20121210_Gran Hotel Majestic _Già

Transcript

20121210_Gran Hotel Majestic _Già
12.12.2012
IN UNA SPECIALE ALCHIMIA DI NUMERI
I PRIMI CENT’ANNI DEL GRAND HOTEL MAJESTIC “GIÀ BAGLIONI”
Tra immagini, musica e alta cucina, lo storico albergo di Bologna celebra il secolo di vita con un
esclusivo cocktail prolongè nelle sale affrescate dai Carracci: 12 volti famosi immortalati nel
racconto fotografico “Celebrities since 1912” a cura di Eli Sassoli de’ Bianchi, 12 brani dedicati ai
cantanti più rappresentativi che hanno salito i gradini dell’hotel eseguiti al piano dal maestro Teo
CIavarella e i 12 piatti prediletti dagli ospiti che hanno scelto l’ospitalità stellata sotto le Due Torri. Nel
corso della serata la presentazione del volume che celebra i “cent’anni d’eccellenze” edito da
Umberto Allemandi e a cura di Giancarlo Roversi.
Bologna, 10 dicembre 2012_“15 febbraio 1912, apertura Grand Hotel Baglioni GUIDO BAGLIONI Proprietario”. È
con questa inserzione pubblicitaria sui quotidiani che parte la centenaria storia del Grand Hotel Majestic “già
Baglioni”, unico 5 stelle lusso di Bologna dal 1990 membro di The Leading Hotels of The World.
Da tappa obbligata tra il fiorire di teatri e locali alla moda della belle époque a icona dello stile e
dell’eleganza a Bologna, è con un rapporto aperto verso la città che il prestigioso albergo ha saputo cogliere
le emozioni e le occasioni dei tempi: con la ferrovia che portava gente a farsi fare un abito su misura in
giornata nella via più esclusiva, con il primo volo che all’inizio del secolo XX ha sorvolato la città sottolineato
da un rombo di cannone e, oggi, con i turisti che usufruiscono dell’alta velocità, di un moderno aeroporto,tra i
primi in Italia per numero di collegamenti nazionali ed internazionali, connettendo il business del settore
fieristico alla voglia di relax ed esclusività. I cent’anni dell’hotel immortalano un secolo di grandi cambiamenti
anche attraverso i passaggi sul tappeto rosso dei più importanti personaggi dello spettacolo, della politica,
della cultura, teste coronate e premi Nobel. Tra le sue mura la memoria di un luogo che è allo stesso tempo
passato e presente, storia e contenitore di emozioni protese al futuro.
<Con questo spirito abbiamo organizzato la sera di festeggiamenti in programma per mercoledì 12 dicembre
2012. Ci piace pensare a questa celebrazione non come a un punto di arrivo ma come a un punto di
partenza, per questo abbiamo deciso di festeggiarla alla fine del 2012, insomma protesi verso il nuovo anno e
alle nuove sfide>, spiega il direttore dell’hotel Tiberio Biondi.
<Siamo orgogliosi di poter essere parte attiva di questa importante ricorrenza> racconta Franco
Vanetti, direttore generale di Duetorri Hotels spa, la società che gestisce, oltre al Grand Hotel Majestic “già
Baglioni”, i luxury hotel Due Torri di Verona, Bernini di Firenze, Bristol Palace di Genova, il business Hotel Santa
Barbara di Milano e il Budget Hotel Alga Milano. <È un onore per il gruppo che rappresento: un traguardo che
conferma gli sforzi e gli investimenti per rendere sempre più confortevole e all’avanguardia una struttura così
importante per il territorio e la sua tradizione. Il Centenario è soprattutto una festa della città e il messaggio che
lanciamo è una sfida al futuro: siamo sicuri che Bologna e il suo albergo più rappresentativo sapranno
rispondere con determinazione e successo. Guardiamo in avanti forti di un grande passato che abbiamo
voluto immortalare con un volume che rappresenta un importante excursus storico per ripercorrere la grandeur
dell’hotel dalle origini al centenario, con riferimenti all’architettura, ai restauri, agli ospiti, alle vicende della
famiglia Baglioni, che già dalla metà del Seicento si occupava di hôtellerie, e trae numerosi spunti dall’“Album
d’Oro e d’Onore” degli ospiti, dove i protagonisti della storia del Novecento hanno lasciato un pensiero, uno
schizzo, un disegno, una preziosa dedica>.
