Un - Fretum Gallicum
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Un - Fretum Gallicum
ANNO 6° N.6 DICEMBRE 2000 • SPED. IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 • FILIALE DI CA. UFF. PACCHI PERIODICO EDITO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI SCAUTISMO RAIDER “ASSORAIDER” http://arcobaleno.assoraider.it Associazione Italiana di Scautismo Raider “ASSORAIDER” Sede Centrale: 00040 Pomezia (RM) Via Cavour, 28/B Tel.06 91604922 Fax 06 9122550 http://www.uni.net/assoraider Casella posta elettronica: [email protected] Casella posta elettronica interna: [email protected] http://arcobaleno.assoraider.it Redazione e amministrazione: 09127 Cagliari Via Liguria, 82 Tel. Fax 070 281802 e-mail: [email protected] ARCOBALENO è dedicata ai giovani e a tutti coloro che intendono reagire al dilagare di egoismi e vogliono dimostrare la possibilità di una fraternità mondiale come quella scaut. La rivista contiene inserti riservati ai lupetti, esploratori ed esploratrici, rover e, nautici. ARCOBALENO vuole assolvere alla funzione di collegamento fra tutti gli iscritti all’associazione nonché con i genitori dei più giovani iscritti perché seguano quanto viene offerto ai loro figli in fatto di formazione del carattere del futuro cittadino. Anno 6° - Numero 6 Autorizzazione del Tribunale di Cagliari n. 24 del 23.06.1995 Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Cagliari - Ufficio pacchi Direttore Responsabile: Francesco Cerlienco Direttore di Redazione: Antonello Simonetti Capiredattori: Martina Piano - 09047 Selargius (CA) Via San Martino, 49 - Tel. 070 851311 Giorgio Meo - 00155 Roma (RM) Via Giacomo Bove, 9 - Tel. 06 5754519 Flavio Mingrone - 88811 Cirò Marina (Kr) - Via Lombardia, sn Tel. 0962 370362 - e-mail: [email protected] Silvia Iacono - c/o Assoraider Cagliari 3 09129 Cagliari - Via Berna, 4 Tel. 070 300996 - 0338 1364112 Progetto grafico e realizzazione: S&D sas - 09127 Cagliari Via Liguria, 82 Tel. 070 281802 Illustrazione copertina: Giorgio Meo Stampa: LITHOSgrafiche srl - 09122 Cagliari Via Garigliano, 11/13 Tel. 070 275132 Questo numero è stato consegnato alla stampa il 30.11.2000 La tiratura di questo numero è di 2.500 copie Arcobaleno è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider. Tesseramento annuale L. 50.000. Il pagamento si può effettuare tramite posta con versamento sul c/c postale n. 35246008 intestato ad ASSORAIDER Impegnano la responsabilità della rivista solamente gli editoriali e gli articoli non firmati. Per gli articoli firmati la responsabilità rimane all’autore. La riproduzione di articoli, foto e disegni pubblicati su questa rivista è ammessa a condizione che ne venga citata la fonte. Il materiale inviato ad Arcobaleno non si restituisce. ovunque si deve vivere in fratellanza scaut I l significato di un raduno scaut, sia esso un’uscita di Pattuglia, una gita di Sezione un Campo Nazionale o un Rovermoot; è nella vita di una associazione scaut quello di verifica di: metodo, vitaAlla fine di quest’anno 2000 in cui lità, capacità organizzativa, affiatamento l’Assoraider ha compiuto tra le varie Unità. Esso infatti non può riu35 anni; il saluto che Arcobaleno/Raid scire bene se non vi è collegamento tra vuole inviare e‘ diretto a tutti i Centro e Periferia, se i programmi hanno componenti dell’Assoraider ed alle lacune, se tra tutti i partecipanti non regna loro famiglie. A questo numero di una vera Fraternità Scaut. Il Raduno Scaut è dunque una grande proArcobaleno, fara‘ seguito -entro va per una associazione e segna sempre l’anno- un numero speciale di Raid un momento caratteristico della sua storia, interamente dedicato agli scritti, piu‘ assumendo ogni volta un diverso particosignificativi, del nostro Fondatore lare significato. Essere scaut è un impeAldo Marzot. Quelli che verranno gno serio che implica ogni nostro sforzo saranno anni di nuove sfide e nuove per avvicinarci sempre più agli ideali preattivita‘ ed Arcobaleno/Raid ringrazia fissati dal Fondatore. Non è di certo semtutti i collaboratori per l’apporto che pre facile agire disinteressatamente a vanhanno dato e sicuramente taggio degli altri, non è cosa priva di sacrificio compiere il proprio servizio quando continueranno a dare alle nostre questo costa rinunce e impegno, non è riviste. Buona Caccia e Buon Vento da cosa di certo piacevole affrontare l’indiffetutti noi di Arcobaleno. renza o la derisione di chi non è in grado di capire e apprezzare gli ideali del nostro movimento. Ma essere scaut è bella cosa. La vita dello scaut non è vita inutile e vuota. La fratellanza che ci unisce è motivo di gioia e le imprese che compiamo sono ARCOBALENO 1 fonte di ricordi che non si cancelleranno più. Bello è inoltre provare un vero sentimento di riconoscenza per i nostri capi che su questa strada ci hanno indirizzato e ci sostengono, senza pretendere riconoscimenti e ringraziamenti. È una fortuna essere scaut perché si ha la certezza di poter trovare sempre qualcuno che nei momenti difficili ci può capire e aiutare. Il “Rovermoot” è l’incontro di tutti i Rover e Scolte, tangibile dimostrazione della fratellanza che ci lega e affermazione degli ideali che ispirano lo scautismo. La fratellanza scaut, sancita da un preciso punto della nostra “Legge”, è uno dei fondamenti del nostro movimento in quanto solo con la maggiore unità d’intenti e con la reciproca comprensione e aiuto sarà possibile allo scautismo affermarsi sempre più e continuare nel mondo la missione che con umile presunzione si è assunto. Non sono i grandi discorsi che ottengono le conversioni a un’idea, ma bensì il modo in cui si comportano coloro che questa idea professano. Se non c’è comprensione e fratellanza tra noi siamo fuori dal sentiero che B. P. ci ha indicato. Pertanto non solo col “Rovermoot” la fratellanza scaut deve essere affermata, ma deve essere vissuta tutti i giorni, in tutte le nostre attività e in tutti gli incontri di gruppi di scaut. Scaut di diverse sezioni, di diverse associazioni, di diverse nazioni devono potersi incontrare liberamente ed in fraternità, perché è cosa utile sia alla preparazione che alla formazione di tutti. Gli incontri, gli scambi di esperienze tra tutti, il rafforzamento della fraternità e amicizia che ci legano sono l’unico e vero collante del nostro movimento. Ovunque si deve vivere in fratellanza Scaut! Buona Caccia e Buon Vento da noi di Arcobaleno 2 ARCOBALENO editoriale ... brrr, che freddo che fa !!! Ormai Mi trovi su INTERNET l’inverno è arrivato. http://arcobaleno.assoraider.it Sono sicura che la vostra pelliccia si è fatta A cura del Raid Net più folta e che le vostre orecchie sono ben della Sezione di Cagliari 2, tese ad ascoltare i rumori della giungla. Qui in Arcobaleno entra in Rete. Buona navigazione redazione ci stiamo dando da fare per darvi e per informazioni: vari spunti su come passare il tempo nelle [email protected] fredde sere invernali e anche durante le uscite di branco. La redazione In questo numero potere trovare degli articoli che vi spiegano come andare avanti nella pista del lupetto, immagino che molti di voi saranno impazienti di aprire gli occhi sulla giungla. Potrete trovare per il vostro quaderno di caccia la scheda che vi fa vedere le varie costellazioni, così alla prossima uscita di branco, ammirando il cielo stellato, riconoscete sicuramente le varie stelle, il grande carro, il piccolo carro, la stella polare, … . E tanti altri articoli ancora. Non