Rassegna stampa completa

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Rassegna stampa completa
ONLUS
BIOETICA e BIOPOLITICA
Le staminali cordonali punto di incontro tra due mondi
Roma, 4 giugno 2007
Casina Valadier – Piazza Bucarest, Villa Borghese
(RASSEGNA STAMPA)
ONLUS
ADSKRONOS - SALUTE
01/06/2007
STAMINALI: SU CELLULE CORDONALI MEDICI E POLITICI IN CONVEGNO A ROMA
OBIETTIVO FARE IL PUNTO SU ORDINANZA TURCO E DDL IN ESAME AL SENATO
Milano, 1 giugno (Adnkronos Salute) - Diffondere un'informazione corretta e scientificamente
valida sui possibili impieghi terapeutici delle staminali da cordone ombelicale, e promuovere una
cultura della donazione e della ricerca nel rispetto dei valori etici. Questo l'obiettivo della tavola
rotonda dal titolo "Bioetica e biopolitica Le staminali cordone) punto d'incontro tra due mondi",
promosso dalla presidente di M3V Onlus, Federica Marchini, e in programma lunedl 4
giugno alla Casina Valadier di Villa Borghese a Roma. All'evento Interverranno medici e politici.
Il tema della donazione e conservazione del cordone ombelicale sia fatta per se stessa che a fini
solidaristici - sottolineano gli organizzatori in una nota - non ponendo alcun problema di natura
etica legata alta distruzione degli embnoni, è un punto di incontro tra bioetica e biopolitica. Il
confronto partirà da una sintesi dell'attuale situazione legislativa. Sono infatti quattro i dsegni, di
legge sulle staminali cordonali in esame alla commissione Igiene e sanità del Senato. Ddl molto
simili tra loro pur proposti da diverse correnti politiche. In attesa di una legge unica che sia del
Parlamento, e non del Governo, un'ordinanza firmata il 4 maggio dal ministro della Salute Livia
Turco conferma la normativa vigente in Italia, vietando la donazione autologa e la creazione di
banche private e promuovendo invece la donazione in una delle 15 banche pubbliche italiane. Il
ministro ha anche aperto uno spiraglio di compromesso sulla dibattuta scelta tra donazione
autologa e donazione pubblica affermando che la legge potrebbe prevedere entrambi i tipi di
donazione
IL GENETISTA - NO A DONAZIONE IN BANCHE ESTERE PREZZI ALTI E MENO
GARANZIE
Le banche italiane per la raccolta del cordone ombelicale sono strutture di ottima qualità - ricorda
a questo proposito il genetista Bruno Dallapiccola membro del Comitato nazionale per la bioetica
(Cnb) - Oggi sono 22 mila i campioni conservati, e una parte viene anche donata per i trapianti
all'estero.
"Bisogna combattere la tendenza di moltissime coppie italiane dirichiedere la conservazione delle
staminali cordonali all'estero - e’
l'appello dello specialista - in banche private a prezzi altissimi, dove però le conservazione spesso
non viene effettuata correttamente.
Inoltre. alcune di queste banche promettono la guarigione di ogni
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malattia, dall'Alzheimer alle cardiopatie grazie alle staminali cordonali, ma in vanta la ricerca non
è ancora giunta e tali risultati", precisa.
Le malattie contro cui possono rivelarsi utili le staminali cordonali, citano gli esperti. sono alcune
leucemie, i linfomi, la talassemia le malattie causate da gravi carenze del sistema immunitario.
Inoltre, nei trapianti le staminali cordonali possono essere usate efficacemente invece del midollo
osseo Anche di queste promesse si parlerà alla tavola rotonda romana, che sarà aperta alle 9
dall'onorevole Mariapia Garavagila, cui seguiranno gli interventi di Marchini e delle senatrici più
impegnate sul tema: Anna Serafini, Paola Binetti, Emanuela Baio Dossi. Parteciperanno poi
Ignazio Marino, presidente della commissione Sanità del Senato, Luca Marini, vice presidente
Cnb, Dallapiccola, e Melania Rizzoli, vice presidente Ail (Associazione italiana contro le
leucemie) Moderatrice sarà Lucia Annunziata.
03/06/2007
Le donazione delle "staminali"
Domani alla Casina Valadier incontro tra esponenti del mondo politico e medico sulla donazione
a fini terapeutici del sangue del cordone ombelicale, oggi possibile in 15 banche pubbliche italiane.
