Allegato - Graficheincomune
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LUIGI TIMONCINI NOTIZIE BIOGRAFICHE Luigi Timoncini è nato a Faenza nel 1928. Nel 1951 si trasferisce a Milano, dove completa gli studi artistici all’Accademia di Brera. Segue gli sviluppi della giovane pittura milanese e, nel maggio 1970, le opere più rappresentative del biennio ‘68-’70 vengono esposte a Milano, alla Galleria Bergamini, presentate da Luigi Carluccio. Viene segnalato nei cataloghi Bolaffi nel 1970 e nel 1979 su proposta di Giorgio Mascherpa. Pittore ed incisore, guarda alla società con spirito critico, rivelandone i lati negativi, quali la solitudine, l’alienazione e la perdita dei valori etici. Gli viene affidata l’esecuzione di un quadro ispirato al film “L’albero degli zoccoli”, quale premio San Fedele 1978-79 al regista Ermanno Olmi. Agli inizi degli anni ’80 partecipa alle mostre “Dal Realismo Esistenziale al nuovo racconto” a cura di Giorgio Mascherpa – Milano, Galleria San Fedele e “Cinque secoli di storia e d’arte dell’Ospedale Maggiore di Milano” – Milano, Palazzo Reale. Nel 1985 ordina una vasta personale alla Galleria dello Scudo di Verona, presentata da Mario De Micheli. Nel gennaio del 1987 tiene una mostra personale alla Galleria Forni di Bologna, presentata da Paolo Levi. Autore di importanti opere di ispirazione religiosa, nel 1988 vince il concorso per le nuove vetrate della Basilica di San Carlo al Corso di Milano. Nel 1989 viene incaricato del ritratto di Ignazio di Lojola per le celebrazioni ignaziane del 1990-91. È presente alla rassegna “Magnificat. La grande arte e il religioso oggi” – Milano, Chiostro della Basilica di Sant’Eustorgio – e progetta il completamento della parte centrale della vetrata della Cappella del Capitolo Metropolitano del Duomo di Milano. Nell’aprile del 1990 la Galleria Civica d’Arte Moderna di Gallarate ospita una sua mostra antologica (1956/1990) presentata da Gian Alberto Dell’Acqua. Nel mese di dicembre tiene una mostra personale di incisioni (1980/90) alla Galleria Segno Grafico di Venezia, presentata da Enzo Di Martino. Nel 1991 esegue una delle grandi vetrate absidali del Duomo di Monza ed è presente nella mostra storica dedicata al “Realismo Esistenziale 1955/65” – Milano, Palazzo della Permanente –. Nel 1993 tiene una vasta rassegna antologica della sua opera grafica al Museo di Milano, presentata da Paolo Bellini. Nel 1993/96 esegue un ciclo di grandi tele ad olio per la Chiesa di Sant’Erasmo a Formia, presentate da Gianfranco Ravasi e Marina De Stasio. Luigi Timoncini vive e lavora a Milano, vetrate, mosaici e ceramiche da lui realizzate sono presenti in luoghi pubblici di varie città italiane e straniere. Come incisore utilizza di preferenza la tecnica dell’acquaforte, senza trascurare, comunque, la ceramolle, l’acquatinta e la puntasecca. È stato direttore della Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano, dove ha retto per oltre quindici anni la cattedra di incisione, da lui fondata nel 1975.