mi resta che augurarvi Buona Caccia e che il favore della giungla vi accompagni. La redazione di Yaw JAW 3 Cuoco A vete fame? Avete voglia di qualcosa di veramente gustoso? Cosa c’è di più buono di un piatto cucinato da noi stessi? Oddio, forse è meglio la torta di mamma! Sicuramente, però, è più divertente prepararci da mangiare da soli. Allora indossiamo il grembiule della mamma e armiamoci di pentole e mestoli: dobbiamo preparare un buon pranzetto. Ed ecco alcune regole fondamentali: • obiettivo numero 1: non morire di fame! • seconda regola: a cucinarsi dovrà essere il cibo e… non noi, pertanto attenti al fuoco! • regola numero 3: sapere cosa si mangia; quindi frenate la fame ed evitate di addentare il vostro fratellino o il tavolo di casa. Preoccupatevi, invece, di sapere quali proprietà possiede il cibo che state cucinando (vitamine, proteine, carboidrati, ecc.); • regola numero 4: sapere come si usano gli elettrodomestici, perché sono utilissimi per un cuoco: nel frigorifero non si mettono i panni sporchi, né la lavatrice serve per frullare la frutta; come il frullatore non serve per arricciare i capelli; • regola numero 5: … forse non c’è nient’altro, o forse mi dimentico qualcosa, bo?!? Ecco, bisogna saper cucinare. Wow! Ecco a che servono pentole e padelle! Sapete farlo? Se si, siete a posto, altrimenti, non disperatevi, è facile imparare, basterà “spiare” la mamma e farsi dare da lei o dai vostri Vecchi Lupi delle piccole lezioni di cucina. Vedrete che presto saprete cucinare dei pranzetti, da leccarvi le labbra. Se seguirete queste regole fondamentali, vedrete che sarà semplicissimo “inforchettare” questa capacità. Ora vi lascio, vado a cucinarmi qualcosa perché sto morendo di fame. Buona Caccia, o meglio… Buon Appetito! Tatanka 4 JAW la pista del lupetto N ella notte in cui Mowgli venne presentato alla Rupe del Consiglio, agli occhi di Akela si presentava un Branco forte, unito, rispettoso della Legge, composto da lupi di varie età e con pellicce dalle diverse sfumature. Dal grigio dei lupi anziani a quello dei lupi di 23 anni che, pur essendo adulti e forti, non avevano ancora l’esperienza dei loro fratelli maggiori per affrontare da soli la preda. Infine, vi erano i cuccioli dal pelo morbido come un batuffolo e sempre sotto gli occhi attenti delle loro mamme. Come nel Branco di Mowgli, anche nei vostri vi saranno cuccioli, lupetti, lupi ad una o due stelle e lupi anziani. Tutto questo rende il vostro, un Branco forte e unito, proprio perché ognuno provvede ad aiutare il fratellino più piccolo a diventare esperto come lui, cioè a fargli fare un passo in avanti nella grande Pista d’Akela. La giungla è grande e affascinante e, sono sicuro, voi lupetti farete sempre del vostro meglio. Solo così potrete fare esperienze nuove e conquistare prede sempre maggiori. Ed è così, appunto, che il cucciolo, impegnandosi a seguire le orme della mamma, del babbo e di ogni altro Vecchio Lupo, potrà far diventare le sue zampe silenziose e forti, i suoi denti lucenti e taglienti, le sue orecchie tese ed attente a percepire il minimo rumore della giungla, i suoi occhi penetranti nel buio della notte. Buona Caccia, Tatanka JAW 5 realizziamo delle candele C ari Lupetti, oggi vi voglio far realizzare una coloratissima candela. Pensate che una volta le candele erano l’unico mezzo tramite il quale si poteva far luce nelle case, nei castelli c’erano dei candelabri giganteschi che venivano calati dai soffitti per mezzo di carrucole per poter essere accesi. La cera veniva usata anche per scrivete !!! Nell’antichità su tavolozze di cera si scriveva con pezzi di cera colorata, come noi usiamo le matite su un foglio da disegno. Ma che cosa ci occorre per metterci all’opera? Ci occorre della Paraffina, della Stearina e uno stoppino. La paraffina è un derivato dell’industria dei lubrificanti, mentre la stearina deriva dai grassi animali. La cera liquida prende la forma del contenitore nel quale la versate. Potete realizzare candele di qualsiasi forma usando vasetti di Yogurt, bicchieri di plastica, ciotole di coccio, formine per biscotti… . Prendi un vasetto di yogurt, chiaramente vuoto!!! Fai un buco al centro del fondo del vasetto e in questo infila lo stoppino. Salda lo stoppino sul fondo del contenitore con una puntina o una graffetta, tendi lo stoppino e fissalo dall’altra parte con uno spiedino di legno al quale lo legherai per tenerlo ben teso al centro del contenitore. Utilizza uno stoppino che sia proporzionato alle dimensioni della candela, perché se è troppo grosso bruciando farà una fiamma fumosa, se è troppo piccolo non riesce a bruciare bene, e la cera cola all’esterno. Ma ora che abbiamo il contenitore realizziamo la cera !! 6 JAW Sciogli a bagnomaria la paraffina e aggiungi in proporzione il 10-15% di stearina ( per 100 gr di paraffina 10 o 15 gr di stearina). Per colorare la cera una volta che è tutto ben sciolto, aggiungi pastelli a cera o colori a olio del colore che preferisci. Avrai così ottenuto una cera liquida e colorata che potrai versare nel contenitore che abbiamo realizzato prima. Aspetta che raffreddi tutto bene e poi avrai la tua bellissima e personale candela !!!! Se vuoi realizzare delle candele mangia fumo aggiungi alcune gocce di essenze profumate, se invece volete realizzare delle candele con colori diversi in più strati aspettate che il primo colore versato raffreddi completamente, poi riempi con cera di altro colore, otterrai così delle candele di vari colori ! Alla fine lucida la candela con un panno di flanella imbevuto di ammoniaca o di alcool. Mi raccomando, lupetti, per realizzare queste candele visti i materiali utilizzati fatevi assolutamente aiutare da una persona adulta !!!! Branco seeonee S iamo il Branco Seeonee di Quartu S.E. ed è bellissimo, grandissimo e simpaticissimo; è anche un po’ vecchietto perché ha già compiuto otto anni. Siamo trenta lupi divisi in cinque mute, abbiamo un Akela, una Bagheera e un Chil supermegagalattici. Ecco la storia del nostro branco. Nell’anno 1991/2 in occasione della gita di apertura a S. Cristina di Paulilatino sette lupetti, dell’allora Branco Ankus, contribuirono con il neo Akela alla nascita del Branco Seeonee. L’Akela Claudio Perra onorò il suo compito per ben tre anni, sostituito poi nell’anno 1995/6 da Nunzia Romano che portò avanti il branco per ben 3 anni. Nel Settembre dell’anno 1998/9 il branco Seeonee passa dall’attuale Akela....................... La nostra vita è molto movimentata: il gioco più amato dal branco è palla scaut (ci teniamo a sottolineare che Francesco Novo, capo della muta bruna lo ama più di tutti). Molti lupetti si sono aggiunti attirati dal nostro modo di vivere “da nomadi”!!! La nostra tana è ospitale grazie al disegno situato al fianco dell’entrata del consiglio di Akela. Speriamo che questo testo, abbia chiarito per filo e per segno le mille domande che voi lettori sicuramente vorrete farci. JAW 7 Uscita d’apertura D S. 8 JAW opo tanto riposo finalmente la prima uscita. I lupi si sono divertiti a parte il triste momento dell’addio al nostro Baloo (cogliamo l’occasione per ringraziarlo e salutarlo). Leggiamo direttamente le loro impressioni: In corriera siamo diventati pazzi perché quasi tutti si stavano “facendo addosso” dalle risate (Valentina) Io Alessandro sono andato in gita con gli scaut e mi sono divertito tanto. (Alessandro) Siamo andati con altri branchi e compagnie a S. Agostino dove abbiamo iniziato delle