- Comune di Carate Brianza

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INDICE
Premessa........................................................................................................................................
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Premessa
Articolo 1: Rinvio ad altre disposizioni di difformità e contrasti tra disposizioni, deroghe ................... 5
Articolo 2: Modalità di attuazione .................................................................................................... 5
Articolo 3: Definizione indici e parametri edilizi ................................................................................ 6
St
Superficie territoriale ............................................................................................................ 6
It
Indice di fabbricabilità territoriale ......................................................................................... 6
Slp
Superficie lorda di pavimento ............................................................................................... 6
Sc
Superficie coperta ................................................................................................................. 7
Rc
Rapporto di copertura ........................................................................................................... 7
Vd
Verde drenante ..................................................................................................................... 7
H
Altezza massima della costruzione ....................................................................................... 7
V
Volume di progetto ................................................................................................................ 8
p
Posto auto ............................................................................................................................. 8
Sp
Superficie parcheggio ........................................................................................................... 8
Pg
Perimetro di galleggiamento ................................................................................................. 9
Articolo 4: Distanza ......................................................................................................................... 9
Distanza dai confini.......................................................................................................................... 9
Distanza tra fabbricati...................................................................................................................... 9
Distanza dai corridoi ecologici ......................................................................................................... 9
Distanza dalle strade ....................................................................................................................... 9
Articolo 5: Destinazione d’uso ....................................................................................................... 10
Articolo 6: Dotazioni minime .......................................................................................................... 11
Articolo 7: Monetizzazioni .............................................................................................................. 13
Articolo 8: Strumenti di
di attuazione ................................................................................................. 14
Articolo 8.1: Perequazione città da trasformare – indice endo-comparto .....................................14
Articolo 8.2: Interventi per il potenziamento del Patrimonio di Edilizia Convenzionata .................15
Articolo 8.3: Attuazione dell’Agreement .........................................................................................15
Articolo 8.4: Premialità ...................................................................................................................17
Criteri di incremento della dotazione di edilizia residenziale pubblica ..........................................18
Criteri di miglioramento qualitativo dell’edificazione .....................................................................18
Criteri per il recupero di aree degradate ........................................................................................19
Articolo 9: Prescrizioni ................................................................................................................... 20
Articolo 9.1: Misure di salvaguardia per captazione acqua potabile ............................................20
Articolo 10: Schede singoli Ambiti di trasformazione ...................................................................... 22
2
Articolo 10.1: Ambiti di trasformazione prevalentemente residenziali ..........................................23
Articolo 10.2: Ambiti di trasformazione - MISTI ..............................................................................27
Articolo 10.3: Ambiti di trasformazione prevalentemente produttivi .............................................30
Articolo 10.4: Ambiti di ricostruzione paesistica ............................................................................40
Articolo 10.5: Ambiti di recupero e riqualificazione aree degradate e dismesse ...........................42
Indice delle tabelle
Tabella 1: Cessione aree per servizi Piani Attuativi........................................................................12
Tabella 2: premialità residenziale – incrementi parziali ................................................................18
Tabella 3: premialità produttivo – incrementi parziali ...................................................................18
Tabella 4: premialità per aree di ricostruzione paesistica – incrementi parziali ............................19
Scheda 1: Ambito di trasformazione n. A1 .....................................................................................23
Scheda 2-3: Ambito di trasformazione n. A2-A3 ............................................................................24
Scheda 10: Ambito di trasformazione n. A10 ................................................................................31
Scheda 21: Ambito strategico n. A21 ............................................................................................43
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Premessa
Modalità di attuazione degli ambiti di trasformazione è il documento che illustra
in modo specifico quanto e come è possibile intervenire negli ambiti definiti di
trasformazione e individuati nella Tavola 8.0 D.d.P – Ambiti di trasformazione.
Definisce e spiega dove e come si utilizzano i nuovi strumenti di perequazione,
compensazione, premialità, presentati nel documento di piano.
Gli obiettivi di sviluppo individuati nel documento di piano si raggiungono in
buona parte attraverso l’attivazione degli ambiti di trasformazione, mettendo a
confronto i parametri, le indicazioni, le prescrizioni contenute nelle singole schede
d’ambito con le tavole del sistema del verde (Tavola 7.0 D.d.P), dei perimetri di
galleggiamento (Tavola 9.0 D.d.P), delle invarianti (Tavola 4.0 D.d.P) e il Piano dei
Servizi.
Gli obiettivi vengono inoltre perseguiti anche attraverso l’individuazione di
un’area strategica e relativa scheda che riporta indicazioni e direttive non
conformative tese ad orientare la futura riqualificazione di tali aree sottoposte
oggi a discipline specifiche e prevalenti.
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Articolo 1: Rinvio ad altre disposizioni di difformità e contrasti tra disposizioni, deroghe
Le disposizioni legislative statali e regionali, in caso di contrasto, prevalgono su
quelle del PGT; sono altresì prevalenti su quelle del PGT le prescrizioni, ovunque
contenute, in attuazione di disposizioni di leggi statali o regionali.
Per quanto non esplicitamente previsto dalle presenti norme si rinvia alle
disposizioni statali e regionali, in quanto compatibili, inerenti la materia edilizia,
dei lavori pubblici ed ambientale. Per il superamento delle barriere architettoniche si rinvia alla legislazione vigente.
Sono ammesse deroghe alle presenti norme di attuazione solo nei casi consentiti
dalla legislazione vigente.
Articolo 2: Modalità di attuazione
L’attuazione degli interventi di trasformazione avviene attraverso piani attuativi
di iniziativa privata/pubblica previsti dalla legislazione statale e regionale
vigente.
Per la presentazione del piano attuativo si rinvia a quanto previsto dall’art.12,
comma 4 della L.R. 12/2005.
L’approvazione del P.A. e loro varianti avviene ai sensi dell’art. 14 della L.R.
12/2005. In ipotesi di conformità alle previsioni del P.G.T. è fatta epressa facoltà
per la Giunta di adottare e per il Consiglio Comunale di approvare i relativi
provvedimenti (art.12 comma 4 bis della L.R.12/2005).
Si rimanda alla singole schede d’ambito per indici e parametri edilizi specifici.
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Articolo 3: Definizione indici e parametri edilizi
L’utilizzazione edificatoria del suolo è valutata e regolata utilizzando i seguenti
parametri e definizioni:
St
Superficie territoriale
È costituita dall'intera superficie destinata all'edificazione, comprensiva degli
spazi pubblici e di uso pubblico individuati dal piano attuativo.
It
Indice di fabbricabilità territoriale
Esprime in metri quadrati, la superficie lorda di pavimento (Slp) da realizzare per
ogni metro quadrato di superficie territoriale (St).
Slp
Superficie lorda di pavimento
S’intende per superficie lorda di pavimento dell’organismo edilizio sia esso
residenziale che non, la somma di tutte le superfici coperte comprese entro il
profilo esterno delle pareti perimetrali ai vari piani e soppalchi di interpiano.
A tal fine le pareti si assumono convenzionalmente pari a 30 cm. I maggiori
spessori, se realizzati in conformità ai disposti della L.R 20.04.1995 n° 26 e
successive modifiche, non vengono computati nella Slp.
Rimangono escluse dal calcolo della Slp:
−
androni, scale, volumi tecnici, vani ascensori, tutti ad uso comune;
−
spazi aperti, coperture sorrette da pilastri o colonne quali tettoie, portici,
logge il cui perimetro risulti aperto sull’esterno per una percentuale superiore
al 25%;
−
elementi sospesi sporgenti quali pensiline, terrazze e balconi;
−
i piani interrati ed i piani seminterrati che sporgono dal quota naturale del
terreno in media in misura non superiore a m 1,50 all’intradosso, purchè
abbiano una altezza netta interna non superiore a m 2,50 per la residenza e
m 3,00 per il produttivo e siano privi degli ulteriori requisiti di agibilità, tale
altezza può essere maggiore solo nei locali tecnici e nei corselli coperti di
accesso ad autorimesse interrate e seminterrate;
−
le autorimesse di pertinenza
purchè abbiano altezza netta interna non
superiore a m 2,50;
−
i sottotetti non aventi caratteristiche di agibilità o quegli spazi la cui altezza
media ponderale non sia superiore a 2,00 m con una quota d’imposta non
superiore a 0,60 m;
6
−
i sottotetti presenti negli edifici esistenti, al momento dell’adozione del PGT,
non agibili e non computati ai fini volumetrici secondo le norme del P.R.G.
previgente.