L'incontro è promosso da Fedenca Marchini di M3V onlus.
CASINA VALADIER.
Piazza Bucarest (Villa Borghese). Domani ore 9:00
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04/06/2007
STAMINALI: BAIO DOSSI, ENTRO L'ANNO VOTO SENATO A DDL SU CORDONALI E
ADULTE
Roma, 4 giu. Sarà "presumibilmente votato entro la fine dell'anno in Senato" il disegno di legge
sull'uso a fini di ricerca delle cellule staminali da cordone ombelicale e adulte "Le uniche che
hanno dimostrato di poter essere usate a scopo terapeutico con risultati scientificamente evidenti".
Lo assicura la senatrice Emanuela Baio Dossi, prima firmataria del testo insieme alla collega
dell'Ulivo Paola Binetti. Entrambe hanno partecipato questa mattina a Roma alla Tavola rotonda
'Bioetica e biopolitica', organizzata dall'associazione M3V Onlus
Il Ddl recepisce, spiega la senatrice, "molte delle indicazioni contenute nell'ordinanza del ministro
della Salute Livia Turco.
Compresa una residuale possibilità delle donne di conservare il sangue del cordone ombelicale del
proprio figlio per un futuro uso autologo.
Nonostante - ribadisce Baio Dossi all'ADNKRONOS SALUTE - a tutt'oggi le probabilità di un
proficuo utilizzo per sé delle staminali prelevate dal cordone sono molto remote". Altro aspetto
messo in
chiaro dal Ddl é la "costituzione di soli tre centri in Italia, uno al Nord, uno al Centro e l'altro al
Sud, per la ricerca e la conservazione di queste staminali. Centri che - sottolinea Baio Dossi
- in quanto pubblici devono poter accedere a fondi stabiliti a livello nazionale dal Servizio
sanitario".
Il testo stabilisce anche che il personale di queste tre strutture, medico e sanitario, dovrà essere
formato ad hoc. "Speriamo entro la legislatura di approvare la legge - dice l'esponente della
Margherita - Il Ddl è pronto e c'è già stata anche la discussione della collega Anna Serafini in
Commissione Igiene e sanità. Il testo - conclude - non dovrebbe incontrare particolari intoppi
perché non ci sono particolari contrarietà dei diversi gruppi politici. Anche perché
non riguarda in alcun modo le cellule staminali embrionali, che abbiamo voluto escludere per un
principio di cautela".
STAMINALI: BINETTI, SPERO CHE RISULTATI SU CORDONALI 'SPENGANO'
INTERESSE SU EMBRIONALI
“Spero che la sperimentazione sulle cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale, e i
risultati ottenuti, spengano l'interesse degli scienziati nei confronti delle staminali embrionali".
Paola Binetti, senatrice dell'Ulivo e ferma oppositrice dell'uso delle cellule prelevate dagli
embrioni per fini di ricerca, non tace la sua speranza. 'So però - spiega nel corso di una Tavola
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rotonda questa mattina a Roma - che ci sono lobby e Paesi che la pensano in altro modo. Ognuno
porterà avanti la propria battaglia. Non è detto che vinca io o che vincano loro".
La senatrice è intervenuta anche in quanto prima firmataria, assieme alla collega della Margherita
Emanuela Baio Dossi, di un disegno di legge per l'uso delle cellule staminali da cordone e adulte,
"ma non di quelle embrionali". Per Binetti "è necessaria una legge che non declini solo la libertà
individuale dei cittadini, ma lo metta in relazione con la responsabilità sociale". Per questa ragione
il Ddl presentato in Commissione Igiene e sanità del Senato recepisce le indicazioni dell'ordinanza
del ministro della Salute Livia Turco, che stabilisce come "il sangue cordonale sia una donazione
prevalentemente riservata a un uso autologo Senza negare la possibilità, ancorché remota ribadisce Binetti - che le staminali cordonali possano essere usate anche da chi, nei fatti, le ha
donate alla nascita"
STAMINALI: IL GENETISTA, BASTANO 3 CENTRI IN ITALIA PER CONSERVARE
CORDONE
"Bastano tre centri, uno al Nord, uno al Centro e l'altro al Sud, per conservare le cellule staminali
prelevate dal sangue del cordone ombelicale". lI genetista Bruno Dallapiccola, professore di
Genetica medica all'università di Roma La Sapienza e componente del Comitato nazionale di
bioetica, taglia corto e critica l'ipotesi di un proliferare di centri per la conservazione delle
staminali cordonali
Intervenuto questa mattina a Roma alla Tavola rotonda 'Bioetica e biopolitica: le staminali
cordonali, punto di incontro tra due mondi', l'esperto precisa "La qualità delle Banche italiane che
conservano questo materiale è eccellente, tanto che oltre il 50% del cordone donato è finito
all'estero. Ma 15 strutture sono troppe. Ne bastano una per il Nord, un'altra al Centro e una al Sud.