attività molto divertenti. (Sarah e Ennio) Nel pulman si stava mettendo a piovere perché dei lupetti stavano cantando. (Riccardo) All’ora di pranzo abbiamo mangiato normalmente. (Lorenzo) Abbiamo fatto tante attività. Spero di venire anche a quello del 2001 e anche a Agostino di Abbasanta... quelli a seguire. Buona Caccia. (Giulia) Abbiamo fatto tanti giochi, e abbiamo mangiato cioè pranzato e io me l’aspettavo e questo giorno è stato molto indimenticabile. (Lorenzo C.) Questo giorno mi sono divertito molto perché abbiamo fatto il grande urlo. (Paolo N.) Oggi ad Abbasanta mi sono divertito molto anche se avrei dovuto fare “tiro alla fune”. In questa gita sono venuti molti bambini nuovi che, a parte i “vestiti”, sembravano nel branco già da prima. (Fabrizio) Questa giornata è stata molto divertente (oltre al fatto che oggi se ne andata Baloo). (Paolo C. e Luisa) Questa giornata per noi è stata molto divertente anche se Baloo è andato via dal branco per cacciare. Comunque a parte questo triste motivo è andato tutto bene. (Silvia e Martina) Io mi sono divertita molto perché ho giocato con i miei amici in questa mi prima gita con gli scaut. (Ilaria) Questa giornata mi è piaciuta moltissimo perché è stata la mia prima gita scaut dove abbiamo giocando tutto il giorno e ci siamo tutti divertiti. (Carlotta) Per me questa giornata è stata molto movimentata e bella. (Fabio) Questo giorno mi è piaciuto molto perché mi sono divertito molto con i miei amici ed è stata la mia prima gita con gli scaut. (Gianluca) Purtroppo non abbiamo avuto il tempo per fare il fuoco di bivacco e raccontare le nostre barzellette. (C.) IL PLANETARIO 9 JAW E cco uno strumento che vi tornerà utile ogni volta che effettuerete una uscita di Branco con pernottamento. Potete chiedere ad Akela ed ai Vecchi Lupi che vi accompagnano, se la notte è particolarmente limpida, di farvi rientrare in tana un po’ più tardi del solito per poter osservare le stelle e imparare a riconoscere le varie costellazioni. Come vedete ci sono le costellazioni dell’emisfero australe e boreale, passando nell’altra “metà” del pianeta anche le costellazioni che si vedono cambiano. Buona… visione !!!! Tavole tratte da: “Il grande libro dello spazio” Mondadori Editore 10 JAW Buon Compleanno O ggi 28 ottobre abbiamo trascorso una riunione un po‘ speciale in quanto era il compleanno della nostra “vecchia” Akela. Abbiamo giocato, aperto i regali e mangiato la torta. La tana era tutta addobbata, c’era anche uno striscione (Auguri Akela). Abbiamo acceso le candeline, spendo la luce della tana e Akela ha soffiato forte, tanto che è volato lo zucchero a velo e ha fatto i capelli bianchi a Fabio, noi le abbiamo cantato “tanti auguri a te, tanti auguri a te”... Akela Primo Branco Seeonee - Sezione di Cagliari zucche, mostri, caramelle e tante risate per la festa di halloween D olcetto o scherzetto? Se non sbaglio è questo lo slogan di una festa assai attesa da molti bambini americani, la festa in cui tutti si travestono da esseri mostruosi per racimolare qualche dolcetto. Così anche noi del 1° Branco Seeonee, della sezione di Cagliari 2, in collaborazione con il 2° reparto, abbiamo organizzato la festa di Halloween. Tutti rigorosamente in maschera e mostruosi ci siamo avviati ai parcheggi di piazza M. Polo, dove si è dato inizio alle attività. I giochi erano organizzati per coppia, perciò, prima di tutto, abbiamo distribuito delle zucche di carta, alle quali mancava un pezzo; esploratori e lupetti dovevano cercare, fra di loro, quello mancante e ricongiungerlo. Formate le coppie inizia il divertimento: un’esilarante corsa con i sacchi (ruzzoloni a non finire!) tiro alla fune, ed infine la corsa alla zucca per vincerne il Zucche dai sorrisi orribili, contenuto (più di un chilo di caramelle assortite!). Dopodiché, tutti in tana a rifocillarsi per le calorie per- streghe sghignazzanti e terribili, dute con: torta al cioccolato, all’ananas, crostata di mostri deformati e temibili, frutta, patatine, pop corn, aranciata, coca cola e questa e‘ la notte di Halloween, biscottini! Insomma una festa che non ha niente da invidiare alla cuginetta americana! salviamoci dagli spiriti! Un ringraziamento particolare allo staff di Branco e di Reparto che si sono impegnati ad addobbare le varie stanze della sede con: festoni, palloncini e zucche; uno ancora più speciale a tutti i lupetti ed esploratori partecipanti, perché senza di loro, questa festa, non sarebbe stata così unica Akela e Bagheera del 1° Branco Seeonee 11 JAW Il gioco delle pulci giochiamo attorno al camino Il gioco delle pulci V i voglio spiegare come si gioca al classico gioco delle pulci. Vi occorrono le “pulci” che altro non sono che dei dischetti grandi quanto una moneta di colori diversi. Se non ne avete vanno benissimo anche le monete, quelle più leggere tipo quelle da 50 £ o da 10 £ . Ogni persona ha almeno tre pulci di un colore (giallo, blu, rosso,…). Occorre inoltre una bacchetta che permetta alle nostre pulci di saltare !!! Facendo leva su un lato della pulce la farete saltare per aria. Scopo del gioco è di mangiare le pulci degli avversari, ma come ? Saltando con la propria pulce proprio sopra la pulce avversaria!! Vince chi rimane in gioco da solo dopo che tutte le altre pulci sono state mangiate !!! x 12 JAW T r i s x x x P rendete un foglio di carta a quadretti e disegnate un quadrato con 3 quadretti per ogni lato. Il giocatore che inizia segnerà all’interno di un quadretto una X. L’avversario segnerà un cerchio fino a quando non avrete riempito il quadrato. Vince chi per primo riesce a mettere tre simboli uguali in fila sia in verticale, in orizzontale o in diagonale. Per rendere più difficile il gioco potete giocare a “tris” utilizzando quadrati più grandi in modo da dover mettere in fila 4, 5 , 6 simboli uguali. Jedi JEDI 13 decoriamo la sede I n un precedente numero di Arcobaleno vi abbiamo già parlato delle vostre sedi. Abbiamo spiegato come organizzare gli “Angoli di Pattuglia”, costruire vari oggetti utili e funzionali. Ora affrontiamo un argomento fondamentale: “Le Decorazioni Murali”. La sede di Reparto deve essere un luogo dove il Reparto possa svolgere in allegria le proprie riunioni, sarà bene quindi decorare mobili e pareti, curare gli accostamenti dei colori ed armonizzare tra loro i vari elementi. Una ottima soluzione per riempire una parete “vuota” è quella del pannello decorativo; una pittura di soggetto vario che occupi o tutto il muro o solo una parte di esso. Il pannello può servire a sottolineare la verticalità della parete, può evidenziare alcuni elementi architettonici come i pilastri o i “movimenti” del soffitto e delle pareti. La decorazione va realizzata in una posizione importante: davanti all’ingresso, nell’angolo del Consiglio di Reparto o comunque in un luogo dove possa richiamare l’attenzione di tutti. Molto importante è la scelta del soggetto, esso darà a tutti l’immagine del“vari animali di Pattuglia stilizzati” lo spirito del vostro Reparto: sarà ciò che i “motivi araldici” futuri esploratori ed esploratrici vedranno “pannello con vari elementi marinareschi prima di ogni altra cosa e ciò che il visitavalido per nautici” tore ricorderà della vostra sede. Potete “pannello con elementi a soggetto montano” ispirarvi ad argomenti di vita scaut o naturalistici, potete prendere l’idea da fotogra14 JEDI di reparto fie, illustrazioni, schemi o, meglio ancora cercare nella vostra fantasia qualcosa