Chablis 2008
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Chablis 2008
Divinis® Bar à Vins è lieto di proporvi “DI...VINO, MA NON SOLO…” Martedì 24/5/2011 Semplicemente Chablis! Chablis Domaine Sainte Claire 2008 Jean-Marc Brocard ~ Préhy-Chablis (F) Chablis A.O.C. ~ Chardonnay ~ 12,5° ~ Euro 19,00 Chablis Vieilles Vignes 2008 Gilbert Picq ~ Chichée-Chablis (F) Chablis A.O.C. ~ Chardonnay ~ 12,5° ~ Euro 23,00 Chablis 2008 Jean-Paul & Benoît Droin ~ Chablis (F) Chablis A.O.C. ~ Chardonnay ~ 12,5° ~ Euro 19,50 Chablis 2008 Christian Moreau ~ Chablis (F) Chablis A.O.C. ~ Chardonnay ~ 12,5° ~ Euro 23,00 Chablis 2009 Domaine d’Elise ~ Milly-Chablis (F) Chablis A.O.C. ~ Chardonnay ~ 12,5° ~ Euro 18,00 Chablis 2009 Dampt ~ Milly-Chablis (F) Chablis A.O.C. ~ Chardonnay ~ 12,5° ~ Euro 18,50 Esclusivamente in occasione della serata a chi desidera acquistare i vini per l’asporto, riserviamo uno sconto del 10%. Le nostre iniziative sono dirette a favorire un consumo moderato e consapevole del vino. Qualità e non quantità. Chablis Il vigneto di Chablis, situato a 150 km da Digione in direzione nord-ovest, si estende per circa 4300 ettari sulle due sponde del fiume Serein, affluente dello Yonne. Il clima, vista la posizione nordica quasi estrema, è di tipo continentale con estati calde e inverni freddi con frequenti gelate, particolarmente insidiose quelle primaverili. Alcune colline piuttosto ripide costeggiano il fiume sul versante est concedendo ai vigneti una esposizione sud sud-ovest; qui troviamo lo Chablis Grand Cru (97,00 ha) con le sue 7 suddivisioni (Blanchot 12,00 ha, Bougros 12,00 ha, Les Clos 26,00 ha, Grenouilles 9,00 ha, Preuses 11,00 ha, Valmur 13,00 ha, Vaudésir 14,00 ha). Inoltre una serie di strette valli si dipartono dalle due sponde del fiume formando una serie quasi infinita di microclimi. In particolare queste valli, che non beneficiano, se non in minima parte, dell’effetto termoregolatore della massa d’acqua del fiume, sono spesso soggette a gelate primaverili che possono portare anche alla perdita quasi totale del raccolto. Per contrastare questo problema è stato messo a punto un sistema largamente utilizzato per il riscaldamento dell’atmosfera all’altezza del terreno mediante “scaldini” (les chaufferettes) a nafta che vengono accesi quando il rischio della gelata si fa impellente. Questo sistema, per quanto efficace, non è esente da impatto ambientale ed alcuni viticoltori gli preferiscono altri sistemi come l’inerbimento sistematico delle vigne, meno efficace, ma anche meno invasivo. Il sottosuolo è caratterizzato da una forte presenza di calcare e di marne del giurassico superiore. Queste marne presentano la particolarità di un forte presenza di fossili Exogira Virgola, una conchiglia dalla caratteristica forma di virgola. Le marne raramente affiorano perché sovrastate da uno strato di terreno sciolto costituito dall’erosione delle marne stesse e da detriti di calcare sottostante. Siamo quindi di fronte ad un terreno ricco di ciottoli e con scarsa presenza di argilla. Queste caratteristiche, se facilitano il drenaggio in caso di forti piogge, non favoriscono il mantenimento dell’equilibrio idrico soprattutto in annate particolarmente siccitose. La forte presenza di calcare contribuisce a conferisce un carattere minerale particolarmente spiccato che si evidenzi con la maturazione dei vini e tende a dominare l’espressione varietale dello chardonnay, vitigno quasi esclusivo della denominazione (la presenza di altri vitigni minori caratteristici della zona è quasi irrilevante e destinata in prevalenza alla produzione spumantistica). La presenza di una realtà importante come la Chablisienne, storica società cooperativa che raggruppa più di 300 viticoltori con circa 4700 ettari di vite in produzione che rappresentano circa il 25% della denominazione, garantisce la continuità nella ricerca qualitativa sia nella fase produttiva che nella comunicazione di mercato. Pur nel rispetto delle differenti interpretazioni portate dai vari produttori, un tratto comune nell’utilizzo dell’acciaio in tutte le fasi della lavorazione, ivi compresa la maturazione, sta prendendo sempre più piede. Questo aspetto, se da un lato tende a favorire l’espressione aromatica e la tensione minerale dei vini, sempre però rispondere soprattutto ad una richiesta del mercato che nell’attuale fase predilige