Mercati Flash - Intesa Sanpaolo

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Mercati Flash - Intesa Sanpaolo
Mercati Flash
Dati macroeconomici
Ora Paese Dato
07:30 FRA PIL t/t finale
08:00 GER Prezzi import a/a
08:45 FRA Spese per consumi m/m
09:00 SPA IPCA a/a prelim.
10:00 ITA PPI m/m
10:00 ITA PPI a/a
11:00 EUR Indice di fiducia economica
11:00 EUR Fiducia industria
11:00 EUR Fiducia servizi
11:00 EUR Fiducia consumatori finale
14:00 GER CPI (Lander) m/m prelim.
14:00 GER CPI (Lander) a/a prelim.
14:00 GER IPCA m/m prelim.
14:00 GER IPCA a/a prelim.
24 maggio
30
agosto 2015
2016
*
*
**
**
**
*
**
*
Periodo Precedente
T1 0.5
apr -5.9
apr 1.1 (0.2)
mag -1.2
apr 0.2
apr -3.4
mag 103.9
mag -3.7
mag 11.5
mag -9.3
mag -0.4
mag -0.1
mag -0.5
mag -0.3
Consenso
%
0.5
%
-6.2
%
0.1
%
-1.1
%
%
104.5
-3.5
11.0
-7.0
%
0.3
%
0.1
%
0.3
%
-0.1
Intesa Sanpaolo
 0.6
 -6.6
 -0.1
-1.2
104.3
-3.5
11.2
-7.0
0.2
0.0
0.2
-0.1
o
Macroeconomic and
Fixed Income Research
Luca Mezzomo
Responsabile
Giovanna Mossetti
Economista - USA e Giappone
Anna Maria Grimaldi
Economista - Area Euro
Guido Valerio Ceoloni
Economista - Area Euro
Es
em
(**) molto importante; (*) importante
Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
pi
* Evento
Mercati chiusi per festività
Discorso di Bullard (Fed)
Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
(**) molto importante; (*) importante; nella colonna “precedente” in parentesi il dato antecedente la revisione; √ dato pubblicato.
Fonte: Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
Eventi
Ora
Paese
-USA
02:35 USA
Nota giornaliera
Da seguire:
 Francia. La spesa per consumi è calata in aprile di -0,1% m/m dopo un dato di marzo rivisto
ampiamente al rialzo da +0,2 a +1,1% m/m.
 Francia. Marginale revisione al rialzo per la crescita del PIL del 2016.T1, che passa da +0,5 a
+0,6% t/t.
 Germania. La stima preliminare potrebbe mostrare una risalita dei prezzi al consumo a maggio
a +0,2% m/m da -0,4% m/m sull’indice nazionale a da -0,5% m/m su quello armonizzato,
principalmente per effetto del rincaro dei prezzi dell’energia. L’inflazione risalirebbe quindi di
un decimo a zero da -0,1% sulla misura nazionale e a -0,1% da -0,2% su quella armonizzata.
L’inflazione tedesca dovrebbe gradualmente ritornare all’1,0% a fine 2016.
 Area euro. L’indice di fiducia economica della Commissione Europea è atteso migliorare a
maggio a 104,3 da 103,9, in risalita rispetto al livello del primo trimestre (103,9) e comunque
al di sopra della media di lungo termine. Lo spaccato settoriale dovrebbe mostrare un
miglioramento nel manifatturiero a -3,5 da -3,7, mentre i servizi potrebbero correggere a 11,2
da 11,5. La seconda lettura della fiducia dei consumatori dovrebbe vedere l’indice confermato
a -7,0 da -9,3 di aprile.
 Spagna. La stima preliminare dovrebbe mostrare l’inflazione in rallentamento di un decimo a
-1,2% da -1,1% sull’indice nazionale e a -1,3% da -1,2% su quello armonizzato. Sul mese, i
prezzi dovrebbero essere saliti di 0,3% m/m su entrambi gli indici da 0,7% m/m sulla misura
nazionale e da 0,5% m/m su quella armonizzata in parte su spinta della componente energia.
 Stati Uniti. Mercati chiusi per festività (Memorial Day).
