33/144-147 Videovacanze+Tecnews

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33/144-147 Videovacanze+Tecnews
TECNOLOGIA
CLIP SHARING / IL BOOM AMATORIALE
Mivideo
sulWeb
Trasmettere on line i propri film digitali. Girati in casa o in
vacanza. È l’ultima mania degli internauti. Ecco come si fa
di Arianna Dagnino
d eccoli lì, tutti i filmini
delle vacanze memorizzati sulle schede della
telecamera digitale o riversati sul pc. Ma come
archiviarli, tenerne
traccia e renderli facilmente disponibili ad amici e parenti? La galassia di Internet propone
una serie crescente di servizi ad hoc
di ultima generazione in grado di
soddisfare anche il più scatenato dei
videoamatori. La parola d’ordine è
“uploadare”, cioè caricare su Internet gratis e in modo facile i video (ma
anche le foto) girati a bordo piscina
o in alta quota, in safari o in crociera. Uno degli ultimi nati tra i servizi
di questo tipo è Jusspress (www.jusspress.com): il suo software, JussDrop, scaricabile sul computer dopo una veloce registrazione sul sito,
comprime e salva qualsiasi tipo di video in
un formato (.swf) che può esser poi visto su
Internet grazie al lettore Flash preinstallato sulla maggior parte dei pc.
JussDrop ha il merito di un’estrema facilità
d’uso: basta “trascinare” nella sua finestra i filmati o le immagini fotografiche da
archiviare e questi vengono immediatamente compressi e riversati nella propria
pagina personale appositamente creata su
jusspress.com. Fatto ciò, basta divulgare
ad amici e parenti l’indirizzo di questa pagina per poter condividere con loro i video
ricordo e le istantanee archiviati e suddivisi per giorno, mese e anno. Inoltre, attraverso un’altra semplice procedura, tutto il
materiale caricato su JussPress può essere
visualizzato anche sul proprio blog, il diario personale on line.
144
A sinistra: lo studio
di Mania, una Web
tv che trasmette
da un bus, in
Texas. A destra:
turisti in Vaticano
Non dissimile, per concetto e facilità d’uso, è il sistema utilizzato da YouTube
(www.youtube.com), dove per esempio
tal Drew Taylor (meglio nota on line come kidplastik), 25 anni e una grande voglia di conoscere il mondo, ha appena
pubblicato il filmato del suo viaggio in Cina, dopo aver trascorso un mese a Shanghai tra venditori di cibo ambulanti, nuovissimi insediamenti hi tech, night club e
tempietti buddisti (le istantanee della sua
esperienza sono state invece caricate gratuitamente sul sito di dominio pubblico
Flickr, www.flickr.com).
Sono strumenti come questi che stanno
consentendo a un numero crescente di videoamatori e appassionati di fotografia di
rendere pubblico un filmato o uno scatto e
magari aspirare a una certa notorietà. Per
non parlare delle opportunità offerte ai
professionisti, che in questo modo riescono a raggiungere il mondo intero a costo zero: niente più spese di hosting o di banda.
Almeno entro certi limiti. Se infatti YouTube non pone ancora tetti alla dimensione
dell’uploading, Juss Press restringe la gratuità del servizio alle prime mille immagini
e ai primi dieci filmati “caricati”, dopo di
che richiede un abbonamento mensile del
costo di 5 dollari.
Ancora del tutto gratuito è Google Video,
il servizio di archivio video lanciato qualche mese fa dal più celebre motore di ricerca e accessibile previo download di un piccolo software, il Google Video Uploader. A
differenza dei siti precedenti, però, in questo caso prima di essere messo on line il filmato è visionato da un’apposita redazione,
L’espresso
Foto: D. Zalubowski -AP, T. Bonaventura - Contrasto, E. Bailey - AP
E
che ne certifica i requisiti tecnici (si prediligono i filmati nei formati standard di compressione Mpeg2 e Mpeg4) e la validità dei
contenuti (non sono ammessi filmati pornografici, razzisti etc). Peraltro Google Video è uno dei primi servizi che prevede anche la possibilità di mettere in vendita il
proprio filmato, trasformando così la passione per la videocamera in una potenziale
fonte di guadagni.
Fra i servizi di video-sharing che stanno salendo ora alla ribalta, grazie all’accoppiata
facilità d’uso e metodo di distribuzione
peer-to-peer (P2P) mediante Bit Torrent,
c’è anche Popcast (www.popcast.com), nato fra le pieghe digitali della baia di San
Ora la parola
d’ordine è
“uploadare”: cioè
caricare in Rete
immagini e suoni
25 agosto 2005
Così il cyber-spazio si trasforma in archivio
Net libertà
è partecipazione
http://participatoryculture.org/
amatoriali e/o professionali,
iscriversi a quelli di proprio
interesse e ricevere
automaticamente
sul computer nuovi
aggiornamenti video.
