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LA MAPPA PRONTA
GRAPHICS BY AINO-MAIJA METSOLA PER MARIMEKKO
In queste pagine, la cartina di Helsinki in bianco
e nero disegnata dallo storico brand
tessile Marimekko: segnala luoghi, highlight,
parchi in cui perdersi, mercatini delle pulci,
boutique e punti di avvistamento speciali sulla
città e sui suoi talenti. Noi l’abbiamo
addizionata con foto di progetti e personaggi
che raccontiamo nel servizio.
di Silvia Criara
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VUOI CHE TI FACCIA UN DISEGNINO?
Sopra, i parcheggi della Finnish Sports Federation ridisegnati dal visionario team della Bond
Creative Agency (bond.fi) si trasformano in microcampi atletici a tema. A destra, l’installazione della big dell’arte Kaarina
Kaikkonen in Senate Square a Helsinki, la piazza della cattedrale, simbolo della città: l’artista raccoglie e utilizza
indumenti usati, in questo caso migliaia di giacche da uomo, per indagare il concetto di memoria. Fino al 28 ottobre la
trovate alla Fondazione Maramotti di Reggio Emilia con l’imponente installazione Are We Still Going On? (maramotti.org).
Sotto, un’illustrazione della pluripremiata Lotta Nieminen. È tra i visual artist di punta dell’agenzia Pekka, che seleziona
i migliori graphic designer locali e si è appena guadagnata la menzione nel Finnish Design Yearbook 2012-2013,
il volume che svela tutti i nomi della nouvelle vague finlandese (pekkafinland.fi, designforum.fi).
IL CIRCO DELL’ARTE
A sinistra, stampa
surreale dalla giovane
Aino-Maija Metsola
per la storica Marimekko,
azienda che ha
conquistato le design
victim del mondo con i
suoi celebri disegni
(ainomaijametsola.com).
A destra, l’artista pop Jani
Leinonen, il Jeff Koons
rivoluzionario che ha rapito
l’iconico clown Ronald
McDonald per denunciare
il mix occulto di ingredienti
utilizzato nei panini dei fast
food (janileinonen.com).
PEKKA NIITTYVIRTA/TSTO; JUSSI TIANINEN/KAARINA KAIKKONEN; LOTTA NIEMINEN/AGENT PEKKA;
AINO-MAIJA METSOLA/MARIMEKKO; BENJAMIAN LIMONI/WANNABE BALLERINAS; JUUSO NORONKOSKI
In alto, da sinistra, un poster realizzato dalla
graphic designer Linda Linko per Nerd
Network, un collettivo di DJ che organizza
i party più cool della città (lindalinko.com).
Accanto, le muse gotiche di Laura Laine,
fashion illustrator che disegna per il New
York Times e il Guardian ed è osannata da
maison come Chanel, Tommy Hilfiger,
Martin Margiela e Prada (lauralaine.net).
Infine, la locandina della Biennale
del poster di Lahti, organizzata
dall’associazione Grafia - Association
of Professional Graphic Designers in
Finland -, che premia ogni anno le
giovani eccellenze nel campo della
comunicazione visiva (grafia.fi).
ENFANT PRODIGE Sopra, il duo Kokoro
& Moi - Teemu Suviala e Antti Hinkula che ha firmato il design di Helsinki
World Design Capital 2012. A ispirarli,
i disegni fatti da centinaia di bambini
durante i workshop organizzati dal
2009 in tutta la Finlandia e anche in
Giappone (kokoromoi.com).
(SO)SPESI BENE!
Sopra, Talo di Susanna
Majuri, giovane fotografa
contesa dalle gallerie: dal
primo al 23/9 sarà da
Heino a Helsinki, poi in
ottobre a Milano da
mc2gallery (e in esclusiva
su Marie Claire). A sinistra,
l’immagine magrittiana per
il Flow Festival realizzata
dal collettivo Tsto, che ha
vinto il Grafia Award 2011
(tsto.org). A destra,
le Wannabe Ballerinas,
gruppo di street artist
che piroettano su musica
classica e/o indie alternativa
(wannabeballerinas.com).
