inserto speciale - La Nuova del sud
Transcript
inserto speciale - La Nuova del sud
INSERTO SPECIALE www.nuovadelsud.it www.lanuovatv.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] MERCOLEDI’ 31 DICEMBRE 2014 II _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 MATERA CONQUISTA L’EUROPA Si attende un notevole afflusso turistico. Adduce. “Ci prepariamo ad accogliere un milione di persone” Impatto da 60 milioni di LUIGI SANTOPIETRO MATERA - Diventare Capitale europea della Cultura, titolo che nel 2019 sarà il vessillo di Matera, determina un forte impatto sulla città in termini economici, culturali, di immagine e sociali. Come dimostra lo studio realizzato dal Parlamento Europeo nel 2013 ’Capitali europee della Cultura: strategia di successo ed effetti a lungo termini’, le ricadute turistiche sono particolarmente rilevanti per centri poco visitati, mentre gli effetti in termini urbanistici sono molto variabili. Il budget medio negli ultimi anni supera i 60 milioni, con finanziamenti prevalentemente nazionali e locali. Il premio assegnato subito a Matera, invece, ammonta ad 1,5 milioni di euro. Dai numeri si capisce come questa sia davvero un’occasione da non perdere, non solo per Matera, ma per l’intera Ba- silicata. Il futuro della regione passa obbligatoriamente per un traguardo prestigioso che va valorizzato adeguatamente, senza tralasciare il minimo dettaglio. Fermarsi o cullarsi sugli allori sarebbe un delitto. Matera e la Basilicata possono mostrarsi all’Europa intera. E per la città dei Sassi, già conosciuta ed apprezzata dai turisti stranieri, non sarà difficile trasformare il titolo di Capitale Europea della Cultura in un ulteriore volano di sviluppo turistico e di promozione territoriale. La giornata del 17 otto- RICONOSCIMENTO ARTE DELLA PIZZA PATRIMONIO UMANITA’ UNESCO LA PIZZA NON È SOLTANTO LA SPECIALITÀ TRADIZIONALE DI UNA REGIONE O DI UNA CITTÀ, È L’EMBLEMA DELLA RICCHEZZA GASTRONOMICA CHE TUTTI I COMUNI ITALIANI OFFRONO AL MONDO E’ una iniziativa che si inserisce nella campagna promossa da Coldiretti insieme alla Fondazione Univerde e all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, nella certezza che tale misura contribuirà a garantire l’origine italiana degli ingredienti e della qualità igienico sanitaria nella preparazione. La pizza napoletana dal 4 febbraio 2010 è stata ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita dall’Unione Europea, ma ora l’obiettivo è quello di arrivare ad un riconoscimento internazionale di fronte al moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell’identità. Un rischio diffuso all’estero e un’occasione per fare chiarezza anche in Italia dove quasi due pizze su tre (63 per cento) sono ottenute da un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori. Troppo spesso, infatti, viene servito un prodotto preparato con mozzarelle ottenute non dal latte, ma da semilavorati industriali, le cosiddette cagliate, provenienti dall’est Europa, pomodoro cinese o americano invece di quello nostrano, olio di oliva tunisino e spagnolo o addirittura olio di semi al posto dell’extravergine italiano e farina francese, tedesca o ucraina che sostituisce quella ottenuta dal grano nazionale. A sostegno della petizione la Coldiretti ha avviato la raccolta delle firme, anche in considerazione del fatto che il riconoscimento dell’Unesco avrebbe un valore straordinario per l’Italia che è il Paese dove più radicata è la cultura alimentare e che la pizza rappresenta un simbolo dell’identità nazionale. VOTIAMO ON LINE PER SOSTENERE IL MADE IN ITALY CONSULTAZIONE PUBBLICA ON LINE PER SPINGERE A LIVELLO EUROPEO LA NECESSITA’ DI RENDERE LE ETICHETTE PIU’ TRASPARENTI Votare per sostenere l’indicazione di origine negli alimenti e, con essa, il Made in Italy a tavola. E’ questo l’obiettivo della consultazione pubblica on line per spingere a livello europeo la necessità di rendere le etichette più trasparenti. Per votare basta collegarsi al sito del Ministero delle Politiche Agricole, al link https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB .php/L/IT/IDPagina/8123, dove si può trovare un questionario rivolto a tutti gli italiani. Proprio un anno fa Coldiretti ha messo in campo una grande mobilitazione, partita dal Brennero ed estesa poi a tutto il territorio nazionale, a difesa del vero Made in Italy e del suo valore reputazionale nel mondo, e a sostegno dei consu- bre scorso può e deve diventare un punto di partenza. “Un grande progetto visionario, capace di modificare la mentalità delle persone. Il progetto è fondato sulle persone, non sulle pietre, che pure hanno un valore inestimabile per noi di Matera. Un numero sterminato di persone che ha creduto in questa idea e che ha aderito lavorando ed impegnandosi con una partecipazione consapevole della democraticità dell’iniziativa”. Così il sindaco Adduce ha battezzato il progetto Matera 2019 che tra pochissimo entrerà nel vivo: “L’Europa ci ha dato 4 anni per farci trovare pronti. Ora dobbiamo prepararci. Noi faremo la formazione dei cittadini a diventare capitolini. Noi eravamo già una città turistica e negli anni a venire dobbiamo essere bravi ad intercettare un centinaio di migliaia di turisti che si muovono sul Globo per ragioni culturali. Numericamente si parla di un possibile incremento che va da 200mila a 800mila presenze. E per far questo dobbiamo essere in grado di ospitarli sfruttando non solo Matera, ma un territorio più vasto che coinvolga anche anche della provincia di Potenza. E non solo. C’è un forte interessamento della Puglia che ci può tornare utile. La Puglia ha delle infrastrutture, a noi molto vicine, che dobbiamo sfruttare a nostro vantaggio. Ecco perchè il problema della ferrovia è in realtà un falso problema.”. matori e delle nostre imprese agricole, minacciate dalla concorrenza sleale del cibo di provenienza estera “travestito” di italianità. Una battaglia che trova ora un ulteriore strumento in questa consultazione pubblica per coinvolgere la collettività sul tema della trasparenza delle informazioni sugli alimenti e il ruolo dell’etichettatura, per la valorizzazione dell’origine e del patrimonio agroalimentare italiano. I suoi risultati saranno utilizzati come supporto e rafforzamento delle scelte nazionali che l'Italia farà sul tema dell’etichettatura. In particolare la normativa comunitaria offre agli stati membri la possibilità di introdurre disposizioni sull’etichettatura dell’origine degli alimenti assegnando un ruolo fondamentale alle valutazioni dei consumatori circa l’importanza di queste informazioni e il valore aggiunto attribuito ai prodotti in relazione al territorio di provenienza. Il questionario è rivolto a consumatori, produttori e operatori, si compone di 11 domande ed è di agevole compilazione, con l’indicazione per ogni domanda di un’opzione di risposta tra quelle individuate. OSSERVATORIO SULLA CRIMINALITA’ NELL’AGRICOLTURA E SUL SISTEMA AGROALIMENTARE PROMOSSO DALLA COLDIRETTI, GIANCARLO CASELLI PRESIEDE IL COMITATO SCIENTIFICO Si chiama “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” la nuova Fondazione voluta e costituita da Coldiretti per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità. Giancarlo Caselli guida il Comitato Scientifico della Fondazione, mentre il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ne è il presidente; al presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara è stata affidata la vice presidenza. La criminalità organizzata si combatte con la trasparenza soprattutto in un settore come quello agroalimentare dove è particolarmente rilevante il flusso commerciale, con circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy che contiene materie prime straniere all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole. In un momento difficile per l’economia bisogna portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. Ma è necessario che sia anche resa trasparente l’indicazione dei flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero e venga bloccato ogni finanziamento pubblico alle aziende che non valorizzano il vero Made in Italy dal campo alla tavola. Con l’Osservatorio si intende creare un complesso di controlli che 4 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Sabato 18 ottobre 2014 MATERA CAPITALE DELLA CULTURA Scoppia la festa anche a Potenza raggiunta da alcuni sindaci della provincia A Potenza amministratori comunali e provinciali, alcuni sindaci dei comuni del Potentino e numerosi potentini si sono ritrovati alla Galleria Civica per attendere tutti insieme il verdetto. Ad esultare anche i parlamentari del Pd Salvatore Margiotta e Vincenzo Folino e il neo eletto presidente della Provincia Nicola Valluzzi Tutti in piedi al momento dell’annuncio da parte del ministro Franceschini della designazione di Matera a Capitale europea della cultura 2019 MATERA - Nella scelta di Matera «Capitale europea della cultura per il 2019» ci sono almeno due elementi importantissimi: il primo, tradizionale, di maniera, ma non per questo meno autentico, è il riscatto del Mezzogiorno d’Italia e degli antichi rioni Sassi di Matera, un tempo simbolo di degrado e oggi scenario mozzafiato. Il secondo elemento è che la designazione di Matera cambia, in un certo senso, la nozione di «cultura» e di «città della cultura» così come l’abbiamo conosciuta finora. La storia del riscatto di Matera e dei suoi rioni Sassi - Barisano e Caveoso - comincia il 17 maggio 1952, quando in Parlamento viene approvata la legge speciale per il loro «risanamento»: oltre duemila delle grotte dove uomini e animali vivevano insieme in condizioni che fecero inorridire chiunque visitasse la città - a cominciare proprio dal Presidente del consiglio di allora, Alcide De Gasperi - vennero dichiarate inagibili. Migliaia di persone furono trasferite in nuovi quar- Il sindaco di Latronico, Fausto De Maria si lascia andare ad un abbraccio di gioia con Luigi Scaglione L’Europa cercherà la cultura nei rioni che rapirono Pasolini e Mel Gibson Da vergogna nazionale a patrimonio capitale tieri e Matera cambiò volto per sempre. Ma i Sassi sono rimasti e, piano piano, sono stati riscoperti: nel 1986 arrivò la legge per la conservazione e il recupero degli antichi rioni e nel 1993 la loro - si può dire - definitiva consacrazione. Divennero patrimonio dell’umanità, tutelati dall’Unesco: il sesto sito italiano in ordine cronologico a finire in quella prestigiosa lista, il primo nel Mezzogiorno d’Italia. Da allora, la crescita dei Sassi - della città - è stata inarrestabile. Il mondo ha scoperto Matera, da ogni parte sono arrivati nella città lucana i turisti: affacciati sui Sassi o visitandoli, restano a bocca aperta. Lo scenario della «gravina» che aveva incantato Pier Paolo Pasolini nel 1964 («Il Vangelo secondo Matteo») rapisce di nuovo Mel Gibson («The Passion» è del 2004). Pochi ritocchi e il set perfetto per ripercorrere la vita di Cristo è pronto. Ma - secondo elemento - perchè Matera diventa capitale europea della cultura? Perchè oggi cultura non è più solo libri, straordinari affreschi, opere d’arte invidiate da tutti, personalità che hanno lasciato il segno nei secoli. Matera vince perchè è forse la città più antica del mondo (di sicuro, quelle grotte erano abitate millenni fa), ha attraversato i secoli, è viva e guarda al futuro. Il mondo oggi vive una nuova fase di inurbamento: la «lezione» che viene dall’antica Matera è una città che ha saputo essere «sostenibile». Ad esempio, quanti sforzi per raccogliere l’acqua e distribuirla, in un panorama non certo piovoso! Intorno alla lotta per sopravvivere, una comunità, in secoli e secoli, si è cementata e oggi si propone all’Europa e al mondo come esempio di città «possibile» e «a misura d’uomo». In un’epoca che ha fatto e fa del benessere (in ogni senso) uno dei suoi obiettivi più ambiti, la nuova cultura bisognerà cercarla in quegli antichi rioni. assicuri la più completa informativa ai consumatori, contrastando le contraffazioni e le adulterazioni alimentari. In tale prospettiva, la Fondazione intende promuovere iniziative di approfondimento in merito agli interventi e agli effetti delle pronunce di tutte le Autorità amministrative indipendenti che possano interferire nel mercato dell’agroalimentare, analizzando e approfondendo, in particolare, le attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La Fondazione promuove, inoltre, le azioni legali collettive di tutela dei consumatori, con particolare riguardo all’accertamento della responsabilità in materia ambientale e alimentare e per la condanna al risarcimento dei danni. Nell’ambito dei propri scopi istituzionali, la Fondazione svolge un ruolo propositivo nel confronti della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, nonché delle Commissioni parlamentari d’inchiesta istituite per l’analisi conoscitiva dei fenomeni della contraffazione e della pirateria commerciale. La criminalità si deve combattere attraverso la creazione di un solido sistema che assicuri una tutela rafforzata all’intera filiera produttiva: a tal fine la Fondazione approfondisce il ruolo della cooperazione suggerendo anche nuove forme giuridiche ed adeguati sistemi di controllo. L’Osservatorio mette a disposizione le proprie conoscenze scientifiche e tecniche attraverso la pubblicazione, per via telematica, di riviste dal carattere giuridico e sociale, l’organizzazione di convegni, la promozione e il finanziamento di ricerche in campo universitario e con la collaborazione di altri enti pubblici e privati. L’Osservatorio intende creare una rete di contatti tra istituzioni e cittadini attraverso la valorizzazione delle produzioni agroalimentari italiane, avvalendosi degli strumenti informatici attualmente disponibili per diffondere la cultura della tipicità, della qualità e dell’origine della filiera agricola esclusivamente italiana, nella convinzione che la legalità sia una condizione essenziale per il sostegno all’economia dell’intero Paese e che la lotta ai fenomeni di criminalità organizzata presenti nel settore agroalimentare comporta effetti vantaggiosi in termini ambientali, sociali ed occupazionali. La Coldiretti di Basilicata augura a tutti un 2015 di conquiste a tutela del made in Italy e a vantaggio di imprese agricole e cittadini consumatori _Speciale 2014_ III Mercoledì 31 dicembre 2014 MATERA CONQUISTA L’EUROPA 16 _Matera e Provincia_ Lunedì 10 novembre 2014 _Matera e Provincia_ 17 Lunedì 10 novembre 2014 “Mi ha dato fastidio chi ha frenato l’entusiasmo, se avessimo perso sarei sul patibolo. Orgoglioso di guidare un Comune sano ma io sono al massimo della carriera” Un’operazione da un milione di presenze SABATO 18 OTTOBRE 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 288 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 9 771721 248002 Matera e la Basilicata nell’Olimpo L’esultanza in piazza San Giovanni a Matera subito dopo la designazione e la festa a Roma con il sindaco Adduce La festa in piazza. DA PAG. 2 A PAG. 10 Giornata storica per l’intera regione La città dei Sassi designata capitale europea della Cultura 2019 Sette i voti favorevoli su tredici L’annuncio del ministro manda in delirio piazza San Giovanni Il sindaco Adduce: “Il giorno più importante della mia vita”. L’urlo di Pittella: “La Basilicata ha stravinto” Un trionfo che vale 60 milioni: la crescita economica e infrastrutturale non può più sfuggire Battute le altre cinque candidate Una vittoria sospinta dalla partecipazione di un’intera regione. Esultanza anche a Potenza. La felicità dei due attori lucani Papaleo e Fortunato Lega Pro. I biancazzurri puntano a prendersi il secondo posto contro il Cosenza in una città in estasi Lega Pro. Melfi in emergenza nella partita con la Paganese Matera, tutto pronto per prolungare la festa La tifoseria del Matera attesa anche oggi numerosa. NELLO SPORT Calcio a 5, A2 Riposa la Libertas Eraclea, l’Avis Policoro sfida il forte Cogianco Basket, Lega Silver La Bawer Matera mastica amaro dopo il ko e le polemiche a Treviglio Volley, B2/F Potenza e Montescaglioso esordiscono in trasferta A un mese dall’incoronazione di Matera Capitale della Cultura 2019, Adduce a tutto campo: ha vinto un progetto fatto di persone non di pietre 41018 > Il Melfi impegnato in trasferta. Oggi sfida a Pagani NELLO SPORT Il 17 novembre la festa ufficiale col ministro Franceschini sto nel nostro progetto di LUIGI SANTOPIETRO visionario, un’opportuMATERA - Firenze 1986, nità che non riguardava Bologna 2000, Genova soltanto i 60mila abitan2004. E’ il breve elenco ti di Matera ma un nudelle città italiane che mero più alto di persone hanno ottenuto il titolo che condividono gli stesdi capitale europea del- si problemi della nostra la cultura. Ora tocca a città, di un’area ritenuMatera. Nel 2019. La pri- ta spessp marginale”. La vergogna del Sud ma città del Sud in assoluto. Un trionfo di cui si che diventa patrimonio è già detto e ridetto più dell’umanità. Una fravolte in questi giorni, se un po’ abusata ma una vittoria dalle poten- che rispecchia la realzialità ancora sconosciu- tà... “Il nostro dossier parte, argomento sul quale torniamo grazie all’inter- te esattamente così, rivista a uno dei protago- chiamando che cosa sianisti di un successo tan- mo e da dove veniamo, to incredibile quanto l’abbiamo fatto intendenon del tutto inaspetta- re ai commissari che ci to. Il sindaco, Salvatore hanno esaminato ed è probabilAdduce, ha mente stato sviscerato “In 4 anni i determitutti i renante per troscena in cittadini il rilascio un lungo diventeranno del biglietbotta e rito verso la sposta incapitolini a cui tervenendo Potenza, come meta ambivanella trasmissione tutti i Comuni che mo”. Cosa è de La Nuo- svolgono funzioni rimasto e va Tv “A extraterritoriali, cosa è voi la scelta” dove so- merita di ricevere cambiato in questi no stati tocun aiuto” primi 20 cati tanti giorni dalaspetti: da quelli emozionali, ai pro- la proclamazione nel getti imminenti e futu- sindaco e nella città di ri che attendono Matera Matera? “Ero convinto che e la regione, passando per la crisi di Potenza e avremmo potuto vincechiudendo con le prossi- re, ma resta soprattutto me amministrative che l’orgoglio di aver preceporteranno la città dei duto città importanti Sassi a eleggere il nuo- che avevano progetti invo sindaco nella prima- teressanti. Non solo Ravera del 2015. Di tutto e venna, Lecce, Cagliari, di più con un Adduce a Perugia e Siena, ma antutto campo che non le- che tutte quelle che ci siasina carezze ai fautori mo lasciati alle spalle neldell’impresa e qualche ti- la prima preselezione a ratina d’orecchie a un novembre 2013, Venezia, certo modo di fare poli- Palermo, Bergamo, Urtica. Il tutto partendo da bino, Siracusa, Agriquel giorno, venerdì 17 gento, ecc. Non abbiamo ottobre, quando tra lacri- vinto il concorso di Miss me ed esultanze lo stes- Italia, non si vince solo so primo cittadino si è la- per il valore estetico”. Che cosa ha messo sciato andare a una gioMatera in più rispetto ia senza precedenti. “L’eccitazione era giu- rispetto all’olimpo delstificata dopo questo le concorrenti … “Un grande progetto enorme premio a cinque anni di un lavoro siste- visionario, capace di momatico che ha coinvolto dificare la mentalità delnon soltanto la città di le persone. Il progetto è Matera, ma una comuni- fondato sulle persone, tà molto vasta, di luca- non sulle pietre, che puni, di tutti i paesi della re hanno un valore ineregione, ma anche tan- stimabile per noi di Mate comunità della Puglia, tera. Un numero stermidella Calabria e della nato di persone che ha Campania, che hanno vi- creduto in questa idea e Qui sopra Adduce ospite nello studio de La Nuova Tv che ha aderito lavorando ed impegnandosi con una partecipazione consapevole della democraticità dell’iniziativa. Questo è il primo grande progetto politico dopo anni di magra, voluto da un’amministrazione comunale, da un gruppo dirigente che ha dato l’impulso fondamentale unendo un team straordinario, di grandissimo valore guidato da un manager straordinario come Paolo Verri, insieme a persone della nostra terra. Rossella Tarantino, project manager, fino a ieri era un funzionario pubblico che ha dimostrato di avere qualità straordinarie nelle relazioni europee. E poi va sottolineata la scelta di tante persone che nulla aveva a che fare con le pratiche di sottobosco, fatta attraverso selezioni ad evidenza pubblica. Abbiamo preso persone laureate col massimo dei voti, conoscitrici di una o più lingue oltre quella italiana”. E come dicevamo la partecipazione non ha coinvolto solo i materani … “No, infatti basti pensare che all’esame finale abbiamo portato due dei dieci delegati da Potenza. Tra l’altro Rossana Cafarelli della Luna al Guinzaglio ha presentato un progetto rappresentato davanti alla commissione che è rimasta colpita in maniera formidabile”. Sono molte le persone salite sul carro del vincitore? “Credo che sia una cosa naturale, avere qualche perplessità, prima, è legittimo e in un certo senso è anche un esercizio positivo. Mi hanno invece dato fastidio i frenatori, di fronte all’entusiasmo di chi al progetto ci credeva. Però il fatto che la vittoria riesca a convincere anche i più scettici, questo è un regalo che noi facciamo a loro” La vittoria ha tanti padri, al contrario della sconfitta … “Se non fosse arrivato questo titolo voi sapete bene che noi saremmo già andati sul patibolo” E quindi ora nessuno la potrà fermare nella ricandidatura a sindaco per le amministrative del 2015? “Ho da sempre evitato di mettere insieme le due cose. Si tratta di percorsi diversi. Anzi vorrei che il giudizio sull’esperienza amministrativa che sta per concludersi fosse a 360 gradi perché noi abbiamo fatto tantissime cose, la città è cambiata anche dal punto di vista fisico. Sulle elezioni bisogna fare un discorso a parte. Ma gli impegni che abbiamo in ottica 2019 mi inducono a pensare che dobbiamo concentrarci molto nei prossimi mesi su quello che c’è da fare, per non sprecare il grande vantaggio che abbiamo. Questa riconoscibilità e visibilità mondiale che abbiamo ora va sostenuta con impegno” Non a caso nei giorni scorsi Adduce ha incontrato il sindaco di Bari per illustrare un progetto che inevitabilmente coinvolgerà il capoluogo pugliese … “Non solo, faremo una serie di incontri con i 5 sindaci della città fina- tagliato, perché l’Europa non lascia nulla al caso e ha preteso che le candidate oltre a presentare le iniziative ne consegnasse anche la tempistica. L’Europa ci ha dato 4 anni per farci trovare pronti. Ora dobbiamo prepararci. Noi faremo la formazione dei cittadini a diventare capitolini. E non solo a quelli di Matera. Questa fase sarà molto ricca di iniziative e continueremo il lavoro riconfermando tutta la batteria di eventi organizzati nel quinquennio precedente. Cito quello di Materadio, manifestazione che ha fatto arrabbiare Cagliari ma il cui progetto era stato promosso tempo prima liste, dobbiamo battere il della corsa a capitale euferro finchè è caldo” ropea della cultura. Ma Matera adesso fa go- ce ne sono tantissimi alla a molti … tri, come il Women’s “Tra le cose di cui pos- Fiction Festival tanto so andare orgoglioso, per dirne uno”. non c’è solo il titolo di caQuesto il programma pitale europea della cul- culturale. Ma sulle intura per il 2019, ma an- frastrutture per esemche l’aver amministrato pio cosa vi aspettate? con competenza una cit“Per quanto riguarda tà, aver tenuto i conti in le infrastrutture cultuordine, aver lavorato in rali faccio due esempi. Il maniera da tenere il bi- primo è che abbiamo in lancio in equilibrio, co- corso i lavori di restausa non facile ai tempi del- ro del grande contenitola crisi tremenda che vi- re culturale che è il Sanviamo”. ta Lucia al Piano dove Una piccola stoccata nascerà l’istituto nazioa Potenza da parte del nale di restauro, che sapresidente rà la quarta dell’Anci di sede in ItaBasilicata “A Santa Lucia al lia e la pri… Piano nascerà il ma nel Sud “No. CreItalia. In primo istituto do invece poche setche Potenza timane nazionale di vada aiutachiudererestauro del Sud mo ta anche l’opera Italia. Poi con intergrazie alventi della toccherà al museo l’interessaRegione, mento fiperché è il demoetnoantropo- nanziario mio, il nodella Regiologico che si stro, capone i cui fonchiamerà Idea” di finora luogo di regione. Ma erano blocin una riunione dell’An- cati dal patto di stabilici con Fassino è uscita tà. Il secondo è il museo fuori una situazione nei demoetnoantropologico, comuni italiani davvero idea vecchissima che ridifficile. Il caso di Poten- guarda molti ettari delza non è unico. C’è la ne- la città patrimonio delcessità di serrare i ran- l’Unesco. Un museo a cieghi e Potenza, come tut- lo aperto, inserito nel ti i Comuni che svolgo- dossier con il nome no funzioni extraterrito- I.D.E.A. Per raccontare riali, merita di ricevere la storia millenaria delun aiuto”. la nostra terra”. Tornando a Matera E per quanto riguar2019. Che cosa deve fa- da i collegamenti? In re la città dei Sassi in questi giorni molti questo periodo? Che esponenti politici, e succede il 2019? Quan- non, spingono per porte risorse si mobilite- tare finalmente le ferranno, pubbliche e non? rovie dello stato a Ma“Il progetto esplicato tera. La città che sarà nel dossier contiene un capitale della cultura è cronoprogramma det- davvero così isolata? “Noi eravamo già prima una città turistica e negli anni a venire dobbiamo essere bravi ad intercettare un centinaio di migliaia di turisti che si muovono sul Globo per ragioni culturali. Numericamente si parla di un possibile incremento che va da 200mila a 800mila presenze. E per far questo dobbiamo essere in grado di ospitarli sfruttando non solo Matera, ma un territorio più vasto che coinvolga anche altri comuni, anche della provincia di Potenza. E non solo. Ecco perchè c’è un forte interessamento della Puglia” Ma esiste un problema di viabilità, di rag- La festa della piazza materana lo scorso 17 ottobre giungibilità? Si o no? Matera è pur sempre tà. Le altre sono messe co- una domanda per ricevel’unico capoluogo di Pro- me e peggio di noi. Non re finanziamenti. Il novincia senza le FS ... siamo così poveri Cristi. stro dossier è rivoluziona“Il tema della ferrovia A Ravenna e Perugia, per rio perchè è un’offerta al è obsoleto. E davanti al- dire, hanno le Fs ma vi as- mondo. Noi cambiamo la commissione siamo sicuro che hanno più verso alla nostra testa, alriusciti a far capire che difficoltà di noi”. la nostra mentalità. L’abnon è un problema. CerQuindi è un falso pro- biamo già fatto: da vergoto quei 3-400 miliardi di blema? gna nazionale a patrimovecchie lire che giaccio“Quello della ferrovia è nio dell’Unesco. Il nostro no incompiuti sulla Fer- stato per decenni l’alibi programma prevedeva randina-Matera sono un usato da una classe diri- una spesa di 50 milioni, dramma, ma noi dobbia- gente che non ha avuto la Regione si è impegnamo guardare avanti. Al- il coraggio, la forza, la de- ta per 25 milioni, altri 5 trimenti perdiamo solo terminazione e la capaci- arriveranno dal Comune, tempo. Noi abbiamo una tà innovativa di gettare il gli altri 10-20 li chiedepiccola ferrovia, le Fal, cuore oltre l’ostacolo. remo al governo nazionaben collegata con Bari e Noi siamo stati dei visio- le ma le notizie splendiche attraversa un territo- nari e abbiamo avuto ra- de arrivano dal privato. rio fantastico che è la gione”. Sono tantissimi gli imMurgia, noi Ma con il prenditori che vogliono dobbiamo potenziainvestire in cultura. In so“La politica ha mento del- stanza il nostro è un propretendere un efficianl’asse Magramma che si autosoesercitato solo la tamento del tera-Bari stiene”. funzione di servizio dell’evento In termini di impatto la vecchia del 2019 economico gli studi del indirizzo e littorina e non ri- parlamento europeo parcontrollo dei una velocizschia di di- lano di un budget medio zazione che budget. Molti dei ventare di 60 milioni. ci permetta più mur“Attrarremo l’interesselezionati di arrivare giano che se delle aziende private un neanche li in 45 minulucano? brand formidabile. La ti a Bari. conosco e c’è chi “Noi dob- cultura non è un dopo-laSenza dibiamo farci voro, può dare da mansdegnare la ha lavorato gratis” bastare giare. Poche ore dopo la fine dei laquello che proclamazione un operavori sulla statale 96 che abbiamo. E dobbiamo tore turistico ci ha comusono in corso, con quat- sfruttare le infrastruttu- nicato un aumento del tro corsie, che ci permet- re di chi già ce l’ha. +110% di prenotazioni. Si ta di arrivare all’aeropor- Quelle a cui abbiamo fat- capisce bene come questo to in mezz’ora anche at- to riferimento nell’area dato possa solo miglioratraverso navette. Presen- barese sono a un tiro di re. Siamo di fronte a una tarsi al mondo come la cit- schioppo. Le dobbiamo rivoluzione” tà che è senza la ferrovia sfruttare a nostro favore. Le strutture recettive è un semplice esercizio di Non possiamo restare in ce la faranno a sosteneautolesionismo e che in attesa di centinaia di mi- re questo afflusso mastermini di difficile rag- lioni di euro che non ar- siccio? giungibilità non rispon- riveranno mai e stare con “Matera da sola non sade al vero”. le braccia conserte ad rebbe in grado di farlo ed Quindi si rinuncia al- aspettare. Io non voglio è per questo che ci sarà la ferrovia per puntare più stare in attesa”. il bisogno delle comunisull’aeroporto di Bari? Adesso arriveranno tà di gran parte della Ba“Tanto per chiarire la tanti soldi. Si potrà silicata e di una porzione questione Fs. Le uniche davvero cambiare volto della Puglia. Il lavoro che città messe meglio di alla città e alla regione? ci tocca fare è quello di dinoi, in Italia, sono solo “Voglio chiarire subito. stribuire questo afflusso”. quelle che si trovano sul- Qui non arrivano soldi, Comunicazione e marla dorsale dell’alta veloci- il nostro dossier non è keting innovativo. Que- Matera in finale ha battuto altri 5 capoluoghi sta è stata un’altra delle scelte vincenti di Matera 2019... “Abbiamo puntato sulle forze che avevamo in casa. Ho fatto riferimento a Materadio, abbiamo tenuto le redini della comunicazione andando su tutte le testate più importanti d’Italia, abbiamo fatto parlare di noi senza pubblicità intesa alla vecchia maniera. Non abbiamo speso un euro. Tutto il lavoro è stato redazionale e legato alle iniziative promosse. Vogliamo diventare un piccolo modello. Un’azienda materana ha legato il suo nome a quella di Matera 2019 e grazie alla sua attività ha fatto un piacere a noi, in termini di visibilità, e a se stessa in termini di reddito”. La squadra ha avuto un ruolo determinante … “Di Paolo Verri abbiamo già detto, una personalità robusta, colta così come quella del direttore artistico scelto tra 84 figure, Joseph Grima, più giovane di Renzi con una esperienza planetaria che ha messo in campo entusiasmo e non solo. Ma poi vorrei citare Serafino Paternoster che ha lavorato il doppio, il triplo. Ha fatto l’addetto stampa al Comune, l’addetto stampa al Comitato, l’addetto stampa a tutti gli eventi più importanti. Ha tenuto le redini in pugno per tutti gli impegni. Abbiamo pensato che nessuno meglio di noi poteva fare meglio. Un mix tra locali ed esterni. E a partire da qui abbiamo creato la Community che attraverso la rete ha raggiunto livelli di viralità da primato”. Ma adesso c’è il ri- che ha creduto fin dal prischio che la politica mo momento a questa metta becco su questo operazione, mettendo in progetto? piedi atti amministrativi “Finora non è stato co- e finanziari per sostenersì, non ci sono state inva- ci. Poi il testimone è passioni di campo. I mana- sato a Pittella che aveva ger sono stati liberi di fa- seguito già da assessore re tutto quanto era neces- il percorso. L’afflato è stasario. La politica ha eser- to formidabile”. citato solo la funzione di Amministrative 2015, indirizzo e controllo dei ci riproviamo. Adduce ci budget. Il successo di que- arriverà da sindaco al sta operazione consegna 2019? un modello. Se si voglio“Non ho una risposta no fare cose buone la po- a questa domanda. Fare litica non si intrufoli in il sindaco di Matera è un ambiti che non le appar- privilegio, farlo in questo tengono. Una regola stra- momento è stato straorordinaria. Molte delle dinario. E mi pagano pupersone selezionate nean- re. Quello che chiedo al che le conosco, a mala pe- mio partito è trasparenna ricordo i nomi e que- za nella scelta in vista delsto è stato la scadenza un vantagelettorale. gio perchè “Tra Pittella e De Io sono al nessuno si Filippo un afflato massimo è sentito col della carrieformidabile. E la peso addosra: ho fatto so di essere il consiglietelefonata del stati scelti regionafratello di Emilio re dal politico le, ho fatto il Colombo mi ha parlamendi turno. Molti han- commosso perché tare, ho fatno lavorato to il sindaco il presidente a titolo gra(l’esperientuito, senza za più gratiseguiva con neanche i ficante), soattenzione la sfida” no vincitore rimborsi spese, radi una comgazzi e ragazze che han- petizione internazionale no speso energie per cen- in rappresentanza della trare un obiettivo” città, posso dormire sonRitornando al giorno ni tranquilli. Talmente sedi festa, a quel venerdì reno da aver fatto inseri17, quali sono i ricordi re nello statuto del comipiù belli? tato Matera 2019 che il “Mi ha commosso una presidente sia il sindaco telefonata inaspettata da pro-tempore, chiunque parte del fratello di Emi- esso sia”. lio Colombo, Angelo, il quale mi ha confidato che il presidente aveva seguito con attenzione questa Per la pubblicità su nostra sfida e che gli avrebbe fatto piacere godere del nostro trionfo. Sentire la voce di Angelo mi ha fatto venire i briCHIAMA vidi. Ma mi ha fatto piacere anche la telefonata di un cittadino materano che prima diceva di dover spiegare che Matera era vicino Bari, ora farà il Via della Chimica, 61 contrario e spiegherà 85100 Potenza che Bari si trova vicino la capitale europea della Tel. 0971.594293 cultura”. E’ riuscito anche nelFax 0971.903114 l’impresa di far piangere Pittella. “Era ovvia una reazione forte all’annuncio, E-mail: Pittella ha una sensibilità spiccata. Ma mi piace [email protected] citare anche De Filippo Il 17 ottobre si solleva l’urlo di Matera: la città dei Sassi è la capitale europea della cultura per il 2019 Gioia da Capitale europea MATERA – La vittoria di Matera, il trionfo della Basilicata. Il successo dei lucani. Sarà stata anche un’attesa estenuante, ma alla fine ne è valsa la pena. Matera lo scorso 17 ottobre (data che è già storia) si è ufficialmente laureata come la nuova capitale della cultura 2019. E piazza San Giovanni ha accolto la notizia con una gioia senza precedenti. E’ sembrato quasi un urlo liberatorio. Cittadini, istituzioni e associazioni hanno dapprima atteso con trepidazione e poi festeggiato, sventolato bandierine, cantato, ballato e anche pianto. Le lacrime del presidente della Regione Pittella hanno rendicontato tutta la carica emotiva del momento. La cronaca di quel giorno può tranquillamente entrare nella storia (millenaria) della città. A Roma, nel Salone del Consiglio Nazionale del Mibact, i volti del sindaco Adduce e del presidente del consiglio regionale Lacorazza resteranno impressi a lungo. Steve Green, presidente della giuria di selezione, non ha fatto molto per allentare la tensione. “Non ci sono perdenti - afferma prima dell’annuncio -, tutti sono vincitori”. Poi motiva la scelta. Su tutti un criterio di valutazione: la partecipazione dei cittadini. Ricorda alle sei città che comunque vada a finire DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 289 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] C i d a n n o l a c u l t u r a. . . 41019 > 9 771721 248002 Il giorno dopo Adduce sommerso dalle telefonate di imprenditori E la rassegna urbanistica Inu torna nel 2015 Le priorità saranno i collegamenti via terra e via aria Per strade e infrastrutture in circolo 650 mln Intervista a Paolo Verri “devono portare avanti i propri valori e la loro creatività”. Poi finalmente si arriva al dunque. Sette componenti della giuria su 13 (6 italiani e 7 stranieri) hanno fatto la differenza. Da lì a poco si scoprirà che quei sette voti decisivi faranno la fortuna di Matera. Green decide di lasciare la parola al Ministro Franceschini. A lui spetterà il compito di proclamare la città vincitrice. Il Ministro prende la parola. Ma l’attenzione resta tutta su Green e soprattutto sul suo indice destro. Infatti il nome della città vincitrice viene digitato sull’ipad. Un pizzico di suspense e Franceschini tira fuori la parola magica: Matera. In Piazza San Giovanni esplode la festa. Il sogno è finalmente divenuto realtà. Nel Salone del Mibact Adduce è il simbolo della felicità, e il suo commento a caldo cela grande soddisfazione per il risultato conseguito. Ma è anche un appello immediato all’Europa. “Abbiamo capovolto la diceria secondo cui il malleolo dello Stivale è ritenuto poco ospitale”. E poi. “L’Europa si ricordi anche dei sud dell’Europa”. Dunque a distanza di dieci anni dalla proclamazione di Genova, Matera si prende il suo scettro. E nella città dei Sassi ha inizio una lunghissima serata. Un’apoteosi. Matera ha dato vita ad una progettazione virtuosa, raccogliendo i frutti del percorso inaugurato appena 5 anni fa e ora si gode il suo momento. Ma inizia anche la progettazione. Uno studio dell’Unione Europea ha stimato in 60 milioni l’impatto economico (medio) sulle città vincitrici del titolo. “Mi sentivo come un capitano che sbaglia un calcio di rigore”. Poi l’urlo di gioia A PAGINA 5 Matera capitale 2019 “ubriaca” la Basilicata... Bocciati gli emendamenti per abrogare l’articolo 38, mentre quelli del Pd, nonostante “l’intesa”, non cambiano la sostanza Si salvano solo le Regioni a statuto speciale Latronico attacca. Ma Pittella vede più “garanzie”. Si andrà alla Corte costituzionale? ...e si prendono il petrolio A caccia di monete e vasi romani Lavello, cercava reperti archeologici con il metal detector: denunciato un “tombarolo” A PAGINA 13 ...ma lo Stato toglie alla Regione l’ultima parola sulle estrazioni Lega Pro. Matera ko in casa col Cosenza. Il Melfi si fa recuperare due gol a Pagani Una giornata da dimenticare Serie D La delusione dei materani a fine gara (foto Veglia) Il Potenza guarda l’alta classifica sul campo del fanalino di coda Arzanese Il Francavilla con la Gelbison vuole rientrare nei play off Calcio a 5, A2 Grande pari per l’Avis Policoro contro il Cogianco Calcio a 5, B La Takler fa il tris, Nissa ko Basket, L2S La Bawer cerca il riscatto contro Ravenna Lo Giudice-Restaino, dai campi lucani alla Champions’ del futsal Flavio Lo Giudice e Decio Restaino durante la loro esperienza sportiva in Serbia. NELLO SPORT IV Mercoledì 31 dicembre 2014 _Speciale 2014_ _Speciale 2014_ V Mercoledì 31 dicembre 2014 OMICIDIO IN OSPEDALE? _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Mercoledì 15 ottobre 2014 3 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ 3 Venerdì 19 dicembre 2014 OMICIDIO IN OSPEDALE? GIUSTIZIA E SANITA’ In un’intercettazione ambientale altri particolari inquietanti. Tutti sapevano ma nessuno ha denunciato Il primario e i due cardiochirurghi accusati di concorso in omicidio colposo in relazione al decesso di una paziente nel 2013 Donna morta al San Carlo, un altro audio choc Cinque medici parlano di errori ed omissioni I tre medici subito a processo SABATO 25 OTTOBRE 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 295 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it 41025 > Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] Bernalda, una discarica di 2700 metri quadri in un vecchio rustico La costa brucia Con l’aiuto del vento in fumo ettari di macchia ad Acquafredda di Maratea BERNALDA- Solo ad inizio settimana la gli uomini del Corpo Forestale avevano portato a termine l’operazione “Uggiano” mettendo i sigilli in numerose aree della Valbasento per numerosi illeciti compiuti A PAGINA 21 A PAGINA 25 9 771721 248002 Villette di Maratea, il CdS “interroga” Comune e Regione MARATEA - Da mesi si attendeva il responso del Consiglio di Stato sulla questione delle villette di località S. Caterina di Maratea. Tra i ricorrenti, lo ricordiamo, c’è l’associazione ambientalista A PAGINA 6 Donna morta in cardiochirurgia a Potenza, nuova ondata giudiziaria: arrestati il primario e altri due medici Manette al San Carlo Tra errori, veleni e falsificazione di atti Marraudino e i chirurghi Cavone e Galatti sono accusati di concorso in omicidio colposo. Maglietta interrompe le attività ordinarie del reparto L’audio choc di una telefonata “Marraudino ha fatto la cosa più semplice, tanto era morto il paziente Gli faccio l’intervento e poi diciamo che è morto per una complicanza legata a questa lacerazione” Il San Carlo e il commissario Maglietta. ALLE PAG. 2 E 3 Da Renzi il sen. Margiotta e i pittelliani. 50 bus verso Roma “Certezze dopo anni di attese vane” Vertenza Firema da anni e senza futuro: Leopolda renziana e corteo Cgil, exPrecari Lsu Ata, di Montalbano ed ex la politica lucana su strade diverse forestali in piazza sotto la Regione POTENZA - Sarà un sabato di mobilitazione per i lucani, attesi da manifestazioni nazionali come quella della Cgil a Roma e la due giorni della Leopolda 5 con renzi a Firenze. Attesi 50 pullman nella Capitale. ALLE PAG. 4 E 5 Il Corriere premia la Fucci: col nonno fa volare l’Aglianico Nonna Maria e Zia Rosa: insieme 204 anni da festeggiare Chiedono di essere stabilizzati. Rabbia e disperazione per tanti padri di famiglia La Figc conferma: Italia e Danimarca Under 21 a Matera il 17 novembre Spunta una cordata di acquirenti TITO - Il ministero dello Sviluppo economico prende tempo sulla vertenza Firema sulla proposta di acquisizione arrivata sul tavolo di Via Molise e che, stando a fonti sindacali A PAGINA 9 Basket, L2S La Bawer riceve Forlì e vuole i due punti. Preso Tagliabue Lega Pro. C’è il Messina tra il Melfi e una vittoria Matera di scena a Barletta Calcio a 5,A2 Nei vitigni di Barile da una decina di anni producono il Titolo, venduto in tutto il mondo. A PAG. 19 Muro Lucano festeggia le 100 candeline di Maria Luigia Petollino, Maratea le 104 di Zia Rosa.ALLE PAGG. 22 E 39 Il Ct dell’Under 21, Di Biagio. NELLO SPORT Eraclea a Catanzaro, riposa l’Avis Policoro. Stop anche in B Coletti del Matera (f. Veglia). NELLO SPORT di FABRIZIO DI VITO POTENZA - Cinque medici, o forse più, riuniti attorno ad un tavolo per parlare della morte della signora Elisa. Una riunione che aggiunge particolari raccapriccianti ad una vicenda che assume contorni sempre più inquietanti. Il tutto registrato attraverso un’intercettazione ambientale destinata a far nascere altri interrogativi. Il riferimento, ancora una volta, è al caso della paziente di 71 anni deceduta nel maggio del 2013 nel reparto di cardiochirurgia dell’ospedale San Carlo di Potenza dopo aver subito un’operazione per la sostituzione della valvola aortica. Una vicenda sulla quale si sono accesi i riflettori da quasi due mesi, dopo la pubblicazione sul sito di Basilicata24 dell’audio choc in cui il dottor Michele Cavone, uno dei chirurghi presenti in sala operatoria, si autoaccusava di “aver lasciato deliberatamente ammazzare una persona”. L’inchiesta della Procura di Potenza, coordinata dal pubblico ministero Anna Gloria Piccininni, era però partita diversi mesi prima ed aveva preso spunto da un esposto anonimo datato novembre 2013. L’intercettazione ambientale che potete leggere integralmente nel box sottostante deve, per forza di cose, essere successiva ai primi avvisi di garanzia inviati dalla Procura, dal momento che uno dei medici sembra voler “spiegare” agli altri come comportarsi nel corso dell’eventuale interrogatorio. Il colloquio sarebbe andato in scena all’interno della sala medici del reparto di cardiochirurgia, ma non si conoscono i nomi dei partecipanti. Di certo si tratta di persone che hanno piena contezza di quanto è accaduto alla signora Elisa, a dimostrazione che nel reparto la vicenda era assai nota. E allora perchè nessuno ha denunciato? Una domanda che potrebbe avere una miriade di risposte. La discussione si sposta poi sull’autopsia eseguita sul corpo della paziente e uno dei medici si lascia andare ad Nelle foto l’ospedale San Carlo di Potenza e una sala operatoria. Sulla vicenda della donna morta in cardiochirurgia spunta un altro audio choc C’è chi spiega agli altri come comportarsi durante l’interrogatorio. E chi si addentra in dettagli relativi all’autopsia e al quadro clinico della paziente Ecco la trascrizione integrale dell’intercettazione ambientale Uno dei chirurghi svela un retroscena inquietante: “Se il cervello non c’è non possono vedere niente” MEDICO 1: Là ci sono delle domande che il magistrato ti fa... MEDICO 2: Certo MEDICO 1: Alle quali devi rispondere MEDICO 2:Certo certo certo MEDICO 1: Quindi bisogna capire MEDICO 2: Che cosa gli chiede MEDICO 3: Il cervello MEDICO 4: Il cervello non c’è più, mi pare che dopo le cose...traumatologiche MEDICO 1: Quello era...se non c’è più allora non vedono un un commento davvero inquietante: “Ma a volte le cose si fanno apposta per non trovare niente, giusto?”. Sempre secondo il contenuto dell’intercettazione ambientale, alcuni dettagli importanti relaPOTENZA - Il consigliere regionale Gianni Rosa torna sulla vicenda degli incarichi conferiti dall’ospedale San Carlo all’ing. Giuseppe Spera e al dott. Raffaele Giordano. ”Solo il giorno prima del Consiglio in cui doveva essere discussa una nostra interrogazione presentata il 7 gennaio 2014 - ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia - la Regione diffida l’Azienda ospe- c****, questo è quello che... MEDICO 2: Ma a volte le cose si fanno apposta per non trovare niente, giusto? MEDICO 1: Abbiamo fatto, non abbiamo trovato niente e non si può procedere..finisce lì perchè poi..la camera è rotta trovano un gancettino giusto..la sostituzione valvola aortica è stata fatta..ma questa paziente aveva anche la mitralica, perchè non avete fatto niente con la mitralica? MEDICO 2: Eh.. MEDICO 5: La diagnosi era insufficienza mitralica.. tivi al quadro clinico della paziente all’ingresso in sala operatoria sarebbero stati ignorati o, quantomeno, sottovalutati. Uno dei medici, infatti, parla di ”insufficienza mitralica”, ovvero di MEDICO 2: Si infatti scrisse che la eco transeofagea dimostrò un’insufficienza lieve MEDICO 5: Era meno importante MEDICO 2: Lo scrisse sul referto perchè altrimenti non poteva canulare la cava superiore.. MEDICO 1: E perchè non poteva canularla? Era riparata.. MEDICO 2: Eh MEDICO 1:Allora non era riparata MEDICO 3: Oh! Zitto! Stai zitto tu! Stai zitto non lo voglio sentire..non lo voglio sentire... un difetto valvolare cardiaco che permette ad una certa quantità di sangue di refluire dal ventricolo sinistro all’atrio sinistro del cuore. Durante l’operazione, lo ricordiamo, si verificò il taglio della vena cava superiore. Un gravissimo inconveniente al quale si cercò di porre rimedio con la tecnica del clampaggio che, al contrario, non avrebbe fatto altro che portare la paziente anco- Rosa (FdI): “Sugli incarichi dirigenziali conferiti dal San Carlo diffida al fotofinish da parte della Regione daliera S. Carlo a revocare gli incarichi. E in questi 10 mesi intercorsi tra la nostra interrogazione e il Consiglio cosa è successo? In pratica la questione era semplice: l’Azienda ospedaliera conferisce in data 23 dicembre 2013 due incarichi di direzione all’ing. Giuseppe Spera e al dott. Raffaele Giordano in palese violazione dello spirito della deliberazione di Giunta regionale n. 25 del 15 gennaio 2013 con la quale “si vietava” alle aziende sanitarie di conferire nuovi incarichi al personale dirigenziale fino al 31/12/2013”. A Rosa risponde l’assessore Franconi: “La Regione Basilicata ha formalmente invitato l’Azienda ospedaliera S. Carlo a revocare i due incarichi di direttore dell’Area Tecnico Logistica e dell’Area Risorse Umane e Finanziarie. Ad ogni modo non mi sarei sottratta a ra più rapidamente alla morte. I medici però dicono che “con l’assenza del cervello non si può vedere niente”. Si riferiscono all’autopsia? Il cervello, infatti, è il primo organo ad andare in decomposizione e un esame autoptico effettuato a mesi di distanza non consentirebbe tutti i rilievi del caso. In ogni caso, l’effetto immediato della tecnica del clampaggio è proprio il blocco completo del drenaggio cerebrale. Spetterà alla magistratura valutare il contenuto di questa intercettazione ambientale, l’ennesimo “colpo di scena” in una vicenda che, purtroppo, non ha niente di cinematografico. Sullo sfondo ci sono ancora una volta i veleni e il clima di sospetti nel reparto di cardiochirurgia, una criticità ormai sotto gli occhi di tutti. A giorni si aspetta l’esito del lavoro della commissione d’inchiesta voluta dall’assessore regionale alla salute, Flavia Franconi, mentre nei giorni scorsi, come vi avevamo raccontato ieri, il pm Piccininni ha ascoltato altri testimoni della tragedia, un medico ed un infermiere presenti quel giorno in sala operatoria. ricostruire in Consiglio regionale l’iter che ha portato al conferimento dell’incarico ai due professionisti. Riguardo poi all’accertamento delle eventuali responsabilità contabili dell’Azienda Ospedaliera San Carlo Franconi evidenzia che “la richiesta di revoca degli incarichi, è stata anche inoltrata al Collegio Sindacale dell’Azienda San Carlo, in qualità di organo di controllo”. Donna morta al San Carlo, la Procura chiede il rito immediato per Marraudino, Cavone e Galatti si due mesi di distanza, di FABRIZIO DI VITO l’unico ancora ai domiciPOTENZA - Andranno liari è il primario, accusubito a processo con sato anche di falso ideol’accusa di concorso in logico per la presunta maomicidio colposo i tre nomissione del registro medici dell’ospedale San operatorio. Cavone era inCarlo di Potenza coinvol- fatti tornato in libertà subito dopo ti nell’inl’interrogachiesta sulIl pm Anna torio di gala morte di Elisa Pre- Gloria Piccininni ranzia su decisione sta, la paha chiuso le del gip, ziente calaindagini. Prima mentre per brese di 71 Galatti il trianni deceudienza tra bunale del duta il 28 maggio del febbraio e marzo Riesame di Potenza 2013 nel corso di un intervento per aveva deciso la revoca dei la sostituzione di una val- domiciliari, sostituiti con vola aortica effettuato l’interdizione dall’esercipresso il reparto di cardio- zio della professione mechirurgia. La Procura dica. I tre dovranno predi Potenza ha infatti chie- sentarsi davanti al collesto il rito immediato per gio del tribunale di Potenil primario, Nicola Mar- za per il processo di priraudino e per i cardiochi- mo grado nei loro conrurghi Michele Cavone e fronti che dovrebbe prenMatteo Galatti. Le indagi- dere il via tra febbraio e ni, coordinate dal pubbli- marzo. Le indagini sulla co ministero Anna Gloria morte della paziente eraPiccininni, erano culmi- no iniziate nel novembre nate, lo scorso 24 ottobre dello scorso anno, in secon l’arresto (ai domicilia- guito ad un esposto anori) dei tre medici. A qua- nimo in cui venivano se- te contestate agli indagati: in pratica, secondo l’accusa, il primario e i due medici avrebbero deciso di proseguire l’intervento anche dopo aver constatato il decesso della donna. Ad iniziare l’intervento sarebbe stato Galatti per sostituire un collega in ritardo, ma in quel momento non poteva essere in sala operatoria avendo già svolto il tur- gnalate presunte condotte illecite. A quel punto la Procura aveva optato per la riesumazione del corpo della donna per permettere l’espletamento di una consulenza medico-legale consegnata nello scorso mese di luglio. Dall’autopsia sono emersi elementi in grado di evidenziare le condotte colpose contestate ai medici che avevano effettuato l’intervento, confermando una serie di anomalie nel registro operatorio che erano già in parte emerse durante le indagini attraverso l’acquisizione della documentazione sanitaria. A provocare la morte della donna, secondo la perizia, fu un’emorragia. Emorragia causata dal taglio della vena cava. Un imprevisto che, come sottolineato nel verbale operatorio, si verificò nelle prime fasi dell’intervento, intorno alle 9 di mattina. E’ da quel momento che sarebbero subentrate le condot- a Potenza, nuova ondata giudiziaria: L’audio choc di una telefonata cosa più “Marraudino ha fatto la il paziente semplice, tanto era morto diciamo poi Gli faccio l’intervento e che è morto per una complicanza legata a questa lacerazione” Da Renzi il sen. Margiotta e i pittelliani. 50 bus verso Roma no di notte. Marraudino e Cavone sarebbero sopraggiunti in un secondo momento, quando le condizioni della paziente erano già in rapido peggioramento. Sullo sfondo ci sono poi Romaniello commenta la decisione del collegio di disciplina del San Carlo Scandalo S. Carlo, licenziati i medici la questione politica si apre dal primo gennaio Pittella insieme alla sua giunta A PAG. 4 7 Lacorazza.A PAGINA Cuochi lucani all’Expo inNOVA SIRI - In una nota viata al presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, Cosimo Latronico, ha segnalato le criticità sul nuovo assetto viario vane” Vertenza Firema Precari da anni e senza futuro:ex POTENZA - La vicenda re- Sui provvedimenti presi ne il consigliere regionalativa alla morte della pa- dal consile, Giannino Il consigliere ziente calaRomaniello: regionale brese di 71 ”È singolare Giannino Marraudino e Galatti due camici bianchi: il primario disciplinare sospeso per gli altri In attesa dell’iter giudiziario, procedimento anni nel reche il Consi- Romaniello parto di carglio di Discia Cavone e Saponara hirurgia l’ospedale dà il benservito diochirurplina delDopo la donna morta in Cardioc gia dell’ospel’azienda sa- corso presso la magi- operatoria. È proprio veArt. 