I market mover della settimana
Nell’Eurozona, il focus sarà sulla riunione della BCE, ma più per l’aggiornamento delle proiezioni
che per possibili novità sul fronte delle misure di politica monetaria, che sono da escludere. Tra i
numerosi dati in calendario, le stime flash dovrebbero mostrare una generalizzata risalita
I dati del presente documento sono aggiornati al 30.05.2016
Vedere l'Appendice per la certificazione degli analisti e per importanti comunicazioni
Aste titoli di stato
Italia
BTP 0.45% 06/21
BTP 1.6% 06/26
CCTeu 07/23
Francia
BTF 12 sett.
BTF 21 sett.
BTF 51 sett.
2 - 2.5
2.5 - 3
1.5 - 2
2.9 - 3.3
0.9 - 1.3
1.0 - 1.4
Note: Area euro in miliardi di euro e
USA in miliardi di dollari
Fonte: Dipartimenti dei Tesori nazionali e
previsioni Intesa Sanpaolo
Mercati Flash
30 maggio 2016
dell’inflazione nell’Eurozona (a -0,1%), in Germania (a -0,1%) e in Italia (a zero), ma un
rallentamento di un decimo in Francia (a -0,2%) e in Spagna (a -1,3%). Sul fronte dei consumi,
le vendite al dettaglio tedesche sono attese rimbalzare ad aprile (+0,9% m/m), in Francia invece
dovrebbero registrare una nuova lieve espansione (+0,2% m/m). Sul fronte del mercato del
lavoro, ad aprile la disoccupazione dovrebbe essere rimasta stabile al 10,2% nell’Eurozona e
all’11,4% in Italia, mentre il dato di maggio in Germania dovrebbe confermare il livello ancora
fermo al minimo storico di 6,2%. Infine, le stime finali dei PMI Eurozona e l’indice di fiducia
economica della Commissione chiuderanno la tornata di maggio delle indagini di clima
segnalando che il morale rimane orientato positivamente.
pi
Ieri sui mercati
o
La settimana ha molti dati importanti negli Stati Uniti. Il mercato del lavoro dovrebbe essere in
ulteriore rafforzamento a maggio, con occupati in rialzo (se pure moderato da uno sciopero nel
settore della comunicazione), tasso di disoccupazione stabile a 5%, aumento solido delle ore
lavorate e dello 0,2% m/m dei salari. Sempre a maggio, l’ISM manifatturiero dovrebbe essere
poco variato, marginalmente al di sopra di 50, mentre la fiducia dei consumatori dovrebbe
registrare un ampio miglioramento. Per aprile, la spesa e il reddito personale dovrebbero essere
in solido rialzo, il deflatore core dovrebbe registrare una variazione vicina allo 0,15% m/m. La
spesa in costruzioni di aprile è attesa in ampio aumento.
Es
em
 I commenti del presidente della Fed (v. sotto) non hanno certo sconvolto i mercati, che ormai
scontavano con buona probabilità un rialzo dei tassi entro luglio. Comunque, il dollaro ne ha
tratto impulso per segnare il massimo del mese come cambio effettivo, pur restando ben sotto
i livelli di gennaio e febbraio. L’euro è calato a 1,1114, e nella notte ha segnato un minimo
infragiornaliero a 1,1096. Dollaro in rafforzamento anche contro yen, scambiato in area 111,
e contro sterlina.
 La curva UST ha visto rendimenti soltanto in modesto aumento: 2pb sulla scadenza decennale
che diventano 4pb sulle scadenze corte. Positiva la chiusura dei mercati azionari.
 Il Tesoro ha collocato 6 miliardi di BOT semestrali a un rendimento di -0,26%, con domanda
1,62x l’offerta.
 Petrolio (Brent Crude future) in flessione a 49,32 dollari, con ulteriore piccolo cedimento
questa mattina a 49,09 dollari.
