per - Città di Lugano
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Tra i possibili obbiettivi in questo ambito sono citati, tra gli altri, lo “sviluppo di competenze e attività in campo finanziario, sanitario, tecnologico, farmaceutico turistico e culturale ” e la ”collaborazione con privati per nuovi progetti qualificanti per la città e il territorio ”. Tanto più gli investimenti sono rilevanti e tanto più le competenze richieste non sono proprie della pubblica amministrazione, tanto più si configura una situazione dove il partenariato tra pubblico e privato si profila come l’approccio più efficace ed efficiente. Il ruolo del partner pubblico a sostegno dei progetti di sviluppo economico è da ricercare nel concreto sostegno finanziario finalizzato a garantire solidità economica soprattutto nella fase di avvio e nella creazione delle condizioni quadro affinché il progetto possa svilupparsi. Il partner privato, dal canto suo, oltre al necessario impegno finanziario, deve assicurare le competenze necessarie a garantire il successo del progetto. Il credito richiesto con il presente Messaggio Municipale si innesta perfettamente nelle linee di sviluppo strategico sopra citate e rappresenterà – ne siamo convinti - un esempio virtuoso di partenariato pubblico e privato. Si tratta, in buona sostanza, di costituire assieme alla Fondazione Cardiocentro Ticino: una nuova Società immobiliare (Mizar SA), dotata di un capitale azionario di fr. 15 mio - di cui fr. 10.0 mio apportati dalla Città di Lugano e fr. 5.o mio dalla Fondazione Cardiocentro – e avente quale scopo l’acquisto dello stabile Mizar; - una nuova fondazione (Lugano Medtech) che avrà il compito della gestione dello stabile Mizar e il cui scopo è il supporto logistico, finanziario e scientifico, la coordinazione di progetti di ricerca di eccellenza nel settore della medicina rigenerativa e delle tecnologie biomediche, la messa a disposizione di spazi, infrastrutture, laboratori, personale, conoscenze e servizi al fine di promuovere la ricerca e favorire sinergie tra i vari progetti di ricerca e ricercatori; la promozione e il coordinamento della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica negli ambiti citati, nonché la formazione di nuovi ricercatori anche in collaborazione con enti pubblici e privati e con gli Istituti accademici. In considerazione della particolarità e specificità della materia, delle peculiarità del progetto e della particolare costruzione delle modalità di attuazione dell’operazione in questione, il presente messaggio si articola nei punti seguenti: - Il settore delle Life Sciences nel contesto ticinese (capitolo 2) - Il progetto Lugano MedTech (capitolo 3) - attori e principali portatori d’interesse - descrizione del progetto - lo stabile Mizar - Finanziamento (capitolo 4) - Modalità - Business plan - Conclusioni (capitolo 5) -2- 2. Il settore delle Life Sciences nel contesto ticinese 2.1 Introduzione Con l’approvazione da parte del Consiglio di Stato, l’8 luglio 2015, del Programma di attuazione della politica economica regionale per gli anni 2016-2019 (di seguito PdA2016+), si sono tracciate le linee generali di quella che dovrà essere la strategia di sviluppo economico che il Cantone intende perseguire nel prossimo quadriennio. La crescita economica del Ticino e il mantenimento – se non il miglioramento – degli attuali livelli di benessere appaiono incardinati su tre perni fondamentali. L’aumento della competitività delle PMI è uno di questi perni e non casualmente figura al primo posto di una breve lista che comprende, com’è noto, anche il rafforzamento delle destinazioni turistiche e riposizionamento delle regioni periferiche. Per quanto riguarda le politiche a sostegno delle PMI, preso atto che “… nei confronti delle altre regioni svizzere […] il Ticino perde terreno in particolare sul fronte della produttività e delle condizioni salariali, oltre a registrare ritardi storici nella formazione, nella ricerca e nell’innovazione ” e che “solo in parte questi ritardi sono colmati dalla recente costituzione del polo universitario della Svizzera italiana ”, il PdA2016+ sottolinea con forza il ruolo centrale che il Sistema regionale dell’innovazione (SRI) dovrà svolgere per colmare questo gap. La chiave dello sviluppo è dunque nell’innovazione e negli sforzi congiunti che le istituzioni e il tessuto economico-imprenditoriale riusciranno a mettere in campo, cioè nella loro capacità di fare sistema. SRI è infatti definito come “l’insieme degli attori accademici, economici e istituzionali che partecipano alla creazione, diffusione e adozione dell’innovazione ”, un “ecosistema” la cui affermazione e il cui radicamento nel territorio viene fortemente auspicato e giudicato come già positivamente visibile, per quanto in una fase ancora embrionale. 