itesuibancari - MutuiSupermarket
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Il Sole 24 Ore Venerdì 8 Novembre 2013 - N. 307 6 Le vie della ripresa La strategia Alcuni investitori hanno sfruttato la giornata per diminuire l’esposizione all’azionario italiano LA REAZIONE IN ITALIA Piazza Affari, vendite sui bancari Milano (-2,07%) paga la mancata mossa Bce per ridurre lo spread della raccolta Vittorio Carlini Il dato è incontrovertibile. Nella giornata in cui Mario Draghi, a sorpresa, ha tagliato i tassi (dallo0,5%allo 0,25%) PiazzaAffari,lapeggioreinEuropa,haperso il 2,07%. Francoforte invece hachiusoinrialzo(+0,49%)eParigi è rimasta invariata (-0,06%). La stessa Madrid ha ceduto solamente lo 0,9%. Così viene da chiedersi: perchè il listino milaneseècrollato?La rispostaèarticolata. In primis, può guardarsi all’andamento dei settori. La nostraBorsa,aldilàdelcasospecificodiTelecomItalia(-4,26),èstata schiacciata dalle banche: il Ftse italia bank ha perso il 2,9%. Da UniCredit (-3,34%) a Intesa SanPaolo (-2,84%) fino a Ubi IL CONFRONTO Il Ftse Bank ha perso il 2,9%, mentre il settore in Germania ha guadagnato il 2,4% e quello francese è cresciuto dell’1,89% (-2,68%), un po’ tutti i titoli degli istituti di credito sono scivolati all’ingiù. Completamente un’altra storia quella raccontata dal Daxtedesco:quiilcompartobancario ha guadagnato addirittura il 2,4%. Un andamento, a ben vedere, simile a quello delle azioni del credito francese: il Cac Bank index è cresciuto dell’1,89%. Insomma, la differente dinamica dei listini è da attribuirsi anche, e soprattutto,alle banche. «Il movimento non stupiscesottolineaMarioSpreafico,direttore investimenti di Schroeder Italia -. Il mercato, in un primo momento,ha applaudito al taglio deitassicheèassolutamentesensato».Epoi?«Passatal’euforiagli investitori hanno preso atto che la Bce» non ha messo in campo alcuna strategia per «ridurre la differenza del costo del finanzia- mentotraiPaesidell’Europacontinentaleequellimediterranei». In tal senso, ad esempio, basta ricordare che il bond corporate a 2 anni di un principale istituto di credito italiano paga un premio (circa 40-50 centesimi) sopra il saggio del BTp biennale che ieri era a 127 punti base. Si tratta di un rendimento, giocoforza, ben più alto di quello che deve affrontare una banca tedesca: quest’ultima, infatti, si confrontaconiltassodelBunda2anniallo0,09%.Afrontediunsimilesquilibrio,l’indicazionedaparte di Draghi dell’Ltro a 3 mesi fino al 2015 «non è parsa sufficiente», dice Spreafico. Così, sono fioccate le vendite. Non c’è però solamente il costo del funding. Secondo diversi espertihagiocatoancheiltimore per la deflazione. Certo, durante la conferenza stampa l’euro Governatore ha negato l’esistenza di segnali in tal senso. E, tuttavia, l’avere comunque ammesso che cisaràun«periododibassainflazione»puòavereindottoglioperatori ad uscire dai mercati più deboli:Italia,inprimis. Ciò detto, altri analisti richiamano invece le possibili difficoltàsulmargined’interesse daparte delle stesse banche. Più scende il tasso Bce, è l’indicazione, e piùdeveesserelimatoilsaggioattivo degli istituti di credito. La considerazione, in sé, è corretta. Seppure, almeno ieri, non era molto gettonata nelle sale di trading. Ben più consistente, al contrario, l’idea della limatura delle posizioni da parte dei fondi esteri. «Nel recente passato - ricorda Antonio Cesarano, economista diMpscapitalservices-abbiamo assistitoall’ingressonell’Eurozona