la dirigente settore bilancio
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COMUNE DI MONTESANVITO - Provincia di Ancona - CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER LA FORNITURA DI GENERI ALIMENTARI - MENSE SCOLASTICHE DI MONTE S. VITO Periodo: 01.03.2015 - 31.12.2016 CIG. N. 60188342F1 Pagina 1 di 44 NORME DI CARATTERE GENERALE - Articolo 1 OGGETTO DELLA FORNITURA L’ Amministrazione Municipale di Monte San Vito, con deliberazione G.M. n 110 del 07/08/2014 e con D.D. n. 429 del 17/11/2014 , ha deliberato di espletare una procedura aperta per la fornitura di derrate alimentari per il servizio di refezione scolastica comunale - periodo 01/03/2015 – 31/12/2016. Oggetto del presente appalto è pertanto: FORNITURA E RELATIVA CONSEGNA DI GENERI ALIMENTARI CON INSERIMENTO PRODOTTI PER LA PULIZIA E SANIFICAZIONE per garantire il regolare funzionamento delle mense scolastiche comunali. I pasti confezionati dalle cucine comunali sono determinabili in via presuntiva e del tutto indicativa, in quanto possono variare in base a nuove domande e alla presenza e consumazione del pasto da parte dei fruitori, in n° 110.387 per l’intero periodo interessato (01.03.2015 - 31.12.2016), oltre a n. 3.996 colazioni per gli utenti delle scuole dell’infanzia statali che usufruiscono della refezione parziale. I pasti sono destinati, in via di massima: - n° 5 giorni la settimana per gli utenti delle scuole dell’infanzia statali “ F.lli Grimm” e “Collodi” (dal lunedì al venerdì) e solo durante l’anno scolastico; - n° 5 giorni la settimana per gli utenti delle scuola primaria a tempo pieno ”Leopardi” e solo durante l’anno scolastico. Dal numero complessivo dei pasti presunti sopraindicati per l’anno scolastico considerato, l’utenza è così distribuita: s. dell’infanzia statali “Collodi” e “F.lli Grimm” n° 43.500 colazione e pranzo) s. primaria “Leopardi” n° 60.500 adulti autorizzati mense n° 6.387 scuole dell’infanzia statali n° 3.996 utenti che usufruiscono esclusivamente della refezione parziale pasti (comprensivi di pasti pasti colazioni per quegli I dati forniti sono puramente indicativi e si intendono impegnativi per la ditta fornitrice. Resta facoltà dell’Amministrazione apportare variazione sia al numero che alla configurazione della produzione dei pasti. MATERIALE PER LA PULIZIA E SANIFICAZIONE La Ditta appaltatrice deve, inoltre, fornire mensilmente, ad ogni plesso scolastico, idonei prodotti per i refettori (tovaglie e tovaglioli,), per la cucina (pellicola trasparente o carta in alluminio per la copertura degli alimenti in fase di produzione e stoccaggio, carta da forno), prodotti per la pulizia (guanti di gomma e lattice, spugnette morbide/abrasive/pagliette, panni di carta, sostanze detergenti e sanificanti con schiumosità assente soprattutto per la lavastoviglie, prodotti specifici ad azione sanificante per la disincrostazione dei forni, lavastoviglie, griglie delle cappe e piani cottura). L’importo presunto del predetto materiale, che non riveste carattere completamente esaustivo, ma potrebbe essere incrementato/ridotto o variato in base alle esigenze delle singole scuole, ammonta ad € 13.800,00 (IVA esclusa) per l’intero periodo. - Articolo 2 DURATA DELL’APPALTO Il contratto avrà la durata del periodo 01/03/2015 – 31/12/2016. Alla scadenza contrattuale, nell’eventualità che l’Amministrazione Comunale non abbia concluso le procedure per l’individuazione del nuovo contraente, la ditta appaltatrice sarà obbligata a proseguire la esecuzione del contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni contrattuali in corso d’opera per il periodo necessario alla conclusione della nuova gara. Pagina 2 di 44 Alla data di scadenza del contratto e/o dell’eventuale proroga, lo stesso si intenderà cessato senza disdetta da parte dell’Amministrazione comunale. I periodi di sospensione, per quanto riguarda la refezione scolastica, sono quelli stabiliti dal calendario scolastico ministeriale e da altre evenienze stabilite dall’Amministrazione o dalle istituzioni scolastiche. - Articolo 3 – IMPORTO A BASE DI GARA E FINANZIAMENTO L’importo a base di gara complessivo presunto è pari ad euro 235.000,00 I.V.A. esclusa. La spesa è finanziata con disponibilità del bilancio comunale pluriennale. - Articolo 4 – MODALITA’ DI CONSEGNA DEI GENERI ALIMENTARI Tutti i prodotti dovranno essere consegnati presso le cucine delle seguenti strutture: - Scuola dell’infanzia Monte San Vito “F.lli Grimm” - Scuola dell’infanzia “ Collodi” o in altre sedi eventualmente indicate dall’Amministrazione Comunale. Pane e latte fresco: quotidianamente, dalle ore 7,30 alle ore 8,30. Il pane deve pervenire già affettato. Derrate deperibili: tre volte la settimana (dalle ore 7,30 alle ore 8,30), nei giorni di lunedì-martedì e giovedì. Derrate non deperibili: dovranno essere consegnate una volta la settimana, nel giorno di mercoledì: dalle ore 7,30 alle ore 8,30. I prodotti nella varietà e quantità che saranno ordinati di volta in volta dai responsabili della cucina dovranno essere consegnati rispettando le giornate e gli orari sopra fissati. Resta facoltà dell’Amministrazione comunale apportare eventuali variazioni di consegna per motivi organizzativi. Tutti i prodotti dovranno: - - - essere conformi a quanto richiesto nel presente capitolato e nell’“Allegato A” ed alle disposizioni di legge comunitarie e nazionali vigenti in materia di igiene e sicurezza alimentare; le materie prime utilizzate devono essere di “qualità superiore” dal punto di vista igienico, nutrizionale, organolettico e merceologico; avere etichette con indicazioni esaurienti, secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria e nazionale in vigore e dalle norme specifiche per ciascuna classe merceologica; per quanto concerne i prodotti derivanti dall’agricoltura biologica si richiede la conformità a quanto previsto dalle vigenti disposizioni in materia. alla consegna presso le cucine comunali non avere superato 1/3 di vita commerciale (salvo quanto diversamente indicato nel presente capitolato) per tutti gli alimenti è vietato utilizzare OGM in qualsiasi fase del processo produttivo; avere il termine minimo di conservazione ben visibile su ogni confezione e/o cartone; avere imballaggi integri senza alterazioni manifeste, lattine non bombate, arrugginite né ammaccate, cartoni non lacerati, ecc... risultare integri alla consegna (confezioni chiuse all’origine, prive di muffe, parassiti, difetti merceologici, odori e sapore sgradevoli, ecc...); avere caratteri organolettici specifici dell’alimento (aspetto, colore, sapore, consistenza, ecc...); essere trasportati su mezzi igienicamente e tecnologicamente idonei e in perfetto stato di manutenzione. La qualità e la quantità delle merci saranno accertate dal responsabile delle cucine di riferimento, in contraddittorio con il fornitore o i rappresentanti dello stesso. Se la fornitura risultasse, a giudizio del responsabile, di condizioni e qualità diverse da quelle stabilite o se, per qualunque altra causa, fosse inaccettabile, il fornitore sarà tenuto a ritirarla a sue spese, entro il termine di gg. 1 (uno) dal riscontro per le derrate deperibili ed entro gg. 7 (sette) per le derrate non deperibili, salvo il risarcimento di eventuali Pagina 3 di 44 danni e l’applicazione delle penali di cui al successivo art. 13. L’eventuale contestazione sarà annotata sulla bolla di consegna e controfirmata dal responsabile della cucina. In caso di contestazione dovrà essere tempestivamente informato il Responsabile del Servizio che provvederà agli opportuni adempimenti, come specificato nel presente capitolato. La fornitura dei generi alimentari dovrà essere garantita anche in caso di sciopero del personale dell’impresa appaltatrice. Al verificarsi di questa evenienza potranno essere concordate con il committente e con almeno 7 (sette) giorni di anticipo, in via straordinaria, particolari situazioni gestionali ed organizzative. Le interruzioni totali del servizio per causa di forza maggiore non danno luogo a responsabilità alcuna per entrambe le parti. Per forza maggiore è inteso qualunque fatto eccezionale, imprevedibile e al di fuori del controllo del Committente e dell’Appaltatore, che quest’ultimo non possa evitare con l’esercizio della diligenza richiesta dal presente capitolato e dalle norme del codice civile. - Articolo 5 – MODALITA’ DELLA SOMMINISTRAZIONE DI GENERI ALIMENTARI La somministrazione delle derrate alimentari dovrà avvenire nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia, in osservanza del capitolato speciale, delle tabelle dietetiche qualitative e quantitative e delle tabelle merceologiche di cui all’allegato “A” del presente capitolato. La ditta dovrà fornire tutti gli alimenti necessari alla preparazione dei pasti previsti nelle tabelle dietetiche allegate al presente capitolato e che saranno richiesti dalle cucine comunali, anche se non specificatamente compresi nelle tabelle merceologiche allegate. A tal fine si allegano i menù relativi a ciascun pasto da fornire e le relative grammature previste per la diversa tipologia di utenza. L’Ente si riserva la facoltà di apportare modifiche (da parte della dietista della Asur competente per territorio) ai menù allegati. Le grammature degli ingredienti di ogni pasto sono riferite ad una porzione, considerate al netto degli scarti (bucce, ossa, ecc...) ed a prodotto crudo. L’Amministrazione Comunale si riserva di adottare particolari regimi dietetici comprovati da ricetta medica, sottoscritta da un medico della Asur competente per territorio e/o rispondente ad esigenze religiose, e la ditta sarà tenuta alla fornitura degli alimenti, anche se non compresi nel presente capitolato. In occasione di particolari ricorrenze (Pasqua, Natale, Carnevale, ecc... ) sarà richiesta la fornitura di prodotti non previsti nelle schede dietetiche, senza oneri aggiuntivi a carico dell’Amministrazione comunale (Es.panettone o pandoro, colomba pasquale). - Articolo 6 – TRASPORTI ED IMBALLAGGI La fornitura dei generi alimentari dovrà avvenire in osservanza delle direttive comunitarie e nazionali vigenti in materia e, in particolare: - deve essere assolutamente evitata promiscuità di carico con altre sostanze, nel caso in cui non sia garantita la protezione da possibili inquinamenti; - le temperature del mezzo di trasporto devono essere adeguate alla merce trasportata da consegnare, come specificato dall’art. 31 D.P.R. 327/80 e s.m.i.; per gli alimenti surgelati la ditta dovrà garantire nel modo più totale ed assoluto il rispetto della catena del freddo; -tutte le apparecchiature e le attrezzature che vengono a contatto con gli alimenti devono rispondere ai requisiti di legge in materia ed essere in linea con le norme di buona fabbricazione. - Articolo 7 – CARATTERISTICHE DEGLI ALIMENTI Le caratteristiche dei prodotti alimentari forniti dovranno tenere conto di tutte le indicazioni formulate nelle tabelle merceologiche; dovranno inoltre soddisfare tutte le normative vigenti, comprese quelle sul confezionamento e l’etichettatura. I materiali per il confezionamento dovranno essere perfettamente conformi alle normative vigenti in Pagina 4 di 44 materia di imballaggi. Le caratteristiche di ogni prodotto sono quelle descritte nel presente capitolato. Il Comune potrà richiedere, qualora si reputi necessario, qualsiasi documentazione e/o certificazione sanitaria sui prodotti forniti, previste dalla normativa vigente, e/o documentazione, anche non obbligatoria, in occasione di particolari emergenze sanitarie e/o situazioni critiche sul territorio nazionale e/o estero. Il mancato adempimento a tali richieste è motivo di revoca dell'affidamento. - Articolo 8 – PAGAMENTI I corrispettivi dovuti per la fornitura di generi alimentari verranno liquidati previa presentazione di distinte fatture emesse mensilmente, secondo quanto indicato nel presente articolo. Il Comune, per ciascun pasto erogato, corrisponderà alla ditta aggiudicataria, dietro presentazione di regolare fattura, il costo del medesimo come determinato in sede di gara. Il numero giornaliero dei pasti consumati, ai fini della fatturazione, verrà accertato sulla base degli elenchi pervenuti al Comune, debitamente compilati e firmati dal responsabile preposto alle cucine comunali. Per la fornitura di generi alimentari, l’amministrazione aggiudicatrice richiede che la ditta appaltatrice presenti fatture separate per ciascun servizio in riferimento alle esigenze di Bilancio dell’Ente. Il pagamento delle fatture avverrà, previo provvedimento di liquidazione del Responsabile del Servizio competente, entro 30 giorni dalla data di ricevimento delle stesse, attestata la data di ricevimento dal timbro apposto dal Servizio Ragioneria, e previa verifica della regolarità contributiva dell’Impresa come da normativa – Durc -. La revisione dei prezzi opererà su richiesta formale del contraente dal 01/03/2015 sulla base della variazione percentuale dell’indice ISTAT nazionale dei prezzi al consumo delle famiglie di operai e impiegati (indice FOI) dell’anno precedente. - Articolo 9 RESPONSABILITA` La Ditta é responsabile di eventuali danni, imputabili ad essa o al proprio personale e/o fornitori, in conseguenza di inosservanza di leggi e di regolamenti igienico-sanitari e/o di irregolarità o difformità nelle forniture effettuate, sollevando l'Ente appaltante da ogni eventuale conseguenza. L'aggiudicatario si dichiara edotto di tutte le norme di legge e regolamenti sanitari regolanti le forniture pubbliche di generi alimentari e di pubblici servizi, e si impegna alla loro scrupolosa osservanza, in modo che nessun danno debba derivare al Comune. - Articolo 10 – DETERMINAZIONE DEL COSTO Dovrà essere determinato, per quanto attiene alla somministrazione e consegna delle derrate, un costo unico per pasto, distinto come segue: pasti destinati ai bambini delle scuole dell’infanzia statali, comprendenti la colazione, il pranzo; pasti destinati ai bambini della scuola primaria; pasti destinati agli adulti autorizzati; colazioni destinate ai bambini delle scuole dell’infanzia statali che non usufruiscono del pasto (refezione parziale). I prezzi offerti si intendono comprensivi di tutte le spese di carico, trasporto, sosta, imballaggio, consegna, scarico presso i luoghi indicati ai precedenti articoli, oltre il materiale per i refettori e materiali di pulizia e sanificazione delle attrezzature delle cucine e mense, nonché di ogni altra spesa conseguente e/o accessoria alla fornitura di alimentari in argomento ad esclusione dell’I.V.A.. Pagina 5 di 44 - Articolo 11 – OBBLIGHI DELL’AGGIUDICATARIO – SICUREZZA LUOGHI LAVORO La Ditta aggiudicatrice si impegna a: a) fornire i generi alimentari indicati nella propria offerta e rispondenti alle caratteristiche evidenziate nel presente capitolato e allegato “A”; b) garantire la preparazione e consegna di pasti cotti e confezionati qualora, per cause di forza maggiore, le cucine comunali risultino non funzionanti, anche per un solo giorno ed il relativo trasporto dovrà avvenire entro un raggio di azione di km 30. La ditta aggiudicataria dovrà operare ed applicare le direttive in ordine ai controlli di sicurezza alimentare e applicazione dei regolamenti comunitari secondo quanto disposto dal D.lgs. n° 193/2007 e ss.mm.ii. L’impresa appaltatrice è tenuta a porre in atto tutti gli accorgimenti necessari affinché siano scrupolosamente rispettate nel corso delle prestazioni previste dal presente capitolato, le disposizioni in tema di prevenzione antinfortunistica, con particolare riferimento alla normativa del D.lgs. 9 aprile 2008 n° 81. L’impresa appaltatrice dovrà produrre, prima della stipula del contratto di appalto, il Documento di Valutazione dei Rischi di cui all’art. 17, comma 1, lett. a) D.lgs. n° 81 del 9.04.2008 e comunicare il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. - Articolo 12 CONTROLLI SANITARI La stazione appaltante, gli operatori del Servizio Sanitario Locale o