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42
2015
IT
GUEST Andreas Kipar
CERSAIE Architettura sostenibile
INTERIORS Un loft metropolitano
Cer Magazine Italia n. 42 (Settembre 2015) • ISSN 1828-1060 • ANNO XVIII
cer magazine ITALIA
MERCATO Maggiorate, ma di spessore
42
ITALIA
SALENTO,
QUESTIONE
DI FEELING
cer.start
1
CERSAIE OSPITE
AL PALAZZO DEI DUCHI ESTENSI
Andrea Serri
direttore editoriale
di Cer Magazine Italia
e International
È il complesso del Palazzo Ducale di Sassuolo - edificio di
villeggiatura rinascimentale di Borso d’Este e della sua discendenza il luogo che ospita la Conferenza Stampa Internazionale e la
Serata Cersaie. Un capolavoro del barocco italiano, con pareti
affrescate sia nel soffitto che nelle pareti, che diventa - per
una sera - dimora d’onore per espositori e visitatori di Cersaie
2015, il Salone di riferimento internazionale della ceramica per
l’architettura, dell’arredobagno, degli altri materiali duri destinati
a pavimentazione.
Un connubio, quello tra Cersaie ed il Palazzo Ducale di Sassuolo,
che va oltre il mero fatto geografico che
accomuna le due capitali, quella del Ducato
Estense con la città culla della ceramica
italiana. La scelta dei migliori artisti di allora ha
diretta corrispondenza con quella delle archistar
di oggi, che vedono nel Pritzker 2012 Glenn
Murcutt la punta di diamante del programma
‘Costruire Abitare Pensare’; gli affreschi ed i
trompe l’oeil delle stanze e dei luoghi di delizie erano allora quello
che oggi sono i moderni rivestimenti e lastre ceramiche presenti
in fiera; le eleganti bacinelle da bagno ducali paradigma delle
migliori soluzioni del tempo, che si sono evolute e trasformate
oggi - nel segno del design e del risparmio idrico - nelle moderne
ceramiche sanitarie ed arredobagno. Senza per questo dimenticare
la Peschiera Ducale, luogo destinato ad intrattenimento e svago,
paradigma di quell’outdoor a cui le ceramiche italiane stanno dando
significative risposte.
Un Cersaie 2015 che, se nel primo giorno si tuffa per una sera
nelle proprie origini, continua a guardare con attenzione
al futuro ed al mondo.
Serata di Gala si
«tieneLa nella
rinascimentale
residenza estense, luogo
pieno di legami con
l’attualità della fiera
»
DIAMO VALORE ALLA TUA CREATIVITÀ.
The Quinquennial Tile Award è il Premio internazionale ideato da Fincibec Group,
dedicato a tutti coloro che hanno realizzato opere di architettura e di design negli ultimi 5 anni,
utilizzando i prodotti dei 3 brand del gruppo: Century, Monocibec e Naxos.
Partecipare è facilissimo: basta andare sul sito www.tileaward.org, compilare la scheda
di partecipazione e inviare i materiali entro il 31 Marzo 2016.
I cinque vincitori riceveranno una nuovissima bicicletta elettrica Made in Italy.
Le iscrizioni sono aperte, aspettiamo anche la tua.
cer.contenuti
cer
magazine
è scaricabile
gratuitamente
da App Store
per iPad
EDITORIALE
START di Andrea Serri
01 Cersaie ospite al Palazzo dei Duchi Estensi
MAGAZINE a cura di Simona Malagoli
NEWS
16
22
06 Corporate
10 Produzione
12 Design
in copertina
Hotel & Resort
Il Giardino dei Pini
Marina di Alliste (LE)
Superfici ceramiche:
Imola Ceramica
14 Web
EVENTI
16 CERSAIE 2015 L’architettura a Cersaie è sostenibile,
poetica e sociale di Maria Teresa Rubbiani
18 LA CERAMICA E IL PROGETTO I Premiati di Napoli
di Cristina Faedi
20 CERAMICS OF ITALY Seminari per architetti
di Elena Romani
PROGETTI
16
HOME
22 La Casa Bianca di Laura Maggi
26
26 Un loft metropolitano di Benedetto Marzullo
36 Perfetta integrazione di Tosca Lei
TRENDS
32 Collezioni intelligenti per un bagno
bello e sostenibile di Elena Pasoli
VIRTUAL STYLE a cura di Imagem
36
30 Il living
64 Il Fast Food
32
cer.contenuti
52
MERCATO
40 Una crescita costante con la qualità
della ceramica italiana di Simona Forlani
44 E’ ancora un mercato dell’usato
di Francesco Toso
60
46 Maggiorate, ma di spessore
di Alfredo Zappa
Strategie per nuovi paesaggi urbani
di Alessandra Coppa
66
PROGETTI
ARCHITETTURA
56 Salento, questione di feeling
di Silvia Airoldi
60 Una nuova sede per CompuGroup Medical
di Livio Salvadori
66 Frammenti di celeste
di Elisa Montalti
70
di Donatella Bollani
di Alfredo Zappa
DOC
Promossa da
Direttore Responsabile
Vittorio Borelli
Redazione
Valentina Candini ([email protected])
Simona Malagoli ([email protected])
Valentina Pellati ([email protected])
Segreteria di redazione
Barbara Maffei ([email protected])
Patrizia Gilioli ([email protected])
Collaboratori
Silvia Airoldi, Donatella Bollani (Domus),
Alessandra Coppa, Cristina Faedi, Simona Forlani, Tosca Lei,
Laura Maggi, Benedetto Marzullo (Living), Elisa Montalti,
Elena Pasoli, Elena Romani, Maria Teresa Rubbiani,
Livio Salvadori (Casabella), Francesco Toso, Alfredo Zappa
Progetto grafico
Fabio Berrettini, Cristina Menotti
Pubblicità
Pool Magazine di Mariarosa Morselli
Via Cattaneo 34 - 41126 Modena
tel. 059 344 455 - fax 059 344 544
[email protected]
Stampa
Arti Grafiche Boccia - Salerno
Chiuso in tipografia il 10 settembre 2015.
78 Cataloghi dalle aziende
74
Numero 42
Rivista semestrale, settembre 2015
Direzione, redazione e amministrazione
Edi.Cer. SpA Società Unipersonale
Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Mo)
tel. 0536 804585 - fax 0536 806510
[email protected]
cod. fisc. 00853700367
74 Rigore e innovazione
ITALIA
Edizioni
Edi.Cer. SpA
Cer Magazine Italia:
pubblicazione registrata presso il Tribunale di Modena
al n. 1454 in data 17-12-1998 - ISSN 1828-1060
70 Spiritualità urbana
magazine
Direttore Editoriale
Andrea Serri ([email protected])
INTERVISTA
52 GUEST Andreas Kipar
cer
46
L’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio
della rivista, anche per la spedizione di altre riviste e/o
per l’inoltro di proposte di abbonamento. Ai sensi dell’articolo 7
del D.Lgs. 196/2003 è nel suo diritto richiedere la cessazione
dell’invio e/o l’aggiornamento o la cancellazione dei dati
in nostro possesso, che sono comunque trattati in conformità
al “testo unico sulla privacy”.
www.laceramicaitaliana.it
cer.news
MAGAZINE
CORPORATE
PRODUZIONE
DESIGN
WEB
IDEAL STANDARD
SAFAK FILA È IL NUOVO SALES DIRECTOR
Dopo quasi tre anni in azienda con ruoli di crescente
responsabilità, Safak Fila ha assunto l’incarico
di direttore vendite Ideal Standard. Entrato nel 2012
nel ruolo di Key Account Manager, ha successivamente
ricoperto la posizione di Area Manager Nord Ovest e, grazie
alla sua professionalità, ha maturato una solida reputazione
tra i clienti dell’azienda, conquistando credibilità e fiducia.
Nato a Bologna nel 1982, Safak Fila si è laureato in Economia
e gestione aziendale all’Università Cattolica di Milano e ha
studiato Key Account Management presso SDA Bocconi.
È approdato in Ideal Standard dopo significative esperienze professionali in Lg
Electronics, Candy-Hoover Group e Masterfoods.
à www.idealstandard.it
COEM
Salute e sicurezza conformi
ai requisiti BS OHSAS 18001
La show gallery di Milano
All’interno della sua organizzazione, Coem ha realizzato
l’implementazione di un Sistema di Gestione della Salute
e Sicurezza nei luoghi di lavoro conforme alla norma,
pubblicata dal British Standards Institution, BS OHSAS
18001 (Occupational Health and Safety Assessment
Series), principale riferimento per la gestione della
sicurezza nel mondo.
Pur non essendo un obbligo di legge, Coem ha voluto
adattare il proprio modello organizzativo aziendale e
successivamente certificare il sistema stesso tramite
Certiquality, poiché da questo iter ne consegue non solo
la conformità ai requisiti legislativi più stretti,
bensì il continuo miglioramento delle prestazioni
in materia di sicurezza attraverso la partecipazione
di tutti i dipartimenti aziendali.
La norma si basa sulla metodologia nota come PDCA
(Plan - Do - Check - Act), ovvero: stabilisce gli obiettivi
e i processi per fornire risultati conformi alla politica
della sicurezza e salute sul lavoro dell’organizzazione;
attua i processi; sorveglia e misura i processi rispetto alla
politica della sicurezza e salute sul lavoro, agli obiettivi,
alle prescrizioni, registrandone poi i risultati; intraprende
azioni per migliorare continuamente le prestazioni
del Sistema. Ciò che consegue dalla comunicazione
trasparente a tutti i livelli degli obiettivi ed i traguardi
concreti sono: un’aumentata consapevolezza sulle
tematiche inerenti alla salute e sicurezza, un
miglioramento del lavoro di squadra e del clima aziendale
interno, nonchè dell’immagine stessa dell’azienda.
à www.dsgceramiche.it à www.decoratoribassanesi.it
à www.coem.it
DSG CERAMICHE - DECORATORI BASSANESI
SHOWROOM A MILANO E A MOSCA
DSG Ceramiche, la divisione di grès porcellanato di Decoratori Bassanesi,
ha inaugurato il giugno scorso, in collaborazione con Listone Giordano,
una show gallery a Milano, grazie alla partnership con lo storico rivenditore
Superskin. Lo spazio ospita tutte le collezioni di DSG Ceramiche, presentate
con una innovativa logica espositiva. Fortemente attenti anche alla promozione di un diretto rapporto con il cliente all’estero, DSG e Decoratori Bassanesi,
insieme ad altre sette aziende venete che insieme a loro fanno parte di Rete
Italia, hanno inaugurato un nuovo showroom in Russia, sito al Novospassky
Lane di Mosca. Valorizzando la progettazione di soluzioni su misura, tecnologie e servizi evoluti targati made in Italy, salvaguardando la competitività,
Rete Italia vuole contribuire alla realizzazione di architetture raffinate e
di alto prestigio, offrendo soluzioni di alto valore tecnico ed estetico, per
creare ambienti dove vivere un’esperienza emozionante e confortevole. Nel
nuovo showroom russo sono
presenti entrambi i brand
di Decoratori Bassanesi e
tutte le collezioni di rivestimenti sottili di DSG, lastre
di grandi dimensioni in grès
porcellanato che si adattano
perfettamente ad arredare
con eleganza e tecnologia sia
ambienti interni che esterni.
Colle zione Foulards
Il quadrato di tessuto si trasforma
in un quadrato di ceramica.
Cersaie 2015
Bologna 28/09 - 2/10
Hall 22 Stand A 116
CERAMICA DI VIETRI DE MAIO FRANCESCO S.R.L.
Via Nazionale, 5 - 84015 Nocera Superiore (SA) ITALY
Tel. +39 081 931011 – Fax +39 081 5142366 – E–mail: [email protected]
www.francescodemaio.it
.
CORPORATE
MAGAZINE
PRODUZIONE
DESIGN
SICHENIA GRUPPO CERAMICHE
FIORANESE
Nuova organizzazione aziendale
INAUGURATO A FIORANO
IL TEMPORARY WORKSPACE
Grazie alla collaborazione con la società
Duke and Kay e all’impegno dei suoi
manager specializzati nella gestione di
progetti di business development,
performance improvement e turnaround, Sichenia Gruppo Ceramiche
ha avviato un importante cammino di riorganizzazione e rilancio alla luce
dell’accordo sottoscritto con un pool di istituti bancari che stanno sostenendo
l’azienda. Un’attività di profonda ristrutturazione sta investendo tutti gli ambiti
societari: Sichenia, di cui Roberto Rompianesi è amministratore unico, ha
infatti potenziato il proprio management con l’ingresso di Andrea Bordignon
nel ruolo di procuratore generale, e di Giampaolo Daviddi e Raffaele Capitani
alla guida rispettivamente dell’area commerciale e di quella tecnica.
“Sicuramente il cammino non sarà breve, ma già i primi risultati ci spingono
a guardare con fiducia al futuro di Sichenia - commenta Rompianesi.
Attualmente il nostro business plan è quinquennale, ma riteniamo che
i traguardi che ci siamo prefissati siano raggiungibili e sostenibili. Il nostro
primo obiettivo è quello di dare efficienza alle nostre produzioni, forti
di uno stabilimento che riteniamo all’avanguardia, e, nel contempo, di tornare
protagonisti su molti mercati dai quali in passato ci siamo ritirati, grazie
ad un restyling completo del marchio e del nuovo merchandising”.
WEB
Lo spazio espositivo, ricavato direttamente in uno dei magazzini
aziendali, è divenuto la suggestiva location del nuovo Temporary
Workspace di Fioranese, inaugurato il 18 settembre scorso.
Tre campate - da cui trae spunto il logo dello showroom - sono state
riallestite secondo uno stile tipicamente industrial, dalle linee pulite
ed essenziali. Proponendosi non soltanto come una semplice sala
mostra, ma quale luogo d’incontro in cui far confluire le idee sempre
connesse ai nuovi codici dell’estetica e dello stile, uno spazio per
creare ed esprimere, un luogo dove il pensiero diventa progetto, il
Temporary Workspace si presenta come spazio animato, prolifico
e vivace, al servizio dei professionisti del settore e non solo. Due
sono gli incontri già in programma: il primo nella data di giovedì 12
novembre, in cui Alessandra Farabegoli di Digital Update, esperta del mondo digitale, condurrà un workshop su come utilizzare
Facebook anche per lavorare in sala mostra; il secondo si svolgerà
giovedì 17 dicembre, trattando di personal branding nella professione dell’architetto con Sebastiano Zanolli, che ha ricoperto ruoli dirigenziali di brand di abbigliamento in aziende come Adidas e Diesel.
à www.sichenia.it
à www.fioranese.it
GATTONI RUBINETTERIA
FLORIM CERAMICHE
LA GAMMA: IL NUOVO CATALOGO
SMART AND EASY
Investimenti ed eccellenza
dettano la crescita
L’intera produzione di Gattoni Rubinetteria è efficacemente presentata
nel catalogo di recente pubblicazione La gamma che, attraverso pagine di facile consultazione, raccoglie le collezioni del brand, offrendone
una rapida e completa panoramica. A partire dalle innovative serie
sviluppate in collaborazione con alcuni architetti italiani - l’ingegneristica Fly, l’evocativa Boomerang, oppure le originali Intersezione e
Color - presentate attraverso le suggestive immagini ambientate che
accompagnano le descrizioni tecniche, essenziali ed efficaci, La
gamma illustra anche le numerose altre linee di Gattoni Rubinetteria:
dalle più semplici e classiche, ad esempio Timor e Vivaldi, alle più
vivaci e moderne, tra le quali H2Omix1000. Nel catalogo, particolare
attenzione è stata riservata alla presentazione del “mondo doccia
Gattoni”: dal sistema Gbox, che facilita le manovre di installazione e
manutenzione, alle proposte che combinano design originali e sistemi
terapici. Tra i prodotti per cucina, spicca la collezione Gk Green, realizzata con materia prima certificata Bluwave®: la nuova lega completamente depiombata che assicura la purezza dell’acqua potabile.
Immancabile, infine, è la parte dedicata alle peculiarità produttive
dell’azienda, ad esempio l’utilizzo di materiali di qualità ed il minuzioso controllo dei
processi tecnologici ed ecocompatibili.
Giunto alla sua settima edizione, il Bilancio di
Sostenibilità Florim - rendiconto non dei soli
aspetti finanziari e contabili, ma anche delle
politiche intraprese dal Gruppo in ottica
di sostenibilità complessiva ed obiettivi futuri delinea risultati di crescita e miglioramento di tutti
gli indicatori fondamentali. Alla base del successo
ottenuto anche nel 2014, investimenti concepiti
con grande attenzione ai fattori di costo e alla
flessibilità, alta qualità dei materiali offerti,
professionalità e serietà a tutti i livelli e ricerca continua dell’eccellenza.
“Il grande coinvolgimento dei collaboratori a tutti i livelli ed il loro saper
interpretare la missione Florim - anticipa nella lettera di introduzione a
questa ultima edizione il presidente Claudio Lucchese - hanno consentito di
completare progetti ambiziosi per complessità e tempi di realizzazione, quali
la ristrutturazione dello stabilimento di Mordano, divenuto un punto di
riferimento per la produzione di lastre di grande dimensione ed il varo del
nuovo polo logistico di Fiorano, che integra il tradizionale piazzale con il
moderno magazzino verticale.
A questi si aggiunge l’avanzamento del progetto di ristrutturazione
dello stabilimento americano, che si stima possa completarsi nel 2015”.