Gli album di Flickr
http://www.flickr.com
La Participatory Culture
Foundation (sopra: i suoi
fondatori) è la promotrice di
un progetto di “video player”
per la distribuzione on line
di video indipendenti. La
versione sperimentale della
sua Dtv (Digital TeleVision)
è stata messa on line
il 9 agosto scorso. Dtv
è in sostanza una nuova
piattaforma gratuita e open
source per la messa in Rete
di filmati. Un’interfaccia
intuitiva consente
di visionare tutti i canali
tematici contenenti video
Sono ormai numerosissimi
i siti che consentono
di mettere on line,
gratuitamente, gli scatti
di una vita, organizzandoli
in veri e propri album
fotografici, a uso e consumo
di amici, parenti e curiosi
in generale (se si decide
di renderli pubblici).
Ma il più popolare
di tutti è Flickr
(recentemente
acquisito da
Yahoo!), che
consente
la massima
flessibilità
di utilizzo: i suoi
album possono
essere creati da qualsiasi
computer e viene garantito
un loro uso a tempo
indeterminato. I video si
possono caricare, creando
canali personali, utilizzando
un software apposito,
chiamato “Broadcast
Machine”.
Anche Aol segue
la corrente
http://www.aol.com/video/
America Online (sotto: la
sede) ha recentemente
lanciato un nuovo servizio di
ricerca on demand per video
musicali, segmenti di news
e altro direttamente dalla
compagnia
madre Time
Warner.
Il servizio,
ancora in fase
sperimentale,
offre libero
accesso
alla ricerca e
all’ascolto di più
TECNOLOGIA
TecnoNews
a cura di Alessandro Gilioli
Spam finanziario
Per i colossi del settore diventerà
presto un fenomeno di massa
di 15 mila video musicali,
trailer, news. Il motore
multimediale di ricerca
Singingfish cerca nel Web
video e audio indirizzando
i visitatori verso i siti.
Magix photos: dal
cellulare a Internet
http://www.magix-photos.com
Ci sono album di foto on line
che si possono aggiornare via
cellulare. È il caso di Magix
Photos: si scatta una foto
dal cellulare e la si invia
direttamente all’album
on line. Si può anche
personalizzare l’album
e il relativo “slideshow”
inserendovi un sottofondo
musicale o aggiungendovi
disegni e cartoon.
FireAnt punta
sull’ultimora
www.antisnottv.net/
Grazie al software
FireAnt ci si può
abbonare a siti di news
Concept Company,
sviluppare dei servizi
aggiuntivi a pagamento.
L’espresso
C’è una frode per te
di Adriano Botta
u dieci e-mail di spam (messaggi di posta indesiderata)
Viagra e inganni
che arrivano nei computer
degli internauti, quattro
1. Cure mediche e pillole
41,4%
pubblicizzano Viagra o altre
2. Mutui e prestiti
11,1%
terapie sessuali. Ma sono in rapido
3. Contenuti pornografici
9,5%
aumento i tentativi di frodi azionarie
4. Frodi azionarie
8,5%
on line: il fenomeno conosciuto come
5. Prodotti e servizi di altro tipo 29,5%
sistema “pump-and-dump” è entrato
in classifica con una fetta dell’8,5 per
cento ed è cresciuto quest’anno di una cietà attraverso la posta elettronica, intepercentuale pari al 10 per cento ogni me- grandole spesso a finti comunicati stamse. Sono i risultati di una ricerca di pa “ufficiali” di aziende o società di anaSophos, azienda specializzata nella pro- lisi borsistisca per cercare di ingannare
tezione delle imprese dallo spam e dai vi- potenziali investitori, causando così cali
rus, sui primi sei mesi del 2005. I produt- o rialzi dei prezzi su cui speculare.
tori di spam finanziario hanno l’obiettivo
di far circolare informazioni false relatiRicariche
ve alle prospettive azionarie di alcune so-
S
Foto: Jungeblodt - Laif / Contrasto (2), Ludovic - REA / Contrasto, J. Kimura - Getty / L. Ronchi, Boening- Zenit - Laif / Contrasto, A. Song - Reuters / Contrasto
ni fatti in casa o in vacanza, arte digitale, audio, documentari giornalistici, video musicali, interviste, favole,
cortometraggi, cartoni
animati», spiega Damien Newman, art director di Ourmedia:
«Insomma, tutto ciò
con cui possiamo incuSopra: uno studio di Canal Web. A sinistra:
riosire, intrattenere,
Web Free Tv, nuovo canale Internet tedesco
meravigliare il nostro
mento per i propri lavo- prossimo per vie digitali».