Stati Uniti. La voce di Janet Yellen si è aggiunta a quella di quasi tutto il FOMC: anche il
presidente indica che un rialzo dei tassi è in arrivo presto, fra giugno e luglio. Yellen infatti ha
affermato che è appropriato "alzare gradualmente e cautamente i tassi di interesse (...) e
probabilmente nei prossimi mesi una mossa in tal senso sarebbe appropriata". Yellen ha detto
che "l'economia continua a migliorare", con una valutazione positiva della crescita dopo la
debolezza di inizio anno, e che "l'inflazione si muoverà nel prossimo paio d'anni verso l'obiettivo
del 2%". Il presidente della Fed quindi ritiene che le condizioni per un nuovo rialzo dei tassi
siano soddisfatte. Le indicazioni che Yellen ha dato il 27/5 non sono una sorpresa: ormai
praticamente tutti i partecipanti al FOMC, dai falchi alle colombe, si sono espressi in modo
favorevole a un rialzo fra maggio e giugno, pur lasciando aperta la scelta fra le due riunioni.
I dati di maggio in pubblicazione questa settimana saranno rilevanti (mercato del lavoro, ISM
manifatturiero e non manifatturiero, vendite di autoveicoli), ma non sufficienti a determinare, da
soli, se il rialzo avverrà a giugno o a luglio. Infatti ci sono alcuni ostacoli per un rialzo a giugno: il
referendum inglese (citato da diversi partecipanti al FOMC, anche se non da tutti, come possibile
rischio), la debolezza degli investimenti non residenziali, ancora evidente dai dati degli ordini di
beni capitali (che potrebbe rendere opportuno avere un altro mese di dati), e la possibilità che in
maggio l’occupazione sia stata influenzata negativamente dagli effetti transitori dello sciopero di
Verizon. D'altra parte, a giugno gli strumenti della comunicazione sono maggiori e renderebbero
più trasparente il messaggio della Fed. Dati straordinariamente e omogeneamente solidi
sarebbero un elemento forte a favore di una mossa a giugno, dati "medi" (ipotesi più probabile)
Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche
2
Mercati
M
Flash
h
30 maggio 2016
la
asciano aperte le opzioni di giugno e lugliio. Il fattore " comunicazione
e" è solo marginalmente
fa
avorevole a un rialzo a giugn
no: infatti a giu
ugno comunqu
ue il FOMC po
otrebbe preparrare il rialzo
di luglio, reintroducendo la valutazione esplicita dei rischi e dand
do un messag
ggio chiaro
mpa e il grafico
o a punti. A no
ostro avviso, a meno di dati molto forti,
atttraverso la conferenza stam
la
a probabilità d
di un rialzo a luglio (con un
n mese di datti in più) è ma
arginalmente più elevata
risspetto a quellaa di una mossaa a giugno, se i rialzi attesi n
nel 2016 sono solo due. In ca
aso ci fosse
un notevole sspostamento della
d
mediana
a dei rialzi aattesi verso 3 mosse, allo
ora giugno
diventerebbe dominante. Perr ora i giochi sono aperti, ma il mercato
o deve ancora adattare i
prezzi alla previssione della Fed
d di almeno un
n altro rialzo do
opo quello pro
obabile in estatte.
o
Sttati Uniti. La fid
ducia dei conssumatori rilevatta dall’Univ. off Michigan a Maggio
M
(finale) corregge a
94
4,7 da 95,8 d
della stima preeliminare. Il livello dell’indicee rimane comu
unque molto elevato
e
(sui
massimi
m
da giu
ugno 2015). Le
L condizioni correnti sono
o in miglioram
mento rispetto alla stima
preliminare (10
09,9 da 108,6) e toccano il massimo da gennaio 200
07, mentre le aspettative
co
orreggono a 8
84,9 da 87,5. Le aspettative
e di inflazione a 1 anno calano a 2,4% (minimo
(
da
se
ettembre 2010
0), quelle a 5-10
5
anni si riportano a 2
2,5%, sul live
ello di aprile. L’indagine
co
omplessivamen
nte è positiva per le indica
azioni solide rriguardo alle prospettive
p
de
ei consumi,
an
nche se il calo delle aspettattive di inflazion
ne mantiene q
qualche rischio per il sentiero
o futuro dei
prezzi.