di un grande flusso di capitali. Le banche», anche quelle italiane,«sonostatetraititolimaggiormentecomprati.Adesso,siaggiustano le posizioni. E si vende, quindi,chi hacorsodi più». © RIPRODUZIONE RISERVATA L’andamento dei titoli -4,99% Saipem Telecom Italia -4,54% -4,26% Banco Popolare -3,01% Intesa Sanpaolo Tenaris -2,84% -2,83% Mps Unicredit Mediolanum Fondiaria Sai -3,49% -3,34x% -3,31% -3,30% Ubi Banca Generali Ansaldo Sts -2,66% -2,60% Mediobanca -2,80% -2,68% L’ANALISI L’«estremismo» del listino italiano di Walter Riolfi S LA BUSSOLA Dalla rata del mutuo ai conti, cosa cambia per le famiglie di Andrea Franceschi Variazione percentuale di ieri Bpm L’impatto sulla redditività La decisione di Francoforte influenza il margine d’interesse degli istituti di credito i fa presto a dire che la Bce avrebbedovutotagliareprima i tassi d’interesse, come ha lamentato l’economista di Bnp. E si fa presto a dire che ci vorrebbero ben altre misure per mitigare il troppo diverso costo del denaro tra i Paesi d’Eurozona, come sostengono molti. Ed è facile è vano deplorare che Draghi avrebbe potuto annunciare anche un mega finanziamento a lungotermine,quandoquasinessuno tra quelli, che ieri lanciavano velate o aperte critiche alla Bce,s’aspettava un taglio deitassi o un nuovo Ltro. E invocare un’ulteriore forte espansione nell’attivo della banca centrale, sul modello della Fed (leggi Qe), èunragionamentochenonstain piedi,vistocheallaBcenonècon- cesso farlo. Si può dire che alla Bce non sarebbe nemmeno concesso di portare i tassi a questi livelli e, se le cose stanno invece così,losidevesoloalladeterminazione di Draghi che in consiglio ha forzato decisioni contrastate daben unquartodeimembri. La parabola discendente delle borse, verso le 14.45, quando Draghi stava parlando, si potrebbe interpretare con l’innata tendenza dei mercati a vendere sulla notizia. Si potrebbe pure sostenere che quella tendenza s’è complicata con la presunta delusione manifestata dagli investitori. Ma in questo caso uno psicologo spiegherebbe la cosa meglio di un economista. Infine lascianodisorientaticerteinterpretazioni, secondo le quali la mossa a sorpresa di Draghi si giustificherebbe con condizio- nieconomichepeggioridiquantosipensasse.Forsechelaschiera di economisti al soldo delle banche d’investimento non è in grado di vedere come stanno le cose, anche ammettendo che la Bce conosca i dati macro prima e un po’ meglio del mercato? Restapiuttostodacapireperchè Piazza Affari sia scesa più delle altre. Perchè è più volatile (quasi estremista nei suoi comportamenti),losisapeva.Ma,vistochenon sembra (perora) incombere una crisi di governo, il ribasso di Milano può essere spiegato solo con un maggior flusso di vendite sull’indice e su basketdititoli(finanziari)dainvestitori esteri. Lo suggerirebbe il balzo dei volumi a fisso (doppi rispetto a mercoledì) e di quelli (triplicati) sul future. © RIPRODUZIONE RISERVATA L adecisionedellaBceditagliare il costo del denaro portandoloalminimostorico dello 0,25% non alleggerirà più di tanto la rata dei mutui a tasso variabile. E questo perché i tassi Euribor a 3 e un mese, a cui è indicizzata la stragrandemaggioranzadeiprestitidi questatipologia, si attestanoallo 0,23eallo 0,13%rispettivamente e più di tanto non potranno scendere. Di certo non potranno andare sotto zero perché vorrebbe dire che le banche ci rimettono a prestarsi soldi a vicenda. Per un mutuo da 100mila euro MutuiOnline.it calcolia un