guida sintetica - Formazione ISTAT

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guida sintetica - Formazione ISTAT
GUIDA SINTETICA
di
Statistics eXplorer
I grafici di Statistics eXplorer
L’applicazione, nella sua versione iniziale di default, presenta contemporaneamente 3
grafici dinamici sulla stessa pagina web. Le tre rappresentazioni grafiche rappresentate sono solo 3
delle 9 possibili rappresentazioni grafiche che Statistics eXplorer (d’ora in poi denominato “StX”)
mette a disposizione dell’utilizzatore. Si può ingrandire ogni grafico sull’intera pagina cliccando
sull’icona quadrata con 4 frecce in alto a destra di ciascun grafico. Cliccando di nuovo sulla stessa
icona si torna alla visualizzazione iniziale a 3 grafici.
Le tre rappresentazioni presenti nella versione iniziale di StX sono le seguenti:
in alto a sinistra c’è la mappa tematica, ovvero una cartina dell’Italia con le varie regioni
“colorate” a seconda dei valori assunti dalla variabile presente nel menu verticale in basso
a sinistra della mappa; tale menu verticale, come per gli altri grafici, riporta l’elenco delle
variabili che è possibile rappresentare nel grafico che gli sta accanto. Accanto a tale menu è
presente, inoltre, la legenda dei colori, che è possibile modificare a piacimento, creando
nuove classi (e colorando, quindi, in modo diverso le regioni) per la variabile oggetto di
studio.
in alto a destra è presente lo scatter plot, ossia un grafico su coordinate cartesiane nel quale
è possibile rappresentare fino a 5 variabili contemporaneamente:
 una sull’asse delle ascisse (quello orizzontale), menu orizzontale in basso, sotto
l’asse delle ascisse;
 una sull’asse delle ordinate (quello verticale), menu verticale a sinistra, vicino
all’asse delle ordinate;
 un’altra variabile è rappresentata dalla grandezza dei cerchi che rappresentano le
varie regioni (menu sopra lo scatter plot);
 una quarta variabile è data dal colore dei cerchi e tale variabile coincide con la
variabile presente nella mappa tematica appena illustrata;
 la quinta variabile presente è il tempo (sempre che i dati caricati siano una serie
storica) e tale variabile è gestita dal menu in fondo alla pagina web (le tre frecce in
basso a sinistra).
nella parte inferiore della pagina vi è, infine, il grafico delle distribuzioni; tale grafico è un
metodo alternativo per rappresentare una delle variabili degli altri grafici. In particolare
l’Italia viene suddivisa nelle 5 classiche ripartizioni geografiche (Nord-ovest, Nord-est,
Centro, Sud e Isole) e per ogni ripartizione vengono presentati i dati relativi alle regioni che
compongono tale ripartizione, dando l’idea del range di variazione (differenza tra minimo
e massimo) della variabile in esame per ciascuna ripartizione.
Per ognuno dei tre grafici è possibile attivare il menu in fondo alla pagina, che mostra
l’evoluzione nel tempo delle variabili nei vari grafici contemporaneamente. Tramite i citati menu
vicini ai grafici è possibile, inoltre, cambiare la variabile rappresentata nei grafici stessi. Nel caso
dello scatter plot è possibile cambiare, tramite i menu che “circondano” il grafico, tre delle variabili
in esso rappresentate.
