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© ATiDU Ticino e Moesano, settembre 2016
Comunicato stampa
ai media del cantone Ticino
settembre 2016
ATiDU Ticino e Moesano
Associazione per persone
con problemi d’udito
Contatto stampa
Presidente
Signor Gianni Moresi
Telefono
+41(0)79 503 05 76
Collaboratrice ATiDU
Signora Cinzia Santo
Telefono
+41 (0)78 862 74 74
ATiDU Ticino e Moesano
Salita Mariotti 2
6500 Bellinzona
Telefono
+41 (0)91 857 15 32
E-mail
[email protected]
Web
www.atidu.ch
CCP
69-2488-3
membro di pro audito schweiz
Temi trattati
Apparecchi acustici, regolamentazione dei casi di rigore.
Nuova procedura applicazione norma SIA 500 – Acustica della costruzione negli spazi
aperti al pubblico.
Con preghiera di evidenziare i 2 temi in questione, in concomitanza all’attività svolta
dall’Associazione per persone con problemi d’udito a favore della sensibilizzazione,
l’abbattimento di pregiudizi, l’integrazione socio-professionale delle persone deboli di udito.
Obiettivi
Presentazione del nuovo opuscolo informativo “Apparecchi acustici, regolamentazione
dei casi di rigore” in collaborazione con l’ufficio Assicurazione Invalidità e Pro Infirmis Ticino.
Divulgazione nuova procedura per l’applicazione della norma SIA 500 – Acustica
della costruzione negli spazi aperti al pubblico, in collaborazione con FTIA.
Dossier e allegati
Apparecchi acustici, regolamentazione dei casi di rigore. (flyer allegato)
Apparecchi acustici, regolamentazione dei casi di rigore, ATiDU presenta
il nuovo opuscolo. (pp. 3—4)
Nuova procedura per l’applicazione della norma SIA 500 – Acustica della costruzione
negli spazi aperti al pubblico. (pp. 5—6)
ATiDU vi ascolta tutti! (flyer allegato)
Presentazione di ATiDU. (pp. 7)
2.
Apparecchi acustici, regolamentazione
dei casi di rigore; ATiDU Ticino e Moesano
presenta il nuovo opuscolo informativo
in collaborazione con l’Ufficio Assicurazione
Invalidità e Pro Infirmis Ticino
Con l’introduzione, nel 2011, del sistema forfettario per il rimborso degli apparecchi
acustici, l’UFAS Ufficio Federale Assicurazioni Sociali concede agli assicurati attivi
professionalmente, il diritto a un rimborso superiore al forfait fisso (Regolamentazione dei casi di rigore) che si basa solo su criteri audiologici.
Pro audito schweiz (pas – Ente mantello per le Associazioni di persone
con problemi d’udito) di cui ATiDU è l’antenna per la Svizzera Italiana, ha constatato che le disposizioni per i casi di rigore sono ancora poco conosciute. Per
colmare questa lacuna informativa ha quindi concepito un opuscolo esplicativo
che ATiDU ha tradotto e adattato in italiano. Lo stesso è destinato alle persone
deboli di udito con attività professionale e sarà pure utilizzato per una campagna di sensibilizzazione verso i medici ORL e gli audioprotesisti, con l’obiettivo di
informare, anche da parte loro, i potenziali beneficiari della possibilità di intraprendere questa procedura.
Con il nuovo sistema di rimborso forfettario dell’AI entrato in vigore il primo luglio 2011, la situazione è notevolmente cambiata per le persone con un problema d’udito. Ad esempio, le persone in età lavorativa hanno diritto a un rimborso
forfettario di franchi 840.- per un apparecchio acustico di tipo semplice e franchi
1650.- per due apparecchi acustici.
Spesso le persone con una perdita uditiva importante che hanno un’attività lavorativa necessitano però di apparecchi acustici con prestazioni superiori; il
forfait riconosciuto dall’AI non è dunque sufficiente a coprirne i costi.