altri organi pubblici preposti sul territorio, per quanto di propria competenza, potranno effettuare in ogni tempo e per tutta la durata dell’appalto prelievi ed ispezioni ai fini della conformità dei prodotti, dei mezzi, dei magazzini, dei depositi e delle attrezzature utilizzate dalla ditta o suoi fornitori alle prescrizioni del presente capitolato, alle norme di legge in materia di limiti microbiologici, ai requisiti chimico-fisici e ambientali. Per la funzionalità del controllo la ditta è obbligata a fornire al personale degli uffici incaricati alla vigilanza tutta la collaborazione necessaria. L’Amministrazione comunale, direttamente o a mezzo di suoi incaricati, può controllare i locali e gli impianti delle aziende produttrici, i mezzi ed i sistemi di trasporto utilizzati per le consegne. La ditta libera l’Amministrazione Comunale da qualsiasi responsabilità in merito alla qualità igienicosanitaria delle derrate fornite ed alla loro conformità alle vigenti normative. - Articolo 13 CONTESTAZIONI, INADEMPIENZE E PENALITA’ Sono considerate gravi inadempienze con la conseguente applicazione, per ciascuna, della relativa penalità: 1) nel caso in cui la ditta non provveda a ritirare, entro il termine di cui al precedente art. 4, la merce respinta dal personale incaricato del ritiro – penalità di Euro 250/00; 2) utilizzo di mezzi di trasporto privi di autorizzazione sanitaria o di contenitori non idonei al trasporto di alimenti ai sensi di legge. Penalità: Euro 500/00. La ditta dovrà inoltre risarcire all’Ente le eventuali sanzioni comminate allo stesso da parte delle Autorità pubbliche competenti a seguito di comportamento inadempiente della ditta esecutrice; 3) quando risultino positive le analisi microbiologiche o chimico-fisiche o ambientali di cui al precedente art. 12 in termini quantitativi ritenuti oltre i limiti accettabili dalla competente autorità sanitaria e non siano state date indicazioni circa i correttivi posti in essere o questi non siano, a giudizio della competente autorità sanitaria, sufficienti a garantire il rientro nei parametri di legge. Penalità: Euro 500/00; la ditta dovrà inoltre risarcire l’Amministrazione comunale per le eventuali sanzioni comminate alla stessa da parte delle Autorità pubbliche competenti a seguito del comportamento inadempiente della ditta esecutrice; 4) il mancato rispetto degli orari di consegna di cui art. 4 Penalità: Euro 100,00; 5) la consegna di prodotti con scadenze non conformi a quanto indicato al precedente art. 4 Penalità: € 100,00; 6) i prodotti consegnati non siano conformi ai dispositivi della L.R. Marche n° 9 del 2.02.2000 “Norme Pagina 6 di 44 in materia di consumo di prodotti geneticamente modificati nelle mense scolastiche negli ospedali e nei luoghi di cura”, e ss.mm.ii.: la merce verrà rifiutata e sarà applicata una penale di Euro 500/00; L’applicazione della penalità sarà preceduta da contestazione dell’inadempienza, in conseguenza della quale la ditta avrà la facoltà di presentare le sue controdeduzioni entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento della contestazione. Se entro tale termine la ditta non fornisca giustificazioni o spiegazioni ovvero le medesime non siano ritenute valide, si procederà al recupero della penalità da parte del Comune mediante ritenuta diretta sul corrispettivo del mese nel quale è stato assunto il provvedimento. - Articolo 14 – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO Dopo tre gravi casi di inadempienze, anche non consecutive, da parte della ditta aggiudicataria, riguardanti i casi elencati al precedente art. 13, l’Amministrazione comunale può unilateralmente risolvere il contratto con effetto immediato, mediante lettera raccomandata A.R. e con la possibilità di affidare la fornitura/servizio a terzi in danno dell’Appaltatore e salva l’applicazione delle penali previste. Le parti inoltre convengono che, oltre a quanto previsto all’art. 1453 del codice civile per i casi di inadempimento delle prestazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione del contratto per inadempimento ai sensi dell’art. 1456 del codice civile (clausola risolutiva espressa), le seguenti fattispecie: - Perdita dei requisiti di ordine generale richiesti dal bando e dal capitolato per la partecipazione alla gara di cui all’art. 38 D.lgs. n° 163/2006 e s.m.i.; - Abbandono, anche solo parziale, dell’appalto; - Caso in cui l’Appaltatore non fosse in grado di consegnare tutti i prodotti occorrenti o consegni quantità non sufficienti alla preparazione dei pasti; - Casi di intossicazione alimentare dovuti ad accertata imperizia dell’Appaltatore; - Gravi inosservanze di norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi; - Interruzione non autorizzata, anche parziale, della fornitura; - Sub-appalto o cessione parziale o totale del contratto non autorizzati dalle stazioni appaltanti; - Mancata reintegrazione della cauzione definitiva eventualmente escussa entro il termine di 30 (trenta) giorni dal ricevimento della relativa richiesta da parte delle Amministrazioni; - Inottemperanza alle norme vigenti in materia di sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente di lavoro; In caso di risoluzione per inadempimento, alla Ditta sarà accreditato il semplice importo della fornitura regolarmente effettuata, con opportuna salvezza di ogni ragione ed azione per rivalsa di danni in conseguenza dell’inadempimento da parte della stessa Ditta dei suoi impegni contrattuali. Con la risoluzione del contratto sorge nell’Amministrazione il diritto di affidare a terzi la fornitura, in danno dell’impresa inadempiente, ai sensi delle vigenti disposizioni legislative. All’impresa inadempiente saranno addebitate le maggiori spese sostenute dall’Ente rispetto a quelle previste dal contratto risolto. Esse saranno prelevate dal deposito cauzionale e, ove questo non sia sufficiente, da eventuali crediti dell’impresa. L’esecuzione in danno non esime l’impresa dalle responsabilità civili e penali in cui la stessa può incorrere per i fatti che hanno motivato la risoluzione. Resta esclusa la facoltà della ditta di risolvere il contratto prima della sua scadenza se non nei casi previsti dal vigente Codice Civile. E’ facoltà dell’Amministrazione appaltante di recedere dal contratto in qualsiasi momento, ai sensi dell’art. 1671 del codice civile. - Articolo 15 CESSIONE DI CONTRATTO - SUBAPPALTO Ai sensi dell’art. 118 comma 1 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. “il contratto non può essere ceduto, a pena di nullità, salvo quanto previsto dall’art. 116”. Il subappalto è consentito nei limiti e con le modalità di cui all’art. 118 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.. Pagina 7 di 44 In caso di subappalto è fatto obbligo agli affidatari di trasmettere al Comune di Monte San Vito, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei loro confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da essi affidatari corrisposti al subappaltatore o cottimista, con l'indicazione delle ritenute di garanzia effettuate. La Stazione appaltante non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti. - Articolo 16 RESPONSABILITA’ ED OBBLIGO ASSICURAZIONE – CAUZIONI L’impresa aggiudicataria è responsabile dei danni che dai prodotti forniti o comunque per fatto suo, dei suoi dipendenti, soci, subappaltatori, o per inosservanza di leggi e/o regolamenti igienico-sanitari, venissero arrecati agli utenti, alle persone ed alle cose sia del Comune sia di terzi, tenendo sollevata l’Amministrazione Comunale, che sarà inserita nel novero dei terzi, da ogni responsabilità ed onere. Ai fini di cui sopra, la ditta aggiudicataria è tenuta a stipulare, prima della sottoscrizione del relativo contratto e a favore del Comune, specifica polizza assicurativa RCT/RCO valida per tutto il tempo di durata dell’affidamento, a copertura di tutti i rischi connessi e conseguenti alle attività descritte nel presente capitolato e costituenti obbligazioni di appalto, a copertura anche di rischi di tossinfezione alimentare o avvelenamento, comprese anche operazioni di attività inerenti, accessorie e complementari, nessuna esclusa né eccettuata. La polizza RCO dovrà prevedere, tra le altre condizioni, anche l’estensione al cosiddetto “Danno biologico” e l’estensione ai danni non rientranti nella disciplina Inail. La copertura RCT/RCO dovrà avere massimale di garanzia non inferiore ad Euro 2.000.000/00 “unico” per sinistro e per danno assicurativo senza alcun sottolimite di risarcimento. L’operatività o meno delle coperture assicurative predette non esonerano l’aggiudicataria stessa dalle responsabilità di qualunque genere su di essa incombenti né dal rispondere di quanto non coperto, in tutto o in parte, dalle suddette coperture assicurative, avendo esso solo lo scopo di ulteriore garanzia. Ai sensi dell’art. 113 del D.lgs. 12 aprile 2006 n° 163 e ss.mm.ii. ed a garanzia dell’esatto adempimento di tutti gli obblighi contrattuali, l’impresa appaltatrice dovrà produrre, inoltre, prima della stipula del contratto e per tutta la durata dello stesso, una cauzione definitiva redatta nei modi, termini e condizioni di cui al citato art. 113. La garanzia deve espressamente prevedere: rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale; rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957 comma 2 del codice civile; operatività della garanzia entro quindici giorni. La cauzione copre il mancato rispetto degli obblighi contrattuali secondo le previsioni del capitolato speciale di appalto. La mancata costituzione della garanzia determina la revoca dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria da parte della stazione appaltante che aggiudicherà l’appalto al concorrente che segue in graduatoria. In caso di escussione della cauzione, l’appaltatore dovrà provvedere a reintegrarla entro 30 giorni dalla richiesta, a pena di risoluzione del contratto. - Articolo 17 – OBBLIGHI DERIVANTI DAI RAPPORTI DI LAVORO L’Appaltatore si obbliga ad attuare nei confronti dei propri dipendenti occupati nelle prestazioni oggetto del contratto, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle dei contratti collettivi di lavoro applicabili alla categoria. L’Appaltatore è sottoposto altresì a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti risultanti dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro, sicurezza, assistenza e assicurazioni sociali ed assume a suo carico tutti gli oneri relativi per cui nessun rapporto diretto con il Comune potrà mai essere configurato. L’Appaltatore si obbliga altresì ad applicare il contratto e gli accordi regionali di lavoro medesimi anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione; se la ditta ha forma cooperativa, si impegna a rispettare i relativi accordi nazionali e regionali di lavoro anche nei rapporti con i soci. Gli obblighi di cui sopra vincolano la ditta anche se la stessa non sia aderente alle associazioni stipulanti gli accordi o receda da essi, indipendentemente dalla struttura o dimensione della ditta stessa e da ogni altra qualificazione giuridica, economica e sindacale. L’Appaltatore si impegna a permettere la visione dei libri paga e di ogni Pagina 8 di 44 altra documentazione inerente i rapporti contrattuali con dipendenti e soci impegnati nel servizio di cui al presente capitolato. E’ obbligo dell’appaltatore rispettare le norme contenute nel d.lgs n. 81/2008. L’Appaltatore si obbliga altresì a predisporre, prima dell’inizio del servizio il piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori provvedendo a tutti gli adempimenti conseguenti. - Articolo 18 CONTROVERSIE Per le eventuali controversie che possono insorgere in relazione al presente rapporto contrattuale, comprese quelle inerenti la validità del contratto, la sua interpretazione, esecuzione e risoluzione, è competente il Foro di Ancona. - Articolo 19 PROCEDURA DI GARA La procedura di scelta del contraente è quella “aperta”, come definita dall’art. 3 c. 37 Dl.gs. n° 163/2006, con aggiudicazione secondo il criterio del prezzo più basso ex art. 81 c.1 ed art. 82 c. 2 lett. a) d.lgs. n. 163/2006 ss.mm.ii.. - Articolo 20 – SOGGETTI AMMESSI Sono ammessi alla procedura i soggetti di cui all’art. 34 del D. Lgs. 163/2006 ss.mm.ii. in possesso dei requisiti di cui agli art. 38 e seg.ti del D. Lgs 163/2006 ss.mm.ii. così come individuati nel presente capitolato. Nel caso di Raggruppamenti temporanei di concorrenti, i soggetti del Raggruppamento, prima della presentazione dell’offerta, devono aver conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza, risultante per scrittura privata autenticata, ad uno di essi, qualificato capogruppo, il quale esprime l’offerta in nome e per conto proprio e delle mandanti. La relativa procura dovrà risultare da atto pubblico. I consorzi di cui all’art. 34, c.1, lett. e) del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii., dovranno presentare in sede di offerta l’atto costitutivo del consorzio e successive modificazioni, in originale o copia autentica, nonché la delibera dell’organo statutariamente competente, indicante l’impresa consorziata con funzioni di capogruppo. Nel caso di presentazione di offerta da parte di imprese che intendano riunirsi ai sensi dell’art. 34, c.1, lett. d) e e) del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii., l’offerta deve essere sottoscritta da tutte le imprese che costituiranno il Raggruppamento e contenere l’impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, le stesse imprese conferiranno mandato collettivo speciale con rappresentanza, ad una di esse, da indicare in sede di offerta e qualificata come capogruppo, la quale stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e delle mandanti. In ogni caso, ciascuna impresa costituita in Raggruppamento Temporaneo o consorzio o GEIE dovrà presentare in sede di offerta la documentazione di cui al successivo art. 22, fatta eccezione per la dichiarazione relativa all’accettazione del capitolato di gara ed al subappalto, per la garanzia a corredo dell’offerta di cui al successivo art. 25, che dovranno essere presentate esclusivamente dall’impresa indicata quale capogruppo del costituito Raggruppamento o Consorzio o che, nel caso in cui il Raggruppamento o Consorzio non siano ancora costituiti al momento dell’offerta, dovranno essere sottoscritti da tutte le imprese che intendono raggrupparsi o costituirsi in consorzio. E’ vietata l’associazione in partecipazione. E’, altresì, vietata qualsiasi modificazione alla composizione del Raggruppamento o del consorzio rispetto a quella risultante dall’impegno presentato in sede di offerta. E’ fatto divieto ai concorrenti di partecipare alla gara in più di un Raggruppamento o Consorzio ovvero di partecipare alla gara anche in forma individuale qualora abbiano partecipato alla gara medesima in Raggruppamento o Consorzio. Pagina 9 di 44 I consorzi di imprese artigiane, i consorzi di cooperative ed i consorzi stabili sono tenuti ad indicare per quali consorziati il consorzio concorre; a questi ultimi è fatto divieto di partecipare in qualsiasi altra forma alla medesima gara. - Articolo 21 – REQUISITI DI PARTECIPAZIONE REQUISITI GENERALI: Requisiti di ordine generale (art. 38 D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.) Sono esclusi dalla partecipazione alla procedura i soggetti di cui all’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.. Requisiti di idoneità professionale (art. 39 D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.) Iscrizione nel Registro della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura per attività ricomprese nell’oggetto dell’appalto. REQUISITI DI CARATTERE TECNICO-ORGANIZZATIVO ED ECONOMICO FINANZIARIO (art. 42 D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.): 1. Avere svolto forniture di generi alimentari per mense scolastiche analoghe e/o similari a quella oggetto del presente appalto, regolarmente eseguite negli anni 2011/2012/2013 per un importo complessivo almeno pari ad Euro 250.000,00. 