2.2 Le Life Sciences protagoniste dell’innovazione Allo sviluppo di “specializzazioni intelligenti” nel settore delle Life Sciences PdA2016+ attribuisce un’importanza centrale e una funzione determinante di “stimolo all’innovazione”. Il settore delle Life Sciences “è uno dei settori a più alto valore aggiunto e gode di un’elevata quota di esportazioni (l’80% della produzione è esportata). Il settore, che comprende l’industria chimica-farmaceutica, la produzione di apparecchiature medicali e la ricerca in ambito biomedico, vanta inoltre tassi di innovazione molto elevati. Oltre a una realtà industriale importante, il Ticino presenta in questo campo un ambiente di ricerca interessante, grazie all’Istituto di Ricerca in Biomedicina, conosciuto a livello internazionale, e ad altre istituzioni, come l’Ente Ospedaliero Cantonale, il Cardiocentro Ticino e l'Istituto Oncologico della Svizzera Italiana. Presto il Cantone si doterà inoltre di una Facoltà di biomedicina, che, grazie al prospettato Master in medicina umana, contribuirà ad arricchire ulteriormente il panorama della ricerca in questo campo.”. -3- Una tesi, questa della centralità del settore Life Sciences, condivisa senza eccezioni dai principali e più recenti rapporti economici e strategici focalizzati sul Ticino: Analisi dei settori ticinesi: benchmarking internazionale e smart specialisation (BAK Basel, dicembre 2014), Ticino futuro, riflessioni per un itinerario economico ticinese (IRE, marzo 2015), Oltre metà del guado. Politica di sviluppo economico, 2016-20 (Baranzini. ottobre 2015). Il BAK Basel, nel suo rapporto del 2014 afferma che, nel settore Life Sciences “il potenziale di sviluppo è rilevante (in particolare per l’industria farmaceutica e le tecnologie medicali, meno per la chimica). Il Ticino è ben posizionato sul fronte della ricerca in questo settore, grazie alla presenza di importanti istituti come l'Istituto di Ricerca in Biomedicina, l’Ente Ospedaliero Cantonale, il Cardiocentro Ticino e l'Istituto Oncologico della Svizzera Italiana e alla prospettata creazione, presso l’Università della Svizzera Italiana, di una Facoltà di biomedicina. Con oltre 4000 equivalenti a tempo pieno e un promettente settore della ricerca, le life sciences rappresentano in definitiva un'industria chiave per l'economia ticinese". 2.3 Lo stato delle Life Sciences in Ticino Oltre ai 4 mila collaboratori in ETP (addetti equivalenti al tempo pieno) e alla presenza di una solida tradizione produttiva nel campo chimico-farmaceutico, il dinamismo del settore si esprime soprattutto negli ambiti della formazione e della ricerca, che si trovano oggi in una fase cruciale soprattutto determinata dal prossimo avvio della Scuola di master in medicina e dalla concomitante l’istituzione di una Facoltà di scienze biomediche. A questi fondamentali elementi di spinta si aggiungono altri rilevanti tasselli: la progettata nuova sede dell’IRB a Bellinzona, l’intensificarsi dell’attività di ricerca da parte di realtà ospedaliere di punta, come il Cardiocentro Ticino e il Neurocentro della Svizzera italiana, l’attivazione di positive sinergie tra il settore della ricerca biomedica e quelli della formazione professionale (SUPSI), accademica (USI e CSCS) e imprenditoriale. Infine, ma non meno importante, va ricordata l’attività svolta dalla Fondazione per la ricerca cardiologica e la formazione (FCRE) come pure tutte le attività di ricerca che operano attualmente presso l’Istituto Svizzero di Medicina Rigenerativa di Taverne (SIRM) tra le quali ricordiamo l’importante presenza di gruppi di ricerca dell’EOC. Un fermento ben visibile e certamente fecondo, dunque, a sostegno del quale ci si auspica possano essere attivate politiche di supporto, soprattutto finalizzate a favorire il networking tra istituzioni complementari, l’ampliarsi e il consolidarsi di sinergie con il mondo dell’impresa, l’avvio di start-up, la disponibilità di spazi adeguati, laboratori e facilities. Se - parafrasando il Prof. Baranzini - il settore si trova “oltre metà del guado”, deve essere chiaro che il traguardo della terra ferma potrà essere raggiunto solo se tutti i soggetti coinvolti sapranno portare il proprio contributo remando nella medesima direzione. “Nell’ambito delle misure a sostegno dell’innovazione - si legge nel capitolo dedicato alle Life Sciences del rapporto del Prof. Baranzini - si potrebbe prevedere la creazione di un incubatore/sviluppatore/acceleratore di iniziative imprenditoriali”. Si tratta di un invito fortemente condiviso e del medesimo concetto che ha ispirato l’idea della Lugano MedTech. -4- 3. Il progetto Lugano MedTech 3.2 Attori e principali portatori d’interesse 3.2.1 Fondazione Cardiocentro Ticino La Fondazione Cardiocentro Ticino che, in collaborazione con la Città di Lugano, ha deciso di costituire la nuova Fondazione Lugano MedTech, ente no profit espressamente dedicato all’offerta di spazi, infrastrutture e servizi per promuovere, favorire e accelerare i processi di ricerca e consentire un rapido trasferimento dell’innovazione prodotta a chi opera nel settore bio-med-tech. La Fondazione Cardiocentro parteciperà direttamente, con un quota di fr. 5.0 mio, alla costituzione della Mizar SA e, quindi, al finanziamento dello stabile Mizar e con fr. 50'000.-- alla costituzione della Fondazione Lugano MedTech. La Fondazione Cardiocentro garantirà inoltre un’importante occupazione di ca. 1'500 metri quadrati del nuovo stabile (per le attività di ricerca), per la quale vi è già un accordo. 3.2.2 Istituto Svizzero di Medicina Rigenerativa L’Istituto Svizzero di Medicina Rigenerativa SA (Swiss Institut for Regenerative Medicine SIRM), gestisce un’infrastruttura di ricerca creata dalla FCRE nel 2013, con lo scopo di raggruppare sotto un unico tetto le iniziative di ricerca maturate nell’ambito del Cardiocentro Cluster for Life Sciences (sodalizio tra istituti di ricerca indipendenti e istituti clinici attivi nell’ambito della medicina rigenerativa). Il SIRM, inaugurato nel 2013 è ubicato a Taverne e occupa 1'600 mq di laboratori e facilities interamente dedicati alla medicina rigenerativa. In due anni di attività ha conosciuto una rapida crescita e ospita oggi 5 istituzioni (tra le quali si annovera una importante presenza dell’EOC con i gruppi di ricerca del Neurocentro della Svizzera Italiana), per un totale di 10 gruppi di ricerca e 52 ricercatori. La crescita ulteriore è oggi ostacolata dal completo esaurimento della superficie a disposizione; la necessità di trovare una più ampia sede dove inserire le proprie attività è oggi di estrema priorità alla luce della costante evoluzione della medicina rigenerativa confermata anche dalla recentissima istituzione da parte dell’EOC, in collaborazione con il Cardiocentro (SIRM) e l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, di un Laboratorio di Medicina Rigenerativa Muscoloscheletrica della Svizzera Italiana. Il SIRM e le istituzioni che attualmente sono localizzate a Taverne, occuperanno in modo importante gli spazi dello stabile MIZAR. 3.2.3 Fondazione Lugano MedTech La neo Fondazione Lugano MedTech avrà il compito principale di offrire spazi di ricerca, infrastrutture e servizi per promuovere, favorire e coordinare i processi di ricerca e consentire un rapido trasferimento dell’innovazione prodotta a chi opera nel settore bio-med-tech. -5- Un soggetto e un ruolo che lo stesso PdA2016+ riconosce a più riprese come strategico: “... il Cantone, in collaborazione con la Fondazione AGIRE che ne sta studiando la fattibilità, potrebbe sostenere lo sviluppo degli spazi attualmente occupati dallo Swiss Institute of Regenerative Medicine (SIRM) a Taverne per destinarli ad aziende attive nel settore della medicina rigenerativa e delle tecnologie mediche (medtech) che collaborano attivamente con l’istituto. Questi spazi, che dovranno rispettare rigide normative internazionali, permetterebbero ad aziende emergenti del territorio di crescere in maniera ideale e contribuirebbero a rendere il Ticino ancora più attrattivo per lo sviluppo di attività industriali nel settore della biomedicina, considerato strategico dal Cantone. Non è da escludere che questi spazi possano essere aggregati alla futura sede definitiva del Tecnopolo Ticino (TT-HUB) che dovrebbe essere idealmente situata nel Luganese (NQC), a pochissima distanza dal Cardiocentro Ticino individuandolo come e con il suo ruolo di promotore per lo sviluppo di ‘specializzazioni intelligenti’ nel settore delle Scienze della Vita". Proprio in collaborazione con la Fondazione AGIRE, considerata in PdA2016+ come la chiave di volta del Sistema Regionale dell’Innovazione, e insieme con altri partner istituzionali e scientifici, è stato individuato nello stabile MIZAR di Lugano il luogo ideale dove insediare il Lugano MedTech. 