NOTIZIE - Coopselios

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NOTIZIE - Coopselios
Periodico d’informazione trimestrale della Cooperativa Sociale Coopselios Società Cooperativa
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (conv. in L- 27/02/2004, NR 26) ART. 1 COMMA 2, DCB RE
NOTIZIE
ANNO XIV
NOVEMBRE 2012
Il punto sul Welfare.
Convegni, progetti, spazi di innovazione
anniversari, aperture, open day
contro la violenza sulle donne
terremoto, musica, solidarietà
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sommario
NOTIZIE DALLA COOPERATIVA
3.
Percorsi innovativi orientati allo sviluppo, all’innovazione, alla motivazione
4.
Un nuovo nido Coopselios a Fregene (RM)
“Le Corti” Centro di sperimentazione creativa per l’infanzia a Correggio
5.
Cresce il welfare cresce l’Italia. La mobilitazione di ottobre a Roma
“Nel paese”. Quotidiano on line di Legacoopsociali
6.
Sighet, oltre i confini della solitudine e del disagio
Parliamo di Belo Horizonte. Un progetto per lo sviluppo locale
APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
7.INFANZIA | Un nuovo strumento di comunicazione per il Settore Infanzia
8.
ANZIANI |Il miglioramento e l’innovazione dei processi sanitari nel Settore Anziani
9.
MINORI |
Dal significato di “oltre” nei nostri pay-off
FOCUS
10.
Le parole del welfare, per capire meglio.
11.
Il nuovo listino prezzi sociale da un network di soggetti no-profit
12.
Progetto “Rigenerazioni”. Il fattorino aziendale come forma di Welfare Aziendale
FOCUS
LA VOCE DI COOPSELIOS
13.
Il Ministero Pari Opportunità finanzia il Centro Irene
F.R.A.T.T. Fighting Against Trought Theatre
14.
Terremoto, abbandono e rientro alla casa protetta di Reggiolo
La musica per la musica. Un Natale di solidarietà
15.
Ciack, si gira!
Attori per un giorno al Carpanedo
16.
“Mille e una storia - un viaggio con la fantasia”
17.
Considerazioni sulla disabilità. Riflessioni di una socia di Coopselios
18.
Dieci anni di storie
19.
In ricordo di Sara e Nicoletta
Hanno collaborato
a questo numero:
Mariaelena Bega
Sabrina Bonaccini
Dina Bonicelli
Lina Borghi
Giulia Caramaschi
Federico Emanueli
Enza Iozzia
Alcide Lambri
Vania Lodesani
Annalisa Lusuardi
Claudia Manzini
Ilaria Ottonelli
Cecilia Pizzocchero Catellani
Moira Puntelli
Paola Tognoni
Ufficio Formazione
Fabrizio Zucchini
Coopselios notizie
Periodico trimestrale diffuso
gratuitamente ai soci della Cooperativa
Aut. Trib. RE n. 972 del 29/9/1998
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in
abbonamento postale DL 353/2003
(conv. in L - 27/02/2004, NR 26)
ART. 1 COMMA 2, DCB RE
Tassa riscossa - Taxe percue
Proprietario: Guido Saccardi
Cooperativa Sociale COOPSELIOS
Società Cooperativa
Via A. Gramsci, 54/S
42124 Reggio Emilia
Tel. +39 0522 378610
Fax +39 0522 323658
www.coopselios.com
[email protected]
Direttore Responsabile
Fabrizio Montanari
Comitato di Redazione
Sabrina Bonaccini, Franco Dallari,
Ester Schiaffonati, Antonietta Serri
Coordinamento di Redazione
Giulia Caramaschi
Impaginazione
Ufficio Comunicazione Coopselios
Stampa
Tipografia San Martino
San Martino in Rio (RE)
Pubblicazione stampata su carta ecologica CYCLUS OFFSET da
115 gr. carta naturale totalmente riciclata, senza utilizzo di cloro
nè di sbiancanti attivi.
NOTIZIE DALLA COOPERATIVA
percorsi interni di formazione e sviluppo
Percorsi innovativi orientati allo sviluppo,
all’innovazione, alla motivazione
CORSO PER I COORDINATORI
Nella giornata di martedì 9 ottobre è iniziato un
nuovo percorso formativo rivolto a tutti i nuovi
coordinatori di Coopselios finalizzato all’orientamento al proprio ruolo. Il corso si pone come
obiettivo, da una parte, quello di mettere a
disposizione gli strumenti conoscitivi e di accesso
alla tecnostruttura e, dall’altra, di formare agli
elementi base del ruolo al fine di superare eventuali difficoltà. Gli argomenti del corso sono stati
pensati e costruiti insieme ad un gruppo di lavoro
composto da coordinatori trasversali a tutte le
aree e settori.
POSITIVE. PERCORSO DI VALORIZZAZIONE
DELLE COMPETENZE INTERNE
È iniziato già da qualche mese un importante
e ambizioso progetto finalizzato alla valorizzazione delle risorse umane, sostenuto dalla Direzione
e dal Consiglio d’Amministrazione, che impegnerà
Coopselios fino al 2013. Un lungo percorso che nella
prima parte ha visto coinvolti i membri della Direzione
operativa attraverso una full immersion in cui sono
stati posti ad analisi temi importanti quali le sfide che
dovremo affrontare nel futuro, gli ambiti di mercato e
managerialità, l’analisi delle competenze interne mirate
alla formazione di ruolo.
La Direzione operativa ha poi selezionato e proposto
un gruppo di 35 lavoratori che nel mese di novembre hanno iniziato un primo processo di assestment,
significativamente chiamato Positive, che si sostanzierà
in un percorso di valutazione (gestito da un’agenzia
esterna), finalizzato a far emergere i potenziali e gli
ambiti di sviluppo dei partecipanti.
Il progetto, interamente finanziato dai fondi interprofessionali (Foncoop), continuerà l’anno prossimo con
un percorso di sviluppo formativo manageriale (Coopselios Accademy). È possibile discutere del progetto nel
Blog Sociale (blog.coopselios.com).
FAD, PER CONCILIARE TEMPI DI VITA E DI LAVORO
Da dicembre è disponibile la nuova piattaforma di
formazione a distanza, accessibile dall’area interna del
portale (mail.coopselios.com). Si tratta di una nuova
importante opportunità che Coopselios intende offrire
a soci e dipendenti, al fine di dare un valore sempre
più importante alla formazione, arricchendo l’offerta
e agevolando i lavoratori nei tempi di fruizione dei
contenuti formativi.
SPERIMENTAZIONE DEL NUOVO SISTEMA DI
GESTIONE DELLE INFORMAZIONI
Per facilitare la raccolta delle informazioni l’Ufficio
Risorse Umane ha implementato le funzioni del
gestionale HR Zucchetti, che registrerà tutta la formazione effettuata in Coopselios (documenti, presenze,
soddisfazione…); lo stesso sistema permetterà inoltre
di svolgere in maniera digitale molte operazioni quali
richieste di percorsi formativi, valutazione dei corsi,
richieste di docenza. Nel mese di giugno è partita una
prima sperimentazione che ha visto coinvolte alcune
funzioni aziendali finalizzata a testare il programma;
sono emersi diversi spunti di miglioramento e una sostanziale approvazione del programma. Questo nuovo
sistema di gestione delle informazioni ha facilitato lo
sviluppo del Piano Formativo per il 2013 che, costruito
in formato digitale, ha ottimizzato i tempi di realizzazione con un notevole risparmio di carta.
Ufficio Formazione
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NOTIZIE DALLA COOPERATIVA
nuovi servizi all’infanzia
Un nuovo nido
Coopselios a
Fregene (RM)
Il 1° settembre scorso ha inaugurato il nido d’infanzia di Fregene.
