IL MATRIMONIO

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IL MATRIMONIO
IL MATRIMONIO
«Il Buon Dio mi ha dato un padre e una madre più degni del Cielo che della terra»
Teresa, lettera 261 del 26 luglio 1897.
La delicatezza d'animo di Luigi Martin, la pesante eredità rigorista di Zelia e il brevissimo
fidanzamento, consigliarono ai due giovani un'esperienza particolare: nei primi dieci mesi del loro
matrimonio essi conserveranno la verginità fisica.
Sviluppata la reciproca consapevolezza, con l'aiuto di un padre spirituale, i due sposi maturarono un
diverso atteggiamento; la verginità venne integrata in un giusto orientamento del sacramento del
matrimonio: nel focolare dei Martin Dio sarà sempre il primo servito, secondo la massima di
Giovanna d'Arco.
Da quel momento la loro vita di preghiera e di lavoro sarà dedicata a crescere, non senza dolori e
lutti, i nove figli che la Provvidenza invierà loro.
22 febbraio 1860: nascita di Maria Luisa. Si farà carmelitana e morirà il 19 gennaio 1940.
7 settembre 1861: nascita di Maria Paolina, futura carmelitana, che morirà il 28 luglio 1951.
3 giugno 1863: nascita di Maria Leonia, futura visitandina, la figlia che più pena darà a Zelia e che
morirà il 16 giugno 1941.
13 ottobre 1864: nascita di Maria Elena, morta alletà di sei anni il 22 febbraio 1870, lo stesso anno
della sorella Maria Melania Teresa.
20 settembre 1866: nascita di Maria Giuseppe Luigi, morto il 14 febbraio 1867, primo figlio Martin
chiamato in cielo.
19 dicembre 1867: nascita di Maria Giuseppe Giovanni Battista, morto il 24 agosto 1868, secondo
grave lutto.
28 aprile 1869: nascita di Maria Celina, anchessa carmelitana, morta il 25 febbraio 1959.
All’inizio del 1870 i Martin vendono il negozio di orologeria e Luigi inizierà a sostenere la moglie
nel suo faticoso lavoro di commercio di merletti.
16 agosto 1870: nascita di Maria Melania Teresa, morta l8 ottobre 1870, uno dei lutti più strazianti
per Zelia, già duramente provata.
Nel luglio 1871 la famiglia trasloca in rue Saint-Blaise, nella proprietà avuta in eredità alla morte
del signor Guérin.
2 gennaio 1873: nascita di Maria Francesca Teresa, morta il 30 settembre 1897 (Santa Teresa di
Gesù Bambino del Volto Santo, Patrona delle Missioni e Dottore della Chiesa universale dal 19
ottobre 1997).
elle lettere di Zelia emerge in quale clima di fede e di unione familiare si svolgono gli avvenimenti
dell'esistenza di questa famiglia, non diversi da quelli di molte famiglie dell'epoca.
Nell'estate 1876 un ingrossamento al seno trascurato in precedenza iniziò a preoccupare Zelia, che
si recò da un medico di Alençon. La diagnosi fu brutale: si trattava di un tumore fibroso molto
grave ed era troppo tardi per operare. Zelia cominciò a preparare se stessa e la famiglia a una
possibile triste conclusione della malattia, fidando però sempre nella Provvidenza.
Nel febbraio 1877 muore l'amata sorella, suor Maria Dositea e nel giugno 1877, anche per desiderio
della famiglia, si sobbarca il faticoso pellegrinaggio a Lourdes per implorare la grazia della
guarigione.
La sera del 27 agosto 1877 Zelia, ormai senza forze, scambiò un lungo sguardo con la cognata,
moglie del fratello Isidoro, di cui Zelia e la sorella si erano prese cura fin dalla morte della madre
nel 1859, affidandole tacitamente la propria famiglia. A mezzanotte e trenta, all'alba del 28 agosto,
Zelia lascerà questo mondo per la vera Patria, che aveva tante invocata.
Da questo momento, inizia a risplendere la virtù di papà Luigi che, facendo seguito al desiderio di
Zelia, il 14 novembre 1877, trasferì le figlie a Lisieux, presso la cognata, nella residenza chiamata I
Buissonets, dove le raggiungerà appena ceduto il commercio di merletti, il 29 novembre 1877.
Avendo molto a cuore l'educazione delle figlie, al termine delle vacanze invernali, nel gennaio
1878, papà Martin iscrisse alla scuola delle monache benedettine di Lisieux, l'Abbazia Notre Dame
du Pré, Leonia e Celina, mentre Teresa vi entrò per gli studi solo nell'ottobre 1881.