à www.gattonirubinetteria.com
All’interno del catalogo,
ambientazione con
la collezione Color
à www.florim.it
overall
SELECTION
.cer.news
MAGAZINE
MAGAZINE
COMPANY CORPORATE
EVENT
GREEN
PRODUZIONE
DESIGN DESIGN
WEB
GRUPPO FINCIBEC
OCCHIELLO
OCCHIELLO
tiolo titolo
tiolo titolo
LAMINAM
tiolo titolo
tiolo titolo
Nuova linea per l’Extra Large
RISPARMIO
E COMPETITIVITÀ
CON EKOROLL
OCCHIELLO
DI SACMI
Vittorio Borelli e Giuseppe Miselli di Sacmi
tiolo titolo
tiolo titolo
Con l’obiettivo di incrementare l’efficienza e la produttività del reparto
di scelta, a partire dalla produzione di grandi formati, il Gruppo Fincibec
ha installato due nuove confezionatrici automatiche negli stabilimenti
di Sassuolo e Roteglia. “EkoRoll rappresenta una risposta puntuale
a problematiche complesse in fase di formatura del cartone, sia in termini
di quantità di materia prima necessaria sia di produttività”, spiega Vittorio
Borelli, amministratore delegato del Gruppo. Progettata da Sacmi-Nuova Fima
a partire da un’innovazione progettuale che si caratterizza per linearità
e semplicità - quella cioè di sostituire le fustelle prestampate con rulli
di cartone, successivamente tagliati e formati in tempo reale EkoRoll consiste nella soluzione ideale con vantaggi, quali, appunto,
la riduzione degli scarti e dei costi di smaltimento, l’ottimizzazione
del consumo di materie prime come cartone e colla, con risparmi
che possono raggiungere anche il 60%, garanzia di qualità su prodotti
dall’alto valore unitario quali le grandi lastre e formati.
Forte di un fatturato in crescita del 30%, che ha toccato i 40 milioni di
euro nel 2014 e nel rispetto delle previsioni di 50 milioni per quest’anno, Laminam affronta una nuova sfida: rilancia con una quarta linea
produttiva che si aggiunge alle pre-esistenti, il cui potenziale di produzione complessivo annuo andrà a raggiungere il milione di lastre.
L’investimento compiuto da Laminam comporta non solo un considerevole incremento della capacità produttiva di lastre ceramiche nel
formato 1000x3000 mm, su spessori variabili - consentendo, grazie
ad un andamento di 50 battute l’ora, un aumento della produzione
giornaliera di circa 4000 mq di materiale -, ma anche la creazione
di un prodotto nuovo: le lastre Extra Large, fino a 1600x3200 mm di
testo testocon
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à www.fincibec.it
dimensione
spessori
6 a 20
mm.
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tetesto
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tetesto testo testo testo testo testo teCon questo nuovo prodotto, nato dal proprio percorso di esploraziosto
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ne della forza espressiva e delle possibilità tecniche del materiale
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ceramico, Laminam compie un ulteriore passo avanti, spalancando
SERENISSIMA CIR INDUSTRIE CERAMICHE
ulteriormente il ventaglio delle sue possibili applicazioni in architetà www.?????????
à www.?????????
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tura, interni e design.
La produzione siàconcentra
nel reggiano
à www.laminam.it
A fine aprile, Serenissima Cir
Industrie Ceramiche ha ceduto lo
stabilimento di Filo di Alfonsine
occhiello
PUNTOQUATTRO
a Omega Ceramic, autorevole
gruppo egiziano attivo nel proprio
INVESTIMENTI IN TECNOLOGIA
Paese con sei stabilimenti produtPER 3 MILIONI
tivi. Si tratta di un’importante operazione da parte di Serenissima Cir
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Attraverso un accordo con System di Fiorano, Puntoquattro ha installato
che conserva così il marchio Cercom e concentra la produzione nei
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la nuova linea Multigecko, che prevede, oltre al sistema automatico di scelta e
due stabilimenti di Rubiera e Roteglia. Nell’ultimo biennio, infatti,
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di rilevazioni delle dimensioni e delle planarità dei prodotti, anche una
l’azienda ceramica di Casalgrande ha investito oltre 20 milioni di
testo testo testo testo
confezionatrice Freebox di ultima generazione in grado di creare in automatico
euro nei due impianti reggiani, garantendo in questo modo una
ed in pochissimi secondi una scatola idonea a qualsiasi tipo di prodotto e di
capacità produttiva tale da soddisfare le necessità del Gruppo.
à www.?????????
formato. Per soddisfare le nuove richieste del mercato, Puntoquattro ha poi
I risultati sono arrivati già nei primi mesi del 2015, che hanno
installato una pressa per formati di grandi dimensioni ed un forno di 80 metri.
registrato un andamento positivo soprattutto in ambito export,
Mauro Borghi, presidente e socio fondatore
anticipando così quanto previsto dal business plan aziendale. Le
della storica azienda di terzo fuoco, commenta:
trattative vagliate dal gruppo ceramico di Casalgrande per arrivare
“solamente con la massima efficienza dei
al miglior accordo sono state numerose e, alla fine, la scelta è
processi produttivi si resta competitivi in un
ricaduta sull’offerta che ha consentito il minor impatto occupaziomercato che comunque non deve disperdere il
nale possibile, garantendo il posto di lavoro alla quasi totalità dei
made in Italy”.
dipendenti.
TIOLO TITOLO
TIOLO TITOLO
à www.puntoquattro.it
à www.serenissimacir.it
.
MAGAZINE
CORPORATE
PRODUZIONE
DESIGN
ABK GROUP INDUSTRIE CERAMICHE
MARAZZI GROUP
WALL&PORCELAIN CAMBIA IL
RIVESTIMENTO CERAMICO PER INTERNI
SISTEM C RINNOVA
LA TORRE ARCOBALENO DI MILANO
Dopo il crescente successo delle lastre in grès porcellanato Auto-Leveling, ABK Group firma l’innovativa tecnologia Wall&Porcelain, che unisce i pregi del grès
porcellanato ad alcune qualità tipiche della bicottura e
della monoporosa, senza averne i limiti. Wall&Porcelain
permette di produrre lastre ceramiche rettificate di
grande formato, tecnicamente non realizzabili in bicottura o monoporosa (60x120/30x120 cm), leggere,
maneggevoli, sottili (7 mm) e perfettamente planari,
nonchè più facili da posare, lavorare e tagliare rispetto
al grès: pratiche come i rivestimenti classici, ma inalterabili nel tempo e senza difetti post posa. Oltre ad unire
qualità tecniche di prodotto e funzionalità d’uso,
Wall&Porcelain risponde alle esigenze di una nuova
Rivestimento realizzato con
fascia di mercato, collocabile a metà fra il segmento
tecnologia Wall&Porcelain
delle grandi lastre ed il classico formato medio da rivestimento. In questo ambito la tecnologia W&P incontra il design, consentendo
la realizzazione di proposte sempre nuove e diversificate, in linea con le ultime
tendenze e facilmente coordinabili con i pavimenti in gamma. Ispirazioni che
spaziano dai wallpaper, fino alle superfici strutturate e 3D, per utilizzi molto
diversi, ideali per la progettazione di tutti gli ambienti interni.
WEB
Nell’ottantesimo anno di storia della ceramica industriale, di cui
Marazzi ha segnato le tappe più importanti - la prima collaborazione con il design, il rivoluzionario brevetto della monocottura, il
primo grande formato, il primo prodotto tecnico -, lo Studio Original
Designers 6R5 ha scelto Sistem C di Marazzi per rinnovare la celebre Torre Arcobaleno di Porta Garibaldi a Milano. Grazie alla sua
varietà cromatica, l’architettura urbana si inserisce nel progetto
“Wonderline” che da diversi anni collega varie iniziative ed energie
nel mondo del colore. “I colori della Torre Arcobaleno - commenta
il curatore del progetto Francesco Roggero di Original Designers spiegano la nostra voglia di vivere il pianeta in maniera intelligente
in armonia tra tecnologia, natura, innovazione e tradizioni”. Sistem
C, una gamma cromatica completa composta da venticinque colori,
tre superfici (lucida, opaca e strutturata antiscivolo) quattro formati e
due strutture a rilievo effetto 3D si presenta dunque come un perfetto
alleato per progettare con il colore pavimenti e rivestimenti di spazi
architettonici pubblici e residenziali. Inoltre, si tratta di una ceramica
eco-accorta, che ha conseguito la certificazione LEED® grazie al contenuto di materiale riciclato utilizzato nella produzione. Oltre a Marazzi,
partner dei lavori di riqualificazione della Torre Arcobaleno anche
Bazzea - B Construction Technology, Condor, Fila Solutions e Mapei.
à www.abk.it
à www.marazzi.it
NUOVA RIWAL CERAMICHE
PROGRESS PROFILES
Forniture Tecnema
per la linea di lavorazione a secco
Finiture di qualità e design
per il Padiglione Italia
Al fine di aumentare gli standard qualitativi delle
produzioni, percorrendo la strada del green oriented
dalla preparazione delle materie prime fino alla finitura
dei prodotti, Nuova Riwal Ceramiche sta completando
un importante programma di investimenti tecnologici
nello stabilimento Saime di Maranello. Lo sviluppo di
nuove tecnologie per la rettifica ed il taglio a secco di
piastrelle in grès porcellanato è stato affidato a
Tecnema Technology, la cui linea in grado di lavorare tutte le tipologie di
materiali in ceramica attraverso la tecnica SCT (Small Chip Thickness)
consente, non generando calore, di ottenere parametri superiori rispetto alla
lavorazione ad acqua: un risultato ottenuto dallo sviluppo del prototipo
presentato a Tecnargilla 2008 e protetto da diversi brevetti. I vantaggi
produttivi economici ed ecologici derivanti dall’adozione di questa tecnologia
sono riscontrati nella mancata necessità di smaltimento fanghi, recupero
delle polveri nel ciclo produttivo, risparmio energetico, maggior durata degli
utensili, ambiente di lavoro senza formazione di nebbie saline e maggior
durabiltà delle macchine con minori costi di manutenzione.
Cuore pulsante di Expo 2015, il Padiglione Italia presenta finiture
firmate Progress Profiles. Tra le numerose soluzioni messe a
disposizione dall’azienda, specializzata nel settore dei profili
tecnici e decorativi di finitura, sono stati scelti per i rivestimenti
gli eleganti profili satinati in acciaio e ottone Projolly Square,
mentre per i pavimenti Proterminal e Procover. Inoltre, per
una corretta e precisa posa delle piastrelle è stato utilizzato
il rivoluzionario Proleveling System che,
grazie a livellatori e speciali tiranti, assicura
un pavimento perfetto, senza dislivelli e
accumuli di colla, d’assoluta planarità. Il
Padiglione Italia, simbolo di Expo 2015,
rappresenta il biglietto da visita del Sistema
Italia nel mondo, uno slancio rivolto al
futuro, all’innovazione e Progress Profiles,
espressione del migliore made in Italy,
contribuisce con i propri prodotti, sinonimo di
qualità, design e tecnologia all’avanguardia.
à www.riwal.it
à www.progressprofiles.com
LA CERAMICA DA RIVESTIMENTO
CAMBIA NOME
Dopo il crescente successo delle lastre in gres porcellanato AUTO-LEVELING, ecco una nuova rivoluzione ceramica firmata da ABK
Group. Wall&Porcelain è un prodotto rivoluzionario che cambia le regole del rivestimento ceramico per interni: è una tecnologia
innovativa, oltre che una nuova materia, che non può essere inquadrata negli schemi tradizionali della ceramica. Si tratta di un
materiale che unisce i pregi del grès porcellanato ad alcune qualità tipiche della bicottura e della monoporosa, senza averne i limiti.
Wall&Porcelain permette di produrre lastre ceramiche rettificate di grande formato non realizzabili in bicottura o monoporosa (cm
60x120/30x120), leggere, maneggevoli, sottili (mm 7) e perfettamente planari, più facili da posare, lavorare e tagliare rispetto al grés,
pratiche come i rivestimenti classici, ma inalterabili nel tempo e senza difetti post posa.
AFFIDABILITA’
È immune dal problema delle micro fessurazioni superficiali
che possono presentarsi nel
post posa (cavillo tardivo).
ELASTICITA’
Wall&Porcelain garantisce una maggiore aderenza
alle superfici mantenendo una perfetta planarità.
RESISTENZA
Le superfici risultano inalterabili, come quelle
del gres.
COMFORT
Offre un isolamento termico ed acustico superiore rispetto
a quello del gres.
INTELLIGENTE
è realizzato con lo speciale impasto ECO-BODY,
contenente il 40% di materie prime recuperate da altre
lavorazioni industriali.
LEGGEREZZA
Il peso ridotto, rispetto al gres tradizionale,
rende il prodotto più maneggevole.
PRATICITA’
Wall&Porcelain è un materiale incredibilmente
facile da tagliare e da lavorare.
ECO-SOSTENIBILE
è rettificato a secco, con un minor consumo di energia e un
totale recupero degli scarti di lavorazione.
ABK GROUP WALL&PORCELAIN ™
Per maggiori informazioni sulla tecnologia Wall&Porcelain potete scaricare il video ufficiale dai nostri siti www.abk.it
www.ariana.it
www.flavikerpisa.it
.
MAGAZINE
CORPORATE
PRODUZIONE
DESIGN
WEB
MAPEI
CERAMICHE ASCOT
PARTNER PER L’ALBERO DELLA VITA
GAME OF FIFTEEN PROSEGUE
CON BORIS TELLEGEN
Sponsor del Consorzio Orgoglio Brescia per
la realizzazione dell’Albero della Vita, Mapei ha fornito il suo
contributo anche in quello che rappresenta il simbolo del
Padiglione Italia a Expo 2015. Ideato da Marco Balich e
posizionato al centro della Lake Arena, poco dietro il Palazzo
Italia, l’Albero consiste in una struttura in acciaio alta
trentacinque metri e ricoperta di legno - a richiamo delle
radici italiane che si estendono verso il futuro - con un forte
elemento tecnologico: oltre cento effetti speciali della durata
di circa dieci minuti che si alternano ogni ora per tutto il
periodo dell’Esposizione Universale. Mapei ha messo in campo la propria
competenza per contribuire a realizzare il basamento sul quale l’Albero
della Vita poggia: le sue “radici” affondano sotto un tappeto eseguito
con pietre naturali locali che ripropongono il disegno a losanghe
di Michelangelo della Piazza del Campidoglio. Attraverso l’utilizzo
dei propri prodotti, Mapei si è dimostrato partner fondamentale nella
realizzazione delle varie fasi per il completamento dell’opera:
dall’incollaggio degli elementi prefabbricati che lo compongono, alla
rasatura del sottofondo; dall’impermeabilizzazione, alla posa; dalla
fugatura, alla sigillatura dei giunti di dilatazione.
La linea Game of Fifteen, dedicata alle opere di quindici artisti contemporanei, a cui Ceramiche Ascot ha dato avvio lo scorso anno con Keith Haring,
lancia - in occasione di Cersaie - la seconda collezione firmata Boris Tellegen. L’artista olandese è noto per il suo lavoro sulle geometrie e sui materiali, dove la luce scivola attraverso diverse dimensioni e intricati rilievi, offrendone molteplici letture. Opere dell’artista - tra cui una piastrella
presente in collezione - sono attualmente esposte a The Bridges of Graffiti,
evento collaterale della Biennale di Venezia (www.thebridgesofgraffiti.com).
à www.ascot.it
à www.mapei.it
GRUPPO BETA
FAP CERAMICHE
HATRIA
EDIMAX E ASTOR A PORTATA DI APP
LA CERAMICA ‘ILLUSTRATA’ SUI SOCIAL
NUOVO LOOK PER IL SITO WEB
Le aziende del Gruppo Beta di Solignano hanno lanciato
due nuove applicazioni sia su Apple Store che su Google
Play: un’evoluzione comunicativa pensata e sviluppata
per offrire nuove opportunità di consultazione e
interazione con agenti, fornitori e clienti. Progettate e
realizzate dall’azienda, le due app di Edimax e Astor
mostrano in modo immediato, sintetico e facilmente
utilizzabile le collezioni, le immagini dei prodotti, le news,
le descrizioni e i file in .pdf, consultabili e scaricabili, dei
rispettivi cataloghi. Complete di indicazioni Google Maps
e di link ai principali contatti di riferimento, le applicazioni,
una volta scaricate sul proprio tablet o smartphone,
rimangono operative anche offline, consentendo
la consultazione in qualsiasi momento e contesto.
La dinamicità di un mercato fortemente
internazionalizzato e il rapido aggiornamento di sistemi
informativi improntati al web e alle attuali modalità di
aggregazione e interazione rendono di fondamentale
importanza la capacità aziendale di mantenere un canale
bidirezionale di dialogo con i propri partner e con
la clientela. Attraverso queste App, il Gruppo Beta
migliora e amplifica l’efficacia della comunicazione,
dimostrando ancora una volta la naturale predisposizione
allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia che possano
rispondere con efficienza alle esigenze di prodotto
e offrire un servizio al cliente sempre più performante.
Attraverso un’iniziativa
moderna ed originale,
che va oltre ai normali
schemi, Fap racconta le
caratteristiche della ceramica al fine di farne conoscere ed apprezzare le
sue grandi qualità. Protagoniste sono dieci illuBenessere della serie Tatoo
strazioni suddivise in due
serie tematiche, Tatoo e Muse, realizzate a mano dalla disegnatrice udinese Barbara Petris e ambientate su sfondi
che riproducono fedelmente le texture delle ultime collezioni FAP. Con appuntamento quindicinale, viaggeranno
sui social network dell’azienda (principalmente sulle pagine FB, TW e G+) e dei maggiori portali di settore, svelando,
puntata dopo puntata, le caratteristiche distintive del materiale ceramico e dei prodotti FAP.
La prima serie in stile Tatoo Old School è composta da illustrazioni che prendono il nome dai temi che trattano
Resistenza, Sicurezza, Benessere, Versatilità e Sostenibilità Ambientale, sintetizzando i principali aspetti che fanno
della ceramica un materiale straordinario, eclettico e funzionale per tutti gli ambienti architettonici. La seconda serie, invece, si ispira alle Muse, donne eleganti e fatate, altamente evocative con rimandi e citazioni grafiche alle
tendenze di moda per il biennio 2015-2016. Con Ipnotica,
Ideale, Elegante, Materia e Scintilla sarà possibile immergersi nel mondo e nei prodotti FAP, apprezzandone lo stile
e i preziosi dettagli.