di straordinariamente semplice e sincero. È indispensabile che questa decorazione sia diversa dal solito “quadretto” inteso come fedele riproduzione della realtà a tre dimensioni. Il vostro pannello sarà più bello e moderno se vi limiterete alle due dimensioni senza tener conto della profondità e delle regole prospettiche. L’artista della Pattuglia dovrebbe prima di iniziare il lavoro, documentarsi non solo per il soggetto, ma anche sui vari stili pittorici di decorazione murale, avendo cura di osservare attentamente ’accordo, è un e fare suoi i sistemi degli caminetto finto, antichi romani, egiziani ed ma … riscalderà indiani. Gli esempi che prol’ambiente, appaponiamo in queste pagine rendo così come potranno, sicuramente, torun vero caminetto. narvi utili. Ricordiamo che Non è difficile preè fondamentale per la buopararlo. Si ritaglia na riuscita del vostro lavoro la cappa del camicurare la composizione dei netto della forma vari elementi anche se non indicata da un grande cartone intendiamo con questo dire ondulato, la si che “l’opera” deve essere dipinge di nero perfettamente simmetrica: (usando colore in vogliamo solo sottolineare polvere) sui due che gli elementi vanno ben lati, poi la si fissa distribuiti nell’intera zona con delle grandi che dovete decorare. Per graffe a una cornice fatta di listelli di legno, dandole vedere se la composizione una forma rotondeggiante. La cornice, completa è equilibrata prendete il con la cappa, viene fissata in un angolo della Stanbozzetto che certamente za. Per fingere l’esistenza del fuoco, si prende un avrete fatto e guardatelo al panchettino molto basso, dipinto anch’esso di nero, contrario: se anche così e fissato accanto al muro. Si ammucchiano sul pannon sembrerà troppo carichetto dei ceppi e si mette in mezzo, semi nascoco da un lato e troppo poco sta, una lampadina rossa. Sopra i ceppi si pone un dall’altro potrete cominciapezzo di cellophane sgualcito e di forma irregolare re tranquillamente il lavoro. a fingere la fiamma che si sprigiona dai ceppi e … Una volta deciso il soggetattenti al fuoco ! to riportatelo molto stilizzato sulla parete e cominciate IL CAMINO D JEDI 15 a studiare i colori: non è necessario restare legati a colori realistici ma è indispensabile accostarli per armonia o per contrasto. Per essere più sicuri consultate un qualunque libro di educazione artistica che saprà rispondere esaurientemente ai vostri interrogativi. Il pannello può essere realizzato sia direttamente sul muro sia su una tela, ben tesa, applicata al muro; sia su compensato delle dimensioni volute. Dopo aver preparato lo schizzo sulla parete e scelto i colori cominciate a stenderli in modo piatto, cioè riempiendo interamente le zone da pitturare senza sfumature di chiaroscuro. Come ultima fatica, quando il colore sarà asciutto vi consigliamo di contornare i vari elementi con una unica tinta (nero o altro) in modo da far risaltare meglio le linee ed evidenziare di più le figure. Spunti tratti da “Beau manoir” e “Le vainguer” illustrazioni di T. Manuguerra. “motivi decorativi geometrici” ALTRE DECORAZIONI Anche lanterne, trofei e lampadari, servono ad arricchire la sede di Reparto. La lanterna si realizza piegando nella maniera indicata (fig. 1) un foglio di cartoncino dorato o di vari colori. Si ritagliano con le forbici delle strisce parallele, si spiega il foglio e si forma la lanterna saldandone il collo con delle graffe (fig. 2). Usando dei grandi fogli di carta sottile, non piegata, tagliata in strisce con una lama bene affilata, si ottengono delle lanterne veramente belle. Trofei di caccia e lampadari possono servire per la decorazione delle pareti. Con legno dipinto si può fingere un trofeo di corna (fig. 3), bottino di caccia. Con il cartone dorato ritagliato con attenzione si possono realizzare dei corni di caccia (fig. 4). I lampadari (fig. 5-6) si possono costruire con del filo elettrico di plastica, di colore nero, saldato a delle tavolette di legno applicate al muro; le candeline possono essere fissate su dei dischi di metallo leggero a fingere le coppe porta lampada. 16 JEDI Pirografo solare FIGURA 1 Per poter riprodurre accuratamente qualsiasi disegno, usate della carta quadrettata. La carta carbone è un buon mezzo per riprodurre il vostro disegno. FIGURA 2 La pirografia è l’arte di disegnare sul legno, bruciandolo con uno strumento caldo. Il calore del sole, messo a fuoco da una lente, può fare la stessa cosa. Costruite un semplice supporto che tenga fissa la lente, lasciandovi libere le mani in modo che possiate muovere il lavoro sotto il punto caldo. Il braccio del fermo, serve a mettere la lente alla giusta altezza. Fate su un foglio di carta il modello del vostro disegno e trasferitelo sul pannello di legno con la carta carbone. Mettete il pannello di legno sotto la lente, quindi ponete a Proteggete i vostri occhi con occhiali da sole molto fuoco la lente. Cominscuri. Il punto caldo è troppo luminoso per poter esseciate a muovere il re continuamente guardato con gli occhi. pannello, quando si Io ho usato un normale paio di occhiali da sole, comincia a vedere del sovrapponendovi un’altra lente scura. fumo. Muovere molto Harold Jackson (Da Boys’ Life) lentamente, mantenendo il punto caldo sulla linea. Se vi fermate, qualsiasi sia la causa, togliete immediatamente la lente. RAGGI Dopo aver bruciato il legno, spalmate SOLARI LENTE sul pannello una vernice chiara. IMPORTANTE! FIGURA 3 Il braccio del fermo, permette di mantenere ferma la lente nella giusta posizione. Una lente con circa 10 cm. di distanza focale, va molto bene per un pirografo solare. RAGGI CONCENTRICI 10 cm di lunghezza focale PANNELLO JEDI 17 giochiamo con la topografia M ateriale occorrente: carta topografica, foglio da disegno, striscioline di carta, matite, righello (per Pattuglia). Svolgimento: alle Pattuglie direte di eseguire la sezione, ricavabile dalle curve di livello, di un itinerario. L’esecuzione di questo tipo di lavoro può servire a vari scopi, ad esempio: verificare se un punto è visibile da un altro, verificare le pendenze che si incontreranno lungo l’itinerario della prossima gita, esecuzione di un rilievo geologico o botanico di un dato percorso. Il profilo semplice riguarda la sezione tra due punti uniti da una linea retta, e si esegue come da figura, rispettando anche la scala delle altezze. Il profilo spezzato riguarda la sezione tra due punti uniti da vari spezzoni di itinerario (esempio: il percorso di una gita che viene effettuata seguendo un normale sentiero, con tutti i relativi cambi di direzione). L’esecuzione del lavoro è praticamente la stessa per entrambi i tipi di profili; nel caso dello “spezzato” non si farà altro che costruire una successione di profili semplici. Si procede nel modo illustrato qui a fianco: A - Si uniscono i due punti sulla carta segnandovi una retta con la matita. B - Alla retta così ottenuta si affianca una striscia di carta sul cui bordo si segneranno le posizioni in cui le curve di livello intersecano perpendicolarmente la retta stessa (in luogo della carta si può usare un compasso a due punte). C - Su un altro foglio, preparato in precedenza con le varie altezze, si riportano i dati registrati sul pezzo di carta (o, con il compasso, le distanze prese ad una ad una dalla carta topografica), ogni distanza alla relativa altezza. D - Unendo i puntini (ottenuti sulle rette indicanti l’altezza portando sulle stesse le distanze misurate) si