L’applicazione dei casi di rigore interessa una minoranza di audiolesi e in
particolare persone con una perdita d’udito grave che non hanno nessun beneficio
da un apparecchio acustico di tipo semplice. Questo gruppo di persone è particolarmente ostacolato nella vita quotidiana e professionale dal loro deficit uditivo.
In pratica, per questo gruppo di persone, l’integrazione nei sensi dell’AI è
possibile solo attraverso la consegna di apparecchi acustici di prestazioni superiori.
Nel 2011, con il passaggio al sistema di importi forfettari, l’Ufficio Federale delle Assicurazioni Sociali (UFAS) valutava che dal 3 al 5 percento delle persone
con attività lucrativa avrebbe potuto usufruire della regolamentazione dei casi di
rigore.
3.
Possono richiedere la valutazione come caso di rigore persone deboli d’udito che esercitano un’attività lucrativa, svolgono le proprie mansioni consuete e che
adempiono precisi criteri audiologici (nell’opuscolo sono ben spiegate le particolarità al riguardo).
I portatori di apparecchi acustici devono attivarsi di persona per ricevere i
contributi supplementari per i casi di rigore. In effetti, né i medici ORL né gli audioprotesisti sono tenuti a menzionare la possibilità di richiedere un caso di rigore.
La procedura per il riconoscimento come caso di rigore è lunga e impegnativa, ma
lo sforzo è pagante.
Grazie a questo opuscolo, come ATiDU ci auguriamo di poter facilitare e
sostenere le persone debole d’udito in questa pratica. Chi avesse bisogno di aiuto
più concreto per compilare i documenti e inoltrare la pratica è invitato a rivolgersi
agli assistenti sociali di Pro Infirmis, i quali hanno un servizio sociale specializzato.
Per ATiDU, la collaborazione con Pro Infirmis resta infatti estremamente preziosa.
4.
Nuova procedura per l’applicazione della
norma SIA 500 – Acustica della costruzione
negli spazi aperti al pubblico
Segnalazione ai Comuni dei “casi di non
conformità” relativi alle domande di
costruzione concernenti la realizzazione
di impianti ad induzione, in collaborazione
con la FTIA Federazione Integrazione
Andicappati
La norma SIA 500 per una costruzione senza ostacoli è in vigore dal 2009, ma
presenta ancora lacune nella sua applicazione, soprattutto in ciò che concerne
le direttive specifiche per chi soffre di problemi d’udito. Per questa ragione,
ATiDU (in collaborazione con FTIA) ha attivato una procedura di segnalazione
ai Comuni dei “casi di non conformità” relativi alle domande di costruzione di
spazi pubblici (sale multiuso, chiese, sale conferenze, …).
In sintesi, da quest’anno la FTIA segnala al Municipio (o Ufficio tecnico comunale)
la difformità. Il Municipio (o Ufficio tecnico comunale), è tenuto ad avvisare l’istante sul fatto che verrà inclusa la condizione relativa all’acustica della costruzione
quale obbligo legale.
Durante le scambio di informazioni, se richiesto e per le informazioni specifiche, si inviterà ad avvalersi delle competenze del signor Virgilio Kohler, consulente
acustico di ATiDU. La condizione verrà annotata nel preavviso cantonale dell’Ufficio
Sanità che si occupa del rispetto della norma SIA 500 o, in mancanza di esso, nella
licenza edilizia comunale. Tutto ciò senza imporre all’istante il rifacimento della
documentazione della domanda di costruzione.
Le autorità dovranno vigilare e concedere l’abitabilità solo se le condizioni
saranno rispettate. Autorità che dovranno altresì notificare esplicitamente alla
FTIA, rispettivamente ad ATiDU, che la condizione è stata rispettata.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) si stima che a livello
europeo almeno il 16% della popolazione presenti un andicap auditivo. Ciò significa che almeno 1,2 milioni di persone in Svizzera si trovi confrontata in maniera più
o meno grave con tale tematica. Il fatto, poi, che gli anziani siano sempre più confrontati con problemi dell’udito (ipoacusia senile) non può che acuire la tendenza
verso l’aumento del numero di casi.