Dopo il completo restyling del logo e dell’immagine
istituzionale, Hatria ha messo a punto anche un nuovo
sito web, con l’obiettivo di rafforzare l’identità del marchio
e metterne in luce gli elementi distintivi quali innovazione,
eleganza e qualità made in Italy. Dotato di maggiore
intuitività, dinamicità e di un’interfaccia user friendly,
il nuovo sito di Hatria presenta un look&feel più moderno,
la navigazione appare più semplice e mobile responsive,
grazie ad un’architettura semplice e snella in cui tutto è
a portata di click. “Visita”, “Guarda”, “Scopri”, “Progetta”
sono le quattro sezioni attraverso le quali accedere
in modo agevole e immediato al mondo dei sanitari Hatria
e trovare, attraverso complete informazioni sui prodotti,
le migliori soluzioni per il bagno. Il nuovo sito rappresenta
un ulteriore servizio a disposizione del cliente, fornendo
esaurienti contenuti ed ottime opportunità di scelta.
à www.edimax.it à www. ceramicheastor.it
à www.fapceramiche.com
à www.hatria.com
@
Déco d’Antan: un vero e proprio sistema ceramico dedicato a vestire
con rinnovata eleganza gli spazi residenziali e ideale per progetti contract.
Il colore, i decori e i contrasti sono gli elementi distintivi della collezione
che offrono grande leggerezza visiva e libertà compositiva. I pattern geometrici
e i decori floreali a rilievo esaltano la superficie fino a diventare dei veri
e propri complementi di arredo, morbidi al tatto e preziosi alla vista, grazie
al mix sapiente degli smalti e della polvere di graniglia. www.tagina.it
.
EVENTI
L’architettura a Cersaie
è sostenibile, poetica e sociale
di Maria Teresa Rubbiani
IL PROGRAMMA CULTURALE
“COSTRUIRE ABITARE
PENSARE” PROPONE,
DURANTE I CINQUE GIORNI
ESPOSITIVI IN FIERA
A BOLOGNA, TANTI
APPUNTAMENTI
CHE TOCCANO TEMI
DI GRANDE ATTUALITÀ
E VEDONO PROTAGONISTI
ARCHITETTI DI FAMA
INTERNAZIONALE
Anthony Browell courtesy Architecture Foundation Australia
È diventata quasi una scommessa
con sé stessi per gli organizzatori
di Cersaie quella di portare ogni anno
un premio Pritzker al più importante
salone internazionale della ceramica
per l’architettura. Per questo 2015,
dunque, scommessa vinta ed
un’opportunità in più, offerta
ai progettisti, studenti e appassionati
di architettura, in visita a Cersaie,
di assistere dal vivo alla conferenza
di un architetto noto a livello mondiale.
Così anche quest’anno la Lectio
Magistralis (martedì 29 settembre)
vede protagonista un architetto
vincitore del prestigioso premio:
l’australiano Glenn Murcutt, presentato
da Francesco Dal Co.
Glenn Murcutt è noto per la grande
importanza data al tema della
sostenibilità nell’ambito della sua
progettazione che lo ha portato a ideare
costruzioni ecologiche in armonia
col clima e col paesaggio. Una modalità
progettuale definita funzionalismo
ecologico. Dopo avere completato gli
studi di architettura al Sydney Technical
College della University of New South
Wales, nel 1969 Murcutt ha fondato
lo studio di architettura che porta
il suo nome. Oltre alla Lectio
Magistralis, il programma culturale di
Cersaie “costruire, abitare, pensare”,
giunto alla settima edizione, prevede
diversi altri appuntamenti.
Mercoledì 30 settembre alle ore 10,
presso la Galleria dell’Architettura,
l’architetto Stefano Mirti presenta
i risultati della terza edizione
di Ceramic Futures: from poetry
Glenn Murcutt
Francesco Dal Co
16 17
Ph. Juan Rodríguez
Francisco Mangado
Matthias Sauerbruch
collaborano con urbanisti, artisti,
designer ma anche registi, musicisti,
etnologi e sociologi con lo scopo appunto
di reinventare la città studiandone tutti gli
aspetti e le esigenze anche da un punto
di vista sociale.
Nel pomeriggio, alle 15, progettualità
tedesca e progettualità spagnola a
confronto nell’interessante
conversazione tra Francisco Mangado e
Matthias Sauerbruch, entrambi
notissimi architetti di fama internazionale
vincitori di numerosi riconoscimenti.
Infine venerdì 2 ottobre si terrà la
“Lezione alla rovescia”, dedicata agli
studenti delle scuole superiori, con Massimo Giacon, un ‘non maestro’ difficile
da definire per la sua ecletticità, che
spazia dal design al fumetto, dall’arte
alla musica ed è considerato uno dei
padri del fumetto italiano moderno.
Politecnico di Milano converserà con
l’architetto spagnolo Arturo Franco e
con il tedesco Markus Bader, membro
fondatore di Raumlabor Berlin.
Le opere più significative di Arturo
Franco, tra le quali figurano i diversi
interventi realizzati nel Matadero di
Madrid, ex mattatoio, gli hanno permesso
di essere selezionato diverse volte tra i
giovani architetti spagnoli di maggior
successo.
Raumlabor Berlin, più che uno studio di
architettura, rappresenta un laboratorio
sperimentale nel quale gli architetti
Massimo Giacon
Ph. Kalle Koponen
to science fiction, progetto on-line
e off-line sulla ceramica che ha visto
quest’anno il coinvolgimento delle tre
scuole di Design EnsAD Parigi,
IED Torino e Politecnico di Milano.
I vincitori di questa edizione sono: per
la categoria “The Community”, Cecilia
Arata dello IED, con il progetto
“Blindness”; Clara Kernreuter,
dell’Ensad, con “Sensitive collective
memories”; Camilla Marini del
Politecnico, con il prototipo”Snap
Futures”. Per la categoria “Best
Projects”, invece, i vincitori sono:
Alessandro Calabrese per lo IED, con
“Freeze this post”; Martina Genovesi,
del Politecnico, con il suo “High on
memory” ed Erwan Péron, dell’Ensad,
ha vinto con “Or noir / Black Gold”.
Giovedì 1 ottobre Fulvio Irace,
professore di Storia dell’Architettura del
.
EVENTI GIUNTO ALLA SUA QUARTA EDIZIONE,
IL CONCORSO PREMIA LE MIGLIORI
REALIZZAZIONI ARCHITETTONICHE
IN CERAMICA DI PROGETTISTI ITALIANI
LA CERAMICA E IL PROGETTO
I PREMIATI A NAPOLI
di Cristina Faedi
Una raccolta di oltre 400 progetti di architettura con piastrelle
di ceramica italiane realizzati sul territorio nazionale, 12 studi
professionali premiati per le categorie commerciale, residenziale ed istituzionale, 12 menzioni d’onore ed 1 special award:
questi i numeri ad oggi di quattro edizioni di La ceramica e
il Progetto, il concorso di architettura dell’industria ceramica
italiana che vuole premiare le migliori referenze architettoniche realizzate in Italia con piastrelle di ceramica italiana.
Ormai una tradizione lo spostamento verso il centro-sud Italia
per poi darsi appuntamento a Bologna a Cersaie in settembre:
la cerimonia di premiazione dell’ultima edizione del concorso
ha avuto luogo infatti il 1° luglio, nella splendida cornice di
Castel dell’Ovo a Napoli - alla presenza di 250 partecipanti – in
occasione della conferenza-evento organizzata da Confindustria Ceramica e Cersaie in collaborazione con l’Ordine degli
Architetti di Napoli.
L’evento – moderato da Aldo Colonetti - garantiva agli architetti iscritti 4 crediti formativi e si è svolto in due momenti.
Il primo, dal taglio istituzionale, ha visto i saluti di benvenuto di Pio Crispino dell’Ordine degli Architetti di Napoli, seguito dal saluto del consigliere di Confindustria Ceramica Gianni
De Maio, dall’introduzione del direttore Armando Cafiero e
dall’intervento sulle tendenze ceramiche di Cristina Faedi di
Confindustria Ceramica, di Giorgio Timellini del Centro Ceramico di Bologna e del prof. Fulvio Irace del Politecnico di Milano
che ha illustrato i progetti architettonici di Expo concludendo
con l’uso di ceramica a Expo 2015. Nella seconda parte si è
tenuta la premiazione del concorso alle migliori realizzazioni
architetettoniche selezionate dalla giuria composta dagli architetti Sebastiano Brandolini, Michele Capuani e Cino Zucchi, alla presenza dei progettisti vincitori e delle aziende ceramiche che hanno fornito i materiali.
> COMMERCIALE HOSPITALITY
> RESIDENZIALE
VINCITORE
VINCITORE
SPECIAL AWARD
CANTINA VINICOLA SU ENTU
SANLURI (VS), Sardegna
MONTEBAR VILLA
MEDEGLIA, CANTON TICINO (SVIZZERA)
BOSCO VERTICALE
MILANO
progetto Mario Casciu e Francesca Rango
progetto Jacopo Mascheroni
(JM Architecture)
progetto Stefano Boeri, Gianandrea
Barreca, Giovanni La Varra (Boeri studio)
superfici ceramiche Casalgrande Padana
sup. ceramiche Cotto d’Este, Lea, Mirage
foto Jacopo Mascheroni
foto Paolo Rosselli
superfici ceramiche Marazzi
18 19
> PREMIAZIONI
>
GLI ESITI DEL CONCORSO
SONO VISIBILI SUL SITO
E SONO IN MOSTRA
A CERSAIE (BOLOGNA,
28 SETT. - 2 OTT. 2015)
PRESSO LA GALLERIA
DELL’ARCHITETTURA
(GALL. 21-22).
Foto Vincenzo Conelli
WWW.LACERAMICAEILPROGETTO.IT
La giuria quest’anno ha valutato i 60 progetti pervenuti sulla
base di criteri di creatività, funzionalità e gusto estetico, prendendo in considerazione la progettazione nel complesso, l’impiego delle piastrelle di ceramica, la qualità della posa e la
valorizzazione ambientale resa possibile dalle caratteristiche
di sostenibilità del materiale.
Per la categoria Commerciale, il premio è andato allo studio
Casciu Rango Architetti per il progetto di recupero della Cantina Vinicola Su Entu (Sardegna) realizzato con piastrelle Marazzi sia negli ambienti commerciali che nelle aree destinate
alla produzione.
La Categoria Istituzionale vede il primo premio assegnato allo
studio Archea Associati per la Chiesa della Misericordia di
Terranuova Bracciolini realizzato con piastrelle Tagina, prodotte appositamente per l’intervento di ristrutturazione della
struttura.
In ambito Residenziale il premio è andato a Montebar Villa
abitazione prefabbricata in legno nel Canton Ticino, rivestita
con piastrelle Casalgrande Padana dallo studio di architettura
JM Architecture.
Sono state assegnate anche due menzioni d’onore al progetto IULM 6 dello studio 5+1AA (piastrelle Casalgrande Padana)
e al progetto Centro Parrocchiale Regina Pacis dello studio
Iotti+Pavarani Architetti (piastrelle Florim).
Infine, lo Special Award al progetto Bosco Verticale di Milano,
realizzato da Boeri Studio, che vede impiegate le piastrelle di
tre aziende ceramiche italiane: Cotto d’Este, Lea e Mirage.
I progetti vincitori del concorso “La ceramica e il progetto”
sono in mostra in occasione di Cersaie presso la Galleria
dell’Architettura (Gall. 21-22).
> ISTITUZIONALE
VINCITORE
MENZIONE
MENZIONE
CHIESA DELLA MISERICORDIA
TERRANUOVA BRACCIOLINI (AREZZO)
CENTRO PARROCCHIALE REGINA PACIS
REGGIO EMILIA
IULM 6 MILANO
progetto Laura Andreini, Marco Casamonti,
Silvia Fabi, Giovanni Polazzi (Archea Associati)
progetto Iotti + Pavarani Architetti
superfici ceramiche Florim
progetto Alfonso Femia, Gianluca Peluffo,
Alessandro Schiesaro (5+1AA Alfonso
Femia Gianluca Peluffo)
superfici ceramiche Tagina
foto Saverio Cantoni
superfici ceramiche Casalgrande Padana
foto Ernesta Caviola
.
EVENTI
CERAMICS OF ITALY:
seminari per architetti
di Elena Romani
I due appuntamenti volevano
evidenziare l’attenzione del settore
ceramico al tema dell’architettura
in Italia e all’estero attraverso Cersaie e
la testimonianza di importanti nomi del
panorama nazionale di architetti, i quali
hanno illustrato la loro esperienza di
progettisti e sapienti utilizzatori
di ceramica, sia in interno, sia come
copertura e protezione degli involucri
esterni. Dopo le relazioni tecniche,
Marco Casamonti
a Venezia è intervenuto l’architetto
Marco Casamonti di Archea Associati,
mentre a Torino Paolo Iotti dello studio
Iotti + Pavarani Architetti, i quali hanno
illustrato una serie di progetti in cui
il materiale ceramico riveste un ruolo
di primo piano quale importantissimo
elemento complementare
alle architetture da loro progettate.
ANDIL AL SAIE
Il Parco del Laterizio e della Ceramica,
allestito nel Pad. 25 di SAIE, sarà dedicato
al Costruire consapevole, inteso come
scoperta delle soluzioni per la casa
del futuro: ecologica, duratura, salubre,
sicura, che fa risparmiare energia
e contribuisce a non consumare risorse
del pianeta.
ANDIL e le sue aziende associate hanno
scelto ancora una volta la manifestazione
bolognese come principale vetrina per
presentare a progettisti e tecnici i prodotti
più innovativi e performanti destinati
ad una edilizia prestante e di elevata qualità.
Si segnalano 2 eventi che si terranno
nell’Arena: il primo la mattina del 15
ottobre su “Decreti NZEB, comfort
estivo e salubrità”, il secondo la mattina
del 16 ottobre sulla “Formazione edile
e sostenibilità, le opportunità
dei progetti europei” all’interno
del quale verrà presentato il sistema
Insysme brevettato da ANDIL.
In tali occasioni l’Ordine Nazionale
degli Architetti - nell’ambito del sistema
obbligatorio per la formazione
dei propri iscritti – ha ritenuto
il programma dell’iniziativa meritevole
di n. 4 CPF (crediti formativi
professionali) concessi ad architetti
e progettisti che hanno partecipato alle
conferenze.
Gli incontri sono stati anche l’occasione
per presentare il programma di eventi
culturali Costruire Abitare Pensare
di Cersaie 2015 e promuovere la
partecipazione al salone bolognese.
Ph. Alexander Dobrovodský
Nell’ambito delle attività per
la promozione dell’industria ceramica
e di Cersaie, Confindustria Ceramica
ed Edi.Cer., sotto l’egida del marchio
Ceramics of Italy e Cersaie, hanno
organizzato 2 seminari formativi
per architetti dal titolo “Ceramics
of Italy: dal prodotto al progetto”
a Venezia il 18 settembre e a Torino
il 21 settembre, in collaborazione
con gli ordini degli architetti dei due
capoluoghi.
.
Architettura Lipsia, Germania
LA CASA BIANCA
IMMERSA NEL VERDE URBANO, UN’ARCHITETTURA DI FAMIGLIA CHE GIOCA
CON PIENI, VUOTI E MATERIALI PURI: VETRO, CEMENTO E LEGNO.
IN UNA STRETTA RELAZIONE TRA INDOOR E OUTDOOR
di Laura Maggi
Nel cuore verde di Lipsia, che festeggia nel 2015 i 1000 anni
della sua fondazione, in una zona ricca di testimonianze
architettoniche del periodo Gründerzeit, momento di
grande ascesa della borghesia imprenditoriale tedesca
dell’Ottocento, Haus Boscha si distingue per la sua estetica
dalle linee pure e i volumi compatti.
Di ispirazione modernista, anche se edificata in anni
recenti, con rimandi a Piet Mondrian nelle partiture delle
superfici, deve il suo progetto a Die Kollegen. Lo studio di
architettura, interior e lighting design ha base nella stessa
città sassone, dove Mario Hein e Holger Seidel sono a capo
di un team di giovani progettisti.
Die Kollegen si presenta con un ricco portfolio di
realizzazioni ex novo e di ristrutturazioni di edifici d’epoca,
da una villa Jugenstil a un edificio ex industriale, portati a
termine non solo in Germania, ma anche all’estero.
Haus Boscha, un volume total white interrotto da arditi tagli
verticali chiusi da vetrate, aperta sul retro con ariosi balconi
e terrazze a nicchia, viene descritta come un’architettura
scultorea, definizione avvalorata dalla presenza di elementi
aggettanti in facciata, che creano giochi di pieni e vuoti nei
muri perimetrali.
La superficie totale di 1000 metri quadrati è ripartita
su quattro piani ad accogliere due appartamenti,
22 23
HAUS BOSCHA
progetto
Mario Hein e Holger Seidel
www.diekollegen.info
superfici ceramiche
Casamood
www.casamood.com
foto
Mario Hein / Peter Elchier
anno di realizzazione
2013
.