Come detto, i grafici citati sono solo tre delle nove possibili visualizzazioni che StX mette a
disposizione dell’utente. E’ possibile visualizzare gli altri grafici disponibili cliccando sul loro
nome, che compare sopra il grafico stesso. Ecco una lista delle altre possibili visualizzazioni a
disposizione:
in alto a sinistra, accanto alla mappa tematica, è possibile visualizzare lo scatter matrix;
quest’ultimo non è un grafico ma un insieme di grafici che analizza la possibile
correlazione tra tutte la variabili precedentemente selezionate, ovvero se al variare di una
variabile l’altra varia in un senso o nell’altro; la correlazione è positiva se all’aumentare di
una variabile aumenta anche l’altra, negativa se all’aumentare di una variabile l’altra
diminuisce o viceversa. Sono presenti, in particolare, una serie di rettangoli, ciascuno dei
quali evidenzia l’incrocio tra due variabili. Se è presente una correlazione positiva
(significativa o meno) tra le variabili presenti nel “rettangolo” quest’ultimo è colorato in
verde, se tale correlazione (significativa o meno) è negativa il rettangolo è colorato in rosa; è
inoltre presente una miniaturizzazione dello scatter plot corrispondente. Cliccando sui vari
rettangoli si ottengono, a destra, i relativi scatter plot (vedi sopra), che illustrano sul piano
cartesiano la relazione tra le variabili del “rettangolo” stesso.
in alto a destra, accanto allo scatter plot, è presente anche il table lens; tale grafico, o meglio
insieme di grafici, propone una serie di grafici a barre relativi alle variabili
precedentemente selezionate. Non sono riportati i nomi delle regioni cui i dati si
riferiscono. Per individuare a quali regioni si riferisce ciascun dato bisogna selezionare
sulla mappa a destra una regione (o anche su un altro grafico il dato riferito ad una regione
particolare) e sul table lens apparirà il nome della regione evidenziata. Per evidenziare più
regioni allo stesso tempo basta effettuare una selezione multipla premendo il tasto “Crtl” e
cliccando sulle regioni che via via si vogliono evidenziare. La particolarità di questo
insieme di grafici è quella che, cliccando in alto sul nome della variabile, si ottiene
l’ordinamento di tutti i grafici a barre condizionato dai dati della variabile prescelta,
ottenendo così inoltre la posizione della regione nelle “graduatorie” riferite a più variabili.
accanto a questo grafico è presente la tabella dati, che riporta per ogni regione i dati di tutte
le variabili precedentemente selezionate.
in basso, oltre al grafico delle distribuzioni già illustrato, è presente o l’istogramma o il
grafico a barre (pulsante “istogramma”), che rappresenta i dati con i classici rettangoli
proporzionali ai valori della variabile analizzata.
vi è quindi l’istogramma temporale. Tale grafico è di default vuoto e si “popola” di dati
solo quando viene evidenziata una regione in particolare. Una volta scelta una regione
(cliccando col mouse sopra la stessa), per esempio sulla mappa tematica, appaiono i dati
riferiti alla variabile scelta nei vari anni presi in esame.
è presente inoltre, la serie storica. In tale grafico sono rappresentati gli andamenti della
variabile nei vari anni per tutte le regioni italiane. Di default tali linee sono rappresentate in
modo quasi indistinto, solo una volta evidenziata la regione o le regioni appaiono i
rispettivi andamenti con un tratto più spesso, in modo da poter seguire l’evoluzione
temporale della variabile nella regione o nelle regioni che interessano.
infine, l’ultimo grafico presente è quello delle coordinate parallele. In tale grafico si
possono leggere i dati riferiti alle varie regioni (solo evidenziando, al solito, una o più
regioni) delle variabili precedentemente selezionate. Con un tratto marcato verde è
disegnata la linea che raggruppa le medie di ciascuna variabile, per effettuare confronti con
i dati della regione o delle regioni che si stanno analizzando in particolare. Le linee relative
alle varie regioni non vanno interpretate come “andamenti”, come nel precedente caso,
poiché legano dati riferiti a unità di misura diverse tra loro ma tutti riferiti allo stesso arco
temporale; tali linee rappresentano, quindi, il/i profilo/i della regione o delle regioni per
tutte le variabili selezionate.
I pulsanti di scelta rapida (in alto a destra)
Per mezzo dei pulsanti di scelta rapida si può accedere rapidamente a una selezione dei
comandi presenti nei menu in alto a sinistra.
Il primo pulsante disponibile è il pulsante “Dati”. Attraverso tale funzione si possono
visualizzare altri indicatori, oltre a quelli già visibili di default.