Nel 1879 o 1880 circa Teresa ebbe una visione profetica in cui le apparve il padre con la testa
coperta da una specie di fitto velo: era l'annuncio della «gloriosa prova».
Durante le vacanze estive la zia Guérin spesso ospitava le nipoti nelle residenze estive di Trouville e
Deauville. Questi, però, non erano gli unici viaggi di papà Martin, che doveva anche tornare talvolta
ad Alençon per amministrare i suoi affari.
Portò a Parigi prima Maria e poi Paolina, nel 1878, per l'Esposizione Universale, poi ancora Celina
e Teresa prima del pellegrinaggio a Roma nel novembre 1887. Si prestò più volte ad accompagnare
Maria dal suo padre spirituale, p. Pichon, a Le Havre, Calais, Parigi.
Nell'ottobre del 1882 Paolina fece il suo ingresso al Carmelo di Lisieux e nel marzo 1883 si
manifestò la "strana malattia" di Teresa, per la quale papà Luigi fece celebrare una novena di S.
Messe nel santuario di Nostra Signora delle Vittorie di Parigi, ottenendo la guarigione della sua
Reginetta.
L'8 maggio 1884 Paolina, suor Agnese di Gesù, farà la sua professione religiosa.
Nel 1885 Luigi Martin si lasciò convincere dal vicario di Saint-Jacques, don Mario, a compiere un
lungo viaggio fino a Costantinopoli, forse presago di qualche debolezza incipiente.
Il 15 ottobre 1886 anche Maria entrò al Carmelo, facendo poi la sua professione religiosa il 19
marzo 1887, festa di S. Giuseppe, col nome di suor Maria del Sacro Cuore
Il 1 maggio 1887 Luigi Martin è colpito da un primo attacco di paralisi, ma la crisi è rapidamente
scongiurata e il 29 maggio dello stesso anno Teresa confida la propria vocazione al padre, che
l'accompagna in un pellegrinaggio a Roma tra il 4 novembre e il 2 dicembre 1887, al fine di aiutarla
ad entrare al Carmelo a quindici anni.
Il 9 aprile 1888 anche Teresa venne accolta nel Carmelo di Lisieux.
Nel maggio 1888 nel parlatorio, confidò alle sue tre carmelitane l'offerta di sé che aveva compiuto
nella chiesa di Notre Dame.
Il 15 giugno dello stesso anno Celina gli comunicò la propria vocazione al Carmelo e alla fine
dell'anno, papà Martin, in segno di gratitudine consegnò al canonico Rohée i diecimila franchi per
un nuovo altare maggiore presso la cattedrale di Lisieux.
Ma già il 23 giugno si erano manifestati importanti segni della malattia che lo accompagnerà fino
alla morte: partì da casa e stette via quattro giorni senza dar segni di vita.
Il 10 gennaio 1889 Teresa fece la vestizione, con il padre presente.
Il 12 febbraio 1889 sopravvenne la grande crisi: terrori allucinazioni, perdita di memoria, si trattava
di encefalopatia vascolare progressiva per arteriosclerosi cerebrale diffusa, che spingerà il cognato
Guérin, timoroso per l'incolumità di Celina e Leonia, a farlo ricoverare al Buon Salvatore di Caen,
un ospedale per alienati mentali, dove, pur nella malattia, papà Martin darà prova della sua profonda
fede.
Soltanto il 10 maggio 1892 sarà possibile ricondurlo a casa, completamente paralizzato.
Il 23 giugno 1893, dopo diversi tentativi, Leonia era entrata nella Visitazione di Caen, dove però
avrebbe preso i voti soltanto il 2 luglio 1900, col nome di suor Francesca Teresa.
Celina restò ancora accanto al padre e fu proprio lei ad assisterlo con la preghiera negli ultimi
istanti, il 29 luglio 1894. Sul letto di morte la sua bella figura serena faceva pensare a san Giuseppe.
Il 14 settembre 1894 Celina iniziò il suo probandato al Carmelo di Lisieux, dove divenne suor
Genoveffa del Volto Santo e di S. Teresa.
Dopo la morte del babbo, il signor Guérin fece esumare e trasferire nel cimitero di Lisieux, per
riunirli al capo famiglia, i resti mortali della sposa, dei quattro bambini prematuramente scomparsi,
della nonna Martin e del nonno Guérin.
Il 13 ottobre 1958 si procedette all'esumazione dei resti di Luigi e Zelia Martin. Oltre alle ossa, si
ritrovarono, nelle due bare, gli scapolari di Nostra Signora del Monte Carmelo che portavano il
Servo e la Serva di Dio e nessun altro tessuto.