n° 03/2006 (pdf - 482,3 KB) - ATR Agenzia per la mobilità della

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n° 03/2006 (pdf - 482,3 KB) - ATR Agenzia per la mobilità della
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L’editoriale
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m o b i l i t à
d u e m i l a
P e r i o d i c o d e l C o n s o r z i o AT R a g e n z i a p e r l a M o b i l i t à F o r l ì - C e s e n a
03.2006 MD
Verso nuove forme di contrattazione
Sulla rotta del Piano Strategico
Progetto “Respira!”: i ragazzi ci danno una lezione
“L’ area del Rubicone come una città”
intervista al sindaco di Gatteo Tiziano Gasperoni
Indagine sulla sosta: gli utenti promuovono il servizio
MD P e r i o d i c o d e l C o n s o r z i o AT R n . 3 - P o s t e I t a l i a n e s p a s p e d . i n A . P. - D . L . 3 5 3 / 2 0 0 3
( c o n v. i n L . 2 7 / 0 2 / 0 4 n . 4 6 ) a r t . 1 c o m m a 1 D C B F o r l ì - a u t . Tr i b . d i F o r l ì 4 / 2 0 0 0
Questa rivista è stampata con carta riciclata 100% Cyclus print
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m o b i l i t à
d u e m i l a
In questo numero
L’editoriale
Verso nuove forme di contrattazione
-Pag. 4
Fari puntati
Sulla rotta del Piano Strategico
-Pagg. 4/5/6
Andare in rete
Progetto “Respira!”, a lezione dagli studenti
-Pagg. 7/8/9/10
In viaggio con
Fermata d’autobus
Carnet di viaggio
Notizie in arrivo
Posta&Risposta
Tiziano Gasperoni Sindaco di Gatteo
“Il Rubicone, una grande città”
-Pag. 11
L’estate corre sul bus
-Pag. 12
I servizi di sosta riscuotono il favore
degli utenti
-Pag. 13
Certificazione etica per e-bus e Setram
La cintura è d’obbligo anche sui bus
-Pag. 14
Un filo diretto fra Atr e i cittadini
-Pag. 15
In copertina: foto di Roberto Renzi
scattata a Terra del Sole (FC).
In seconda di copertina: la campagna
di “Tintarella con il bus” per promuovere le linee per il mare.
In quarta di copertina: la campagna
promozionale dell’abbonamento annuale
per studenti Scuola Card 2006.
Mobilità Duemila
Periodico del Consorzio ATR
Agenzia per la Mobilità Forlì/Cesena
Direttore Responsabile Ubaldo Marra
Reg. Trib. di Forlì 4/2000
Comitato di redazione:
Fausta Emiliani, Laila Errani,
Giulio Guerrini, Adriano Marchi,
Federica Matteucci, Giovanni Riva
Coordinamento e impaginazione:
PrimaComunicazione - Cesena
In redazione:
Federica Bianchi, Fausta Emiliani,
Laila Errani, Cristina Zani
Progetto grafico:
Tuttifrutti Ravenna
Fotografie:
Archivio Atr, Nazario Spadoni,
Roberto Renzi
Stampa:
Ge.Graf srl - Bertinoro
Editore:
PrimaComunicazione - Cesena
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L’editoriale
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Fari Puntati
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CONTRATTAZIONI SULLA ROTTA
ADEGUATE
DEL PIANO
AI TEMPI
STRATEGICO
di Adriano Marchi
Presidente del Consorzio Atr
La gestione del servizio di trasporto pubblico nella provincia di Forlì-Cesena, dopo l'affidamento ad ATG (il consorzio che riunisce gran parte delle imprese di trasporto operanti nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e
Pesaro-Urbino) che si è aggiudicato la gara di appalto, è in
pieno svolgimento. Dopo un primo momento di assestamento e di difficoltà, del tutto comprensibili, stiamo decisamente andando nella direzione di una migliore qualità e di
una maggiore soddisfazione da parte dei clienti, che si
deduce anche dalla recente indagine di customer satisfaction. Soddisfazione anche determinata da un altro importante risultato raggiunto: la Certificazione Etica SA8000
ottenuta da e-bus e Setram, un sistema di organizzazione
dell’azienda orientato verso un modello di responsabilità
sociale che ha come elemento centrale la persona. Uno
strumento di tutela per i lavoratori e un valore aggiunto per
la credibilità e l’immagine aziendale, un valore riconosciuto
a livello internazionale.
In questo contesto, al di là dei problemi di carenza di risorse dovute ai tagli, a livello nazionale, degli investimenti nel
settore del tpl, e pur riconoscendo gli sforzi fatti dalla
Regione per l'incentivazione del trasporto pubblico locale
(con la speranza di stanziamenti maggiori) c'è la necessità che il settore sia sempre più competitivo.
Per raggiungere questo risultato sono molto importanti
anche le modalità di confronto e di concertazione con le
Organizzazioni Sindacali al fine di portare la contrattazione,
nazionale e aziendale, a risultati soddisfacenti sia per i lavoratori del settore, sia per i clienti che si aspettano un continuo allargamento del servizio. Tutto questo senza incidere
in modo pesante sulle finanze degli Enti Locali, che non
possono aumentare i costi previsti a bilancio. Su questo,
Atr si sta impegnando. Il Consiglio di Amministrazione ha
stabilito l’indirizzo da seguire puntualizzando l'importanza
del riconoscimento dei risultati raggiunti o che si debbono
raggiungere. Questa linea si dovrà affermare sempre più
anche all'interno della contrattazione nel settore pubblico o
parapubblico, così come avviene nel settore privato. Il salario “mobile” può soddisfare meglio anche il dipendente dal
momento che non è assoggettato a contribuzione. Si deve
quindi procedere verso forme di contrattazione che portino
ad una crescente valorizzazione della qualità del servizio
offerto e, sulla base di questo, occorre stabilire anche i
riconoscimenti ai dipendenti.
MD 4
di Federica Bianchi
Particolare attenzione allo sviluppo del trasporto
pubblico e della mobilità sostenibile, senza trascurare però la messa a punto di servizi aggiuntivi
rivolti agli enti locali: sono questi i punti focali del
nuovo piano strategico di Atr, il primo dopo la trasformazione in Agenzia.
Il documento di programmazione, che fissa le
linee guida del consorzio da qui al 2010, è stato
presentato in buona parte degli enti che fanno
parte del consorzio e, terminato l’esame dei
restanti enti, approderà entro settembre all’assemblea dei soci. Solo dopo l’approvazione di
quest’ultima diventerà operativo. Si arriva a questo appuntamento a tre anni di distanza dall’adozione del precedente Piano che, sulla carta,
avrebbe dovuto essere valido fino al 2007. Ma,
alla luce dei rilevanti cambiamenti di scenario
avvenuti, con lo scorporo delle attività di e-bus, il
completamento delle procedure di gara e il nuovo
ruolo assunto da Atr come agenzia, si è ritenuto
opportuno anticipare i tempi, per delineare i nuovi
obiettivi dell’azienda con maggior aderenza alla
mutata situazione. In questi anni sono stati raggiunti risultati significativi: si è registrato un marcato incremento dei chilometri percorsi (quasi 10
milioni nel 2004, contro i 7,38 milioni del 1998),
solo in parte coperto da contributi della Regione.
