economia internazionale

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economia internazionale
M. EGIDI
STABILITÀ ED INSTABILITÀ NEGLI SCHEMI SRAFFIANI
RIASSUNTO
Stabilità ed instabilità degli schemi sraffiani
Detti « prezzi naturali » i prezzi di cui Sraffa tratta nei suoi schemi, « prezzi di mercato »
quelli assunti dal sistema economico, si costruisce un modello che rappresenta le relazioni
tra i prezzi di mercato e le altre variabili in gioco nel meccanismo della concorrenza. Si
mostra che sotto l’effetto della concorrenza (intesa nella descrizione ricardiana) si genera un
processo grazie al quale i prezzi di mercato convergono verso i prezzi naturali, ed il sistema
si mantiene sempre in stato reintegrativo. Le dimostrazioni sono date sia nel caso in cui la
matrice del sistema è irriducibile, che per quella classe di matrici riducibili che
rappresentano sistemi economicamente efficienti.
S. ROSEFIELDE
SOVIETOLOGY AND INDEX NUMBER THEORY
ABSTRACT NOT AVAIABLE
R. ZANELETTI
SCARTO INFLAZIONISTICO E STRUTTURA DELLA DOMANDA
ABSTRACT NOT AVAIABLE
P. C. AFXENTIOU
FLOATING OR NO FLOATING AND ECONOMIC WELFARE
RIASSUNTO
Flessibilità o non flessibilità e benessere economico
Gli squilibri della bilancia dei pagamenti sono le conseguenze naturali di complesse
transazioni internazionali e della mancanza di un meccanismo che assicuri l’equilibrio per
ogni paese senza influenzarne il benessere economico. Qualsiasi sistema di cambio estero sia
adottato, è impossibile aspettare che esso soddisfi il criterio di benessere di Pareto. Gli
aggiustamenti compiuti dai paesi nel processo di riequilibrio della bilancia dei pagamenti
hanno ripercussioni sugli altri paesi che potrebbero essere attenuate attraverso una compensazione effettiva. Le probabilità di successo di una effettiva compensazione sono comunque
scarse, per il momento, e tali rimarranno, probabilmente, sino alla costituzione di un
governo mondiale.
R. O. BARDWAJ
INTERNATIONAL FACTOR PRICES WITH NEUTRAL TECHNICAL
PROGRESS: RESTATEMENT AND EXTENSION
RIASSUNTO
I prezzi internazionali dei fattori dato un progresso tecnico neutrale
Una parte considerevole del lavoro teorico svolto intorno allo scambio tra due paesi è stato
basato, tra l’altro, sull’assunzione di funzioni della produzione identiche. Comunque, è stato
trovato che le funzioni della produzione variano tra i paesi interessati allo scambio in modo
che i differenziali internazionali nell’efficienza industriale siano approssimativamente
neutrali nella loro incidenza sul capitale e sul lavoro.
Assumendo come costante il rapporto del prezzo della merce in un modello a due beni, due
paesi e due fattori (L e K), quando si verifica un progresso tecnico neutrale in un paese
soltanto, in uno o in entrambi i settori, cosa accade ai relativi rapporti del prezzo del fattore
e ai prezzi assoluti del fattore? Questo articolo cerca di rispondere a questa domanda in
modo semplice e preciso, sebbene molti risultati siano già conosciuti L’analisi è, inoltre,
estesa a coprire (i) limiti d queste modello e (ii) a derivare i modelli di scambio.
F. BOLL
THE TWO-TIER FOREIGN EXCHANGE MARKET: A COMMENT
ABSTRACT NOT AVAIABLE
J. C. BRADA
DYNAMIC CAPITALISM AND THE CHALLENGE TO
THE UNITED STATES: A MARXIST VIEW
RIASSUNTO
Il capitalismo dinamico e la sfida agli Stati Uniti: un’opinione marxista
Questo articolo esamina le sfide internazionali al ruolo-guida degli Stati Uniti nel sistema
capitalista mondiale. La preminenza degli Stati Uniti è dovuta a fattori economici, quali la
tecnologia e l’organizzazione superiori delle imprese americane e all’abbondanza di risorse
naturali, così come a fattori esogeni, quali gli effetti economici della seconda guerra
mondiale sui rivali dell’America nei mercati mondiali. Il successo dell’economia
statunitense, comunque, fa sorgere un processo dialettico che tende a migliorare la
competitività delle imprese europee e giapponesi. I fattori primari di questo processo sono
l’esportazione della tecnologia e del capitale americani, 1’ interpenetrazione del capitale
europeo e le dinamiche di investimento in condizioni di capitale di monopolio. Inoltre,
l’economia degli Stati Uniti è stata colpita da difficoltà di natura non economica, compresi
l’inquinamento e l’esaurimento delle risorse naturali.
