Golpe in Turchia
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Golpe in Turchia
Ecco come Temptation Island svela le dinamiche fra le diverse “anime” della sinistra P. 17 Fondata da Antonio Gramsci nel 1924 Questo giornale ha rinunciato al finanziamento pubblico l €1,40 Anno 93 n. 198 Giovedì, 21 Luglio 2016 unita.tv Golpe in Turchia l Pugno di ferro di Erdogan: rappresaglie, migliaia di arresti, anche di giudici costituzionali l Epurazioni nelle scuole, bavaglio all’informazione e dagli ultrà: «Velo a tutte le donne» P. 2 e 3 Il terrorismo si può sconfiggere Mattarella a Malpensa accoglie le vittime italiane della strage di Nizza. P. 8 Trump, da farsa in tragedia Alessandro Carrera C on la sua nomina a candidato repubblicano per la presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump ha già ottenuto un risultato epocale, perfino filosofico. Ha nientemeno che rovesciato il principio esposto da Karl Marx nel suo 18 Brumaio, e da allora passato in proverbio. Vale a dire, che ciò nella storia accade la prima volta come tragedia, la seconda volta si ripete come farsa. Un’eventuale elezione di Donald Trump alla Casa Bianca sarebbe una vera tragedia, per gli Stati Uniti e per l’umanità, eppure per il momento è solo una farsa. Segue a pag. 7 U y(7HD9B7*KKMKKT( +]!z!/!$!# Emanuele Fiano na paura serpeggia per l’Europa; che il terrorismo sia invincibile e che i fondamenti della civiltà che abbiamo costruito in occidente possano non reggere al fuoco incrociato di crisi economica, disagio sociale e terrorismo islamico. L’immagine traumatica di un Tir lanciato a folle velocità sui turisti di Nizza, il video testamento dell’assassino del treno in Germania, i resoconti dei telefonini che memorizzeranno per sempre gli spari atroci al Bataclan o quelli di Dacca, hanno trasferito al mondo intero, a volte in diretta, la sensazione di un’indifendibilità delle nostre vite a livello globale. Per ognuno di noi è maturata la certezza che in quel treno, in quella discoteca, o in quella Promenade, avremmo potuto esserci noi. C’è di più, proprio la conoscibilità quasi in diretta dei volti, degli atteggiamenti e delle vite dei terroristi, fa sì che la sensazione non sia più quella di un pericolo quantomeno lontano o circoscritto, o che gli obiettivi siano identificati con una selezione che aiuti a prevedere o razionalizzare la paura. La nuova, terribile stagione del terrorista “fai da te” o di prossimità, trasmette l’ansia di non poter riconoscere il pericolo o anche, e insieme, di poterlo riconoscere in ogni sembianza di arabo o islamico o straniero. Se scegliessimo di assecondare tutti questi sentimenti, noi avremmo già decretato la vittoria del terrorismo islamico a prescindere da ogni forma di prevenzione e repressione. Il terrorismo vuole questo, imporre la legge della paura, imporre la propria legge; non solo questo terrorismo, ma ogni sua forma nella storia, e noi italiani ne sappiamo qualcosa. Noi dobbiamo invece dare speranza e certezze. Il terrorismo si può sconfiggere, lo dicono molte esperienze, non è detto che la cura sia indolore, né che sia facile, ma sconfiggere o limitarne al massimo il rischio si può. Serve innanzitutto una chiarezza che non sempre percepisco. Il terrorismo che insanguina l’Europa e il Medioriente, 152 morti e 300 feriti solo in Europa nel 2015, è figlio dichiarato di un’ideologia di morte che va sotto il nome di Jihadismo. Questa ideologia di morte deve essere combattuta da tutti, senza eccezioni; nessuna comunità umana che abita l’Europa o il Mondo può permettersi sconti, o indifferenza di fronte al messaggio che proviene da questa radice malata dell’Islam, nessuno. Segue a pag. 6 L’INTERVISTA Ada Colau: le città ribelli contro l’Ue Le vittime di Nizza I volti di alcune persone uccise sulla Promenade des Anglais. Ieri sono rientrate in Italia le prime 4 salme italiane. Sono sei gli italiani uccisi nella strage FOTO:ANSA Staino Cambiare l’Italicum? Anche Giorgio Napolitano dice sì Per il presidente emerito il ballottaggio può essere tolto. Alfano applaude Lasciarsi sfuggire l’occasione di riformare le istituzioni del Paese sarebbe una sciagura e anche per questo va respinto il «terrorismo psicologico» messo in campo da alcuni esponenti del No, tuttavia se questo è lo scopo principale non sarebbe un male assoluto ridiscutere dell’Italicum e più precisamente del ballottaggio. Così Giorgio Napolitano, con un’intervista al Foglio di ieri, ha aperto a modifiche alla legge elettorale. Una apertura che ha fatto esultare sia la minoranza dem che i centristi di governo, come Alfano, che vi hanno visto una concreta possibilità di modificare un sistema che spinge al bipartitismo. Più cauta la maggioranza Pd che non chiude la porta a modifiche ma non vede all’orizzonte maggioranze parlamentari in grado di farlo P. 8 IN SENATO La sindaca di Barcellona: «L’Europa va ricostruita partendo dal basso» P. 4 Vaccini, verranno radiati i pediatri che li sconsigliano Per l’ordine dei medici si tratta di una violazione della deontologia P. 11 Berlusconi salvato dai 5Stelle No all’uso delle intercettazioni, il Pd attacca i grillini P. 9 Ecco come la ’Ndrangheta inquina la società calabrese L’incredibile storia del mercato del pesce per 30 anni monopolio di un clan La Juve vende Pogba al Manchester United per 125 milioni: ora ha i soldi per prendersi Higuain P. 23 P. 16