Un andicap apparentemente minore ma denso di conseguenze sul piano
sociale giacché, specie fra gli anziani, chi ne è soggetto tende a risolvere il problema isolandosi rispetto alla comunità circostante.
Nello specifico, esiste un fascicolo (complementare alla Norma SIA 500)
che approfondisce in maniera esaustiva tutti gli aspetti architettonici e tecnici
che permettono di ovviare alle difficoltà cui si trovano confrontate le persone con
diminuzione della capacità uditiva.
Le direttive vogliono essere uno strumento pratico dedicato ad autorità,
architetti, impresari e a promotori edili per soddisfare le esigenze primarie richieste da chi soffre di una diminuzione della capacità uditiva.
5.
A complemento degli impianti di sonorizzazione, negli auditori è richiesta
la presenza di specifici impianti destinati prettamente agli ipoacusici.
Ecco il motivo per cui è indispensabile che ogni nuova sala conferenza venga costruita e dotata di uno dei tre impianti descritti dettagliatamente nelle nuove
Direttive.
ATiDU intende (sempre in collaborazione con FTIA) sensibilizzare a questo
proposito il mondo della costruzione (architetti, ingegneri, tecnici comunali, …)
attraverso momenti informativi che saranno organizzati nell’autunno 2016 e a
primavera 2017.
Qui di seguito qualche informazione supplementare concernente l’installazione di
impianti di ascolto per persone portatrici di apparecchi acustici:
Impianto di amplificazione ad induzione magnetica (T)
Trattasi di un impianto supplementare in cui il segnale sonoro, mediante l’impiego
di uno specifico amplificatore che converte il segnale elettrico in campo magnetico, passa dal microfono a un cavo perimetrale ad induzione e da qui viene trasmesso alle persone dotate di ricevitori di ascolto o di impianti cocleari.
Impianto di amplificazione ad infrarossi (IR)
In questo caso, il segnale sonoro passa dal microfono a un trasmettitore ad infrarossi mediante l’impiego di un differente amplificatore. Il ricettore ad infrarossi,
posto al collo dell’utilizzatore, riceve il segnale trasmesso, lo converte, e lo invia
all’apparecchio acustico. Con questo sistema è possibile la ricezione di più canali.
Impianto di diffusione ad onde radio (FM)
È simile all’impianto precedente, con la differenza che le emissioni sonore vengono
trasmesse via onde radio. Anche in questo caso è possibile la ricezione di più canali
ed inoltre la trasmissione non è soggetta al contatto visivo e può essere diffusa
ben oltre al locale considerato.
Per maggiori informazioni è possibile ordinare il fascicolo in lingua tedesca o
francese presso il Centro svizzero per la costruzione adatta agli andicappati di
Zurigo oppure scaricare il documento dal sito internet della FTIA all’indirizzo:
www.ftia.ch.
6.
L’impegno di ATiDU Ticino e Moesano,
Associazione per persone con problemi
d’udito
ATiDU Ticino e Moesano, Associazione per persone con problemi d’udito, è stata
fondata nel 1992 e si è sempre posta all’ascolto dei bisogni delle persone deboli
d’udito e dei loro famigliari, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita.
Da allora, organizziamo incontri, corsi e attività di sensibilizzazione inerenti le problematiche dell’udito, promuoviamo l’immagine dei deboli d’udito e
difendiamo il loro diritto alle pari opportunità. ATiDU inoltre studia i problemi
posti dalla perdita uditiva per migliorarne le condizioni di scambio e ricezione delle
informazioni, interviene presso le autorità o altri enti nell’interesse delle persone
deboli d’udito e collabora con le altre strutture interessate.
Per maggiori informazioni visitate il nostro sito www.atidu.ch
7.