agriturismo - Provincia di Cuneo

Transcript

agriturismo - Provincia di Cuneo
AGRITURISMO
PREMESSA
Questo tipo di attività, è in fortissima crescita in tutte le regioni d'Italia: certo gli investimenti da
fare non sono pochi, ma far quadrare i conti non è impossibile, soprattutto per chi sfrutta la carta
della gestione familiare; questa è, infatti, la formula più utilizzata in questo tipo di attività.
Per attività agrituristiche si intendono esclusivamente le attività di ricezione ed ospitalità esercitate
dagli imprenditori agricoli, attraverso l'utilizzazione della propria azienda, in modo complementare
all'attività di coltivazione del fondo e allevamento del bestiame che devono comunque rimanere le
attività principali.
In sostanza, le attività agrituristiche necessitano di una struttura agricola che abbia un reddito
prevalente rispetto a quello derivante dall'attività turistica. Infatti, è proprio l'attività agricola che
dovrebbe fornire in massima parte i prodotti impiegati per la ristorazione in agriturismo. Inoltre,
l'impresa agricola può fare turismo quando ha la disponibilità di alloggi da destinare all'ospitalità.
L’attrezzatura per la gestione dell’ospitalità fino a 10 persone è sempre considerata reddito non
prevalente qualunque sia la dimensione dell’estensione e del fatturato dell’azienda agricola.
Sportelli provinciali per la creazione di impresa
P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione”
Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C
REQUISITI COMPETENZE E FORMAZIONE
L'attività agrituristica è liberamente consentita a chiunque eserciti un'impresa agricola a qualunque
titolo (proprietà, afflitto o altro), tuttavia, è necessario essere in possesso di nozioni tecniche e
amministrative inerenti le attività ricettive che permettano di rispettare minimi standard qualitativi.
A questo proposito può essere utile consultare il “ Disciplinare per la qualificazione degli
agriturismo in Piemonte”, un documento che in maniera semplice e accessibile individua i punti
minimi di qualità che l’operatore agrituristico piemontese dovrebbe rispettare nei confronti della
clientela al sito:
www.images.at.camcom.it/f/InformazESviluppoEconomico/36/3664_CCIAAAT_8102010.pdf
Per gestire un agriturismo è inoltre necessario avere una naturale predisposizione alle relazioni
umane così da poter soddisfare, se non prevenire, le attese dell'ospite, importantissimo è l'effetto
“passaparola” e la capacità di far tornare i clienti già serviti.
Infatti, l’ospite dell'agriturismo ricerca prima di tutto un’accoglienza familiare ben diversa da
quella del tradizionale comparto alberghiero, cibi genuini e piatti tipici del territorio, pace e relax
che lo sollevino dallo stress della vita urbana, un contatto con la natura attraverso l’esplorazione dei
territori locali.
E’, altresì, utile farsi conoscere ed essere visibili cercando di essere presenti sui cataloghi e sulle
guide di settore e offrire alla clientela diverse proposte di svago (equitazione, gite turistiche,tiro con
l’arco, corsi di cucina locale, di orticoltura, di preparazione conserve, ecc.)
Per l’autorizzazione al funzionamento per la ricettività fino a 10 persone è possibile usare la cucina
domestica e i locali normalmente usati per abitazione del titolare è infatti richiesto il solo requisito
igienico dell’abitabilità, quello richiesto a tutte le case di abitazione.
Nel caso di ospitalità superiore alle 10 persone occorre rispettare il requisito dell’accessibilità, in
sostanza adeguare la casa, anche con ausili provvisori, nei bagni e nel superamento delle barriere
architettoniche per l’accoglienza di persone con disabilità. In questo caso la cucina va adeguata alle
norme igieniche previste dalle ASL per ristoranti e bar.
Per l'esercizio dell'attività il soggetto interessato deve essere in possesso:
a) dei requisiti previsti dal regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del testo unico delle
leggi di pubblica sicurezza) e cioè i requisiti etico morali;
b) dei requisiti previsti in materia di prevenzione incendi ai sensi del decreto del Ministro
dell'Interno 9 aprile 1994 (Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
costruzione e l'esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere), qualora richiesti;
c) dei requisiti igienico-sanitari relativi alla struttura, previsti dalla normativa vigente e dai
regolamenti dell’ASL di appartenenza.
Autorizzazioni e permessi
Chiunque, già agricoltore, intende esercitare l’attività agrituristica, presenta al Comune, sul cui
territorio insistono le strutture e gli immobili da destinare all'attività, una dichiarazione di inizio
attività, ai sensi dell'articolo 19, comma 2, secondo periodo, della legge 7 agosto 1990, n. 241
(Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi), come da ultimo modificato dall' articolo 9 della legge 18 giugno 2009, n. 69
(Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di
Sportelli provinciali per la creazione di impresa
P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione”
Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C
processo civile.), su apposita modulistica predisposta dalla Regione o dal Comune reperibile presso
il Comune stesso.
Il Comune, ricevuta la dichiarazione di inizio attività, ne trasmette tempestivamente copia, anche
solo in via telematica, all'Azienda Sanitaria Locale che esercita l'attività di vigilanza. Il Comune, a
fini informativi, ne trasmette, altresì, copia alla provincia e all'agenzia di accoglienza e promozione
turistica locale competenti per territorio.