Es
em
pi
Sttati Uniti. La sseconda stima del PIL del 1°° trimestre mo
ostra una cresccita di 0,8% t/t
t ann., da
0,,5% t/t ann. d
della stima advvance. La revisione è dovutaa a contributi meno
m
negativi di scorte e
ca
anale estero ((-0,2 pp ciascuno, da -0,3 pp) e a una crescita più solida degli investimenti
re
esidenziali (+17
7,1% t/t ann. da 14,8% t///t ann. Gli invvestimenti fissi non residenziali restano
am
mpiamente neegativi (-6,2% t/t ann. da -5,9%). I dati so
ono relativame
ente poco rilevanti poiché
ci sono già info
ormazioni possitive per il 2°° trimestre pe r consumi, canale estero, in
nvestimenti
esidenziali di ap
prile. La stima GDP Nowcasting dell’Atlantta Fed vede una crescita del PIL
P di 2,9%
re
t//t ann. nel 2° trimestre (nosttra prev. 2,8%
% t/t ann.). Di maggiore rilie
evo invece son
no le nuove
in
nformazioni pu
ubblicate riguaardo ai profitti delle impresee e al reddito. Il reddito intterno lordo
au
umenta di 2,2% t/t ann., a un
u ritmo netta
amente superio
ore rispetto alla variazione del prodotto
in
nterno lordo: d
dai dati del red
ddito emerge una netta acccelerazione del reddito dispo
onibile reale
(+
+4% t/t ann.) e un aumento
o del tasso di risparmio a 5
5,7% da 5,2%
% della stima precedente.
p
Queste
Q
indicazio
oni fanno prevvedere revision
ni verso l’alto del PIL alla pro
ossima stima. Per quanto
rig
guarda i profittti, si registra una
u variazione trimestrale possitiva modesta (+0,3% t/t an
nn.), con un
ca
alo tendenziale di -5,7% a//a (in migliora
amento da -1 1,5% a/a di fine
f
2015); la variazione
trrimestrale dei p
profitti al netto
o del settore finanziario è an
nche più positiva, a +4% t/t ann. I dati
co
onfermano che gli effetti deell’apprezzame
ento del dollarro, che avevan
no affossato gli utili delle
im
mprese nel 20
015, sono in via
v di eliminazzione. Il depreezzamento del cambio da inizio anno
do
ovrebbe contriibuire a stabilizzzare la variazione annua deg
gli utili entro breve.
b
Crescita
C
del PIL e contributi
Fo
onte: Thomson Reuters Datastream
In
ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice
erche
Redd
dito e prodotto
o interno lordo
o: divergenza
Fonte: Thomson Reuters Datastream
D
3
Mercati
M
Flash
h
30 maggio 2016
Frrancia. L’indicee di fiducia delle famiglie elaborato dall’INSSEE è salito a maggio
m
contro
o le attese a
98
8 da 94, stabilendo un masssimo da ottobre 2007. Il detttaglio è diffussamente positivo, con un
maggiore
m
ottim
mismo sullo staato delle finanzze future, un giudizio meno
o pessimista su
ul tenore di
vita attuale e u
un miglioramen
nto per quello
o atteso in futturo. Aumenta
a anche la propensione a
nuovi acquisti, mentre riman
ne limitato il timore di un aaumento dei prezzi
p
nel brevve termine.
In
nfine, crollano i timori sul livvello percepito della disoccup
pazione, con ili sotto-indice che tocca i
minimi
m
da giugn
no 2008. L’ind
dagine di magg
gio è decisameente positiva e suggerisce che
e i consumi
ne
ei prossimi meesi dovrebbero rimanere tonicci e sostenere la crescita per l’anno in corso
o.
o
Fo
onte: Thomson Reuters Datastream
Le attesse sulla disoccu
upazione miglio
orano
Fonte: Thom
mson Reuters Datastream
pi
Francia
F
– fiducia
a delle famiglie
e
Es
em
Ita
alia. L’indice ccomplessivo di fiducia delle imprese IESI è salito da 102,,7 a 103,4, inn
nalzando la
media
m
del secon
ndo trimestre a 103,05 (1,4 punti sopra qu
uella del 2015 T1). L’aumentto dello IESI
co
ontrasta però con dinamichee settoriali tuttte di segno op
pposto: la fiduccia cala nella manifattura
m
da
a 102,7 a 10
02,1, nei servizi da 107,4 a 107,9, nel ccommercio da
a 101,9 a 100
0,9 e nelle
co
ostruzioni da 1
121,2 a 120,4. L’anomalia è giustificata daa Istat con l’ap
pproccio di aggregazione
ora in uso. Traa le imprese manifatturiere, il giudizio ssul livello degli ordini è ultteriormente
eggiorato in m
maggio, toccan
ndo il minimo da inizio ann o a -15. Responsabili del ca
alo sono gli
pe
ordinativi esteri,, più che quellli domestici. L’unico aggregaato che non re
egistra un pegg
gioramento
è quello dei ben
ni strumentali, dove però il deterioramento
o era già avven
nuto nel primo trimestre e
questo mese so
ono calate le attese
a
di produ
uzione. Questee ultime sono stabili e positive, invece,
pe
er beni di con
nsumo e beni intermedi. La flessione deell’indice di fid
ducia per la manifattura
m
ra
afforza il timorre (ispirato dal contrasto fra il calo del PMI per l’Eurozona a fronte di aumenti per
Germania
G
e Fran
ncia) che il PM
MI manifatturierro dell’Italia rissulterà debole in maggio.
