Pinnacolo di Maslana, via Il Risveglio

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Pinnacolo di Maslana, via Il Risveglio
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27/05/2006
Pinnacolo di Maslana, via Il Risveglio
Finalmente! E' davvero una grande soddisfazione
portare a termine una via come questa: roccia
stupenda, guglia aguzza, difficoltà mai banali e
chiodatura non certo da falesia... è certamente una
salita che segna una tappa nella mia personale storia
di montagna.
Unico neo della giornata, il notevole affollamento sulle
due vie ormai classiche della parete: abbiamo contato
almeno una quindicina di cordate, composte, tra
l'altro, da alpinisti provenienti ben al di fuori della
bergamasca. C'erano persino due coppie di tedeschi!
L'inconfondibile silouette del
Pinnacolo di Maslana si staglia
contro un caldo cielo di fine
primavera.
Pinnacolo di Maslana, via Il Risveglio, 1800 m. (Val Seriana)
Regione:
Gruppo montuoso:
Dislivello:
Tempo di percorrenza:
Difficolta:
Materiali:
Lombardia
Alpi Orobie
300
5 h.
6b
2 mezze corde da 50 metri, alcuni friends medi, moschettoni, discensore, casco.
Periodo migliore:
le mezze stagioni con clima non troppo freddo. L'esposizione è a Sud.
In una regione di roccia generalmente scadente come questa porzione delle Alpi Orobie, si staglia dai fianchi
meridionali del pizzo Coca un dente di granito spettacolare, compatto e impegnativo, un vero gioiello per
l'arrampicata.
Le prime vie risalgono agli anni '80 ad opera di forti scalatori quali Savonitto, Guerini e Gogna, e si
sviluppano lungo le fessure ad incastro del lato orientale con chiodatura "mellica" e cioè quasi nulla.
Solo alcuni anni fa compaiono i primi spit e le prime vie sportive sulle difficili placche del lato Sud: si tratta di
itinerari sul 6a/6b comunque di grado obbligato per via della chiodatura sicura ma certamente non
ravvicinata.
Il "Risveglio" è la più abbordabile tra queste vie e presenta un'arrampicata varia su placche, fessure e
strapiombetti e richiede buona tecnica di dita su piccole tacche.
Attacco
Da Valbondione proseguire oltre il paese lungo la stradina asfaltata che termina presso la frazione Bortolotti.
Appena prima di raggiungere la funivia dell'ENEL per il lago del Barbellino, imboccare la sterrata sulla sinistra
che scende ad un piccolo spiazzo sulla riva del fiume Serio dove si parcheggia.
Scavalcato il fiume sul ponte di cemento, imboccare il sentiero per il borgo di Maslana (segnavia CAI
bianco-rossi) che, in lieve pendenza, si addentra nel bosco sovrastante. Dopo circa 30' si raggiungono le
prime baite ottimamente ristrutturate: proseguendo a destra il sentiero diventa pianeggiante, supera una
fontana e un torrente generalmente asciutto e si dirige presso un'altro gruppo di baite.
Appena dopo il torrente aciutto, abbandonare la traccia principale e salire sui ripidi prati a sinistra seguendo
alcuni bolli rossi sbiaditi. Con alcuni zig-zag nel bosco si guadagna quota raggiungendo da ultimo il cartello
indicatore della sovrastante funivia. Poco dopo, presso un bivio, piegare a sinistra e tagliare brevemente a
mezza costa sino ad uscire dal bosco: la guglia del Pinnacolo appare allora d'improvviso.
Ancora a mezza costa a sinistra si raggiunge l'inizio delle placche basali presso un grottino da dove partono
le vie moderne.
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Descrizione dell'itinerario
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1° TIRO:
Superare un primo muretto a sinistra del grottino, poi continuare più facilmente per placche appoggiate sino
ad un secondo risalto. Ancora per placche erbose si giunge alla comoda sosta (40 m, 5a).
2° TIRO:
Salire verticalmente sulle placche successive, poi piegare leggermente a destra e, senza rilevanti difficoltà,
guadagnare il terrazzino della sosta (35 m, 5a).
3° TIRO:
Attaccare la rugosa placca al di sopra della sosta sino ad un alberello. Traversare a destra e attaccare l'inizio
dello sperone Sud del Pinnacolo su placca via via più liscia. Giunti sotto ad piccolo tetto, traversare con passi
delicati verso sinistra ed uscire presso un vago diedro che sbuca alla sosta (40m, 6a).
4° TIRO:
Salire dritti fin sotto al tetto: da qui, sfruttando alcune fessurine, piegare a destra e superare con fatica un
risalto strapiombante. Continuare sull'esposto filo dello sperone restando sul lato Est, ma aiutandosi con una
fessura nascosta appena dietro lo spigolo.
Più in alto una lama netta e sicura permette di salire alla comoda sosta con difficoltà via via decrescenti (30
m, 6b).
5° TIRO:
Dalla sosta salire il difficile muretto a sinistra che si risolve con un piccolo appiglio in alto a destra. Uscire
presso una vecchia sosta e, piegando ancora a sinistra, affrontare la successiva placca protetta in alto con
un solo spit.
Al termine della placca doppiare lo spigoletto e, con un delicato traverso a sinistra, andare a sostare presso
l'intaglio dove lo sperone Sud si salda alla parete vera e propria del Pinnacolo (40 m, 6a).
6° TIRO:
Salire in diagonale a sinistra la ripida placca che permette di raggiungere la base di un tetto (protezioni
lunghe!). Con attenzione traversare a sinistra in notevole esposizione finchè il tetto non diventa meno
marcato e diventa così possibile scavalcarlo. Sostare in posizione scomoda appena al di sopra del tetto (40
m, 6a+).
7° TIRO:
Con movimenti molto delicati spostarsi di alcuni metri a destra, poi proseguire verticalmente in placca (ancora
protezioni distanti) sino ad una cengetta. Qui non puntare allo spit a sinistra, ma proseguire diritti in una
specie di vago diedro andando a sostare a sinistra di uno spigoletto (40 m, 5c).
8° TIRO:
Salire la faccia di destra del diedro, ora più evidente, sbucando alla base della placchetta finale: un'ultima
bella placca "a funghetti" permette di salire alla madoninna dell'aerea vetta (50 m, 5a).
Discesa
In doppia dalla via "New Age", che è più lineare rispetto a "Risveglio": dall'ultima sosta di "Risveglio" basta
scendere sempre verticalmente.
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