ha il profilo del terreno lungo la retta considerata. Per un profilo semplice il lavoro termina qui, per quello spezzato invece prosegue con i tratti successivi rilevati alla stessa maniera ed uniti assieme: il fatto che nella realtà non si trovino allineati non ha importanza ai fini della verifica di itinerario che si vuole ottenere. I profili altimetrici Articolo ed illustrazione di Giorgio Cusma da “Esperienze e Progetti N°34/81” 18 JEDI Il percorso U n modo pratico di presentare la relazione di un hike, è quello di “rettificare” il percorso, suddividendo lo stesso in vari segmenti. Come potete vedere nel disegno a fianco, si tratta di una scheda con più voci. Nella prima colonna a sinistra si segnano gli orari, dato che la relazione deve sempre portare la tabella di marcia. Nella seconda colonORA NOTE na si mettono gli schizzi delle cose incontrate o 9.10 osservate, in ogni tratto di strada. Nella terza colonna si mette il percorso. Come vedete, sono riportati i segmenti di strada rappresentati con i loro segni convenzionali e, naturalImpronte di animali mente in scala, inoltre in osservate fianco ad ogni tratto di strada vi è l’indicazione del nord così che ritaglian9.32 Stazione do ogni parte di cartina radio orientandola e avvicinandola alle altre, si possa ricostruire il percorso fatto. Nella quarta colonna va messo il rapporto o relazione generale. Questo tipo di relazione è adattisLinea simo quando non si ha alta una cartina e non si può tensione ricavare da essa il disegno. Naturalmente, aven9.55 do spazio a disposizione, si possono ampliare le voci del rapporto Si può aggiungere una colonna Passaggio a livello custodito con le distanze, osservazioni sul tempo, la natura, gli animali, i minerali, ecc. rettificato HIKE RAPPORTO In questa parte del percorso abbiamo osservato sulla sinistra un bosco di pini. A destra tracce di animali denotano che la zona è adibita a pascolo. La marcia è stata spedita A sinistra si nota una fattoria. Sulla destra una stazione radio. Più avanti passa una linea di alta tensione perpendicolarmente alla strada. A destra avallamento del terreno. Poco più avanti la strada è attraversata dalla linea ferroviaria. JEDI 19 scaut del mare 20 JEDI il salvagente del nautico U n fermafoulard semplice e facile da farsi è quello che vi proponiamo e che potrebbe essere adottato da tutto un reparto nautico: “il salvagente”. Per costruire questo fermafoulard occorre un anello di legno del diametro di circa 4 cm. ricoperto da un tessuto qualunque, un cordoncino di cotone, un nastro adesivo o scotch colorato ed una fettuccia di lana. Facilissima è la sua costruzione. Voglia di strada VOGLIA DI STRADA 21 DOMENICA 11 GIUGNO 2000 CHIUSURA DELL’ANNO SCaUT A LA SPEZIA Salve, sono uno dei fantastici rover della mitica compagnia North Dragon della famosissima “ma dove?!” sezione di Cantu‘, in provincia di Como “dove vissero Renzo e Lucia, per intenderci!”. Vi scriviamo per narrarvi una storia, realmente accaduta, e che speriamo non accada anche a voi… Le foto sono degli Esploratori del Reparto Ermes 22 VOGLIA DI STRADA E anche quest’anno è finito e, tirando le somme, è stato un anno esplosivo! Siamo in tanti, rover, genitori, lupetti, esploratori, la sfortuna (non manca mai) di Renzo (un rover) … È una giornata uggiosa “Grazie Lucio”, anzi, piove a dirotto… in poche parole un tempo splendido per andare al mare! Il viaggio è lungo, ma troviamo il modo di divertirci [tiriamo scemo Stefano (che è il nostro VCC), Raffa (il commissario Rex) e soprattutto Betta (il CR) ]. Giorgio, uno dei VCR, che continua a fare battute bruttissime, vuole essere abbandonato in mezzo all’autostrada. Arrivati ad un Autogrill il tempo sembra stabile, ma appena scendiamo dal pullman si mette a piovere più che alla partenza (vi sembra una cosa strana?!… vi ricordate di Renzo?). Arrivati a La Spezia, il tempo ci fa lo stesso scherzetto (grazie Renzo). All’arsenale, Renzo è su di giri, noialtri ci chiediamo come quelle bagnarole di navi galleggino ancora, Davide (un altro rover), dall’alto delle sue conoscenze, afferma che sono tenute su da fili… Dopo la visita istruttiva alle bagnar… ehm, tinoz… cioè, navi, Renzo è sempre più esaltato, noi invece veniamo a sapere che vanno a carbone (altissima DOMENICA 11 GIUGNO 2000 tecnologia!!) e che i missili, attenzione, vanno alla velocità della luce!!!! (incredibile!!). In ogni modo, dopo questo cataclisma di vaccate, il VCC ci lascia liberi mentre lui e gli altri eroi vanno a visitare il museo (non ne hanno ancora avuto abbastanza?). Mentre siamo in giro, scopriamo molte cose curiose: 1. Nei parcheggi, come piante ornamentali, mettono le arance, puntualmente rubate dai bar, pub e paninoteche. 2. Nelle strade ci sono buche così grandi che ci può dormire dentro Gozilla. 3. Da quando Renzo è entrato al museo ha smesso di piovere. 4. Esistono le paninoteche – librerie (le paninerie insomma, o le libroteche). 5. I prezzi sono esorbitanti (un bicchiere d’acqua L. 3000). Ad un tratto ci viene fame, e dopo una ricerca disperata, troviamo una paninoteca (che fa anche da libreria… che strani i liguri). Dopo aver riempito gli hangar che abbiamo al posto degli stomaci e dopo esserci riposati, ritorniamo al luogo di ritrovo e vediamo il VCC che ci aspetta scuotendo notevolmente la testa. Noi, ligi alla puntualità (ma dove!!! Ma quando!!!!) diciamo subito che siamo in anticipo, ma lui ci fa giù un ramanzone che, o miei assidui lettori, vi risparmio (per gioia del vostro cuore). In ogni caso, di pomeriggio siamo andati a visitare un altro cator… ehm, un’altra nave. Si può dire che questa visita è stata utile per molti: Andrea (un rover) ha fatto conoscere alla Raffa un marinaio, Jacopo ed io (altri rover) abbiamo visto qualche minuto della partita Italia – Turchia (2-1), la Claudia e la Silvia (scolte) consumavano con gli occhi i marinai, Renzo la nave e il VCC… be’, lasciamo perdere!! Il viaggio di ritorno è stato più movimentato: qualche incidente per l’asfalto bagnato, Andrea che fa arrabbiare il VCC (che da oggi in poi sarà chiamato pantegana astuta più di una faina), Giorgio vuole essere ancora abbandonato in autostrada… ah, già, stavo dimenticando il festino organizzato dalla compagnia per il mio compleanno… una cosa fantastica!!!! Grazie ragazzi!!! Insomma, come chiusura, è stata fantastica!!!! In attesa di nuove ed emozionanti avventure, vi salutiamo con una calorosa stretta di sinistra. Compagnia North Dragon VOGLIA DI STRADA 23 ...Quando al Rover Moot... S ono sicuro che il Rover Moot è stato bellissimo. Mi dispiace solo di non averlo potuto vivere di persona. Il campo è una delle cose più affascinanti ed istruttive del percorso scautistico, sia che si tratti di un semplice campo di sezione che di uno nazionale. Sicuramente ci sono stati momenti indimenticabili ed altri da dimenticare. Premettendo di essere a conoscenza dei fatti accaduti a questo campo, in riferimento all’affermazione pubblicata nel numero di ottobre di questa rivista: “Un solo rammarico: bisognerebbe essere un po’ meno campanilisti, ricordiamoci che è proprio il campanilismo la base del razzismo. Nessuno è per nascita territoriale migliore degli altri, per di più sono scaut!! Una cosa è cantare canzoni della propria cultura tradizionale, un’altra è fare cori da stadio volgari e provocatori.” Sento di poter condividere appieno questa teoria, ma sicuramente da essere scaut ed essere razzisti c’è molta differenza. Quindi stiamo attenti quando usiamo certe espressioni. L’aver portato un simbolo regionale al campo, non significa essere campanilisti: ricordiamoci che noi tutti sulla manica della camicia ne portiamo proprio uno! Concludendo dicendo che il giornalino è un mezzo di comunicazione tra tutti gli iscritti della nostra associazione e non dovrebbe essere oggetto di rimproveri provocatori... Una stretta di sinistra Diego La Monica 24 VOGLIA DI STRADA ...