare per questa strada, grazie anche al fatto che il biliardo prevede diverse fasce di età . Ermelinda Benedetti Campo de’ fiori in Arte NEWS GROUPE IN ART E’ con questo nome si raggruppano gli artisti che si appoggiano alla nostra rivista e che promuovono le loro opere in Corso Bruno Buozzi a Civita Castellana nella mostra collettiva permanente. Rinnoviamo l’invito a visitare l’allestimento delle varie creazioni, dalla pittura su tela, legno e pietra, alla ceramica ed accessori per alta sartoria in porcellana sintetica. Recarsi nel locale di tanto in tanto, vuol dire poter ammirare e condividere l’alternarsi di manufatti, quadri ed artisti. Il Groupe in Art E’ darà un contributo, organizzando delle mostre interattive e laboratori eco-creativi, durante gli eventi che verranno organizzati nel centro storico di Civita Castellana, ad esempio il 19 novembre 2011, in occasione di “Giocando per le Vie del Centro” (giornate dedicate alle famiglie con diversi intrattenimenti per i bambini e ghiottonerie) offerte dai Commercianti del Centro Storico CNN. Basterà presentare l’apposita tesserina distribuita dai negozianti per prenotare una postazione di laboratorio, animato dai nostri esperti e resi disponibili grazie anche alla collaborazione de “L’Ecolaboratorio di Lu”, Centro Studi AREA con la sua AREA KIDS e Ceramiche Saturnia, i quali forniranno supporto tecnico ed i materiali necessari. E’ un’occasione speciale per tutti! In questo numero vogliamo evidenziare la componente “in rosa” del Groupe in Art e’ nelle persone di Rita Romagnoli (pittura su pietra e decori), Carla Vaccarelli che espone ceramiche e quadri con tecniche miste e Luisa Agostinelli ecoartista e creatrice di accessori in porcellana sintetica per alta sartoria. Vi ricordiamo che anche presso la mostra collettiva potrete trovare i vecchi ed i nuovi numeri di Campo de ‘ fiori, nonché sottoscrivere l’abbonamento per i prossimi numeri. Vi suggeriamo di regalarVi e di regalare un abbonamento, un cadeau orginale da mettere sotto l’albero del prossimo Natale…! 43 Campo de’ fiori Civita Castellana, a proposito di sabato 8 ottobre. Giocando per le vie del centro storico: “L’unione fa la forza” E ’ proprio vero che i vecchi detti hanno sempre ragione. Come per magia davanti ad una vera esigenza, ma soprattutto di fronte alla grande voglia di sentirci nuovamente cittadini del ostro paese ci uniamo per affrontare i problemi. Progetti, iniziative e fatti hanno reso possibile l’impossibile. Eravamo partiti in pochi e siamo arrivati in tanti, precisamente cinquanta commercianti, insieme “pacificamente” , senza urla ed insulti, tutti d’accordo per lo stesso obiettivo: far tornare a battere il cuore di Civita Castellana. ... Sabato 8 ottobre. La prima prova giocando per le vie del centro storico: una giornata meravigliosa fatta di giochi, divertimento, risate, allegria e salutari chiacchiere che hanno fatto da contorno ad una festa bellissima. Bambini che girano da soli per le vie del centro, mentre i genitori fanno compere, si prendono un caffè o più semplicemente seduti alle panchine della piazza conversano come i vecchi tempi… Lunedì 10 ottobre. E’ mattina, ho aperto da poco e sono già stato invaso di telefonate, applausi, applausi, applausi e ringraziamenti di ogni tipo. Ci siamo riusciti tutti insieme per un pomeriggio abbiamo fatto respirare l’unica e meravigliosa aria, quella del nostro paese, “l’aria di Civita Castellana”. GRAZIE A TUTTI La soluzione ai nostri problemi è più vicina di quanto sembri: SIAMO NOI STESSI! TORNATE PER LE VIE DEL VOSTRO PAESE… Un commerciante del centro storico Cogliamo l’occasione, pubblicando alcuni stralci di questa lettera iniataci in redazione, per ricordare a tutti i nostri lettori che, dopo il successo di questa prima esperienza, l’evento verrà riproposto dai commercianti del centro storico di Civita Castellana, sabato 19 Novembre. Non mancate! fOTO & Foto Il contrasto tra la bellezza ed il fascino del centro storico e la desolazione ed il degrado delle periferie è evidente Civita Castellana. Zona industriale. In quest’era post-industriale è triste notare il totale abbandono della rete