Un importante volume suggellerà questa data e questa ricorrenza. Il 12.12.2012 sarà infatti presentato un libro
prezioso, edito da Allemandi, Grand Hotel Majestic “già Baglioni” Cent’anni di eccellenze, curato dal
giornalista e scrittore Giancarlo Roversi, con i contributi degli autori Beatrice Buscaroli, Mario Fanti, Paola
Foschi, Rosaria Greco Grassilli, Guido Lenzi, Carlo Monzani, Stefano Quarenghi, Daniela Sinigalliesi, con
prefazione del cavaliere del lavoro Mario Bandiera, artefice del salvataggio e della rinascita dell’albergo alla
fine degli anni ’70, quando la progettata riconversione ad usi abitativi e commerciali dell’antico edificio mise a
rischio il futuro dell’albergo: <Se fin dall’inizio degli anni ’80 abbiamo creduto ostinatamente in una sua
rinascita attraverso pazienti e lunghi lavori di restauro e di ricostituzione del patrimonio degli arredi – sottolinea
Bandiera – oggi siamo pienamente appagati di constatare che questo monumento dell’ospitalità bolognese
ha ripreso il posto che gli spetta, non solo nel panorama alberghiero cittadino, ma anche in quello nazionale e
Omnia Factory
Omnia Relations
Omnia Lab
Via Casoni, 25
Ai Casoni Fumanti di Mezzolara di Budrio
40054 Bologna
t. +39 051 6939166 – t./f. +39 051 6939037
www.omniarelations.com
[email protected]
Via Santa Maria Maggiore 2/2A
40121 Bologna
t. +39 051 261449
internazionale. Il “vecchio” Baglioni non costituisce un’espressione cristallizzata della città ma una delle sue
incarnazioni più vive e ne riflette l’anima più schietta>.
Particolarmente significativo sarà il taglio del nastro di “Celebrities since 1912”, un racconto per “sguardi” di
grande fascino selezionati da Eli Sassoli de Bianchi, che attraverso un compendio d’immagini di volti famosi
narra la storia dell’hotel e la sua memoria visiva. Qui hanno lasciato il cuore Ava Gardner, Frank Sinatra, Clark
Gable, la principessa Diana, Luciano Pavarotti, William Holden; hanno scaldato l’anima dei fan Sting e Paul
McCartney, ospiti anche Margherita di Savoia, i futuristi Marinetti e Boccioni, le Spice Girls, Elton John, Bruce
Springsteen, Liza Minelli, Anna Magnani e Alida Valli, Jean Paul Sartre, Rita Levi Montalcini e Woody Allen, oltre
a capitani d’industria, aristocratici, politici ed eccellenze culturali.
<È bello pensare che il passaggio di tanti volti lasci dietro di sé un’energia – dice Eli Sassoli de’ Bianchi,
curatrice del progetto espositivo - proprio come in una casa. La vita di un grande albergo di prestigio è fatta di
incontri, attimi della vita di ogni ospite in transito che vi trova la propria dimora per qualche tempo>. Così la
curatrice racconta la selezione delle 12 immagini a parete esposte nell’atmosfera del Lounge Café, e una
ventina incorniciate sopra a un pianoforte, che saranno allestite proprio come nell’ambiente familiare di una
casa, seguendo <uno sviluppo cronologico, dal bianco e nero al colore, rappresentando così momenti che
vanno dal dopoguerra alla cultura pop degli anni ottanta per proiettare il vissuto delle tradizioni e la storia del
territorio nella contemporaneità>.