Purtroppo - polemizza - questo risultato è difficile da raggiungere per colpa della devoluzione, una
tragedia per il Paese". Dallapiccola critica la devolution che assegna la competenza sanitaria a
ciascuna Regione, "anche su ambiti dove mancano le opportune professionalità", e suggerisce un
profondo ripensamento "anche per razionalizzare la spesa e i costi del Ssn".
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ONLUS
04/06/2007
STAMINALI:DONAZIONE DA CORDONE, TUTTI D'ACCORDO SU LEGGE
La donazione del sangue del cordone ombelicale va promossa e sostenuta, perché non comporta
alcun problema di natura etica e allo stesso tempo è di grande importanza per la ricerca. E' quanto
è emerso da un convegno sul tema organizzato dalla M3V onlus, a cui hanno partecipato esponenti
del mondo politico e della bioetica.
Attualmente sono quattro i disegni di legge sulla donazione in esame al Senato. Pur essendo stati
presentati da esponenti di diverse parti politiche sono molto simili tra loro, a testimonianza
dell'ampia convergenza di vedute su questo tema.
In attesa del ddl unico auspicato dal ministro della Salute Livia Turco, vale l'ordinanza che prevede
la possibilità della donazione solo nelle strutture pubbliche e solo ai fini di ricerca.
''L'ordinanza è intelligente - ha detto l'organizzatrice Federica Marchini, presidente
dell'associazione - ma bisogna promuovere la donazione, perché le cellule sono utilissime alla
ricerca e non vanno buttate via.''
Dello stesso parere il senatore Ignazio Marino, che ha però sottolineato come, anche se non
coinvolti nella donazione del cordone, anche sugli embrioni congelati si deve trovare una
soluzione condivisa:''Bisogna trovare un momento in cui l'embrione non può più dare vita a un
bambino - ha sostenuto Marino - e a quel punto decidere se utilizzarlo per la ricerca o no.
Al convegno, oltre ai politici come lo stesso Marino e le senatrici Paola Binetti, Emanuela Baio
Dossi e Anna Serafini, erano presenti anche due 'first lady', la attuale Clio Napolitano e la
precedente Franca Ciampi, e alcuni membri del comitato di Bioetica, fra cui Bruno Dallapiccola,
che ha messo in guardia su alcuni comportamenti 'pericolosi': ''La donazione altruistica del cordone
ombelicale è di grande importante e valore - ha sostenuto l'esperto - ma è necessario fare capire
che il gioco non vale la candela quando si parla di conservarlo per uso proprio perché per il
momento non esistono le ragioni scientifiche che giustifichino questo uso.''
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ONLUS
04/06/2007 - ore 13:20
28 MINUTI - Intervista di Barbara Palombella a Melania Rizzoli
BARBARA PALOMBELLI:" In chiusura un'informazione importante che riguarda la bioetica e la
biopolitica, ce la dà proprio in 3 minuti, perché tanto ci resta, la dottoressa Melania Rizzoli che è
vice presidente dell'Ail e medico chirurgo. Buongiorno dottoressa Rizzoli."
MELANIA RIZZOLI:" Buongiorno a voi e grazie dell'invito."
PALOMBELLI:" Cosa c'è di nuovo contro le leucemie, i linfomi e mielomi?"
RIZZOLI:" Si è appena concluso questo convegno organizzato dalla M3V qui a Roma alla Casina
Valadier della dottoressa Federica Marchini proprio per promuovere la donazione del cordone
ombelicale e il sangue del cordone ombelicale ricco di staminali che noi sappiamo che curano per
ora tutte le malattie del sangue ma soprattutto per stimolare la politica, erano presenti infatti molti
esponenti del nostro mondo politico quale la senatrice Binetti o il presidente Ignazio Marino della
Commissione Sanità proprio per promuovere l'accelerazione se così vogliamo parlare della legge
sulla donazione del sangue del cordone ombelicale che molto può fare per tanti pazienti che hanno
bisogno."