ri multimediali una vol- Parallelamente all’affermarsi di questi
ta che sono stati messi in servizi sta delineandosi una tendenza che
Rete, gratuitamente e presto potrebbe rivoluzionare il nostro
per tutta la vita, attra- modo di fruire immagini e materiale auverso il sistema di archi- dio video: la comparsa cioè di canali teviazione di Internet Ar- matici sempre più sofisticati, capaci di trachive (www.archive. sformarsi in mezzi di informazione alterorg), a cui bisogna registrarsi prima di po- nativi. Le cosiddette Internet Tv, da consultare a colpi di mouse, create con l’apter accedere ai servizi di Ourmedia.
Fra i fondatori di questo ambizioso pro- porto di tutti, compresi videoamatori e
getto si contano alcuni dei più noti pio- film-maker della domenica. «Sta emernieri e dei massimi esperti di Internet, co- gendo un esercito di registi, comunicatori
sa che ne sta facendo il sito di riferimento e produttori video indipendenti, pronti a
per condividere informazioni video-au- rendere disponibili grandi quantità di nodio-testuali in Rete (sono oltre 30 mila i tizie, documentari, testi, immagini e filfilmati già uploadati attraverso questo si- mati», dice Marco Montemagno, esperto
stema). «Accettiamo ogni tipo di contri- di Internet, curatore della trasmissione
buto: videoblog, album fotografici, filmi- SkyTg24 Pianeta Internet e fondatore, insieme al regista Massimo Stella, di
TgBlog (www.tgblog.it), il primo
videoblog quotidiano di news autoprodotte su Internet (segnalazioni di novità, idee, siti, curiosità
e consigli pratici utili per la vita in Rete):
«Abbiamo pensato che un video al giorno
di 30 secondi dedicato al Web fosse un
video che utilizzano i feed Rss
buon modo per iniziare la sperimentazio(Really Simple Syndication,
ne». In vista del passo successivo: «In autecnica che consente di
tunno TgBlog diverrà la prima tv delle nicsapere automaticamente e in
tempo reale quando un sito
all’intera comunità on line.
chie, solo su Internet ma con un’attenzioviene aggiornato) per vedersi
Al suo interno si trova anche
ne particolare alla qualità, dove si poi video dell’ultimo minuto in
un motore di ricerca in grado
tranno trovare filmati realizzati da utenlocale sul proprio computer
di scandagliare nel mare dei
ti, sia amatoriali sia professionali».
senza doverli andare a stanare videoblog per parole chiave.
In altri termini chiunque vorrà far cononelle maglie della Rete.
scere i propri video, non solo riguardanIfeeder, il più facile
http://www.ifeeder.net
Mefeedia: per chi
ti Web e tecnologia, ma nei settori più diÈ uno dei siti per il video
ha il videoblog
versi (notizie, musica, viaggi, cortomehttp://www.mefeedia.com/
sharing più semplici
traggi, film, intrattenimento, sport, tenÈ uno fra i più noti e utilizzati e immediati da utilizzare.
denze, curiosità, etc.) potrà farlo gratis
aggregatori di videoblog.
Grazie a esso si possono
tramite TgBlog. Una strada simile viene
Chiunque abbia un suo
caricare e rendere pubblici
personale videoblog (cioè
percorsa in Italia, sul modello dell’amerivia Internet i propri filmati
un diario personale fatto per
e le proprie immagini senza
cana Current tv, anche da Nessuno tv (caimmagini e filmati, girati
nemmeno doversi registrare,
nale 190 di Sky e in rete su www.nessuanche tramite la videocamera garantendo in questo modo
no.tv /site/it/nessuno/home_page.asp) e,
del cellulare) può iscriversi al
il totale anonimato del
solo in Rete, da Mytv (www.mytv.it). La
servizio e renderlo così visibile creatore dell’opera. Il servizio
rivoluzione della tv non solo passa da Inè per il momendo gratuito,
ternet, ma anche dalle videocamere digima è intenzione dell’azienda
promotrice, l’olandese
tali e dai filmini autoprodotti. ■
Francisco (ora solo per Windows, in arrivo
anche la versione per Mac): «L’utente finale non ha bisogno di sapere nulla di BitTorrent e del suo modo di distribuire file»,
spiega Luigi Canali De Rossi, direttore del
sito www.masternewmedia.org: «L’unica
cosa richiesta è scaricare un lettore (Popcast Player, necessario anche per iscriversi ai
vari canali video suddivisi per tema) per vedere i video e di uno strumento (Popcast
Producer) per trasmettere i video su Internet ma anche per
creare nuovi canali
video e rendere disponibile quasi subito un numero qualsiasi di video clip». Il
tempo impiegato per
scaricare questi strumenti non supera i
cinque minuti, la registrazione dura 30 secondi e per cominciare a trasmettere un video bastano dieci secondi.
