Crispiani Piero, Rossi Pier Giuseppe, E
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Crispiani Piero, Rossi Pier Giuseppe, E
Crispiani Piero, Rossi Pier Giuseppe, E-Learning, Formazione, modelli, proposte, Armando Editore, Roma 2006, pp. 480 Recensione di Cristiana Cardinali - 30 aprile 2007 Abstract L'analisi che emerge dagli atti del seminario di studi su E-Learning: formazione, modelli e proposte, promosso e organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Macerata è quella di un e-learning che passa da una fase di sperimentazione e di ricerca di esperti, ad una fase di maturità in cui la modalità a distanza investe in vari modi e forme l'intera struttura universitaria. Tale passaggio è oggi favorito da significativi cambiamenti sia sul piano pedagogico-didattico, sia sul piano istituzionale. The analysis that emerges from the actions of the seminary of study on E-Learning: formation, models and proposals, promoted from the Faculty of Sciences of the Formation of the University of the Studies of Macerata are that one of a e-learning that it passes from a phase of experimentation and search of experts, to a phase of maturity in which the modality at a distance invests in several ways and shapes the entire university structure. Such passage today favorite from is meant changes to you is on the pedagogical-didactic plan, is on the institutional plan. Recensione Il volume raccoglie gli atti del seminario di studi su E-Learning: formazione, modelli e proposte, promosso e organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Macerata e celebratosi presso l'Abbazia di Piastra (MC) nei giorni 1-2 aprile 2004. Il testo raccoglie nella prima sezione le relazioni dei coordinatori e nella seconda sezione i contributi presentati al seminario, raggruppati secondo i temi del seminario, Modelli di PAD e modelli di apprendimento; Docente, tutor, mentore; Ambienti di apprendimento; Valutazione; Formazione dei formatori. I contributi presentati sono complessivamente quarantotto e forniscono una panoramica ampia e completa dell'e-learning in Italia. Il seminario ha focalizzato, con il contributo dei maggiori esperti italiani, lo stato dell'arte ed i problemi, molti ancora aperti, relativi alla diffusione dell'e-learning nella formazione universitaria. L'analisi emersa dal seminario è quella di un e-learning che passa da una fase di sperimentazione e di ricerca di esperti, ad una fase di maturità in cui la modalità a distanza investe in vari modi e forme l'intera struttura universitaria. Tale passaggio è oggi favorito da significativi cambiamenti sia sul piano pedagogico-didattico, sia sul piano istituzionale. L'iniziativa del seminario di studi ha preso le mosse da una serie di considerazioni e di esigenze: il Decreto Ministeriale del 17 aprile 2003 su "Criteri e procedure di accreditamento dei corsi di studio a distanza delle università statali e non statali" ha determinato, i requisiti per l'accreditamento dei corsi di studio a distanza, nonché l'eventuale accreditamento di nuovi soggetti autorizzati ad erogare tali corsi (le cosiddette università telematiche). Esso ha stabilito altresì le specifiche tecniche del sistema di e-learning che le università telematiche devono adottare per gestire ed erogare i corsi di studio a distanza. Quello che manca in tale Decreto, e che gli autori si sono proposti di mettere a fuoco nel corso del seminario di studi maceratese, è il quadro delle finalità e delle forme organizzative dell'e-learning più 1 adatte per le università tradizionali, ovvero il modello di e-learning capace di meglio interpretare il quadro di domanda ed offerta di formazione universitaria, di meglio corrispondere alle esigenze degli attori della formazione a distanza, primi fra tutti docenti e studenti; il modello che possa attrarre realmente nuovi soggetti verso la formazione universitaria e che possa meglio sostenere la qualità di questa formazione, contribuendo efficacemente a coniugare le indispensabili esigenze di innovazione con la tradizione dì eccellenza del sistema universitario. La determinazione di uno specifico modello di e-learning per la realtà universitaria rappresenta, infatti, una sfida importante e densa di implicazioni, oltre che di problemi da risolvere. Si tratta, innanzi tutto, di sciogliere il nodo del come integrare i docenti universitari in questo processo creativo; del come affrontare la questione, tutt'altro che secondaria o marginale, della creazione e gestione dei contenuti; del come far sì che il sistema possa presto presentare vantaggi concreti ai docenti in termini di risparmio di lavoro, di sgravio degli aspetti organizzativi e maggiormente ripetitivi della didattica, insomma di miglioramento della qualità del lavoro dei docenti, di equilibrato rapporto tra attività di docenza e attività di ricerca. Allo stesso tempo, è necessario definire in modo puntuale nuove forme tutoriali a supporto dell'apprendimento e determinare criteri e modalità di valutazione dell'insegnamento e dell'apprendimento a distanza, capaci di assicurare la qualità e {'efficacia dei processi e dei risultati. La sfida è quella di dimostrare che gli strumenti dell'e-learning possono sostenere efficacemente la formazione universitaria degli studenti e che, anzi, tra quelli che potremmo definire gli effetti collaterali dell'esposizione dei medesimi studenti all'uso costante delle nuove Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione utilizzate nell'ambito dell'insegnamento a distanza (dall'uso interattivo del web per l'accesso