I vichinghi - Persinsala.it

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I vichinghi - Persinsala.it
Recensioni cinema e film | Persinsala.it Michele Parrinello
26 novembre 2014
Produzione congiunta svizzero-tedesco-sudafricana per la nuova
fatica di Claudio Fah. Un film visivamente evocativo, ma che non
si schioda dal solco già tracciato da dozzine di prodotti di genere.
Dimenticabile.
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Asbjorn , giovane e ribelle capoclan vichingo, fugge per mare insieme al
risicato gruppo di compagni che gli è rimasto fedele. Colti da una
tempesta, naufragano in un punto imprecisato delle coste scozzesi. Dopo
un primo scontro con un drappello di soldati del luogo, catturano una
giovane nobile col cui riscatto intendono comprare la libertà di tornare a
casa. La ragazza si rivelerà però un prigioniero più scottante del previsto e
al gruppo di vichinghi non rimane che fuggire dai segugi di re Dunchaid.
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Occorre riconoscere che i produttori de I Vichinghi (adattamento italiano
del titolo originale Northmen – A Viking Saga) hanno avuto due geniali
intuizioni. La prima è consistita nel cogliere al balzo l’occasione di battere,
finché il ferro è caldo, della nuova popolarità del genere cappa e spada
misto a pamphlet che spopola soprattutto nelle numerose attuali serie
televisive in costume. La seconda è stata scritturare come attore il
cantante della band death metal Amon Amarth, ben certi che i fan si
sarebbero riversati nelle sale per ammirare il proprio beniamino vichingo
con più foga di un battaglione di spettri norreni nel giorno del Ragnarok (il
fatto che Johan Hegg si scorga per cinque minuti scarsi e reciti non più di
due battute fornisce una dimensione reale dell’operazione).
Ma, malgrado ad avvalorare le nebulose ipotesi sullo spessore del prodotto
ci fosse lo svizzero Claudio Fah alla regia, di certo non uno sprovveduto
ma con alle spalle una filmografia trascurabile, permaneva la speranza che
in fondo i pregiudizi siano fatti per essere sfatati. Bastano dieci minuti di
film per capire che non è questo il caso.
I Vichinghi trasferisce la Scozia in Sudafrica (il film è girato presso Capo
di Buona Speranza, come se le vere Highlands non godessero di paesaggi
mozzafiato adeguati) e tenta la carta del racconto epico e degli esuli senza
un luogo dove tornare, costretti ad andare avanti a qualunque costo. Gli
scorci paesaggistici delle incombenti (e imponenti) scogliere sudafricane,
delle caverne sotterranee, delle foreste brumose e delle lande paludose
lasciano oggettivamente senza fiato e rimbalzano echi di terre lontane e
gesta perdute, ma vengono mortificate da una narrazione che, seppure
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visivamente affascinante e che non arretra di fronte a una appropriata
dose di sangue e violenza, annoia e non coinvolge. Se si escludono un paio
di personaggi e la principessa Inghean (Charlie Murphy, unica donna del
film, in una prova intensa quanto il materiale a disposizione lo consentiva),
il gruppo di vichinghi ha una caratterizzazione più piatta di una nebbiosa
brughiera scozzese e gli eventi narrati prendono fin da subito una piega
chiaramente ben oltre il limite del plausibile (uomini in fuga che
accendono pire funerarie più luminose di un faro nella notte, cadute da
centinaia di metri cui sopravvivere senza un graffio, morti che tornano in
vita anche se per pochi secondi). Tutto ciò potrebbe anche risultare
sopportabile o in un certo senso godibile se il resto del film non fosse
costruito con una seriosità assolutamente inappropriata al contesto.
Per tutti questi motivi, si può andare a vedere I Vichinghi con due
disposizioni d’animo: se si cerca un intrattenimento onesto, coerente ed
emozionante, allora ci si troverà di fronte a una serie sempre più
incredibile di situazioni al limite dell’imbarazzo; se invece si vuole passare
una serata tra amici con chiacchiere e pop corn e godere delle coreografie
di combattimento comunque ben realizzate in una cornice evocativa,
dategli una chance. Ciò non toglie che rimanga un prodotto dozzinale.
Titolo originale: Northmen – A Viking Saga
Nazionalità: Svizzera, Germania, Sudafrica
Anno: 2014
Genere: Azione, Avventura
Durata: 98’
Regia: Claudio Fah
Cast: Tom Hopper, Ryan Kwanten, Anatole Taubman, Charlie Murphy
Sceneggiatura: Bastian Zach, MAtthias Bauer
Produzione: Ralph S. Dietrich, Elite Filmproduktion AG, Two Oceans
Production LTD, Horse Film GmbH
Distribuzione: Eagle Pictures
Fotografia: Lorenzo Senatore
Musiche: Marcus Trumpp
Nelle sale italiane dal 27 Novembre 2014
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