Per visualizzare ulteriori variabili, già comunque caricate su StX, bisogna eseguire una serie
di operazioni. Una volta cliccato sul menu “Dati” si deve cliccare sul sottomenu “Aggiungi
indicatori”. Apparirà una schermata nella quale, oltre a tutti gli indicatori già presenti su StX, sono
presenti, in basso, una serie di categorie di indicatori; ovvero indicatori sulla Salute, sul Benessere
economico/povertà, sull’Istruzione e formazione ecc.. Una volta selezionata una categoria di
interesse si scelgono all’interno di essa gli indicatori che si vogliono importare nel sistema, che
possono essere anche tutti gli indicatori presenti per ciascuna categoria. Per scegliere gli indicatori
si dovrà biffare la casella presente accanto al nome di ciascuno di essi ovvero il comando “Tutti”
per selezionare tutti gli indicatori della categoria prescelta.
Una volta scelti gli indicatori da importare e definito l'intervallo temporale si clicca
sul comando “importa” e i nuovi indicatori appariranno sul menu principale. Fatto questo
si biffa il quadratino posto sotto la dicitura “indicatori precaricati”, per biffare nuovamente
tutti gli indicatori appena inseriti. Se non si esegue tale seconda biffatura il sistema non carica
gli indicatori che si sono selezionati. Ultima operazione da compiere è quella di cliccare sul comando
“importa” in arancione in basso a destra e il sistema importerà gli indicatori che si è scelto di aggiungere.
Una volta eseguite tutte queste operazioni si potranno visualizzare i grafici descritti in
precedenza utilizzando tutte le variabili “importate” nel sistema.
Accanto al pulsante “Dati” vi è il pulsante “Territori”. Attraverso tale pulsante,
selezionando o deselezionando le ripartizioni territoriali italiane, si possono includere ovvero
escludere queste ultime dai grafici.
Il terzo pulsante, “Lista dati”, permette di visualizzare, per una regione che si è evidenziata
sulla mappa tematica o in un altro grafico, tutte le informazioni statistiche relative agli indicatori
precedentemente selezionati. Cliccando su tale pulsante compare una tabella statistica che presenta
a sinistra il nome delle variabili e a destra il valore che la variabile ha nella regione in questione e
la sua unità di misura.
Il quarto pulsante, “Categorie”, rientra nella serie di funzioni particolarmente complesse di
StX di cui si parla nel paragrafo successivo e non adatte a un pubblico di studenti di scuole
secondarie di secondo grado, per cui si ritiene opportuno che gli insegnanti non ne tengano conto.
Col pulsante successivo, “Stile linea”, si possono modificare gli stili delle linee utilizzate da
StX per seguire in maniera più chiara gli andamenti nei grafici delle diverse regioni evidenziate nel
grafico stesso.
Il penultimo pulsante della barra superiore, “Ind. Filtro”, permette di utilizzare dei filtri
sulle varie variabili elencate facendo scorrere i cursori sulle linee sottostanti ciascuna variabile.
Scorrendo i cursori presenti si possono escludere (temporaneamente) dall’analisi le regioni che
hanno valori minori o maggiori di quelli impostati per mezzo dei cursori. Tramite tale comando si
possono così prendere in considerazione solo alcune regioni e non altre, in base ai limiti impostati.
Si possono anche escludere dall’analisi le regioni in base a una combinazione di filtri su più
variabili.
L’ultimo pulsante presente, “Ind. Scelto”, consente di selezionare le variabili che si vuole
inserire nell’analisi ovvero escludere da essa.
I menu comandi (in alto a sinistra)
Passiamo ora ai menu in alto a sinistra della pagina web. Il menu “File” contiene a sua
volta 5 comandi. Per il primo comando “Gestisci dati” si rimanda, per la spiegazione, all’identico
pulsante “Dati” in alto a destra, pulsante illustrato nel paragrafo precedente.
