Con.le.donne - Provincia di Genova

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Con.le.donne - Provincia di Genova
Provincia di Genova
Assessorato alle Pari Opportunità
Relazione annuale del
Servizio di Consulenza Legale
Con.le.donne
2009
Nel corso del 2009 le persone che si sono rivolte al servizio di Consulenza legale
“Con.Le.Donne” della Provincia di Genova, sono state complessivamente 100. In
particolare si è trattato di 99 donne e 1 uomo.
Si sono svolte 49 pomeriggi di consulenza, lungo tutto l’anno, di cui 40 dedicati ai
problemi di famiglia e alla violenza di genere (mercoledì), mentre i restanti nove sono
stati dedicati alle problematiche inerenti il lavoro (martedì).
Rimane abbastanza alto il numero di persone straniere che si sono rivolte al servizio,
confermando una tendenza iniziata nel corso del 2008. Nel corso dell’anno sono state,
infatti, 20 le donne straniere (il 20% del totale) che si sono rivolte al servizio, con una
netta prevalenza di donne provenienti dall’America Latina (1 brasiliana, 9 ecuadoriane,
1 cilena, 1 dominicana, 2 peruviane, 1 colombiana, 1 cubana, 1 russa, 1 rumena, 1
etiope, e 1 italo-americana).
La maggior parte delle persone risiede a Genova (86), ma vi è un forte aumento delle
persone, 14 in totale, che risultano residenti nei comuni della provincia o in comuni che
non vi sono ricompresi (Busalla, Recco, Serra Riccò, S.Margherita, Chiavari, Casella,
Pietra Ligure, Né, Ovada).
La fascia d’età maggiormente rappresentata è stata (a differenza degli anni scorsi)
quella compresa tra i 41-50 anni, seguita da quella compresa tra i 31-40. Gli altri anni le
rilevazioni su servizio indicavano la fascia di età 31-40 come quella con maggior
numero di richieste. Nel grafico 1. sono evidenziate nel dettaglio, (in termini assoluti)
anche le altre fasce d’età. Le due fasce d’età citate, considerate nell’insieme,
costituiscono quasi i due terzi del totale.
Fasce d'età
5
24
7
16
48
26/30
31/40
41/50
Grafico 1.
1
51/60
Oltre 60
Esaminando i titoli di studio posseduti risulta una sostanziale differenza rispetto ai dati
degli anni precedenti, in cui i possessori di un diploma di maturità si eguagliavano,
come numero, ai possessori di un diploma di scuola media inferiore. Quest’anno,
invece, aumentano le persone che sono in possesso di un diploma di maturità, rispetto a
quelle che posseggono il diploma di licenza media inferiore. Nel grafico 2. sono
evidenziati, in termini assoluti, i titoli di studio conseguiti.
Titoli di studio
6
11
4
34
45
Lic. Elementare
Licenza media
Maturità
Laurea
Qualifica prof.le
Grafico 2.
La condizione lavorativa delle persone che si sono rivolte al servizio è per la maggior
parte (metà esatta degli utenti) quella di occupata mentre le disoccupate sono risultate
essere il 43%, come evidenziato dal grafico 3. Dall’incrocio dei dati risulta che la
maggioranza delle donne che si rivolgono al servizio per motivi familiari è occupata.
Inoltre aumentano le donne pensionate che si rivolgono al servizio.
Condizione lavorativa
6
1
50
43
Occupata
Disoccupata
Lavoro autonomo
Grafico 3.
2
Pensionata
Viene confermato, anche in questo semestre, la circostanza per cui le richieste di
consulenza che sono arrivate al Servizio di Consulenza Legale, nel corso del 2009,
sono, per la maggior parte, relative a problemi che sorgono nell’ambito familiare.
Come nei dati relativi alla precedente annualità è preponderante la percentuale di coloro
che si sono rivolti al servizio per richiedere e ottenere informazioni circa la
separazione, il divorzio, l’assegno di mantenimento e la tutela dei minori.
A questo si aggiunge però la constatazione che il servizio di consulenza offerto alle
donne si stia consolidando anche per gli altri due temi che il servizio offre. In
particolare il 18% del totale, le richieste di consulenza inerenti il diritto del lavoro, in
genere riguardanti richieste di informazioni sulla tutela del posto di lavoro, sia per
soggetti disabili che per donne in stato di gravidanza o per pratiche inerenti lavori al
nero e in condizione di precarietà.
Lo stesso può dirsi per le richieste di consulenza che hanno trattato il tema della
violenza. Le richieste in genere hanno riguardato 5 casi di donne che hanno subìto
violenza fisica e/o psicologica all’interno del nucleo familiare (marito, figlio, ex
fidanzato, conoscente) o che sono state vittime di stalking.