2. Possesso della certificazione di qualità aziendale UNI EN ISO 9001:2008 relativa alle prestazioni oggetto di appalto in corso di validità, in originale od in copia conforme all’originale, rilasciata da Ente Certificatore debitamente accreditato ai sensi della vigente normativa e possesso della certificazione di servizio UNI 10854:1999 per la progettazione e realizzazione di un sistema di autocontrollo basato sul metodo HACCP che mette in rilievo l’importanza del sistema di autocontrollo dell’igiene nella gestione delle prescrizioni igieniche. In caso di Raggruppamento Temporaneo di Imprese i requisiti di capacità tecnica-professionale dovranno essere posseduti dalla capogruppo (mandataria) nella misura minima del 40% e la restante percentuale deve essere posseduta cumulativamente dalle mandanti, ciascuna nella misura minima del 10% di quanto richiesto all'intero raggruppamento. E’ obbligatorio il sopralluogo presso le strutture delle mense scolastiche in cui verranno consegnate le derrate alimentari ed i prodotti per la pulizia e sanificazione. Le date per il predetto sopralluogo sono fissate per i giorni 16 – 18 – 30 dicembre 2014 dalle ore 13:00 alle ore 15:00 previa richiesta da inviare all’indirizzo mail: [email protected] indicando nell’oggetto la seguente dicitura in maiuscolo: GARA MENSE SCOLASTICHE 2015/2016; - Articolo 22 – MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA Il plico contenente l’offerta, sigillato, timbrato e controfirmato sui lembi di chiusura, sull’esterno del quale dovrà essere riportata la scritta “Procedura aperta per fornitura generi alimentari e prodotti pulizia e sanificazione mense scolastiche – scadenza 31 dicembre 2014”, dovrà pervenire al protocollo generale del Comune di Monte S. Vito – Via Matteotti n. 2 – 60037 Monte S. Vito (AN), a pena di esclusione entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 31 dicembre 2014. Esso dovrà contenere, sotto pena di esclusione dalla gara, la seguente documentazione: 1) istanza di partecipazione (ALLEGATO N. 1), in bollo, sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa concorrente con eventualmente allegata la documentazione di cui all’art. 20 inerente il Raggruppamento/consorzio/GEIE; nel caso di Raggruppamento o Consorzio non ancora costituiti la domanda deve essere sottoscritta da tutti i soggetti che costituiranno il Raggruppamento o Consorzio; alla domanda, in alternativa all’autenticazione della sottoscrizione, deve essere allegata, a pena di esclusione, copia fotostatica di un documento di identità del/dei Pagina 10 di 44 sottoscrittore/i; la domanda può essere sottoscritta anche da un procuratore del legale rappresentante ed in tal caso occorre allegare la relativa procura; 2) dichiarazione sostitutiva ai sensi del DPR n. 445/2000 e ss.mm.ii. (ALLEGATO N. 2), con cui il legale rappresentante o suo procuratore, assumendosene la piena responsabilità, dichiara : - il numero e la data di iscrizione dell’impresa alla Camera di Commercio, l’attività, il codice attività, la durata e la forma giuridica della Ditta, i nominativi, le qualifiche, le date di nascita e di residenza dei titolari, soci, direttore/i tecnico/i, amministratori con rappresentanza, soci accomandatari (in particolare per le società in nome collettivo dovranno risultare tutti i soci, per le società in accomandita semplice i soci accomandatari, per le altre società tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione muniti di potere di rappresentanza). Se i soggetti che intendono partecipare sono cittadini di altro Stato membro dell’UE non residenti in Italia, essi sono tenuti a provare la loro iscrizione, secondo le modalità vigenti nello Stato di residenza, in uno dei registri professionali o commerciali mediante dichiarazione giurata o secondo le modalità vigenti nello Stato membro nel quale è stabilito. - in caso di cooperativa numero di iscrizione nel Registro delle Cooperative. - che non si trova in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, salvo il caso di cui all’art. 186 bis del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni; - di non aver violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all’art. 17 della legge 19/3/1990 n. 55; - di non aver commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro, risultanti dai dati in possesso dell’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; - di non aver commesso grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante che bandisce la gara, ovvero di non aver commesso errore grave nell’esercizio della propria attività professionale; - di non aver commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono stabiliti; - che, ai sensi del d.lgs. 163/2006 art. 38 1-ter, nei propri confronti non risulta l’iscrizione nel casellario informatico di cui all’art. 7 comma 10 dello stesso d.lgs. 163/2006, per aver presentato falsa dichiarazione o falsa documentazione in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la partecipazione alle procedure di gara e per l’affidamento dei subappalti; - di non aver commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono stabiliti; - che nei propri confronti non è stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo dell’8 giugno 2001 n. 231 o altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione compresi i provvedimenti interdettivi di cui all’art. 36-bis, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006 n. 223 convertito con modificazioni dalla L. 4 agosto 2006 n. 248; - di non trovarsi in una delle situazioni di controllo di cui all’art. 2359 del codice civile o in una qualsiasi relazione, anche di fatto, rispetto ad alcun soggetto e di aver formulato l’offerta autonomamente; oppure -di non essere a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano, nei propri confronti, in una delle situazioni di controllo di cui all’art. 2359 del codice civile, o in qualsiasi relazione, anche di fatto e di aver formulato l’offerta autonomamente; oppure -di essere a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovano, nei propri confronti, in una delle situazioni di controllo di cui all’art. 2359 del codice civile o in qualsiasi relazione, anche di fatto e di aver formulato l’offerta autonomamente; - di non essersi avvalsi di piani individuali di emersione di cui alla Legge n. 383 del 2001 oppure di essersi avvalsi di piani individuali di emersione di cui alla Legge n. 383 del 2001, ma che il periodo di emersione si è concluso; - di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili di cui alla L. 68/1999 e che tale ottemperanza può essere certificata dal competente Ufficio Provinciale; - di applicare integralmente ai propri addetti i contratti collettivi nazionali vigenti; - di non partecipare alla gara in più di un Raggruppamento/Consorzio né in forma individuale; (dichiarazione da rendersi solo per le Imprese che partecipano in Raggruppamenti/Consorzi); - di aver preso esatta cognizione della natura dell’appalto e di tutte le conseguenze generali e particolari che possono influire sulla sua esecuzione; Pagina 11 di 44 - di accettare, senza condizione o riserva alcuna, tutte le norme e le disposizioni contenute nel bando di gara, nel capitolato speciale di appalto e nell’allegato “A” dello stesso; - di garantire la preparazione e la consegna di pasti cotti e confezionati qualora, per cause di forza maggiore, le cucine comunali risultino non funzionanti, anche per un solo giorno ed il relativo trasporto deve avvenire entro un raggio di 30 km.; - che i servizi e/o le forniture che intende subappaltare o concedere in cottimo, nel rispetto della vigente normativa, sono le seguenti: …………………………………………; - attesta di essere informato, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. n. 196/2003 e ss.mm.ii. che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la dichiarazione viene resa; - di adempiere a quanto previsto e prescritto dalla L. n. 136/2010 (tracciabilità flussi finanziari) successive modificazioni ed integrazioni. In caso di consorzi di cui all’articolo 34, comma 1, lettere b) e c) del d.lgs. 163/2006 e successive modificazioni che il consorzio concorre per i seguenti consorziati: ………………………(denominazione, ragione sociale e sede dei consorzi) e che relativamente a questi consorziati opera il divieto di partecipare alla gara in qualsiasi altra forma; in caso di aggiudicazione i soggetti assegnatari dell’esecuzione dei lavori non possono essere diversi da quelli indicati. In caso di associazione o consorzio o GEIE non ancora costituito che, in caso di aggiudicazione, sarà conferito mandato speciale con rappresentanza o funzioni di capogruppo a …………… (denominazione, ragione sociale e sede); di assumersi l’impegno, in caso di aggiudicazione, ad uniformarsi alla disciplina vigente con riguardo alle associazioni temporanee o consorzi o GEIE. 3) dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e ss.mm.ii. (ALLEGATO N. 3), per ciascuno dei soggetti indicati all’articolo 38 c. 1 lett. b) e c) del d.lgs. n. 163/2006 ss.mm.ii., attestante i seguenti: - che nei propri confronti NON è pendente procedimento per l'applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all'articolo 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423 eagli articoli da 4 a 14 del d.lgs n.159/2011 o di una delle cause ostative previste dall’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e dall’art.67 del d,lgs n. 159/2011; - che nei propri confronti NON è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale (reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all’articolo 45, paragrafo 1, direttiva Ce 2004/18); - che nei confronti dei soggetti cessati dalla carica nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara NON è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per reati che incidono sull'affidabilità morale e professionale, oppure in caso positivo che vi è stata completa ed effettiva dissociazione dalla condotta penalmente sanzionata: …………………; - che essendo stati vittime dei reati previsti e puniti dagli articoli 317 e 629 del codice penale aggravati ai sensi dell’articolo 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, ha denunciato i fatti all’autorità giudiziaria, salvo che ricorrano i casi previsti dall’art. 4, primo comma, della L. 24/11/1981 n. 689; 4) dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm.ii. (ALLEGATO N. 4), con cui il legale rappresentante o suo procuratore, assumendosene la piena responsabilità, dichiara: - di aver eseguito regolarmente negli anni 2011/2012/2013 forniture di generi alimentari per mense scolastiche analoghe e/o similari a quella oggetto del presente appalto, per un importo complessivo almeno pari ad Euro 250.000,00 IVA esclusa, presso le seguenti strutture:……………………….. (dichiarazione da rendersi solo per le Imprese che partecipano singolarmente); Pagina 12 di 44 - di aver eseguito regolarmente negli anni 2011/2012/2013 forniture di generi alimentari per mense scolastiche analoghe e/o similari a quella oggetto del presente appalto, per un importo complessivo pari ad Euro _____________ IVA esclusa, presso le seguenti strutture: ……………(dichiarazione da rendersi da parte dell’Impresa facente parte di un raggruppamento di Imprese tenendo presente che il requisito di € 250.000,00 deve essere posseduto dal Raggruppamento nel suo complesso); La documentazione attestante i requisiti indicati al precedente punto 4), nel caso si trovasse nella esclusiva disponibilità dell’operatore e pertanto non reperibile presso gli Enti certificatori e di conseguenza non presente nella BDNCP, dovrà essere inserita dall’operatore economico nel Sistema AVCPass . 5) documento/i attestante/i l’avvenuta costituzione della cauzione provvisoria nelle forme e con le modalità di cui al successivo art. 26 nonché, ai sensi dell’art. 75 comma 8 del D.lgs. 163/2006 e ss.mm.ii., impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto; 6) certificazione di qualità aziendale UNI EN ISO 9001:2008 relativa alle prestazioni oggetto di appalto in corso di validità, in originale od in copia conforme all’originale, rilasciata da Ente Certificatore debitamente accreditato ai sensi della vigente normativa e certificazione di servizio UNI 10854:1999 per la progettazione e realizzazione di un sistema di autocontrollo basato sul metodo HACCP che mette in rilievo l’importanza del sistema di autocontrollo dell’igiene nella gestione delle prescrizioni igieniche (da inserire nel sistema AVCPass). 7)verbale di avvenuto sopralluogo presso le strutture delle mense scolastiche in cui dovranno essere consegnate le derrate alimentari e materiale per la pulizia e sanificazione rilasciato dal Comune di Monte San Vito; In caso di AVVALIMENTO ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 163/2006 il concorrente dovrà altresì inserire una busta recante all’esterno la dicitura “DOCUMENTAZIONE AVVALIMENTO” contenente, a pena di esclusione, la documentazione di cui all’art. 49 comma 2 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.. Il concorrente dovrà altresì inserire nel plico l’ “estratto modello GAP”, opportunamente compilato. Il mancato inserimento o l’erronea compilazione del modello non costituisce causa di esclusione dalla procedura di gara. BUSTA A, sigillata e controfirmata sui lembi di chiusura con l’indicazione del nominativo dell’Impresa concorrente, sull’esterno della quale dovrà essere riportata la dicitura “Procedura aperta per fornitura generi alimentari mense scolastiche - OFFERTA ECONOMICA”. Detta busta dovrà contenere, a pena di esclusione: 1) OFFERTA, in bollo competente, redatta compilando il modello allegato (ALLEGATO N. 5). L’offerta, a pena di esclusione, dovrà essere sottoscritta in ogni pagina dal Legale Rappresentante dell’impresa o, in caso di raggruppamenti, da tutti i Legali Rappresentanti delle imprese partecipanti al raggruppamento. L’offerta deve indicare il ribasso percentuale, in cifre ed in lettere, sull’importo posto a base di gara di cui all’art. 3 del presente capitolato ed indicare in euro, in cifre ed in lettere, il prezzo unitario offerto (al netto dell’I.V.A.) per ogni tipologia di pasto indicata al precedente art. 10. Ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto si tiene conto esclusivamente del ribasso percentuale offerto dal concorrente sull’importo a base di gara pari ad euro 235.000,00. In caso di discordanza fra i valori indicati nell’offerta prevale, comunque, il valore espresso in lettere. L’offerta non potrà presentare correzioni che non siano espressamente confermate e sottoscritte. Non sono ammesse offerte parziali né alla pari né in aumento. Gli operatori economici, nazionali ed esteri, che intendano partecipare alla presente gara sono tenuti al pagamento della contribuzione pari ad € 20,00 quale condizione di ammissibilità alla procedura di selezione del contraente. (CIG. 60188342F1 – Numero Gara: 5835610) Essi sono tenuti a dimostrare, al momento della presentazione dell’offerta, di avere versato la somma dovuta a titolo di contribuzione. La mancata dimostrazione dell’avvenuto versamento di tale somma è causa di esclusione dalla procedura di scelta del contraente ai sensi dell’art.1, comma 67 della L. n.266/2005. Ai fini del versamento delle contribuzioni, i soggetti debbono attenersi alle istruzioni operative pubblicate sul sito dell’AVCP Pagina 13 di 44 all’indirizzo: http://www.avcp.it/riscossioni.html La stazione appaltante è tenuta a controllare, tramite accesso al sistema SIMOG l’avvenuto pagamento del contributo all’Autorità l’esattezza dell’importo e la rispondenza del CIG. - Articolo 23 – MODALITA’ DI VERIFICA DEI REQUISITI DI PARTECIPAZIONE La verifica del possesso dei requisiti di ordine generale, di carattere tecnico- organizzativo ed economicofinanziario, avviene ai sensi dell’art. 6-bis del codice, attraverso l’utilizzo del sistema AVCPass, reso disponibile dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, con la delibera attuativa n. 111 del 20/12/2012 e ss.mm.ii., fatto salvo quanto previsto dal comma 3 del citato art. 6-bis del d.lgs 163/2006 ss.mm.ii. Pertanto tutti i soggetti interessati a partecipare alla procedura devono, obbligatoriamente, registrarsi al sistema ACVPass, accedendo all’apposito link sul portare dell’autorità (servizi ad accesso riservato – avcpass), secondo le istruzioni ivi contenute, nonché acquisire il “PASSOE” di cui all’art. 2, comma 3.2, della succitata delibera, da produrre in sede di partecipazione alla gara. Qualora il sistema non dovesse risultare funzionante in prossimità del termine per la presentazione delle offerte, la stazione appaltante informerà gli operatori economici sulle modalità di acquisizione dei dati e dei documenti, mediante avviso pubblicato sul sito Internet. - Articolo 24 SVOLGIMENTO DELLA GARA Nella seduta pubblica (fatta salva la possibilità di sospensione in caso di consistente numero di offerte pervenute), che si terrà il giorno 03 gennaio 2015 alle ore 10,00, presso la sede del Comune di Monte San Vito – Via G. Matteotti n. 2, si procederà alla verifica della documentazione di cui al precedente art. 22 ed alla eventuale esclusione dei concorrenti che non abbiano presentato regolare documentazione. Successivamente, si procederà, in seduta pubblica, all’apertura delle buste “A” contenenti le offerte economiche: verrà quindi stilata la graduatoria e si procederà all’aggiudicazione provvisoria. L’aggiudicazione definitiva avverrà con determinazione del Responsabile del 1^ Settore. Si precisa che in seduta pubblica sono ammessi a fare eventuali osservazioni solo i Titolari delle imprese individuali o i Legali Rappresentanti delle società partecipanti alla procedura o loro delegati. - Articolo 25 – OFFERTE ANOMALE L’individuazione, la valutazione e l’esclusione delle offerte anomale avverrà ai sensi degli artt. 86, 87, 88 e 89 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.. La Stazione appaltante si riserva di applicare quanto prescritto all’art. 88 comma 7 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.. - Articolo 26 GARANZIA A CORREDO DELL’OFFERTA L’offerta dovrà essere corredata da una garanzia, costituita nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 75 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.., pari al 2% dell’importo di appalto, equivalente ad € 4.700,00. Ciascuna garanzia deve espressamente prevedere: rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale; rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957 comma 2 del codice civile; operatività della garanzia entro quindici giorni; validità della garanzia per almeno n. 180 (centottanta) giorni dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle offerte; Pagina 14 di 44 In caso di costituzione di cauzione provvisoria in contanti occorre quietanza comprovante il versamento in numerario al Tesoriere della Stazione Appaltante, presso Banca delle Marche – Filiale di Monte San Vito (codice IBAN IT 51O06015537450000000002827, intestato a Comune di Monte San Vito). Ciascuna garanzia dovrà essere accompagnata, ai sensi dell’art. 75 comma 8 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. ed a pena di esclusione, “dall’impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia fideiussoria per l’esecuzione del contratto, di cui all’art. 113, qualora l’offerente risulti aggiudicatario”. Anche nel caso in cui la cauzione provvisoria venga costituita in contanti o in titoli del debito pubblico o garantiti dallo Stato, occorre comunque l’impegno di un fideiussore a rilasciare garanzia qualora l’offerente risulti aggiudicatario (cfr. Consiglio di Stato, V, 15 giugno 2001 n. 3183). I concorrenti in possesso della certificazione di qualità relativa alla categoria di prestazioni da eseguire, usufruiscono della riduzione del 50% dell’importo della garanzia allegando, a pena di esclusione, relativo certificato in originale o in copia conforme all’originale, unitamente, quest’ultima, a copia fotostatica non autenticata di un documento d’identità del sottoscrittore, ai sensi dell’art. 38 del D.P.R. 445/2000 e ss.mm.ii. Si precisa che in caso di Raggruppamento la riduzione della garanzia sarà possibile solo se tutte le imprese sono certificate. Qualora il raggruppamento non sia costituito, la garanzia dovrà avere quale contraente i componenti del costituendo Raggruppamento temporaneo di concorrenti. - Articolo 27 – ADEMPIMENTI DELL’AGGIUDICATARIO L’aggiudicatario dovrà: consegnare al Comune di Monte S. Vito – via Giacomo Matteotti n. 2, entro dieci giorni dalla comunicazione di avvenuta aggiudicazione definitiva, i seguenti documenti: - cauzione definitiva di cui al precedente art. 16; - polizza assicurativa di cui al precedente art. 16; - documento di Valutazione dei Rischi di cui all’art. 17, comma 1, lett. a) D.lgs. n° 81 del 9.04.2008 e comunicare il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. firmare il contratto nel giorno e nell’ora che verranno comunicati, con accollo di tutte le spese inerenti e conseguenti (bollo, registrazione, diritti di segreteria, ecc). L’Amministrazione si riserva, nei casi di urgenza e/o necessità, di dare avvio alla prestazione contrattuale con l’emissione di apposito ordine anche in pendenza della stipulazione del contratto. In caso di mancata sottoscrizione del contratto, il Comune di Monte San Vito potrà procedere alla revoca dell’aggiudicazione ed all’affidamento al concorrente che segue nella graduatoria, fatta salva la possibilità di attivare azioni risarcitorie. - Articolo 28 – DISPOSIZIONI FINALI Il Comune di Monte San Vito si riserva, in caso di fallimento dell’appaltatore o risoluzione del contratto per grave inadempimento del medesimo, di provvedere ai sensi dell’art. 140 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.. E’ esclusa la competenza arbitrale; Foro competente per qualsiasi controversia è quello di Ancona. Tutti i documenti e certificati presentati dall’impresa aggiudicataria in forma cartacea sono trattenuti dalla stazione appaltante. I certificati e i documenti presentati dalle imprese rimaste non aggiudicatarie, sono restituiti con richiesta e spese a carico, una volta effettuata l’aggiudicazione dell’appalto. Gli atti in questione, salvo l’offerta, possono essere ritirati a mano, presso il Comune di Monte San Vito –via G. Matteotti, n.2. Trascorsi 30 giorni dall’avvenuta pubblicazione degli esiti in gara, senza che le imprese abbiano provveduto al ritiro, si procederà all’archiviazione; I dati forniti dalle imprese partecipanti sono trattati, ai sensi del D. Lgs. 196/2003, per le finalità connesse alla gara e per l’eventuale successiva stipula e gestione del contratto; il loro conferimento è obbligatorio per le imprese che vogliono partecipare alla gara e l’ambito di diffusione dei dati medesimi è quello definito dalla normativa vigente in tema di appalti pubblici. Per quanto non espressamente previsto si applica la normativa vigente. Pagina 15 di 44 - Articolo 29 – ALLEGATI AL CAPITOLATO Viene allegato al presente capitolato a formarne parte integrante e sostanziale la seguente documentazione: ALLEGATO “A” - Tabelle dietetiche e grammature alimenti mense scolastiche e tabelle merceologiche dei prodotti ALLEGATO N. 1 – Istanza di partecipazione ALLEGATO N. 2 – Dichiarazione sostitutiva art. 22 punto 2 del Capitolato ALLEGATO N. 3 – Dichiarazione sostitutiva art. 22 punto 3 del Capitolato ALLEGATO N. 4 – Dichiarazione sostitutiva art. 22 punto 4 del Capitolato ALLEGATO N. 5 – Modello offerta economica Pagina 16 di 44 Allegato “A” -Tabelle dietetiche e grammature alimenti mense scolastiche: Pagina 17 di 44 Pagina 18 di 44 Pagina 19 di 44 Pagina 20 di 44 -GRAMMATURE DEGLI ALIMENTI: ALIMENTI SCUOLE DELL’INFANZIA SCUOLE PRIMARIE ADULTI AUTORIZZATI Pasta Riso Gnocchi di patate Tagliatelle Pastine in brodo Pasta per legumi Pasta per minestroni Legumi secchi Carne di vitellone Pollo ( peso lordo con osso ) Coniglio ( “ “ “ “ ) Carne per spezzatino Petto di pollo Pesce Uova Prosciutto crudo Prosciutto cotto Mozzarella Ricotta Fontina/asiago Caciottina fresca Parmigiano Stracchino Carne per ragù Tonno o frutti di mare Ricotta per condire Prosciutto per condire Insalata Verdure cotte Carote o finocchi Piselli surgelati Patate per purè Latte per purè Burro per purè Patate per arrosto Patate lesse Olio extra vergine d’oliva Burro per pasta Parmigiano Pane Frutta fresca Banane Yougurt alla frutta Dolce DDDDELL’INFANZIAD 60 60 SSSSSSSSSDDDELL'MATE 150 RNE 50 40 30 30 30 80 100 100 90 80 100 1 40 40 40 50 30 40 20 40 20 25 25 20 60 120 80 100 100 30 5 100 100 15 5 10 40 120 80 125 40 80 80 200 70 50 40 40 40 100 140 140 110 100 120 1,5 50 50 50 60 40 50 30 50 25 30 30 25 80 140 100 150 120 40 5 130 130 20 5 10 60 130 120 125 60 100 100 AUTORISCUOLE MEDIE 250 80 60 50 50 50 110 160 160 120 110 140 2 60 50 70 70 40 60 40 60 25 30 30 25 100 160 120 180 130 50 5 150 150 20 10 10 70 140 150 125 70 Pagina 21 di 44 Merenda del Mattino Scuole dell’infanzia COMUNE DI MONTE SAN VITO Merenda del Mattino Scuole dell’infanzia Grammatura (peso netto) Lunedì g. 150 Martedì Frutta fresca di stagione Tè deteinato +Yogurt alla frutta o Pane e marmellata o Biscotti secchi o Crackers non salati o Pane e pomodoro Mercoledì Giovedì Frutta fresca di stagione Tè deteinato +Yogurt alla frutta o Pane e marmellata o Biscotti secchi o Crackers non salati o Pane e pomodoro Venerdì Frutta fresca di stagione g. 125 g. 40 g. 15 g. 25 g. 40 g. 150 g. 125 g. 40 g. 15 g. 25 g. 40 g. 150 NOTA: Nei giorni di lunedi, mercoledi e venerdi la razione di frutta fresca anzichè a fine pranzo è stata inserita nella merenda del mattino per la refezione delle scuole dell’infanzia. Pagina 22 di 44 -TABELLE MERCEOLOGICHE DEI PRODOTTI: CARNE ROSSA (VITELLONE) E CARNE SUINA: Tutte le carni che verranno consegnate devono essere ottenute da animali nati, allevati e macellati in Italia e provenire da stabilimenti riconosciuti ai sensi del Regolamento CE 853/04. Dovranno riportare il bollo sanitario (a inchiostro sulle carni non disossate – su apposita etichetta nel caso di carni sezionate e confezionate, refrigerate e con ottime caratteristiche microbiologiche ai sensi delle vigenti disposizioni di legge. TUTTA LA CARNE DOVRA’: essere trasportata in veicoli idonei ed autorizzati ed alle temperature prescritte; alla consegna non dovrà avere superato un terzo di vita commerciale confezionata secondo le disposizioni vigenti in materia; rispettare le disposizioni in tema di etichettatura obbligatoria (D.lvo n° 109/92 e s.m.i., Regolamenti CE n° 1760-1825/2000, D.M. 30.08.2000 e Circ. 15.10.2001 n° 5 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali). Riportare sul documento commerciale o in etichetta la data di macellazione e la data di confezionamento in modo che sia verificabile il periodo di frollatura. CARNE BOVINA FRESCA REFRIGERATA DI VITELLONE Le carni di vitellone devono provenire da bovini di razze da carne, nati, allevati e macellati in Italia, di età compresa tra i 12 ed i 24 mesi. Le carni dovranno rispondere a tutti i requisiti organolettici propri della carne di vitellone, in ottime condizioni di nutrizione e conformi alle disposizioni vigenti. La carne di bovino fresca refrigerata dovrà essere fornita disossata, nei tagli anatomici richiesti; i medesimi tagli dovranno presentarsi di colore rosso-rosa brillante, di consistenza pastosa, di grana fine e di tessitura compatta, prive di parti non edibili (aponeurosi, parti tendinee, fibrose, grasso superfluo). Il grasso dovrà essere di consistenza soda e colore bianco - bianco/paglierino. Saranno rifiutate sia quelle con grasso decisamente giallo più o meno carico, sia quelle totalmente sprovviste di grasso di copertura. Le carni dovranno avere l'odore proprio della specie bovina e non emanare odori impropri o di altre derrate tenute in promiscuità; non devono presentare ecchimosi, coaguli sanguigni, peli. Verranno scartate le carni che presentano lo strato superficiale rosso cupo quasi nero (caratteristica propria delle carni vecchie e mal conservate), nonché quelle che presentano una certa limacciosità , presenza di muffa o altro, vale a dire tutti quei caratteri che denotano un improprio o imperfetto stato di conservazione. I tagli provenienti dal quarto anteriore dovranno essere consegnati non prima di 10 giorni della data di macellazione; i tagli provenienti dal quarto posteriore non dovranno essere consegnati prima di 15 giorni dalla data di macellazione. Tagli richiesti: carne di 1^ scelta per fettine (da consegnare già tagliata secondo le indicazioni del cuoco comunale) carne di 1^ scelta per arrosti e brasati (secondo le indicazioni del cuoco della cucina comunale); carne di 1^ scelta per spezzatino e macinato (da fornire già tagliata per lo spezzatino o già pronta in svizzere, secondo le indicazioni del cuoco comunale ) CARNE SUINA FRESCA REFRIGERATA: Dovrà provenire da animali allevati e macellati in Italia. Alimentazione: divieto di utilizzare alimenti contenenti OGM e di somministrare farine di pesce nelle fase di ingrasso. Dovranno essere state utilizzate materie prime di provenienza prevalentemente aziendale o ottenute nel rispetto del sistemi di certificazione della qualità e tracciabilità delle produzioni in coerenza con la normativa comunitaria. Inoltre: Pagina 23 di 44 - Tagli anatomici: - la carne deve presentare grana fine, colorito tipico della carne suina, tessuto adiposo ben disposto fra i fasci muscolari a determinare una marezzatura scarsa; la consistenza deve essere pastosa e la tessitura abbastanza compatta; l’odore è quello tipico della carne fresca che non deve presentare ecchimosi, coaguli sanguigni, peli; la carne fresca confezionata sotto vuoto deve mantenere intatte le caratteristiche organolettiche del tessuto muscolare che costituisce il taglio anatomico confezionato, senza mostrare sierosità raccolte all’interno del volucro; la carne dovrà essere etichettata secondo la normativa vigente. carrè disossato (taglio tipo “Bologna”) per arrosti (su indicazione del Responsabile della cucina comunale) magro di posteriore (la carne dovrà essere già tagliata a fettine, secondo le indicazioni del Responsabile della cucina comunale) costine salsicce pancetta intera arrotolata CARNI AVICUNICOLE REFRIGERATE E UOVA FRESCHE BIOLOGICHE: Tutte le carni che verranno consegnate devono essere ottenute da animali nati, allevati e macellati in Italia e provenire da stabilimenti nazionali riconosciuti ai sensi del Reg. CE n° 853/04. Non sono ammesse carni congelate o scongelate, ma esclusivamente fresche refrigerate e con ottime caratteristiche microbiologiche ai sensi delle vigenti disposizioni di legge. CONFEZIONAMENTO: - Tutte le carni vanno consegnate “preconfezionate” nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia; - Ogni confezione deve essere provvista di apposita etichetta interna, riportante le indicazioni previste dalle disposizioni vigenti in materia. I materiali utilizzati per il confezionamento devono essere conformi alle normative vigenti. TUTTA LA CARNE DOVRA’: essere trasportata in veicoli idonei ed autorizzati ed alle temperatureprescritte. alla consegna non dovrà avere superato un terzo di vita commerciale Pollame: Il prodotto deve essere fresco (non congelato o surgelato) e provenire da stabilimenti italiani riconosciuti ai sensi del Regolamento CE 853/04. I requisiti, certificati dalla Ditta produttrice, delle carni richieste sono le seguenti: provenire da allevamenti a terra nazionali nel rispetto dei ritmi naturali di crescita; divieto assoluto di impiego di mangimi contenenti OGM; le carni non devono essere state trattate con radiazioni ionizzanti o ultraviolette o conservanti chimici; la carne deve essere di recente macellazione (tra i 2 ed i 4 giorni); la carne deve essere completamente dissanguata, di colore bianco-rosato, uniforme, ben aderente all’osso; il grasso sottocutaneo deve essere uniformemente distribuito e nei giusti limiti; le carni devono essere perfettamente spennate e spiumate, prive di grumi di sangue, di fratture, tagli, ecchimosi, scottature, macchie verdastre e insudiciamente superficiale. Devono essere di colore roseo brillante uniforme, superficie lucida, consistenza soda, senza essudatura. 