Dopo la preview a inviti del 12 dicembre, il progetto espositivo con le foto dell’Archivio Fotografico della
Fondazione Cineteca di Bologna, Archivio Fotografico Paolo Ferrari, Archivio – Walter Breveglieri e Archivio
Fotografico Studio Fotografico Lodo & Lodi sarà aperto alla città a partire dal 13 dicembre nelle sale del Grand
Hotel Majestic “già Baglioni”.
Durante l’evento, gli invitati potranno rivivere le atmosfere d’antan visitando le camere che hanno ospitato
personalità e storie uniche nella magnificenza dei drappi, del mobilio, dei marmi e dei dipinti originali del XVIII
secolo. Ma soprattutto, al piano nobile del Grand Hotel Majestic già Baglioni, una delle sale affrescate di
maggior pregio e interesse storico artistico: il Camerino di Europa, con grande probabilità la prima
commissione di rilievo affidata ai fratelli Agostino e Annibale Carracci.
Il menu
Per festeggiare il primo secolo di vita del Grand Hotel Majestic “già Baglioni” non potrà mancare l’alta cucina.
A firmare i 12 piatti che saranno serviti al cocktail, lo chef del ristorante i Carracci Giacomo Galeazzi, che per
l’occasione ha scelto o rivisitato i menu prediletti dei grandi personaggi immortalati nella mostra fotografica.
Saranno servite lasagne verdi in onore di Lady D, che ha gustato il piatto della tradizione bolognese durante il
suo soggiorno in albergo. Poi, bignè farciti con spuma di mortadella e tartufo scorzone come piacevano a
Pavarotti, i fagottini di bresaola alla robiola con funghi crudi e noci per celebrare Ava Gardner, i gamberi in
pastella profumata allo zenzero per Clark Gable; al mito di Frank Sinatra sono abbinati piccoli blinis con
salmone affumicato e caviale, sapori che The voice apprezzava particolarmente. Olive all’ascolana per
William Holden, il flan di parmigiano per il vegetariano Sting, un cremoso di cioccolato per Elton John e
panzerotti farciti di pomodoro e mozzarella come amava Sophia Loren. A Paul McCartney, vegetarianovegano, pomodoro piccadilly con crema di avocado e pinoli tostati. Gli altri gustosi piatti a rappresentare gli
ospiti più famosi sono crema di squacquerone con fichi secchi caramellati e pinoli tostati, paté di zucca e porri
con crema di taleggio e ciccioli croccanti, piccoli blinis con tonno affumicato, avocado e lime, bignè farciti
con crema di carciofi e prosciutto crudo di Parma, prugne arrostite al bacon, filetti di pollo in pastella con
sesamo nero, riso mantecato ai funghi porcini e burro alle erbe e come dolci cup cake con creme colorate,
mousse di mascarpone con amarene in sciroppo e mandorle tostate e panna cotta alla yogurt con gelatina di
lampone.
Come drink di benvenuto, gli ospiti potranno apprezzare un Trento DOCbrut millesimato 2008 di Frescobaldi e il
famoso cocktail Roberta, che grazie alla fantasia e maestria del barman Pietro Cuccoli vinse l’ICC
(International Cocktail Competition) a Saint Vincent il 15 novembre 1963 in una sfida tra 190 barmen da 18
paesi del mondo. Una formula che non si è perduta nel tempo e che continua ad essere un punto di
Omnia Factory
Omnia Relations
Omnia Lab
Via Casoni, 25
Ai Casoni Fumanti di Mezzolara di Budrio
40054 Bologna
t. +39 051 6939166 – t./f. +39 051 6939037
www.omniarelations.com
[email protected]
Via Santa Maria Maggiore 2/2A
40121 Bologna
t. +39 051 261449
riferimento per chi aspira a diventare un maestro dello shaker: 1/3 di vodka Smirnoff, 1/3 di vermuth Cinzano
dry, 1/3 di Cherry Hering, 2 gocce di Campari, 2 gocce di crema di banana con una decorazione di buccia di
arancia. La storia dell’attribuzione del nome è curiosa quanto casuale: doveva chiamarsi “boom”, ma il nome,
si scoprì, era già stato utilizzato, così il barman decise per Roberta perché alla radio stavano trasmettendo
“Roberta” di Peppino di Capri.