Il taglio del nastro, preceduto dalla
benedizione di Padre Alberto Filippi, è avvenuto alla presenza del
Sindaco Mario Canapini, degli Assessori Giovanna Onorati, Antonio
Prete e Mario Russo, di numerosi
consiglieri comunali; dei rappresentanti della società Fregenezerotre e
dal Presidente Guido Saccardi, dal
Direttore d’Area Gianluigi Bellettini
e dalla Responsabile del Settore Infanzia Coopselios Sabrina
Bonaccini. La nostra cooperativa
avrà la gestione della struttura per
l’infanzia, attraverso un’operazione
di project financing, o finanza di
progetto, una forma di finanziamento tramite la quale le pubbliche
amministrazioni possono ricorrere
a capitali privati per la realizzazione di progetti e infrastrutture ad
uso della collettività. La durata della convenzione è fissata in 30 anni,
al termine della quale la struttura
entrerà in possesso del Comune. Il
nido di Fregene ospiterà complessivamente 60 bambini. Lo spazio,
Coopseliosnotizie | novembre 2012
in sintonia con il nostro progetto
pedagogico, è stato progettato
dallo studio PFI di Roma in collaborazione con i tecnici del settore
infanzia di Coopselios. Il progetto
d’arredo è stato curato dalla ditta
Spazio arredo di
Arezzo. “Pubblico
è bello, ma è bello
anche Privato”. In
queste parole il
Sindaco Canapini
sintetizza la sensibilità nei confronti
dei problemi scolastici del territorio
coniugando le
poche disponibilità
di cassa del settore
pubblico con la
capacità d’investimento dei privati.
Asioli di Correggio un incontro fra
pubblico, privato e privato sociale.
A partire da un nuovo servizio gestito da Coopselios - Le Corti. Centro di
sperimentazione creativa per l’infanzia, l’obiettivo era quello di stimolare nuove sinergie per un welfare
aziendale per il quale imprenditori
e privato sociale sono sempre più
chiamati a collaborare.
Al via dunque il nuovo servizio
pronto per partire con l’obiettivo di
conciliare i bisogni di apprendimento e socializzazione delle bambine e
dei bambini, le esigenze delle famiglie che lavorano, le esigenze delle
aziende che, soprattutto in tempo di
crisi, non possono ignorare il tema
della conciliazione.
Un progetto sperimentale a gestione privata con orari flessibili e possibilità di adesione modulare. “Le
corti”, oltre che un servizio all’infanzia, intende porsi come laboratorio
sul territorio per la costruzione di
“Le Corti” centro di
percorsi partecipati di Responsabilità Sociale d’Impresa. Un servizio al
sperimentazione
quale le aziende correggesi possono
creativa per l’infanzia prendere parte costruendo percorsi
privilegiati d’accesso al nido per i fia Correggio
gli delle dipendenti e dei dipendenti
e usufruendo degli
sportelli pedagogici
consulenziali.
All’incontro erano
presenti insieme a
Coopselios, l’Amministrazione Comunale,
gli imprenditori
correggesi, la Consigliera di Parità
Provinciale Maria
Mondelli, Cristina
Strozzi, Presidente CIS Industriali
reggiani, Carlo Possa
di Legacoopsociali
La presentazione delle “Corti” agli imprenditori di Correggio
e Enrico Liverani,
CGIL Regionale.
Si è svolto nella mattina del 26
ottobre presso il foyer del Teatro
NOTIZIE DALLA COOPERATIVA
cooperazione e partecipazione
Cresce il welfare, cresce
l’Italia. La mobilitazione di
ottobre a Roma
esposte in termini di salute. Un’ulteriore misura sulla
quale è stata attirata l’attenzione è quella dell’innalzamento dell’IVA (dal 4% al 10%) sui servizi sociosanitari ed educativi erogati dalle cooperative sociali. Il
danno in questo caso si rifletterebbe sulle persone,
sulle famiglie e sugli stessi Enti locali, oltre a causare
un danno di notevole rilievo al mondo delle cooperative sociali.
Anche su tale aspetto si è incontrata l’attenzione dei
Gruppi Parlamentari, con intenti emendativi.
Alla manifestazione di Roma ha partecipato anche un
gruppo di cooperatori sociali reggiani.
“Nel paese”. Quotidiano on
line di Legacoopsociali
40 associazioni promotrici, 100 organizzazioni aderenti che nella giornata del 31 ottobre si sono incontrate
a Piazza Montecitorio allo slogan “Cresce il welfare,
cresce l’Italia”. Una grande mobilitazione, compatta e
concorde nel chiedere il rilancio delle politiche sociali e
il rifinanziamento dei relativi Fondi.
Bambini, giovani, anziani, non autosufficienti, disabili,
donne, persone con problemi di salute mentale o di
dipendenze sono stati colpiti dalla drammatica compressione della protezione e dei servizi sociali, a cui si
aggiungono i tagli alla Sanità e le riduzioni dei trasferimenti a Regioni ed Enti locali.
Una delegazione delle rete “Cresce il welfare, cresce
l’Italia” ha incontrato i Gruppi Parlamentari evidenziando le istanze espresse dalla mobilitazione. È stato
richiesto con forza di confermare il rifinanziamento
dei Fondi sociali già approvato dalla Commissione
Affari Sociali.
Il timore maggiore è che, nelle pieghe dell’approvazione della Legge di stabilità, le risorse necessarie a
questa operazione vengano destinate ad altri usi. I
Gruppi Parlamentari incontrati hanno confermato da
un lato questi timori e al contempo hanno formulato
rassicurazioni.
Con uguale decisione la rete ha richiesto un intervento
emendativo sulla riduzione del 10% delle convenzioni
e dei contratti che riguardano prestazioni e servizi
sanitari stipulati dalle ASL che provocherebbe un grave danno ai Cittadini e in particolare alle persone più
On line dal 10 ottobre il primo quotidiano della cooperazione sociale. “Nel paese”, vuole offrire uno sguardo
sociale sull’attualità, sulle problematiche relative a
welfare, integrazione, salute e benessere, educazione,
assistenza e cura, ecc. Vuole mettere in primo piano il
ruolo della cooperazione come forma economica capace
di coniugare economia e un interesse per la persona
che continua a esprimersi nelle forme della mutualità
e dell’attenzione ai territori.Un quotidiano che terrà
conto delle varie sfaccettature del mondo sociale del
nostro paese e che vorrà mantenere vivo il dibattito
sulle questioni sociali che attraversano la quotidianità di
ciascuno di noi.
www.nelpaese.it
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NOTIZIE DALLA COOPERATIVA
solidarietà internazionale
Sighet, oltre i
confini della
solitudine e del
disagio
Coopselios è impegnata dal 2009
insieme ad ISCOS CISL E.R. nel
progetto a sostegno del Centro
Educativo Micul Print (Piccolo
Principe) di Sighet in Romania. Il
Piccolo Principe è un luogo di aggregazione per bambini e ragazzi;
qui sono aiutati nello
svolgimento
dei compiti,
giocano, si
divertono in
tante attività
organizzate
da un gruppo
di educatori.
Per Sighet il
Centro è una
esperienza
nuova, una idea
nata da alcuni
giovani del luogo guidati da Camelia
Korut, con l’aiuto di padre Filippo
Aliani, un francescano che negli
anni tanto ha fatto, con quella
energia e semplicità capace di
superare anche i muri più alti, per i
giovani, le famiglie in difficoltà, gli
emarginati. A Sighet se ne possono
toccare con mano i frutti: le docce
per i poveri (proprio accanto al
Piccolo Principe), la casa famiglia
e l’attività avviata a suo sostegno e
molto molto altro.
A giugno alcuni operatori Coopselios sono tornati a Sighet: gli
educatori Federica Figoli, Oscar
Galli e Alcide Lambri. Gli obiettivi
sono stati quelli di effettuare una
verifica del progetto negli aspetti
di carattere gestionale ed operativo (anche in considerazione di
eventuali ulteriori sviluppi) e di
Coopseliosnotizie | novembre 2012
garantire un supporto agli educatori che operano al Centro: supervisione dei progetti e delle attività,
riflessione attorno alle modalità
organizzative ma anche e soprattutto attorno al proprio ruolo di
educatori, agli obiettivi individuati,
alle criticità.
Le giornate sono state scandite
dalle attività di Federica e Oscar
insieme ai bambini e agli educatori
del Piccolo Principe e a quelli della
difficile realtà del Centro Maternale, seguite da una riflessione e
analisi sugli esiti e le
dinamiche
del gruppo
di lavoro.