prodotti di maggiore immediatezza e, in certo qual modo, di maggiore semplicità, quando non banalità. La rinascita e la consacrazione dello Chablis avviene alla fine degli anni sessanta, in piena esplosione chimico/tecnologica. Questo, se da un lato offre maggiori possibilità in una zona estrema dove non è sempre facile raggiungere le maturazioni dovute, dall’altro offre scorciatoie devastanti per l’integrità e la personalità dei prodotti che ne escono, nonché per l’ambiente. Così, se la possibilità di scaldare i terreni permette di evitare le frequenti gelati primaverili, dall’altro i diserbanti chimici impoveriscono quassi irrimediabilmente un terreno già sottoposto a sforzi produttivi notevoli. Le vendemmiatrici meccaniche alleviamo di molto il lavoro (e di conseguenza i costi di produzione) dei vignaioli, ma il risultato sono spesso uve distrutte, che cominciano la macerazione in un ambiente già battericamente compromesso con i risultati qualitativi che tutti possiamo immaginare. Ciò nonostante i vini di Chablis hanno acquisito negli anni una fama internazionale di personalità ed accessibilità importante. Il fattore prezzo, condizionato dai costi di produzione bassi e dalla presenza dominante di una realtà cooperativa come la Chablisienne, influisce non poco su questo riconoscimento, ma sembra penalizzare i pochi produttori che hanno veramente intenzione di lavorare seriamente e “naturalmente”. I commenti di Maurizio Landi Checché ne dicano i detrattori di questa denominazione, i vini di questa selezione hanno dimostrato uno stile ed una personalità di sicura eccellenza. Una goccia in mare di vino, ma una goccia molto saporita. Una selezione di sei vini che mostrano, al di la di una giusta dimensione da “village”, mostrano forza, struttura e personalità non trascurabili. Inoltre anche a prezzi più che ragionevoli… Il vino di Brocard, nonostante si tratti di una grande azienda (anche se questa selezione fa parte dei prodotti di ricerca), su di uno stile fresco e teso, propone una precisione aromatica ed una bevibilità eccezionale. Delicato ed elegante. Fresco e mordente il Vieilles Vignes di Picq al primo assaggio mostra una nota erbacea un po’ invadente, che però col tempo si dissolve. Il vino si riempie e prende slancio. L’austerità di questo vino mi coinvolge. Grande potenzialità di maturazione. Tutt’altro stile quello di Droin. Morbido ed avvolgente, grazie anche all’apporto del legno, sembra non avere il mordente degli altri vini della serata. Ma si tratta esclusivamente di una scelta stilistica. Più diretto e mieloso, si muove solamente su toni più fruttati e mielosi. Forse una interpretazione più “internazionale” che viene penalizzata in un contesto più “nervoso”. Grande lezione di stile da parte di Christian Moreau. Come di solito, il vino parte in sordina, ma si sviluppa con un allungo straordinario, che si fa ricordare. Un finale lunghissimo, teso e minerale di grande spessore. Un vino di classe superiore! Siamo quasi allo stesso livello con il vino del Domaine d’Elise. L’annata 2009 è più morbida e “pronta” e questo nasconde un po’ le potenzialità di questo vino, ma la stoffa è quella. Il vino di Dampt risulta un po’ più anonimo; forse anche in questo caso l’annata più calda sembra togliere lo slancio giovanile tipico di questi vini. Forse lo nasconde solamente e l’evoluzione potrà rendere giustizia, ma per ora il vino sembra penalizzato. Indice di Gradimento dei Partecipanti alla Degustazione Vino Produttore Totale 4 Chablis 2008 Jean-Paul & Benoît Droin 1 2 2 1 3 1 1 1 2 2 6 2 4 6 3 3 4 3 4 3 4 4 3 1 2 68 3 Chablis Vieilles Vignes 2008 Gilbert Picq 2 1 1 2 2 5 6 2 1 1 5 6 2 4 2 5 6 5 5 2 1 3 1 2 1 73 6 Chablis 2009 Dampt 5 4 3 3 5 4 5 5 4 4 3 1 1 3 1 1 3 2 1 1 2 1 6 4 3 75 1 Chablis Domaine Sainte Claire 2008 Jean-Marc Brocard 3 5 4 5 4 3 2 4 3 3 2 3 3 5 6 4 2 4 3 6 5 6 2 3 4 94 2 Chablis 2009 Domaine d’Elise 4 6 6 6 1 2 3 3 6 6 4 4 6 2 5 2 1 1 2 5 3 2 4 6 6 96 5 Chablis 2008 Christian Moreau 6 3 5 4 6 6 4 6 5 5 1 5 5 1 4 6 5 6 6 4 6 5 5 5 5 119 Immagine tratta da: "Atlante Mondiale del Vini" di Hugh Johnson edizioni Arnoldo Mondadori Chablis Milly Chichée Chablis Grand Cru (97 ha) - Blanchot (12 ha) - Bougros (12 ha) - Les Clos (26 ha) - Grenouilles (9 ha) - Preuses (11 ha) - Valmur (13 ha) - Vaudésir (14 ha) Chardonnay Gradazione alcolica: 11 - 13,5 % Rendimento massimo: 45 hl/ha