Nello stesso periodo i ricavi del trasporto pubblico sono aumentati del 56%, mentre il contributo
degli enti locali è cresciuto solo del 5%. D’altro
canto, si è riusciti a contenere sensibilmente il
costo per chilometro, con performance molto
significative che, in gran parte, sono dovute all’accesso sul mercato di Setram (società mista Enti
locali/privati) e dell’ampliamento dei subaffidamenti ai vettori privati. E tutto questo - vale la pena di
sottolinearlo - in presenza di un forte aumento delle
percorrenze sui servizi urbani (più costosi) e di una
sensibile lievitazione del costo del lavoro e del carburante.
Ma è soprattutto la trasformazione in agenzia ad
aver segnato in modo più eloquente il processo evolutivo di Atr ed è proprio questo nuovo ruolo che si
delinea più marcatamente nelle linee di sviluppo prefigurate per il prossimo quinquennio. Il modello di agen-
zia competente, applicato da Atr, risponde coerentemente alla volontà di mantenere il controllo del Tpl da
parte degli enti locali e alla scelta di contratti di
gestione di durata ridotta; inoltre, esso consente un
vantaggio economico/fiscale annuo stimabile fra il 5
e l’8 per cento per vantaggi fiscali; permette poi di
potenziare le funzioni complementari dell’Agenzia
anche attraverso l’assunzione diretta di ruoli di
gestione economica. E’ in questa cornice che si
inseriscono i progetti futuri dell’azienda, che nel
delinearli conferma la sua vocazione a essere piattaforma per lo sviluppo del Tpl e, al tempo stesso,
centro di competenza per la mobilità a supporto
degli Enti Locali. Andare in questa direzione per
Atr significa consolidare e sviluppare le proprie
capacità di programmazione, pianificazione, controllo e investimento nel trasporto pubblico locale, in una logica di sostanziale autofinanziamento
(il complessivo piano di investimenti nei 5 anni
ammonta a 32 milioni di euro ed è sostenibile
con contributi di Comuni e Provincia proporzionalmente molto ridotti). Ma anche promuovere
un percorso di massimizzazione della qualità, sia
nei processi interni, sia a supporto del gestore
Tpl. A questo si affianca il progetto
dell’Osservatorio della Mobilità Sostenibile, attraverso il quale sarà possibile fornire agli enti locali
l’appoggio necessario nella realizzazione di Put e
Pum e nella definizione delle politiche di contenimento dell’inquinamento, del traffico e degli incidenti. Senza dimenticare lo sviluppo di nuovi servizi di mobilità finalizzati sia all’autofinanziamen-
Nella foto: traffico urbano in viale Carducci a Cesena. Bus, auto,
moto, bici circolano quotidianamente sulle nostre strade e la convinvenza non è sempre facile. Con il nuovo Piano strategico Atr
mira a sviluppare ulteriormente il proprio ruolo di centro di competenza per la mobilità a supporto degli enti locali.
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to, sia al supporto operativo alle politiche di mobilità
degli enti.
Ma vediamo, nel concreto, le ipotesi di lavoro e gli obiettivi individuati per i prossimi cinque anni.
Com’è naturale, grande rilievo è assegnato al potenziamento del Tpl. Su questo versante Atr distingue due
grandi filoni di intervento, il cui sviluppo avrà impatto
diverso per il futuro dell’azienda. Da un lato c’è il piano
di ristrutturazione delle reti: la revisione della rete urbana di Forlì è già stata presentata nel giugno 2005 e ora
sta seguendo l’iter di approvazione mentre è stato elaborato il piano relativo alla rete urbana di Cesena ed è
in previsione quello della rete suburbana ed extraurbana . D’altro canto, c’è sul tappeto l’ipotesi di sviluppo
del trasporto a domanda nel forese (relativamente ai
Comuni di Forlì e Cesena e nelle zone a domanda
debole del bacino).
Mentre l’adeguamento dei piani di ristrutturazione delle
reti comporta costi marginali piuttosto contenuti e nessun adeguamento strutturale di Atr, l’introduzione del
trasporto a domanda richiede un notevole impegno per
l’adeguamento delle strutture proposte alla gestione
delle prenotazioni e costi addizionali di programmazione, con la necessità di un maggiore sforzo finanziario da
parte degli enti locali. Ma il Piano Strategico non manca
di mettere in evidenza, ancora una volta, anche la stretta connessione fra lo sviluppo dei servizi di trasporto
pubblico e la pianificazione del territorio e delle infrastrutture in un’ottica di intervento che permetta ai mezzi
pubblici di diventare veramente concorrenziali rispetto
all’auto privata. Su questo tema il Piano Strategico è
ricco di spunti. In primo piano c’è la richiesta di conferire al tpl una parte dello spazio stradale della via Emilia
storica, con la previsione di spazi appositi per le corsie
e per le fermate bus. Si pone l’accento sulla necessità
di migliorare i collegamenti intervallivi e di fondovalle, per
incrementare la velocità commerciale e i livelli di affidabilità e regolarità del servizio. Per i servizi in area urbana
si introduce l’obiettivo di dar vita a una “metropolitana di
superficie”, con percorsi in sede propria, per definire il
ruolo di ogni modalità di trasporto sulle diverse direttrici
di traffico e favorire un sistema di trasporto a basso
impatto ambientale. Questo sarà un punto sempre più
rilevante nella definizione della mobilità del futuro prossimo; nell’elaborare i piani del traffico e della viabilità,
così come nel tracciare le nuove linee di programmazione urbanistica i Comuni saranno tenuti a tenere conto
del ‘bilancio sociale dell’intervento’, cioè considerare
non solo i costi e i benefici legati alla loro realizzazione,
ma anche quelli in merito alla riduzione dell’inquinamento, al miglioramento della sicurezza, ecc. E da tale esigenza discende anche l’opportunità di valutare lo sviluppo di forme di trasporto alternativo, come i servizi
flessibili e a chiamata. Viene suggerita anche l’ipotesi di
integrare i servizi scolastici (attualmente erogati a 10
Comuni, con la prospettiva di allargarli ad altri 8 Comuni
entro il 2008) con i servizi di linea, allo scopo di garantire la socialità del trasporto a costi compatibili.
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Ma oltre al potenziamento del servizio di tpl, da sempre
attività principale di Atr, il Piano Strategico mette a
fuoco una serie di obiettivi e interventi che si allargano
ad altri ambiti. E’ il caso della gestione della sosta, per
la quale si prevede un consolidamento dell’attività già
svolta e un suo ulteriore ampliamento con l’acquisizione di nuove ‘piazze’. In prospettiva il lancio di una tessera unificata per il bacino e l’adozione di nuove modalità di pagamento legate alle nuove tecnologie (sms,
microchip, ecc). Una delle attività con maggior prospettiva di sviluppo nei prossimi anni è quella di manutenzione affidata alle officine, indicata come punto di
forza dell’azienda. Gli obiettivi della manutenzione sono
quelli di ridurre i costi a fronte di un miglioramento della
qualità del servizio, con la possibilità di allargare l’offerta anche agli autoparchi degli enti locali. Ma la scelta di
sviluppare il ruolo delle officine interne ha, soprattutto,
un preciso significato strategico nell’attività dell’agenzia: infatti, in questo modo Atr ha la possibilità di effettuare direttamente le verifiche sul rispetto degli accordi
di servizio.