Si è inoltre
concentrata l’attenzione
sulla situazione
dell’equipe del
Piccolo
Principe, in particolare sugli aspetti dell’organizzazione, il concetto di equipe, i ruoli
all’interno del gruppo, le criticità, i
programmi futuri.
Infine, l’incontro con i volontari:
il racconto della nostra esperienza di vita e di lavoro nel sociale e
un confronto in particolare sulle
motivazioni e il significato di tale
impegno.
Il Micul Print è ancora lontano dal
raggiungere un’autonomia economica e gestionale, inoltre deve
fare i conti con l’indifferenza delle
istituzioni e con la tentazione, per i
giovani, di andare altrove; tuttavia
resiste nella sua unicità e oggi è un
luogo vivo, attivo, impegnato nel
promuovere una (ri)scoperta della
socialità.
A giugno è stata inaugurata la
Casa Speranza: un complesso di 12
miniappartamenti per giovani che
usciti dagli istituti al compimento
della maggiore età sono accolti
e accompagnati nel cammino di
inserimento nella società (aiuto
nella ricerca di un lavoro, sostegno
all’autonomia…).
Sighet è un luogo di confine, e
non tanto in riferimento alla sua
collocazione sulla mappa o alla
difficoltà di raggiungerlo: il pensare
la possibilità di spostare il limite, il
confine, di pensare l’umanità come
fine è l’obiettivo di questi progetti
e la condizione della loro realizzazione.
Alcide Lambri
Ufficio Qualità
Parliamo di Belo
Horizonte. Un
progetto per lo
sviluppo locale
La storia e il senso delle attività di
cooperazione internazionale che
da anni caratterizzano la città di
Reggio Emilia e le sue articolazioni
sociali: questo il tema di un convegno organizzato da Boorea, con
Coop Consumatori Nordest, Ccpl e
Gvc che si è svolto il 28 settembre
nell’Aula Magna dell’Università di
Modena e Reggio Emilia.
Per l’occasione è stato presentato
il progetto di realizzazione della
Scuola di Belo Horizonte a cura di
Unieco e Coopselios, con il supporto
di GVC. A presentare il progetto
Adriano Milelli di Unieco, che ha
ripercorso le tappe relative all’avvio
dei lavori, e Sabrina Bonaccini di
Coopselios, che ha spiegato come il
progetto si è integrato nella realtà
locale e come si è prolungato nel
tempo con attività di formazione e
di scambio che ancora proseguono.
APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
infanzia
Un nuovo strumento di comunicazione
per il Settore Infanzia
Oblò, la newsletter del settore
D
al mese di ottobre, con cadenza mensile, è
stata attivata una newsletter gestita direttamente dalla Responsabile di Settore, indirizzata ai coordinatori, agli Rtp e alle atelieriste del Settore
Infanzia, e a chiunque segnali l’interesse a riceverla. Si
chiama “OBLò’” e nasce con l’obiettivo di rappresentare una piccola finestra sul mondo degli avvenimenti
culturali, delle bibliografie per approfondimenti, delle
linee di lavoro e di priorità e delle “evidenze” del Settore. Spero che diventi uno strumento per incentivare
la comunicazione e lo scambio tra RTS e collaboratori e
favorire il dialogo e il confronto all’interno delle diverse
aree. Sarà interessante per me ricevere proposte ed idee
dagli utilizzatori per arricchire lo strumento.
Sabrina Bonaccini
Responsabile Tecnico Settore Infanzia
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APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
anziani
Il miglioramento e l’innovazione dei
processi sanitari nel Settore Anziani
I
l progetto di riorganizzazione dei processi sanitari, con particolare riferimento ai servizi medici e
infermieristici, è iniziato circa un anno fa con la
finalità di fornire agli attuali e futuri assistiti il miglior
servizio possibile, data la complessità sanitaria e i
bisogni emergenti.
Il progetto discende:
•• dalle linee strategiche di orientamento al cliente di
Coopselios che prevedono di specializzare maggiormente le attività/processi, di ampliare la gamma di
offerta con nuovi servizi dedicati ai bisogni a valenza
sanitaria, di migliorare e innovare le attività sanitarie
in atto nei servizi;
•• da una accurata analisi del contesto realizzata nel
corso del 2011 dal Settore Anziani mediante lo studio
dei dati emersi dai sistemi informativi regionali
relativi a un campione di 875 anziani residenti in 10
strutture (RSA e Case Residenza).
Lo studio aveva la finalità di valutare la fragilità, i
bisogni sanitari e infermieristici della popolazione
anziana residente nei servizi di long-term care.
Lo scenario delineato da questa indagine ha evidenziato un cambiamento dell’assistenza a persone
sempre più anziane con un correlato aumento della
fragilità e dei bisogni sanitari ed infermieristici, della
grave non autosufficienza e con un progressivo innalzamento delle richieste di prestazioni sanitarie anche
di tipo specialistico.
Anche le indagini annuali di customer satisfaction
condotte dall’Ufficio Qualità di Coopselios, l’89% dei
familiari intervistati evidenziano che la soddisfazione
sul servizio dipenda prioritariamente dalla qualità
delle cure sanitarie offerte.
Per tali ragioni la Direzione Coopselios ha avviato il
progetto di riorganizzazione e di presidio dei processi
sanitari che si è concretizzato nella formalizzazione
di due nuovi incarichi: quello di Direttore Sanitario
aziendale (Michele Piccolo) e quello di Responsabile
dei processi infermieristici (Gianluca Ottomanelli).
Quest’ultimo sarà coadiuvato da un gruppo di Referenti infermieristici, uno per ciascuna area territoriale.
È stato istituito, inoltre, un Gruppo di Coordinamento delle attività sanitarie coordinato dal Responsabile
Tecnico del Settore Anziani con la finalità di indirizzare, raccordare e supervisionare le attività mediche
e infermieristiche dei servizi gestiti da Coopselios
esprimendo il più alto livello di integrazione con le
altre attività e in particolare con quelle socio-assistenziali e riabilitative.
Il bilancio positivo delle attività realizzate fino ad
ora ci porta a valutare questa riorganizzazione come
funzionale al miglioramento della qualità dei servizi e
a perseguire l’implementazione dei progetti futuri già
individuati: il rischio clinico, le ricerche e gli studi in
collaborazione con le Università, una nuova procedura
delle attività mediche.
Dina Bonicelli
Responsabile Tecnico Settore Anziani
Coopseliosnotizie | novembre 2012
APPROFONDIMENTI DAI SETTORI
minori
Dal significato “oltre” dei nostri “pay-off”
Racconti d’estate….
S
abato 22 settembre 2012 h 17, in piaza Pertini
a Fiumaretta presso il nuovissimo Centro di Aggregazione, ancora da battezzare, un convegno?
Un evento?… UNA FOLLIA…. non verrà nessuno…E
ancora qualche mese prima, Estate 2012, Coopselios
e otto sfide sul territorio: Centri Estivi.. tra rimandi e
indecisioni programmatiche di alcune amministrazioni,
e un lancio azzardato sul privato… UNA FOLLIA…non
verrà nessuno… andremo fuori budget….
Obiettivo: progettare 8 centri estivi dislocati sul territorio ligure nel Settore Minori per dare risposte agli
utenti e ai soprattutto ai soci-lavoratori.
Nelle attività svolte in co-progettazione con le amministrazioni comunali quali Portovenere, Lerici, Arcola, Santo Stefano, Vezzano, Sarzana abbiamo svolto
attività con modalità differenti associate alle diverse
età dei ragazzi accolti, tenendo conto delle peculiarità di ciascun territorio, con un faticoso ma proficuo
lavoro di confronto, di analisi della domanda locale,
programmazione e pubblicizzazione. Ma…non ci siamo
fermati al “sicuro”, siamo andati “oltre”, spinti dal
bisogno di creare lavoro e di toccare mercati privati in
cui la committenza diventa direttamente l’utente. La
necessità si è trasformata in entusiasmo, dando corpo
alle idee e alle proposte, la tenacia unitamente ad un
“fare cooperativo” del gruppo ha permesso di superare
difficoltà, soprattutto pratiche che avrebbero ostacolato
il buon funzionamento dei progetti. Da questo processo ideativo ed emozionale sono nati altri due centri per
la prima volta rivolti direttamente al privato: il Centro
estivo diurno di “Battifollo” a Sarzana e il soggiorno di
una settimana “Estate a Montaretto” rivolto a ragazzi
dai 12 ai 17 anni. Ulteriore valore aggiunto deriva da
una’azione pensata in stile di welfare aziendale che ha
creato un circolo virtuoso tra soci nel ruolo di socio-lavoratore e socio-cliente, parlo della possibilità ottenuta
tramite la sezione soci di offrire ai soci uno sconto
significativo nel pagamento della quota di iscrizione
ai due soggiorni, promuovendo quindi sul territorio
le attività e nel contempo aiutando i soci in qualità di
clienti ad usufruirne.