1. Petti di pollo già tagliati a fettine Pagina 24 di 44 - Dovranno essere privi di pelle, di grassi, di tutte le strutture ossee e cartilaginee, con peso medio commerciale complessivo di circa gr. 280-350 per le due parti che compongono il petto. La polpa di petto dovrà essere ricavata da polli in perfetto stato di nutrizione e dovrà essere di colore rosa pallido. 2. Petto di tacchino Il petto di tacchino dovrà avere le seguenti caratteristiche: - provenire da un animale di buona conformazione ed in ottimo stato di nutrizione; - la carne dovrà provenire da animali di età compresa fra le 14 settimane e gli 8 mesi, di peso di circa 5 kg.; - le carni dovranno essere di colore rosa pallido, di consistenza soda, senza pelle e senza struttura ossea; in corrispondenza della carena dello sterno può essere presente una lamina fibrocartilaginea tenacemente connessa al tessuto muscolare; 3. Cosce di pollo Le cosce di pollo dovranno essere disossate (complete di fuso e sottocoscia), ESCLUSA LA PARTE DELLA SELLA. 4. Pollame intero Sarà consegnato eviscerato, senza le frattaglie, e cioè integri, puliti, privi di odori atipici, esenti da tracce di sangue visibili di una certa entità, privi di ossa rotte sporgenti e di gravi contusioni; dovranno essere, inoltre, di buona conformazione e avere carni sode, con petto ben sviluppato, largo, lungo e carnoso, come pure le cosce. 5. Coniglio (intero o a pezzi secondo le indicazioni del cuoco comunale): Le carni devono provenire da animali non precedentemente adibiti a riproduzione. Gli animali di 1^ qualità dovranno essere stati alimentati esclusivamente con mangimi vegetali, senza l’impiego di OGM. Le carni devono: - provenire da animali che abbiano un’età compresa tra gli 80 ed i 120 giorni; - provenire da animali in perfetto stato di nutrizione, del peso medio di kg. 1,4/1,6; - non devono presentare fratture, edemi, emorragie, ematomi. Le carni non devono presentare modificazioni di colore, odore e sapore; - dovranno essere escluse le carcasse di animali aventi caratteristiche dei riproduttori; - potrà essere richiesta la fornitura del coniglio con osso tagliato in piccoli pezzi, senza pelle. La carne può essere richiesta anche disossata; - la resa in carne magre non deve essere minore del 65%; - i conigli interi dovranno essere forniti senza pelle, senza zampini, senza intestino, non bagnati. ALTRE CARNI RICHIESTE: - Agnello - Faraona Tutte le carni dovranno provenire da animali nati, allevati e macellati in Italia in stabilimenti regolarmente autorizzati a norma di legge ed alla loro consegna essere muniti di tutti i documenti commerciali e sanitari previsti dalle leggi vigenti. UOVA FRESCHE BIOLOGICHE DI GALLINA: Le uova dovranno riportare la stampigliatura che indichi la provenienza da allevamento biologico e dovranno essere: - DI CATEGORIA “A”, del peso di gr. 60-65; camera d’aria: altezza non superiore a 6mm., immobile (per le uova extra non deve superare i 4 mm.); guscio o cuticola: normali, puliti, intatti; albume: chiaro, limpido, di consistenza gelatinosa, esente da corpi estranei di qualsiasi natura; tuorlo: visibile alla speratura solo come ombratura, senza contorno apparente, che non si allontani sensibilmente dal centro dell’uovo in caso di rotazione di questo, esente da qualsiasi corpo estraneo Pagina 25 di 44 - - di qualsiasi natura; geme: sviluppo impercettibile; odore: privo di odori estranei; non devono essere pulite con trattamento umido né prima né dopo la classificazione; non devono subire nessun trattamento di conservazione e non devono essere conservate in impianti con temperatura al di sotto dei +5° (al massimo possono essere trasportate (per non più di 24h) a temperature inferiori a +5°C); pervenire in imballaggi sigillati da un centro di imballaggio riconosciuto; avere una vita residua di almeno 21 giorni al momento della consegna. Saranno respinte all’origine le confezioni di uova che: - presentino segni di invecchiamento; - risultino imbrattate da residui fecali o da altro materiale estraneo; - il peso di una o più uova campione sia inferiore ai limiti di peso stabiliti; - siano imballate da più di tre giorni dalla consegna; PASTA DI SEMOLA DI GRANO DURO E PASTA ALL’UOVO: Pasta di semola di grano duro: La pasta da fornire deve essere di 1^ qualità, conforme n° 580/97 e al D.P.R. n° 187/2001. La semola deve provenire da grano duro, coltivato in Italia, sano ed ottimamente pulito e di recente molitura. La lavorazione della pasta deve essere eseguita a perfetta regola d'arte. La pasta deve presentarsi uniforme per dimensioni, per sagomatura di ciascun formato e per quanto altro riguardi l'aspetto, le rigature e gli altri disegni che eventualmente caratterizzassero il formato, devono apparire regolarmente e nitidamente riprodotte. La pasta deve essere fabbricata con semola di grano duro e acqua, senza altra aggiunta o integrazione anche se parziale. La pasta deve: - avere confezioni integre; - essere di colore giallo o paglierino; saranno rifiutate paste di colore biancastro; - essere di aspetto omogeneo senza macchie bianche o nere con superfici regolari; - essere di sapore ed odore gradevole; - essere senza bolle d’aria; - avere fattura vitrea; - essere priva di fessure o tagli; - non essere frantumata; - essere priva di muffe, larve o parassiti; - essere priva di corpi estranei; - in ottimo stato di conservazione (conservata in posti asciutti e secchi); - dopo la cottura di sapore tipico, esente da gusti anomali; - avere un’ottima tenuta in cottura e particolarmente adatta, prima del consumo, al trasporto in contenitori termici; - dopo la cottura la pasta deve presentarsi senza rotture, non deve ammassarsi e presentare una certa resistenza durante la masticazione. Qualora, ad insindacabile giudizio del Responsabile della cucina comunale, la pasta fornita venga ritenuta non idonea, la Ditta dovrà provvedere alla sua immediata sostituzione con altro tipo rispondente alle indicazioni del Responsabile comunale. L'imballaggio deve essere originale chiuso e sigillato e rispondente alle prescrizioni della legge n° 109/92 e s.m.i. Sarà respinta all’origine la merce che non corrisponderà ai requisiti sopraindicati, verificati anche all’atto della apertura delle confezioni. Confezioni da 500 gr. a 5 kg. (a scelta dell'Ente). FORMATI CHE POTRANNO ESSERE RICHIESTI: Pagina 26 di 44 - conchiglie ditalini rigati farfalle fusilli gnocchetti sardi mezze maniche rigate mezze penne rigate mutandine penne rigate pennette rigate pipe rigate sedani spaghetti tortiglioni gomiti celentani orecchiette chifferi gnocchi Pastine per minestre: - capelli d’angelo - puntine - stelline - anellini - peperini - risi - corallini - tempestine - avemarie Pasta secca all’uovo Il prodotto deve essere: - rispondente alle caratteristiche della normativa vigente; - di colore giallo, perfettamente essiccato ed esente da muffe, parassiti e con odore e sapore gradevoli; - assenza di macchie bianche, bolle d’aria, spaccature e tagli - non soggetto a facili fratture - resistenza alla cottura in relazione ai vari formati, allo spessore ed alla grossezza - indenne da infestanti, parassiti, frammenti di insetti, muffe, corpi estranei, residui di sostanze chimiche nocive o comunque non consentite dalla normativa vigente. L'imballaggio deve essere originale chiuso e sigillato e recare il nome o la ragione sociale della ditta produttrice, la sua sede, la sede dello stabilimento, la denominazione, e il tipo della pasta ed il peso netto, con caratteri indelebili e ben leggibili. Sarà respinta all’origine la merce che non corrisponderà ai requisiti sopraindicati, verificati anche all’atto della apertura delle confezioni. Confezioni da 500 gr. a 5 kg. (a scelta dell'Ente) nei formati: - filini - quadrucci - quadrettini - fiocchettini - farfalline - tagliatelle Pasta fresca all’uovo sfusa: Deve rispondere alle caratteristiche della normativa vigente. Pagina 27 di 44 L’acidità non deve superare il limite di gradi 7. La pasta deve essere esclusivamente composta da semola di grano duro nazionale con aggiunta di almeno 4 uova intere di gallina, prive di gusci, per un peso complessivo non inferiore a 200 gr. di uova per ogni chilogrammo di semola e dopo la cottura deve presentarsi soda ed elastica, priva di qualsiasi conservante o “esaltatore di sapore”. (200 gr/kg di farina): La produzione della pasta deve risalire a non più di un giorno prima dalla data di consegna alle cucine comunali. Ai sensi del D.P.R. 9.02.2001 n° 187 tutta la pasta fresca allo stato sfuso deve essere conservata, dalla produzione alla consegna presso le cucine comunali, ad una temperatura non superiore a + 4°C, con tolleranza di 3°C durante il trasporto e 2°C negli altri casi; durante il trasporto fino alle mense comunali dovrà essere contenuta in imballaggi che assicurino un’adeguata protezione dagli agenti esterni. La pasta dovrà essere accompagnata da documento riportante le seguenti indicazioni: il nome o la ragione sociale della ditta produttrice, la sua sede, la sede dello stabilimento, la denominazione,il tipo della pasta ed il peso netto, gli ingredienti utilizzati, la data di produzione, nonché ogni altra indicazione prevista dalle leggi in materia. Tipologie prodotto: tagliatelle pasta per lasagne di dimensioni adatte per la sistemazione nelle teglie e devono poter essere preventivamente passate in acqua bollente. pasta fresca ripiena: Tortellini: il rapporto pasta/ripieno deve essere pari a 80/20. Dovranno avere un ripieno composto da carni bovine, suine, pollame, grana, pane grattugiato, con esclusione di frattaglie, spolpo di testa e mammelle. Ravioli: il rapporto pasta/ripieno deve essere pari a 60/40. Il ripieno dovrà essere composto del 60% di ricotta, spinaci freschi o surgelati, formaggio grana e sale. Gnocchi di patate: gli gnocchi devono essere composti con almeno l’80% di patate; devono essere privi di corpi estranei e/o impuri ed esenti da antiossidanti, conservanti, emulsionanti di qualsiasi genere ed esaltatori di sapori. Dopo la cottura non devono risultare gommosi, con assenza di retrogusti amari o acidi. ____________________________________________________________________________________ FARINE Caratteristiche generali: - deve trattarsi di prodotti ottenuti dalla macinazione e conseguente abburrattamento del grano tenero liberato da sostanze estranee ; - deve essere prodotto con i requisiti previsti dalla L. n° 580/67 e s.m.i.; - non deve contenere sostanze aggiunte né organiche né inorganiche; - non deve contenere farine di cereali diversi; - deve risultare indenne da alterazioni, adulterazioni, sofisticazioni, infestazioni da parassiti animali, vegetali, fungini; - non deve trattarsi di prodotti ottenuti da grano transgenico; - provenire da grano prodotto in Italia Confezionamento - le farine dovranno essere confezionate in appositi sacchi sigillati, senza difetti e rotture; - le confezioni di farina dovranno essere accompagnate da una distinta dichiarante la denominazione del prodotto, il peso netto, il nome e l’indirizzo della ditta molitrice, la data di macinazione e la scadenza, nonché ogni altra indicazione prevista dalle leggi in materia (D.lgs. n° 109 del 27.01.1992 e D.lgs. n° 114 dell’8.02.2006). Tipologie utilizzate: Farina di grano tenero tipo “0” e “00” - Prodotta da grano tenero tipo “0” e “00” Pagina 28 di 44 - rispondente alle caratteristiche della normativa vigente (L. n° 580/67 e s.m.i) indenne da infestanti, parassiti, frammenti di insetti, muffe, corpi estranei, residui di sostanze chimiche o comunque non consentite dalla normativa vigente; priva di alterazioni di carattere organolettico; non deve contenere imbiancanti e/o farine di altri cereali; confezioni da 1 kg. Fecola di patate: confezione da 250/500 gr. (per la preparazione di dolci casalinghi) Farina di mais La farina di mais che servirà per fare la polenta deve essere di buona qualità: finemente macinata, di colore giallo intenso, privo di punti bruni o verdastri di corpi impuri, deve essere priva di conservanti, antiossidanti, emulsionanti di qualsiasi genere. Confezioni da 1 kg. Semolino: E’ denominato semolino di grano duro o semplicemente semolino il prodotto granulare a spigolo vivo ottenuto dalla macinazione e conseguente abburrattamento del grano duro libero dalle sostanze estranee e dalle impurità. Le confezioni devono essere sigillate, senza difetti, rotture o altro. I prodotti devono risultare indenni da infestanti e parassiti o larve o frammenti di insetti, da muffe o altri infestanti. Devono riportare tutte le indicazioni riguardanti il tipo di farina, il peso netto, il nome ed il luogo di produzione. Confezioni: pacchetti da ½ kg./1 kg. ______________________________________________________________________ INSACCATI Caratteristiche generali: - Stagionati a perfetta regola d’arte; - Perfetti sia internamente che esternamente e nella colorazione del tipo di salume richiesto; - Ottenuti da animali nati, allevati e macellati in Italia; - Non essere prodotti con utilizzo di budello bovino; - Se in tranci o disossati, essere confezionati sottovuoto e conservati a temperatura di refrigerazione; - Non presentare muffe in eccesso sul budello; - Non presentare muffe non caratteristiche sul budello; - Etichettatura conforme al D.lvo n° 109/92 e s.m.i. 1. Prosciutto crudo di Parma D.O.P. ai sensi L. 13.02.1990 n° 26 del Reg. CEE n° 1107/96, garantito Mins. Politiche Agricole ai sensi art. 10 Reg. CEE n° 2081/92. Di primissima scelta, stagionatura non inferiore ai 18 mesi. Non saranno accettati prodotti che, all’atto del sezionamento, presentino alterazioni e difetti tipici del prosciutto (difetto di vena, puzzo d’osso, eccessiva salagione, fermentazione di masse muscolari, irrancidimento di grassi, ecc...) o comunque tali da renderli inutilizzabili per uso alimentare umano. 2. Prosciutto cotto: di 1^ qualità come definito dal D.M. del Ministero Attività Produttive 21.09.2005, prodotto con cosce di suini nati, allevati e macellati in Italia, selezionati e con attestato della ditta produttrice che la produzione sia realizzata senza aggiunta di polifosfati e glutammato, di cottura uniforme, privo di parti cartilaginee, senza aree vuote (bolle o rammollimenti); avere carni di colore rosa chiaro, compatte e grasso bianco sodo e ben refilato ed il sapore deve essere tipico, dolce, senza accentuazioni da esaltatori di sapidità. Eventuali additivi aggiunti devono essere dichiarati e presenti nelle quantità consentite dalle leggi vigenti. Per eventuali diete speciali potrebbe essere richiesto prosciutto cotto senza aggiunta di Pagina 29 di 44 polifosfati, né caseinati, né lattosio, né glutammato, né proteine vegetali in confezioni monoporzione. Il prodotto deve essere confezionato ed etichettato a norma delle leggi vigenti. 3. Mortadella : da usare come ingrediente e non come pietanza. Il prodotto deve essere preparato con carne di suino nato, allevato e macellato in Italia. Senza polifosfati. Aspetto esterno: forma ovale o cilindrica; Consistenza: il prodotto deve essere compatto di consistenza non elastica; Aspetto al taglio: la superficie di taglio deve essere vellutata, di colore rosa vivo uniforme. Le quadrettature devono essere ben distribuite ed aderenti all’impasto. Devono essere assenti sacche di grasso e di gelatina ed il velo di grasso deve essere contenuto; Odore: profumo tipico aromatico; Sapore: gusto tipico e delicato senza traccia di affumicatura. La produzione, la conservazione, il confezionamento, l’etichettatura ed il trasporto devono essere effettuati a norma di legge. 