@... ai capi compagnia S ono passati ormai piu di due mesi da quando si è concluso il Rover Moot 2000 a Piani di Verteglie (AV), e sicuramente avrete già ricominciato le vostre attività di branca; a sistemare la vostra stanza di compagnia, pronta ad accogliere, magari, nuovi fratelli scaut. Altri magari avranno pensato di fare qualche piccola modifica, rimane il fatto che in quella stanza vi siete preparati per affrontare 8 giorni di campo. Credo faccia piacere a tutti avere la possibilità di continuare a sentirsi e magari vedersi più spesso, quanti di voi avranno instaurato una corrispondenza con qualcuno dei R/S presenti, la dove sia nata un’amicizia particolare, che ne dite di continuarlo a fare, magari seduti da casa, dal proprio computer. Vorrei per ora dare la possibilità a chiunque sia attrezzato, di poter comunicare con tutti i R/S della nostra Assoraider, ed è per questo che vi chiedo se mi fate pervenire al seguente indirizzo e-mail: [email protected] i vostri indirizzi email completi di nome e cognome, compagnia e città di provenienza in maniera da poter creare una rubrica di tutti i R/S presenti sulla rete. La fine dell’anno è ancora lontana ma per festeggiarla in modo splendiAppena completata la raccolta, che do bisogna organizzarsi per tempo. È spero possa esaurirsi entro la fine del per questo motivo che vi rendiamo mese, ne farò pervenire una copia a partecipi della fantastica idea che tutti, e la pubblicheremo anche su abbiamo avuto per vivere un capodanArcobaleno. no unico con persone che ci stanno a Non è finita. cuore ma che la lontananza divide. Ora mettetevi a sedere e reggetevi Già per ben due volte, con alcuni di voi forte perché vi stiamo invitando, ci siamo incontrati in questa nuova chat voi e gli adulti scaut delle vostre che sto cercando di far diventare un sezioni, ad un evento che non ha canale aperto per tutti i R/S Assoraider, precedenti. Si potrebbe passare il dove poterci dare periodicamente capodanno TUTTI insieme presso la appuntamenti, e chi sa che non diventi Casa di Caccia di Riccia (CB). un luogo virtuale per fare un Rover La festa per l’inizio del nuovo millennio inizierà sabato 30 dicembre e Moot On Line. terminerà lunedì 1 gennaio 2001. La “#R/Sonline” questo è il nome della quota sarà di circa 45.000 lire a chat amica dei R/S. persona e comprende vitto, alloggio Per chi volesse avere maggiori infore spettacolo pirotecnico. mazioni tecniche non esitate a contatPer le adesioni bisogna contattare tarmi. Bruno Paolini, telefono 0338 4649512. Allora vi aspetto ancora più numerosi al Sperando in una numerosa partecipazione da parte di tutti, specie dai prossimo appuntamento che darò di più lontani, vi salutiamo con un volta in volta che ci incontriamo. caloroso Buona Caccia e buon Vento. 2001 Capodanno Buona Strada e Buon Vento Flavio Mingrone VOGLIA DI STRADA 25 il mio saluto alla... C on il Rovermoot del 2000 ho concluso l’avventura nella “mia” Compagnia alla guida di una manciata di ragazzi. Tre anni (quasi quattro) passati assieme fra gioie e dolori (questi pochi per la verità). Sono arrivato in Compagnia per sostituire l’ex capo che ha dovuto lasciarli per motivi di lavoro. Da genitore di un lupo che dava una mano saltuariamente ai campi estivi, sono stato sensibilizzato dalla dirigenza affinché rimettessi il mio vecchio bagaglio di esperienza di ex scaut a disposizione dell’Associazione e, soprattutto, dei ragazzi. Sono entrato in Compagnia in punta di piedi, conoscendo già i ragazzi della Compagnia e del Reparto ormai passati in Compagnia. Farmi accettare è stata dura, caspita se è stata dura! Riunioni impossibili dove era impossibile non solo comunicare qualcosa, ma riuscire a farsi sentire, a farsi solo ascoltare. Quasi due mesi di ostruzionismo finiti in un aut-aut: o recuperate il vostro stile scaut e collaborate alla costruzione di una Compagnia che meriti questo nome, oppure tutti a casa. Il primo round l’ho vinto io ad un prezzo tutto sommato accettabile: se io dovevo essere il loro capo (ahimè, loro malgrado), dovevo assicurare che l’andamento della Compagnia, i ritmi, i tempi, il lavoro, si svolgesse secondo le loro esigenze, secondo le loro ormai consolidate tradizioni. Il discorso non faceva una piega; era la cosa più giusta da fare, portare avanti la Compagnia con un patto da parte mia: mi sarei sottoposto alla loro volontà se avessero deciso che io “non potevo essere il loro capo”, questo in cambio di un buon anno di lavoro, sia come imprese che servizio. Ho dovuto superare tante prove, propostemi con allettanti inviti e confronti con l’ex capo. Oltre alle infinite (subdole?) prove di campismo, il primo vero banco di prova è stato il primo bivacco organizzato assieme: uno dei posti più lontani raggiungibile a piedi dalla sede della sezione, roccioso, ventoso e impervio quanto basta per scoraggiare un vecchio lupo scaut affinché desistesse dal voler guidare ragazzi così’ in gamba come loro… Risultato: undici persone doloranti per svariati giorni; ragazzi assentatesi da scuola perché non sono riusciti a alzarsi; vesciche in abbondanza. Io?, fresco come non mai, a lavoro alle otto e trenta della mattina dopo. A parte il prevedibile esordio dei ragazzi, niente mi ha fatto desistere dal voler fare un po’ di strada del26 VOGLIA DI STRADA ...compagnia gabbiano la vita con loro. Ora lo confesso anche a loro: ragazzi, è stata dura non essere accettati considerando che mi sottoponevo ad un tour de force non indifferente sia in famiglia che nel lavoro, rinunciando a tante piccole cose che riempivano il tempo che dedicavo a voi. Questo non è assolutamente né un pentimento né un rimpianto, solo una piccola considerazione a ritroso e sappiate che rifarei assolutamente tutto dall’inizio e anche di più! Già dai primi mesi di lavoro assieme si iniziava ad andare più o meno d’accordo; fra un’uscita e l’altra si è recuperato il buon “vecchio stile scaut”; si è lavorato affinché le imprese portassero a qualcosa di concreto. Si è prodotto qualcosa che è rimasta alla sezione: un trasloco; due campi; due campi nazionali; un’impresa fotografica ben riuscita. Tanto Servizio e imprese tutto sommato positive. Come tanti ragazzi scaut che mi è capitato di incontrare, anche la mia Compagnia aveva l’irragionevole ‘abitudine’ di dividere la vita in due parti separate e differenti: quando si è agli scaut, si è scaut; il resto della giornata è vita normale. Col tempo ho dimostrato loro che le due cose vanno di pari passo, che non si può staccare la spina e cambiare stile di vita dimenticando una o l’altra, secondo l’occasione, o si è scaut o non lo si è, senza possibilità di inganni. Il diario della strada percorsa assieme resta tutto sommato positivo e bello: abbiamo percorso strade che ci hanno portato a conoscere sia gente che posti nuovi; abbiamo arrostito e fatto pizze in allegria; montato e smontato campi assieme, fra vento gelido, acqua scrosciante e sole cocente. Ad un campo mobile in bicicletta abbiamo perso solo un occhio, una catena, un