alchimie ceramiche - Exhibit-e

Transcript

alchimie ceramiche - Exhibit-e
grandi maioliche
Massier
alchimie ceramiche
Da “Les Massier. Côté cour, côté jardin”, Silvana Editoriale
Soggetti floreali, colori metallici e allusioni classiche nelle
creazioni di una dinastia di ceramisti
francesi che affonda le sue origini nel XVIII secolo.
Una produzione fra Otto e Novecento contesa
da un collezionismo di rango, oggi ritornata in auge
di Chiara Pasqualetti Johnson
russi e americani» spiega Laurence
Vauclair, gallerista parigina specializzata in ceramiche. «C’è chi le raccopo perfetto per la mon- glie per temi, chi per colori, attingendanità cosmopolita che alla do a una produzione vastissima che
fine dell’Ottocento trascorreva gli inpermette di trovare ancora esemplari
verni al sole della Costa Azzurra.
originali di piccolo formato per meno
di duecento euro». Una cifra decisaParticolarmente frequenti erano le
mente abbordabile, che va però molpuntate a Vallauris, ai piedi delle Altiplicata per dieci se si punta ai grandi
pi Marittime, per ammirare e comvasi iridescenti, ai piedistalli rifiniti a
prare le ceramiche decorative delle
smalto o alle jardinières decorate a
manifatture Massier. La produzione
motivi floreali. I prezzi salgono ancocomprendeva vasi, jardinières, piccole
ra per esemplari appariscenti come i
sculture e cache-pot dai riflessi scremaestosi complets, i portavasi appogziati che incantavano gli sguardi di
giati su basi decorate, alti fino a un
turisti eccellenti. Molti di loro li volmetro e mezzo. Alcuni tra i più belli
lero per le proprie collezioni, come la
sono stati battuti all’asta da Christie’s
regina Vittoria, il re di Svezia e il
nel 2004 con aggiudicazioni che hanprincipe di Galles, ma anche Émile
no sfiorato i ventimila euro.
Zola, Victor Hugo, Camille SaintGli oggetti più pregiati risalSaëns, Charles Gounod e Georges
gono al periodo d’oro delle manifatSand. Raffinata e sempre in cerca di
ture di Vallauris, a cavallo tra Ottonovità, la clientela internazionale dei
cento e Novecento, quando la storica
Massier era tenuta aggiornata da cafabbrica, impiantata nel Settaloghi illustrati e rifornita
destra: potiche
tecento da Pierre Massier
con spedizioni che dalla Ri- A(vaso
dal corpo
(1707-1748), abbandona la
viera raggiungevano tutto il
a balaustro)
in maiolica
produzione di stoviglie in
mondo. «Non è un caso se
oggi i collezionisti di cera- di Clément Massier terracotta per convertirsi alla
e Lucien Lévymiche Massier sono non Dhurmer, nei toni ceramica artistica. Sotto la
del bronzo
guida dei fratelli Clément
soltanto europei, ma anche
e dell’oro, fine del
XIX secolo.
76 ● Antiquariato
Sopra: vaso di Clément Massier, 1900 circa (da Jason Jacques).
Sotto: jardinière del 1880 circa di Jérôme Massier Fils,
venduta per 2.200 euro da Christie’s a New York, 20 aprile 2005.
Da “Les Massier. Côté cour, côté jardin”, Silvana Editoriale
L
e visite agli atelier
erano un passatem-
Fotografie da “Les Massier. Côté cour, côté jardin”, Silvana Editoriale
Massier, 1900
circa. Sotto:
è della fine del
XIX secolo
questo complet
attribuito
ai Massier.
(1844-1917) e Delphin (18361907), affiancati dal cugino JeanBaptiste (1850-1916), l’attività di
famiglia riceve un nuovo impulso.
Dopo il 1899 ognuno dei tre inizia a
firmare col proprio nome, e si moltiplicano le sedi produttive e le tipologie di oggetti. Difficile distinguere a
prima vista i lavori dell’uno o dell’altro, ma va detto che gli esemplari
originali sono quasi sempre firmati e marchiati. Jean-Baptiste ribattezza la propria attività “Jérôme
fils”; Delphin si specializza in raffigurazioni del mondo animale; Clément si dimostra il più abile nel
coniugare creatività, capacità
tecniche e senso degli affari.