Ogni variazione relativa a stati, fatti, condizioni e titolarità, indicati nella dichiarazione di cui al
comma 1 è comunicata,a cura del titolare dell’attività, entro i dieci giorni successivi al suo
verificarsi, al comune competente per territorio, che procede ai sensi del comma 3.
SCELTA DELLA FORMULA SOCIETARIA
FORMA GIURIDICA
Solo chi esercita l’attività agricola in forma diritta o in forma societaria può esercitare l’attività di
agriturismo.
INVESTIMENTI
Per la stima dell'investimento necessario, si parte dal presupposto che l'aspirante imprenditore sia
già titolare di un'attività agricola e che abbia locali sufficienti, in caso contrario, si potrebbe
ricorrere o all'affitto di un’ azienda agricola o alla costituzione ex novo della stessa anche con la
finalità di disporre dei prodotti da impiegare nella ristorazione in agriturismo.
Gli investimenti principali connessi alla realizzazione di un agriturismo, sono i seguenti:
•
•
•
•
•
Cucina adeguata ad una piccola ristorazione in termini di locali, elettrodomestici, stoviglie,
servizi igienico sanitari
Frigorifero e freezer professionali
Sala da pranzo dotata di un adeguato numero di tavoli e sedie
Posate, servizi di piatti e bicchieri, tovaglie
Cantina di vini
Qualora si volesse offrire ospitalità per la notte,cosa che non è obbligatoria, si dovrebbero realizzare
delle camere arredate,sarà quindi necessaria la realizzazione di servizi igienici che possono essere
comuni o interni ad ogni camera.
L’ospitalità fino a 10 persone, si è detto, non richiede particolari modifiche strutturali alla casa si
ritiene comunque necessario effettuare un minimo di manutenzione e di investimento in arredi e
attrezzature per raggiungere livelli qualitativi accettabili.
Consideriamo l’investimento sulla zona giorno (locali di soggiorno diurno, cucina, pranzo e bagno)
non inferiori ai 500 euro ad ospite fino a 10 e oltre 1.500 oltre le 10 unità.
Consideriamo altresì l’investimento della zona notte fino a 2000 euro per ciascun posto ospite fino
alle 10 unità e fino a 4000 euro oltre i 10 ospiti.
Per l’accoglienza di 20 persone ipotizziamo un investimento sulla zona giorno di 30.000 euro e di
40.000 per la zona notte. Un investimento complessivo di 70.000 euro, ammortizzabile in 10 anni al
costo di 7.000 euro all’anno.
Sportelli provinciali per la creazione di impresa
P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione”
Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C
RICAVI E COSTI
I margini di redditività che si possono raggiungere per lo svolgimento di questa attività sono buoni
anche grazie alla disponibilità di alimenti e materie prime di produzione propria, in questo modo i
prezzi praticati alla clientela possono rimanere altamente concorrenziali inoltre una buona gestione
della cantina di vini, permetterà di differenziare i prezzi e soddisfare anche i clienti più sensibili. La
legge consente di trattare fiscalmente gli introiti dell’attività di accoglienza agrituristica alla stregua
degli introiti derivanti dall’attività agricola quindi con un trattamento più favorevole rispetto alle
attività ricettive e di ristorazione normali.
Per ciò che riguarda le tariffe esse possono variare di molto a seconda del contesto locale, del
servizio e della qualità e ricercatezza dei cibi e dei vini.
Ipotizziamo un prezzo di 15 - 25 euro per il pasto esclusi vini e di 35-50 euro per il pernottamento
più colazione: quindi da 50 a 75 euro per la pensione completa.
Consideriamo anche un tasso di occupazione, cioè un numero di ospiti in percentuale alla capienza
massima del 10% il primo anno, del 20 % il secondo, e del 35% al terzo.
Capacità complessiva dell’agriturismo simulato (20 posti per 300 giorni di apertura annuale a 50
euro a posto) totale 6000 presenze massime all’anno.
Prima
10%
Annualità
Seconda Annualità
20%
Terza
35%
Annualità
Fatturato
30.000,00
60.000,00
105.000,00
Costo di produzione materie
prime interno all’azienda
agricola e (è comunque
introito dell’azienda agricola)
13% del fatturato
acquisto esterno materie
prime/merci eventualmente
non prodotte dall’azienda
agricola 20,3% del fatturato
- 3.900,00
- 7.800,00
- 14.650,00
- 6.100,00
- 12.200,00
- 20.000,00
Reddito lordo
20.000,00
40.000,00
70.350,00
- € 7.500,00
- 1.200,00
- 20.000,00
-1.500,00
- 40.000,00
- 2.500,00
- 8.000,00
3.500,00
- 8.000,00
11.500,00
- 8.000,00
19.850,00
Costi del personale
Costi vari e amministrazione e
tasse
Ammortamenti
Reddito netto
Normativa di riferimento
Legge regionale 23 marzo 1995, n. 38. Modificata da l.r. 38/2009 “Disciplina dell'agriturismo”.
Legge 20 febbraio 2006, n. 96"Disciplina dell'agriturismo"
Sportelli provinciali per la creazione di impresa
P.O.R. 2007-2013 Ob. 2 “Competitività’ regionale e occupazione”
Asse “Adattabilità’” – Obiettivo specifico C