stradale e dei suoi corredi in questa zona, che per tanti anni ha portato benessere alla nostra cittadina. E’ vera la crisi, ma perchè tutta questa incuria che dimostra quasi irriconoscenza? Per risollevarsi bisognerebbe incominciare anche da qui, altrimenti che impressione possono avere quei pochi supersisti clienti che ancora apprezzano i nostri prodotti ceramici di indiscussa qualità ? Civita Castellana. Quartiere San Giovanni - Piazza del Bersagliere. In attesa della raccolta differenziata, i cittadini stipano ostinatamente i rifiuti nei pochi cassonetti a disposizione, ma lo spazio, come si può ben notare, non è affatto sufficiente, tanto che i contenitori strapieni rimangono perennemente aperti ed alcune buste finiscono inevitabilmente a terra. Campo de’ fiori 44 di e i r o Le st x Ma Ornella Vanoni Dopo gli esordi di artista ribelle e controcorrente, la grande carriera ...continua dal numero 85 Abbandonato il filone della canzone-cronaca, come già detto, Ornella Vanoni si affaccia al mondo dei cantautori, esordendovi con un quarantadi Sandro Anselmi cinque giri che ripropone due brani composti da Gino Palo, Me in tutto il mondo ed un altro pezzo sempre scritto da lui, a quattro mani con Giampiero Reverberi, Però ti voglio bene. I due giovani artisti italiani si incontrano all’interno della Ricordi, dove la Vanoni chiede a Paoli un brano tutto per lei. Ecco che, mentre si vocifera intanto di una loro relazione segreta, il compositore genovese regala alla cantante il brano Senza fine, piuttosto controcorrente rispetto al momento musicale che si sta vivendo, proiettato molto verso il rock’n’roll. Ornella è entusiasta del pezzo tanto da decidere di inciderlo immediatamente, completando il nuovo quarantacinque giri con Se qualcuno ti dirà , dove si esibisce al sax Luigi Tenco. Senza fine ottiene subito un ottimo riscontro commerciale, così che lo stesso autore decide di interpretarlo ed inciderlo. Ed è proprio questo “valzerone”, che permette alla Vanoni di essere accreditata tra le voci portanti del miglior cantautorato, ma nonostante questo si divide ancora tra canzone e teatro in L’idiota di Marcel Achard, La fidanzata del bersagliere di Edoardo Anton, con il quale vince il Premio Teatrale San Genesio. Appare anche in televisione nel film Giardino d’inverno ed al cinema in Romolo e Remo, diretto da Sergio Corbucci ed interpretato da Steve Reeves. Intanto incide Cercami di Enrico Polito e subito dopo la Ricordi le affida il tema dell’amore di Le piace Brahms? , film prodotto e diretto da Anatole Litvak, con Ingrid Bergam, tratto dall’omonimo bestseler di Franç oise Sagan. Il pezzo originale Say no more it’s good bye, viene tradotto da Leo Chiosso in Quando dormirai, anche se il quarantacinque giri, essendo legato alla colonna sonora del film, viene stampato in un numero esiguo di copie, oltre che poco pubblicizzato. Lo scarso successo di questo disco viene però colmato dalle incisioni successive: Anche se ancora di Paoli, Attento a te di Polito e Migliacci, C’eri anche tu di Reisman e Mogol e Ricorda, ancora di Mogol e Donida. Da questa produzione sofisticata emerge un brano fuori le righe, versione twist, Coccodrillo, ripreso, sempre da Mogol, da una produzione estera. Nello stesso anno, 1963, è al teatro con la commedia di Garinei e Giovannini, Rugantino, musicata da Trovajoli. Di lì a breve, le incisioni fortunate saranno ancora moltissime: Siamo pagliacci; Poco sole, presentata ad Un disco per l’estate ’64; Tu sì ‘na cosa grande, arrivata al primo posto al Festival di Napoli del ’64 e cantata in coppia con l’autore, Modugno; Non dirmi niente di Burt Bacharach, ripescata nel repertorio di Dionne Warwick; Abbracciami forte, con la quale partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo nel ’65; Io ti darò di più , presentata al Sanremo dell’anno successivo; Caldo di Pino Donaggio, proposta ad un Disco per l’estate; e La musica è finita di Bindi e Califano, che al Sanremo del ’67 la incorona definitivamente prima donna della canzone italiana, come ancora oggi, visti i tantissimi altri successi collezionati, è considerata. Campo de’ fiori 45 Da Mosca a Sutri: Fabio