Scale aeree di
collegamento, tagli
arditi a sorpresa nelle
pareti, spazi di grande
convivialità per interni
total white.
rispettivamente di 550 e 450 mq, come residenza di due famiglie. Il disegno degli esterni lascia
percepire l’idea che dà l’imprinting agli interni, luminosi e decisamente non convenzionali (alcune
stanze raggiungono un’altezza di 12 metri), definiti da ambienti percorsi da scale di collegamento
sospese, grandi spazi conviviali, aperture a sorpresa sulla città, zone riservate al wellness e al fitness
concepite con grande cura e importanti aree a balcone e a terrazzi. Un’attenzione particolare è
riservata ai materiali e al loro sapiente accostamento, in un’armonica giustapposizione di cemento,
vetro e legno: se il colore Cemento ricorre anche per la pavimentazione dell’ingresso (collezione
Neutra di Casamood/Florim), le trasparenze e le cromie neutre del vetro tornano nel decoro a
mosaico del bagno (collezione Vetro sempre di Casamood/Florim). I pavimenti sono realizzati in
lunghe doghe di legno dalla calda tonalità, sempre di legno gli scalini e i corrimani delle scale aeree
come la struttura della sauna e alcuni degli arredi su disegno. I bagni sono concepiti come vere e
proprie salle d’eau: ampi e luminosi, con grande vasca a centro stanza e angoli per il relax, invitano a
prendersi cura di sé e del proprio benessere. Su tutto domina però il bianco che, oltre a vestire come
una candida pelle le superfici dei muri esterni, illumina
gli interni a moltiplicare l’effetto della luce del sole.
.
24 25
ambienti
residenziale urbano
applicazioni
pavimenti e rivestimenti
interni
Vetro
Mosaico
Neutra
Cemento
Nelle stanze sono presenti con molta discrezione arredi di design contemporaneo mentre il camino,
tagliato nella parete del living con un lungo piano di appoggio, presenta un’interessante texture che
include nella struttura in cemento scurito foglie ed elementi vegetali. L’impressione generale
è di grande fluidità, con passaggi a vista da un ambiente all’altro, tagli nelle pareti, percorsi
che si diramano in orizzontale e in verticale, la cucina aperta sulla zona pranzo, schermata
a sua volta solo da una parete vetrata dal terrazzo su cui si affaccia. Dalle ampie finestre,
da cui entra generosamente la luce naturale, si gode il panorama della green city circostante,
in un rapporto privilegiato di relazioni tra indoor e outdoor.
superfici ceramiche
Casamood
Vetro Mosaico
cm 30x30
Neutra Cemento
cm 80x80
caratteristiche
tecniche
assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3):
neutra: ≤ 0,1%
vetro: ≤ 0,5%
resistenza
alla flessione
(ISO 10545-4):
neutra: ≥ 40 N/mm2
resistenza all’abrasione
profonda (ISO 10545-6):
neutra ≤ 150 mm3
vetro ≤ 300 mm3
resistenza
alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): conforme
resistenza agli sbalzi
termici (ISO 10545-9):
conforme
resistenza al cavillo
(ISO 10545-11):
conforme
resistenza al gelo
(ISO 10545-12):
conforme
resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13):
neutra: UA ULA UHA
vetro: UHA-GHA,
ULA-GLA, UA-GA
resistenza alle macchie
(ISO 10545-14):
conforme
resistenza
alla scivolosità
(DIN 51130): neutra: R9
certificazioni
Ecolabel, LEED, NF-Upec
.
Home Bologna
UN LOFT
METROPOLITANO
di Benedetto Marzullo
| Living
Ricreare la stessa atmosfera - minimale ma al tempo stesso sofisticata - di un loft metropolitano
all’interno di un anonimo appartamento di città anni Cinquanta. Questo, in estrema sintesi, l’obiettivo
del team che ha messo le mani su un progetto di ristrutturazione a Bologna.
Un intervento radicale, con un unico punto di arrivo: quello di creare un prodotto su misura, in grado
di trasformare una scatola anonima in uno spazio-loft con una forte personalità.
Ma, andiamo con ordine. Parliamo di team perché l’Officina Architettura dell’architetto Andrea
Bernagozzi - struttura progettuale che ha seguito i lavori nell’appartamento bolognese - mette
insieme diverse professionalità: dall’architetto all’interior decorator, al light designer.
E proprio dalla collaborazione tra professionisti dell’architettura e dell’interior design nasce l’idea
26 27
UN PROGETTO DI INTERNI A BOLOGNA
CI MOSTRA LA TRASFORMAZIONE
DI UN APPARTAMENTO ANNI ’50
IN UNO SPAZIO DENSO DI PERSONALITÀ
di creare uno spazio open space che diventi un continuum con tutti gli ambienti della casa.
Un luogo confortevole e polifunzionale, dove poter abitare e lavorare, mantenersi in forma e rilassarsi.
Il risultato? Una casa che racconta chi sono i suoi proprietari, le loro passioni e le loro inclinazioni,
una miscellanea tra arte di vivere e gusto per gli ambienti contemporanei. Gli spazi si susseguono
senza soluzione di continuità. Dall’ingresso, il living è un unico ambiente che mette in comunicazione,
senza alcun diaframma visivo né fisico, le altre unità ambientali.
“Seguendo le esigenze della committenza”, spiega Augusta Toni, interior designer, “il primo passo
è stato quello di eliminare le barriere visive e le divisioni architettoniche, creando un’armonia
RISTRUTTURAZIONE
APPARTAMENTO
PRIVATO
progetto
arch. Andrea Bernagozzi
Officina Architettura
www.officinarkitettura.it
interior design
Augusta Toni
Space Interiors
superfici ceramiche
Cotto d’Este
www.cottodeste.it
anno di realizzazione
2014
di forme, colori e materiali”. Ruolo fondamentale per perseguire questo risultato, l’arredo:
ogni elemento è realizzato apposta, su misura e su disegno. In questo senso gioca un ruolo essenziale
l’utilizzo della lastra Kerlite di Cotto d’Este in grande formato (300 x100 cm), che ha la capacità allo
stesso tempo di ampliare gli spazi e di definirli; di renderli unici e contemporanei, insomma di stupire
sempre e fare percepire (e toccare con mano) il comfort abitativo, arrivando persino a ricoprire
arredamenti e piani sospesi, sino a diventare un unico elemento spaziale.
Dal pavimento e rivestimento, il gres laminato diventa infatti protagonista anche nell’arredamento,
come nel top della cucina o in una comoda seduta nel bagno. Viene utilizzato per rivestire ripiani di
.
28 29
ambienti
residenziale urbano
applicazioni
pavimenti interni e
rivestimento di elementi
d’arredo
superfici ceramiche
Cotto d’Este
grès laminato
Kerlite Elegance
Via Farini
cm 300x100 - 100x100
spessore 3,5 mm
caratteristiche
tecniche
assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): ≤ 0,1%
resistenza
alla flessione
(ISO 10545-4):
≥ 1000 N
resistenza all’abrasione
profonda (ISO 10545-6):
conforme
resistenza
alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): conforme
resistenza agli sbalzi
termici (ISO 10545-9):
conforme
resistenza al gelo
(ISO 10545-12):
conforme
resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): ULA-UHA
resistenza
alle macchie
(ISO 10545-14):
conforme
resistenza
alla scivolosità
(DIN 51130): R9
certificazioni
LEED, Emas, ISO 14001
Kerlite Elegance
Via Farini
appoggio, panche sospese, tutta la zona SPA nella sala da bagno, sino ad arrivare al design degli
arredi per realizzare la scrivania della zona studio, pensili e ante scorrevoli. Inoltre, viene utilizzato
per rivestire i ripiani di lavoro di tutta la cucina. Il tutto con una continuità di colore e matericità.
Una ulteriore riprova della versatilità del gres è che, come in questo caso, viene posato direttamente
sul vecchio pavimento, grazie al suo spessore davvero ridotto.
In meditato contrasto, le pareti verticali - per esempio nello sfondato della zona living - sono state
rivestite con un materiale efficace quanto forte come carattere, un intonaco trattato con un segno
grafico che ricorda la spatolatura della colla per piastrelle, mentre in altre zone si è preferito una
finitura tipo marmorino, o stucco veneziano. Ma, alla fine, la coerenza è assoluta. Una pulizia di linee
che arriva all’essenza e pervade gli spazi, esaltati dai materiali utilizzati.
cer. trend
VIRTUALSTYLE: IL LIVING
a cura di IMAGEM www.imagem.it
Nuovocorso
grès porcellanato
estruso rettificato
Tuscany
cotto
Del Conca
grès porcellanato
tutta massa rettificato
GA by Giugiaro
Architettura
Carbon Fiber
Casalgrande Padana
grès porcellanato
linea Granitoker
Ulivo noce
Mapei
Sistema per la posa di ceramica
su massetto riscaldante che comprende
Membrana insonorizzante Mapesilent Comfort
Adesivo cementizio Keraflex Maxi S1 zerø
30 31
Mapesilent +
Keraflex Maxi
GA by Giugiaro
Carbon Fiber
Ulivo
Noce
Tuscany
Cotto
Terre Nostre
Bevagna
Stage
Metropolitan
Passepartout
Bianco
Unicomstarker
grès porcellanato
Stage
Metropolitan
Tagina
grès porcellanato
Terre Nostre Bevagna
Verde 1999
grès porcellanato
Passepartout
bianco
cer.trend
SUL PALCOSCENICO DI CERSAIE, IL MADE IN ITALY SI ESPRIME AL MEGLIO
OFFRENDO SOLUZIONI DI ARREDOBAGNO STILISTICAMENTE IMPECCABILI E
TECNOLOGICAMENTE D’AVANGUARDIA; ATTENZIONE ALLA NATURA, MEMORIA
DEL PASSATO, SPIRITO CONTEMPORANEO CONCORRONO FELICEMENTE ALLA
CREAZIONE DEI CLASSICI DI DOMANI.
di Elena Pasoli
La collezione Green
di Catalano è connotata
da design soft, estrema
morbidezza delle linee,
forme organiche
e rassicuranti aiutate
da bordi estremamente
sottili in grado
di conferire la massima
capienza ai bacini.
à www.catalano.it
32 33
COLLEZIONI INTELLIGENTI
PER UN BAGNO BELLO
E SOSTENIBILE
Nel latino classico l’aggettivo bellus aveva in sé una doppia connotazione, estetica ed etica si fondevano in questa semplice parola che significava “bello e buono”.
Gettando uno sguardo sulle novità che le migliori aziende italiane si accingono a presentare sul mercato internazionale in
occasione del grande appuntamento di immagine e di business
costituito da Cersaie, la definizione calza a pennello.
Il bisogno di pulizia, trasparenza, etica ambientale si fonde con
le esigenze estetiche, dando vita a prodotti intensi e “belli” nel
vero senso della parola, in tutte le collezioni.
Mai come quest’anno abbiamo visto una declinazione così
completa e soddisfacente dell’eleganza e dello stile in casa arredobagno, con linee di prodotto che si modulano in sorprendenti varietà cromatiche e dimensionali, attente alle esigenze
di un mercato sempre più consapevole, sensibile non solo al
design, ma anche e sempre più al risparmio energetico e alla
sostenibilità, all’igiene e alla praticità.
Bellissimo e fiero esempio di made in Italy, il catalogo generale
delle “opere” che si svela a Cersaie propone prodotti che abbinano tecnologie di assoluta avanguardia a copiose lavorazioni
fatte a mano, in sintonia con tradizioni secolari e un patrimonio culturale unico al mondo, cui attingono con sapienza i designer offrendo riletture di fascino straordinario. In un mondo
che corre, sferzato da una lunga crisi economica - e anche valoriale -, con spazi spesso ridotti ed esigenze sempre più ampie, la
stanza da bagno di firma italiana gioca assai bene il suo ruolo di
spazio personale e fatto su misura, di oasi e di respiro, con linee
semplici che non reclamano troppo l’attenzione ma che trasmettono leggerezza e soprattutto benessere, armonia, assonanza con la natura.
Da questo concetto prende le mosse, per esempio, la nuova
serie Green di Catalano: “Learning by nature”, recita il pay-off
che presenta la collezione, già ricca di 7 lavabi - a sospensione,
semincasso e appoggio - tutti caratterizzati da superfici curve e
continue che favoriscono il flusso dell’acqua, evitando ristagni
e garantendo la massima igiene. Alle acque termali di Bagno
Vignoni, già note agli etruschi e ai romani, amate da Caterina
da Siena e Lorenzo de’ Medici, si ispira invece la nuova collezione Vignoni di Simas: italianità purissima, in una commistione di artigianalità e design che parte dall’ovale ridefinendo linee geometriche che intersecano cerchi fra loro raccordati.
Ispirazioni dalla più remota archeologia etrusca animano invece la serie Cyrcle Kylix e Oval Kylix di Tecla, lavabi da appoggio
dal design squisitamente minimal, che caratterizza anche le serie In-Out e Velca, lavabi con spessori ridotti di linea squadrata.
Un taglio decisamente
contemporaneo,
dall’avvolgente e
morbida configurazione,
senza ornamenti ma
con una leggerezza
inconsueta determinata
dall’estrema ricerca
del sottile: queste le
caratteristiche della
collezione Vignoni di
Simas.
à www.simas.it
I lavabi Oval Kylix di Tecla offrono un esempio di perfetta armonia
delle forme, con un design di grande equilibrio ed efficacia.
à www.ceramicatecla.it
COLLEZIONI INTELLIGENTI
PER UN BAGNO BELLO
E SOSTENIBILE
Extrà Ceramic di Cielo - 5 mm. di spessore - viene proposta
nei lavabi della nuova collezione SHUI Comfort, firmata da Paolo
D’Arrigo, contraddistinta da un design che esprime coerenza
stilistica e accogliente funzionalità.
à www.ceramicacielo.it
Cut è un nuovo lavabo di Valdama dalla forma giocata sull’equilibrio
tra volumi pieni e vuoti. Il ritmo si compone sull’armonica
alternanza tra l’incavo del bacino e la massa del piano d’appoggio
integrato, rialzato rispetto al livello di contenimento dell’acqua.
à www.valdama.it
Effettivamente la sottigliezza degli spessori è un tema di ricerca
che vede impegnate molte aziende e in particolare Cielo, che
con Extrà Ceramic presenta la ceramica colorata più sottile al
mondo: soltanto 5 mm di spessore in grado di esaltare al meglio la funzionalità e il design dei prodotti, riducendone contemporaneamente il peso.
Anche i nuovi lavabi Cut e Track disegnati per Valdama da Prospero Rasulo trovano nella riduzione degli spessori la più appropriata esaltazione delle linee minimali, della geometria
semplice e assoluta che danno vita a queste vere e proprie “cornici” pensate per accogliere l’esperienza mutevole dell’acqua e
dare forma alla sua fluidità.
Dalla ricerca tecnologica giungono sorprendenti innovazioni:
AquaBlade® è il nuovissimo brevetto firmato Ideal Standard che
applica a vasi senza brida un rivoluzionario sistema di scarico capace di unire design di alto livello a prestazioni eccellenti. AquaBlade® viene lanciato in diverse collezioni, da Dea a Tonic II, la
nuova suite di alta gamma.
Peraltro, rimless, cioè “senza brida” è la parola chiave dei nuovi
vasi, che abbinano l’esigenza di facile pulizia e igiene totale al
tema del risparmio idrico; la tecnologia brevettata “Rimfree®”
di Pozzi Ginori assicura che l’acqua entri nel vaso con un’angolazione precisa, mantenendo forza e velocità e assicurando,
grazie alla particolare forma dell’unica fenditura posizionata
nella parte posteriore interna del wc, una pulizia silenziosa ed
efficace.
La collezione Dea
di Ideal Standard
propone vasi con
tecnologia AquaBlade®:
la parete di acqua che
scende dalla parte
superiore del vaso
incontra i getti frontali
garantendo un’azione
di lavaggio vigorosa
e uniforme. La brida
tradizionale è sostituita
da una fessura discreta
e senza sormonto.
La tecnologia Rimfree® di
Pozzi Ginori è disponibile, tra le
altre, per la collezione Metrica,
una collezione che arricchisce
il proprio design dal rigore
geometrico e dalle simmetrie
modulari anche di nuove finiture,
quali il caldo rovere naturale
e l’elegante grigio lava opaco.
à www.idealstandard.it
à www.pozzi-ginori.it
34 35
Accanto ai consolidati bianco, grigio lava, latte e nero, Flaminia
propone la finitura Platino, che sottolinea l’attenzione dell’azienda
all’evolversi dei trend dell’interior design secondo linee guida
di assoluta originalità.
à www.ceramicaflaminia.it
Galassia propone nella
ricchissima collezione
Dream mensole in acciaio
Corten, un materiale
vivo, quasi organico, che
offre un’ottima resistenza
alla corrosione da agenti
atmosferici grazie alla
patina protettiva che si
forma nel tempo.
à www.ceramicagalassia.it
La ricerca cromatica si spinge sempre più avanti, creando contrasti inattesi e suggestivi. Un bell’esempio lo troviamo da Flaminia, che se da un lato reinterpreta l’art deco proponendo i
lavabi Roll e Monoroll di Nembo in versione bicolore (nero
all’esterno e bianco all’interno) e regala suggestioni raffinate
con il chiaroscuro delle vasche in pietraluce Oval e Wash disegnate da Giulio Cappellini, dall’altro si spinge ben oltre, proponendo la finitura Platino, per lavabi che paiono gioielli.
Nel campo dei nuovi materiali, particolarmente interessanti
sono le mensole realizzate in acciaio Corten da Galassia, che le
propone nella nuova collezione Dream, progettata da Antonio
Pascale in un’ottica di total look.
Da segnalare è anche lo smalto Ceraslide messo a punto da Globo, una nuova formulazione che assicura inalterabilità e igiene
totale: lo smalto diminuisce, infatti, la porosità della ceramica e
assicura maggiore resistenza alle macchie, allo sporco e all’abrasione.
Infine, un tema di grande attualità continua ad essere rappresentato dalle ristrutturazioni e conseguentemente dalla necessità di proporre al mercato prodotti dall’installazione poco invasiva e dalle caratteristiche flessibili, facilmente abbinabili
all’esistente. Ottimo in tal senso l’impegno di Hatria: tra le numerose novità che l’azienda presenta a Cersaie - dai vasi rimless
Pure Rim al fissaggio invisibile Pure Fix per vasi e bidet terra
filo muro - spicca l’Open bidet Le Fiabe con apertura posteriore più ampia che permette di sostituire senza nessun intervento
di muratura i vecchi bidet non filo muro.