PALOMBELLI:" Oggi cosa si può fare? Cioè se chi è in ascolto ha appunto magari un parto
imminente in famiglia cosa può fare?"
RIZZOLI": Bisogna parlare oggi con il proprio ginecologo affinché organizzi la donazione del
sangue del cordone che è ancora affidata ai centri trasfusionali; se invece si fa una legge in tempi
brevi come io penso si possa fare l'organizzazione è che vengano istituite 3 banche principali, una
del nord una del centro e una del sud, per la raccolta nazionale di questo sangue del cordone."
PALOMBELLI:" Cioè si raccoglie a prescindere dalla volontà della partoriente o della sua
famiglia?"
RIZZOLI:" A prescindere no, ci vuole sempre la volontà della partoriente perché si può anche
scegliere di non donarlo però anziché donarlo e come oggi buttarlo credo che la maggior parte
delle donne cerca di donarlo."
PALOMBELLI:" E quindi è una battaglia molto importante, la dottoressa Rizzoli è stata ospite qui
da noi in trasmissione e ci ha raccontato il suo percorso di cura con le sue cellule staminali ma
naturalmente questo è possibile solo quando le cellule del midollo osseo della persona malata non
sono state intaccate dal tumore."
RIZZOLI:" Esattamente e l'ho raccontato anche oggi durante questo convegno..."
PALOMBELLI:" Mentre invece con quello delle cellule staminali si potrebbe comunque sempre
avere una terapia pronta anche ove mai qualcuno fosse già infettato. Io ringrazio Melania Rizzoli
per il suo impegno, noi siamo vicini a questa associazione, l'Ail, che è l'Associazione Italiana
contro le leucemie, e cercate di esserlo anche voi perché una delle possibili destinazioni del 5 per
mille."
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ONLUS
04/06/2007 - ore 20:30
TGLAZIO - Servizio di L. Possati
GIORNALISTA: "Della donazione e della conservazione a fini terapeutici del cordone ombelicale,
si è parlato a Roma nel corso di un incontro tra esponenti del mondo politico e medico. È emersa
soprattutto l'esigenza di una informazione corretta sul tema delle staminali del cordone ombelicale,
il cui uso a differenza di concorrenti modalità terapeutiche non pone problemi di natura etica, come
ci spiega Leonardo Fossati.
POSSATI: "A lanciare l'allarme è il genetista Bruno Dallapiccola, il business attorno alle cellule
del cordone ombelicale, se non controllato a dovere, rischia di rastrellare importanti risorse della
sanità pubblica e delle famiglie. La donazione altruistica del cordone ombelicale, è di grande
importanza e valore, ha sottolineato Dallapiccola, ma è necessario far capire che il gioco non vale
la candela quando si parla di conservarlo per uso proprio, perché per il momento non esistono le
ragioni scientifiche che giustificano questo uso. Durante il convegno svoltosi oggi a Roma, proprio
sulle staminali da cordone ombelicale è emerso un altro importante rischio, quello riguardante le
forti pressioni commerciali che vi sono attorno a questa nuova frontiera della scienza. Ogni mese
in Italia, 400 persone chiedono di consegnare il cordone del proprio figlio in una struttura privata,
pagando di tasca propria migliaia di euro. Di fronte a questo stato di cose, dalla tavola rotonda si
è messa in luce la necessità di una legge che regolamenti la creazione delle banche e la loro
gestione. Secondo gli esperti del nostro paese basterebbe crearne 3 pubbliche, una al Nord, una al
Centro e una al Sud, collegate fra di loro, insieme potrebbero rispondere adeguatamente alle
richieste, senza creare discriminazioni e soprattutto senza andare ad alimentare un business che
non ha motivo di essere e cioè, quello delle banche private. E sempre dal convegno di oggi alla
Casina Valadier, è arrivata un'altra interessante notizia, sarà presumibilmente votato entro la fine
dell'anno in Senato, il disegno di legge sull'uso a fini di ricerca, delle cellule staminali da cordone
onibelicale e adulte. Ad assicurano è la senatrice della Margherita Enianuela Baiodossi, prima
firmataria del testo insieme alla collega dell'ulivo Paola Binetti."
05/06/2007
Cellule staminali Idee a confronto
Promuovere la donazione e la conservazione delle cellule staminali da cordone ombeilcale: è il
tema di un convegno che si è svolto ieri alla Casina Valadier. Su un tema cosi controverso come la
natura dell'embrione, questo può diventare un punto di incontro tra bioetica e biopolitica. La
donazione può essere fatta sia per se stessi, sia per fini di ricerca.