Andreotti canta per il Club Rotary Flaminia Romana I fondi raccolti nella serata del 16 Dicembre saranno destinati all’Associazione “I ragazzi del girasole”, ospiti del Centro socio educativo “Rosa Merlini Frezza” di Civita Castellana. Il tenore romano al termine di un tour in Russia il 16 dicembre sarà presente alla serata di gala, organizzata dal Club Rotary Flaminia Romana, per una raccolta fondi. Nell’antica residenza del 1200 “La Torraccia”, alle porte di Sutri, il tenore che i russi definiscono il “nuovo Pavarotti” si esibirà su musiche scritte ed arrangiate dal Maestro Pino Marcucci, autore prediletto da José Carreras. Una serata che si preannuncia piena di sorprese, il cui importo sarà devoluto a iniziative educative e sanitarie destinate a livello internazionale e a livello locale. Il Club, per quest’anno, ha sposato tre progetti che hanno valenza internazionale e locale. In campo internazionale, l’azione è diretta ad Il C.S.E. di Civita Castellana CURIOSITA’ aiutare una comunità congolese. Il Congo è un paese che da anni è dilaniato da innumerevoli guerre e lotte. A farne le spese sono sempre i più deboli e i bambini: molti sono i piccoli disadattati e mutilati dalle mine antiuomo. E’ a loro che il Club Flaminia Romana rivolge la sua attenzione finanziando un’associazione che strappa i giovani dalla strada, li istruisce e insegna loro un mestiere (falegnameria per i ragazzi e cucito per le ragazze). In campo locale l’attenzione è rivolta al territorio di Civita Castellana, dove da anni esiste una comunità diurna che si occupa di ragazzi affetti da sindrome di Down e di altre gravi patologie. Una struttura unica nel raggio di chilometri che dà una mano concreta alle loro famiglie e cerca di alleviare la sofferenza e il disagio di questi giovani che altrimenti vivrebbero nell’emarginazione. Qui disegnano, realizzano ceramiche, cucinano, guardano la tv e fanno anche sport. Si è costituita recentemente l’associazione “I ragazzi del girasole” voluta dai genitori per poter essere più vicini ai loro figli. Ad essa verranno devoluti i fondi della serata perchè si possano acquistare i materiali e le attrezzature tanto necessarie ed utili alla vita quotidiana che i ragazzi svolgono all’interno della struttura. Il terzo progetto è sempre rivolto al territorio e punta a fornire un servizio essenziale e di vitale importanza nei luoghi altamente Fabio Andreotti frequentati. Negli ultimi anni, sempre più vite sono state salvate grazie all’utilizzo immediato di defibrillatori. L’intento del Club è quello di acquistarne uno e donarlo alla Croce Rossa. <Tre “piccoli” progetti – si legge nella brochure di presentazione della serata _ ma come diceva Madre Teresa di Calcutta: “Importante non è ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore”. Per questo vi aspettiamo la sera del 16 dicembre: e vi assicuriamo che tutto ciò che faremo sarà fatto con tutto l’amore che c’è in ognuno di noi>. Siamo diventati sette miliardi 1650 - Cinquecento milioni 1974 - Quattro miliardi 1804 - Un miliardo 1987 - Cinque miliardi 1927 - Due miliardi 1999 - Sei miliardi 1960 - Tre miliardi 2011 Sette miliardi Nel 2025 diventeremo Otto miliardi - Nel 2050 saremo in Dieci milardi La città più popolata del mondo è Tokio con 36,7 milioni di persone Campo de’ fiori 46 ARGO & TOTO’ 2 fratelli trovati e salvati....già 1 anno fa! Non hanno ancora trovato una casa, sono bellissimi...:-( Si possono adottare anche separatamente. Maschi Taglia medio/grande 3391123663 GIULIO per gli amanti della razza Drahthaar di cui è un bellissimo esemplare a pelo duro. Giovane, nel pieno delle forze, non può marcire in una gabbia. Su, fatevi sotto: sta cercando casa. E’ buonissimo oltre che bellissimo! 3391123663 RINO, taglia medio/piccola a pelo duro, intelligentissimo, un po’ vagabondo e un po’ no, vorrebbe provare il calduccio per tutta la sua giovane vita. Per ora è in un box da prima dell’estate: facciamo presto! 