Mercati Flash - Intesa Sanpaolo
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Mercati Flash - Intesa Sanpaolo
Mercati Flash Dati macroeconomici Ora Paese Dato 07:30 FRA PIL t/t finale 08:00 GER Prezzi import a/a 08:45 FRA Spese per consumi m/m 09:00 SPA IPCA a/a prelim. 10:00 ITA PPI m/m 10:00 ITA PPI a/a 11:00 EUR Indice di fiducia economica 11:00 EUR Fiducia industria 11:00 EUR Fiducia servizi 11:00 EUR Fiducia consumatori finale 14:00 GER CPI (Lander) m/m prelim. 14:00 GER CPI (Lander) a/a prelim. 14:00 GER IPCA m/m prelim. 14:00 GER IPCA a/a prelim. 24 maggio 30 agosto 2015 2016 * * ** ** ** * ** * Periodo Precedente T1 0.5 apr -5.9 apr 1.1 (0.2) mag -1.2 apr 0.2 apr -3.4 mag 103.9 mag -3.7 mag 11.5 mag -9.3 mag -0.4 mag -0.1 mag -0.5 mag -0.3 Consenso % 0.5 % -6.2 % 0.1 % -1.1 % % 104.5 -3.5 11.0 -7.0 % 0.3 % 0.1 % 0.3 % -0.1 Intesa Sanpaolo 0.6 -6.6 -0.1 -1.2 104.3 -3.5 11.2 -7.0 0.2 0.0 0.2 -0.1 o Macroeconomic and Fixed Income Research Luca Mezzomo Responsabile Giovanna Mossetti Economista - USA e Giappone Anna Maria Grimaldi Economista - Area Euro Guido Valerio Ceoloni Economista - Area Euro Es em (**) molto importante; (*) importante Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo pi * Evento Mercati chiusi per festività Discorso di Bullard (Fed) Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche (**) molto importante; (*) importante; nella colonna “precedente” in parentesi il dato antecedente la revisione; √ dato pubblicato. Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Eventi Ora Paese -USA 02:35 USA Nota giornaliera Da seguire: Francia. La spesa per consumi è calata in aprile di -0,1% m/m dopo un dato di marzo rivisto ampiamente al rialzo da +0,2 a +1,1% m/m. Francia. Marginale revisione al rialzo per la crescita del PIL del 2016.T1, che passa da +0,5 a +0,6% t/t. Germania. La stima preliminare potrebbe mostrare una risalita dei prezzi al consumo a maggio a +0,2% m/m da -0,4% m/m sull’indice nazionale a da -0,5% m/m su quello armonizzato, principalmente per effetto del rincaro dei prezzi dell’energia. L’inflazione risalirebbe quindi di un decimo a zero da -0,1% sulla misura nazionale e a -0,1% da -0,2% su quella armonizzata. L’inflazione tedesca dovrebbe gradualmente ritornare all’1,0% a fine 2016. Area euro. L’indice di fiducia economica della Commissione Europea è atteso migliorare a maggio a 104,3 da 103,9, in risalita rispetto al livello del primo trimestre (103,9) e comunque al di sopra della media di lungo termine. Lo spaccato settoriale dovrebbe mostrare un miglioramento nel manifatturiero a -3,5 da -3,7, mentre i servizi potrebbero correggere a 11,2 da 11,5. La seconda lettura della fiducia dei consumatori dovrebbe vedere l’indice confermato a -7,0 da -9,3 di aprile. Spagna. La stima preliminare dovrebbe mostrare l’inflazione in rallentamento di un decimo a -1,2% da -1,1% sull’indice nazionale e a -1,3% da -1,2% su quello armonizzato. Sul mese, i prezzi dovrebbero essere saliti di 0,3% m/m su entrambi gli indici da 0,7% m/m sulla misura nazionale e da 0,5% m/m su quella armonizzata in parte su spinta della componente energia. Stati Uniti. Mercati chiusi per festività (Memorial Day). I market mover della settimana Nell’Eurozona, il focus sarà sulla riunione della BCE, ma più per l’aggiornamento delle proiezioni che per possibili novità sul fronte delle misure di politica monetaria, che sono da escludere. Tra i numerosi dati in calendario, le stime flash dovrebbero mostrare una generalizzata risalita I dati del presente documento sono aggiornati al 30.05.2016 Vedere l'Appendice per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni Aste titoli di stato Italia BTP 0.45% 06/21 BTP 1.6% 06/26 CCTeu 07/23 Francia BTF 12 sett. BTF 