Le risposte di breve periodo degli Stati Uniti, comprese la svalutazione e l’apertura delle
relazioni di scambio con il Blocco Sovietico e con la Cina, hanno mostrato di essere
correttamente formulate per restaurare la preminenza americana. Comunque, in lungo
periodo, le dinamiche del capitalismo devono condurre ad un livellamento economico degli
Stati Uniti, dell’Europa occidentale e del Giappone. Le conseguenze di questo livellamento
saranno una internazionalizzazione del capitale e lo sviluppo concomitante di un governo
mondiale che sopravanzerà i governi nazionali dei singoli paesi capitalisti.
J. R. DODSWORTH
RESERVE POOLING: AN APPLICATION OF THE THEORY OF CLUBS
RIASSUNTO
Il « pooling » delle riserve: un’applicazione della teoria dei clubs
Una fonte di vantaggi per i paesi che cooperano all’interno di federazioni è quella che deriva
dal « pooling » delle riserve. Questo articolo esamina alcune implicazioni teoriche dei clubs
per il « pooling » delle riserve tra i membri di una federazione e cerca di verificare
empiricamente la validità di una proposta della Comunità Europea per il « pooling » delle
riserve riguardanti l’assicurazione contro la disoccupazione. Il « pooling » permette o una
riduzione delle riserve totali necessarie o la possibilità di aumentare il livello della copertura
assicurativa. Questa forma di vantaggi congiunti suggerisce una correzione della teoria tipo
dei clubs economici. Con riferimento a profitti privati e pubblici, non è valido parlare di
una qualsiasi partecipazione ottimale al club. Nella parte contenente l’esame empirico,
l’articolo suggerisce un metodo per la determinazione del modo in cui i costi dovrebbero
essere divisi tra i paesi partecipanti. Si rileva che il « pooling » delle riserve
dell’assicurazione contro la. disoccupazione potrebbe condurre, nella Comunità Europea, ad
un risparmio di circa un quarto delle riserve correnti stimate.
A. G. MALLIARIS
MONETARY GROWTH THEORY: A CRITICAL NOTE
ABSTRACT NOT AVAIABLE
J. OVERBEEK
MERCANTILISM, PHYSIOCRACY AND POPULATION THEORY
ABSTRACT NOT AVAIABLE
K. R. HOPE
THE POST-WAR EXTERNAL TRADE OF GUYANA
RIASSUNTO
Il commercio estero della Guyana nel dopoguerra
Questo studio riflette le varie sfaccettature del commercio estero della (Guyana nel
dopoguerra. Esso mette in evidenza i significativi mutamenti nella direzione e nella
struttura del commercio e le sue ragioni e, inoltre, analizza e commenta le prospettive per il
futuro del commercio estero nell’economia.
M. F. MAKKI - A. QAYUM
PROSPECTS FOR EGYPTIAN ECONOMIC DEVELOPMENT
RIASSUNTO
Prospettive per lo sviluppo economico dell’Egitto
I recenti sviluppi nel Medio Oriente forniscono ottimi auspici per un rapido sviluppo
dell’economia egiziana. L’improvvisa e sbalorditiva ricchezza dei paesi arabi fornisce di
potere d’acquisto un mercato di circa 100 milioni di persone. L’Egitto ha la più alta capacità
di assorbimento nella regione per la stupefacente somma dei petro-dollari dei paesi
produttori di petrolio, provvisto come è di un minimo di infrastrutture industriali, di un
adeguato numero di scuole per tecnici e ingegneri, di un considerevole quadro di personale
specializzato e di terre relativamente piccole ma molto fertili. La cauta e bilanciata
evoluzione delle relazioni internazionali dell’Egitto rassicura sia i paesi arabi, con miliardi di
dollari investibili, sia l’Occidente, con un’avanzata tecnologia e un potere d’arbitraggio
politico.
L’attuale posizione dell’Egitto e le azioni diplomatiche sono ben condotto per attrarre gli
enormi fondi arabi e la moderna tecnologia occidentale e per raggiungere un graduale
progresso verso un avanzamento politico ed economico.
T. A. OYEJIDE
EXPORTS AND ECONOMIC GROWTH IN AFRICAN COUNTRIES
ABSTRACT NOT AVAIABLE