E quindi.. il 22 settembre abbiamo pensato di riassu-
mere e ricordare assieme ai nostri “clienti” e committenti (pubblici e privati) tutte le attività organizzate
con un evento, fatto appositamente il sabato pomeriggio per dare la possibilità concreta ai ragazzi e alle loro
famiglie di partecipare.
Sono arrivati, più di settanta partecipanti, la sala era
gremita. Tra risate e occhi lucidi per l’emozione di ritrovarsi, i ragazzi si sono raccontati di fronte al pubblico
e si sono rivisti nelle foto e nei filmati da noi raccolti
durante i soggiorni e proiettati in sala, i coordinatori e
educatori hanno spiegato il “coaching” approccio sperimentato con i ragazzi di “Montaretto”. L’evento ha reso
protagonisti coloro che veramente lo sono stati, in un
clima gioviale e tipicamente estivo, quando il lavorare
diventa anche divertimento. Gianni Calabrese (RTP
minori) nella sua presentazione ha sottolineato quel
“qualcosa in più dei centri estivi, che deriva dallo studio
e dalla preparazione sistematica di ciascun percorso,
dalla fiducia interna al gruppo di lavoro, che permette a
chi lavora di avere quella tranquillità tecnica e programmatica che lascia spazio alla possibilità di divertirsi lavorando”. Quando le follie si intrecciano all’entusiasmo,
alla capacità di lavorare in gruppo e alla professionalità
si trasformano in successi.
I filmati e le schede dei centri potranno essere viste a
breve sul sito Coopselios, perché le immagini raccontano meglio di mille parole.
Moira Puntelli
Responsabile Tecnico Settore Minori
novembre 2012 | Coopseliosnotizie
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FOCUS
il punto sul welfare
Le parole del welfare, per capire meglio
Convegno ad Arezzo promosso da Fondazione Easy Care
“
Welfare in tempo di crisi, peso o opportunità?” questo il titolo del convegno promosso da
Fondazione Easy Care all’interno del Forum di
Arezzo sul Risk Management in Sanità dello scorso
novembre. Fra i relatori: Raul Cavalli (Presidente
di Fondazione EasyCare), Marco Morganti (Banca
Prossima), Giorgio Gemelli (Progetto Salute Legacoop), Gianni Bottalico (Acli Nazionale), Laura
Crescentini (Assoprevidenza), Mirella Ricci (Vice
Presidente della Provincia di Arezzo). Renato Dapero (ANOSS) ha moderato l’incontro.
Ad Ugo Ascoli (rete Espanet Italia) il compito di
delineare un quadro di riferimento sull’evoluzione
del welfare negli ultimi sessant’anni, mettendo in
evidenza i passaggi cruciali che ancora oggi ci possono aiutare a capire i diversi approcci al welfare che
condizionano le scelte politiche delle nostre amministrazioni. Il primo paradigma di welfare - secondo
Ascoli - è quello di matrice keynesiana, elaborato
dalla metà dello scorso Secolo, nel quale allo Stato
veniva affidato un ruolo primario nel garantire un
equilibrio fra sviluppo economico e sviluppo sociale. Un modello gradualmente superato negli anni
Settanta a vantaggio di una concezione più “leggera”
dello Stato: una concezione neo-liberista che apre le
porte ad una “rivincita del mercato sull’assistenzialismo pubblico”. Anche in seguito alla crisi petrolifera,
si fanno strada politiche di riduzione della spesa
sociale che, se finanziata, toglierebbe risorse ad altre
azioni di crescita. La privatizzazione dei servizi alla
persona sembra essere una possibile soluzione: un
paradigma tutt’ora forte che apre le porte alle politiche di austerity. È negli anni novanta che, almeno
a livello teorico, si profila una nuova concezione
di welfare legata al cosiddetto paradigma del social
investment, cioè dell’investimento sociale che vede la
collaborazione progettuale e la compartecipazione
Coopseliosnotizie | novembre 2012
economica fra pubblico e privato. Un’idea che lascia
immaginare interessanti possibilità di sviluppo
qualitativo, maggiore sostenibilità economica per
le Pubbliche Amministrazioni, una più adeguata
capacità di risposta ai bisogni dei cittadini. Si tratta
tuttavia di un’idea che fatica a decollare perché
ancora oggi le pubbliche amministrazioni sembrano
arroccate su posizioni interamente assistenziali o,
al contrario, squisitamente liberiste. La crisi attuale,
inoltre, sembra lasciare sempre meno margini di
manovra.
È Raul Cavalli a sottolineare quanto il Terzo Settore
possa assumere un ruolo centrale in questo passaggio soprattutto per la sua attitudine a stimolare una
forte responsabilità individuale nei comportamenti
sociali. Ultimamente il Terzo Settore, o almeno una
parte di esso, è cresciuto molto - osserva ancora Bottalico - investendo in innovazione e formazione anche a fronte di problematiche sempre più complesse
che non hanno a che fare solo con i servizi ma con
la povertà. Se non tutti gli attori del Terzo Settore
sono strutturati per investimenti nel medio-lungo
periodo, siamo di fronte a realtà che - a detta di
Morganti di Banca Prossima - mostrano prudenza e
affidabilità nell’accesso al credito, offrendo trend di
restituzione superiori a quelli delle imprese private.
Un contesto variegato - valorizzato anche da Gemelli - forte di una tradizione organizzativa “dal basso”
vicina ai territori e ai bisogni delle persone. Se al
pubblico è riconosciuto un fondamentale ruolo di
indirizzo e controllo, al Terzo Settore dovrebbe essere riconosciuta una maggiore capacità progettuale
e una maggiore autonomia nel proporre soluzioni
adeguate ai bisogni in evoluzione.
Fabrizio Zucchini
Ufficio Comunicazione
FOCUS
il punto sul welfare
Il nuovo listino prezzi sociale da un
network di soggetti no-profit
La sanità italiana continua a subire pesanti attacchi
derivanti dai tagli pubblici nell’ambito della cosiddetta
spending review. Di fronte alle molte polemiche e alle
giustificate preoccupazioni circa il destino dei servizi
socio-sanitari, di assistenza e cura di emanazione sia
pubblica che proveniente dal privato sociale, alcuni
attori no-profit della provincia di Reggio Emilia si
stanno organizzando per offrire soluzioni di assistenza e cura che possano essere sostenibili anche per le
fasce più disagiate della popolazione
Si tratta del network che comprende Fondazione
EasyCare (www.easy-care.it) nata per promuovere la
ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative dedicate
alla famiglia e alla terza età e ideatrice di Prontoserenità®, con Mutua Nuova Sanità (www.mutuanuovasanita.it) di Reggio Emilia, nata 15 anni fa per fornire
prestazioni di mutualità sanitaria integrativa del
servizio pubblico.