Nel 1883 decide di lasciare Vallauris per aprire una sede a Golfe-Juan. Conta sulla vicinanza di
treni e navi per le spedizioni, ma
anche sul supporto della moglie, Mary Dewick. Bellissima e arguta, questa giovane scozzese diventa il tramite per conquistare il mercato inglese
e americano. Nel giro di un anno Massier assume 120 dipendenti e apre un negozio
a Parigi. Avvia una produzione abbondante e diversificata che attinge a piene mani dai repertori del passato, reinventando decori esotici ispirati all’antico Egitto,
alla Grecia e all’Oriente, ma anche
alle ghirlande e ai cherubini dell’Italia rinascimentale.
GLI INDIRIZZI
Michel-Guy Chadelaud
Parigi,
2 place du Palais Royal;
tel. 0033-1-42616060.
Jason Jacques
New York,
29 East 73rd Street;
tel. 001-212-53575000.
Galerie Le bois sacré
Ginevra,
rue de Saint Jean 92;
tel. 0041-22-7382011.
St-John
Gand, Bij Sint-Jacobs
15A / Nieuwpoort 2;
tel. 0032-9-2258262.
Galerie Vauclair
Parigi,
rue de l’Université 36;
tel. 0033-1-49269064.
Da “Les Massier. Côté cour, côté jardin”, Silvana Editoriale
A sinistra: vaso e
piedistallo
compongono
il grande
complet di
maiolica smaltata
attribuito ai
Sopra, da sinistra: vaso a forma di iris di Jérôme Massier, 1890 circa
(da Galerie Vauclair); vaso di Delphin Massier, 1900 circa. Sotto: vaso
con naiadi di Delphin Massier, stimato 5.000/7.000 euro (all’asta da Tajan).
Gli altri
Da “Les Massier. Côté cour, côté jardin”, Silvana Editoriale
Sopra: vaso con lustri metallici di Jérôme Massier (da
Jason Jacques). Sotto: vaso di Delphin Massier, 1895-190.
A destra: vaso con piedistallo di Théodore Deck, fine ’800.
Da “Les Massier. Côté cour, côté jardin”, Silvana Editoriale
L’arte dei Massier
non passò inosservata
ai contemporanei,
che si ispirarono alle
loro creazioni. Come
l’alsaziano Théodore
Deck (1823-1891),
divenuto anche
direttore di Sèvres. Tra
gli altri autori che
si cimentarono in opere
in lustro metallico
alla maniera dei
Massier l’ungherese
Wilmos Zsolnay
(1840-1900) e il
maestro Art Nouveau
Eugène Feuillâtre
(1879-1916): le opere
di entrambi sono
spesso battute all’asta.
Tra gli italiani maestri
nel lustro metallico
vanno segnalati Galileo
Chini (1873-1956)
e Duilio Cambellotti
(1876-1960).
sulla superficie come verniAlla sua fama contribuiSopra: vaso
scono poi le collaborazioni a lustro metallico ce, fino ai riflessi delle ceradi Delphin
miche ispano-moresche del
eccellenti con alcuni artisti
Massier,
dell’epoca, come Lucien venduto per 600 XV secolo, ottenuti ricoeuro all’asta
prendo la ceramica di metalLévy-Dhurmer, che affianca
da Christie’s,
lo argentato o rame ossidato
Massier tra il 1887 e il 1895
Amsterdam,
prima di trasferirsi a Parigi nel maggio 2007. prima di ricuocerla a bassa
temperatura. Questa antica
per dedicarsi alla pittura. I
tecnica, detta “a lustro metallico”, acsuoi lavori, assieme a una selezione dei
cende le superfici di riflessi iridescenmigliori esemplari delle manifatture di
ti, illuminando le curve dei vasi con
Vallauris, sono raccolti nella recente
una palette di colori che va dai rosa
monografia Les Massier. Côté cour, côté
intensi ai violetti purpurei, fino al
jardin (Silvana Editoriale, 192 pagine,
turchese e al blu pavone, veri e propri
28 euro), che permette anche di comarchi di fabbrica dei Massier. La logliere in un unico colpo d’occhio le
ro tradizione continua ancora oggi, aftante tecniche in cui ha eccelso questa
fidata alle mani del pronipote Cédric,
dinastia di ceramisti. Dall’iridescenza
che ricrea i pezzi storici rinnovando
vetrosa, originaria della Cina dell’epol’incanto di quegli anni dorati, sulla
ca Sung, ai disegni con barbotines coRiviera della Belle Époque.
lorate, i morbidi impasti argillosi stesi
Antiquariato ● 81