Salone di Genova 2013 Eolo Attilio Pratella4

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Salone di Genova 2013 Eolo Attilio Pratella4
GENOVA
2013
di Eolo Attilio Pratella
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gliamento nautico.
Qui è stato sistemato anche il “Teatro del Mare” e
alla quota più alta numerose sale di convegno e conferenze. La struttura accoglie anche comodi luoghi
di ristorazione.
Comunque gli espositori
che hanno rinnovato la fiducia alla mostra erano
750 e quest’anno, dopo alcune perplessità, invogliati da condizioni di utilizzo degli spazi più convenienti di quelle del passato, non hanno abbandonato questo Salone ridimensionato.
Le barche esposte sono state un migliaio, tra le quali almeno un centinaio erano nuovi modelli. Meglio
sistemate le banchine delle darsene che hanno reso
più agevole le prove in mare. Tra le numerose le novità esposte, la prevalenza è quella che riguarda il
settore delle barche a vela entro i 15 metri.
Nel complesso, questo layout innovativo più snello e
contenuto di un Salone lontano da quelli del passato,
segna già la fisionomia di una proposta futura . Un
passato quindi da dimenticare, che sta ora cercando
un rinnovato riconoscimento di primo Salone nautico del bacino mediterraneo. È passato in secondo piano anche il primato di mercato delle grosse unità del
diporto, che si proietta ora sulla ricerca di clientela in
Brasile, Cina, Giappone, Paesi Arabi, mentre in Europa si fanno più vivaci e penetranti le proposte dai
sempre più affermati Saloni di Cannes, Londra, dei
tre tedeschi e anche di quello, più modesto, di Parigi.
Purtroppo la produzione nautica di casa nostra, ha
perso in questi ultimi due anni il 60% del fatturato,
ma gli italiani hanno riconfermato di saper costrui-
La Nautica riparte
da Genova.
L’importanza
del nuovo Salone
l Salone Nautico internazionale di Genova ha
inaugurato, agli inizi di
ottobre, la sua 53ma edizione
sotto il segno della sobrietà,
cosa che ha portato la manifestazione alla durata di soli
cinque giorni anziché i tradizionali nove del passato.
Motivo di questa nuova linea è l’innegabile presenza di una crisi generalizzata che ha toccato duramente anche il comparto nautico. Oltre alla riduzione delle giornate di esposizione si è dovuto ricorrere al ridimensionamento di vari settori espositivi e
a una loro diversa localizzazione. Una imponente
vistosa parete rossa, recante tutte le date delle edizioni passate, quelle che hanno portato la mostra
genovese ad essere conosciuta in tutto il mondo, accoglieva all’ingresso i visitatori celando anche la
parte sacrificata di alcuni padiglioni storici non più
utilizzati.
L’attuale complesso espositivo si è raccolto perciò in
180 mila m² compreso lo specchio acqueo delle due
darsene (100.000 m²). Diventano più importanti la
grande tensostruttura a vela con cui ha inizio Marina 1, dove sono esposte imbarcazioni a motore fino
ai 16 metri che si possono ora ammirare anche dall’alto, da un passaggio panoramico sopraelevato.
Dopo questo settore si accede al vero punto cardine
della mostra che è il grande padiglione B con la sua
funzionale proiezione verso il mare. È in questa
struttura , dai piani degradanti , che trovano posto
alcune esposizioni, come quella al piano terra dei
battelli pneumatici, delle imbarcazioni a motore sino ai 12 metri, della componentistica e dell’abbi-
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Lo spazio espositivo allestito quest’anno dalla Lega Navale nell’area del Marina 1; in apertura, una elaborazione grafica della nuova
struttura del Salone, visibilmente ridimensionata rispetto a quella degli anni scorsi
re, meritare e insegnare anche agli altri e le grandi
aziende che sono state la guida del “made in Italy”
sono ancora vive, attive e hanno ancora molto da dire all’estero.
Di dimensioni ben diverse sono le iniziative secondarie nate in casa nostra; si tratta di rassegne specializzate che fanno una offerta particolare a diversi tipi di clientela, manifestazioni minori che raccolgono pubblico locale come quella di Venezia, che seppure di dimensioni molto contenute, nel mese di
aprile si rivolge per due week-end consecutivi a un
pubblico che cerca piccoli natanti, e barche adatte
alla laguna. Si tiene a San Giuliano e vede in esposizione barche grandi e piccole, motori e strumentazione e anche la presenza di numerosi dealer dei
grandi marchi.