38, le modifiche Anno nuovo, giunta nuova non convincono Lacorazza dale San Carnitaria San stratura ordinaria nei ro che in questo paese, dolo ha portato Carlo adotti confronti di chi stando al- po aver destrutturato il dal Provvedimenti adottati a 3 mesi a conseguenun provvedi- le risultanze delle indagi- “diritto del lavoro”, si lidalle fascicolo disciplinare. Tante anomalie: operatorio fasi dell’intervento al registro ze anche dal mento, nei ni, a questo momento, ha cenzia chi non è omertodefilippiani i Problemi sulla variante Potenza, Grande coalizione a Nova Siri, Latronico punto di viconfronti di probabilmente per erro- so. Logica avrebbe volu“Sì a De Luca” scrive a Ciucci (Anas) ufficializzano la frattura nel Pd. sta disciplichi ha denunciato re, causato la morte di to come avviene in ogni Comuni Ricicloni, con oltr nare. E’ notiglio di l’accaduto, nel mentre una paziente; ed ha falsi- paese civile, attendere la zia di ieri, indisciplina intervie- c’è un procedimento in ficato i verbali della sala chiusura del processo in fatti, il licenziamento dei cardiochiPOTENZA - In Basilica- Sanità Futura sulle strutture private accreditate al Sistema Nazionale rurghi Michele Cavone e ta non c’è solo “malasaFausto Saponara ad openità” come sembrerebbe ra del consiglio di discidalle cronache dei giorplina. Il primo è il medinali di questi giorni ma co che nell’audio choc conanche una buona sanità del resto in tutta Italia, tadini possono usufruifessava di ”aver lasciato garantita, senza rifletto- delle strutture sanitarie re dei servizi di queste deliberatamente una perri, da piccole e medie private (laboratori di strutture come se fossesona”, mentre il secondo strutture e da persona- analisi, centri di riabiliro dei presidi pubblici: è ritenuto l’autore della rele che svolge in silenzio tazione, diagnostica, menon pagando nulla se un gistrazione dello sfogo del il proprio lavoro. Lo sot- dicina specialistica ecc.) paziente è esente, oppucollega. Decisione sospetolinea Sanità Futura che sono accreditate al Sire pagando un ticket in sa, invece, per il primario aggiungendo che esi- stema Sanitario Nazionabase al reddito e alla conMarraudino e il dottor Gastono in Basilicata, come le. Ciò significa che i citdizione sociale. Grazie a latti, in attesa che la giustizia faccia il suo corso. POTENZA- Anno nuovo, giunta nuova. La conferma è arrivata ieri da Pittella nel corso di un vertice di maggioranza. “La questione politica si apre ha dal primo gennaio” detto a precisa domanda. A PAGINA 4 2E3 Maglietta. ALLE PAG. Il San Carlo e il commissario “Certezze dopo anni di attese Lsu Ata, di Montalbano ed Leopolda renziana e corteo Cgil, fexestali in piazza sotto la Regione la politica lucana su strade diverse Il consigliere regionale: “Bisognava attendere la chiusura del processo” Ieri vertice di maggioranza, Pittella: medici di atti Tra errori, veleni e falsificazione e Cavone Marraudino e i chirurghi in Galatti sono accusati di concorso interrompe omicidio colposo. Maglietta le attività ordinarie del reparto “Si licenzia chi non è omertoso” 3 al San Carlo. A PAG. Il reparto di Cardiochirurgia arrestati il primario e altri due Manette al San Carlo Donna morta in cardiochirurgia Nella foto una sala operatoria le registrazioni di alcuni colloqui tra i medici che hanno trasformato un presunto caso di malasanità in una vicenda davvero inquietante. Nel primo file audio, quello pubblicato sul sito di Basilicata24 alla fine di agosto, il dottor Cavone si autoaccusava di “aver lasciato deliberatamente ammazzare quella persona”. In un’altra 2015 A PAGINA 11 “Non esiste solo la malasanità” Spunta una registrazione choc relativa ad un colloquio tra cinque medici (pubblicata dalla Nuova del Sud nei mesi scorsi), si faceva riferimento a come comportarsi durante l’eventuale interrogatorio davanti al magistrato e anche all’esito dell’autopsia. Ieri la notizia del licenziamento dei cardiochirurghi Fausto Saponara e Michele Cavone corso e poi, nel rispetto delle leggi adottare i provvedimenti del caso nei confronti di tutti gli interessati.Questa decisione è uguale a quella delle Ferrovie dello Stato di qualche anno fa, che, a seguito di una denuncia fatta da un macchinista sul non rispetto delle norme sulla sicurezza, piuttosto che applicare la legge, licenziò il lavoratore per danni d’immagine dell’azienda”. queste strutture sanitarie le Regioni, come accade in Basilicata, riescono a diminuire i tempi di attesa per molte prestazioni (attesa sino a 500 giorni) e, al contempo, a risparmiare enormi risorse finanziare, in quanto i costi sono certi e decisamente bassi rispetto a quanto paga la Regione per erogare lo stesso servizio in un ospedale. Potenza, il primario e due medici andranno a processo con l’accusa di concorso in omicidio colposo. Due medici licenziati ”Autunno caldo” al San Carlo, è bufera per la morte di una paziente in cardiochirurgia POTENZA - Terremoto giudiziario all’ospedale San Carlo di Potenza. Tre medici agli arresti domiciliari con l’accusa di concorso in omicidio colposo in relazione alla vicenda della signora Elisa Presta, la paziente calabrese di 71 anni morta il 28 maggio del 2013 durante un intervento per la sostituzione della valvola aortica nel reparto di cardiochirurgia. Le misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Potenza su richiesta del pubblico ministero, Anna Gloria Piccininni, ed eseguite dalla Squadra Mobile di Potenza riguardano il primario del reparto di cardio- chirurgia, Nicola Marraudino, 54 anni, e i chirurghi Michele Cavone, 61 anni, e Matteo Galatti, 46 anni (gli ultimi due sono tornati in libertà, mentre Marraudino è ancora ai domiciliari). Il primario è indagato anche per falso ideologico in relazione alla presunta manomissione del registro operatorio. Le indagini sulla morte della paziente erano iniziate nel novembre dello scorso anno, in seguito ad un esposto anonimo in cui venivano segnalate presunte condotte illecite. A quel punto la Procura opta per la riesumazione del corpo della donna per permette- re l’espletamento di una consulenza medico-legale consegnata nello scorso mese di luglio. Dall’autopsia sono emersi elementi in grado di evidenziare le condotte colpose contestate ai medici che avevano effettuato l’intervento, confermando una serie di anoma- lie nel registro operatorio che erano già in parte emerse durante le indagini attraverso l’acquisizione della documentazione sanitaria. A provocare la morte della donna, secondo la perizia, fu un’emorragia. Emorragia causata dal taglio della vena cava. Un imprevisto che si verificò nelle prime fasi dell’intervento, alle 9 di mattina. E’ da quel momento che sarebbero subentrate le condotte contestate agli indagati: in pratica, secondo l’accusa, il primario e i due medici avrebbero deciso di proseguire l’intervento anche dopo aver constatato il decesso della donna. Si trat- ta, in ogni caso, di risvolti che, in parte, erano già emersi dalle registrazioni di alcuni colloqui tra i medici che hanno trasformato un presunto caso di malasanità in una vicenda davvero inquietante. Nel primo file audio, quello pubblicato sul sito di Basilicata24, il dottor Cavone si autoaccusava di “aver lasciato deliberatamente ammazzare quella persona”. In un’altra registrazione choc relativa ad un colloquio tra cinque medici si faceva riferimento a come comportarsi durante l’interrogatorio davanti al magistrato e anche all’esito dell’autopsia. VI _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 INCHIESTE SUL PETROLIO Sono 11 gli indagati nell’ambito di un’inchiesta su Centro oli di Viggiano e Tecnoparco. A febbraio e aprile due “blitz” dei pm Emissioni in atmosfera e acque di scarto, la Procura indaga sull’Eni di ALESSANDRO PANUCCIO POTENZA - Due ”blitz”, a distanza di pochi mesi, per cercare di capire cosa avviene all’interno del Centro Olio Eni di Viggiano. La Procura di Potenza ha indagato per tutto il 2014 sulla filiera petrolifera in Basilicata e nel nuovo anno sono attese importanti novità. Per il momento sono 11 le persone indagate nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Potenza sulle modalità di smaltimento dei rifiuti prodotti dal Centro Olio. Secondo la procura antimafia del capoluogo, a partire dall’ottobre del 2010, Eni avrebbe smaltito in modo illegale i rifiuti prodotti nel centro Oli, anche grazie alla complicità di alcuni imprenditori. Tra gli indagati, accusati di traffico illecito di rifiuti, c’è il responsabile del distretto meridionale dell’Eni, 4 Ruggero Gheller, il presidente di Tecnoparco (l’impianto di Pisticci dove arrivano la maggiorparte dei rifiuti provenienti dalle attività di estrazione petrolifera in Basilicata), Nicola Savino, il presidente di Confindustria, Michele Somma. Un avviso di garanzia è stato notificato anche a Domenico Scarcelli, Saverio Frulli, Gaetano Santarsia, Stefano Maione, Giovanni Castellano, Giulio Spagnoli e Massimo Orlandi. A dare impulso all’inchiesta sono stati i risultati della consulenza tecnica effettuata nell’ottobre dello scorso anno dagli ingegneri Rabitti e Bini. Gli inquirenti hanno effettuato dei campionamenti su “matrici liquide e solide anche allo scopo di verificare gli esiti delle caratterizzazioni dei rifiuti prodotti”. Al centro dell’inchiesta, quindi, ci sono le modalità di classifi- cazione dei rifiuti e l’attribuzione del relativo codice di trasporto verso Tecnoparco. Nella lente d’ingrandimento sono finite le cosiddette “acque di produzione”, ovvero quei liquidi che vengono separati dal petrolio che viaggia verso la raffineria di Taranto. L’unico pozzo di reiniezione presente nell’intera Val d’Agri non è però sufficiente per smaltirle tutte e, così, l’Eni si rivolge a Tecnoparco. Dai risultati di questi accertamenti dipende gran parte del prosieguo dell’intera inchiesta. Nelle prime settimane del 2015 i consulenti della Procura di Potenza dovrebbero consegnare i risultati delle loro perizie. C’è poi un secondo filone d’inchiesta, quello relativo alle emissioni in atmosfera, anche alla luce delle numerose ”fiammate” anomale che si sono susseguite anche nel 2014. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Venerdì 29 agosto 2014 PETROLIO E POLEMICHE Uno dei filoni d’inchiesta della dda potentina riguarda proprio le emissioni in atmosfera. Ma l’Eni rassicura tutti La terza fiammata anomala in pochi mesi riaccende i riflettori sul Centro oli di Viggiano POTENZA - La terza fiammata anomala in pochi mesi ha fatto tornare in primo piano l’allarme sicurezza al Centro oli di Viggiano. Come nelle precedenti occasioni, l’Eni ha rassicurato tutti, parlando di un guasto alla turbina e di nessun impatto sull’ambiente, con le emissioni in atmosfera che si sarebbero mantenute nettamente al di sotto dei limiti previsti dalla legge. La sfiaccolata, nei giorni scorsi, era durata poco più di un’ora (dalle 7:30 alle 8:45) e per l’ennesima volta aveva creato allarme tra la popolazione e le associazioni ambientaliste. Resta da capire se anche questo terzo evento nel giro di un periodo relativamente breve entrerà a far parte dell’inchiesta che la Procura Antimafia di Potenza del pm Francesco Basentini sta portando avanti ormai da diversi mesi con il supporto dei carabinieri del Noe, guidati dal co- Nella foto a sinistra la fiammata anomala di tre giorni fa al Centro olio di Viggiano.A destra, il tribunale di Potenza. La dda indaga su emissioni in atmosfera e smaltimento dei rifiuti licata produttiva si desti. Uno scatto d’orgoglio che rilanci una regione sempre troppo famelica con postazioni pubbliche e burocratiche. Dove la fabbrica più importante è la forestazione (circa 5mila operai) e la macchina amministrativa. Un cambio -questo sì rivoluzionario- che esuli l’aspetto politico e che coinvolga le nuove generazioni, evitando un dichiarazione pubblica e ancora più sconcertante dei vertici di un ente sub regionale che la “disoccupazione dei giovani lucani è colpa soprattutto dei genitori”. Per questo c’è bisogno di una reale rivoluzione che vada oltre l’esistente. Non annunciata, ma praticata. Nei modi, contenuti e persone. Un cambio di passo che coinvolga tutti: imprenditori, lavoratori, politici e burocrazia. Il 2014 non si chiude benissimo. Attendiamo ancora i processi alla rimborsopoli lucani (fotocopia di quelle delle altre regioni), ben consapevoli che non modificheranno il quadro e non getteranno ulteriore fango sulle classi dirigenti. Cio non toglie che il rapporto tra classi elette e dirigenti con la cosiddetta società civile si è deteriorato a tal punto che non possono esserci ulteriori scivoloni. O si recupera il feeling (serva servilismo e opportuntsmi), oppure sarà il disastro. Maggioranza e opposizione sono consapevoli del rischio di perdere ulteriore consenso. Chi si affaccia in modo protestatario davanti ai palazzi del potere, deve essere in grado di proporre qualcosa di diverso, oltre che qualcuno di nuovo. Un 2015 in cui la ripresa produttiva possa far capolino e innestare un clima di maggiore fiducia e benessere. Occorre fronteggiare -in questo caso con la determinazione dei provincialichi pensa di smembrare o accorpare l’ormai ex Svizzera del Sud. Metà Basilicata con la Puglia, l’altra in Calabia o in Campania sono proposte regolarmente depositate in parlamento da rispettabili deputati. Attendiamo, senza esitazione, una risposta adattata ai tempi e al futuro, ma non per questo remissiva. di MIMMO PARRELLA n anno passa in fretta. Troppo rapidamente per rendersene conto. Così la Basilicata si ritrova sullo stesso sentiero. Poche novità e tanti progetti in cantiere. Le istituzioni provano ad addolcire la pillola di un ennesimo periodo di vacche magre. La ripresa -dicono gli stessi interessati- sarà realmente visibile non prima del 2017. Per il momento occorre tamponare e salvare il salvabile. Così il 2014, andrà in soffitta con il grande risultato di Matera Capitale della Cultura 2019. Non ci sono -per il momento- grandi ripercussioni, del resto la Città dei Sassi ha un trend positivo in termini turistici che risale agli ultimi decenni. Il primo risultato, quindi, oltre a diffondere il nome della Basilicata e di Matera nel mondo, è quello di aumentare gli appetiti sulle prossime candidature a sindaco. La politica regionale, mai come questa volta, appare ingessata in attesa di conoscere gli sviluppi del braccio di ferro tanto a destra che a sinistra. Così, la giunta regionale dei tecnici esterni (una novità per la Basilicata) è stata la caratteristica di una regione “commissariata” e in attesa di riprendersi il proprio futuro politico. E se la direttrice ferrarese del presepe vivente di Matera viene messa alla porta dagli organizzatori che prima -non sappiamo per quali caratteristiche- l’avevano proposta e osannata, i suoi concittadini scrivono missive di fuoco contro la Basilicata inospitale e giurano che mai metteranno più piede da queste parti. Siamo sotto “ricatto”. Dobbiamo continuare ad importare personalità e professionalità, altrimenti saremo accusati di “provincialismo” e “chiusura mentale”. Tant’è. Un anno che non rimarrà alla storia anche per le elezioni comunali a Potenza e la vittoria del centrodestra al ballottaggio contro la gioiosa macchina da guerra del Pd ed alleati. Resta l’anatra zoppa e un’amministrazione comunale che, oltre al dissesto finanziario (e questa non è una novità per il capoluogo di regione), rischia anche quello politico. Ma è l’anno della politica lucana che “conta”: quella BASILICATA www.lanuovatv.it www.nuovadelsud.it che esprime un presidente del gruppo più numeroso all’euroMatera Usura nel Vulture “Oro rosso” Prestavano soldi Bancarotta per Rubavano parlamento (Gianni Pittella), ma “a strozzo” a una società del sempre prima commercianti e mobile imbottito: dell’alba: anche il capogruppo alla Caimprenditori: tre la GdF sequestra sgominata gang rinvii a giudizio 0,5 mln di beni italo-rumena mera del Pd (Speranza) e del M5S al Senato (Petrocelli). Ieri nuovo blitz del Noe, dopo il presunto traffico illecito di rifiuti ora si indaga sulle emissioni Così come l’elezione di Pedicini sempre a Bruxelles. Sempre nel 2014 ci siamo ritrovati con un errore Riforma del Titolo V, il Consiglio regionale Turismo, due ex governatori nel goverpensare a Maratea fa muro e prova a difendere la Basilicata competitor di Matera no del rottamatore e rivoluzioMozione unanime (esclusi i 5 Stelle): nario Renzi (Bubbico e De Fi“L’attività N estrattiva non risponda a meri lippo), ma anche della nomina Acque radioattive in Molise, ombre automatismi, ma a sulla Basilicata: “I reflui arrivavano da Melfi”. Un esposto fa riferimento un nuovo negoziato del capo di gabinetto del minicon la Regione” ai pozzi Montedison degli anni ’80 stro Franceschini, Giampaolo Confronto tra Falotico, Cantisani e Padula, i candidati dell’altro centrosinistra di Potenza Bonus benzina, Taddei stoppa Volano leavendite metano Le Primarie sulla Nuova Tv Pittella: sono 700 euro a patentato delleinautoBasilicata D’Andrea. Insomma, la politiPotenza Comune ca lucana conta eccome. ForSenza i “mister Santarsiero preferenze” decaduto: se è meno appariscente e tropPicerno e la città guidata Imbesi la lista di dal vice sindaco po “responsabilizzata”. In alFi è un enigma Campagna tre epoche qualche beneficio Troppi “venditori abusivi” Uno strano boato, poi il fumo nero Di Bella infortunato e insultato l’avremmo -come comunità- pur dagli ultras barlettani. I tifosi al San Carlo di Potenza L’ex Sider ora fa ancora più paura del Potenza: “Ritorna con noi” ottenuto. Oggi, invece, le nomiStudente potentino premiato dal Genoa ne appaiono un po’ come fine per la fede rossoblù a se stesse, più personali che di gruppo. Senza disperare, attendiamo che qualcosa si muova. Che dopo i salotti e le aree industriali semi deserte, la Basi- U MERCOLEDÌ 9 APRILE 2014 Si indaga anche su un presunto traffico illecito di rifiuti, ma gli inquirenti attendono i risultati dei campionamenti effettuati sulle acque di produzione mandante Vaglio . Uno dei due filoni d’inchiesta, infatti, riguarda proprio le emissioni in atmosfera, ed era stato aperto all’indomani delle precedenti fiammate anomale al Centro oli di Viggiano. Si tratta però di approfondimenti ben più vasti, tesi a verifica- re le emissioni quotidiane in atmosfera. Alla luce del lavoro portato avanti dagli inquirenti dopo i due “blitz” dello scorso inverno, non è escluso che anche questa terza sfiaccolata finisca sotto la lente d’ingrandimento. Anche nelle precedenti occasio- ni, da parte dell’Eni erano arrivate le immediate rassicurazioni, con la conferma che il Centro oli di Viggiano opera in completa sicurezza. La magistratura potentina sta lavorando molto sui temi ambientali e le inchieste sui rifiuti e la Siderpotenza lo dimo- strano. E l’attenzione sull’impianto gestito dell’Eni resta alta. Il secondo filone d’inchiesta relativo al Centro oli di Viggiano, lo ricordiamo, riguarda un presunto traffico illecito di rifiuti. A febbraio erano stati prelevati dei campioni delle cosiddette “ac- que di produzione”, ovvero dei liquidi presenti nelle vasche dell’impianto del cane a sei zampe, successivamente smaltiti presso la Tecnoparco di Pisticci. Secondo l’ipotesi degli inquirenti, a partire dal 2010, l’Eni avrebbe smaltito in modo illecito i rifiuti prodotti dal Centro oli. Si attendono però ancora i risultati delle perizie affidate a due esperti sui campionamenti effettuati. (F.D.V.) Rosa (FdI) presenta una nuova interrogazione Sanchirico (Cd): “Si riapre la partita con il Governo” “Dopo la diffida all’Eni, quali sono le “Sul petrolio le comunità della Val d’Agri intenzioni dell’assessore Berlinguer?” aspettano la svolta annunciata da Pittella” POTENZA - Sulla fiammata anomala al centro oli di Viggiano interviene anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa. ”Il 13 gennaio scorso la fiaccola di sicurezza del centro oli di Viggiano si innalzava in maniera anomala per oltre un’ora. L’Eni comprava una pagina di giornale e rassicurava: errore umano, nessun malfunzionamento si tratta di una procedura di emergenza, nessun pericolo per le persone o l’ambiente. Il 13 gennaio l’Assessore Berlinguer inviava diffida così come previsto dalla legge nel caso di violazioni dell’A.I.A., l’autorizzazione integrata ambientale, perché “… la ricorsività è elemento di violazione dell’autorizzazione integrata ambientale. Su questa base abbiamo ritenuto appunto di scrivere la nota al 17 gennaio e intimare alla impresa di porre in essere tutte le attività necessarie a scongiura- 2015, l’anno della ripartenza, o il motore lucano rischia di incepparsi definitivamente re eventuali successivi malfunzionamenti.” Così diceva l’Assessore in risposta alla nostra interrogazione nella quale avevamo chiesto: come in realtà stessero le cose e quali misure l’Eni avrebbe attuato per evitare nuovi incidenti simili. Ma l’Assessore ci teneva a precisare che, nonostante la diffida, “i rapporti con Eni sono buoni e vanno preservati”. E l’Eni, in questo idillio, dichiarava che avrebbe provveduto ad una serie di accorgimenti, da corsi di preparazione del personale a nuovi strumenti elettronici”. Lo scorso 26 agosto si ripete un analogo episodio. Anzi, pare che nel giro di tre giorni ce ne siano stati due. L’Eni dichiara che, questa volta, si è trattato del blocco di una turbina. Ma qualcun altro ha fatto controlli per verificare cosa sia effettivamente successo o dobbiamo fidarci di nuovo, solo, delle dichiarazioni dell’azienda Eni? È paradossale che la Regione non controlli direttamente quali sono le cause delle fiammate che comunque immettono nell’atmosfera sostanze inquinanti. Ci chiediamo: e ora? Dopo la diffida che farà l’Assessore? Noi abbiamo presentato una nuova interrogazione per sapere le intenzioni della Giunta. In certe questioni che coinvologono la salute e l’ambiente, si deve intervenire tempestivamente. Non si può rischiare di lasciare tutto al caso. E soprattutto la Regione deve porsi come tutore della salute dei cittadini e dell’ambiente”. POTENZA - Non sarà certo la nuova fiammata al Centro Oli Eni di Viggiano a modificare il quadro della situazione che attende il Presidente Pittella nei prossimi giorni con la ripresa politico-istituzionale nella nuova delicata e decisiva fase di confronto con il Governo (amico) Renzi e con Eni (e Total). E’ il commento di Pietro Sanchirico, componente della segreteria regionale di Centro Democratico, per il quale innanzitutto le comunità locali della Val d’Agri aspettano di “toccare con mano” la svolta ripetutamente annunciata da Pittella in tema di utilizzo delle risorse petrolifere. La tutela di ambiente, territorio e salute – aggiunge – è tutt’uno con i benefici diretti ed indiretti che l’intera regione rivendica da troppo tempo. Per questo ci attende un autunno veramente caldo perché i proclami di buone intenzioni non saranno più tollerabili. Per noi – dice Sanchirico – resta sempre più valida ed attuale la proposta decisamente più “rivoluzionaria” del nostro capogruppo alla Regione Benedetto di procedere allo sforamento del Patto di Stabilità, in maniera e con gli strumenti autonomi di cui disponiamo, nell’impiego delle royalties del petrolio. E’ la stessa operazione che il precedente Presidente De Filippo avrebbe voluto fare, con il nostro più convinto sostegno, nella scorsa legislatura e che ampi settori del Pd innanzitutto non gli hanno consentito. Non facciamo finta di ignorare che il disegno di legge approvato dalla Giunta per rivendicare dal Governo misure di alleggerimento del Patto, di fatto, non servono a nulla in quanto ha trovato nel Governo Renzi un muro invalicabile simile a quello di Berlino di “memoria comunista”. Inoltre, senza un consenso e un sostegno da parte di tuttti i parti del centrosinistra più ampi possibili, la Giunta regionale e il Pd che – afferma il dirigente di Cd – devono tradursi in allargamento delle responsabilità di governo regionale non avranno alcuna chance di conseguire risultati positivi ed utili ed anche se riuscissero a consolidare strategie di intesa con partiti del centrodestra il tentativo è destinato all’isolamento e all’insuccesso. Anno IX - N. 98 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] A PAGINA 22 A PAGINA 7 40409 > 9 771721 248002 A PAGINA 2 Carabinieri al Centro oli Il Centro oli a Viggiano di BIAGIO SALERNO* A PAG. 2 ella sempre più difficile fase che attraversa il turismo sarebbe un errore considerare Maratea ed il comprensorio come un competitor di Matera. Il Consiglio regionale di ieri. A PAGINA 5 A PAGINA 9 La denuncia del Tribunale per i Diritti del Malato. “Pressanti con donne e anziani. Intervenga il direttore generale” A PAG. 13 POTENZA - Idee e proposte per Potenza. Questo pomeriggio negli studi della Nuova Tv - a partire dalle 14,45 e poi in replica a partire da stasera - è in programma il confronto tra i candidati dell’altro centrosinistra per scegliere sindaco di Potenza. A PAGINA 8 A PAGINA 12 POTENZA - Volano le vendite delle auto alimentate con il carburante alternativo: +43% nel 2013. La Basilicata (dove le vetture non pagano il bollo per i primi cinque anni) dietro solo Piemonte e Lazio. La carta carburante. A PAGINA 4 A PAGINA 11 A PAGINA 8 La foto scattata dal Comitato Aria Pulita Basilicata, subito dopo il fenomeno verificatosi intorno alle 4 di ieri mattina a Potenza A PAG. 17 Fabrizio Di Bella NELLO SPORT NELLO SPORT _Speciale 2014_ VII Mercoledì 31 dicembre 2014 STRAGI FAMILIARI 2 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 11 agosto 2014 4 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Giovedì 14 agosto 2014 FOLLIA OMICIDA A SAN FELE LA STRAGE DI SAN FELE DOMENICA 10 AGOSTO 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 220 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino di CLEMENTE CARLUCCI www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40810 > 9 771721 248002 I funerali della famiglia Tronnolone Il pm Anna Gloria Piccinini davanti l’abitazione di San Fele teatro della strage familiare Follia e disperazione a S. Fele. Un pensionato ammazza moglie e figli e poi si toglie la vita “Li ho uccisi” poi si spara A sinistra il collage familiare postato qualche giorno fa da Tronnolone su facebook: in alto l’omicida suicida, sotto da sinistra i figli Chiara e Luca e la moglie Maria Stella. A destra gli inquirenti sul luogo della strage (foto Esposito). DA PAG. 2 a 4 Vito Tronnolone era in vacanza nel paese di origine Dopo aver ucciso i congiunti ha telefonato alla sorella in Toscana prima di farla finita. Alla base del gesto la disabilità del figlio Luca e le precarie condizioni di salute “Su petrolio e altro quelli del Pd ci prendono in giro” Lauria piange l’operaio Mario Albanese Policoro Ladruncoli al comando dei vigili urbani, bottino magro Rosa (FdI) contro il calcolo su remunerazione personale muore all’ospedale San Carlo Serie D Aleksic torna al gol per il Francavilla Oggi il Potenza a Moliterno Estrazioni e Titolo V Biomasse Bilancio Regione Agosto caldo sul fronte protesta, catene umane a Policoro e Scanzano A Tricarico già mille “no” alla centrale di contrada Malcanale Napoli (FI) bacchetta la Giunta: solo spot mediatici stile Renzi A PAGINA 5 A PAGINA 14 A PAGINA 6 A PAGINA 14 Turismo Prenotazioni alla mano gli operatori della costa jonica insoddisfatti Un cantiere della nuova A3 A PAGINA 15 Coppa Italia. I biancazzurri asfaltano il Lamezia 3-1 con Madonia, Letizia e Cuffa Il Matera inizia con un sorriso NELLO SPORT Basket, L2S La Bawer Matera ufficializza il play guardia Circosta Ieri a San Fele i funerali della famiglia Tronnolone. Il vescovo: non giudicate, nella difficoltà bisogna ancorarsi al Signore Gli esami autoptici sono stati disposti dall’Autorità giudiziaria. Resta da capire il movente sul cantiere dell’A3, Bonus più alto a nuclei plurireddito Incidente dopo cento giorni di agonia La card carburanti A PAG. 5 di CLEMENTE CARLUCCI S. FELE – Oggi, probabilmente, presso l’obitorio dell’ospedale regionale “San Carlo” di Potenza, saranno effettuati sui corpi privi di vita e martoriati da tutta una serie di pallottole di un revolver di tutta la famiglia Tronnolone di S. Fele, gli esami autoptici disposti dall’Autorità giudiziaria, dopo l’intervento sul luogo della strage dal pm dott.ssa Anna Gloria Piccinini. Tutto al fine di capire fino in fondo, possibilmente, la dinamica della terribile sparatoria e la successione dei colpi inferti con spietata volontà dal capofamiglia Vito, 65 anni, pensionato da poche settimane, ai danni della moglie 57nne Maria Stella Puntillo e dei figli Luca (32 anni, disabile) e Chiara di 27 anni. La strage di S. Fele, in zona Fon- centro montano del tana Grotte (frazione di Vulture – per volere delDifesa), ha buttato let- la locale civica amminiteralmente nel lutto strazione e soprattutto tutta la piccola comu- del sindaco Donato nità di S. Fele. Come del Sperduto che i Tronnoresto anche quella di lone li conosceva molLastra a to bene, Signa, il lutto cittaSolo dopo la centro coldino. E consegna delle questo in linare a 60 Km. da Fisalme potranno attesa che possano renze dove i Tronno- tenersi i funerali di tenersi le lone vive- Vito, Luca, Chiara solenni esequie di vano da e Maria Stella Vito, Luca, quasi 35 Chiara e anni. Vito faceva il carroz- Maria Stella, comunque ziere e tutti dicono che da decidere solo dopo fosse anche un artigia- che saranno effettuate no più che preciso e in le autopsie e che la magamba. Prima di parti- gistratura potentina re con la moglie per la avrà provveduto al disToscana fece pure il sequestro delle salme. benzinaio a Rionero Tutti, comprendendo presso una stazione di naturalmente anche e servizio allora di pro- principalmente gli inprietà di un imprendi- quirenti (restano al latore di S. Fele. Ieri, nel voro i Carabinieri dei Nella foto a sinistra la soddisfazione dei giocatori del Matera confortati dalle famiglie (foto S. Veglia). NELLO SPORT NELLO SPORT SAN FELE- Si sono svol- tenuti ieri nel Parco della Rimembranza ti ieri pomeriggio i fune- a San Fele rali di tutta la famiglia Tronnolone di San Fele, sterminata nel corso di un’autentica strage compiuta lo scorso sabato mattina verso le 7 dal capofamiglia assassino-suicida Vito, di 65 anni, pensionato, trasferitosi a Lastra a Signa, in provincia di Firenze, per fare il mestiere del carrozziere. Con una P38 aveva ucciso, con la moglie di 57 anni Maria Stella Puntillo, anche i due figli, Luca di 32 anni, disabile per deficit psichico, e Chiara di 27. Una tragedia enorme che ancora non ha spiegazioni definibili certe a li- In basso i due sindaci di San Fele e Lastra a Signa vello di movente. Si pensa in ogni caso - pure le autopsie potranno indicare qualcosa di valido e probante - che il Tronnolone abbia agito con premeditata, decisa intenzione di sterminare tutti i suoi cari. Lo si desume dal fatto che da Lastra a Signa si fosse portato dietro la pistola San Fele un paese a lutto L’intera comunità ancora sotto shock per la strage familiare. Oggi l’autopsia sui corpi nuclei operativi radiomobile del Comando provinciale di Potenza e di Melfi, rispettivamente guidati dai capitani Antonio Milone e Giovanni Di Gilio) si chiedono quale sia potuto essere il movente più vero e almeno più probabile che ha armato la mano di Tronno- lone, da tutti definito un uomo mite, laborioso e persino “innamorato della sua famiglia”. Quella che poi ha deciso di sterminare. A questo punto, tuttavia, tutto lascia pensare che lo stesso Vito Tronnolone abbia agito sulla spinta di una disperazione non solo improvvisa, ma anche incontrollata. Pensava con ogni probabilità, anche in rapporto alle testimonianze rese quasi tutte spontaneamente da familiari, amici e conoscenti, di essere gravemente malato. Tra l’altro, si era fatto visitare il giorno prima della la strage all’ospedale di Melfi ed aveva rifiutato il ricovero per lo svolgimento di accertamenti clinici. Forse il suo cruccio più grande era quello di temere di non potersi più occupare da vicinio del figlio disabile che tutti sono pronti a definire come “un autentico bambino dal cuore tenero per il suo deficit mentale”. Per quanto riguarda la successione delle morti sembra che la prima a cadere sotto i colpi della P38 legalmen- te detenuta dal Tronnolone sia stata la figlia Chiara. Poi, il figlio Luca e infine la moglie Maria Stella che avrebbe anche tentato di fuggire. Infine, dopo la telefonata drammatica di Vito a Firenze per avvisare la sorella di quanto accaduto, Tronnolone si è rivolto contro, all’altezza della tempia, il revolver (“Perchè non l’ha lasciato come sempre in Toscana, prima di mettersi in viaggio per la Basilicata?”, si chiedono gli inquirenti) e si è tolto la vita in uno scenario di alta, indescrivibile drammaticità. Quello che da un paio di giorni a questa parte è alla ribalta delle cronache dei giornali e delle reti televisive più importanti del Paese. Il dolore di due comunità per una strage che resta ancora senza una spiegazione Decine di manifesti mortuari per un consigliere comunale del Torinese, ma lui è in vacanza a Pietrapertosa POTENZA- Decine di manifesti mortuari con il volto del consigliere comunale e segretario cittadino del Pd, Pasquale Mazza, hanno invaso l’abitato di Castellamonte, in provincia di Torino. Lui, però, non è morto e anzi si trova da inizio agosto con la famiglia in vacanza a Pietrapetrosa, nel Potentino, essendo d’origini lucane. Venuto a saperlo, ha avvisato i carabinieri e chiesto la rimozione immediata di tutti i manifesti. ”Deve essere una ripicca perché ho parlato di alcuni appalti in consiglio comunale”, dice. Il volantino fatto circolare L’episodio acquista un significato molto più sinistro anche perché non è la prima volta che il politico canavese viene preso di mira. Un triste epilogo per una storia di emigrazione. Le parole dei sindaci Sperduto e Bagni SAN FELE- Non meno di un migliaio di persone hanno partecipato ai funerali di Vito, Maria Stella, Luca e Chiara Tronnolone. Un intero paese in lutto cui non hanno voluto mancare anche tanti amici e conoscenti giunti in pullman ed anche in auto da Lastra a Signa. Presenti anche molti assessori e consiglieri comunali, guidati dal sindaco della stessa cittadina toscana, Angela Bagni. La si è vista sinceramente emozionata e addolorata, sempre al fianco del suo collega sanfelese, Donato Sperduto. “Non si poteva assolutamente mancare all’addio dedicato ai nostri concittadini Tronnolone che a Lastra a Signa erano appieno integrati e voluti bene. Una tragedia che lascia sgomenti e che ci fa riflettere molto sul valore e il significato della vita. Che i familiari così provati trovino presto il coraggio cristiano della rassegnazione”, ci ha detto il sindaco Bagni. Con lei pienamente d’accordo il sindaco Sperduto. “Questa tragedia mi addolora non solo come primo cittadino della comunità sanfelese, ma pure come amico di vecchia che deteneva legalmente, ma che avrebbe dovuto tenere sempre e comunque nella sua abitazione toscana, salvo diverse autorizzazioni delle forze di polizia. Ed invece l’ha utilizzata per compiere la strage, includendo anche il figlio disabile per il quale - lo dicono i familiari superstiti, affranti dal dolore - aveva un affetto a dir poco sconfinato. Forse perchè sentiva che gli stessero venendo meno le forze fisiche, quelle necessarie per poter assistere il suo Luca. E per questo avrebbe avuto l’idea insana di farla finita insieme a tutti i suoi familiari più stretti. Ieri, intanto, a San Fele, un paese ancora incredulo e frastornato dal dolore e dalla commozione lo svolgimento dei fu- nerali con la partecipazione di tantissima gente. E non solo di quella che conosceva i Tronnolone. Presenti alle esequie, all’aperto per esigenze di data della famiglia Tronnolone, costretta a vivere in Toscana per motivi di lavoro. Una storia la loro di emigrazione, affrontata con grande dignità e passione, mai dimenticando il vecchio borgo natio, in mezzo a montagne che cercano di uscire dallo stato di isolamento e di povertà, ha aggiunto il sindaco Sperduto. Notata la presenza tra i partecipanti ai triste rito della sepoltura (in una tomba di proprietà di familiari nel cimitero di S. Fele) un notevole gruppo di Carabinieri della Compagnia di Melfi e della Stazione del luogo, guidati dal cap. Giovanni Di Giglio. Erano non solo in servizio, ma anche a titolo personale ed istituzionale. Sono stati gli uomini dell’Arma ad entrare per primi nella casa della strage in contrada Fontana Grotte della frazione di Difesa; sono stati loro ad aiutare a ricomporre le salme; sono stati anche loro a porle sotto sequestro giudiziario per l’effettuazione degli esami autoptici ed anche a dissequestrale accompagnandole a S. Fele, Per il saluto estremo e commosso di parenti, amici e conoscenti. (C. Car.). spazi, nel Parco della Rimembranza, anche i vertici comunali di San Fele naturalmente e significativamente anche quelli di Lastra a Signa, vici- no Firenze, dove i Tronnolone vivevano sin dal 1981. San Fele e Lastra a Signa, due centri così distanti geograficamente, ma così vicini nel dolore per la sorte ingrata e violenta con cui si è sterminata la famiglia Tronnolone che - c’è stata la conferma durante i funerali - è stata definita normale, addirittura legata da sentimenti di amore straordinario. E lo si è visto anche con i parenti presenti alle esequie che hanno seguito tutto in silenzio e profondo dolore. In ogni caso restano i primi ad essere increduli e addolorati. Nei loro occhi la più profonda mestizia e del composto dolore. Sentimenti manifestati soprattutto attraverso le parole della cugina Giustina lette dal parroco di San Fele, don Francesco Consiglio. La celebrazione della S. Messa è stata presieduta dal vescovo della Diocesi di Melfi, Rapolla e Venosa, mons. Gianfranco Todisco. All’omelia ha avuto parole di cordoglio e nel contempo di perdono e vicinanza alla famiglia per quanto accaduto. “Non giudicate - ha detto -. La vita va affrontata con coraggio nel nome del Signore che non abbandona mai i suoi figli, anche quando viene meno la salute, il lavoro o la fiducia. Colpisce e addolora la morte violenta di questi nostri emigrati. Ogni cristiano deve ancorarsi alla roccia, quella che è direttamente rappresentata dalla fede e dall’amore nel Signore”. Tanti si sono avvicinati all’Eucarestia con le lacrime agli occhi. Vito Tronnolone, 65 anni, da anni viveva con la famiglia in Toscana e stava trascorrendo un periodo di vacanza in Basilicata Agosto di sangue a San Fele, uccide la moglie e i due figli e poi si toglie la vita MAGGIO A Gorgoglione duplice omicidio a colpi di fucile GORGOGLIONE - La seconda assurda strage familiare si è verificata a Gorgoglione, in provincia di Matera, nello scorso mese di maggio. Antonio Saponara, 43enne di Cirigliano, ha ucciso a colpi di fucile il cognato e il nipote di quest’ultimo dopo averli aspettati nei pressi del loro podere nelle campagne tra Cirigliano e Gorgoglione. Le vittime sono Giovanni Lauria, 34 anni, di Gorgoglione e Giuseppe De Rosa, 27 anni, di Cirigliano. Il duplice omicidio si è consumato davanti agli occhi di un testimone, seduto sul sedile posteriore della vettura. Le sue grida hanno subito attirato l’attenzione del proprietario di un terreno confinante che ha immediatamente telefonato ai carabinieri. Sul posto sono ovviamente giunti anche i sanitari del 118, ma al loro arrivo non hanno potuto far altro che constatare il decesso dei due giovani agricoltori. Alla base del raptus omicida, una situazione familiare costellata di liti e dissidi, soprattutto per vicende legate allo sconfinamento degli animali nelle rispettive proprietà. L’ultimo episodio, almeno secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe verificato la sera prima dell’agguato, quando le due vittime avrebbero avuto un violento litigio con quello che sarebbe diventato il loro assassino, arrivando a picchiarlo. L’assassino avrebbe atteso l’arrivo del fuoristrada nei pressi di una sbarra che segna il confine tra alcuni terreni. Ha sparato con un fucile semiautomatico da caccia calibro 12: quattro colpi, due ciascuno. Per lui le accuse sono di duplice omicidio volontario e premeditato e porto abusivo di arma da fuoco. SAN FELE - Una strage familiare inspiegabile. Risale ad agosto la tragedia di San Fele dove Vito Tronnole, 65 anni, ha ucciso la moglie e i due figli e poi si è tolto la vita. Il fatto è avvenuto nell’abitazione di famiglia, in località Difesa, alla periferia del paese. L’uomo, Vito Tronnolone, che aveva 65 anni, ha ucciso moglie e figli con una pistola calibro 38 regolarmente detenuta che è stata trovata dai carabinieri. La moglie, Maria Stella Puntillo, aveva 57 anni. I due figli: Luca (32 anni), che era disabile, e Chiara, di 27. Tronnolone ha telefonato alle sorelle, che vivono in Toscana, poco prima di spararsi, dicendo: «Ho ammazzato tutti e ora mi ammazzo io». La famiglia Tronnolone viveva in Toscana, a Lastra a Signa, in provincia di Firenze, da oltre trent’anni: erano a San Fele da una ventina di giorni per trascorrervi un periodo di vacanza. Sul movente le indagini si sono mosse in due direzioni: problemi di famiglia del capofamiglia e la presenza in famiglia di un figlio disabile. La sera prima della strage Tronnolone era stato all’ospedale di Melfi per alcuni controlli. Nessuno, tra parenti ed amici del- la famiglia, aveva notato «segnali» che potessero far intuire l’intenzione di compiere una strage da parte di Tronnolone. All’esterno dell’abitazione di campagna alcuni parenti, disperati per i quattro morti, raccontano però che negli ultimi giorni il capofamiglia «era più ansioso del solito, perché era molto preoccupato per il suo stato di salute». Tra le lacrime una sorella di Maria Stella Puntillo, moglie di Tronnolone, ricorda «quel povero innocente di Luca», il figlio disabile: «per noi era sempre un bambino, non riusciamo a capire che cosa sia successo». L’intero paese è rimasto sotto choc per intere settimane. Nella casa i carabinieri del reparto scientifico dell’Arma hanno effettuato i rilievi. Le prime indagini della Procura di Potenza sono state coordinate dal pubblico ministero, Anna Gloria Piccininni. Dopo gli accertamenti effettuati dal reparto scientifico nell’abitazione di campagna quattro salme sono state trasportate all’obitorio dell’ospedale di Potenza. Una pattuglia dei carabinieri si è recata anche nell’abitazione al civico 15 in via delle Viola a Lastra a Signa dove viveva da an- ni la famiglia Tronnolone. I militari sono usciti dopo alcune ore portando via un personal computer. Ai funerali di Vito, Maria Stella, Luca e Chiara Tronnolone ha preso parte l’intera comunità di San Fele, ma significativa è stata anche la presenza di tanti amici e conoscenti giunti in pullman dalla Toscana, capeggiati dal sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni. La famiglia Tronnolone non aveva mai perso i contatti con San Fele e la Basilicata ed ogni volta che ne aveva la possibilità tornava a casa per trascorrere un periodo di vacanza in compagnia di amici e parenti. Ma a San Fele l’estate del 2014 sarà ricordata per una strage dai contorni ancora tutti da chiarire, con troppi interrogativi ancora senza una risposta. VENERDÌ 30 MAGGIO 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 146 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40530 > 9 771721 248002 Il presunto omicida è il cognato di uno dei due. Lo avevano picchiato la sera prima. Il movente legato a dissidi familiari e terreni “Carogne”. E li uccide a fucilate Duplice omicidio ieri mattina nelle campagne di Gorgoglione. Freddati due uomini di 34 e 27 anni Tragico scontro alle porte di Potenza, muore 35enne prossimo alle nozze I due erano a bordo di un fuoristrada quando sono stati vittima di un agguato. Risparmiato un terzo uomo che era sul mezzo. ALLE PAGINE 2E3 La due auto rimaste coinvolte nell’incidente mortale. A PAGINA 4 “Fierro sta con Petrone, io non vorrei mai il sostegno di chi ha dissestato la città” De Luca: avanti con la corsa “solitaria” Ballottaggio a Potenza, il candidato di centrodestra: niente apparentamenti Matera Dopo l’azzeramento della giunta parla Macaione: “Una richiesta delle forze politiche” De Luca. A PAGINA 8 A PAGINA 25 Petrone sindaco? Pronta una giunta di esterni alla Pittella Potenza Emorragia di voti: Forza Italia partito fantasma A PAGINA 9 POTENZA - Dal Pd alla lista di Petrone fino agli eletti di Polese-Psi, di Cd e dei «piccoli» è già partita la corsa ad un posto in giunta. Petrone valuta l’ipotesi di una giunta di esterni. A PAGINA 6 Serie D. Il matrimonio tra il Francavilla e Lazic continua Il tecnico del Francavilla, Ranko Lazic. NELLO SPORT Il Giro Visto da Antonio Viola I turchi veri alla sfilata VIII _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 IL CASO CLAPS Lo scorso 23 ottobre la sentenza della Cassazione. Si riapre la querelle sulla possibile estradizione Danilo è l’assassino di Elisa Caso Claps, arriva la condanna definitiva a 30 anni di reclusione per Restivo POTENZA - A ventuno anni di distanza, la giustizia italiana ha chiuso, lo scorso 23 ottobre, il primo capitolo giudiziario relativo all’omicidio di Elisa Claps. La Prima sezione penale della Cassazione ha infatti confermato la condanna a trent’anni di reclusione per Danilo Restivo, colpevole dell’omicidio della sedicenne potentina scomparsa e uccisa il 12 settembre del 1993. Una decisione con la quale la corte presieduta da Umberto Giordano ha confermato la sentenza emessa dalla corte d’assise d’appello di Salerno il 24 aprile del 2013. In primo grado, sempre con rito abbreviato, la sentenza era stata emessa l’11 novembre del 2011. I giudici hanno accolto la richiesta del procuratore generale, Carlo Canevelli che, al termine della sua requi- sitoria aveva chiesto la conferma della condanna. Eliminata, sempre su richiesta del pg, l’aggravante della crudeltà. Decisione, destinata a far discutere, che la Cassazione ha giustificato con la ”mancanza di prove”. In ogni caso, nessuna conseguenza sull’entità della pena, dal momento che le aggravanti relative alla violenza sessuale e all’aver agito per futili motivi sono rimaste in piedi. Restivo, inoltre, è stato condannato al pagamento delle spese processuali sostenute dalle parti civili: diecimila euro per i familiari di Elisa e tremila euro ciascuno per il Comune di Potenza e l’associazione Telefono Donna. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali di Danilo Restivo, gli avvoca- ti Alfredo Bargi e Marzia Scarpelli, secondo i quali la sentenza di secondo grado presentava diverse ”incongruenze, illogicità, travisamento di elementi di prova e clamorosi equivoci”. La condanna definitiva emessa nei confronti del 41enne potentino ha riacceso i riflettori anche su una sua possibile estradizione. Restivo è attualmente detenuto in Inghilterra, dove sta scontando una condanna a 40 anni per l’omicidio della sua vicina di casa, la sarta Heather Barnett, uccisa a Bournemouth nel novembre del 2002. L’ipotesi di un rientro in Italia appare al momento assai remota, anche se nei mesi scorsi il ministro degli Interni d’oltremanica aveva chiesto l’espulsione di Restivo, scatenando un vero e proprio caso diplomatico. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Venerdì 24 ottobre 2014 3 IL CASO CLAPS Ieri pomeriggio la sentenza della Cassazione. Su richiesta del pg, eliminata l’aggravante della crudeltà Omicidio Claps, condanna definitiva a 30 anni di carcere per Danilo Restivo so, nessuna conseguenza di FABRIZIO DI VITO sull’entità della pena, dal ROMA - A ventuno anni di momento che le aggravandistanza, la giustizia ita- ti relative alla violenza sesliana chiude il primo ca- suale e all’aver agito per pitolo giudiziario relativo futili motivi sono rimaste in piedi. Reall’omicidio di Elisa Per la famiglia di stivo, inoltre, è stato Claps. Ieri Elisa si chiude condannato pomeriggio, al pagamenintorno alle un calvario to delle speore 18:30, la giudiziario se procesPrima sezione penale iniziato 21 anni suali sostenute dalle della Cassafa parti civili: zione ha 10mila euro confermato la condanna a 30 anni di per i familiari di Elisa e reclusione per Danilo Re- 3mila euro ciascuno per il stivo, colpevole dell’omici- Comune di Potenza e l’asdio della sedicenne poten- sociazione Telefono Dontina uccisa il 12 settembre na. La Cassazione ha redel 1993. Una decisione spinto il ricorso presentacon la quale la corte pre- to dai legali di Danilo Resieduta da Umberto Giordano ha sostanzialmente confermato la sentenza emessa dalla corte d’assise d’appelROMA - “Danilo Restivo ha uc- sottolineato più volte, nelle molo di Salerno ciso Elisa Claps per rabbia”. tivazioni delle sentenze, l’efil 24 aprile E’ questo uno dei passaggi più feratezza del delitto e il modo del 2013. In significativi della requisitoria in cui Danilo si era accanito primo graal termine della quale il sosti- sul corpo della povera Elisa, do, sempre tuto procuratore generale colpita con decine di coltellacon rito abdella Cassazione, Canevelli, ha te. I resti della sedicenne pobreviato, la chiesto la conferma della con- tentina sono rimasti per 17 ansentenza danna a 30 anni di reclusio- ni in un angolo buio del sotera stata ne per il 41enne potentino. “Il totetto della chiesa della Sanemessa l’11 movente – ha sottolineato il pg tissima Trinità, il posto in cui novembre – è chiaro ed è stato motivato Elisa aveva dato appuntadel 2011. I in modo esauriente dalla sen- mento a Danilo per ribadirgli giudici hantenza di appello: si tratta di un per l’ultima volta che il suo inno accolto la delitto commesso da Restivo teresse non era ricambiato. Elirichiesta del per rabbia, a Elisa è stata in- sa aveva paura di Danilo, ma procuratore flitta una punizione perchè pensava di essere al sicuro ingenerale, non aveva voluto accettare le contrandolo in una chiesa. E, Carlo Caneproposte sessuali avanzate dal- invece, quella domenica matvelli che, al l’imputato”. Il passaggio del- tina di fine estate la sedicentermine della requisitoria destinato a far ne scomparve nel nulla. Per la sua requidiscutere, invece, è quello re- anni i vari tentativi di depisitoria avelativo alla richiesta di annul- staggi hanno provato ad allonva chiesto la lamento dell’aggravante del- tanare l’ipotesi dell’omicidio, conferma la crudeltà. Nei primi due gra- ma i familiari di Elisa sin dai della condi di giudizio, infatti, la cor- primi momenti avevano intuidanna. Elite d’assise e la corte d’assise to che poteva esserle capitato minata, d’appello di Salerno avevano qualcosa di molto brutto. sempre su richiesta del pg, l’aggravante della crudeltà. Deci- stivo, gli avvocati Alfredo gruenze, illogicità, travisione, destinata a far discu- Bargi e Marzia Scarpelli, samento di elementi di protere, che la Cassazione ha secondo i quali la senten- va e clamorosi equivoci”. giustificato con la ”man- za di secondo grado pre- La condanna definitiva canza di prove”. In ogni ca- sentava diverse ”incon- emessa nei confronti del La requisitoria del pg Paolo Canevelli mouth nel novembre del 2002. L’ipotesi di un rientro in Italia appare remota, anche se nei mesi scorsi il ministro degli Interni d’oltremanica aveva chiesto l’espulsione di Restivo. Per la famiglia Claps quello di ieri è soltanto il primo tasROMA - La condanna defini- sto punto l’avvocato Bargi è sello di una tiva a 30 anni di reclusione stato chiaro: “Difficilmente verità ancoper l’omicidio di Elisa Claps, il Regno Unito sarà disposto ra da scrivenon ha certamente soddisfat- ad estradarlo. Ad ogni modo, re: sullo to gli avvocati Alfredo Bar- ad iniziare l’iter per l’estrasfondo, ingi e Marzia Scarpelli, difen- dizione dovrà essere la Profatti, ci sono sori di Danilo Restivo. Duran- cura generale di Salerno atancora tutte te la loro arringa davanti ai tivando il ministero della Giule preseunte giudici della Prima sezione stizia”. In realtà, il ministro coperture penale della Cassazione, en- degli interni d’oltremanica, ed omissiotrambi hanno sottolineato Theresa May aveva emesso ni e la preche il processo che vedeva co- un decreto di espulsione nei sunta ”mesme unico imputato il 41en- confronti di Restivo nei mesinscena” ne potentino sia stato “pura- si scorsi, ma era stato proprio relativa al mente indiziario ed è manca- Danilo a rivolgersi al triburitrovamenta la volontà di approfondi- nale dell’immigrazione di to del cadare”. L’avvocato Bargi ha poi Bradford per chiedere di revere di Eliproseguito: “Troviamo in- stare in Inghilterra per non sa, oggetto comprensibile – ha detto – che allontanarsi dalla moglie del processo non siano state rinnovate le Fiamma che continua a farsull’inchieperizie”. Con la condanna de- gli visita nel carcere di massta bis che finitiva di Restivo, torna in sima sicurezza di Full Sutton, riprende primo piano anche la questio- nei pressi di York, dove sta questa matne relativa alla possibile scontando l’ergastolo per tina davanti estradizione dell’imputato, l’omicidio della sua vicina di al tribunale già al centro di un caso isti- casa, Heather Barnett, uccidi Potenza. tuzionale nei mesi scorsi in sa a Bournemouth il 12 no”Con Danilo Inghilterra. Ma anche su que- vembre del 2002. è finita - ha commentato mamma 41enne potentino, riaccen- sta scontando una condan- Filomena - ma voglio la vede i riflettori su una sua na a 40 anni per l’omici- ra verità e spero che i rappossibile estradizione. Re- dio della sua vicina di ca- presentanti della Chiesa stivo è attualmente dete- sa, la sarta Heather Bar- vogliano raccontare tutto nuto in Inghilterra, dove nett, uccisa a Bourne- quello che sanno”. Nella foto a sinistra Danilo Restivo, condannato a 30 anni per l’omicidio Claps L’arringa degli avvocati di Danilo Restivo “Danilo ha ucciso per rabbia. “E’ stato un processo Elisa rifiutò le sue avances” puramente indiziario” Direttore responsabile: Domenico Parrella Editore: Agebas Srl - Socio Unico Capitale sociale interamente versato € 500.000,00 Redazione Potenza Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected]. - [email protected] Concessionaria di pubblicità: Agebas Srl Socio Unico Sede legale, amministrativa e operativa: Via della Chimica, 61 - 85100 Potenza Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected] Concessionaria di pubblicità nazionale: Piemme Spa Via Montello, 10 - Roma - Tel. 06.377081 Abbonamenti: 12 mesi € 342,00 - 6 mesi € 200,00 Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005 Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl Zona Industriale Modugno - Bari (BA) In molti rischiano l’accusa di falsa testimonianza MERCOLEDÌ 18 GIUGNO 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 165 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40618 > 9 771721 248002 L’urlo in aula: “Non ho mai saputo prima del 17 marzo 2010. Questa è la verità, non altre”. Mamma Filomena: “Sfida me” Superbo scatena l’ira dei Claps Il vescovo depone sul ritrovamento di Elisa. Per il pm “si contraddice”. E ora rischia il processo Emergono “incongruenze” con altri verbali sulle telefonate con don Wagno E la Triassi valuta l’accusa di falsa testimonianza L’applauso ironico della mamma di Elisa “Si vergogni: è capace di mettere le mani sul Vangelo e dire sempre che non sa niente” Monsignor Superbo sul banco dei testimoni ieri al processo sul ritrovamento dei resti di Elisa Claps; accanto l’applauso ironico di mamma Filomena a fine udienza ALLE PAG. 2, 3, 4 E 5 Tre ore sotto torchio con l’agenda nera tra le mani per controllare date e circostanze. Mai una pausa. “Don Mimì? Era inamovibile e non ammetteva ingerenze” “Odori nauseabondi, basta”. Il sindaco Di Trani con i cittadini: “E’ solo l’inizio” Più trivelle? E’ ora di farsi rispettare La crisi dell’oro nero Nella notte protesta dei cittadini. Bloccati i tir con i fanghi petroliferi dà più chance ai lucani Scoppia la rabbia a Tecnoparco I travagli del Pd Braia “sfotte” e per la giunta regionale spunta la mediazione del “fifty-fifty” La protesta nella notte tra lunedì e martedì all’ingresso di Tecnoparco ALLE PAGINE 10 E 11 Matera Gaudianello Azienda del mobile imbottito evade 2 milioni In manette Calcio a 5, A2 L’Avis Policoro conferma Suriano Un materano nella gang delle macchinette erogamonete Spettro esuberi E spunta la Logistica Mossucca A PAGINA 23 A PAGINA 7 A PAGINA 19 Mister Suriano NELLO SPORT A PAGINA 23 Sul ritrovamento del corpo è sempre più valida l’ipotesi “messinscena” A PAGINA 13 POTENZA - E intanto sul ritrovamento del corpo di Elisa nel sottotetto della chiesa della Ss Trinità di Potenza continua sempre più a prendere corpo l’ipotesi ”messinscena”, da sempre sostenuta dalla famiglia Claps. E durante il processo a carico delle donne addette alle pulizie nella chiesa sono tante le circostanze controverse emerse. Basti pensare alla possibile di un quarto operaio romeno nel sottotetto la mattina del 17 marzo 2010, un ”fantasma” che all’epoca nessuno avrebbe visto. A raccontare tutto è stato il fratello di uno degli altri tre operai. Una novità capace di rimettere nuovamente tutto in discussione, a cominciare dalla deposizione di tutti i testimoni sfilati davanti al giudice Marina Rizzo e dalle dichiarazioni fornite all’epoca dai protagonisti del ritrovamento (ricordiamo che per la testimonianza del vescovo, Agostino Superbo, il pubblico ministero, Laura Triassi, si è riservata di decidere sull’eventuale trasmissione degli atti in Procura). Nello scorso mese di aprile, ad esempio, Corneliu Todirca, uno dei tre operai romeni chiamato a testimoniare, aveva sottolineato di essere stato l’unico ad essere entrato nel sottotetto e ad avvistare dei resti umani mentre provava a farsi strada con la luce del telefonino”. Anche Don Wagno, all’epoca viceparroco della Trinità, ha sempre parlato della presenza di tre operai. E, invece, a quattro anni di distanza spunta un quar- to operaio, Marcel Mihai, attuale dipendente della ditta che all’epoca effettuò i lavori nel sottotetto. Il corpo di Elisa Claps potrebbe essere stato scoperto diversi mesi, se non anni prima. Ipotesi gravissima a prescindere. Ancor di più se consideriamo che lo scenario dell’intera vicenda è la chiesa del centro storico di Potenza. Il 2015 sarà molto probabilmente l’anno del verdetto anche per l’inchiesta bis sulla morte di Elisa. All’appello mancano, infatti, poche testimonianze. _Speciale 2014_ IX Mercoledì 31 dicembre 2014 LA CRONACA GIUDIZIARIA La Procura di Potenza ha riaperto le indagini. Il giornalista Luigi Di Lauro indagato per omicidio La verità dal corpo di Anna Giallo Esposito, riesumato il cadavere della poliziotta trovata morta nel 2001 di FABRIZIO DI VITO POTENZA - Ad oltre tredici anni di distanza, è iniziato, lo scorso 2 dicembre, un nuovo e, con ogni probabilità, decisivo capitolo nell’inchiesta sulla morte di Anna Esposito, il commissario di Polizia trovata senza vita il 12 marzo del 2001 nel suo alloggio della caserma Zaccagnino di Potenza. La verità potrebbe arrivare dal corpo della poliziotta. I pubblici ministeri Francesco Basentini e Valentina Santoro, titolari dell’inchiesta, hanno infatti disposto la riesumazione del corpo di Anna Esposito. L’esame autoptico è stato effettuato a Salerno dal professor Francesco Introna, lo stesso che si occupò del caso Claps. Per i risultati bisognerà attendere i primi mesi del 2015. La famiglia di Anna che non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio. E dopo aver ottenuto la riapertura delle indagini, per la famiglia Esposito la riesumazione rappresenta un ulteriore tassello del cammino, fin qui molto tortuoso, verso la totale verità. Sono passati dodici anni dall’archiviazione della prima inchiesta del pm Claudia De Luca. La prima autopsia, al- MERCOLEDÌ 3 DICEMBRE 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 334 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 41203 > 9 771721 248002 “L’anziano morto al San Carlo haperso la vita per un infarto” Morte “sospetta” al San Carlo, disposta Caos vaccini, i camici bianchi chiariscono: l’autopsia sul corpo di un 54enne di Tito il 90enne deceduto non ha preso il Fluad L’uomo è deceduto domenica nel reparto di neurologia L’enfant prodige della sanità privata A PAGINA 5 POTENZA - Il giovane lucano Luigi Albini è stato nominato nuovo direttore generale del Gruppo Health Care Italia di Roma. 35 anni, di Villa d’Agri, dirigerà una struttura di grido della sanità privata italiana. A PAGINA 5 Policoro, aggredito un medico A PAGINA 4 Luigi Albini POLICORO - Aggredito e picchiato ieri mattina da un parente di un paziente e ”salvato” dall’intervento di una guardia giurata, il primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Policoro che ha riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni. A PAGINA 4 L’ospedale Il perito della procura, Introna, non si sbilancia. Effettuato anche il prelievo di dna sotto le unghia l’epoca, parlò di un “suicidio atipico”, ma non si andò oltre. Con la riesumazione, invece, saranno approfonditi tanti altri particolari. La Procura di Potenza sta indagando per omicidio e l’unico indagato e il giornalista Rai, Luigi Di Lauro, ex fidanzato di Anna Esposito. La pista passionale al momento è la più battuta, ma non è di certo l’unica, anche se i presunti intrecci con il caso Claps sembrano essere passati decisamente in secondo piano. Il corpo della poliziotta fu ritrovato impiccato alla maniglia della porta del bagno. Vicino al corpo c’era una penna, ma nessun biglietto. Gli accertamen- ti del medico legale si sono concentrati sull’osso ioide con l’obiettivo di verificare le cause precise della morte del commissario. C’è poi da appurare la natura del livido presente sulla tempia sinistra di Anna Esposito. Quella domenica sera di tredici anni e mezzo fa Anna rientrò da Cava dei Tirreni (suo paese d’origine) a Potenza per partecipare ad una festa. Da quel momento in poi non si sa se sia rimasta sempre sola nell’abitazione di via Lazio o abbia incontrato qualcuno. L’abito e le scarpe che intendeva indossare quella sera sono stati ritrovati sul tavolo. Anna a quella festa non ci è mai arrivata. ”Si ipotizza lo strangolamento” Giallo Anna Esposito, ieri i primi esami sulla salma. Emerge la frattura dell’osso ioide Calcio violento: sei arresti e due daspo ai tifosi della Vultur. Nell’aggressione ai poliziotti, coinvolti pure tre figli di appartenenti alle forze dell’ordine A PAGINA 2 Due mesi per i risultati e chiudere l’incidente probatorio A PAGINA 3 Sblocca Italia, anche i contrari già litigano peggio dei partiti A PAGINA 8 Petrolio e articolo 38, Potenza “supera” Matera: il Pd ed il centrosinistra fanno rinviare il Consiglio. Meglio evitare un voto frammentato Vincono, ma ora non esultano. C’è l’idea del rinvio I n attesa della mossa vincente, le anime del Pd e della politica lucana si marcano a zona e, nei momenti topici, ad uomo. Un catenaccio che fa da capo di gioco alle ultime vicende e nel rapporto Stato-Regione. I twett, mezze dichiarazioni, comizi e dibattiti in assemblee regionali fanno il paio con la sensazione che tutto si giochi A PAGINA 12 A PAGINA 9 Lega Pro. Difesa del Melfi dimezzata dalle squalifiche Serie D Mercato ricco di idee per Potenza e Francavilla Rugby Di Filippo, sabato con la Lupa Roma non ci sarà Cus Potenza e Murgia avanti a vele spiegate La Banca Lucana a Potenza Via Nazario Sauro, 130 - 85100 Potenza (PZ) tel.: 0971 601180 / 601207 X _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 POLITICA E MAGISTRATURA _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Potenza, C.da Riofreddo Zona Ind.le snc. Tel 0971.472217 www.falcar.mercedes-benz.it BASILICATA www.lanuovatv.it € 1,20 www.nuovadelsud.it 41212 > Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino La Regione ha a cuore Potenza Ottati sempre meno istituzionale Dopo Berlinguer tocca all’assessore Franconi far visita alla Cittadella di Bucaletto: troppe le emergenze L’assessore regionale, con toni sprezzanti, veste i panni del professore e tratta da alunni somari gli agricoltori lucani 771721 248002 La Regione al contrattacco Dopo la “vittoria” sul petrolio Pittella rivendica anche altri risultati. E Nino Grasso replica a Ramunno: sei il portavoce di Rosa A PAGINA 8 A PAGINA 9 A PAGINA 15 9 Totalgate, la Corte d’appello rovescia il verdetto di primo grado. “Ho subito un’ingiustizia” Petrolio e tangenti, Margiotta condannato a un anno e sei mesi Il senatore si autosospende dal Pd ed annuncia ricorso in Cassazione “Vengo condannato sulla base di congetture ed illazioni” I tentacoli della mafia americana fino a Matera Scoperta tentata estorsione ad un imprenditore Lavoro e politica del governo: oggi sciopero generale Dicembre nero La sanità privata attacca: Regione sorda, seicento dipendenti e servizi a rischio ALLE PAGINE 2 E 3 A PAGINA 10 La Polizia: gravi carenze organizzative Nel caveau de La Ronda un buco da sette milioni Sigilli alla cassaforte con 29 mln Lavoro Per i 360 dipendenti della Barilla di Melfi premi fino a 7500 euro Un agente. A PAGINA 7 A PAGINA 20 Maxi operaziione tra Italia e Stati Uniti: otto persone in manette.ALLE PAGINE 4 E 5 Matera, nel Pd è bagarre per la candidatura a sindaco Braia stoppa Adduce Consegnati a Venosa i premi ai “Lucani insigni 2013”. Omaggio a Mango Concerto Baglioni Potenza, l’ex Cip Zoo e qualcosa di nuovo Anzi di antico di GIANCARLO FUSCO* S i è parlato da tempo, anche in maniera forte, di una sottoscrizione di circa 12.000 cittadini, facenti capo al “Comitato per il parco (...). A PAGINA 6 A PAGINA 22 Un senso di appartenenza unico Calcio lucano Rionero, torna l’entusiasmo per la Vultur: seconda in campionato e in finale di Coppa Volley B2/F Nessuno riferimento esplicito a Mango, fan delusi A PAGINA 24 3 2 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Giovedì 27 novembre 2014 CRONACA GIUDIZIARIA LO SCANDALO RIMBORSI Il pm Basentini ha chiesto l’esame di alcuni imputati. Da febbraio a luglio 2015 in programma dodici udienze Il pm Francesco Basentini ha chiuso le indagini preliminari. Coinvolti attuali ed ex consiglieri regionali Rimborsopoli lucana, ieri al via il processo Centinaia i testimoni chiamati a deporre Rimborsopoli, sono 23 gli indagati per gli scontrini ”pazzi” del 2009 VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 Unica Concessionaria Ufficiale di Vendita e Assistenza Anno IX - N. 343 Sabato 1 novembre 2014 La cerimonia di premiazione dei Lucani insigni 2013 A PAGINA 11 De Rosa non mangia il panettone, la Gsi cambia timone: il nuovo coach è Carbone di FABRIZIO DI VITO POTENZA - Ha preso il via ieri mattina, davanti al collegio del tribunale di Potenza, il processo sulla “Rimborsopoli” lucana che vede imputate 34 persone, tra cui figurano 32 tra attuali ed ex consiglieri ed assessori regionali accusati di peculato e false attestazioni per aver rendicontato spese non riconducibili all’attività istituzionale. La prima udienza si è concentrata soprattutto su alcuni aspetti procedurali: per superare il problema relativo ad alcuni difetti di notifica nei confronti di quattro imputati (l’attuale governatore Marcello Pittella, l’ex presidente della Regione, Vito De Filippo, l’ex consigliere Gennaro Straziuso e l’ex assessore regionale, Vincenzo Viti), il tribunale ha disposto lo stralcio temporaneo delle loro posizioni. In questo modo, è stata data la possibilità alle parti di costituirsi e di formulare le richieste di prova: il pubblico ministero Francesco Basentini ha citato circa 90 testimoni ed ha chiesto l’esame di alcuni imputati. Anche le difese hanno chiesto l’audizione di decine di testimoni. Il processo riprenderà il 6 febbraio e il tribunale ha già stilato il calendario fino alla prossima estate. In cinque mesi, da febbraio a luglio, si terranno dodici udienze, ma difficilmente basteranno per arrivare alla sentenza. L’impianto accusatorio della Procura potentina aveva superato quasi indenne lo “scoglio” dell’udienza preliminare. Lo scorso 12 maggio, infatti, il gup del tribunale di Potenza aveva disposto il non luogo a procedere solo per l’ex presidente del consiglio regionale, Vincenzo Santochirico. Il terremoto politico-giudiziario innescato dall’inchiesta portò alle dimissioni dell’ex governatore De Filippo e alle elezioni regionali anticipate di un anno fa vinte da Marcello Pittella. Tornando all’inchiesta sui rimborsi, tra gli scontrini degli imputati relativi al biennio 2010-2011, analizzati Le contestazioni di FABRIZIO DI VITO Nelle foto il palazzo di giustizia di Potenza e la sede del consiglio regionale della Basilicata Ancora nessuna mossa della Regione Basilicata sul “pasticcio” relativo alla costituzione di parte civile POTENZA - L’attesa principale per l’udienza di ieri era relativa alle mosse della Regione Basilicata, chiamata a risolvere il “pasticcio” riguardante la costituzione di parte civile. All’epoca dell’udienza preliminare, la Regione aveva chiesto i danni a se stessa. Una situazione di evidente incompatibilità risolta con l’esclusione dei firmatari della de- libera di riferimento (De Filippo e gli assessori Braia, Falotico, Benedetto e Martorano) dagli imputati destinatari della richiesta di risarcimento danni. Una situazione che, in teoria, doveva essere “sanata” dal nuovo governo regionale con la costituzione di parte civile contro i componenti della precedente giunta, attraverso una delibera dal- Ieri il tribunale si è concentrato su aspetti procedurali. Stralciate temporaneamente le posizioni di Pittella e De Filippo per un difetto di notifica 2 Martedì 13 maggio 2014 la quale il presidente Pittella (a sua volta imputato) avrebbe dovuto astenersi in fase di voto. Eppure nessun passo in avanti è stato fatto in questo senso. E anche ieri non è arrivata nessuna novità. E rischia di prendere sempre più corpo una situazione paradossale, con la Regione Basilicata parte civile solo nei confronti di alcuni imputati. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ SCANDALO RIMBORSOPOLI Tra gli imputati i presidenti Pittella e De Filippo e gli ex assessori Braia, Benedetto, Falotico, Mazzocco, Viti e Mastrosimone Rimborsopoli, tutti a processo Rinviati a giudizio 30 tra attuali ed ex consiglieri regionali. Non luogo a procedere solo per Santochirico di FABRIZIO DI VITO nel dettaglio da guardia di finanza, carabinieri e polizia era comparso qualsiasi tipo di spesa, PISTICCI - Con l’accusa di rapina impropria fatta lo scorso 30 aprile, a Pisticci, in casa di un’anziana di 87 anni a cui rubò circa tremila euro, un uomo di Secondigliano, in provincia di Napoli, Raffaele De Falco, di 45 anni, con precedenti penali, è stato arrestato dai Carabinieri. L’uomo era entrato nella casa dell’anziana, che vive insieme a un fratello di 74 anni, fingendosi di essere un venditore di articoli religiosi. Al termine della «trattativa», De Falco era riuscito a convincere la donna ad acquistare un quadro raffigurante la Madonna di Fatima al cene mai consumate o dall’importo alterato, pernottamenti in albergo con “persone non au- POTENZA- L’impianto accusatorio regge e supera quasi indenne lo “scoglio” dell’udienza preliminare. A poco più di un anno dal terremoto politicogiudiziario che travolse la politica lucana, lo scandalo “Rimborsopoli” torna in primo piano. E lo fa in piena campagna elettorale, a meno di due settimane dalle elezioni amministrative ed europee del 25 maggio. Ieri pomeriggio, dopo una camera di consiglio I carabinieri hanno fermato il 45enne Raffaele De Falco Rubò tremila euro ad un’anziana di Pisticci, arrestato a Secondigliano prezzo di 90 euro. Quando, però, l’anziana è andata in camera da letto per prendere i soldi, l’uomo le ha rubato un portafogli con tremila euro: fuggendo ha poi spintonato e fatto cadere il fratello della donna che aveva cercato di bloccarlo. Durante una conferenza stampa, il nuovo capitano della Compagnia di Pisticci, capitano Gianluca Sirsi, e il co- torizzate”, viaggi all’estero, orsetti di peluche e generi alimentari. Le contestazioni complessive ammontano ad alcune centinaia di migliaia di euro e per ognuno degli attuali ed ex membri del parlamentino lucano coinvolti nell’inchiesta, gli inquirenti avevano compilato un’apposita scheda che conteneva tutte le spese, non riconducibili all’attività istituzionali, ma messe lo stesso a rimborso. Fino a questo momento l’unica sentenza è quella emessa nei confronti dell’ex assessore Attilio Martorano (l’unico a ricorrere al rito abbreviato), condannato ad un anno e sei mesi (con pena sospesa). Per alcuni imputati le contestazioni si fermano a poche centinaia di euro, mentre per altri si parla di spese molto più sostanziose, fino ad un massimo di 25mila euro. Il 6 febbraio saranno ascoltati i primi quattro testimoni. mandante provinciale di Matera, tenente colonnello Roberto Fabiani, hanno spiegato che, per identificare l’uomo, si sono rivelate determinanti le descrizioni fornite dall’anziana e da alcuni vicini di casa che sono riusciti a fornire anche dettagli sull’automobile utilizzata da De Falco. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Matera Angela Rosa Nettis su richiesta del pm Anna Franca Ventricelli - è stato eseguito a Secondigliano dai Carabinieri della Compagnia di Pisticci in collaborazione con i militari della Compagnia Stella. relative ai POTENZA - Sono 23 gli indagati nell’ambito del rendiconti vanno terzo filone d’inchiesta da poche centinaia sulla “Rimborsopoli” lucana, quello dedicato ai ad alcune migliaia rendiconti del 2009. E, di euro ancora una volta, tra gli scontrini messi a rimborso da attuali ed ex consiglieri regionali, compare qualsiasi tipo di spesa: generi alimentari, creme, divani, pranzi, cene e pernottamenti in albergo con “persone non autorizzate”. Contestazioni che, a seconda delle posizioni dei singoli indagati, vanno da poche centinaia ad alcune migliaia di euro. Gli unici consiglieri regionali at- Nelle foto una seduta del consiglio regionale della Basilicata e il tribunale di Potenza tualmente in carica ai quali è stato notificato po aver “spulciato” tra le l’avviso di conclusione richieste di rimborso del GLI ATTUALI ED EX CONSIGLIERI INDAGATI delle indagini prelimina- biennio 2010-2011, gli inri firmato dal pubbliPROSPERO DE FRANCHI GIOVANNI CARELLI legislatura. Nei mesi scorsi si era già mossa la Corte dei Conti indagati Rimborsopoli, atto terzo. Nuovi tate nel 2009 per le spese ”pazze” rendicon Nel mirino della Procura anche alcuni consiglieri regionali dell’attuale regionale della La sede del consiglio indagano sulle Basilicata. Gli inquirenti nel 2009 spese sostenute dai consiglieri di FABRIZIO DI VITO POTENZA - Rimborsoin poli, atto terzo. Sono arrivo ulteriori sviluppi dell’inchiesta relatidi va alle spese pazze consiglieri ed assessori regionali delle ultime legislature. La Procura di Potenza sta per chiudere le indagini relative ai rimborsi rendicontati dai membri del parnel lamentino lucano 2009. E tra gli indagaalti ci sarebbero anche cuni consiglieri regionali ancora in carica. di Nello scorso mese di maggio, la Guardia Finanza aveva acquisidocumentato tutta la zione relativa alle spese del 2009. Dopo aver “spulciato” le richieste di rimborso del bienn 2010-2011, tra le q co ministero Francesco Basentini, sono Francesco Mollica e Michele Napoli. Tra gli indagati, poi, figurano i nomi di altri 19 consiglieri dell’ottava legislatura: Prospero De Franchi, Gaetano Fierro, Paolo Donato Salvatore, Vincenzo Santochirico, Rosa Mastrosimone, Luigi Scaglione, Franco Mattia, Giovanni Carelli, Antonio Di Sanza, Antonio Flovilla, Innocenzo Loguercio, Agatino Mancusi, Gennaro Straziuso, Rocco Vita, Vincenzo Viti, Adeltina Salierno, Giacomo Nardiello, Antonio Potenza, Antonio Autilio. Completano il quadro degli indagati due ristoratori di Potenza, la cui posizione riguarda l’emissione di fatture nei confronti di alcuni consiglieri coinvolti nell’inchiesta. Le nuove contestazioni arrivano al termini degli approfondimenti effettuati sulla documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza nello scorso mese di maggio. Do- ra accusati di aver causato un danno erariale di circa 300mila euro per le spese rendicontate tra l’inizio del 2009 e la metà del 2010. I reati contestati in questo terzo filone d’inchiesta primi (i ridue guardano il biennio 2010-2011 e le spese sostenu dai g quirenti avevano deciso di andare a ritroso nel tempo per capire se il “malcostume” di rendicontare spese non riconducibili all’attività istituzionale fosse diffuPOTENZA - La prima ad andare a ritroso nel tempo in relazione all’inchiesta sui rimborsi erogati ai consiglieri regionali e all’abitudine di rendicontare spese non riconducibili all’attività istituzionale, era stata la Procura regionale della Corte dei Conti, che nei mesi scorsi ha citato a giudizio 28 consiglieri regionali dell’ottava legislatura, accusati di aver causato un danno erariale di circa 300mila euro per le spese rendicontate tra l’inizio del 2009 e la metà del 2010. Magistratura ordinaria e contabile con- GAETANO FIERRO ANTONIO DI SANZA DONATO PAOLO SALVATORE ANTONIO FLOVILLA VINCENZO SANTOCHIRICO INNOCENZO LOGUERCIO FRANCESCO MOLLICA GENNARO STRAZIUSO MICHELE NAPOLI ROCCO VITA ROSA MASTROSIMONE VINCENZO VITI LUIGI SCAGLIONE ADELTINA SALIERNO FRANCO MATTIA GIACOMO NARDIELLO ANTONIO AUTILIO ANTONIO POTENZA AGATINO MANCUSI Il procuratore Michele Oricchio era stato il primo ad andare a ritroso nel tempo Nella foto la Corte dei Conti. I giudici contabili indagano sui rimborsi so già negli anni precedenti rispetto a quelli “attenzionati” dall’ottobre del 2012, data del primo blitz in consiglio regionale. E, a giudicare dai risultati, la conferma è arrivata. Un’operazione già effettuata dalla Procura Regionale della Corte dei Conti che nella scorsa primavera aveva citato a giudizio 28 consiglieri regionali dell’ottava legislatura accusati di aver causato un danno erariale di circa 300mila euro per le spese rendicontate tra l’inizio del 2009 e la metà del 2010. I reati contestati in questo terzo filone d’inchiesta (i primi due riguardano il biennio 2010-2011 e le spese sostenute dai gruppi consiliari) sono sempre gli stessi: peculato e false attestazioni per aver distratto fondi pubblici per scopi personali. Il filone principale, lo ricordiamo, ha portato a giudizio una trentina tra attuali ed ex consiglieri regionali, mentre l’inchiesta sui rendiconti dei gruppi è ancora ferma all’udienza preliminare. alle contestazioni mosse dai giudici contabili ed anche gli importi contestati ai singoli indagati si sono in parte ridimensionati. Nei mesi scorsi, infatti, soltanto alcuni degli indagati avevano ricevuto l’avviso di proroga delle indagini preliminari. I 23 indagati avranno ora venti giorni di tempo per presentare delle memorie difensive o chiedere al pubblico ministero titolare dell’inchiesta di essere ascoltati per provare a chiarire la loro posizione ed evitare la richiesta di rinvio a giudizio. La magistratura contabile ha citato a giudizio 28 consiglieri dell’ottava legislatura Nello scorso mese di maggio la Corte dei Conti aveva ipotizzato un danno erariale di 300mila euro tinuano a muoversi in parallelo con inchieste autonome che però finiscono inevitabilmente per incrociarsi. Se il processo penale relativo al filone principale è iniziato e riprenderà il prossimo 6 febbraio, si attende ancora l’av- vio di quello contabile. Gli accertamenti della magistratura ordinaria hanno portato ad alcune differenze rispetto Lo scorso 31 ottobre la prima udienza. E intanto spuntano nuove accuse anche per i rendiconti del 2009 Rimborsopoli, via al processo sulle spese ”pazze” di assessori e consiglieri regionali DICEMBRE Il viceministro e il senatore nelle mani della giustizia POTENZA - E’ stato un mese di dicembre caratterizzato da sentenze importanti, anche per i risvolti politici. Ad attenderle il senatore Salvatore Margiotta e il viceministro all’Interno, Filippo Bubbico, entrambi del Partito Democratico. Il verdetto, però, non è stato lo stesso. Per il parlamentare lucano è infatti arrivata la condanna in appello ad un anno e sei mesi (con pena sospesa) nell’ambito dell’inchiesta ”Totalgate” con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta in relazione all’appalto per la realizzazione del centro oli di Corleto Perticara. Una sentenza ”inaspettata”, dal momento che in primo grado il senatore era stato assolto. E, invece, per i giudici della corte d’appello di Potenza, Margiotta avrebbe intascato dall’imprenditore Francesco Ferrara la promessa di una tangente di 200mila euro in cambio di una corsia preferenziale per l’appalto in questione. Ora il senatore del Pd punta sul ricorso in Cassazione. E’ andata decisamente meglio al viceministro Bubbico per la vicenda riguardante l’affidamento di una consulenza esterna all’avvocato Paolo Albano (con un compenso di quasi 24mila euro) per la predisposizone di un progetto di riorganizzazione degli uffici del consiglio regionale. Bubbico, all’epoca dei fatti presidente del parlamentino lucano, aveva deciso nei mesi scorsi di rinunciare alla prescrizione e al termine del processo di primo grado nei suoi confronti è stato assolto dall’accusa di abuso d’ufficio insieme agli altri componenti dell’ufficio di presidenza, Rosa Mastrosimone, Giacomo Nardiello ed Egidio Digilio. Per i quattro imputati l’accusa aveva chiesto la condanna ad un anno e due mesi. POTENZA - Il 2014 sarà ricordato anche come l’anno che ha portato in tribunale decine di attuali ed ex consiglieri e assessori regionali coinvolti nello scandalo ”Rimborsopoli” caratterizzato ormai da diversi filoni d’inchiesta. Quello principale ha portato al rinvio a giudizio una trentina di imputati e il processo di primo grado nei loro confronti, iniziato lo scorso 31 ottobre, riprenderà a febbraio con un calendario di udienze fittissimo fino alla prossima estate. Peculato e false attestazioni i reati contestati per aver distratto fondi pubblici per spese fittizie o non riconducibili all’attività istituzionale. Tra gli scontrini analizzati dagli inquirenti, infatti, era comparso qualsiasi tipo di spesa tra orsetti di peluche, generi alimentari, pranzi, cene e pernottamenti con ”persone non autorizzate”. Tra gli imputati ci sono anche l’attuale e l’ex governatore, Marcello Pittella e Vito De Filippo, mentre la Regione Basilicata ancora non ha risolto il ”pasticcio” relativo alla costituzione di parte civile. Il secondo filone, invece, quello riguardante le spese rendicontate dai vari grup- pi consiliari nella scorsa legislatura, è ancora in fase di udienza preliminare. Gli ultimi sviluppi sono arrivati alla fine di novembre con la chiusura delle indagini in relazione al terzo filone d’inchiesta sulla ”Rimborsopoli” lucana, quello dedicato ai rendiconti del 2009. E, ancora una volta, tra gli scontrini messi a rimborso da attuali ed ex consiglieri regionali, compare qualsiasi tipo di spesa: generi alimentari, creme, divani, pranzi, cene e pernottamenti in albergo con “persone non autorizzate”. Contestazioni che, a seconda delle posizioni dei 23 indagati, vanno da poche centinaia ad alcune migliaia di euro. Le nuove contestazioni arrivano al termini degli approfondimenti effettuati sulla documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza nello scorso mese di maggio.Dopo aver “spulciato” tra le richieste di rimborso del biennio 20102011, gli inquirenti avevano deciso di andare a ritroso nel tempo per capire se il “malcostume” di rendicontare spese non riconducibili all’attività istituzionale fosse diffuso già negli anni precedenti rispetto a quelli “attenzionati” dal- l’ottobre del 2012, data del primo blitz in consiglio regionale. E, a giudicare dai risultati, la conferma è arrivata. Un’operazione già effettuata dalla Procura Regionale della Corte dei Conti che nella scorsa primavera aveva citato a giudizio 28 consiglieri regionali dell’ottava legislatura accusati di aver causato un danno erariale di circa 300mila euro per le spese ren- dicontate tra l’inizio del 2009 e la metà del 2010. I reati contestati in questo terzo filone d’inchiesta sono sempre gli stessi: peculato e false attestazioni per aver distratto fondi pubblici per scopi personali. Resta da capire se le contestazioni relative al 2009 andranno a confluire nel processo principale o se faranno parte di un distinto procedimento. MARTEDÌ 16 DICEMBRE 2014 Unica Concessionaria Ufficiale di Vendita e Assistenza Potenza, C.da Riofreddo Zona Ind.le snc. Tel 0971.472217 www.falcar.mercedes-benz.it www.lanuovatv.it Anno IX - N. 347 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino BASILICATA www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] I dati del terzo trimestre del 2014 non lasciano dubbi: Pil a -1,9%. E nel 2015 non migliorerà L’economia della Basilicata resta in recessione ALLE PAGINE 6 E 7 771721 248002 Presentata a Potenza la seconda edizione della gara gastronomica. A PAG. 16 Lamorte: “Un’economia al collasso che fa segnare una disoccupazione record” POTENZA- Le proiezioni macroeconomiche di ottobre di Unioncamere-Prometeia prospettano, per il 2014, una contrazione del Pil lucano dell’1,9%, in netto peggioramento. 41216 > 9 A Potenza 2^ edizione di “Impasta” Il viceministro all’Interno aveva rinunciato alla prescrizione. Sentenza toccasana per la politica lucana Il fatto non sussiste, Bubbico assolto Cadono le accuse per la consulenza “inutile” conferita nel 2005. Ieri la pronuncia del Tribunale di Potenza Scampato pericolo Dopo la riforma 518 esuberi nelle Province Ora c’è attesa lucane, sfida “impossibile” ricollocarli tutti per Rimborsopoli Il paragone U con Roma (837 Il viceministro all’Interno Filippo Bubbico. A PAGINA 3 na sentenza che potrebbe passare anche inosservata. Cosa di poco conto. Un incarico dirigenziale (...). Il palazzo della Provincia di Matera A PAGINA 3 A PAG. 9 A Potenza il corteo “per le vittime della malasanità”. Appello ai giudici: basta archiviazioni eccedenze) dà l’idea di quanto sia complicata la situazione Modifiche all’articolo 38, il costituzionalista Tante storie che chiedono giustizia Di Salvatore: per le Regioni vittoria apparente Il corteo “per le vittime della malasanità” lungo le vie di Potenza A PAG. 2 Tecnoparco Poste a rilento Il comitato incontra il Prefetto: “Pretendiamo sicurezza” A Bella computer e telefoni in tilt, a Rionero code e spazi stretti A PAGINA 2 Serie D. La Cava è del Potenza Entro stasera almeno due colpi Calcio giovanile, fatti e protagonisti del torneo Allievi Mario La Cava NELLO SPORT DA PAG. 36 A PAG. 38 A PAGINA 5 A PAG. 19 E 20 _Speciale 2014_ XI Mercoledì 31 dicembre 2014 APPALTI E MAZZETTE Da febbraio a luglio tre distinti filoni d’inchiesta su decine di gare truccate tra Potenza e provincia Appalti, sesso e mazzette L’inchiesta “Vento del Sud” fa scattare anche in Basilicata l’allarme corruzione POTENZA - Il 2014, in tutta Italia è stato l’anno della lotta alla corruzione, a cominciare dalla maxi-inchiesta sulla ”Mafia Capitale”. Ma anche in Basilicata sono emerse diverse presunte irregolarità in relazione all’affidamento di appalti tra Potenza e provincia. Accuse ipotizzate dalla Procura di Potenza attraverso i tre filoni dell’inchiesta ribattezzata ”Vento del Sud”. Quello principale ad ottobre è approdato già davanti al collegio del tribunale di Potenza per il processo di primo grado. Venti gli imputati, tra i quali figurano anche Rocco Fiore, Giuseppe Brindisi e Bartolo Santoro che a febbraio erano finiti ai domiciliari. Il primo, capo dell’ufficio tecnico del comune di Avigliano ed ex consigliere comunale renziano di Poten- za, è accusato di corruzione e turbativa d’asta per aver agevolato l’imprenditore Bartolo Santoro nell’aggiudicazione di alcuni appalti per centinaia di migliaia di euro in cambio di favori personali e del sostegno elettorale in occasione delle primarie del Partito Democratico del 2012 per la scelta del candidato premier, quando Fiore sosteneva l’allora sindaco di Firenze e attuale leader del Governo, Matteo Renzi. Per Giuseppe Brindisi, invece, dirigente del comune di Potenza ed ex segretario regionale dei Verdi, le contestazioni riguardano alcuni appalti cittadini, come quello per la riqualificazione del rione Murate. A processo ci sono anche l’ex assessore del comune di Avigliano, Emi- lio Colangelo, l’imprenditore Donato Colangelo, l’assessore del comune di Pietragalla, Canio Romaniello e il capo dell’ufficio tecnico del comune di Brienza, Giuseppe Michele Palladino. Il secondo filone d’inchiesta, invece, riguarda l’ex colonnello della Guardia di Finanza, Mario Zarrillo accusato di aver concesso ”favori” di natura illecita ad amici ed imprenditori. Il finanziere sarà però giudicato dal tribunale di Roma per competenza territoriale (tra le accuse c’è infatti l’accesso abusivo alla banca dati per esigenze personali). Nel terzo filone d’inchiesta, invece, sono spuntati anche alcuni favori di natura sessuale e nello scorso mese di luglio erano fintii ai domiciliari un funzionario della Regione Basilicata e tre imprenditori. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Il 37enne di Policoro fu ritrovato carbonizzato nel bagagliaio di una Lancia Dedra POLICORO - Sono passati dieci lunghissimi anni, ma sulla morte di Mario Milione, il giovane di Policoro trovato nel bagagliaio di una Lancia Dedra bruciata tra il 16 ed il 19 ottobre del 2004 nelle campagne di Ginosa, in provincia di Taranto, ancora non si conosce la verità. E a due lustri di distanza l’associazione Libera, per voce del vicepresidente nazionale, Don Marcello Cozzi, torna a chiedere giustizia per la famiglia del giovane di Policoro: ”Non è un paese civile quello nel quale un papà va a piangere sulla tomba del figlio sulla cui lapide è incisa solo la data di nascita, ma non quella di morte. Quella data che non c’è è il simbolo dell’ennesima verità mai raggiunta e dell’ennesimo percorso di giustizia mai giunto a compimento. I mafiosi che hanno ucciso Mario pagheranno mai? E chi di dovere riuscirà mai a dare una risposta alla famiglia di Mario Milione? Non è solo una questione giudiziaria ma a questo punto è un questione di civiltà”. Domande importanti quelle poste da Don Marcello. Domande che attendono una risposta da dieci anni. Il corpo di Mario Milione fu ritrovato completamente distrutto dalle fiamme. Solo la prova del Dna riuscì a dare una identità ai resti. Dal giorno del ritrovamento ad oggi, € 1,20 BASILICATA In Basilicata in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40222 > 9 771721 248002 Spartivano lavori e decidevano le imprese che dovevano vincere: politici, funzionari e imprenditori nella rete La combriccola delle mazzette Ai domiciliari il dirigente dell’Ufficio tecnico di Avigliano e consigliere Pd a Potenza Fiore, il tecnico del Comune, Brindisi e l’imprenditore Santoro Dalla Leopolda alle serate ai night come ricompense “...Rocco con tutte le mazzette che prende..si può fare una pila di rolex..e gratis” Tutto è nato dagli spari e dall’agguato del 2012 a Potenza. Indagati un assessore di Avigliano, il sindaco di Brienza e quello di Pietragalla L’altolà al renziano che voleva fare il sindaco e il dirigente dei Verdi sospeso e “scaricato” dall’Amministrazione La conferenza stampa con il Procuratore Triassi, il questore Panico e il capo della Mobile Pagano. DA PAG. 2 A 5 Insorgono le donne del Pd (contro i loro consiglieri), Sel e Cgil Sant’Angelo L. F., su facebook si tiene in contatto con amici e parenti 250 euro per le donne che non abortiscono Un lucano nella Kiev insanguinata Bufera nei partiti dopo la proposta di Pace Vincenzo Barba: ho paura, vado a lavorare con la scorta Il consigliere Pace A PAGINA 9 Con Passera in politica “scende” anche il padre dei Pinguini lucani Valbasento “avvelenata”: agricoltori e imprenditori sul piede di guerra, oggi prima mossa del comitato Aria pulita Il leader dei Pinguini Lucani,Pietro De Sarlo,che segue Corrado Passera.A PAGINA 11 Questa mattina a Pisticci conferenza stampa del comitato Aria Pulita. A PAG. 22 Vincenzo Barba di Sant’Angelo. A PAG. 13 L’artista lucana canta Battiato nella serata dedicata agli autori italiani Risuona il Cuccurucucu di Arisa C5/A2. Gare da non fallire per Futsal Potenza ed Eraclea VIETRI DI POTENZA - E’ stato ritrovato in Calabria, alle 3.30 del mattino nei pressi di Soverato (Cz) il giovane di Vietri di cui non si avevano più notizie da due giorni. Dopo aver terminato il turno L’esibizione di ieri a Sanremo. A PAGINA 28 A PAGINA 27 NELLO SPORT NELLO SPORT ti nella solitudine con la quale hanno vissuto questa storia dal momento in cui ritrovarono il corpo carbonizzato, il 19 ottobre, fino ad oggi che ancora nessuno ha saputo dire loro quando effettivamente è morto Mario. ”Vento del sud”, via al processo Presunti appalti truccati tra Potenza e provincia, ieri la prima udienza per i venti imputati di FABRIZIO DI VITO POTENZA - Ha preso il via ieri mattina davanti al collegio del tribunale di Potenza il processo a carico delle venti persone coinvolte nel filone principale dell’inchiesta “Vento del Sud” sui presunti appalti truccati tra Potenza e provincia. E’ stata un’udienza dedicata alla costituzione delle parti e alla richiesta di ammissione dei mezzi di prova. Il tribunale ha disposto la perizia per la trascrizione delle intercettazioni. Gli imputati erano stati rinviati a giudizio lo scorso mese di maggio dal gup Amerigo Palma che aveva accolto la richiesta del pubblico ministero, Fran- Corruzione e turbativa d’asta i reati ipotizzati. Diverse le gare finite nel mirino degli inquirenti cesco Basentini. Tra loro ci sono anche Rocco Fiore, Giuseppe Brindisi e Bartolo Santoro, finiti agli arresti domiciliari lo scorso 21 febbraio nell’ambito dell’inchiesta condotta dagli uo- mini della Squadra Mobile, ma tornati in libertà nelle settimane successive. Per Rocco Fiore, capo dell’ufficio tecnico del comune di Avigliano ed ex consigliere comunale renziano di Potenza, l’accusa è di corruzione e turbativa d’asta per aver agevolato l’imprenditore Bartolo Santoro nell’aggiudicazione di alcuni appalti per centinaia di migliaia di euro in cambio di favori per- sonali e del sostegno elettorale in occasione delle primarie del Partito Democratico del 2012 per la scelta del candidato premier, quando Fiore sosteneva l’allora sindaco di Firenze e attua- le leader del Governo, Matteo Renzi. Per Giuseppe Brindisi, invece, dirigente del comune di Potenza ed ex segretario regionale dei Verdi, le contestazioni riguardano alcuni appalti cittadini, come quello per la riqualificazione del rione Murate. A processo ci sono anche l’ex assessore del comune di Avigliano, Emilio Colangelo, l’imprenditore Donato Colangelo, l’assessore del comune di Pietragalla, Canio Romaniello e il capo dell’ufficio tecnico del comune di Brienza, Giuseppe Michele Palladino. La prossima udienza è stata fissata per il 19 dicembre, mentre per ascoltare i primi testimoni bisognerà attendere il 2015. Sabato 15 marzo 2014 3 “Consulenze”, influenze illecite e aiuti in cambio di soldi e piaceri. Arrestato un ufficiale delle Fiamme Gialle Il colonnello ”mille favori” pollo. In cambio di 10 mila euro, infatti, il colonnello Zarrillo prometteva il suo impegno per Sotto il l’eventuale trasferimenPalazzo di to nel capoluogo. I rapGiustizia di porti con l’imprenditore Potenza Mecca, invece, riguardano la richiesta di quest’ultimo al finanziere di controllare numero In manette il capo di ildi targa di stato maggiore Mario un’auto riZarrillo. Obbligo di sultata poi essere della firma per polizia, all’interno un’operatrice della quale dell’Asp di alcuni agenti staLagonegro e svoll’imprenditore Mecca vano gendo un servizio di osservazione proprio nei confronti dell’imprenditore. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal procuratore Laura Triassi e dal dirigente della Squadra Mobile, Carlo Pagano. “Non è un momento felice per le istituzioni – ha commentato il procuratore Triassi – ma voglio sottolineare la totale collaborazione offerta dalla Guardia di Finanza nelle indagini”. di FABRIZIO DI VITO POTENZA - Era abituato a definirle “consulenze” e le offriva anche attraverso “LinkedIn”, il social network dedicato allo sviluppo dei contatti professionali. I favori offerti alla sua compagna, ad amici, imprenditori e conoscenti, però, secondo la sezione “Reati contro la Pubblica Amministrazione” della Squadra Mobile di Potenza erano veri e propri “interventi illeciti” per commettere una serie di reati, dal millantato credito al falso ideologico, dal peculato d’uso all’accesso abusivo a sistemi informatici. Accuse che hanno portato il colonnello Mario Zarrillo, fino allo scorso mese di no- La conferenza stampa di vembre Capo di Stato ieri in Procura a Potenza Maggiore del comando regionale della Guardia di Finanza, agli arresti Secondo l’accusa domiciliari. Il finanziere, 61 anni di Balvano, era il finanziere aveva solito accedere alla ban- l’abitudine di ca dati delle Fiamme Gialle per esigenze per- utilizzare banche sonali, millantava cono- dati e millantare scenze per agevolare quanti si rivolgevano a conoscenze per lui in cambio di cospicue “dare una mano” a somme di denaro ed alamici e compagna tri favori di natura personale. L’operazione rientra POTENZA - I rapporti tra nell’ambito della proseil colonnello Mario Zarrilcuzione dell’inchiesta lo e l’imprenditore Vito “Vento del Sud” sui preAntonio Zaccagnino, per sunti appalti truccati il quale il gip Larocca ha tra Potenza e provincia. respinto la richiesta di diAltre due misure cautevieto di dimora del pm Balari sono state emesse nei sentini, riguardano l’inconfronti della sua comtervento del finanziere per Al telefono con la pagna, Veronica Vasapermettere lo sblocco di pollo, 35 anni, e dell’imun finanziamento di cir- compagna: “Gli prenditore potentino, ca 770mila euro, sospeso dico: Io sblocco la Leonardo Mecca, 59 ana Zaccagnino alla luce delni, entrambi sottoposti le inchieste giudiziarie pratica... quanto all’obbligo di firma. La che lo vedono coinvolto (a sei disposto a prima, operatrice socio cominciare da Iena 2 e dalsanitaria presso l’ospedale accuse, in un altro pro- sganciare?” le di Lagonegro, avrebcesso, di usura ed estor- degli “affari più appetibibe ottenuto il trasferisione). Soldi fermi dal lon- li”, è stato lo stesso colonmento all’ospedale San tano 2003 presso il Mini- nello in una intercettazioCarlo di Potenza proprio stero dello Sviluppo Eco- ne ambientale captata algrazie all’intervento del nomico. A svelare il mo- l’interno della sua auto, colonnello. L’ipotesi di do in cui arrivare a quel- mentre lo stesso si rivolmillantato credito, poi, rilo che il gip definisce uno geva alla compagna, Ve- Intercettazioni guarda l’offerta fatta ad altre colleghe della Vasa- Vendeva la sua “assistenza” e pretendeva: “Al Mise vogliono che ungiamo le ruote” Tolve-Potenza per pochi: si gioca al San Rocco con 200 spettatori Per la Basilicata Nuoto è la prova della maturità: i lucani sfidano una delle big del torneo, l’Aqavion le ci sono ancora tante, troppe famiglie in attesa di una verità e di una giustizia. Quando quel 15 ottobre del 2004 si persero le tracce di Mario Milione il buio calò soltanto tra i suoi familiari; quello stesso buio che li ha accompagna- Il collegio giudicante ha disposto la perizia per la trascrizione delle intercettazioni. Si riprende il 19 dicembre Lo sblocco di un finanziamento per l’imprenditore Zaccagnino Pallanuoto/B Era a Soverato il vietrese scomparso mercoledì da Tito però, nulla è stato scoperto su mandanti ed assassini. Mario aveva 37 anni e due figli, allora minorenni. Forze dell’ordine e magistratura non sono riusciti neanche a dare la data precisa della sua morte. Sulla sua lapide c’è solo la data di nascita. Alla coscienza della Basilicata quella lapide senza una data di morte posta nel cimitero di Policoro. Uno dei tanti schiaffi in faccia ad una regione nella qua- GLI AFFARI DEL FINANZIERE SABATO 22 FEBBRAIO 2014 Anno IX - N. 52 Nella foto Mario Milione, ucciso nell’ottobre del 2004 e ritrovato carbonizzato nel bagagliaio di una Lancia Dedra nei pressi di Ginosa A dieci anni dalla morte di Mario Milione Libera torna a chiedere verità e giustizia _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ www.lanuovatv.it 11 Sabato 18 ottobre 2014 LA CRONACA GIUDIZIARIA Direttore responsabile: Domenico Parrella Editore: Agebas Srl - Socio Unico Capitale sociale interamente versato € 500.000,00 La tifoseria del Tolve NELLO SPORT Redazione Potenza Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected]. - [email protected] ronica Vasapollo: “...gli dico:...Senti, io te la sblocco la pratica..là al Ministero vogliono che ungiamo le ruote, quanto sei disposto a sganciare?”