Nelle costruzio
oni, il calo dell’indice
d
di fiducia risultaa dal peggio
oramento nel comparto
ell’ingegneria civile e dei lavvori specializzati, solo in partte compensato
o dal miglioram
mento nella
de
co
ostruzione di edifici. Per quest’ultima, riteniamo ch e la situazion
ne fondamentale sia in
miglioramento.
m
Anche
A
nei serviizi di mercato si sono riscon
ntrate dinamicche per compa
arto divergenti: il calo ha
rig
guardato esclu
usivamente i servizi
s
turistici, eccezionalm ente volatili negli
n
ultimi me
esi, mentre
so
ono saliti gli in
ndici per trasp
porto e magazzzinaggio, com
municazioni e informazione, servizi alle
im
mprese. Servizzi e costruzio
oni mostrano tendenze m
mediamente più positive rispetto alla
manifattura
m
nel passaggio fra il primo e il se
econdo trimesttre.
Nel commercio al dettaglio, a un giudizio invariato sullee vendite corrrenti si contrappone una
va
alutazione men
no positiva sulle vendite futu
ure, in particolaare nella grand
de distribuzione
e.
L’’andamento dell’indice geneerale di fiducia
a delle impresse è coerente con una crescita del PIL
so
ostanzialmentee invariata nel secondo trimestre, anche sse la dinamica
a settoriale (in particolare
pe
er la manifatttura), mostraa un andame
ento un po’ meno confortante – e sicuramente
in
ncompatibile ccon qualsiasi attesa
a
di accelerazione dellaa ripresa nel breve
b
termine. Cautela è
an
nche consigliata dall’andamento negativo
o della produz ione industriale nel bimestre febbraiomarzo,
m
che lasccia al secondo trimestre un trascinamento negativo di -0
0,3% e, in gen
nerale, dalla
de
ebole dinamicaa degli ordinattivi e dei flussi commerciali itaaliani negli ultimi mesi.
In
ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice
erche
4
Mercati Flash
30 maggio 2016
Italia. In calo la fiducia dei consumatori, passata da 114,1 a 112,7. In questo caso, il
deterioramento riguarda il giudizio sull’economia in generale, nettamente peggiorato in maggio,
ma non quello sulla situazione personale, che migliora da 104,8 a 105,4.
Scadenza
Rend.