3391123663 ZARA bella come il sole...cerca una famiglia già da un pò di tempo: non facciamole trascorrere un altro inverno in un box! Per favore... Taglia medio/grande. Sterilizzata. Aspetta solo te! 3391123663 EMMA... 7 MESI...DA TRE CHIUSA IN UN BOX A SCONTARE CHISSA’ QUALE PENA... ATTRAVERSO LA RETE MI GUARDI CON I TUOI OCCHIONI GRANDI... VORREI POTERTI REGALARE LA FELICITA’, COCCOLE, AMORE. EMMA E’ UNA CUCCIOLONA,TG MEDIA, SI TROVA A VITERBO,MA PER UNA BUONA ADOZIONE LA PORTIAMO OVUNQUE. VERRA’ AFFIDATA VACCINATA E CHIPPATA. CONTROLLI PRE/POST AFFIDO E FIRMA MODULO ADOZIONE. RITA 339/1123663 Ass. Incrociamolezampe-Onlus FLOR rimasto solo soletto in un box cerca una casa e un padrone tutti suoi. Classico meticcio che ha un po’ del cane da caccia saprà ricambiare con la sua riconoscenza. Taglia media contenuta, pelo raso, carattere docile...è tuo se chiami il 3391123663. LEO aspetta anche lui da un certo numero di mesi di trovare una famiglia che gli voglia bene. E’ stato trovato moribondo con uno sparo di cartuccia sul muso: lo volevano far fuori, ma la sua voglia di vivere è stata più forte. Aiutatelo a superare questo trauma: LEO cerca casa! 3391123663 SMARRITO!!!!! ATTENZIONE HELP: a tutti i nostri contatti di VETRALLA (Viterbo) Lazio SMARRITO PLUTO 3 mesi cucciolotto tg piccola in data 4 novembre in Località Cinelli. E’ soltanto un cucciolo! Chiamare anche per soli avvistamenti e se potete prendetelo....0761477827 Siamo disperati! Non lasciare che il tuo cucciolo vaghi solo nella notte Campo de’ fiori Oroscopo di Novembre 47 by Cosmo ARIETE 21 Marzo - 20 Aprile Questo novembre 2011 è un mese in discesa in cui raccogliere i frutti del periodo trascorso. Dedicatevi a voi stessi e chiudete al meglio le tante situazioni che vi tenevano in ansia. Non perdetevi d’animo, le vostre mille risorse vi aiuteranno. TORO 21 Aprile - 20 Maggio Saranno tante le notizie positive che vi sorprenderanno favorevolmente in questo periodo. Vivete la vostra vita sentimentale più attivamente e non abbiate paura di sentirvi coinvolti. Curate il corpo quando ne avete tempo e fatelo divertendovi. GEMELLI 21 Maggio-21 Un periodo con poche sicurezze e tante incognite. Potrete ricercare la causa di queste in voi stessi. Non dimenticatevi di ricambiare nel modo giusto chi vi è stato a fianco e non trascurate gli amici. Evitate il narcisimo. CANCRO 22 Giugno - 2 Luglio Per i nati sotto a questo segno dello zodiaco il periodo è positivo. Non mettetevi a fare programmi che vadano troppo in là con il tempo, ma concentratevi sulla quotidianità . Più sentimento nel vivere le vostre giornate, non siate apatici. Giugno LEONE 23 Luglio - 22 Agosto Questo novembre 2011 è per voi nati sotto al segno del lone, il periodo giusto per rimettersi in gioco e competere per i vostri scopi. Evitate le lotte contro i mulini a vento, ma cogliete al meglio tutte le buone occasioni che vi si prospettano. VERGINE 23 Agosto - 22 Settembre Inizio del mese di novembre sotto le aspettative per voi della vergine. In realtà questo periodo porterà con sé tante sorprese, ma dovrete saperle attendere nel momento giusto. Fine novembre all’insegna delle emozioni. BILANCIA 23 Settembre - 22 Ottobre Nulla che possa stravolgere le vostre abitudini e le vostre aspettative in questo mese. Buona la stabilità e i progressi che state facendo in amore: vi sapete fare apprezzare. Fatevi sentire vicino alla vostra famiglia. SCORPIONE 23 Ottobre 21 Novembre Un mese di novembre fatto su misura per voi. Poca l’attività sul lavoro, tanto attiva la vita sociale: sapete essere intriganti ed interessanti più che mai, sfruttate tutte le occasioni buone per divertirvi. SAGGITTARIO 22 No- Tante le cose da fare e gli eventi inaspettati di questo mese. Non abbiate paura di puntare in alto, e mantenete alta e costante la fiducia in voi stessi: così facendo i progressi e le soddisfazioni non mancheranno, anzi. CAPRICORNO 21 Dicembre - 19 Gennaio Un mese che vi farà voltare lo sguardo verso il passato, distogliendovi dalle giuste e buone pianificazioni per il futuro e per il presente. Non fatevi sfuggire le buone occasioni a livello sentimentale, lavorate di ottimismo. ACQUARIO 20 Gennaio - 18 Febbraio Un periodo di passaggio in cui non esagerare con scelte definitive, ma che vedrà un consolidamento di una già buona posizione. Cercate di puntare alla stabilità