Di questi cinque casi uno è stato segnalato dal servizio “Antiviolenza Donna – 1522” il
servizio nazionale di accoglienza telefonica per le donne vittime di violenza e di cui la
Provincia è partner.
Il grafico 3. illustra, in termini assoluti, la composizione delle motivazioni nella scelta
della consulenza legale.
Motivo della consulenza
15
5
80
Lavoro
Famiglia
Grafico 4.
3
Violenza
Alcune considerazioni finali inducono a dover riflettere sul calo dei contatti registrati
nel corso del 2009. Infatti l’anno scorso, nello stesso periodo, il numero totale delle
persone che hanno contattato il servizio di consulenza erano state 164, contro le 100 di
quest’anno. Se proviamo a ricercarne le cause possiamo ipotizzarne principalmente
due. La prima, più semplice ed immediata, è la scarsa diffusione e pubblicizzazione che
del servizio è stata fatta negli ultimi mesi. La seconda motivazione, forse più
complessa, crediamo possa trovare la sua spiegazione nell’apertura del Centro
antiviolenza provinciale, avvenuta il 5 novembre del 2008, ma divenuto operativo
solo a gennaio di quest’anno. Probabilmente alcuni contatti che prima venivano presi
direttamente dal servizio di consulenza adesso si indirizzano verso il Centro. Se, infatti,
analizziamo i dati degli scorsi anni, ci accorgiamo che alcune consulenze effettuate per
motivi familiari nascondevano all’interno fattori derivanti da atti di violenza subiti in
ambito familiare. E’ vero quindi che molte telefonate di contatto con gli operatori, per
un appuntamento con il servizio, non svelavano palesemente situazioni di violenza,
mentre nel contatto personale con il team di avvocati si sono rivelate essere situazioni
legati alla violenza, situazioni che non erano state espresse al momento della
definizione dell’appuntamento.
Va ricordato inoltre che il servizio di consulenza legale è soggetto al sistema di
gestione della qualità ISO 9001:2000 – RINA Certificato n. 18967/08/S. Pertanto ad
ogni utente viene fornita, a fine colloquio, una scheda (qui di seguito riportata) in cui si
chiede di rispondere, in forma del tutto anonima, ad alcune semplici domande. Nel
corso del 2009 sono state raccolte 64 schede. Di seguito sono riportati i risultati.
Molto
Soddisfatti
Soddisfatti
Insoddisfatti
Molto
insoddisfatti
☺
Nel primo contatto telefonico con il
servizio il suo problema è stato
puntualmente individuato?
43
23
La qualità dell’accoglienza/ascolto è
stata adeguata al suo caso?
47
15
2
Il servizio ricevuto ha contribuito a
risolvere il suo problema?
37
20
3
E’ stata rispettata la puntualità?
40
21
1
Grado di soddisfazione complessivo
41
19
1
2
1
Come è venuta a conoscenza del servizio Con.Le.Donne ?
Sindacato, Biblioteca, Amici, Internet, medico di famiglia, Il Secolo XIX, Comune di Voltri, CIP di Chiavari,
Comune di Busalla, Tribunale di Genova, Provincia di Genova, ASL 3, CIP Genova
4
Se lo desiderate, Vi preghiamo di annotare eventuali commenti od osservazioni, ritenute
opportune ai fini del miglioramento del servizio fornito.
Pubblicazione degli elenchi degli avvocati che fanno gratuito patrocinio
Maggiore divulgazione del servizio
Raccogliere dati, nominativi delle terze parti citate, farne statistiche e pubblicarle per scopi
dissuasivi
Estendere il servizio anche nel Tigullio
Come si evince facilmente dall’analisi delle schede, la stragrande maggioranza degli
utenti si ritiene molto soddisfatto e/o soddisfatto del servizio reso, a partire dal primo
contatto telefonico sino al grado di soddisfazione complessivo del servizio. Infine, nella
riunione annuale di coordinamento con tutti gli avvocati che svolgono attività presso il
servizio, è stata rilevata la necessità di effettuare, a partire dal 2010, un’analisi delle
consulenze effettuate. In forma del tutto anonima verranno rilevate la rispondenza tra
la motivazione alla consulenza fornita nel primo contatto telefonico e la motivazione
offerta al legale, in sede di colloquio, al fine di valutare l’effettiva congruità tra il primo
contatto telefonico e la consulenza resa. Inoltre è stato predisposto una scheda in cui i
legali possono annotare osservazioni e spunti di riflessione sui casi affrontati,
prendendo nota di quei casi che hanno una prosecuzione al di là della consulenza legale
offerta dal servizio.
Complessivamente i risultati ottenuti, sottolineano l’importanza sociale del servizio,
in quanto servizio trasversale, soprattutto se questo è chiamato a rispondere alle
molteplici esigenze delle categorie più svantaggiate.
5