Durante il cocktail saranno serviti i vini della cantina Umberto Cesari: il bianco Moma
Sangiovese Riserva Laurento 2009.
2011, e il rosso
<Sono orgoglioso di cucinare per questa magnifica serata – dice lo chef Giacomo Galeazzi - è stato divertente
ripercorrere la storia di questi personaggi e dei loro gusti. Tra l’altro ho già servito alcuni di loro: ricordo una
spaghettata di quattro chili della crew di Paul McCartney, la pasta e fagioli che mi ha chiesto espressamente
Roberto Benigni e le tagliatelle che Jennifer Lopez voleva a tutti i costi>.
Con 250 etichette e una location particolarmente suggestiva, il ristorante I Carracci si ispira agli affreschi “Le
quattro stagioni” anche per i menu che propone, garantendo una cucina di prodotti freschi e di stagione.
Grande attenzione alla tradizione per la proposta di piatti tipici, come la preparazione del ragù: <Seguiamo la
ricetta depositata alla Camera di commercio – spiega Galeazzo - è importante fare conoscere i piatti che
hanno reso famosa la cucina di Bologna in tutto il mondo>.
Ma, oltre ai piatti della tradizione, il ristorante, aperto al pubblico, propone anche ricette di grande creatività.
Un locale sempre vivo, da sempre punto di raccolta per i bolognesi che amano un contesto di assoluto fascino
e una cucina di altissimo livello.
Lo chef Giacomo Galeazzo - Nato in provincia di Ancona, Giacomo Galeazzo, dopo gli studi alberghieri,
prosegue il suo percorso formativo presso importanti ristoranti quali: Parizzi di Parma, Tivoli di Cortina, Lido di
Cesenatico dove rimane per 4 anni diventando il braccio destro di Vincenzo Cammerucci. Successivamente è
stato chef di ristoranti quali: L’Idroscalo di Milano Marittima, la Compagnia degli Aromi e dei Sapori in Costa
Smeralda, La Locanda Rocco di Sirolo fino all’incarico di executive chef del ristorante P Food and Wine della
regione Piemonte in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006. Dopo essersi trasferito a Bologna, gestisce la
cucina del Cristy di Anzola Emilia per 2 anni e dal gennaio 2011 è chef executive presso il Grand Hotel Majestic
“già Baglioni”.
La playlist del 12.12.2012
Se il cibo sa raccontare storie, allo stesso modo la musica. Il noto pianista Teo Ciavarella interpreterà le epoche
e le tendenze delle generazioni che hanno scandito il ritmo di una città in continua evoluzione con 12 brani
celebri. <Un grande onore per me partecipare ai festeggiamenti dell'anniversario di questo hotel ricco di storia
e di prestigio, fiore all'occhiello per la città di Bologna – racconta Teo Ciavarella - Associare alle foto dei
personaggi celebri che vi hanno soggiornato canzoni che li rappresentano è una bellissima idea e il mio
pianoforte contribuirà a far rivivere il mito di queste melodie immortali>.
La suggestiva playlist proporrà Caruso per la splendida immagine di Pavarotti e Lady D, poi Summertime per
Clark Gable, la divertente Funiculì funiculà per Sophia Loren, Over The rainbow per William Holden; di grande
eleganza Night and day per celebrare Frank Sinatra e Ava Gardner, mentre scalderanno i cuori i classici Let it
be e Yesterday di Paul McCartney. Intima e di grande effetto la Fragile di Sting, mentre commuoverà Candle
in the wind di Elton John, che l’artista inglese dedicò a Lady D.
