lezione 1 - Università di Verona - Università degli Studi di Verona

EPIDEMIOLOGIA
• Docente: M.Elisabetta Zanolin
– Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica
• Università degli Studi di Verona
Telefono: 045 80 27 654
e-mail: [email protected]
Sito Internet:
• biometria.univr.it
didattica
M.Elisabetta Zanolin
• www.medicina.univr.it
CdL Infermieristica
Insegnamenti
Materiale didattico
1
• Le malattie croniche costituiscono il principale problema
sanitario nei paesi sviluppati e lo stanno diventando nella
maggior parte dei paesi in via di sviluppo
• La maggior parte delle malattie croniche può a tutt’oggi
essere curata, ma non guarita
• Prevenire l’insorgenza precoce delle malattie croniche è il
compito prioritario dei sistemi sanitari
(WHO - World Health Report, 1997)
Epidemiologia
• L’epidemiologia è la scienza della prevenzione
• L’epidemiologia è lo studio della frequenza di
comparsa delle malattie nelle popolazioni umane e
dei fattori che ne determinano le variazioni
• L’epidemiologia è la disciplina che studia con
quale frequenza e per quali motivi le malattie
colpiscono i diversi gruppi della popolazione
umana
2
EPIDEMIOLOGIA
επι = verso
δηµος
µος = popolo
λογοςς = discorso
λογο
Studio sulla popolazione
Disciplina che studia l’occorrenza delle
malattie (o di eventi o stati di rilevante
interesse sanitario) nella popolazione
umana e i fattori che la influenzano
1. EPIDEMIOLOGIA
DESCRITTIVA
2. EPIDEMIOLOGIA ANALITICA
RICERCA delle CAUSE e delle
MALATTIE
3. EPIDEMIOLOGIA
VALUTATIVA
3
*
*
*
Epidemiologia valutativa:
esempi di possibili campi di applicazione
“Se vivi negli Stati Uniti hai una probabilità quasi
tripla di avere una tonsillectomia, rispetto ad un bimbo
che vive in Inghilterra.
Se sei una donna hai tre volte di più la
probabilità che ti venga tolto l’utero, se sei un uomo la
prostata.
L’unica differenza tra le due popolazioni che può
spiegare il diverso tipo di trattamento è che negli USA
c’è la sanità privata, mentre in Inghilterra c’è quella
pubblica.”
4
“In Svizzera, dove vi è un sistema privato della
sanità, si è visto che i parenti dei medici subiscono
quasi la metà dei principali interventi chirurgici rispetto
al resto della popolazione e condividono questo
destino con gli avvocati ed i loro parenti …
Forse ai suoi parenti il medico prescrive solo gli
interventi veramente necessari e fa lo stesso con gli
avvocati: forse perché teme inconsciamente di essere
portato in tribunale se fa un intervento non veramente
necessario.”
Fabio Verlato (2003) Ho paura: piccoli ospedali o grandi
ospedali. Pordenone: Edizioni Biblioteca dell’Immagine.
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OBESITA' INFANTILE E VITA SEDENTARIA
La prevalenza di obesità nei bambini cresce con il
numero di ore trascorse davanti alla televisione.
Obesità = outcome
Prevalenza di obesità = parametro di occorrenza
N°ore davanti alla TV = determinante
BMI (Body Mass Index) = Indice di massa corporea =
= Peso (Kg) / statura (m) ^2
funzione di occorrenza
BMI = 20 + 1 * (n°ore TV al giorno)
7
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n
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17 7 23
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1986
1990
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tempo
9
4
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*
5
8
8
Inglese
Italiano
unità di tempo
one-day prevalence prevalenza giornaliera
1 giorno
one-week prevalence prevalenza settimanale 1 settimana
one-month prevalence
prevalenza mensile
1 mese
one-year prevalence
prevalenza annuale
1 anno
life prevalence
prevalenza nell’arco
l’intera
dell’esistenza
esistenza
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12
10
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88 soggetti
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1986
(
A
1+ 6
;
A
- 5, 6
1988
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1
4 122
122=. 47 .