Da considerare interessante anche la presenza del
grande mercato dell’usato di “Nautilia”, ad Aprilia
Marittima che strabocca di vere occasioni. Seguono
altre iniziative regionali in varie località, ognuna rivolta a tipologie diverse di appassionati del mare.
Tutto ciò dimostra che la passione e l’interesse per il
mondo delle imbarcazioni è ancora vitale e sopravvive. Comunque questa decisione e necessità di Genova di ridimensionarsi, oltre a future edizioni del
Salone più convincenti, servirà anche da guida al
mercato nautico del momento.
La vela ha avuto la prevalenza fra gli scafi esposti in
acqua. Si tratta in gran parte di imbarcazioni in genere vicine ai 10 metri dove compaiono soluzioni
interessanti sui materiali impiegati e su tecniche di
costruzione, tali da presentare e interessare l’armatore appassionato e competente.
Numerose manifestazioni
Al settore prettamente commerciale anche in questa
edizione si è affiancata la componente culturale e
istituzionale.
In questo contesto non poteva non essere presente,
come è ormai consolidata tradizione, la Lega Navale
Italiana anche per dare un segnale di fiducia e di ottimismo al mondo della nautica e per affermare il suo
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La barca regionale LNI per disabili della Liguria, presente nell’area dello stand; si tratta di un Hansa, come è stata adesso rinominata al posto della vecchia sigla Access 303
ruolo storico di custode della cultura marinaresca.
Per valorizzare questa imperdibile occasione d’incontro con gli appassionati del mare e della nautica,
in particolare con i giovani ed il mondo della scuola,
i soci e gli esperti velisti delle Sezioni genovesi si sono
resi disponibili al pubblico sia presso lo Stand della
Lega Navale Italiana (darsena marina motore, molo
interno), per argomentare su tematiche inerenti al
mare ed alle acque interne e illustrare le prerogative
della istituzione, sia nell’area “navigar m’è dolce”,
per far provare ai giovani l’ebrezza dell’uscita in mare in barca a vela e esercitarsi in attività pratiche. Ben
circa seicento studenti delle scuole inferiori e superiori hanno partecipato a queste iniziative.
La grande muraglia rossa con riportati gli anni delle precedenti edizioni del Salone che, in parte, scherma alcune sezioni della vecchia
esposizione attualmente non utilizzate
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Una vista parziale dall’alto della darsena espositiva dal passaggio sopraelevato che consente di osservare da un insolito punto di vista
le imbarcazioni
Sono stati anche organizzati i seguenti incontri pubblici nella sala convegno denominata “Sea Experience Stage”, di spicco fra i quali: A) la presentazione delle attività dei “Giornalisti in erba” e il lancio della
VIII edizione del premio giornalistico riservato ai
giovani su tematiche ambientali ed educative che
ha come tema di questa edizione : “equipaggi per il
cambiamento- crews for change”; B) il convegno sul
tema “Antiche professioni, nuove professionalità ?”
dedicato all’esplorazione di nuove opportunità per i
giovani nel settore nautico. Testimonial la giovane
maestra d’ascia e socia della Sezione di Chiavari Valentina Capellari; C) la presentazione del libro “Io,i
tuoi occhi, tu l’anima mia”, diario di viaggio del so-
cio Berti Bruss, che nel 2012 ha circumnavigato l’Italia in barca a vela in compagnia di un amico ipovedente; D) la presentazione del giro delle aree protette del mar Tirreno, Diario di viaggio dell’impresa
realizzata dal presidente della Sezione di Scario in
collaborazione con l’ISPRA.
La chiusura del Salone è stata suggellata, alla presenza di autorità cittadine e del segretario generale dell’UCINA, dott.ssa Marina Stella e del vicepresidente
nazionale della LNI, ammiraglio Mario Vatteroni,
dalla cerimonia di premiazione del XVII “Trofeo
Memorial Umberto Pitti”, tradizionale meeting internazionale riservato alla classe Optimist, organiz■
zato dalla Sezione di Genova-Sestri Ponente.
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