Progetto-accessibilita-GuidaLis-per-wool

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Progetto-accessibilita-GuidaLis-per-wool
 PROGETTO ACCESSIBILITA’
GuidaLis per Wool Experience
Premesse
Il progetto nasce dalla voglia di rendere il polo museale di Miagliano accessibile
anche a chi non utilizza la lingua italiana. Prevede l’uso della LIS come linguaggio visivo e
trasparente, per creare un supporto culturale e formativo alla comunità sorda che utilizza un canale
comunicativo differente da quello tradizionale.
Il fine è di sperimentare e conoscere nuove lingue e nuove culture, permettendo la diffusione di un
mezzo multimediale molto utile e molto utilizzato per la comunità segnante. Attualmente ci sono
poche VideoGuide disponibili in Italia; questo progetto potrebbe aiutare a diffondere informazioni
culturali e storiche sui luoghi.
Oltre alla realizzazione di una Guida Lis sono previsti anche dei corsi di formazione, aperti a tutti gli
udenti.
La Guida Lis
Nel settore che riguarda la valorizzazione del patrimonio artistico, la realtà aumentata sta
prendendo via via sempre più piede, con l’obiettivo di arricchire l’esperienza del fruitore di una
mostra o di trasformare le strade in musei a cielo aperto.
Quando un visitatore entra in un museo l’AR può diventare il mezzo per mostrare l’opera nel suo
contesto e fornire importanti dettagli non fruibili a primo acchito.
Nella realtà aumentata la persona continua a vivere la comune realtà fisica, ma usufruisce di
informazioni aggiuntive della realtà stessa.
La mediazione avviene solitamente in tempo reale. Le informazioni circa il mondo reale che circonda
l’utente diventano interattive e manipolabili digitalmente.
Inoltre è un modo per avvicinare coloro che non sono abituali frequentatori dei poli museali ad una
fruizione più rapida e facile di alcuni contenuti, quelli che ovviamente si prestino maggiormente alla
implementazione con la realtà aumentata.
Rilevanza particolare può assumere poi il consentire la fruizione delle opere alle persone sorde che
possano accedere a contenuti normalmente presenti in audioguide, loro inaccessibili, attraverso la
visualizzazione di appositi video in LIS supportati parallelamente da sottotitoli.
La Guida della durata di un’ora, accompagnerà il visitatore in un percorso che vedrà illustrate
diverse tappe: dalla storia del paese, a quella della Valle, dalla storia della fabbrica agli eventi
organizzati dall’associazione, dalle note relative al Villaggio operaio, alle informazioni sulla
sostenibilità della lana. Il progetto prevede la realizzazione di una puntata pilota in cui ci sia un
primo confronto tra comunità sorda, operatori culturali del Lanificio, operatori di ripresa e registi per
approntare un percorso congruente e soddisfacente. La puntata pilota verrà presentata il 2 ottobre
in seno alla programmazione Wool Experience, e servirà da volano per l’acquisizione di altri
elementi fondamentali per la ricerca fondi.
Che cos’è la Lis?
La LIS non è una forma abbreviata di Italiano, una mimica, un qualche codice morse o braille, un
semplice alfabeto manuale o un supporto all’espressione della lingua parlata, ma è una lingua con
proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali. Si è evoluta naturalmente, come
tutte le lingue, ma con una struttura molto diversa, che utilizza sia componenti manuali (es. la
configurazione, la posizione, il movimento delle mani) che non-manuali, quali l’espressione facciale,
la postura, ecc. Ha meccanismi di dinamica evolutiva e di variazione nello spazio (i “dialetti”), e
rappresenta un importante strumento di trasmissione culturale. E’ una lingua che viaggia sul canale
visivo-gestuale, integro nelle persone sorde, e ciò consente loro pari opportunità di accesso alla
comunicazione.
Non sappiamo di preciso quando siano nate le lingue dei segni, ma sicuramente esistono da quando
è sorta la prima comunicazione umana; linguisti e ricercatori affermano che testimonianze di lingue
segnate erano presenti già nelle antiche civiltà in Cina, India, Mesopotamia, Egitto, Maya. Le
Associazione Culturale Amici della Lana
V.Vittorio Veneto 2, Miagliano 13816 (BI)
C.F. 90064110027 - P. IVA 02622660021
[email protected]
www.amicidellalana.it
1 ricerche affermano, inoltre, che in alcune comunità, per una forte presenza di persone sorde, la
Lingua dei Segni è diventata la modalità di comunicazione primaria tra persone sorde e udenti.