Sc
Superficie coperta
È la superficie lorda della proiezione ortogonale sul terreno del perimetro massimo
definito dalle murature perimetrali.
Le superfici delle sporgenze aperte (balconi, pensiline, gronde..) non sono
considerate quali superfici coperte se aventi - rispetto al filo della facciata - un
distacco non eccedente 2,00 m.;
Per i fabbricati con destinazione produttiva, oltre alle suddette parti aggettanti,
non sono considerate quali superfici coperte quelle occupate da pensiline e/o
tettoie aperte almeno su tre lati, con sporgenza massima sino a m 4,00 e nel
rispetto della superficie massima pari al 5% della Sf del lotto, da silos, da serbatoi,
da depositi a cielo aperto nonché da impianti di depurazione e volumi tecnici
non utilizzati per la produzione;
Rc
Rapporto di copertura
È il rapporto tra superficie coperta (Sc) e la superficie territoriale (St) .
Vd
Verde drenante
È costituito dalla superficie di terreno libero da qualsiasi costruzione, sul suolo e nel
sottosuolo. Su tale superficie sono consentite solo pavimentazioni galleggianti,
senza sottofondo cementizio.
È comunque ammessa la formazione di spazi, percorsi pedonali e carrai con
sottofondo impermeabilizzato sino ad un limite massimo pari al 20% del verde
drenante .
H
Altezza massima della costruzione
Si considera parametro di valutazione di altezza massima degli edifici il numero
dei piani abitabili che lo costituiscono così come meglio individuato all’interno di
ciascuna scheda in rapporto all’altezza massima prevista.
L’altezza dei fabbricati si misura a partire dalla quota 0,00 del marciapiede
esistente o, in mancanza di questo, dal piano di spiccato dell’edificio dalla quota
naturale del terreno, sino a:
7
-
l’imposta della gronda, per i fabbricati a destinazione diversa dalla
produttiva o all’estradosso dell’ultimo solaio abitabile nel caso in cui questo
sia superiore alla quota d’imposta; nel caso di copertura piana si considera
l’intradosso del solaio di copertura piana dell’ultimo piano abitabile;
-
l’intradosso del solaio di copertura degli ambienti produttivi ovvero delle
travature di supporto dei manufatti di copertura, per i fabbricati a
destinazione produttiva.
-
Per esigenze produttive ed impiantistiche dimostrabili sono ammesse
altezze delle strutture industriali fino a 12 m.
Nel caso di terreni in pendenza, la quota 0,00 è costituita dalla media di tutte le
quote dei marciapiedi o, in mancanza, del terreno naturale al piede della
costruzione.
Np Numero dei piani
È il numero di piani fuori terra, compreso il piano terreno anche se aperto e/o a
pilotis, rimane escluso il piano sottotetto se non abitabile e non computato nella
Slp.
Il piano seminterrato non viene conteggiato come piano, se fuoriesce rispetto
alla quota zero, sino ad un massimo di 150 cm.
V
Volume di progetto
Tale parametro viene utilizzato al fine del calcolo del contributo concessorio. Il
Volume di progetto Si ricava moltiplicando la Slp complessiva per l'altezza virtuale
di interpiano pari a m 3,00 indipendentemente da maggiori o minori altezze reali
di interpiano.
p
Posto auto
Corrisponde ad una area di 2,5 m x 5,0 m. Ogni posta auto sarà tale solo se
dotato di relativi spazi di accesso e manovra.
Sp
Superficie parcheggio
È la superficie da destinare a parcheggio negli interventi di trasformazione
edilizia ed urbanistica. Nella verifica di tale superficie potranno essere compresi
gli spazi di manovra nel limite massimo di 1 mq ogni 1 mq di spazio di
parcamento ovvero definito come spazio effettivamente destinato al posteggio
degli autoveicoli ( posto auto).
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Pg
Perimetro di galleggiamento
Corrisponde alla superficie effettiva sulla quale far ricadere l’edificabilità di un
intero ambito di trasformazione.
Articolo 4: Distanza
Fatti salvi i disposti della legislazione vigente in materia, la distanza minima tra
fabbricati nonché dei fabbricati dalle strade e dai confini di proprietà è
disciplinata dal presente articolo.
Non sono considerate ai fini del computo delle distanze i balconi, le pensiline e gli
aggetti in genere aventi una sporgenza sino a m 1,50.
Distanza dai confini
La distanza minima degli edifici dai confini di proprietà è fissata in 5m, salvo
convenzionamento diretto fra confinanti.
Le norme vigenti equiparano al confine di proprietà il limite che circoscrive la
proprietà stessa. In caso di progettazione planivolumetrica convenzionata questo
limite può non essere applicato. La distanza dei fabbricati dai confini si misura su
tutte le linee ortogonali a questi ultimi.
Distanza tra fabbricati
Per gli interventi negli ambiti di trasformazione è prescritta in tutti i casi una
distanza minima tra fabbricati pari a mt 10,00 tra pareti finestrate e pareti di
edifici antistanti ovvero se maggiore, una distanza minima pari all’altezza del
fabbricato più alto.
La distanza tra i fabbricati si misura, per ciascun fabbricato, su tutte le linee
ortogonali al piano della parete esterna del fabbricato stesso.
Si esplicano in ogni caso le previsioni dell’art. 9 D.M. 1444/1968.
Distanza dai corridoi ecologici
Le nuove costruzione, dovranno mantenere una distanza minima dai corridoi
ecologici, ove previsti, pari a 5 m. I corridoi ecologici vengono puntualmente
individuati nella tavola del sistema del verde, comprendono “corridoi verdi
territoriali o metropolitani” e “sistema verde territoriale in progetto”.
Distanza dalle strade
La distanza dei fabbricati dalle strade si misura su tutte le linee ortogonali al ciglio
della strada stessa come definito dal Codice della Strada.
Le norme dettate dal Codice della Strada e dal relativo regolamento
prevalgono sulle previsioni urbanistiche e sulle precedenti disposizioni.
9
La distanza minima degli edifici con destinazione residenziale dal ciglio stradale è
fissata in 5 m.
La distanza dei fabbricati dalle strade esistenti e in progetto può essere ridotta
sino ad un massimo di 3 m, solo per le porzioni di costruzioni completamente
interrate.
La distanza minima degli edifici con destinazione produttiva dal ciglio stradale è
fissata in 8 m.
Articolo 5: Destinazione d’uso
Le destinazioni ammesse negli ambiti di trasformazione sono individuate nello
specifico all’interno di ogni scheda d’ambito di cui all’ articolo 10 del presente
documento.
Si intende principale la destinazione d’uso qualificante; complementari o
accessorie o compatibili le destinazioni d’uso che integrano o rendono possibile
la destinazione d’uso principale.
Due sono le destinazioni principali individuate:
prevalentemente
residenziali
in
cui
la
destinazione
principale
è
quella
residenziale; sono complementari, accessorie o compatibili quelle commerciali di
vicinato, direzionale, ricettivo, servizi di interesse generale(1), artigianale di servizio,
ricreazione, sport, ristorazione, espositivo e museale;
prevalentemente produttivi in cui la destinazione principale è quella produttiva;
sono complementari, accessorie o compatibili quella residenziale di servizio
all’industria e asservita all’attività produttiva stessa, commerciale di vicinato,
commerciale per la media distribuzione, direzionale, ricettivo, servizi di interesse
generale(1), espositivo e museale, artigianale di servizio, produttivo a ridotto
impatto e a forte impatto.
Le destinazioni principali, complementari, accessorie o compatibili possono
coesistere senza limitazioni percentuali ed è ammesso il passaggio dall’una
all’altra.
1
Dizione abbreviata di servizi di interesse pubblico e generale.
10
In funzione della percentuale di destinazione prevista dovranno essere adeguate
le aree destinate a servizi nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 6 del
presente documento.