naso e un paio di occhiali. Ad una delle veglie più sentite, dove stavo riuscendo a far parlare il più silenzioso della Compagnia, nel momento più tranquillo, quando la brace è rossa e luminosa al punto giusto, siamo stati visitati da un gruppo di scellerati che facevano le messe nere nel sagrato del Santuario vicino all’accampamento, col seguente risultato: polizia che perquisisce la zona e le auto degli scellerati con relativi arresti, Raider accorsi in massa per controllare la situazione dei ragazzi, terrorizzati dall’accaduto, ritirata del campo e …. più silenzioso che da allora non ha più spiccicato parola! Pazienza, speriamo lo faccia in un prossimo futuro. di Alghero VOGLIA DI STRADA 27 Mi mancheranno. Mi mancheranno le lamentele per l’ennesima veglia che avrebbero voluto evitare; mi mancherà la lettura della Carta di Compagnia fatta assieme a loro (che avrebbero voluto evitare pure quella…); mi mancheranno il brontolio e le false proteste per gli incarichi mai considerati equi per tutti, che poi finivano nel nulla cinque secondi dopo aver iniziato diligentemente il lavoro; le interminabili nottate a discutere nella tenda-cuile più confortevole egli ultimi anni; mi mancheranno le loro piccole premure nei confronti del mio essere un vecchio lupo vegetariano; mi mancherà la curiosità, la voglia di vita che inconsapevolmente danno, che da sola ti ripaga e ti spinge a continuare, a insistere a voler essere una guida per ragazzi che altrimenti cadrebbero in un oblio fatto di inutili riempitivi e vuoto consumismo e falsi valori e tanti altri futili palliativi. Mi mancheranno anche quei Rover che ora ritrovo Capi Raider al mio fianco con il brevetto appeso al collo del quale mi sento in parte un po’ orgoglioso e felicemente responsabile, e che faccio fatica a considerare grandi, verso i quali indirizzo il mio sforzo per un nuovo rapporto alla pari, da adulti responsabili. Forse basta questo a ripagarmi di tanto lavoro, così come mi basterebbe uno dei commenti lapidari dopo un’animata veglia, di uno dei miei Rover per una mia considerazione a lui indirizzata: “…certe volte mi fai proprio rabbia: sembri mio padre”. Cosa può “(…)…Ma bisogna esercitarsi a rendere più felici di questo?, vuol dire che si discernere il vero gabbiano, a è colpito nel segno, che si punge dove duovedere la bontà che c’è in ognuno, le, che quanto fatto assieme non passa e aiutarli a scoprirla da se stessi, indolore e inosservato, che come un buon in se stessi. (…) ‘Innanzi tutto, (…) genitore, come un Vecchio Lupo, cerco vi dovete render conto che un qualcosa di giusto, di costruttivo. gabbiano è fatto a immagine del Ecco ragazzi, questo è quanto abbiaGrande Gabbiano, è un’infinita mo fatto in questi ultimi anni visto e sentito idea di libertà, senza limite alcuno, da me. Come state leggendo, anch’io cone il vostro corpo, da una punta divido ora con voi, come saluto ed anche dell’ala a quell’altra, altro non è come ringraziamento, quello che vedevo in che un grumo di pensiero’. (…) voi stessi e come ho instaurato il nostro …E quantunque cercasse di rapporto come Capo, come genitore e mostrarsi tutto serio e severo ai qualche volta come fratello maggiore. suoi allievi, il gabbiano Fletcher, a Io, che alle veglie stuzzicavo solo voi affinché tutti noi potessimo valutare o condiviun tratto, per un attimo, li vide dere le vostre sensazioni, i vostri pensieri, come veramente erano, e sorrise: le vostre paure e tanto altro, offro a voi non soltanto gli piacevano, li amaquello che di voi ho pensato, affinché posva. Quello che vide era molto belsiate portarlo dentro come buon ricordo e lo. Nessun limite, eh, Jonathan? forse come metro di paragone per la vostra pensò, e sorrideva. Era come l’inifutura vita da Capi. zio di una gara: aveva cominciato Buona Caccia e Buona Strada ragazzi e… a imparare.” più alto vola il gabbiano, e più vede lontano Da “Il Gabbiano” Jonathan Livingson Lupo Sorridente – Alessandro 28 VOGLIA DI STRADA grazie c.f.q. C iao a tutti i lettori di Arcobaleno, sono Paolo Provino della sez. di Bagheria (PA). Sono genitore di un Lupetto e di un Esploratore. Da meno di un anno mi sono fatto contagiare dai miei figli e mi sono iscritto anch’io, dando il mio contributo come consigliere alle P.R.(sempre alla ricerca di sovvenzionamenti). Volendo capire di più, per essere adeguatamente informato, ho deciso di partecipare al XXXIII°CFQ nel corso preliminare. Volevo capire le tecniche scaut e il modo di dialogare non le branche e.... principalmente volevo capire che grado di preparazione potesse dare questo tanto nominato “corso formazione quadri”, venendo dal campo lavorativo aziendale e sindacale ho partecipato a diversi corsi di formazione e mi sono fatto un parametro di valutazione su tanti corsisti ed istruttori, e devo ammettere che Nando, Sandra, il grado di formazione dato dalla scuola è altissimo per valori, contenuti e comportamento. Manuela, Andrea, Pertanto un grazie grandissimo da parte mia a Geremia in qualità di capo scuola ed ai docenti Bruno, Franco, ed assistenti del II° Preliminare. Lucia e Michele; un grossissimo abbraccio a tutti gli “alunni” ed arrivederci al XXXIV CFQ Tecnico il prossimo anno. Buona caccia PAOLO ASSONOTIZIE 29 adottate una C ari fratelli, credo che giunti quasi al termine di questo anno scaut, io debba parteciparvi dell’impegno e del lavoro che i miei ragazzi di tutte le branche, hanno profuso, dato, per fare emergere il lato caratterizzante della nostra sezione. Dico elemento “caratterizzante” perché, ritengo, che una sezione o una delegazione che sia, prima della sua nascita, nella persona o nelle persone che ne determineranno lo sviluppo debba avere chiaro l’obiettivo che in fondo deve rispecchiare le proprie attitudini, le proprie competenze, capacità, volontà. Non può essere una sezione l’insieme di mille obiettivi o di obiettivi diversi l’uno dagli altri. Per questo, a torto o a ragione, lasciando piena libertà di estrinsecarsi con le direttive del Commissario e del direttivo tutto, ho cercato nel corso della mia esperienza scaut, di dare il meglio di me, non per soddisfare le mie personali ambizioni, bensì per dare, offrire, aiutare, la società che mi circonda. Un aiuto offerto attraverso la realizzazione di una serie di iniziative che hanno fondato la motivazione e la spinta per la loro compiuta realizzazione. Da quando ho intrapreso la strada che mi ha portato a staccarmi dalla sezione nella quale ho avviato i primi passi, perché in essa non trovavo rispondenza alle mie aspettative e motivazioni, ho rivolto il mio impegno scaut, umano, culturale, sociale ed anche economico, a quelle situazioni e fasce di utenti giovani che comunemente vengono definiti “a rischio di emarginazione” ma che in realtà vivono situazioni disagiate legate alla mancanza di lavoro, alla lontananza dai genitori da casa ecc. Questa esperienza avviata a Cirò, dove tali situazioni sono più palesi e diffuse, con il tempo per opportunità logistiche mi hanno portato a spostare il campo d’azione anche a Cirò Marina, dove vivo e dove attualmente la sezione è divenuta forte (conta circa 60 censiti) dove gli stessi e fra questi molti adulti, hanno deciso di condividere con me tale esperienza. Un’esperienza che nel corso dell’anno ha visto la sezione mostrare il suo volto fatto di intenso impegno sociale. A cominciare con la branca lupi, che guidata dalla sua “Akela” Lucia Sacco, ha creato un branco con circa 38 lupi che