Regolarizzazione delle scorte di magazzino

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Regolarizzazione delle scorte di magazzino
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3 Aprile 2000
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Martedì 9.10.2001
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Circolari di Aggiornamento
Regolarizzazione
delle scorte di magazzino
L. 488/99 (FINANZIARIA) ART. 7 c. 9-14
L’articolo 7 della Legge finanziaria per il 2000 offre la possibilità ai contribuenti, esercenti attività di impresa, di regolarizzare il
valore delle scorte di magazzino, adeguandolo al reale.
Tale possibilità non rileva ad alcun fine sanzionatorio, ed i valori risultanti dall’adeguamento non potranno essere utilizzati ai fini di
eventuali accertamenti.
Casi sanabili:
1.
2.
Eliminazione di rimanenze per quantità o valori superiori a quelli effettivi;
Aumento del valore delle rimanenze in precedenza omesse.
Costo dell’adeguamento: devono essere pagate imposte, l'IVA e l'imposta sostitutiva del 30% applicate con le seguenti
modalità:
n caso 1 "riduzione" (MAGAZZINO REALE INFERIORE A QUELLO CONTABILE):
n IVA: ammontare della riduzione maggiorato di una percentuale sul valore della stessa, stabilito a seconda
del settore di attività,
n IMPOSTA SOSTITUTIVA: ammontare in percentuale sul valore della riduzione, stabilito a seconda del settore
di attività;
n caso 2 "iscrizione" (MAGAZZINO REALE SUPERIORE A QUELLO CONTABILE):
n IMPOSTA SOSTITUTIVA: maggiore valore dichiarato.
Modalità di pagamento: il versamento delle imposte deve essere effettuato con le stesse modalità delle altre imposte risultanti
dalla dichiarazione dei redditi e ci sono due diverse possibilità di rateazione:
n importo delle due imposte inferiore a lire 10 milioni: due sole rate (scadenze: saldo redditi 99 + 2° acconto 2000)
n importo delle due imposte superiore a lire 10 milioni: primo anno rata da lire 5 milioni e poi ulteriori rate non
inferiori a lire 5 milioni per un massimo di 5 anni.
Esempi numerici:
Caso 1. Un imprenditore esercente attività di vendita al dettaglio di abbigliamento, decide di eliminare valori di magazzino per lire
80 milioni:
coefficiente
Imponibile Iva
Iva 20%
Imponibile
imposta
sostitutiva
Imposta
sostitutiva
Totale costo
1,30 (= 30%)
80+24=104
mln
21 mln
24 mln
7,2 mln
28,2 mln
Caso 2. Un imprenditore esercente attività di dettaglio di alimentari, decide di adeguare il magazzino al suo valore effettivo,
iscrivendo in bilancio un maggior valore per rimanenze pari a lire 35 milioni.
Nel questo caso di aumento del valore non entra in gioco il coefficiente di moltiplicazione, si calcola la sola imposta sostitutiva sul
maggior valore iscritto:
imponibile imposta sostitutiva
Imposta sostitutiva
Totale costo
35 mln
10,5 mln
10,5 mln
Conclusioni: questa operazione di regolarizzazione soprattutto nella ipotesi che si riscontra con maggior frequenza,
l’adeguamento cioè delle rimanenze "gonfiate" negli anni precedenti per evitare di presentarsi al Fisco con risultati reddituali in
perdita, dovrebbe avere come beneficio immediato il riequilibrio dell’indice di rotazione calcolato all’interno degli Studi di settore.
Con l’operazione sopra descritta è possibile quindi ottenere dei risultati coerenti per la dichiarazione dei redditi dell’anno 1999 e
degli anni a venire.
Per ulteriori informazioni e ragguagli per i singoli casi specifici, lo studio è a disposizione.
Cordiali Saluti.
Dott. Simona Romagnoli
Dott. Sergio Moretti
23 Marzo 2000
[email protected] - pag. 1