Le innovazioni tecnologiche rappresentano una frontiera importante per il miglioramento dei servizi in capo ad
Atr: è il caso del controllo satellitare, che costituisce un
investimento significativo per la qualità del servizio,
soprattutto in termini di informazione all’utenza e pianificazione, mentre intanto si affaccia la “rivoluzione” di
Stimer, il sistema regionale unificato di bigliettazione
informatizzato. Si punta, inoltre, a un potenziamento
del front office, con l’obiettivo di creare un luogo di
incontro privilegiato con i clienti e di dar vita a uno strumento di comunicazione aziendale, per favorire la dis-
ponibilità di informazioni sulla mobilità nel bacino.
E mentre si delinea una serie di servizi da sviluppare
(dalla segnaletica alla manutenzione stradale, dal
presidio degli abbonamenti scolastici, al bike sharing), viene messo a fuoco un progetto di grande
spessore: quello dell’Osservatorio sulla Mobilità
Sostenibile. E’ questo lo strumento individuato da
Atr per poter svolgere in modo più efficace ed efficiente le funzioni di regia della mobilità a servizio
degli enti locali, attraverso la raccolta dei dati, la
valutazione dei fenomeni, la comunicazione e l’informazione. Anche da questa sintesi, necessariamente stringata appare evidente la complessità e
la ricchezza delle proposte messe a fuoco con il
Piano. Ad esse corrisponde una precisa previsione economica, che mette in conto ammortamenti crescenti a fronte del piano di investimenti di 32
milioni di euro nei 5 anni. Gli ammortamenti del tpl
sono parzialmente coperti dai contributi della
Regione, mentre gli ammortamenti relativi agli
investimenti tpl fino al 31 dicembre 2006 sono
coperti dall’utilizzo di fondi patrimoniali ATR. Di
conseguenza il gap di ammortamenti non coperti da contributi e fondi va a crescere nei 5 anni di
piano. Da sottolineare che i contributi degli enti
locali per il trasporto pubblico sono stati mantenuti invariati alla cifra di 2.100.000 di euro, mentre non sono previsti adeguamenti tariffari. Da
questo quadro emerge la capacità di ATR di
autofinanziare le operazioni correnti e di generare
una media di circa euro 500.000/anno di ulteriore autofinanziamento.
IPOTESI DEL FABBISOGNO TPL NEL BACINO PROVINCIALE
Ipotesi di sviluppo TPL
KM
Ricavi
Contributi
Costo di produzione
Margine
Trasporto a domanda
KM
Ricavi
Contributi
Personale
Servizi
Ammortamenti
Margine
2006
2007
2008
2009
2010
190.000
119.344
306.885
426.229
-
1.075.000
549.797
1.825.543
2.375.341
-
1.765.000
989.813
2.999.992
3.989.805
-
2.150.000
1.421.704
3.569.480
4.991.185
-
2.660.000
1.952.724
4.378.248
6.330.972
2006
2007
2008
2009
2010
97.000
14.550
160.050
43.500
126.100
5.000
-
222.000
33.300
307.025
44.225
288.600
7.500
-
372.000
55.800
477.150
41.850
483.600
7.500
-
475.000
71.250
595.600
41.850
617.500
7.500
-
625.000
93.750
768.775
42.525
812.500
7.500
-
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Nella tabella: una sintesi delle stime di potenziamento del Tpl nel bacino provinciale nei prossimi cinque anni, connesse alla necessità di
adeguate politiche di mobilità sostenibile. Come si nota, accanto a uno sviluppo specifico dei servizi di tpl (con l’obiettivo di superare entro
il 2010 il tetto dei 2 milioni e mezzo di km percorsi) compare una accurata pianificazione per la crescita del trasporto a domanda.
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Andare in rete
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PROGETTO
“RESPIRA!”,
A LEZIONE DAGLI
STUDENTI
di Cristina Zani
Per una volta tanto sono stati gli studenti a fare
lezione. A spiegare ed illustrare dei veri e propri
“Piani di azione”, dei suggerimenti pratici per migliorare la qualità dell’aria e contribuire ad una mobilità
più sostenibile, a partire dall’analisi degli spostamenti casa-scuola. E ancora: organizzazione di
giornate “vado a scuola senz’auto”, promozione
del trasporto pubblico, ricerca su energie alternative, coinvolgimento delle famiglie e dell'intero territorio, diffusione di strumenti di comunicazione quali
volantini e manifesti, etc. Tutto questo e altro ancora è stato proposto dagli studenti delle scuole
Secondarie di Primo e Secondo Grado della
Provincia Forlì-Cesena che hanno partecipato al
Progetto di Educazione ambientale “Respira!”,
promosso da ATR - Agenzia per la Mobilità della
Provincia di Forlì-Cesena, dalla Provincia di ForlìCesena, i Comuni di Cesena e Forlì, con il contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
Nella foto: un momento della giornata di premiazione del Concorso
“Respira!” che si è svolto l’8 giugno in Provincia a Forlì alla presenza dei
promotori dell’iniziativa: Adriano Marchi, presidente Atr, Roberto Riguzzi
ass. all’ambiente Provincia F-C, Sandra Morelli ass. mobilità Comune
Forlì, Severino Bazzani ass. ambiente Comune Cesena, Antonio Branca
segeretario generale Fondazione Cassa dei Risparmi Forlì.
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CHE COS’È’ RESPIRA
“Respira!” è un progetto di educazione alla Qualità dell’aria e alla Mobilità sostenibile, che nasce dall'acronimo
“responsabili per iniziative di risanamento dell'aria”.
Curato da Anima Mundi, centro di educazione alla sostenibilità, si rivolge alle scuole primarie e secondarie della
Provincia di Forlì-Cesena.
Mentre le scuole primarie hanno seguito percorsi didattici di sensibilizzazione (ma con attività pratiche ed esperimenti) sulle tematiche della qualità dell’aria e della mobilità, le scuole secondarie sono state coinvolte non solo in
un percorso educativo su queste tematiche, ma in un
nuovo modo, ovvero attivo e pratico, di concepire l’educazione ambientale: ragionare e riflettere su cause e conseguenze dell’inquinamento atmosferico, sui comportamenti individuali responsabili di esso, censire e analizzare
la mobilità scolastica, definire in modo attivo e partecipato un Piano d’Azione e/o realizzare concrete iniziative,
applicando le modalità di lavoro dei mobility manager
(soprattutto nel caso degli istituti superiori) e confrontandosi con politiche e documenti della Pubblica
Amministrazione, contribuendo così in modo consapevole al miglioramento dell’aria che respiriamo.
I progetti realizzati dalle scuole secondarie hanno partecipato ad un Concorso che ha avuto il suo epilogo durante la giornata dell’8 giugno in Provincia a Forlì, con la premiazione di quattro scuole che si sono aggiudicate un
premio di 625 euro ciascuna e due scuole che hanno
ricevuto una menzione speciale.
In quell’occasione una delegazione di alunni e docenti ha
esposto i vari elaborati dando vita ad un interessante confronto con i rappresentanti dell’iniziativa: Adriano Marchi,
Presidente di ATR, Roberto Riguzzi, assessore all’am-
Nella foto: alcuni studenti presentano il loro progetto. Mentre le scuole
primarie hanno seguito progetti didattici di sensibilizzazione sulle tematiche della qualità dell’aria e della mobilità, le scuole secondarie sono state
coinvolte anche in modo attivo e pratico: ragionare su cause e conseguenze dell’inquinamento atmosferico, censire e analizzare la mobilità
scolastica, definire un piano di azione e realizzare concrete iniziative.