e siate fieri di ciò per cui avete lottato e avete ottenuto. PESCI 19 Febbraio - 20 Marzo E’ questo novembre 2011 il periodo giusto per cambiarvi in meglio e dare una felice svolta al vostro modo di essere. Svecchiatevi se ne avete bisogno e siate pronti a cogliere il meglio di tutto ciò che vi sta attorno. Siate meno riflessivi vembre - 20 Dicembre ERRATA CORRIGE Sul precedente numero di Campo de’ fiori (n. 85 - ottobre 2011), a pagina 29, è stato erroneamente riportate il nome di Luciano Carenato, anzichè Luciano Caregnato. Ci scusiamo con il professore e con i lettori anche per eventuali altre piccole imprecisioni. 48 Campo de’ fiori AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti COMUNE DI TARQUINIA - Assessorato alla Cultura MUSEO PARIGINO A ROMA in collaborazione con la AMBASCIATA DI FRANCIA IN ITALIA e con il patrocinio del COMUNE DI GRENOBLE - COMUNE DI ILLIERS-COMBRAY mostra MONSIEUR PROUST, UN MITO a 140 anni dalla nascita di Marcel Proust a cura di Cesare Nissirio TARQUINIA - Sala Grande della Biblioteca Comunale Barriera San Giusto - 5 – 20 novembre 2011 Nell’ambito della sedicesima edizione della Manifestazione “A porte aperte. Un Museo nella città ”, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Tarquinia ed il Museo Parigino a Roma con la collaborazione dell’Ambasciata di Francia in Italia e il patrocinio del Comune di Grenoble e del Comune di IlliersCombray (da dove provengono i Proust), propongono oggi una ricca mostra consacrata ad uno dei miti letterari del Novecento, Marcel Proust, a 140 anni dalla sua nascita. La data dell’apertura al pubblico va dal 5 al 20 novembre 2011, dalle 16,00 alle 19,00 tutti i giorni. Saggi, album fotografici, numeri speciali di riviste, spettacoli, film, fiumi di parole hanno costellato l’universo proustiano per tutto il secolo scorso. Ci piace riproporre oggi alcune immagini di quell’universo, certi di fare cosa gradita al pubblico italiano, che potrà ammirarle nella prestigiosa Sala Grande della Biblioteca Comunale di Tarquinia. Le immagini già da tempo appannaggio del Museo Parigino a Roma, arricchite recentemente di documenti d’epoca, di edizioni coeve alla produzione letteraria proustiana, di stampe e riviste illustrate, fotografie, manifesti, propongono questa interessante “rivisitazione” del mondo proustiano. Una occasione ghiotta e dotta offerta da Cesare Nissirio, inorgoglito da alcune chicche della mostra: alcuni disegni di Lucien Daudet, storico amico di Marcel, le foto d’epoca di personaggi e luoghi della vita dello scrittore francese, alcune copertine di riviste consacrategli nel tempo e altre sorprese. Insomma quel profumo e quelle atmosfere affidate alla pagine ingiallite dal tempo, le sole capaci di offrire emozioni che sembravano ormai rintracciabili solo nella densa narrazione della “Recherche”. La mostra accoglie un centinaio di pannelli stracolmi di immagini dai primi anni della sua vita a quelli conclusivi. Un affresco straordinario! INFO POINT: 0766 849407 - BIBLIOTECA COMUNALE DI TARQUINIA: 0766 849224 MUSEO PARIGINO A ROMA: 06 44237261 – 347 2571655 – 333 5768914 (Cesare Nissirio) Auditorium Parco della Musica di Roma - Sala Sinopoli Domenica 20 novembre 2011 - Ore 19,30 COSIMO CINIERI e LA BANDA MUSICALE DELLA GUARDIA DI FINANZA diretta dal M°LEONARDO LASERRA INGROSSO in PIERINO E IL LUPO Per la prima volta tradotta in versi e suonata da una banda militare testo teatrale in versi liberamente ispirato alla favola musicale di Sergej Sergeevic Prokof’ev GIORGIO WEISS - Pittore GIANCARLINO BENEDETTI CORCOS Videografica ALDO DI RUSSO (Unicity) Movimenti coreografici PAOLA MAFFIOLETTI ideazione e regia IRMA IMMACOLATA PALAZZO Scenografia FABIANA DI MARCO Costumi SABRINA CHIOCCHIO - Luci ANTONIO GRAMBONE Foto di scena DANIELE LANCI Lo spettacolo PIERINO E IL LUPO ha ricevuto un premio di rappresentanza della Presidenza della Camera dei Deputati. In occasione della Giornata Internazionale del Fanciullo, l’Auditorium Parco della Musica di Roma ospiterà Pierino e il lupo, notissima fiaba musicale di Sergej Sergeevic Prokof’ev che proprio quest’anno festeggia ben tre anniversari: cade infatti