Ma la star del momento è Ourmedia.org,
il servizio più innovativo in circolazione
per la distribuzione su Internet di video,
così come di immagini, file musicali e testi,
il cui motto non per caso è: «Crea. Condividi. Fatti notare». All’interno della comunità globale di Ourmedia chiunque infatti può acquisire visibilità e riconosci-
A sinistra:
la nuova carta
elettronica
con display. In
alto: grafici di
Borsa. In basso:
il Sony Center
nella Potsdamer
Platz di Berlino
Materiali
Display di carta
a Fujitsu che l’ha creata l’ha chiamata “carta elettronica intelligente”. In
effetti questo display flessibile trasparente messo a punto dal colosso giapponese è sottile, si piega facilmente ed è
leggero. Ma è anche molto di più di un
normale foglio: le immagini e le scritte che
vi compaiono possono essere cambiate in
wireless e la loro riproduzione non si distorce nemmeno se il “foglio” viene piegato o arrotolato. Le possibilità di applicazione sono numerosissime: dalle “affissioni” pubblicitarie su edifici e autovetture fino al rimpiazzo di tutte quelle superfici su cui vengono mostrate e comunicate informazioni che cambiano rapidamente: i menù dei ristoranti, gli avvisi nei supermercati, bacheche in scuole e uffici e, un giorno, magari anche i giornali. I primi “fogli” di carta elettronica saranno nei negozi
già l’anno prossimo. S. G.
L
25 agosto 2005
Cresce la posta
elettronica con false
informazioni
sull’andamento
di aziende e società
quotate in Borsa
NANOBATTERIA GIGANTE
alle normali due ore a pochissimi
minuti. È la drastica riduzione
dei tempi di ricarica dell’ultima
batteria al litio sviluppata da Toshiba.Una
performance resa possibile dall’uso di nanoparticelle capaci di assorbire grandi
quantità di ioni di litio senza che ciò provochi il deterioramento dell’elettrodo. La
nuova batteria funziona bene anche a
temperature molto basse (-40°) e garantisce una durata lunghissima, perdendo so-
D
lo l’1 per cento della sua capacità totale
dopo mille cicli di ricarica. Il suo arrivo sul
mercato è previsto per l’anno prossimo e
il settore che per primo ne farà uso sarà
quello automobilistico, al fine di dare un
impulso forse decisivo ai modelli “ibridi”,
cioè a trazione mista, tradizionale ed elettrica. Ma hanno manifestato il loro interesse anche i produttori di apparecchi mobili quali cellulari e fotocamere digitali.
Stefano Gulmanelli
Non solo cyber
Nuovo cinema satellite
di Franco Carlini
I media di intrattenimento come fotografia, tv e musica si sono fatti digitali, ma
uno resiste: il cinema. Il luogo delle proiezioni è sempre alimentato con la pellicola
(il “film”, appunto), riprodotta in migliaia di copie e fisicamente spedita in giro per
il mondo. I costi di distribuzione sostenuti dagli studios sono enormi. Se al posto
della pellicola si utilizzassero i bit, spediti via Internet o via satellite, potrebbero
essere risparmiati 900 milioni di dollari all’anno e cioè l’equivalente di una decina
di grandi film. Così, dopo tre anni di lavoro, il consorzio Digital Cinema Initiatives
(www.dcimovies.com) ha emesso il suo rapporto finale: la proiezione digitale si può
fare ed è conveniente. Ci sono però due problemi: costi e pirateria. Qualcuno infatti
dovrà spendere dai 50 ai 100 mila dollari per ogni nuova macchina da proiezione da
sistemare nelle sale: la tecnologia che preleva i bit e li trasforma in luce di tre colori
è ormai collaudata e consentirebbe tra l’altro
molta flessibilità; infatti lo stesso fascio di luce
potrebbe illuminare non solo film, ma anche
telegiornali, tv e così via. I gestori delle sale
chiedono a Hollywood di farsi carico delle spese,
ma Hollywood, malgrado i risparmi non sembra
così convinta. Anche perché c’è l’altro problema,
quello delle copie abusive che potrebbero uscire
dalle cabine di proiezione, malgrado tutti i codici
e le etichette di proiezione.
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