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Andare in rete
Nella foto: studenti della Scuola Plauto di Cesena presentano un progetto ponendo l’attenzione sulle sostanze inquinanti e su energie alternative.
Tra le proposte per una mobilità più sostenibile, l’organizzazione di giornate "vado a scuola senz'auto", promozione del trasporto pubblico, coinvolgimento delle famiglie e dell'intero territorio, diffusione di strumenti di
comunicazione quali volantini e manifesti.
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biente della Provincia di Forlì-Cesena, Sandra Morelli,
assessore alla mobilità del Comune di Forlì, Severino
Bazzani, assessore all’ambiente del Comune di Cesena e
Antonio Branca, segretario generale della Fondazione
della Cassa dei Risparmi di Forlì.
Insieme alle tante idee e alternative riguardo all’uso dei
mezzi di trasporto sono state fatte delle vere e proprie
richieste agli amministratori presenti. Ad esempio l’ITC
Serra di Cesena ha proposto un abbonamento a basso
prezzo per bambino che va a scuola + nonno che lo
Nella foto: la scuola secondaria di 1° grado “Palmezzano” di Forlì che ha
vinto il premio “Organizzatori” per la migliore capacità organizzativa nella
realizzazione di iniziative di mobilità sostenibile. Le idee presentate hanno
l’obiettivo di diminuire l’utilizzo dell’auto come mezzo per raggiungere la
scuola. Sono stati realizzati un cd-rom con grafici e tabelle, un volantino
per promuovere “la giornata senz’auto”.
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accompagna, informazioni su orari e linee dei bus più
semplici e chiare attraverso le cartine delle linee bus,
l’installazione di distributori automatici di biglietti nelle
zone in cui si concentrano più fermate e/o nelle scuole per aiutare le persone senza abbonamento e senza
biglietto, soprattutto negli orari di chiusura delle
tabaccherie e altri punti di vendita.
Ma vediamo più in dettaglio quali sono i contenuti dei
progetti proposti dalle scuole secondarie premiate.
La Scuola Secondaria di 1° grado “Plauto” di
Cesena si è aggiudicata il Premio “PIONIERI” per
avere attivato da alcuni anni esperienze di mobilità
scolastica sostenibile.
La Scuola Plauto ha attivato il progetto sulla mobilità sostenibile “Sotto questo cielo è bello pedalare?”
dall’anno scolastico 2003-2004, progetto che ha
permesso di analizzare i percorsi casa-scuola, di
attivare laboratori per la manutenzione delle biciclette e dialogare con gli enti per il miglioramento
della viabilità vicino alla scuola. Da quest’anno
alcune classi hanno partecipato a Respira. Fra le
criticità che sono emerse analizzando i mezzi di
trasporto utilizzati per andare a scuola, si nota un
aumento dell’utilizzo dell’auto a scapito soprattutto della bici, nonostante le iniziative scolastiche su
mobilità sostenibile e interventi dell’amministrazione comunale per la messa in sicurezza della zona.
Risulta molto elevata la percezione di poca sicurezza che limita l’utilizzo di mezzi più ecologici e
che induce molti genitori ad accompagnare a
scuola i figli in auto. Per il prossimo anno quindi si
prevede di continuare a lavorare, aumentando la
collaborazione con le famiglie, per ridurre l’uso dell’auto (almeno del 5%, per la fine dell’anno scolastico 2006/2007) e dell’emissione di inquinanti (26
kg in meno di CO2). Si continuerà ad approfondire
il tema delle energie alternative anche in collaborazione con il Comune di Cesena.
La Scuola Secondaria di 1° grado “Palmezzano”
di Forlì ha vinto il Premio “ORGANIZZATORI” per
la migliore capacità organizzativa nella realizzazione
di iniziative di mobilità sostenibile. Sono state coinvolte 3 classi nelle fasi di lavoro: una classe ha censito gli spostamenti di tutti gli studenti (circa 700);
un’altra ha analizzato dati e informazioni; e la terza
ha elaborato le proposte e organizzato tutti gli
aspetti della “giornata senza auto” che si è svolta il
24 maggio e che ha valso loro il titolo di “organizzatori”. Sono stati realizzati anche un cd-rom con grafici e tabelle, un volantino per promuovere l’iniziativa
del 24 maggio, un incontro/confronto con il Comune
sul progetto per la messa in sicurezza di Piazzale
della Vittoria. Le idee presentate hanno l’obiettivo di
diminuire l’utilizzo dell’auto come mezzo per raggiungere la scuola (“convincere le persone che abitano vicino alla scuola ad andarci a piedi o in bici proprio perché sono vicini alla scuola o solo per passare del tempo
con gli amici”; “convincere i genitori a fidarsi dei propri
figli”; “convincere le persone che il traffico è controllato
da forze dell’ordine e quindi sicuro”).
L’Istituto d'Istruzione Superiore “Saffi” di Forlì ha ricevuto il Premio “ECOLOGISTI” per il minore impatto
sull'aria e attività a favore dell'ambiente. Hanno partecipato i ragazzi delle classi quarte dell’indirizzo biosanitario dell’Istituto. Indirizzo che ha una vocazione
fortemente ambientale in quanto fornisce agli studenti competenze per operare nel campo della tutela dell’ambiente, della salute, dell’educazione
ambientale e del controllo di alcuni processi industriali. La definizione di “ecologisti” deriva anche
dalla mobilità praticata dalla scuola (bassa percentuale di utilizzo di auto, alta percentuale bus).
Durante il percorso sono state espresse varie idee
come l’utilizzo gratuito o molto scontato di bus
urbani per studenti che hanno già l’abbonamento
extraurbano, campagne di informazione per incentivare l’uso di mezzi non inquinanti, slogan accattivanti e spot televisivi, inserimento di una materia
per l’educazione ambientale nel corso per patente
auto o moto, obbligo di consegnare con l’acquisto
di un’auto, un opuscolo contenente informazioni
sulla qualità dell’aria a livello locale e gli effetti sulla
salute. Dal punto di vista dell’efficienza energetica
i consigli sono quelli di avere la possibilità di spegnere e accendere i termosifoni singolarmente in
ogni classe, passare ad energie alternative a scuola utilizzando finanziamenti o incentivi.
L’Istituto Tecnico Commerciale “Agnelli” di
Cesenatico ha invece vinto il Premio “INNOVATORI” per avere creato un reale e motivato gruppo di
mobility management formato da studenti, docen-
Nella foto: la scuola secondaria di 1° grado Plauto di Cesena che si
è aggiudicata il premio “Pioneri” per aver attivato da alcuni anni esperienze di mobilità scolastica sostenibile. Il premio è stato consegnato da Antonio Branca, vicepresidente della Fondazione Cassa dei
Risparmi di Forlì, uno dei finanziatori del progetto “Respira!”.
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Nella foto: la scuola secondaria di 2° grado Melozzo di Forlì ha
ricevuto la menzione Speciale per l’impegno profuso nel coinvolgere l’intero istituto scolastico. La menzione è stata meritata per
l’alto numero di ragazzi censiti (circa 900 ragazzi) e per il coinvolgimento della comunità cinese per la traduzione di materiale
didattico tematico dall’italiano in cinese.