21 sett. BTF 51 sett. 2 - 2.5 2.5 - 3 1.5 - 2 2.9 - 3.3 0.9 - 1.3 1.0 - 1.4 Note: Area euro in miliardi di euro e USA in miliardi di dollari Fonte: Dipartimenti dei Tesori nazionali e previsioni Intesa Sanpaolo Mercati Flash 30 maggio 2016 dell’inflazione nell’Eurozona (a -0,1%), in Germania (a -0,1%) e in Italia (a zero), ma un rallentamento di un decimo in Francia (a -0,2%) e in Spagna (a -1,3%). Sul fronte dei consumi, le vendite al dettaglio tedesche sono attese rimbalzare ad aprile (+0,9% m/m), in Francia invece dovrebbero registrare una nuova lieve espansione (+0,2% m/m). Sul fronte del mercato del lavoro, ad aprile la disoccupazione dovrebbe essere rimasta stabile al 10,2% nell’Eurozona e all’11,4% in Italia, mentre il dato di maggio in Germania dovrebbe confermare il livello ancora fermo al minimo storico di 6,2%. Infine, le stime finali dei PMI Eurozona e l’indice di fiducia economica della Commissione chiuderanno la tornata di maggio delle indagini di clima segnalando che il morale rimane orientato positivamente. pi Ieri sui mercati o La settimana ha molti dati importanti negli Stati Uniti. Il mercato del lavoro dovrebbe essere in ulteriore rafforzamento a maggio, con occupati in rialzo (se pure moderato da uno sciopero nel settore della comunicazione), tasso di disoccupazione stabile a 5%, aumento solido delle ore lavorate e dello 0,2% m/m dei salari. Sempre a maggio, l’ISM manifatturiero dovrebbe essere poco variato, marginalmente al di sopra di 50, mentre la fiducia dei consumatori dovrebbe registrare un ampio miglioramento. Per aprile, la spesa e il reddito personale dovrebbero essere in solido rialzo, il deflatore core dovrebbe registrare una variazione vicina allo 0,15% m/m. La spesa in costruzioni di aprile è attesa in ampio aumento. Es em I commenti del presidente della Fed (v. sotto) non hanno certo sconvolto i mercati, che ormai scontavano con buona probabilità un rialzo dei tassi entro luglio. Comunque, il dollaro ne ha tratto impulso per segnare il massimo del mese come cambio effettivo, pur restando ben sotto i livelli di gennaio e febbraio. L’euro è calato a 1,1114, e nella notte ha segnato un minimo infragiornaliero a 1,1096. Dollaro in rafforzamento anche contro yen, scambiato in area 111, e contro sterlina. La curva UST ha visto rendimenti soltanto in modesto aumento: 2pb sulla scadenza decennale che diventano 4pb sulle scadenze corte. Positiva la chiusura dei mercati azionari. Il Tesoro ha collocato 6 miliardi di BOT semestrali a un rendimento di -0,26%, con domanda 1,62x l’offerta. Petrolio (Brent Crude future) in flessione a 49,32 dollari, con ulteriore piccolo cedimento questa mattina a 49,09 dollari. Stati Uniti. La voce di Janet Yellen si è aggiunta a quella di quasi tutto il FOMC: anche il presidente indica che un rialzo dei tassi è in arrivo presto, fra giugno e luglio. Yellen infatti ha affermato che è appropriato "alzare gradualmente e cautamente i tassi di interesse (...) e probabilmente nei prossimi mesi una mossa in tal senso sarebbe appropriata". Yellen ha detto che "l'economia continua a migliorare", con una valutazione positiva della crescita dopo la debolezza di inizio anno, e che "l'inflazione si muoverà nel prossimo paio d'anni verso l'obiettivo del 2%". Il presidente della Fed quindi ritiene che le condizioni per un nuovo rialzo dei tassi siano soddisfatte. Le indicazioni che Yellen ha dato il 27/5 non sono una sorpresa: ormai praticamente tutti i partecipanti al FOMC, dai falchi alle colombe, si sono espressi in modo favorevole a un rialzo fra maggio e giugno, pur lasciando aperta la scelta fra le due riunioni. I dati di maggio in pubblicazione questa settimana saranno rilevanti (mercato del lavoro, ISM manifatturiero e non