Ma la serata promette anche tanta energia con l’esplosiva Born in the Usa di Bruce Springsteen, New York New
York di Liza Minelli, Wannabe delle Spice Girls, Livin la vida loca di Ricky Martin, Let’s get loud di Gloria Esteban,
Hero di Ricky Iglesias, Hallelujah di John Bon Jovi, Mas alla di Jennifer Lopez, You are so beatiful di Joe Cocker,
My heart will go on di Celine Dion, Without you di Maria Carey e l’intramontabile We are the world di Lionel
Richie.
Il maestro Teo Ciavarella - Teo Ciavarella Insegna pianoforte jazz, arrangiamento e composizione presso il
Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara. Ha collaborato e registrato con importanti personaggi quali:
Lucio Dalla, Paolo Conte, Gerry Mulligan, Renzo Arbore, Pupi Avati, Gianni Morandi, Vinicio Capossela, Enrico
Bertolino, Paolo Rossi e Antonio Albanese. Dirige dal 2001 l'Orchestra jazz dell'Università di Bologna.
Omnia Factory
Omnia Relations
Omnia Lab
Via Casoni, 25
Ai Casoni Fumanti di Mezzolara di Budrio
40054 Bologna
t. +39 051 6939166 – t./f. +39 051 6939037
www.omniarelations.com
[email protected]
Via Santa Maria Maggiore 2/2A
40121 Bologna
t. +39 051 261449
I ricordi degli ex dipendenti
Tra il trionfo dei ricordi della mondanità passata e presente, il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” ha preparato
un grande riconoscimento a protagonisti meno noti ma non meno importanti della storia centenaria
dell’albergo: i dipendenti di lunga data, archivi viventi delle emozioni e dei sussurri che hanno echeggiato per
l’hotel. A loro, testimoni impagabili, la direzione consegnerà un attestato e la possibilità di narrare in prima
persona le memorie di tanti anni nel cuore pulsante della città.
<Si viveva un’atmosfera da belle époque, c’erano personaggi di altissimo livello: molti si fermavano al Baglioni
per poi andare a comprare una Ferrari a Maranello>. Nel 1954 Benito Ventura era ascensorista: <Noi ragazzi
riuscivamo ad avere un rapporto abbastanza confidenziale con gli attori italiani, mentre con i grandi divi
internazionali era un’altra cosa. Ricordo William Holden e Cole Porter, ma il più eccentrico forse era Memo
Benassi: aveva un cagnolino e ogni tanto ci chiamava per fargli fare un giro. Erano tempi diversi, gli ospiti
arrivavano con i camerieri al seguito>.
Nel 1956 Piero Gianquitto ricorda il carattere <scorbutico> di Giovanni Spadolini: <Cambiava atteggiamento
quando arrivava la mamma, ricordo che una sera rientrava dal Resto del Carlino e lo accompagnai in
camera: mi sorprese con una mancia di 1.000 lire. Erano anni in cui tutti i leader politici passavano spesso: qui ci
sono stati Segni, Pertini Saragat>.
Vivissimo per tutti il ricordo dei fan con il naso schiacciato sulla porta: <Era il 1958 – racconta Mario Sappa,
portiere turnante di allora – e c’erano i Platters, a quei tempi era in voga la famosissima Only you. I fan erano
già andati via, i cantanti arrivarono verso le due di notte e avevano fame. Gli presi qualche panino da Nello,
era l’unico posto ancora aperto. Aspetto ancora il rimborso di quei panini…>.
Capita solo in posti speciali che si creino delle mini-comunità dove nascono amicizie e matrimoni, ma anche
serate improvvisate: <Quando lavoravo qui, nel 1959 – spiega Gianni Eibestein – c’era il portiere Antolini che
era un maestro nel raccontare le barzellette. Quando arrivava D’Apporto tutti si riunivano per ascoltarli, a volte
venivamo per goderci lo spettacolo anche quando non dovevamo lavorare. Una volta la figura del portiere
era quella più importante di un albergo: era il biglietto da visita di un hotel, riusciva sempre a soddisfare le
esigenze degli ospiti, trovava il biglietto per una “prima”, organizzava spostamenti, era il punto di riferimento e,
insieme al barman, il confidente di tutti>. Una Bologna diversa, sottolineata con nostalgia: <C’era sempre
gente per strada, voglia di divertirsi, nessuno voleva mai andare a letto>.
