Piano Triennale Offerta Formativa

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Piano Triennale Offerta Formativa
ISTITUTO SCOLASTICO
MARIA AUSILIATRICE
Scuola Primaria paritaria MARIA AUSILIATRICE
Scuola Secondaria di primo grado paritaria PAPA LUCIANI
Piano Triennale
dell’Offerta Formativa
Triennio 2015-2016 ; 2016-2017 ; 2017-2018
Anno scolastico 2016-2017
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INDICE
1. Presentazione
2. Principi culturali di riferimento
3. Il progetto educativo
3.1 Il metodo dell’animazione
3.2 La valutazione come strumento educativo
3.3 I rapporti con le famiglie
4. Priorità strategiche
5. Piano di miglioramento
6. La scuola primaria “Maria Ausiliatrice”
6.1 Percorsi formativi della scuola primaria
6.2 Attività curricolari ed extracurricolari
6.3 Organizzazione quotidiana
7. La scuola secondaria di primo grado “Papa Luciani”
7.1 Percorsi formativi della scuola primaria
7.2 Attività curricolari ed extracurricolari
7.3 Organizzazione quotidiana
8. La comunità educante
8.1 I soggetti dell’opera educativa
8.1.1
Piano triennale per la formazione del personale
8.2 L’organizzazione della comunità educante
9. Le risorse
9.1 Personale docente e non docente
9.2 Risorse finanziarie
9.3 Immobili, strutture, attrezzature
Allegati
A.
B.
C.
D.
E.
F.
G.
H.
I.
J.
Atto di Indirizzo della Presidenza dell’Istituto scolastico
Organigramma
Patto di Corresponsabilità Educativa
PECUP Scuola Primaria; PECUP Scuola Secondaria di primo grado
Curricolo d’Istituto di Scuola Primaria; Curricolo d’Istituto di Scuola Secondaria; Curricolo verticale
Documento sulla Valutazione
Piano Annuale per l’Inclusività per l’anno scolastico 2015-2016
Piano di Miglioramento (cfr. RAV 2015, sezione 5)
Piano delle attività
Piano incontri formativi per genitori
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1. PRESENTAZIONE
La nostra scuola si caratterizza per una storia di forte presenza sul territorio, di sinergia con la comunità
religiosa e di azione apprezzata e stimata sia dalla comunità civile.
Dal 1937 in avanti, senza soluzione di continuità, le suore Figlie di Maria Ausiliatrice hanno animato prima
un orfanotrofio femminile e un convitto per giovani operaie, poi la Scuola elementare, avviata nel 1944. Nel
1977 alcuni genitori hanno promosso la costituzione della Società Cooperativa a.r.l. “Scuola Popolare Maria
Ausiliatrice”, in pieno accordo con l’Ispettoria salesiana, assumendo l’incarico della gestione amministrativa
della scuola e affidando alle FMA le attività didattiche ed educative secondo la convenzione sottoscritta.
A decorrere dall’a.s. 2000-2001 ciascuno dei due ordini di scuola, primaria e secondaria di primo grado, ha
ottenuto la qualifica di Scuola paritaria.
La scuola si situa nel cuore di Cusano Milanino, Città giardino, e gode quindi di una collocazione molto
favorevole dal punto di vista del contesto sociale. Questo elemento viene vissuto dalla nostra scuola come
una assunzione di responsabilità nel dovere di educare tutti gli alunni al senso del Bello e alla
consapevolezza di essere cittadini con diritti e doveri.
Inoltre, l’essere collocata nella cintura nord di Milano garantisce alla scuola di poter fruire della ricca varietà
di offerta di esperienze culturali.
Il bacino d’utenza è molto vario; circa la metà degli alunni proviene dal territorio di Cusano Milanino, l’altra
metà circa dai comuni del circondario (un circondario ampio, che giunge a Cesano Boscone e a Rho) e dal
nord della città.
Sono però chiare le richieste comuni, trasversali a tutte le famiglie, rintracciabili nel desiderio di garantire ai
bambini e ai ragazzi una esperienza di apprendimento di qualità, in un clima di “casa”, dove tutti sono
conosciuti per nome, in una cornice di attenzione ai bisogni individuali. I genitori esprimono inoltre il
desiderio di essere accompagnati nel loro essere educatori, e manifestano fiducia e apprezzamento per lo
stile salesiano, nelle cui prassi riscontrano risposta al loro bisogno.
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2. PRINCIPI CULTURALI DI RIFERIMENTO
L’ansia di conoscere il Vero
è la sola cosa che possa indurci
ad attribuire importanza
a ciò che studiamo
Albert Einstein
Studiare significa per noi “amare, appassionarsi”, come ci dice l’etimologia stessa del verbo ( studere,
“applicarsi con zelo”, “desiderare vivamente”). Per noi è certo che lo studente può vivere con soddisfazione
e con passione la scuola solo se impegna la sua libertà e scopre lo studio come “affar suo”.
Le condizioni perché l’apprendimento, atto di amore e di volontà verso le cose, si realizzi nella libertà, sono
almeno due.
La prima è che l’apprendimento, in quanto gesto umano, deve tenere conto della globalità e della
concretezza dell’uomo, di tutto ciò che costituisce l’uomo concreto con i suoi bisogni, le sue capacità, i suoi
limiti, la sua storia.
La seconda è che, anche nell’apprendimento scolastico, c’è esperienza di libertà se c’è ricerca e incontro
con la Verità.
Quando si considera lo spessore e la qualità dell’apprendimento si possono distinguere quattro dimensioni.
 La prima riguarda la modalità del rapporto del soggetto che apprende rispetto al dato informativo
(apprendimento ricettivo o per scoperta guidata o autonoma).
 La seconda è relativa alla modalità con cui vengono combinati i dati informativi con il sapere già
acquisito: se lo studente semplicemente giustappone le nuove conoscenze a quello che già ha, si ha un
apprendimento meccanico; se invece la conoscenza viene incorporata, in modo da attivare altre
informazioni già possedute, allora abbiamo un apprendimento significativo. Molto importanti per noi sono,
pertanto, la criticità e la soddisfazione, che si costruiscono con impegno, dedizione, applicazione,
autodisciplina e nozioni che aiutino a crescere.
 La soddisfazione cresce in proporzione alla terza dimensione, quella della criticità: c’è apprendimento
critico quando lo studente, ricevendo un’informazione e integrandola alle altre, sviluppa un confronto non
solo tra informazioni vecchie e nuove e con altre discipline, ma anche con le ragioni dell’ipotesi che gli è
stata consegnata. La criticità è paragone che porta alla riscoperta di un valore, in modo tale da darne a se
stessi e agli altri le ragioni.
 La quarta dimensione è per noi quella della temporalità: vivere è crescere e crescere è imparare, ma
tutto ciò necessita di tempo, lentezza e ripetizione. Proprio perché la realtà è molto più grande dei nostri
schemi e delle misure racchiuse nella cassetta dei saperi, l’apprendimento temporale procede a spirale,
mediante ripetute approssimazioni, secondo processi di selezione e combinazione di significati, che
necessitano di ritornare all’oggetto di studio, di approssimarsi ad esso ed interrogarlo ancora.
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Il luogo in cui l’apprendimento si struttura con le sue dimensioni è il luogo dove l’ apprendere (“afferrare
con la mente”) diventa imparare (“preparare dentro di sé”, coltivando domande e verificando ipotesi di
risposta), per cui può germogliare e svilupparsi il sapere. In un tale luogo, il docente non può astenersi
dall’entrare in relazione con gli alunni: l’educatore è colui che guida e conduce in mare aperto attraverso
una presenza significativa, competente e autorevole. L’inevitabilità della relazione non comporta tuttavia
un’automatica efficacia educativa: se il rapporto non è strettamente legato all’amore e alla libertà, la
relazione diventa l’alveo dell’indifferenza, della casualità e del sentimentalismo. Inoltre la relazione tra il
docente e l’allievo è sempre parola di un uomo a un altro uomo: è parola condivisa, che, in educazione,
significa realmente quella che essa è, cioè umanità condivisa, ovvero esperienza concreta di un uomo in
carne e ossa che si rapporta alle cose e agli altri assecondando l’impeto che lo proietta nel confronto con
altro da sé per vedere e dire se stesso, per rispondere alle sue esigenze.
È consegna di ipotesi di valore riguardanti la disciplina, la scuola, lo studio e la vita, che egli sta verificando;
e propone ad altri di fare altrettanto.
È comunicazione del proprio modo di rapportarsi con il reale, sia in generale, sia mediante la disciplina
insegnata; è comunicazione di sé, è presenza.
La scuola è per noi il luogo della comunione.
La comunione prima riguarda l’essere uomini, accorgersi che il cuore (in senso biblico) ha per tutti lo stesso
sangue, verificare che c’è in tutti un’unica grande domanda.
La comunione seconda è implicita nella circostanza stessa della situazione pedagogica, dal momento che
docente e allievo sono insieme in un tempo e in uno spazio particolari in vista di obiettivi particolari: è un
essere insieme in rapporto con una determinata disciplina.
La scuola è per noi il luogo in cui emerge la coscienza di un noi e di tanti io. Non è il luogo di uno scambio di
identità, o di massificazione o di conflitto esasperato, ma opera di amore.
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3. IL PROGETTO EDUCATIVO
Il nostro Istituto è scuola cattolica. Si ispira a un’idea di persona centrata sul Vangelo che vede in Gesù
Cristo il modello che precede ed accompagna la crescita integrale degli allievi, affiancando e sostenendo la
famiglia, riconosciuta come principale soggetto dell’educazione dei figli.
Il nostro Istituto sceglie l’identità del carisma salesiano. Legge il messaggio cristiano alla luce
dell’esperienza educativa di don Bosco, che voleva giovani «onesti cittadini e buoni cristiani» perché
potessero operare da protagonisti nella società.
Tale progetto viene realizzato secondo il Sistema Preventivo, sistema educativo fondato su ragionevolezza,
amorevolezza, dialogo, rispetto, precisione nel proprio lavoro, amicizia con Dio e con gli altri, vita di
gruppo gioiosa.
È fondamentale per noi il valore della socializzazione tra bambini e ragazzi, i quali, anche attraverso attività
extradidattiche, si educano a bilanciare libertà personale e integrazione con gli altri.
Naturalmente è determinante la collaborazione e il mettersi in rete tra insegnanti, famiglie e alunni stessi.
Frutto della convergenza di questi fattori è lo spirito di famiglia che caratterizza le relazioni genitori, figli e
insegnanti.
Il nostro Istituto si presenta, inoltre, come scuola paritaria pubblica: è aperto a tutti e offre una proposta
educativa e didattica libera secondo i principi della Costituzione italiana; segue le normative sull’autonomia
scolastica e sulla parità e si regola sulle vigenti leggi.
La nostra scuola si impegna dunque a
1. trasmettere in modo sistematico e critico una specifica visione del mondo, dell’uomo e della storia
alla luce dei valori insiti nella Costituzione e nel Vangelo, in modo da operare una sintesi tra cultura,
fede e vita;
2. promuovere una solida formazione integrale gradualmente attuata in coerenza con le
caratteristiche cognitive e psicologiche dell’età infantile, preadolescenziale e adolescenziale;
3. sviluppare le capacità relazionali e critiche valorizzando le potenzialità e gli interessi di ciascuno in
un clima di lavoro sereno;
4. condurre a una visione globale della realtà attraverso aperture e prospettive interdisciplinari e il
recupero e la valorizzazione dell’apprendimento informale;
5. insegnare un metodo di studio e suscitare il gusto della ricerca indispensabili per un autonomo
apprendimento lungo tutto l’arco della vita;
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6. sostenere le famiglie nell’assunzione dei compiti educativi finalizzati alla realizzazione vocazionale
dei propri figli.
Il raggiungimento delle finalità educative per i due ordini di scuola, primaria e secondaria di primo grado, è
favorito da alcuni fattori e punti di forza che esprimono la nostra identità e ne costituiscono il motore.
Il metodo dell’animazione
Il più importante tra questi fattori è il metodo dell’animazione che si ispira al Metodo Preventivo di Don
Bosco ed è caratterizzato da
 conoscenza del ragazzo e dei suoi bisogni. Questa conoscenza si ottiene mediante
l’amorevolezza che è vera disponibilità, simpatia profonda e capacità di dialogo;
 orientamento del soggetto verso la consapevolezza di sé, verso l’apertura alla realtà, verso la
disponibilità alle proposte esperienziali. Ciò si raggiunge mediante la ragione che indica i valori
del bene, nonché gli obiettivi da perseguire, i mezzi e i metodi da usare;
 educazione a esprimere le domande profonde relative ai bisogni esistenziali. Tale meta si
raggiunge mediante la religione che forma il credente e lo rende testimone delle proprie
convinzioni, vissute nella scelta della presenza e della comunità.
La scuola mutua dall’Ispettoria salesiana almeno in tre occasioni all’anno momenti di incontro per
l’approfondimento dei contenuti e degli stili della pedagogia salesiana.
La valutazione come strumento educativo
Di fondamentale importanza è anche la valutazione che ha la finalità di orientare l’alunno nella sua
crescita umana. È uno degli elementi più importanti nell'azione educativa e didattica, perché consente
all'allievo di riconoscere i suoi punti di forza e di debolezza e al docente di acquisire consapevolezza
sull'efficacia del proprio intervento. In tal senso intendiamo la valutazione come formativa e ci atteniamo
ad alcuni criteri fondamentali:

la collegialità: il gruppo degli educatori coordina i propri interventi secondo un progetto comune;
 la formazione integrale: gli educatori si impegnano a prestare attenzione al ragazzo nella sua
interezza, per sviluppare armonicamente tutti gli aspetti della sua personalità, non solo quello
cognitivo;
 la personalizzazione: attraverso la varietà delle proposte didattiche vogliamo favorire il percorso
personale di crescita di ciascun alunno tenendo conto della sua storia, delle sue capacità e dei suoi stili
di apprendimento, delle sue attitudini e motivazioni;
 la frequenza: nel rispetto indicazioni ministeriali, ciascun alunno per essere ammesso alla classe
successiva deve maturare la frequenza minima richiesta.
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Il processo della valutazione viene quindi attuato prestando ogni attenzione alla costruzione di un clima di
relazione umana tra l’insegnante e l’alunno in modo che il ragazzo maturi disponibilità ad imparare e
capacità di giudizio, nella serenità e nella consapevolezza di sé.
Nell’ambito della concezione formativa che la nostra scuola abbraccia, la valutazione è attuata attraverso
diverse fasi:



valutazione iniziale, attraverso prove di ingresso;
valutazione in itinere, attraverso la verifica sistematica dell’assimilazione di conoscenze,
metodi e strumenti;
valutazione finale, con possibilità di percorsi di recupero o di potenziamento.
Il singolo docente controlla il raggiungimento degli obiettivi predefiniti ed adegua le attività didattiche. In
team con i colleghi, durante le ore fissate di programmazione, raccoglie dati sui processi di apprendimento,
valuta il percorso di ogni alunno, controlla il raggiungimento di obiettivi interdisciplinari e di convivenza
democratica, ricerca strategie adeguate per interventi individualizzati e verifica la funzionalità delle attività
programmate (attività di recupero, potenziamento, progetti in corso…).
I consigli di classe e di interclasse, collegialmente, verificano periodicamente l’andamento dei singoli
alunni e delle classi nell’insieme, verificano le attività previste dai progetti, avanzano proposte di
adeguamento per assicurare a tutti e a ciascuno le condizioni per raggiungere il successo formativo.
La valutazione didattica è relativa ai processi di insegnamento e di apprendimento attivati secondo le
scelte del Curricolo.
Gli strumenti di valutazione vengono pensati e adattati per perseguire le finalità specifiche della Scuola
(osservazioni sistematiche, conversazioni, interrogazioni, elaborati, prove oggettive, questionari…) e sono
documentati nel Giornale dell’insegnante. Vengono condivisi durante i Consigli di Classe e le sedute per le
espressioni di valutazione e gli Scrutini.
Il Collegio dei Docenti della Scuola Secondaria ha optato per una scansione della programmazione
articolata in un trimestre (settembre-dicembre) e un pentamestre (gennaio-maggio). La valutazione degli
alunni viene formalizzata a fine trimestre (immediatamente prima della pausa per il Natale) e a fine
pentamestre (chiusura anno scolastico). Inoltre, a metà pentamestre, mediante la consegna alla famiglia di
un foglio informativo interquadrimestrale.
Il Collegio dei Docenti della Scuola Primaria ha optato per una scansione quadrimestrale della
programmazione. La valutazione degli alunni, oltre che al termine di ciascuno dei due quadrimestri
(settembre – gennaio e febbraio – maggio), avviene anche a metà quadrimestre (primo bimestre:
novembre; terzo bimestre: marzo) mediante la consegna alla famiglia di un foglio informativo
interquadrimestrale.
Il Collegio della Scuola Primaria durante questo anno scolastico prenderà in esame l’ipotesi della scansione
dell’anno scolastico su tre trimestri, riservandosi di adottarla per il prossimo anno scolastico 2017-2018.
Al termine di ogni periodo (trimestre, quadrimestre, pentamestre) le osservazioni sistematiche sono
riportate sul Documento di valutazione attraverso l’attribuzione di voti espressi in decimi; per la scuola
primaria anche attraverso l’espressione di un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno (art. 3 della Legge n. 169 del 30 ottobre 2008).
La valutazione finale in entrambi gli ordini di scuola esprime essenzialmente la media dei livelli raggiunti in
termini di conoscenze, abilità e competenze, prendendo in considerazione anche il livello di partenza,
l'interesse, la partecipazione, il comportamento e i progressi raggiunti da ogni singolo alunno.
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Inoltre, a decorrere dall’anno 2008-2009 e conformemente alle indicazioni presenti nella sopracitata legge
n. 169, la valutazione del comportamento, nella Scuola Secondaria, è effettuata mediante l’attribuzione di
un voto numerico espresso in decimi, mentre nella Scuola Primaria continua a essere espressa mediante un
giudizio.
Il voto sul comportamento degli studenti, attribuito collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla
valutazione complessiva dello studente (nella Scuola Secondaria, se inferiore a sei decimi, determina la non
ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo).
Tra i parametri presi in esame per l'assegnazione del voto concorrono il rispetto delle regole scolastiche
(rispetto del regolamento, adesione al patto di corresponsabilità, rispetto dell’ambiente scolastico,
puntualità e assiduità nella frequenza, modalità di partecipazione alle proposte educative…), le relazioni
interpersonali (con i pari e con gli adulti) e il comportamento di lavoro (autonomia, organizzazione,
gestione del materiale didattico…).
Ai genitori degli alunni della Scuola secondaria il voto sul comportamento viene comunicato
periodicamente ed è espressione del giudizio collegiale dei docenti.
Le comunicazioni alla famiglia circa il rendimento dell’alunno avvengono tramite la consegna della scheda
ministeriale, cui fanno seguito colloqui individuali.
In occasione della consegna della scheda di valutazione e del foglio informativo interquadrimestrale (per
la scuola primaria) o interpentamestrale (per la secondaria) tutti gli insegnanti sono disponibili per colloqui
individuali con i genitori.
I colloqui con gli insegnanti sono sempre possibili nell’ora di ricevimento settimanale, nei mesi da ottobre a
maggio, secondo le indicazioni della segreteria didattica.
Va infine segnalato che secondo le recenti disposizioni della normativa, la Scuola, dal personale dirigente ai
docenti, è sottoposta al Sistema Nazionale di Valutazione e alla valutazione esterna da parte dell’INVALSI
(Istituto Nazionale per la VALutazione del Sistema educativo di Istruzione e formazione).
I rapporti con la famiglia
Quotidiana preoccupazione è la ricerca di unità con la famiglia che, conoscendo e condividendo i principi
del Progetto educativo, si impegna a collaborare alla sua realizzazione, pur distinguendo, sul piano pratico, i
due livelli di scuola.
La Scuola Primaria continua il processo formativo ed educativo che è iniziato in famiglia fin dalla nascita,
che è proseguito durante la scuola dell’infanzia e che deve tener conto del patrimonio di esperienze, di
risorse e di valori che costituiscono la tradizione culturale del fanciullo allo scopo di sviluppare nei genitori e
negli insegnanti la coscienza della corresponsabilità educativa nei confronti del bambino. Per questo,
vengono favoriti sistematici incontri tra i genitori e gli insegnanti e tra gli insegnanti dei due ordini di scuola,
per uno scambio di informazioni e per condurre un cammino comune che permetta di conoscere e
rispettare le specifiche competenze ed i reciproci ruoli.
La Scuola Secondaria, mantenendo, con le dovute distinzioni, le stesse linee operative, amplia la
collaborazione con la famiglia anche attraverso il percorso di orientamento, affidato a specialisti scelti nel
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mondo salesiano (COSPES di Milano - Via Timavo) perché l’identità degli stili e dei fini resti chiara al ragazzo
in ogni momento e dimensione del percorso.
I due distinti Collegi dei Docenti, all’inizio dell’anno scolastico, illustrano ai genitori degli alunni delle due
singole Scuole il Piano dell’offerta formativa, ossia
 il Piano di studi;
 gli obiettivi educativi trasversali;
 le linee generali delle singole discipline;
 i metodi utilizzati;
 i criteri di valutazione;
 le uscite e le varie iniziative;
 gli eventuali progetti che verranno realizzati nel corso dell’anno.
Inoltre i docenti si preoccupano costantemente di esplicitare le motivazioni dei propri interventi didattici e
concordano le regole di comportamento e gli impegni con ragazzi e genitori.
La scuola favorisce il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie alla vita scolastica in generale e nei
diversi momenti legati ad appuntamenti tradizionali:
 la Giornata comunitaria di inizio d’anno;
 la “Caminada cunt la scoeula”;
 l’Open day;
 l’Avvento;
 la Festa di Natale;
 la Festa di don Bosco;
 la Quaresima;
 la Sacra rappresentazione nella Settimana Santa;
 il Rosario nel Mese mariano;
 la Festa di Maria Ausiliatrice;
 la Festa di fine anno;
 le rappresentazioni teatrali;
 i concerti;
 le iniziative sportive.
Nella nostra scuola, infine, il genitore ha la possibilità di confrontarsi con gli insegnanti in molte occasioni:







nei colloqui individuali su appuntamento;
nelle assemblee di classe;
nei colloqui interquadrimestrali;
in occasione della consegna delle schede di valutazione;
in occasione di feste, gite, spettacoli, incontri;
a margine dei momenti di formazione per adulti che possono essere organizzati o proposti dalla
scuola;
attraverso il canale dei Rappresentanti di classe.
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4. PRIORITÀ STRATEGICHE
Metodologicamente, le priorità strategiche che l’Istituto decide di perseguire per il triennio in corso si
legano a quanto individuato e indicato nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) e strutturato nel Piano di
Miglioramento (PdM).
Il lavoro della stesura del RAV ha permesso di individuare come orizzonte prioritario l’opportunità di
proseguire l’approfondimento dell’attività della programmazione didattica, per singole discipline, per aree
di interconnessione, per obiettivi di apprendimento, per competenze, in parallelo e in verticale; della
programmazione personalizzata e individualizzata, anche e soprattutto nei confronti degli alunni con
Bisogni Educativi Speciali; della costruzione di attività di verifica in parallelo e in verticale.
Questo permetterà ai docenti di rafforzare la comunicazione, lo scambio e la condivisione delle buone
prassi professionali, con vantaggio per tutti, e permetterà di garantire che tutti gli studenti raggiungano
tutti gli obiettivi fissati dal Curricolo di Istituto.
Sarà necessario anche determinare una serie condivisa di Rubriche di valutazione e per l’autovalutazione
dello studente, soprattutto per accompagnare adeguatamente l’introduzione sempre più ordinata e curata
delle attività di didattica per competenze.
Saranno perfezionate le griglie condivise per la valutazione del comportamento, in armonia con quanto già
si attua, in connessione con le dimensioni previste dall’Educazione alla Cittadinanza, al Laboratorio “Etica e
Cittadinanza: Buoni cristiani, onesti cittadini” e ai documenti relativi alla Valutazione del comportamento
emanati dall’Ispettoria salesiana.
L’Istituto inoltre dedicherà spazio alla lettura e all’interpretazione approfondita dei risultati delle prove
Invalsi, per trarne spunti per le eventuali opportune implementazioni didattiche, senza nulla concedere al
“teaching to the test”.
Sarà inoltre cura dell’Istituto raccogliere e analizzare gli esiti a distanza raggiunti dagli alunni licenziati dalla
Scuola Secondaria di primo grado. Anche il quadro che emergerà da questa attività di riflessione offrirà
materiale al Collegio docenti per individuare spazi di miglioramento della didattica (si veda il Piano di
Miglioramento, Allegato 5).
Nel triennio 2015-2018, quindi, formazione dei docenti e attività in aula dovranno convergere verso
l’introduzione sempre più decisa di metodologie didattiche innovative, in particolare la didattica
laboratoriale e per competenze, che si affiancheranno a quelle tradizionali per completarle e arricchirle.
A questo proposito, l’Istituto entra a far parte di una rete territoriale di scuole per un progetto di
formazione dei docenti per l’avvio all’utilizzo della metodologia CLIL, l’avvio alla metodologia EAS (Episodi
di Apprendimento Situati) e per la proposta di un laboratorio di robotica.
Sarà curata anche l’implementazione delle competenze linguistiche per la Seconda Lingua proposta dalla
Scuola Secondaria di primo grado, Spagnolo, e per il perfezionamento del piano complessivo di didattica
delle Lingue straniere.
Proseguirà la riflessione relativa all’ampliamento generale dell’offerta formativa (Legge 107/15, Comma 7).
5. PIANO DI MIGLIORAMENTO
Stabilite le sopra sommariamente descritte priorità strategiche, il Collegio Docenti, visto l’Atto di Indirizzo
della Presidenza (Allegato 1), struttura il Piano di Miglioramento così come descritto nell’allegato H.
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La Scuola Primaria
Maria Ausiliatrice
si propone di promuovere la formazione integrale della persona
attraverso l’assimilazione sistematica e critica della cultura, partendo
dall’incontro con Gesù e il Suo Vangelo e ispirandosi ai principi del
metodo pedagogico di Don Bosco.
Durante i cinque anni della scuola primaria il bambino è
 aiutato a prendere coscienza di sé come creatura unica, irripetibile, chiamata ad entrare in
rapporto con il suo Creatore;
 sollecitato a intrecciare rapporti con i compagni che creino atteggiamenti nei quali si rispecchi
lo spirito di una comunità cristiana, e che permettano il ben-essere scolastico nel quale
l’apprendimento si realizza in modo pieno e proficuo;
 guidato ad imparare la fatica e il gusto del costruire e dell’apprendere, nel rispetto di ciò che è
comune;
 aiutato a suscitare in se stesso la capacità di gratitudine nei confronti delle persone e delle cose
che lo circondano.
Per la realizzazione del progetto educativo si pone particolare attenzione a una pluralità di fattori:






la centralità del gruppo classe come “insieme” di persone;
l'importanza del rapporto tra insegnante e alunno/i;
il valore dell’ambiente come setting educativo;
la partecipazione e la corresponsabilità di tutte le componenti che costituiscono la comunità
educante;
il contatto con la realtà sociale e culturale;
la totalità di proposte che conducano il bambino a vivere esperienze ricche e profonde.
I primi anni di Scuola Primaria sono caratterizzati dall’incontro con il nuovo, quindi dalla scoperta e dalla
valorizzazione della realtà affrontata nella sua molteplicità e ricchezza.
La Scuola Primaria si impegna a valorizzare l’entusiasmo del bambino e a promuovere in lui
 la conoscenza del proprio io corporeo (attraverso la psicomotricità);
 la capacità di ascolto, stimolando l’attenzione e aumentando i tempi di concentrazione;
 la capacità di osservare la realtà e l’ambiente circostante, riflettendo, sviluppando
progressivamente senso critico;
 la capacità di esprimersi attraverso diversi linguaggi: corporeo, grafico, musicale;
 la capacità di collaborare con i coetanei nel superamento progressivo della fase egocentrica;
 la capacità di apprendere e padroneggiare le strumentalità di base: leggere, scrivere e far di conto;
 la capacità di far proprie le regole della convivenza;
 la capacità di avvicinarsi progressivamente ai valori cristiani a cui la scuola si ispira.
Gli ultimi anni di Scuola Primaria sono per il bambino occasione di crescita e sviluppo delle proprie
molteplici abilità e capacità. Per questo la scuola si impegna a promuovere in lui
 la capacità di apprendere i processi cognitivi di base per poter conoscere, valutare ed esprimere il
reale;
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 la capacità di stabilire relazioni sociali positive per crescere responsabilmente nella consapevolezza
del sé e nella solidarietà verso gli altri;
 la capacità di lavorare in modo autonomo e responsabile in rapporto alle risorse personali;
 la capacità di sviluppare gradualmente il pensiero riflessivo, creativo e critico;
 la capacità di rielaborare e approfondire le conoscenze acquisite, anche attraverso l’interazione con
i propri compagni;
 la capacità di rispettare se stessi e gli altri, di accogliere il diverso e di aprirsi all’incontro;
 la capacità di approfondire la conoscenza-esperienza dei valori cristiani e l’imparare a tradurli nella
concretezza quotidiana.
Percorsi formativi
della Scuola primaria
La Scuola Primaria favorisce il raggiungimento delle finalità educative e la realizzazione degli obiettivi
didattici attraverso la proposta di percorsi formativi che privilegiano
 la valorizzazione e l’arricchimento dell’esperienza personale nell’approccio con tutte le discipline;
 la valorizzazione dell’operatività intesa come modalità di conoscenza;
 la valorizzazione delle esperienze extradidattiche per favorire la creazione e la condivisione di un clima
e di un ambiente educativo in cui l’alunno possa crescere nelle dimensioni corporea, affettiva,
relazionale, spirituale, quindi non solo cognitivamente.
La scansione della programmazione didattica è annuale.
La valutazione degli alunni avviene ogni bimestre e al termine di ogni quadrimestre con la consegna della
relativa documentazione e del colloquio.
Il Collegio dei Docenti sceglie di mantenere un costante collegamento con le famiglie degli alunni attraverso
incontri periodici per tenerle al corrente del cammino didattico ed educativo compiuto dagli alunno. In
quest’ottica gli insegnanti si rendono disponibili ai colloqui individuali ogni qual volta la famiglia ne faccia
richiesta.
Sono oggetto di valutazione tutti gli apprendimenti, sia quelli connessi alle attività curricolari, sia quelli
riferiti alle attività extracurriculari scelte dagli alunni.
La Scuola promuove la valutazione delle competenze attraverso specifici momenti e p ropone all’alunno
momenti di autovalutazione.
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Attività curriculari ed extracurricolari
Sono attività curricolari tutte le discipline scolastiche contenute nelle Indicazioni ministeriali.
A queste la nostra scuola aggiunge altre attività:

Progetto raccordo materna-primaria. Attraverso una serie di incontri fra i due ordini di scuola
perseguiamo lo scopo di mettere a confronto e di raccordare i diversi programmi scolastici, perché
il cammino del bambino sia armonico e continuativo.

Progetto accoglienza. È rivolto agli alunni che si accingono a frequentare la Scuola Primaria;
durante l’ultimo anno di scuola dell’infanzia, i futuri primini incontrano gli alunni di quarta e quinta
primaria che li accompagneranno nei primi tempi di frequenza della scuola (mese di settembre). Il
progetto prevede l’attuazione di laboratori con alunni e insegnanti delle altre classi, soprattutto
con i più piccoli.

Uscite culturali. Sono finalizzate all’approfondimento di contenuti disciplinari o interdisciplinari,
con attenzione all’arricchimento dell’esperienza propria di ogni alunno nei confronti della realtà
che lo circonda.

Laboratori di teatro. Curano molteplici aspetti: la relazionalità, l’espressione del sé, l’entrata in
contatto consapevole con il proprio mondo interiore ed emotivo, sviluppano le diverse capacità
comunicative, e, non in ultimo, arricchiscono le conoscenze dei bambini rispetto alla storia della
letteratura. Sempre bellissimi gli spettacoli finali, offerti ai compagni, ai genitori e ai parenti nel
Teatro “Don Bosco”.

Laboratorio di psicomotricità.
Preziosissimo strumento per sviluppare e consolidare
l’autopercezione dello schema corporeo e favorire la definizione dell’identità del bambino.

Laboratori di alfabetizzazione informatica. Tutte le classi della Scuola dispongono di una LIM. Le
lezioni possono svolgersi anche in un’aula attrezzata con 25 computers in rete e una LIM; oppure
nell’aula multifunzionale, dotata di attrezzature multimediali (tra cui una LIM).

Laboratori di educazione musicale. Prevedono canto corale, suono di strumenti, ritmica, danza;
sono legati all’attività motoria; progettano momenti di interconnessione con la psicomotricità.
 Laboratorio linguistico. I bambini possono sviluppare le loro capacità di ascolto e comprensione
della lingua inglese. Al termine di ogni anno scolastico ogni classe vive una giornata guidata da
specialisti madrelingua. Al termine della classe quinta primaria, ogni alunno viene iscritto dalla
scuola all’Esame per il conseguimento della Certificazione Trinity, per il livello di competenza a lui
congeniale. Dal momento che la nostra scuola è Centro Trinity, gli esami si svolgono in sede.
 Esperienze sportive. Per imparare a valutare le proprie capacità, per acquisire sicurezza, per
imparare a rapportarsi agli altri nel rispetto di regole comuni, per divertirsi; il tutto attraverso
l’approccio a nuovi sport, gare sportive e manifestazioni.
 Adesione alle proposte del territorio. La nostra scuola partecipa a concorsi, manifestazioni
educative, visite a biblioteche, mostre, cinema, teatro, esperienze per la crescita nel rispetto
dell’ecologia e degli ecosistemi, progetti di educazione alla socialità e alla solidarietà locale,
nazionale, internazionale.

Incontri di educazione sanitaria. Viviamo in un contesto sociale e culturale delicato e difficile,
perciò è necessario offrire ai nostri bambini strumenti commisurati all’età ma già efficaci sui temi
14
dell’educazione all’affettività (in quarta e quinta), prevenzione degli infortuni, attenzione a farmaci,
fumo e droghe, igiene della persona, educazione alimentare.

Laboratori di Educazione all’affettività. Nella cura per la verticalità del curricolo e dell’armonia
dell’esperienza di crescita globale degli alunni, la scuola affida questi laboratori al COSPES di
Milano, Via Timavo. Tutti gli incontri sono condotti da esperti qualificati affiancati in compresenza
dai docenti. Gli incontri fanno parte di un progetto unitario quinquennale che parte dalla classe
Quarta Primaria e termina con la classe Terza Secondaria di primo grado; nelle tre classi della
Secondaria il progetto si intreccia con il progetto di Orientamento.
 Percorsi formativi legati a momenti particolari dell’anno:
 Uscita di inizio d’anno
 Avvento
 Natale
 Festa di Don Bosco
 Quaresima
 Pasqua
 Mese mariano
 Festa di Maria Ausiliatrice
 Festa del “Grazie”
Tali percorsi, caratterizzati da incontri comuni, atti a stimolare la riflessione e supportati da attività
pratiche, trovano naturale sbocco nella celebrazione solenne delle relative feste.
La scuola pone particolare attenzione alla preghiera quotidiana comunitaria, all’inizio della prima lezion e, e
al “Buongiorno” settimanale, momento di grande valenza formativa mutuato dalla tradizione salesiana.
Attività extracurriculari annuali ed estive






Accoglienza: dalle 7.30 alle 8.05;
doposcuola: dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.30 alle ore 17.30;
corso di chitarra:
corso di flauto traverso;
per le classi quinte: conversazione in lingua inglese per l’accompagnamento al conseguimento
di certificazione internazionale (Trinity);
settimana in montagna con i docenti (Mezzoldo, Val Brembana).
15
Organizzazione quotidiana
In riferimento alla legge sull’Autonomia, l’orario delle lezioni in vigore va
 da lunedì a venerdì;
 dalle ore 8.15 alle ore 15.15.
Ogni classe gestisce, con diverse scansioni a seconda dell’età dei bambini e dei turni di mensa,