Nei comparti prevalentemente residenziali sono considerate incompatibili quelle
attività che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o dannose alla
salute degli abitanti ovvero quelle attività individuate in prima e seconda classe
ai sensi del D.M. 5/9/1994 e quelle che comportano disturbo acustico nei limiti
previsti dal Piano di Zonizzazione Acustica allegato al documento di Piano.
Articolo 6: Dotazioni minime
Gli ambiti di trasformazione ai sensi dell’art. 9 della legge 12/2005 devono
garantire in fase attuativa la dotazione minima di aree per attrezzature
pubbliche e di interesse pubblico (aree per parcheggi, servizi e attrezzature di
interesse comune) che vengono calcolate in funzione delle destinazioni previste
e con le modalità di seguito specificate.
1. per la residenza: cessione di aree per le dotazioni minime in ragione di 24
mq/ab (1 abitante = 50 mq Slp così suddivisi 3,5 mq a parcheggio, 12,50 mq
aree a verde e 8 mq aree per servizi di interesse generale ed istruzione;
2. per l’industria: cessione di aree per le dotazioni minime in ragione di
complessivi 53 mq/addetto (1 addetto = 100 mq Slp) così suddivisi 30,83 mq a
parcheggio (1posto auto ogni 60 mq Slp), 7 mq aree a verde e 15 mq aree
per servizi di interesse generale ed istruzione;
3. per il commercio: cessione di aree per le dotazioni minime in ragione di
complessivi 50 mq/utente (1 utente = 50 mq Slp) così suddivisi 30,83 mq a
parcheggio (1posto auto ogni 30 mq Slp), 10 mq aree a verde e 9,25 mq aree
per servizi di interesse generale ed istruzione.
É inoltre richiesto il rispetto dei parametri di seguito riportati per quanto riguarda
la dotazione di parcheggio o posti auto e/o box ad uso esclusivo privato
dell’attività individuata:
•
per la residenza: in ragione di 1 mq Sp ogni 3 mq di Slp;
•
per l’industria: in ragione di 1 mq Sp ogni 3 mq di Slp;
•
per il commercio: in ragione di 1 mq Sp ogni 3 mq di Slp.
11
I piani attuativi individuati con destinazione principale residenziale sono soggetti
ad una cessione ulteriore di aree in ragione di 1mq di superficie da destinare a
“standard qualitativo” ogni 5mq di Slp prevista.
I piani attuativi individuati con destinazione principale produttiva, sono soggetti
ad una cessione di aree in ragione di 1mq di area ogni 5mq di superficie
territoriale (St) e del relativo indice di fabbricabilità. Viene data facoltà in
alternativa ai proponenti di valutare tale cessione in ragione di 1mq di area ogni
5 mq di superficie fondiaria (Sf) a fronte della completa realizzazione e cessione
sull’ambito intero della viabilità, del verde si sistema e delle dotazioni. Tali aree
cedute sono da destinare a edilizia produttiva convenzionata.
Cessione di
aree a servizi
RESIDENZA
INDUSTRIA
COMMERCIO
abitante= 50 mq Slp
addetto= 100 mq Slp
utente= 50 ma Slp
24 mq/abitante
53 mq/addetto
50 mq/utente
Parcheggio
Slp/50 x 3,50 mq
Slp/60 x 12,50* mq
Slp/30 x 12,50* mq
Verde
Slp/50 x 12,50 mq
Slp/100 x 7 mq
Slp/50 x 10 mq
Servizi Generali
ed istruzione
Slp/50 x 8 mq
Slp/100 x 15 mq
Slp/50 x 9,25 mq
Contributo
qualiativo
1 mq sup. servizio/5 mq
Slp realizzazti
Edilizia
Convenzionata
1 mq sup. servizio/5 mq
Slp realizzazti
1 mq St a cedere /5
ma St complessiva
* A tale superficie è obbligatorio aggiungere spazi di manovra che hanno una presunta incidenza pari a circa
il 50% del posto auto effettivo.
Tabella 1: Cessione aree per servizi Piani Attuativi
Le aree previste in cessione per la realizzazione di edilizia sociale con
destinazione residenziale e/o produttiva possono essere compensate con altre
aree di pari valore, dimensione e parametri edilizi.
Poiché la cessione di aree per edilizia sociale viene equiparata alla cessione di
una qualsiasi area per attrezzature di interesse pubblico e generale anche per
questa tipologia è ammessa la possibilità di compensazione tra differenti
tipologie di aree per servizi a parità di valore.
È sempre possibile scomputare una quota della cessione di dotazioni minime in
cambio della realizzazione diretta dello “standard qualitativo” accordato
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dall’amministrazione secondo un controvalore di riferimento quantificato in
termini economici.
È fatta salva la possibilità di monetizzazione prevista dall’art. 46 comma 1 lettera
a della L.R. 12/2005.
È sempre possibile, nei casi previsti dalla legge, avanzare proposte di P.I.I. che
saranno valutate dall’amministrazione comunale a fronte di una maggiore
cessione di “standard qualitativo”.
Negli ambiti di trasformazione in cui l’incidenza dell’area individuata per la
creazione del “Sistema verde territoriale” è superiore al 45% rispetto alla St
dell’ambito stesso, è data facoltà al proponente del Piano Attuativo di
individuare le aree in cessione a verde all’interno del perimetro del “Sistema
verde territoriale” a fronte della loro monetizzazione sino ad un massimo del 30%.
Articolo 7: Monetizzazioni
Le monetizzazioni delle aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o
generale, è concessa solo nei casi in cui sia dimostrata l’impossibilità della
cessione.
Le superfici da cedere per le dotazioni minime potranno essere monetizzate nei
casi e nelle condizioni di seguito specificate:
•
superficie per il sistema verde locale sino ad un massimo del 30% della stessa
- costo di monetizzazione pari al valore di cessione dell’area sommato al
costo di sistemazione ed arredo;
•
superficie per le aree a parcheggio monetizzata esclusivamente negli
interventi in cui non è possibile realizzarla fisicamente, sino ad un massimo del
50% della stessa - costo pari al valore di mercato di un’area a parcheggio
con le medesime caratteristiche e dimensioni;
•
superficie per aree a parcheggio di pertinenza ai recuperi ai fini abitativi dei
sottotetti, sono fatte salve le disposizioni previste articolo 64 comma 3 L.R.
12/2005
•
superfici per le dotazioni minime di servizi di interesse generale, ad esclusione
di parcheggi e verde, potranno essere interamente monetizzate con il
versamento al comune di una somma pari al costo di costruzione effettivo
del servizio stesso concordato e definito con l’amministrazione in fase di
presentazione del P.A.
13
L’amministrazione comunale, con apposita delibera, procede annualmente e
contestualmente alla stesura del Piano Triennale delle Opere, alla definizione dei
valori minimi di monetizzazione.
Articolo 8: Strumenti di attuazione
Le disposizioni del presente articolo trovano applicazione per gli ambiti soggetti a
trasformazione (Città da trasformare) esterni al perimetro del centro consolidato
(RING).
Articolo 8.1: Perequazione città da trasformare – indice endo-comparto
(art. 11 comma 1 L.R.12/2005)
La perequazione è ottenuta applicando lo stesso indice di edificabilità territoriale
all’intero ambito di trasformazione, indipendentemente dalla destinazione d’uso
da realizzarsi effettivamente all’interno dello strumento attuativo. La Slp
consentita, in applicazione di tale indice, sarà poi realizzata sulle aree
effettivamente edificabili, definite in sede di pianificazione attuativa e seguendo
le previsioni della tavola relativa al verde di sistema.
La perequazione consente il trasferimento della capacità edificatoria solo
all’interno dell’ambito stesso.
Obiettivo primario sarà quello di far ricadere gli effetti positivi degli interventi di
perequazione all’interno del medesimo ambito.
Negli ambiti di trasformazione sono individuate aree che costituiscono il sistema
del verde territoriale, queste non sono definite di utilità pubblica ma soggette a
salvaguardia.
La capacità edificatoria che esprimono tali aree viene trasferita dal proponente
dell’intervento su aree effettivamente edificabili appartenenti allo stesso ambito.
