Sesso, matrimoni e avventure “Vita vissuta” di
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Sesso, matrimoni e avventure “Vita vissuta” di
CRONACA DI CAGLIARI martedì 21 dicembre 2010 L’UNIONE SARDA 25 Cesar Wild dal lusso sfrenato alla branda della Caritas Ieri incontro in assessorato Sesso, matrimoni e avventure “Vita vissuta” di un ex ricco La promessa di Liori ai malati di Sla: useremo altri fondi «Io con le donne ci so fare, tengo duro sino alla fine». Cesare di cognome fa Selvaggio, come l’esistenza che dice di aver passato e che racconta in Vera vita vissuta, un libro autobiografico firmato con lo pseudonimo di Cesar Wild, la traduzione inglese delle sue generalità. Impossibile non collegarlo al poeta inglese, che di guai se ne intendeva. Per Selvaggio una vita lunga 63 anni, iniziata a Torino e fatta di matrimoni, aziende, fallimenti, traffici di droga, carcere, figli. E naturalmente tanto «sesso sfrenato e nuda verità». Ha conosciuto il lusso delle cinque stelle, affrontato tribunali e istituti di pena. Ora dorme alla Caritas e passa le giornate piantonando i portici di via Roma. VIVERE AL MASSIMO. Cesare Selvaggio, o se preferite Cesar Wild, si presenta in viale Sant’Avendrace, all’uscita della tipografia che ha stampato l’opera nel giorno più importante. Ieri le 93 pagine scritte con la collaborazione di Francesco Manunza, che ha battuto al computer le bozze stese a mano da Selvaggio, per la prima volta profumano di in- È uscito ieri il libro di Cesare Selvaggio. «Quattrocento copie di sesso sfrenato che distribuirò nelle edicole di via Roma». chiostro fresco. La copertina è più chiara del sole: due modelle famose («le foto le ho prese da internet»), se la spartiscono in parti uguali di sensualità. «Ho investito la tredicesima e tutti i risparmi per queste 400 copie che distribuirò personalmente nelle edicole di via Roma». Quale linea collega il Piemonte con la Sardegna? «Avevo 22 anni quando arrivai a Cagliari per caso e sbaglio. Un amico, ora morto, allora ricchissimo, mi disse: andiamo, ci sono belle ragazze. Tante ne ho conosciuto, due le ho anche sposate». Figli? «Tre, uno lavora in un’acciaieria, una è la direttrice del centro benessere del più importante resort sulla costa occidentale e l’altro, appena tredicenne, è ospite dei frati». MUSICA E MAGIA. «Io e Berlusconi facevamo lo stesso lavoro: suonavamo il piano sulle navi da crociera. Gli ho spedito un album con le mie foto, ma non mi ha mai risposto. Solo la Digos, temendo un pacco bomba, si è presentata a casa mia». Il destino aveva preso strade diverse. «Negli anni ’80 ho fondato la più grande azienda di piante grasse, la Sardinia cactus». Tutto fila liscio sino al giorno dell’apocalisse. «Nell’87 il cielo sputò palle di ghiaccio grandi come noci di cocco che rasero al suolo l’attività». Selvaggio non è tipo che alza bandiera bianca. «Andai in Brasile per comprare 4 etti di coca. Al rientro scattarono le manette e 5 anni e 8 mesi di carcere. Trecento grammi li trovarono, 100 no. Furono il capitale iniziale di una nuova impresa». La sfortuna venne integrata dalla malattia. «Dopo l’ultimo di 3 ictus nel 2008 ho smesso di lavorare e da 8 mesi vivo grazie alla pensione di 500 euro e alla generosità di don Marco Lai. Non per molto, devo trovare una donna e poi arrivare dove voglio». Buona lettura. ANDREA ARTIZZU Cesare "Wild" Selvaggio [GIUSEPPE UNGARI] SSL’INIZIATIVASS SSVIA ALAGONSS SSCOMUNESS Calcio e solidarietà nel carcere minorile Mostra di Maria Lai e Francesco Casu Al via il censimento di edifici e numeri civici Calcio e solidarietà domani, nel carcere minorile di Quartucciu, che attualmente ospita 14 ragazzi, di cui 4 stranieri. Alle 15,30, una rappresentativa di consiglieri provinciali di Cagliari sfiderà, in una partita di calcetto, i detenuti nella struttura penitenziaria. L’iniziativa, promossa dall’assessorato e dalla commissione provinciale alle Politiche sociali «sarà un’occasione», spiega il presidente della com- missione Emanuele Armeni, «per offrire un momento di svago ai ragazzi detenuti e per dimostrare la vicinanza della Provincia alla struttura carceraria, alla quale saranno donati diversi