tempo
41+ <1224281+
> 4- <7 . 4282- ,
+
11
1) Ma… consideriamo 400 soggetti, seguiti per 3 anni, di cui
100 hanno sviluppato la patologia X nei primi 6 mesi dello
studio
300
100
• IC =100/400=0,25 nei
tre anni
anno
1
2
3
2) Consideriamo questo secondo caso in cui i 100 soggetti,
sui 400 studiati, hanno sviluppato la malattia X 2,5 anni dopo
l’inizio dello studio
300
100
• IC =100/400=0,25 nei
tre anni
• L’IC risulta uguale al
caso 1), quando in
realtà in questo
gruppo 2) il rischio di
contrarre la malattia è
minore.
• Come fare?
anno
1
2
3
12
1)
Consideriamo, invece che il n. di soggetti, il tempo che
essi hanno trascorso nello studio (persone-tempo) al
denominatore
…
• Incidenza=
300
100
100/(0,5*100+3*(300)
=0,105=10,5%
(all’anno)
anno
1
2
3
2) Considerando anche in questo caso le persone –tempo al
denominatore…
• Incidenza=
300
100
100/(2,5*100+3*(300)
=0,087=8,7%
(all’anno)
anno
1
2
• Otteniamo così 2
risultati diversi che
tengono conto del
minore rischio nella
seconda situazione
3
13
! +2
( :
; (
D
E=
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- (/ * +
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/ ! -)
tempo
1996
1990
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=
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' 122
F F 1A
5
0
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4 . G1
B0G+
B1G0
4 0- 9
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/ ! -)
8:
.
0A
B+ G0
=
B/ 7 G,
4
14
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"
,
tempo
1996
1990
!
=
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4 + B, B, B0B+ B+ B9 4+ 0
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4 0<+ 0
=
4 2810
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)
4
H 4
I=
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tempo -1
p•t
72
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I=
I
12. - / 9 8+
0+ 01=
5
90
= 0.00085 anni −1
105786
= 0.85 per 1000 persone ⋅ anno
= 8.5 per 10000 persone ⋅ anno
= 85 per 100000 persone ⋅ anno
15
=1
=*
=
18222C128222CK
+
• 18222 4 12 F 18222
+ 22
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18222
12
L
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=15 KKKK
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F 18222 4 022 F 18222
022
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18222
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F 18222 4 + . F 18222
1+ 2
+.
18222
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E=
1986
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0
1987
1988
,5
1989
tempo
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4+ B1B+ B+ B+ B0B+ B+ B1B1B0B1B0B04+ /
4, <+ / 41, 80
8
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122
16
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4
17
Relazione fra incidenza e prevalenza
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M251
:
17 - 0 17 - , . 57
12282225
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12282228 %
3
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4 + 0 < 122 222 < , . 57 < 122 222
4 25.
18
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17 / +
187 - 08222
+ 018. 0, 8222
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1228222
+ 018. 0, 8222
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1/ 2-
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+ 018. 0, 8222
O
17 9 1=17 - 2
:
4 7 59
8
4
4
12
8
9 1 H12
Esercizio
Nella tabella sono riportati alcuni dati riguardanti la tubercolosi negli USA.
POP. USA al 1 - 7 - ‘72
208.232.000
casi attivi di TBC al 1 - 1 - ‘72
44.000
casi riattivati durante il 1972
3.500
nuovi casi attivi durante il 1972
32.882
Calcolare i seguenti tassi:
a) L’incidenza nel 1972
b) La prevalenza puntuale dei casi attivi per il 1 gennaio 1972
c) La prevalenza periodica dei casi attivi per il 1972
a) I=
= 0,000174 = 17,4/ 105/ anno
32.882 + 3500
208.232.000·1 – 44.000
b) Ppuntuale =
44.000
= 21,13 / 105
208.232.000
c) Pperiodica = 44.000 + 35.000 + 32882 = 38,6 / 105
208.232.000
19