4. Salame tipo Milano Forma, dimensioni e sistema di lavorazione corrispondenti all’uso tradizionale con tutte le caratteristiche proprie del prodotto di 1^ qualità l’insaccato dovrà essere consistente e di normale grado di stagionatura (non inferiore a due mesi), dovrà risultare privo di parti tendinee, cartilaginee ed aponevrotiche; il sale e le droghe dovranno risultare in giusta proporzione, in modo da conferire odore e sapore gradevoli. Il prodotto dovrà essere esente da additivi o simili, compresi nitriti e nitrati. Dovrà essere prodotto con carni di animali nati, allevati e macellati in Italia. 5. Salame tipo Fabriano Prodotto tipico della tradizione marchigiana, proveniente da suini nati, allevati e macellati in Italia con prodotti derivanti da colture di provenienza locale rigorosamente OGM free. Grasso in percentuale tra l’8% e il 12%, tagliato a cubetti di 0,5-1 cm. Impasto con sola aggiunta di sale, pepe (macinato e in grani) ed eventualmente vino bianco. Pezzatura variabile tra i 400 e 700 grammi, forma cilindrica, deve presentarsi compatto, ma leggermente morbido al tatto, di colore marrone leggermente scuro. Al taglio la fetta deve rivelare una distribuzione regolare dei lardelli, gusto morbido, profumo leggermente aspro. Stagionatura non inferiore a 60 giorni. ______________________________________________________________________ LATTE E DERIVATI Tutti i formaggi ed i latticini devono essere prodotti con impiego di latte proveniente da mucche nate ed allevate in Italia (ad eccezione dell’Emmenthal), di prima qualità; devono provenire esclusivamente dalla coagulazione di latte bovino proveniente da animali in buono stato di salute e di nutrizione, senza aggiunta di sostanze estranee al latte (farina, patate, fecola, ecc....).. I limiti microbiologici prescritti sono quelli rprevisti dalla vigente normativa. I prodotti dovranno essere prodotti e confezionati nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia. I formaggi devono essere privi di difetti di qualsiasi ordine e grado; non dovranno presentare infestazioni parassitarie, colorazioni nocive o che mascherino tare sulla superficie del prodotto, senza macchie, gonfiori, sfoglie, marciumi. I prodotti devono essere accompagnati dalle dichiarazioni previsti nel D.D.T. (Documento di trasporto) sul quale, in base al D.lvo n° 109/92 e s.m.i., devono essere riportate alcune menzioni dell’etichettatura eventualmente mancanti nel prodotto. Il trasporto deve avvenire con mezzi idonei alle temperature indicate dal produttore. Sono da fornire: Emmental svizzero: Prodotto da puro latte vaccino fresco; grasso minimo sulla sostanza secca 45%. Deve presentare internamente la classica occhiatura distribuita in tutta la forma, anche se può essere più frequente nella parte più interna. Rispondente ai requisiti del D.P.R. 1099/1953 e s.m.i.. Stracchino: avrà forma quadrata molto schiacciata a costa sottilissima, molle ed umido che si mangia Pagina 30 di 44 entro 15-20 giorni dopo la produzione. Individuato dalla denominazione commerciale crescenza maturo ha un contenuto di circa il 25% di grasso, il 17% di sostanze proteiche ed il 4% di ceneri. Confezione richiesta: pezzatura da circa da 1 hg. Parmigiano reggiano D.O.P.: dovrà essere sempre di prima qualità , saranno perciò rifiutate le partite di detto formaggio che risultino di qualità inferiore alla prima. Il formaggio da consegnare dovrà essere prodotto nelle zone tipiche e cioè nelle province di Parma, Reggio Emilia, Bologna e deve riportare stampato a fuoco sulla crosta tutte le caratteristiche tipiche del prodotto secondo l’attuale normativa vigente, in particolare il numero di matricola del caseificio, il mese e l’anno di produzione, la scritta D.O.P., la scritta “Consorzio Tutela”. Non deve presentare difetti esterni, tipo marcescenza o altro. Non deve presentare difetti interni tipo occhiature della pasta, dovute a fermentazioni anomale o altro. Non deve presentare odore o sapore anomali e non corrispondenti al prodotto tipico. Si richiede la fornitura della forma intera del peso di kg. 35 circa accompagnata dalla dichiarazione della ditta produttrice circa la composizione, ingredienti, data di scadenza e dichiarazione riguardante il tempo di stagionatura. Il formaggio dovrà avere una stagionatura minima di 24 mesi e dovrà corrispondere a tutte le condizioni richieste dalla legge in vigore (D.P.R. 1269/55 e D.P.R. 15.07.1983 e D.P.R. 9.02.1990 e s.m.i.). Lo spessore della crosta non dovrà essere né superiore né inferiore a 8/4 mm.. Grana padano D.O.P: dovrà essere di prima qualità, conforme ai requisiti previsti dal Disciplinare di produzione (Reg. CEE 2081/92 e Reg. CEE 1107/96), prodotto nelle zone tipiche, di sapore fragante e delicato, pasta finemente granulosa, struttura radiale a scaglia, occhiatura appena visibile. Maturazione in ambiente naturale, stagionatura di almeno12 mesi; spessore della crosta da 4 a 8 mm.. Si richiede la fornitura della forma intera del peso di circa 24/30 kg. accompagnata dalla dichiarazione della ditta produttrice circa la composizione, ingredienti, data di scadenza e dichiarazione circa il tempo di stagionatura. Dovrà riportare stampato a fuoco sulla crosta il marchio del Consorzio per la tutela del formaggio Grana Padano. Mozzarella: di produzione marchigiana, di recente lavorazione, ottenuta da latte vaccino intero pastorizzato ed inoculato con fermenti lattici termofili con grasso superiore al 44% sul s.s. e senza additivi né conservanti, confezionata a norma D.P.R. 18.05.1982 n° 322. Deve essere fornita in unità di vendita preconfezionate all’origine presso lo stabilimento di produzione secondo quanto previsto dall’art. 23 D.lgs. 109/92 così come modificato dall’art. 1, comma 1, D.lgs. 25 febbraio 2000 n° 68, immersa in adatto liquido di governo.Le confezioni devono presentare dichiarazioni relative al peso netto. Non deve presentare gusti anomali dovuti a inacidamento o gusto amaro o altro; non deve avere macchie o colore giallognolo. Formato richiesto: confezioni sigillate da 2,5 hg. e in formato tipo “bocconcini” da gr. 50 circa. Ricotta di latte di vacca fresco pastorizzato, di produzione marchigiana, ottenuta dalla precipitazione delle proteine del siero attraverso trattamento termico, senza additivi e di recente lavorazione. Ogni confezione deve avere l’etichetta con tutte le indicazioni di legge. Confezione richiesta: 1,5 kg. circa Pecorino nostrano della Vallesina: prodotto ricavato esclusivamente con latte di pecora, fermenti e sale, senza additivi né conservanti, con stagionatura da 30 a 60 gg., di pasta morbida, sapore delicato, con buona occhiatura, di colore paglierino tenue. Dovrà avere tutte le caratteristiche previste dalla normativa vigente. Confezione richiesta: forma intera del peso di circa 1,2 kg. Formaggini: prodotti con latte di vacca intero, grasso minimo sulla sostanza secca 35%. Coloranti artificiali: assenti. Devono essere cremosi, facilmente spalmabili, senza polifosfati aggiunti. Sostanze conservanti ammesse nei limiti previsti dalla normativa in materia. Confezione richiesta: conf. da 8/10 pezzi. Latte vaccino: Pagina 31 di 44 Si intende il prodotto ottenuto dalla mungitura completa , regolare ed ininterrotta di animali in buono stato di salute e di nutrizione. Con la sola parola “latte” deve intendersi il latte proveniente da vacca nata ed allevata in Italia. Si richiede la fornitura di latte UHT (intero e parzialmente scremato), aventi le caratteristiche conformi a quanto stabilito dalla normativa vigente (R.D. n° 994/29; D.M. n° 185/91; D.P.R. n° 54 del 14.01.1997 e loro successive modifiche ed integrazioni). Il latte non deve presentare tracce di antibiotici o conservanti chimici (es. acqua ossigenata) né additivi di alcun tipo, nel rispetto del decreto Ministero della Sanità 27.02.1996 n° 209 e s.m.i. Il latte dovrà - al momento della consegna avere una vita residua di almeno 75 gg. fornito in tetra pack da 1 litro e da ½ litro. Per particolari diete si potrà richiedere la fornitura di latti speciali. Yogurt biologico: Prodotto con latte di mucca nata ed allevata in Italia (intero o parzialmente scremato) fermentato da microrganismi specifici acidificanti quali "Streptococcus thermophilus" e "Lactobacillus Bulgaricus", con la sola eventuale aggiunta di zucchero (e/ miele), frutta in purea (non in pezzi) senza aggiunta di aromi, additivi e conservanti. I fermenti lattici presenti nello yogurt devono essere “vivi” in ragione di almeno 1 milione per grammo di consumo. Le confezioni devono riportare le indicazioni previste dal D.lgs. n° 109/92 e s.m.i. Confezioni: grammi 125 netti cadauna Dovrà essere prodotto con latte ottenuto secondo i metodi dell’allevamento biologico (Reg. CEE 2092/91 e s.m.i. e Reg. CEE 1804/99 e s.m.i.). Burro: Prodotto con pura crema freschissima ricavata esclusivamente dal latte di vacca pastorizzato di 1^ qualità, rispondente ai requisiti chimici, fisici, organolettici come stabilito dalla legge 23.12.1956 n° 1526 e sue modificazioni ed integrazioni. Il burro di qualità deve risultare esente da residui di eventuali sostanze chimiche. Il prodotto dovrà essere sodo ed omogeneo, non sottoposto a congelamento, di colore bianco, debolmente paglierino, con odore e sapore dolci, caratteristici, delicati e gradevoli. Non deve contenere agenti conservanti diversi dal sale comune. Il contenuto in peso di materia grassa non deve essere inferiore all’80%. Sarà fornito in pani da gr. 1000, in confezioni originali e sigillate in carta politenata, riportanti sulla confezione la data di produzione e di scadenza nonché tutte le altre disposizioni previste dalle leggi vigenti in materia. ______________________________________________________________________ PANE E PRODOTTI DA FORNO: Il pane deve essere prodotto con la cottura di una pasta convenientemente lievitata, preparata con sfarinati di grano coltivato in Italia, acqua, lievito, con o senza aggiunta di sale comune, secondo la L. n° 580/67 e s.m.i.; - il contenuto di umidità, ceneri, cellulosa e sostanze azotate deve essere quello indicato dalla stessa normativa, variabile per pezzatura; - le farine impiegate non devono essere state trattate con sostanze imbiancanti o altri additivi con consentiti con decreto n° 209 del 27.02.1996 e s.m.i,; - il pane non dovrà contenere additivi conservanti, antiossidanti o altro non consentito dalla legge; - la fornitura si riferisce esclusivamente a pane fresco, di produzione giornaliera, consegnato a temperatura ambiente, non caldo né riscaldato; - non dovrà essere stato conservato a freddo o con altre tecniche di conservazione e successivamente rigenerato; - la manipolazione, la lievitatura e la cottura dovranno essere particolarmente curate al fine di ottenere un prodotto ottimo sotto ogni aspetto, rispondente alle normative, nonché conforme alle norme igieniche e tecniche stabilite dalle autorità di controllo; - la crosta dovrà essere friabile, omogenea, di colore caratteristico dorato, alla rottura Pagina 32 di 44 - deve mostrarsi croccante, leggermente sbriciolabile ma aderente alla mollica; mollica bianca, senza macchie, soffice ed elastica, porosa ed omogenea; dovranno essere scartati prodotti che mostrano una mollica cruda o filamentosa; aroma e gusto caratteristici e gradevoli (non odore di rancido, di farina cruda, di muffa, di lievito o altro); l’impasto deve risultare privo di grumi di farina e dall’esame microscopico non devono risultare presenti corpi estranei, né tantomeno farine di semi novici; deve essere accompagnato da una distinta dichiarante il tipo di prodotto, il peso, gli ingredienti, il nome e l’indirizzo del produttore, la data del confezionamento; il trasporto del pane dal luogo di lavorazione alla cucina centralizzata avverrà, con mezzi idonei, in recipienti lavabili e muniti di copertura a chiusura, tenuti chiusi in modo che il pane risulti al riparo dalla polvere e da ogni altra causa di insudiciamento o, in caso di approvvigionamento tramite terzi non produttori, il pane sarà confezionato in buste complete di etichetta secondo la normativa vigente. Tipologie richieste: Pane comune bianco fresco: prodotto con farina di tipo “0”, acqua, lievito, sale; confezionato singolarmente in pezzature da 70 g. e 500 g. circa. Grissini freschi senza sale: dovranno essere prodotti con farina tipo 0 e tipo 00 e devono essere conformi alle disposizioni di legge. Sulle confezioni (o sul contenitore in caso di vendita allo stato sfuso) dovranno essere riportate tutte le indicazioni previste dal D.P.R. 327/80 titolo V e dal D.L. n° 109 del 26.01.1992. Pane grattugiato Il prodotto deve essere assoggettato alla disciplina della legge n° 580 del 4.07.1967 e s.m.i. Deve essere ottenuto dalla macinazione del comune pane secco. Deve presentare acidità inferiore a 5 gradi su sostanza secca, odore, colore e sapore caratteristici del prodotto da cui è stato ricavato; deve risultare indenne da infestanti, parassiti, larve, frammenti di insetti e da muffe. Altri prodotti da forno: Pizza al pomodoro, pizza al rosmarino, crakers non salati. ______________________________________________________________________ OLII Olio extra vergine di oliva superiore D.O.P. Dovrà essere giovane (da 3 a 12 mesi), ottenuto da olive di provenienza italiana e prodotto in stabilimenti italiani, in perfetto stato di conservazione, avere odore fruttato, fragrante e gradevole, gusto di netto, sapido, che ricordi quello dell'oliva; dovrà essere assolutamente privo di odori disgustosi: di rancido, di putrido, di muffa, di verme, ecc.. Potrà presentare, secondo la provenienza o la tecnica di lavorazione, una colorazione variante da giallo paglierino a giallo verdastro. Dovrà essere esclusivamente ottenuto meccanicamente dalle olive in prima spremitura, non aver subito manipolazioni chimiche, ma soltanto il lavaggio, la sedimentazione e la filtrazione. Spremitura a freddo. Inoltre l'olio extra vergine di oliva dovrà contenere non più dell'1% in pesi di acidità espressa come acido oleico (reg. CEE 2568/91) e valore di acidità libera al momento del confezionamento inferiore allo 0,3%. Dovrà inoltre corrispondere a quanto stabilito dal Regolamento CE n° 1019/2002 del 13.06.2002, Reg. CE n° 865/04 e D. MIPAF 14.11.2003. I recipienti dovranno essere ermeticamente chiusi e apribili mediante effrazione, oppure muniti di sigillo di garanzia recante la denominazione o la sigla del confezionatore, applicato in modo tale da impedire che il contenuto del recipiente possa essere estratto senza la rottura del sigillo stesso. Il prodotto dovrà essere etichettato secondo la normativa vigente (Decreto Ministero Politiche Agricole 10 ottobre 2007). La fornitura deve essere fatta con recipienti a perdere (in vetro scuro o in latte) da lt. 5. Per l’asilo nido è richiesta la fornitura di specifico olio extravergine di oliva destinato alla 1^ infanzia arricchito con vitamine E, A e D. Pagina 33 di 44 Olio di semi di arachide Dovrà essere fluido, di colore giallo molto chiaro, limpido, di odore e sapore lievissimi, ricordanti quelli delle arachidi, gradevole. Dovrà assolutamente essere privo di odori disgustosi, di rancido, di putrido, di muffa, ecc.. L'olio dovrà derivare dalla lavorazione del solo seme di arachide: - dovrà presentare una acidità libera totale, calcolata in acido oleico, non superiore allo 0,5%; - non dovrà contenere residui delle sostanze usate nelle fasi di lavorazione; - la decolorazione dei pigmenti, eventualmente presenti, dovrà essere stata effettuata a norma dell'art.3 della L.27/1/1968 n.35 e s.m.i; - etichettatura: secondo il D.lgs. n° 109/92 e s.m.i. Confezione richiesta: lattine da 5 kg. Etichettatura conforme al D.lvo n° 109/92 e s.m.i. ______________________________________________________________________ ALIMENTI CONSERVATI IN SCATOLA Polpa di pomodoro fine e pomodori pelati superiori: Devono possedere i requisiti minimi previsti dal D.P.R. 428/1975 e s.m.i.; in particolare i pomodori dovranno essere maturi, sani, freschi, ben lavati, privi di larve, insetti, difetti