manifatturiero, vendite di autoveicoli), ma non sufficienti a determinare, da soli, se il rialzo avverrà a giugno o a luglio. Infatti ci sono alcuni ostacoli per un rialzo a giugno: il referendum inglese (citato da diversi partecipanti al FOMC, anche se non da tutti, come possibile rischio), la debolezza degli investimenti non residenziali, ancora evidente dai dati degli ordini di beni capitali (che potrebbe rendere opportuno avere un altro mese di dati), e la possibilità che in maggio l’occupazione sia stata influenzata negativamente dagli effetti transitori dello sciopero di Verizon. D'altra parte, a giugno gli strumenti della comunicazione sono maggiori e renderebbero più trasparente il messaggio della Fed. Dati straordinariamente e omogeneamente solidi sarebbero un elemento forte a favore di una mossa a giugno, dati "medi" (ipotesi più probabile) Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 2 Mercati M Flash h 30 maggio 2016 la asciano aperte le opzioni di giugno e lugliio. Il fattore " comunicazione e" è solo marginalmente fa avorevole a un rialzo a giugn no: infatti a giu ugno comunqu ue il FOMC po otrebbe preparrare il rialzo di luglio, reintroducendo la valutazione esplicita dei rischi e dand do un messag ggio chiaro mpa e il grafico o a punti. A no ostro avviso, a meno di dati molto forti, atttraverso la conferenza stam la a probabilità d di un rialzo a luglio (con un n mese di datti in più) è ma arginalmente più elevata risspetto a quellaa di una mossaa a giugno, se i rialzi attesi n nel 2016 sono solo due. In ca aso ci fosse un notevole sspostamento della d mediana a dei rialzi aattesi verso 3 mosse, allo ora giugno diventerebbe dominante. Perr ora i giochi sono aperti, ma il mercato o deve ancora adattare i prezzi alla previssione della Fed d di almeno un n altro rialzo do opo quello pro obabile in estatte. o Sttati Uniti. La fid ducia dei conssumatori rilevatta dall’Univ. off Michigan a Maggio M (finale) corregge a 94 4,7 da 95,8 d della stima preeliminare. Il livello dell’indicee rimane comu unque molto elevato e (sui massimi m da giu ugno 2015). Le L condizioni correnti sono o in miglioram mento rispetto alla stima preliminare (10 09,9 da 108,6) e toccano il massimo da gennaio 200 07, mentre le aspettative co orreggono a 8 84,9 da 87,5. Le aspettative e di inflazione a 1 anno calano a 2,4% (minimo ( da se ettembre 2010 0), quelle a 5-10 5 anni si riportano a 2 2,5%, sul live ello di aprile. L’indagine co omplessivamen nte è positiva per le indica azioni solide rriguardo alle prospettive p de ei consumi, an nche se il calo delle aspettattive di inflazion ne mantiene q qualche rischio per il sentiero o futuro dei prezzi. Es em pi Sttati Uniti. La sseconda stima del PIL del 1°° trimestre mo ostra una cresccita di 0,8% t/t t ann., da 0,,5% t/t ann. d della stima advvance. La revisione è dovutaa a contributi meno m negativi di scorte e ca anale estero ((-0,2 pp ciascuno, da -0,3 pp) e a una crescita più solida degli investimenti re esidenziali (+17 7,1% t/t ann. da 14,8% t///t ann. Gli invvestimenti fissi non residenziali restano am mpiamente neegativi (-6,2% t/t ann. da -5,9%). I dati so ono relativame ente poco rilevanti poiché ci sono già info ormazioni possitive per il 2°° trimestre pe r consumi, canale estero, in nvestimenti esidenziali di ap prile. La stima GDP Nowcasting dell’Atlantta Fed vede una crescita del PIL P di 2,9% re t//t ann. nel 2° trimestre (nosttra prev. 2,8% % t/t ann.). Di maggiore rilie evo invece son no le nuove in nformazioni pu ubblicate riguaardo ai profitti delle impresee e al reddito. Il reddito intterno lordo au umenta di 2,2% t/t ann., a un u ritmo netta amente superio ore rispetto alla variazione del prodotto in nterno lordo: d