GALLERIA PRODOTTI
L’intera collezione autunno/inverno 2015
della ceramica italiana è visibile su
www.laceramicaitaliana.it/prodotti
Con la sua apertura
posteriore ampia
l’Open Bidet Le Fiabe
di Hatria permette
di coprire gli attacchi
del carico acqua che
nel passato, per i
bidet non filo muro,
venivano montati
liberamente senza
rispettare tra di loro
distanze particolari.
Il nuovo smalto Ceraslide di Globo è disponibile oggi nella
collezione Stockholm, disegnata dagli svedesi Claesson Koivisto
Rune e caratterizzata da forme a scatola e a ciotola che si fondono
conciliando elementi opposti come linea e curva.
à www.hatria.com
à www.ceramicaglobo.com
.
Home Stoccolma, Svezia
PERFETTA
INTEGRAZIONE
NEL COMUNE DI NACKA, ALLA PERIFERIA DI STOCCOLMA, UN’ABITAZIONE
CONTEMPORANEA DIALOGA CON LA NATURA CHE LA CIRCONDA
ATTRAVERSO GRANDI APERTURE E UNA MIRATA SCELTA DEI MATERIALI
36 37
di Tosca Lei
La cultura architettonica Svedese ha radici profondissime, molte di esse ancora ben visibili nel
tessuto urbano. Nella capitale, i palazzi storici convivono perfettamente con gli stili architettonici
moderni e contemporanei: edifici del 1200, come la Birger Jarls Torn, la torre dell’antica abbazia,
o i sofisticati palazzi dei primi del Novecento della Swedish Grace, il periodo d’oro dell’architettura
svedese, per non parlare degli edifici contemporanei che affacciano sul reticolo di isole che
caratterizza il nucleo cittadino, razionali e materici ma anche discreti e misurati nel loro rapporto con
l’ambiente naturale che li ospita. Classicismo e razionalismo, tradizione e modernità si integrano
perfettamente nel tessuto urbano dei quartieri più belli che sembrano come sospesi tra le acque del
fiume Morr e quelle del lago Malaren. L’acqua è linfa vitale della città e da sempre suggerisce ai suoi
abitanti come a quelli delle contee limitrofe lo spiccato carattere ecologista che li distingue. Basta
osservare l’attenzione nei confronti dell’ambiente dell’architettura di fine del Novecento, o il quartiere
green Hammarby Sjostad: edifici e residenze private dalle linee pure e i volumi rigorosamente
RESIDENZA PRIVATA
STOCCOLMA
superfici ceramiche
Ceramiche Keope
www.keope.com
distributore
Bricmate
www.bricmate.se
contractor
Villa Gyllensand
www.villagyllensand.se
foto
Patrik Cederman
www.cederman.se
anno di realizzazione
2015
.
Una panoramica del
bagno, dove, sia per
i pavimenti che per i
rivestimenti, è stato
impiegato un grès
porcellanato ispirato
al cemento. Il risultato
è una sensazione di
comfort e accoglienza.
geometrici che dialogano perfettamente con la natura. Esempio emblematico di tale modello di
edilizia è anche questa abitazione situata nel comune di Nacka, ad est della capitale svedese, il terzo
più popoloso della contea di Stoccolma che si sviluppò prevalentemente negli anni Settanta.
Distribuito su una superficie di 300 metri quadrati, l’edificio colpisce subito per la sua forte vocazione
al dialogo con l’esterno e per la sua perfetta integrazione. Grazie alle enormi vetrate presenti in quasi
tutti gli ambienti, la vegetazione e il corso d’acqua diretto verso il Mar Baltico penetrano all’interno,
inondandoli di luce naturale e diventando parte integrante del progetto. La sensazione è quella di
stare sospesi sulla superficie dell’acqua, come quando ci si trova su un’imbarcazione. L’impresa edile
che si è occupata del progetto, Villa Gyllensand, anch’essa situata nel comune di Nacka, insieme ai
committenti, hanno optato per finiture ispirate alla matericità e al colore del calcestruzzo, per tutte le
superfici della casa, pavimenti e rivestimenti, interni ed esterni. La scelta del prodotto ceramico in
fase di ristrutturazione (avvenuta nel 2010) è caduta sulla linea Back, di Ceramiche Keope, nel colore
Grey, appunto quello più vicino al cemento.
38 39
ambienti
residenziale urbano
applicazioni
pavimenti interni
ed esterni / rivestimenti
Back
grey
superfici ceramiche
Keope
grès porcellanato
Back grey
cm 60x60
caratteristiche
tecniche
assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): ≤ 0,1%
resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): ≥ 45/N mm2
resistenza all’abrasione
profonda
(ISO 10545-6): ≤ 145 mm3
resistenza alla
dilatazione termica lineare
(ISO 10545-8): conforme
resistenza agli sbalzi
termici
(ISO 10545-9): conforme
resistenza al gelo
(ISO 10545-12):
conforme
resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): conforme
resistenza alle macchie
(ISO 10545-14):
conforme
Moduli in grès porcellanato, di 60x60 cm, che evocano la texture della pietra, con le sue imperfezioni e
le tracce di lavorazione delle lastre. Utilizzata per tutti i pavimenti, indoor e outdoor, ad essa è affidato
l’importante compito di legare visivamente gli ambienti della casa, anche quelli esterni. E l’effetto
d’insieme risulta fresco e pulito. Lo stile dell’abitazione è nettamente razionale, i volumi squadrati dei
diversi ambienti sono organizzati in maniera logica e deduttiva e l’utilizzo di questo particolare tipo di
rivestimento contribuisce a sottolinearne la filosofia progettuale (nei perimetri che incorniciano le
finestre, come nell’interno della doccia che ne risulta interamente tappezzata). Pavimenti e
rivestimenti rappresentano una sorta di leitmotiv per tutto il progetto, una base neutra su cui
costruire stile d’arredo e decorazioni che i proprietari hanno voluto lasciare in linea con l’architettura,
sobri e minimalisti: pochi elementi in bagno di colore bianco, e una cucina con isola centrale, in
bianco ed ecrù. La collezione di grès porcellanato presenta il marchio Greenthinking, che testimonia
la riduzione dei livelli di gas ad effetto serra in fase di produzione del prodotto, secondo gli standard
stabiliti dal protocollo di Kyoto.
resistenza
alla scivolosità
(DIN 51130): R9 (RT)
certificazioni
LEED
cer.mercato
Una crescita costante
grazie alla qualità
della ceramica italiana
MEZZO SECOLO DI VITA PER
LA VENTURINI, SOCIETÀ
ROMANA CHE RECENTEMENTE
HA RISTRUTTURATO LO SHOW
ROOM ED APERTO UN OUTLET
di Simona Forlani
La Venturini S.r.l. - società commerciale che ha
vinto il Confindustria Ceramica Distributor Award
2015 - è un’azienda romana dalla lunga tradizione.
Una tradizione che si intreccia strettamente con la
storia della famiglia Venturini e del capostipite,
Mario, che nel 1966 l’ha fondata.
Nata inizialmente come fabbrica di materiali per
pavimenti in cemento (marmette, marmittoni,
ecc), già dagli anni Settanta inizia a trasformarsi,
in un processo che, da allora ad oggi, ancora non
si è arrestato. E così, dall’originaria vocazione, l’azienda si apre al mondo ceramico e la famiglia inizia a commercializzare piastrelle e ceramiche.
Massimo Venturini,
titolare dell’azienda.
«Questa trasformazione», dice Massimo Venturini,
titolare dell’azienda, «ha dato modo alla nostra attività di espandersi, sia come tipologia di prodotti,
sia come clientela di riferimento». E così oggi,
dopo quasi cinquant’anni di attività, la Venturini
Srl nella sua sede storica di Roma conta 65 addetti
e vanta un’area espositiva di 2mila metri quadrati.
Guidata ancora, come alle origini, dalla famiglia
che l’ha fatta nascere: Massimo, il figlio del fondatore, e le sue quattro nipoti.
.
La progressiva espansione dell’attività ha permesso
alla Venturini non soltanto di ottenere ottimi risultati in termini di fatturato (che quest’anno è previsto intorno ai 12 milioni di euro), ma anche di adeguare l’offerta alle richieste del mercato.
«L’anno scorso abbiamo ampliato il nostro show
room», dice il titolare, «eliminando parte del precedente magazzino e dando più spazio alla sala mostra, con l’introduzione dell’arredo per giardini e di
uno spazio dedicato agli architetti, che rappresentano una grossa fascia della nostra clientela».
Il 30 per cento del nostro mercato è infatti costituito da professionisti, anche se la quota maggiore
rimane composta da privati, mentre le imprese
rappresentano il 20 per cento del target di riferimento della Venturini.
E l’arredo d’interni rimane la destinazione principale dei prodotti venduti dall’azienda.
«Il materiale più venduto è sicuramente il grès
porcellanato», afferma Venturini, «ma trattiamo
anche cotto, parquet, rubinetterie, arredobagno,
porte, finestre, infissi. Insomma, stiamo puntando
su una vasta gamma di prodotti che possano soddisfare tutte le esigenze. I clienti, oggi, entrano da
noi già consapevoli di ciò che vogliono.
materiale più venduto è sicuramente il grès porcellanato,
«maIltrattiamo
anche cotto, parquet, rubinetterie, arredobagno,
porte, finestre, infissi. Stiamo puntando su una vasta gamma di
prodotti che possano soddisfare tutte le diverse esigenze. »
40 41
.
trattiamo per il 95 per cento prodotti italiani.
« NoiCrediamo
infatti che la qualità del made in Italy
sia quella maggiormente ricercata dai nostri clienti »
Internet offre loro la possibilità di conoscere prima i prodotti che dovranno poi vedere e toccare
con mano. È per questo che noi stiamo puntando
anche molto sulla preparazione e la formazione
dei nostri dipendenti. Negli ultimi anni abbiamo
avviato una collaborazione con alcuni architetti
specializzati nell’arredamento d’interni per permettere ai nostri dipendenti di rispondere in
modo puntuale e adeguato alle richieste della
clientela.
Tuttavia, la nostra politica più importante rimane
soprattutto il rapporto con le persone prima, durante e dopo la vendita. Perché siamo sicuri che
un cliente soddisfatto sia la migliore pubblicità sulla quale possiamo investire».
È per questo che, tre anni fa, l’azienda ha aperto
uno sezione «outlet» nella quale si possono trovare
prodotti di alta qualità a prezzi concorrenziali.
Nella filosofia dell’azienda, per soddisfare il cliente, oltre alla competenza del personale, bisogna
offrire anche prodotti di altissima qualità.
42 43
E questo significa proporre articoli made in Italy.
«Noi trattiamo per il 95 per cento prodotti italiani», dice Massimo Venturini.
«Crediamo infatti che la qualità del made in Italy
sia quella maggiormente ricercata dai nostri clienti». Questa è una scelta che sostiene la ripresa del
mercato, che finalmente, dopo anni di difficoltà,
inizia a vedere i primi lenti ma progressivi segnali
di ripresa.
«Dopo anni di flessione delle vendite e di contrazione di prezzi», spiega Venturini, « il mercato immobiliare è tornato a dare risposte, e questo fa ben
sperare anche per il comparto ceramico».
Ma per sapere cogliere le nuove opportunità, il settore deve sapere selezionare meglio i canali distributivi. «Credo che la criticità maggiore del settore
sia, a volte, una superficiale selezione, da parte dei
fornitori, dei distributori con i quali collaborare e
ai quali affidare i propri prodotti. Questo elemento penalizza le strutture sane a favore di quelle
commercialmente poco corrette.»
MARCHI ITALIANI
IN VENDITA PRESSO
VENTURINI
PIASTRELLE
DI CERAMICA
-Appiani
-Bardelli
-Boxer
-Cerasarda
-Cesi
-Coem
-De Maio
-Domus Linea
-Fioranese
-Florim Ceramiche
-Gabbianelli
-Gruppo Fincibec
-Imola
-Leonardo
-Mipa
-Mutina
-Ragno
-Refin
-Sant’Agostino
SANITARI
E ARREDOBAGNO
-Berloni
-Brem
-Calflex
-Catalano
-Ceadesign
-Cristina
-Fir
-Flaminia
-Globo
-Jacuzzi
-Kaldewei
-Nic Design
-Novellini
-Novello
-Pdp
-Ponte Giulio
-Punto tre
-Quom
-Rare
-Scarabeo
-Schluter System
-Tda
-Tubes
.
REAL ESTATE
IL SETTORE IMMOBILIARE HA VISSUTO, NEGLI ULTIMI DIECI ANNI, UNA PROFONDA
TRASFORMAZIONE CHE HA PORTATO LA SPESA PER LE MANUTENZIONI AD UNA QUOTA
CHE SFIORA IL 70% DELLA SPESA TOTALE DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI
È ANCORA
UN MERCATO DELL’USATO
di Francesco Toso | CRESME Ricerche
Il settore delle costruzioni in Italia nel
2014 si è chiuso, secondo le stime del
Cresme, con un valore della produzione
di 170,3 miliardi di euro. Il primo fatto
che emerge nell’articolazione della spesa per comparti di attività, esito delle
dinamiche di mercato che hanno caratterizzato gli anni della crisi 2007-2014, è
la radicale riconfigurazione strutturale
delle tradizionali gerarchie tra le attività
del settore. Poco meno del 70% del valore della produzione del settore delle
costruzioni ha ormai a che fare con la
manutenzione ordinaria e straordinaria
del patrimonio esistente. La manutenzione ordinaria vale 36,4 miliardi di euro,
la manutenzione straordinaria ne vale
82. Tutti gli investimenti in nuove costru-
zioni valgono solo 44,1 miliardi di euro.
La nuova produzione residenziale vale 16
miliardi di euro, la nuova produzione non
residenziale, pubblica e privata, non raggiunge i 15 miliardi e le nuove opere del
genio civile superano appena i 13 miliardi di euro. Il settore delle fonti energetiche rinnovabili, infine, in forte crisi dopo
la fine della stagione speculativa legata
agli incentivi per il settore fotovoltaico,
nei tre componenti che fanno parte della
nostra analisi (fotovoltaico, eolico e biomasse), raggiunge nel 2014 gli 8 miliardi
di euro, con una crescita del 6% rispetto al 2013. Il mercato delle costruzioni è
già, nei fatti, radicalmente cambiato.
Tra 2007 e 2014 le nuove costruzioni
sono passate, a valori correnti, da 86,8
miliardi di euro a 44 miliardi di euro, perdendo così 42,8 miliardi di euro, il 49,2%
in meno del fatturato 2007. Le nuove costruzioni residenziali sono crollate da 41
miliardi di euro a 16 miliardi perdendo
il 60,8% del mercato 2007; l’edilizia non
residenziale privata ha perso il 48,6% del
valore della produzione 2007; mentre il
settore pubblico ha visto ridursi del 27%
l’edilizia non residenziale.
Le nuove costruzioni sono l’ambito di
attività che ha vissuto più pesantemente
la crisi. In questo stesso periodo la manutenzione straordinaria del patrimonio
esistente cresce tra 2007 e 2014, sempre
a valori correnti, di 3,4 miliardi di euro, e
la manutenzione ordinaria cresce di 3,2
miliardi di euro.
VALORE DELLA PRODUZIONE NELLE COSTRUZIONI E FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI (FER) MILIONI DI EURO CORRENTI
Variazioni 2014-2007
2007 2011 2012 20132014
V.A. %
Investimenti in nuove costruzioni
86.851
62.843
56.667
49.461
44.085
-42.766
-49,2
- Residenziale
40.994
25.056
22.160
18.830
16.050
-24.944
-60,8
- Non residenziale privato
20.909
15.853
14.208
12.226
10.737
-10.172
-48,6
- Non residenziale pubblico
- Opere del genio civile
Investimenti in rinnovo
Totale investimenti
Manutenzione ordinaria
Produzione Impianti FER
Produzione tradizionale + FER
5.740
4.942
4.652
4.388
4.160
-1.580
-27,5
19.209
16.992
15.647
14.018
13.137
-6.072
-31,6
78.565
81.043
78.810
80.812
81.964
3.399
4,3
165.416
143.886
135.477
130.273
126.048
-39.368
-23,8
33.069
34.844
35.765
36.223
36.296
3.227
9,8
198.486
178.731
171.242
166.496
162.344
-36.142
-18,2
1.890
26.467
16.027
7.692
7.966
6.076
321,5
200.376
205.198
187.269
174.188
170.310
-30.066
-15,0
Fonte: CRESME/SI
44 45
INVESTIMENTI IN EDILIZIA RESIDENZIALE (MILIONI DI EURO - VALORI COSTANTI 2005)
46.000
41.000
36.000
31.000
26.000
21.000
16.000
investimenti in nuove costruzioni
Le Fonti Energetiche Rinnovabili sono
solo una parte dell’eccezionale processo di crescita che il mondo degli impianti (impianti elettrici, impianti termoidraulici, impianti di condizionamento
dell’aria, impianti di telecomunicazioni,
integrazione tra internet e le case, efficientamento energetico) sta vivendo in
relazione al settore delle costruzioni e
all’ambiente costruito.
La questione dell’energy technology,
gli obiettivi di riduzione della CO2 posti
dall’Unione Europea, il peso crescente
2017
2016
2015
2014
2013
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
1989
1988
1987
1986
1985
1984
1983
1982
11.000
investimenti in rinnovo
della riqualificazione, l’importanza della
trasformazione del patrimonio esistente hanno già modificato la struttura del
mercato e di conseguenza la struttura
dell’offerta.
Ma l’elemento strutturale che ci interessa sottolineare è il fatto che le imprese
di “costruzione di edifici” passano in 10
anni da poco meno di 200.000 a 150.000,
e gli addetti di questa tipologia scendono da oltre 700.000 a poco più di 460.000.
Un calo occupazionale di un terzo e di
imprese di un quarto.
La tradizionale impresa generale di costruzioni entra in crisi.