Tali aree potranno essere sia di proprietà pubblica o privata. La proprietà di tali
aree dovrà essere ceduta all’amministrazione comunale, fatta salva facoltà
diversa dell’amministrazione stessa per gli ambiti di trasformazione A19, A20, A13
e A14 .
Nel caso in cui la proprietà non venga ceduta al Comune, su tali aree si dovrà
costituire un “vincolo non aedificandi”. Tali aree dovranno essere piantumate o
riqualificate
secondo
indicazioni
dettate
dall’Amministrazione
Comunale
seguendo le indicazioni di Agenda 21.
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Inoltre dovranno avere le caratteristiche previste all’art. 12 del piano dei servizi, se
non coltivate dovranno essere liberamente accessibili, non potranno essere
recintate e dovranno essere mantenute dai proprietari in condizioni di decoro.
Articolo 8.2: Interventi per il potenziamento del Patrimonio di Edilizia Convenzionata
Il soddisfacimento della richiesta di immobili a canone agevolato da destinate
alle classi sociali che si collocano nella fascia di reddito medio bassa è uno degli
obiettivi primari evidenziati dall’amministrazione.
Per il soddisfacimento di questa esigenza sono state individuate due opzioni:
1. intervenire individuando all’interno del territorio comunale aree per la
realizzazione di nuovi insediamenti;
2. promuovere interventi premiali diffusi che possano incrementare la dotazione
del patrimonio pubblico.
La prima opzione prevede le seguenti possibilità:
• individuare all’interno degli ambiti di trasformazione aree o immobili da
cedere;
• individuare all’interno delle aree di completamento e delle aree di recupero,
ricomprese all’interno del RING, quantità di aree o di immobili da cedere;
• individuare aree facenti parte del patrimonio comunale da destinare a questo
tipo di interventi da attuare attraverso la proposizione di concorsi aperti per la
progettazione.
L’individuazione di queste aree sarà demandata sia al P.d.S. sia al P.d.R.
La seconda opzione è estesa su tutto il territorio comunale ed è una facoltà
demandata all’accordo tra il privato e l’amministrazione.
Le procedure per la definizione di questo meccanismo premiale sono contenute
in linea di principio nei capitoli del D.d.P. e sono specificate nel P.d.R. e nel P.d.S.
Articolo 8.3: Attuazione dell’Agreement
Attraverso l’agreement il proponente concorda l’ottenimento di un incentivo
urbanistico, a fronte della corresponsione all’amministrazione di aree per servizi
pubblici e di interesse pubblico o generale o servizi per il cittadino oppure a
fronte di interventi tesi al miglioramento della qualità urbana.
15
L’attuazione dell’agreement avviene nel limite massimo di un incremento pari al
15% della slp prevista per l’intervento stesso.
È possibile cumulare fra loro le ipotesi di agreement nel rispetto, comunque,
dell’incremento massimo del 15% complessivo.
E’ data facoltà all’amministrazione comunale di stabilire i termini e criteri di
attuazione dell’agreement.
L’agreement si attua sia all’interno della città consolidata sia in quella da
trasformare, con criteri diversi. Di seguito si riportano le modalità di applicazione
solo per gli ambiti di trasformazione.
Città da trasformare
Nella città da trasformare l’agreement prevede che nel limite dell’incremento
massimo del 15% rispetto alla Slp prevista, vengano concessi aumenti volumetrici
a fronte del miglioramento delle dotazioni di servizi e strutture di interesse
pubblico o generale da realizzare anche al di fuori dell’ambito di trasformazione.
Al fine di permettere un raffronto omogeneo dei valori, vengono stabiliti i seguenti
parametri di confronto:
cessione di aree: minimo di 10 mq di aree per servizi ogni 50 mq di slp
realizzata in più,
servizio al cittadino: realizzazione diretta del servizi, nel caso in cui non
fosse possibile questo, il valore sarà quantificato in termini economici in
base a criteri di valutazione stabiliti dall’amministrazione.
La maggiore dotazione di servizio potrà comprendere:
mercabus e piscinabus ovvero servizi di piccolo trasporto dedicati alle utenze
specifiche;
promozione di eventi culturali tesi al recupero dei centri di antica formazione;
servizi sociali;
sportelli nelle frazioni, creazione e cessione di spazi per sedi di associazioni
presenti sul territorio;
realizzazione e cessione di opere per servizi pubblici come scuole, parcheggi,
asili, ambulatori medici;
Interventi di riqualificazione o manutenzione per strutture pubbliche;
Interventi finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche nella città;
interventi legati al miglioramento del sistema della mobilità.
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Lo “standard qualitativo” legato all’agreement potrà essere sommato a quote
di oneri di concessori per concorrere alla realizzazione diretta da parte del privato
degli interventi suddetti, nel rispetto della normativa europea sugli appalti.
Articolo 8.4: Premialità
La premialità si applica nella città da trasformare. Consiste nell’ottenimento di un
incentivo
urbanistico,
diverso
da
quello
dell’Agreement
a
fronte
della
corresponsione all’amministrazione, da parte del soggetto attuatore del P.A. di
un “quid pluris” ovvero di un effetto di maggiore interesse pubblico o generale.
Le premialità previste si articolano nelle seguenti categorie:
• premialità per edilizia sociale pubblica sino ad un incremento massimo del 15%
della volumetria (espressa secondo il rapporto Slp = 1/3 vol) ai sensi art. 11
comma 5, art 43 comma 2 ter, art. 44 comma 15 della L.R. 12/2005;
• premialità per realizzazione interventi ecocompatibili ai sensi art. 11 comma 5
L.R. 12/2005 sino ad un incremento massimo del 15% della volumetria (espressa
secondo il rapporto Slp = 1/3 vol) ai sensi art. 44 comma 18 – oneri di
urbanizzazione;
• premialità per recupero aree degradate ed interventi tesi alla conservazione
di immobili di interesse storico artistico sino ad un incremento massimo del 15%
della volumetria (espressa secondo il rapporto Slp = 1/3 vol) ai sensi art. 11
comma 5 della L.R. 12/2005.
Le premialità consentono di elevare di un valore in percentuale la Slp ammessa
dell’intervento, a fronte dell’attuazione di provvedimenti specifici sino ad un
massimo del 15 %.
E’ data facoltà all’amministrazione comunale di stabilire i termini e criteri di
attuazione delle premialità.
Le percentuali legate ai provvedimenti specifici sono stabilite in base a:
• criteri di incremento della dotazione di edilizia residenziale pubblica;
• criteri di miglioramento qualitativo dell’edificazione;
• criteri per il recupero di aree degradate e di tutela di immobili di interesse
storico artistico.
È possibile cumulare fra loro le varie ipotesi di premialità nel rispetto
dell’incremento massimo del 15% complessivo.
17
Criteri di incremento della dotazione di edilizia residenziale pubblica
Il meccanismo prevede che nel limite dell’incremento massimo del 15% rispetto
alla Slp prevista, vengano cedute unità immobiliari da destinarsi a edilizia sociale
in ragione di 1 mq di Slp da destinare ad edilizia sociale ogni 5 mq di Slp
incrementata oppure venga ceduta aree libera per la realizzazione di edilizia
sociale, in ragione di 1 mq di superficie fondiaria ogni mq. di Slp incrementata.
Criteri di miglioramento qualitativo dell’edificazione
alla Slp prevista, vengano concessi incrementi volumetrici parziali secondo le
categorie riportate di seguito:
premialità residenza:
contenimento energentico per interventi in classe A
4%
recupero acque piovane per uso irriguo
3%
qualità inserimento architettonico del progetto
2%
impiego pannelli solari e/o fotovoltaici
3%
maggiorazione dotazione parcheggi pubblici con incremento oltre il 10%
3%
Tabella 2: premialità residenziale – incrementi parziali
premialità produttivo:
contenimento energentico e impiego pannelli solari e/o fotovoltaici
4%
3%
qualità inserimento architettonico del progetto – capacità di concentrare
l’edificato al fine di avere area più libera
2%
maggiorazione dotazione parcheggi pubblici con incremento oltre il 10%
3%
riutilizzo acque di processo
3%
Tabella 3: premialità produttivo – incrementi parziali
18
premialità per aree di ricostituzione paesistica:
contenimento energentico e impiego pannelli solari e/o fotovoltaici
4%
3%
mitigazione intervento e riduzione impatto ambientale
5%
impiego pannelli solari e/o fotovoltaici con impatto mitigato
5%
Tabella 4: premialità per aree di ricostruzione paesistica – incrementi parziali
Le caratteristiche per la valutazione qualitativa dell’inserimento architettonico dei
progetti sono:
•
continuità ed estensione del verde;
•
inserimento del fabbricato nel contesto;
•
riduzione del consumo di suolo;
•
qualità e dotazioni delle parti comuni;
•
fruibilità ai disabili.