Var (pb)
2 anni
0.75
15-gen-18
-0.06
-0.7
3 anni
0.10
15-apr-19
0.07
1.2
10-5 anni
bp
Var (pb)
+0.00
36
+0.9
BUND
164.00
-0.03
115
-1.0
BOBL
131.43
-0.01
0.65
01-nov-20
0.30
0.2
10-2 anni
151
-0.1
SCHATZ
111.85
+0.01
1.60
01-giu-26
1.45
-0.8
30-10 anni
110
+0.3
LONG GILT
121.11
-0.14
30 anni
3.25
01-set-46
2.55
-0.5
30-5 anni
225
-0.7
T-BOND
129.80
-0.09
2 anni
0.50
23-feb-18
-0.51
0.1
5-2 anni
-1
+0.4
EUR/$
1.1132
-0.0047
1.00
22-feb-19
-0.52
0.4
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67
-0.5
0.50
15-feb-26
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-0.1
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65
-0.2
30 anni
2.50
15-ago-46
0.86
0.1
30-10 anni
71
+0.2
pi
o
5 anni
10 anni
Cambi
5 anni
EUR/Yen
122.29
-0.0031
$/Yen
109.86
+0.0016
EUR/GBP
0.76
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25-apr-18
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0.4
5-2 anni
5
-0.2
S&P 500
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1.00
25-mag-19
-0.39
0.2
10-5 anni
87
-0.4
Nasdaq
4933.50
+0.65%
0.48
-0.2
-0.6
Eurostoxx50
3078.48
+0.24%
FT MIB
18186.14
-0.17%
Nikkei
17068.02
+1.39%
VIX
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-0.31
CRB spot
411.44
+0.79
ICE Brent crude
50.06
+0.66
10 anni
30 anni
25-mag-26
25-mag-45
1.44
5 anni
30-10 anni
92
96
+1.0
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30-apr-18
0.91
-0.7
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16
4.3
0.88
15-mag-19
1.06
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10-5 anni
80
-1.4
1.63
15-mag-26
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2.1
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95
2.9
2.50
15-mag-46
2.67
1.0
30-10 anni
81
-1.2
BTP
2 anni
10-2 anni
0.8
OAT
USA
Italia vs Francia
pb Var.
pb Var.
pb Var.
pb Var.
45 -0.8
7 +0.3
142 -0.8
38 -1.1
82 -0.3
14 -0.3
159 +3.1
69 +0.0
10 anni
131 -0.7
34 -0.1
172 +2.2
97 -0.6
30 anni
169 -0.6
58 +0.7
181 +0.8
111 -1.3
Euribor future 3m (LIFFE)
Mat. prime
5 anni
0.50
3.25
Credit Spreads
10 anni
Borse
2 anni
2 anni
USA
5-2 anni
Var.
139.58
10 anni
30 anni
Spread vs Bund
Spread
Futures
Cedola
Corrente
BTP
Es
em
FRANCIA
GERMANIA
ITALIA
Curve Benchmarks Govies
Oro
1211.90
-10.95
LME Index
2233.60
+0.00
AA vs Gov *
226.21
+0.01
A vs Gov *
229.54
+0.08
BBB vs Gov *
242.76
+0.10
Itraxx Crossover
360.88
+0.00
Eurodollaro future 3m (CME)
0.6
-0.24%
1.6
1.40%
0.5
-0.25%
1.4
1.20%
0.4
-0.26%
-0.26%
-0.27%
0.3
-0.28%
0.2
-0.28%
0.1
-0.29%
-0.30%
0.0
giu-16
set-16
-0.30% -0.30% -0.30%
dic-16 mar-17 giu-17
+"Variazione (pb)"
1.2
1.0
0.6
0.2
-0.31%
0.0
27/05/2016
1.09%
1.16%
1.00%
0.80%
0.84%
0.60%
0.72%
0.40%
0.4
-0.30%
set-17
0.94%
0.8
1.02%
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27/05/2016
NOTE: Variazioni giornaliere (dati di chiusura). Fonte: Datastream.
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Appendice
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Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice
Tel. 02 879+(6) – 02 8021 + (3)
Macroeconomic Analysis
Macro & Fixed Income Research
Luca Mezzomo
Fixed Income
Sergio Capaldi
Chiara Manenti
Macroeconomia
Guido Valerio Ceoloni
Anna Maria Grimaldi
Paolo Mameli
Giovanna Mossetti
Alessio Tiberi
Mercati Valutari
Asmara Jamaleh
Materie Prime
Daniela Corsini
Federico Desperati
Research Assistant
Simonetta Melotto
Certificazione degli analisti
Gli analisti finanziari che hanno predisposto la presente ricerca, i cui nomi e ruoli sono riportati nella prima pagina del
documento dichiarano che:
(1) Le opinioni espresse sulle società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, indipendente, equa
ed equilibrata degli analisti;
(2) Non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse.
Comunicazioni specifiche:
Gli analisti citati non ricevono, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basata su specifiche operazioni di investment
banking.