Nello stesso periodo le imprese che
svolgono lavori di costruzione specializzati passano da 319.000 a 426.000, gli
occupati di queste imprese passano da
795.000 a 1.042.000, un incremento superiore a un terzo sia delle imprese che
degli addetti. Dall’impresa di costruzioni, quindi, il cardine del nuovo scenario
si sposta progressivamente sull’impresa
specializzata nell’impiantistica, nell’isolamento e nella finitura degli edifici.
MAGGIORATE,
MA DI SPESSORE
.
TENDENZE PRODUTTIVE
.
46 47
di Alfredo Zappa
Che la ceramica per architettura italiana sia di elevato
spessore è dato globalmente acquisito e riconosciuto.
È però su un altro tipo di spessore che vorremmo richiamare
l’attenzione, quello che fisicamente caratterizza un recente
filone della ricerca e dello sviluppo della nostra produzione
nazionale, attraverso la proposta di una nuova generazione
di lastre ceramiche in gres porcellanato, accomunate
dal consistente spessore dei singoli elementi.
Una particolarità capace di qualificare questi prodotti
in termini di resistenza alle sollecitazioni meccaniche,
all’uso intensivo e ai carichi gravosi principalmente per
le applicazioni in esterno, in ambito civile, residenziale,
industriale, così come per le piscine, i giardini e l’arredo
urbano. Il tutto unito alle qualità estetiche, alle infinite
declinazioni formali e non ultimo alle elevate prestazioni
certificate, cui ci hanno abituato i prodotti in gres
porcellanato per architettura.
L’offerta comprende una vasta e articolata gamma di lastre
in gres porcellanato a tutta massa nei formati quadrati
(dal classico 30x30 fino al 90x90 e più), rettangolari (60x120,
40x80 ecc.) e in listoni (30x120), prodotte con spessori che,
a secondo delle tipologie, possono variare dai 14 fino
ai 20 millimetri. Dimensione quest’ultima che va
rapidamente diffondendosi nella proposta dei più importanti
produttori, rappresentando una vera e propria tendenza.
La maggior parte delle lastre viene ottenuta per pressatura o
compattazione degli inerti in monostrato, ma sono presenti
anche prodotti da 20 millimetri realizzati accoppiando una
lastra nobile in gres porcellanato a un supporto di materiale
ceramico, mediante interposizione di speciali adesivi composti
da resine termoindurenti in grado di realizzare un elemento
fisicamente e meccanicamente perfettamente monolitico.
Inalterabilità nel tempo sia fisica che cromatica,
impermeabilità, ingelività, resistenza agli sbalzi termici,
facilità di pulizia, resistenza alle macchie, agli agenti chimici,
alle muffe e molto altro, sono proprietà note del grès
porcellanato che, nella versione spessorata, vede
esaltate le sue già elevatissime caratteristiche meccaniche
e di resistenza, con valori medi dei carichi di rottura
che giungono a collocarsi mediamente tra i 1000 e i
1300 Kg/mq (ISO 10545-4).
Grazie a queste singolarità e al peso proprio delle singole
lastre, la posa in opera può essere effettuata adottando
l’intero spettro di possibilità offerte dalla buona pratica,
.
TENDENZE PRODUTTIVE MAGGIORATE, MA DI SPESSORE
in funzione della specifica
applicazione e degli obiettivi
compositivi del progettista. Spiccano in
questo senso i sistemi a secco, che oltre alla
velocità di esecuzione consentono anche reversibilità
e possibilità di recupero dei singoli elementi ceramici.
Tra queste la posa diretta di percorsi o aree lastricate su
terreni a prato mediante interposizione di uno strato in
ghiaia, la posa su sabbia o su ghiaietto a vista, la posa
sopraelevata mediante l’interposizione di supporti in
materiale plastico, regolabili in altezza e inclinazione, molto
apprezzata nella realizzazione di pavimentazioni per terrazzi,
coperture praticabili o per celare reti impiantistiche
e canalizzazioni facilmente ispezionabili in aree all’aperto.
Si fa invece ricorso alla tradizionale posa a colla, mediante
specifici adesivi per esterni (consigliata l’applicazione di
questi ultimi sia sul retro della piastrella che sulla superficie
da rivestire), per la realizzazione con lastre spessorate
di aree e rampe carrabili su solai o massetti opportunamente
stratificati e armati, secondo le specifiche dei carichi previsti
dal progetto architettonico.
L’offerta viene completata da un vasto catalogo di pezzi
speciali ed elementi personalizzabili per la soluzione
e la realizzazione a regola d’arte dei dettagli costruttivi, quali
gradoni, piani, copertine, angolari, raccordi e sgusci, griglie,
canaline, fino a veri e propri elementi di arredo per esterni.
Un insieme capace di trasformare lo spessore da una
dimensione a un valore.
Produttore di supporti
per terrazze in gres,
ceramica, granito, pietra...
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pavimentazione sopraelevata a lastre
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A CURA DI
AleSSAnDRA COPPA
DIeCI AnnI DI evOlUzIOne Del mAteRIAle CeRAmICO nellA CUltURA Del PROgettO
I grandI archItettI contemporaneI Interpretano la ceramIca
CER INTERVISTE, il nuovo volume pubblicato da Maggioli Editore della collana Politecnica - a cura di Alessandra Coppa, docente al
Politecnico di Milano, introdotto da Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica e da Andrea Serri, direttore editoriale di
Cer Magazine Italia e International - in uscita in occasione di CERSAIE 2015, a partire da un corpus di venticinque interviste pubblicate sulla rivista CER Magazine dal 2007 a oggi mette in evidenza come i progetti degli architetti contemporanei più affermati
testimoniano la crescente diffusione e valorizzazione del materiale ceramico nell’ambito dell’architettura degli esterni e degli interni.
50 51
TENDENZE STRUTTURATI TRIDIMENSIONALI
“Se fossi un pittore dipingerei casa mia con i colori della
bellezza, armonia, tranquillità, candore, pace, amore,
passione”: da qui trae ispirazione Design Positive.
Serie in bicottura pasta bianca di 54 colori tinta unita
formato 20x50,2, alla quale si sono aggiunti 10 colori lucidi
e 21 colori di strutture 3D, novità Cersaie 2014.
Le strutture 3D Design Positive comprendono 6 differenti
tipologie di disegno a rilievo con colori abbinati alla gamma
tinta unita, sia satinata che lucida.
L’intera gamma offre molteplici
DESIGN POSITIVE
possibilità di versatilità e
abbinamento ad ogni tipo di
produttore
ambiente o superficie d’uso, dal
Gambini
bagno di casa al negozio di moda,
passando dalla hall di un hotel fino
colori
54 tinte unite, 10 lucidi e
alle spa.
21 strutture 3D
Novità Cersaie 2015 è il lancio
del nuovo marchio commerciale
formati
del Gruppo Gambini, pronto ad
20x50,2 cm
affrontare nuove sfide commerciali
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dopo aver ampiamente investito a
www.gambinigroup.it
livello tecnologico.
Ambiente realizzato con i colori Blanc e Jaune Anis, struttura 3D Virvolt
Ambiente realizzato con Grigio Imperiale Light e Resort Grigio Imperiale
Il marmo è l’icona materica
della classicità e il suo fascino si
produttore
mantiene inalterato nel tempo
Naxos
per la speciale luminosità che
fa di questa pietra una delle più
colori
apprezzate nelle scelte di interior
Statuario, Daino Grigio,
design. La collezione Absolute di
Grigio Imperiale Light,
Grigio Imperiale, Orobico
Naxos utilizza sapientemente la
materia ceramica per ricreare la
formati
bellezza del marmo e attualizzarne
32.5x97.7 cm (riv.)
l’impiego negli spazi abitativi
60x60 e 78.5x78.5 (pav)
contemporanei.
Le superfici lucide, riflettenti,
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caratterizzano sia i pavimenti in
gres porcellanato sia i rivestimenti
in pasta bianca, valorizzando la
gamma cromatica e la profondità grafica tipiche delle varietà
marmoree d’ispirazione. Le cinque colorazioni proposte
comprendono toni chiari e delicati ed altri più scuri e decisi,
esaltati dalle lavorazioni esclusive della produzione ceramica
e trasformati in proposte decorative di grande eleganza.
Volume e tridimensionalità sono tratti distintivi delle lastre
Absolute, per esempio nelle versioni Fluid, che presenta
onde leggere e suadenti, Rippol, con piccole increspature
che sembrano dovute a un minuzioso lavoro di origami, e
Resort, le cui regolari suddivisioni geometriche giocano con
la luce riflessa sottolineando i volumi architettonici. A queste
si abbina una gamma decorativa più tradizionale, ideata per
personalizzare gli spazi dedicati al benessere e all’accoglienza.
ABSOLUTE
cer.intervista
IL NUOVO APPROCCIO DI LAND
ALLA PROGETTAZIONE DEL VERDE
IN CITTÀ PREVEDE INTERVENTI MIRATI E
PUNTUALI DI RICUCITURE NEL RISPETTO
DELLA MEMORIA DELL’ESISTENTE
ALL’INSEGNA DEL NUOVO
BRAND GREEN INFRASTUCTURE
Guest Andreas Kipar
STRATEGIE PER NUOVI
PAESAGGI URBANI
di Alessandra Coppa
L’approccio di LAND per la progettazione degli
spazi aperti e del verde - che festeggia i primi 25
anni di attività - è improntato da sempre a una lettura a vasta scala del paesaggio. Andreas Kipar e
Giovanni Sala alla guida del Gruppo, già dai primi
lavori, hanno saputo integrare progetto urbano e
paesaggio con particolare attenzione alla scala umana e alla scala sociale. Oggi Kipar veste il ruolo del
nuovo paesaggista urbano e riesce a unire la praticità del fare tedesca e la riflessione teorica e disciplinare italiana. Dopo gli studi all’Università di Essen,
capitale storica della Ruhr, la laurea al Politecnico di
Milano e ai progetti condotti con Giuseppe Campos
Venuti, che lo coinvolse nell’esperienza innovativa
dei Piani dell’Emilia Romagna, Vezio de Lucia per
Napoli, Roberto d’Agostino per Venezia, Federico
Oliva a Milano, Bruno Gabrielli per i suoi piani in
Sardegna e Gian Carlo De Carlo nella Repubblica
di San Marino, Kipar approda stabilmente a Milano
intervenendo nel primo esempio di forestazione urbana milanese del BoscoinCittà, poi nel Parco Nord
fino alla recente pianificazione dei Raggi Verdi che
coinvolgono importanti settori urbani come Porta
Nuova e il Portello. Progetti dove appare evidente
la sua capacità di osservazione del paesaggio finalizzata alla ricucitura del tessuto urbano con interventi di microchirurgia attuata attraverso la poetica
dell’ascolto dei bisogni dei cittadini nell’intento di
innescare processi di partecipazione dove non interessa il design del verde fine a se stesso, ma una
nuova estetica derivata da una rinnovata funzionalità degli spazi pubblici.
.
52 53
Nagatino Park, concept
1.
Cosa significa fare architettura del paesaggio in
Italia?
Fare architettura del paesaggio in Italia e in particolar modo a Milano, città europea per eccellenza,
significa innanzitutto coltivare l’ascolto, raffinare gli
strumenti dell’osservazione a favore di un dialogo
continuo, tra i vuoti e i pieni, tra il passato e il futuro,
tra il consolidamento e le trasformazioni, tra il pubblico e il privato, tra la quotidianità che ci assorbe
e il sogno. Ma significa anche inserirsi nel dibattito
dell’urbanistica contemporanea per essere in grado
di elaborare proposte per le esigenze più immediate.
LAND è intervenuta nella trasformazione delle aree
dismesse della Milano postindustriale come la Bicocca ex Pirelli, l’ex Maserati, l’ex OM Fiat, l’ex Alfa Romeo, fino all’ex scalo ferroviario Garibaldi Repubblica. L’architettura del paesaggio è una disciplina che
per sua natura è chiamata a indagare anche oltre gli
stretti confini del singoli progetti. Da qui parte l’avventura dei Raggi Verdi, una risposta della società
civile alla dilagante frammentazione dell’agire sul
tessuto urbano. Una visione, ancor prima di un progetto, orientata ad alimentare il processo inarrestabile di una trasformazione continua verso una sempre
maggiore permeabilità urbana.
Qual è la strategia urbana dei Raggi Verdi?
I Raggi Verdi, percorsi di mobilità lenta che legano un sistema continuo di spazi aperti urbani che
si diramano dal centro verso i grandi parchi, sono
stati inclusi e consolidati all’interno del PGT (Piano
di Governo del Territorio) del comune di Milano
come strategia di sviluppo urbanistico. L’attuazione
è legata alla disponibilità di risorse e all’opportunità dei cantieri di trasformazione. Fanno parte della
strategia dei Raggi Verdi il progetto Porta Nuova e
il progetto Portello. Entrambi si pongono il tema
2.
della mobilità lenta, del verde centrale e dello spazio aperto continuo e fluido a servizio anche dei
quartieri circostanti. Questa è la missione dei Raggi
Verdi, creare permeabilità di spazio in un tessuto
efficacemente edificato e fortemente ambientato.
3.
1. Mosca Green Strategy
2. Khodynka Park, masterplan,
Mosca
3. International Financial Center,
masterplan, Mosca
Questo modo di intendere il paesaggismo strategico alla maniera “europea” che concepisce
la città e il paesaggio come integrati, mi sembra molto diverso dall’approccio americano indicato come “landscape urbanism”, una sorta
di brand culturale, di strategia di rinnovamento
urbano più formalista e distaccato dal contesto.
Il tuo lavoro come si colloca tra questi due poli?
Penso che la scuola europea oggi è più efficace del
brand americano in quanto ha inventato “l’urbanità”. Per questo sto così bene a Milano, una delle città più densificate d’Europa. Il landscape urbanism
detesta l’urbanità.
Architetto e paesaggista, Andreas Kipar, è presidente, co-fondatore e direttore tecnico della
società LAND di Milano; membro dell’ Associazione tedesca degli Architetti Paesaggisti (BDLA),
dell’Associazione Italiana Architetti del Paesaggio (AIAPP), dell’Associazione Tedesca per l’Arte
dei Giardini e della Cultura del Paesaggio (DGGL) e dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU).
Nato a Gelsenkirchen (Germania) nel 1960, ha conseguito la laurea in Architettura del paesaggio
presso l’Università di Essen, nel 1984 e la laurea con lode in architettura presso il Politecnico di
Milano nel 1994 dove, dal 2009, insegna Public Space Design. Nel 1985 diventa professionista
autonomo e fonda lo studio Kipar che nel 1990 si trasforma in KLA Kiparlandschaftsarchitekten
milano duisburg. Lo stesso anno fonda, insieme all’agronomo Giovanni Sala la società di
progettazione LAND - Landscape Architecture Nature Development con sede a Milano.
Al suo attivo la redazione dei piani del verde di Milano, Cagliari, Assemini, Piacenza, Reggio
Emilia, Ravenna, Vercelli e della città di Essen in Germania, nonché della strategia urbana
‘arcipelago verde’ per Roma e dei ‘Raggi Verdi’ per Milano. Tra i parchi realizzati si segnalano
la collaborazione dal 1985 al 2000 alla realizzazione del Parco Nord (600ha), il Parco Rubattino
(Ex Maserati), il Parco pubblico dell’area industriale ex OM, il Parco Portello (Ex Alfa Romeo)
a Milano, il Parco Krupp ad Essen, il Parco della Spina 3 a Torino, il Parco delle Sabine a Roma
nonchè tutte le sistemazioni esterne del Progetto Porta Nuova a Milano. In Russia ha appena
vinto un concorso internazionale per la progettazione di tre grandi parchi a Mosca.
Kipar è anche fra i fondatori dell’associazione Green City Italia.
Krupp Park,
Essen (Germania),
2013.
Porta Nuova,
Milano (Italia),
2012.
Io invece sono figlio dell’urbanità poiché vengo
dalla Ruhr, e sono diventato oggi un fautore di una
politica europea che sta tentando di preparare un
altro brand sul quale oggi stiamo già lavorando
che si chiama “Green Infrastructure”. Le Green Infrastructure rappresentano un passaggio cruciale
dove Green sta per Natura e Infrastructure sta per
Tecnologia, uno scambio e un incontro tra naturale e artificiale.
La filosofia di questo nuovo brand è incentrata
sulla considerazione che oggi l’uomo produce
più biodiversità in città rispetto alla stessa natura:
vivendo oggi la gente per la maggior parte in città, paradossalmente pianta più alberi in città che
fuori. E’ il passaggio alla nuova era geologica che
si chiama “antropocene”. Green Infrasctructure
significa maggior comfort ambientale, significa
paesaggismo puro fuori dai piccoli confini per
connettere, mettere insieme, monitorare sistemi
ecologici. Sta nascendo una nuova estetica paesaggistica che si basa sulla scala umana, sui bisogni
della società.
Come si concretizzano le Green Infrastructure
nei progetti del verde urbano?
Questa nuova estetica lancia agli architetti paesaggisti come me nuove sfide urbanistiche e trova la
sua applicazione non più nel costruire il nuovo ma
nel riordino del grande sistema. Il verde diventa
il veicolo della natura, la nuova vera rete, che accompagna e si fa spazio grazie all’efficienza delle
nuove tecnologie. La nuova gestione della città avviene attraverso “strumenti tecnologici invisibili”
in grado di massimizzare le prestazioni dei servizi
e minimizzare gli impatti all’interno del territorio.
La nuova estetica delle Green Infrastructure è frutto di una “nuova onestà tecnologica” che produce
un nuovo disegno urbano che diventa conferma
e trasformazione di un paesaggio completamente
nuovo, dove le ferite non vengono cancellate ma
rimangono in parte anche aperte, dove la rusticità
della storia non viene banalizzata, dove non trovi
accenni del linguaggio di giardino preso a prestito
da qualcun’altro.