Vi è poi il comando “Salva i dati”, attraverso il quale si possono esportare i dati visualizzati
in StX. Si possono scegliere due formati per scaricare tali dati: uno è un formato speciale del
formato testo generico, studiato appositamente per StX (qui denominato “eXplorer Unicode”),
ovvero si può scegliere il formato testo “classico”, scegliendo indifferentemente le due opzioni
“Tabella verticale” o “Column list”.
Le ultime tre funzioni del menu “File” (“Categorie”, “Ordinamento indicatori” ed
“Elaboratore dati”) sono particolarmente complesse e non adatte a un pubblico di studenti di
scuole secondarie di secondo grado, per cui si ritiene opportuno che gli insegnanti non ne tengano
conto. A titolo esemplificativo l’ultima funzione, “Elaboratore dati”, permette di calcolare
combinazioni lineari o non lineari degli indicatori presenti su StX, combinandoli tra loro in
maniera anche molto articolata.
Il secondo menu in alto a sinistra, “Opzioni” contiene a sua volta 7 comandi:
il primo comando, “Lingua interfaccia”, permette di cambiare la lingua dell’interfaccia di
StX, anche se gli indicatori rimangono in ogni caso in italiano;
per il secondo comando, “Stile linea”, si rimanda al pulsante di ugual nome illustrato nel
paragrafo precedente;
ugualmente il comando “Gruppi e territori” è presente anche tra i pulsanti di scelta rapida
in alto a destra col solo nome di “Territori” e anche stavolta si rimanda al paragrafo
precedente;
anche il quarto comando, “Filtro Indicatore” e il quinto, “Selezione Indicatori”, sono
presenti tra i succitati pulsanti di scelta rapida descritti nel paragrafo precedente;
il sesto comando, “Legenda Colori”, contiene a sua volta due sottocomandi: il comando
“Mostra/Nascondi legenda”, che permette di far sparire o apparire di nuovo la legenda dei
colori presente nella mappa tematica in alto a sinistra, e il comando “Opzioni”, attraverso il
quale si può cambiare la scala cromatica utilizzata nei vari grafici ovvero aggiungere una
propria scala cromatica;
il settimo comando, “Mappa”, rimanda a sua volta a 4 sottocomandi:
 col comando “Strumenti di navigazione” si possono togliere o reinserire gli
strumenti di navigazione dalla/nella mappa tematica (tali strumenti permettono di
ingrandire, rimpicciolire o spostate la mappa stessa);
 il comando “Mappa” permette di scegliere tra alcune opzioni riguardanti
quest’ultima (la trasparenza dei colori, la presenza della legenda ecc.);
 col comando “Grafico a torta” si possono inserire dei piccoli grafici a torta sopra
ogni regione della mappa, nei quali rappresentare ulteriori variabili;
 il comando “Parametri” permette di inserire dei piccoli istogrammi sopra ogni
regione della mappa nei quali rappresentare nuovamente, come per i grafici a torta,
ulteriori variabili.
Il terzo menu in alto a sinistra, “Visualizza”, contiene quattro comandi. Il primo comando,
“Dettagli della selezione” equivale al pulsante di scelta rapida “Lista dati” descritto nel paragrafo
precedente. Il secondo comando, “Cambia layout”, permette di cambiare la disposizione dei
grafici sullo schermo. Col terzo comando, “Indice dei temi”, si può eliminare o reintrodurre la
vista sulla colonna di destra, che contiene l’indice dei temi e il menu per creare le “storie” di StX
(vedi paragrafo successivo). Il quarto e ultimo comando, “Modalità di presentazione”, permette di
ingrandire o rimpicciolire i nomi delle variabili rappresentate nei vari grafici di StX.
L’ultimo menu, “Guida”, contiene a sua volta tre comandi. Il primo di essi, “Online Help”,
rimanda alla guida completa a tutti i comandi e i menu di StX (in inglese). Il secondo comando,
“Informazioni”, fornisce alcune caratteristiche tecniche dell’applicazione web. Il terzo e ultimo
comando, “Carica dati da excel”, rimanda al menu della guida in inglese contenente istruzioni
dettagliate sul modo di caricare propri dati in formato Excel su StX (possibili fogli Excel “tipo” da
inserire, caratteristiche dei file da inserire a seconda dei territori che si stanno analizzando ecc.).