dovuti a malattie e devono presentare il caratteristico odore del pomodoro maturo e di provenienza italiana. I pelati devono essere di qualità superiore e possedere le caratteristiche previste all’art. 4 della legge anzidetta. Il peso dello sgocciolato non deve essere inferiore al 70% del peso netto; il succo di governo deve contenere almeno il 50% di passato di pomodoro. Dovrà esserne garantita la sterilità (assenza di contaminanti batterici e fungini, assenza della tossina botulinica). I contenitori devono rispondere ai requisiti, per i materiali usati, fissati dalle disposizioni di legge in materia. Saranno respinte all’origine le scatole che evidenzino, anche in misura modesta, bombature di qualsiasi natura, ammaccature più o meno marcate e tracce di ruggine. Le scatole devono aver subito un trattamento termico idoneo ad assicurare al prodotto l’impossibilità di forme di inquinamento batterico e/o fungino con ripercussioni dirette o indirette (tossine) nei confronti della salute dell’uomo. Su ogni scatola devono essere riportate le indicazioni previste dal D.lvo n° 109/92 e s.m.i. Confezioni richieste da 2,5 kg. e da 1 kg. Tonno all’olio di oliva: Il prodotto deve presentarsi in condizioni igienico ottime, esente da qualsiasi alterazione anche visibile; inoltre il trancio deve risultare intero con colorazione uniforme ed esente da ossidazioni o da decolorazioni e rosa nel suo interno, con consistenza uniformemente compatta, non stopposa; dovrà inoltre risultare esente da vuoti o parti estranee come pelle, squame e grumi di sangue. I fasci muscolari devono essere consistenti, ma cedevoli alla pressione esercitata con un utensile da cucina; debbono essere disposti in fasi concentrici uniformi nella loro sezione, ben aderenti tra loro. L’odore sarà gradevole e caratteristico; l’acqua dovrà essere assente ed i pezzetti non dovranno superare il 5% del peso totale. All’apertura del vaso debbono essere assenti odori ammoniacali o di idrogeno solforato dovuti a processi di biodegrado già presenti nelle carni o causati da inadempienze nelle fasi di lavorazione. Per quantità di mercurio presenti si rimanda al D.M. 9.12.1993 e D.Lgs. 30.12.1992 n° 531. Si richiede che le carni di tonno provengano da stabilimenti nazionali o comunitari riconosciuti. Contenitori: debbono rispondere ai requisiti, per materiali usati, alle disposizioni vigenti di leggi in materia. I contenitori debbono avere subito trattamento termico idoneo ad assicurare al prodotto l’impossibilità di forme di inquinamento batterico con ripercussioni dirette o indirette nei confronti della salute dell’uomo. Su ogni confezione devono essere riportate le indicazioni previste dal D.lvo 109/92 e s.m.i. Formati richiesti: scatolette da 80 e da 600 gr. e scatole da 1,7 kg. Cipolline all’agro: scatole di latta da circa 2,5 kg. Funghi trifolati sott’olio di oliva: confezione da circa 2,5 kg. Pagina 34 di 44 Carciofini sott’olio di oliva, tagliati a spicchi: confezione da circa 4 kg. Condimento per insalata di riso : contenente vegetali in proporzione variabile in olio di oliva o olio di semi di girasole o di arachidi (n.b. dovrà essere dichiarato il tipo di olio utilizzato). Vegetali minimi richiesti: peperoni, olive, carote, fondi carciofo, funghi prataioli coltivati, cetrioli, capperi, finocchi, rape, piselli, NO WURSTEL. Dovrà esserne garantita la sterilità (assenza di contaminanti batterici e fungini, assenza della tossina botulinica). I contenitori devono rispondere ai requisiti, per i materiali usati, fissati dalle disposizioni di legge in materia. Saranno respinte all’origine le scatole che evidenzino, anche in misura modesta, bombature di qualsiasi natura, ammaccature più o meno marcate e tracce di ruggine. Le scatole devono aver subito un trattamento termico idoneo ad assicurare al prodotto l’impossibilità di forme di inquinamento batterico e/o fungino con ripercussioni dirette o indirette (tossine) nei confronti della salute dell’uomo. Su ogni scatola devono essere riportate le indicazioni previste dal D.lvo n° 109/92 e s.m.i. Formato richiesto da 2,5 kg. circa. Sardine sott’olio di oliva in scatola Il prodotto da fornire deve essere ottenuto dalla lavorazione dei pesci della specie “Clupea pilchardus”, di provenienza Mediterranea o Nord Europa. Le sardine devono essere decapitate, sviscerate ed accuratamente selezionate per grandezza e qualità. La lunghezza delle sardine deve essere compresa tra gli 8 e 12 cm. circa. Le sardine devono presentarsi con il dorso color bluastro ed il ventre argentino. Le sardine devono risultare indenni da alterazioni di qualsiasi specie e devono essere compatte e consistenti. All’atto dell’apertura della scatola il pesce deve risultare completamente coperto dall’olio. Tolto dalla scatola e privato dell’olio deve conservare, anche dopo un’ora, il suo normale colore che non dovrà subire annerimenti o viraggi. La proporzione in peso dell’olio deve risultare da gr. 20 a gr. 35 per ogni 100 gr. di pesce. Nell’olio di sgocciolamento può essere presente solo qualche goccia di acqua. La presenza di metalli pesanti nell’alimento è indicata nel D.M. 9.12.1993. I contenitori non devono presentare difetti, punti di ruggine, corrosioni interne ed esterno e devono possedere i requisiti previsti dalle leggi vigenti. Confezioni: da 0,5-1 kg. Capperi sotto sale: I capperi dovranno essere: - maturi freschi, sani e ben lavati; - colore, odore e sapore caratteristici; - privi di larve, insetti e difetti dovuti a malattie; - confezioni: da 1 kg. Olive verdi e nere snocciolate in salamoia: Le olive devono rispondere alla specie botanica ed alla cultivar dichiarate in etichetta. Il liquido di governo non deve presentare difetti di sapore, colore, odore o altro. Le olive immerse nel liquido di governo devono essere il più possibile intatte, non spaccate né spappolate per effetto di un eccessivo trattamento termico. Devono essere in contenitori riportanti tutte le indicazioni previste dalla legge. Il prodotto può essere contenuto in vetro o in banda stagnata. La banda stagnata deve possedere i requisiti previsti dalla legge (L. 283/1962, D.M. 21.03.1973 e s.m.i.); per limiti di piombo totali negli alimenti contenuti in recipienti a banda stagna si fa riferimento al D.M. 18.02.1984, oltre al D.P.R. 777 del 23.08.1982. Gli scarti in peso rispetto alla dichiarazione non devono essere superiori all’1% per confezioni tra i e 5 kg. Confezioni richieste: da 1,5 kg. circa Pesto pronto alla genovese surgelato: Deve essere prodotto e confezionato secondo le norme di legge. Il prodotto dovrà essere preparato con olio extra vergine di oliva. Confezioni richieste: da 1 kg. Marmellate: Il prodotto dovrà avere le caratteristiche previste nel D.P.R. 401/R del 1982 e s.m.i. Pagina 35 di 44 Il prodotto dovrà essere costituito da polpa di frutta tagliata a pezzi, con massa omogenea più o meno compatta e gelificata. L’aroma, il sapore ed il colore dovranno richiamare le caratteristiche del frutto di provenienza. All’esame organolettico non si dovranno riscontrare sapore estranei, ammuffimenti, presenza di materiali estranei e cristallizzazione degli zuccheri. Quantità minima di frutta in generale: non inferiore al 45% Gusti: ciliegia, fragola, albicocca, pesca, prugna (e comunque su richiesta del Responsabile delle cucine comunali). Confezioni da 500-1000 gr. ______________________________________________________________________ CEREALI IN GRANI: Caratteristiche generali: - dovranno risultare di provenienza nazionale e indenni da alterazioni, adulterazioni, sofisticazioni, infestazioni di parassiti animali, vegetali e fungini; - non devono contenere altri semi, devono essere a granella uniforme, integra e pulita; - non devono essere transgenici; Confezionamento: dovranno essere confezionati in involucri trasparenti, sigillati, sottovuoto, senza rotture o difetti. Le confezioni dovranno essere etichettate ai sensi del D.L. n° 109/92. Riso Caratteristiche generali - - Deve trattarsi di prodotto ottenuto dalla lavorazione del risone con completa asportazione della lolla e successiva operazione di raffinazione (L. n° 325/58 modificata dalla L. n° 586/62 e D.lgs. 109/92). non deve essere stato trattato con agenti chimici o fisici o addizionato con sostanze che possono modificare il colore naturale o alterarne la composizione; deve risultare dall’ultimo raccolto, indenne da alterazioni di parassiti animali, vegetali o fungini; Caratteristiche organolettiche - non deve avere odore di muffa né altro odore diverso da quello caratteristico - deve avere buona resistenza alla cottura, i chicchi non devono perdere la forma (deve essere indicato il tempo massimo di cottura); - deve mantenere buoni caratteri organolettici anche per un certo periodo dopo la cottura e a temperatura di +65°C (deve essere indicato il tempo massimo di permanenza a queste condizioni); Tipologie utilizzate: - riso superfino carnaroli Formato richiesto: confezioni sottovuoto da 1 kg. Orzo perlato--farro decorticato: dovranno provenire da produzioni agricole coltivate secondo il metodo biologico ( Reg. CEE n° 2092/91 e s.m.i): confezioni richieste da 500 gr. ______________________________________________________________________ LEGUMI SECCHI Le confezioni devono essere integre e riportare l’etichettatura conforme alle norme vigenti; regolarmente riconosciute ed autorizzate ai sensi delle leggi vigenti. I prodotti dovranno essere di 1^ qualità; non devono presentare infestazione da parassiti, spezzature, corpi estranei né essere stati trattati con prodotti fitosanitari utilizzati a difesa delle derrate alimentari immagazzinate. I prodotti da utilizzare sono: fagioli borlotti, fagioli cannellini, ceci, lenticchie rosse sgusciate. - Fagioli Pagina 36 di 44 Dovranno essere quelli identificati dalla denominazione commerciale "fagioli borlotti" e "fagioli cannellini". Per quanto riguarda la conservazione ed il confezionamento dovranno rispondere all'apposita legislazione vigente. I fagioli dovranno essere: sani, secchi, ben selezionati, del nuovo raccolto, interi, pressoché uniformi e lisci, esenti da tarli, macchie, spezzature e corpi estranei con la tolleranza non superiore a quella ammessa dalle consuetudini connesse per i fagioli di 1^ qualità . I fagioli in acqua debbono cuocersi senza spaccarsi e senza perdere la buccia, ma gonfiandosi in giusta misura. Confezioni richieste: da 5 kg. - Ceci Oltre alle caratteristiche previste precedentemente, i ceci dovranno essere del tipo identificabile sotto la denominazione commerciale di "ceci bianchi" di colore chiaro tendente al giallo. Confezioni richieste: da 5 kg. - Lenticchie rosse sgusciate:Confezione richiesta da 500 gr. ______________________________________________________________________ PRODOTTI ITTICI (freschi o surgelati): I prodotti devono: - provenire da uno stabilimento riconosciuto ai sensi del Regolamento CE 853/04; - essere etichettati ai sensi delle norme vigenti; - per i prodotti freschi, appartenere alle categorie di freschezza EXTRA o A previste dal regolamento n° 2406/96/CE e s.m.i.; - alla consegna presso le cucine comunali non avere superato 1/3 di vita commerciale; - essere presentati perfettamente eviscerati o sfilettati senza pelle o in tranci; se in filetti o tranci devono essere confezionati; - essere conservati sotto ghiaccio o a temperatura non superiore a quella del ghiaccio fondente per i prodotti freschi, a una temperatura non superiore ai –18°C per i prodotti surgelati o congelati; - Il livello di mercurio dovrà rientrare nei limiti previsti dalle norme vigenti. Sono escluse partite di pesce provenienti dai paesi asiatici. I prodotti devono avere i seguenti caratteri organolettici: 1) stato di freschezza (aspetto generale brillante, carne soda ed elastica, non conservare l’impronta della pressione generale); 2) avere odore gradevole, non ammoniacale, colore chiaro ed uniforme; 3) assenza di bruciature da freddo, decongelazioni anche parziali, essiccazioni o disidratazioni; 4) assenza di colorazioni anomale e di muffe ed assenza di macchie da sangue. I prodotti surgelati devono essere preparati e confezionati in conformità alle norme vigenti; la ditta fornitrice deve garantire nella maniera più assoluta e totale il rispetto della catena del freddo. I prodotti non devono presentare segni d’un parziale o totale scongelamento, tipo formazione di cristalli di ghiaccio sulla parte più esterna della confezione. Il prodotto non deve essere stato sottoposto a trattamento con antibiotici o antisettici. Saranno respinte all’origine le partite di pesce surgelato che evidenzino alterazione della coloritura o del sapore o dell’odore prima o dopo la cottura, presenza di parassiti, insudiciamento, presenza di sostanze non ammesse o livelli superiori a quelli consentiti. La contaminazione da mercurio deve essere inferiore a 1,0 mg./kg. come stabilito dal Regolamento CEE n° 221/2002. Tipologie richieste: Prodotti surgelati Filetto di Platessa n. 3L Pagina 37 di 44 per pezzatura 3L si intende la parte ventrale della platessa che è anche la più grande; provenienza: Oceano Atlantico glassatura: max 30% pezzatura: 100/120 g. Coda di rospo decapitata e pulita senza pelle Provenienza: Mare Mediterraneo Pezzatura: 200/250 g. Vongole cotte surgelate Provenienza: Mare Adriatico Confezione: 1 kg. Seppie: pezzatura: 1-2 Kg. intere e spellate provenienza: Mare Mediterraneo glassatura: max 5% Bastoncini di merluzzo panati di primissima scelta provenienza Mare Mediterraneo/Oceano Atlantico Gamberi sgusciati: provenienza: Mare Mediterraneo confezione: da 1-2 kg. Misto per sugo (gamberetti, calamari) - provenienza: Mare Mediterraneo Prodotti freschi Filetti di persico (perca fluviatilis): provenienza Nord Europa coda di rospo: provenienza Mare Mediterraneo merluzzo: provenienza Mare Mediterraneo cozze, vongole, panocchie, razza (per preparazioni sughi ): provenienza Mare Adriatico Il pesce dovrà essere fornito eviscerato ______________________________________________________________________ PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DI ORIGINE BIOLOGICA I prodotti ortofrutticoli freschi devono presentare le seguenti caratteristiche (le caratteristiche merceologiche richieste devono corrispondere a quelle riportate sulla confezione): devono appartenere alla 1^ categoria (extra o “Q.C.”) e non alla “seconda scelta” devono essere esclusivamente di produzione nazionale; provenire da un operatore regolarmente iscritto alla AGEA con relativi registri e dichiarazioni di spedizione; devono essere omogenei in pezzatura e freschezza; devono avere raggiunto la compiuta maturazione fisiologica e commerciale; devono essere interi, senza ammaccature, lesioni, lacerazioni o attacchi parassitari; non devono presentare corpi o prodotti estranei e comunque non devono presentare appassimento o residui terrosi; devono essere puliti ed asciutti (non devono presentare un’umidità anomala esterna); le patate, le cipolle e gli agli non devono essere trattati mediante raggi gamma. provenire da agricoltura biologica. Tutti i prodotti da agricoltura biologica dovranno disporre della certificazione di un ente riconosciuto. Qualora la ditta appaltatrice, in Pagina 38 di 44 determinati periodi dell’anno, non sia in grado di fornire una sufficiente varietà di prodotti, la fornitura dovrà essere integrata con prodotti provenienti da aziende che operino con lotta integrata. non devono presentare odori o sapori anomali o estranei. In questo caso, lo scarto dato da caratteristiche non idonee non deve superare il 10% devono essere esenti da trattamenti con prodotti fitosanitari utilizzabili sulle derrate alimentari immagazzinate; la ditta dovrà consegnare mensilmente alle responsabili delle cucine l’elenco dei prodotti che è in grado di offrire, garantendo sempre una sufficiente varietà nell’ambito della stagionalità dei prodotti; imballaggio: la merce dovrà essere consegnata a terra in imballaggi ben puliti e sanificati che dovranno