L’obiettivo è quello di creare le condizioni per la
costruzione di “listini prezzi sociali” rivolti a pensionati e anziani a basso reddito e a rischio di esclusione
dalle prestazioni mediche destinate a divenire troppo
costose. Il listino prezzi sociale si baserà su protocolli
d’intesa fra la Mutua e poliambulatori in grado di
offrire prestazioni diagnostiche e di cura. Sarà sufficiente un modesto contributo associativo alla Mutua
per avere fra i tanti servizi di assistenza anche la
possibilità di accedere a visite specialistiche al prezzo
di 50 euro o a visite odontoiatriche con igiene dentale
e ortopantomografia al prezzo di 30 euro. Con l’acquisto della card Prontoserenità® sarà invece possibile
accedere a prestazioni più complete con sconti sul
tesseramento per gli over 65 (assistenza domiciliare,
servizi di prossimità, servizi a sostegno della domiciliarità, ecc.) a cura di operatori del non-profit specializzati nei servizi alla non-autosufficienza. Il progetto,
già attivo nella provincia di Reggio, è destinato ad
espandersi su diverse aree territoriali e a raccogliere
l’adesione di associazioni di categoria e di persone.
Solo il modello associativo, capace di aggregare elevati
numeri di persone, e la costituzione di reti e sinergie territoriali sembrano essere oggi le strategie più
efficaci per ottimizzare le prestazioni, garantendo un
forte presidio qualitativo, e abbattere i costi. In questo
modo è possibile costruire un Welfare partecipato
dove il pubblico è affiancato da attori del privato e del
privato sociale.
Giulia Caramaschi
Ufficio Comunicazione
I NUMERI DI MUTUA NUOVA
SANITÀ IN COOPSELIOS
A fine anno qualche conteggio: considerato l’importante investimento di Coopselios in Mutua Nuova
Sanità, nella convinzione che sia un servizio di welfare aziendale particolarmente utile per i nostri soci,
riepiloghiamo l’entità dell’utilizzo di questa convenzione nel corso dell’anno 2012.
Nell’anno 2012 le nostre socie e i nostri soci hanno
inoltrato 1.228 richieste di rimborso totale dei ticket
sanitari a fronte di un numero di rimborsi nel 2011
pari a 906. Altro significativo riguarda l’iscrizione dei
familiari dei soci ai servizi offerti da Mutua Nuova
Sanità: per l’anno 2012 abbiamo raccolto 78 iscrizioni
(contro le 47 erano le iscrizioni nel 2011). Molte sono
le iscrizioni confermate dall’anno precedente segno
che l’opportunità offerta viene gradita.
Claudia Manzini
Ufficio Attività Sociali
novembre 2012 | Coopseliosnotizie
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FOCUS
il punto sul welfare
Progetto “Rigenerazioni”.
Il fattorino aziendale come forma di Welfare Aziendale
A 5 mesi dall’avvio dell’attività ci sembra importante
fare un primo bilancio in relazione al lavoro svolto
nell’ambito del progetto RiGenerazioni, in particolare
per quanto riguarda il servizio delle Fattorine Sociali.
Ricordiamo che sono 7 le socie impiegate in questo
servizio che svolgono l’attività a Reggio Emilia e in
tutti i territori della Provincia, mettendo a disposizione la propria professionalità a tutto il
nostro personale, sia
nell’aiuto
che deriva
sia dall’effettuazione di
piccole spese,
commissioni,
prenotazioni(…) sia nelle
attività di accompagnamento
e assistenza ad
anziani e bambini a carico di soci
e dipendenti.
Significativo il sostegno di queste attività d’assistenza nei giorni subito successivi al sisma
dell’Emilia avvenuto a maggio; le Fattorine
Sociali hanno accolto presso la nostra sede i
bambini impossibilitati a frequentare le strutture
scolastiche chiuse anche per diversi giorni: sicuramente
un importante sostegno per i lavoratori ma anche di
socializzazione per gli stessi bambini. Il luogo di lavoro,
quindi, che si apre sempre più verso le esigenze di
conciliazione cercando di offrire contesti e opportunità
adeguati non solo al lavoratore ma alla famiglia nel suo
complesso.
Nei mesi compresi tra maggio e agosto i servizi svolti
dalle Fattorine Sociali sono stati complessivamente
857, di questi, 55 servizi dedicati per attività di assistenza, per un totale di 343 ore. Questo dato è particolarmente significativo in quanto evidenzia il numero
di ore per cui, questo tipo di attività di conciliazione ha
permesso a lavoratrici e lavoratori di non assentarsi dal
luogo di lavoro, mantenendosi così in produttività (a
vantaggio dell’azienda), ed evitando di accedere ad altri
Coopseliosnotizie | novembre 2012
istituti quali ferie o permessi (a vantaggio del lavoratore che potrà usufruirne diversamente).
Una nuova figura all’interno della nostra organizzazione che entra con competenza, sensibilità, disponibilità
e simpatia a far parte del nostro sistema di relazioni
e ci aiuta a vivere meglio una quotidianità sempre più
complessa.
Un’opportunità anche per queste Socie che
nell’ambito della nuova attività lavorativa trovano
un nuovo e diverso senso di appartenenza.
Crediamo doveroso un ringraziamento a Sonia,
Giuseppa, Francesca, Flaviana, Maria Ligia,
Katia e Marinella; questi mesi lavorati insieme
hanno segnato davvero l’inizio non solo di un
progetto, ma di un nuovo modo di
vedere il nostro
stare in cooperativa, con la speranza di poter proseguire l’esperienza
sia insieme a loro a
Reggio Emilia che
insieme ad altri in
tutte le aree dove
opera Coopselios,
aperti e pronti alle
opportunità che i
diversi territori potrebbero offrirci. Le
importanti ricadute pratiche di questo progetto, infatti,
non possono che impattare fortemente anche nella
trasformazione culturale che in questo momento sta
avvenendo nel ridisegno del nuovo welfare sociale. Chi
governa e amministra sul territorio ha una responsabilità nei confronti del proprio capitale umano; chi come
noi ha ben presente cosa significa e come si orienta
all’interno delle azioni di Responsabilità Sociale dovrà
essere necessariamente un interlocutore protagonista
nel confronto con le Istituzioni, anche in un quadro di
dialogo sempre più aperto tra il mondo del profit e del
no profit.
Annalisa Lusuardi
Ufficio Attività Sociali
LA VOCE DI COOPSELIOS
Coopselios contro la violenza sulle donne
Il Ministero Pari
Opportunità finanzia il
Centro Irene
C
oopselios in ATS con la Provincia di La Spezia
e Distretti, nel gennaio 2012, ha presentato un
progetto per accedere ai finanziamenti stanziati
dal Ministero Pari Opportunità per il potenziamento e
l’implementazione dei Centri Anti-violenza.
Abbiamo collaborato in particolare nella stesura dei
contenuti tecno-teorici. A giugno 2012 abbiamo ricevuto
notizia dell’esito positivo della selezione e quindi conferma di aver ottenuto il finanziamento richiesto che ci
permetterà di proseguire e implementare le nostre attività
al Centro Irene.
Riportiamo la breve introduzione di apertura del progetto:
“Il contesto territoriale si presenta variegato dal punto di vista
della popolazione, con presenza di culture ed etnie diverse che
spesso non riescono ad integrarsi facilmente; in aumento gli
episodi di violenza sia familiare che extrafamiliare, colpendo
senza distinzione sia le donne italiane che quelle straniere e
maggiori i casi di violenza assistita da parte dei minori. La crisi
economica, lavorativa ha comportato un livello più alto di disagio sociale con conseguente proliferare di situazioni al limite
che provocano spesso dipendenze da alcol e droghe innescando
maggiori reazioni violente; restano situazioni più “equilibrate”
dove comunque la violenza alle donne è presente per motivi
sessuali o di difficili relazioni di coppia, in particolare di fronte a
separazioni e alla conseguente gestione dei figli.”