. Faccio sbilanciare a lui. Può essere che dice fino a cinquantamila euro. Va bene. Perchè lui sono..parecchi anni che non riesce ad incassare questi soldi”. I tre si recarono effettivamente a Roma, nell’estate del 2013 per incontrare il funzionario del Mi- se, Gerardo Baione, al quale Zarrillo sarebbe “arrivato” tramite l’allora direttore generale del Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata. Due mesi dopo la pratica fu effettivamente sbloccata, ma solo per le valutazioni positive da parte del Ministero delle controdeduzioni presentate dallo studio legale al quale si era rivolto Zaccagnino. L’intervento di Zarrillo, quindi, non avrebbe prodotto alcun risultato, ma nonostante questo, come scrive il gip, “l’ufficiale aveva ritenuto di ’vendere bene’ la sua assistenza, concordando con lo Zaccagnino un adeguato compenso”. Concessionaria di pubblicità: Agebas Srl Socio Unico Sede legale, amministrativa e operativa: Via della Chimica, 61 - 85100 Potenza Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected] Concessionaria di pubblicità nazionale: Piemme Spa Via Montello, 10 - Roma - Tel. 06.377081 Abbonamenti: 12 mesi € 342,00 - 6 mesi € 200,00 Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005 Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl Zona Industriale Modugno - Bari (BA) XII Mercoledì 31 dicembre 2014 _Speciale 2014_ IL LAVORO DELL’ARA AL SERVIZIO DELLA ZOOTECNIA LUCANA L’Associazione regionale degli Allevatori di Basilicata (ARA) è sin dagli anni ’50 impegnata quotidianamente al servizio del sistema zootecnico lucano. Prima con le due articolazioni provinciali di Potenza e Matera ed ora in un’unica articolazione regionale, ma pur sempre con una capillare presenza su tutto il territorio. Anche nell’anno appena concluso l’impegno dell’ARA è stato teso ad assicurare un efficiente Servizio di Assistenza Tecnica agli allevatori, secondo gli indirizzi e le linee programmatiche concordate con il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, per la tutela e valorizzazione delle produzioni zootecniche. La crisi, purtroppo, si è fatta sentire anche in terra lucana e non ha certo risparmiato il settore zootecnico che come altri comparti ne ha risentito. Ciò nonostante ha resistito, proprio grazie alla costante azione di miglioramento del prodotto e alla sua tipicizzazione. Facciamo, quindi, gli auguri a tutti gli allevatori per un anno nuovo che sia migliore del 2014 e che segni una inversione di tendenza. E’ evidente che a tal fine sarà utile la intensificazione della valorizzazione di tutte quelle produzioni su cui già si è lavorato molto in questi ultimi anni: latte fresco bovino, carne bovina (tra cui la Podolica), carne ovina (agnello lucano) e caprina, trasformati del latte bovino (fiordilatte, scamorza, burrate, caciocavalli, tra cui caciocavallo Podolico), formaggi di pecora e di capra, insaccati di suino, produzioni cunicole. Sono oramai una significativa realtà le filiere relative alla Podolica, all’Agnello delle Dolomiti e al Suino nero. Tre prodotti che costituiscono oramai da tempo una eccellenza dell’agro alimentare lucano con una valenza che va ben oltre l’aspetto produttivo ed economico, poiché rappresentano un riferimento per la nostra cultura e le nostre tradizioni. La Carne Podolica, è etichettata con il marchio “5R” (sinonimo di qualità, di sicurezza e di trasparenza che ha garantito agli allevatori un valore aggiunto) dal Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane (CCBI) secondo il Reg. (CE) 1760/00. Essa proviene da bovini di età compresa tra 10 e 24 mesi, nati e allevati in Basilicata, di razza pura o incroci ottenuti da vacche Podoliche e tori di altre razze da carne. Al 31/12/2013 hanno aderito al circuito CCBI: 205 allevamenti con un totale di oltre 11.500 capi, 105 macellerie,18 ristoranti, 10 mattatoi, 2 laboratori di sezionamento. Attività che costituiscono una filiera regionale organizzata, controllata e appositamente regolata dal Disciplinare di Etichettatura IT003ET approvato dal Ministero, con D.M. del 9 agosto 1999 n.22493. Il marchio “Agnello delle Dolomiti Lucane”, per iniziativa del GAL Basento – Camastra, in collaborazione con il Sistema Allevatori Lucano, è stato definito a tutela delle produzioni locali. E al fine di offrire garanzie sull’origine e tracciabilità delle produzioni esso aderisce al marchio nazionale “Italialleva”. Con il marchio, detenuto dalla Cooperativa Edere Lucanum che riunisce 45 aziende zootecniche -sia della provincia di Potenza che di Materache allevano circa 8000 pecore, nel 2013 sono stati commercializzati circa 10.000 agnelli. Il Suino Nero Lucano (una razza di grande interesse per la biodiversità) era quasi estinto e solo grazie al lavoro di questi anni è tornato ad essere una realtà. Ora, si è avuta una caratterizzazione del tipo autoctono locale, pertanto, si potrà lavorare ad organizzare la produzione e la valorizzazione della carne e dei prodotti derivati. Dai 6 soggetti individuati nel 2001 ed utilizzati per il progetto di recupero e diffusione, oggi ci sono circa 400 femmine destinate alla riproduzione, distribuite in 15 allevamenti. E’ opportuno anche sottolineare la produzione di latte bovino e derivati, oramai un settore di eccellenza. Latte fresco di alta qualità, prodotti a pasta filata e stagionati di elevate caratteristiche organolettiche e salubrità ottenuti grazie al continuo monitoraggio della materia prima effettuato dal nostro servizio tecnico e valorizzati dal già ricordato marchio “Italialleva”. Marchio che garantisce alle produzioni regionali l'inserimento in un circuito nazionale di miglioramento genetico degli animali e qualitativo delle produzioni, caratterizzando ancora di più le produzioni sui mercati extraregionali e svolgendo il ruolo di piattaforma che eleva il valore delle tipicità regionali. A fronte di tutto ciò è doveroso evidenziare lo sforzo che compie la Regione Basilicata a sostegno degli allevamenti e dei servizi ad essi erogati dall'ARA. Essa è partecipe e sostenitrice convinta di scelte che vanno nella direzione del mettersi in gioco, sfruttando le potenzialità del settore attraverso l’innovazione tecnologica, il miglioramento delle capacità imprenditoriali, più qualificati servizi di assistenza tecnica e consulenza alle aziende, aumentata capacità di presenza sui mercati, tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Il comparto sta, infatti, attraversato un profondo processo di innovazione, dimostrando buone capacità di adeguamento all’attuale difficile contesto che esige scelte coraggiose, proiettate in una dimensione sempre più competitiva. IL PRESIDENTE ARA POTENZA Palmino Ferramosca _Speciale 2014_ XIII Mercoledì 31 dicembre 2014 IL 2014 DELLE FIAMME GIALLE La Compagnia di Lauria impegnata in numerose operazioni. Sull’A3 bloccati anche soldi falsi e sigarette Droga, traffico di animali, frodi all’editoria e fondi per le sagre: 2014 intenso per la GdF di GIACOMO BLOISI LAURIA - Un anno intenso per la Compagnia della Guardia di Finanza di Lauria, protagonista di numerose operazioni sul territorio dell’area Sud lucano e non solo. Un 2014 che ha visto gli uomini del Capitano Marco Cappetta, impegnati su ogni fronte sia amministrativo che penale, a partire dai sequestri di droga, sigarette di contrabbando e banconote false sulle arterie principali della nostra regione, mercati illegali che, come già ravvisato nei mesi precedenti, stanno tornando in auge a causa della forte crisi. Sotto il profilo amministrativo, sono degne di nota le operazioni contro le frodi sull’editoria, visto il celebre caso dell’inchiesta su ” L’Eco di Basilicata”, oppure l’opera- 12 Traffici illeciti di animali sull’A3 Un carico di chihuahua mal tenuti, provenienti dall’Ungheria, intercettati dalla GdF di Lauria di GIACOMO BLOSI Il tratto lucano della A3 Salerno Reggio Calabria crocevia di traffici illeciti di animali. Dopo falsari, corrieri della droga e contrabbandieri, la Compagnia della Guardia di Finanza di Lauria ha messo a segno l’ennesimo colpo alla lotta a traffici illeciti di ogni genere. Risulta infatti da notizie apprese sul territorio, che nella serata di mercoledì, durante un ordinario controllo sul tratto lucano della A3, i finanzieri di Lauria abbiano scoperto a bordo di un’autovettura cinque zione anti peculato sull’ex presidente di una cooperativa sociale di Gallicchio. Numerosi gli interventi per combattere la concorrenza sleale o il mercato nero, i quali hanno portato alla luce numerose attività senza le necessarie autorizzazioni, come estetiste, parrucchiere, fotografi e panificatori abusivi. In ultimo anche la di GIACOMO BLOISI scoperta di un traffico di animali da compagnia sul nostro tratto regionale della A3, con il lieto fine che i cinque cuccioli salvati, hanno finalmente trovato dimora. Da ricordare inoltre, che sono ancora in corso le indagini inerenti a feste e sagre estive. Un anno soddisfacente dunque per le Fiamme Gialle Lauriote, che però fa Giovedì 27 novembre 2014 23 d’Amministrazione, delegato ad operare sui conti correnti intestati alla cooperativa in questione, si è appropriato dal 2011 al 2013, della suddetta cifra sottratta alle finalità proprie della società. Sono stati effettuati ben 90 bonifici dal conto corrente della cooperativa, a favore del conto corrente personale del predetto incaricato di pubblico servizio ( circa 1.435 euro in media ogni bonifico), in assenza di riscontri contabili che giu- stificassero tali movimentazioni e ricorrendo a causali vaghe, quali “integrazione fondo cassa” e “ rimborso presidente”. Il predetto è stato pertanto segnalato alla Procura della Repubblica di Lagonegro per il reato di peculato ( art.314 c.p.). La Cooperativa, già iscritta all’albo regionale delle cooperative sociali della Regione Basilicata alla sottosezione A ( gestione di servizi socio-sanitari ed educativi), si occupa, senza fini lucrativi, dell’ospitalità a minori che vivono in situazioni di disagio familiare e sociale, operando sempre su indicazione di Enti Pubblici. Operazione importante dunque, al fine di creare una tutela e un controllo necessario sulla spesa pubblica, rafforzando e dando valore a tutte quelle cooperative che, agendo nella legalità, garantiscono un servizio importante alla società e a chi è meno fortunato. Anche a Castelsaraceno oggi consiglio contro lo Sblocca Italia CASTELSARACENO Convocato per stasera alle 19 in prima convocazione il consiglio comunale di Castelsaraceno e in seconda convocazione per domani sera alle 20. Tra i nove punti all’ordine del giorno la lettura e approvazione dei verbali della seduta precedente, la relazione sul controllo successivo primo semestre 2014 con provvedimenti e adempimenti connessi. Si parlerà poi dell’avio superificie pista Mattei, del regolamento di contabilità con l’ esame ed approvazione delle variazioni. Adempimenti connessi. Al quinto punto la ratifica della deliberazione di giunta comunale n. 80 del 20.10.2014. A seguire il regolamento per l’erogazione dei buoni lavoro relativo a prestazioni lavorative di tipo occasionale e la variazione di assestamento generale del bilancio di previsione e.f. 2014 e relativi allegati. Infine si passerà al riconoscimento dei debiti fuori bilancio con gli adempimenti connessi e soprattutto all’opposizione alle disposizioni contenute nel D.L. n. 133 del 12 settembre 2014 e alla richiesta di impugnazione davanti alla corte costituzionale da parte della regione Basilicata. Via alla raccolta firme per un esposto. Per il fiume Noce già 28 richieste NEMOLI – Iniziativa di Libera contro la richiesta d’autorizzazione per la concessione di acqua pubblica superficiale ad uso idroelettrico dal Torrente Torbido alla località Isola del Bosco a Nemoli, e per il blocco delle richieste lungo tutto l’alveo del fiume Noce. Il presidio di Libera, dopo alcune lettere inviate alle autorità locali e regionali, ha deciso di rivolgersi alla Commissione Europea. Gerardo Melchonda, referente di Libera del Lagonegrese, ha avviato una raccolta firma fra i cittadini di Nemoli per un esposto alla luce della Direttiva Quadro sulle Acque della Comunità Europea recepita con il decreto legislativo 152/2006 che – sottolinea Melchionda - «ha determinato una radicale trasformazione nelle modalità di controllo e classificazione dei corpi idrici». La sua applicazione, ha evidenziato Melchionda, si esplica attraverso l’analisi e la definizione di quattro aspetti principali. Il primo, “Tipologia”, riguarda l’individuazione dei tratti distinti e significativi di corpi idrici, sulla base delle caratteristiche idro-morfologiche e fisico-chimiche. Il secondo, “Condizioni di riferimento”, prevede per ciascuna tipologia, di stabilire un insieme di condizioni di riferimento che gione Basilicata ad applicare il principio di precauzione-prevenzione sancito dalle Direttive Europee, adottando “Misure di salvaguardia” nelle more della caratterizzazione chiede agli organi compe- dello stato di qualità dei tenti regionali, nazionali fiumi lucani, in particolae alla Commissione Euro- re del fiume Noce, quinpea, di sospendere l’auto- di il blocco di qualsiasi rizzazione istanza di sul Torbido Sei le richieste autorizzaa fronte delzione e conistruite dalla l’implemencessione tazione delRegione e due (anche in fala rete e delse di istrutautorizzate le attività di toria) di precontrollo e lievi idrici monitoraggio da parte dall’alveo del fiume. In Redella Regione e dell’appro- gione, ci sono attualmenvazione del piano di tute- te 28 richieste per il Nola delle acque. Inoltre, ce: sei istruite e due autochiede di impegnare la Re- rizzate. Nemoli, no all’acqua per l’idroelettrico Libera contro la concessione del torrente Torbido ad Isola del Bosco riflettano, quanto più possibile, condizioni naturali indisturbate, riferite a degli Elementi di Qualità Biologica (EQB). Il terzo, “Reti di monitoraggio”, finalizzato a classificare i corpi idrici in una delle cinque classi di stato ecologico: “elevato”, “buono”, “sufficiente”, “scadente”, “pessimo”. L’ultimo aspetto, “Sistema di classificazione”, prevede il confronto dei dati con le condizioni di riferimento. Con la petizione, Libera Sulle Sp potentine catene o gomme termiche da lunedì POTENZA - L’Ufficio Viabilità e Trasporti della Provincia di Potenza comunica che da lunedì primo dicembre fino al al 31 marzo 2015 sarà in vigore l’obbligo per i conducenti di veicoli a motore, che transitano su tutta la rete viaria di competenza provinciale di montare pneumatici da neve, ovvero di dotarsi di catene a bordo o di altri mezzi antisdrucciolevoli Tempestivo l’intervento delle Fiamme Gialle che hanno provveduto subito ad accudire i cagnolini, evitando loro il peggio e affidan- doli prontamente alla cura di un veterinario. I cuccioli ora sono stati affidati a un centro specializzato di Lauria, in attesa di adozio- gio e non certo malafede o brogli. Raggiante il sindaco Mariani, che commenta così l’esito della sentenza: “se devo essere sincero non sono mai stato preoccupato dal verdetto del Tar perché sappiamo che le elezioni si sono svolte in maniera regolare anche se vi è stata troppa negligenza dei Presidenti di cui però non possiamo essere ritenuti responsa- bili. In oltre 50 anni di politica – chiosa Mariani – ed in tempi di grandi scandali, non sono mai stato censurato dalla magistratura per questioni amministrative perché ho operato sempre nel rispetto della legalità. I cittadini di Muro sappiano di avere un sindaco che continuerà a lavorare con tutte le proprie forze per il bene della città”. Muro L., il Tar dichiara infondato il ricorso per presunte irregolarità Si appropria di 130mila euro: denunciato l’ex presidente di una cooperativa sociale di FRANCESCO ZACCARA ne. Il traffico illegale di animali da compagnia proveniente dai Paesi dell’Est, frutta solo in Italia circa 300 milioni di euro, e verso il quale è forte l’attività di contrasto da parte delle forze di polizia di tutto il mondo. Nel nostro Paese questa attività criminale interessa soprattutto mafia e camorra, con ricavi di notevole importanza economica, che spesso, vengono usati per altri traffici illeciti. Ottimo e pronto l’intervento della Compagnia di Lauria, che, sulla scia di servizi e indagini più volte denunciati in programmi come “Le Iene” e “ Striscia la Notizia”, sono riusciti ad evitare l’ennesimo eccidio a queste povere creature. Un’ operazione di importanza nazionale dunque, che fa si come le Fiamme Gialle lauriote si confermino sempre più operative e pronte contro qualsiasi attività illecita, non solo fiscale e a tutela di tutto il territorio regionale e non solo. I cagnolini viaggiavano in condizioni non idonee e sprovvisti di microchip La ricorrente, Rosa Nardiello, dovrà pagare al Comune 3mila euro di spese capire come ormai l’area Sud della Basilicata non sia più quella ”isola felice e tranquilla” immune da reati o infrazioni, ma che comunque, viste le numerose operazioni e l’enorme attivismo della Compagnia di Lauria, fa ben sperare in un mantenimento e in una salvaguardia attiva sulla sicurezza del nostro territorio. omologati ed idonei ad essere prontamente utilizzati, in caso di necessità. Sulla Marsiconuovo-Lama-Sellata tre interventi da completare in 9 mesi Un milione e mezzo per la Sp 146 MARSICO N. - Sono stati consegnati e avviati nei giorni scorsi, i lavori per la realizzazione di interventi di consolidamento e pavimentazione sulla Sp 146 Marsiconuovo-Lama-Sellata, la cui esecuzione è prevista nel termine di 270 giorni. Gli interventi di ripristino finanziati dall’Eni nell’ambito della convenzione stipulata con la Provincia di Potenza il14/9/2012 pre- vede altri 3 interventi su altrettanti strade provinciali, già avviati ed in fase di conclusione. L’importo com- plessivo del progetto degli interventi sulla Sp 146 MarsiconuovoLama-Sellata, è di € 1.612.398,33. MURO LUCANO – Mariani resta in sella, le elezioni dello scorso 25 maggio sono state regolari. Il Tar di Basilicata respinge e dichiara infondato il ricorso presentato dalla cittadina Rosa Nardiello contro il Comune, nella persona del Sindaco e dei consiglieri eletti. Era stato chiesto infatti l’annullamento del provvedimento di proclamazione degli eletti avvenuta all’indomani della consultazione elettorale. Il ricorso, che mirava alla ripetizione delle elezioni nel Comune di Muro, aveva ragione di esistere secondo i fautori, perchè in alcune sezioni sarebbero avvenute irregolarità nel conteggio delle schede e nella verbalizzazione delle stesse. Motivazioni riassunte poi in quattro punti, sui quali il ricorso si è basato. Su tutti, il ritrovamento di nove schede autenticate e votate ritrovate nel plico di cancelleria. Il Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata ha dunque respinto il ricorso condannando la ricorrente al pagamento in favore del Comune di Muro Lucano delle spese di giudizio, liquidate in 3.000 euro oltre iva e Cpa. In particolare, i firmatari della sentenza – il Presidente Michele Perrelli, il Consigliere Giancarlo Pennetti ed il Consigliere Estensore Pasquale Mastrantuono – hanno sottolineato la negligenza e l’incuria nella redazione dei verbali ma questo non ha influenzato il risultato elettorale e dunque non è necessariO tornare alle elezioni. Questo anche perché il numero di schede, rapportato al risultato delle elezioni, non va certamente ad influire sul dato finale. In occasione delle consultazioni del 25 maggio scorso infatti, la lista vincitrice, “Per Muro – Gerardo Mariani Sindaco”, aveva totalizzato 1493 voti contro i 1369 della lista civica “Progetto Comune – Gerardo Setaro Sindaco” e i 951 di “Insieme per cambiare – Teresa Zaccardo Sindaco”. Per cui la forbice di 124 voti tra “Per Muro” e “Progetto Comune”, si è rivelata Mariani e il Comune di Muro Lucano parecchio al di sopra delle schede parse irregolari ai mandatari del ricorso. Tutto è avvenuto in maniera regolare secondo i giudici anche se, come si legge nella sentenza “il Collegio dispone l’invio della sentenza al Presidente della corte d’Appello di Potenza, affinché valuti l’opportunità di non nominare ulteriormente i Presidenti delle sezioni eletto- rali nn. 3, 4 e 5”. Dunque, quel che emerge dalla sentenza è solo un carico di grande superficialità da parte delle autorità di seg- Ripacandida, col recupero della Chiesa di S. Antonio rilancio per il centro storico Moliterno, nel Pd al via il lavoro per le amministrative POTENZA - Durante lo scorso Festival di Potenza organizzato dall’associazione cultrale ”Mabel”, una rassegna nazionale di musica e spettacolo tenutasi nell’Auditorium ”Gesualdo da Venosa” del Conservatorio di Musica del capoluogo lucano e giunta alla sua 14^ edizione, il comitato spontaneo per il recupero della chiesa di Sant’Antonio di Ripacandida MOLITERNO - Dopo una lunga e approfondita analisi sui diversi problemi e le principali urgenze della comunità, il Pd di Moliterno ha aperto ufficialmente i lavori in vista delle amministrative del 2015. L’obiettivo di costruire un programma semplice e credibile vedrà coinvolti in prima persona i cittadini. L’assemblea degli iscritti e il direttivo hanno dato mandato alla segreteria cittadina del partito di avviare una serie di consultazioni con soggetti politici, categorie e gruppi di cittadini per la creazione di una compagine in grado di portare Moliterno nel 2020. La Chiesa e il Premio Thalia ricevuto ha avuto l’onore di ricevere il premio Thalia 2014, consegnato dall’omonimo centro di studi turistici. Il ritiro di questo gradito riconoscimento è spettato al promotore stesso del comitato, Donato Chiarito, il quale ha espresso riconoscenza e gratitudine nei confronti del Centro Studi Thalia, ed in particolar modo nei riguardi di Mario Bellitti ed Arturo Giglio, _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Dai controlli della GdF di Lauria su una società di Gallicchio rintracciati 90 bonifici sospetti Greco della Procura della Repubblica di Lagonegro, si è avvalsa anche della fattiva collaborazione dell’attuale presidente della Cooperativa in questione. L’operazione è stata sviluppata tramite l’approfondimento della gestione finanziaria della Cooperativa, l’analisi dei rapporti bancari, nonché attraverso l’escussione in atti degli attuali responsabili. L’esito degli accertamenti ha consentito di confermare che l’ex presidente del Consiglio cagnolini di razza chihuahua, mal tenuti in uno scatolone. Il carico illecito, proveniente dall’Ungheria, Paese ormai noto alle forze dell’ordine essendo il più delle volte Stato di partenza di questi traffici illeciti, era probabilmente diretto verso la Calabria. Un uomo, un cittadino italiano, è stato denunciato con il reato di traffico di animali da compagnia, il quale prevede anche la reclusione. I cuccioli, di circa un mese di vita, viaggiavano in condizioni non idonee e sprovvisti di microchip e documentazione sanitaria. Elezioni regolari, Mariani resta in sella _Val d’Agri • Lagonegrese • Senisese • Pollino_ GALLICCHIO - Il controllo e la tutela della spesa pubblica nel mirino della Compagnia della Guardia di Finanza di Lauria. Infatti, nel corso di un’operazione di controllo sul territorio, gli uomini del tenente Marco Cappetta hanno sottoposto a osservazione la gestione di una società cooperativa sociale, avente sede a Gallicchio, in Val d’Agri, e collaborativa nel campo del sociale, dell’amministrazione penitenziaria, e delle Asl. Sono così emersi illeciti comportamenti posti in essere dall’ex presidente del Consiglio di amministrazione, consistiti nell’indebita appropriazione di somme di denaro per l’importo di 129.200 euro, sviandoli dalle finalità proprie della società. La meticolosa indagine, condotta dalle Fiamme Gialle lauriote, coordinata dal pm Francesco _Potenza e Provincia_ Sabato 6 dicembre 2014 Denunciato un cittadino italiano diretto in Calabria con i cuccioli di appena un mese di vita che hanno voluto fortemente premiare lo sforzo e la passione, nonchè l’amore messo in campo da questi cittadini nel recupero della chiesa e dei beni culturali del proprio paese. ”La chiesa di Sant’Antonio è un piccolo gioiello che non può, e non deve assolutamente, andare perduto”afferma il primo membro del comitato. Da qualche giorno, intanto, so- no iniziati i lavori più urgenti al campanile della chiesa. ”Questo è soltanto un primo passo -continua Chiarito- La speranza è che vengano stanziati al più presto i fondi necessari per il recupero dell’intero monumento. Sono sicuro che la chiesa rimessa a posto possa rappresentare un rilancio per l’intero centro storico, ormai semi abbandonato”. (g.rin.) Mercoledì 12 novembre 2014 11 I FATTI DEL GIORNO Processo alle battute conclusive: a dicembre la sentenza per il figlio della vittima Omicidio De Fina, un barista conferma l’alibi dell’unico imputato davanti ai giudici di FABRIZIO DI VITO POTENZA - Un testimone conferma l’alibi dell’unico imputato, facendo “scricchiolare” ulteriormente l’impianto accusatorio della Procura. E’ ripreso con l’ennesimo colpo di scena il processo a carico di Domenico De Fina, unico imputato davanti alla corte d’assise di Potenza con l’accusa di aver ucciso suo padre, Egidio Francesco De Fina, la sera del 30 settembre del 2001 in un ca- solare di campagna alla periferia di Senise. Ieri mattina, davanti ai giudici si è presentato un barista ed ha confermato che quel pomeriggio Domenico De Fina era seduto tranquillamente nel suo bar, era ben vestito e non sembrava per nulla agitato. Proprio in quei minuti, invece, Egidio Francesco De Fina veniva ucciso a colpi di bastone. Secondo l’accusa, era stato l’imputato a raggiungere il padre in campagna e, al termine del- l’ennesima lite scoppiata per questioni economiche lo avrebbe ucciso. Fino a questo momento, il processo è scivolato lungo due binari paralleli: le accuse dei familiari contro l’inconsistenza delle prove a carico di De Fina. La perizia dei Ris di Roma sugli indumenti e i fazzoletti sequestrati all’epoca del delitto, infatti, aveva dato esito negativo. Anche sulla presunta arma del delitto gli inquirenti non hanno trovato tracce riconducibi- li all’unico imputato. Dall’altro lato, però, la moglie e l’altro figlio della vittima, hanno da sempre puntato il dito contro Domenico De Fina. In ogni caso, non esistono prove in grado, al momento, di confermare i sospetti dei familiari dell’imputato. Dai reperti analizzati a Roma, infatti, risultavano asportate proprio le sezioni sulle quali vennero riscontrate le tracce ematiche durante la prima perizia effettuata all’epoca del delitto. Quel Nella foto il tribunale di Potenza sangue non apparteneva alla vittima, ma ripetere gli accertamenti per verificare un’eventuale compatibilità con l’imputato è impossibile perchè quei reperti sono andati distrutti. Il processo si av- via alle battute conclusive e la sentenza potrebbe arrivare già nella prossima udienza di dicembre, quando prima della discussione sarà dato spazio all’esame dell’imputato. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 155mila euro al termine di indagini sul periodico del Lagonegrese Copie ”fittizie” per ottenere i contributi, ”L’Eco di Basilicata” nel mirino della Gdf LAURIA - La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente pari ad oltre 155 mila euro - per contributi non spettanti nel settore dell’editoria, al termine di indagini, durate circa due anni, sulla vendita fittizia di circa 73 mila copie de “L’Eco di Basilicata”, un periodico a diffusione locale del Lagonegrese. Tre persone sono state denunciate per truffa aggravata: si tratta di Mario Lamboglia, rappresentante legale di una società cooperativa giornalistica, e della NAPOLI - In giornata il plenum del Csm nominerà il nuovo presidente del tribunale di Napoli. L’esito della votazione è scontato, visto che c’è un unico candidato proposto all’unanimità dalla Commissione per gli incarichi direttivi: si tratta di Ettore Ferrara,attualmente presidente del Tribunale di Salerno e in passato capo del Dap, il dipartimento del mini- Le indagini sono state portate avanti dalla Guardia di Finanza di Lauria. Il decreto di sequestro emesso dal gip Tre persone denunciate per truffa aggravata Secondo l’accusa, sono state “gonfiate” vendite per 73mila copie tra il 2008 e il 2010 titolare e socia accomandataria di una società di consulenza ed elaborazione dati. Entrambe le società operano nel Lagonegrese. La truffa - consistita nell’ottenere i contributi previsti dalla legge 250 del 1990, che prevede «provvidenze per l’editoria» - è stata portata a termine dal 2008 al 2010 ed è emersa durante accertamenti del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi co- L’ex presidente della corte d’appello di Potenza alla guida del tribunale di Napoli Nella foto Ettore Ferrara, nuovo presidente del tribunale di Napoli stero della Giustizia che si occupa di carceri. In magistratura dal 1977, napoletano, Ferrara ha 63 anni. È sta- to capo di gabinetto al ministero della Giustizia, quando era Clemente Mastella il Guardasigilli, e componente togato del Csm dal 1998 al 2002. Ferrara ha un passato recente anche nella nostra Regione: per due anni (dal 2008 al 2010), infatti, ha ri- munitarie della Guardia di Finanza, che ha sede a Roma. Dopo aver notato «l’andamento sospetto delle vendite di un periodico a coperto il ruolo di presidente della Corte d’appello di Potenza. E’ stato anche consigliere alla Corte di Cassazione. Nel 2011 è stato nominato presidente del tribunale di Salerno. Per Ferrara si tratta di un ritorno a Napoli: per 16 anni (dal 1981 al 1997) ha infatti svolto funzioni giudicanti nel capoluogo campano, prima presso il tribunale, poi alla Corte d’appello. diffusione locale» gli accertamenti sono stati approfonditi: così i militari delle fiamme gialle hanno scoperto casi come quello di un panificio che avrebbe acquistato in un anno 23 mila copie del periodico (cioè mille per ogni uscita) o quello di un giostraio con un volume d’affari di circa diecimila euro all’anno che però, in un anno, avrebbe acquistato giornali per settemila euro. In realtà, la società di consulenza, tra gli acquirenti delle «vendite in blocco», teneva le scritture contabili degli acquirenti «fittizi» del giornale. Oltretutto, vari acquirenti stessi non hanno riconosciuto le firme sui contratti e il conseguente acquisto dei giornali. Tale elemento ha permesso agli investigatori di calcolare l’esatto numero delle copie vendute e di quelle dichiarate (lo «scostamento totale», nei tre anni, è pari a quasi 73 mila copie). Sulla base degli elementi raccolti, il gip del tribunale di Lagonegro, Lucia Iodice. su richiesta del pm, ha emesso il decreto di sequestro preventivo per equivalente. L’attività portata a termine dalle Fiamme Gialle di Lauria si inquadra nelle forme di collaborazione disciplinate dal Protocollo di intesa relativo ai rapporti tra il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Guardia di Finanza, siglato nel 2007 e rinnovato lo scorso anno. XIV _Speciale 2014 _ Mercoledì 31 dicembre 2014 _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 XV Chiudiamo un anno di duro lavoro ma anche di grandi risultati e soddisfazioni, nonostante il tempo difficile in cui viviamo. Con impegno, rigore e serietà, senza mai perdere ottimismo e fiducia, abbiamo affrontato sfide ed ostacoli. Molto è stato fatto, tanto ancora c’è da fare. Sintetizzati, qui di seguito, alcuni dei fatti più importanti di questi mesi appena trascorsi. Tra urgenze del presente e desiderio di futuro. Mettere in campo le riforme attese • Soppressione Arbea (legge regionale n. 4 del 15 aprile 2014) • Riforma Alsia (Ddl n. 819 del 27 giugno 2014) • Riforma Consorzi Industriali (Ddl approvato il 21 ottobre 2014) • Legge sul sistema formativo (proposta di legge n. 33) • Legge sull’accoglienza di migranti e rifugiati (Ddl n. 543 del 13 maggio 2014) • Contrasto al lavoro irregolare (Dgr 331 del 20/03/2014) • Commissario unico dei Consorzi di Bonifica • Riforma Arpab (Ddl n. 114 del 30 gennaio 2014) • Legge sulla promozione dello spettacolo (Ddl n. 37 del 12 dicembre 2014) • Legge sui beni monumentali (Ddl n. 1729 del 29 dicembre 2014) • Ddl promozione e sviluppo della cooperazione Portare a casa le conquiste per la Basilicata • Recuperati fondi card benzina 20112012 per 140mln a rischio perenzione • Garanzia giovani (oltre 10.000 giovani registrati - oltre 300 tirocini già attivati con il voucher mensile di 600 euro) • Bando Giovani & Imprese, per inserire giovani laureati in processi innovativi • Non più royalties “sotto attacco” delle altre Regioni, sedi di rigassificatori • Royalties fuori dal patto di stabilità • Rimodulazione della card benzina, che diventa social card • Battaglia con il Governo nazionale sull’articolo 38 • Rinegoziazione del memorandum con il governo Ripensare la governance • Approvazione Piano delle Performance e nuovo sistema di valutazione dei dipendenti regionali • Spending review: riduzione compensi e risparmi per oltre 3 mln di euro • Istituzione Stazione Unica Appalti • Focus dipartimentali • Protocollo d’intesa con ministro Lanzetta per sperimentare in Basilicata il riordino degli enti locali e le Unioni dei comuni • Istituzione tavolo della trasparenza Attivare “energie” per lo sviluppo • Bando Efficientamento energetico (10 mln di euro) • Reindustrializzazione siti inattivi (7 programmi di sviluppo finanziati) • Accordo Programma Distretto Murgia (12 progetti industriali finanziati) • Integrazione fondi rischi dei confidi (+ 3mln di euro) • Legge di istituzione del Fondo rotativo a favore delle PMI • Bando produzioni Lucana Film Commission finanziando tutte le domande pervenute Avviare l’Agenda digitale per superare il Digital Divide • Task Force sul digitale • Completamento copertura in fibra ottica 96% della popolazione • Pubblicazione del portale regionale Open Data con oltre 200 dataset • Realizzazione iBasilicata.it Il portale unico servizi online regionali • Distribuzione 20.000 firme digitali • Procedure bando per la banda ultra larga per 65 Comuni, Scuole e PA • Attivazione wi-fi negli uffici regionali • Adesione gratuita al progetto Go On con 150 eventi di alfabetizzazione digitale • Indizione gara pubblica per la realizzazione del Data Center regionale • Accordo con l’AGID per l’istituzione di un ufficio locale dell’Agenzia Ripartire velocemente il mondo agricolo • Liquidazione alluvionati dal 2003 • Riattivazione in Basilicata del FEP - Fondo Europeo per la Pesca • Raddoppio giornate forestali fino a 150 gg/uomo • Adozione del PSR 2014-2020 nel rispetto delle scadenze (luglio 2014) • Costituzione del fondo IVA per i soggetti non passivi • Velocizzazione della spesa dei fondi FEASR (dgr 1195 del 1/10/2014) • Sostegno all’avvio di impresa per 96 giovani agricoltori • Disegno di legge sull’olivicoltura del 29/12/2014 Occupazione, tra start up e stabilizzazione • Bando incentivi per l’occupazione stabile (richieste di contributo per 1662 lavoratori tra assunzioni e stabilizzazioni) • Percorso di stabilizzazione precari (circa 100 unità) • Assunzioni, collaborazioni e start up (nuovi fermenti, microcredito, murgia, reindustrializzazione, credito d’imposta, apprendistato, lucana film commission e ponte per l’occupazione) circa 2000 unità Rinforzare il sistema sanità per garantire i servizi al cittadino • Istituzione Centro medicina ambientale in Val D’Agri • Investimenti per la riqualificazione ospedali di Melfi (1 mln), Pescopagano (10 mln), Lagonegro (1,5 mln), Matera (1,3 mln), Villa D’agri (Risonanza magnetica) • Istituzione della Fondazione Basilicata Ricerca Biomedica • Registro tumori aggiornato al 2010 (nei prossimi 60 gg previsto agg. al 2011) • Realizzazione Ospedale unico di Lagonegro: parere positivo della conferenza dei servizi e avvio dei lavori entro aprile 2015 • Istituzione presidi 118 a Melfi ed Avigliano • Ristrutturazioni ospedali di Tinchi e Policoro • L’unica Regione in cui le Aziende Sanitarie hanno bilanci certificati e in attivo Avviare processi di Inclusione sociale, per non dimenticare gli ultimi • Avviamento del Reddito minimo di inserimento in accordo con le parti sociali • Proroga contratto forestali • Proroga finanziamento programma Copes Vincere la sfida lucana in Europa e nel mondo • Sostegno alla candidatura di Matera 2019 e istituzione della fondazione • Approvazione del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo per 289 mln di Euro • Sostegno alla partecipazione della Basilicata ad Expo2015 in qualità di capofila sul tema dell’Acqua Puntare sull’Ambiente, come risorsa da tutelare • Approvazione Piano Paesaggistico Regionale • Approvazione del quadro delle azioni prioritarie per la Rete Natura 2000 (dgr n. 1/10/2014) • Accordi, piani e protocolli di intesa per la tutela della natura (piano sentieri, habitat marini, gestione lago Pantano, gestione “grotticelle di Monticchio”) • Redazione e approvazione del piano di tutela delle acque • Rinegoziazione cronoprogram- ma per recuperare i 46 milioni previsti dall’ APQ con ISPRA per le bonifiche dei siti interesse nazionale Tito e Val Basento • Aggiudicazione del servizio di adeguamento del piano regionale dei rifiuti • Aggiudicazione della gara “Distretto G” per portare a termine lo Schema Idrico Basento – Bradano: 500 km di reti irrigue, 45 mln di euro. Un notevole impulso per l’agricoltura del Vulture Alto Bradano Innovare la Scuola lucana, per renderla competitiva e visionaria • APQ rafforzato per riqualificazione patrimonio edilizio scolastico (35 mln di euro) • Progetto di educazione alimentare “sano è lucano” • Bando Scuola InnovAttiva per progetti di innovazione didattica e tecnologica • Bando per MiniErasmus • Approvazione piano dimensionamento scolastico • Progetto di innovazione scolastica “i Visionari della Scuola” • Programma sperimentale per 5 istituti 2.0 Investire sulle infrastutture, riconnettere la Basilicata • Accordo programma quadro APQ con Governo e ANAS (1,9 mld) • Interventi finanziati per Potenza-Melfi, Fondovalle del Noce, itinerario Basentano, Tito-Brienza (400 mln) • Nuovi interventi per Salerno-Potenza-Bari, Matera-Fer- randina-Pisticci, Gioia del Colle-Matera, Murgia-Pollino • Ammodernamento ferrovia Potenza-Foggia (200 mln di euro) • 4 nuovi treni sulle linee FAL • Programma di riqualificazione sismica, energetica e ambientale del patrimonio pubblico XVI _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 SANGUE SULLE STRADE LUCANE GENNAIO _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 31 marzo 2014 7 MORTI SU STRADA E SUL LAVORO MARZO Era a bordo di un’auto che prima si è scontrata con un’altra vettura, poi è finita contro un muretto e infine ha preso fuoco Scontro sulla Potenza-Melfi, muore un 56enne di Pietragalla PIETRAGALLA - La Potenza-Melfi è tornata ad uccidere e, purtroppo, a spargere sangue e dolore, anche nel 2014, confermandosi come una delle arterie più pericolose dell’intera Regione. A gennaio ha perso la vita un 56enne di Pietragalla, Carmine Mennuti, dipendente delle Poste di Avigliano. L’uomo si trovava a bordo della sua Renault Clio quando si è scontrato con una Lancia Y e un autocarro. Terribile la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori, 118, vigili del fuoco, carabinieri e polizia stradale, giunti subito sul posto: per lui non c’è stato nulla da fare. Ferita invece, ma non in maniera grave, la donna al volante della Lancia. L’incidente è avvenuto in uno dei tratti da sempre più pericolosi, al chilometro 8, in località San Francesco, subito dopo l’uscita di Tiera Scalo. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Venerdì 17 gennaio 2014 9 STRADA POTENZA-MELFI Prima lo schianto, poi le fiamme Tragico incidente sabato notte vicino la stazione di Bella Muro, muore un 34enne di MICHELANGELO RUSSO BELLA- Una notte d’inferno per la cittadina murese. Un giovane 34enne ha perso la vita a causa di un incidente stradale. La vittima si chiamava Salvatore Parrillo, e lavorava come manutentore d’impiantistica per il rifornimento Gpl insieme ad un cugino. La tragedia si è consumata sul territorio bellese, nei pressi della stazione di Bella Muro e più precisamente all’altezza del distributore Q8. Era da poco passata la mezzanotte quando una Fiat Panda, a bordo della quale viaggiava Parrillo come passeggero, da Baragiano stava procedendo in direzione Muro Lucano. Nel frattempo dal piazzale della Q8 una Classe A Merce- corsa su un muretto situato ai margini della carreggiata, poco più avanti del distributore. La vettura pare abbia sbandato prima di finire sul muretto. A quel punto ha preso fuoco. Sul posto si sono precipitati personale dell’Anas, i carabinieri di e gli operatori del A bordo della Panda c’erano quattro Bella 118. Presenti anche i vigiovani. Gravi le condizioni del gili del fuoco per domaconducente, feriti in maniera lieve re le fiamme generatesi. Immediatamente si è altri due ragazzi, di cui un minorenne tentato di estrarre dalla Panda in fiamme le pera farne le spese è stato te. La Fiat Panda a segui- sone a bordo. Una volta il giovane 34enne, sedu- to dell’impatto partico- fuori dall’autovettura, to sul sedile anteriore, a larmente violento ha sin da subito sono parlato quindi del conducen- terminato la propria se gravi le condizioni del Il punto dove si è verificato l’incidente e la vittima des stava per immettersi sulla carreggiata in direzione opposta. Pochi attimi dopo il tragico scontro. Pare che siano sei le persone coinvolte, tutte di Muro Lucano. Quattro viaggiavano a bordo della Fiat Panda e due a bordo della Classe A. Ciò che è sicuro è che 34enne, immediatamente trasportato dagli operatori del 118 presso il San Carlo. Purtroppo Parrillo è deceduto proprio durante il trasporto in ospedale. Per quanto concerne gli altri ragazzi coinvolti nell’incidente, il conducente della Fiat Panda verserebbe in gravi condizioni. Altri due ragazzi, di cui uno minorenne, invece risultano feriti leggermente. Illesi gli altri. Sulla dinamica in ogni caso indagano con massimo riserbo i carabinieri. La notizia raggelante ha raggiunto la comunità di Muro Lucano soltanto nelle prime ore di ieri mattina. Incredulità e sgomento tra i cittadini del centro gerardino per la scomparsa del 34enne. Salvatore lascia i genitori e due sorelle. Inutili i soccorsi. La Cgil punta il dito contro il “mancato rispetto delle norme sulla sicurezza” LAURIA- Incidente sul lavoro fatale ieri in Basilicata. E’ accaduto intorno alle ore 13 all’interno del cantiere della galleria Renazza Nord, dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. A perdere la vita l’operaio Giuseppe Palagano, 55 anni di Lauria. Secondo quanto riferito dal personale presente sul posto, l’operaio, dell’impresa Lagonegro scarl, affidataria del contraente generale Consorzio Sis Scpa, mentre era a terra intento alla posa di alcuni elementi metallici utilizzati per il rivestimento provvisorio della galleria, per cause in corso di accertamento, ha perso l’equilibrio e, a causa della caduta, si è provocato un forte trauma contusivo nella zona frontale-tempiale. L’operaio è stato subito soccorso dai compagni di lavoro e dal- Cade e batte la testa, muore sul cantiere A3 Tragico incidente sul lavoro ieri in una galleria. Perde la vita un 55enne di Lauria La galleria nella quale ieri alle 13 è avvenuto il fatale incidente sul lavoro l’equipaggio dell’ambulanza e trasportato all’ospedale di Lagonegro dove è deceduto poco dopo il ricovero. Sul posto si sono subito portati il personale dell’Asl, polizia, carabinieri e ispettorato del lavoro per procedere all’accertamento dei fatti. Appena appresa la notizia, il presidente dell’Anas Pietro Ciucci ha espresso il proprio cordoglio e la propria solidarietà alla famiglia dell’operaio deceduto sul lavoro ed ha disposto la nomina di una Commissione per procedere alla verifica delle cause che possano aver determinato il tragico incidente. In una nota la Cgil di Potenza di dice «vicina» alla famiglia Palagano. Per il segretario generale Angelo Summa «non è più rinviabile una discussione seria e circostanziata sulle azioni da mettere in atto per porre un argine ad una situazione che sta diventando preoccupante e mette in luce tutti i limiti della mancata applicazione e del mancato controllo sul rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro». «Il sindacato, le istituzioni locali, le associazioni degli imprenditori - aggiunge Summa , dovrebbero avviare un percorso di collaborazione utile a sensibilizzare lavoratori e datori di lavoro sull’importanza di lavorare in sicurezza, per se stessi e per gli altri». Schianto a Bella-Muro, perde la vita un 34enne MURO LUCANO - A fine marzo una tragedia ha scosso l’intera comunità di Muro Lucano. Salvatore Parrillo, 34 anni, ha perso la vita a causa di un incidente stradale. La tragedia si è consumata sul territorio bellese, nei pressi della stazione di Bella Muro e più precisamente all’altezza del distributore Q8. Era da poco passata la mezzanotte quando una Fiat Panda, a bordo della quale viaggiava Parrillo come pas- LUGLIO Sabato 5 luglio 2014 METAPONTINO COLLINA MATERANA Finora la politica non ha fatto nulla. Il raddoppio dell’arteria sarà nell’agenda del presidente Pittella e dell’assessore Berlinguer? Un altro nome sulla lapide della Pz-Melfi Ieri sera l’ennesimo incidente mortale: perde la vita Carmine Mennuti, 56enne di Pietragalla di DARIO CENNAMO POTENZA- Ancora una vittima. L’ennesima. La Potenza-Melfi è tornata di nuovo a uccidere. A perdere la vita, questa volta, un 56enne di Pietragalla, Carmine Mennuti, dipendente delle Poste di Avigliano. L’uomo, ieri sera, erano circa le 18, si trovava a bordo della sua Renault Clio quando, per cause ancora da accertare, si è scontrato con una Lancia Y e un autocarro. Terribile la scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori, 118, vigili del fuoco, carabinieri e polizia stradale, giunti subito sul posto: per lui non c’è stato nulla da fare. Ferita invece, ma non in maniera grave, la donna al volante della Lancia. L’incidente è avvenuto in uno dei tratti da sempre più pericolosi, al chilometro 8, in L’incidente di ieri sera sulla Pz-Melfi (foto Rocco Esposito) località San Francesco, subito dopo l’uscita di Tiera Scalo, e ha comportato la chiusura al traffico del tratto stradale per diverse ore. Carmine Mennuti è però soltanto l’ultima vittima della Potenza-Melfi. Solo a novembre era toccato a un 50enne di Potenza. A settembre a un 27enne sempre del capoluogo. Una lista che, scorrendo a ritroso nel tempo, appare infinita. Lo scorso 27 di- cembre l’Anas ha pubblicato un bando per la messa in sicurezza di alcuni tratti nei comuni di Lagopesole, Avigliano, Atella e Rionero in Vulture. Venticinque milioni di euro i fondi stanziati. Ma già sappiamo, purtroppo, che servirà a poco. Perché l’unico modo per rendere davvero sicura questa arteria è procedere a un raddoppio delle corsie dal primo all’ultimo chilome- tro. Servirebbe un miliardo di euro, si è sempre detto. Forse meno. Ma la verità è che finora, questa strada, non è mai stata nei pensieri dei governi regionali che si sono susseguiti, figuriamoci di quelli nazionali, sempre troppo distratti rispetto alla Basilicata, complice anche una classe parlamentare che non si è certo distinta o semplicemente battuta sulla questione. Ecco per- ché ci auguriamo che il raddoppio della PotenzaMelfi entri a far parte dell’agenda del neo presidente Pittella, dopo essere stato snobbato dai suoi predecessori Bubbico e De Filippo. Non sarà facile, lo sappiamo. Ma sappiamo anche che senza una volontà politica sarà semplicemente impossibile. E’ un tema che va posto sul tavolo del governo nazionale. Sul quale vanno inter- cettati e programmati fondi (anche perché è un’opera che richiederebbe diversi anni per la realizzazione), sul quale serve un progetto cantierabile già nel cassetto (hai visto mai la possibilità di intercettare fondi europei non utilizzati e messi a disposizione). Un qualcosa, insomma, mai fatto in precedenza da chi ha amministrato la Regione Basilicata, salvo averla inserita in extremis nel Memorandum dei sogni (la messa in sicurezza, non il raddoppio) con più di qualche resistenza. Ma la volontà politica, lo ripetiamo, oggi spetta al neo governatore Pittella e all’assessore Berlinguer (sperando che qualcuno gliene abbia già parlato). In caso contrario, la lista delle vittime non potrà che continuare. Nell’indifferenza di chi avrebbe potuto. OTTOBRE Incidente mortale per un centauro materano MATERA - A luglio incidente mortale per un centauro della città dei Sassi sulla ex statale 175, Matera Metaponto, all’altezza dello svincolo per Ginosa, in provincia di Taranto. A perdere la vita Pierangelo Contini, di 47 anni di Matera che era alla guida di una moto di grossa cilindrata. Il centauro materano ha impattato violentemente un camioncino guidato da un uomo di Bernalda. Nulla da fare, Con- 2 tini è praticamente morto sul colpo e a nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118 accorsi sul posto: i soccorritori, infatti, non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Pierpaolo Contini non viaggiava da solo, con lui infatti c’era una donna di 45 anni, originaria di Santeramo in Colle che è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale materano “Madonna delle Grazie”. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 13 ottobre 2014 STRADE (E NON SOLO) ASSASSINE data da un giovane romeno che si era messo alla guida in stato di ebbrezza in compagnia di un connazionale. Riusciti dapprima a scansare una vettura - gli stranieri - subito dopo una curva e probabilmente ad alta velocità, non hanno potuto evitare l’urto con quella a bordo della quale viaggiavano Russo e Raimondi. Violentissimo l’impatto tra le due autovetture. Uno scontro che non ha lasciato scampo alle vittime, morte sul colpo. 22 Violento impatto con un camioncino all’altezza di Ginosa. Un morto ed un ferito grave METAPONTO- Incidente mortale sulla ex Ss 175 Matera-Metaponto tarda mattinata di ieri all’altezza dello svincolo per Ginosa. A perdere la vita Pierangelo Contini, di 47 anni di Matera che era alla guida di una moto di grossa cilidrata. Il centauro materano ha impattato violentemente un camioncino guidato da un uomo di Bernalda. Nulla da fare, Contini è praticamente morto sul colpo e a TINCHI- I lavori di miglioramento e di adeguamento sismico dell’ospedale di Tinchi di Pisticci “non comporteranno il trasferimento di servizi e di reparti in altre strutture sanitarie del territorio”, ma sarà dato mandato ai tecnici di elaborare soluzioni “per permettere lo svolgimento delle opere in condizioni di sicurezza e per allocare temporaneamente le attività del corpo B del complesso, maggiormente interessato dagli interventi, in alcuni locali da ricavare nel corpo A”. E’ quanto emerso ieri, nel corso di un incontro che si è tenuto nella Sala “Verrastro” della Regione Basilicata. Al termine della riunione - presieduta del governatore lucano, Marcello Pittella e dall’assessore regionale alla Salute, Flavia Franconi - si è stabilito che lunedì 7 luglio alle ore 16 ci sarà un sopralluogo nella struttura di Tinchi, da parte di un tavolo di coordinamento composto da tecnici e da rappresentanti della Regione Basilicata e dell’Asm. Hanno partecipato all’incontro, tra gli altri, i consiglieri regionali Nicola Benedetto (Cd), Roberto Cifarelli (Pd) e Luigi Bradascio (Pp), il direttore generale dell’Asm, PISTICCI- “In questi ultimi anni la classe dirigente ha preferito la politica dei grandi annunci, sicuramente più efficace nel breve periodo dal punto di vista elettorale, a quella del lavoro costante e silenzioso di tutti i giorni più efficace per la reale risoluzione dei problemi. In questa dinamica-si legge nella nota dei Giovani Democratici di Basilicata- purtroppo, troppe cose sono state dimenticate, molti problemi non sono stati affrontati. Queste leggerezze ed incapacità, come al solito, a pagarle sono stati i più Sangue sulla ex Ss 175 Matera-Metaponto nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118 accorsi sul posto. Per il personale sanitario ha solamente constatare il decesso dell’uomo. Pierpaolo Contini non viaggiava da solo, con lui infatti c’era una donna di 45 anni, originaria di Santeramo in Colle che è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale matera- no “Madonna delle Grazie” che si trova tutt’ora in prognosi riservata nel nosocomio della Città dei Sassi. Gli uomini dell’arma dei Carabinieri della stazione di Ginosa insieme al Nucleo operativo radiomobile di Castellaneta sono da ieri al vaglio di tutte le ipotesi per poter ricostruire la dinamica dell’accaduto. Da accertare le cause dell’incidente che è costata la vita al centauro materano. Lunedì verra eseguito un sopralluogo dei tecnici per garantire i servizi e la sicurezza ”Nessun trasferimento” L’ospedale di Tinchi non verrà “smantellato” durante i lavori di adeguamento sismico Tra le ipotesi c’è quella di far svolgere parte degli interventi nelle ore notturne e nei giorni festivi L’incontro in Regione e l’ospedale di Tinchi Rocco Maglietta, il direttore generale della presidenza della Regione Basilicata, Vito Marsico, il direttore generale alle Politiche per la persona, Donato Pafundi, il sindaco di Pisticci, Vito Di Trani, ma anche consulenti tecnici, funzionari, esperti e rappresentanti del comitato a difesa dell’ospedale di Tinchi. “L’ospedale di Tinchi per la politica - ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella deve essere assunto a sim- bolo di velocità e responsabilità nel dare risposte, e deve interrompere il corto circuito che c’è stato tra le istituzioni e i cittadini. Sare- mo veloci, compatibilmente con le criticità che ci troveremo di fronte. Siamo disposti - ha aggiunto - a mettere a disposizione le risor- se che saranno necessarie. Ma bisognerà comprimere il più possibile le attività per mantenere tutti i servizi fin quando dureranno i lavori, ben sapendo che ci sarà una situazione di costipazione che porterà disagi”. Nei prossimi giorni saranno elaborati progetti esecutivi “per andare - si è detto nel corso della riunione - nella direzione auspicata”. Ci saranno poi le fasi delle gare di appalto e dell’affidamento dei lavori, fino ad arrivare all’avvio del- le opere di messa in sicurezza. Per garantire il normale svolgimento delle attività ambulatoriali e specialistiche - durante gli interventi e con i cantieri aperti - saranno studiate diverse soluzioni. Tra quelle ipotizzate c’è anche quella di far svolgere parte degli interventi nelle ore notturne e nei giorni festivi. “Bisognerà - ha detto ancora Pittella - mettere insieme le diverse esigenze. Svolgere i lavori mantenendo tutti i servizi a Tinchi”. “Non si parla delle malattie degli operai di Pisticci Scalo” “Il governo regionale si dimentica dei lavoratori della Anic-Enichem” deboli. La storia dello stabilimento petrolchimico ex Anic/Enichem di Pisticci Scalo e dei suoi lavoratori è una delle tante vicende su cui la politica ha lasciato che a prevalere fosse la superficialità. In questi mesi quando si è parlato di Pisticci Scalo si è pensato prevalentemente al problema dei miasmi, che va assolutamente risolto, o al massimo alla necessaria attività di bonifica su cui si è ancora una volta in ritardo e i cui lavori ed appalti auspichiamo avvengano nel massimo della trasparenza. Di rado si è sentito parlare delle tante storie dei lavoratori dell’ex Anic deceduti. Deve fare tutto quanto possibile per rendere giustizia a questi cittadini. Ci faremo promotori di un ordine del giorno che impegni il consiglio regionale a spingere affinché anche lo stabilimento ex Enichem di Pisticci Scalo sia oggetto di un apposito atto che riconosca l’esposizione ad amianto per tutte le posizioni lavorative ivi operanti”. DICEMBRE Finisce con l’auto in un dirupo, incidente fatale per un 64enne Calvello, travolti e uccisi da un romeno ubriaco CALVELLO - Due morti e due feriti. E’ pesantissimo il bilancio del grave verificatosi una domenica di ottobre sulla strada provinciale 32 bis, nel territorio del Comune di Calvello. Nello scontro frontale fra una Punto e una Peugeut 406 hanno perso la vita un 56enne l’avvocato del foro di Potenza Romano Russo, originario di San Chirico Nuovo - e un 34enne, Domenico Raimondi, di Anzi. I due sono stati travolti da un’auto gui- seggero, da Baragiano stava procedendo in direzione Muro Lucano. Nel frattempo dal piazzale della Q8 una Classe A Mercedes stava per immettersi sulla carreggiata in direzione opposta. Pochi attimi dopo il tragico scontro. La Fiat Panda a seguito dell’impatto particolarmente violento ha terminato la propria corsa su un muretto situato ai margini della carreggiata, poco più avanti del distributore. Le terribili immagini dell’incidente avvenuto ieri mattina a Calvello Le vittime sono l’avvocato Romano Russo e il 34enne Domenico Raimondi. Feriti i due romeni a bordo dell’auto assassina Guidava ubriaco, travolge e uccide due uomini: terribile incidente a Calvello CALVELLO - Due morti e due feriti. E’ pesantissimo Al romeno alla guida della Peugeut è il bilancio del grave inci- stato registrato un tasso alcolemico dente verificatosi ieri mat- altissimo: ben 2,7 grammi tina intorno alle 7 sulla strada provinciale 32 bis, nel territorio del Comune di Calvello. Nello scontro frontale fra una Punto e una Peugeut 406 hanno perso la vita un 56enne l’avvocato del foro di Potenza Romano Russo, originario di San Chirico Nuovo - quando i loro destini si soe un 34enne, Domenico no incrociati con quelli di Raimondi, di Anzi. Gli oc- Raimondi e Russo, che incupanti della Peugeot - due vece si erano dati appunromeni, risultati positivi al- tamento la mattina presto l’alcotest per andare sono stati Tasso alcolemico in montatrasportati gna in cerca altissimo per con due elidi funghi. In cotteri al il romeno che viaggio verSan Carlo di so i boschi era alla guida del posto, si Potenza. Per loro un codisono visti ce rosso e uno giallo. Si letteralmente piombare tratta di un 28enne e un addosso l’auto guidata dai 25enne, operai con permes- romeni. Riusciti dapprima so di soggiorno. Rimango- a scansare una vettura - gli no piantonati in ospedale. stranieri - subito dopo una Pare che i romeni stesse- curva e probabilmente ad ro tornando da una festa alta velocità, non hanno po- tuto evitare l’urto con sposato, lascia moglie e quella a bordo della quale bimba di tre mesi. I loro corviaggiavano Russo e Rai- pi sono rimasti nelle macmondi. Violentissimo l’im- chine fino all’arrivo del mapatto tra le due autovettu- gistrato. Sul posto, oltre gli re come dioperatori del mostrano le Lo scontro frontale 118, anche i foto delle aucarabinieri e to ridotte ieri mattina intorno i vigili del ad un am- alle 7 sulla strada fuoco. Due masso di lale comunità miere. Uno provinciale 32 bis in lutto per scontro che una tragenon ha lasciato scampo al- dia che poteva essere evile vittime, morte sul colpo. tata. Al romeno alla guida L’avvocato Russo di San della Peugeut è stato regiChirico Nuovo - molto co- strato un tasso alcoleminosciuto a Potenza - è ma- co altissimo: ben 2,7 gramrito del gip Lucia Gesum- mi. Pari a 0,59 gr quello maria. Raimondi, di Anzi, dell’altro occupante. La Nuova del Sud 1° quotidiano regionale per copie vendute a Potenza e provincia (Rilevamento dati di vendita per il mese di settembre 2014) MONTEMURRO - A dicembre un Incidente mortale si è verificato sulla strada provinciale che collega Montemurro ad Armento, due centri della Val d’Agri. A perdere la vita un 64enne originario della provincia di Avellino