il 75° anniversario della ‘prima’ rappresentazione, il 120° della nascita di Prokoviev ed il 25° della Foundation Prokofiev. L’iniziativa, concepita e fortemente voluta dalla regista Irma Immacolata Palazzo, intende sostenere l’Unicef nel suo lavoro mondiale con i fanciulli ed in particolare nella campagna IO COME TU (www.unicef.it/iocometu), gode del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Consiglio Regionale del Lazio, Provincia di Roma, Roma Capitale, in collaborazione con Biblioteche di Roma. Lo straordinario evento vedrà protagonista Cosimo Cinieri nella veste del narratore e la Banda Musicale della Guardia di Finanza, diretta dal M° Leonardo Laserra Ingrosso. Biglietti: prezzo unico 12 Euro - Gruppi: minimo 10 persone - biglietto euro 8 - Gruppi scolaresche: minimo 10 persone (giovani) biglietto euro 5 - Gruppi scolaresche:minimo 10 persone (adulti) euro 8 La compagnia Controcorrente sarà in scena con una nuova esilarante commedia: NERDS Testo e regia di EMILIANO LUCCISANO Interpreti: Claudio Cappotto, Beatrice Conti, Emiliano Luccisano, Ilary Artemisia Rossi, Simone Corda e Alessio D’amico. Musiche: Alessandro Lozzi “Viviamo in una società virtuale, in cui le persone ignorano completamente l’esistenza del ‘contatto umano’. Una società fatta di fili, di contatti elettrici, di nomi fittizzi, di foto ritoccate, dove non viene più preso in considerazione il caldo rassicurante di un abbraccio o l’energia positiva di una stretta di mano…”. Nerd è un termine della lingua inglese con cui viene chiamato chi ha una certa predisposizione per lo studio e la ricerca intellettuale (e talvolta un quoziente intellettivo superiore alla media), ma è al contempo tendenzialmente solitario e con una più o meno ridotta predisposizione per la socializzazione. Cosa succede se due nerds si innamorano???.. Aggiungete a questo i due bizzarri agenti incaricati di addestrarli alla seduzione e l’esilarante coppia di boss dell’agenzia di seduzione…e le risate sono assicurate!!! DAL 6 AL 18 DICEMBRE AL TEATRO AGORA’ VIA DELLA PENITENZA 33- TRASTEVEREROMA - DAL MARTEDI AL SABATO ORE 21DOMENICA ORE 18- PREZZI: 15/ 12 INFO E PRENOTAZIONI: 348 3444071 [email protected] www.compagniacontrocorrente.it Campo de’ fiori 49 AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti Bracciano e il suo Rinascimento con “Dicembre alla Corte degli Orsini” 1-18 dicembre 2011, Bracciano (Roma) Museo Civico - Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Bracciano Tra Paolo Giordano I e Isabella de’ Medici fu vero amore: i carteggi dell’epoca lo confermano. Spettacoli, conferenze e concerti per fare nuova luce sui rapporti della celebre coppia. Partirà il prossimo 1 dicembre a Bracciano la manifestazione “Dicembre alla corte degli Orsini”, ideata ed organizzata dal locale Museo Civico, che prevede conferenze, spettacoli e laboratori che illustreranno la vita e l’arte del Cinquecento tra Bracciano, Roma e Firenze. La manifestazione ruota attorno alle figure di Paolo Giordano I Orsini, duca di Bracciano, e di sua moglie Isabella de’ Medici, figlia del granduca di Firenze Cosimo I, vissuti nella seconda metà del XVI secolo. La storia ufficiale vuole che Paolo, violento barone romano, abbia ucciso Isabella a causa dei suoi molti amanti, ma le centinaia di lettere che i due si sono scambiati, conservate nell’Archivio Storico Capitolino di Roma, raccontano un’altra storia e testimoniano il loro profondo amore, nato nonostante gli interessi politici alla base del loro matrimonio e durato tutta la vita. Dal 12 Novembre riprende la stagione teatrale al Puff di Lando Fiorini con lo spettacolo “Lo Stivale in Mutande”. Per informazioni e prenotazioni 06.5810721 Vi Aspettiamo! Campo de’ fiori 50 La Redazione di Campo de’ fiori si associa agli auguri Tanti auguri di buon compleanno a Daniele Loiseaux che il 15 Dicembre compie 27 anni, e a Marta Ricci che il 4 Dicembre compie 16 anni, da mamma, dalla zia Pina, con tanto affetto e dai genitori, da nonno Alfredo e nonna Mafalda, da Paolo e da Melania. Tantissimi auguri a Cristian Mechelli Tantissimi auguri ad Adelmo di Fabrica di Roma che il 10 e Venere che l’8 Ottobre Novembre ha hanno festeggiato 50 anni di compiuto 5 anni, matrimonio, da tutta la da mamma Giusy, vostra famiglia... papà Diego, i nonni Peppe, Viliana ed Aurelia. 