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ti e non docenti. Ha partecipato un gruppo di 18 ragazzi in forma volontaria, insieme a due tecnici di laboratorio
e due docenti. Le proposte presentate vertono soprattutto sul trasporto pubblico locale poiché i ragazzi (che
provengono da un ampio territorio, da Cervia a Bellaria
oltre alle frazioni di Cesenatico) hanno analizzato in dettaglio il servizio di bus di linea che arrivano a scuola. I
ragazzi quindi chiedono un aumento delle linee e delle
corse e miglioramento degli orari in modo che siano
coordinati con gli orari di inizio e fine lezioni.
Nella foto: l’Istituto Tecnico Commerciale Agnelli di Cesenatico ha vinto il
premio “Innovatori” per aver creato un reale e motivato gruppo di mobility management formato da studenti, docenti e non docenti. Le proposte presentate vertono soprattutto sul trasporto pubblico locale poichè i
ragazzi provengono da un ampio territorio, da Cervia a Bellaria oltre che
dalle frazioni di Cesenatico.
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Andare in rete
La Scuola Secondaria di Primo Grado “M. Marinelli” di
Forlimpopoli ha ricevuto una Menzione Speciale per
l'impegno concreto profuso nella realizzazione di materiale di sensibilizzazione. Hanno meritato la menzione per
l’ottimo lavoro delle classi che hanno realizzato volantini
con buone pratiche di mobilità sostenibile e fatto ricerche
e proposte sulle piste ciclabili del territorio.
Fra gli impegni per il prossimo anno ci sono anche quelli
di organizzare e realizzare uscite sul territorio in cui gli
alunni si trasformano in “ausiliari ambientali” per sensibilizzare i cittadini sulla mobilità sostenibile, il risparmio
energetico ed idrico, la raccolta differenziata facendo
anche dimostrazioni pratiche e consegnando “simboliche” multe.
Menzione Speciale anche per la Scuola Secondaria di
2° Grado “Melozzo” di Forlì per l'impegno profuso nel
coinvolgere l'intero istituto scolastico. La menzione speciale è stata meritata per l’alto numero di ragazzi censiti
(circa 900 ragazzi e anche 50% dell’Istituto Oliveti) e per
il coinvolgimento della comunità cinese per la traduzione
di materiale didattico tematico dall'italiano in cinese. Le
azioni proposte sono legate sia ad una maggiore sicurezza stradale nella città (ad esempio chiudere il centro
storico, prevedere corsie preferenziali per i mezzi pubblici, diffondere semafori che si accendono quando si
supera la velocità consentita, togliere il traffico pesante
dai quartieri residenziali, studiare e realizzare bicistrade,
equivalente delle autostrade corredate da bicigrill, incrementare il numero di sottopassaggi ecc.), sia ad aumentare le aree verdi che i servizi per le biciclette (incrementare il parco biciclette comunali anche richiedendo un
piccolo ticket al cittadino, aumentare i punti per il noleg-
Nella foto: la Scuola Secondaria di primo grado “Marinelli” di
Forlimpopoli ha ricevuto una Menzione Speciale, per l’impegno
concreto profuso nella realizzazione di materiale di sensibilizzazione. Le classi hanno realizzato volantini con buone pratiche di
mobilità sostenibile e fatto ricerche sulle piste ciclabili del territorio.
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gio delle bici, mettere a disposizione dei risciò a noleggio ecc..). Per quanto riguarda il servizio pubblico le
richieste principali riguardano sia un incremento qualitativo del servizio (strumenti più completi e chiari per la
comunicazione degli orari, assistenza vocale sia sul
mezzo che alle fermate) sia quantitativo (aumento
delle frequenza delle corse e del numero dei percorsi, autobus di maggiori dimensioni) e diminuzioni del
costo di biglietti e abbonamenti. Le proposte prevedono anche innovazioni tecnologiche, energie e
mezzi alternativi (come apecar elettrici, come taxi
merci, risciò per famiglie, pattini, monopattini, skateboard e altri mezzi non inquinanti, costruendo le
condizioni per una sicurezza complessiva). Tutto
questo dovrebbe essere affiancato da regolamentazioni (limitazioni al traffico, maggiori sanzioni e
controlli), da interventi di sensibilizzazione e comunicazione di mobilità sostenibile ed organizzazione
di eventi e manifestazioni (aumento delle giornate
senz’auto e dei giorni con le targhe alterne, domeniche in bicicletta ecc..).
Un grande lavoro infine è stato svolto anche dalle
altre scuole che hanno partecipato al Concorso:
l’Istituto Tecnico Commerciale “Matteucci” di Forlì,
l’Istituto Tecnico Commerciale “Serra” di Cesena, il
Liceo Scientifico “Paolucci de’ Calboli” di Forlì, la
Scuola Secondaria di primo grado “Arfelli” di
Cesenatico, la Scuola Secondaria di primo grado
“Nievo” di Gambettola, la Scuola Secondaria di
primo grado “Viale della Resistenza” di Cesena.
Nella foto: la Scuola Superiore Saffi di Forlì ha ricevuto il premio
“Ecologisti” per il minore impatto sull’aria e attività a favore dell’ambiente. La definizione “ecologisti” deriva anche dalla mobilità
praticata dalla scuola (bassa percentuale di utilizzo di auto e alta
percentuale di bus).
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In viaggio con
I
IL RUBICONE,
UNA GRANDE CITTÀ
INTERVISTA CON TIZIANO GASPERONI,
SINDACO DI GATTEO
di Cristina Zani
Quattro paesi in uno, quattro realtà che dividono la geografia di
questo comune della bassa valle
del Rubicone, in provincia di
Forlì-Cesena. Gatteo Terra,
Gatteo a Mare, Sant'Angelo e
Fiumicino fanno parte del
Comune di Gatteo, e si differenziano sì dal punto di vista territoriale, ma anche per la qualità
stessa delle vocazioni sociali ed
economiche. Quando si parla
però di trasporto pubblico, sosta
e parcheggi si deve pensare ad
un’unica grande realtà.
“Da alcuni anni, precisamente
dal 2002 - spiega il sindaco
Tiziano Gasperoni - è in vigore
un piano urbano del traffico,
pensato e studiato appositamente per tutto il territorio comunale. Particolare attenzione è
stata rivolta alla località del mare
dove, nel periodo estivo, si passa
da 1000 a quasi 20.000 abitanti.
Quindi era necessario riorganizzare tutto il sistema del traffico e
della sosta anche per consentire
ai turisti di raggiungere facilmente
le località balneari”.
Anche Gatteo, quindi, ha problemi di traffico e parcheggi?
In realtà il nostro territorio non ha
particolari problemi di traffico, in
quanto abbiamo una grande arteria di scorrimento che collega la via
Emilia con il mare e quindi l’interno
degli abitati è abbastanza protetto,
soprattutto quello di Gatteo.
Sant’Angelo è attraversato da una
provinciale ma entro l’anno dovrebbe
essere superata dalla nuova circonvallazione, e quindi anche in questa
frazione non circoleranno più tante auto
nel centro abitato. Al mare, nel periodo
estivo, c’era invece il problema dei parcheggi, che è stato ridotto con l’introduzione, 4 anni fa, della sosta regolamentata a pagamento, in vigore dal 1 giugno,
nelle vie del centro di Gatteo Mare.