che, molto probabilmente a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, ha perso il controllo dell’auto ed è finito in un dirupo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo, un medico irpino. Nella stessa giornata un altro incidente si era verificato sul tratto lucano dell’autostrada A3. Un’auto è uscita fuori strada con tutta probabilità a causa del fondo stradale bagnato. La persona alla guida ha riportato delle ferite ed è stato portato per i controlli del caso all’ospedale di Lagonegro. _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 XVII SANGUE SULLE STRADE LUCANE 4 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Sabato 22 novembre 2014 18 _Val d’Agri • Lagonegrese • Senisese • Pollino_ Sabato 29 novembre 2014 Il noto barista di Pecorone forse stava rientrando dal lavoro. Tra le cause dell’incidente asfalto viscido, stanchezza e nebbia STRADE INSANGUINATE Finisce nella scarpata e muore Fatale al 34enne Agostino Papaleo di Lauria l’uscita di strada con la sua Opel Tigra sulla Sinnica L’arteria si conferma tra le più pericolose anche per i guardrail 4 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Martedì 4 novembre 2014 I FATTI DI CRONACA Nel pomeriggio, a Irsina sulla Bradanica, in un altro incidente perde la vita un tunisino: grave l’altro passeggero Muore a 22 anni contro un palo Si schianta in auto con la madre tra S. Severino e Francavilla: la donna, ferita, è sotto choc Tragico destino nel giorno della commemorazione dei defunti per il 30enne Vincenzo Vaccaro Potentino muore a Roma con lo scooter di GIACOMO BLOISI Le operazioni di recupero dell’auto finita nel torrente Frida a San Severino Lucano Solo qualche settimana fa, a poca distanza dal luogo dell’incidente, in località Bosco Magnano, aveva perso la vita un altro giovane di 22 anni Stava rientrando a casa dopo una serata con gli amici. Oggi giornata di lutto cittadino. Alle 15 i funerali Finisce con l’auto nel torrente Frida Tragico incidente a San Severino Lucano. Perde la vita un ragazzo di 19 anni di CRISTINA LIBONATI SAN SEVERINO LU- Il 19enne, Giovanni Lauria che ha perso la vita nel CANO - Ancora una vit- tragico incidente tima della strada ed è ancora la comunità di San Severino Lucano a perdere un giovane. Il 19enne, Giovanni Lauria verso le 2:30 stava rientrando dopo aver trascorso la serata in compagnia di amici in località Bosco Principe. A casa, però, non è mai arrivato. Ad attenderlo sul ponte Cornale nella Contrada Cropani, al confine tra San Severino e Viggianello, il più brutto scherzo che il destino possa giocare. La sua auto, una Fiat Cinquecento, ha perso il controllo finendo nel torrente Frida, da un altezza di circa dieci metri. Allertati per il ritardo del figlio, i genitori hanno dapprima contattato gli amici Francavilla in S., un 85enne scomparso da ieri mattina FRANCAVILLA IN SINNI- Da ieri mattina non si hanno più notizie di Vincenzio Ciancia, 85enne di Francavilla in Sinni. L’anziano, come consuetudine, ieri mattina si è allontanato dalla sua abitazione per recarsi in campagna, da dove avrebbe fatto ritorno intorno alle 13 per il pranzo. I familiari, appena notata l’assenza, già nel primo pomeriggio hanno dato l’allarme e iniziato le ricerche. Allertati anche i carabinieri, la protezione civile e le stesse unità cinofile. Fino a ieri notte non si sono avute notizie dell’uomo che è cercato attivamente da diverse decine di persone. La speranza è che si sia smarrito e non sia riuscito a far rientro a casa. e poi hanno avviato le ricerche del ragazzo. Quando il padre di uno degli amici del ragazzo è arrivato in prossimità del ponte, notando il terreno segnato dai pneumatici dell’auto, ha capito quanto potesse essere accaduto. In quello stesso istante sul posto dove il figlio ha trovato la morte, è giunto il padre della vittima, il comandante della stazione dei carabinieri di San Severino, Michelangelo Lauria. Davanti ai suo occhi la scena più atroce al quale un genitore possa assistere. L’auto del figlio era precipitata nel burrone. A nulla è servito l’intervento del 118. All’arrivo dei sanitari per il diciannovenne non c’era più nulla da fare. Poco distante dall’auto il cellulare del ragazzo. Quel telefono che aveva continuato a squillare, mantenendo vivo un barlume di speranza, fino a spegnersi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di San Severino e Viggianello e i vigili del fuoco di Lauria. A pro- vocare l’incidente con molta probabilità l’asfalto reso viscido dalle foglie e dall’umidità. Da escludere l’alta velocità. Dopo la rimozione della Cinquecento si è, infatti, potuto constatare che l’ultima marcia inserita dal ragazzo era la seconda. Quel tratto di strada da tempo era stato segnalato dai cittadini della zona perché considerato pericoloso in quanto privo di barriere laterali. Ma è sempre troppo tardi per fare un processo alle intenzioni. Il dato di fatto, purtroppo, è che in un breve lasso di tempo la comunità di San Severino si trova a vivere un secondo lutto e a piangere un altra giovane vita stroncata prematuramente. Solo qualche settimana fa, a poca distanza dal luogo dell’incidente, in località Bosco Magnano, aveva perso la vita un altro giovane di 22 anni. E allora come oggi alla dolorosa notizia sui social network si sono susseguiti messaggi di saluto di amici e conoscenti ad un angelo che è volato in cielo troppo presto. Il sindaco Franco Fiore, in segno di rispetto e di partecipazione al dolore della famiglia coinvolta e dell’intera comunità, profondamente turbata e commossa per il triste evento, ha proclamato il lutto cittadino e la sospensione di ogni attività durante la cerimonia funebre prevista per oggi alle 15. LAURIA - Un’altra giovane vita vittima di un incidente stradale. Agostino Papaleo, barista 34enne originario di Pecorone di Lauria, era a bordo della sua Opel Tigra rossa attorno alle 3 e 30 del mattino sulla Strada Statale Sinnica, probabilmente stava rientrando da lavoro, quando nei pressi di Valle Salomone tra gli svincoli di Lauria e Latronico, per cause ancora in via di accertamento, ha perso il controllo della sua vettura, rompendo il guardrail e facendo un volo in una scarpata di diversi metri. Arrivati sul posto, gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che accertarne la morte. Agostino era conosciuto da tutti, poiché gestore di un locale proprio nelle vicinanze dove è accaduto il triste episodio, ed era considerato un tipo estroverso, solare, e cordiale. Ancora in via di accertamento appunto le cause dell’incidente, ma pare che l’asfalto reso viscido dall’umidità, la stanchezza o la scarsa visibilità, abbiano contribuito non poco al tragico accaduto. E’ l’ennesimo incidente che riguarda la Strada Statale Sinnica, che si conferma sempre di più un’arteria tra le più pericolose non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Proprio settimana scorsa l’area sud lucana aveva già pianto un’altra giovane vittima di San Severino Lucano, morta anch’egli in un incidente stradale. Nella mattinata di ieri, il tratto interessato dall’incidente, è stato percorribile solo in senso unico alternato, favorendo così le operazioni di recupero del corpo e del mezzo, ma causando non pochi disagi alla circolazione. Sul posto, oltre al personale del 118, erano presenti anche Carabinieri e Vigili del Fuoco. Intanto sono state avviate le indagini di rito, per stabilire con certezza le cause del tragico accaduto, anche se purtroppo una triste conferma è già presente, quella della perdita di un’altra giovane vita a causa di una strada ancora troppo pericolosa e dalla percorribilità ingannevole. Lo sfortunato Dario Dattoli di S. Severino POTENZA - Una domenica mattina trasformatasi in tragedia. Il destino ha voluto che perdesse la vita proprio nel giorno della commemorazione dei defunti. Stava rientrando nella sua abitazione di Roma, Vincenzo Vaccaro, il giovane potentino a bordo del suo scooter quando è stato investito da un altro giovane alla guida di una vettura che l’ha completamente travolto. A causa dell’impatto violento è morto sul colpo. Non c’è stato niente da fare per il trentenne all’arrivo dei soccorsi e delle forze di polizia, tranne che confermare il decesso. di ALESSANDRO PANUCCIO L’auto nella scarpata sulla Sinnica, la 34enne vittima Papaleo e i mezzi di soccorso Il sindaco Costanzo denuncia lo stato dell’arteria: in quel punto guardrail antiquato e barriere basse Agostino, Giovanni, Dario: 3 vittime in un mese Il novembre nero sulle strade dell’area sinnica: prima era toccato a un 19enne e un 22enne di NICOLETTA FANUELE S. SEVERINO L. - L’ennesima vittima della strada parla di giovane vita spezzata, quella di Agostino Papaleo, 34 anni, inghiottito dal terribile vuoto di una scarpata nel bel mezzo della Sinnica, mentre tornava a casa dal lavoro. Quella di Agostino è soltanto l’ultima di storie che si intrecciano. Storie tristi e che spesso hanno dell’incredibile. Una storia che si è ripetuta, quasi con lo stesso copione, ad appena una settimana dall’assurdo volo nel vuoto in cui è terminata, a pochi chilometri di distanza, nella vicina San Severino Lucano, la corsa di un’altra giovane vita, quella di Giovanni Lauria, 19 anni appena. Un destino assurdo quello di Giovanni che, di rientro a casa dopo una serata trascorsa con gli amici, ha trovato la morte in una delle tante curve di località Cornale, dove si è consumata la tragedia. Una maledetta curva e poi il volo nel vuoto, con l’auto 4 _ _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata Martedì 4 novembre 2014 I FATTI DI CRONACA perde la vita un tunisino: grave Bradanica, in un altro incidente Si schianta in auto con la madre tra S. Severino e Francavilla: la Lo sfortunato Dario Dattoli di S. Severino di ALESSANDRO PANUCCIO coS. SEVERINO L. - La è munità sanseverinese stata scossa ieri in tarda di mattinata dalla notizia ocun incidente mortale, 22 corso a un ragazzo di anni, Dario Dattoli. Il giovane, attorno mez- donna, ferita, è sotto choc defunti per il 30enne Vincenzo Potentino muore a Roma con lo Tragico destino nel giorno della commemorazione dei Vaccaro scooter Erano intono alle quatPOTENZA - Una dome- tro di mattina. Una nonica mattina trasforma- tizia che ha sconvolto intasi in tragedia. Il desti- teramente la famiglia. no ha voluto che perdes- Trentenne, laureatosi nel se la vita proprio all’Università degli stugiorno della commemo- di della Basilicata in razione dei defunti. Sta- biotecnologie viveva nelva rientrando nella sua la capitale dopo aver abitazione di Roma, Vin- che si schianta nel burrone, alto più di dieci metri, terminando la sua corsa nelle acque basse, ma gelide di un affluente del fiume Frida. Poi il buio. Quello stesso buio che si era ripetuto, neppure due settimane prima, in località Bosco Magnano, quando la strada si era portata via un’altra giovanissima vita, quella di Dario Dattoli, 22 anni, morto sul colpo dopo l’impatto contro un palo della pubblica illuminazione situato alla destra della carreggiata. Vite e sogni spezzati da quelle stesse strade che da sempre mietono giovani ed innocenti vittime, che come unica colpa hanno avuto quella di percorrere la stra- per il giovane passeggero per il quale è stato inutile l’arrivo dei soccorsi del 118, che ha invece prestato soccorso alla madre, la quale seppure sotto choc, ha riportato ferite lievi ed è ricoverata ma non risulta in pericolo di vita. Da- rio, figlio unico, era molto conosciuto in paese, così come il resto della famiglia, anche perché viveva quotidianamente a San Severino. Come spesso accade ultimamente, sui social si sono susseguiti commenti e ricordi di coetanei Erano intono alle quattro di mattina. Una notizia che ha sconvolto interamente la famiglia. Trentenne, laureatosi all’Università degli studi della Basilicata in biotecnologie viveva nella capitale dopo aver trovato lavoro. A Potenza, dove rientrava per gli affetti familiari, viveva con i genitori, in strada Sant’Oronzo. Sull’incidente sono in corso accertamenti. Ci sarebbero, da quanto si apprende da fonti vicine alla famiglia, dei testimoni. Per ora non è stata fissata la data del funerale per dare l’ultimo saluto al giovane. (i.d.m.) e conoscenti. Diversi i “R.i.p.” o frasi del tipo: “Ciao amicone ci mancherai, hai lasciato un grande vuoto”. Dattoli ha trascorso la notte nella cappella mortuaria del cimitero in attesa dei funerali. Sangue anche sulle L’incidente attorno alle 4 del mattino Il giovane, dottore in biotecnologie, lavorava nella Capitale. A Potenza viveva in strada S. Oronzo strade materane. Ieri pomeriggio sulla strada statale Bradanica, all’altezza di Irsina, ha perso la vita anche un cittadino di origini tunisine. Anch’egli viaggiava a bordo di un’auto insieme a un’altra persona, quando il mezzo è finito fuori strada per cause da accertare. Il 50enne africano è morto sul colpo, chi gli stava accanto, un 34enne di Irsina, è stato trasferito all’ospedale San Carlo di Potenza, dove versa in gravi condizioni. con molti capelli in più, e molto trascurati”. Il secondo avvistamento e’ avvenuto nel centro di Catanzaro. Infatti un dipendente dello stesso municipio e’ sicuro che fosse Ciro Cicalese quella persona che lo scorso martedì 28 ottobre, intorno alle 14.00 ha chiesto dei soldi per comprare le medicine. Infatti Ciro soffre di demenza vascolare degenerativa, e la moglie Gabriella costantemente li ricordava che doveva prendere i farmaci, ” tutto porta a mio marito ”, afferma Gabriella che non ha perso la speranza di ritrovarlo. ” Le ul- time notizie che arrivano sempre da Catanzaro sono per noi una grande felicita’, tutto corrisponde, il modo di camminare di Ciro, anche come si pone, con molta gentilezza, era il suo vivere la massima educazione, ora non può ricordare nulla e sta’ vagando per quella zona, ma sono sicurissima che può essere lui”. Cosi conclude la moglie di Ciro Cicalese, che coglie l’occasione di ringraziare forze dell’ordine, volontari, e poi cita anche il sindaco di Policoro, affinche’ porga attenzione su questa situazione, ” so’ che e’ una persona piena di valori, molto attenta, prego il dott. Rocco Leone che attivi tutti gli strumenti in suo possesso affinche’ mio marito torni a casa dai suoi cari e da sua figlia Megghy”. Quest’ultima si e’ recata più volte a Catanzaro affiggendo manifesti in ogni parte, senza pero’ rintracciare il suo papà, ora le speranze crescono, e tutti vogliono riportare Ciro a casa. La famiglia è ottimista: vano il sopralluogo dei carabinieri ma le ricerche continuano l’altro passeggero Muore a 22 anni contro un palo Nel pomeriggio, a Irsina sulla S. SEVERINO L. - La comunità sanseverinese è stata scossa ieri in tarda mattinata dalla notizia di un incidente mortale, occorso a un ragazzo di 22 anni, Dario Dattoli. Il giovane, attorno a mezzogiorno, viaggiava con la madre, che era alla guida di una Fiat 500, sulla strada di collegamento che conduce da San Severino Lucano a Francavilla in Sinni, in località bosco Magnano. La donna, ha perso il controllo dell’automobile, per cause in via di accertamento. Il veicolo sbandando è finito contro un palo dell’illuminazione. Impatto rivelatosi fatale Il titolo del 4 novembre scorso su Dattoli dell’auto finita Le operazioni di recupero San Severino Lucano nel torrente Frida a una serata con gli amici. fa, a poca Solo qualche settimana in distanza dal luogo dell’incidente, aveva perso località Bosco Magnano, di 22 anni la vita un altro giovane Oggi giornata di lutto cittadino. Alle 15 i funerali Finisce con l’auto nel torrente Frida Stava rientrando a casa dopo Tragico incidente a San Severino di CRISTINA LIBONATI Lucano. Perde la vita un ragazzo di 19 anni Doppio avvistamento a Catanzaro Cicalese, il ragionere scomparso da Policoro notato in centro da due persone che ha perso la vita nel Il 19enne, Giovanni Lauria LUSAN SEVERINO tragico incidente vitCANO - Ancora una antima della strada ed è cora la comunità di San San Severino e ViggiaSeverino Lucano a per- nello, il più brutto sch dere un giovane. Il 19enverne, Giovanni Lauria so le 2:30 stava rientrand o avviato le ri- Il titolo del 22 novembre su Lauria da sbagliata nel momento sbagliato. La morte di Papaleo è stata commentata anche dal sindaco di Episcopia, Biagio Costanzo, che non ha dubbi.“Anche questa, a parere del sottoscritto, è dovuta allo stato della Sinnica. In quel punto ci sono ancora guardrail di tipo antiquato e la barriera è bassa.Quante battaglie -si chiede il sindaco- dovremo ancora fare con l’Anas, per adeguare tutto il tratto, come il ponte di Seluci, dove é deceduto per simili motivi, il nostro compaesano Antonio Papandrea? Il risparmio su una barriera, non varrà mai una vita umana. Se si rimane su strada, pur sbattendo, ci si può salvare”. di DOMENICO SANTOPIETRO le della benemerita Fra- lese, che risulta facilmencassi e i suoi uomini stan- te riconoscibile per la sua POLICORO – Il ragionie- no continuando le ricer- camminata flemmatica, re partenopeo Ciro Cica- che. Attualmente sembra i suoi occhi azzurri e la lese e’ stato avvistato che si stanno visionando sua altezza (mt 1,80), viene avvolta nuovamente ieri mattina alcune telecamere della sempre piu’ a Catanzaro da un pizzico da due perdi mistero. sone. L’avvi13 limitrofi _Matera e Provincia_ Comuni i pure L’uomo avvistamento è Modarelli (FI): sensibilizzare in zona Lido. L’appello di Cicalese ha un’abitazione stato più volstato fatto sia te a Catanzaalle ore 7.00 molecolare cane del nel Catanzarese: vane anche le ricerche Scomparso da Policoro e avvistato ro, è Ciro opda un fruttipure un sovendolo, e susia? Dopo le bito dopo inaffannose ritorno alle ore cerche sul8.15 in corso l’intero territorio Mazzini preszo- della cittadina policorese, so il noto bar na, com- luogo dove si sono perse “Imperiale”. presa quella del caffè “Im- le sue tracce lo scorso 28 La moglie Gabriella Martucci e la figlia periale”. La famiglia agosto, tutto faceva preMargherita (Megghy), esprime ottimismo per sumere a un immediato hanno immediatamente queste ultime notizie, ritrovamento in terra allertato il comando ca- anche perché “la spe- calabra. Infatti subito rabinieri di Catanzaro, ranza non si perde mai”, dopo quel giorno e’ stache sono intervenuti sul come afferma Gabriella. to avvistato, prima a TreLa scomparsa del 62en- bisacce, dopodiché a Villuogo, ma di Ciro neanche l’ombra. Però l’ufficia- ne napoletano, Ciro Cica- lapiana lido, e in ultimo Lunedì 27 ottobre 2014 Due mesi senza notizie di Ciro che ani quotidian am ente POLICORO – Dom Ciro e da fine abbia fatto saranno due i mesi a tutè lanciano l’appello quando Ciro Cicalese ti coloro che lo avessescomparso dal centro ro avvistato di chiam aIn jonico di Policoro. i re subito le forze dell’orocquesto arco di tempo dine. D el caso se n’è familiari hanno girato cupato anche la nota soin lungo e largo non “Chi l’ma trasmissione Tv ile lo il comprensorio ha visto?” e una sim anche la vicina Cala- su Rai1. Nel frattempo bria, soprattutto la pro- anche sul piano istituvin cia di Catanzaro, zionale serpeggia predove sarebbe stato avvi- occupazione sulle sorstato. Forze dell’ordine ti di questo turista nae volontari della Prote- poletano con abitazione zione civile nei giorni in via Catone nella zoseguenti hanno setac- na Lido del centro joniete ciato campagne e pin so- co. Infatti il presiden unate ma le loro ricerche co- del Consiglio com no state vane. Così le di Policoro, Gianlu me quelle del supercane molecolare appositamente arrivato, grazie all’associazion Vito Cicalese è scomparso lo scorso 28 agosto dalla zona lido di Policoro de- re, perdita di lucidità, egli amministratori e necessita di cure m gli altri Comuni nel sen- diche quasi giornaliere. sibilizzare i loro cittadi- Il 28 agosto in sella alni affinchè siano vigi- la sua bicicletta rientrali nei loro paesi, perife- va da mare a casa insierie, contrade in quanto me alla moglie, la quarinon è escluso che sia in cui si ello le nel momento celmasto in zona. N è avvicinata al can stesso tempo verifiche- lo di casa per entrare e sorò in prefettura se ci due ruoper posizionare la gino le condizioni te nella rastrelliera, un secondo pattuglia- randosi non ha più viro mento della zona, l’ag Erano ha sto suo marito. ore di Policoro, da dove circa le 19:00. Nelle fatto perdere le tracce. La speranza dei familiari è la speranza di tut- Vito Cicalese e il titolo della Nuova di qualche giorno fa a Catanzaro, presso la stazione ferroviaria. Tutte le testimonianze fanno supporre che siano abbastanza veritiere, le stesse persone che hanno intravisto il signor Ciro, hanno immediatamente avvertito le forze dell’ordine, e poi hanno anche incontrato i famigliari di Ciro. A rafforzare l’ottimismo di Megghy e Gabriella, vi sono anche altri due avvistamenti, lo scorso 25 ottobre alle 12.30 in contrada aranceto, con la signora Annarita Caracciolo, la quale non mostra alcun dubbio, ” tutto corrisponde a lui, la camminata strana, l’altezza, però In tre diversi incidenti hanno perso la vita Dario Dattoli, Giovanni Lauria e Agostino Papaleo Tre giovani vite spezzate Un mese di novembre funestato dalle tragedie sulle strade dell’area sud della regione di NICOLETTA FANUELE SAN SEVERINO L. Un 2014 nero quello vissuto sulle strade lucane. Una chiusura d’anno agghiacciante che racconta di tre giovani vite spezzate, di sogni interrotti e di un dolore incolmabile. Tre le giovani vittime della strada nell’area sud della regione, in appena un mese. Dario Dattoli, 22 anni e tanti sogni nel cassetto, quel maledetto 4 novembre stava percorrendo l’arteria che collega San Severino Lucano alla vicina Francavilla in compagnia della madre; all’altezza di Bosco Magnano l’impatto fatale contro un palo della pubblica illuminazione. Dario perde la vita sul colpo, la madre resterà pressoché illesa. Strazio e disperazione avvolgono la piccola comunità di San Severino, che non lo sapeva ancora, ma da lì a poco sarebbe stata scossa da un’altra tragedia. È notte e fa freddo, il primo vero freddo avvertivo nell’area sud, Giovanni Lauria, 19 anni ed un luminoso futuro dinanzi, dopo una serata trascorsa in compagnia di amici, sta rincasando quando all’altezza di località Cornale la sua auto viene inghiottita dal vuoto di un bur- rone che lo farà precipitare sul letto di un affluente del fiume Frida. Il corpo senza vita di Giovanni verrà ritrovato in mattinata, dopo l’allarme lanciato dai genitori e dai colleghi di lavoro, accanto alla sua Fiat 500. San Severino precipita nuovamente nel dolore e nella disperazione. Due giovani figli della comunità sanseverinese strappati all’affetto della famiglia e degli amici in appena due settimane. Trascorrono pochi giorni, il destino dimostra, ancora una volta, la sua puntualità. La notte e la strada, questa volta la Sinnica, si portano via un altro giovane lucano: Agostino Papa- leo, 34 anni di Lauria, mentre stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro, intorno alle 2.30 di notte, trova la morte in un terribile tratto della Sinnica, una delle arterie più insanguinate della regione. Agostino, un ragazzone pieno di gioia di vivere, è la terza vittima in appena un mese. Tre giovani vite stroncate, legate da un triste e terribile destino. Tre storie che si intrecciano. Tre giovani vite innocenti, che altra colpa non hanno avuto se non quella di percorrere la strada sbagliata nel momento sbagliato, proprio quando il destino ha avuto la sua puntualità. XVIII _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 LA CRONACA IN BREVE MARZO 2 LUGLIO _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Sabato 29 marzo 2014 ”SPIONI” IN REGIONE Ieri l’avvocato Golia in Procura per denunciare l’accaduto. Il ritrovamento risale a diversi giorni fa, ma non aveva destato allarme Cimici in Regione per “spiare” la giunta Pittella A sinistra la microspia ritrovata nei pressi del distributore delle bevande automatico di bevande posto al piano terra del palazzo della Giunta regionale da un addetto alle pulizie. Un episodio che, come sottolineato in una nota diffusa ieri dalla Regione, “non aveva suscitato, in un primo momento, particolare allarme”. All’indomani della scoperta delle altre due microspie consegnate direttamente dal presidente Pittella agli inquirenti, però, quello stesso episodio, “inizialmente sottovalutato, ha acquisito una dimensione non trascurabile, se non addirittura inquietante”. E così, ieri mattina, anche per dare agli inquirenti un quadro completo di quanto accaduto, l’avvocato Pasquale Golia, responsabile dell’Ufficio Provveditorato e Patrimonio della Regione Basilicata, si è presentato in Procura a Potenza per formalizzare una nuova denuncia contro ignoti. La registrazione del film è stata interrotta, ma i colpi di scena, c’è da giurarci, non sono di certo finiti. essere in qualche modo ascoltate anche all’esterno. Tra le microspie scoperte nella sala Verrastro e quella ritrovata nei pressi del distributore di bevande, le differenze sarebbero però evidenti. Ed ecco che vie- ne fuori un altro interrogativo fondamentale: i due ritrovamenti sono collegati? E’ stata la stessa mano a piazzare le tre cimici o bisogna prepararsi a fare i conti con una seconda talpa? (F.D.V.) di FABRIZIO DI VITO Nella foto in alto la sede POTENZA - A Marzo il ritrovamento di alcune “cimici” nel palazzo della Regione Basilicata, ha destato molta sorpresa e sospetti. I dispositivi sono stati analizzati per diversi giorni dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del tribunale di Potenza. Si tratta di microspie di natura artigianale, ma in ogni caso di ottima fattura. Non è chiaro, però, chi ha deciso di spiare in quel modo le mosse della giunta Pittella e, soprattutto, per quale motivo. La presenza di una batteria autonoma lascia pensare che l’obiettivo era a lungo termine. Oltre alle due cimici trovate nella sala Verrastro, gli inquirenti hanno rinvenuto un altro dispositivo nei pressi di un distributore di bevande, ma i due ritrovamenti non sarebbero collegati. La caccia alla ”talpa”, in ogni caso, nel 2014 non ha dato i frutti sperati. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 22 settembre 2014 7 I FATTI DEL GIORNO POTENZA - La vicenda della Regione Basilicata a inizia ad assumere con- Potenza torni degni del copione di un film di spionaggio. Non sarà però di certo facile risalire al regista dell’ennesima “spy story” in salsa lucana. Gli attori, loro malribadendo la _ _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata grado massima fidu2 IA protagocia nel loro POLITICA E GIUDIZIAR di tutti i miei collaboratori” certezza assoluta sulla lealtà nisti, sooperato. La stato trovato nulla: ho la “Nella mia stanza non è no il precaccia alla “talnella sala Verrastro” sidente pa” è partita, Pittella allontana veleni e sospetti: “Erano “I dispositivi sono Microspie in Regione, il presidente stati ritrovati per della Rema il regista pura casualità a seguito di un intervento tecnico gione, potrebbe aver per riparare un Marcello agito anche da Pittella, e lontano, servenla sua ins e dosi di meri esecutori. tera giundi novem- Nemmeno il tempo di ta compobre, c’erano orecchie provare a dare una rista dai quattro asindiscrete. Due micro- sposta ai tanti interrosessori esterni. Nella spie sono state trovate gativi che da un paio di sala Verrastro, dove i per caso sotto il tavo- giorni riempiono i corcinque si riuniscono lo, durante le operazio- ridoi di viale Verrastro spesso per mettere in ni di riparazione di un che nella giornata di ieatto la “rivoluzione de- microfono. Nei giorni ri il mistero si è arricmocratica” annunciata scorsi il presidente Pit- chito di un nuovo pardal neo governatore tella ha subito allonta- ticolare, inizialmente all’indomani delle ele- nato ombre e sospetti trascurato. Una decina zioni dello scorso me- dai suoi collaboratori, di giorni fa, infatti, La cimice trovata nei pressi del distributore delle bevande al piano terra del palazzo della Giunta regionale ”Spy story” in Regione, nuovo colpo di scena: trovata una terza microspia Venerdì 28 marzo 2014 ” ”Le cimici spiavano l’intera giunta POTENZA - Il presidente Pittella allontana sospet- Nella foto in basso il presiviti e veleni e chiarisce la dente della Regione cenda relativa al ritrova- Basilicata, Marcello Pittella mento di due “microufspie” all’interno degli avfici Regionali. “A mio goviso – ha sottolineato il una vernatore attraverso in nota ufficiale – siamo presenza di un tentativo di (per fortuna sventato) che spiare la Giunta, più il solo presidente. Il ritrovamento di due dispositivi (di cui uno apparentemente fuori uso) è infatti avvenuto nella Sala V una “cimice” decisamente meno “professionale” di quelle ritrovate nella sala dove si riunisce la giunta, è stata ritrovata nei pressi del distributore Gli inquirenti stanno analizzando i dispositivi. Ora è caccia alla “talpa” Le cimici trovate nella sala Verrastro sono di ottima fattura ma “artigianali” POTENZA - Il ritrovamento di una terza cimice nel palazzo della Regione Basilicata, in un luogo diverso da quello dove erano state scoperte le altre due, apre nuovi fronti d’indagine e moltiplica le domande a cui servirà dare delle risposte. Da un paio di giorni, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del tribunale di Potenza stanno analizzando i dispositivi trovati sotto un tavolo nella sala della giunta regionale. Dai primi accertamenti, pare che si tratti di due microspie di natura molto probabilmente “artigianale”, ma comunque di ottima fattura. A realizzarle, quindi, sarebbe stata una mano esperta. Ma chi stava spiando le mosse della giunta Pittella? E, soprattutto, perchè? Al momento è impossibile dirlo, ma l’ipotesi di cimici piazzate dalle forze dell’ordine come atto d’indagine continua a perdere consistenza con il passare delle ore. Resta decisamente in piedi, invece, quella relativa alla presenza di una “talpa” che potrebbe aver agito in prima per- sona o grazie all’aiuto di altre persone. Il dispositivo trovato dai tecnici che stavano riparando un microfono della sala Verrastro potrebbe essere stato posizionato, con relativa facilità, in pochi secondi. Ma da chi? E quando? All’interno della cimice, inoltre, potrebbe anche esserci una memoria in grado di acquisire tutti i rumori e le conversazioni captate. Il dispositivo, inoltre, è dotato di una batteria autonoma. Due elementi assolutamente da non trascurare, dal momento che potrebbero dimo- Nella foto un dispositivo simile a quello ritrovato alcuni giorni fa nella sala della Giunta regionale strare come l’obiettivo della talpa fosse quello di “spiare” a lungo la giunta regionale e non solo in un determinato giorno o appuntamento. Resta da capire, poi, se le tracce audio captate dalle cimici potevano Sequestro preventivo per la ex Siderpotenza POTENZA - Sequestro preventivo per la ex Siderpotenza, al centro di un’inchiesta sulle emissioni in atmosfera dell’impianto siderurgico del capoluogo. Dopo un mese e mezzo di stop, la produzione è ripresa a settembre quando il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Potenza aveva concesso alla proprietà la facoltà d’uso della struttura, permettendo così ai circa 250 operai dell’azienda di tornare regolarmente al lavoro. Il lavoro del pool di periti della Procura di Potenza (l’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero, Francesco Basentini), composto anche da un esperto già impegnato nel caso Ilva a Taranto, aveva evidenziato emissioni dannose per l’ambiente e, di conseguenza, per la salute umana. I limiti previsti dalla legge per diossina, furani e monossido di carbonio erano stat superati di poco. SETTEMBRE SABATO 26 LUGLIO 2014 L’aviatore lucano, originario di Stigliano, era considerato il “mago dell’aria” L’ultima acrobazia, è morto Francesco Fornabaio POTENZA- Lo hanno visto spegnere il motore, avvitarsi in una delle manovre acrobatiche più classiche, e poi precipitare a candela al suolo. È morto così ieri pomeriggio, davanti agli occhi dei 5000 spettatori del «Fly Venice» al Lido di Venezia, Francesco Fornabaio, campione italiano, e lucano, la cui fama di aviatore da anni aveva varcato i confini nazionali, tanto da fargli meritare l’appellativo di «mago dell’aria». L’ultima magia è però finita sulla spiaggia di San Nicolò, a fianco delle capanne balneari e di una striscia d’asfalto. Saranno ora la magistratura e i tecnici inviati dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo a cercare di capire cosa possa essere accaduto, dopo i primi rilievi effettuati da Carabinieri e vigili del fuoco. Sia l’aereo, un modernissimo Breitling Xtreme 3000, che l’area in cui è avvenuto l’incidente, proprio a ridosso del mare, sono stati posti sotto sequestro, mentre per il cadavere è stata disposta l’autopsia. Fornabaio, 57 anni, padre di tre figli, era nato a Stigliano, in provincia di Matera, e risiedeva a Milano, ma si allenava spesso in provincia di Udine, a Campoformido. Aveva totalizzato oltre 2000 ore di volo, di cui la metà da pilota acrobatico. Dai colleghi veniva considerato molto esperto, un simbolo della scuola italiana. Campione della categoria nel 2014 e campione iridato, era membro dal 2002 della nazionale di acrobazia aerea. Pochi minuti dopo la notizia del- Francesco Fornabaio è morto ieri pomeriggio davanti agli occhi dei 5000 spettatori del «Fly Venice» al Lido di Venezia la morte, la sua pagina Facebook ha iniziato a riempirsi dei messaggi, accorati, di fan e colleghi. «Non ci posso credere, un amico, VENOSA- Sgomento e incredulità a Venosa per la tragica morte di Dario Di Liberti, il 28enne che nel tardo pomeriggio di sabato ha perso la vita in un incidente sulla Bradanica, nei pressi di Montemilone. Dario era un brillante dentista e lavorava presso la Polimedica di Melfi e tutti lo ricordano come un ragazzo solare. Sabato, al termine di uno spensierato pomeriggio trascorso con amici in campagna, dove la comitiva aveva deciso di pranzare un grande uomo» scrive Giuseppe, mentre Liviano lo ricorda come «una persona straordinaria e unica» e Dimitri lo saluta dicendo «Poca confidenza, grande rispetto. Ciao Uomo». «Muore a Venezia Francesco Fornabaio campione mondiale di volo acrobati- A Venezia l’ultima “acrobazia” dell’aviatore lucano Fornabaio co straordinario e coraggioso lucano» scrive invece in un tweet il sottosegretario ed ex governatore lucano Vito De Filippo. Fornabaio è la terza vittima del cielo di questo fine settimana, dopo l’incidente avvenuto sabato alla periferia di Vigevano e costato la vita a un pilota di ultraleggero e a uno spettatore. All’elenco sono da aggiungere otto feriti: uno nel milanese, dove sabato è caduto un ultraleggero il cui pilota è ricoverato in gravi condizio- Venosa sotto shock per la morte del 28enne Dario Di Liberti Un pranzo con gli amici in campagna, poi l’incidente mentre tornava a casa La Fiat 500 sul carroattrezzi dopo l’incidente insieme, e dopo aver terminato le pulizie, Dario aveva recuperato l’immondizia e, in compagnia della sua fidanzata, Il giovane dentista lavorava alla Polimedica di Melfi si era messo alla guida della sua Fiat 500 per tornare a casa. Purtroppo, per cause ancora da accertare, il giovane ha perso il ni in ospedale, e altri due a Vidor, in provincia di Treviso. Qui l’incidente è accaduto ieri mattina in fase di atterraggio: feriti il pilota, finito su una collinetta che fiancheggia l’aviosuperficie, e il passeggero. E sempre ieri, nel vercellese, durante l’annuale ’Festa dell’Arià di Varallo Sesia, cinque persone (quattro passeggeri e il pilota) sono rimaste ferite per il brusco atterraggio di un elicottero turistico di una società privata. controllo dell’auto e in seguito ad un impatto violentissimo, è morto sul colpo. A nulla è valso l’arrivo dei soccorsi. La fidanzata, 19enne, ora in stato di shock e ricoverata al San Carlo di Potenza per fratture alla caviglia, fatica ancora a realizzare quanto è successo. La famiglia, straziata dal dolore, e gli amici, ancora increduli, parlano di lui come una ragazzo straordinario, intelligente, simpatico, dalla risata e dall’umorismo contagiosi. OTTOBRE VENEZIA - Lo hanno visto spegnere il motore, avvitarsi in una delle manovre acrobatiche più classiche, e poi precipitare a candela al suolo. È morto così, davanti agli occhi dei 5000 spettatori del «Fly Venice» al Lido di Venezia, Francesco Fornabaio, campione italiano, e lucano, la cui fama di aviatore da anni aveva varcato i confini nazionali, tanto da fargli meritare l’appellativo di «mago dell’aria». L’ultima magia è però finita sulla spiag- gia di San Nicolò. Fornabaio, 57 anni, padre di tre figli, era nato a Stigliano, in provincia di Matera, e risiedeva a Milano, ma si allenava spesso in provincia di Udine, a Campoformido. Aveva totalizzato oltre 2000 ore di volo, di cui la metà da pilota acrobatico. Dai colleghi veniva considerato un simbolo della scuola italiana. Campione della categoria nel 2014 e campione iridato, era membro dal 2002 della nazionale di acrobazia aerea. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Giovedì 16 ottobre 2014 3 LA CRONACA GIUDIZIARIA BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 205 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40726 > 9 771721 248002 Posto sotto sequestro lo stabilimento siderurgico di Potenza. Due dirigenti del gruppo Pittini indagati “Non è disastro ambientale” Lavoratori dal prefetto Verranno chiesti gli ammortizzatori sociali Blocco delle lavorazioni, imposti alcuni interventi per abbattere le emissioni. Messa in libertà dei circa 250 operai Momenti di tensione in piazza Mario Pagano con un comitato ambientalista Rosa: Berlinguer si dimetta ALLE PAGINE 2,3 E 4 “Fumi nocivi”, la Procura spegne la SiderPotenza Braia e Luongo si contendono Paradiso e Lacorazza. Ma l’Assemblea è un rebus La Provincia di Potenza rischia di saltare tutti questi tagli La pretattica del Pd tra dubbi il“Con dissesto è inevitabile” diffidenze e pallottoliere Valluzzi convince i sindaci Ingorgo nel Centro(sinistra) per entrare nella Casa dei Moderati I tre candidati a guidare il Pd lucano. A PAGINA 5 Neppure l’accordo tra big (per il voto segreto) darà la certezza a uno dei candidati. Clima pesante e da ultima spiaggia: nessuno si fida di nessuno Il premier Renzi battezza la “lucana” Jeep Renegade I sindaci in Provincia da Valluzzi. A PAGINA 9 La conferenza stampa organizzata ieri dal Cd.A PAG. 7 Serie D. Oggi la presentazione del tecnico del Potenza Il giorno di Giacomarro Lauria Renzi con i 3 operai di Melfi e Marchionne.A PAG. 11 La denuncia di un disabile dopo la festa di S. Giacomo: non ho potuto assistere al concerto perché il palco era troppo grande Si rafforza la richiesta di sos alla Regione: “Serve un contributo straordinario di solidarietà e risposte forti su strade e scuole” Calcio a 5/A2 Pagliarulo per l’Avis Policoro NELLO SPORT Appuntamento alle 12 al Viviani. NELLO SPORT A PAGINA 18 Lega Pro Scalise si “avvicina” al Matera NELLO SPORT OTTOBRE Il giudice ha cambiato l’accusa, ipotizzando il dolo eventuale Pignola, violenza sessuale su minorenne disabile, due arresti PIGNOLA - Accusati di violenza sessuale di gruppo su una ragazza di appena 16 anni affetta da problemi al linguaggio e da un lieve ritardo mentale, M.C e G.M. due giovani, rispettivamente di 24 e 19 anni, uno di Pignola e l’altro di Potenza, sono stati posti ai domiciliari dalla Squadra Mobile della Questura di Potenza. I fatti risalgono alla sera del 17 gennaio scorso e si sarebbero verificati all’interno di un edificio abbandonato vicino alla scuola media di Pignola. I due ragazzi avrebbero dapprima contattato la ragazza, conosciuta nei mesi precedenti, e le hanno successivamente dato appuntamento in paese, dove l’adolescente è arrivata in compagnia di una cugina. A quel punto, la sedicenne è stata convinta ad entrare nell’edificio abbandonato: qui, uno dei due ragazzi ne avrebbe abusato sessualmente, mentre l’altro teneva in mano un telefono cellulare per “illuminare” la scena. “E’ stato un omicidio volontario” Ubriaco al volante, il gip Palma convalida l’arresto del 28enne rumeno Vasile Munteanu che domenica mattina sulla strada Calvello-Anzi ha travolto ed ucciso due persone Potenza, dove il giova- to trovato un tasso di al- scorso l’intera nottata Nell’incidente ne rumeno era stato tra- col di 2,7, superiore di ad una festa. L’avvocahanno perso la sferito nella giornata di quasi cinque volte al li- to Russo e Domenico martedì dopo essere mite consentito), consa- Raimondi, invece, si vita l’avvocato stato dimesso dall’ospe- pevole dei rischi ai qua- erano dati appuntamenRomano Russo, dale San Carlo di Poten- li stava andando incon- to la mattina presto per za. L’altra novità ri- tro. Dopo aver evitato andare in montagna in 56 anni e guarda il capo d’impu- l’impatto con altre auto cerca di funghi. Poi in Domenico tazione: il 28enne non ed aver più volte inva- pochi attimi si è consuRaimondi, 34 anni dovrà rispondere di so la corsia opposta in mata la tragedia. Ora POTENZA - Il gip del tribunale di Potenza, Amerigo Palma, ha convalidato l’arresto di Valise Munteanu, il 28enne rumeno che domenica mattina, ubriaco alla guida, ha travolto con la Peugeot sulla quale viaggiava con un connazionale la Panda sulla quale si trovavano l’avvocato Romano Russo, 56 anni, e Domenico Raimondi, 34 anni, entrambi morti sul colpo dopo il terribile schianto verificatosi sulla provinciale 32bis, nel territorio di Calvello. La decisione è arrivata ieri, al termine dell’udienza di convalida del fermo che si è svolta nel carcere di omicidio colposo plurimo, ma bensì di omicidio volontario con dolo eventuale. A Vasile Munteanu viene quindi contestato di essersi messo alla guida ubriaco (nel suo sangue è sta- un rettilineo, la Peugeot guidata dal giovane rumeno ha travolto a tutta velocità la Panda, non lasciando scampo alle due vittime. I due rumeni stavano rientrando dopo aver tra- sarà un processo ad accertare il livello di responsabilità dell’indagato. Resta da capire se la Procura opterà per la richiesta di rinvio a giudizio o per quella del rito immediato. Gli abusi sarebbero stati consumati all’interno di un edificio abbandonato nei pressi della scuola media Minorenne disabile violentata dal ”branco” Pignola, agli arresti domiciliari due giovani di 24 e 19 anni. I fatti risalgono allo scorso mese di gennaio di FABRIZIO DI VITO POTENZA - Accusati di violenza sessuale di gruppo su una ragazza di appena 16 anni affetta da problemi al linguaggio e da un lieve ritardo mentale, M.C e G.M. due giovani, rispettivamente di 24 e 19 anni, uno di Pignola e l’altro di Potenza, sono stati posti agli arresti domiciliari dalla Squadra Mobile della Questura di Potenza. I fatti risalgono alla sera del 17 gennaio scorso e si sarebbero verificati all’interno di un edificio abbandonato vicino alla scuola media di Pignola. I due ragazzi avrebbero dapprima contattato La violenza si sarebbe consumata la sera del 17 gennaio scorso a Pignola la ragazza, conosciuta nei mesi precedenti, e le hanno successivamente dato appuntamento in paese, dove l’adolescente è arrivata in compagnia di una cugina. A quel punPOTENZA - “Ho sempre viata all’assessore regio- lutare l’adozione di provto, la sedicenne è stata concercato di capire come fos- nale alla Salute, Flavia vedimenti nei confronti vinta ad entrare nell’edisero andate le cose, ma il Franconi e al presidente dei vertici dell’ospedale ficio abbandonato: qui, primario mi rispose che della Regione Basilicata, San Carlo di Potenza. Nei uno dei due ragazzi ne dovevo tacere sulla vicen- Marcello Pittella. Sapona- mesi scorsi Saponara è avrebbe abusato sessualda, altrimenti il direttore ra, lo ricordiamo, per uscito vincitore da un conmente, mentre l’altro tegenerale mi avrebbe licen- l’azienda ospedaliera del tenzioso con l’azienda neva in mano un telefono ziato”. Fausto Saponara, capoluogo è l’autore del- ospedaliera da centinaia cellulare per “illuminare” uno dei cardiochirurghi la registrazione choc nel- di migliaia di euro relatila scena. Nè la cugina delsospesi dall’ospedale San la quale il dottor Michele vo al suo demansionamenla vittima, né un’altra Carlo nell’ambito delle Cavone si autoaccusa di to e nella lettera inviata alamica delle due ragazze indagini interne sulla “aver lasciato deliberata- la Franconi e Pittella sot(che era fuori), né altri due morte della signora Elisa, mente ammazzare una tolinea che, a suo avviso, amici degli arrestati hanla paziente calabrese di 71 persona”, e per questo mo- la direzione del San Carno pensato di intervenire. anni deceduta nel maggio tivo è stato sospeso in via lo era più volte venuta a Dopo aver subito la violendel 2013 dopo un’opera- cautelare. Lui, però, con- conoscenza della vicenda za, la ragazza disabile, ovzione per la sostituzione tinua a negare ogni adde- della signora Elisa. Afferviamente molto scossa della valvola aortica, rac- bito e lo ha ribadito anche mazioni che l’azienda per quello che le era capiconta la sua verità in una all’assessore e al governa- ospedaliera aveva categotato, ha fatto capire alla lunga comunicazione in- tore, chiedendo loro di va- ricamente smentito poco madre che era accaduto qualcosa ed è stata porta- ta in ospedale per essere sura cautelare degli arrevisitata e medicata. Dopo sti domiciliari per i due inla visita in ospedale è sta- dagati. Nel frattempo le into chiesto l’intervento del- dagini proseguono per acla polizia. A quel punto (e certare eventuali respondopo la sesabilità delgnalazione Agli indagati viene le altre perdi un’insesone pregnante di contestato il reato senti quella sostegno) sera nei di violenza sono scattapressi delsessuale di gruppo. te le indagil’edificio abni, rafforzabandonato Le indagini te da diverdove si saproseguono se testimorebbe connianze e dalsumata la l’interrogatorio della vit- violenza ai danni della mitima, alla presenza di norenne disabile. Nei uno psicologo. Il pubbli- prossimi giorni entramco ministero Anna Gloria bi i giovani dovranno Piccininni ha quindi chie- presentarsi davanti agli sto ed ottenuto dal gip del inquirenti per l’interrogatribunale di Potenza la mi- torio di garanzia. Donna morta al San Carlo, Saponara scrive all’assessore Franconi: “Il primario mi disse di tacere altrimenti il dg mi avrebbe licenziato” più di un mese fa. Nel frattempo proseguono le indagini del pubblico ministero, Anna Gloria Piccininni. Gli accertamenti della Procura erano scattate nell’inverno scorso, dopo un esposto anonimo. Ad aggiungere particolari inquietanti alla vicenda ci ha pensato l’intercettazione ambientale che abbiamo pubblicato integralmente nell’edizione di ieri. Un audio che racchiude il contenuto di una riunione tra cinque medici, con precisi riferimenti a presunti errori ed omissioni. Chi ha parteci- pato a quella riunione nella sala medici? E perchè qualcuno si prende la briga di spiegare agli altri come comportarsi durante l’eventuale interrogatorio? Sono solo gli ultimi due interrogativi di una storia che presenta ancora troppe zone d’ombra. (F.D.V.) Tentate estorsioni sui cantieri della Salerno-Reggio, tre fermi POTENZA - Automezzi incendiati, telefonate intimidatorie e ordigni artigianali piazzati nei pressi delle abitazioni delle vittime. Sono i metodi utilizzati dalle tre persone arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Lagonegro con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. In carcere sono finiti Biagio Riccio, 50enne di Lagonegro e Eugenio Torino, 39enne di Maratea, mentre domiciliari per Guerino Buldo, 52enne di Sasso di Castal- da. Secondo l’accusa i primi due avrebbero programmato una serie di richieste estorsive precedute o seguite da attentati, anche incendiari, ai danni di alcune imprese edili e di alcuni esercizi commerciali facenti capo ad imprenditori e commercianti nel territorio di Lagonegro. I destinatari delle minacce e degli atti intimidatori sono tutti risultati impegnati nei lavori di ammodernamento del tratto lucano dell’autostrada SalernoReggio Calabria. _Speciale 2014_ XIX Mercoledì 31 dicembre 2014 LA TRAGEDIA DI MATERA La tragedia fa riscoprire una “città fragile”. Dodici indagati e assistenza “a singhiozzo” per le famiglie colpite Il crollo e l’immenso dolore L’11 gennaio collassa un palazzo a Vico Piave. Muore Antonella Favale e due mesi dopo Nicola Oreste MATERA - Sembra un’eternità ma è passato meno di un anno da quando Matera si è risvegliata in un incubo che per molti non è ancora finito. Era l’11 gennaio 2014 quando alle 8 del mattino la città fu scossa da una terribile tragedia, il cedimento di una palazzina in Vico Piave. Nel crollo perse la vita la giovane Antonella Favale e a distanza di due mesi l’ingegnere comunale Nicola Oreste, inizialmente trovato vivo dopo essere sopravvissuto per ben 13 ore sotto le macerie. Mentre una terza persona, Sara Elia, fu fortunatamente tirata fuori dalle macerie tre ore dopo il crollo. La vicenda ha avuto anche dei risvolti giudiziari. Infatti a due settimane dal crollo, la Procura della Repubblica di Matera aprì un’indagine per disastro ed omicidio colposo, coordinata dal pubblico ministero, Annunziata Cazzetta, iscrivendo nel registro degli indagati 12 persone, tra cui proprio l’ingegnere Oreste e sua moglie Ornella Cianfrone. Inoltre, i due tecnici dei vigili del fuoco Domenico Masciandaro e Maddalena Lisanti, l’ingegnere Emanuele Lamacchia Acito, tecnico del Comune di Matera e redattore del verbale dopo il sopralluogo del 23 dicembre 2013, la dirigente ai lavori pubblici del Comune, Delia Maria Tomaselli, il proprietario del locale sottostante il palazzo oggetto di riqualificazione per realizzare un ristorante-pizzeria, Nicola Andrisani, il progettista dei lavori, l’architet- to Rossella Bisceglie, l’autore dei calcoli statici nel cantiere, l’ingegnere Francesco Paolo Luceri, il titolare dell’impresa esecutrice dei lavori, Rieco, Emanuele Taccardi, il direttore del cantiere Francesco Paolo Andrisani e il collaudatore dei lavori, l’ingegnere Vincenzo Andrisani. Oltre ai 12 indagati, il provvedimento fu notificato anche ad altre 42 persone, considerate parti lese nell’inchiesta tra i parenti delle vittime del crollo, proprietari ed affittuari, oltre al Comune di Matera. E pochi giorni dopo fu anche nominato un pool di periti tec- nici d’ufficio per indagare sulle cause del cedimento strutturale, tra cui il professionista barese Michele Colella e Caterina Di Maio, docente di Geotecnica presso l’Università degli Studi della Basilicata e ingegneri strutturisti e tecnici delle costruzioni. Una tragedia che ancora oggi continua. Il consigliere comunale Pedicini lamentava come a fine ottobre fosse stato concesso un assegno di soli 2000 euro alle 9 famiglie colpite dal crollo Ma a fine novembre il sindaco ha ricordato che “il Comune di Matera ha affrontato l’emergenza interamente con i propri fondi considerato che ad oggi non ha ricevuto i pur minimi interventi per i quali si era impegnata la Regione Basilicata (30 mila per l’autonoma sistemazione e 200 mila euro per gli interventi urgenti)”. Insomma, dopo il dolore, l’emergenza non è ancora finita. DOMENICA 12 GENNAIO 2014 Anno IX - N. 11 € 1,20 In Basilicata in tandem con Il Mattino 40112 > 9 771721 248002 Una tragedia annunciata. Da giorni i condomini denunciavano crepe nelle pareti dopo alcuni lavori a piano terra per una pizzeria. Aperta un’inchiesta Sotto le macerie Veleni tra Cd e Pd Spunta un’intesa di ottobre per un posto in giunta a Benedetto. Con l’esecutivo esterno voluto da Pittella ora scoppia il caos e c’è chi rovescia il tavolo A PAGINA 11 2^ Divisione Il Melfi ad Aversa pronto a sfoderare il “killer instinct” esterno Sel a congresso Futuro e rapporti con il centrosinistra, ma resta la rottura A PAGINA 9 Potenza Comune “succursale” di viale Verrastro: 4 ex consiglieri in campo A PAGINA 16 Calcio a 5, A2. Il derby promuove l’Eraclea. Potenza sempre più giù Serie D Matera per il riscatto, Francavilla e Real fuori casa APRILE Scanzano, escavatore in fiamme in un villaggio Metaponto, festa e Altre ruspe a fuoco: mega rissa tra romeni racket a Scanzano? METAPONTO - Una serata iniziata tra i festeggiamenti termina con una rissa spaventosa. Schiaffi, calci, pugni e tre persone che finiscono in manette. Tutto è iniziato intorno alla mezzanotte di una sera di fine marzo, nel centro abitato di Metaponto quando il personale della stazione dei carabinieri di Metaponto, in stretta collaborazione con il nucleo operativo e radiomobile della compagnia ed i colleghi della guardia di finanza del posto giunti in ausilio, hanno tratto in arresto per rissa in flagranza di reato tre persone di nazionalita romena. I tre individui. O.I. di 26 anni, P.N. di 28 anni e P.L. di 22 anni, dopo un litigio per futili motivi avvenuto dentro l’abitazione di uno dei tre, dove si erano ritrovati per festeggiare un compleanno, hanno dato vita ad una rissa molto violenta sfociata sulla pubblica via. Solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze ulteriori e più gravi e i tre sono stati fermati e accompagnati negli uffici del comando di Metaponto. Dopo i rilevi fotosegnaletici gli uomini sono stati sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria di Matera. Nel solo mese di marzo 10 le persone attestate nella flagranza in circa un mese. www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] Crolla una palazzina a Matera Dopo il “miracolo” dell’ingegnere estratto vivo dopo 13 ore, le lacriime per la 31enne Antonella Favale, trovata morta sotto una trave MARZO SCANZANO J. - Una storia che si ripete. In pochi giorni a fine marzo escavatori dato alle fiamme. E’ accaduto a Scanzano Jonico nei pressi di un villaggio turistico. Il fuoco ha distrutto le uniche parti infiammabili, come la cabina di comando e i condotti idraulici che servono per muovere il braccio meccanico. La ditta di Montalbano, proprietaria dell’escavatore aveva appena allestito il cantiere per la costruzione del complesso turistico. Uno degli episodi che ha fatto riemergere quest’anno lo spauracchio racket lungo la fascia jonica, preceduto due settimane prima a un altro mezzo meccanico, di una ditta di Policoro, che stava lavorando alla realizzazione di una pista ciclabile e l’allargamento della provinciale che collega Scanzano a Montalbano Jonico. Al momento dell’atto criminale, questa volta, il mezzo si trovava nel parcheggio di una struttura alberghiera lì vicino, dove era stata cambiata una gomma forata. I malviventi hanno potuto così sfruttare l’isolamento della zona e il favore delle tenebre per agire indisturbati. Il titolare della ditta proprietaria del mezzo ha detto di non aver subito minacce o richieste di denaro. Circostanze molto simili a quelle di episodi analoghi avvenuti in passato e che fanno temere un ritorno nella zona della malavita organizzata e del racket. (gi.col.) BASILICATA www.lanuovatv.it GIUGNO SCANZANO JONICO - Il paese delle ruspe bruciate. A Scanzano Jonico non c’è pace per gli escavatori che sembrano essere diventati ormai il bersaglio preferito di malviventi e delinquenti. Due mezzi della locale ditta Lezzi sono stati distrutti dalle fiamme. La polizia del commissariato di Policoro ha aperto le indagini per cercare di ricostruire l’accaduto, mentre nel corso della giornata sarebbero stati sentiti dagli inquirenti alcuni testimoni, tra cui il proprietario dell’impresa. Da capire soprattutto il movente di un incendio che appare di natura dolosa. Già qualche mese fa a distanza di pochi giorni altri due escavatori erano stati dati alle fiamme. Il primo operava davanti allo stadio, sulla strada provinciale che collega il centro cittadino di Scanzano Jonico a Montalbano, per lavori di ammodernamento dell’arteria e per la realizzazione di una pista ciclabile. Il secondo era impegnato nella zona di lido Torre per la realizzazione di un villaggio turistico. All’epoca l’incubo del racket e della malavita organizzata si è rimaterializzato in maniera preoccupante. Questi strani incendi a bersagli sempre uguali sembrano sempre meno una coincidenza. Gli inquirenti indagano ma al momento non trapela nulla, se non il fatto che il proprietario della ditta Lezzi nega di aver avuto in passato avvisi o minacce. Le immagini del crollo. DA PAGINA 2 A 7 Il caso Mangia la pizza con forchetta e coltello: scoppia lo “scandalo” per De Blasio A PAGINA 24 Volley A2/M La Coserplast si arena in semifinale nella Final Four di Coppa Basket, L2S Una fase del derby di ieri disputatosi al PalaPergola di Potenza. NELLO SPORT La Bawer ospita Firenze per vendicare la sconfitta dell’andata GIUGNO Policoro, bruciano auto vicino la Chiesa Madre POLICORO - Un odore acre nel cuore della notte. Fuoco e fiamme che si levavano al cielo da un’auto parcheggiata in via Papa Giovanni XXIII, nelle vicinanze della Chiesa Madre. La tranquilla nottata di Policoro è stata interrotta con le sirene di vigili del fuoco e carabinieri che correvano all’impazzata. Un’auto, parcheggiata nella strada parallela a quella che costeggia la piazza principale, è stata improvvisamente avvolta dalle fiamme. Due delle tre auto danneggiate appartenevano allo stesso proprietario, una persona giudicata da tutti tranquilla e che, secondo quanto riferito dall’Arma, non ha a che fare con il mondo criminale locale. Per questo gli inquirenti mantengono un basso profilo senza però tralasciare nessuna pista. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Policoro, guidati dal capitano Michelangelo Lo Buono, sono partite immediatamente ma al momento non ci sono che ipotesi su cosa abbia scaturito la prima scintilla. Secondo alcuni abitanti della zona sarebbe stato trovato un tappo di una tanica di benzina, notizia però non confermata dagli stessi inquirenti. Inoltre potrebbe essere un ritrovamento del tutto casuale ed estraneo ai fatti data la vicinanza dei cassonetti, spesso stracolmi di spazzatura. Certo è che ormai appena c’è un incendio anomalo, o sospetto, scatta la psicosi e l’incubo del racket. XX _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 LA CRONACA IN BREVE DICEMBRE _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Domenica 14 dicembre 2014 3 I FATTI DEL GIORNO APRILE La donna si è buttata dalle scale per sfuggire alle fiamme. Ferita gravemente la figlia 26enne e il fratello Bari, si lancia dalle scale per sfuggire alle fiamme e muore BARI - Si lancia dalle scale per sfuggire alle fiamme che stavano avvolgendo il suo appartamento, ma precipita nel vuoto e muore. Tragedia a Bari, dove Michela Corvaglia, 53enne originaria di Potenza, ha perso la vita in seguito ad un incendio divampato all’interno di un condominio di corso Cavour, in pieno centro. La donna, in preda al panico, si sarebbe lanciata nella tromba delle scale per scappare dalle fiamme. La tragedia ha coinvolto anche altre tre per- 10 sone, appartenenti allo stesso nucleo familiare della donna, rimaste ferite in modo piuttosto grave. Le persone che sono state soccorse sono Giovanni Corvaglia, di 54 anni, anche lui potentino e fratello della vittima, che si era rintanato in un bagno dell’abitazione, una ragazza di 26 anni, Valentina Russo, figlia della vittima ed una donna anziana, Maria Santoro, di 82 anni, originaria della provincia di Lecce e mamma di Michela Corvaglia. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Martedì 7 ottobre 2014 CRONACA GIUDIZIARIA Incendio in un appartamento a Bari, perde la vita una 53enne di Potenza BARI - Si lancia dalle scale per sfuggire alle fiamme che stavano avvolgendo il suo appartamento, ma precipita nel vuoto e muore. Tragedia ieri mattina all’alba a Bari, dove Michela Corvaglia, 53enne originaria di Potenza, ha perso la vita in seguito ad un incendio divampato all’interno di un condominio di corso Cavour, in pieno centro. La donna, in preda al panico, si sarebbe lanciata nella tromba delle scale per scappare dalle fiamme e dalle esalazioni, ferendosi mortalmente. La tragedia ha coinvolto anche altre tre persone, appartenenti allo stesso nucleo familiare della donna, rimaste ferite in modo piuttosto grave. Due di esse hanno cercato scampo cercando di calarsi dal balcone dell’abitazione, al terzo piano dell’edificio, ma una è caduta rovinosamente procu- La tragedia mattina in pieno centro a Bari. Deceduta una donna di Potenza, feriti anche figlia di 26enne e fratello ricoverati in prognosi riservata in ospedale randosi ferite gravi. Le persone che sono state soccorse sono Giovanni Corvaglia, di 54 anni, anche lui potentino e fratello della vittima, che si era rintanato in un bagno dell’abitazione, una ragazza di 26 anni, Valentina Russo, figlia della vittima ed una donna anziana, Maria Santoro, di 82 anni, originaria della provincia di Lecce e mamma di Michela Corvaglia. L’episodio si è verificato poco dopo le 5 al ci- vico 127 del corso, in un palazzo adiacente la rampa del cavalcavia. I soccorsi da parte dei pompieri e dei sanitari del 118 sono stati piuttosto celeri secondo il racconto dei testimoni. Tante le persone che si sono riversate in strada dopo le urla e il trambusto provenienti dall’edificio. Secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, giunti sul posto assieme alla Polizia municipale, agli agenti di polizia e al 118, l’incendio potrebbe essere stato provocato da un corto circuito innescato da un allacciamento abusivo ad una centralina dell’Enel, ma sono in corso ulteriori verifiche per cercare di ricostruire nei dettagli la genesi e lo sviluppo del rogo. I feriti sono stati trasportati in «codice rosso» al Pronto soccorso del Policlinico del capoluogo barese e le loro condizioni destano preoccupazione. (F.D.V.) Un barista ha lanciato l’allarme: “I soccorsi sono arrivati subito” Il racconto di un testimone oculare: “Ho visto la donna che si lanciava nel vuoto” Avrebbe potuto avere un bilancio assai più drammatico il rogo divampato stamani in un appartamento del centralissimo corso Cavour, a Bari, che ha provocato un morto e tre feriti. A far accorrere i soccorritori è stata la telefonata di Giacomo Minischetti, titolare di un bar nella vicina via Carulli. «Ho visto che usciva fumo dal portone del palazzo - riferisce Minischetti all’ANSA - e subito ho chiamato le Forze dell’ordine, primi di tutto i vigili del fuoco. Poi ho visto che alcune persone chiedevano aiuto e ho chiamato il 118. Sono stati così veloci che sono arrivati subito. Poi ho visto sa fare». L’uomo dice di dall’incendio. «Ero solo e la donna che si buttava aver visto le fiamme, mi sono spaventato» agdal balcone. Volevo dare percependo poi subito il giunge, sottolineando la aiuto, ma non sapevo co- cattivo odore prodotto bravura di Matteo, il vi- Immediato l’intervento dei vigili del fuoco e dei soccorsi una donna che abitava nella stessa zona: ”Sono stata svegliata da un fortissimo odore di bruciato, al punto da pensare che potesse arrivare dal mio albero di Natale, le cui luci in realtà erano spente. Sono subito corsa giù ed ho incontrato il barista che aveva già lanciato l’allarme”. L’immobile dove sono divampate le fiamme è stato sequestrato. Già il 5 agosto scorso nello stesso stabile si era verificato un algile del fuoco che per pri- è stata trovata a cavalcio- tro incendio in un apparmo è entrato nell’appar- ni sull’unica finestra del- tamento, al terzo piano: tamento salvando Maria l’abitazione. Poco dopo è una coppia rimase intosSantoro, di 82 anni, che giunta sul posto anche sicata dal fumo. OTTOBRE POTENZA - E’ stato condannato a 24 anni di reclusione per l’omicidio di Donato Abruzzese. Dorino Stefanutti ha evitato l’ergastolo, come chiesto dal pubblico ministero Francesco Basentini, ma non una pena esemplare. Stefanutti, pregiudicato potentino, per i giudici ha ucciso, la notte tra il 28 ed il 29 aprile del 2013, Donato Abruzzese, il 45enne freddato a colpi di pistola nei pressi della sua abitazione in via Parigi, a Potenza. All’ex pugile contestato l’omicidio aggravato dai futili motivi e dal metodo mafioso e il processo con rito abbreviato nei suoi confronti si avvia alle battute con- POTENZA- Appena usciti dal carcere avevano riannodato i fili del clan, rigenerandolo e tornando a gestire le attività illecite con metodi mafiosi. Orlando D’Oronzo, 56 anni, detto ’Fratello grandè, e Nicola De Vitis, 46 anni, il“’Fratello piccolo”, erano già stati protagonisti a Taranto della sanguinosa guerra di mala che tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta provocò 160 morti ammazzati. Erano alleati con Tonino Modeo, meglio conosciuto come “Il messicano”, che si contrapponeva al gruppo dei fratellastri Riccardo, Gianfranco e Claudio Modeo. La Polizia ieri ha disarticolato nuovamente il clan D’Oronzo-De Vitis dando esecuzione a 52 ordinanze di custodia cautelare (49 in carcere e tre ai domiciliari) emesse dal gip del tribunale di Lecce Alcide Maritati su richiesta del pubblico ministero della Dda Alessio Coccioli. Gli arresti sono stati eseguiti tra Taranto, Verona, Bergamo, Sassari, Matera, Bari, Lecce, Brindisi, Foggia, Napoli e Reggio Calabria. Sono tre ancora i latitan- La difesa aveva chiesto l’assoluzione. L’agguato sotto casa in via Parigi dopo una serata passata a cenare nello stesso locale L’ex pugile Stefanutti clusive. La sentenza del gup del tribunale di Potenza, Rosa Larocca, è stata pronunciata ieri pomeriggio. La difesa dell’unico imputato, rappresentata dall’avvocato Rita Di Ciommo, aveva invece insistito per l’assoluzione. Agli inquirenti Stefanutti ha sempre detto di aver agito per legittima difesa (dopo essere stato colpito ad una gamba) e di essere arrivato sotto l’abitazione di Abruzzese disarmato, per poi prendere la pistola da una terza persona presente al momento della sparatoria. Una rico- struzione che non ha mai convinto gli inquirenti. Il reo confesso si sarebbe recato in via Parigi intorno all’una di quella domenica notte per avere un chiarimento con La Polizia ha disarticolato il clan Oronzo-De Vitis che si stava riorganizzando Mafia jonica, 52 arresti della Dda di Lecce: accuse anche a Salvatore Scarcia di Policoro ti. L’organizzazione criminale, rigeneratasi in breve tempo dopo la scarcerazione dei due boss, era dedita alle estorsioni, al traffico di droga, alle rapine e alla detenzione di armi e munizioni. Ma nel fascicolo d’inchiesta non mancano episodi cruenti come omicidi e tentati omicidi. Nicola De Vitis, già condannato a 25 anni di reclusione per aver partecipato all’uccisione di Cosima Ceci (la mamma dei Modeo), è ritenuto anche il mandante dell’omicidio di Tonino Santagato, di 57 anni, ammazzato il 29 maggio del 2013 in via Mazzini. Per questo delitto sono già stati condannati a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato i fratelli Giovanni e Salvatore Pascalicchio. La vittima fu raggiunta da cinque colpi di pistola perchè avrebbe cercato di impedire ai due fratelli di vendere le cozze in una zona situata nei pressi della sua abitazio- Salvatore Scarcia ne. Anche Orlando D’Oronzo, uscito dal carcere alla fine del 2012 con l’imposizione del soggiorno obbligato a Sassari, non aveva perso la sua capacità di intimidazione. Ma la nuova mafia, come hanno sottolineato nel corso di una conferenza stampa il procuratore capo della Dda di Lecce Cataldo Motta, il sostituto della procura nazionale antimafia Francesco Mandoi e il questore di Taranto Enzo Mangini, volutamente cercava di ’cambiare immagine e mantene- Direttore responsabile: Domenico Parrella Editore: Agebas Srl - Socio Unico Capitale sociale interamente versato € 500.000,00 Redazione Potenza Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected]. - [email protected] re un basso profilo. A De Vitis, infatti, avevano consigliato di «vestirsi bene e di essere meno rozzo». «Ci deve preoccupare il fatto - ha precisato Mandoi - che dietro l’assenza di episodi eclatanti ci sia una strategia che vuole portare all’accettazione dei crimini. Questa nuova strategia della mafia, non solo quella tarantina, serve ad allontanare l’indignazione sociale dai fenomeni mafiosi e ad indebolire l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine». Tra le persone arrestate nel blitz ’Alias’ c’è l’imprenditore Fabrizio Pomes, di 48 anni, già presidente del Centro sportivo Magna Grecia ed ex segretario provinciale del nuovo Psi, che risponde di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. Secondo l’accusa, avrebbe fiancheggiato l’organizzazione, creando per la gestione della struttura comu- nale cooperative di cui facevano parte anche due pregiudicati condannati per associazione mafiosa. In carcere sono tornati anche altri volti noti della criminalità tarantina: Francesco Scarci, Gaetano Diodato, Roberto Rug- TRIBUNALE DI POTENZA Abruzzese dopo alcuni screzi di natura personale. I due, qualche ora prima, avevano cenato nello stesso locale, ma a tavoli diversi. Quell’incontro, tuttavia, non era servito ad appianare i contrasti e così, poche ore dopo Stefanutti sarebbe arrivato in via Parigi e avrebbe citofonato a casa Abruzzese. Davanti al portone sarebbe poi scoppiata la sparatoria fatale al 45enne, la cui dinamica presenta ancora punti da chiarire. Nonostante il rito abbreviato, l’accusa aveva chiesto il massimo della pena, poi non accolta dal gup Larocca che ha condannato l’imputato a 24 anni di reclusione. gieri, Calogero Bonsignore, Pietro Leone, Francesco Leone (già arrestato per l’omicidio di Nicola Nibbio). Boss, luogotenenti e gregari di una criminalità ancora in grado di operare sul territorio. Oggi l’ordinanza è stata notificata anche al pregiudicato Salvatore Scarcia, di Policoro, ritenuto responsabile della detenzione finalizzata allo spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. TRIBUNALE DI POTENZA ESEC. IMM. N. 3/11 R.G.E. ESEC. IMM. N. 132/08 R.G.E. Lotto unico - Comune di Picerno, Corso V. Emanuele, 51. Piena proprietà di immobile su 3 livelli (piano T, p. 1º e p. 2º sottotetto), costituito da: locale pertinenziale attualmente utilizzato come deposito al p. terra; abitazione al p. 1º composta da ambiente soggiorno/pranzo con angolo cottura (dotato di balcone), 2 camere, bagno e antibagno; mansarda al p. 2º sottotetto con camino a parete, bagno e antibagno, 2 camere e ripostiglio. L'immobile è attualmente occupato dagli esecutati fino all'esito della procedura esecutiva. Prezzo base: Euro 109.284,00 in caso di gara aumento minimo Euro 6.000,00. Vendita senza incanto: 05/12/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Avv. Annamaria Crescenzi c/o il Tribunale di Potenza, via N. Sauro, 71. Deposito offerte entro le 13 del 04/12/2014 c/o lo studio del delegato in Salerno, Lungomare Trieste, 84. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 13/02/2015 ore 10.00 allo stesso prezzo e medesimo aumento. Maggiori info c/o il delegato tel. 089/255006 o 331/5815990 previo appuntamento e su www.tribunale.potenza.it, www.giustizia.basilicata.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A277126). Lotto unico - Comune di Potenza (PZ), Contrada Bandito. Appartamento composto da: salone, camera con balcone, cucina, bagno e disimpegno al p. terra; 2 camere, disimpegno e bagno al p. sottotetto; ampio salone con angolo cottura e bagno al p. seminterrato. Prezzo base: Euro 191.700,00 in caso di gara aumento minimo Euro 10.000,00. Lotto 2 - Comune di Potenza (PZ), Via Sanremo, 68, 69, 70. Locale commerciale composto da 3 ambienti comunicanti, bagno e piccolo deposito. Prezzo base: Euro 183.750,00 in caso di gara aumento minimo Euro 10.000,00. Lotto 3 - Comune di Potenza (PZ), Via Sanremo. Locale box al p.sottostrada. Prezzo base: Euro 30.225,00 in caso di gara aumento minimo Euro 2.000,00. Vendita senza incanto: 05/12/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Avv. Annamaria Crescenzi c/o il Tribunale di Potenza, Via N. Sauro 71. Deposito offerte entro le 13 del 04/12/2014 c/o lo studio del delegato in Salerno, Via Lungomare Trieste, 84. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 13/02/2015 ore 10.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo e con il medesimo aumento. Maggiori info c/o il delegato nonché custode giudiziario, tel. 089 255006 - 331 5815990 previo appuntamento e su www.tribunale.potenza.it, www.giustizia.basilicata.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A203341, A203342, A203343). Concessionaria di pubblicità: Agebas Srl Socio Unico Sede legale, amministrativa e operativa: Via della Chimica, 61 - 85100 Potenza Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected] Concessionaria di pubblicità nazionale: Piemme Spa Via Montello, 10 - Roma - Tel. 06.377081 Abbonamenti: 12 mesi € 342,00 - 6 mesi € 200,00 Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005 Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl Zona Industriale Modugno - Bari (BA) APRILE - SETTEMBRE POTENZA - Si è insediato lo scorso 16 aprile il nuovo Procuratore Capo di Potenza, Luigi Gay che a due anni di distanza ha sostituito Giovanni Colangelo, passato nel giugno del 2012 alla guida dell’ufficio di Napoli. A ”reggere” la Procura potentina nel periodo di riferimento era stata Laura Triassi. Luigi Gay, 65enne di origini friulane, era stato nominato dal Csm battendo la concorrenza di Francesco Mandoi e 2 Luciano D’Emmanuele. In magistratura dal 1979, il nuovo Capo della Procura del capoluogo vanta anche una lunga esperienza presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli e l’incarico di Procuratore a Santa Maria Capua Vetere. ”Tutti insieme dobbiamo impegnarci affinchè il nostro lavoro possa soddisfare la comunità”, ha sottolineato il neo Procuratore durante la cerimonia di insediamento. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Giovedì 17 aprile 2014 CRONACA GIUDIZIARIA Il gup Larocca accoglie solo in parte le richieste dell’accusa per l’omicidio di Donato Abruzzese a Potenza L’ex pugile Dorino Stefanutti ha evitato l’ergastolo, ma è condannato a 24 anni Tribunale di Potenza, Gay è il nuovo procuratore In magistratura dal 1979, è reduce dall’esperienza a Santa Maria Capua Vetere: “Per me è stata una grande scuola” Omicidio Abruzzese, condanna a 24 anni per Dorino Stefanutti POTENZA - E’ stato condannato a 24 anni di reclusione per l’omicidio di Donato Abruzzese. Dorino Stefanutti ha evitato l’ergastolo, ma non una pena esemplare. Stefanutti, pregiudicato potentino, per i giudici ha ucciso, la notte tra il 28 ed il 29 aprile del 2013, Donato Abruzzese, il 45enne freddato a colpi di pistola nei pressi della sua abitazione in via Parigi, a Potenza. Agli inquirenti Stefanutti ha sempre detto di aver agito per le- 10 gittima difesa (dopo essere stato colpito ad una gamba) e di essere arrivato sotto l’abitazione di Abruzzese disarmato, per poi prendere la pistola da una terza persona presente al momento della sparatoria. Una ricostruzione che non ha mai convinto gli inquirenti. Il reo confesso si sarebbe recato in via Parigi intorno all’una di quella domenica notte per avere un chiarimento con Abruzzese dopo alcuni screzi di natura personale. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Martedì 7 ottobre 2014 CRONACA GIUDIZIARIA Potenza ha un nuovo Procuratore Ieri mattina la cerimonia di giuramento di Luigi Gay: “Lavorerò per il bene della comunità” di FABRIZIO DI VITO POTENZA - “Tutti insieme dobbiamo impegnarci affinchè il nostro lavoro possa soddisfare la comunità”. E’ questo il messaggio lanciato ieri mattina dal neo Procuratore Capo di Potenza, Luigi Gay, a margine della cerimonia di giuramento in seguito alla quale si è insediato ufficialmente nel suo ufficio al quarto piano del palazzo di giustizia del capoluogo. Una cerimonia (andata in scena in una gremita aula Alessandrini, alla presenza di magistrati ed avvocati) presieduta dal presidente del tribunale di Potenza, Lanfranco Vetrone che ha dato il benvenuto al nuovo Procuratore: “Spero che si possa trovare a suo agio qui a Potenza e raccogliere tutte le soddisfazioni professionali che si aspetta da questa esperienza”. A seguire, poi, il saluto di Laura Triassi che per due anni ha fatto da reggente alla procura potentina dopo il passaggio di Giovanni Colangelo, nel giugno del 2012, all’ufficio di Napoli: “Voglio dare al Procuratore Gay un benvenuto speciale a nome Nelle foto alcuni momenti della cerimonia di giuramento del nuovo Procuratore Capo di Potenza, Luigi Gay, svoltasi nell’aula Alessandrini del tribunale di Potenza. Subito dopo si è insediato nel suo ufficio di tutta la Procura che ho retto per due anni. Il dottor Gay lo conosco da quando sono entrata in magistratura: è stato un pilastro per la Procura di Napoli e anche qui a Potenza la sua esperienza sarà molto utile”. La lunga attesa è finita e da ieri la “squadra” dei pm dei tribunali accorpati di Potenza e Melfi ha una nuova guida. Luigi Gay, 65enne di origini friulane, era sta- to nominato dal Csm due mesi fa ed aveva battuto la concorrenza di Francesco Mandoi e Luciano D’Emmanuele. Ad accompa- gnarlo a Potenza, ieri mattina, è stato Corrado Lembo, il procuratore di Santa Maria Capua Vetere dove Gay ha prestato servizio fino alle scorse settimane come procuratore aggiunto. In magistratura dal 1979, il nuovo Capo della Procura del capoluogo vanta anche una lunga esperienza presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli. Prima di mettersi al lavoro, il Procuratore ha voluto ringraziare tutti per la calorosa accoglienza: “Ringrazio Laura Triassi per il lavoro e le difficoltà che ha dovuto sostenere in questi due anni. Lavorerò in sinergia con tutti i sostituti. Santa Maria Capua Vetere è stata per me una grande scuola”. Dopo Pace stroncato da un infarto anche l’avvocato lauriota. Ieri i funerali “Vento del Sud”, il gip respinge l’istanza presentata dalla difesa Il foro perde anche Leonasi Fiore resta ai domiciliari LAURIA - Una settimana nera per gli avvocati lucani. Un altro grave lutto a tre giorni di distanza colpisce la categoria. Domenica sera la scomparsa di Tuccino Pace, decano del foro di Potenza che fra un anno avrebbe tagliato il traguardo dei 50 anni di iscrizione all’Albo. Martedì stessa sorte per l’avvocato Felice Leonasi, anch’egli 75enne e anch’egli stroncato da un infarto. Il tragico epilogo al ritorno dal tribunale di Lagonegro nella sua Lauria dove insieme ai figli gestiva l’omonimo studio legale in piazza San Giacomo. Il noto cassazionista ha presieduto pure l’ordine degli avvocati di Lagonegro. I funerali si sono svolti ieri nel primo pomeriggio nella chiesa di San Giacomo nel rione inferiore di Lauria. POTENZA - Rocco Fiore resta agli arresti domiciliari. Il gip del tribunale di Potenza, infatti, ha respinto la nuova istanza presentata dal difensore del capo dell’ufficio tecnico del Comune di Avigliano e consigliere comunale di Potenza, accusato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta ”Vento del Sud” sui presunti appalti pilotati tra Potenza ed altri comuni del circondario. Fiore era finito ai domiciliari lo scorso 21 febbraio insieme al dirigente del comune di Potenza, Giuseppe Brindisi e l’im- prenditore Bartolo Santoro. Misure cautelari che erano state confermate già dal tribunale del Riesame. Nei loro confronti il pm Francesco Basentini ha chiuso le indagini ed ha già avanzato la richiesta di rinvio a giudizio. L’udienza preliminare a carico dei 20 indagati complessivi per quello che è soltanto uno dei filoni d’inchiesta sui quali si stanno concentrando gli inquirenti, prenderà il via il prossimo 5 maggio davanti al gup Amerigo Palma. Tra gli indagati ci sono altri amministratori ed imprenditori del potentino. Il secondo filone è quello che ha visto coinvolto, invece, il colonnello della Guardia di Finanza, Mario Zarrillo, accusato di aver concesso favori ad amici ed imprenditori. NOVEMBRE Il gup Larocca accoglie solo in parte le richieste dell’accusa per l’omicidio di Donato Abruzzese a Potenza Addio a Pace e Cataldo, due “principi” del foro POTENZA - Il 2014 è stato l’anno dell’addio a due ”principi” del foro lucano. A distanza di pochi mesi ci hanno infatti lasciato Tuccino Pace e Nicola Cataldo, due avvocati dalla carriera lunga e piena di soddisfazioni, arricchita anche da diversi incarichi istituzionali. Il primo è scomparso il 13 aprile a causa di un malore all’età di 76 anni. A poco più di due mesi di distanza, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati gli ha assegnato una toga d’oro alla memoria, consegnata nelle mani del figlio Leonardo, anch’egli avvocato. Ai primi di settembre, invece, l’addio all’onorevole Nicola Cataldo. Anche per lui una vita intera spesa tra politica e una prestigiosa carriera forense. Avanguardia del Partito Comunista Italiano fu successivamente eletto alla Camera dei deputati per tre legislature, dal 1963 al 1976. L’ex pugile Dorino Stefanutti ha evitato l’ergastolo, ma è condannato a 24 anni POTENZA - E’ stato condannato a 24 anni di reclusione per l’omicidio di Donato Abruzzese. Dorino Stefanutti ha evitato l’ergastolo, come chiesto dal pubblico ministero Francesco Basentini, ma non una pena esemplare. Stefanutti, pregiudicato potentino, per i giudici ha ucciso, la notte tra il 28 ed il 29 aprile del 2013, Donato Abruzzese, il 45enne freddato a colpi di pistola nei pressi della sua abitazione in via Parigi, a Potenza. All’ex pugile contestato l’omicidio aggravato dai futili motivi e dal metodo mafioso e il processo con rito abbreviato nei suoi confronti si avvia alle battute con- POTENZA- Appena usciti dal carcere avevano riannodato i fili del clan, rigenerandolo e tornando a gestire le attività illecite con metodi mafiosi. Orlando D’Oronzo, 56 anni, detto ’Fratello grandè, e Nicola De Vitis, 46 anni, il“’Fratello piccolo”, erano già stati protagonisti a Taranto della sanguinosa guerra di mala che tra la fine degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta provocò 160 morti ammazzati. Erano alleati con Tonino Modeo, meglio conosciuto come “Il messicano”, che si contrapponeva al gruppo dei fratellastri Riccardo, Gianfranco e Claudio Modeo. La Polizia ieri ha disarticolato nuovamente il clan D’Oronzo-De Vitis dando esecuzione a 52 ordinanze di custodia cautelare (49 in carcere e tre ai domiciliari) emesse dal gip del tribunale di Lecce Alcide Maritati su richiesta del pubblico ministero della Dda Alessio Coccioli. Gli arresti sono stati eseguiti tra Taranto, Verona, Bergamo, Sassari, Matera, Bari, Lecce, Brindisi, Foggia, Napoli e Reggio Calabria. Sono tre ancora i latitan- La difesa aveva chiesto l’assoluzione. L’agguato sotto casa in via Parigi dopo una serata passata a cenare nello stesso locale L’ex pugile Stefanutti clusive. La sentenza del gup del tribunale di Potenza, Rosa Larocca, è stata pronunciata ieri pomeriggio. La difesa dell’unico imputato, rappresentata dall’avvocato Rita Di Ciommo, aveva invece insistito per l’assoluzione. Agli inquirenti Stefanutti ha sempre detto di aver agito per legittima difesa (dopo essere stato colpito ad una gamba) e di essere arrivato sotto l’abitazione di Abruzzese disarmato, per poi prendere la pistola da una terza persona presente al momento della sparatoria. Una rico- struzione che non ha mai convinto gli inquirenti. Il reo confesso si sarebbe recato in via Parigi intorno all’una di quella domenica notte per avere un chiarimento con La Polizia ha disarticolato il clan Oronzo-De Vitis che si stava riorganizzando Mafia jonica, 52 arresti della Dda di Lecce: accuse anche a Salvatore Scarcia di Policoro ti. L’organizzazione criminale, rigeneratasi in breve tempo dopo la scarcerazione dei due boss, era dedita alle estorsioni, al traffico di droga, alle rapine e alla detenzione di armi e munizioni. Ma nel fascicolo d’inchiesta non mancano episodi cruenti come omicidi e tentati omicidi. Nicola De Vitis, già condannato a 25 anni di reclusione per aver partecipato all’uccisione di Cosima Ceci (la mamma dei Modeo), è ritenuto anche il mandante dell’omicidio di Tonino Santagato, di 57 anni, ammazzato il 29 maggio del 2013 in via Mazzini. Per questo delitto sono già stati condannati a 30 anni di reclusione con il rito abbreviato i fratelli Giovanni e Salvatore Pascalicchio. La vittima fu raggiunta da cinque colpi di pistola perchè avrebbe cercato di impedire ai due fratelli di vendere le cozze in una zona situata nei pressi della sua abitazio- Salvatore Scarcia ne. Anche Orlando D’Oronzo, uscito dal carcere alla fine del 2012 con l’imposizione del soggiorno obbligato a Sassari, non aveva perso la sua capacità di intimidazione. Ma la nuova mafia, come hanno sottolineato nel corso di una conferenza stampa il procuratore capo della Dda di Lecce Cataldo Motta, il sostituto della procura nazionale antimafia Francesco Mandoi e il questore di Taranto Enzo Mangini, volutamente cercava di ’cambiare immagine e mantene- Direttore responsabile: Domenico Parrella Editore: Agebas Srl - Socio Unico Capitale sociale interamente versato € 500.000,00 Redazione Potenza Via della Chimica, 61 - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected]. - [email protected] re un basso profilo. A De Vitis, infatti, avevano consigliato di «vestirsi bene e di essere meno rozzo». «Ci deve preoccupare il fatto - ha precisato Mandoi - che dietro l’assenza di episodi eclatanti ci sia una strategia che vuole portare all’accettazione dei crimini. Questa nuova strategia della mafia, non solo quella tarantina, serve ad allontanare l’indignazione sociale dai fenomeni mafiosi e ad indebolire l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine». Tra le persone arrestate nel blitz ’Alias’ c’è l’imprenditore Fabrizio Pomes, di 48 anni, già presidente del Centro sportivo Magna Grecia ed ex segretario provinciale del nuovo Psi, che risponde di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. Secondo l’accusa, avrebbe fiancheggiato l’organizzazione, creando per la gestione della struttura comu- nale cooperative di cui facevano parte anche due pregiudicati condannati per associazione mafiosa. In carcere sono tornati anche altri volti noti della criminalità tarantina: Francesco Scarci, Gaetano Diodato, Roberto Rug- TRIBUNALE DI POTENZA Abruzzese dopo alcuni screzi di natura personale. I due, qualche ora prima, avevano cenato nello stesso locale, ma a tavoli diversi. Quell’incontro, tuttavia, non era servito ad appianare i contrasti e così, poche ore dopo Stefanutti sarebbe arrivato in via Parigi e avrebbe citofonato a casa Abruzzese. Davanti al portone sarebbe poi scoppiata la sparatoria fatale al 45enne, la cui dinamica presenta ancora punti da chiarire. Nonostante il rito abbreviato, l’accusa aveva chiesto il massimo della pena, poi non accolta dal gup Larocca che ha condannato l’imputato a 24 anni di reclusione. gieri, Calogero Bonsignore, Pietro Leone, Francesco Leone (già arrestato per l’omicidio di Nicola Nibbio). Boss, luogotenenti e gregari di una criminalità ancora in grado di operare sul territorio. Oggi l’ordinanza è stata notificata anche al pregiudicato Salvatore Scarcia, di Policoro, ritenuto responsabile della detenzione finalizzata allo spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. TRIBUNALE DI POTENZA ESEC. IMM. N. 3/11 R.G.E. ESEC. IMM. N. 132/08 R.G.E. Lotto unico - Comune di Picerno, Corso V. Emanuele, 51. Piena proprietà di immobile su 3 livelli (piano T, p. 1º e p. 2º sottotetto), costituito da: locale pertinenziale attualmente utilizzato come deposito al p. terra; abitazione al p. 1º composta da ambiente soggiorno/pranzo con angolo cottura (dotato di balcone), 2 camere, bagno e antibagno; mansarda al p. 2º sottotetto con camino a parete, bagno e antibagno, 2 camere e ripostiglio. L'immobile è attualmente occupato dagli esecutati fino all'esito della procedura esecutiva. Prezzo base: Euro 109.284,00 in caso di gara aumento minimo Euro 6.000,00. Vendita senza incanto: 05/12/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Avv. Annamaria Crescenzi c/o il Tribunale di Potenza, via N. Sauro, 71. Deposito offerte entro le 13 del 04/12/2014 c/o lo studio del delegato in Salerno, Lungomare Trieste, 84. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 13/02/2015 ore 10.00 allo stesso prezzo e medesimo aumento. Maggiori info c/o il delegato tel. 089/255006 o 331/5815990 previo appuntamento e su www.tribunale.potenza.it, www.giustizia.basilicata.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A277126). Lotto unico - Comune di Potenza (PZ), Contrada Bandito. Appartamento composto da: salone, camera con balcone, cucina, bagno e disimpegno al p. terra; 2 camere, disimpegno e bagno al p. sottotetto; ampio salone con angolo cottura e bagno al p. seminterrato. Prezzo base: Euro 191.700,00 in caso di gara aumento minimo Euro 10.000,00. Lotto 2 - Comune di Potenza (PZ), Via Sanremo, 68, 69, 70. Locale commerciale composto da 3 ambienti comunicanti, bagno e piccolo deposito. Prezzo base: Euro 183.750,00 in caso di gara aumento minimo Euro 10.000,00. Lotto 3 - Comune di Potenza (PZ), Via Sanremo. Locale box al p.sottostrada. Prezzo base: Euro 30.225,00 in caso di gara aumento minimo Euro 2.000,00. Vendita senza incanto: 05/12/2014 ore 10.00, innanzi al professionista delegato Avv. Annamaria Crescenzi c/o il Tribunale di Potenza, Via N. Sauro 71. Deposito offerte entro le 13 del 04/12/2014 c/o lo studio del delegato in Salerno, Via Lungomare Trieste, 84. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 13/02/2015 ore 10.00 ciascuno dei lotti allo stesso prezzo e con il medesimo aumento. Maggiori info c/o il delegato nonché custode giudiziario, tel. 089 255006 - 331 5815990 previo appuntamento e su www.tribunale.potenza.it, www.giustizia.basilicata.it e www.astegiudiziarie.it. (Cod. A203341, A203342, A203343). Concessionaria di pubblicità: Agebas Srl Socio Unico Sede legale, amministrativa e operativa: Via della Chimica, 61 - 85100 Potenza Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 E-mail: [email protected] Concessionaria di pubblicità nazionale: Piemme Spa Via Montello, 10 - Roma - Tel. 06.377081 Abbonamenti: 12 mesi € 342,00 - 6 mesi € 200,00 Regist. Tribunale di Potenza N. 334 del 03/08/2005 Centro Stampa: MARTANO EDITRICE srl Zona Industriale Modugno - Bari (BA) Condanna per l’ex capo della Mobile di Potenza POTENZA - Avrebbe abusato del cellulare di servizio per telefonate di natura personale e, in un’occasione, violato il segreto d’ufficio informando un giornalista sugli sviluppi di indagini in corso. Sono le accuse che hanno portato il tribunale di Potenza a condannare ad un anno l’ex dirigente della Squadra Mobile di Potenza (ora in servizio a Matera), Luisa Fasano. L’inchiesta era stata avviata dall’ex pm di Potenza, Henry John Woodcock. Si tratta di poche centinaia di euro che hanno portato all’accusa di peculato d’uso. Per quanto riguarda l’interdizione temporanea dai pubblici uffici, la sua durata dovrebbe essere equivalente all’entità della pena, ma non sortirà effetti almeno fino all’eventuale condanna definitiva. La difesa, intanto, è pronta a presentare ricorso in appello per provare a rovesciare il verdetto di primo grado. _Speciale 2014_ XXI Mercoledì 31 dicembre 2014 IL POPOLO ANTI-TRIVELLE 4 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Venerdì 31 ottobre 2014 L’ORO NERO “LUCANO” MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 313 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino LAURIA - La Guardia di Finanza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente - pari ad oltre 155 mila euro - per contributi non spet- www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] Editoria, “L’Eco di Basilicata” nel mirino delle Fiamme Gialle tanti, sulla vendita fittizia di circa 73 mila copie de “L’Eco di Basilicata”, un periodico a diffusione locale del Lagonegrese. A PAGINA 11 Banzi, rubava i soldi al nonno: in manette BANZI - I carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, un giovane cittadino tedesco, V.M.D., ma residente a Banzi, per il reato di ricettazione. VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 La cronaca A PAG. 16 41112 > 9 771721 248002 Omicidio De Fina, un barista conferma l’alibi dell’imputato POTENZA - Un testimone conferma l’alibi dell’unico imputato, facendo “scricchiolare” ulteriormente l’impianto accusatorio della Procura. E’ ripreso con l’ennesimo colpo di scena il processo a carico di Domenico De Fina, unico imputato con l’accusa di aver ucciso suo padre. A PAGINA 11 Petrolio, centinaia di studenti chiedono di impugnare l’articolo 38. E anche il fronte dei sindaci si allarga Regione sotto assedio La protesta studentesca davanti al palazzo della Regione Basilicata. DA PAG. 2 A PAG. 5 F di MIMMO PARRELLA I di ROSSANO CERVELLERA l sabato di Matera, che dura ormai da quasi un mese, è stato bello come quello del villaggio raccontato dai versi del Leopardi, fra (...) A PAGINA 5 A PAGINA 19 Calcio a 5,A2 Venti imprenditori lucani qualche giorno fa a Roma per donare a Renzi mille euro cadauno per finanziare il Pd. Ovviamente nulla a pretendere...... 771721 248002 e ar ticolo 38 Trattori, insulti e uova marce: in 10mila contro il Palazzo. Qualcuno aspetta i politici a fine Consiglio: “Schiaffo all’intelligenza dei lucani” In Aula passa la linea del Pd: sì all’impugnativa, ma solo se la trattativa con Renzi non porterà le modifiche richieste. FdI, M5S e FI non ci stanno Comunali 2015: Matera verso la sfida Adduce-Tortorelli (ma con Braia e Santochirico assessori conferma per l’attuale sindaco) L’appassionato intervento del presidente Pittella, sopra i trattori davanti alla Regione e a destra il cordone delle forze dell’ordine Forestazione e reddito minimo, i consiglieri Pietrantuono (Psi) e Galante (Ri) fanno “squadra” e lanciano l’Agenzia agroforestale A PAGINA 7 “500X e Renegade hanno salvato la Fiat di Melfi” A sinistra il lancio di uova marce e a destra il corteo partito da piazza Don Bosco ieri mattina. DA PAGINA 2 A PAG. 9 (foto Esposito) A PAGINA 10 Matera, rivuole i regali fatti alla ex, le sfonda il parabrezza dell’auto e minaccia i familiari dopo l’arresto: quando esco vi faccio fuori Zoom completo La Banca Lucana a Potenza DA PAGINA 28 A PAGINA 30 41205 > 9 Politica messa all’angolo A PAGINA 9 Avis Policoro, la sul campionato società sul piede Giovanissimi di guerra con i giocatori: bloccati i rimborsi Lucan arrabbiat' www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] P e t ro l i o Corsa contro il dissesto a Potenza, salta il tavolo politico. Chiesto un parere al Viminale sui 15 mln delle cooperative di Macchia Giocoli e Murate Per Matera Capitale è la partita della vita orse perchè non è stressato dalla gestione quotidiana della cosa pubblica, il segretario regionale del Pd, Antonio Luongo (...) € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino A PAGINA 19 Il Pd mai così scollegato dai lucani, per sua fortuna le tante opposizioni stanno peggio BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 336 di ALESSANDRO PANUCCIO Via Nazario Sauro, 130 - 85100 Potenza (PZ) tel.: 0971 601180 / 601207 Calcio a 5, A2. Serata jonica dedicata al derby Avis-Eraclea Rompe le acque e non fa in tempo ad arrivare al San Carlo: partorisce in ambulanza una 34enne di Marsico I tecnici Suriano (Avis) e Bommino (Libertas). SPORT Il parto in ambulanza è avvenuto ieri mattina nei pressi di Tito. Una signora di 34 anni ha dato alla luce un maschietto assistita dall’equipe medica del servizio emergenza. A PAG. 15 Il parabrezza dell’auto preso di mira dall’uomo, poi arrestato dalla polizia. A PAG. 21 POTENZA - Il sì della Camera al decreto legge «Sblocca Italia» con i voti favorevoli dei lucani Speranza e Antezza, l’astensione di Folino e i contrari Liuzzi, Latronico e Placido, porta con sé una scia di commenti e polemiche. Il provvedimento, che scade l’11 novembre prossimo, passa ora all’esame del Senato. Il più contento di tutti è il governatore Marcello Pittella che bacchetta i giornali: “Qualche giorno fa titolavano con il nostro primo “gol”, apostrofandolo come una vittoria solo parziale, di certo preludio ad una sconfitta finale che non si sarebbe fatta attendere. Avevamo chiesto di più, e con me e la mia giunta anche la politica, i sindaci, le imprese ed i sindacati. Volevamo tutto. Non ci sarebbe bastato un contentino, volevamo infrastrutture ed un bonus carburanti che non fosse un’elemosina ma un reddito minimo a tutti gli effetti, in grado di aiutare gli ultimi a risalire la china. Senza mollare di un passo sul fronte della tutela dell’ambiente, garantita dallo Stato, non meno affidabile e “terzo” nell’assicurare la tutela dei cittadini e dalla nostra Arpab, il cui valore scientifico crescerà con investimenti tecnologici importanti, per garantire quella trasparenza e quell’incisività che ogni famiglia lucana attendeva da tempo”. Pittella parla di “piccolo miracolo” e “risultato epocale”. Poi dà il via ai ringraziamenti: “Ai tanti sindaci, i diversi parlamentari, da sinistra a destra, gli instancabili Maria e Guido, l’una custode degli emendamenti in commissione, l’altro determinato tessitore, che ha garantito, con il vice ministro Vicari, una essenziale spinta bipartisan. E poi Renzi e il ministro Guidi,affiancati dal nostro Roberto Speranza, che ha garantito il sostegno di tutto il partito”. Ora però bisognerà spiegarlo ai lucani che a giudicare dalle risposte su facebook a questo post non sono così entusiasti dello “Sblocca Italia”. Durissimo Donato Ramunno (FdI): “Lei trasforma la più grande sconfitta per la Basilicata in una vittoria. A pagarne più di tutti il conto salatissimo, saremo noi lucani, costretti ad accettare scelte di sfrut- Ma la rete non perdona: “Lei è servo di poteri forti”. E Lacorazza media: capire testo e costituzionalità “E’ un risultato epocale” Pittella esulta per il via libera della Camera allo Sblocca Italia: è un piccolo miracolo I “4 comitatini” in sit-in dall’8 al 12 novembre singolo cittadino che ascolto ogni giorno. Ci sono le richieste più alte possibili, che mai in passato sarebbe stato pensabile ottenere. Vivo anch’io in Basilicata con tre figli, non potrei mai desiderare un disastro ambientale”. E ancora i lucani gli chiedono di fermarsi e ascoltare la sua gente. “Non abbiamo l’anello al naso e sappiamo leggere” lo attacca Il governatore lucano, Marcello Pittella tamento della nostra terra imposte da Roma”. Ancora più dura la “pancia” di facebook che parla di “presidente fuori dalla realtà e servo dei poteri forti” invitandolo a trasferirsi in Val d’Agri o nei pressi di Tempa ros- In campo oggi i deputati della commissione Ambiente per difendere la cultura I grillini protestano a Matera POTENZA- «Il Paese reale ha votato contro. E perfino Civati per una volta oltre alle parole è passato ai fatti e ha votato contro. Ma il decreto Sfascia Italia è passato alla Camera. Ora al Senato restano dieci giorni di tempo. Questo decreto porterà devastazione territoriale, sfruttamento delle nostre risorse per far arricsa”. E il governatore non evita il confronto seppur aspro per quanto virtuale. “Non sono servo di nessuno -replica- agisco per mio conto e rappresentando gli interessi di EMANUELE CAVALLO* I l 25 ottobre ho visto sfilare nel corteo di Roma molte facce della mia generazione: volti a cavallo dei trent’anni, combattivi, tra altre migliaia di persone, rappresentavano (e raccontavano) storie di disillusione e realtà. Quella piazza, però, contribuiva a riproporre uno schema di confronto, ormai non più praticabile, di Cgil contro governanti, con un vocabolario non più attuale, che non può appartenere alla mia generazione.Contemporaneamente, a Firenze, veniva celebrato ”ciò che è stato”. Il modello, in questo caso, era destinato a sottolineare la innegabile spinta propositiva del governo. In questo modo però non veniva concesso alcuno spazio al dibattito interno: veniva meno un luogo di confronto ideale in cui sarebbero emerse le ragioni di una protesta sociale. Ho raccontato in un tweet questo contrasto. POTENZA - No alle trivellazioni, no agli opifici, no alle scorie. Comitati, associazioni, cittadini scendono in piazza a Potenza il prossimo 8 novembre, contro il decreto Sblocca Italia. Una manifestazione voluta dai “quattro comitatini“ e organizzata da Rosetta Ottomano in contatto costante con la gente, le associazioni, i comitati regionali e dai fondatori dei Mo’ Basta, Pietro De Angelis Giuseppe Di Bello e Antonio Romano. Ieri sera la presentazione al ridotto dello Stabile. “Dopo la manifestazione hanno annunciato- ci chire una manciata di industriali, prevaricazione del controllo e dei poteri locali per accentrare nelle mani del governo il processo decisionale. Noi siamo a lutto, come a lutto è l’intero Paese». Sono i commenti dei deputati della commissione Ambiente del M5S. «In aula anche un’azione di Greenpeace: tutto l’associazioni- smo ambientale è contro questo decreto. Anche Legambiente, che è vicina al Pd. I senatori del Pd ci pensino bene ad allinearsi con la volontà del capo. Perderanno completamente il contatto con il territorio». «Contro lo Sblocca Italia - conclude la nota domani (oggi,ndr) il M5S sarà a Venezia e a Matera: due eventi, due capita- li della cultura d’Italia, ancora più sotto scacco con questo decreto. Parteciperanno a Matera, alle 18.30, i deputati, Massimo De Ro- della collettività. In queste richieste ci sono le lotte dei sindacati, che abbiamo sposato e fatte nostre, quelle dei sindaci, delle comunità, degli ordini di categoria e finanche i pareri di ogni Rocco. “Il miracolo sarebbe se lei desse le dimissioni” gli fa eco Rosanna. C’è poi la voce più conciliante di un membro delle istituzioni, come il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza che sposa l’intenzione di Pittella di aprire un confronto con i sindaci sul decreto “anche per ragionare, insieme, sulle modifiche rispetto al provvedimento originario”. Il punto fer- L’iscritto al Pd: tra Leopolda e Roma ha prevalso lo scontro Renzi risponde al salviano Cavallo su twitter: “Siamo una comunità” ”Siamo una comunità”, mi ha risposto Matteo Renzi. Nelle categorie fondamentali del pensiero romantico tedesco la comunità era presentata come un’entità sovra-individuale: il singolo funziona, ha senso e supera vincoli solo nella dimensione collettiva. Osservando a più riprese i volti di Roma e quelli di Firenze, sen- tendo le loro parole, si poteva percepire il confronto a distanza, lo scontro, senza confronto reale. Il Pd comunità non può essere questo. Quando immagino un partito democratico, non posso che considerare come carburante una discussione continua. Immagino una dialettica costante capace di sottolineare specifici- tà, ma forte di legami interni così solidi da essere percepita all’esterno come un grande spazio collettivo di dibattito. Ed è in quella comunità che può trovare accoglienza una cittadinanza sempre più attiva. È innegabile la necessità di una leadership al proprio interno, ma è compito del partito lavorare alla formazione di un gruppo dirigente capace di accettare un dibattito costruttivo. Il partito non è - non dovrebbe essere - uno strumento di potere dalle inossidabili certezze, eredità di vecchi modelli. Né può essere scambiato per un comitato elettorale. *Iscritto al Partito Democratico sarà un sit- in che durerà fino al 12 novembre , termine ultimo per il Presidente della Regione Marcello Pittella di impugnare il decreto Sblocca Italia. Il popolo lucano è indignato per il suo silenzio e scenderà in piazza per manifestare”. sa della Commissione Ambiente, Diego De Lorenzis, Michele Dell’Orco, Carlo Sibilia al Cinema Piccolo Duni». mo sono i 156 mila barili al giorno da non superare. Giudizio positivo pure sull’iniziativa del senatore Margiotta che annuncia emendamenti al Senato per modificare il testo nella direzione di un maggiore potere alle regione. Insomma per Lacorazza passi avanti ne sono stati fatti e si possono ancora fare ma -spiega- restano da sciogliere i nodi e i dubbi sulla costituzionalità del provvedimento definitivo. E qui bisognerà andare nel merito del testo per capire quali sono i poteri che restano in capo alla regione. Per esempio chi decide e come si decide il cosiddetto Piano ’del dove estrarre e dove no’. La cosiddetta ’Intesa’, prevista dall’art. 38, è tale da non violare l’attuale titolo V della Costituzione? Insomma questioni che, con l’introduzione del titolo concessorio unico, assumono grande rilievo e che meritano una profonda discussione politica e un confronto con i cittadini e con gli amministrati locali. In una settimana che si annuncia rovente per il partito-Regione. Tensione alle stelle lo scorso 4 dicembre con migliaia di persone a manifestare sotto la Regione Tutti in piazza contro il petrolio Studenti, ambientalisti ed agricoltori protestano contro l’art.38 dello Sblocca Italia di FABRIZIO DI VITO SETTEMBRE Il presidente Pittella esulta: “La Basilicata ha vinto 4-0” POTENZA - Avrà copiato la nazionale azzurra dei mondiali del 1982 che preferì il silenzio stampa prima di vincere in Spagna. Così il governatore Marcello Pittella ha esordito a settembre per annunciare ai lucani il risultato finale del match tra Regione Basilicata e Governo Renzi. La partita del petrolio, sviluppo e royalties è vinta. Anzi, è appena iniziata. O, meglio, abbiamo concluso il primo tempo. Il risultato: 1 a 0 per la Regione Basilicata. Questo l’esempio calcistico del presidente della giunta regionale Pittella che aveva anticipato i contenuti del decreto Sblocca Italia. Il governatore si era detto moderatamente soddisfatto per i risultati raggiunti che consentiranno di escludere dal patto di stabilità i primi 50 milioni di euro già nel 2014, oltre a quelli che potrebbero essere liberati nel- le prossime annualità stimati in circa 100 milioni. Ovviamente la Regione è pronta a mantenere gli impegni sui 180mila barili al giorno come recitano gli accordi con le compagnie petrolifere, ma l’obiettivo è di rimpinguare il memorandum con il governo che dovrebbe prevedere non più i 50 milioni di euro all’anno, ma almeno 250 milioni per i prossimi venti anni. Soddisfazione anche per la rimodulazione del bonus benzina a beneficio non solo dei patentati, ma anche come “social card” in base al reddito. Dopo la prima modifica all’articolo 38 Pittella si era spinto oltre, parlando del risultato finale della partita petrolio: ”Abbiamo vinto 4-0”. Non la pensano allo stesso modo le altre sei Regioni italiane che hanno deciso di impugnare lo Sblocca Italia davanti alla Corte Costituzionale. POTENZA - Tutti in piazza per dire no al petrolio. Sono decine le manifestazioni anti-trivelle andate in scena in Basilicata nel 2014, soprattutto nell’ultimo trimestre, ovvero da quando lo spettro dell’articolo 38 dello ”Sblocca Italia” ha iniziato ad aleggiare sulla nostra Regione. Il clou della protesta popolare è arrivato lo scorso 4 dicembre, giorno in cui il consiglio regionale doveva decidere se impugnare o meno l’articolo che toglie alla Regione la competenza in materia energetica e che sembra aprire definitivamente le porte al raddoppio delle estrazioni in Basilicata. Studenti, agricoltori, genitori, sindaci e ambientalisti hanno sfilato insieme per le vie della città di Potenza per chiedere un