dai dati del red ddito emerge una netta acccelerazione del reddito dispo onibile reale (+ +4% t/t ann.) e un aumento o del tasso di risparmio a 5 5,7% da 5,2% % della stima precedente. p Queste Q indicazio oni fanno prevvedere revision ni verso l’alto del PIL alla pro ossima stima. Per quanto rig guarda i profittti, si registra una u variazione trimestrale possitiva modesta (+0,3% t/t an nn.), con un ca alo tendenziale di -5,7% a//a (in migliora amento da -1 1,5% a/a di fine f 2015); la variazione trrimestrale dei p profitti al netto o del settore finanziario è an nche più positiva, a +4% t/t ann. I dati co onfermano che gli effetti deell’apprezzame ento del dollarro, che avevan no affossato gli utili delle im mprese nel 20 015, sono in via v di eliminazzione. Il depreezzamento del cambio da inizio anno do ovrebbe contriibuire a stabilizzzare la variazione annua deg gli utili entro breve. b Crescita C del PIL e contributi Fo onte: Thomson Reuters Datastream In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche Redd dito e prodotto o interno lordo o: divergenza Fonte: Thomson Reuters Datastream D 3 Mercati M Flash h 30 maggio 2016 Frrancia. L’indicee di fiducia delle famiglie elaborato dall’INSSEE è salito a maggio m contro o le attese a 98 8 da 94, stabilendo un masssimo da ottobre 2007. Il detttaglio è diffussamente positivo, con un maggiore m ottim mismo sullo staato delle finanzze future, un giudizio meno o pessimista su ul tenore di vita attuale e u un miglioramen nto per quello o atteso in futturo. Aumenta a anche la propensione a nuovi acquisti, mentre riman ne limitato il timore di un aaumento dei prezzi p nel brevve termine. In nfine, crollano i timori sul livvello percepito della disoccup pazione, con ili sotto-indice che tocca i minimi m da giugn no 2008. L’ind dagine di magg gio è decisameente positiva e suggerisce che e i consumi ne ei prossimi meesi dovrebbero rimanere tonicci e sostenere la crescita per l’anno in corso o. o Fo onte: Thomson Reuters Datastream Le attesse sulla disoccu upazione miglio orano Fonte: Thom mson Reuters Datastream pi Francia F – fiducia a delle famiglie e Es em Ita alia. L’indice ccomplessivo di fiducia delle imprese IESI è salito da 102,,7 a 103,4, inn nalzando la media m del secon ndo trimestre a 103,05 (1,4 punti sopra qu uella del 2015 T1). L’aumentto dello IESI co ontrasta però con dinamichee settoriali tuttte di segno op pposto: la fiduccia cala nella manifattura m da a 102,7 a 10 02,1, nei servizi da 107,4 a 107,9, nel ccommercio da a 101,9 a 100 0,9 e nelle co ostruzioni da 1 121,2 a 120,4. L’anomalia è giustificata daa Istat con l’ap pproccio di aggregazione ora in uso. Traa le imprese manifatturiere, il giudizio ssul livello degli ordini è ultteriormente eggiorato in m maggio, toccan ndo il minimo da inizio ann o a -15. Responsabili del ca alo sono gli pe ordinativi esteri,, più che quellli domestici. L’unico aggregaato che non re egistra un pegg gioramento è quello dei ben ni strumentali, dove però il deterioramento o era già avven nuto nel primo trimestre e questo mese so ono calate le attese a di produ uzione. Questee ultime sono stabili e positive, invece, pe er beni di con nsumo e beni intermedi. La flessione deell’indice di fid ducia per la manifattura m ra afforza il timorre (ispirato dal contrasto fra il calo del PMI per l’Eurozona a fronte di aumenti per Germania G e Fran ncia) che il PM MI manifatturierro dell’Italia rissulterà debole in maggio. Nelle costruzio oni, il calo dell’indice d di fiducia risultaa dal peggio oramento nel comparto ell’ingegneria civile e dei lavvori specializzati, solo in partte compensato o dal miglioram mento nella de co ostruzione di edifici. Per quest’ultima, riteniamo ch e la