Criteri per il recupero di aree degradate
alla Slp prevista, vengano concessi incrementi volumetrici per incentivare le
seguenti tipologie di interventi:
•
recupero di aree dismesse e degradate;
•
bonifica di aree centrali dismesse;
•
recupero di aree di cava o di discarica;
•
rilocalizzazione di attività non compatibili;
•
conservazione di immobili di interesse storico artistico;
•
conservazione di giardini e parchi storici;
•
inserimento nei nuclei di antica formazione di funzioni qualificanti ed attrattive.
19
Articolo 9: Prescrizioni
L’attuazione degli ambiti di trasformazione avviene attraverso i piani attuativi,
costituiti da tutti gli strumenti attuativi previsti dalla legislazione statale e regionale
e da atti di programmazione negoziata con valenza territoriale.
Ogni ambito di trasformazione ha come riferimento una scheda che individua i
parametri, i meccanismi e le prescrizioni necessarie all’attuazione delle previsioni
urbanistiche.
Per la presentazione del piano si rinvia al comma 4 dell’art. 12 L.R. 12/2005.
Le previsioni contenute nei piani attuativi e loro varianti hanno carattere
vincolante e producono effetti diretti sul regime giuridico dei suoli.
L’individuazione dell’aree soggette a piano attuativo non produce effetto
giuridico diretto. L’effetto giuridico si consolida nel momento in cui viene
sottoscritta la convenzione.
Articolo 9.1: Misure di salvaguardia per captazione acqua potabile
Ai fini della tutela e della salvaguardia delle future riserve di acqua potabile si
individuano le fasce a verde facenti parte del “sistema del verde territoriale”
(vedi tav.7 del D.d.P.) e le fasce di rispetto stradale ricadenti negli ambiti di
trasformazione, come aree ove il Comune e gli Enti gestori del pubblico
acquedotto possono eseguire sondaggi e realizzare nuove opere di captazione
dalle falde acquifere sotterranee per scopi idropotabili.
Tutti gli interventi edificatori e urbanizzativi eseguiti in queste aree, negli ambiti di
trasformazione
A13,
A14,
A21
dovranno
rispettare
le
direttive
regionali
attualmente stabilite dalla D.G.R. n.7/12693/2003 nonché le ulteriori prescrizioni
applicate alle aree di salvaguardia dei pozzi idrici, in tali aree non potranno
essere insediate attività insalubri di 1° classe né a forte impatto ambientale.
Per tali ambiti, rimane facoltà del proponente del P.A., predisporre analisi e studi
idrogeologici che dimostrino l’inadeguatezze di tali aree alla realizzazione di
nuovi punti di captazione.
L’individuazione di aree per la captazione non comporterà oneri per gli Enti
pubblici a titolo di indennizzo.
20
Le aree che verranno individuate con studi specifici, predisposti ai sensi della L.R.
41/1997,
della
L.R.
12/2005
e
delle
relative
delibere
attuative,
come
idrogeologicamente idonee alla creazione di nuovi pozzi e soggette a
trasformazione
urbanistica,
potranno
attuarsi
nel
rispetto
dei
criteri
di
conservazione, prevenzione e protezione relativi all’inquinamento di seguito
precisati:
•
gli interventi di progettazioni, dovranno essere sottoposti alla valutazione e
all’approvazione dall’Amministrazione Comunale;
•
gli interventi negli ambiti di trasformazione, nella aree di completamento e di
recupero non dovranno precludere la futura realizzazione di nuovi pozzi
pertanto si dovrà garantire la sussistenza di zone di dimensione almeno
equivalenti a quelle di una zona di tutela assoluta (raggio 10 m) da definire in
fase esecutiva;
•
gli aspetti giuridici ed amministrativi e la definizione di oneri specifici per gli
operatori che interverranno nelle aree idrogeologicamente idonee, nonché
eventualmente
di
incentivo
per
gli
stessi
ad
intervenire
con
criteri
ulteriormente qualificati dovranno essere definiti con apposita delibera
comunale che dovrà definire anche i contenuti minimi delle Convenzioni
Attuative per gli interventi previsti all’interno di tali aree.
21
Articolo 10: Schede singoli Ambiti di trasformazione
Le schede contengono in modo sintetico tutte le informazioni principali che
consentono di individuare l’ambito di trasformazione rispetto al territorio
comunale, elencare i dati per la pianificazione ovvero estensione dell’ambito
(superficie territoriale - St), superficie copribile (Sc), superficie minima ammessa
(Slp), numero dei piani possibili e altezza massima raggiungibile. Sono contenuti
inoltre i riferimenti per il verde di sistema territoriale e locale da rispettare, la
superficie minima dei parcheggi da prevedere e cedere. Sono individuate le
destinazioni ammesse principali, i criteri perequativi, di compensazione e
premialità che si possono attuare. Sono indicate le opere di carattere pubblico
che devono essere realizzate obbligatoriamente e le modalità di attuazione
del piano stesso.
Le informazioni contenute nelle singole schede devono essere confrontate con
le informazioni che emergono dalla tavola del sistema del verde (Tavola 7.0
D.d.P), dei perimetri di galleggiamento (Tavola 9.0 D.d.P), delle invarianti
(Tavola 4.0 D.d.P) e del piano dei servizi (Tavola 1.0 P.d.S.).
Nella logica di pianificazione flessibile dettata dalla L.R. 12/2005, le schede
degli ambiti di trasformazione di seguito riportate definiscono una previsione di
trasformazione che ipotizza percentuali destinazioni d’uso di massima che
diverranno definitive solo in fase di elaborazione del P.A.(2) Ad oggi rimangono
non definitive le percentuali di destinazioni previste nei diversi ambiti, pertanto
al variare di queste si dovrà adeguare le dotazioni di servizi, parcheggi, aree in
cessione come meglio definita all’art. 6 del presente documento.
Le schede contengono disposizioni generali (DIRETTIVE) che devono essere
interpretate come linee di condotta, indirizzi od orientamenti di fondo che è
opportuno perseguire ma che devono essere definite e accordate in fase di P.A.
con l’amministrazione in funzione del tipo di intervento proposto.
Le attività terziarie e artigianali di servizio, per il reperimento delle aree a
parcheggio e per servizi, dovranno essere equiparate a quelle commerciali.
2
Riportate nelle schede in modo sintetico come: R= residenziale - C= commerciale - P=produttivo - T=terziario
22
Articolo 10.1: Ambiti di trasformazione prevalentemente residenziali
AMBITO DI TRASFORMAZIONE n. A1
Inquadramento
nel comparto territoriale
COMPARTO TERRITORIALE n° 5
Quantità destinazioni d’uso previste non
definitive: 50 R – 50 C
mq. 5.750
Superficie copribile massima
mq. 1.150 (1/5)
Dati quantitativi principali
Superficie lorda di pavimento massima
mq. 2.300
Numero piani fuori terra massimi
n. 3
Indice di fabbricabilità d’ambito (It)
0,40 mq/mq
Altezza massima
m. 10,50
Superfici per parcheggi minima ad uso privato
sia per destinazione residenziale che commerciale
Superfici per parcheggi minima ad uso pubblico per destinazioni
residenziali
1mq ogni 3 mq di Slp
3,5 mq ogni 50 mq di Slp
commerciali
1 posto auto ogni 30 mq di Slp
Superficie per strade e viabilità
Viabilità di distribuzione interna
Contributo qualitativo
1 mq a servizio / 5 mq Slp
Superficie per il sistema verde territoriale minima
Non prevista
Superficie per il sistema verde locale minima
mq. 520 da cedere
Superficie per servizi minima
mq. 395 da cedere o monetizzare
Dotazioni minime riferite alle
percentuali di riferimento
Destinazione d’uso ammesse
Residenziale
Commerciale di vicinato
Commerciale di media vendita
Direzionale
Ricettivo
Servizi di interesse generale
Direttive
Criteri perequativi e
compensativi
−
Realizzazione verde di sistema per creazione continuità del
verde
−
Realizzazione parcheggi
−
Realizzazione urbanizzazioni primarie e reti tecnologiche
−
Riqualificazione parco pubblico via Marengo
−
Realizzazione tratto pista ciclopedonale per collegamento con
centro sportivo via XXV Aprile
−
Gli interventi dovranno configurarsi come riqualificazione e
ricomposizione dei fronti urbani.