21 Ottobre… il grande giorno è arrivato!!! Speciali auguri a Marco Pegoraro per i suoi 18 anni, da mamma, papà e dalla sorella Martina. 23 NOVEMBRE 2011 Goditi questo compleanno perchè non sarai più così giovane, ma fai attenzione perchè non sei mai stata così vecchia prima d’ora!!! Tanti auguri per i tuoi 51 anni dal tuo nipotino Christian, Moira, Francesca, Sandro, i cugini Maurizio, Walter e laComare........!!! Tanti auguri a Sara Boccini che compie 9 anni il 30 novembre, da parte del nonno Sandro. Per una mamma così speciale il nostro augurio non poteva mancare… Buon compleanno da Martina, Marco e Roberto. Tanti auguri a Michele Viviani che il 17 Novembre compie 37 anni, da parte di mamma Aurelia, Giusy, Diego e Cristian. Tanti auguri a Luigi Del Priore (Gigetto) di Civita Castellana che il 7 Novembre ha compiuto 92 anni, da tutta la redazione di Campo de’ fiori! Nella foto Gigetto ai Campionati italiani veterani di atletica leggera. Cesenatico, settembre 1991. Campo de’ fiori 51 Il Calendario 2012 Anche quest’anno abbiamo deciso di realizzare un calendario per raccogliere fondi utili ai meno fortunati! Lo scorso anno, infatti, il calendario di Campo de’ fiori, è stato regalato al centro socio educativo “Rosa Merlini Frezza” di Civita Castellana. Con il ricavato delle offerte è stato possibile acquistare materiale per le diverse attività con le quali vengono impegnati i nostri ragazzi speciali: il laboratorio grafico pittorico, quelli di ceramica e di cucina e le attrezza ture utili per la palestra. Una vera grande soddisfazione e gioia per noi, che abbiamo potuto concretamente fare qualcosa per loro. Incentivati da questa soddisfazione, allora, quest’anno ci siamo riproposti l’iniziativa, indirizzando la nostra attenzione ad un’altra associazione fattivamente operativa sul nostro territorio: l’A.T.A.M.O., dedita all’assistenza dei malati oncologici. Dotata di automezzi attrezzati, svolge perciò, oltre all’assistenza in ospedale ed in istituti di cura, anche l’at tività di trasporto degli ammalati. Siamo certi che anche stavolta le offerte di tutti i nostri affezionatissimi lettori e di quanti vorranno contribuire, saran no spese bene, a favore di chi ne ha davvero bisogno. Legata alla realizzazione del calendario di Campo de’ fiori è il concorso 12 scatti per il 2012, le cui foto da voi invia teci e scelte, andranno a raffigurare i dodici mesi dell’anno, portando la vostra arte fotografica in centinaia di case. Vi ricordiamo che il termine ultimo utile a far pervenire presso la nostra redazione le vostre foto è il 20 Novembre! Ne sono arrivate moltissime, continuate ad inviarcele!!! 52 Campo de’ fiori L’angolo del poeta Safira Era una notte senza chiaro di luna, quando la mamma ti prese per mano e disse: “Andiamo, cara figlia mia”. Per tanta gente pigiata sul gommone Ti stringesti alla mamma, tu Safira E, paurosa di quel vasto mare, sulla spiaggia volevi ritornare. “Rosso in Italia ti comprerò un vestito”. Ti disse allor la mamma. E la gioia brillò nel tuo sorriso. E in quella notte più delle altre oscura, clandestina partisti su quell’acque nere che tornarono azzurre la mattina, senza terra lontana, né vicina. Per più giorni vedesti solo mare, e volti grevi e sempre più spauriti. Poi a tutti mancò e l’acqua e il pane. A chi moriva era tomba il mare. Ed in mare vedesti gettar la mamma tua, mentre anche il tuo sguardo si moriva. Roberto Marino Quasi galeotto Quanno d’estate scoppia la calura, lavoro solamente la mattina. Perché la notte porta la frescura Sotto forma d’arietta palombina. D’inverno invece, mejo doppopranzo. Su’ tardi l’aria un po’ s’è stiepidita… … presto fa scuto, smetto e c’ho davanzo e all’osteria me faccio’ ‘na partita. Nun movo paja autunno e primavera, mejo nun lavora’ de ‘ste stagioni. Vado a rubba’, me mettono in galera E me passano pollo e peperoni. Nun so so contento ma , tuttosommato, m’adatto a vive in questa condizione, quella di galeotto in precariato aspettanno che arrivi