Moira Puntelli
Responsabile Tecnico Settore Minori
Ilaria Ottonelli
Coordinatrice Centro Irene
F.R.A.T.T. Fighting against
throught theatre
Si è concluso per l’anno 2012, nell’ambito della
formazione sociale di Coopselios, il progetto di
formazione teatrale F.R.A.T.T (Fighting Against Throught
Theatre). Il progetto, che è stato realizzato anche grazie
a un finanziamento del fondo interprofessionale di
Un momento di recitazione all’interno del corso FRATT
Foncoop, ha visto la preziosa collaborazione con Roberto
Mazzini, che per la Cooperativa Sociale Giolli è promotore
e docente per il progetto F.R.A.T.T in Italia. F.R.A.T.T è un
importante progetto che sta indagando e fronteggiando,
attraverso il linguaggio teatrale, diverse problematiche
sociali in 4 paesi europei. La formazione ha visto coinvolti
20 tra lavoratrici e lavoratori di Coopselios che operano
a Reggio Emilia e provincia, provenienti da diverse
strutture e con ruoli professionali differenti all’interno
della nostra organizzazione. Durante i diversi incontri
formativi si è cercato di far emergere le criticità che in
ambito professionale creano sentimenti di insicurezza, di
insoddisfazione e a volte anche di discriminazione, senza
voler dare risposte o soluzioni ai diversi problemi ma
tentando di superare la sterile polemica, l’arroccamento
su pregiudizi preconcetti o i silenzi che spesso nascono
dal disagio inespresso. Nuove opportunità di agire e
confrontarsi anche attraverso un linguaggio diverso come
quello teatrale. Il 5 settembre in occasione dell’Assemblea
di presentazione del Bilancio Sociale, il gruppo ha messo
in scena una rappresentazione teatrale che sintetizzava
anche attraverso la trasposizione metaforica, una tra le
diverse situazioni di difficoltà indagate durante gli incontri
formativi. Visto il successo di pubblico ma soprattutto
le ottime restituzioni da parte dei partecipanti,
riproporremo la formazione anche per il prossimo
anno che si aprirà fiduciosa anche a nuove adesioni.
Un particolare ringraziamento a tutti i partecipanti, al
gruppo che ha messo a disposizione il proprio tempo e le
proprie idee per la realizzazione della rappresentazione e a
Roberto Mazzini.
Annalisa Lusuardi
Ufficio Attività Sociali
novembre 2012 | Coopseliosnotizie
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LA VOCE DI COOPSELIOS
terremoto e solidarietà
Terremoto, abbandono e
rientro alla casa protetta di
Reggiolo
Con passo lento e grande sollievo la terza età ha ripopolato Reggiolo. Già da venerdì 7 settembre la Casa Protetta
Comunale del paese ha ripreso la sua normale attività
d’assistenza. Tutti gli anziani si sono nuovamente riuniti
in seguito a quella brutta domenica in cui la struttura
era stata evacuata a causa del sisma: un’avventura durata tre mesi in cui i nostri anziani sono stati accolti in
diverse strutture di RETE a Reggio Emilia, al Pensionato
“S. Giuseppe” di Quattro Castella, alla “Mattioli-Garavini” di Casalgrande, a “Villa Diamante di Campegine, al
“Boris-Lodigiani” di Luzzara. Grande gioia per tutti loro è
stato rientrare nella loro seconda casa, nella loro seconda
famiglia. Noi tutti ringraziamo le strutture che li hanno
ospitati con grande calore e disponibilità, rinunciando talvolta a un po’ della loro libertà. Un sentito ringraziamento
desideriamo rivolgerlo in particolar modo a tutti quegli
operatori che si sono resi disponibili a rimanere sempre
vicini ai nostri anziani sia in condizioni avverse come i
giorni seguenti il sisma che nelle lunghe trasferte che li
hanno visti recarsi da un capo all’altro della provincia.
Un grazie profondo, di tutto cuore, per non aver mai
smesso di sorridere ed infondere parole di coraggio e supporto anche in momenti di paura e smarrimento.
Ricordiamo inoltre l’importante contributo di Coopselios
al ripristino della struttura e alla riparazione tempestiva
dei danni causati dal terremoto.
Vorrei concludere con le parole di una nostra anziana che
ci ha raccontato la sua esperienza il lunedì pomeriggio, il
giorno dopo il trasferimento degli anziani:
“Domenica 3 giugno, era ormai sera e molti amici si
trovavano già a letto. Solo in cinque eravamo alzate con
le operatrici in turno. La casa di riposo ha cominciato a
ballare, il mondo sotto i miei piedi tremava. Il rombo del
terremoto si mescolava con le nostre grida di aiuto e le
voci delle ragazze che cercavano di tranquillizzarci. Poi
tutti fuori dalle stanze con la protezione civile e i vigili del
fuoco. “Dove andremo?” mi sono chiesta.
Durante la guerra abitavo a Roma, le nostre case furono
distrutte e soffrimmo tanto tutti. Ma eravamo giovani,
pieni di forza. Io e la mia famiglia ci procurammo un
carretto con un mulo e attraversammo tutti gli Appennini
Coopseliosnotizie | novembre 2012
per ritornare al nostro paese nativo.
Ma ora sono anziana, non ho più la forza dei miei quattordici anni. Cerco di convivere con la paura di una nuova
scossa e con l’ansia di non sapere quando potrò ritornare
in casa protetta a Reggiolo, la mia seconda famiglia. Ringrazio tutte le operatrici che si prendono cura di me e delle
mie amiche.”
Vania Lodesani
Coordinatrice della Casa Protetta di Reggiolo
La musica per la musica.
Un Natale di solidarietà
Quest’anno, in occasione delle festività natalizie, Coopselios insieme ad UNIECO ed Andria, organizza un evento
di solidarietà a favore delle terre colpite dal sisma dello
scorso maggio. La musica è la protagonista della nostra
iniziativa. Presso il Palasport di via Guasco, a Reggio
Emilia, giovedì 20 dicembre la Concert Band di Reggiolo e,
a seguire, Paolo Belli e la sua Big Band si esibiranno in uno
spettacolo a sostegno del progetto di ricostruzione della
Scuola di Musica G. Rinaldi di Reggiolo (RE).
L’ingresso sarà gratuito e ad invito. I partecipanti, potranno contribuire alla raccolta fondi a favore della Scuola,
sarà possibile devolvere un contributo in loco, acquistare
un CD di canti natalizi prodotto dalla Scuola di Musica di
Reggiolo, acquistare le magliette Italia Loves Emilia realizzate in occasione del concerto del 22 settembre scorso al
Campovolo. L’intero incasso sarà devoluto alla ricostruzione della Scuola.
LA VOCE DI COOPSELIOS
animazione e attività “cinematografiche” nelle strutture
Ciack, si gira!
Sant’Urbano, sabato 30 Giugno
2012. Una giornata assolutamente fuori dal comune attende due
anziani del Centro Servizi Valgrande, Gina e Ido. La troupe arriva di
prima mattina e l’agitazione inizia
a farsi sentire: oggi, loro saranno
attori protagonisti per un cortometraggio.
Al via le presentazioni. Abbiamo il
piacere di ospitare il
regista Roberto
Pisconti, l’operatrice di camera
Claudia Monteza e
i due attori co-protagonosti Michele
Vettori e Filippo
Maistrello, che ci
terranno impegnati
per tutto il giorno.
Definiamo i setting e cominciamo
con le scene di coppia, negli esterni
e negli interni. Nemmeno il tempo
di gridare il classico “Ciak, si gira!”,
che i nostri sono già immedesimati
nella parte.
Le scene si susseguono, l’una dopo
l’altra. Il cortometraggio verrà
mostrato all’interno della rassegna
“Not Only For Sanits”, prevista per
il sabato seguente proprio nel giardino del Centro Servizi, nella quale
verranno mostrati corti firmati da
nomi noti e emergenti del cinema.
7 luglio. La serata è aperta alla
cittadinanza e i familiari sono
presenti in gran numero, curiosi di
vedere il “nostro” cortometraggio.
Un consigliere comunale porta i saluti dell’Amministrazione, il regista
Roberto Pisconti illustra i filmati.
Arriva il nostro. Partono i titoli, le
prime note di musica. I sei minuti
di corto volano, portandoci in una
dimensione parallela in cui le cose
belle si annidano dove spesso ci
dimentichiamo di cercare. Il regista
aveva ragione, il messaggio è
chiaro: C’è tutta una vita in un’ora
d’amore… Partono gli applausi.
Non di circostanza, ma prolungati,
sinceri. La serata è quasi al termine; tocca alle premiazioni dei due
attori, insigniti con la coppa per
“Miglior attore” e “Miglior attrice”.
Ci salutiamo davanti al buffet di
dolci, commentando con gioia
e risate ogni
singolo fotogramma di ciò
che abbiamo
realizzato. Ci
diciamo che
noi non siamo
professionisti, e che la
strumentazione usata, rispetto a
quella degli altri, è meno potente.