futuro diverso, un futuro slegato da quell’illusione ultradecennale chiamata petrolio. L’oro nero prometteva tanto, ma fino ad ora, è inutile nascondersi, ha mantenuto davvero poco. Le emergenze ambientali, invece, purtroppo sono sotto gli occhi di tutti. Il corteo, partito da piazza Don Bosco, è arrivato fin sotto il palazzo della Regione Basilicata. La Nelle foto la manifestazione dello scorso 4 dicembre a Potenza. In migliaia tra studenti, agricoltori ed ambientalisti si sono ritrovati per protestare contro le estrazioni petrolifere tensione è poi inevitabilmente salita nel pomeriggio, quando il consiglio regionale ha detto sì alla linea del governatore Pittella, decidendo di ”non decidere”, ovvero rinviando qualsiasi provvedimento all’esito di una nuova interlocuzione con il Governo. Alla fine l’articolo 38 è stato in parte modificato (la decisione finale, in mancanza di un accordo con le Regioni interessate spetterà comunque allo Stato), ma per gli am- bientalisti la sostanza non cambia. La Regione Basilicata ha ora tempo fino al 10 gennaio per l’eventuale impugnazione: ipotesi che al momento appare decisamente lontana, anche perchè le altre Regioni interessate hanno ”scaricato” Pittella decidendo di andare per conto proprio davanti alla Corte Costituzionale. Le manifestazioni si sono svolte in diversi punti della Regione, a partire da alcuni centri del Vulture-Melfese come Melfi, Rionero e Venosa. Il fronte del ”no” alle trivelle è andato via via allargandosi e gli iniziali ”quattro comitatini” etichettati dal premier Renzi sono diventati molti di più. XXII _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 LA CRONACA IN BREVE FEBBRAIO FEBBRAIO SABATO 8 FEBBRAIO 2014 Palpatine alle alunne, nei guai i bidelli di una scuola di Potenza POTENZA - Con fare gentile le invitavano ad avvicinarsi al termosifone per riscaldarsi, per poi costringerle a subire atti sessuali, consistiti in ”toccamenti lascivi”. Due bidelli di un istituto superiore di Potenza sono accusati di violenza sessuale aggravata nei confronti di due alunne minorenni. I fatti incriminati si riferiscono ad epoche diverse e sono frutto di due indagini distinte. Gli episodi ricostruiti dalle forze dell’ordine sono avvenuti all’interno della scuola, quando le giovani vittime si trovavano fuori dall’aula per la ricreazione o per il cambio d’ora. Cogliendo le alunne di sorpresa, i due bidelli, le avrebbero ”afferrate e costrette a subire atti sessuali”. A far scattare gli accertamenti nei confronti dei due collaboratori scolastici, attualmente in servizio, è stata una segnalazione arrivata alla procura. Ulteriori sviluppi, poi, sono arrivati direttamente dalle denunce rese da entrambe le vittime. BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 38 € 1,20 In Basilicata in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40207 > 9 771721 248002 Due bidelli di un liceo di Potenza indagati per violenza sessuale su minorenni Palpatine hot alle alunne Tar Basilicata: i ricorsi aumentano le pendenze calano Cellulari, auto, rame e attrezzi: sgominata a Lagonegro la banda romena dei furti Potenza L’inaugurazione dell’anno giudiziario.A PAG. 4 Le indagini a carico dei due collaboratori scolastici sono scattate dopo una segnalazione arrivata in procura.A PAG. 3 Botte alla madre e alla sorella per l’eredità: nuove accuse per un 34enne già in carcere A PAGINA 3 La conferenza stampa in Procura a Lagonegro. A PAG. 2 Vaccaro: Confindustria e politica assenti. Summa: allarme tardivo “Le lobbies non scelgano personalità autorevoli del passato” La Fiat se ne va? Uil chiede una Cd pretende le primarie Consulta, Cgil le suona la sveglia Elezioni a Potenza, frecciate e tatticismi tra partiti POTENZA - Le elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Potenza si avvicinano, il partito di maggioranza del centrosinistra discute di nomi, ma gli alleati non stanno guardare. E il Centro democratico chiede a gran voce le primarie di coalizione per scegliere il candidato sindaco. ”Stesso metodo utilizzato per il Parlamento e le Regionali”. Concorso per dirigenti regionali: “bocciate” Minardi, Pedio e Piemontese Il Palazzo della Giunta regionale. A PAG. 11 Lo stabilimento Sata A PAGINA 9 Psi a congresso, Valvano punzecchia la giunta regionale Sonnessa non ci sta: “Da presidente non ho compensi” di MICHELE SONNESSA* C aro direttore non le nascondo lo stupore che ho provato nel leggere un articolo che pone in evidenza una mia ineleggibilità (...). A PAGINA 7 A PAGINA 25 A PAGINA 5 Idrocarburi nell’acqua A Tito si sgonfia il caso Il sindaco rassicura A Potenza apre la prima macelleria islamica Volley, riprendono i tornei di B1 “Città accogliente, ora vogliamo una moschea” e B2. Quattro team in campo Il sindaco Scavone beve acqua A PAG. 15 Matera Pallanuoto, B Crollo in vico Piave, monta la protesta tra gli sfollati che chiedono di tornare a casa Ieri nuove verifiche: entro il 17 il progetto di sicurezza La Basilicata Nuoto 2000 all’esame Pescara. Dopo il brutto ko di Roma ora i potentini sono a difesa del primato A PAGINA 19 Il Parco Grancia Potenza impegnato in campionato NELLO SPORT NELLO SPORT Lagonegro, rissa tra famiglie: perde la vita il 18enne Di Silvio LAGONEGRO - E’ finito tragicamente un litigio a Lagonegro lo scorso 19 febbraio. A perdere la vita un ragazzo di 18 anni in seguito alle ferite riportate nella colluttazione. I fatti si sono svolti nei pressi del parcheggio multipiano della cittadina. Quattro persone, due padri con i rispettivi figli, hanno iniziato a litigare all’interno di un locale pubblico. Poi l’alterco è continuato fuori dal bar. La situazione è degenerata e a terra sono finite due persone: il ragazzo di 18 anni, Pasqualino Di Silvio e un uomo di 57 anni, Nicola Viceconte. Il 18enne è deceduto poco dopo in ospedale a Lagonegro in seguito ad una ferita da taglio al torace. Mentre l’uomo di 57 anni è stato trasportato in serata all’ospedale San Carlo di Potenza per emorragia cerebrale e frattura cranica. Lì il presunto omicida è rimasto piantonato per giorni. L’indomani arrestati Giuseppe Viceconte, Nicolino e Antonio Di Silvio. La macelleria a rione Lucania. A PAG. 12 FEBBRAIO MARTEDÌ 18 FEBBRAIO 2014 Anno IX - N. 48 € 1,20 In Basilicata in tandem con Il Mattino GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40217 > 9 771721 248002 Inutili i soccorsi per Antonello Falce, figlio del proprietario del Kursaal del Pantano di Pignola. L’autopsia per fare chiarezza Muore in palestra a 26 anni Si accascia mentre solleva pesi in una sala fitness di Potenza. Forse un arresto cardiaco L’Inghilterra non lo vuole, Restivo La procura di Matera replica fa ricorso: non lascio mia moglie alla Dna: no a processi mediatici La versione di Cossidente “Ho dato quel cd allo 007 perché mi avevano promesso favori processuali e per accreditarmi con il Sisde” La sala pesi della palestra di fitness di Potenza dove ha perso la vita il giovane 26enne di Pignola. A PAGINA 3 Restivo. A PAGINA 4 A PAGINA 2 Gravina. A PAGINA 2 Intanto i disoccupati di Viggiano inziano il presidio davanti all’Eni Valdadige Matera, 5S: la delibera dice il falso Occupazione in calo anche nel 2014 Sospeso l’utilizzo di pet-coke, ma Unioncamere non dà speranze: tagliati già 310 dipendenti sul rilascio dell’Aia ora è bufera Per il nuovo sindaco di Potenza i grillini faranno primarie a tre Centro Dem. Il presidio dei “disoccupati disperati” di Viggiano ALLE PAGINE 5 E 24 E Benedetto chiede la testa dell’esecutivo tecnico pittelliano A PAGINA 9 A PAG. 17 La conferenza stampa Addio a Rizzuti, potentino Arisa apre il Festival di Sanremo nell’olimpo della cucina La Basilicata intera fa il tifo Lo chef Frank Rizzuti 47 anni è morto ieri a Potenza. Aveva ricevuto la stella Michelin. A PAG. 14 La cartina che evidenzia come le abitazioni siano distanti meno di un chilometro dalla Valdadige al contrario di quanto si dice nell’Aia Al via stasera il 64esimo Festival di Sanremo: l’artista pignolese sarà la prima ad esibirsi. A PAG. 27 Melfi Bitetto non è in discussione, ma domenica è vietato sbagliare Lo zoom completo sui campionati giovanili regionali Calcio a 5 Avis Policoro, nel futuro Suriano o la soluzione interna Nello Sport A PAGINA 38 Potenza, malore fatale in palestra per un 26enne POTENZA - Aveva iniziato da pochi minuti l’allenamento in palestra. Il tempo di entrare nella sala dei pesi, di salutare gli amici con cui condivideva da alcuni anni la passione per il benessere fisico e crollare a terra all’improvviso. Chi conosceva Antonello Falce lo ricorda come un ragazzo gentile, simpatico con tutti. Occhi chiari, carino. Ma non un «palestrato». Ventisei anni, di Pignola, ha avuto un malore proprio mentre stava facendo pesi nella pelestra di fitness di via Tora a Potenza. La stessa che frequentava per due-tre giorni a settimana. Il giovane era avanti ad uno degli specchi presenti in sala, quando, forse a causa di un arresto cardiaco, si è accasciato a terra. Gli istruttori della palestra hanno allertato il 118 che è intervenuto pochi minuti dopo. La corsa disperata al pronto soccorso, però, è risultata vana. Il giovane è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale San Carlo. BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 50 € 1,20 In Basilicata in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40220 > 9 771721 248002 Prima l’alterco in un locale, poi urla e spintoni. Spuntano coltelli. In condizioni gravi l’uomo di 57 anni Muore a colpi d’ascia dopo la rissa Lagonegro, finisce nel sangue una lite tra due padri con i rispettivi figli. Perde la vita un 18enne Nessuno vuole portare la banda larga in Basilicata, rifiutati 53 milioni di euro A perdere la vita Pasqualino Di Silvio che ha riportato una ferita da taglio al torace. Inutili i tentativi di rianimarlo. A PAG. 3 Un altro no La cartina che mostra il digitaldivide in Basilicata. Attualmente il 10,4% dei lucani è del tutto senza copertura A PAG. 7 Centrale del Mercure, respinta la richiesta di sospensiva alla sentenza del Tar A PAGINA 4 Il legale della famiglia Claps: “Non capiamo com’è uscita questa idea” Novità e sorprese per la “rivoluzione” politico-burocratica “Restivo in Italia? Non esiste” dellaMacchina Regione completata: nominati L’ipotesi spacca il Parlamento inglese, ma l’avvocato Scarpetta non ci sta L’arrivo di Restivo in Italia per il processo Claps a Salerno A PAG. 3 A PAGINA 13 Termodinamico a Banzi La Tecknosolar ricorre al Tar: la società contesta il parere negativo della Soprintendenza A PAGINA 24 Arisa canta senza scarpe e il suo look fa tendenza La cantante di Pignola sul palco dell’Ariston a piedi nudi con gonna a vita alta in lamé e camicia velata con reggiseno a vista ALLE PAG. 28 E 29 i sei nuovi direttori generali Comune di Potenza Centrosinistra già polveriera La Sel “accerchia” il Pd e rottama gli assessori a vita Coppa Italia. Il Picerno fa un figurone a Volla ma perde nei minuti finali ed è eliminato Calcio lucano. Recuperi: Pomarico-Pietragalla e Ferrandina-Brienza chiudono sull’1-1 Calcio a 5/B. Coach Suriano ci ripensa e torna in sella all’Avis Policoro: dimissioni ritirate La Regione A PAGINA 9 La sfida lucana di Champions va a Martino, originario di Ruoti e non di Ripacandida Nella foto l’abbraccio tra Martino (originario di Ruoti) e Pellegrini (di Picerno), prima di Manchester CityBarcellona, chiusa sullo 0-2. NELLO SPORT OTTOBRE MAGGIO DOMENICA 11 MAGGIO 2014 Costringeva la figlia disabile a prostituirsi VENOSA - Insieme al convivente costringeva la figlia, poco più che maggiorenne, a prostituirsi. E’ la triste storia che arriva da un centro del venosino. Le indagini dei carabinieri erano scattate nel 2012. La madre della vittima, 51 anni, con l’aiuto di un pregiudicato di 61 anni provvedeva a ”trovare” i clienti per la figlia, generalmente persone anziane alle quali avrebbe dovuto offrire prestazioni di natura sessuale in cambio di un compenso in denaro. Ad accompagnare la giovane ragazza agli appuntamenti in diverse occasioni erano proprio i due aguzzini. La vittima viveva in un continuo stato di apprensione a causa delle minacce e delle percosse che riceveva ogni volta che provava ad uscire da quell’incubo. Proprio grazie alla collaborazione della giovane i carabinieri di Venosa sono riusciti ad incastrare i due e ad arrestarli. BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 128 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40511 > 9 771721 248002 In manette la donna e il suo convivente. La ragazza è affetta da un deficit psichico. Gli incontri avvenivano un po’ dappertutto Costringeva la figlia a prostituirsi Orribile storia di violenze a Venosa. Botte e minacce alla giovane per fare sesso con alcuni uomini anziani Sulla A3 con 60 chili di hashish: Potenza, il centro storico arrestati due corrieri siciliani è invaso dai mendicanti Tante le persone rannicchiate negli angoli del centro storico, tanti anche i bambini A PAGINA 17 Il maxi sequestro effettuato dalla Gdf di Lauria sul tratto lucano della A3. A PAG. 2 I carabinieri hanno liberato la vittima dall’incubo: ora è affidata ai servizi sociali. A PAGINA 3 “Il debito? E’ sceso fino a 108 mln. In questi anni forte riduzione della spesa” “No ai santini” in ospedale, la Fsi attacca Maruggi Pace dà una mano a Petrone “Alle primarie del Pd al San Carlo L’assessore al Bilancio stoppa le interpretazioni sui conti in rosso a Potenza E Falotico difende i “suoi” assessori “Il Pd ha paura: sta perdendo la testa” si davano i 2 euro per far votare” Alemanno ai lucani: non fatevi comprare dalle multinazionali Potenza, ecco la squadra del M5S L’intervista all’onorevole A PAG. 4 La direzione generale del San Carlo. A PAGINA 5 I candidati grillini al Comune di Potenza A PAG. 8 ALLE PAGG. 6 E 7 Matera, dopo la promozione lo scudetto Serie D. Esordio per i biancazzurri a Torre Annunziata nel torneo riservato alle regine della categoria Il tecnico del Matera, Domenico Cosco (foto S.Veglia) NELLO SPORT Motori Postiglione subito protagonista a Misano Pallanuoto, B Ottimo pari per la Bn2000 contro la vice capolista NELLO SPORT Il Giro Visto da NELLO SPORT Antonio Viola Spaccio di droga, in manette le nuove “leve” del clan Cassotta MELFI - Cocaina, marijuana ed hashish spacciata in locali pubblici, anche ai minorenni. Si sarebbe concentrata sul traffico di sostanze stupefacenti l’attività di quelle che gli inquirenti non hanno esitato a definire come le “nuove leve” della criminalità organizzata nel VultureMelfese. Dopo i duri colpi inferti negli ultimi anni dalla magistratura con arresti e pesanti condanne, infatti, figli e parenti di noti pregiudicati sembrano prosegui- re l’attività di “controllo del territorio”. Lo dimostra la maxi-operazione antidroga portata a termine dalla Squadra Mobile di Potenza con l’esecuzione di nove misure cautelari, emesse dal gip Lugi Spina su richiesta del pm della Dda potentina Francesco Basentini, nei confronti di altrettante persone accusate di aver creato nel Melfese una consolidata rete di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’utilizzo di diversi “pusher” per la vendita della droga. _Speciale 2014_ XXIII Mercoledì 31 dicembre 2014 VINCE IL CENTRODESTRA: DE LUCA SINDACO DI POTENZA _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 9 giugno 2014 3 4 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Martedì 10 giugno 2014 DE LUCA SINDACO LA FESTA DI DE LUCA Raddoppiati i voti del primo turno, esplode la gioia per strada. Il capolavoro di Fratelli d’Italia e Popolari per l’Italia A risultato acquisito un piccolo comizio improvvisato per ringraziare amici ed elettori. Poi di corsa sotto il Comune Ribaltone clamoroso al ballottaggio. Petrone sconfitto, il sindaco del capoluogo al centrodestra Attesa, sorrisi, brindisi e cori da stadio: la prima notte da sindaco di De Luca LUNEDÌ 9 GIUGNO 2014 BASILICATA www.lanuovatv.it Anno IX - N. 156 € 1,20 A Potenza e provincia in tandem con Il Mattino www.nuovadelsud.it Redazione: Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.476552 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] - Direttore: Mimmo Parrella. Pubblicità e amministrazione: Agebas Srl - Via della Chimica, 61 - Potenza - Tel. 0971.594293 - Fax 0971.903114 - E-mail: [email protected] 40609 > 9 771721 248002 Espugnata la roccaforte del centrosinistra. De Luca sindaco. Ballottaggio “bulgaro” Rivoluzione a Potenza La festa fino a tarda notte al comitato in viale Dante di De Luca sindaco. I dati ufficiali pubblicati del ballottaggio e lo sconfitto Petrone (Foto Rocco Esposito) Ribaltone clamoroso, raddoppiati i voti del primo turno. Petrone sconfitto. I nuovi scenari in Consiglio con l’assenza di una maggioranza Il terremoto scuote il Partito Democratico: clima caldissimo nella direzione di oggi. A rischio congresso e giunta regionale. Tutti contro tutti Kick boxing. Il campione materano vince il titolo iridato ai danni del russo Zaitsev Volley B2/M. Impresa Promozione Di Cuia è il più forte di tutti Lagonegro. rinviata alla “bella” Nello Sport Coppa “Gaetano Scirea” La Roma si aggiudica per la prima volta il trofeo, battuto il Milan solo dopo i calci di rigore La gioia di Di Cuia dopo la proclamazione in suo favore Play off Eccellenza La Sarnese espugna Picerno (0-2) e spegne sul nascere i sogni promozione dei rossoblù Il Lagonegro impegnato in questa stagione De Luca cambia la storia a Potenza di CELESTINO BENEDETTO POTENZA - L’aveva detto venerdì sera chiudendo la campagna elettorale. ”Non abbiamo paura di nessuno. La vera rivoluzione la faremo noi”. E di rivoluzione nel vero senso della parola si tratta. Dario De Luca, ribaltando il risultato del primo turno è il nuovo sindaco di Potenza. Il ribaltone è riuscito, contro ogni pronostico. Ed è stato una doccia fredda per Luigi Petrone. De Luca in vantaggio sin dai primi scrutini - ha sconfitto il candidato sindaco di centrosinistra sostenuto dal Pd e da altre sette liste. 16.293 i voti totali per una percentuale del 58,54%. L’avvocato potentino «incoronato» dai «Re Magi» del Pd Speranza-Santarsiero-Margiotta non è andato oltre le 11.541 preferenze per il 41,46%. De Luca ha praticamente raddoppiato i voti ottenuti il 25 maggio (7.132), Petrone li ha dimezzati (20.313). Un dato non di poco conto, tanto più se si tiene conto del fatto che di fatto molti elettori che al primo turno avevano votato Petrone (20.313 quelli raccolti), si sono astenuti in occasione del ballottaggio di ieri. Al candidato sostenuto da Popolari per l’Italia, Fratelli d’ItaliaAn e da una lista civica sono andati certamente anche i voti di Roberto Falotico ed in parte di Michele Cannizzaro. Risultato stravolto dunque, nonostante il neo sindaco partisse con oltre trenta punti di svantaggio dopo la prima tornata elettorale (47,8% contro 16,7%). Davide ha sconfitto Golia ed il Pd lucano si trova a dover consegnare al centrodestra la città di Potenza nel momento in cui a livello nazionale è più forte. De Luca, che in diretta alla nostop elettorale della Nuova Tv ha dedicato la vittoria alla moglie «per aver sopportato il mio impe- gno», ha ricevuto la prima telefonata della lunga notte elettorale proprio da Luigi Petrone. Con l’aplomb che gli appartiene, l’avvocato chiamato a correre per guidare il capoluogo, ha ammesso la sconfitta e si è congratulato con il successore di Vito Santarsiero. Militanti ed elettori di De Luca hanno fatto festa per tutta lanotte. Clacson nelle strade del centro storico e lungo viale Dante, sede del comitato elettorale. Tutti concordi su un punto: è una vittoria che va oltre i partiti. De Luca ha ammesso di aver percepito un forte consenso nei giorni scorsi, ma non nelle proporzioni che poi le urne hanno ufficializzato. Ma la vittoria di De Luca è anche e soprattutto la vittoria di Gianni Rosa, di Aurelio Pace, di Gianfranco Blasi. Del gruppo dirigente di Fratelli d’Italia e dei Popolari per l’Italia. Gli unici ad aver creduto sin dall’inizio su De Luca, un candidato sindaco difeso a spada tratta anche dal resto della coalizione. Da Forza Italia, dall’UdcRisultato stravolto nonostante Ncd in priil neo sindaco partisse con oltre misi che hanno decitrenta punti di svantaggio so di puntaDe Luca alla no stop della Nuova Tv: re su Michele Cannizza“Dedico la vittoria a mia moglie” ro. E adesLa telefonata di Petrone: hai vinto so? Da oggi si aprono nuovi sceIl Pd lucano consegna al centrodestra nari politici. il capoluogo nel momento in cui Dopo vena livello nazionale è più forte t’anni di centrosiniI nuovi scenari in Consiglio con stra la città “l’anatra zoppa” e l’assenza di una ha mandato all’opposimaggioranza. Processo ai Re Magi Pd zione il Pd e tutta la nomenklatura. De Luca sindaco però dovrà fare i conti con l’assenza di una maggioranza in Consiglio Comunale. 13 i seggi al centrodestra, 19 all’opposizione. La famosa ”annata zoppa” è arrivata. Come farà a governare il nuovo Primo cittadino? Potenza si trasformerà in una resa dei conti al’interno del Pd. Nella direzione regionale Pd di oggi voleranno gli stracci? SantarsieroMargiotta-Speranza, i «Re I festeggiamenti al Comitato di De Luca e Magi» che hanno imposto il nome di Petrone paghela delusione di Petrone e del sindaco ranno il conto? La certezfacente funzione Campagna (foto za è una: Potenza cambia Esposito) storia. di MANUEL SCALESE POTENZA - “Una notte di ordinaria follia”. Parafrasando la celebre pellicola prodotta dal genio di Joel Schumacher, è possibile concentrare tutte le emozioni e i diversi stati d’animo, condensati in una turbolenta nottata elettorale. Della quale, insieme, proveremo a ripercorrerne la cronologia degli eventi. Alle 23 partono, come di consueto, le operazioni di spoglio e trenta minuti più tardi arrivano i risultati dei primi seggi elettorali, dove udite udite, Dario De Luca si è aggiudicato quelli di Rossellino, via Sabbioneta, viale Marconi e di via Nitti. Ma una rondine non fa primavere e si sa, le operazioni di spoglio possono riservare epiloghi imprevedibili. Trascorsa la mezzanotte, arrivano anche i primi dati nazionali del Ministero degli interni, i quali registrano un De Luca lanciatissimo, alla luce delle 4.500 preferenze di vantaggio nei conforti dell’antagonista Petrone. Nell’arco della nottata, intorno a 00.30, sono 74 su 77 le sezioni scrutinate, le quali,ufficiosamente, designano l’investitura popolare del nuovo sindaco di Potenza Dario De Luca, che ha bruciato la corsa del diretto concorrente del centro sinistra Luigi Petrone, per il quale, fino a qualche ora prima, l’ago della bilancia pendeva tutta dalla sua parte. Rivoluzione popolare dunque, che assume i caratteri di una scossa tellurica, radendo al suolo le sicurezza di chi, si sentiva il risultato ormai in tasca. 00.40, parte l’assalto dell’elettorato al comitato di De Luca situato in Viale Dante, costringendo le forze del- La festa al comitato elettorale di viale Dante del neo sindaco di Potenza Dario De Luca Sotto la festa anche davanti il municipio di Potenza in piazza Matteotti lunedì all’alba E Di Maggio si taglia il pizzetto l’ordine all’intervento, che hanno chiuso al traffico il transito nel rinomato viale del centro storico. Può partire così la festa, dove i cittadini si stringono intorno al proprio primo cittadino, il quale alle 00.46, interviene nella diretta tv dedicata al risultato ine- rente al ballottaggio, sul canale televisivo della Nuova tv, condotto dal nostro direttore Mimmo Parrella. Sondando le prime sensazioni ed emozioni del neo sindaco in pectore. Il quale intorno l’una di notte, può dedicarsi anima e corpo ai propri cittadini, improvvisan- do un piccolo comizio, invocato proprio dal suo elettorato. Che si è unito alle celebrazioni con tanto di striscioni, fumogeni e cori goliardici. Ma c’è anche il momento per rispettare un impegno preso e si sa, le promesse vanno mantenute. Cosi il sindaco De Luca si è reso protagonista di un simpatico siparietto con il senatore Di Maggio, il quale in tempi non sospetti dichiarò: “ Caro De Luca, se diventa sindaco le concederò l’onore di tagliarmi il pizzetto”. Detto, fatto. “Zac”, un colpo di forbici e via, a suggello di un risultato che assume caratteri storici e che crea un precedente, difatti è la prima ed unica volta che il Pd veste i panni dell’opposizione, seppur mantenendo la maggioranza all’interno del consiglio comunale. Risultato che lascia aperte molte riflessioni, per provare a giustificare la debacle in seno al centro sinistra. L’affluenza ferma al 48, 54 % (quasi il 27% in meno rispetto al primo turno), lascia presupporre che i potentini abbiano preferito una gita fuori porta al voto. Tra questi potrebbero figurare anche gli elettori democratici, i quali prendendo sotto gamba il diritto e il dovere civico, hanno pensato che il proprio voto non fosse rilevante per ribadire l’ormai, presunta e scontata, vittoria di Petrone. Così non è stato e lo schiacciante successo di De Luca (voti raddoppiati rispetto al turno di quindici giorni fa), indugia a chiedersi se parte dell’elettorato non abbia cambiato parere e “bandiera” nel corso d’opera e se, sotto traccia, la mole di preferenze in seno a Falotico, separato in casa col Pd tra le file del centrosinistra, non sia stata indirizzata, in maniera ufficiosa, verso De Luca, magari tramite disposizioni dall’alto, andando a scontrarsi con la via ufficiale seguita da Falotico e sostenuta dallo stesso Pittella, di remare in direzione Petrone. Le nostre sono solo supposizioni, l’unica cosa certa è che De Luca ha fatto il “Davide” e Petrone il “Golia”. Petrone si ferma al 47,8% al primo turno, le liste hanno la maggioranza consiliare. Il crac del Comune e il dissesto De Luca nella storia: è sindaco Ballottaggio “rivoluzionario”, il centrosinistra (e il Pd) perde la roccaforte Potenza di CELESTINO BENEDETTO GIUGNO “Anatra zoppa”: Consiglio a maggioranza centrosinistra POTENZA - Volti nuovi, tante conferme. Ma anche diverse bocciature illustri e la presenza di cinque donne. Il nuovo Consiglio comunale di Potenza, ridotto da 40 a 32, è delineato. Il premio di maggioranza - il 60% dei seggi - è andato alla coalizione guidata dal centrosinistra (Pd, Insieme si cambia, Socialisti uniti, Pd, Socialisti&Democratici, Scelta civica, Centro democratico e Sinistra per Potenza) che si aggiudica 19 consiglieri. Luigi Petrone entra come consigliere comunale in quota Pd che perde Angela Blasi. All’opposizione 13 seggi. Quattro i rappresentanti delle liste a sostegno del primo cittadino (Galella, Giuzio, Vigilante e Morlino). Forte degli oltre 8.500 voti presi, il Pd fa il pieno di consiglieri. Nell’ordine di preferenze ottenute spazio a Giampiero Iudicello, Gerardo Nardiello, Carmen Celi, Vincenzo Telesca, il capogruppo uscente Gianpaolo Carretta, l’assessore uscente all’Ambiente ìLovallo, Sileo. Due donne su 8 eletti dunque. Le altre tre sono Andretta e Sagarase della lista che appoggiava Petrone e Cutro della lista dei Socialisti e Democratici che fa capo al consigliere regionale Polese. La pattuglia più numerosa dopo il Pd - è Insieme si cambia, espressione del candidato sindaco. Oltre ad Andretta, spazio a Meccariello, Nolè e Sagarese. Due consiglieri ciascuno per i Socialisti&Dem: si tratta di Pace e Cutro. Con Centro democratico «rientrano» in Consiglio il sindaco facente funzioni Campagna e l’ex capogruppo del Pdl, Picerno. Spazio poi per Fanelli (Fi), Cannizzaro e Guarente (Liberiamo la città), Giannizzari (M5S), Scarano, Falotico e Lofrano (Potenza condivisa), Pesarini (Misto). (Ce.Be.) POTENZA - L’8 giugno 2014 è una data storica per la città di Potenza. Per la prima volta il centrosinistra perde nella sua roccaforte. Un ballottaggio che ha del “rivoluzionario” dopo l’inatteso risultato elettorale del primo turno che ha dato al centrosinistra la maggioranza dei seggi in Consiglio comunale. Dario De Luca, 57 anni, candidato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Popolari per l’Italia e Lista civica per la città ha ottenuto il 58,54% dei voti rispetto al 16,79% del primo turno, passando da 7.132 a 16.293. L’avversario di centrosinistra, Luigi Petrone, e’ sceso dal 47,8% al 41,5%, perdendo circa novemila voti (da 20.313 a 11.541). La vittoria di De Luca è un risultato storico: per la prima volta il centrosinistra perde nella sua roccaforte. Una scelta chiara e lampante dei potentini che hanno deciso di recarsi alle urne e premiare De Luca e i suoi sostenitori. Ma anche per punire non solo il candidato Luigi Petrone, ma anche liste, consiglieri e candidati del centrosinistra. Eppure, appena quindici giorni prima era accaduto esattamente il contrario. Il centrosinistra esultava, dando Luigi Petrone e il neo sindaco di Potenza Dario De Luca lezioni di “buona politica” e capacità di selezione della classe dirigente. Cosa è successo in pochi giorni tanto da annullare l’esito del primo turno? Le preferenze, non più necessarie per sostenere il compagno, l’amico, il parente o il dirimpettaio, ha “liberato” un voto che si è basato unicamente sulla persona. Neanche per appartenenza politica, bensì sulla percezione del futuro sindaco. Quello del ballottaggio in fondo è un voto libero e senza condizionamenti di sorta. Ma il percorso difficile per Potenza è iniziato dopo. Con le difficioltà di un sindaco minoranza in Consiglio e con un Comune in dissesto. L’anno nuovo porterà - forse - una giunta di larghe intese. XXIV Mercoledì 31 dicembre 2014 _Speciale 2014_ _Speciale 2014_ XXV Mercoledì 31 dicembre 2014 ADDIO BASILICATA? 4 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Martedì 23 dicembre 2014 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Venerdì 22 agosto 2014 3 2 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Giovedì 3 aprile 2014 ADDIO BASILICATA? UN ALTRO TAGLIO ALLA BASILICATA BASILICATA SOTTO ATTACCO Secondo la proposta di due parlamentari del Pd la Basilicata sarebbe divisa in due: il Potentino con la Calabria, il Materano con la Puglia A Campobasso è levata di scudi, in Basilicata la politica è in ferie a Maratea. Mentre il “disegno Macroregioni” continua Ieri dibattito in Consiglio regionale sulle riforme costituzionali del governo Renzi: i confini amministrativi non si toccano MacroRegioni, “tutti” d’accordo Corti d’Appello, “sarà la morte del Molise” Altrove hanno già capito cosa sta accadendo MacroRegioni e Titolo V, “la Basilicata è un irrinunciabile spazio democratico” POTENZA- Il progetto di legge sarà proposto al prossimo Consiglio dei Ministri del 29 agosto. E tra le intenzioni del ministro Andrea Orlando c’è quella di mettere mano alla geografia delle Corti d’Appello e delle procure generali. Ad oggi sono 26, ma il Guardasigilli vorrebbe fossero ridotte a 20. Un ulteriore taglio, dopo quello dei tribunali, che ha visto anche la soppressione di quello di Melfi, che questa volta però potrebbe toccare proprio Potenza. A rischio sono infatti le Corti d’Appello delle regioni più piccole e tra queste c’è anche la Basilicata, insieme a Molise, Abruzzo, Umbria e Marche. Il disegno è cedere il distretto alle regioni limitrofe, seguendo lo schema del Nord Ovest che fa dipendere l’intera Valle d’Aosta dalla Corte d’Appello di Torino. In questo caso Potenza, più che dalla Puglia, POTENZA- «In Basilicata la Regione è un irrinunciabile spazio democratico, innanzitutto a tutela dei territori interni e dei piccoli Comuni, che rappresentano un presidio essenziale per il territorio e che altrimenti rischiano di essere emarginati». Dunque, non si tocca. E’ stato lungo e articolato l’intervento con il quale ieri il presidente dell’assise, Piero Lacorazza, ha aperto la seduta straordinaria convocata in concomitanza con tutti i Consigli regionali d’Italia per discutere sulle riforme costituzionali, l’istituzione del Senato delle autonomie e il titolo V. Una riforma che in questi giorni ha agitato la Basilicata sia per l’ipotesi MacroRegione (per ora rimasta fuori dalla riforma) sia per il “capitolo petrolio” le cui competenze, grazie alla modifiche al Titolo V, torneranno a essere esclusiva dello Stato. «Le Regioni - ha detto Lacorazza - devono essere protagoniste, e non solo spettatrici, di un processo di riforma», e «i problemi dell’Italia non nascono solo da questo settore». Per questo «le Regioni non possono essere trasformate in enti di gestione amministrativa, devono mantenere un ruolo legislativo, di programmazione e di tutela del territorio, e quindi di iniziativa concorrente con lo Stato, almeno in materie fondamentali quali ambiente, urbanistica ed uso del suolo». «Più che rivedere i confini amministrativi delle Regioni - ha aggiunto - occorre che questi enti assumano scelte condivise in uno spazio di programmazione più ampio, per esempio pianificando l’uso dei fondi comunitari per la realizzazione di pochi grandi obiettivi infrastrutturali; per fare questo occorre attribuire rilevanza di legge ad un Gruppo europeo di cooperazione territoriale del Sud, stabilendo allo stesso tempo che la sessione comunitaria divenga momento unificante della programmazione unitaria dei Consigli regionali». «Non è con meno democrazia che si risolvono i problemi dell’Italia, ed anche i territori vasti e con pochi abitanti come la Basilicata hanno le loro ragio- A perorare la causa sarebbe direttamente il presidente della Conferenza, Chiamparino. E si schiera anche Zingaretti di DARIO CENNAMO POTENZA- Tornano a soffiare i venti delle MacroRegioni. Da alcuni giorni, infatti, l’ipotesi di ridisegnare la geografia dell’Italia è di nuovo al centro del dibattito. Proprio come era avvenuto a inizio anno quando sulla Basilicata già aleggiava con forza lo spettro della soppressione. A dare I governatori Caldoro nuovo impulso all’ipote(in alto) e Zaia si è arrivata una proposta di legge a firma dei parlamentari del Pd, Roberto Morassut e Raffaele Ranucci, che prevede uno Stivale diviso in sole 12 Regioni. Otto, invece, quelle che sparirebbero dalla cartina tra cui, appunto, la Basilicata, che verrebbe divisa in due: la provincia di Potenza, insieme alla Calabria, andrebbe a formare la Regione del Ponente, mentre la provincia di Matera, insieme a quella di Campobasso, si unirebbe alla Puglia per dar vita alla Regione del Levan- Zingaretti, la cartina della te. La pro- “nuova” Italia e il titolo posta di dell’intervista a Repubblica legge presentata alla Camera, al di là dell’iniziativa dei due parEcco come sarebbe la nuova cartina dell’Italia lamentari Pd, s’inseriuesta la nuova car- na, nascerebbe il Trive- unione di Toscana, Um- Puglia guadagnerebbe rebbe tra l’altro in un ditina dell’Italia secon- neto, unione di Veneto, bria e provincia di Viter- dalla soppressa Basilicabattito che avrebbe codo la proposta di legge Friuli-Venezia Giulia e bo. Il Lazio scomparireb- ta la provincia di Mateme sponsor lo stesso dei parlamentari del Pd Trentino-Alto Adige. Al be, diventando un unico ra, trasformandosi in Lepresidente della confeRoberto Morassut e Raf- centro Italia, l’Emilia grande Distretto di Ro- vante, mentre la provinrenza delle Regioni, faele Ranucci: a Nord, guadagnerebbe dalle ma Capitale, lasciando le cia di Potenza si unirebSergio Chiamparino, l’unica amministrazione Marche la provincia di province meridionali al- be alla Calabria per forche, sulla questione - ha a rimanere inalterata Pesaro e accanto alla già la neonata regione Tir- mare la regione di Poscritto il Messaggero sarebbe la Lombardia. Al citata Adriatica, nasce- renica, insieme alla Cam- nente. Immutate, infine, avrebbe chiesto un insuo fianco, oltre all’Alpi- rebbe l’Appenninica, pania. Sempre al Sud, la Sicilia e Sardegna. contro urgente al premier Renzi. A dar man forte alla proposta, inoltre, ieri, in un’intervista Il governatore del E il presidente a Repubblica, è arrivacampano Caldoro to anche il parere favo- Lazio: “I confini revole del governatore regionali non esulta: vedo che del Lazio, Nicola Zingaanche il Pd retti. «Le circoscrizioni corrispondono più regionali - ha detto - fu- ad ambiti ottimali condivide la rono definite in un’altra mia proposta era, quando la società di buon governo” era ancora molto agri- ti ottimali per il buon lo stato di cose». Zingacola e non esisteva il governo: quasi 70 anni retti ha evidenziato comercato unico europeo. dopo che sono stati dime Chiamparino ne abI confini regionali non segnati e dopo 40 anni bia «già parlato al gocorrispondono più ne- di funzionamento, si verno». «Come la vedo io cessariamente ad ambi- può pensare a rivedere - ha aggiunto il gover- Q natore del Lazio -, un’autoriforma delle Regioni mira anche a fornire servizi di qualità ai cittadini mettendo in comune certe funzioni di governo. C’è molto di concreto che si può già fare senza fare nuove leggi». «Le Regioni - ha continuato - possono iniziare subito a mettere insieme alcune attività, in modo da ridurre i costi e alzare la qualità dei servizi. Poi si potrà pensare realisticamente a ridurre il numero delle Regioni stesse per arrivare a ambiti più ampi». E alla domanda su quali settori potrebbero essere messi in comune il governatore ha affermato: «Ci si può arrivare su alcuni servizi sanitari»; «la protezione civile, la tutela dal rischio idrogeologico, i trasporti, le agenzie regionali per l’ambiente. E naturalmente anche certi enti e società partecipate». «Le istituzioni regionali - ha concluso Zingaretti - devono avere la lungimiranza di perdere qualche pezzo di ciò che per alcuni continua ad essere un potere, anche elettorale, a vantaggio dell’efficienza per i cittadini e le imprese». Un sì senza riserve, insomma, all’ipotesi MacroRegioni che ieri è stato subito salutato con soddisfazione da un altro governatore, quello della Campania, Stefano Caldoro, che è stato tra i primi a caldeggiare l’ipotesi. «Anche il Pd condivide la mia proposta per dire stop alle attuali regioni e sì alle macroaree. Molto bene, meglio tardi che mai» ha scritto su twitter dopo aver letto l’intervista a Zingaretti. Mentre per il governatore del Veneto, Luca Zaia, «ci sono regioni tecnicamente fallite». E dunque «sarebbe bene fare emergere questo fallimento». Per Zaia resta però fermo il principio di «un ridisegno con una scelta federalista». «Non esiste un modello federalista che non abbia le regioni, altrimenti c’è il rischio di un neocentralismo» ha detto. La Basilicata, insomma, è circondata. verebbe inglobata dalla Campania. Con un percorso inverso rispetto a quanto avvenuto con il passaggio di Sala Consilina a Lagonegro. Sta di fatto che per la Basilicata potrebbe essere l’ennesimo segnale di una spoliazione che, ufficio dopo ufficio, ente dopo ente, presidio dopo presidio, continua ormai da tempo. Nonostante l’enorme contributo, di natura economica, che questa regione versa nelle casse dello Stato attraverso le estrazioni petrolifere sul proprio territorio. L’indiscrezioni circola ormai da giorni. Ma la politica lucana soltanto nelle ultime ore sembra stia destandosi dal sonno ferragostano sulle spiagge di Maratea. Il governatore Pittella, nel chiedere un «incontro urgente» al ministro Orlando, ha detto che «la Regione non se ne starà buona e zitta». Ma altrove si preparano barricate. E, soprattutto, si ha già chiaro il disegno. E’ il caso del Molise dove il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Niro, rispetto alla paventata soppressione della Corte d’Appello di Campobasso, ha parlato di una «una realtà che è stata già abbondantemente punita con la soppressione di altre importanti strutture, pubbliche e private, annesse ad altri centri limitrofi, e che rischia di vedersi ora privata, qualora dovesse essere approvato il progetto di riforma del ministro Andrea Orlando, delle già citate sedi di attività giudiziaria che farebbero da apripista ad altri ulteriori significativi perdite di Tribunali, di Enti, quali Prefetture, Comandi regionali delle Forze dell’Ordine, etc., che ridurrebbero al lumicino le speranze di una continuità esistenziale della Regione, svuotandola di fatto di ogni contenuto utile per la propria collettività». «Vorrei lanciare, insomma, il mio grido di allarme - ha detto - temendo fortemente che sia in atto “l’inizio della fine del Molise”. L’inizio di un processo che porterà inevitabilmente alla ridefinizione dei propri confini e alla saldatura con altri segmenti». Quelle Macroregioni, insomma, che segnerebbero anche la morte della Basilicata. E la sua già flebile resistenza rispetto alle estrazioni petrolifere. (D.Ce) Rosa (FdI) attacca: si prospetta lo smembramento, il Popolo lucano alzi la testa “Ma Speranza, Bubbico e De Filippo che fanno? O il Pd lucano è d’accordo o non conta nulla” POTENZA- «Dopo il Tribunale di Melfi e la sezione distaccata di Pisticci, il Governo di centrosinistra tenta di consumare un’altra spoliazione nei confronti della Basilicata». E’ quanto afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, in riferimento alla paventata soppressione della Corte d’Appello di Potenza. «Non ci era sfuggito - continua Rosa - che la riforma sulle competenze in materia di energia fosse “tagliata su misura della nostra Regione” (quale altra è così centrale per il piano energetico italiano?) e avevamo già denunciato che, per il Governo nazionale, la Basilicata rappresenta solo un pozzo di petrolio, una Terra da spremere e null’altro. Ora la conferma. Ci chiediamo che ruolo abbia avuto il Capogruppo del Pd alla Camera, il lucano Speranza, nella riunione» della maggioranza sul pacchetto di riforme da varare. «Avrà almeno dato un cenno di disappunto per questo ulteriore sfregio alla sua Regione? - si chie- de il consigliere FdI - E Bubbico, vice ministro agli Interni, e l’ex presidente della Regione Basilicata ora sottosegretario alla Salute, De Filippo, avranno fatto quanto nelle loro possibilità per evitare una tale scellerata decisione?» «Delle due l’una - continua Rosa -: o il Pd lucano è d’accordo con questo provvedimento o non conta nulla all’interno del partito a livello nazionale. In entrambi i casi una pessima figura. Noi non permetteremo che la Basilicata venga depauperata di un ulteriore presidio di legalità. Per questi motivi, ho scritto al presidente del Consiglio ieri mattina, chiedendogli di rispettare il popolo lucano e la Basilicata che, già molto, dà al- l’Italia tutta e di rivedere le posizioni del governo sulla soppressione della Corte d’appello di Potenza. Ho inviato la lettera anche al ministro della Giustizia, a tutti i capigruppo di Camera e Senato, al presidente della Corte d’Appello di Potenza, ai presidenti dei Tribunali di Potenza, Matera e Lagonegro ed ai presidenti degli Ordini degli Avvocati di Potenza, Matera, Lagonegro e Melfi e al primo rappresentante della Regione, il presidente della Giunta, che, stando al comunicato diffuso nelle scorse ore, non potrà che associarsi a questa mia iniziativa ed a porre in essere quanto è in suo potere per evitare un altro sfregio alla nostra Regione». «Ho interessato direttamente il nostro Capogruppo alla Camera, Fabio Rampelli, e il nostro Presidente, l’Onorevole Giorgia Meloni - aggiunge Rosa -. Si tratta, ovviamente, di una iniziativa conciliativa posta in essere nel rispetto dei ruoli istituzionali. È altrettanto ovvio, però, che non permetteremo altri vulne- ra alla nostra Regione e che, se il Governo proseguirà in tale scellerata direzione, metteremo in campo più forti azioni in difesa della nostra Terra. È un battaglia di giustizia. È una battaglia per difendere una Regione dallo smembramento che si prospetta: tra riforma del titolo V, soppressione passata e futura degli uffici centrali e macroregioni. È ora di dire basta. È ora che il Popolo lucano alzi la testa». POTENZA- “Interrogherò il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per verificare la fondatezza delle notizie che vorrebbero la soppressione della Corte d’Appello di Potenza”. Lo ha annunciato l’on. Cosimo Latronico (Fi), componente della Commissione Bilancio della Camera. “Un disegno di riorganizzazione delle sedi giudiziarie sul territorio è stato varato l’anno scorso e la Basilicata ha già pagato prezzi altissimi. Non sarebbe davvero sopportabile la chiusura della Corte d’Appello di Potenza, che finireb- Santarsiero: l’attenzione è altissima, vigiliamo POTENZA- ”È un errore ritenere che per rafforzare l’efficienza del sistema giudiziario del nostro Paese sia opportuno ridefinire l’assetto territoriale dei distretti delle Corti di Appello”. Lo afferma il consigliere regionale del Pd e presidente della Prima Commissione Consiliare Vito Santarsiero per il quale ”immaginare di rimuovere le Corti delle piccole regioni significa solo indebolire i territori e favorire condizioni di maggiore sofferenza nel sistema giudiziario. Già la soppressione di alcuni tribunali, come nel caso di quello di Melfi, ha esposto territori e popolazioni ad un maggiore rischio della criminalità organizzata senza aver avuto riscontri su effettivi risparmi e incremento di efficienza del sistema giustizia”. “Nè tantomeno -continua Santarsiero- si possono immaginare soppressioni di tribunali con sede in alcuni Capoluoghi di Provincia così come viene ipotizzato in una relazione tecnica del Ministero della Giustizia sulle misure di razionalizzazione. Si tratta di scelte che oltre ad incidere su sicurezza e giustizia sono destinate ad annullare nel nostro Paese ogni processo di sviluppo locale che rap- Pressing sul ministro da parte di Latronico e Di Maggio be per gravare sull’assetto dei servizi giudiziari sul territorio regionale. Ci auguriamo - chiude il parlamentare azzurro - che sia valutato con equilibrio un disegno di organizzazione delle sedi giudiziarie nella prospettiva di migliorare il servizio giustizia in aderenza con l’assetto del territorio, della sua orografia, della sua rete di servizi trasportistici e dei cittadini”. Sulla Vito Santarsiero presenta la ”conditio sine qua non” per lo sviluppo dell’intera Nazione. La giustizia non è un lusso. La sensazione è che si procede in maniera approssimata, caotica; se si deve risparmiare occorrono non tagli alle strutture presenti sul territorio ma una profonda riforma del sistema ( che lo stesso Vietti dice di valere un 1% del Pil nazionale) che ci porti a standard europei sia nei tempi delle sentenze sia nell’efficienza complessiva della giustizia”. “È pertanto necessario -conclude Santarsiero- fermarsi ed avviare una seria riflessione su tutta la materia. Con il presidente Pittella ed i nostri parlamentari non potremo, come già sta avvenendo, che mantenere altissima l’attenzione e vigilare affinché il nostro territorio non venga ulteriormente indebolito, penalizzato e depauperato di importanti presidi istituzionali”. vicenda è intervenuto anche il senatore dei Popolari per l’Italia, Tito Di Maggio che si è detto pronto a «una fattiva collaborazione finalizzata a scongiurare l’ennesima falsa riforma che influirebbe negativamente sul livello dei servizi offerti ai lucani ed ai lavoratori della giustizia». «Nella mia qualità di membro della Commissione Giustizia del Senato - ha detto -, interesserò personalmente il Ministro, pronto ad azioni congiunte con i colleghi parlamentari ed i rappresentanti istituzionali lucani». ni da tutelare - ha continuato -. A questi territori non si può soltanto continuare a proporre la legge dei numeri e delle percentuali. Riforme non può significare sempre e soltanto riduzione. La razionalizzazione può essere anche l’esito di un processo di riforma, se si accetta di cambiare realmente le cose dando funzionalità, efficienza e riducendo anche i costi del sistema pubblico». Mentre la porta è più che aperta a nuove “alleanze” per lo sviluppo. «Noi - ha infatti sottolineato Lacorazza - non possiamo che essere interessati ad una cooperazione vera e strategica tra le Regioni. E se, quindi, c’è da scrivere un nuovo patto democratico per cambiare davvero e permettere al Sud di giocare all’attacco, la Basilicata deve saper tessere alleLa seduta (poi sospesa e anze istituaggiornata all’8 aprile) in zionali, sociali ed ecoconcomitanza con tutti i nomiche. Lo abbiamo Consigli regionali d’Italia fatto altre volte, questa Regione ha Università il cui ruolo va saputo attraversare mo- rilanciato e rafforzato, ed menti drammatici e diffi- anche in una battaglia difcili negli ultimi 40 anni, ficile come quella di Scansuperando prove impor- zano la nostro piccola Retanti: dalle macerie del ter- gione, che qualcuno vorremoto dell’80 è nata una rebbe cancellare, ha sapu- to attrarre alleanze e simpatie». Quanto al petrolio, Lacorazza, se da una parte ha evidenziato come la riforma del Titolo V «non sia stata sottoposta a verifica, man mano che emergevano problemi e contraddizioni», problemi e contraddizioni che per la Basilicata riguardano soprattutto il petrolio, dall’altra ha ricordato il dialogo e le intese raggiun- ri a 4.500 euro) mentre l’indennità scenderà e sarà pari a quella del sindaco di Potenza, quindi 3.700 euro. Per questo Lacorazza ha voluto evidenziare i tagli già avvenuti, con il Consiglio passato da 30 a 20 consiglieri, la giunta da 6 a 4, le commissioni da 5 a 4 con i rispettivi uffici di presidenza composti da 3 e non più da 5 persone. E poi l’abolizione dei vitalizi. E dunque no a una revisione dei confini amministrativi delle Regioni, ma solo «scelte condivise in uno spazio di programmazione più ampio». Un no, quello alla soppressione, sul quale sono stati d’accordo tutti gli interventi poi seguiti: da Rosa (Lb - Fdi) a Perrino In alto il presidente e Leggieri (M5s), da RomaLacorazza durante la sua niello (Sel) a Pace (Gm) e relazione di ieri in Spada (Pd). SuccessivaConsiglio regionale mente, la seduta è stata sospesa e si è riunita la Conferenza dei capigruppo “Non è con meno che ha decidemocrazia che si risolvono i so di rivedeproblemi dell’Italia, ed anche re il calendei lai territori vasti e con pochi dario vori: marteabitanti come il nostro hanno dì 8 aprile 10,30) le loro ragioni da tutelare” (ore continuerà il dibattito te a suo tempo con l’allo- avviato ieri sulle riforme ra ministero dell’Indu- istituzionali; dal 15 al 17 stria Pierluigi Bersani aprile l’Assemblea esamiche «determinano una nerà invece i tre disegni sintesi positiva». Un dia- di legge della giunta che logo che ora bisogna tes- compongono la manovra sere con Renzi. Ma la di- finanziaria per il 2014; il sussione non poteva toc- 29 aprile è prevista una secare anche i costi della po- duta dedicata ai problemi litica delle Regioni. Con la dell’Università. La sesriforma sarà infatti aboli- sione comunitaria avrà to il rimborso forfettario luogo, invece, il prossimo dei singoli consiglieri (pa- 13 maggio. Il presidente sulla “staffetta” con Valluzzi: con Macchia nessun problema “Più che le Province abolito il voto” Il presidente Lacorazza POTENZA- Poco prima dell’inizio del Consiglio regionale, in programma ieri, il presidente del parlamentino lucano Piero Lacorazza rispondendo alle nostre domande sugli “ultimi giorni di vita delle Province”, ed in particolare su quella di Potenza di cui è stato l’ultimo presidente, ha spiegato la necessità di fare chiarezza sulla questione. “L’ultimo viaggio per le Province? Direi che è l’ultimo viaggio per il voto diretto da parte dei cit- mi anni impegnati Regione e Provincia. Valluzzi è stato scelto non solo per il settore di cui si è occupato in questi anni ma anche perché la scelta su di lui è stata condivisa dai consiglieri”. E l’assessore Macchia di cui Valluzzi ha preso il posto come vice presidente? “L’assessore Macchia non ha mostrato difficoltà anche per l’amicizia e stima reciproca che c’è”. (C.Z.) tadini. I cittadini non voteranno più i loro rappresentanti in Provincia ma le funzioni rimarranno per l’80 per cento agli enti. E’ bene dirlo perché -ha spiegato Lacorazza- un cittadino che prenderà una buca su una strada provinciale o avrà un problema in una scuola di competenza provinciale o vorrà segnalare questioni che riguardano il ciclo dei rifiuti quando chiederà a chi dovrà rivolgersi gli sarà risposto ’alla Provincia’. Sa- rà, infatti, abolito il voto ma non la Provincia”. Perché la decisione di nominare Valluzzi vice presidente nonostante il Consiglio provinciale di Potenza sia arrivato ormai alle ultime battute? “La decisione assunta sull’assessore Valluzzi è stata condivisa. Lui insieme a tutta la giunta continuerà a lavorare a titolo gratuito e porterà avanti la continuità amministrativa soprattutto nel campo degli investimenti a cominciare dalle grandi incompiute ma anche su altre risorse recuperate in questi anni per dare risposte ai cittadini in particolare sulla sicurezza delle strade, sul trasporto pubblico che vedrà nei prossi- Si accende il dibattito sulle MacroRegioni: l’ultima proposta prevede l’Italia divisa in 12 aree Dopo le Province tocca alle Regioni La Basilicata a rischio soppressione OTTOBRE Dopo i tagli del Governo nascono le Province “morte” POTENZA - Sono nate ad ottobre le nuove Province, dopo la riforma voluta dal Governo. Enti praticamente in via di liquidazione ma che hanno visto rinnovare i propri vertici attraverso elezioni ”atipiche” alle quali hanno partecipato gli ”addetti ai lavori” al posto dei cittadini. Alla guida della Provincia di Potenza è stato eletto l’unico candidato, Nicola Valluzzi. Il nuovo presidente della Provincia di Matera, invece, è Francesco De Giacomo. Per la prima le nuove Province, non hannno più una Giunta, ma solo un Presidente, un Consiglio e l’assemblea dei Sindaci. I nuovi consigli provinciali svolgono funzioni di indirizzo e controllo, approvano regolamenti, piani, programmi e approva o adotta ogni altro atto ad