Alfonso Iovine veniva dalle esperienze alberghiere in Svizzera, parlava correttamente più lingue e ricorda i
“favolosi anni ‘60” alla bolognese: <Quando arrivarono i Rolling Stones c’erano ragazzine che entravano di
nascosto dappertutto. Dovevamo correrle dietro per l’albergo e da questo punto di vista i tempi non sono
cambiati. Tra i personaggi che venivano qui ricordo l’attore Tino Boazzelli: rientrava sempre a tarda notte e la
mattina voleva dormire. Alloggiava al primo piano e ogni tanto usciva in vestaglia e urlava come un matto a
tutti di fare silenzio. Il Baglioni rappresentava una grande famiglia, ricordo che dovetti anticipare il mio
matrimonio perché il giorno stabilito era il periodo delle fiere. Certi sacrifici si facevano volentieri, anche perché
avere il “Certificato dell’hotel” nel curriculum apriva tutte le porte del settore alberghiero>.
Donato Flesca ne ha viste <di tutti i colori> nei tanti anni trascorsi in albergo: <C’era una Rolls Royce
parcheggiata fuori dall’albergo, a me scappò detto a un passante che c’era Gina Lollobrigida. Nel giro di
pochi minuti in via Indipendenza non si passava più. Ero un po’ teso e quando mi accorsi che l’ospite non era
Gina Lollobrigida mi nascosi. Se penso a tutte quelle perone fuori dall’albergo ad aspettarla… Ricordo anche i
primi anni dei frigo-bar: Joe Frazier aveva finito tutto e venne a chiedere di riempirgli il frigo-bar, ma non aveva
capito che non era gratis…>. Personaggi di ogni tipo, non solo quelli famosi riconosciuti da tutti: <Un cliente
prende la 101, esce dicendo che deve fare delle spese e se possiamo anticipare il pagamento. Ai tempi era
una prassi comune. I pacchi arrivano, erano delle migliori boutique di Bologna. Passano i giorni, il portiere
comincia ad avere qualche dubbio, io vado a controllare e vedo che le valigie ci sono ancora. Altri giorni e
controllo di nuovo: del cliente non c’è traccia e le valigie sono tutte piene di carte di giornali>.
<Quando andò via salutò tutti, era sempre carina e disponibile>. Parla di Lady D, Francesca Quadrelli,
centralinista dall’86 al 2005: <La mia forza era non avere timore reverenziale verso nessuno: l’unica persona
Omnia Factory
Omnia Relations
Omnia Lab
Via Casoni, 25
Ai Casoni Fumanti di Mezzolara di Budrio
40054 Bologna
t. +39 051 6939166 – t./f. +39 051 6939037
www.omniarelations.com
[email protected]
Via Santa Maria Maggiore 2/2A
40121 Bologna
t. +39 051 261449
che mi fece impazzire era Liza Minelli. Si era rotta una gamba e mi chiamava per qualsiasi cosa. Il problema è
che chiamava e voleva solo me. Tra gli ospiti ricordo la delegazione araba nel 1990 per i Mondiali di calcio:
rischiai un richiamo ma volli tenere testa a uno di loro che continuava a offendermi. Alla fine, davanti
all’evidenza dei fatti, mi chiese scusa. Ma quello che non dimenticherò mai è il soggiorno dei Guns n’ Roses:
c’era una folla immensa, noi non potevamo fare entrare nessuno, alla fine la figlia di una mia amica riesce a
intrufolarsi. Appena arriva il gruppo lei inizia a saltare addosso a tutti. In quel momento volevo sparire>. Anche
per lei <il Baglioni è una famiglia, la mia seconda casa, essere qui per il Centenario è un grande motivo di
emozione>.