Applicazione indice endocomparto
Agreement
Art. 8.3 Modalità di Attuazione Città da Trasformare
Premialità
Strumenti di attuazione
piano attuativo (P.A.)
Previsioni assetto geologico,
idrogeologico e sismico
Prescrizioni
Riferimenti normativi
Classe Fattibilità 2
Criteri e indirizzi componente geologica
Area con elevata vulnerabilità geologica
Previsioni ambientali e storico
culturali
Sensibilità Paesistica: Media
Gli interventi dovranno essere tesi al
potenziamento dei caratteri ambientali,
con opere di ricostituzione paesistica e
opere di trasformazione e riuso di aree
ora degradate che potranno anche
avere notevoli gradi di libertà rispetto al
mantenimento di caratteri edilizi e
tipologici tipici.
Scheda 1: Ambito di trasformazione n. A1
23
AMBITO DI TRASFORMAZIONE n. A2/A3
Inquadramento
definitive: 70 R – 30 C
Superficie territoriale totale
mq. 60.250
Superficie territoriale privata
mq. 54.650
Superficie territoriale da convenzionare
mq. 5.600
Superficie copribile massima privata
mq. 9.110 (1/6)
Superficie copribile massima convenzionata
mq. 930 (1/6)
Superficie lorda di pavimento massima totale
mq. 18.075
Superficie lorda di pavimento massima privata
mq. 15.755
Superficie lorda di pavimento massima convenzionata (A2C)
mq. 2.320
n. 2 - 3
0,30 mq/mq (complessivo)
Altezza massima
m. 9,50
residenziali
commerciali
creare un minimo di due anelli per
distribuzione interna
mq 3.000
mq. 4.248 da cedere
mq. 3.028 da cedere o monetizzare
Residenziale
Direzionale
Artigianale di servizio
Direttive
−
Realizzazione verde di sistema per creazione continuità del verde
−
−
Cessione all’amministrazione di immobile per ampliamento
disponibilità edilizia residenziale convenzionata Area A2C
Illuminazione pubblica e riqualificazione urbana area all’interno del
Comparto Territoriale
−
compensativi
−
−
Manutenzioni aree a verde di sistema
−
Piantumazione e riqualificazione via Colombo e via Tintoretto
−
Realizzazione pista ciclopedonale interna
−
Realizzazione collegamento viario tra via Colombo e via Bosco
Pascoli calibro minimo m 10,50 secondo direttive date da Ufficio
Tecnico Comunale
−
Gli interventi dovranno fare attenzione ai seguenti temi sensibili:
tutela pozzi per la captazione dell’acqua potabile
−
Gli interventi dovranno tendere a garantire un rapporto equilibrato
tra gli spazi liberi e l’edificato
Agreement
Art. 8.3 Modalità di Attuazione
Premialità
Art. 8.4 Modalità di Attuazione
Città da Trasformare
Città da Trasformare
Prescrizioni:
Pozzo Gibellini (NP4)
D.Lgs 152/2006 art.94 e successive modifiche
e integrazioni
opere di trasformazione e riuso di aree ora
degradate che potranno anche avere
notevoli gradi di libertà rispetto al
mantenimento di caratteri edilizi e tipologici
tipici.
culturali
Scheda 2-3: Ambito di trasformazione n. A2-A3
24
Inquadramento
mq. 26.950
mq. 4.500 (1/6)
mq. 8.085
n. 2 - 3
0,30 mq/mq
Altezza massima
m. 9,50
definitive:
100 R
residenziali
commerciali
Viabilità di distribuzione interna e
formazione anello viario per circondare
l’isolato
mq. 8.360
mq. 2.020 da cedere
Residenziale
Direzionale
Direttive
−
−
−
−
−
−
−
Piantumazione e riqualificazione via Caravaggio
Realizzazione pista ciclopedonale interna
Realizzazione in concorso con A2/A3 collegamento viario tra via
Colombo e via Bosco Pascoli calibro minimo m. 10,50
Realizzazione collegamento viario tra via Beato Angelico e via
Cascina S. Ambrogio calibro minimo m. 12,50
Gli interventi dovranno tendere a determinare una precisa
delimitazione della forma urbana tra spazi urbanizzati e spazi aperti
per la definizione delle aree di frangia.
salvaguardia della continuità del sistema verde del P.G.T.; tutela del
corridoio ecologico secondario della rete ecologica provinciale;
−
−
−
−
compensativi
Agreement
Premialità
Prescrizioni:
Classe Fattibilità 2, 3b
culturali
Sensibilità Paesistica: Alta e Media
mantenimento e al potenziamento dei
caratteri ambientali, alla trasformazione e
riuso anche attraverso opere di
ricostituzione paesistica
Scheda 3: Ambto di trasformazione n. A4
25
Inquadramento
definitive:
mq. 16.000
mq. 2.670 (1/6)
mq. 4.000
n. 2
0,25 mq/mq
Altezza massima
m. 7,30
100 R
residenziali
commerciali
mq. 4.000
mq. 1.000 da cedere
Residenziale
Direzionale
Direttive
−
Potenziamento vegetazionale e rimboschimento aree a verde di
sistema individuato nelle tav. 7 e 9
−
−
−
L’edificazione dovrà essere concentrata all’intero del perimetro di
galleggiamento
−
Completamento anello stradale quartiere Costa Lambro (Via
Cascina Veduggio – Via Cascina Contravaglio – Via Alta) secondo
direttive date da Ufficio Tecnico Comunale
−
salvaguardia del ganglio secondario della rete ecologica provinciale
compensativi
Agreement
Premialità
Prescrizioni:
Vincolo idrogeologico R.D. 3267/1923
culturali
Sensibilità Paesistica: Alta
Area inserita nel Parco Regionale della Valle del Lambro
riuso attraverso opere di ricostituzione
paesistica delle aree degradate.
26
Articolo 10.2: Ambiti di trasformazione - MISTI
Inquadramento
mq. 38.615
mq. 6.435 (1/6)
mq. 12.357
definitive:
30 R – 70 C
n. 3
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 10,50
residenziali
commerciali
industriali
mq. 14.000
mq. 2.656 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Produttiva a ridotto impatto
Direttive
compensativi
−
−
−
Illuminazione pubblica e riqualificazione urbana aree circostanti
−
Realizzazione di viabilità interna
−
Realizzazione marciapiedi via Marengo
−
−
Realizzazione tratto pista ciclopedonale interna
−
−
Gli interventi dovranno essere tesi a mantenere un giusto rapporto
visuale con l’area delle montagne sullo sfondo
−
tutela di elementi di connessione verde lineare lungo la Valassina;
attivazione progetti di consolidamento ecologico;
Agreement
Premialità
Piano attuativi (P.A)
Prescrizioni
culturali
tipici.
27
Inquadramento
mq. 9.600
mq. 1.600 (1/6)
mq. 3.075
n. 3
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 10,50
definitive:
30 R – 70 C
residenziali
commerciali
industriali
Superficie per fascia verde di salvaguardia
mq. 4.000
mq. 660 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Direttive
compensativi
−
−
Realizzazione fascia verde di salvaguardia da via Milano profondità
min. 20 m.
−
−
Realizzazione all’interno dell’intervento di verde privato attrezzato
ad accessibilità controllata
−
−
Contributo per la realizzazione della rotatoria tra via Giotto e viale
Brianza
−
Collegamento viabilità con via Bergamo calibro minimo 12,50 m.