Comunicazioni importanti
Il presente documento è stato preparato da Intesa Sanpaolo S.p.A. e distribuito da Banca IMI S.p.A. Milano, Banca IMI SpALondon Branch (membro del London Stock Exchange) e da Banca IMI Securities Corp (membro del NYSE e del FINRA). Intesa
Sanpaolo S.p.A. si assume la piena responsabilità dei contenuti del documento. Inoltre, Intesa Sanpaolo S.p.A. si riserva il diritto
di distribuire il presente documento ai propri clienti. Banca IMI S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. sono entrambe società del Gruppo
Intesa Sanpaolo. Intesa Sanpaolo S.p.A. e Banca IMI S.p.A. sono entrambe banche autorizzate dalla Banca d’Italia ed entrambe
sono regolate dall’FSA per lo svolgimento dell’attività di investimento nel Regno Unito e dalla SEC per lo svolgimento dell’attività
di investimento negli Stati Uniti.
Le opinioni e stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del
documento e potranno essere oggetto di qualsiasi modifica senza alcun obbligo di comunicare tali modifiche a coloro ai quali
tale documento sia stato in precedenza distribuito. Le informazioni e le opinioni si basano su fonti ritenute affidabili, tuttavia
nessuna dichiarazione o garanzia è fornita relativamente all’accuratezza o correttezza delle stesse.
Le performance passate non costituiscono garanzia di risultati futuri.
Gli investimenti e le strategie discusse nel presente documento potrebbero non essere adatte a tutti gli investitori. In caso di
dubbi, suggeriamo di consultare il proprio consulente d’investimento.
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Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende
costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione di alcun tipo di strumento
finanziario. Inoltre, non deve sostituire il giudizio proprio di chi lo riceve.
Né Intesa Sanpaolo S.p.A. né Banca IMI S.p.A. assume alcun tipo di responsabilità derivante da danni diretti, conseguenti o
indiretti determinati dall’utilizzo del materiale contenuto nel presente documento.
Il presente documento potrà essere riprodotto o pubblicato esclusivamente con il nome di Intesa Sanpaolo S.p.A. e Banca IMI
S.p.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A. e Banca IMI S.p.A. hanno posto in essere una “Joint Conflicts Management Policy” per gestire con
efficacia i conflitti di interesse che potrebbero influenzare l’imparzialità di tutta la ricerca e garantire ai fruitori della loro ricerca
l’imparzialità della valutazione e delle previsioni contenute nella ricerca stessa. Una copia di tale Policy può essere richiesta per
iscritto da chi riceve la ricerca all’Ufficio Compliance, Intesa Sanpaolo S.p.A., 90 Queen Street, London EC4N 1SA.
o
Intesa Sanpaolo S.p.A. ha posto in essere una serie di principi e procedure al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse
(“Research Policy”). La Research Policy è chiaramente esposta nell’apposita sezione del sito web di Intesa Sanpaolo
(www.intesasanpaolo.com).
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Le società del Gruppo Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti e/o le rispettive famiglie possono
detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in
qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o di altro tipo.
Intesa Sanpaolo S.p.A. pubblica e distribuisce ricerca ai soggetti definiti ‘Major US Institutional Investors’ negli Stati Uniti solo
attraverso Banca IMI Securities Corp., 1 William Street, New York, NY 10004, USA, Tel: (1) 212 326 1199.
Es
em
Per i soggetti residenti in Italia: il presente documento è distribuito esclusivamente a clienti professionali e controparti qualificate
come definiti nel Regolamento Consob no. 16190 del 29.10.2007, come successivamente modificato ed integrato, in formato
elettronico e/o cartaceo.
Per i soggetti residenti nel Regno Unito: il presente documento non potrà essere distribuito, consegnato o trasmesso nel Regno
Unito a nessuno dei soggetti rientranti nella definizione di “private customers” così come definiti dalla disciplina dell’FSA.
Per i soggetti di diritto statunitense: il presente documento può essere distribuito negli Stati Uniti solo ai soggetti definiti ‘Major
US Institutional Investors’ come definito dalla SEC Rule 15a-6. Per effettuare operazioni mobiliari relative a qualsiasi titolo
menzionato nel presente documento è necessario contattare Banca IMI Securities Corp. negli Stati Uniti (vedi il dettaglio dei
contatti sopra).