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MOSCHE BIANCHE Sopra, il tessuto dello
storico marchio di design Vallila Interior
mostra Helsinki in versione acid-rock
(vallilainterior.fi). Sotto, a sinistra, la cover di
Helsinki FRESH: 25 Young Creatives, un libro
edito in occasione dell’elezione della città a
World Design Capital 2012. Nelle sue
pagine, una nutrita selezione di progettisti
(con interviste e foto degli studi), curata
dall’agenzia Helsinki FRESH, fondata da
Oona Colliander e Liisa Tervinen: promuove
ed esporta la cultura e il design finnici
all’estero in partnership con la Finnish
Cultural Foundation, fondo privato a
sostegno delle arti. Lì stilisti, fotografi, textile
designer, illustratori si raccontano e fanno da
guida tra i luoghi più esotici e non
convenzionali della creatività urbana
(helsinkifresh.com, skr.fi). A destra, anche un
rivelatore di fumo può diventare un’icona,
come la mosca Lento di Paola Suhonen per
il brand Jalo Helsinki, che ha vinto il Wallpaper
Design Award 2012-13 (jalohelsinki.fi).
COMPANY/AAMU SONG, LIISA VALONEN/YOUNG DESIGNERS PRIZE; JUSSI TIAINEN/HEIKKINEN-KOMONEN; ARI KARTTUNEN/EMMA
ARTI-TETTURE
Sopra, nei progetti funzionali di Aalto + Aalto (Elina e Klaus Aalto) la designart incontra la produzione seriale. Et voilà: il tavolino Stereo, prodotto da Selki Asema, si
chiude e si trasforma in quadro (aaltoaalto.com; selki-asema.fi). Accanto, il Marcel Duchamp
dell’industrial design sono i Com-pa-ny, duo corean-finlandese di Aamu Song e Johan Olin.
Hanno inventato case-vestito, zaini-cappuccio e abiti artistici come i Picasso Clothes Pocket
Dress and The Guitar Man (com-pa-ny.com). Fino al 7/10 espongono nella collettiva
Camouflage. Visual Art and Design in Disguise al Kiasma, un gioiello dell’architettura firmato
Steven Holl nonché museo d’arte contemporanea della città. Sulla destra, un nuovo pattern di
Marimekko. Per il centenario dalla nascita del fondatore Armi Ratia, la Bank of Finland ha
introdotto 40mila monete da 10 euro con la sua effigie e l’iconico logo (marimekko.com).
FORME E FIRME
Sopra, da sinistra. Ricorda i capolavori d’architettura organica di Gaudí l’edificio Flooranaukio, nel
distretto Arabia, creato dallo studio finlandese Heikkinen-Komonen: un grande esempio di come il purismo nordico
possa convivere con il decorativismo mediterraneo, alla faccia del maestro scandinavo Adolf Loos che, in altri tempi
aveva ammonito: «l’ornamento è un crimine» (heikkinen-komonen.fi). Nella zona vige una legge sulla bellezza come bene
comune: il 2 per cento di ogni edificio finanzia la realizzazione di un’opera d’arte pubblica. Come (accanto), la sauna
Kanto di Florian Ganter. Sotto, le vincitrici del Young Designer Prize, il duo di ricercatrici Ok Do e Linda Bergroth. Con
Ville Hara hanno progettato il cottage prefabbricato che si confonde nella natura, come vuole l’ultimo trend finlandese
dei Mökki, microrifugi in mezzo al nulla dove i cittadini scappano per un weekend di riposo (designforum.fi, mokki.fi).
GUIDE SPIRITUALI
Da sinistra, la Futuro House
progettata nel ’68 da Matti
Kuusla è stata restaurata in
occasione della mostra di
architettura Futuro 2012 al
WeeGee Exhibition Centre di
Espoo (fino al 16.9, weegee.fi).
A destra, l’interno della nuova
Concert Hall di Helsinki firmata
da LPR Architects, costruita di
fianco alla ex sala in marmo
bianco di Alvar Aalto (ark-lpr.fi).
A destra, è fatta tutta in legno la
Kamppi Chapel of Silence,
rifugio urbano progettato per
Helsinki WDC da K2S Architects
e Mikko Summanen (k2s.fi).