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ONLUS
05/06/2007
Napolitano e Ciampi. First ladies a convegno sulla bioetica di MARIA SERENA PATRIARCA
Incontro fra first ladies: nell'elegante cornice della Casina Valadier. ieri mattina, Clio Napoletano,
moglie del presidente della Repubblica, ha salutato con un sorriso la signora Franca Ciampi, che
l'ha preceduta nel ruolo di consorte del capo dello Stato. Entranibe in tailleur, sedute vicine, donna
Napolitano e donna Clampi hanno seguito attentamente il convegno sulla donazione e l'utilizzo a
fini terapeutici del sangue del cordone ombelicale, con grande soddisfazione della promotrice
dell'evento, Federica Marchini, presidente di M3V Onlus. Bioetica e biopolitica al centro
dell'attenzione per l'intera mattinata, soprattutto per evidenziare che in Italia esistono 15 banche
pubbliche per la conservazione delle cellule staminali cordonali, con cui si possono curare
tantissime malattie, come ha sottolineato il proftssor Bruno Dallapiccola
del Comitato Nazionale per la Bioetica. A seguire un raffinato lunch, momento di scambio di saluti
e convenevoli tra gli ospiti del parterre de roi, come Joaquin Navarro Valls, Paola Binetti,
Maddalena Letta, Milly Marchini, Maria Camilla Pallavicini, Mara Venier, Scintilla Craxi,
Melania rizzoli, Federico Mazzuoli, e Livia Azzariti.
05/06/2007
Staminali da cordone, bene da donare di GIANNI SANTAMARIA
Se volete conservare Il cordone ombelicale, siete pregata di partorire il venerdì prima delle l7o
aspettare lunedì. ore 8". Il surreale cartello potrebbe apparire nelle nostre maternità visto che sono
spesso difficoltà organizzative come a ostacolare un gesto pieno di solidarietà e di futuro. Le ha
evidenziate ieri a Roma - intervenendo all'incontro "Bioetica e biopolitica, le staminali cordonali
punto di incontro" - Emanuela Baio Dossi.
La senatrice diellina ha firmato con Paola Binetti uno del 4 ddl depositati sulla conservazione delle
cellule derivate da sangue cordonale, che si ripromettono di promuovere l'uso solidaristico di
queste staminali, la ricerca che le riguarda e le strutture che le debbono ricevere e conservare. Ne
dovrà venire un testo unico, che la diessina Anna Serafini, la relatrice, assente per un impegno
improvviso, auspica venga discusso presto. "Una legge subito" è stata invocata da Melania Rizzoli,
medico e vicepresidente dell'Associazione italiana leucemie, testimone sulla propria pelle del fatto
che tali staminali curano e a volte guariscono malattie del sangue, come tumori o anemia
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mediterranea, e servono soprattutto a chi ha il midollo osseo compromesso, in alternativa al
trapianto.
Un argomento che solleva pochi dubbi etici. Ieri alla Casina Valadier la politica ha allora
leggermente preso il sopravvento nel confronto, moderato da Lucia Annunziata e organizzato dalla
onlus M3V che coniuga un approccio umanistico alla scienza con interventi concreti. In sala
c'erano Clio Napoletano, Franca Ciampi, Mara Venier e Joaquin Navarro Valls. Anche la platea si
è fatta sentire, con richieste di maggiore attenzione a un settore trascurato. La Binetti ha parlato di
un'etica che non si esaurisce nella difesa dell'embrione, ma si riverbera anche sugli aspetti
organizzativi. Pure il genetista Bruno Dallapiccola ha notato - l'aveva accennato in apertura il
vicesindaco dl Roma, Maria Pia Garavaglia-come i 15 centri di raccolta italiani, pur di eccellenza,
tanto che hanno donato il50% di sangue da cordone all'estero, possano essere ridotti a tre (Nord,
Centro. Sud), per razionalizzare i costi. Il professore ha, poi spiegato come sia sostanzialmente
inutile tenere il sangue da cordone per sé "Lo si utilizza solo in un caso su 20mila. il gioco non
vale la candela". Il senatore Ignazio Marino (Ds) ha sottolineato la "responsabilità della verità",
che ha la scienza nel non alimentare illusioni. Una recente ordinanza del ministro Livia Turco ha
limitato l'uso "autologo" in favore della 'donazione", dando l'esclusiva della conservazione al
settore pubblico. Ma molto resta da fare, ha sottolineato il giurista Luca Marini, vicepresidente del
Comitato nazionale di bioetica. Tale "riserva" per il pubblico, ha prefigurato, potrebbe però cadere
di fronte alla normativa europea.