Solo che la tecnica non è tutto,
anzi, la tecnica non è niente, senza
amore.
Attori per un giorno
al Carpanedo
Inizialmente, l’arrivo di una
telecamera nella nostra “Casa” del
Carpanedo, dove in una dimensione familiare vivono ragazzi
con disagi psichici, ha prodotto
gli stessi effetti del potenziale
sopraggiungere di una creatura
sconosciuta e magica. Certo, tutti
avevamo già visto una telecamera
nella nostra vita. Ma, come ha
evidenziato Giovanni: “Non così
grossa!”. “Ragazzi, sono venuti per
riprenderci mentre lavoriamo e
poi dobbiamo presentare la nostra
struttura a chi non ci conosce! Chi
vuole farsi riprendere?”. Giovanni,
Matteo e i tre Andrea (nella nostra
casa famiglia se chiami “Andrea”
puoi star certo che prima o poi
qualcuno arriverà a darti una
mano!) hanno subito deciso di
partecipare svelando un’inaspettata propensione alla recitazione.
Antonio ha preferito non essere
ripreso, ritenendosi più adatto al
ruolo di “aiuto regista”. Così, in
pochi minuti ci siamo preparati
alle riprese. “Cosa dobbiamo fare?”
“Nulla di diverso da quello che facciamo ogni mattina!”. Siamo stati
ripresi mentre davamo il mangime
alle galline e ai conigli e mentre
con passo cinematograficamente
spedito portavamo con le carriole
il fieno alle capre, alle pecore, agli
asini ed ai pony. Alla fine, Giovanni ha raccontato le attività lavorative che svolgiamo in fattoria alla
mattina, il momento del pranzo e
le nostre uscite in città pomeridiane. “È stato divertente” ha commentato Matteo. “Anche per gli
animali – ha aggiunto Antonio –
oggi hanno mangiato una doppia
razione!”.
Federico Emanueli
Coordinatore
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LA VOCE DI COOPSELIOS
animazione
“Mille e una storia - un viaggio con la
fantasia”
Progetto di intervento teatrale presso la RSA di Lainate
Quest’anno all’RSA abbiamo
realizzato un progetto per un
intervento socio-educativo
attraverso la pratica teatrale
mirante all’incremento della
qualità di vita degli anziani
residenti e dei loro familiari,
attraverso la stimolazione
della relazione e della comunicazione con particolare
riferimento ai malati affetti da
demenze.
L’obiettivo principale è stato
di riscoprire, attraverso un
percorso guidato, la storia e
le potenzialità dei singoli e le
modalità creative che li aiutino meglio ad esprimerle.
Più in dettaglio, gli obiettivi
specifici sono stati rivolti a:
fornire esperienze personali
per aiutare l’accettazione di sé,
facendo ricordare alla persona
chi era, la sua storia passata,
ma non perduta, di persona
viva e sociale; fornire esperienze di gruppo per accrescere la comprensione delle
dinamiche e delle relazioni, fornire uno spazio ricreativo e creativo per il miglioramento della qualità della
vita; potenziare un approccio empatico dei familiari;
proporre un’attività stimolante che sfrutti le residue
capacità dell’anziano e ne valorizzi le eventuali difficoltà; favorire il rilassamento e il benessere personale
anche in anziani affetti da disturbi comportamentali;
ridurre il disorientamento spaziale degli anziani affetti
da demenza.
Le tappe del nostro viaggio sono state decise in itinere
e sono stati gli anziani stessi a sceglierle raccontandoci
la loro storia e diventando poi, nella rappresentazione
finale, realmente protagonisti del proprio bagaglio di
Coopseliosnotizie | novembre 2012
ricordi e esperienze.
Lo spettacolo si è pian piano delineato come uno spettacolo itinerante, e insieme siamo riusciti ad
abbattere la barriera dello spazio
e a viaggiare anche realmente
spostandoci per la struttura e
coinvolgendo nel nostro viaggio
tutto il nostro pubblico al ritmo
di “Fin che la barca va”. Abbiamo
allestito alcuni punti di interesse sparsi per la nostra RSA,
i nostri porti, abbiamo visitato
il paese del tango, dove con un
anziano, Dino, abbiamo ballato
“la Cumparsita”, ci siamo spinti
fino in India, dove una residente,
Bambina, ci ha raccontato la sua
esperienza, abbiamo cucinato
con Giovanni nel paese del cibo,
per poi attraccare nel paese del
sorriso, dove anche chi non può
più parlare può trovare conforto,
rifugio e qualcuno che si prenda
cura di lui.
Così, ad esempio, Grazia è diventata le gambe di Giovanni, e in
modo analogo Mina si è trasformata nella voce di Pinuccia. Gli obiettivi sono stati
raggiunti: l’integrazione e i meccanismi di mutuo aiuto
sono venuti pian piano a crearsi nel corso degli incontri
e il livello di comprensione è stato molto alto.
Ogni partecipante è riuscito ad apportare il proprio
contributo al progetto esprimendosi nel modo a lui più
congeniale e sfogando la propria creatività tanto che
la rappresentazione finale è venuta a crearsi quasi in
modo naturale mettendo insieme i contributi di tutto il
gruppo.
Ciecilia Pizzocchero Catellani
Educatrice R.S.A. Lainate
LA VOCE DI COOPSELIOS
opinioni
Considerazioni sulla disabilità.
Riflessioni di una socia di Coopselios
Da sempre l’essere umano ha
temuto non solo il diverso, ma
più in generale ciò che non riesce
a spiegarsi immediatamente.
Anche se studiosi come Freud,
Winnicott e tanti altri hanno
tentato di illustrare le motivazioni psicologiche, sociologiche
e evoluzionistiche di questo
fenomeno negativo, il principale
motivo di ogni forma di discriminazione resta sempre l’ignoranza.
Conseguenza di questo atteggiamento è una almeno parziale
emarginazione dei diversamente
abili. Una loro completa integrazione è invece possibile. Ci
sono diversi segnali grazie ai
quali è possibile essere ottimisti.
Lavorando nelle scuole e con la
diversità posso appurare quotidianamente che i bambini non
Enza Iozzia
sono mai prevenuti di fronte a
nessun tipo di disabilità: sono gli adulti che, attraverso
il cattivo esempio dettato dal pregiudizio, li condizionano negativamente.
La strada da percorrere è comunque ancora lunga e
tortuosa, nonostante la tradizione cristiana del nostro Paese faccia pensare a un più radicato senso di
solidarietà. Aggiungo, fra l’altro, che non condivido il
concetto con cui la cristianità concepisce il disabile. Il
diversamente abile non è un “poverino” che va aiutato
in quanto sfortunato, ma è una persona come qualsiasi
altra. Egli non cerca l’elemosina emozionale o l’accettazione da parte di una comunità in quanto persona
disagiata, ma vuole essere considerato, amato e anche
odiato, purché possa vivere la propria esistenza con
la stessa dignità che si dovrebbe attribuire sempre a
qualunque essere umano.
Inoltre si è ancora molto lontani dal riconoscere il
diritto ad amare della persona
con disabilità. Ma l’amore è un
sentimento che nessuno può
imbrigliare. Il fatto che spesso la
società si contrapponga a questo
diritto non significa che non
si possa concretizzare. Certo
spesso mancherà l’approvazione,
ma il diritto di provare un sentimento e di essere ricambiati
resta. Altra questione spinosa,
complessa e talvolta controversa
riguarda l‘emarginazione che
coinvolge anche la famiglia del
disabile. In generale, purtroppo,
non posso esimermi dall’ammettere che spesso il nucleo
familiare, a causa dell’enorme
impiego di energie che un disabile richiede (e qui la gravità ha
un ruolo importante) tende esso
stesso a isolarsi. Inoltre ci sono
anche casi in cui è più difficile
metabolizzare una disabilità
(specialmente se acquisita) per un familiare, che non
per la persona che “incappa” in questa svantaggiata
condizione. Per alleviare il fardello di chi ha in casa una
persona con disabilità bisognerebbe mettere il prossimo in condizione di dare il meglio, ma senza chiedergli
l’impossibile.