essere contenuti in rollo-box. In conformità alle normative vigenti, ogni imballaggio dovrà recare: identificazione del servizio di imballaggio e spedizione, denominazione del prodotto se il contenuto non è visibile, la specificazione della varietà; paese di origine del prodotto ed eventualmente la zona di produzione o denominazione nazionale, regionale o locale; categorie e calibro del prodotto espresso dai valori minimi e massimi consentiti per i diametri e le circonferenze. Verdura allo stato fresco Tutti gli ortaggi in genere devono essere: interi, sani (non saranno accettati prodotti offerti da marciume e che presentino alterazioni tali da renderli inadatti al consumo), freschissimi e di prima qualità, ben asciutti, privi di altri corpi estranei o prodotti eterogenei e di terrosità; devono presentare le precise caratteristiche merceologiche tipiche della specie; mondati di parti non direttamente utilizzabili come i gambi, i penduncoli, le radici e le foglie non commestibili o comunque eccessive; esenti da qualsiasi altro effetto o tara che possa alterarne i caratteri organolettici e da danni provocati da insetti o parassiti; privi di odori e sapore estranei e di umidità esterna anormale (in caso contrario verrà operata una riduzione del peso del 2-5%); presentare in modo uniforme le caratteristiche della stesse specie botanica, varietà e zone di provenienza; il contenuto di ogni imballaggio dovrà essere omogeneo e comprendere esclusivamente ortaggi della stessa provenienza, varietà e calibro e sostanzialmente dello stesso grado di sviluppo e colorazione. Non saranno assolutamente accettati ortaggi che: presentino tracce di appassimento, alterazioni e fermentazioni anche incipienti; siano stati trattati con sostanze chimiche nocive; Ortaggi a foglia devono essere sufficientemente consistenti, di forma, aspetto e sviluppo tipici della varietà; in caso di formazione di cespi, questi dovranno presentarsi serrati; dovranno essere privi di stelo fiorifero e di umidità esterna anormale, privi di odori e sapori estranei; devono presentare un colore verde brillante, non devono presentare marciumi, attacchi di insetti e/o parassiti, devono essere croccanti alla frattura: Ortaggi richiesti: Bietole Spinaci Sedano verde Insalata invidia Insalata canasta Insalata lattuga Insalata marulla Cicoria Pagina 39 di 44 Radicchio rosso di Treviso Rucola Cavolo broccolo Cavolo cappuccio Cavolfiore Cavolo verza Carciofi Ortaggi a radice Carote: devono essere consistenti, croccanti, non legnose e dalla forma e dimensione regolare (non ricurve, biforcate, ecc...). Sono ammessi alcuni difetti quali leggere deformazioni o screpolature. Non devono presentare radici. Finocchi: devono essere di buona qualità, con guaine esterne serrate, bianche e croccanti alla frattura (vanno esclusi prodotti avvizziti); le radici alla base devono essere asportate con taglio netto e non presentare marciumi nella zona di taglio. Ortaggi a tubero: Patate: Le patate dovranno avere morfologia uniforme, con peso minimo di gr. 150 e massimo di gr. 200 per tubero e dovranno avere le caratteristiche proprie di ogni singola varietà nazionale; dovranno essere selezionate per qualità e pezzatura e le singole partite dovranno essere composte da tuberi appartenenti ad una sola varietà; il peso minimo potrà essere inferiore a quello stabilito solo nel caso sia richiesta la fornitura di “patata novella”; dovranno essere pulite, senza incrostazioni terrose o sabbiose aderenti alla superficie o sparse nel casso; non devono presentare germogli filanti o incipienti, né tracce di inverdimento epicarpale, di marciume, di attacchi di insetti e/o parassiti, di danni da trattamenti (fitotossicità), devono presentare, al taglio, una superficie uniforme in termini di consistenza. Non devono essere avvizzite ma croccanti e turgide; non devono presentare odore o sapore particolari di qualunque origine, avvertibili prima o dopo la cottura. Tipi richiesti: patate novelle: polpa tenera, piccole dimensioni, per arrosti; patate a pasta bianca. Ortaggi a bulbo Cipolle Devono avere morfologia uniforme, le brattee esterne ben essiccate e non devono essere germogliate. Non devono presentare marciume nella parte apicale né attacchi di insetti o parassiti. Devono essere turgide e di consistenza croccante al taglio. Tipologia: cipolle bianche e cipolle dorate. Aglio Deve essere di morfologia uniforme, ben essiccato e non deve presentare germogli, marciumi, attacchi di insetti e/o parassiti. Deve essere turgido e di consistenza soda al taglio. Ortaggi da frutto Devono presentare una consistenza soda, turgida e croccante al taglio. La forma, il colore e l’aspetto devono corrispondere alla tipicità della varietà; Non devono presentare marciumi o attacchi parassitari. Pagina 40 di 44 Pomodori (verdi e rossi): tipo costoluto e S. Marzano Melanzane Zucchine Zucche gialle Peperoni Cetrioli Fagiolini Funghi champignon Odori: salvia, basilico, prezzemolo, rosmarino, timo, finocchio selvatico e maggiorana. Verdura surgelata Caratteristiche: La produzione, il confezionamento e la distribuzione della verdura surgelata da fornire dovranno essere effettuati secondo le norme di legge nazionali e comunitarie vigenti in materia. I prodotti devono provenire da produzioni nazionali. La durata del congelamento deve rientrare nei limiti previsti dal D.M. 15.06.1971 e s.m.i. Il trasporto degli alimenti deve essere effettuato con mezzi idonei, che possiedano i requisiti previsti dalle leggi vigenti. La verdura surgelata dovrà essere: di buona qualità, priva di corpi estranei, intatta, proveniente da materie prime sane, in buoni condizioni di igiene, di adeguata qualità merceologica e con il necessario grado di freschezza; dovrà presentare caratteristiche organolettiche e di aspetto paragonabili a quelli presenti nella medesima specie allo stato di buona freschezza; avvenire un tenore di nitriti non superiore a 5 ppm ed i fitofarmaci residui devono essere contenuti nei limiti previsti dal Decreto 9.05.2002 Ministero della Salute. La temperatura dovrà essere mantenuta in tutti i punti del prodotto ad una valore pari o inferiore a –18°C . La ditta aggiudicataria dovrà garantire nella maniera più assoluta e totale il rispetto della catena del freddo e saranno respinti i prodotti che presentino scongelamenti o altri segni visibili di deterioramento. Le confezioni dovranno essere da 2,5 kg. per le seguenti tipologie: fagiolini finissimi, spinaci, piselli fini, minestrone 12 verdure, patate a spicchi, carciofi a spicchi, carote a rondelle e bietole. Su tutti i prodotti dovranno essere assenti gli additivi chimici e residui di fitofarmaci, non dovranno esservi presenti germi patogeni e/o loro tossine. Dovrà provenire da agricoltura biologica. Tutti i prodotti da agricoltura biologica dovranno disporre della certificazione di un ente riconosciuto dal MIPAF. Qualora la ditta appaltatrice, in determinati periodi dell’anno, non sia in grado di fornire una sufficiente varietà di prodotti, la fornitura dovrà essere integrata con prodotti provenienti da aziende che operino con lotta integrata. ______________________________________________________________________ FRUTTA FRESCA DI ORIGINE BIOLOGICA La merce dovrà essere consegnata a terra in imballaggi ben puliti, che dovranno essere contenuti in rollbox; le caratteristiche dell’imballaggio sono riportate alla sezione “Verdure fresche”. Caratteristiche I prodotti da fornire dovranno essere di 1^ qualità, essere giunti a compiuta maturazione fisiologica e commerciale idonea per il consumo; Dovranno essere di produzione esclusivamente nazionale (ad eccezione delle banane); Dovranno provenire da un operatore regolarmente iscritto alla AGEA con relativi registri e dichiarazioni di spedizione; dovrà provenire da agricoltura biologica. I prodotti da agricoltura biologica dovranno disporre della certificazione di un ente riconosciuto MIPAF; Qualora la ditta appaltatrice non Pagina 41 di 44 sia in grado di fornire, in determinati periodi dell’anno, una sufficiente varietà di prodotti, la fornitura dovrà essere integrata con prodotti provenienti da aziende che operino con lotta integrata. Dovranno essere sani, interi e ben puliti, privi di parassiti e di alterazioni dovute ai parassiti, di umidità esterna anomale, di odori e sapori estranei, senza tracce di appassimento, alterazioni, guasti, ammaccature e dovranno avere pezzatura uniforme; Dovranno essere esenti da trattamenti con prodotti fitosanitari utilizzabili sulle derrate alimentari immagazzinate; Dovranno presentare le peculiari caratteristiche organolettiche della specie e delle varietà richieste ed avere le seguenti grammature: mele, pere, arance e pesche: 100/130 gr.; albicocche e mandarini: 90/100 gr.; banane: 150/200 gr.; limoni: 100/130 gr. I vuoti devono essere a perdere, il contenuto di ogni imballaggio dovrà essere omogeneo e avente un grado di maturazione uniforme; Non saranno accettati prodotti che: - abbiano subito particolari trattamenti tecnici atti a modificare il naturale processo di maturazione e a favorire le colorazioni e la consistenza; - siano stati trattati con sostanze chimiche nocive o comunque non consentite dalle leggi vigenti in materia; - presentino tracce di appassimento, alterazioni e fermentazioni anche incipienti. Frutta richiesta: Mele: golden delicius, red delicius, fuji, impero, royal; Pere: william, abate, decana, conference, william rosa; Pesche: comuni a pasta gialla, comuni a polpa bianca, nettarine o pesche noci; Susine Albicocche Ciliegie Fragole Uva da tavola bianca e rossa Arance: tarocco Mandarini e mandaranci Limoni Castagne Banane Meloni Kiwi FRUTTA SECCA: noci. ______________________________________________________________________ BEVANDE: The, the deteinato e camomilla: non devono contenere materie organiche o inorganiche estranee come muffe, insetti, granelli di sabbia, ecc.... devono essere conformi alle norme di legge in materia; non devono presentare sapori e odori estranei; confezioni da 100 buste contenti filtri da circa 1,5 gr. Orzo solubile Il prodotto non deve essere attaccato da parassiti, deve essere puro e senza corpi estranei. Confezioni da 0,5 kg. Vino da tavola bianco:( per cucinare) Pagina 42 di 44 Il vino da tavola bianco dovrà essere di buona qualità , limpido e privo di deposito al fondo, stabile, di sapore asciutto, di acidità equilibrata, esente da difetti (odore di muffa..) o malattie (fioretta, spunto, girato, filante, ecc.) con caratteristiche corrispondenti alle vigenti disposizioni in materia. Il vino bianco: dovrà essere di colore giallo paglierino e in contenitori di vetro da lt. 1. ______________________________________________________________________ VARIE: Aceto bianco: il prodotto deve essere ottenuto dalla fermentazione acetica del vino (D.P.R. 12 febbraio 1965 e s.m.i.); acidità totale, espressa in acido acetico, non inferiore al 6% e non superiore al 12%; non deve contenere coloranti né sostanze acetiche di sorta; non deve avere subito trattamenti con anidride solforosa, non avere odori e sapori estranei o sgradevoli. Deve essere imbottigliato in bottiglie di capacità 1 litro, secondo i requisiti prescritti dal D.P.R. 12 febbraio 1965 n° 162 e D.P.R. 14 maggio 1968 n° 773. Sale marino iodato alimentare raffinato grosso e fino Conforme al D.M. n° 255 dell’1.08.1990. Assenza di impurità e corpi estranei. Confezioni da 1 kg. Bicarbonato purissimo di sodio per uso alimentare in confezione da 1 kg. Zucchero semolato sfuso Deve essere estratto dalla barbabietole e non deve contenere più del 5% di zucchero riduttore. Non deve assolutamente essere sofistica con glucosio, saccarina e/o altre sostanze organiche o minerali. Deve avere un colore bianco argento o bianco latte ed assenza di sapori estranei, cristallizzazione con cristalli del sistema monochino molto minuti. Non deve presentare impurità o residui di insetti. Deve comunque corrispondere alla normativa vigente alla normativa vigente (L.L. 31.03.1980 n° 139). Confezioni da 1 kg. Lievito per dolci (tipo lievito Angelo o similari): conforme alle normative vigenti, in confezioni da 15 g. Vanillina pura: conforme alle normative vigenti, in confezioni da 0,5 g. e da circa 500 g. Fecola di patate Fette biscottate: devono essere ottenute con farina di grano tenero tipo “0”, sale, lievito naturale, grassi vegetali non idrogenati, zucchero, estratto di malto d’orzo e mais, farina di frumento maltato. - devono essere prodotte in conformità dal D.P.R. n° 283/93 e s.m.i.; - devono essere prive di odori e sapore anomali e sgradevoli; - devono essere fresche, friabili e croccanti; - devono essere chiuse in sacchetti e non presentare difetti; - devono essere etichettate dai sensi del D.L. 109/92 e s.m.i. Confezione richiesta da 720 gr ca. Pepe nero macinato, noce moscata macinata, chiodi di garofano, bacche di ginepro, peperoncino, : confezioni da 0,5 kg. Zafferano in polvere; Aromi essiccati: rosmarino, salvia, timo, maggiorana, origano, ecc.... Dovranno essere prodotti con materie prime ottenute e trasformate secondo i metodi dell’agricoltura biologica (Reg. CEE n° 2092/91). Miele Dovrà essere: - privo di materie organiche o inorganiche estranee alla sua composizione come muffe o insetti e granelli di sabbia; privo di odori e sapori estranei; esenti da processi di fermentazione, anche iniziali; Pagina 43 di 44 - non sottoposto a trattamento termico che comporterebbe la distruzione di gran parte di enzimi contenuti o l’inattivazione degli stessi; - tipo: millefiori o di acacia (su richiesta dei responsabili comunali) Confezioni richieste: da 500 gr. Dovrà essere prodotto con materie prime ottenute e trasformate secondo i metodi dell’agricoltura biologica. Maionese: composta da olio di semi di girasole (80%), acqua, tuorlo d’uova, aceto di vino, sale, senape, zucchero e aromi. In confezioni di vetro da 1 Kg. – 5 Kg. Preparato per brodo e condimento a base di glutammato di 1^ qualità. Panna da cucina: in confezioni da ml. 200 Cacao in polvere Cioccolato spalmabile tipo Nutella o similare in confezione da 1 kg. Succhi di frutta da agricoltura biologica alla pesca, pera e albicocca in bottiglie da 200 e 700 gr. (frutta contenuta non inferiore al 50%). Biscotti secchi I biscotti devono essere ottenuti dalla lievitazione e cottura di impasti preparati con farine alimentari ed il produttore è obbligato ad indicare da quale vegetale proviene la farina impiegata nella lavorazione. I biscotti non devono contenere coloranti ed aromatizzanti diversi da quelli previsti dalle normative di legge. I biscotti devono essere confezionati e sigillati in involucri idonei al contenimento di prodotti alimentari. Su ciascuna confezione vanno indicati chiaramente gli ingredienti, in ordine decrescente di quantità riferita al peso del prodotto, nonché la data di scadenza. Non devono essere dolcificati con saccarina o con altre sostanze dolci diverse dallo zucchero o con edulcoranti dal saccarosio e dal fruttosio. Per particolare diete, si potrà richiedere la fornitura di biscotti senza zucchero. Tipologie: secondo le indicazioni del Responsabile della cucina comunale. Prodotti dolciari freschi Le caratteristiche dei prodotti dolciari freschi, da forno, da fornire dovranno soddisfare tutte le leggi ed i regolamenti in materia. Dovranno essere preparati: - con l’impiego di farina di grano tenero tipo 0 o 00; - senza l’impiego di additivi alimentari aggiunti; - con l’esclusivo impiego di zucchero (saccarosio) e/o miele; - senza impiego di strutto e di oli o grassi idrogenati di origine animale. La fornitura è richiesta per le seguenti tipologie di prodotto, secondo le tabelle dietetiche allegate o in occasione di particolari ricorrenze: - torta margherita - ciambellone - crostata alla frutta - maritozzi - brioches (anche ripiene marmellata o crema) - panettoni - pandori - colombe - torrone - castagnole - zeppole o altri tipologie richieste dal Responsabile della Cucina Comunale. Pagina 44 di 44