nuove tendenze dello shopping

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nuove tendenze dello shopping
NUOVE TENDENZE DELLO SHOPPING:
IL CLIENTE E’ SEMPRE PIU’ “SMART”,
MA AMA ANCORA TOCCARE CON MANO PRIMA DI ACQUISTARE
Tra schermi in-store e App interattive,
HOMI svela come sarà il negozio nella città del prossimo futuro.
Milano, 20 gennaio 2014 - Una mano tesa per toccare gli articoli a disposizione sullo
scaffale, l’altra in movimento sul nostro smartphone, per avere informazioni in tempo reale
sul prodotto che abbiamo davanti, grazie ad App e siti internet dedicati: è così che
presto faremo shopping nei negozi delle nostre città.
Una sorprendente interattività, trasversale tra servizi online e negozio fisico, è la nuova
tendenza del retail che è emersa nel corso del corso del convegno “Nuove Esperienze di
Consumo per nuovi Stili di Vita” tenutosi oggi all’interno di HOMI, il Salone dedicato al
Lifestyle, a Fiera Milano fino al 22 gennaio.
Abbiamo sempre più fame di informazione su ciò che compreremo: vogliamo sapere
esattamente cosa stiamo scegliendo e se ci sono migliori alternative per risparmiare.
Siamo sempre più “smartphone shoppers”, ovvero utenti che usano il proprio device per
raccogliere informazioni online su prodotti. Secondo i dati presentati oggi da Alessandro
Zanotti, Travel & Retail BU Director di Google, essi rappresentano il 79% delle persone che
posseggono un telefonino di ultima generazione. Questi utenti cercano punti vendita
almeno una volta al mese (62%), o almeno una volta a settimana (17%). Del resto, il 90%
dei possessori di uno smartphone, se ne serve per svolgere ricerche prima di avventurarsi
tra le vie dello shopping o nei centri commerciali. Tra le informazioni più cercate: le
istruzioni su come raggiungere il punto vendita (58%), gli orari di apertura (57%) e le
informazioni utili per comparare modelli e per trovare offerte convenienti (44%). Tra loro,
solo il 19% acquisterà un prodotto direttamente online.
Questa nuova tipologia di clienti tecnologici non scollerà completamente lo sguardo dal
proprio smartphone anche quando sarà entrata in negozio. Anzi, sempre secondo i dati di
Google, 1 cliente su 3 preferirà l’informazione online al commesso, per reperire
informazioni anche dentro al punto vendita.
Così, per incontrare questa nuova esigenza, l’accoglienza in negozio cambia e si fa
ibrida, grazie anche a speciali touchscreen, totem o app dedicate a informare sulle
promozioni e a illustrare le varietà dei prodotti, mentre il Wi-Fi gratuito per tutti i clienti
incoraggia a usare il proprio smartphone senza problemi di rete e le nuove frontiere della
realtà aumentata portano il prodotto a contatto virtuale con il cliente, e perfino con
l’ambiente in cui dovrà essere collocato. L’acquisto, più che mai reale, avverrà dunque in
uno spazio nuovo, sospeso tra digitale e fisico: il cross-channel, una dimensione ricca di
opportunità sia per chi vende che per chi compra, analizzata durante il convegno di
HOMI anche da Freedata Labs. Il cross channel non funziona solo nel senso di evoluzione
dal fisico al digitale, ma anche viceversa. Così se i negozi fisici si digitalizzano, quelli virtuali
scoprono le tre dimensioni aprendo punti di vendita reali, come le librerie proposte
recentementeda Amazon.com e da Made.com, la cui case history è stata analizzata
direttamente da Marta Bulbarella, Country Manager Italia dell’azienda.
Questa tendenza chiede dunque risposte da parte dei commercianti, impegnati a “farsi
trovare” nel mondo virtuale per farsi apprezzare nel mondo reale. Come? Qui entra il
gioco un’altra dimensione che si può sintetizzare con la massima “la conversazione è
l’anima del commercio”. Il fine delle nuove strategie di comunicazione nel punto vendita
è trasformare la frequentazione del proprio negozio in una esperienza unica, ricca di
suggestione e degna di essere raccontata e consigliata agli amici. Se soddisfatto, infatti, il
cliente diventa protagonista attivo anche nella promozione del negozio: perché a tutti
noi piace, oggi, mostrare orgogliosamente su facebook i nostri ultimi acquisti, o
cinguettare su Twitter la nostra soddisfazione per la bella esperienza in questo o quel
punto vendita.
L’evoluzione dello shopping come esperienza qualificante è un fenomeno diffuso, che sta
interessando anche la grande distribuzione, come ha testimoniato oggi Roberta Viviani,
Direttore Commerciale Non Food di Coopitalia. Quando compriamo, valutiamo un
prodotto come insieme di tanti aspetti: il consumatore premia, infatti, sempre di più,
offerte non omologate, in grado di suscitare il suo interesse informato, ed è sempre più
lontano dalla fascinazione dei vecchi messaggi pubblicitari.
In conclusione, gli esperti riuniti oggi a HOMI sembrano smentire la tendenza a ritenere
che il proliferare di iniziative di vendita online possa causare l’inaridimento dell’offerta nei
negozi fisici. Tutt’altro che un fenomeno alla “Video killed the radio star”, ciò che
possiamo aspettarci dal futuro, grazie alle nuove applicazioni “smart” e ai nuovi stili di
acquisto è una città ricca di negozi specializzati e dalla forte identità, potenziata anche
dal mondo virtuale, dove saremo è sempre più protagonisti delle nostre scelte e dove il
rapporto qualità prezzo, tanto dei prodotti, quanto delle informazioni su di essi, sarà il vero
trend setter delle scelte sempre più vicino a noi.
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Milano, 16 gennaio 2014