A tale proposito vorrei citare una massima di Antimo
Pappadia, socio della nostra cooperativa: “Se mettiamo
gli altri in condizione di non esprimersi, questi saranno
sempre ridimensionati, se invece diamo loro la possibilità di essere se stessi, lo saranno sempre e in ogni
circostanza; mentre ancora se forniamo loro le condizioni congeniali affinché possano dare il meglio, allora
ci sbalordiranno, perché supereranno se stessi“.
Enza Iozzia
Operatrice del Servizio Integrazione Scolastica di Piacenza
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LA VOCE DI COOPSELIOS
servizi all’infanzia, ricorrenze e inaugurazioni
Dieci anni di storie
ne ormai consolidata, ci è sembrato importante che
gli artisti potessero proporre, insieme ai genitori e
al personale del nido, alcune esperienze in grado di
far emergere ed intrecciare i linguaggi espressivi e
comunicativi di bambini e adulti insieme.
L’atelier BeeLive ha proposto un’esperienza di Live
painting, l’Associazione teatrale Apes porpureae ha
messo in scena alcune magiche narrazioni sotto gli
alberi e Ia Dagoblues band ha reso davvero piacevole la nostra festa con la sua bellissima musica di
sottofondo.
Un pomeriggio divertente che ha visto festeggiare
unitamente chi ha avviato questa esperienza nel
passato, chi l’ha iniziata da poco e chi ha continuato
a mantenerla viva e dinamica nel tempo: bambini,
genitori, insegnanti, cuoche, aiuto cuoche, ausiliarie,
pedagogiste e responsabili, persone di ieri e di oggi,
che sento importante ringraziare per la collaborazione, la passione e l’impegno espresso in questi
bellissimi dieci anni.
Il 1 giugno il Nido Haiku ha festeggiato il suo
decimo compleanno. Dieci anni di una storia molto
intensa, dinamica e arricchente per tutte le persone
che ne hanno preso parte e che hanno condiviso
con impegno e competenza i tanti momenti di vita
quotidiana. Una storia fatta di tante storie…storie
di bambine, di bambini e di famiglie, di un gruppo di
lavoro che ha consolidato la propria identità nel tempo, costantemente teso a rendere il nido un posto
sempre più accogliente, più piacevole e interessante.
Amiamo pensare al nido Haiku come a uno spazio
di vita dove le relazioni e gli scambi hanno preso
forma, anno dopo anno, anche attraverso il dialogo
quotidiano con l’Associazione di genitori Agorà, con
la quale abbiamo da sempre cercato di condividere,
non solo gli spazi, ma un percorso di crescita comune e un forte senso di appartenenza, pur nel rispetto
delle reciproche identità. Il nido Haiku in questi dieci anni si è impegnato costantemente a costruire un
legame e una rapporto dinamico con l’Officina delle
arti e con gli artisti che abitano e hanno abitato gli
atelier messi a disposizione dal Comune negli spazi
adiacenti al nido. Come segno di questa collaborazioCoopseliosnotizie | novembre 2012
Mariaelena Bega
Pedagogista
OPEN-DAY NEGLI ASILI PER LE ISCRIZIONI 2013
Tre “open day” per permettere alle famiglie di conoscere da vicino gli asili nido di Coopselios.
Giovedì 22 novembre è stata la volta del nido Le
corti, appena presentato sul territorio di Correggio
(RE).
Sabato 1 dicembre invece “Il Glicine” di Mesero ha
aperto le porte presentando l’attività “Laboratorio di
Natale”, mentre domenica 2 dicembre i bambini sono
stati presenti alla festa di Natale che si è tenuta in
piazza Europa.
Sabato 8 dicembre, a Canossa (RE), il nuovo micronido “Il Salice” inaugura con un atelier grafico
dedicato a tutti i bambini presenti. L’evento è stato
anticipato dal taglio del nastro con gli interventi di
benvenuto di Sonia Masini, Presidente Provincia
Reggio Emilia, Enzo Musi, Sindaco Comune di
Canossa e Loredana Viani, Assessore alla Scuola
Comune di Canossa.
LA VOCE DI COOPSELIOS
ricordi
A Sara
Durante l’assemblea sociale dell’area di Reggio Emilia, tenutasi al
centro internazionale Loris Malaguzzi, abbiamo avuto il piacere e
l’emozione di ricordare la nostra
collega Sara Giangolini, alla quale
Coopselios ha intitolato una borsa
di Studio in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio e più
precisamente a sostegno del coro
della stessa Università.
È stata davvero una serata speciale:
la musica ha accompagnato un insieme di emozioni e di ricordi ancora
molto vivi e forti per ciascuno di
noi.Tutto questo alla presenza dei
genitori di Sara che hanno assistito
al concerto accanto a noi. Queste
le parole con cui la pedagogista
Mariaelena Bega, le colleghe e tutta
l’equipe del Settore Infanzia hanno
voluto ricordare Sara.
“Quando al nido Haiku parliamo di
Sara, e questo avviene spesso, soprattutto tra le persone che l’hanno
conosciuta, a me ritorna in mente
la prima volta che la vidi e che le
parlai. È un episodio che fare con la
musica.Sara stava proponendo un
gioco ai bambini nella piazza del nido
e come sottofondo musicale le canzoni
dello Zecchino d’Oro. Probabilmente la
sua scelta era stata affrettata, compiuta
tra diversi cd musicali, trovati vicino
allo stereo. Le ho spiegato che ogni scelta che come educatori compiamo, ogni
proposta che offriamo ai bambini, deve
essere pensata, riflettuta, ponderata.
Le canzoni dello Zecchino d’Oro, in
quella situazione, non offrivano certo
un contesto musicale pertinente e in
grado di accompagnare le esplorazioni
dei bambini. Lei mi ascoltò e si scusò.
Sara era molto educata e rispettosa. La settimana dopo tornai al
nido e la ritrovai nella piazza con
un piccolo gruppo di bambini:
stava proponendo loro un gioco
di movimento con teli di grandi
dimensioni. Questa volta il sottofondo musicale che accompagnava
i suoi gesti e quelli dei bambini era
di ben altra natura: era una musica
contemporanea dal ritmo vivace e
dalla melodia piacevolissima. Sara
aveva fatto centro. Aveva capito. Da lì
in poi di lei mi colpì prima di tutto la
sua umiltà, la sua capacità di accogliere la critica per fare meglio la volta
successiva. Mi colpì la luce che aveva
negli occhi. Una luce che non si trova
in tutti gli educatori. Una luce curiosa
che appartiene ai bambini… sempre accesa per conoscere e capire
il mondo. Una curiosità che come
adulti dovremmo tenere viva e
alimentare costantemente. Sara era
anche una persona colta, leggeva e
studiava moltissimo e, proprio per
questo motivo, credo che la scelta
di dedicarle un progetto a sostegno
del linguaggio musicale, così ricco,
così poetico e così vicino all’espressività dei bambini sia davvero una
scelta vicina alle qualità di Sara.”
Lina Borghi
A Nicoletta
Cara amica e collega, non ci si può
dimenticare di te, della nostra
amicizia e dei nostri anni lavorati
fianco a fianco.
Sei venuta a mancare lasciandoci
l’otto settembre a soli ciunquant’anni.
Non sei riuscita a sconfiggere la tua
malattia che da un anno non ti ha
più abbandonato. Hai prestato per
ben venticinque anni un grande
servizio ad anziani e disabili nel
territorio del comune di Sarzana.
Da dieci lavoravi in coopselios, amavi i tuoi pazienti e per questo eri
ricambiata con grande dedizione.
Hai scelto una vita accanto ai tuoi
genitori sfortunatamente venuti a
mancare lasciandoti una profonda
solitudine, ma le persone a te più
care non ti hanno mai lasciato sola,
ti sono rimaste vicino, colmando
le tue carenze. Ricordandoti con
affetto
Paola Tognoni
novembre 2012 | Coopseliosnotizie
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I disegni sono stati realizzati a partire
dal tema dei diritti dai ragazzi dei
Centri Socio-educativi per minori della
Val di Magra gestiti da Coopselios per
il biglietto di Natale 2012.