Un’esperienza, quella della sosta regolamentata, la cui gestione è affidata ad Atr,
che al di là delle critiche iniziali, si è però
dimostrata molto funzionale poiché ha
incentivato l’utilizzo dei parcheggi privati
da parte dei residenti, a vantaggio di una
maggior fruibilità per i turisti o non residenti, degli spazi pubblici. Vicino alla ferrovia inoltre c’è un parcheggio non organizzato, gestito dall’associazione albergatori, che può ospitare 300/400 auto.
Una grande novità al riguardo è la convenzione che stiamo definendo con Atr
per trasformare questo parcheggio in
una nuova struttura fast park a due piani.
Il progetto, che impiegherà nuove tecnologie, dovrebbe essere realizzato nel
2007 e risolverà definitivamente il problema della sosta a Gatteo Mare.
Ci sono altri progetti che riguardano il
piano urbano del traffico?
Insieme alla sosta regolamentata, un’altra iniziativa che ha portato ordine nel
traffico di Gatteo Mare, è l’istituzione di
alcuni sensi unici per rendere più scorrevole la circolazione in centro, soprattutto
in entrata ed uscita da Gatteo Mare e
favorire i camminamenti pedonali.
Questo cambiamento risale al 2000 con
la realizzazione della prima fase attuativa
del PUT e ha portato ottimi risultati
soprattutto in termini di sicurezza. Del
resto, il problema della sicurezza è al
centro di un progetto intercomunale.
Mobilità e sicurezza stradale sono collegate. Oggi le nostre strade sono troppo
pericolose, e non consentono nemmeno ai nostri bambini di poter andare a
scuola in bicicletta. Bisognerebbe
costruire piste ciclopedonali protette,
usando percorsi interni poco frequentati. L’istituzione dei sensi unici di marcia
permetterebbe di restringere la carreggiata per costruire questi percorsi ciclo
pedonali.
Parliamo di trasporto pubblico. Siete
soddisfatti dei collegamenti attuali?
Anche se abbiamo molto apprezzato la
Linea R (da Rubicone), che collega
Gatteo, S.Mauro Pascoli e Savignano
sul Rubicone, è comunque necessario
avere un vero servizio urbano che colleghi questi tre comuni con servizi più
cadenzati, ravvicinati e veloci. E’ una esigenza molto sentita in tutta l’area del
Rubicone, soprattutto dagli anziani, ma
anche da chi magari non può usare l’auto e ha necessità di spostarsi fra i centri
abitati dei tre comuni o di raggiungere
luoghi importanti come l’Ospedale di
Savignano, le scuole, i mercati. Abbiamo
affidato ad Atr il compito di studiare questo tipo di servizio che potrebbe essere
effettuato con mezzi elettrici o autobus
più piccoli, e ci auguriamo di avere una
risposta positiva. Del resto l’area del
Rubicone è un’area importante ed in
crescita sia dal punto di vista economico, sia per numero di abitanti (oggi ne
conta 35.000), e va quindi considerata
come una grande città. E quindi non
solo come sindaco ma anche come presidente dell’Unione dei Comuni del
Rubicone ritengo molto importante realizzare il progetto di un servizio urbano
efficiente e funzionale.
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Fermata d’autobus
L’ESTATE CORRE
SUL BUS
L
di Federica Matteucci
Responsabile Vendite Atr
Tanta voglia di mare, questa estate per gli abitanti dei
paesi collinari della provincia di Forlì-Cesena. Grazie alle
linee estive organizzate da Atr dall’11 giugno al 10 settembre, anche chi abita nell’entroterra romagnolo ha
potuto raggiungere in tutta comodità senza lo stress di
code, traffico e ricerca del parcheggio, le principali località marittime della costa romagnola. E sono stati tanti i cittadini che hanno approfittato di questo servizio, preferendo l’autobus all’auto. Le linee del mare infatti hanno raggiunto, ed anche superato, i risultati attesi, sia per il numero di clienti che per gli incassi. Nel periodo dall’11 giugno
al 30 luglio, sono stati caricati complessivamente quasi
8.600 passeggeri. Sulla linea della Val Rabbi, che collega
AUSILIARI DEL TRAFFICO A FORLIMPOPOLI
Dal 20 luglio anche a Forlimpopoli ci sono gli Ausiliari del Traffico,
per coadiuvare la Polizia Municipale nell’attività di contrasto dei
comportamenti irregolari degli automobilisti. Comportamenti che,
pur se di ridotta pericolosità, contribuiscono a congestionare la
circolazione nel centro storico.
L’obiettivo principale dell’operazione - secondo l’assessore alla
mobilità del comune di Forlimpopoli Stefania Raffaelli - è soprattutto quello di educare ad una corretta fruizione degli spazi pubblici disponibili per l’intera cittadinanza e creare le condizioni quindi di una migliore qualità e sostenibilità della mobilità per il centro
storico cittadino.
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Nella foto: autobus sul ponte che attraversa il porto canale di
Cesenatico. Grazie alle linee estive, organizzate da Atr dall’11
giugno al 10 settembre, anche gli abitanti dell’entroterra romagnolo hanno potuto raggiungere in tutta comodità le principali
località della costa. Le linee del mare hanno superato i risultati
attesi, sia per il numero di clienti che per gli incassi.
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Premilcuore e Predappio a Forlì, Cervia e al parco
acquatico di Atlantica di Cesenatico con 2 corse
giornaliere, sono saliti più di 3.800 passeggeri (38
passeggeri per ogni corsa effettuata). La linea
Bidente che parte da Meldola e fa tappa a
Forlimpopoli e S.Maria Nuova e arriva fino a
Pinarella e Cesenatico ha caricato 2.273 passeggeri che corrispondono a 11 passeggeri per ogni
corsa effettuata. Molto positivi anche i risultati della
Linea della Valle Del Rubicone che da
Roncofreddo, Longiano e Savignano raggiunge
S.Mauro Pascoli, Gatteo, Gatteo Mare e
Cesenatico. Nel periodo in questione, i clienti di
questa linea sono stati 2.273 ( 7.6 per ogni corsa
effettuata). Infine sulla linea Val Savio, istituita già
anche lo scorso anno e che collega Bagno di
Romagna, San Piero in Bagno e Sarsina a Pinarella
e Cesenatico, sono saliti 868 passeggeri, ovvero 15
passeggeri per ogni corsa effettuata.
La promozione del servizio ha messo in evidenza
che i collegamenti sono diretti e veloci, e permettono di risparmiare tempo, ma ha puntato anche sulla
disponibilità degli autisti, che vendono direttamente i
biglietti e gli abbonamenti a bordo dell’autobus. Atr
ha, inoltre, previsto per i suoi clienti una serie di agevolazioni, come uno sconto sul biglietto d’entrata del
Parco acquatico di Atlantica, e la partecipazione gratuita ai corsi di acquagym ed altri corsi organizzati
nella spiaggia libera di Pinarella, alle visite al paese,
nonché prezzi agevolati in ristoranti tipici della zona,
grazie a una convenzione tra Atr e il Comune di Cervia.
Per far conoscere le tante opportunità offerte dal servizio, è stato organizzato uno stand nei mercati settimanali delle località toccate dalle linee con distribuzione di
materiale sulle nuove linee e gli orari.