Le ferite che fanno parte della storia diventano
elementi da interpretare e da valorizzare, come
una sedimentazione. Un’estetica che si confronta
con l’esistente che non cancella, che lo tira fuori
anche nelle sue pieghe più brutali.
Nel tuo modo di progettare il verde urbano c’è
una forte componente di “urbanistica partecipativa” nel senso che non sei un paesaggista di forme ma sei un paesaggista che lavora
sull’urbanità e sull’umanità che sta dietro. Disciplinarmente come avviene tutto questo? In
Germania la società partecipa con le strategie
urbane contrariamente che in Italia. Questa tua
formazione tedesca e italiana come interagisce
con questa componente di urbanistica, che è
un land strategy partecipativo? Come si concretizza nel tuo lavoro?
Credo che l’attenzione alla scala umana e urbana
sia essenziale, è un modo di percepire il paesaggio. Come è successo a Goethe nel viaggio in Italia,
io percepisco il paesaggio cercando di conferire
alle cose normali dei caratteri di eccezionalità, per
dare importanza alle cose futili, dare all’ordinarietà una straordinarietà. La differenza rispetto al
viaggiatore romantico in cerca di emozione soggettiva è che il paesaggista osserva il paesaggio e la
società per rilevare dove sono i problemi, per capire dove c’è disagio. Il paesaggio è una “forma plasmata che solo vivendo evolve” scriveva Goethe, il
© Marco Garofalo
54 55
progetto deve mantenere vivo il paesaggio poiché
il paesaggio è un campo energetico, una costruzione sociale dello spazio. Il nostro compito è quello
di saper mettere in evidenza l’energia costruttiva
e innovativa del paesaggio risolvendo i problemi.
Per fare questo è necessario saper osservare il paesaggio per capire chi lo abita. Senza questa partecipazione non si arriverà mai al vero problema.
Per questo oggi propongo “la passeggiata urbana”,
l’osservazione diretta, ai sindaci delle città sulle
quali dobbiamo intervenire.
Mi sembra di capire che nell’epoca della postmodernità non serve più un’ideologia di piano
ma una nuova strategia di percezione…
Quello che mi interessa è la percezione del paesaggio attraverso gli occhi degli altri. Io posso avere
una percezione, ma conta poco perché non devo
abitare in quel luogo. Nell’osservare la società si
comprende la percezione degli altri: questo permette di trasmettere, nel progetto, esigenze inespresse come la naturalità e il comfort. In questo
senso il landscape design si fa interprete del cambiamento e riorganizza il paesaggio urbano raccordando vecchi e nuovi elementi. La responsabilità
ricade sul progettista che deve essere in grado di
combinare il verde con percorsi, materiali, arredi
e servizi, ma anche con quegli aspetti più impalpabili che riguardano la memoria e le emozioni.
Lo spazio pubblico della città dal Rinascimento
in poi ha sempre assunto il ruolo della scena dei
rituali urbani. Secondo te, il paesaggismo deve
interpretare i luoghi, come per esempio le piazze, pensando alla tradizione della città europea
oppure occorre ripensare qualcosa?
Temo che occorra ripensare tutto perché noi non
dobbiamo più soddisfare un’esigenza rappresentativa ornamentale urbana come poteva essere nel
passato. Oggi viviamo lo spazio pubblico della città come parte delle nostre attività lavorative e del
tempo libero. La nuova piazza Gae Aulenti a Porta
Nuova rappresenta la nuova interpretazione della
piazza che è insieme boulevard, infrastruttura, lago,
gioco, passaggio. Il progetto Porta Nuova Varesine è
caratterizzato da una forte permeabilità degli spazi
urbani ed è un buon esempio di “urbanità”. Temi
principali sono infatti la continuità dello spazio
pubblico e dei relativi collegamenti, la naturalità
diffusa e integrata ai sistemi degli edifici. L’intervento di LAND connette due principali piazze - la
Porta Est e il Podio - attraverso un’ampia passeggiata, la Promenade, a cui si affianca un vasto giardino
pensile, il giardino degli aceri, dando così vita ad
uno spazio pedonale continuo. A livello paesaggistico i principali elementi progettuali di ricucitura
del tessuto urbano sono rappresentati da un lato
dalle pavimentazioni ed elementi di arredo in rapporto alla città, dall’altro dagli elementi a verde in
relazione alla futura presenza della ‘Biblioteca degli
Alberi’. Io credo che tutti i nostri progetti si inseriscano in un processo ampio e arrivino in tagli, in
frammenti. L’arte deve essere quella del “mixage”,
gli spazi del futuro non dovranno essere “decorativi”, ma dovranno raccontare una storia.
Non essere solo “decorativa” ma essere in grado di raccontare delle storie è una delle principali caratteristiche del materiale ceramico che
è sempre più utilizzato dagli architetti contemporanei negli spazi pubblici. Cosa ne pensi?
La ceramica secondo me rappresenta in una estrema sintesi la Natura stessa ed esplicita un rinnovato rapporto con la terra, il suolo.
Parco Portello,
Milano (Italia),
2012.
.
Architettura
Marina di Alliste,
Lecce
SALENTO,
QUESTIONE DI FEELING
di Silvia Airoldi
“Ho inseguito l’armonia del paesaggio per non snaturarne l’essenza”.
L’anima mediterranea del Salento vive nel nuovo Hotel & Resort Il Giardino dei Pini, a Marina di Alliste
(Le), immerso nel verde dell’entroterra leccese distante pochi chilometri dall’incantevole costa ionica.
Lo spiega Monia Marzano che, con il team del suo studio, firma il progetto di interior design
nell’intervento di ampliamento e restyling della struttura. Alle preesistenze (attuale sala colazione,
cucina e servizi, 18 suite in un corpo separato) si aggiungono, nel volume principale, nuovi spazi
e funzionalità d’uso: una sala per ricevimenti e congressi (365 m2); la hall, il bar, una sala lettura,
i servizi, l’ufficio direzionale e la galleria d’arte (in totale 400 m2) a livello terra; mentre al primo piano
si sviluppano 13 camere con bagno (450 m2) di cui 2 suite (circa 33 m2). Completa il progetto il centro
benessere Narciso, ingrandito e ristrutturato (350 m2). “Nella concezione degli interni del Resort
sono andata alla ricerca di un’idea senza tempo, combinando contemporaneità e tradizione per
rispettare il luogo nei suoi straordinari caratteri di unicità”, prosegue la designer. Il Salento le ha dato
i natali, è la terra in cui oggi vive; e anche se i suoi studi l’hanno portata a Milano, nella capitale del
design, le radici influenzano il suo modo di lavorare, la predilezione per determinati materiali e colori,
HOTEL & RESORT
IL GIARDINO DEI PINI
progetto
Monia Marzano design
www.moniamarzano.com
superfici ceramiche
Ceramiche Piemme
www.ceramichepiemme.it
Imola Ceramica
www.imolaceramica.it
anno di realizzazione
2014
56 57
RICERCA L’EQUILIBRIO CON LA NATURA,
IN CONTINUITÀ TRA ESTERNO ED INTERNO,
IL RESTYLING DELL’HOTEL IL GIARDINO DEI PINI
.
ambienti
ambienti pubblici
dell’ospitalità
applicazioni
pavimenti interni
superfici ceramiche
Ceramiche Piemme
Urban
Sabbia
cm 80x80
Imola Ceramica
Concrete Project
Beige
cm 120x60, 60x60
caratteristiche
tecniche
assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3):
≤0,5% (urban)
0,05% (concrete project)
resistenza
alla flessione
conforme
resistenza all’abrasione
profonda (ISO 10545-6):
conforme
resistenza
alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): conforme
resistenza agli sbalzi
termici (ISO 10545-9):
conforme
resistenza al gelo
(ISO 10545-12):
conforme
resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): conforme
resistenza
alle macchie
(ISO 10545-14):
conforme
resistenza
alla scivolosità
(DIN 51130): R11
sanitari
Valdama
Soul (lavabo da
appoggio) e Start (lavabo
freestanding)
Urban
Sabbia
Concrete Project
Beige
in “questo progetto come non mai”, sottolinea la progettista. Per creare una fusione con l’ambiente
che incornicia la struttura, la vegetazione ‘entra‘ nella hall e nella sala ricevimenti attraverso
le ampie vetrate con affaccio sul giardino. E ancora il verde è protagonista rigoglioso nelle pareti
vegetali e nelle fioriere di piante grasse lungo il perimetro della lounge all’entrata. Il feeling con il
territorio si accentua nei materiali naturali impiegati, espressione di una luminosa neutralità.
“Ho portato la pietra viva, utilizzata nei muri a secco di recinzione del giardino, all’interno, per
rivestire le quinte d’ingresso, con una lavorazione pulita che, nel disegno geometrico regolare,
acquista eleganza“, racconta Monia Marzano. La stessa filosofia pervade la scelta del marmo di
Apricena, nella cascata della hall e nella scala di accesso al primo piano, con lastre scalpellate a
righe che ne accentuano il carattere materico. I toni neutri contraddistinguono anche i rivestimenti
che si ‘fondono’ nello stile sofisticato degli interni. Colore sabbia e finitura opaca, esito della
particolare tecnologia digitale 3d di produzione, definiscono il grès porcellanato della collezione
Urban di Piemme Ceramiche che dona slancio e continuità alla hall e a tutti gli ambienti del
58 59
pianterreno, posata nel grande formato 80x80 cm per limitare la frammentazione delle fughe.
Permane la scelta cromatica del beige anche al primo piano, ma con la serie Concrete Project di
Imola Ceramica che riporta l’effetto cemento e ‘un’idea di vissuto’ nella sua texture lappata, con
formati 120x60 cm per ingresso e corridoio e 60x60 cm nelle camere e nei bagni. In questi ultimi si
distinguono le creazioni firmate dalla designer stessa, i sanitari Start e i lavabi Soul per Valdama e i
complementi d’arredo della linea Slice e Flow ideati per Arca. “Essere un industrial designer mi aiuta
ad andare più a fondo nel progetto. Nei mie lavori non ricerco la bellezza fine a se stessa ma la
versatilità, l’equilibrio di proporzioni e volumi, la cura maniacale del dettaglio”, spiega la progettista.
Un fil rouge che segue tutto il concept degli interni e, non ultima, la scelta degli arredi.
“Tante icone di design”, conclude Monia, “ma a una non ho saputo rinunciare: la lampada Falkland
di Danese che, come diceva il grande Bruno Munari, è indispensabile per una corretta progettazione”.
Il legno, in finiture
diverse, interpreta
tutto il progetto: sala
reception, bar, bagni
della hall, libreriedivisorio nella lounge,
camere. Fino agli
arredi, scelti con
estrema cura del
dettaglio.
.
Architettura Coblenza, Germania
UNA NUOVA SEDE PER
COMPUGROUP MEDICAL
EFFICIENZA ENERGETICA, QUALITÀ AMBIENTALE ED ELEVATE PRESTAZIONI TECNICHE
PER IL NUOVO CORPORATE HEADQUARTER DI COBLENZA
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di Livio Salvadori | Casabella
Con una base di fatturato di circa 500 milioni di euro; un parco clienti unico, costituito da
400.000 medici, dentisti, strutture ospedaliere, farmacie, networks e da altri fornitori di servizi;
con sedi in 19 Nazioni e clienti in 43 differenti Paesi nel mondo, CompuGroup Medical è un’azienda
di medical information and communication technology tra le più importanti a livello mondiale.
Più di 4.200 dipendenti altamente qualificati supportano i clienti con software, servizi, hardware,
soluzioni di drCloud e, tra gli altri, CGM Life eServices - avanzato sistema di comunicazione on line tra
medico e paziente -, contribuendo a realizzare una sicura ed efficiente linea di assistenza sanitaria.
La nuova sede aziendale di Coblenza segna l’inizio di un altro capitolo nei 25 anni di storia della CGM.
Simbolo di crescita, cifra tangibile di un viaggio di successo verso nuove idee e sviluppi, il nuovo
corporate headquarter, realizzato all’interno del CompuGroup Medical Technology Park, rappresenta
il dinamismo e la forza innovativa dell’azienda. Esempio di rigore ed eleganza compositiva, l’intervento,
curato dallo studio Fries Archtekten di Vallendar, ha previsto sia la costruzione di edifici ex novo, sia la
conservazione di alcuni degli elementi originali coerentemente integrati nel progetto complessivo.
COMPUGROUP MEDICAL
progetto
Fries Architekten
www.fries-architekten.de
foto Luciano Busani
superfici ceramiche
Ceramiche Monocibec
www.monocibec.it
distributore Kochhan Josef
www.kochhan.de
anno di realizzazione 2012
.
Invaso dalla luce
naturale, il grande
atrio di raccordo tra i
volumi del complesso
si caratterizza per la
qualità ambientale,
dove la continuità del
pavimento ceramico
svolge un ruolo
fondamentale.
Tra gli obiettivi di primaria importanza individuati in fase di progettazione, quello dell’efficienza
energetica è stato pienamente conseguito. Gli standard raggiunti dal nuovo edificio riducono il
fabbisogno termico di oltre l’80%, consentendo un efficace recupero di calore - tale da rappresentare
uno degli esempi più significativi di tutta la regione Renania-Palatinato in ambito energetico.
La soluzione computerizzata, la quasi totale assenza di ponti termici e l’involucro edilizio
estremamente isolato fanno sì che l’aria calda rimanga all’interno della costruzione e che l’aria fresca
dall’esterno venga opportunamente riscaldata prima di essere immessa nell’edificio, attenuando le
influenze ambientali, l’inquinamento acustico e l’inquinamento atmosferico. Sistemi intelligenti di
illuminazione diurna a gestione controllata, illuminazione a LED e lucernari forniscono altre potenziali
fonti di risparmio energetico.
Ispirata al modernismo classico, luminosa e trasparente, la struttura architettonica sfrutta
la luce esterna catturata dalle grandi vetrate per amplificare le altezze degli ambienti interni
e la pulizia compositiva. Il complesso è diviso essenzialmente in tre aree funzionali per un totale
.
62 63
ambienti
aree degli affari
applicazioni
pavimenti interni
In&out
Medium
Greystone
In&out
Dark
Greystone
di circa 4000 mq di spazi, moderni e accoglienti: includono il Forum, ideato per ospitare eventi, e un
edificio adibito a uffici, che ospita anche un centro fitness a disposizione degli impiegati della società.
La sede centrale propriamente detta si sviluppa su quattro piani ed è caratterizzata da una facciata
curva, con un grande atrio estremamente luminoso che identifica il nucleo di raccordo tra i singoli
volumi. Le piastrelle selezionate dal progettista per il rivestimento del piano pavimentale continuo
dell’ampia hall sono prodotti italiani della serie In&Out, firmata Monocibec.
Posate nei colori Medium Greystone e Dark Greystone, le grandi lastre in grès porcellanato offrono
una raffinata soluzione funzionale, proponendo un efficace e interessante contrasto con le superfici
lucide a specchio degli elementi di arredo. Ideata per vestire i progetti della grande architettura
contemporanea, la collezione è stata scelta per la varietà di colori, dimensioni e finiture a
disposizione, unitamente alle notevoli qualità prestazionali. Il progetto ha vinto il secondo premio
della terza edizione del “Quinquennial Tile Award”, premio internazionale organizzato da Fincibec
Group, dedicato a chi crea spazi caratterizzati dall’uso originale della ceramica in architettura.
superfici ceramiche
Ceramiche Monocibec
In&Out
Medium Greystone,
Dark Greystone
cm 50x100 - 66,6x66,6 33,3x66,6
caratteristiche
tecniche
assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): conforme
resistenza
alla flessione
(ISO 10545-4):
≥ 35 N/mm2
resistenza all’abrasione
profonda (ISO 10545-6):
conforme
resistenza alla
dilatazione termica
lineare
(ISO 10545-8): conforme
resistenza agli sbalzi
termici (ISO 10545-9):
conforme
resistenza al gelo
(ISO 10545-12):
conforme
resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): conforme
resistenza
alle macchie
(ISO 10545-14):
conforme
resistenza
alla scivolosità
(DIN 51130): R9 nat
certificazioni
LEED
cer. trend
VIRTUALSTYLE: IL FAST FOOD
a cura di IMAGEM www.imagem.it
Ce.Vi. Ceramica Vietrese
bicottura
Napoli Vintage
decoro Grotta Grise
Italgraniti
rivestimento in pasta bianca
White Experience
Royal Beige spazzolato
Emilceramica
grès porcellanato
Kotto XL
Mattone
64 65
Kotto XL
Mattone
Napoli Vintage
Grotta Grise
White Experience
Royal Beige
Do Up
Cover Sabbia
Game of Fifteen
Boris Tellegen
Tribeca
Grey
Keramos
Creta
Ascot
bicottura in pasta bianca
Game of Fifteen #2
Boris Tellegen
Abk
grès porcellanato
da rivestimento
Do Up
Cover Sabbia
decoro City
Century
grès fine porcellanato
Keramos
Esagona Creta
Ceramica Rondine
grès porcellanato smaltato
Tribeca Grey
Progetto Brick Generation
.
Architettura Uherské Hradiště, Repubblica Ceca
FRAMMENTI
DI CELESTE
SUPERFICI D’ACQUA E ONDE
CERAMICHE DISEGNANO
UN PIANO POLICROMATICO PER
IL NUOTO, IL GIOCO E IL RELAX
NEL PARCO TEMATICO
DI UHERSKÉ HRADIŠTE
.
66 67
PARCO ACQUATICO
AQUAPARK
progetto
Saura Development
Solutions
www.saurasolutions.com
superfici ceramiche
Ceramica Vogue
www.ceramicavogue.it
distributore
Fin Gres Sro
www.fingres.cz
foto
Luciano Busani
anno di realizzazione
2010
di Elisa Montalti | www.designcontext.net
Una struttura futuristica con grandi oblò in facciata accoglie gli ospiti all’ingresso dell’Aquapark
Uherské Hradiště, voluto dall’amministrazione comunale in un piano di interventi volto alla fruizione
attiva degli impianti sportivi e ricreativi da parte dei cittadini. In un quadro di attenzione alla salute e
allo svago di tutte le fasce di età, nasce così un parco tematico dedicato all’acqua con vasche
dimensionalmente e funzionalmente diverse, destinate al nuoto, al benessere, al relax e allo svago.
