La nuova logistica dell`e-commerce

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La nuova logistica dell`e-commerce
Internet
Dai locker ai drop point, crescono gli acquisti online
e gli “e-shopper” manifestano sempre più aspettative
nei confronti dei servizi offerti dalle aziende di e-commerce.
Soprattutto per i tempi e le modalità di consegna
di Francesca Sirimarco
La nuova logistica
dell’e-commerce
G
li italiani acquistano sempre di più online: servizi, smartphone, accessori per
piccoli elettrodomestici, capi di abbigliamento, libri, profumi e delizie alimentari.
Nel solo 2014, secondo uno studio NetComm, l’e-commerce ha movimentato circa 9,5 milioni di pacchi al mese, escluso il
periodo estivo, con un incremento del 16%
rispetto al 2013. Numeri molto interessanti
giustificati dalla varietà dell’offerta e dalle promozioni proposte dagli operatori di
e-commerce, unite alla facilità di scegliere comodamente da pc o da device mobile in qualsiasi momento.
Nonostante gli acquirenti siano mediamente soddisfatti degli attuali servizi di logistica e sembrino preferire la consegna
tramite corriere (l’84% dei beni fisici viene consegnato a casa mentre il 74% viene ritirato presso i luoghi di lavoro), comincia a manifestarsi una certa evoluzione anche nella logistica dell’e-commerce.
Il modello della prima fase dell’e-commerce (acquisto-pago-ricevo a casa), infatti,
è ormai superato. L’acquirente online si
aspetta nuove e più sofisticate opzioni per
la consegna e il ritiro dei beni acquistati:
consegna in giornata, ritiro presso un locker, un punto vendita dell’azienda stessa,
o presso un drop point, e metodi di pagamento più sicuri e più facili.
Ritiri: dai drop point ai locker
Segnali di crescita si registrano anche per
i ritiri: nella metà dei casi avvengono attraverso i drop point, cioè edicole, tabacchi o depositi del corriere; un ritiro ogni
quattro avviene in un punto vendita della stessa azienda di e-commerce, mentre in
meno dell’1% dei casi il ritiro avviene presso un ufficio postale.
Un fenomeno a sé è quello dei ritiri ai locker, gli armadietti blindati. Si tratta di distributori automatici dal duplice utilizzo:
consegna e ritiro. In funzione tutto l’anno,
24 ore su 24 e 7 giorni su 7, i locker sono
semplici e veloci da utilizzare: il cliente di24 TIR181-2015
In Italia sta
crescendo il
numero dei locker,
distributori automatici
in funzione 24 ore su 24
dove è possibile
consegnare o ritirare
il pacco digitando
un codice pin
gita un
pin o un
codice di
transazione,
appone una firma per l’avvenuto ricevimento, paga in contrassegno, con carta di
credito o bancomat, e ritira il pacco atteso.
Nel 2014, però, meno di 10mila acquirenti online in Italia hanno effettuato
dei ritiri ai locker. Ciononostante, la loro
distribuzione sul territorio è in aumento,
soprattutto nelle città del centro-nord. I
grandi operatori di e-commerce italiani, infatti, puntano su questo servizio per offrire
un’ulteriore opportunità di comfort ai
propri acquirenti. Banzai, ad esempio,
per e-Price e SaldiPrivati, ne ha già attivato
circa 100 con InPost e ne incrementerà la
copertura nei prossimi mesi a ridosso di importanti catene di supermercati e di distributori di carburante. La stessa InPost ha
di recente incaricato la Gabetti di selezionare mille nuove location dove insediare
altrettanti nuovi locker.
Le consegne piovono dal cielo
Intanto Amazon in America con “Prime
Air” e Google in Australia con “Project
Wing” sperimentano le consegne con i
droni per pacchi di piccole dimensioni.
Questi velivoli sembrano davvero ideali
per la consegna di medicinali in zone difficilmente raggiungibili con altri mezzi.
In Italia l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) ha limitato l’uso dei droni
(SAPR – Sistemi a Pilotaggio Remoto) alle
sole aree non a rischio, al fine di preservare l’incolumità delle persone ed evitare danni a cose o animali per via di manovre errate.
“Il drone è un futuro a cui tendere in
termini di funzionalità nelle piattaforme
decentrate di logistica di grandi dimensioni. Siamo ancora agli albori ma il drone riserva soprese significative – ha dichiarato a Tir il presidente di NetComm,
Roberto Liscia –. Intanto stiamo assistendo ad un cambiamento della logistica dell’e-commerce e tanto si deve ancora fare
soprattutto per la logistica urbana dell’ultimo miglio”.