poesie immigrazione 3f
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poesie immigrazione 3f
Sono un immigrato e me ne vado dal mio stato, solo per scappare da qualcosa che fa male, come non mangiare e non poter studiare. La guerra e la povertà ci han colpito e tu mi punti contro il dito, tu non mi vorrai perché vengo da Shangai, io sono come gli altri voglio solo andare avanti. Me ne vado da una terra che mi ama e arrivo in questa che mi sfama. Questa terra mi isola da tutti coprendomi di insulti, chiedo scusa se disturbo ma cercavo solo aiuto. Sono venuto fin qui solo per sopravvivere ti dico grazie se mi accogli e mi aiuti a vivere. -Giorgia Paci- Immigrato «Ho deciso di non esser prigioniero di uno stato» Viaggio animato, paese inadeguato. Voglia di vivere non di sopravvivere Cambiando mestiere, cambiando quartiere «vorrei fare il pompiere» Viaggi strazianti, occhi pesanti. Bambini affamati provengon da paesi in guerra Viaggio,sbarco,piedi a terra Sacrifici per la propria famiglia «torno a casa a riabbracciare mia figlia» -Federica Del Duca- VERSO LA FELICITÀ Fuggisti dal tuo paese per cercare qualcosa di meglio scioccamente credevi che il viaggio non fosse più lungo d'un miglio. Stanco di sentir parlare delle migliaia di occasioni che il mondo poteva offrire, decidesti di partire. Sperando di lasciarti alle spalle le preoccupazioni, ti imbarcasti sul mezzo,secondo te,della felicità ritrovandoti su una galleggiante città. Cercavi di non pensare alle condizioni in cui eri, speravi in un futuro non solo di lavoro, ma anche di piaceri. Non sapevi in che giorno,ora e luogo fossi, ricordavi i mille papaveri rossi e i larghi,lunghi e profondi fossi, tipici di casa tua. Arrivasti finalmente a destinazione. Eri stanco,stremato,immobile come una statua ma subito con una forte emozione, realizzasti che tutti i tuoi dolori ti avrebbero donato un futuro a colori. E lì si concluse la tua sofferenza, la tua ricerca di una casa al riparo dalla guerra e dall'indifferenza. Adesso al tuo fianco hai una famiglia che ti aiuterà a completare il tuo cammino verso la felicità. Daphne Gabbanella Questa è la poesia degli immigrati, che dal loro paese sono arrivati. per colpa delle guerre o della carestia Sono purtroppo dovuti andar via Arrivano da noi con barche poco attrezzate E sono persone che ne sono abituate Loro non sono tutti uguali sono tutti diversi tutti quanti speciali. Girano il mondo con il loro cuore Per conoscere anche nuove persone Sono in Italia, in altri paesi e adesso non devono essere offesi Una persona bisogna conoscerla fino in fondo Cosi scopriamo che in lei c’è qualche cosa di profondo In questa grande umanità Ci sono molte diversità C’è chi parla inglese o francese Lingue di ogni diverso paese Ma tutte queste diversità Danno all’uomo altre qualità Così vi concludo e infine saluto e spero anche che tutto questo vi sia piaciuto. BEATRICE ADAMO Mia cara mamma, Non so se mai leggerai questa lettera e non so mai se riceveró una tua risposta. Sto per partire; ho il mare davanti e spero mi aspetti un pó di fortuna. Spero che di là ovunque mi porti questo viaggio, ci sia ad aspettarmi una vita nuova. Sai, ho ancora nella mente gli ultimi giorni trascorsi con te a dividerci quel poco che avevamo, a farci coraggio e a sognare una vita fatta d'amore e dove la guerra si legge solo nei libri di scuola e non si vede per le strade, noi non meritiamo una vita così . Adesso parto, cara mamma, i motori si accendono, siamo in tanti a fare questo viaggio il mare è bello, ha il sapore della speranza e questo buio che mi circonda mi ricorda i tuoi occhi. Con amore... Sharon Sharon Innocenti Il cittadino straniero può anche avere qualche cosa di diverso ma il diritto alla convivenza è sempre lo stesso si può scegliere la meta o andare a tentoni in cerca di speranza lavoro o emozioni si puo stare insieme dove ci pare fiume lago montagna e mare si può stare insieme da qualunque parte fare riunione e giocare a carte si può scegliere la casa o vagare per strada facendo di ogni catena tabula rasa Si può prendere la nave la casa o la bici e andar dove si vuole incontro agli amici Si può andare in america europa e Perù tornando in italia dove ci sei anche tu. -Camilla Tagliacozzo & Claudia Lavecchia-