hanFormazione Assoraider e Carabinieri Sezione Ciro‘ Partita del 7.5.200 “Adotta una bambina Cambogiana” 30 ASSONOTIZIE bambina no organizzato una serie di iniziative mirate a produrre aiuto concreto per i più bisognosi. In occasione della giornata del pensiero a febbraio, abbiamo attivato un’iniziativa che ha portato la raccolta di fondi per l’aiuto di bambini del Madagascar. Gli esploratori con l’impegno recente per la lotta al cancro hanno venduto le azalee (non ne è rimasta una), i Rover, sempre di supporto alle iniziative della sezione e altresì con la loro tenace presenza in servizio presso le branche. I raider, un buon gruppo che ultimamente, il sette maggio, ha organizzato in collaborazione con il Comando della Compagnia dei Carabinieri della città una partita di beneficienza che ha permesso alla sezione di adottare una bambina a distanza attraverso l’associazione “Mago Sales” di don Silvio Mantelli, Torino. Abbiamo acquistato un mattone per Assisi, con su scritto il nome della nostra associazione, inoltre per aiutare la nostra sfortunata sezione di Taranto vittima di un furto, abbiamo attivato un’iniziativa con la quale abbiamo raccolto dei fondi. Questo solo per accennare ad una parte delle iniziative messe in campo. Come potrete ben vedere un impegno che al direttivo della sezione ha concesso ben poche, se non pochissime domeniche di riposo. Ma i risultati raggiunti, ci hanno ampiamente soddisfatto e premiato. Per ritornare quindi alla Una bambina adottata “caratterizzazione” alla dall’ASSORAIDER Sez. Cirò quale accennavo in apertura, credo fermaNome: Kheav Nhil Data di nascita: 5 Marzo 1990 mente che attraverso le Luogo di nascita: Kompomgspeu peculiari capacità di Classe: IV ognuno, per me quelle sportive restano prioritaVive con la madre, una sorella e due rie, perché sono le più fratelli nel villaggio Ongkhmao della provincia di Komcoinvolgenti a mio pongspeu. Il padre modo di essere, si è morto per malatDon John Visser possa fare molto per il DON BOSCO CHILDREN FUND tia quattro anni “sociale” e quindi per P.O. Box 47, PHNOM PNH. fa, e la madre che è contadi(CAMBOGIA) la costruzione di un na, guadagna troppi pochi solTel. (855-18) 810238 cittadino libero, libero di per educare i suoi figli. Fax (855-18) 813802 da tutto, ma principalmente dalla schiavitù della fame, dell’emarginazione, delle difficoltà ambientali e sociali. La ferma e volitiva coscienza che lo scautismo assoraider ci dà attraverso la piena conoscenza ed espletamento della sua valenza, potrà garantire la vita stessa della nostra associazione e del nostro modo di essere uomini liberi in mezzo ad altri esseri liberi anch’essi. In tal senso il Raiderismo, acquista una valenza infinita, come infinito è il mio “sogno” di potere sempre dare, servire, osare. Oscare Grisolia - Presidente Commissario Sezione Cirò ASSONOTIZIE 31 brownsea park D opo circa tre anni di lavoro, il raid “La Genziana” della Sezione di Sora è riuscito a prendere in gestione un’area adibita a campeggio eco-compatibile, realizzata nel Comune di Villavallelonga (AQ) in pieno Parco Nazionale d’Abruzzo. La base scaut permanente “BROWNSEA PARK”- in onore all’isola britannica dove B.P. svolse il 1° Campo Sperimentale - è dotata di vari bungalow, campo di palla scaut/pallavolo, tiro con l’arco, piscina, servizi, piazzole per camRiceviamo e pi in tenda ecc... La base sta per essere inserita su tutti i magpubblichiamo, giori siti della regione Abruzzo e i tutti i circuiti scaut internaziodalla nostra nali. La zona in cui si trova la base è sotto Monte Marcolano/Rif. Di Coppo dell’Orso, e la vicinanza al paese - Villavallelonga - ed Sezione di Sora al centro Visita del Parco Nazionale d’Abruzzo, ne fanno il punto questa ideale per attività di “scoperta del paese” e di natura. Al raid la interessantissima “Genziana” sono già giunte molte prenotazioni per l’estate proscomunicazione. sima e per le imminenti festività di fine anno. I Commissari di Sezione ed i Capi Unità interessati al Brownsea Park possono prendere contatto con: Ivano Tatangelo 0328 9215610, Roberta Mastropietro 0328 3339856 - http://wwwintserv.it/assoraidersora e-mail: [email protected] scautismo nella casa campidanese Q uest’anno, la nostra Sezione di Quartu S. Elena compie 15 anni di attività nella sede di via Principessa Iolanda, 11 – sede situata in una tipica costruzione del luogo chiamata “Casa Campidanese”, caratterizzata dalla presenza di un ampio cortile. La tipica struttura, rappresenta nel contesto cittadino, la situazione ideale per lo svolgimento delle nostre attività. Per festeggiare in modo simpatico i 15 anni di attività è stata organizzata nei giorni 18 - 19 novembre una mostra di attività scautistiche. La manifestazione ha avuto un notevole successo e molti visitatori sono accorsi nella “Casa Campidanese”. Complimenti e Buona Caccia a tutti gli scaut della sezione di Quartu S.E. 32 ASSONOTIZIE ASSORAIDER COMMISSARIATO NAZIONALE ALLE PUBBLICAZIONI TAVOLA DEI TEMPI DI PUBBLICAZIONE DELLA RIVISTA “ARCOBALENO” ARCOBALENO Jaw+Jedi+Voglia di Strada+Buon Vento Numero Termine ultimo, per l’invio del materiale da pubblicare al Commissariato Nazionale. Tempi per: impaginazione e stampa Consegna degli stampati per preparazione alla spedizione Termine Ultimo di Spedizione *1° 2000 01 FEBBRAIO 2001 01-25 Febbraio 25 Febbraio 10 Marzo *2° 2000 01 MAGGIO 2001 01-25 Maggio 25 Maggio 10 Giugno *3° 2000 15 LUGLIO 2001 01-25 Settembre 25 Settembre 10 Ottobre *4° 2000 01 NOVEMBRE 2001 01-25 Novembre 25 Novembre 10 Dicembre CARATTERISTICHE DEL MATERIALE DA FORNIRE ALLA REDAZIONE DI ARCOBALENO Articoli concernenti le attività delle varie branche, in base a quanto concordato tra i capi redattori ed i Centrali. Resoconti di attività di una certa importanza, presentazione delle unità (se non già pubblicati in passato), riflessioni, poesie, e quant’altro ritenete possa essere interessante, possibilmente con il supporto di foto disegni e vignette (B/N. massimo formato foglio A4). I testi digitati su “Word” possono essere mandati anche su dischetto (DOS o MAC); avendo premura di salvare il “FILE DOS” come tipo Word per Windows 2. Per i “FILE MAC”, accettiamo di tutto: Tiff ed Eps compresi. N.B.: per articoli, disegni o foto estrapolati da libri o altre pubblicazioni, citare: l’autore, la casa editrice e l’anno di pubblicazione; non avendo a disposizione tali dati, non verranno pubblicati. Il mancato invio nei “tempi stabiliti” del materiale atto alla pubblicazione della rivista, comporterà la pubblicazione di materiale d’archivio, ed in mancanza di tale, la rivista uscirà con pagine bianche. INDIRIZZO A CUI EFFETTUARE LA SPEDIZIONE DEL MATERIALE (ANCHE VIA FAX o e-mail) Antonello Simonetti c/o S&D sas Tel. Fax 070.281802 / e-mail: [email protected] 09127 Cagliari Via Liguria, 82 L’Assoraider è un’associazione Scaut, che si rifà ai principi del fondatore del movimento scaut Baden Powell, applicati con mezzi e sistemi al passo con i tempi. L’Assoraider è un’associazione libera, aperta a tutti, indipendentemente dalla razza, dal credo, dalla condizione fisica o sociale. Scopo dell’Associazione è quello di collaborare alla formazione del carattere, in un clima di fraternità, gioco, avventura, amore per la natura, solidarietà e valorizzazione semiprofessionale degli hobbies. Per informazioni: Assoraider 00040 Pomezia (Roma) - via Cavour, 28/b Tel. 06.91604922 • Fax 06.9122550 http://www.uni.net/assoraider e-mail: [email protected]