Nell’immaginario collettivo si pensa che la Lingua dei Segni sia unica per tutti gli Stati del mondo
invece, così come avviene per le lingue vocali, ogni comunità ha la propria Lingua dei Segni. Ad
esempio, in Italia troviamo la Lingua dei Segni Italiana (LIS), negli USA l’American Sign Language
(ASL), in Gran Bretagna il British Sign Language (BSL), etc., ciascuna con proprie specifiche varianti
territoriali ed un forte legame con le rispettive culture di appartenenza. La LIS, come le altre lingue
dei segni nel mondo, è una lingua ricca ed autonoma, con un lessico in costante evoluzione e regole
che consentono di “segnare” qualsiasi argomento, dal più concreto al più astratto.
Per anni si è commesso l’errore di mettere in competizione ed antitesi la lingua parlata e la Lingua
dei Segni… La LIS non “uccide la parola”, ma costituisce anzi una modalità linguistica di
complemento estremamente preziosa perché è una modalità di comunicazione che viaggia sul
canale visivo, mentre la lingua parlata sfrutta il canale uditivo. I sordi non possono essere fluenti
spontaneamente in lingua parlata quanto gli udenti, però i sordi possono essere fluenti in Lingua dei
Segni in modo naturale e spontaneo, infatti, per molti sordi, la lingua parlata rimane sempre una
lingua straniera o seconda lingua. La Lingua dei Segni non è solo la loro prima lingua è nel cuore
della loro cultura. La Lingua dei Segni consente, inoltre, all’adulto sordo di acquisire una maggiore
consapevolezza della lingua vocale e dei valori della cultura di appartenenza. La Lingua dei Segni
consente alle persone sorde di comunicare anche in quei luoghi dove le condizioni esterne (ad
esempio luce soffusa) non permettono un altro tipo di comunicazione: discoteche, clubs, bar,etc.
Il nostro progetto
Vuole fornire un approccio corretto al mondo della sordità, ponendo l’attenzione sul significato di
“sordità” come fattore socio-culturale-linguistico sottolineando la minoranza culturale ed
evidenziando che l’utilizzo della Lingua dei Segni permette piena accessibilità, autonomia e
indipendenza allontanando così l’idea della persona sorda come persona disabile.
Avere accesso ad un polo museale come quello di Miagliano permette, inoltre, di favorire le
conoscenze culturali e linguistiche soprattutto a quelle persone che, per storie personali e
scolastiche, non hanno avuto possibilità di studiare o approfondire determinati argomenti e che
proposti in Lingua dei Segni diventano fruibili da tutti e di utile per accrescere il patrimonio culturale
di ognuno.
La creazione di un polo museale accessibile, abbattendo le barriere di comunicazione, permette di
accrescere la conoscenza del territorio, incrementare il turismo e diventare un esempio concreto
per progetti di accessibilità futuri.
Il progetto prevede la creazione di un’ applicazione che consenta la visita guidata del museo in
Lingua dei Segni Italiana e Italiano parlato e scritto (attraverso la sottotitolazione dei dialoghi) con
la possibilità di ampliarlo inserendo altre lingue vocali o dei segni di altri Paesi.
L’utilizzo delle TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) permette l’accessibilità da
parte di tutti utilizzando applicazioni per smartphone, siti internet, video, sottotitoli e immagini
multimediali, rendendo il progetto moderno e tecnologico.
Formazione
L’utilizzo dell’applicazione da parte di persone non segnanti permette di visualizzare la Lingua dei
Segni, esserne incuriosito e attratto. Per soddisfare questa curiosità sono previsti, all’interno del
progetto, momenti di conoscenza e divulgazione della Lingua dei Segni e della cultura sorda
attraverso workshop e corsi LIS.
Nello specifico si è pensato ad un primo workshop informativo, aperto a tutti, e ad un successivo
corso di 50 ore per divulgare in modo più approfondito la lingua e la cultura Lis.
Il Biellese è un esempio virtuoso di integrazione rispetto alla comunità sorda, grazie alla volontà e
alla vitalità del territorio che ha creato scuole, esperienze e possibilità di interazione. Questa prima
esperienza vuole essere di esempio per aumentare le possibilità di dialogo e cultura.
Associazione Culturale Amici della Lana
V.Vittorio Veneto 2, Miagliano 13816 (BI)
C.F. 90064110027 - P. IVA 02622660021
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