la panzione. Maria Del Priore - Settembre 2006 Ernesto Zuppante Campo de’ fiori Roma com’era Roma. Anno 1882. Una veduta del fiume Tevere prima della sua attuale sistemazione. Particolare del ramo sinistro dell’Isola Tiberina, con il Ponte Fabricio Sopra-corrente. Visita il nostro sito www.campodefiori.biz 53 Campo de’ fiori 54 Album d Campo de’ fiori Civita Castellana. Metà anni ‘60. Da sx: Roberto Dobboloni, Giorgio Dobboloni, Vincenzo Dobboloni (“Cencetto de Bacchino”) e Elisa Lancianesi Civita Castellana. ! Maggio 1957. Al Boschetto. In piedi da sx: Carlo Natili, Renata Accettone, Vittoria Madeddu, Isotta Boccini, Antonietta Casadidio. In basso da sx: A dostino D’Abbondanza, Gabriele Molinari, Angelo Massari, Gino Galligani, Vincenzo Frausilli. Campo de’ fiori Campo de’ fiori 55 dei ricordi Campo de’ fiori Ponzano Roanao - Verso il Soratte. 11 Febbraio 1972. Da sx: Don Bruno Gagliardi, Lia Banditelli, Danila..., Mario Corteselli, Luisa Molinari, Domenico Fortuna, Sandro Verticchio. 1 2 Campo de’ fiori Civita Castellana. Anno 1961, II elementare. Classe 1953. Maestro Neri. 1. Alberto Gioacchini, 2. Ulderico Tuia, 3. Vasco Menichelli. 3 56 Campo de’ fiori Album d Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Anni 50. Un bel gruppo di giovani. Foto della Sig.ra Carmelita Marinelli Milano - 9 marzo 1941. Bernardino Alessi, in piedi, e Carosi Paolo, seduto, giovani miliziani in libera uscita. Foto di Paolo Carosi. Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Anni ‘90. In piedi da sx: Quinto Passini, Roberto Vannini, Elvio Mecarelli, Ivano Cencelli, ... Gambini, Fabio Valentini, Giuseppe Tirittera, Renato Surano, Paolo Mastrantoni. In basso da sx: ...,..., Giulio Di Biagio, ...Iacurto, Piero Martani, ..., Terenzio Mecarelli. Campo de’ fiori Campo de’ fiori 57 dei ricordi Carbognano. Anno 1929. Scuola elementare, classe terza. Campo de’ fiori Campo de’ fiori 58 Album d dei ricordi Campo de’ fiori 59 Campo de’ fiori Corchiano. Primi anni ‘50. Scampagnata in occasione della festa della “Poggiata”. Foto della Sig.ra Milena Marconi. Campo de’ fiori Corchiano. Anni ‘50. I due fratelli Luigi e Desiderio Agostini. Foto della Sig.ra Maria Nardone. 60 Campo de’ fiori Annunci LAVORO CERCO - INFORMATORI ALIMENTARI per attività autonoma di presentazione e prima informazione aziendale mediante distribuzione di cataloghi ed omaggi. (NO VENDITA) Requisiti: ambosessi di buona presenza, capacità di public relation, auto propria e connessione internet. Pagamento settimanale, guadagni interessanti (fisso + variabile), contratto iniziale a tempo determinato di 6 mesi, concreta possibilità di carriera, lavoro in zona di residenza sia full-time che part-time. Per candidature o info contattare l’Ufficio del Personale al 331/1815264 o al numero a basso costo 199.123.388 In alternativa inviare le candidature al numero di fax 0746/755374 o via e-mail a: [email protected] - RAGAZZA ITALIANA ceraca lavoro come commessa, assistenza domiciliare, mansioni varie dalle ore 9 alle 15. Zona Anguillara, Bracciano, Cesano, Olgiata. 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Città ......................................................Tel...................................Firma................................................................ Sandro Anselmi P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) Tel./Fax 0761.51.31.17 e-mail : [email protected] Hai un immobile da vendere o da affittare? Cosa aspetti! Pubblicizzalo tramite l’Agenzia Anselmi, da 40 anni al vostro servizio! Cerchi un immobile da affittare o da acquistare? Valuta le nostre offerte e vieni a trovarci in agenzia! VENDO Civita Castellana Via del Forte. App.to al II° piano, 55 mq, composto da salone con angolo cotura, 2 camere, 1 bagno. Luminosissimo e con rifiniture di pregio. Cod. V60 Napoli Vignanello Vende o Affitta appartamento al III° Piano, 90 mq, composto da disimpegno, cucina abitabile, 3 camere, bagno e grande ripostiglio. Completamente soppalcabile. Soleggiato e ben collegato con i mezzi urbani. Terreno 6.800 mq con ulivi, nocciole e piccolo annesso. Cod. 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