un intervallo di metà mattina di 15 minuti;
una pausa pranzo di 30 minuti;
un intervallo di 30 minuti dopo il pranzo.
Un’ora settimanale in ogni classe è dedicata all’Informatica.
In prima e in seconda classe un’ora settimanale è dedicata alla Psicomotricità.
La nostra scuola costruisce il Curricolo degli apprendimenti facendo riferimento alle vigenti Indicazioni
ministeriali. Offre un totale di 30 ore di lezione settimanali.
Le discipline di Italiano, Storia, Geografia, Matematica, Scienze, Tecnologia, Arte e Immagine vengono
insegnate dalla docente di riferimento della classe.
Classe
PRIMA
8
2
6
1
1
2
2
1
1
2
2
30
DISCIPLINA
Italiano
Inglese
Matematica
Storia
Geografia
Scienze
Tecnologia
Musica
Arte e immagine
Educazione fisica
Religione cattolica
TOTALE
Classe
SECONDA
8
2
6
1
1
1
1
1
1
2
2
30
Classe
TERZA
8
3
6
2
1
1
1
2
1
2
2
30
Classe
QUARTA
8
3
6
2
1
1
1
2
1
2
2
30
Classe
QUINTA
8
3
6
2
1
1
1
2
1
2
2
30
Abbiamo scelto di affidare le discipline che necessitano di alte competenze specifiche ad alcuni docenti
specialisti.
Ecco l’orario settimanale di queste lezioni:
Disciplina
Religione
Inglese
Educazione fisica
Musica
Informatica
Psicomotricità
Classi 1° - 2°
Classi 3° - 4° - 5°
2
2
2
1,30 (30’: canto corale)
1
1
2
3
2
2,30 (30’: canto corale)
1
-
16
La Scuola Secondaria di primo grado
Papa Luciani
si propone di accompagnare i ragazzi nel loro cammino di crescita
attraverso la proposta di un processo formativo e conoscitivo triennale
vissuto in un’esperienza comunitaria che ha come finalità
 l’acquisizione culturale e la scoperta del vero;
 la capacità di valutazione e lo sviluppo del senso critico;
 l’esperienza di rapporti significativi improntati all’accoglienza, al
rispetto, alla collaborazione;
 una scelta di vita libera e consapevole inserita in un progetto
cristiano.
Dal momento che la preadolescenza si caratterizza come periodo di forte evoluzione, la Scuola propone un
cammino graduale che rispetta e valorizza le caratteristiche intellettuali e psicologiche di ciascun passo di
sviluppo.
Il ragazzo si apre e prende coscienza della realtà e di se stesso per raggiungere, al termine della terza
secondaria, una maggiore consapevolezza e autonomia che gli permettono di compiere scelte e di orientarsi
in base a una solida gerarchia di valori.
Il cammino è scandito in tre tappe, corrispondenti alle tre classi.
Classe prima
Il primo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado è caratterizzato dalla novità e costituisce una tappa
che potremmo definire “esplorativa”, ovvero di scoperta e di apertura alla realtà nella sua molteplicità e
ricchezza. Per questo la Scuola si impegna a promuovere nel preadolescente

la capacità di osservare la realtà attraverso le varie discipline, stimolando un atteggiamento di
curiosità, di stupore e di riconoscenza;
 la capacità di ascoltare persone e avvenimenti, stimolando l’attenzione, la disponibilità e
l’accoglienza;
 la capacità di operare in modo creativo, libero da schemi fissi, valorizzando le valenze espressive di
ogni disciplina
per educarlo a porsi in atteggiamento di libertà e di verità nell’incontro con la realtà.
17
Classe seconda
Il secondo anno costituisce per il preadolescente una tappa di sistemazione dei contenuti appresi, di
riflessione su di sé come persona che interagisce con altre persone, di interiorizzazione delle proposte e di
valorizzazione delle esperienze.
Per questo la Scuola Secondaria di Primo Grado si impegna a promuovere

la capacità di percepire se stessi in rapporto con gli altri e con la realtà accettando la diversità come
occasione di arricchimento;
 la capacità di aprirsi agli altri in atteggiamento di solidarietà attraverso la scoperta della dimensione
comunitaria della realtà;
 la capacità di comunicare le proprie esperienze utilizzando i diversi linguaggi come mezzi per
mettersi in relazione
per educare il ragazzo ad accogliere ciò di cui fa esperienza come dono che chiede una risposta e un lavoro
personale per fruttificare.
Classe terza
All’inizio del terzo anno il preadolescente ha acquisito conoscenze e metodi, ha maturato capacità che gli
permettono sia di interrogarsi sul significato più profondo della realtà sia di mettersi in ricerca, per inserirsi
in essa in modo sempre più attivo e responsabile.
Per questo la Scuola Secondaria di Primo Grado si impegna a promuovere in lui
 la capacità di aprirsi a una realtà sociale e culturale sempre più ampia ricercandone il significato;
 la capacità di partecipare alla vita comunitaria assumendo atteggiamenti responsabili e propositivi;
 la capacità di operare scelte in base a una gerarchia di valori stimolandone la capacità critica,
per educarlo alla scelta di vita in vista della piena realizzazione alla luce del progetto di Dio.
Percorsi formativi
della Scuola secondaria di primo grado
La Scuola Secondaria di primo grado favorisce il raggiungimento delle finalità educative e la realizzazione
degli obiettivi didattici attraverso la proposta di percorsi formativi che privilegiano




la valorizzazione delle discipline nei loro peculiari aspetti di contenuto e di metodo e nella loro
valenza educativa e orientativa;
l’attenzione all’interdisciplinarità intesa come metodo di approccio alla realtà che sa integrare la
pluralità di contenuti e metodi;
la valorizzazione dell’operatività intesa come modalità fondante di conoscenza;
la valorizzazione delle esperienze extradidattiche per favorire la creazione e la condivisione di un
clima e di un ambiente educativo in cui l’alunno possa crescere nelle dimensioni affettiva,
relazionale, spirituale e non solo cognitiva.
La nostra Scuola Salesiana, fedele allo spirito di Don Bosco, incoraggia alla socializzazione dei ragazzi,
educandoli a bilanciare la libertà personale e l'integrazione con l'altro. Questo precipuo valore trova
18
terreno fertile nella collaborazione tra insegnanti, famiglie e ragazzi stessi, come in un vero “gioco di
squadra”; il frutto di convergenza di questi fattori è da sempre lo spirito accogliente che caratterizza le
relazioni nella nostra Scuola.
Per la realizzazione dei Percorsi la Scuola Secondaria di primo grado progetta e realizza nel corso del
triennio attività curricolari e attività extracurricolari.
Attività curriculari ed extracurricolari
Sono attività curricolari tutte le discipline scolastiche contenute nelle Indicazioni ministeriali.
A queste la nostra scuola aggiunge altre attività.

Progetto di accoglienza-continuità. L'Istituto realizza momenti di condivisione e
compartecipazione tra la scuola Primaria e la scuola Secondaria di primo grado, inerenti a varie
attività quali gli spettacoli teatrali, i saggi musicali, le attività sportive, la presentazione di progetti,
la partecipazione ai momenti della vita religiosa (giornata d'inizio anno, messa di Natale, festa di
don Bosco…); tali momenti hanno lo scopo di favorire sia l'interrelazione fra alunni e docenti dei
diversi ordini, sia la familiarità con metodi e percorsi attuati nel nuovo ciclo di studi.
A questo proposito viene concordata con le insegnanti delle classi quarte della scuola Primaria la
partecipazione degli alunni ad alcune lezioni curricolari svolte in seconda secondaria di I grado dai
docenti della Secondaria.
 Lingua inglese. L’orario curricolare è integrato con una lezione settimanale, della durata di un’ora,
di Conversazione in lingua guidata da un docente madrelingua. In occasione di queste lezioni le
classi vengono suddivise in gruppi per assicurare efficacia all’esperienza. Al termine della classe
terza, ogni alunno viene iscritto dalla scuola all’Esame per il conseguimento della Certificazione
Trinity, per il livello di competenza a lui congeniale. La nostra scuola è Centro Trinity, quindi gli
esami si svolgono in sede.

Laboratorio di informatica. L’orario curricolare prevede un modulo di circa 8 ore di Informatica
guidato da una docente qualificata nel primo quadrimestre per le classi terze, nel secondo per le
prime e le seconde. In occasione di queste lezioni le classi vengono suddivise in gruppi per
assicurare efficacia all’esperienza.
Tutte le classi della Scuola dispongono di una LIM. Le lezioni possono svolgersi anche in un’ aula
attrezzata con 26 computer in rete e una LIM; oppure nell’aula multifunzionale, dotata di
attrezzature multimediali (tra cui una LIM).

Laboratori. Rappresentano una modalità alternativa di fare scuola e aiutano a far emergere nei
ragazzi competenze e abilità particolari, che concorrono al completamento della loro formazione.
L'Istituto, ad esempio, promuove laboratori di educazione musicale e di teatro con relativi saggi
finali e la possibilità di partecipare a concorsi e rassegne a livello nazionale e internazionale;
laboratori di informatica, di lingua…
 Attività di recupero. Gestite per lo più dagli stessi docenti della classe, sono organizzate in modo da
tenere il più possibile in considerazione le difficoltà dei singoli alunni.

Metodo di studio. L’introduzione dell’alunno alla conquista del proprio personale metodo di studio
viene realizzata sia attraverso specifici interventi su richiesta affidati agli esperti del COSPES di
Milano, sia durante il corso dell'intero triennio, attraverso l'insegnamento costante di strategie
efficaci alla schematizzazione, memorizzazione, assimilazione e rielaborazione dei contenuti. I
docenti curano la somministrazione di tali metodologie senza separarle dalla spiegazione dei
19
contenuti e raggiungendo in progressione obiettivi sempre più complessi (riassunti guidati, schemi,
appunti autonomi).

Incontri formativi. Legati a particolari momenti dell’anno: il “buongiorno”, dedicato alla preghiera
comunitaria, al canto, alla riflessione su avvenimenti della quotidianità, d'interesse per la crescita
dei ragazzi; le feste e le celebrazioni, vissute insieme e realizzate con la partecipazione anche delle
famiglie; le giornate di riflessione, nelle quali gli alunni si soffermano e rielaborano le loro
esperienze personali, aiutati dai docenti e dal personale religioso.

