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ANNO XXVII - N. 18
VENERDI' 13 MAGGIO 2016 - SPORTquotidiano
€1,50
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A Latina
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di paola ambrosetti
Latina per il match-point. I più rigorosi calciofili
ci perdonino la contaminazione tennistica, ma per
uno strano scherzo del calendario il Vicenza sabato
si giocherà la partita che dovrebbe o, meglio, per i
più scaramantici potrebbe, regalare la salvezza matematica
a Latina, a qualche decina di chilometri di distanza da
Roma dove, nella suggestiva cornice del Foro Italico, si
avvieranno al gran finale gli Internazionali Bnl d'Italia,
l'appuntamento per eccellenza per gli appassionati
della racchetta che, nell'edizione che si sta concludendo, ha fatto registrare nuovi record in termini di
presenze e di biglietti venduti (oltre duecentomila).
Calcio e tennis sono due sport molto diversi e non
solo perché il primo é di squadra ed il secondo
individuale. La differenza sostanziale sta nella
durata degli incontri, ben definita in un caso e assolutamente variabile nell'altro e, soprattutto, nel
risultato: nel pallone si può vincere, perdere o
anche pareggiare mentre nello sport della pallina
gialla ci deve essere sempre uno sconfitto.
Tutto ciò premesso, emozioni ed adrenalina sono
tratti caratteristici di entrambe le discipline in
grado di trascinare gli spettatori che, a volte,
con il loro tifo si trasformano in un alleato
importante nel raggiungimento dell'impresa.
Quell'impresa che ha compiuto il Vicenza
di Franco Lerda risalendo dal penultimo
posto in classifica ad una posizione che,
settimana dopo settimana, si é fatta via
via più rassicurante per arrivare, con i tre
punti di sabato contro una buona Virtus
Entella, ad un un passo dalla festa che é
stata già parzialmente anticipata al Menti
sia in campo che dentro gli spogliatoi.
Del resto, come ha dichiarato poi in
conferenza stampa, il tecnico avrebbe firmato
per raggiungere la salvezza attraverso i play
out e, invece, con la forza di saper superare
i tanti infortuni anche dell'ultimo periodo e,
soprattutto, con la grinta e la determinazione
che il cambio in panchina hanno portato
in dote si é arrivati a costruire qualcosa di
importante che lascia intravedere buoni
spiragli anche per il futuro.
Intanto c'è quello immediato, a Latina, come
dicevamo in apertura con un match point
da non fallire perché poi, venerdì sera con il
Perugia, sia festa vera.
E' vero che il tennis é soprannominato lo "sport
del diavolo" con partite che già sembravano
concluse a proprio favore che sono state poi
perse in modo clamoroso, ma il calcio, fortunatamente aggiungiamo noi, é un po' diverso
e può bastare anche il pareggio per... vincere.
Allora, caro Vicenza, "ready to serve" per quest'ultimo punto
che ancora manca a coronare una risalita che sa da scalatori
veri come i ciclisti della nostra terra hanno insegnato.
E' arrivato il momento di tagliare il traguardo e, meglio, se
non al fotofinish.
di Cos’è Murigno
Il vuoto. Il nulla. Sì, perché non sempre lo sport è gioia. A volte ti lascia così, con l’amaro in bocca e
senza un domani. Pensateci: cosa canteranno gli ultras del Vicenza quando Cassingena avrà venduto le sue quote?
E cosa resterà al Famila dopo aver vinto lo scudetto del basket femminile? La solita, noiosa e avvilente prospettiva:
vincere un altro tricolore e uscire a calci dall’Europa dopo la fase a gironi. Vogliamo parlare dell’Altovicentino?
Altro film con il solito finale: dopo Pordenone, Padova e Parma troverà un’altra nobile decaduta che comincia per
P che gli negherà l’accesso alla Lega Pro. Ma è nel rapporto uomo-macchina che il vuoto e l’alienazione diventano
drammaticamente dolorosi. Si, perché se giocate a hockey su pista in una squadra del Vicentino un giorno o l’altro il
vostro navigatore satellitare si ribellerà. Si doterà di volontà propria e griderà: “Basta, basta, basta. É da vent’anni
che imposti Follonica, Viareggio, Giovinazzo, Forte dei Marmi... Cambia! Fammi andare da un’altra parte. Ho capito
che partecipi a un campionato che è una farsa, ma pensa a me... ». Il navigatore del giocatore di hockey su pista voleva
suicidarsi gettandosi dalla macchina, ma poi conobbe il collega installato sulla vettura del giocatore di hockey su
ghiaccio e si consolò.
"SPECIALE CAMPIONI" DI SECONDA CATEGORIA