3.2.4 Fondazione AGIRE La Fondazione AGIRE (Agenzia per l’Innovazione Regionale del Canton Ticino), ha da subito manifestato il proprio interesse, sia per il progetto in quanto tale, che propone una concreta strategia di sviluppo regionale in un settore molto interessante, sia per gli spazi offerti dallo stabile Mizar che la Fondazione intende prendere in locazione. Agire, infatti, occuperà spazi per circa 1'000 metri quadrati, per i quali è già stato formalizzato un accordo ee è già stata presa una decisione di finanziamento da parte del Consiglio di Stato (RG 5720). 3.2.5 Città di Lugano La Città di Lugano, nell’ambito di questo nuovo e innovativo progetto Lugano Medtech, si propone quale finanziatore istituzionale nell’acquisto segnatamente dello stabile Mizar, che ospiterà le attività, favorendo in questo modo lo sviluppo del tessuto economico cittadino e regionale proprio in un settore riconosciuto da più parti strategico e coerentemente con le linee di sviluppo definite dal Municipio. La Città sarà rappresentata, sia nel Consiglio di fondazione della Lugano MedTech che nel Consiglio di Amministrazione della Mizar SA, con una maggioranza dei membri. Inoltre, la Città è anche interessata ad affittare alcuni spazi – per uso deposito – che non servono alle attività della Fondazione Lugano Medtech. -6- 3.3. Descrizione del progetto Lugano MedTech L’avvio e lo sviluppo nel Luganese di un parco tecnologico dedicato alle Life Sciences risulta essere perfettamente complementare e sinergico alla funzione svolta dell’IRB - e delle realtà che gravitano intorno ad esso nell’area Bellinzonese - come pilastro della prossima Facoltà di Biomedicina e come ulteriore promotore per lo sviluppo del territorio ticinese. L’obiettivo che Lugano MedTech intende perseguire è perfettamente integrabile al progetto universitario, puntando più concretamente verso una saldatura con il mondo dell’impresa sotto il segno dell’innovazione. Si tratta in altri termini di promuovere l’intero settore della ricerca medica, biomedica e biotecnologica, di coinvolgere istituti di ricerca indipendenti, gruppi affiliati alla SUPSI o ad altre realtà accademiche non solo ticinesi, dipartimenti R&D di aziende del settore medico e biomedico, di mettere a disposizione dei ricercatori spazi e servizi, di incoraggiarne sinergie e collaborazioni, di attrarre investimenti e lavoro qualificato e iperqualificato, di favorire la crescita di start-up e spin-off. In estrema sintesi, Lugano MedTech pone le premesse per la crescita di un settore emergente e strategico per il futuro socio-economico della regione e del Ticino nel suo complesso. L’ubicazione a Lugano, per altro raccomandata dallo stesso PdA2016+, appare strategicamente e di gran lunga preferibile ad altre soluzioni, per una serie di ragioni: ➢ fertile contesto accademico (3 facoltà USI, 6 Dipartimenti SUPSI, CSCS); ➢ numerose e prestigiose strutture ospedaliere, pubbliche e private; ➢ tessuto produttivo dinamico nel settore farmaceutico; ➢ felice condizione logistica (stazione AlpTransit, prossimità e raggiungibilità degli scali aeroportuali di Agno e Malpensa); ➢ presenza di un centro congressi; la volontà di sostegno espressa dal Municipio e concretizzata con la richiesta del presente messaggio, che gioca a sua volta un ruolo importante nella scelta dell’ubicazione. Il campus può sin da subito contare sulla presenza dei gruppi e degli istituti attualmente insediati negli spazi del SIRM di Taverne, ai quali si sommano altre realtà di spicco nel panorama luganese, che la carenza di spazi rende impossibile integrare nell’attuale polo di Taverne, quali: ➢ Foundation for Cardiological Research and Education (FCRE) ➢ Fondazione Cardiocentro Ticino ➢ Fondazione AGIRE ➢ SUPSI ➢ Ente Ospedaliero Cantonale )Neurocentro) ➢ Fondazione Istituto di ricerca di gruppo -7- Per quanto riguarda i partner istituzionali, hanno già espresso un convinto sostegno oltre al Municipio di Lugano, l’Ente Regionale di Sviluppo del Luganese e il Dipartimento delle Finanze e dell’Economia del Cantone Ticino. Inoltre l’Ente Ospedaliero Cantonale ha espresso interesse per gli spazi che potrebbero essere utilizzati organizzativamente anche per il supporto alle attività dei propri medici di ruolo accademico nominati dall’USI; così come per i gruppi di ricerca del Neurocentro della Svizzera Italiana già oggi sinergici alle attività svolte presso il SIRM di Taverne e per quanto attiene le future attività del neo Laboratorio di Medicina Rigenerativa Muscoloscheletrica della Svizzera Italiana. Il campus è aperto agli operatori sanitari e agli operatori nell’ambito del settore bio-med-tech che si riconoscono negli scopi statutari. Riteniamo verosimile che, già nel breve periodo, la presenza di Lugano