situazion ne fondamentale sia in miglioramento. m Anche A nei serviizi di mercato si sono riscon ntrate dinamicche per compa arto divergenti: il calo ha rig guardato esclu usivamente i servizi s turistici, eccezionalm ente volatili negli n ultimi me esi, mentre so ono saliti gli in ndici per trasp porto e magazzzinaggio, com municazioni e informazione, servizi alle im mprese. Servizzi e costruzio oni mostrano tendenze m mediamente più positive rispetto alla manifattura m nel passaggio fra il primo e il se econdo trimesttre. Nel commercio al dettaglio, a un giudizio invariato sullee vendite corrrenti si contrappone una va alutazione men no positiva sulle vendite futu ure, in particolaare nella grand de distribuzione e. L’’andamento dell’indice geneerale di fiducia a delle impresse è coerente con una crescita del PIL so ostanzialmentee invariata nel secondo trimestre, anche sse la dinamica a settoriale (in particolare pe er la manifatttura), mostraa un andame ento un po’ meno confortante – e sicuramente in ncompatibile ccon qualsiasi attesa a di accelerazione dellaa ripresa nel breve b termine. Cautela è an nche consigliata dall’andamento negativo o della produz ione industriale nel bimestre febbraiomarzo, m che lasccia al secondo trimestre un trascinamento negativo di -0 0,3% e, in gen nerale, dalla de ebole dinamicaa degli ordinattivi e dei flussi commerciali itaaliani negli ultimi mesi. In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche 4 Mercati Flash 30 maggio 2016 Italia. In calo la fiducia dei consumatori, passata da 114,1 a 112,7. In questo caso, il deterioramento riguarda il giudizio sull’economia in generale, nettamente peggiorato in maggio, ma non quello sulla situazione personale, che migliora da 104,8 a 105,4. Scadenza Rend. Var (pb) 2 anni 0.75 15-gen-18 -0.06 -0.7 3 anni 0.10 15-apr-19 0.07 1.2 10-5 anni bp Var (pb) +0.00 36 +0.9 BUND 164.00 -0.03 115 -1.0 BOBL 131.43 -0.01 0.65 01-nov-20 0.30 0.2 10-2 anni 151 -0.1 SCHATZ 111.85 +0.01 1.60 01-giu-26 1.45 -0.8 30-10 anni 110 +0.3 LONG GILT 121.11 -0.14 30 anni 3.25 01-set-46 2.55 -0.5 30-5 anni 225 -0.7 T-BOND 129.80 -0.09 2 anni 0.50 23-feb-18 -0.51 0.1 5-2 anni -1 +0.4 EUR/$ 1.1132 -0.0047 1.00 22-feb-19 -0.52 0.4 10-5 anni 67 -0.5 0.50 15-feb-26 0.14 -0.1 10-2 anni 65 -0.2 30 anni 2.50 15-ago-46 0.86 0.1 30-10 anni 71 +0.2 pi o 5 anni 10 anni Cambi 5 anni EUR/Yen 122.29 -0.0031 $/Yen 109.86 +0.0016 EUR/GBP 0.76 -0.0005 4.00 25-apr-18 -0.44 0.4 5-2 anni 5 -0.2 S&P 500 2099.06 +0.43% 5 anni 1.00 25-mag-19 -0.39 0.2 10-5 anni 87 -0.4 Nasdaq 4933.50 +0.65% 0.48 -0.2 -0.6 Eurostoxx50 3078.48 +0.24% FT MIB 18186.14 -0.17% Nikkei 17068.02 +1.39% VIX 13.12 -0.31 CRB spot 411.44 +0.79 ICE Brent crude 50.06 +0.66 10 anni 30 anni 25-mag-26 25-mag-45 1.44 5 anni 30-10 anni 92 96 +1.0 0.75 30-apr-18 0.91 -0.7 5-2 anni 16 4.3 0.88 15-mag-19 1.06 3.5 10-5 anni 80 -1.4 1.63 15-mag-26 1.86 2.1 10-2 anni 95 2.9 2.50 15-mag-46 2.67 1.0 30-10 anni 81 -1.2 BTP 2 anni 10-2 anni 0.8 OAT USA Italia vs Francia pb Var. pb Var. pb Var. pb Var. 45 -0.8 7 +0.3 142 -0.8 38 -1.1 82 -0.3 14 -0.3 159 +3.1 69 +0.0 10 anni 131 -0.7 34 -0.1 172 +2.2 97 -0.6 30 anni 169 -0.6 58 +0.7 181 +0.8 111 -1.3 Euribor future 3m (LIFFE) Mat. prime 5 anni 0.50 3.25 Credit Spreads 10 anni Borse 2 anni 2 anni USA 5-2 anni Var. 139.58 10 anni 30 anni Spread vs Bund Spread Futures Cedola Corrente BTP Es em FRANCIA GERMANIA ITALIA Curve Benchmarks Govies Oro 1211.90 -10.95 LME Index 2233.60 +0.00 AA vs Gov * 226.21 +0.01 A vs Gov * 229.54 +0.08 BBB vs Gov * 242.76 +0.10 Itraxx Crossover 360.88 +0.00 Eurodollaro future 3m (CME) 0.6 -0.24% 1.6 1.40% 0.5 -0.25% 1.4 1.20% 0.4 -0.26% -0.26% -0.27% 0.3 -0.28% 0.2 -0.28% 0.1 -0.29% -0.30% 0.0 giu-16 set-16 -0.30% -0.30% -0.30% dic-16 mar-17 giu-17 +"Variazione (pb)" 1.2 1.0 0.6 0.2 -0.31% 0.0 27/05/2016 1.09% 1.16% 1.00% 0.80% 0.84% 0.60% 0.72% 0.40% 0.4 -0.30% set-17 0.94% 0.8 1.02% 0.20% 0.00% giu-16 set-16 dic-16 mar-17 giu-17 +"Variazione (bp)" set-17 27/05/2016 NOTE: Variazioni giornaliere (dati di chiusura). Fonte: Datastream. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 5 Mercati Flash 30 maggio 2016 62170 [email protected] 62036 62107 [email protected] [email protected] 62055 62118 62128 62110 32834 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] 62111 [email protected] 62149 62513 [email protected] [email protected] 62102 [email protected] Es em Appendice pi o Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Tel. 02 879+(6) – 02 8021 + (3) Macroeconomic Analysis Macro & Fixed Income Research Luca Mezzomo Fixed Income Sergio Capaldi Chiara Manenti Macroeconomia Guido Valerio Ceoloni Anna Maria Grimaldi Paolo Mameli Giovanna Mossetti Alessio Tiberi Mercati Valutari Asmara Jamaleh Materie Prime Daniela Corsini Federico Desperati Research Assistant Simonetta Melotto Certificazione degli analisti Gli analisti finanziari che hanno predisposto la presente ricerca, i cui nomi e ruoli sono riportati nella prima pagina del documento dichiarano che: (1) Le opinioni espresse sulle società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, indipendente, equa ed equilibrata degli analisti; (2) Non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. 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In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione di alcun tipo di strumento finanziario. Inoltre, non deve sostituire il giudizio proprio di chi lo riceve. Né Intesa Sanpaolo S.p.A. né Banca IMI S.p.A. assume alcun tipo di responsabilità derivante da danni diretti, conseguenti o indiretti determinati dall’utilizzo del materiale contenuto nel presente documento. Il presente documento potrà essere riprodotto o pubblicato esclusivamente con il nome di Intesa Sanpaolo S.p.A. e Banca IMI S.p.A. Intesa Sanpaolo S.p.A. e Banca IMI S.p.A. hanno posto in essere una “Joint Conflicts Management Policy” per gestire con efficacia i conflitti di interesse che potrebbero influenzare l’imparzialità di tutta la ricerca e garantire ai fruitori della loro ricerca l’imparzialità della valutazione e delle previsioni contenute nella ricerca stessa. 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Intesa Sanpaolo S.p.A. pubblica e distribuisce ricerca ai soggetti definiti ‘Major US Institutional Investors’ negli Stati Uniti solo attraverso Banca IMI Securities Corp., 1 William Street, New York, NY 10004, USA, Tel: (1) 212 326 1199. Es em Per i soggetti residenti in Italia: il presente documento è distribuito esclusivamente a clienti professionali e controparti qualificate come definiti nel Regolamento Consob no. 16190 del 29.10.2007, come successivamente modificato ed integrato, in formato elettronico e/o cartaceo. Per i soggetti residenti nel Regno Unito: il presente documento non potrà essere distribuito, consegnato o trasmesso nel Regno Unito a nessuno dei soggetti rientranti nella definizione di “private customers” così come definiti dalla disciplina dell’FSA. Per i soggetti di diritto statunitense: il presente documento può essere distribuito negli Stati Uniti solo ai soggetti definiti ‘Major US Institutional Investors’ come definito dalla SEC Rule 15a-6. Per effettuare operazioni mobiliari relative a qualsiasi titolo menzionato nel presente documento è necessario contattare Banca IMI Securities Corp. negli Stati Uniti (vedi il dettaglio dei contatti sopra). Metodologia di valutazione Le Trading Ideas si basano sulle aspettative del mercato, il posizionamento degli