07/06/2007
Prospettive staminali di ANNA MARULLO
Una domanda ricorre spesso quando si parla di cellule staminali del cordone ombelicale: quali e
quante malattie possono guarire? Non esiste una risposta precisa. perché quello sulle cellule
cordonali è un settore di ricerca in continua evoluzione. Di sicuro queste staminali, al contrario di
quelle embrionali, hanno dato ottimi risultati nella cura delle patologie ematologiche. Solo nel
2oo6. infatti. i trapianti sono stati 1.500.
Nel nostro paese il numero dei cordoni che ogni anno vengono donati è insufficiente. Per ottenere
una copertura ottimale delle caratteristiche genetiche, infatti, si dovrebbe triplicare il numero di
quelli disponibili nelle banche per donazione altruistica (oggi circa 20.000). In questo senso va il
provvedimento voluto dal ministro della Salute Livia Turco che cambia il regime per la donazione
e conservazione dei cordoni. Fino ad oggi, la conservazione era permessa solo per fini solidaristici
e per bambini o famiglie a rischio di malattie genetiche. Con la nuova ordinanza invece verrà
autorizzata anche per fine autologo (ovvero per uso privato), pure a coloro i quali non hanno
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bambini o parenti potenzialmente a rischio di malattie genetiche. Inoltre, secondo il testo, che sarà
presto convertito in proposta di legge, presentato alle Camere, una quota del cordone ombelicale
conservato per uso privato dovrà essere contestualmente donato per fini solidaristici (allogenico).
Anche se non c'è nessuna evidenza scientifica che le cellule staminali ad uso autologo siano
efficaci, non è detto che in futuro le cose non cambino. La proposta vuole, quindi, prevenire questa
eventualità. Ancora da stabilire le modalità di conservazione. Di sicuro i costi della quota di
cordone destinato a fini allogenici saranno coperti dallo Stato, mentre quella per uso privato sarà
a carico del cittadino. Ulteriore nodo da sciogliere è quello legato alle banche di conservazione che
per ora sono 15 e tutte di proprietà pubblica.
10/06/2007
La medicina incontra il sociale
ALLA Casina Valadier si è tenuto l'incontro tra esponenti del mondo politico e medico sul tema
della donazione e dell'utilizzo ai fini terapeutici del sangue del cordone ombelicale. Ha aperto i
lavori l'On. Mariapia Garavaglia, cui sono seguiti gli interventi della d.ssa Federica Marchini,
presidente di M3V Onlus e promotrice dell'evento, delle senatrici maggiormente impegnate sul
tema: Anna Serafini, Paola Binetti, Emanuela Baio Dossi, dei senatore Ignazio Marino, presidente
della Commissione Sanità del Senato e dei professori Luca Marini, vice presidente del Comitato
nazionale per la bioetica e Bruno Dallapiccola, componente del Comitato Nazionale per la Bioetica
e di Melania Rizzoli, vicepresidente Ail. Il dibattito è stato moderato dalla giornalista Lucia
Annunziata.
La finalità del dibattito era legata alla necessità di diffondere un'informazione corretta e
scientificamente valida sul tema delle staminali del cordone ombelicale e soprattutto promuovere
una cultura della donazione e della ricerca nel rispetto dei valori etici. Il tema della donazione e
conservazione del cordone ombelicale sia fatta per se stessi che come donazione con fini
solidaristici non ponendo alcun problema di natura etica legata alla distruzione degli embrioni, è
un punto di incontro tra bioetica e biopolitica.