ai contenuti e ai servizi e per il lavoro collaborativo, all'utilizzo dei foglio elettronico per il trattamento dei moduli di calcolo, fino alle banche dati per la gestione e il recupero delle informazioni); tra gli effetti collaterali di tale esposizione, dicevo, c'è quello altamente auspicabile del raggiungimento, al termine del ciclo di formazione universitaria, di un'effettiva padronanza di queste nuove tecnologie. L’e-learning può e deve rappresentare un'occasione di ricerca e di sperimentazione continua nel settore della didattica e della pedagogia dell'insegnamento e dell'apprendimento. E ciò, in particolare, perché al di là dei molteplici e complessi aspetti tecnologici e gestionali del processo, l’e-learning rappresenta uno dei grandi scenari entro cui si costruisce la formazione del futuro (ivi compresa quella di livello superiore e universitario) e, come tale, costituisca una sfida necessaria e ineludibile per una pedagogia dell'istruzione e della formazione che voglia continuare a fornire risposte di senso e a garantire la preparazione di soggetti culturalmente e umanamente maturi. Due, a parere degli autori sembrano essere le esigenze prioritarie delle quali occorre oggi tenere conto: in primo luogo, è necessario predisporre un'offerta formativa articolata anche per quella particolare utenza che, per motivi professionali o geografici o di altro tipo, non può fruire in modo pieno e diretto delle normali strutture didattico-organizzative degli Atenei e che, dunque, pone alle realtà universitarie del nostro Paese una domanda di formazione e di crescita culturale e professionale per certi versi inedita, alla quale non è possibile rispondere se non facendo ricorso alle nuove tecnologie e ridefinendo gli approcci e le strategie di formazione superiore. Si tratta di un'utenza molto ampia e sempre più esigente, che non cerca un titolo facile e, anzi, aspira a conseguire livelli di formazione culturale e professionale pari almeno a quelli forniti dalle Università attraverso i tradizionali canali didattici e le ormai consolidate strutture e modalità dell'insegnamento/apprendimento in presenza. Un'utenza, deve essere sottolineato, che mira ad accrescere le sue competenze scientifiche e professionali, e che chiede sia valorizzato al massimo il patrimonio di conoscenze e di esperienze posseduto. La vera sfida, sotto questo profilo, è quella di poter qualificare, integrare ed 2 approfondire quanto è vissuto e sperimentato nel proprio ambito uman e professionale, attraverso l'acquisizione di strumenti culturali e di opportune conoscenze scientifiche di quadro. In secondo luogo anche il tradizionale insegnamento in presenza può e deve essere supportato didatticamente - e di conseguenza anche tecnologicamente - da differenti modalità e mediatori, i quali garantiscano il raggiungimento di diverse finalità: a) mettere a disposizione degli studenti materiali didattici aggiornati che consentano di orientarsi nell'approfondimento delle varie discipline e dei diversi saperi; b) creare degli spazi virtuali di confronto e di negoziazione delle conoscenze/competenze; e) fornire un servizio che renda possibile un'effettiva didattica personalizzata. Su questo versante, credo si debba ragionare in termini di integrazione di differenti strumenti e tecnologie e nella prospettiva della multicanalità (integrazione di internet, sms, telefonia mobile, digitale terrestre ecc.). Una didattica di questo tipo consentirebbe di soddisfare, inoltre, l'esigenza espressa da più parti, in Italia e in Europa, di puntare non più solamente sulla trasmissione verticale del sapere, ma anche sulla costruzione partecipata di conoscenza. Indice Introduzione; Prefazione; Presentazione; Parte Prima: Relazioni; Parte Seconda: A) Modelli di Fad: Internet; B) Docente-Tutor-Mentore; C) Ambienti di Apprendimento; D) Valutazione; E) Formatore dei Formatori; Autore Piero Crispiani, docente di Didattica generale e Pedagogia speciale all’Università di Macerata, già Direttore Didattico, è pedagogista clinico e presidente della Federazione Italiana Pedagogisti (FIPED). Pier Giuseppe Rossi si occupa dal 1996 di Tecnologie dell’apprendimento e didattica multimediale, prima presso l’Università degli Studi di Udine e attualmente presso l’Università di Macerata. E’ Direttore del Centro per l’E-learning e la Formazione integrata dell’Ateneo maceratese e delegato alla “Conferenza dei Rettori delle Università italiane”. Bibliografia essenziale dell’autore Crispiani Piero, Didattica Cognitivista, Armando Editore, Roma 2007 Crispiani Piero, Pellegrini Sara, I barrages, Junior, Bergamo 2006 Crispiani Piero, Manifesto sulla progettazione. Testo e commento al manifesto di Chiaravalle, Armando Editore, Roma 2006 Crispiani Piero Pedagogia clinica. La pedagogia sul campo, tra scienza e professione, Junior, Bergamo 2001 Rossi P. Giuseppe, Progettare e realizzare il portfolio, Carocci, Roma 2005 Rossi Pier Giuseppe, a cura di, Dal testo alla rete, Didattica e multimedialità, Tecnodid, Napoli, 2000 Rossi Pier Giuseppe, Petöfi János Sándor, a cura di, Sistemi segnici e loro uso nella comunicazione umana 4. Combinatoria ed ipertestualità nella ricerca e nella didattica, Università di Macerata, 1997. Rossi Pier Giuseppe, Elsa Cagner, IRRE Marche, COCOL Competenze Comunicative on Line, Testo e CD ROM, IRRE Marche, settembre 2002 Rossi Pier Giuseppe, (a cura di) Formare alla progettazione, Tecnodid, Napoli, 2003. 3 Links http://www.edulab.it/pgr/conv.htm http://www.unimc.it/unimacerata/index.htm http://www.fiped.it/ 4