investitori e gli aspetti tecnico-quantitativi o qualitativi. Tengono conto degli eventi macro e di mercato chiave e di quanto tali eventi siano già scontati dai rendimenti e/o dagli spread di mercato. Si basano inoltre su eventi che potrebbero influenzare l’andamento del mercato in termini di rendimenti e/o spread nel breve-medio periodo. Le Trading Ideas vengono sviluppate su mercati cash o derivati di credito e indicano un target preciso, un range di rendimento o uno spread di rendimento tra diverse curve di mercato o diverse scadenze sulla stessa curva. Le valutazioni relative sono realizzate in termini di rendimento, asset swap spread o benchmark spread. Coperture e frequenza dei documenti di ricerca Le trading ideas di Intesa Sanpaolo S.p.A. sono sviluppate sia in un orizzonte temporale di breve periodo (il giorno corrente o i giorni successivi) sia in un orizzonte temporale compreso tra una settimana e tre mesi, in relazione con qualsiasi evento eccezionale che possa influenzare le operazioni dell’emittente. Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo”) si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231” (disponibile in versione integrale sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo: http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/governance/ita_wp_governance.jsp, ed in versione sintetica all’indirizzo: https://www.bancaimi.com/bancaimi/chisiamo/documentazione/mifid.html) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 7 Mercati Flash 30 maggio 2016 alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che gli eventuali conflitti di interesse che possono insorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli interessi della clientela. In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo riferimento a quanto prescritto agli articoli 69-quater e 69-quinquies del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14.05.1999 e successive modifiche ed integrazioni, all'articolo 24 della " Disciplina dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società di gestione” emanato da Consob e Banca d'Italia, al FINRA Rule 2241 e NYSE Rule 472, così come FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS 12.4.9 e COBS 12.4.10 - tra il Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo, nelle raccomandazioni prodotte dagli analisti di Intesa Sanpaolo sono disponibili nelle "Regole per Studi e Ricerche" e nell'estratto del "Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse", pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo S.p.A. o Sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/studi/ita_archivio_conflitti.jsp è presente l’archivio dei conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo. pi Inoltre, in conformità con i suddetti regolamenti, le disclosure sui conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo sono disponibili attraverso la pagina web di cui sopra. I conflitti di interesse pubblicati sul sito internet sono aggiornati almeno al giorno prima della data di pubblicazione del presente studio. Es em Si evidenzia che le disclosure sono disponibili per il destinatario dello studio anche previa richiesta scritta a Intesa Sanpaolo S.p.A. – Macroeconomic and Fixed Income Research, Via Romagnosi, 5 - 20121 Milano - Italia. Banca IMI S.p.A., una delle società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, agisce come market maker nei mercati all'ingrosso per i titoli di Stato dei principali Paesi europei e ricopre il ruolo di Specialista in Titoli di Stato, o similare, per i titoli emessi dalla Repubblica d'Italia, dalla Repubblica Federale di Germania, dalla Repubblica Ellenica, dal Meccanismo Europeo di Stabilità e dal Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 8