−
Gli interventi dovranno essere tesi ad instaurare un giusto rapporto
tra il territorio circostante e il tessuto edificato centrale definendo le
porte di accesso alla città
Agreement
Premialità
Piano Attuativo (P.A.)
Prescrizioni
culturali
tipici.
28
Inquadramento
mq. 10.200
mq. 1.700 (1/6)
mq. 3.265
n. 3
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 10,50
definitive:
30 R – 70 C
residenziali
commerciali
industriali
Superficie per fascia verde di salvaguardia
mq. 4.000
mq. 700 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Direttive
compensativi
−
−
Realizzazione fascia verde di salvaguardia da via Grossi viale Brianza
profondità min. 20 m.
−
−
−
Realizzazione parcheggio lungo viale dei Gaggioli
−
Gli interventi dovranno essere tesi ad instaurare un giusto rapporto tra
il territorio circostante e il tessuto edificato centrale definendo le
porte di accesso alla città
Agreement
Premialità
Prescrizioni:
culturali
Pozzo Valassina (NP2)
e integrazioni
mantenimento di caratteri edilizi e
tipologici tipici.
29
Articolo 10.3: Ambiti di trasformazione prevalentemente produttivi
Inquadramento
definitive:
produttivo
mq. 42.900
mq. 24.490
mq. 24.490
Altezza massima
m. 10
mq. 4.485
Aree da cedere a standard e parcheggi comprensive della quota di
competenza L.865/71
mq. 4.081
Aree da cedere per finalità art. 27 L. 865/1971
mq. 20.405
Aree coperta costruibile ex art. 27 L. 865/1971
mq. 12.245
Superficie per allargamento strade e viabilità
E’ possibile realizzare strade di
collegamento esternamente al perimetro
del P.A. e funzionali a questo, autorizzate
anche con atto separato ma contestuale.
Cessione di aree per edilizia convenzionata produttiva
Come da art. 27 L. 865/1971
1/5 Sf come da art. 6
Superficie per il sistema verde territoriale minima Superficie per il sistema
verde locale minima
non previsto
Residenziale nel limite di 250 mq per azienda
di servizio all’attività
non previsto
Direzionale
Ricettivo
Direttive
−
Realizzazione parcheggi pubblici anche limitrofi al Piano Attuativo
−
−
Realizzazione di viabilità esterna al comparto, ma funzionale ad esso
−
−
Realizzazione con A17 e A18 per allargamento e prolungamento
strada comunale Dei Compagnoni calibro minimo m. 14
−
Sono ammessi parcheggi pubblici limitrofi al P.A. su indicazione
dell’Amministrazione Comunale
−
E possibile monetizzare aree a cedere per parcheggi sino ad un
massimo di 1000 mq di superficie copribile
−
La superficie per parcheggi ad uso privata sopra prevista viene
verificata comprendendo spazi di manovra nel limite massimo di 1mq
ogni 1mq di spazio di parcamento (vedi parametro superficie
parcheggio art. 6).
−
facoltà dell’operatore di richiedere la riassegnazione delle aree
−
attivazione progetti di consolidamento ecologico
compensativi
Agreement
Premialità
piano attuativo (P.A.) con attuazione art. 27 della L. 865/1971 con atto
convenzionale regolante i criteri per la cessione della convenzionata e
determinazione del prezzo di cessione
Prescrizioni
culturali
Sensibilità Paesistica: Bassa
30
Inquadramento
definitive:
20 R – 40 C – 40 I
mq. 42.700
Superficie copribile massima 40% di St
mq. 17.080 (40%)
mq. 13.665
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 9,50 commerciale o residenziale
m. 10,00 produttivo
sia per destinazione residenziale, commerciale e industriale
residenziali
commerciali
industriali
Viabilità distribuzione interna
mq. 9.000
Mq. 2.150 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Produttiva a forte impatto
Direttive
−
−
−
−
−
−
−
−
compensativi
Realizzazione collegamento tra via Pozzone e via Della Valle calibro
minimo m 10,50
Creazione all’interno dell’intervento di servizi per il cittadino
collocati nelle strutture produttive
Illuminazione pubblica e riqualificazione sistema delle piste
ciclopedonali interne all’comparto territoriale
attivazione progetti di consolidamento ecologico; salvaguardia
della continuità del sistema verde del P.G.T.
Agreement
Premialità
culturali
Prescrizioni
Sensibilità Peasistica: Alta, Media e Bassa
notevoli gradi di libertà.
31
Inquadramento
mq. 19.600
mq. 7.800 (40%)
mq. 6.275
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 9,50 commerciale o residenziale
definitive:
20 R – 40 C – 40 I
m. 10,00 produttivo
residenziali
commerciali
industriali
mq. 2.620
di cui 990 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Direttive
−
−
−
−
−
collocati nelle strutture produttive consistenti in: asilo aziendale,
spazi ricreativi, associazioni giovanili…
ciclopedonali interne al comparto territoriale
salvaguardia della rete ecologica provinciale; attivazione progetti
di consolidamento ecologico; salvaguardia della continuità del
sistema verde del P.G.T.
−
−
compensativi
Agreement
Premialità
culturali
Prescrizioni:
32
Inquadramento
mq. 10.780
mq. 5.046
mq. 7.525
Altezza massima
m. 10,00
Superficie minima per parcheggi privati ad uso pubblico
mq. 5.010
Superfici per parcheggi ad uso pubblico
mq. 2.074
Superfici per allargamento stradale
mq. 270
non prevista
non prevista
Superficie a verde privato minima
mq. 1.423
Attività di produzione e trasformazione dei beni
non prevista
Funzioni complementari strettamente connesse alla produttiva, nel
limite del 40% della Slp totale, quali:
- Direzionali e uffici
- Commerciali ed esposizioni
- Ricerca e servizio
- magazzini
- Residenzale limite di 250 mq di Slp per azienda
Direttive
−
−
−
−
Realizzazione parcheggi ad uso pubblico
attivazione progetti di consolidamento ecologico; tutela di elementi
di connessione verde lineare lungo la Valassina
compensativi
Agreement
Quota forfettaria definita in sede di convenzione
Premialità
Prescrizioni
culturali
Sensibilità Peasistica: Alta e Media
33
Inquadramento
definitive:
30 C – 70 I
mq. 47.970
Superficie copribile massima 40%di St
mq. 19.188 (40%)
mq. 15.350
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 12,70 uffici/commercio
m. 10,00 produttivo
residenziali
commerciali
industriali
1/5 St con capacità edificatoria
pertinenziale
mq. 26.000 da piantumare
mq. 1.673 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Direttive
compensativi
−
−
−
ciclopedonali interne all’ambito territoriale
−
−
−
Risistemazione pista ciclopedonale interna all’ambito
−
salvaguardia della continuità del sistema verde del P.G.T.
