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DISCIPLINARE TECNICO DI PRODUZIONE DELL’ORZO DA BIRRA 2007-2008 OPERAZIONE / FASE COLTURALE SUCCESSIONE COLTURALE PREPARAZIONE DEL TERRENO VARIETA’ E SEMINA INDICAZIONI TECNICHE FORMA DI CONTROLLO Non è consentito coltivare l’orzo in monosucessione o in successione ad altri cereali quali frumento, segale, farro e avena. Di norma l’orzo non segue Verifica la rottura di un prato stabile. Non è consigliato seminare l’orzo dopo una documentale leguminosa per il pericolo di allettamento e per l’eccesso di proteine che si vengon o a formare nella granella. Buona norma è fare succedere all’orzo una coltura da rinnovo quale mais e patata. Non è necessario effettuare lavorazioni preparatorie del terreno (arature) particolarmente profonde. Facendo riferimento comunque alla necessità di interrare i residui colturali della coltura precedente, è inutile una profondità di lavorazione oltre i 25 cm. E’ obbligatorio l’utilizzo della varietà prescelta e fornita dal personale tecnico della Cooperativa “La Fiorita”. E’ vietato l’utilizzo o la mescolanza con altre varietà non fornite o indicate. La semina dovrà essere omogenea, garantire una densità di semina di 500 cariossidi pure e germinabili per mq, pari ad una quantità di 230 kg/ha di seme. E’ molto importante che la profondità di semina non superi i 3 cm (oltre tale profondità si riduce la produzione anche del 40%). E’ particolarmente utile far seguire alla semina una rullatura. Compatibilmente con le condizioni climatiche e del terreno, per ottimizzare le produzioni è utile non ritardare le semine oltre il 20 marzo. DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN AZIENDA Registro degli interventi colturali Controllo visivo in campo Registro degli interventi colturali Verifica documentale e in campo Fattura e cartellino ENSE OPERAZIONE / FASE COLTURALE INDICAZIONI TECNICHE FORMA DI CONTROLLO E’ fortemente consigliato effettuare le analisi fisico-chimiche del terreno, almeno una volta ogni 3 anni e sulla base di queste redigere un corretto piano di fertilizzazione. In ogni caso è obbligatorio rispettare per ogni singolo macroelemento somministrato (N-P-K) i vincoli in ordine a dose, epoche di distribuzione e concime da impiegare. Sono da escludere gli appezzamenti in cui sono state effettuate fertilizzazioni con liquami zootecnici, altri tipi di reflui o massicce fertilizzazioni con letame. Ad ogni Azienda sarà fornita una tabella particolareggiata con i riferimenti per dosi, epoche e tipologie di concimi da utilizzare. FERTILIZZAZIONE AZOTO: l’azoto va somministrato con molta prudenza per i possibili problemi di allettamento e perché si richiede un bassissimo contenuto di proteine nella granella. La dose massima ammessa è di 80 unità/ha in due frazioni; il 40% alla semina e il 60% in copertura. L’intervento di copertura dovrà essere eseguito tra la fase della 3 a e 4 a foglia, non dovrà essere eseguito a ridosso della fase di accestimento e tanto meno dopo lo stesso. E’ importante non utilizzare come concime azotato l’urea agricola. DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN AZIENDA Piano di fertilizzazione Verifica documentale e in campo Registro degli interventi colturali Fattura di acquisto dei fertilizzanti FOSFORO: La dose massima di fosforo ammessa è di 80 unità/ha da distribuirsi alla preparazione del letto di semina. POTASSIO: La dose massima di potassio ammessa è di 50 unità/ha da distribuirsi alla preparazione del letto di semina. DISERBO E’ vietato ogni tipo di diserbo. Eccezionalmente, su richiesta e su benestare della Commissione Tecnica, saranno redatti specifici piani di difesa per singola Azienda produttrice. Verifica documentale e in campo Registro degli interventi colturali OPERAZIONE / FASE COLTURALE DIFESA FITOSANITARIA IRRIGAZIONE RACCOLTA INDICAZIONI TECNICHE FORMA DI CONTROLLO DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN AZIENDA Generalmente non sono necessari interventi di difesa fitosanitaria, perciò sono vietati i relativi interventi chimici. Eccezionalmente, su richiesta e su benestare della Commissione Tecnica, saranno redatti specifici piani di difesa per singola Azienda produttrice. Verifica documentale e in campo Registro degli interventi colturali Non necessaria e non consigliata. Verifica documentale e in campo Registro degli interventi colturali La raccolta deve essere tempestiva a causa della possibile fragilità della spiga. E’ preferibile non procedere alla mietitrebbiatura prima del mattino inoltrato o nel tardo pomeriggio, poiché la granella acquista con facilità umidità dall’atmosfera. E’ preferibile non iniziare la mietitrebbiatura finchè l’umidità della granella non sia scesa sotto il 13,5 %. Non è consentito bruciare le stoppie. Verifica documentale e in campo Registro degli interventi colturali