<Ero governante -racconta Roberta Lessi - e seguivo il lavoro della cameriere: entriamo in una camera
facendo un po’ di confusione. Era buio, pensavamo non ci fosse nessuno, poi con grande imbarazzo ci
accorgemmo che a lamentarsi del nostro rumore era Ray Charles. Ero pietrificata, poi lui mi disse di sedersi
accanto a lui, mi prese per mano e mi chiese di raccontargli i colori della stanza. Mi disse, in italiano, “Per
favore” resta qui>.
Poi i flash della memoria, quando <Sarah Ferguson camminava scalza per le scale>, oppure, ricordano in molti
<la presentazione della Fiat 128 nel 1963 – dice Paolo Stoppa – quando per 8 giorni ci fu un buffet letteralmente
infinito>. Ma anche i capricci e le stravaganza, come quelle di Gino Cervi: <Metteva un abito al mattino, un
altro per pranzo, poi si cambiava per il pomeriggio e infine per la sera. Insieme lui arrivavano 12 bauli>. C’erano
gli abitudinari, come il ministro Preti che <ordinava sempre spaghetti al pomodoro>. Nel ricordo di Valter Ricchi
un giovane e ancora poco noto Luciano Pavarotti: <Facevo servizio ai piani, ogni sera dovevo portare tre
spremute di limone e altrettante di pompelmo e un secchiello di ghiaccio. Rimase qui, era il ’63, per sei mesi.
Solo col passare degli anni capii chi fosse>.
Tra gli eventi, ricorda Alessandro Menzani <la grande fiera della calzatura: durava quattro giorni e tutto il primo
e secondo piano, nel ’62, erano dedicati alle migliori aziende italiane>. Poi gli ospiti famosi, come <Sophia
Loren, che arrivò al Baglioni per la “prima” nazionale di “Nel segno di Venere” al cinema Eliseo>.
Tra gli “eccentrici” lo stilista Emilio Shuberth, che <pretendeva che gli venisse aperta la porta della sua Balilla
bianca accogliendolo con un mazzo di fiori>. Poi le storie che non si possono raccontare, perché il vincolo di
riservatezza non scade, nonostante certi sorrisi di chi racconta lascino spazi limitati all’interpretazione.
Stravagante ma di grande fascino la contessa Tripkovic che <arrivò in attesa del parto della nipote Orsi
Mangelli: rimase sei mesi, arrivò con tutto il seguito e due camion di bauli>.
I grandi eventi, come il lancio dello Sputnik o lo scudetto del Bologna nel 1964, le più forti squadre di calcio con
i tifosi davanti al portone. <Ricordo Jair (giocatore dell’Inter degli anni ’60) che si mangiava sempre due polli
da solo>.
Tra i ricordi, anche le mance: <A volte si riusciva a raddoppiare lo stipendio e quando arrivavano alcune
personalità particolarmente generose erano in molti a mettersi nella loro zona. Una volta 10mila lire facevano
la differenza>.
Si definiscono quelli della “Prima repubblica” e quelli della “Seconda repubblica”, lo spartiacque è la chiusura
del 1978: <L’inaugurazione per la riapertura fu magnifica, migliaia di ospiti, camion frigo che arrivavano. Io ero
maitre e indossavo lo smoking – racconta Luigi Parmeggiani – dovemmo aprire le sale in anticipo perché la
gente spingeva per entrare. Un buffet su tre piani e l’hotel aveva ritrovato l’antico splendore>. Tra i “casi” della
sua esperienza la cantante Skin: <Alloggiava al quinto piano, dove c’è una meravigliosa terrazza e chiese un
servizio per 20 persone. La accontentammo, perché la filosofia era quella che il sorriso rende tanto e costa
niente>.