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garde bobook
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NOMI POP-OLARI
A sinistra, il profeta del
design in 3D Janne Kyttänen promuove le nuove
stelle del design nordico più dirompente con la
label FOC - Freedom of Creation
(jannekyttanen.com, freedomofcreation.com).
Grazie al metodo dei “prototipi rapidi” aspira a
realizzare «un ambiente virtuale in cui creare un
prodotto è facile e veloce come scaricare
musica su un lettore mp3». E se i risultati sono
quelli che conosciamo, di sicuro sarà un
successo. Kyttänen sta collezionando
prestigiosi riconoscimenti come il Red Dot
Design Award e i suoi progetti sono esposti
nelle collezioni del MoMA e del Vitra Design
Museum. Sopra, l’ultimo album dei Pepe
Deluxé, Queen of the Wave (CatskillsRecords).
L’elettronica del duo fa ballare nei club di tutto
il mondo con una miscela esplosiva di funky,
suoni ruvidi dei Led Zeppelin e contorsioni di
Frank Zappa, con una favolosa autoironia
(pepedeluxe.com). A sinistra, la band dei
Rubik spopola nel pop grazie a reef scatenati
alternati a melodie dolci e suoni ambient:
dopo lo smarrimento iniziale, il loro sound
trascina in un mondo bizzarro e fantastico
(rubikband.net). In basso a sinistra, i TV OFF,
coppia electropop amata dai blogger e
acclamata nei dancefloor, tra suoni indie e
house music. Questo inverno escono con
un nuovo lp (tv-off.com). Qui sotto, l’artista
islandese Björk sarà al Flow Festival,
l’evento rock che anima l’estate di Helsinki
dall’8 al 12 agosto (flowfestival.com).
di Helsinki Beyond Dreams, la bibbia dei sogni urbani
diventati reali (helsinkibeyonddreams.com). S’improvvisa
urban farmer per il gruppo Dodo, che promuove la
coltivazione degli orti cittadini (dodo.org): la foto è tratta
dal libro 20+12 Design Stories from Helsinki di Katja
Hagelstam (20+12.fi). In alto a destra, Saku Tuominen
dell’agenzia Idealist Group. Insieme a Pekka Pohjakallio
e Juha Tynkkynen finanzia e realizza i progetti più
strampalati (idealist.fi). A fianco, due chef per un giorno
al Restaurant Day di O. Sirén (restaurantday.org).
HAPPY TREND A sinistra, sembra una regina del rock
ma Sofi Oksanen è l’attuale fenomeno letterario. Dal
suo romanzo Purge (un successo internazionale) sono
stati tratti un’opera teatrale, un balletto e un film con
première in agosto. In settembre esce la sua quarta
fatica, When The Doves Disappeared. Sotto, è il big del
nuovo trend gourmand il top chef Antto Melasniemi
che, tra l’altro, si è inventato la Solar Kitchen, un bistrot
fotovoltaico. In basso, la regista Z. Bergroth, già
premiata con il film The Good Son, sta girando Angela,
storia tragicomica di due prostitute neoredente che
diventano star del balletto. A destra, l’eclettica scrittrice,
artista e illustratrice Rosa Liksom ha appena pubblicato
Stazioni di transito per Artemisia (rosaliksom.com).
HELLA HERNBERG, TONI HÄRKÖNEN/SOFI OKSANEN, RESTAURANT DAY/TUOMAS SARPARANTA;
ANTTO MELASNIEMI/IMAGEKONTAINER – KNÖLKE;
DREAM TEAM Sopra, l’architetto Hella Hernberg, autrice
dell’architettura organica e del design emotivo, a misura
d’uomo. Oggi c’è un paese che vola alto per politiche sociali - a cui dedica il 32 per cento del Pil - svetta per investimenti in innovazione e nell’imprenditoria creativa,
ha obiettivi sostenibili superambiziosi ed è al top degli
indici di gradimento delle società di rating come Standard & Poor’s, che anche all’inizio del 2012 l’ha premiato con la tripla A. Helsinki è una città che sale, abbracciata da sei megacantieri che le stanno cambiando i connotati: entro il prossimo decennio è candidata a diventare uno dei luoghi più vivibili del pianeta. Secondo le
riviste americane Newsweek e Monocle lo è già, ed è
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Ogni neonato finlandese ha
diritto al proprio kit cerimoniale, ovvero: il governo gli
dà il benvenuto con un box in legno pieno di vestitini e
pannolini che, una volta svuotato, si trasforma in culla.