Metodologia di valutazione
Le Trading Ideas si basano sulle aspettative del mercato, il posizionamento degli investitori e gli aspetti tecnico-quantitativi o
qualitativi. Tengono conto degli eventi macro e di mercato chiave e di quanto tali eventi siano già scontati dai rendimenti e/o
dagli spread di mercato. Si basano inoltre su eventi che potrebbero influenzare l’andamento del mercato in termini di rendimenti
e/o spread nel breve-medio periodo. Le Trading Ideas vengono sviluppate su mercati cash o derivati di credito e indicano un
target preciso, un range di rendimento o uno spread di rendimento tra diverse curve di mercato o diverse scadenze sulla stessa
curva. Le valutazioni relative sono realizzate in termini di rendimento, asset swap spread o benchmark spread.
Coperture e frequenza dei documenti di ricerca
Le trading ideas di Intesa Sanpaolo S.p.A. sono sviluppate sia in un orizzonte temporale di breve periodo (il giorno corrente o i
giorni successivi) sia in un orizzonte temporale compreso tra una settimana e tre mesi, in relazione con qualsiasi evento
eccezionale che possa influenzare le operazioni dell’emittente.
Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse
Intesa Sanpaolo S.p.A. e le altre società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo (di seguito anche solo “Gruppo Bancario Intesa
Sanpaolo”) si sono dotate del “Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001,
n.
231”
(disponibile
in
versione
integrale
sul
sito
internet
di
Intesa
Sanpaolo,
all’indirizzo:
http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/governance/ita_wp_governance.jsp, ed in versione sintetica all’indirizzo:
https://www.bancaimi.com/bancaimi/chisiamo/documentazione/mifid.html) che, in conformità alle normative italiane vigenti ed
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alle migliori pratiche internazionali, include, tra le altre, misure organizzative e procedurali per la gestione delle informazioni
privilegiate e dei conflitti di interesse, ivi compresi adeguati meccanismi di separatezza organizzativa, noti come Barriere
informative, atti a prevenire un utilizzo illecito di dette informazioni nonché a evitare che gli eventuali conflitti di interesse che
possono insorgere, vista la vasta gamma di attività svolte dal Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, incidano negativamente sugli
interessi della clientela.
In particolare, l’esplicitazione degli interessi e le misure poste in essere per la gestione dei conflitti di interesse – facendo
riferimento a quanto prescritto agli articoli 69-quater e 69-quinquies del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob con
delibera n. 11971 del 14.05.1999 e successive modifiche ed integrazioni, all'articolo 24 della " Disciplina dei servizi di gestione
accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società di gestione” emanato da Consob e Banca d'Italia, al
FINRA Rule 2241 e NYSE Rule 472, così come FCA Conduct of Business Sourcebook regole COBS 12.4.9 e COBS 12.4.10 - tra il
Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo e gli Emittenti di strumenti finanziari, e le loro società del gruppo, nelle raccomandazioni
prodotte dagli analisti di Intesa Sanpaolo sono disponibili nelle "Regole per Studi e Ricerche" e nell'estratto del "Modello
aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse", pubblicato sul sito internet di Intesa Sanpaolo
S.p.A.
o
Sul sito internet di Intesa Sanpaolo, all’indirizzo
http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/studi/ita_archivio_conflitti.jsp è presente l’archivio dei conflitti di interesse
del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo.
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Inoltre, in conformità con i suddetti regolamenti, le disclosure sui conflitti di interesse del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo sono
disponibili attraverso la pagina web di cui sopra. I conflitti di interesse pubblicati sul sito internet sono aggiornati almeno al
giorno prima della data di pubblicazione del presente studio.
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Si evidenzia che le disclosure sono disponibili per il destinatario dello studio anche previa richiesta scritta a Intesa Sanpaolo S.p.A.
– Macroeconomic and Fixed Income Research, Via Romagnosi, 5 - 20121 Milano - Italia.
Banca IMI S.p.A., una delle società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, agisce come market maker nei mercati all'ingrosso per i
titoli di Stato dei principali Paesi europei e ricopre il ruolo di Specialista in Titoli di Stato, o similare, per i titoli emessi dalla
Repubblica d'Italia, dalla Repubblica Federale di Germania, dalla Repubblica Ellenica, dal Meccanismo Europeo di Stabilità e dal
Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria.
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