MedTech avrà un impatto positivo sul tessuto economico del territorio luganese e più in generale dell’intero Ticino e questo grazie in particolare: ➢ alla creazione di nuovi posti di lavoro ad alto valore aggiunto; ➢ alla creazione di attivi immateriali come brevetti e patenti con relativi benefici economici per la regione; ➢ all’indotto diretto e indiretto grazie alle sinergie e al network creato dai vari attori presenti all'interno del Lugano MedTech. -8- 3.4. Lo stabile MIZAR Come precedentemente scritto è stato individuato lo stabile MIZAR di Lugano il luogo ideale dove insediare MedTech Lugano. Lo stabile Mizar è situato in via Simen 14 a Molino Nuovo (ex Posta), sul fondo del mappale n. 2351 RFD Lugano. Il fondo è costituito in proprietà per piani (PPP) e i proprietari attuali sono per 920/1000 la Swisslife SA e per i restanti 80/1000 la Posta Immobili SA. La parte interessata dall’acquisto è quella relativa al foglio PPP 21329 di 920/1000 di proprietà di Swisslife. La superficie occupata dall’edificio è di 2'229 mq, la superficie non edificata di 4'888 mq, per un totale di 7'117 mq. Il valore di stima complessivo è di fr. 31'809'914.--, fr. 24'500'000.-- dei quali relativi all’edificio principale. I principali vantaggi di questa soluzione – lo stabile Mizar - si possono riassumere come segue: ➢ si trova nel cuore del polo universitario della Città di Lugano, a pochi passi dall’USI e dal futuro campus USI-SUPSI, nelle vicinanze del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS), del Cardiocentro Ticino e delle due sedi dell’Ospedale Regionale di Lugano (Civico e Italiano); ➢ dispone di più di 8'000 m2 superficie utile, una soluzione ideale per coprire le richieste già esistenti di spazi e per garantire una crescita ulteriore nei prossimi anni; -9- ➢ è una sede prestigiosa, certamente adeguata anche nella prospettiva di attrarre istituzioni di ricerca nazionali e internazionali; ➢ è disponibile immediatamente e non richiede lunghe procedure di pianificazione, progettazione e realizzazione di un’eventuale sede ex-novo. Gli adattamenti che sicuramente si renderanno necessari per l’allestimento di laboratori e facilities dedicate sono realizzabili in tempi brevi; ➢ consente di poter offrire in tempi brevi una nuova collocazione alle attività svolte presso l’Istituto Svizzero di Medicina Rigenerativa di Taverne e al Tecnopolo Ticino, già considerato pilastro fondamentale del PdA2016+; ➢ offre gli spazi necessari per l’insediamento di ulteriori attività di ricerca, sviluppo e incubazione di start-up coerenti con il suo ruolo nel contesto del cluster ticinese delle scienze per la vita. Si tratta di un immobile amministrativo costruito nel 1993 di ca. 84'000 mc SIA 416 (volume edificio), che si sviluppa su sei piani fuori terra e due piani interrati. I locali dal piano terreno al quarto piano sono stati concepiti come uffici modulabili, mentre il quinto risulta principalmente adibito a superfici server e tecnica. Presenta anche una sala multiuso e solo in minima parte uffici. Al primo piano interrato si trova un’autorimessa con 90 posti auto. Il secondo livello sotterraneo è interamente destinato all’impiantistica, ai rifugi antiatomici ed a superfici per depositi. I piani sono collegati tra loro da 6 ascensori, di cui 4 panoramici interni in vetro, da due montacarichi e da due corpi scala. L’edificio si presenta in buono stato; lo standard costruttivo risulta molto alto e la scelta strutturale idonea a permettere diverse attività, quali la ricerca. I piani normali hanno un pavimento tecnico e un soffitto ribassato che permette quindi una completa flessibilità impiantistica. La disposizione attuale prevede degli uffici “open-space” ma è già predisposta una istallazione per degli uffici singoli, pertanto particolarmente compatibile con l’insediamento del MedTech Lugano. Il prezzo d’acquisto del foglio PPP 21329 fissato da Swisslife è di fr. 40'000'000.--, i costi per la riattivazione dell’edifico e le necessarie migliorie da apportare per rendere gli spazi agibili agli scopi previsti, le tasse di iscrizione, gli onorari e tutto quanto occorre non potranno superare i fr. 8'000'000.-- (esclusi i costi legati alle esigenze specifiche e particolari dei singoli utenti, che sono a loro carico), portando pertanto il valore dell’investimento iniziale ad un massimo di fr. 48'000'000.