Come creare le storie in StX
Cosa sono le “storie” di StX? Sono delle brevi narrazioni create dall’utente a commento dei
grafici e rappresentano un ottimo strumento per un’analisi condivisa e collaborativa dei dati. Si
possono corredare tali narrazioni di link a grafici creati di volta in volta per illustrare i concetti che
si stanno descrivendo. Per creare le “storie” con StX si devono utilizzare i pulsanti in basso a destra
della pagina web.
Il pulsante per creare una nuova storia è, come dice il suo nome, “Crea”. Cliccando su tale
pulsante compare una schermata che chiede di scegliere tra “storie standard” (storie che si intende
condividere con altri utenti e/o che contengono anche dati caricati in StX dall’esterno) e “storie
interne” (ovvero storie che si utilizzeranno solo nella versione presente di StX e/o che non
contengono dati esterni all’applicazione).
Scegliamo una storia standard, di cui consigliamo l’utilizzo. Nella finestra che si apre vi è
la possibilità di biffare la casella “solo dati visibili”. Biffando su tale casella si escludono
dall’analisi statistica i territori che sono stati filtrati e quindi già esclusi in precedenza. Il passaggio
successivo è quello di scrivere il titolo della nuova storia, il suo autore e l’organizzazione cui
quest’ultimo appartiene. Fatto questo e cliccato su “Avanti” si arriva alla schermata attraverso la
quale si può scrivere la storia stessa. La storia può avere una sola sezione o più sezioni. Col
comando nella parte superiore del pop-up si possono aggiungere altre sezioni alla storia. Nel caso
la storia sia composta da più sezioni si devono scrivere i titoli di ciascuna sezione.
A destra del pop-up si può scrivere materialmente la storia, utilizzando semplici elementi
di editing, quali il tipo di carattere, la sua grandezza e il suo colore. Vi è anche la possibilità di
sottolineare i caratteri, di scriverli in grassetto o in italico. Si possono, infine, aggiungere al testo
degli elenchi puntati (ultimo pulsante a destra).
A sinistra del pop-up vi è il pannello degli “snapshot“. Tali snapshot sono delle istantanee
(fotografie) dello schermo per come appare al momento della “foto”, ovvero con il/i grafico/i
visualizzato/i in quell’istante. Il pulsante “snapshot” permette di “fermare” tale schermata e di
utilizzarla all’interno della storia. Si può decidere di “scattare” tali snapshot via via che si creano
nuovi grafici e si scrive la storia, nei suoi vari capitoli. Ovvero si possono scattare le snapshot tutte
insieme all’inizio, prima di cominciare a scrivere la storia, e poi si possono inserire tali snapshot
nella storia tramite il comando apposito.
Come fare, quindi, per inserire le “foto” all’interno delle varie storie? A tale scopo si deve
utilizzare il comando “Snapshot”, posto sopra lo spazio adibito alla scrittura. Prima di far questo si
deve evidenziare la parola o le parole che sono legate alla “foto” che si vuole allegare. Fatto questo
si clicca sul suddetto comando “Snapshot” e si sceglie quale snapshot va inserita in corrispondenza
della/delle parola/e evidenziata/e in precedenza.
Nello stesso modo cliccando sul comando “URL”, accanto al comando “Snapshot”, si
possono inserire dei collegamenti ipertestuali legati alla/e parola/e evidenziata/e. Si scriverà tale
link nell’apposito spazio che compare una volta cliccato il comando “URL”.
La storia si può, quindi, modificare col comando “Modifica”, eliminare col comando
“Cancella” e salvare sul computer col comando “Salva”. Il comando “Apri” permette di aprire
nuovamente una storia creata e salvata nel proprio computer in una sessione di lavoro precedente
all’attuale.