Fra i presenti alla Casina Valadier: la signora Clio Napolitano, la signora Franca Ciampi, Joaquin
Navarro Valls. Maddalena Letta, Maria Camilla Pallavicini, Scintilla Craxi, Irene Ghergo Pierluigi
Diaco, Mara Venier, Federico Fazzuoli, Livia Azzariti, Annamaria Ranucci, Rosanna Lambertucci,
Gianna Mancino, l'Ambasciatore Leoncini Bartoni, Rita e Laura Melidoni, Monsè Manzella,
Daniela Traldi.
li convegno è stato organizzato per permettere un confronto partendo da una sintesi dell'attuale
situazione legislativa. Infatti sono quattro i disegni di legge in corso di esame alla 12' commissione
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permanente del Senato (Igiene e Sanità) sul tema delle staminali cordonali. In attesa della Legge,
l'ordinanza del Ministro della Sanità Livia Turco firmata il 4 maggio scorso, conferma la normativa
vigente in italia vietando la donazione autologa e la creazione di banche private per la
conservazione a pagamento delle cellule staminali cordonali e promuovendo, invece, la donazione
presso una delle 15 banche pubblicheitaliane. Il Ministro ha anche aperto uno spiraglio di
compromesso sulla dibattuta scelta tra la donazione autologa e la donazione pubblica. affermando
che la legge futura potrebbe prevedere la possibilità di effettuare entrambi i tipi di donazione. Le
malattie per le quali possono essere utilizzate le staminali cordonali sono: alcune leucemie, i
linfonomi, la talassemia e le malattie causate da gravii carenze del sistema immunitario. Inoltre nei
trapianti le cellule staminali cordonali possono essere usate efficacemente al posto del midollo
osseo.
12/06/2007 - ore 19:30
ZAPPING - Intervista di A. Forbice al Professore Bruno Dallapiccola
FORBICE: "Abbiamo un nuovo ospite che adesso presenterò. Nei giorni scorsi si è svolta a Roma
una tavola rotonda per fare il punto sul tema della donazione del cordone ombelicale che contiene,
come si sa, cellule staminali utili per la cura di alcune importanti malattie. Ecco, si è esaminata
l'attuale legislazione, lo stato della ricerca e poi insomma quello che oggi esiste in campo anche
d'informazione perché spesso c'è, è diffusa molta disinformazione su questo argomento. Allora, le
staminali nel cordone ombelicale possono servire per curare alcune leucemie e linfomi, la
talassemia e alcune malattie causate da gravi carenze del sistema immunitarìo. Inoltre, le staminali
cordonali possono essere usate nei trapianti al posto del midollo osseo. Adesso ne parliamo con il
professor Bruno Dallapiccola che è ordinario di genetica medica all'Università La Sapienza di
Roma e componente della Commissione Nazionale di Bioetica. Buonasera, professore."
DALLAPICCOLA: "Dottore, buonasera."
FORBICE: "Allora, insomma oggi i cordoni ombelicali vengono conservati dalle banche
pubbliche, no?"
DALLAPICCOLA: "Si. In Italia c'è un discreto numero di banche, ce ne sono più di una
quindicina di banche pubbliche. In giro per il mondo, un censimento che è stato fatto lo scorso
anno, su 21 paesi c'erano ben 170.000 cordoni congelati disponibili. Però va subito detto il divario
che esiste fra quello che sta in banca e quello che viene utilizzato, di quei 170.000 solo 6000 sono
stati donati e in Italia si parla su circa 22.000 cordoni che sono congelati circa 620 sono stati
utilizzati, ma cosa importante la metà sono stati donati all'estero. E questo per sottolineare subito
la grande posizione che ha in questa attività che
molto spesso è un'attività di donazione, attività
altruistica, il nostro paese che è considerato un paese che è nell'eccellenza di questo tipo di
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ONLUS
trattamento di cellule."
FORBICE: "Insomma, per capire meglio, i cordoni ombelicali non si possono donare in Italia
secondo la legge?"
DALLAPICCOLA: "No. Dunque secondo la legge e soprattutto secondo l'ordinanza uscita
nell'ultimo mese da parte del ministro Turco i cordoni possono e anzi noi vorremmo dire debbono
essere donati ed è soprattutto stimolata la donazione altruistica per altre persone che ne possono
bisognare e per aver bisogno, e direi che questo è veramente un qualche cosa su cui tutti dobbiamo
essere fortemente impegnati. C'è una novità nell'ordinanza del ministro Turco che apre la
possibilità di conservare una parte dì questo campione per se stessi e quindi di poterlo donare
anche a futura memoria per se stesso. E forse su questo va però fatto un momentino di chiarezza
perché su questo ci gioca anche tutto l'equivoco del mercato che c'è dietro il cordone ombelicale."
FORBICE: "Perché ci sono anche delle truffe, diciamo."