--. Gli interventi necessari alla riattivazione dell’edificio sono i seguenti: smontaggio dell’impianto meccanico dello smistamento della posta interna; impianto cantiere, ponteggi, opere in CA, opere murarie, costruzioni in acciaio; controllo e la manutenzione delle finestre, porte e portoni, elementi frangisole, lattoneria, impermeabilizzazione e lucernari; - 10 - revisione e adattamento dell’impianto CF e CD, nuovi apparecchi per l’adattamento del sistema protezione incendio esistente, sostituzione del sistema di gestione dell’immobile esistente adattandolo alle nuove esigenze; manutenzione e l’aggiornamento completo dell’impianto di riscaldamento, ventilazione, climatizzazione e sanitario; manutenzione completa di tutti gli impianti presenti nell’edificio; pareti in cartongesso, aperture in pareti esistenti, nuove scanalature e successive chiusure; pavimenti interni, controsoffitti, opere da pittore interne, pulizia dell’edificio. Si osserva inoltre che nell’ambito delle verifiche espletate dal Dicastero Immobili della Città, sono stati chiariti gli aspetti legati alla possibilità di utilizzo di una parte importante dei piani interrati quali depositi per la Divisione Arte e Cultura. La situazione logistica e la predisposizione di un impianto di sicurezza (edificio Bancario) sono ritenuti ottimali dal servizio di competenza. Questo elemento permetterà cosi di riordinare e accorpare sotto un solo tetto le opere d’arte che oggi sono dislocate in più depositi transitori. Le verifiche progettuali ed economiche sono state eseguite con gli arch. Bianchi e De Ry (progettisti dell’edificio) con i quali sono stati analizzati gli interventi necessari alla riattivazione dell’edificio in funzione dei nuovi contenuti. Parallelamente si sono raccolte le offerte di intervento per quantificarne l’importo di riferimento. I lavori di riattivazione saranno di competenza del proprietario attuale; con il quale, a livello contrattuale, sarà necessario stabilire le modalità di controllo dei lavori e la sorveglianza della qualità da parte della futura proprietà. I lavori di finitura e di modifica necessari ai singoli nuovi locatori saranno invece a loro carico. 4. Finanziamento 4.1 Modalità Il finanziamento è assicurato per fr. 28'000'000.-- attraverso mutui ipotecari (Banca dello Stato), per fr. 5'000'000.-- attraverso un prestito (Banca dello Stato) garantito da una fidejussione del Canton Ticino (vedi messaggio del Consiglio di Stato) e per i rimanenti fr. 15'000'000.-- attraverso la costituzione della nuova SA immobiliare con un versamento di fr. 5.0 mio da parte della Fondazione Cardiocentro Ticino e fr. 10.0 mio da parte della Città di Lugano (oggetto della richiesta di credito del presente messaggio). Come si evince dalle cifre sopra indicate, la necessità di capitale è alquanto importante e, per questo motivo, le modalità e la tipologia dei finanziamenti sono da calibrare accuratamente, in modo tale che i relativi oneri finanziari non vadano a rappresentare un costo eccessivo per il beneficiario ma anche che vi siano adeguate garanzie per i finanziatori. - 11 - La scelta del tipo di finanziamento e delle modalità dello stesso sono state pertanto oggetto di un’approfondita analisi, in collaborazione con i promotori, sulla base di un business-plan iniziale che è stato via via adattato in funzione degli scenari ipotizzati. Le risultanze dei business-plan elaborati hanno subito evidenziato come non fosse possibile ipotizzare finanziamenti onerosi superiori ai fr. 33.0 mio e come fosse pertanto necessario disporre dei cosiddetti mezzi propri per un ammontare di fr. 15.0 mio. I mezzi propri – fr. 15.0 mio - sono garantiti dalla Fondazione Cardiocentro Ticino nella misura di fr. 5.0 mio e dalla Città di Lugano per un importo di fr. 10.0 mio; il tutto tramite apporto del capitale azionario della Mizar SA che ha lo scopo di acquistare l’omonimo stabile. La Città di Lugano, che deterrà quindi inizialmente i 2/3 delle azioni della società proprietaria dello stabile Mizar, intende cedere una parte del suo pacchetto azionario (il 25% delle sue azioni entro il 30 novembre 2021 al prezzo di almeno il valore nominale dei titoli, ovvero complessivi fr. 2.5 mio e un altro 25% delle sue azioni entro il 30 novembre 2026, alle medesime condizioni) alla Fondazione Cardiocentro Ticino che si impegna ad acquistare, rispettivamente a trovare e presentare al Comune di Lugano un partner interessato all’acquisto. L’analisi di cui sopra ha considerato, come dato acquisito, il finanziamento bancario, per il quale i promotori hanno già l’accordo scritto con Banca Stato e che è quantificato in fr. 33.0 mio ad un prevedibile tasso d’interesse del 1.5% ed un ammortamento del 2% sui primi 28.0 mio a partire dal 3 anno (fr. 560'000.— per anno) e del 5.55% sul prestito garantito da fidejussione cantonale di fr. 5.0 mio (fr. 277'500 per anno). 