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Carnet di viaggio
I SERVIZI DI SOSTA
RISCUOTONO
IL FAVORE
DEGLI UTENTI
I
A rivelarsi di manica più stretta sono gli abitanti di
Sarsina, mentre i forlivesi sono i più decisi a chiedere controlli costanti. Sono solo alcune delle indicazioni che arrivano dall’indagine di costumer satisfaction sulla sosta regolamentata condotta nel
2005 da Atr, per conoscere la valutazione dei
clienti sui servizi gestiti in questo settore (parcometri, controlli, rilascio dei permessi, ecc.). Sotto
la lente l’attività svolta in sette degli otto comuni
che hanno affidato ad Atr questo compito: Bagno
di Romagna, Cesenatico, Forlì, Gatteo, Meldola,
Sarsina, Sasso Marconi. Esclusa, in questa fase,
Cesena, dove l’azienda ha assunto l’incarico
complessivo solo a metà 2004 (prima si occupava solo delle aree di sosta intorno all’ospedale
Bufalini e dei parcheggi custoditi nelle piazze del
centro).
I sondaggi, compiuti su campioni predefiniti, calcolati sulla base del numero degli abitanti, hanno
tenuto conto delle diverse modalità di gestione: a
Sasso Marconi e a Bagno di Romagna, ad esempio, non viene svolta l’attività di rilascio dei permessi, e nella cittadina emiliana anche il compito
di controllo non vede il coinvolgimento degli ausiliari Atr.
Cinque gli aspetti presi in esame: i permessi di
sosta, il personale, le modalità di pagamento e il
funzionamento dei parcometri, le persone sanzionate, il controllo delle aree di sosta. A Forlì, dove
l’esperienza è più consolidata e le forme di sosta
più articolate rispetto agli altri centri, si sono approfonditi anche altri elementi, in particolare per quanto riguarda le possibilità di accesso al centro storico e l’utilizzo dei parcheggi (con un occhio di riguardo per i parcheggi a “lungasosta”).
Pur in presenza di specifiche peculiarità, che contribuiscono a differenziare l’operato di Atr nei vari
comuni serviti, dall’esame complessivo emergono
dati incoraggianti. Sostanzialmente positivo il giudizio
dei clienti per quanto riguarda sia la durata che le
modalità di rilascio dei permessi: su una scala di voto
da uno a sette il voto medio per la durata è di 5,48,
mentre per le modalità si registra una media di 5,94,
con Meldola che esprime il massimo gradimento con un
rotondo 7 su 7. Media superiore al 6 per le valutazioni
relative alla capacità di fornire informazioni corrette e alla
cortesia degli addetti ai punti vendita e del personale
autorizzato al rilascio dei permessi. Anche gli ausiliari del
traffico, a cui tocca l’ingrato compito di controllare e,
laddove sia necessario, sanzionare la sosta irregolare,
non ne escono male: la valutazione media per le loro
capacità di informazione si attesta su 5,6 punti su sette,
mentre quella per la cortesia è di 5,25 punti su 7.
Insomma, anche in questo caso siamo ben oltre la sufficienza. E a proposito di controlli è interessante sottolineare le altissime percentuali di intervistati che, in tutti i
Comuni, indicano la necessità di controlli costanti: si va
dal 55% di Sarsina al 71% di Cesenatico e al 77% di
Forlì. Non manca però chi, pur invocando controlli serrati, chiede maggior tolleranza agli ausiliari: si esprime in
questi termini il 19% dei sarsinati, il 10% dei bagnesi, il
14% dei cesenaticensi. Da notare, però, che gli automobilisti indisciplinati sembrano essere una minoranza:
solo un terzo degli interpellati ha ricevuto una multa per
sosta nel corso dell’anno, e nella maggior parte dei casi
l’operato dell’ausiliario del traffico è considerato comunque corretto. Chi ha da ridire recrimina soprattutto perché “il biglietto era scaduto da poco”.
Decisamente buone le performance delle attrezzature: la
stragrande maggioranza degli intervistati in tutte le località ha confermato che i parcometri funzionano bene. Gli
utenti, infine, si rivelano tradizionalisti sia nelle forme di
pagamento (quasi tutti si affidano alle monetine) che
nelle abitudini di parcheggio: quasi tutti confessano di
non averle modificate dopo l’introduzione della tariffa di
sosta.
Più ampie, come anticipato, le indicazioni provenienti
dalla ricognizione fra gli automobilisti forlivesi. Nel 2005
risulta aumentata la percentuale di chi ritiene opportuno
che solo un’auto per famiglia abbia un permesso di
accesso e sosta agevolato in centro storico: il 55% contro il 44% del 2004 e il 35,9% del 2003. In crescita
anche il numero di quanti utilizzano i parcheggi “lungasosta” (il 48% nel 2005). Il 95% degli intervistati valuta
queste strutture come una risposta al pendolarismo:
qui, infatti, si trova quasi sempre posto e la tariffa giornaliera di 1 euro è considerata accettabile. Da sottolineare, infine, l’aumentata sensibilità verso l’intermodalità: quasi tutti dichiarano giusto progettare parcheggi di
interscambio con i mezzi pubblici. Permane qualche
dubbio sui tempi di attesa, ma la maggior parte valuta
questi interventi come una necessità. Ancora più positivo il giudizio sull’interscambio auto/bici, per lasciare
l’auto fuori dal centro e raggiungere gli uffici e i negozi
sui pedali.
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MD
Notizie in arrivo
CERTIFICAZIONE
ETICA PER E-BUS
E SETRAM
C
E-bus e Setram, le società che gestiscono il trasporto
pubblico nella Provincia di Forlì-Cesena, hanno ottenuto
il marchio di Certificazione Etica SA8000. Una certificazione che viene sempre più spesso richiesta dalle amministrazioni pubbliche quale titolo fondamentale per partecipare alle gare di appalto, a maggiore garanzie di tutela
del personale. Ed è per questo che dopo aver ottenuto,
tra i primi nel mondo nel settore del trasporto pubblico, la
Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2000, e-bus e
Setram hanno deciso di procedere con il progetto
“SA8000”, creando un sistema fortemente integrato
dove l’attenzione al cliente, gestita tramite il sistema qualità, cresce e si sviluppa grazie al miglioramento ed al
coinvolgimento del personale. Si tratta di un sistema di
organizzazione dell’azienda orientato verso un modello di
responsabilità sociale che ha come elemento centrale la
persona. In sostanza l’azienda si impegna a garantire a
tutte le parti interessate il rispetto dei diritti dell’individuo,
attraverso la ricerca delle migliori condizioni di lavoro possibili, assicurando il rispetto del contratto del lavoro e
offrendo a tutti le stesse opportunità di crescita professionale. È uno strumento di tutela per i lavoratori e un
valore aggiunto per la credibilità e l’immagine aziendale,
riconosciuto a livello internazionale. In Italia sono 167 (
pari al 73% del totale europeo) le aziende che hanno
aderito al sistema SA8000. Di queste circa il 16% si trova
in Emilia Romagna (3 nella Provincia di Forlì-Cesena). Nel
settore del trasporto pubblico su gomma le aziende già
certificate sono 20, di cui solo due hanno sede in
Regione.