DALLAPICCOLA: "Beh, diciamo più che truffe ci sono delle illusioni. In Italia ogni mese ci sono
circa 400 richieste di conservare su una banca straniera, cioè di portare all'estero0 il proprio
cordone per uso personale. Allora, va innanzitutto precisato che il numero di cellule staminali che
sono in questi cordoni spesso sono basse, quindi non tutti i cordoni necessariamente sono poi
utilizzabili per veramente una donazione. Allo stato attuale ci sono ricerche molto importanti che
indicano che queste poche cellule possono con qualche artificio diciamo di laboratorio essere
espanse, cioè rese numerose, cioè l'amplificazione di queste cellule, e naturalmente la speranza che
tutti hanno, ma sottolineo al momento è una speranza, è che queste cellule possono essere
transdifferenziate. Che vuoi dire? Che in questo momento sono utilizzabili soprattutto per curare
malattie del sangue, come lei giustamente ha ricordato all'inizio, e viceversa si spera che, e i
modelli del topo lo indicano, si possa di questo tenere cellule che danno anche altri tessuti che
possono essere fegato, piuttosto che il sistema nervoso, muscolo o quant'altro, ma queste sono
soltanto speranze."
FORBICE: "Ecco, perché la ricerca professor Dalla Piccola mi pare che in questo campo sia
ancora insomma abbastanza lontana."
DALLAPICCOLA: "Sì, però anche su questo siamo un momentino ottimisti. In tutto il mondo
ogni anno si donano più di 50.000 campioni di cellule staminali emopoietiche, cioè orientate in
senso sangue esattamente come quelle del cordone ombelicale, e questa è una tecnica che è
fortemente ben acquisita, è già disponibile, è gia una risorsa terapeutica."
FORBICE: "Però le staminali cordonali diciamo possono essere utilizzate anche per l'Alzheirner e
le patologie del cuore?"
DALLAPICCOLA: "Dunque, assolutamente no. E io vorrei sottolineare che la base biologica
dell'Alzheimer è tale per cui ci sono in questo momento poche speranze che le cellule staminali
siano una risorsa migliore per curare l'Alzheimer. Diversa è la prospettiva di curare forse alcune
malattie più limitate come lesioni come potrebbe essere il Parkinson, ma siamo sempre a livello di
una prospettiva e di una speranza e non di una certezza, e questo voglio sottolinearlo. Sul cuore ci
sono dei dati molto interessanti ma molto ambigui, nel senso che la cura dell'infarto, insomma della
vigilazione (?) del cuore, è stata tentata in più di mille casi in tutto il mondo ma i risultati alcune
volte sono stati sufficientemente incoraggianti, altre volte deludenti, probabilmente bisogna
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ONLUS
cambiare il tipo di cellula starminale che viene utilizzata per questo intervento."
FORBICE: "Per quanto riguarda invece la legislazione sappiamo che vi sono 4 disegni di legge
che stanno per essere esaminati dalle Commissioni appunto del Senato, ma secondo lei questi 4
disegni più o meno poi si somigliano, ma quale potrebbe essere la legge ottimale?"
DALLAPICCOLA: "La legge ottimale è quella che prevede la possibilità di utilizzare cellule
staminali di adulto che sono cellule che oggi sono veramente ad effetto terapeutico.
Quindi dobbiamo separare il concetto delle cellule staminali dell'adulto da quelle embrionali che
in questo momento tra l'altro non sono utilizzate nel nostro paese e che peraltro diciamolo in questo
momento non hanno ancora prodotto a livello mondiale nessun effetto terapeutico. Va però detta
una cosa importante, e questo fa eco alla notizia degli ultimi giorni, che probabilmente prima che
qualcuno riesca ad utilizzare le cellule staminali dell'embrione con finalità terapeutiche si riuscirà
a rendere staminali con caratteristiche embrionali le cellule dell'adulto, è quello che abbiamo
sentito nei giorni scorsi pubblicato con grande enfasi anche dalla stampa italiana, e cioè cellule
dell'adulto di topo rese staminali embrionali attraverso la loro manipolazione con i geni, e questo
naturalmente supererebbe anche il problema di tipo etico. Quindi questo è un qualcosa a cui
guardiamo con molto ottimismo."
FORBICE: "Certo. Professore, io la ringrazio moltissimo, le faccio tanti auguri e la ringrazio anche
per la chiarezza con cui lei ha esposto un tema che non è così chiaro, non è così conosciuto."
DALLAPICCOLA: "La ringrazio perché questa è una opportunità per stimolare la donazione
altruistica del cordone. Grazie a lei, dottor Forbice."
FORBICE: "Grazie a lei. Buona serata."
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