«Il design è un driver sociale, culturale e di competitività economica», dice Pekka Timonen, executive director del programma per Helsinki World Design Capital
2012, «non un abbellimento temporaneo, ma parte dei
servizi e delle infrastrutture». Insomma, ha un ruolo politico delineato, tanto che c’è un’associazione indipendente, la Sitra, che amministra il fondo finnico dedicato all’innovazione. E sotto la supervisione del parlamento promuove nuovi modelli di sviluppo, come l’Helsinki Design Lab, «che facciano del paese il pioniere del benessere sociale ed economico anticipandone desideri e
tendenze». Per il bene della nazione s’impegna tutta la
comunità, ispirata da un esercito di giovani talenti creativi (“talkoot” è il vocabolo che definisce lo spirito di aggregazione su base volontaria). Prendiamo l’evento dell’anno, l’elezione a capitale del design. La grafica surrealista e
ipercolorata dei poster e dell’immagine coordinata l’hanno disegnata i bambini, capitanati dal duo emergente di
designer Kokoro&Moi con una serie di workshop cittadini. Anche la pianificazione urbanistica asseconda tutti
i desideri, persino dei più piccoli. Arkki è una scuola di
architettura per miniprogettisti, i loro sogni e disegni arrivano a influenzare i grandi piani regolatori municipali.
Il design a Helsinki si vive in
strada. Al mercato del pesce sul fronte del porto, dove tra
i vaporetti, le navi rompighiaccio e le bancarelle spuntano
giovanissimi, ma già affermati designer, che offrono i loro
ultimi progetti. Nel distretto artistico di Arabia, dove per
legge il 2 per cento di ogni edificio finanzia un’opera d’arte pubblica in loco: nei prossimi mesi la quota dedicata al
bello a uso e consumo di tutti sostiene la creazione di giardini artistici e del Flooranaukio, enorme edificio con un
mosaico floreale che si snoda lungo tutta la facciata.
Nell’area del design, dove prima che si insediassero gli
showroom dei grandi marchi internazionali è nata una
Montmartre degli artigiani, con atelier di giovani fashionisti come R/H e la boutique Limbo di Heini Lindström
(chi è? La prima designer indipendente a colonizzare la
zona dal 1994), microconcept store come la galleria Lokal della fotografa Katja Hagelstam, con un corner caffè incluso. Ebbene sì, in Finlandia l’espresso è un culto,
tanto che la Pohjoisesplanadi - gli Champs-Élysées di
Helsinki - è punteggiata da chioschetti e la bevuta media è di sette tazzine al giorno a testa. Se non volete provocare lo sdegno nazionale non sperticatevi in commenti su quanto (non) è buono il risultato, ma solo in lodi.
L’ultima tendenza del benessere collettivo sono gli eventi organizzati
dal basso, come il Restaurant Day di Olli Sirén (restaurantday.org). Un carnevale del cibo, in cui ognuno si
improvvisa chef e può aprire in città il proprio pop-up
bistrot solo per 24 ore. C’è l’imprenditore che prende
le ferie per pescare in mare il suo menu gourmand e lo
studente che vende le sue specialità calando un cestino
dalla finestra. La prossima giornata dei cuochi è a fine
luglio a Helsinki, ma Sirén vuole esportarla in tutto il
mondo. Ogni abitante, manager o no, ha la propria ricetta per la felicità del paese e la Finlandia registra la
massima presenza di donne nei cda di società quotate
con il 27,1 per cento contro il 6,1 per cento dell’Italia.
La ricetta per la felicità dell’architetto e giovane imprenditrice Hella Hernberg è snocciolata nel libro Helsinki Beyond Dreams, che racconta i sogni dei cittadini
che sono stati trasformati in class action. Ne parla con
entusiasmo dal suo studio in coworking nel quartiere
di Jätkäsaari, un immenso eco-cantiere a due passi dal
centro. Qui il dinamismo della città che cresce t’investe: dalle gru a perdita d’occhio ai giganteschi edifici
concessi dal comune in riuso creativo fino al 2025, l’anno che sulla carta segna la fine dei lavori.