risparmio medio nella rata mensile tra i 10 e i 15 euro per una riduzione di un quarto di punto dell’Euribor. Dato che agli attuali livelli non è ipotizzabile un calo di questa misura, ne risulta che se ci sarà un risparmio questo sarà assolutamente risibile. Gli unici ad avere un beneficio diretto dalla sforbiciata di Draghi saranno quelli che hanno contratto un prestito indicizzato al tasso ufficiale Bce. Ma si tratta di una minoranza stimata intorno al 2% del totale dei mutuatari in Italia. Il taglio del costo del denaro Bce avrà però un impatto sulle aspettative future del tasso interbancario. Da novembre 2010 ad oggi l’Euribor a tre mesi è sceso del 78% toccando quest’anno un minimo storico allo 0,18% ed è chiaro che da questi livelli non potrà altro che risalire. Se non nell’immediato sicuramente nei prossimianni.EbbenelamossadiMario Draghi potenzialmente allontana il momento in cui avverrà questo rialzo. Il termometro di questa aspettativa sono i future sull’Euribor, le cui quotazionisiimpennanoquando il mercato scommette su un allentamento dei tassi interbancari,che ieri,nonacaso, sono risaliti dopo la mossa a sorpresa dell’Eurotower. La prospettiva di un livello dei tassi relativamente basso neiprossimianniimplicachela rata, per chi un mutuo lo ha già contratto, non subirà significativevariazionialrialzoneiprossimi anni. E questa aspettativa inevitabilmente condizionerà le scelte di chi vuole contrarre c LAPAROLA CHIAVE Euribor 7 L’Euribor è unodei parametri (l'altroè il tassodi riferimento della Bce stesso) ai qualisono agganciati i tassidei mutuivariabili. Il suo andamentoè generalmente legato a quellodel costo del denaro stabilito a Francoforte. Negli ultimi annile continue iniezioni di liquiditànel sistema daparte della Bce hanno peròprovocato la discesadei valori Euriboral di sotto deltasso diriferimento europeoe il loro quasi azzeramento. un mutuo oggi facendo pendere la bilancia sul tasso variabile che,comespiegaStefanoRossini ad di Mutui Supermarket, ad oggi si conferma la scelta più conveniente:«Per unprestito a 25 anni di 120mila euro su una casachenevale220,attualmente stimiamo una rata media di 558 euro al mese per il variabile contro701perilfisso».Undifferenziale di 143 euro al mese che su un anno vale 1716 euro. C’è poi da sperare che questo nuovo allentamento del costo del denaro da parte della Bce possaincentivareilsistemabancarioa ridurre gli spread, quella percentuale che, sommata al tasso Euribor, determina l’ammontare della rata mensile. Rispetto ai picchi dello scorso anno quando - stando alla rilevazioni Mutuionline.it - le banche italiane arrivarono a chiedere deglispreadal3,55%sulvariabileeal3,69%sulfisso,lasituazione è migliorata: l’ultima rilevazione fissa al 2,80% lo spread medio sul fisso e al 2,77% quello sul variabile. Ma i questi restano alti. «Di spazio per un’ulteriore calo ce n’è ancora molto spiega Roberto Anedda, ad di Mutuionline.it - se si pensa che primadellacrisic’èchihastipulatocontratticonundifferenziale dell’1% con cui praticamente restituisce a rate il capitale preso in prestito». Nessunsegnalepositivoinfine sul fronte dei conti deposito.Sefinoall’annoscorsosiriuscivaaspuntareunaremunerazione netta superiore al 3,3% sui depositi vincolati a 12 mesi oggi- stando al sitoConfrontaconti.it - questo rendimento è sceso all’1,85 per cento. E con il taglio del costo del denaro Bce questo trend non potrà fare altro che consolidarsi. @24finanza © RIPRODUZIONE RISERVATA