4.2. Business-plan della nuova MIZAR SA Il business-plan della nuova SA, elaborato considerando la situazione sopra descritta con un previsto incasso da affitti di fr. 1.6 mio per il primo anno, è il seguente: Il cash flow previsionale, per contro, si presenta come segue: - 12 - I dati sopra riportati, che evidenziano la sostenibilità del progetto così come proposto, confermano nel contempo che: ✓ considerata l’entità del finanziamento ipotecario, un ulteriore prestito sarebbe – di fatto – privo di qualsiasi garanzia reale; ✓ il costo per interessi derivante configurerebbe un onere eccessivo e non sopportabile; ✓ considerando ulteriori costi per interessi, l’andamento del cash flow sarebbe tale da escludere ogni possibilità di rimborso del prestito. 4.3. Business plan della Fondazione Lugano Medtech Come descritto nei punti precedenti, la gestione finanziaria dell’immobile sarà affidata alla neo costituita Fondazione Lugano Medtech. Lo stabile Mizar sarà, in effetti, locato da parte della Mizar SA a questa Fondazione che si occuperà di gestire la locazione degli spazi agli enti, in considerazione dei fini e degli obiettivi prefissati e previsti dallo statuto. - 13 - In realtà vi sono già garanzie che lo stabile sarà in buona parte occupato; qui di seguito presentiamo i dettagli delle occupazioni previste per i primi 5 anni (in metri quadrati) Le sopra descritte occupazioni dovrebbero generare i seguenti ricavi anni, considerato un canone di locazione annuo di fr. 250.-- al metro quadrato per gli spazi di ricerca, di fr. 50.-- al metro quadrato per le cantine e un canone mensile di fr. 250.-- per i posteggi: - 14 - Il conto economico previsionale della fondazione si presenta come segue: Le altre entrate, ipotizzate dal secondo anno, rappresentano introiti per gli affitti delle “camere bianche” o di altre attrezzature tecniche, così come ricavi da sovvenzioni diverse. Anche per la Fondazione Lugano Medtech, considerati i dati sopra presentati, il progetto è sostenibile. 5. Conclusioni Il Municipio è fermamente convinto che il progetto proposto con questo messaggio rappresenti un importante tassello della strategia di sviluppo economico della Città di Lugano, in un settore di primaria importanza, con grandi potenzialità e con un valore aggiunto da non sottovalutare e che, tra le altre cose, contribuisce a potenziare la diversificazione e la riconversione del tessuto socio-economico cittadino. Il progetto, come citato in entrata del presente messaggio, si innesta inoltre perfettamente nelle linee strategiche di sviluppo definite dall’Esecutivo ed illustrate nel documento “Lugano orizzonte 2025”. D’altro canto tanto il Cantone quanto la Fondazione Agire hanno più volte manifestato il loro interesse, con chiare prese di posizione e con atti concreti, al progetto in esame. E’ importante ribadire come nell’ideazione e realizzazione di questo progetto innovativo, alla Città venga assicurato statutariamente il controllo sia della nuova Fondazione Lugano Medtech, attraverso una rappresentanza maggioritaria nel Consiglio di fondazione, sia della Mizar SA, attraverso una presenza maggioritaria di membri designati nel Consiglio di amministrazione. Per tutto espresso in precedenza, pertanto, vi chiediamo di voler: - 15 - risolvere: 1. E’ concesso al Municipio un credito di fr. 10'000'000.-- da utilizzare, in partenariato con la Fondazione Cardiocentro Ticino (che a sua volta parteciperà con un capitale di fr. 5'000'000.--) per la costituzione della MIZAR SA. Quest'ultima dovrà utilizzare il capitale in dotazione quale mezzi propri per il finanziamento dell’acquisto di parte dello stabile MIZAR di Lugano (foglio PPP 21329 di 920/1000 del fondo base part. n. 2351 RFD di Lugano Sezione Lugano) attualmente di proprietà Swisslife. 2. Sono approvati gli statuti della MIZAR SA. 3. E’ concesso al Municipio un credito di fr. 50'000.-- da utilizzare per la costituzione della Fondazione MedTech Lugano, in partenariato con la Fondazione Cardiocentro Ticino, che a sua volta parteciperà con un capitale di fr. 50'000.--. 4. Sono approvati gli statuti della Fondazione Lugano MedTech. 5. La parte dell'immobile acquistata dalla MIZAR SA sarà concessa in locazione alla Fondazione Medtech Lugano, che si occuperà di gestirne gli spazi di ricerca e avrà il compito principale di offrirli, unitamente a infrastrutture e servizi, per promuovere, favorire e accelerare i processi di ricerca e consentire un rapido trasferimento dell’innovazione prodotti di chi opera nel settore bio-med-tech, come disposto dagli statuti. 