libri». Due quadri di pittrici sarde saranno donati al direttore del carcere, Giuseppe Zoccheddu, da Alessandra Bertocchi, rappresentante del comitato “Oltre il carcere: Libertà e giustizia”. Oggi alle 18, nello spazio espositivo “2+1 officina architettura” in via Alagon 6b a Cagliari, sarà inaugurata la mostra multimediale “Segni notturni” di Maria Lai e Francesco Casu. Maria Lai, tra le sue produzioni artistiche, ha realizzato “Un filo nella notte”: scrittura e immagini realizzate con la macchina da cucire su tela e carta. Francesco Casu, regista multimediale che da diversi anni esplora le possibilità offerte dalle nuove tecnologie per creare installazioni di forte suggestione, reinterpreta le opere di Maria Lai, trasformandoli in una video installazione poetica dove lo sguardo segue le rotte intime di una sequenza che ci conduce a comporre la partitura visiva dei segni notturni celati nel semplice linguaggio dell’opera dell’artista. La mostra rimarrà aperta fino al 6 gennaio. In vista del prossimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni ha preso il via, a cura del Servizio informatica e statistica del Comune di Cagliari, la rilevazione dei numeri civici e degli edifici di tutta la città. Gli addetti alla rilevazione effettueranno sopralluoghi per raccogliere - direttamente o mediante interviste agli inquilini o agli amministratori condominiali - le informazioni su struttura e tipologia di ogni edificio. Nel darne l’annuncio, l’assessore Edoardo Usai (Servizi demografici) ha precisato che gli incaricati si presenteranno muniti di un idoneo tesserino di riconoscimento e ha rivolto un appello alla cittadinanza affinché offra loro la massima collaborazione. Per eventuali comunicazioni e informazioni è possibile telefonare al numero verde dell’Urp del Comune: 800 016058. Un po’ di fondi (dovreb- strato interesse verso il bero essere circa 1,5 mi- problema. «Le proposte lioni di euro), l’impegno dei familiari dei malati a dirottare denaro per di Sla, considerando la l’assistenza normalmen- particolare patologia» te usato dai comuni. So- ha affermato in tarda seno questi gli impegni che rata, «meritano un’atha preso l’assessore re- tenzione speciale. Sogionale alla Sanità Gian- prattutto, voglio verificani Giagoni che, ieri po- re la fattibilità del promeriggio, ha incontrato getto di un assistente dola delegazione dei mala- miciliare che possa inteti di Sla. grare l’assistenza Un incontro nato dopo infermieristica, compatila clamorosa protesta bilmente con le condinella mattina di giovedì zioni del paziente. La coscorso quanpertura oraria do le persone dell’assistenaffette da queza ai malati di sta patologia Sla decisiva si erano inseper il benesdiate davanti sere delle faal portone miglie, ovviadell’assessomente salvarato in via Roguardando ma. Quel giorche questa avno il membro venga ad opedell’esecutivo ra di chi è in era assente e grado di sopha rimandato perire agli l’incontro, apeventuali bipunto, a ieri L’assessore Liori sogni del papomeriggio. ziente». Non è venuto fuori il «Verificheremo», ha risultato che i pazienti si proseguito l’assessore aspettavano. Ma, tutto alla Sanità, «anche le sommato, non è andata possibilità di adeguamalissimo. «Sono par- mento alle particolari zialmente soddisfatto», condizioni dei malati di afferma Tore Usala, il Sla dei progetti “Ritornapiù combattivo tra i ma- re a casa”. Il modello di lati. La giornata di ieri è assistenza che finora è stata particolarmente fa- stato riservato a questi ticosa per lui. E, in sera- malati non è intoccabile, ta, si è limitato ad accen- per poterlo modificare nare l’esito dell’incon- devo tener conto della tro. «Domani farò un co- sostenibilità finanziamunicato», ha poi an- ria». All’incontro di ieri nunciato. Anche perché pomeriggio, insieme alla c’è da capire che fine fa- rappresenta dei malati, rà il progetto elaborato ha preso parte anche dalla commissione re- Vincenzo Mascia, il pregionale Sla sottoposto al- sidente della commissiol’attenzione di Liori già ne Sla, quella che ha elanello scorso luglio. borato il progetto sul Dal canto suo, l’asses- quale fanno affidamento sore alla Sanità ha mo- i pazienti.