LE NORME DI SA8000
L’azienda che intende ottenere la Certificazione Etica
deve osservare le leggi nazionali e internazionali in materia di lavoro, diritti civili e tutela dei minori. In particolare
deve rispettare 9 requisiti di responsabilità sociale:
- No al lavoro infantile
- No al lavoro obbligato
- Sì a luoghi di lavoro sicuri e salubri
- Sì alla libertà di associazione e al diritto di contrattazione collettiva
- No a discriminazioni fisiche, culturali e sociali
- No alle punizioni fisiche o psicologiche
- Sì a orari di lavoro regolamentati
- Sì a una giusta retribuzione
- Sì al controllo di gestione della Certificazione Etica.
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LA CINTURA
È D’OBBLIGO
ANCHE SUI BUS
Allacciatevi le cinture di sicurezza… anche sugli
autobus! E’ questa una delle tante novità del decreto legislativo del 13 marzo 2006, legge 150, che ha
modificato l’art 172 del codice della strada. Novità
rivoluzionarie che rendono obbligatorio l'uso delle
cinture di sicurezza per conducente e passeggeri
anche su minibus e autobus (fuori dalle zone urbane). Sono esclusi gli autobus in servizio di trasporto urbano che prevedono il trasporto di passeggeri
in piedi. Secondo la nuova legge, tutti gli occupanti,
di età superiore a tre anni, dei veicoli in circolazione
adibiti al trasporto di persone con più di 8 posti a
sedere oltre il conducente, devono utilizzare, quando sono seduti, i sistemi di sicurezza di cui i veicoli
stessi sono provvisti. I bambini devono essere assicurati con sistemi di ritenuta per bambini, eventualmente presenti, solo se di tipo omologato secondo
quanto previsto al comma 1 dell’art. 172.
I passeggeri devono essere informati dell'obbligo di
utilizzare le cinture di sicurezza, quando sono seduti
ed il veicolo è in movimento, con cartelli o pittogrammi, posti in modo ben visibile su ogni sedile.
Informazione che può essere fornita dal conducente,
dal bigliettaio, dalla persona designata come capogruppo o mediante sistemi audiovisivi quale il video.
Severe le sanzioni per chi non rispetta la legge, che
prevedono la pena amministrativa del pagamento di
una somma da 68,00 euro a 275,00 euro. Quando il
mancato uso riguarda il minore, della violazione risponde
il conducente o chi a bordo del veicolo è tenuto alla sua
sorveglianza.
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Posta & Risposta
LE INIZIATIVE
IN CENTRO
STRAVOLGONO
IL SERVIZIO BUS
Come cittadina e come utente ritengo mio diritto e
dovere far notare una questione che sempre più spesso in questo periodo sta creando notevoli disagi alla circolazione dei mezzi pubblici e del loro utilizzo nel centro
storico di Forlì. Se da un lato concordo con la necessità di rivitalizzare il centro introducendo le più svariate
iniziative, dall’altro non posso esimermi dal fare notare
la difficoltà di coniugare queste iniziative con il mantenimento di un servizio di trasporto pubblico che non
può essere continuamente da esse stravolto (dato che
di fatto impediscono l’accesso al centro o deviano ogni
volta gli autobus dai percorsi quotidiani previsti). Sono
convinta poi che il continuo disservizio che gli utenti
devono subire crei una disaffezione all’utilizzo dei mezzi
pubblici e incrementi il numero delle auto nel centro di
Forlì. Non dovrebbe essere di competenza dell’amministrazione comunale accertarsi delle problematiche
che possono verificarsi nel contesto di questi eventi?
E’ possibile l’ipotesi di un’altra collocazione del capolinea, la tanto criticata pensilina, che non sia in Piazza
Saffi ? Non credo sia impossibile prevedere percorsi
certi dei mezzi pubblici senza dover consultare l’agenda per vedere quale giorno della settimana sia, oppure
trovarsi ad aspettare un’ora un autobus perché non
sono stati apposti in tempo gli avvisi alle fermate!!
Lettera firmata
METTI UNA SERA ALLA FESTA DELL’UNITÀ
ATR ha partecipato,con un proprio stand, alla Festa Provinciale dell’Unità
di Forlì che si è svolta presso la Fiera dal 23 giugno al 17 luglio.
Dal 6 al 16 luglio, la Festa ha ospitato la Festa Nazionale dell'Unità dedicata all’Ambiente, all'interno della quale si è svolto anche un convegno
nazionale sulla mobilità sostenibile.
DISAGI EVITABILI
CON UN'ALTRA
IDEA DI CITTÀ
Ai primi di marzo 2006 si è tenuto a Venezia un Convegno dal
titolo “No bus non parti” e come sottotitolo “Considerazioni
serie sulla domanda di mobilità dei cittadini e sulla loro sicurezza”. Da ciò prendo lo spunto per provare a dare una risposta “fuori dagli schemi” al reclamo pervenuto. Ad un primo
approccio, appare scontato cercare nel miglioramento dei
processi organizzativi dei vari soggetti coinvolti, una risposta
alla soluzione del problema evidenziato dalla gentile cliente.
Ma ritengo che si tratti di un approccio sbagliato, perché
anzichè ricercare la migliore soluzione alle ripetute chiusure
giornaliere di piazza Saffi, occorre riconoscere la funzione di
polo della mobilità sostenibile della piazza in questione. Se,
veramente, si vuole coniugare l'offerta con la domanda e far
uscire il trasporto pubblico dalla dimensione auto-referenziale di offerta di trasporto, a prescindere dalla domanda di
mobilità dei cittadini, e farlo diventare uno strumento fondamentale per chi pensa e decide le città, allora il percorso è
chiaro: mettere a fuoco un sistema di mobilità sostenibile,
significa definire principalmente, come priorità, il trasporto
pubblico. Ecco che lo scenario cambierebbe: non ci si
dovrebbe preoccupare delle emergenze temporanee, vissute
dal quotidiano errare di eventi, e, purtroppo, di nostri clienti
dimenticati, quali 'oggetti smarriti' alla pensilina di piazza
Saffi, ma risulterebbe facile pensare che quella pensilina rappresenti una conquista irrinunciabile di mobilità sostenibile, il
vero perno per chi ha deciso di fermarsi a vivere a Forlì! E'
sempre più urgente ripensare ad un progetto globale di “città
del futuro”! Attraverso le parole dell' arch. Richard Burdett,
direttore della Biennale di Architettura, che si definisce un
teorico che progetta il futuro dialogando con i Sindaci, provo
a descrivere una ideale, ma possibile, Forlì del XXI secolo. Alla
domanda su quale concreta utopia modellare una città “globale”, l'Architetto risponde: … “ci sono alcuni temi da cui si
può partire. Il primo: il trasporto pubblico ha una dimensione
di giustizia sociale; creare una città con un sistema di trasporto equo, rende la città democratica. Il secondo, saper
riconoscere quando la città vive un momento di crescita e
saperlo indirizzare, creare complessità a livello di stratificazioni è ricchezza. Il terzo, riguarda la gestione politica della città.
Un sistema che garantisca figure che diano una direzione culturale. Perché il miglioramento della qualità della vita può
cambiare una città, riscattando situazioni di degrado. E qui
penso a Bogotà, e alle sue piste ciclabili: c'è stata una persona che ha deciso di farle..”. Difficile non essere d'accordo,
sottoscrivo pienamente: non voglio vedere la mia città ogni
mattina al mio risveglio come un grande garage, ma voglio
poter godere delle sue bellezze, delle piazze, dei cortili, dei
negozi, una città capace di coagulare la gente e di emozionarmi.
Laila Errani - Responsabile Sviluppo Commerciale ATR