Agreement
Premialità
Prescrizioni
Misure di salvaguardia per captazione acqua potabile
culturali
34
Inquadramento
definitive:
30 C – 70 I
mq. 73.580
mq. 29.432 (40%)
mq. 23.545
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 10,00 produttivo
residenziali
commerciali
industriali
pertinenziale
di cui mq. 2.565 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Direttive
compensativi
−
−
−
−
−
−
Risistemazione pista ciclopedonale interna all’ambito
−
salvaguardia della continuità del sistema verde del P.G.T.; tutela di
elementi di connessione verde lineare lungo la Valassina;
Agreement
Premialità
Prescrizioni
culturali
35
Inquadramento
Quantità destinazioni d’uso previste no
definitive:
30 C – 70 I
mq. 37.450
mq. 14.980 (40%)
mq. 11.984
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 10,00 produttivo
residenziali
commerciali
industriali
pertinenziale
mq. 1.306 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Direttive
compensativi
−
−
−
Realizzazione nuova viabilità per distribuzione da cedere
−
−
Stanziamento contributo per realizzazione piscina comunale
−
Illuminazione pubblica e riqualificazione urbana delle aree
all’interno del Comparto Territoriale
−
Realizzazione di pista ciclopedonale per connessione con futura
piscina
−
tutela di elementi di connessione verde lineare lungo la Valassina
Agreement
Premialità
Prescrizioni
culturali
Sensibilità Paesistica: Alta e Bassa
36
Inquadramento
mq. 35.470
mq. 14.190(40%)
mq. 11.350
0,32 mq/mq
Altezza massima
definitive:
30 C – 70 I
m. 10,00 produttivo
residenziali
commerciali
industriali
pertinenziale
mq 6.000
mq. 1.240 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Direttive
compensativi
−
Realizzazione verde di sistema per creazione continuità del verde e
parcheggi
−
Creazione di un sistema verde interno
−
−
Necessità di progettazione armonizzata tra i diversi interventi
−
−
−
Realizzazione verde privato all’interno dell’ambito collegato ai
servizi per l’impresa
−
stanziamento contributo per realizzazione piscina comunale
−
Realizzazione di pista ciclopedonale per connessione con futura
piscina
−
tutela pozzi per la captazione dell’acqua potabile
Agreement
Premialità
Prescrizioni:
Pozzo Valassina (NP2)
e integrazioni
culturali
37
Inquadramento
definitive:
30 C – 70 I
mq. 28.115
mq. 11.250 (40%)
mq. 9.000
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 12,70 uffici /commercio
m. 10,00 produttivo
residenziali
commerciali
industriali
pertinenziale
mq. 4.900
mq. 980 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Direttive
compensativi
−
−
−
−
−
−
−
Realizzazione prolungamento via Pozzone calibro minimo m. 14
−
Concorso con A18 per allargamento via Compagnoni calibro
minimo m. 14
−
attivazione progetti di consolidamento ecologico
−
−
La progettazione dovrà essere orientata alla costituzione di un
rapporto organico tra aree agricole e il nuovo urbanizzato al fine di
attribuire qualità urbana e configurazione riconoscibile ai nuovi
insediamenti.
Agreement
Premialità
Prescrizioni
culturali
38
Inquadramento
definitive:
mq. 20.000
30 C – 70 I
mq. 8.000 (40%)
mq. 6.400
0,32 mq/mq
Altezza massima
m. 10,00 produttivo
residenziali
commerciali
industriali
pertinenziale
mq. 5.700
mq. 700 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
Direttive
−
−
−
−
−
−
−
−
−
compensativi
parcheggi
Creazione all’interno dell’intervento di servizi per l’impresa collocati
nelle strutture produttive consistenti in: asilo aziendale, spazi
ricreativi, associazioni giovanili…
ciclopedonali interne a comparto territoriale
Concorso con A17 per allargamento via Compagnoni calibro
minimo m. 14
La progettazione dovrà essere orientata alla costituzione di un
rapporto organico tra aree agricole e il nuovo urbanizzato al fine di
attribuire qualità urbana e configurazione riconoscibile ai nuovi
insediamenti.
attivazione progetti di consolidamento ecologico; tutela del
corridoio ecologico primario della rete ecologica provinciale;
Agreement
Premialità
Prescrizioni
culturali
39
Articolo 10.4: Ambiti di ricostruzione paesistica
AMBITO DI TRASFORMAZIONEE n. A19
Inquadramento
definitive:
mq. 33.210
mq. 1.100
mq. 1.420
n. 2
0,043 mq/mq
Altezza massima
m. 7,30
100 R
Superfici per parcheggi minima ad uso pubblico
mq. 22.910
mq. 355 da cedere
Residenziale
Agricola
Direttive
compensativi
−
La progettazione dovrà essere eseguita tenendo conto che la finalità
dell’intervento è quella di permettere la ricostituzione della continuità
del sistema verde in quanto l’area è inserita nel P.T.C.P. provinciale in
zona per varchi funzionali ai corridoi ecologici - Art. 59 P.T.C.P.
−
Realizzazione verde di sistema piantumato per creare continuità del
verde
−
Realizzazioni urbanizzazioni e sottoservizi
−
−
−
I fabbricati potranno essere realizzati esclusivamente all’interno dei
perimetri di galleggiamento
−
Allargamento via Rivera calibro minimo m. 14
−
attivazione progetti di consolidamento ecologico; salvaguardia della
continuità del sistema verde del P.G.T.; tutela del corridoio ecologico
secondario della rete ecologica provinciale;
−
Dovrà essere opportunamente dimostrata la continuità della funzione
ecologica.
Agreement
Premialità
Prescrizioni
culturali
40
AMBITO DI TRASFORMAZIONEE n. A20
Inquadramento
definitive:
mq. 37.650
100 R
mq. 1.000
mq. 1.320
n. 2
0,035 mq/mq
Altezza massima
m. 7,30
Superfici per parcheggi minima ad uso pubblico
3,5 mq ogni 50 mq di slp
mq. 14.400
di cui 330 da cedere
Residenziale
Agricola
Direttive
compensativi
−
La progettazione dovrà essere eseguita tenendo conto che la finalità
dell’intervento è quella di permettere la ricostituzione della continuità
del sistema verde in quanto l’area è inserita nel P.T.C.P. provinciale in
zona per varchi funzionali ai corridoi ecologici Art. 59 P.T.C.P.
−
Realizzazione verde di sistema piantumato per creare continuità del
verde
−
Realizzazioni urbanizzazioni e sottoservizi
−
−
−
I fabbricati potranno essere realizzati esclusivamente all’interno dei
perimetri di galleggiamento
−
Allargamento via Rivera calibro minimo m. 14
−
attivazione progetti di consolidamento ecologico; salvaguardia della
continuità del sistema verde del P.G.T.; tutela del corridoio ecologico
secondario della rete ecologica provinciale; salvaguardia del Varco
della rete ecologica provinciale;
Agreement
Premialità
Prescrizioni
culturali
41
Articolo 10.5: Area strategica di recupero e riqualificazione degradata e dismessa
L’area relativa a questo ambito strategico è in parte inserita in un ATE individuato dal Piano Cave
della provincia competente e quindi ad esso vincolato; nel progetto di ATE verrà specificata la
destinazione finale dell’area ad attività estrattiva cessata così come previsto dal Piano Cave
approvato ai sensi della L.R. 14/98.
Le indicazioni riportate in scheda illustrano l’intendimento strategico che il piano vuole perseguire al
fine di riqualificare un’area oggi soggetta ad escavazione
AMBITO STRATEGICO n. A21
Inquadramento
mq. 175.000
Superficie copribile massima – 40% di St
mq. 70.000 (40%)
mq. 78.750
Quantità destinazioni d’uso previste
non definitive:
30 C/T - 70 I
0,45 mq/mq
Altezza massima
m. 10,00 produttivo
residenziali
commerciali
industriali
mq. 50.000
di cui mq. 8.585 da cedere
Residenziale
Direzionale
Ricettivo
42
Direttive
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
compensativi
parcheggi
Creazione di un sistema verde interno
Obbligo di progettazione complessiva dell’intervento
La progettazione dovrà prevedere sin da subito gli spazi per
rapportarsi con le aree verdi circostanti quando le cave ancora
attive verranno dimesse in quanto l’area è inserita nel P.T.C.P.
provinciale in zona per il consolidamento ecologico Art. 61 P.T.C.P.
Creazione all’interno dell’intervento di servizi per il cittadino e per
l’impresa collocati nelle strutture produttive (asilo nido, palestra,
ricreazione, ristoro, giornali )
Creazione spazi per incubatore d’impresa
Le aree cedute per edilizia industriale convenzionata verranno
utilizzate dall’amministrazione comunale per promuovere la
prelazione alle attività che intendono trasferirsi dall’are Ex-Formenti
Riassegnazione delle aree cedute per edilizia convenzionata
direttamente all’operatore dell’ambito
Gli interventi di riqualificazione nell’ambito dovranno essere
conformi alle previsioni del Piano Cave L.R. 14/1998 Art. 49 e 53
attivazione progetti di consolidamento ecologico; salvaguardia
della continuità del sistema verde del P.G.T.; tutela pozzi per la
captazione dell’acqua potabile;
Agreement
Premialità
Piano urbanistico prevedente se del caso la previa riqualificazione
territoriale, da attuarsi in accordo con l’autorità provinciale
competente
Prescrizioni
Area interessata attività estrattiva (Piano Cave)
culturali
Scheda 20: Ambito strategico n. A21
43

- Comune di Carate Brianza

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