A livello formale la struttura originale, inserita in un quartiere sportivo di grandi dimensioni e a
questo collegata, richiama alla mente una flotta navale. I fronti appaiono compatti in ingresso mentre
si aprono sul retro verso il giardino esterno grazie ad ampie superfici vetrate. In copertura, la piscina
olimpionica si presenta inoltre illuminata da ampi lucernai a forma di shed che consentono di
configurare questo grande ambiente quasi come uno spazio esterno, con la luce che si modifica nel
corso della giornata.
Il progetto di recupero dell’esistente e di ampliamento è stato curato inizialmente dalla Saura
Development Solutions di Brno, che ha sviluppato per la pubblica amministrazione uno studio di
fattibilità che doveva tenere in considerazione il regolare svolgimento della piscina olimpionica
interna esistente durante la maggior parte del cantiere. L’obiettivo era la costruzione di un parco
acquatico dalle valenze soprattutto sociali per la città, in grado di diventare un polo ricreativo per i
Arredi, bordi e segnali
emergono sul piano
bianco grazie ad
uno studio graficocromatico ispirato ai
movimenti dell’acqua
nell’ambiente.
.
Il progetto utilizza
sapientemente il
“blu stimolante”
negli spazi sportivi e
dinamici e l’“arancione
rasserenante” nelle sale
di attesa e relax.
cittadini in inverno ma anche in estate, grazie alla presenza di un grande polmone verde sul retro dove
sono stati dislocati gli scivoli e le piscine esterne.
All’interno un attento progetto cromatico delle superfici si è posto l’obiettivo di realizzare un ambiente
stimolante e dinamico. Nelle piscine sono state utilizzate le tonalità cielo, blu avio e cobalto in grado
di stimolare le attività fisiche mentre nelle sale di attesa e di relax è stato preferito l’arancione per le
sue qualità rasserenanti. Le superfici ceramiche sono state fornite da Ceramica Vogue nel formato
10x10 cm, scelte in diverse colorazioni e dal piano antiscivolo satinato.
Attorno alla piscina olimpionica e alle vasche idromassaggio gli inserti colorati sembrano fluttuare su
un piano geometrico prevalentemente color ghiaccio, riuscendo così a creare prospettive dinamiche.
.
68 69
Questo disegno appare conciliarsi perfettamente sia con le linee nette e pulite della piscina
olimpionica, sia con le forme morbide e sinuose delle vasche idromassaggio, dove le stesse colonne
diventano totem colorati in accordo con i colori dell’acqua.
I pattern colorati vengono utilizzati anche per disegnare gli ambienti e i percorsi: delineano righe
perimetrali e bordi-vasca, costruiscono battiscopa, danno il senso dello spazio e dei volumi in una
gradazione cromatica che parte dal cobalto, passa per il blu avio e arriva al cielo. In questo modo le
superfici di acqua sembrano prolungarsi anche fuori dal bordo vasca, in un gioco cromatico e
geometrico di onde e flutti ceramici.
Nei rivestimenti verticali prevale invece la dominante gialla, declinata nelle tonalità mandarino e
rosso, colori utilizzati anche nelle sale di attesa e negli spazi per il relax. Anche qui i moduli quadrati
disegnano perimetri e zoccoli, rendendo maggiormente dinamico il piano bianco su cui si stagliano gli
arredi per la sosta e il benessere.
ambienti
spazi della salute,
building dello sport
applicazioni
pavimenti interni
superfici ceramiche
Ceramica Vogue
grès porcellanato Interni,
Flooring, Grip
Blu Avio, Cielo, Cobalto,
Ghiaccio, Giallo,
Mandarino, Rosso
cm 10x10
Interni
Blu Avio
Interni
Cielo
Interni
Cobalto
Interni
Ghiaccio
caratteristiche
tecniche
assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): 1,5%
resistenza alla flessione
(ISO 10545-4):
≥ 40 N/mm2
resistenza alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): conforme
resistenza agli sbalzi
termici (ISO 10545-9):
conforme
resistenza al cavillo
(ISO 10545-11):
conforme
resistenza al gelo
(ISO 10545-12):
conforme
resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13): GB min.
resistenza alle macchie
(ISO 10545-14):
conforme
resistenza
alla scivolosità
(DIN 51130): R10
(Flooring) R11 (Grip)
certificazioni
LEED
Interni
Giallo
Interni
Mandarino
Interni
Rosso
.
Architettura Atlanta, Georgia, USA
SPIRITUALITÀ
URBANA
di Donatella Bollani | Domus La nuova sede della chiesa presbiteriana di Atlanta sorge all’angolo di Peachtree Street, la principale
arteria nord-sud di attraversamento alla capitale della Georgia.
L’edificio è stato progettato da Gertler e Wente Architects, una firma che opera da oltre trent’anni
nel panorama statunitense con una particolare predilezione per progetti urbani, edifici pubblici,
università e per lo sviluppo di opere per enti no-profit. Lo studio è inoltre referente per la
progettazione di spazi retail per il Nord America di alcuni brand del lusso quali LVMH, Christian Dior,
Fendi, Ermenegildo Zegna e Tiffany.
In questa opera, Gertler e Wente Architects si sono misurati con la piccola scala e con le richieste
della Congregazione religiosa presbiteriana che desiderava una chiesa moderna e con un evidente
carattere urbano, accogliente e accessibile per l’ampia comunità alla quale di rivolgono.
Il lato minore dell’area ha dimensioni ridotte ma il lato sud ha una lunga esposizione sull’arteria
principale e all’incrocio delle strade sulle quali si affaccia i progettisti sono riusciti a definire
uno spazio pubblico; questi gli elementi che hanno consentito di dare all’opera una forte identità
rispondendo alla necessità di rendere l’edificio riconoscibile e ospitale.
Il disegno dei fonti è connotato dalla contrapposizione cromatica degli elementi ceramici
di rivestimento prodotti da Marazzi; la serie Monolith e la serie Soho, con la sua finitura 3D, si
alternano nella definizione dei volumi di ingresso e del corpo su strada destinato ad ospitare gli uffici
e un caffè. La scelta della medesima finitura per le pavimentazioni degli spazi interni e delle aree di
accoglienza esterne alla chiesa, ha consentito di creare una continuità naturale tra l’aula della
70 71
VINCITRICE DI UNA DELLE MENZIONI D’ONORE
DEL CERAMICS OF ITALY TILE COMPETITION 2015,
IL CHRISTCHURCH PRESBYTERIAN DI ATLANTA
È UN ESEMPIO RIUSCITO DI EDIFICIO ECCLESIASTICO,
CONTEMPORANEO NELLA SUA FORMA ARCHITETTONICA MA
ANCHE NELLE FUNZIONI E NELLA CAPACITÀ DI ACCOGLIENZA
CHRIST CHURCH
PRESBYTERIAN
progetto
Gertler & Wente
Architects, LLP,
www.gwarch.com
foto
Timothy Eckersley
superfici ceramiche
Marazzi
www.marazzi.it
anno di realizzazione
2014
L’ampia sala
della preghiera ospita
quasi mille fedeli.
La pavimentazione
è pensata in continuità
con la finitura degli
spazi esterni realizzati
con elementi ceramici
in grès porcellanato.
preghiera e lo spazio urbano. Questo elemento di progetto, che si è concretizzato nella posa di
elementi della serie Soho, è valso alla ChristChurch Presbyterian la menzione d’onore del Ceramics
of Italy Tile Competition 2015, nella categoria “Exterior Installation Recognition of Excellence”.
Il premio, promosso da Confindustria Ceramica e dall’ICE, è giunto al suo ventiduesimo anno di età
rafforzando la sua mission: selezionare studi nord americani di architetti e interior designer che usino
nei loro progetti, con un approccio innovativo e nel rispetto della qualità, le ceramiche italiane.
Per il design del grès porcellanato Soho, Marazzi si è anche aggiudicata la Menzione d’onore
Compasso d’Oro ADI 2011. Lo stesso prodotto aveva già ricevuto altri riconoscimenti internazionali
quali il premio EDIDA e l’International Best Design of the World.
Nonostante la committenza abbia deciso di non intraprendere per l’opera il percorso di certificazione
LEED, il progetto è stato sviluppato con grande attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale.
Circa la metà della superficie dell’opera si è avvalsa del recupero di un edificio preesistente che
è stato riqualificato anche in termini energetici; gli impianti di riscaldamento e raffrescamento,
il sistema idrico e le soluzioni illuminotecniche garantiscono bassi consumi così come le superfici
vetrate elettrocromatiche - schermate da brise soleil metallici - consentono il controllo degli apporti
solari facilitando l’ottimizzazione del fabbisogno di energia per il raffrescamento.
.
La soluzione d’angolo
del fronte d’ingresso
dell’edificio, rivestito
con elementi di colore
bianco nella dimensione
di 60x120 cm.
Monolith
Anthracite
ambienti
luoghi di culto
applicazioni
facciata esterna
pavimento interno
superfici ceramiche
Marazzi
grès fine porcellanato
serie Soho
Anthracite, Grey
cm 60x60 - 60x120
serie Monolith
naturale e bocciardato
white - cm 60x120
caratteristiche tecniche
assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): ≤ 0,05%
resistenza alla flessione
(ISO 10545-4): ≥ 45 N/mm2
resistenza all’abrasione
profonda (ISO 10545-6):
120-150 mm3
resistenza alla
dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8): ≤ 9 MK-1
resistenza agli sbalzi
termici (ISO 10545-9):
conforme
resistenza al gelo
(ISO 10545-12): conforme
resistenza all’attacco
chimico
(ISO 10545-13): conforme
resistenza alle macchie
(ISO 10545-14): conforme
resistenza alla
scivolosità
(DIN 51130): R9 (Soho)
R10-R11 (Monolith)
certificazioni
Ecolabel, LEED, NF-Upec
Monolith
Grey
Soho
White
.
Architettura La Spezia
SULLE CENERI DI UN’AREA DISMESSA LA CITTÀ TROVA NUOVO SLANCIO QUALITATIVO.
TRA I PROTAGONISTI UN ELEGANTE EDIFICIO RACCHIUSO DA UN INVOLUCRO
CERAMICO DI PARTICOLARE EFFICACIA FORMALE E TECNOLOGICA
Rigore e innovazione
di Alfredo Zappa
Mia che te mio, adagio popolare che nel dialetto spezzino significa “Guarda che ti guardano”,
può senza troppe forzature essere adottato a motto d’orgoglio di una città capace di rimarginare
le antiche ferite del suo tessuto insediativo, aspirando a una nuova dimensione di qualità urbana.
A La Spezia, una storia tra le più significative, è quella dell’area dove sino a qualche decennio addietro
operava una importante raffineria di petroli e oggi, grazie alla messa a punto di un masterplan che ha
previsto la riorganizzazione urbanistica ed edilizia del sito, è in avanzato stato di sviluppo un nuovo polo
terziario. La raffineria, a La Spezia, è stata una presenza fissa e “ingombrante” sin dal lontano 1929, anno
della sua costruzione. Sorgeva su un’area di circa 65 ettari, localizzata a nord-est della città.
Un vasto lotto originariamente in posizione marginale, ma oggi a tutti gli effetti integrato tra l’espansione
urbana e la retrostante cinta collinare che perimetra a nord il Golfo dei poeti. La dismissione e la
demolizione della raffineria, avvenuta durante la metà degli scorsi anni ‘80, gli interventi di bonifica
e riqualificazione, il nuovo tracciato viabilistico, unitamente al completamento di interventi strategici in
adiacenza, hanno valorizzato il ruolo di questa grande area. Al suo interno la progettazione di alcuni nuovi
edifici a destinazione terziaria è stata affidata allo Studio Manfroni & Associati.
74 75
NATALI BUILDING
progetto
Studio Manfroni
& Associati
www.studiomanfroni.it
foto
R. Buratta
www.robertoburatta.com
superfici ceramiche
Laminam
www.laminam.it
anno di realizzazione
2013
L’involucro è caratterizzato dal rivestimento in lastre ultrasottili di grés porcellanato, adottate sia come rivestimento
della facciata ventilata, sia del sistema mobile di schermatura delle superfici vetrate.
Laminam Blend
Nero
ambienti
arredo urbano
applicazioni
facciata esterna
superfici ceramiche
Laminam
Laminam Blend
Nero
vari formati
Tra questi il Natali Building, oggetto architettonico capace di integrare un misurato rigore compositivo,
giocato sul controllo della forma e della materia, con soluzioni particolarmente innovative nella
concezione costruttiva dell’involucro. L’edificio si sviluppa su 4 livelli, spiccando dal piano di campagna
con uno zoccolo seminterrato in béton brut, a compensare la curva di livello del lotto. Nel seminterrato,
rivolto a sud, sono contenute le autorimesse. Da qui, attraverso una rampa si raggiungere il piano
terreno, che ospita gli spazi con accessi autonomi e l’ingresso principale orientato a nord.
Una sequenza perimetrale di pilotis e l’aggetto del solaio soprastante, perimetra questo livello,
enfatizzandone il ruolo funzionale secondo il codice modernista. Nei 3 livelli successivi, l’edificio muta
il suo ordine compositivo e risulta racchiuso in un volume compatto. Al suo interno sono distribuite le
aree a destinazione terziaria. Per adeguarsi ai vincoli funzionali e di organizzazione degli spazi, il layout
assume forma irregolare e organica. Le singole unità operative risultano distribuite attorno a un corpo
principale di collegamento verticale, di particolare effetto scenografico, sul quale si affacciano gli
ascensori e le rampe delle scale. Il tutto è racchiuso dietro un impaginato di facciata scandito dalla
linearità orizzontale delle fasce marcapiano e dalla dinamica casualità di apertura dei pannelli di
schermatura delle superfici vetrate, movimentabili secondo le necessità dei singoli spazi ufficio su cui
insistono. Grazie alla soluzione costruttiva adottata, il rapporto tra pieni e vuoti (pannellature di
tamponamento e finestrature) ha la possibilità di variare nel tempo a seconda delle esigenze degli spazi
interni, senza influire sull’equilibrio generale dell’intera superficie di facciata.
Il sistema di involucro prevede un pacchetto isolato e ventilato sostenuto da un’intelaiatura di montanti
metallici, sulla quale sono fissate, mediante un originale sistema di rivettatura, le lastre ceramiche
ultrasottili in grés porcellanato Laminam Blend di colore nero. Lo stesso rivestimento, grazie alla
grande dimensione e alla leggerezza delle lastre ceramiche, è stato impiegato per la realizzazione dei
pannelli di schermatura, dando luogo a un insieme di notevole integrità ed efficacia, sia dal punto di
vista prestazionale che compositivo.
caratteristiche
tecniche
assorbimento d’acqua
(ISO 10545-3): ≤ 0,1%
resistenza alla flessione
(ISO 10545-4):
≥ 50 N/mm2
resistenza all’abrasione
profonda
(ISO 10545-6):
≤ 175 mm3
resistenza
alla dilatazione
termica lineare
(ISO 10545-8):
conforme
resistenza agli sbalzi
termici (ISO 10545-9):
conforme
resistenza al gelo
(ISO 10545-12):
conforme
resistenza
all’attacco chimico
(ISO 10545-13):
nessun effetto visibile
resistenza
alle macchie
(ISO 10545-14):
conforme
resistenza
alla scivolosità
(DIN 51130): R9
certificazioni
LEED
.
76 77
cer.doc
01
03
05
02
04
06
01. DO UP LOOK BOOK 2015
ABK
Formato cm 24x24
Pagine 40
Foto
21
à www.abk.it
03. CATALOGO GENERALE 2015
CERAMICA RONDINE
Formato cm 21x29.7
Pagine 416
Foto
130
à www.ceramicarondine.it
05. 2015 COLLECTION
DEL CONCA FAETANO
Formato cm 17x22
Pagine 523
à www.delconca.com
02. GF02 BORIS TELLEGEN
ASCOT
Formato cm 21x20
Pagine 40
Foto
28
à www.ascot.it
04. FOULARDS
DE MAIO FRANCESCO
Formato cm 24x24
Pagine 32
Foto
21
à www.francescodemaio.it
06. KOTTO XL
EMILCERAMICA
Formato cm 21x29.7
Pagine 90
Foto
28
à www.emilceramica.it
78 79
>
07
09
PER RICHIEDERE INFORMAZIONI
E COPIE DEI CATALOGHI,
INVIARE UNA EMAIL A:
[email protected]
08
10
11
07. WHITE EXPERIENCE
ITALGRANITI
Formato cm 24x33
Pagine 104
Foto
38
à www.italgranitigroup.com
09. FACADES
MONOCIBEC
Formato cm 23x29.7
Pagine 52
Foto
13
à www.monocibec.it
11. THE COLLECTION. 2014/2015
UNICOMSTARKER
Formato cm 24.5x24.5
Pagine 320
Foto
260
à www.unicomstarker.com
08. SISTEMI MAPEI PER L’INDUSTRIA
ALIMENTARE MAPEI
Formato cm 24x28
Pagine 52
Foto
57
à www.mapei.it
10. TERRE NOSTRE
TAGINA CERAMICHE D’ARTE
Formato cm 28x28
Pagine 90
Foto
40
à www.tagina.it
Collezione Ceramica
www.delconca.com
CERSAIE 2015 BOLOGNA | PADIGLIONE 36 • STAND A/16 - A/14
KOTTO Floor and Wall Tile Collection
KOTTO XS: 30x30 cm, 30x60 cm
KOTTO XL: 80x80 cm, 60x60 cm
KOTTO BRICK: 12,5x25 cm, 6x25 cm
Designed and Manufactured in Italy
www.emilceramica.it