Uscite culturali. Organizzate per approfondire contenuti disciplinari o interdisciplinari, sono un
valido stimolo all'apprendimento e consentono al ragazzo di mantenere un rapporto costante con
la realtà sociale e culturale che lo circonda, favorendo in modo particolare la conoscenza delle
iniziative promosse dal territorio (visita al Comune di Cusano Milanino, incontri promossi dalla
Biblioteca…). Col tempo alcune attività sono divenute abituali per la scuola, poiché hanno
riconfermato negli anni la loro validità ed efficacia per la crescita degli studenti; esempi in tal senso
sono la gita naturalistica di due giorni all’inizio del primo anno oppure la visita alla Strumentoteca
d'Arte Musicale a Birago, che promuove percorsi specifici per i tre anni.

Proposte sportive. Fra le attività sportive la scuola organizza sul territorio una marcia non
competitiva di 4 km aperta a tutte le componenti della scuola; laboratorio di scherma guidato da
uno specialista esterno; gare interscolastiche di atletica leggera.

Laboratori di Educazione all’affettività. Nella cura per la verticalità del curricolo e dell’armonia
dell’esperienza di crescita globale degli alunni, la scuola affida questi laboratori al COSPES di
Milano, Via Timavo. Tutti gli incontri sono condotti da esperti qualificati affiancati in compresenza
dai docenti. Gli incontri fanno parte di un progetto unitario quinquennale, che parte dalla classe
Quarta Primaria e termina con la classe Terza Secondaria di primo grado; nelle tre classi della
Secondaria il progetto si intreccia con il progetto di orientamento, condotto dallo stesso Centro.

Percorso di orientamento. È una dimensione che caratterizza l’identità della Scuola Secondaria di
primo grado e ha la finalità di abilitare i ragazzi a progettare il proprio futuro fondando la libertà di
scelta su una conoscenza vera di sé, su una conoscenza progressivamente più ampia e approfondita
della realtà e sull’elaborazione di criteri e di una personale scala di valori.
Il progetto di orientamento è una modalità specifica dell’intervento educativo che coinvolge tutti gli
insegnanti e tutte le discipline, e si sviluppa, in sintonia con le finalità educative, in tre tappe con
obiettivi specifici:
Classe prima:
osservare, esplorare, descrivere sé e la realtà circostante (scuola - famiglia - territorio).
Classe seconda:
interpretare la realtà esterna, conoscere se stesso e mettersi in relazione con gli altri.
Classe terza:
porre in relazione le esperienze, valutare e scegliere in ordine alla costruzione di un progetto
personale.
Per la realizzazione di questo progetto la nostra scuola valorizza la valenza orientativa
dell’insegnamento disciplinare e delle esperienze, intrecciandola alla consulenza e agli interventi
laboratoriali degli esperti del Centro Salesiano di Orientamento e di Consulenza Scolastica
(COSPES).
20
 Percorsi formativi legati a momenti particolari dell’anno:
 Uscita di inizio d’anno
 Avvento
 Santa messa per il Natale
 Festa di Don Bosco
 Quaresima
 Giornata di Orientamento
 Sacra rappresentazione per la Pasqua
 Mese mariano
 Festa di Maria Ausiliatrice
Tali percorsi, caratterizzati da incontri comuni, atti a stimolare la riflessione e supportati da attività
pratiche, trovano naturale sbocco nella celebrazione solenne delle relative feste.
Attività extracurriculari annuali ed estive










Accoglienza: dalle 7.30 alle 7.50;
doposcuola (comprensivo di ricreazione pomeridiana): il lunedì, dalle ore 14.30 alle ore 16.30;
da martedì a venerdì, dalle ore 14.15 alle ore 16.15;
corso di latino;
corso di chitarra;
corso di flauto traverso;
conversazione in lingua inglese e accompagnamento al conseguimento di certificazione
internazionale (Trinity);
informatica;
laboratorio teatrale;
settimana di vacanza in montagna con i docenti;
due settimane di studio della lingua inglese in Gran Bretagna con i docenti.
Organizzazione quotidiana
In riferimento alla legge sull’Autonomia circa la flessibilità dell’orario, ecco il nostro orario delle lezioni.
LUNEDI
7:55 – 8:45
8:45 – 9:35
9:35 – 10:25
10:25 – 11:15
11:15 – 11:35
11:35 – 12:25
12:25 – 13:15
13:15 – 14:05
DA MARTEDÌ A VENERDÌ
7:55 – 8:50
prima ora
8:50 – 9:45
seconda ora
9:45 – 10:40 terza ora
10:40 – 11:35 quarta ora
11:35 – 11:50 INTERVALLO
11:50 – 12:45 quinta ora
12:45 – 13:40 sesta ora
prima ora
seconda ora
terza ora
quarta ora
INTERVALLO
quinta ora
sesta ora
settima ora
21
Ore settimanali
Discipline
Insegnamento Religione Cattolica
1
Italiano
6
Storia e Geografia
4
Etica, Cittadinanza e Costituzione
1 a lingua comunitaria (inglese)
1 (per un quadr.)
4 (di cui 1 di conversazione
con docente madrelingua)
2 a lingua comunitaria (spagnolo)
2
Matematica e Scienze
6
Tecnologia
2
Arte e Immagine
2
Musica
2
Educazione fisica
2
1 (per un quadr.)
Informatica
Inoltre la nostra Scuola, a integrazione e completamento del normale orario scolastico, programma
diverse attività che prevedono l’utilizzo di alcuni pomeriggi e/o sabati mattina, quali ad esempio la
partecipazione a gare scolastiche o interscolastiche, attività sportive e concorsi, allestimento di
spettacoli teatrali, uscite culturali, manifestazioni religiose, viaggi di istruzione, giornate di riflessione
e orientamento.
In alcuni pomeriggi e mattine di sabato (su tempestiva indicazione dei docenti) si s volgono anche
attività di recupero e potenziamento.
Dal quadro che presentiamo si evince che la nostra offerta formativa si articola su 31 ore di lezioni
settimanali e non su 30.
A partire dall’anno scolastico 2017-2018, le ore settimanali di lezione diventeranno 32, perché la
scuola acquisirà la seconda ora settimanale di Insegnamento della Religione Cattolica in forma stabile
(fino a questo momento la seconda ora è proposta attraverso il Laboratorio di Etica, Cittadinanza e
Costituzione).
La 32esima ora verrà attivata in subordine alla costruzione della nuova struttura nel giardino della
scuola, il cui progetto è già stato approvato.
La Scuola si riserva di presentare a tempo debito la nuova struttura oraria settimanale (5 mattine di 6
ore di lezione più un rientro pomeridiano di 2 ore, OPPURE 2 mattine con 7 ore di lezione e 3 mattine
con 6).
22
8. LA COMUNITA’ EDUCANTE
I soggetti dell’opera educativa
La realizzazione dei percorsi formativi avviene mediante la collaborazione dei diversi protagonisti della
comunità educativa, le cui componenti sono






la Cooperativa dei genitori;
la Presidenza dell’Istituto scolastico;
la Presenza educativa salesiana;
i Docenti;
i Genitori;
gli Alunni.
Ognuna delle componenti ha compiti specifici.
La Cooperativa dei genitori, attraverso il Consiglio di Amministrazione, è responsabile





della gestione della scuola, attraverso la competenza della Preside della scuola;
dell’assunzione del personale docente e non docente della scuola;
degli ambienti e delle attrezzature necessarie al buon andamento dell’attività scolastica e
formativa;
del bilancio, delle rette scolastiche e delle eventuali convenzioni;
della cura dell’amministrazione scolastica.
La Preside (Coordinatrice delle attività educative e didattiche) è responsabile della direzione e del
coordinamento educativo e didattico della Scuola, e garantisce l’unità degli intenti e degli interventi.
I compiti della Preside sono di animazione, organizzazione, partecipazione, e vengono adempiuti in sintonia
di intenti e di collaborazione con il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di Istituto, i Collaboratori, i
Coordinatori, i Docenti, l'Economato, il Personale Amministrativo.
I compiti di animazione riguardano:







la realizzazione di un ambiente educativo;
la comunità scolastica in rapporto a elaborazione, attuazione e verifica del Progetto Educativo;
la promozione di una prassi partecipativa comunitaria all'interno della Scuola in tutte le sue
componenti;
la capacità di una presenza attenta al sociale, volta a cogliere le tendenze, i problemi, le possibilità di
sviluppo;
la cura dell'individualizzazione della relazione educativa;
la programmazione educativo-didattica collegiale, l'impegno professionale e l'aggiornamento di
Docenti e non Docenti;
la formazione permanente dei Genitori.
I compiti di organizzazione comprendono le responsabilità e il coordinamento degli interventi nella Scuola,
cioè:
23






la nomina dei Coordinatori e dei Docenti;
la predisposizione del Calendario, dell’orario e dei mansionari;
i rapporti interni tra le classi;
la predisposizione delle norme didattiche generali per l'armonioso sviluppo dei programmi e dei
progetti;
l'orientamento scolastico;
la comunicazione tra Scuola e Famiglia.
I compiti di partecipazione comprendono:





la presenza collaborativa alle riunioni e alle iniziative che si svolgono a livello ispettoriale;
l'attenzione e il dialogo con la Chiesa locale, perché Scuola e Comunità Cristiana riscoprano e
assumano senza riserve la dimensione educativa dell'esperienza cristiana;
i rapporti esterni con il mondo della Scuola e della cultura;
i rapporti esterni con il territorio nelle dimensioni sociali e politiche;
i rapporti istituzionali con gli Uffici preposti alla Scuola regionali e provinciali e con il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).
Compiti specifici di carattere amministrativo burocratico sono:


vigilare sul lavoro dei Docenti, sull'ufficio di Segreteria e sull'intero andamento disciplinare;
organizzare la composizione delle classi e delle sezioni e dei relativi Consigli.
La Preside si avvale di due collaboratori privilegiati: la Decana del Collegio per la Scuola Primaria; il
Collaboratore per il tempo scuola docenti per la Scuola Secondaria di primo grado.
La Presenza educativa salesiana, garantita da una suora appartenente alla Comunità delle Figlie di Maria
Ausiliatrice, anima il servizio educativo e formativo. All’interno della comunità educativa adulta è
responsabile della cura e della crescita del carisma salesiano nella vita della scuola e impronta il clima
educativo e collaborativo che deve esistere tra docenti, alunni e genitori nello specifico dei ruoli e delle
competenze.
In veste di Collaboratrice vicaria della Presidenza, la FMA collabora strettamente con la Preside e svolge
compiti delegati.
In particolare può:
 curare l'organizzazione del calendario delle attività didattiche e vigilare sull'esatta attuazione degli
impegni stabiliti;
 contribuire a creare un ambiente favorevole ad uno svolgimento ordinato delle attività, prevenendo i
disordini e abituando gli studenti ad un responsabile autocontrollo disciplinare;
 favorire i colloqui tra Genitori ed Insegnanti;
 avere particolare attenzione agli Alunni in difficoltà;
 seguire l’organizzazione del tempo libero e delle attività complementari;
 coordinare il lavoro del personale anche esterno, in vista del progetto unitario di formazione;
 partecipare alle riunioni e alle iniziative che si svolgono a livello ispettoriale;
 essere presente negli organismi della Comunità Educativa.
In veste di responsabile della Formazione Religiosa e dell’Educativa alla Fede:

organizza i momenti di preghiera, le celebrazioni, le giornate di ritiro e ha cura di favorire la
24




partecipazione dei ragazzi ai Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia;
ha particolare attenzione ai ragazzi in difficoltà o non inseriti in un contesto parrocchiale;
è attenta a riflessioni, programmi e iniziative dell’Ispettoria e della Chiesa locale;
collabora con la Preside e con i docenti incaricati dalla Curia per l’attuazione del programma di
Insegnamento della Religione Cattolica, che sta particolarmente a cuore alla Scuola;
partecipa alle riunioni degli organismi della Comunità Educativa.
I Coordinatori (per la Scuola Secondaria di primo grado) sono chiamati a



seguire l'andamento della classe, in dialogo con gli altri Docenti e gli operatori e in sintonia con la
Preside e la Direttrice Didattica, mirando alla personalizzazione dei vari contributi;
animare le relazioni interpersonali e coordinare le iniziative all'interno della classe;
curare l'informazione ordinaria dei Genitori e il dialogo educativo e didattico tra Alunni e Docenti.
Il Coordinatore accetta la nomina, assumendosi la responsabilità di operare in armonia con la Scuola e
secondo le indicazioni che ne riceve, riportate nel Mansionario.
I Docenti sono chiamati a




curare la propria qualificazione professionale in modo permanente;
progettare, attivare, verificare in forma collegiale profili e percorsi;
assumere comportamenti coerenti con il progetto educativo dell’istituzione scolastica;
prendersi a cuore le varie dimensioni del Progetto educativo adottato dall’Istituto.
È compito dei Docenti:







insegnare con competenza professionale, educativa e didattica;
curare il proprio aggiornamento educativo e didattico;
approfondire la propria formazione di fede, in modo che il loro servizio professionale diventi
testimonianza cristiana;
impegnarsi a conoscere adeguatamente e ad assimilare il Sistema Preventivo di Don Bosco;
partecipare attivamente ai diversi momenti della progettazione e programmazione;
curare con responsabilità l'attuazione delle decisioni prese;
verificare l'efficacia del lavoro svolto.
Il docente
 è in possesso del titolo di studio richiesto dalla vigente normativa scolastica;
 ha adeguata conoscenza (soprattutto attraverso i momenti di formazione in ingresso e in itinere, sia
spirituali sia professionali) relativamente alla pedagogia salesiana; ha accettato il Progetto
Educativo, il Piano dell’Offerta Formativa e i Regolamenti dell’Istituto.
I Genitori, quali diretti responsabili della crescita dei loro figli, sono invitati a


dialogare con gli educatori per arricchire reciprocamente le competenze educative;
partecipare attivamente, anche tramite le assemblee di classe e gli incontri del consiglio di istituto,
alla vita della scuola nei suoi momenti di programmazione, di revisione educativa e di impegno
nelle attività di tempo libero;
25


offrire le proprie competenze professionali per un servizio che qualifichi maggiormente la scuola e
le attività integrative;
favorire il collegamento della scuola con le istituzioni e le risorse del territorio, in vista
dell’arricchimento dell’offerta formativa.
Gli Alunni sono chiamati a




partecipare attivamente, con l’impegno dello studio e della ricerca personale e critica, ai processi di
insegnamento e di apprendimento;
partecipare con responsabilità e creatività alle diverse proposte e iniziative della scuola;
rendere gradualmente più autentiche le motivazioni di scelta della scuola cattolica;
acquisire la capacità di attenzione agli altri, di collaborazione costruttiva e di relazione autentica.
Sono altresì risorse fondamentali per la vita della scuola
L’Economo
ha la responsabilità di provvedere agli strumenti necessari all’ordinato svolgimento della vita quotidiana
della scuola; prende le decisioni di carattere operativo a lui delegate dal Consiglio di Amministrazione; attua
le linee di intervento stabilite dal Consiglio di Amministrazione, alle cui sedute partecipa. Si avvale
dell’apporto operativo, per la gestione amministrativa e contabile, del Personale Amministrativo.
Nell'esercizio della sua funzione mira alla crescita e realizzazione globale dei ragazzi, in stretta
collaborazione con la Preside e tutto il personale docente ed educativo.
La Segreteria
in collaborazione con la Preside, cura gli adempimenti istituzionali della Scuola:



la conservazione della documentazione prodotta nel corso dello svolgimento del servizio
educativo dell’istruzione, garantendone l’accessibilità alle persone autorizzate;
la predisposizione dei materiali necessari allo svolgimento degli organi collegiali e la loro
verbalizzazione;
lo scambio di informazioni con le Famiglie e le Istituzioni.
La segreteria conosce e condivide il sistema educativo salesiano, anche attraverso la formazione in ingresso
e in itinere.
Il personale per l’accoglienza
È la prima ed essenziale interfaccia con tutti coloro che avvicinano la scuola e garantisce che ciascuno si
senta corrisposto nelle proprie richieste e necessità.
Svolge incarichi esecutivi nei servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari dell’istituzione scolastica, su
indicazioni della Preside, della Collaboratrice alle attività organizzative e logistiche e dell’Economo.
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All’interno dell’ambiente salesiano assume una funzione educativa attraverso la propria testimonianza di
vita, collaborando pienamente all’attuazione del Sistema Preventivo.
Il personale per la ristorazione e la pulizia
in stretta collaborazione con la Cooperativa che fornisce questi servizi, negli anni ha costruito e continua a
curare un rapporto di comunione di intenti nel perseguimento delle finalità educative della scuola. Il
personale coadiuva i docenti a far crescere negli alunni le dimensioni dell’Educazione alimentare e
dell’Educazione civile e sociale.
Piano triennale per la formazione del personale
La formazione e l’aggiornamento in servizio vengono indicati dalla normativa come obbligatori, permanenti
e strutturali. Sono connessi alla funzione docente e rappresentano un elemento indispensabile per la
costante crescita professionale dei docenti, oltre che qualificante per il nostro sistema educativo.
Costituiscono infine risposta ed attuazione per le indicazioni contenute nella L. 107/2015, comma 124,
Piano Nazionale di Formazione.
La nostra scuola cura sistematicamente la formazione e ne pianifica l’attuazione attraverso un programma
di sviluppo. Il piano triennale in essere prevede stretta interconnessione tra le azioni già poste negli scorsi
anni e quelle in programma, aventi come fine
 la qualità della relazione educativa
 la qualità della didattica
 la cura della dimensione inclusiva.
Gli interventi di formazione sono garantiti dagli esperti dell’Associazione di formazione CIOFS/Scuola FMA
della Lombardia, dell’Università Cattolica di Milano, di Enti Accreditati, di Esperti di volta in volta individuati
e chiamati alla collaborazione.
La scuola inoltre partecipa a un progetto di rete territoriale con altre tre scuole, due statali e una paritaria,
progetto avente come fine azioni di formazione per il personale docente e sperimentazione di attività
laboratoriali, alla luce dell’analisi delle aree comuni di intervento precisate nei singoli RAV.
Nel triennio 2016-2018 le attività verteranno su:
1) Didattica per competenze: programmazione condivisa tra docenti
2) Didattica per competenze: lavoro in aula, compiti in situazione, rubriche valutative,
autovalutazione, valutazione
3) Didattica per EAS
4) Valutazione
5) CLIL
6) Formazione per la conduzione di un laboratorio di robotica
7) Bisogni educativi speciali (in particolare iperattività e sindromi autistiche)
Tutto il personale docente e non docente è tenuto a partecipare a seminari di aggiornamento sulla
sicurezza e alle esercitazioni previste dalla normativa (L. 81/2008). Ai sensi della stessa legge, si dichiara che
tutto lo stabile, ivi compresa la cucina in tutte le sue attrezzature e attività, periodicamente revisionate e
controllate dall’Amministrazione della scuola e dagli Uffici competenti (ASL, NAS, Comune…), è a norma di
sicurezza conformemente alle norme vigenti.
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L’organizzazione della comunità educante
La comunità scolastica possiede un Regolamento di Istituto, un Regolamento interno, uno Statuto e un
Regolamento relativi agli Organi collegiali.
In questi documenti sono descritti i comportamenti che le varie componenti devono assicurare.
La Scuola sottoscrive con i genitori e gli alunni il Patto di corresponsabilità educativa.
Ambiti di partecipazione alla vita scolastica
Le principali strutture di partecipazione sono così articolate:
 il Collegio dei Docenti
È composto dalla Preside, dai Collaboratori, dalla Coordinatrice dell’Educativa alla Fede e da tutti i Docenti
ed è presieduto dalla Preside.
Al Collegio Docenti compete la programmazione degli orientamenti educativi e didattici nei loro momenti di
proposta, discussione, decisione e verifica.
 il Consiglio di Interclasse e il Consiglio di Classe
È composto dalla Preside, dai Collaboratori, dalla Coordinatrice dell’Educativa alla Fede e dai Docenti ed è
presieduto dalla Preside. È il luogo deputato all’analisi della vita, delle risorse, dei progressi e dei problemi
della classe e di ricerca dei percorsi adeguati.
Le competenze relative alla realizzazione degli apprendimenti e dei rapporti interdisciplinari, nonché alla
valutazione periodica e finale degli Alunni, spettano al Consiglio di Classe convocato con la sola presenza
dei Docenti.
Un Docente nominato dalla Presidenza svolge il compito di segretario del Consiglio di Classe (per la scuola
primaria, l’Insegnante referente) o di Coordinatore della Classe (per la Scuola secondaria, un docente).
 il Consiglio di Istituto
Esplica funzioni di stimolo e di verifica nel campo delle problematiche e delle metodologie dell'educazione.
Esso ha una composizione mirata sulla Comunità Educativa, secondo lo stile salesiano, e sulla normativa
vigente.
Il Consiglio d’Istituto, in subordine alle competenze del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Classe,
interviene su quanto concerne l'organizzazione della vita e delle attività della Scuola nelle materie seguenti:
o adozione del Regolamento interno dell'Istituto;
o adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze locali;
o criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività extracurricolari, con
particolare riguardo alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi
di istruzione;
o partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse
educativo.
28
Inoltre il Consiglio d’Istituto
o indica i criteri generali relativi all'adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre
attività scolastiche;
o
esprime parere sull'andamento generale educativo-didattico dell'Istituto.
 l’Assemblea di Genitori e Docenti
È luogo di condivisione, di scambio di informazioni, di verifica, di ideazione. Si raduna in seduta plenaria
all’inizio dell’anno e in sedute per interclasse o per classe durante l’anno.
 la Commissione Mensa
Si compone di Preside, Collaboratrice vicaria, Economo, Personale responsabile della mensa, Medico
dietologo, genitori eletti nelle Assemblee di classe di inizio anno. E’ presieduta da una Responsabile eletta
all’interno della Commissione.
 le varie Commissioni di genitori e docenti
Nascendo per impulso della Presidenza o dei vari organismi (CdA, CdI, Collegi docenti) si occupano dei
compiti specifici a loro affidati, a beneficio dell’intera comunità scolastica.
 l’Associazione Ex Allievi (costituenda).
Secondo lo spirito salesiano, si occuperà di mantenere i rapporti con gli ex allievi e le loro famiglie,
garantendo che l’esperienza di intensa condivisione di vita sperimentata negli anni di permanenza in
Istituto prosegua in forme diverse ma sempre feconde.
La scuola, attenta ai problemi che gli operatori, i collaboratori e tutti i soggetti presenti incontrano e
devono affrontare, offre un aiuto concreto mediante corsi di aggiornamento, tavole rotonde, seminari di
studio, proiezioni…
In questa prospettiva, vengono organizzati

incontri formativi per genitori ed educatori allo scopo di stimolare approfondimenti e suggerire
prospettive, nell’ottica della fondamentale alleanza tra scuola e famiglia.
Nel triennio 2015-2016 , 2016-2017 , 2017-2018 verranno svolti temi inerenti a
- educazione (tutto il triennio)
- salesianità (tutto il triennio)
- alimentazione (a.s. 2015-2016)
In allegato viene presentato il piano delle conferenze dedicate ai genitori.

corsi di aggiornamento e di formazione per gli insegnanti, con esperti interni ed esterni alla
scuola, al fine di approfondire la coscienza umana e professionale e la conoscenza di tecniche,
metodi, strumenti da utilizzare nella concretezza dell’insegnamento.
Nel triennio 2015-2016 , 2016-2017 , 2017-2018 verranno svolti i temi indicati nel punto 8.1.1
29
9. LE RISORSE
Le risorse rappresentano il patrimonio che la scuola ha a disposizione per realizzare il Progetto educativo.
La gestione delle risorse viene vissuta nella dovuta trasparenza ai sensi delle disposizioni della legge n.
62/2000, in modo da coinvolgere tutte le componenti della comunità educativa della Scuola.
Le risorse sono costituite da



personale docente e non docente,
risorse finanziarie,
immobili, strutture, attrezzature.

Personale
Nella nostra Scuola il personale in servizio è in possesso dei titoli professionali richiesti dalla legge e dei
requisiti di attenzione alla dimensione educativa e di capacità di collaborazione.
La Preside, in collaborazione con il Consiglio di Amministrazione, annualmente assegna gli incarichi al
personale in relazione alle qualifiche professionali, alle competenze e alle esigenze organizzative.
Agli effetti sindacali, i diritti-doveri del personale sono assicurati da un CCNL che ne assicura lo stato
giuridico.
Il rapporto di lavoro è regolato dal contratto collettivo nazionale di lavoro firmato dall’AGIDAE
(Associazione Gestori Istituti Dipendenti Autorità Ecclesiastica).

Risorse finanziarie
La retta della nostra Scuola viene commisurata alle necessità di bilancio e calcolata sui costi reali di
gestione, distinguendo tra attività didattica ed extradidattica; viene approvata dal Consiglio di
Amministrazione.
Per venire incontro a chiunque abbia consonanza di ideali e desideri fruire dei servizi della Scuola, senza
che il pagamento della retta possa costituire un ostacolo, la Regione Lombardia, dall’anno scolastico
2000/2001, eroga la “dote scuola” (che dall’anno scolastico 2008/09 sostituisce e integra il “buono scuola”).
Questa disposizione contribuisce a tutelare per i genitori il diritto di libera scelta della scuola a cu i iscrivere i
propri figli.
A riguardo della trasparenza amministrativa, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, lettera A, legge n. 62/2000,
viene indicato quanto segue:
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o
o
o
o

la Società Cooperativa “Maria Ausiliatrice” è proprietaria degli edifici, attrezzature e spazi
di cui gode la scuola;
la gestione amministrativa della scuola è affidata al Consiglio di amministrazione della
Società Cooperativa;
il personale docente e non docente viene assunto e retribuito dalla Società Cooperativa che
detta le relative condizioni;
il bilancio finanziario, formulato dal Consiglio di Amministrazione della Società Cooperativa,
viene reso pubblico e sottoposto all’approvazione dell’Assemblea dei Soci durante
l’annuale Assemblea ordinaria.
Immobili, strutture, attrezzature
La nostra Scuola è dotata di locali, arredi e attrezzature didattiche proprie dei due ordini di istruzione e
conformi alle norme vigenti.
Spazi didattici
Spazi extradidattici
16 AULE
1 LABORATORIO DI INFORMATICA
1 AULA AUDIO-VIDEO
1 SPAZIO MULTIFUNZIONALE
1 BIBLIOTECA
1 PALESTRA (*)
1 TEATRO (*)
1 CAPPELLA
3 SALONI
1 CORTILE
1 PRATO – CAMPO DI CALCIO
2 SALE MENSA
1 CUCINA
(*) presso la Parrocchia Regina Pacis, a 300 metri dalla
scuola
La gestione della cucina è affidata alla Sodexò s.p.a.; i pasti sono cucinati da personale fisso. Il menù,
concordato con la scuola grazie al lavoro della Commissione Mensa, è predisposto su ciclo
pentasettimanale, comunicato ai genitori ed esposto nelle opportune bacheche. Le diete speciali per
allergie, intolleranze o altro sono preparate in base alle indicazioni delle certificazioni mediche.
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_______________________________
Il Piano dell’Offerta Formativa
è un documento elaborato dal Collegio Docenti
ai fini dell’attuazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche riconosciuta dalla legge
(Legge n° 59/1997, art. 21).
In ottemperanza alle disposizioni contenute nella Legge 107 del 15 luglio 2015
il Piano dell’Offerta Formativa assume estensione triennale.
Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa,
presentato nella sezione relativa all’anno scolastico 2016-2017,
è stato discusso e deliberato dal Collegio Docenti Unitario in data 5 settembre 2016
e approvato dal Consiglio di Istituto in data 12 settembre 2016.
Nella formulazione integrale triennale
è stato deliberato dal Collegio Docenti Unitario in data 11 gennaio 2016;
è stato depositato in Segreteria in data 15 gennaio 2016;
è stato approvato dal Consiglio di Istituto in data 29 gennaio 2016.
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