Sono disponibili per usi editoriali le immagini:
UNO | Clark Gable - Il grande attore Clark Gable sbarca a Bologna nel 1952 e soggiorna al Baglioni (Archivio
Fotowall – Walter Breveglieri; Bologna)
DUE | Ava Gardner Frank Sinatra - Ava Gardner e Frank Sinatra sostano all’albergo nel 1953: per loro si raduna
un bagno di folla in via Indipendenza (Archivio Fotowall – Walter Breveglieri; Bologna)
Omnia Factory
Omnia Relations
Omnia Lab
Via Casoni, 25
Ai Casoni Fumanti di Mezzolara di Budrio
40054 Bologna
t. +39 051 6939166 – t./f. +39 051 6939037
www.omniarelations.com
[email protected]
Via Santa Maria Maggiore 2/2A
40121 Bologna
t. +39 051 261449
DUE bis |Ava Gardner Frank Sinatra - Ava Gardner e Frank Sinatra sostano all’albergo nel 1953: per loro si
raduna un bagno di folla in via Indipendenza (Archivio Fotowall – Walter Breveglieri; Bologna)
TRE | William Holden - William Holden, indimenticabile nei film “Il mucchio selvaggio” e “Il ponte sul fiume
Kwai”, è passato al Baglioni nel 1957 (Archivio Fotowall – Walter Breveglieri; Bologna)
QUATTRO | Sofia Loren - Sofia Loren, alla fine degli anni ’50, alloggia in albergo. È un periodo in cui le principali
stelle del cinema si susseguono nell’hotel di via Indipendenza (Archivio Cineteca di Bologna)
CINQUE | Formula Uno – Nel 1962 l’hotel apre le porte alla scuderia ATS: nelle sale affrescate viene presentato
il modello per la Formula Uno “Tipo 100” (Archivio Fotowall – Walter Breveglieri; Bologna)
SEI | Pavarotti - Negli anni ’70 è ospite dell’albergo Luciano Pavarotti, ancora agli esordi della sua luminosa
carriera: in seguito diventerà uno degli artisti italiani più amati nel mondo (Archivio Fotografico Paolo Ferrari)
SETTE | Sting - Il cantante Sting firma autografi al bar dell’hotel agli inizi degli anni ‘80: le sue canzoni hanno
appassionato generazioni (Archivio Fotografico Paolo Ferrari)
OTTO | Lady Diana - Il 13 settembre 1995 l’amatissima Lady D, moglie del principe Carlo d’Inghilterra, firma
l’Albo d’Oro dell’hotel (Archivio Fotografico Paolo Ferrari)
OTTO bis |Luciano Pavarotti e Lady D, nel 1995, si abbracciano davanti all’hotel (Archivio Fotografico Paolo
Ferrari)
NOVE | Elton John - Negli anni ‘90, a impreziosire la carrellata di personaggi famosi dell’hotel, arriva anche
Elton John, che terrà un indimenticabile concerto a Bologna (Archivio Fotografico Paolo Ferrari)
DIECI | Paul Mc Cartney - Paul Mc Cartney posa con le fan all’interno dell’albergo: siamo negli anni 2000
(Archivio Fotografico Paolo Ferrari)
Foto Hotel:
HOTEL uno | Il Lounge Cafè del Grand Hotel Majestic "già Baglioni"
HOTEL due | La hall del Grand Hotel Majestic "già Baglioni"
HOTEL tre | Il ristorante I Carracci del Grand Hotel Majestic "già Baglioni"
HOTEL quattro | La suite presidenziale del Grand Hotel Majestic "già Baglioni"
UFFICIO STAMPA OMNIA RELATIONS
t. + 39 051 6939166, m. +39 393 3505269, www.omniarelations.com
Media Relations: Chiara Caliceti
[email protected], m. +39 334 6933176
Content editor: Vincenzo Barreca
[email protected], m. +39 347 7311366
Addetto stampa: Giulia Zanotti
[email protected], m. +39 320 2975763
Omnia Factory
Omnia Relations
Omnia Lab
Via Casoni, 25
Ai Casoni Fumanti di Mezzolara di Budrio
40054 Bologna
t. +39 051 6939166 – t./f. +39 051 6939037
www.omniarelations.com
[email protected]
Via Santa Maria Maggiore 2/2A
40121 Bologna
t. +39 051 261449