esso sottoposto dal presidente della Provincia; ha potere di proposta dello statuto e poteri deciso- ri finali per l’approvazione del bilancio. In realtà si tratta di enti depotenziati e alle prese con evidenti problemi di liquidità e conseguenti pesanti difficoltà a garantire servizi efficienti a causa dei tagli imposti dal Governo. Una situazione che rende ”inspiegabile” la nuova veste data alle Province, alle prese anche con la criticità degli esuberi del personale. Sono migliaia in tutta Italia e per loro il Governo dovrà ora studiare una ricollocazione. La battaglia per evitare la soppressione delle Province alla fine, almeno apparentemente, si è chiusa senza vincitori nè vinti, ma l’attuale sistema rischia di essere negativo per tutti, a cominciare dai cittadini, disorientati dalla bizzarra rimodulazione degli enti provinciali. I nuovi consigli provinciali eletti ad ottobre resteranno in carica per due anni. POTENZA - Dopo le Province tocca alle Regioni. L’attuale assetto istituzionale pare non essere più sostenibile e da più parti arrivano proposte per cambiare la geografia nazionale e dare vita alle cosiddette MacroRegioni. Lo spettro della soppressione ha aleggiato sulla Basilicata già dall’inizio del 2014, ma è nelle ultime settimane dell’anno che il dibattito sulla questione si è acceso in modo insistente. A dare nuovo impulso all’ipotesi è arrivata una proposta di legge a firma dei parlamentari del Pd, Roberto Morassut e Raffaele Ranucci, che prevede uno Stivale diviso in sole 12 Regioni. Otto, invece, quelle che sparirebbero dalla cartina tra cui, appunto, la Basilicata, che verrebbe divisa in due: la provincia di Potenza, insieme alla Calabria, andrebbe a formare la Regione del Ponente, mentre la provincia di Matera, insieme a quella di Campobasso, si unirebbe alla Puglia per dar vita alla Regione del Levante. La proposta di legge presentata alla Camera, al di là dell’iniziativa dei due parlamentari Pd, s’inserirebbe tra l’altro in un dibattito che avrebbe come sponsor lo stes- so presidente della conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, che, sulla questione avrebbe chiesto un incontro urgente al premier Renzi. A dar man forte alla proposta è arrivato anche il parere favorevole del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. «Le circoscrizioni regionali - ha detto furono definite in un’altra era, quando la società era ancora molto agricola e non esisteva il mercato unico europeo. I confini regionali non corrispondono più necessariamente ad ambiti ottimali per il buon governo: quasi 70 anni dopo che sono stati disegnati e dopo 40 anni di funzionamento, si può pensare a rivedere lo stato di cose». Zingaretti ha evidenziato come Chiamparino ne abbia «già parlato al governo». «Come la vedo io - ha aggiunto il governatore del Lazio -, un’autoriforma delle Regioni mira anche a fornire servizi di qualità ai cittadini mettendo in comune certe funzioni di governo. C’è molto di concreto che si può già fare senza fare nuove leggi». «Le Regioni - ha continuato - possono iniziare subito a mettere insieme alcune attività, in modo da ridurre i costi e alzare la qualità dei servizi. Poi si potrà pensare realisticamente a ridurre il numero delle Regioni stesse per arrivare a ambiti più ampi». Un sì senza riserve, insomma, all’ipotesi MacroRegioni, salutata con soddisfazione anche da un altro governatore, quello della Campania, Stefano Caldoro, che è stato tra i primi a caldeggiare l’ipotesi. La Basilicata, insomma, sembra ormai circonda- ta. E nel 2015 ci sarà da lottare per evitare l’ennesima spoliazione. L’ipotesi delle MacroRegioni, infatti, non è l’unica che potrebbe stravolgere l’attuale assetto istituzionale della Regione. Sullo sfondo c’è sempre il pericolo soppressione per la corte d’appello di Potenza che porterebbe alla chiusura di tanti altri presidi sull’intero territorio regionale. _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Lunedì 13 ottobre 2014 7 LE NUOVE PROVINCE POTENZA- L’Ufficialità si saprà soltanto questa Sindaci e consiglieri in mattina. Ma, salvo impro- coda ieri mattina e in babili sorprese, è France- basso il presidente sco De Giacomo il nuovo Valluzzi mentre vota presidente della Provincia di Matera. Lo spoglio, iniziato ieri sera subito dopo la chiusura del seggio, si è infatti protratto fino a tarda notte, anche a causa dei tempi richiesti dal calcolo del voto ponderato. La tendenza, comunque, appariva abbastanza netta e, già nel calcolo degli elettori della cosiddetta “fascia A”, vedeva il sindaco di Grottole, candidato del centrosinistra, in netto vantaggio riCANDIDATO Alla carica di Presidente della Provincia di Potenza NICOLA VALLUZZI spetto a quello del CENTROSINISTRA LA PROVINCIA DEI PD CENTRO DESTRA centrodeCOMUNI PER LA PROVINCIA stra, il conCaprarella Saverio Salvat. Calabrese Michele Ant Alagia Antonio Appella Angiolino sigliere proCastaldi Vincenzo Cervellino Viviana Camillotto Margherita Baccellieri Rocco vinciale di Castellucci Giuseppe Cicala Amedeo Di Perna Rosanna Capuano Antonino Forza ItaFlammia Carmine Di Lonardo Mauro Larocca Maria Antonietta Coviello Tommaso lia, Antonio Stigliano. Giorgio Di Ioia Daniele Iallorenzi Pasqualino A. Latorraca Angela Lovallo Canio Trecento81, Iannella Carmela Macchia Massimo Mastromartino Michele Mariani Giuseppe su 404 Notarfrancesco Severino Maruggi Rodolfo S.A. Nardiello Gerardo Martino Giuseppe aventi diritPace Franco Nardozza Mauro Piarulli Raffaella Pietragalla Luigi to al voto, Padula Innocenzo Sagarese Alessandra Potenza Antonio gli elettori Remollino Vito A. Sarli Nicola Ramunno Donato del MateraTelesca Vito Donato no che si soSumma Angelo Varalla Paolo no recati al Volpe Michelangelo Vita Giovanni Vigilante Antonio seggio allestito nel paIn altro la lazzo di via Ridola per Affluenza al voto più alta coda per il un’affluenza che supera voto alla nel Materano. Attesa il 94%. Quanto alla ProProvincia di vincia di Potenza, lo sposolo per la composizione Potenza glio inizierà invece soltandei Consigli provinciali to questa mattina alle 8. Ma qui l’attesa riguarda solo l’elezione dei consiDe Giacomo e a destra Stigliano glieri provinciali. La partita del presidente, infatti, si è chiusa prima ancora di aprirsi con la scontata elezione di Nicola ValCANDIDATI Alla carica di Presidente della Provincia di Matera luzzi, unico candidato alla presidenza dell’ente. FRANCESCO DE GIACOMO ANTONIO STIGLIANO Anche questo è uno degli PROGRESSO PER LA PD NUOVA PROVINCIA FRONTE COMUNE effetti della riforma Delrio con il centrodestra PROVINCIA che, anche se non si fosMichele Lamacchia Nunzio Marzano Marco Delorenzo Giuseppe Ferrara se spaccato, non avrebbe Michele Pepe Anna Amenta Cipriano Garofalo Antonio Mangiamele comunque avuto i numeDino Bellacozza Filomena Buccello Gianluca Modarelli Giuseppe Modarelli ri per candidare un uomo Cristiano Vezzuso Carmine Alba Donato Pierro Graziantonio Quinto alla guida della Provincia Cosimo Franco Angelo Cotugno Maria Giusep. Pugliese Mario Bianco di Potenza. Sono stati 938 Michele Paterino su 1122 aventi diritto i Franco Auletta Francesco Sanseverino Tommaso Simonetti sindaci e consiglieri coAntonio Santochirico Andrea Badursi Licia Saturnino Francesco Carbone munali che ieri si sono reAntonio Colaiacovo Augusto Toto Rocco Pontevolpe cati all’unico seggio preRossana Florio Michele Zaccaro disposto nel palazzo di Tommaso Perniola piazza Mario Pagano (e la Ieri spoglio fino a tarda notte (causa voto ponderato) per l’ente di via Ridola. E stamani si replica per il Potentino De Giacomo e Valluzzi i primi presidenti delle nuove Province di Potenza e Matera calca è evidente nella foto in pagina). Un’affluenza pari all’83,6% che comunque fa registrare un astensionismo pari quasi al 17%, non poco se si considera che ad essere chiamati al voto sono stati amministratori locali e non semplici cittadini. Da sottolineare, inoltre, i cinque elettori che, pur recandosi al seggio, non hanno ritirato la scheda per protesta. Tra questi anche l’ex sindaco di Castelmezzano, Mimmo Cavuoti, che ha voluto così sottolineare il suo dissenso nei confronti di una riforma che, in qualche modo, gli ha “tagliato le gambe” per aver indotto Valuzzi a candidarsi a sindaco del paese delle Dolomiti lucane. E infatti tra i due, dopo le ultime elezioni Amministrative che li ha visti contro, non corre affatto buon sangue. Un altro effetto della riforma Delrio che, questa mattina, ci consegnerà i nuovi Consigli provinciali di Potenza e Matera. XXVI _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 LA MORTE DI PINO MANGO _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Mercoledì 10 dicembre 2014 3 2 _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ _Basilicata_ _Primo Piano Basilicata _ Martedì 9 dicembre 2014 Martedì 9 dicembre 2014 3 BASILICATA A LUTTO BASILICATA A LUTTO BASILICATA A LUTTO In centinaia a Lagonegro per l’ultimo saluto. Ieri sera è arrivato anche l’amico Mogol. Questa mattina i funerali Stava cantando la sua “Oro” quando si è fermato, ha detto “scusate” al pubblico e si è accasciato. Inutili i soccorsi Il dolore di don Mario Tempone, il ricordo del presidente dell’Avis. Domani giornata di lutto cittadino Mango, un dolore senza fine Mango è volato via, Basilicata in lutto Anche il fratello maggiore, Giovanni, stroncato da un infarto durante la veglia del cantante “Non avrei mai dovuto farti salire su quel palco” Il cantautore lucano stroncato da un infarto, domenica sera, durante un concerto a Policoro di FRANCESCO ZACCARA LAGONEGRO- Una famiglia spezzata dal dolore. Una comunità intera incredula, sconcertata. A poche ore di distanza dalla morte di Pino Mango stroncato da un infarto sul palco del Palaercole a Policoro, ieri mattina si è spento il fratello maggiore dell’artista lucano, Giovanni Mango anche lui a causa di un infarto. Quando hanno appreso la drammatica notizia, anche gli altri due fratelli, Michele e Armando, si sono sentiti mali e sono stati trattenuti in osservazione presso il pronto soccorso del nosocomio cittadino. Per tutta la giornata di ieri, è continuato il viavai di amici, parenti e fan per partecipare alla veglia di Mango e in serata, come aveva già annunciato lunedì, è giunto anche Mogol - il celebre paroliere era legato a Mango da una collaborazione artistica e da una «bella» amicizia - e il cantautore Michele Zarrillo. Giovanni Mango aveva 75 anni, era sposato e padre di tre figli. Muratore in pensione, si è sentito male ieri mattina mentre si recava insieme ai suoi familiari a porgere l’estremo saluto al fratello Pino nella camera ardente allestita nella casa di famiglia a Sant’Antuono. A pochi metri dall’abitazione, è stato colto da malore. Le condizioni sono apparse subito gravi. L’uomo ha ricevuto i primi soccorsi da un carabiniere ed un agente di polizia comunale che si tro- LAGONEGRO- “Con la morte di Pino Mango piangiamo un uomo che aveva fatto dell’attaccamento alle radici lucane, dell’umiltà, della generosità e della voglia di emergere grazie al proprio talento un segno distintivo della sua vita professionale e personale”. Così il sindaco di Lauria, Gaetano Mitidieri, a margine della visita presso l’abitazione di famiglia di Lagonegro, in rappresentanza di tutto il popolo lauriota, al feretro dell’artista scomparso nelle scorse ore. “Il destino lo ha portato via proprio in quella terra lucana da lui tanto amata e interpretata vavano sul posto ed è stato portato nella casa del fratello. E’ stato più volte rianimato anche grazie all’utilizzo di un defibrillatore. Successivamente con un’ambulanza dell’associazione Humanitas è stato trasportato all’ospedale. Le operazioni di soccorso sono andate avanti. L’uomo sembrava aver dato dei segnali di miglioramento. Ma il suo cuore non ha retto e poco dopo si è spento nel reparto di rianimazione anche lui a causa di un infarto. Accorsi in ospedale per accertarsi delle condizioni di Giovanni, anche gli altri due fratelli Mango, Michele (pensionato) e Armando (musicista e compositore che ha collaborato per molti anni con Pino e poi con altri artisti italiani), sono stati colti a loro volta da malore. Le loro condizioni non sono risultate preoccupanti. Al momento di andare in stampa erano ancora al pronto soccorso dove i sanitari hanno preferito trattenerli in osservazione. Un dramma che ha colpito e sconvol- U In alto i soccorsi al fratello di Mango e la gente in fila per l’ultimo saluto al cantante to i tanti amici e parenti della famiglia Mango. Un dolore che ha coinvolto tutti i lucani - giunti da ogni parte della regione per partecipare alla veglia dell’artista di Lagonegro - ed in modo particolare la comunità Il sindaco di Lauria: una storia che parla ai tanti giovani lucani nelle sue liriche. Mango è stato un punto di riferimento per tanti, soprattutto musicisti del nostro territorio; egli ha scelto di vivere e di far crescere i suoi figli insieme ai nostri figli, qui in Basilicata - commenta Mitidieri, che si è intrattenuto anche per qualche secondo con la moglie del cantante -. Ma questo è soltanto uno dei motivi per cui lo rimpiangeremo: quella del ragazzo che a metà degli anni Settanta, provenendo da una piccola e allora marginale regione, riesce a realizzare il Di seguito l’appasionato e commovente post pubblicato sulla pagina ufficiale Facebook di Mango, da parte di un amico e membro dello staff dell’artista lucano, il primo a intervenire sul palco, domenica sera. na volta mi dicesti: “… Giando, tu dici che devo fare così?… E allora si fa così, io mi fido di te…”. Hai sempre avuto fiducia in me, a volte anche troppa… Non mi hai rinfacciato le cazzate, tante, che ho commesso strada facendo. E ora sono qui a cercare disperatamente di convincermi che non mi telefonerai più, non mi scriverai più, non mi parlerai più… Ero lì che tenevo la tua testa tra le mie mani, guardavo Rocco di fronte a me e capivo che ormai eravamo rimasti soli… Ma dove siamo? Che sta succedendo? Incrociavo gli sguardi di Laura, poi di Carlo, Filippo, Angelina, Mauro… Noi non eravamo più noi e tu non c’eri già più. Potrei scrivere un libro infinito dei dieci anni con te, di palcoscenici, di camerini, di viaggi, ristoranti, hotel, scalette chilometriche da correggere e tu che dicevi “…ma questo brano non posso non farlo…” … Ho tutto qui, scritto con inchiostro indelebile nel libro del mio cuore: di ogni città dove siamo stati ne potrei disegnare il particolare… Quel particolare che tu, solo tu, rendevi straordinario. Non avrei dovuto farti salire su quel palcoscenico ieri… Magari ora tutto sarebbe diverso. Ma con i se, tu me lo hai insegnato, non si è mai scritta la storia. E tu l’hai scritta la storia amico mio: basta vedere lo sgomento che attanaglia l’Italia intera. Prima che un grande Artista sei stato un Grande Uomo, un uomo dal cuore grande sempre pronto a tutto pur di far stare bene la tua famiglia, i tuoi musicisti, il tuo staff, i tuoi tecnici: hai sempre trattato tutti con intelligenza e cordialità e in ogni posto aspettavano Mango “uomo” in concerto, sempre pronto a scattare una fo- suo sogno grazie al proprio talento e alla voglia di non arrendersi mai, è infatti - sottolinea il primo cittadino di Lauria una storia che può parlare ai tanti giovani della nostra terra che, molto spesso, si lasciano cadere nella rassegnazione. Mango non ha mai voluto essere un divo, al contrario è stato un personaggio discreto, umile, generoso e concreto come solo un vero figlio della Basilicata e del Lagonegrese può essere - continua il sindaco di Lauria -. La comunità lauriota, soprattutto di Lagonegro che mestamente si è stretta intorno al dolore dei familiari cercando di far sentire quanto più possibile la loro vicinanza. In tanti, in queste ore, si stanno recando a portare l’estremo saluto ai due fratelli legati da un destino così atroce. Oggi l’estremo saluto. Alle 11 nella Concattedrale si terranno i funerali di Pino Mango che saranno celebrati dal vescovo della diocesi di Tursi Lagonegro, mons. Francesco Nolè. Nel pomeriggio, alle 15,30, i funerali di Giovanni Mango, nella Chiesa di San Giuseppe. quella parte legata al mondo del volontariato, ricorda oggi il suo impegno serio in occasione di tante iniziative di solidarietà, il suo mettersi a disposizione senza indugi per le buone cause a favore dei più deboli e, in generale, dei più bisognosi”. “Ecco perché conclude Mitidieri - mi sembra giusto e doveroso rendere unsentito omaggio alla sua famiglia, incredibilmente colpita una seconda volta in queste ore con la morte di un fratello dell’artista, ed esprimere un solidale cordoglio alla comunità di Lagonegro e ai suoi rappresentanti istituzionali”. to, a firmare un autografo, a regalare un sorriso. Ho qui con me tutte le pacche sulla spalla che ci scambiavamo un attimo prima della tua entrata in scena, degli abbracci e delle risate a fine concerto quando raggiungevamo il camerino, le telefonate notturne durante i viaggi. E’ tutto qui, nel libro del mio cuore… Quel libro che sono orgoglioso di sapere che porta la tua firma. Quel libro che con Laura hai reso magico in quel lontano 19 giugno 2011 quando alle 9 del mattino mi hai detto: “...guarda come mi hai fatto vestire stamattina… ti sembra bello?…”. Un capitolo straordinario di questo libro è l’ultimo tour che è finito ieri… Proprio ieri… Ci siamo divertiti come non mai, un’esperienza stratosferica dove Tu, Rocco, Carlo, Filippo, Mauro ed io eravamo una sola cosa, un’alchimia perfetta… Forse è giusto aver chiuso il giro così, su Oro, forse no, non lo so… L’unica cosa che so è che Tu, nonostante tutto, non ci lascerai più soli, forse mi stai controllando la punteggiatura mentre scrivo queste righe. Prima di scendere da ogni palcoscenico che hai calcato, mentre ringraziavi il pubblico, dicevi sempre: “…siete tutti qui dentro…” portando la mano sul cuore, quel cuore che ieri è volato via portando davvero con sè ogni singola persona incontrata nel tuo lunghissimo tour… E ti posso assicurare che anche tu sei nel cuore di tutte le persone che hai incontrato in tutti i tuoi concerti. Non so se ci saranno più palcoscenici per me, non lo so e non mi interessa… Anche perché ogni palcoscenico senza di Te sarebbe difficile da mandar giù. Adesso il prossimo Piano di Produzione toccherà a te mandarmelo via email: mi dici a che ora devo essere sul posto ed io ci sarò... Toccherà a te preparare il camerino, però non mettere dentro tante robe: basta una bottiglia di gewurztraminer fredda e Tu… Ciao Pì, aspetto la mail… Giando P.S. l’accappatoio ce l’ho sempre io in macchina... di FRANCESCO ZACCARA di MARIOLINA NOTARGIACOMO POTENZA- La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato... Pino resterai sempre nel nostro cuore perché come cantavi qualche anno fa “Non moriremo mai, il senso è tutto qui”. Poche righe sulla pagina ufficiale facebook che ricordano il pezzo di successo “La rondine”, mentre chilometri di messaggi continuano a moltiplicarsi sulla rete. Triste risveglio per la Basilicata in questo 8 dicembre festivo, trasformato in lutto per la morte improvvisa ed inaspettata di Pino Mango. L’ultimo brano in scaletta con il pubblico che canta e lo accompagna a squarciagola. Il pezzo comincia dopo qualche giro in più di introduzione, Mango è al piano e comincia a cantare Oro. Poco dopo toglie le mani dalla tastiera e si tocca la fronte. Fino a fermarsi completamente. I fan del Palaercole applaudono. Impossibile immaginare quello che da lì a poco sarebbe successo. Musicisti e staff lo accerchiano. Sul palco del palazzetto di Policoro c’è anche il figlio più grande di Mango che ha accompagnato il padre durante la serata suonando con lui alcuni pezzi. La corsa in ambulanza verso l’ospedale cittadino, i primi soccorsi ma per l’artista non c’è nulla da fare. Una folla di gente fuori dal nosocomio del centro jonico attende notizie sino a tarda notte. Un po’ alla volta l’arrivo da Lagonegro degli altri parenti, mentre la moglie Laura, non si è mai separata da lui, come sempre. La salma di Piange la sua Lagonegro: ”E’ come se per un attimo si fosse fermato il cuore di tutti” Sociall So Netwok Dai Rino Vernucci Quando capii che stavamo crescendo fu l’estate del 1984. Andavamo al mare chiedendo il passaggio. Il mare da grandi era bellissimo. Alle due un ombrellone bianco dava ombra ad una ragazzina tedesca bellissima. Una generazione intera si innamoro’ di quella stagione. E la colonna sonora era Oro di Pino Mango. Luciano Ricco ....il pianto tu lo sai si può asciugare.... #mango Alessandra Hadar Ma tu che ne sai dei sogni....quelli son miei e nn li vendo... #Mango Mango sul palco del PalaErcole mentre canta Oro poca prima del malore Domani mattina i funerali nella Chiesa Madre di Lagonegro Il messaggio postato sulla pagina ufficiale di fb di Mango dopo la morte (ieri oltre 115mila visualizzazione), il manifesto del concerto del PalaErcole e il feretro mentre lascia l’ospedale di Policoro Mango è rimasta nell’ospedale di Policoro sino alle 11 di ieri mattina. Poi il trasferimento nella sua città. Aveva da poco festeggiato i suoi sessant’anni. L’artista era nato a Lagonegro il 6 novembre 1954. Un legame forte con la sua terra e la sua città. E’ nel centro valnocino che sceglie di vivere con la propria famiglia, nonostante i suoi impegni artistici in ambito nazionale ed internazionale. Il suo sostegno alle iniziative realizzate in regione non è mai mancato, anche in momenti più intensi della sua attività professionale. E così aveva ancora una volta detto sì, assicurando la sua presenza all’evento di beneficenza tenutosi domenica sera a Policoro. Un infarto lo ha colto mentre stava cantando uno dei suoi brani più famosi, diventato anche la colonna sonora di uno spot pubblicitario altrettanto noto al grande pubblico. “Scusate, non mi sento bene” le sue ultime parole, questa volta quasi sospirate al microfono. E a Lagonegro, in attesa dei funerali fissati alle 11 di domani nella Chiesa Madre, l’arrivo già dalla mattinata di noti artisti, ma soprattutto di fan ed amici. In tanti fuori dalla sua casa materna, in via Sant’Antuono dove è stata allestita la camera ardente. Fanny Federica Mi dispiace tanto per #Mango era una di quelle poche persone nel campo musicale italiano che portavo rispetto. #RipMango Mara Maionchi #Mango è stato un grande, ma oggi troverebbe spazio solo nei Talent” Zog Live #Mango...preferisco pensare che su quel palco il tempo si sia fermato ad un lungo applauso..l’applauso che meriti per ciò che hai donato... R101 Stanotte si è spenta una delle voci italiane più importanti #Mango…ci uniamo al dolore della sua famiglia…ciao #Mango! Radio Italia E’ mancato stanotte #Mango, una delle più belle voci della musica italiana. A lui e alla sua famiglia il ns pensiero. Rainews ”Ciao #Mango salutaci le stelle”. Anna Izzo #Mango Quante volte l’ascoltavamo alla radio, a casa. Io ancora bambina e tu mamma, giovane e sorridente Luca Dondoni Una gran brava persona, gentile e dignitosa. Che peccato. #Mango @Negramaro ... andarsene cantando... buon viaggio #Mango Rudy Zerbi Una voce unica,unita ad una scrittura elegante e popolare allo stesso tempo. Un uomo che mai ha smesso di credere in ció che faceva. #Mango sabrina laganà nella disgrazia e nel dispiacere penso che x un artista morire sul palcoscenico sia la fine migliore #Mango RIP Luca Bianchini ”Lei verrà, ma d’estate...” Che brutto risveglio, ciao #mango R.I.P. La Vita in Diretta Ci hai lasciato troppo presto. Sappi che la tua musica resterà sempre dentro di noi. Ciao #Mango! LAGONEGRO - A Lagonegro la notizia è arrivata nella notte tra domenica e lunedì. Molti hanno appreso della scomparsa del loro illustre compaesano al mattino. Ed è stato un risveglio triste, segnato dalla commozione, dallo stupore, da uno stato di confusione. In una giornata di sole, le strade che Mango ha cantato nelle sue canzoni rendendole celebri in tutto il mondo, si sono riempite di mestizia. «E’ stato come se per un attimo si fosse fermato il cuore di tutti». Don Mario Tempone, parroco di Lagonegro, racconta così lo stato d’animo dei suoi fedeli e dei concittadini di Mango. La comunità intera si è immediatamente stretta intorno al dolore della famiglia. In tanti sono andati ad attenderlo all’arrivo dall’ospedale di Policoro. «C’è molto cordoglio intorno alla famiglia. Il paese è caduto in una sorta Il Primo cittadino Mitidieri: “Viene a mancare una persona ricca di umanità e che si metteva a disposizione per serate di beneficienza” di mestizia – dice don Mario – C’è tanto dispiacere e c’è anche la voglia di dire grazie ad una persona sensibile, che ha fatto tanto per Lagonegro». Sempre disponibile ad una collaborazione quando gli si chiedeva la sua presenza per manifestazioni di solidarietà, ricorda don Mario. Un artista che va ringraziato per la sua musica che ha dato messaggi positivi anche a chi si trovava in momenti difficili. «Il suo è un linguaggio musicale intelligente. Mango ha saputo coniugare sensi e cuore». La disponibilità e l’amore di Mango per la sua “Ero un ragazzo e venivi a Rivello a portare i 45 giri di “Oro” che il bar faceva risuonare nel juke-box” C aro Pino, ieri notte, mentre salivi sul palco a Policoro e, per raccogliere fondi per i bambini che muoiono di fame in Africa, cantavi “Oro”, Nicoletta, la ragazza con cui lavoro e con la quale condividiamo un amore viscerale per te, mi ha telefonato per farmi ascoltare la tua voce. In diretta telefonica ho sentito le tue ultime note. Poi ti sei accasciato. Caro Pino, ero un ragazzo e venivi al mio paese, Rivello, poco distante dal tuo, Lagonegro, a portare il 45 giri di “Oro” che il bar faceva risuonare nel juke-box. Imparavamo a conoscere il mistero della tua voce. I sacrifici che facevi con tuo fratello Arman- do erano visibili. Poi imparò a conoscerti tutta l’Italia. Qualche anno dopo uscì una canzone che mi straziava, era appena morta tua madre e scrivesti “Mia Madre”. Era difficile Che luce sei dentro questi anni miei”. E mi dispiaceva che tua madre che ti aveva visto lavorare e lottare poi non aveva avuto la possibilità di assistere al tuo trionfo nazionale. Caro Pino non credere che te ne vai, ancora troppo giovane, nell’ombra. Resterai vivo dentro di noi, di tanti, la tua voce rimarrà nelle nostre ossa. Un abbraccio fortissimo alla tua famiglia. La casa di Mango a Lagonegro terra tornano anche nelle parole del primo cittadino di Lagonegro, Domenico Mitidieri. «La comunità è confusa, è tri- ste perché viene a mancare una persona che ha portato il nome di Lagonegro in tutta Italia, in tutto il Mondo. E’ triste perché viene a mancare una persona che era ricca di umanità, dal cuore grande, che si metteva a disposizione anche per serate di beneficienza». Mango è stato per diversi anni, a partire dal 2003, testimonial dell’Avis. «Era una persona di una disponibilità e di un’umiltà unica per il tipo di lavoro che faceva», ricorda Nicola Giammarino dell’Avis Lagonegro e amico di Mango. «E’ venuto con noi anche nel- le scuole. Districandosi tra i suoi impegni, riusciva a trovare sempre il tempo per noi». E per le altre associazioni. Nel 2003 tenne un concerto a Lauria per l’associazione Angelo Custode per il recupero del centro socio educativo la Baita. «La notizia della sua morte ci ha lasciato senza parole. Sembra un sogno. Ci manca un riferimento forte». Mango, ha sottolineato ancora il sindaco Mitidieri che per il giorno del funerale ha decretato il lutto cittadino, «ha rappresentato e continuerà a rappresentare tanto per Lagonegro, per cui gli saranno riservati tutti gli onori». Pino Mango amava vivere a Lagonegro, ricorda ancora con la voce commossa il sindaco Mitidieri. «Partecipava attivamente alla vita sociale, lui e la moglie. I figli hanno studiato e studiano presso le scuole di Lagonegro. Era un vero Lagonegrese». Un senso di appartenenza per la sua terra, per la sua città che in queste ore gli sta rendendo omaggio insieme a parenti, amici, colleghi, ammiratori, con un saluto nella camera ardente allestita nella casa di famiglia a Sant’Antuono. Il cordoglio del mondo istituzionale nelle parole di Pittella, Lacorazza, Folino e Adduce “Esempio per i talenti che verranno” PITTELLA Addio Mango. Lucano autentico, voce unica per generazioni come la mia ed esempio per i talenti che verranno. Era un poeta, un uomo colto, che faceva onore alla Basilicata e a tutto quel mediterraneo che bene aveva cantato, raccontandone l’anima, la bellezza, l’incantEra incontestabilmente la voce più bella della nostra terra e se n’è andato lasciandoci il cuore pieno di nostalgia, pur certi che un pezzetto della sua arte rimarrà in ogni persona che lo ha conosciuto, che delle sue canzoni, e con le sue canzoni, si è innamorata. La Basilicata era la sua culla ma anche il suo porto sicuro, ed è anche la terra in cui ha lasciaULDERICO PESCE to questo mondo. Prendo in Attore e regista prestito le parole dal lucano Andrea di Consoli che di lui, in un bellissimo pensiero di commiato, lo definisce uno che “Aveva saputo amare la sua terra senza farne motivo di ideologia, di moina psicologica, di rabbia. Era normalmente, naturalmente lucano”. E spero che da lì possa continuare a ispirare il cammino dei tanti giovani lucani che sognano i palchi e sperano che la passione per la musica possa trasformarsi in un lavoro.Alla famiglia, ai suoi amici, al suo staff va il mio pensiero in queste ore dove la tristezza per la scomparsa viene accompagnata dall’incredibile affetto che stanno dimostrando per lui i suoi fan, i suoi amici cantanti, i lucani e gli italiani tutti. di Pino Mango lascia sgomenti. Se ne va un grande artista, cantante e autore di bellissime canzoni, che ha sempre avuto la Basilicata nel cuore. Lo ricorderemo per la sua particolarissima voce, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, per la sua capacità di esprimere sentimenti e stati d’animo che ha sempre condiviso con il suo vastissimo pubblico. Amava la sua terra ed era sempre pronto a partecipare alle iniziative di solidarietà. FOLINO Ho avuto l’onore e il piacere di conoscere Pino Mango, una bellissima persona prima ancora che un grande artista, e la notizia della sua morte improvvisa mi LACORAZZA riempie di tristezza. Il suo L’improvvisa scomparsa legame con la Basilicata era fortissimo, almeno quanto grande è stata la sua vena artistica. ADDUCE Con la improvvisa e prematura scomparsa di Pino Mango Matera, Capitale europea della cultura, e tutta la Basilicata perde un grande artista e un grande interprete del nostro tempo e della nostra identità. Durante questi anni di candidatura di Matera a Capitale europea della cultura ho avuto la possibilità di incontrarlo diverse volte e in ogni circostanza, sia pubblicamente che in conversazioni private, ha sempre manifestato il proprio sostegno al lavoro che avevamo intrapreso e la sua disponibilità a diventare testimone della nostra sfida sui palcoscenici di tutta Europa. Stroncato da un infarto nella notte dell’Immacolata. Il giorno seguente stessa sorte per il fratello maggiore Addio al vero “Oro” lucano Lagonegro e la Basilicata tutta piangono Mango: l’artista muore cantando sul palco di Policoro di FRANCESCO ZACCARA LAGONEGRO - A Lagonegro la notizia è arrivata nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 dicembre. Alcuni hanno appreso della scomparsa di Pino Mango al mattino ed è stato un risveglio triste, segnato dalla commozione, dallo stupore, da uno stato di confusione. L’artista aveva compiuto 60 anni da poco. Era nato a Lagonegro il 6 novembre 1954. Se n’è andato sul palco del Palaercole di Policoro, stroncato da un infarto, mentre cantava Oro, uno dei suoi maggiori successi. «E’ stato come se per un attimo si fosse fermato il cuore di tutti». Don Mario Tempone, parroco di Lagonegro, ha raccontato così lo stato d’animo dei suoi fedeli e dei concittadini di Mango che si sono immediatamente stretti intorno al dolore della famiglia colpita, il giorno seguente, dalla scomparsa del fratello maggiore, Giovanni Mango, 75 anni, anche lui per un infarto mentre insieme a familiari si recava alla veglia funebre di Pino Mango. Lagonegro e la Basilicata, piangono una delle voci più originali del firmamen- to musicale italiano e non solo. «La voce più bella della Basilicata» dirà il presidente della Regione Marcello PIttella. Ai fu- nerali giungono in tanti – fan, istituzioni, concittadini - per l’ultimo saluto e per dire grazie ad un artista che con la sua musica ha dato messaggi positivi, ha fatto sognare. Un linguaggio musicale intelligente, il suo che toccava mente e cuore. In tanti si stringono alla moglie Laura e ai figli Angelina e Filippo, per dire grazie ad una persona sensibile, sempre disponibile ad iniziative di solidarietà, testimonial dell’Avis per tanti anni. Anche a Palicoro, la notte della scomparsa, chiudeva un concerto di beneficenza. «Viene a mancare una persona ricca di umanità, dal cuore grande, che amava vivere a Lagonegro», è il ricordo del sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri. Oro, Mango l’aveva scritta con Mogol arrivato a Lagonegro per partecipare alla veglia e al funerale. I due erano legati da un’amicizia profonda e Mogol, il giorno del funerale, lo ha ricordato così: «Che Pino sia un grande artista l’avevamo capito tutti. Pochi sono quelli che hanno avuto la fortuna come me di conoscerlo come uomo. Un uomo straordinario, generoso, che ha dato tutto a tutti, tutto quello che poteva. Voglio dirvi che quello che lui ha scritto rimarrà incancellabile. Ciao Pino». _Speciale 2014_ Mercoledì 31 dicembre 2014 XXVII TALENTI LUCANI IN VETRINA Mercoledì 19 febbraio 2014 Lunedì 24 febbraio 2014 28 CULTURA SPETTACOLI POTENZA Arisa sexy e Controvento La cantante di Pignola apre la 64esima edizione del Festival e sorprende tutti per interpretazione e mise di MICHELE CUTRO* SANREMO - L’incognita Grillo e due “ospiti” speciali: Vania Ardito (moglie di Salvatore Girone) e Paola Moschetti (moglie di Massimiliano La Torre), le compagne dei due marò prigionieri in India, invitate in sala per assistere all’avvio con il botto del Festival di Sanremo 2014. Ma non ci saranno: lo stato d’animo non è tale da permettere una serata di evasione. È stato il sindaco di Sanremo ad annunciarlo, non senza una punta di orgoglio. In particolare, la moglie di Girone ha chiesto che «l’ambasciatore italiano in India, appena richiamato», resti «in Italia sino al rilascio di Massimiliano e Salvatore: speravamo che il governo indiano desse ascolto al diritto internazionale. I due militari devono rientrare in Italia, e SANREMO - Non solo Arisa. A Sanremo c’è anche un altro pezzo di Basilicata. Nello staff dell’American bar di Casasanremo c’è infatti il 27enne potentino Massimo Pesce. Un prestigioso riconoscimento alla professionalità del bartender potentino che ben si shakera con la sua ironia. Casasanremo è l’area ospitalità ufficiale del Festival della Canzone Italiana, dove artisti, musicisti, giornalisti e addetti ai lavori trascorrono l’intera giornata usufruendo tra gli altri servizi anche dell’american bar. E semmai proseguire con Massimiliano e Salvatore una verifica dei fatti in Ita- in India». Tornando alla lia». Alla luce di questo, kermesse, che quando Voi «l’ennesimo rinvio è un’in- lettori de La Nuova del Sud giustizia. Dopo 2 anni non leggerete questo articolo ne c’è ancora un capo di im- avrete già visto la prima seputazione, siamo stanchi di rata, completano il quadro della prima aspettare, è serata l’esiora che torbizione dei nino a caprimi big e sa». E però, gli ospiti: Liha aggiunto gabue, che la donna, farà un «non abbiaomaggio a mo mai perFabrizio De so la fiducia André, Rafnelle istitufaella Carrà zioni: quee a Yusuf sto è il terzo Michele Cutro e Mengoni Cat Stevens, governo che si istituisce, ma la nostra oltre ovviamente a Laetitia fiducia resta, sono loro che Casta. In men che non si didevono portare a casa Sal- ca, in conferenza stampa, vatore e Massimiliano». A parte il duetto Fabio-Laechi le chiedeva se si sentis- titia, un “cinguettio” che ha sero «abbandonate dallo il sapore di sincera amiciStato», la Ardito ha rispo- zia: «Potrei cavarmela con sto così: «Assolutamente il più sincero dei “grazie” no, ma temiamo che il go- - dice Fazio - ma la tv ci ha verno indiano continui a abituati alle ospitate, alle trattenere ingiustamente persone che scambiano due battute sull’ultimo film e via. Laetitia, invece si è impegnata tantissimo, l’idea è quella di fare un “numero” - e qui Fazio usa un termine un po’ retro in omaggio ai sessant’anni della tv. Laetitia sarà ospite domenica a “Che tempo che fa” (trasmesso eccezionalmente su Rai Uno) per parlare del suo film “Una donna per amica”». Ma, «se posso rivelare una piccola cosa, la contemporaneità ci ha abituati a distinguere l’aspetto esteriore e quello interiore, Laetitia ha fascino da sempre, luci dentro e fuori per le quali incanta il mondo intero». Tanto fascino, da fare commettere al direttore di Rai Uno una gaffe, che sembra più un lapsus freudiano, quando, annunciando gli ospiti della serata, nomina una certa «Raffaella Casta». Istantanee dalla Città dei Fiori All’arrivo nella Città dei Fiori, Arisa in look casual, sfoggia un colorato cappellino La sera leoni, la mattina... si corre! La cantante lucana alla linea ci tiene e fra esibizioni e prove non si lascia sfuggire l’opportunità di fare jogging Lo scatto con il maestro Lanza prima di salire sul palco dell’Ariston per la prima esibizione * Inviato a Sanremo L’altra Basilicata a Sanremo Massimo Pesce ha scoperto per caso la sua passione otto anni fa quando si è ritrovato a sostituire, per un giorno, il barista della piscina di cui é gestore A lato lo staff di Casasanremo Massimo Pesce ha pensato bene di portare alto il nome della Basilicata ideando per l’occasione un cocktail - Lu Braccial - che ha nel no- PIGNOLA - Un concorso tra pasticceri di Pignola per inventare un dolce che si chiamerà Arisa e che oltre a festeggiare la vittoria a Sanremo si produrrà e resterà sem- CITTÀ Il pubblico sceglie di far gareggiare la canzone scritta dall’ex Anastasi. Littizzetto: “La miglior pippa di sempre” SANREMO - Si apre nel segno della Basilicata la 64esima edizione del Festival di Sanremo. La prima artista a salire sul palco dell’Ariston è stata infatti la lucana Arisa. La cantante di Pignola in mise molto femminile - camicia nera e tubino grigio - canta (senza scarpe) prima “Lentamente (il primo che passa)” , un brano incantevolmente retrò ed elegantissimo già al primo ascolto. Segue poi “Controvento” del suo ex, Giuseppe Anastasi. Decisamente più ritmata, è questa la canzone che viene scelta da pubblico e giornalisti con il 64% delle preferenze, come testo che gareggerà al Festival. Da segnalare il simpatico siparietto a fine esecuzione con la Littizzetto che chiede ad Arisa come mai abbia deciso di chimarsi così e di non portare invece il suo cognonme originale, Rosalba Pippa. “Potevamo dire grande interpretazione, la miglior pippa di sempre” le ha detto la presentatrice, raccogliendo le risate del pubblico. _Potenza e Provincia_ 8 me e nel sapore tutta la tradizione lucana. Un mix di fantasia e gusto che gli ospiti di Casasanremo hanno mostrato di gradire. PIGNOLA - Un risultato storico per la Basilicata. Arisa, sale sul podio del Festival di Sanremo e si aggiudica la Palma d’oro della kermesse canora italiana per eccellenza. La cantante di Pignola lo aveva fatto presagire già dalla sua apparizione alla prima serata della 64esima edizione del Festival della canzone italiana, aperta proprio da lei. Un percorso che si va coronando nel migliore dei modi dopo la vittoria con “Sincerità” nelle nuove proposte nel 2009, poi “Ma l’Amore No” nel 2010 e il buon piazzamento nel 2012 con “La notte”. Arisa è tornata sul palco dell’Ariston con una nuova veste conquistando il podio con “Controvento” scritta dall’ex fidanzato Giuseppe Anastasi. Seconda nella classifica provvisoria, prima in assoluto su YouTube. Rosalba Pippa in finale con gli altri due favoriti Renzo Rubino e Raphael Gualazzi ha avuto la meglio. I pronostici erano tutti in suo favore. In poco più di ventiquattro ore, dalla pubblicazione il video ufficiale di “Controvento” aveva già raccolto migliaia di visualizzazioni. Dopo quelle sanremesi, Arisa si è concessa qualche esperienza in tv accanto a Victoria Cabello e dietro al bancone del talent show di Sky X Factor. Ha anche recitato in alcune note pellicole italiane e come doppiatrice del mostro a Parigi e Cattivissimo me 2. Arisa non si è mai fermata cercando affermazioni in molti campi artistici. Non è mancato neppure il lancio nel mondo letterario con il suo primo romanzo “Il Paradiso non è granché (Storia di un motivetto orecchiabile)”. Anni di soddisfazioni che nonostante il grande impegno non hanno rotto il PIGNOLA - Ha raggiunto il successo proprio partecipando al Festival di Sanremo nel 2009 dopo essere stata selezionata da ’Area Sanremòcon la canzone ’Sincerita«, vincendo la categoria »Nuove Proposte«. Arisa, nome d’arte di Rosalba Pippa (Genova, 20 agosto 1982), è la vincitrice del Festival di legame con la propria terra di origine, la Basilicata, e la sua Pignola dove sabato notte sera è scoppiata la festa (ma.no). La cantante di Pignola alza la Palma d’oro che precisa: la nostra tradizione di pasticceria e aggiungo cioccolateria artigiana si abbina bene alla “nostra” artista, or- Arisa, l’orgoglio di tutti i lucani POTENZA - ”La vittoria della giovane Arisa al Festival di Sanremo non può che essere motivo di soddisfazione ed orgoglio per la terra lucana. Esempio di come le capacità, la caparbietà e il talento prima o poi vengano premiati. Nonostante difficoltà e percorsi ”controvento”, appunto. Un successo - per il governatore Marcello Pittella - che acquista un valore particolare se si pensa che la giovane di Pignola ha cominciato il suo percorso artistico partecipando al Proget- to ’Basilicata Rock Basilicata Pop’, promosso anni fa dal Dipartimento Formazione e Lavoro della Regione. Un motivo in più per continuare a credere che gli investimenti in cultura e formazione dedicati ai giovani talenti possono diventare in molti casi occasioni di successo. A lei, che è ambasciatrice in Italia e non solo della lucanità, delle doti e dei valori unici della nostra terra,vanno i miei più sinceri complimenti e gli auguri per altre belle vittorie”. Seconda nella classifica provvisoria, prima in assoluto su YouTube. Rosalba Pippa in finale con gli altri due favoriti Renzo Rubino e Raphael Gualazzi ha avuto la meglio. I pronostici erano tutti in suo favore “Inutile nascondere che volevo vincere. Se siamo qui è per tagliare il traguardo” sa di nuovo sul palco dell’Ariston», ha aggiunto. «Inutile nscondere che volevo vincere: se siamo qui e facciamo questa maratona, è inutile fare la corsa e poi voler scansare il traguardo. Se si corre il traguardo si taglia». In sala stampa, subito dopo la vittoria, cantante è apparsa abbastanza calma e non particolarmen- “E’ giusto che vincesse la mia canzone” - ha dichiarato la cantante te emozionata. Sì è vero, sono calma -ha detto Arisa- mi agito quando devo cantare«. Di questo festival cambierebbe »i pronostici«, tutto questo parlare »che ti leva la sor- Il percorso di Rosalba Pippa: da Area Sanremo fino all’edizione 2014 La tre partecipazioni di Arisa al Festival Sanremo 2014, con il brano ’Controventò scritto dal suo ex compagno Giuseppe Anastasi. Un destino incrocia- tentazioni” nella centralissima via Mazzini a Potenza), la più nota e diffusa tra le scuole di pasticceria della regione, La cantante di Pignola si aggiudica la 64esima edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Controvento”. Risultato storico “Esempio di come le capacità, la caparbietà e il talento prima o poi vengano premiati” SANREMO - “Non so cosa dire, sono veramente contenta e felice. È la mia prima volta da big. Sono molto contenta di aver vinto questo premio perchè credo che la mia canzone sia estremamente pop e considerando che il festival è pop, è giusto che vincesse». Sono le prime parole di Arisa subito dopo la vittoria. «Sono contenta di aver condiviso il podio con Renzo e Raphael. Entrambi hanno fatto una ricerca e lo sforzo di portare qualco- Lunedì 24 febbraio 2014 La proposta: “Un concorso tra pasticceri di Pignola per creare il dolce Arisa” pre in vendita. E’ l’idea di Vincenzo Postiglione uno dei maestri pasticcieri della scuola pignolese (con laboratorio “Dolci to lega la carriera di Arisa a Sanremo: nel 2010 la cantante è tornata al Festival di Sanremo nella categoria Big con la canzone ’Malamoreno», che ha accompagnato l’uscita dell’omonimo album. In seguito, Arisa si è cimentata in nuovi ruoli sia in tv, partecipando come ospite fissa del programma di La7 ’Victor Victoria Niente è come sembrà e presa. Questa dovrebbe essere la fiera della musica, gli artisti dovrebbero portare qui i loro progetti e basta. Quindi cambierei tutto questo scambio di informazioni date ’tanto per’«. L’artista crede di aver vinto perchè la sua canzone »è pop, ha un linguaggio forse più comprensibile: ma - ha precisato - il fatto che siano sul podio anche brani come quello di Gualazzi e Rubino è un segnale che qualcosa sta cambiando”. in seguito come giudice della quinta e sesta edizione italiana di ’X Factor’. L’artista non si è risparmiata nemmeno con il cinema, debuttando come attrice nel film ’Colpo di fulminè di Christian De Sica. Due anni fa, al Festival di Sanremo 2012 si è classificata al secondo posto con La notte. Incontenibile la gioia in paese per la “vittoria della figlia di un operaio” PIGNOLA - All’indomani della vittoria di Arisa, incontenibile la gioia a Pignola, dove subito dopo la proclamazione è scoppiata la festa, con tanto di brindisi nel bar principale del comune alle porte di Potenza. Giovani e non, ai microfoni della Nuova Tv hanno dichiarato di essere felici, ma non sorpresi per la vittoria una “brava ragazza, figlia di un operaio, che si è saputa fare strada”. Rosalba Pippa, così come è conosciuta in paese, è ora attesa nella sua cittadina, dove il paese è pronta ad accoglierla con tutti gli onori. goglio della comunità pignolese e dell’intera regione. Mi spiego: noi usiamo gli stessi ingredienti naturali e della migliore tradizione locale che sono gli ingredienti del successo di Rosalba Pippa, da giovanissima golosa dei dolci pignolesi, in particolare la nostra versione di pastiera oltre che della zeppola. Il talento artistico naturale pertanto si nutre di prodotti genuini che hanno bisogno di essere conosciuti ed apprezzati non solo dai lucani. Sarebbe un ulteriore motivo di orgoglio vedere clienti, specie turisti, venire nei nostri laboratori artigiani e chiedere la “pasta Arisa” che sarebbe più di un souvenir perché accontenta il palato e aiuta a ricordare la terra di Arisa. Il dolce a cui penso – spie- 9 ga ancora Postiglione – deve essere quello che dalle nostre parti chiamiamo “pasta” e non una torta, altrimenti ogni pasticcere artigiano la farebbe a modo suo e sempre diversa. Invece dobbiamo creare una “pasta” con tanto di “disciplinare” e ricetta di prodotti utilizzati. Un prodotto uguale in tutte le pasticcerie che vorranno aderire, a metà strada tra la zuppetta e lo sciù, vale a dire i dolci più semplici ed adatti al temperamento semplice di Arisa. Con un pizzico di ingrediente nuovo cioè non tradizionale per sposarlo alla personalità della nuova Rosalba che a Sanremo ha dimostrato tanto carisma. Meglio se si possa gustare anche “controvento” perché corposo (in modo da esportarlo) e di gusto originale come la sua voce. I pignolesi intervistati e la casa di Arisa (foto Esposito) Il Centro Studi Thalia lancia l’idea di tour ispirati alla cantante pignolese di PIETRO SCUTARI* N on so, come tanti miei colleghi operatori turistici di tutt’Italia mi stanno chiedendo in queste ore, se Arisa sarà in grado di bissare il successo di trascinamento di immagine di Rocco Papaleo, due Festival di San Remo fa. Certo Papaleo veniva già dal films che ha trascinato un bel po’ di turisti in Basilicata a ripetere il viaggio da una costa all’altra e scoprire luoghi impensabili. Tornando ad Arisa, quelle parole del testo “viaggiando controvento” sono già una buona campagna promo-pubblicitaria. A me viene subito in mente un tour organizzato, agli inizi degli anni novanta, a San Fele per una comitiva di turisti lombardi. In quell’occasione ad un mio amico venne la strampalata idea di inserire una “lezione” di un gu- Viaggiando Controvento è già una campagna pubblicitaria per la “vacanza slow Basilicata” ru australiano su come “ascoltare” il vento. Fu un successone perché quel target di turisti intellettuali, che avevano bisogno di lasciare la metropoli per qualche giorno per ritemprarsi l’anima, riuscirono a vedere con occhi diversi il paesaggio rurale del paese, a gustare con tutti i sensi la vacanza. Bene, quel viaggiare controvento di Arisa è un invito tutto interiore ad “ascoltare un sogno” che è principalmente sentimento ma anche suggestioni ed emozioni che solo un turismo più profondo, tutto l’opposto del mordi e fuggi, è in grado di dare. E’ quel modello di vacanza battezzata dal nostro consulente e Mobilità dolce, benessere, accessibilità universale: sono questi i settori su cui scommetter e T.O. Giuliano Scavetta, Premio Thalia 2013 “slow (lenta)”. Nell’era della frenesia e dei ritmi accelerati, la vita off-line richiede di tornare, almeno per qualche momento, alla “normalità” delle leggi biologiche. Un buon incentivo per recuperare un po’ di calma può essere dedicarsi un viaggio – ma an- che un breve weekend – aderendo alla filosofia “slow” che impone regole ben precise al viaggiatore, una su tutte: la lentezza. Mobilità dolce, benessere, accessibilità universale: sono questi i settori su cui scommettere di più come destinazione d’attrazione per i nuovi viaggiatori, proprio quei target che sono considerati meno “sensibili” alla crisi dei consumi perché con maggiore possibilità di spesa. E i testimonial – cantanti, artisti, uomini-donne di cultura – in tutto questo per un territorio sono importanti. Sono perciò fiducioso nell’effetto Arisa che ha già scelto di farlo in tante occasioni importanti di promozione turistica. Se poi riuscissimo a pensare ad una promozione del turismo lucano “controvento”, vale a dire mettendo definitivamente da parte luoghi comuni, strumenti e azioni tradizionali (anche il linguaggio del web ha un effetto), cogliendo l’invito ad una maggiore creatività, i risultati saranno sicuramente più promettenti. Sarebbe un lusso da non permetterci non cogliere questo momento magico di attenzione per la Basilicata – da Matera alla cucina lucana, dal rinnovato interesse per il paesaggio agrario e la natura al mare doc di Maratea e delle spiagge dorate ionico-metapontine – e non approfittarne. In attesa delle scelte di rinnovamento che verranno nella governance del turismo istituzionale. * Centro Studi Thalia Un risultato storico che va a coronare il percorso della cantante di Pignola impegnata su diversi fronti La Basilicata trionfa a Sanremo Arisa sale sul podio del 64esimo Festival della canzone italiana con “Controvento” di LUCIA PIETRAFESA MAGGIO I Musicamanovella sul palco del Primo Maggio POTENZA - Il 2014 corona il sogno dei Musicamanovella: salire sul palco del concerto del Primo Maggio a Roma. La band lucana composta da Rocco Spagnoletta, Mimmo e Antonio Gruosso, Dario Vista, Renato Pezzano, Antonello Ruggiero e il mae- stro Rocco Azzarino hanno accompagnato Federica Sciarelli e Gildo Claps nel racconto della storia di Elisa nel concertone di piazza San Giovanni. Un successo per la band lucana che ha fatto ballare tutta la piazza con le proprie canzoni. PIGNOLA - Un risultato storico per la Basilicata. Il 2014 vede salire sul podio del Festival di Sanremo una lucana. Arisa, con “Controvento” si aggiudica la Palma d’oro della kermesse canora italiana per eccellenza. La cantante di Pignola lo aveva fatto presagire già dalla sua apparizione alla prima serata della 64esima edizione del Festival della canzone italiana, aperta proprio da lei. Un percorso che si è coronato nel migliore dei modi dopo la vittoria con “Sincerità” nelle nuove proposte nel 2009, poi “Ma l’Amore No” nel 2010 e il buon piazzamento nel 2012 con “La notte”. Arisa è tornata sul palco dell’Ariston con una nuova veste conquistando il podio con “Controvento” scritta dall’ex fidanzato Giuseppe Anastasi. Subito seconda nella classifica provvisoria, prima in assoluto su YouTube. Rosalba Pippa in finale con gli altri due favoriti Renzo Rubino e Raphael Gualazzi ha avuto la meglio. I pronostici erano tutti in suo favore. In poco più di ventiquattro ore dalla pubblicazione, il video ufficiale di “Controvento” aveva già raccolto migliaia di visualiz- Il nuovo look sfoggiato dall’artista alla kermesse canora zazioni. Dopo quelle sanremesi, Arisa si è concessa qualche esperienza in tv accanto a Victoria Cabello e dietro al bancone del talent show di Sky X Factor. Ha anche recitato in alcune note pellicole italiane e come doppiatrice del mostro a Parigi e Cattivissimo me 2. Insomma, Arisa non si è mai fermata cercando affermazioni in molti campi artistici. Non è mancato neppure il lancio nel mondo letterario con il suo primo romanzo “Il Paradiso non è granché (Storia di un motivetto orecchiabile)”. Anni di soddisfazioni che nonostante il grande impegno non hanno rotto il legame con la propria terra di origine, la Basilicata e la sua Pignola. XXVIII Mercoledì 31 dicembre 2014 _Speciale 2014_