LIISA JOKINEN/HEL-LOOKS.COM; TOMMI HYNYNEN/KAKSI TVÅ
anche in cima alla classifica delle città felici (da visitare)
del New York Times. E punta in alto anche con gli obiettivi a breve e lungo termine: nel 2010 la Finlandia è il primo paese al mondo che concede la connessione al web di
almeno un mega come diritto costituzionale di ogni cittadino, da chi gira in tram a chi vive nelle lande sperdute e nell’arcipelago (di oltre 20mila isole!). Un bel colpo
che fa schizzare l’indice di informatizzazione al 97 per
cento. E il traguardo del 2015 è arrivare a 100 mega per
tutti. Altri numeri? Nel 2020 la capitale aspira a diventare la città più verde al mondo e il 2035 segnerà il completamento del nuovo quartiere residenzial-creativo di Kalasatama, il cantiere più grande d’Europa. Ciliegina sulla
torta: Helsinki quest’anno è stata eletta capitale mondiale del design e porta in alto il nome del “papà” con lo slogan Open Helsinki - Embedding Design in Life che vede
nella progettazione lo strumento per il benessere sociale.
In effetti, basta un weekend per intuire che qui la parola
design non indica solo un divano bello e comodo su cui
spiaggiarsi, ma accompagna la vita quotidiana.
Dagli ideali condivisi in strada agli imprenditori visionari che finanziano le start-up, alla Aalto University, un hub all’avanguardia che forma e sforna i futuri
talenti di design, arte, economia e tecnologia: l’importante
è partecipare tutti alla crescita sociale, ognuno con le proprie idee. Come quella avuta dalla talent scout 22enne Essi Ahtola si chiama Kreative Generation e promuove designer, stilisti e artisti finlandesi nel mondo attraverso il blog
kreative.fi e il sito kreative-shop.org. O dal laboratorio creativo Idealist Group di Pekka Pohjakallio, Saku Tuominen
e Juha Tynkkynen che si definiscono “Ideaholics” e sfornano idee bizzarre (idealist.fi). Tra le loro ultime avventure:
Dreamdo, una macchina dei sogni che aiuta le persone a
raggiungere i propri obiettivi e il progetto Redesigning925,
che riorganizza la settimana lavorativa di grandi aziende
come IBM, al fine di aiutare i dipendenti a ritrovare entusiasmo e gioia per il proprio mestiere. Il design prende le
forme di un organigramma per Ville Miettinen, genio del
marketing e del crowd sourcing che si proclama imprenditore seriale e angelo custode degli investitori. Oltre a fare
da consulente per la Foundation for Finnish Inventions, e
a essere nel cda di aziende tecnologiche, social media, game company in Finlandia e nella Silicon Valley, s’è inventato Microtask (microtask.com). Una start-up che, partendo
dal sacrosanto presupposto che «le persone sono felici se il
lavoro sporco e di routine lo svolge qualcun altro», sviluppa software in grado di frammentare la massa di impegni
aziendali in microobiettivi e di inviarli a una serie di collaboratori operativi in tutto il mondo.
❏
IN & OUTFIT
In alto, da sinistra, i look più attuali sono sul blog
hel-looks.com dei fotografi L. Jokinen e S. Karjalainen. Pop humour e
oversize per le collezioni di Daniel Palillo (danielpalillo.blogspot.com). Le
giovanissime Hanna Riiheläinen ed Emilia Hernesniemi del brand R/H,
che hanno già quattro boutique nel mondo (rh-the-label.com). Al
centro, le sexy shoes di Minna Parikka (minnaparikka.com) e la blogger
Teemu con un capo androgino di Jussi Salminen (olavfashion.com).
Sotto, gli accessori surreali e festaioli di Hanna Sarén (hannasaren.net)
e del duo KAKSITVÅ, ovvero Marjo Kuusinen e Piia Keto (kaksitva.com).