6. La Città di Lugano cederà una parte del suo pacchetto azionario (il 25% delle sue azioni entro il 30 novembre 2021 al prezzo di almeno il valore nominale dei titoli, ovvero complessivi fr. 2.5 mio e un altro 25% delle sue azioni entro il 30 novembre 2026, alle medesime condizioni) alla Fondazione Cardiocentro Ticino che si impegna ad acquistarlo, rispettivamente a trovare e presentare al Comune di Lugano un partner interessato all’acquisto. Il Municipio di Lugano è autorizzato a sottoscrivere un atto, eventualmente un patto tra azionisti, che contempli questo impegno da parte della Fondazione Cardiocentro Ticino. 7. Il credito è iscritto nel conto degli investimenti, contributi per investimenti ad imprese ad economia mista, sarà rilevato a bilancio tra i beni amministrativi (partecipazioni ad imprese ad economia mista) ed in quanto tale non farà parte della sostanza amministrativa ammortizzabile. 8. Il credito decade se non utilizzato entro il 31.12.2017. - 16 - STATUTI della spettabile Mizar SA con sede in Lugano Art. 1 Ragione sociale, sede e durata Sotto la ragione sociale Mizar SA sussiste una società anonima ai sensi degli art. 620 ss. CO, con sede in Lugano. La sua durata è indeterminata. Art. 2 Scopo Lo scopo della società è l’acquisto del bene immobile Foglio PPP 21329, quota di comproprietà di 920/1000 del fondo base particella no. 2351 del Comune di Lugano – denominato “stabile Mizar” – da destinare quale centro di ricerca e di competenza tecnologica nell’ambito della medicina rigenerativa e delle tecnologie biomediche nel Canton Ticino, mettendolo segnatamente a disposizione della Fondazione Lugano Medtech, con sede a Lugano, per le attività di pubblica utilità descritte negli statuti della Fondazione medesima. La società non persegue scopo di lucro. Art. 3 Capitale azionario Il capitale azionario ammonta a CHF 15’000'000.- (franchi svizzeri quindici milioni) ed è suddiviso in 15’000 (quindicimila) azioni nominative, del valore nominale di CHF 1’000.(franchi svizzeri mille) cadauna, liberate nella misura del 100% (cento per cento) mediante conferimento in denaro. Art. 4 Azioni e certificati La società potrà convertire le azioni nominative in azioni al portatore e viceversa. La società ha la facoltà di emettere al posto di singole azioni dei certificati che riuniscono più azioni. Art. 5 Libro delle azioni Il consiglio di amministrazione tiene un libro delle azioni, che indica il nome e l’indirizzo dei proprietari (e degli usufruttuari) delle azioni nominative. Nei confronti della società si considera azionista o usufruttuario soltanto chi è iscritto nel libro delle azioni. Art. 6 Diritto di opzione In caso di aumento del capitale azionario ogni azionista avrà il diritto di sottoscrivere una parte delle nuove azioni emesse proporzionata al numero di azioni possedute. Art. 7 Organi della Società Gli organi della Società sono: - l’Assemblea generale; - il Consiglio di Amministrazione; - l’Ufficio di revisione. Art. 8 L’Assemblea generale degli azionisti L’Assemblea generale degli azionisti costituisce l’organo supremo della Società. L’Assemblea generale ordinaria si riunisce ogni anno entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio annuale. L’Assemblea generale straordinaria si convoca su richiesta del Consiglio di Amministrazione o dell’Assemblea generale medesima; uno o più azionisti che rappresentino insieme almeno un decimo del capitale azionario possono pure chiedere per iscritto la convocazione dell’Assemblea generale, indicando l’oggetto e le proposte all’ordine del giorno. L’istanza dovrà essere diretta all’Amministrazione che vi darà seguito entro un mese. Restano riservati gli altri casi di convocazione previsti dalla legge. Art. 9 Convocazione dell’Assemblea generale L’Assemblea Generale viene di regola convocata dal Consiglio di Amministrazione. La convocazione avviene almeno 20 giorni prima della data fissata per l’Assemblea. L’avviso di convocazione deve indicare gli oggetti all’ordine del giorno, come pure le proposte del Consiglio di Amministrazione e degli azionisti che hanno chiesto la convocazione dell’Assemblea generale o l’iscrizione di un oggetto all’ordine del giorno. Non possono essere prese deliberazioni su argomenti non iscritti all’ordine del giorno. Art. 10 Riunione di tutti gli azionisti I proprietari o i rappresentanti di tutte le azioni possono, purché nessuno vi si opponga, tenere un’Assemblea generale anche senza osservare le formalità prescritte per la convocazione. Finché i proprietari od i rappresentanti di tutte le azioni sono presenti, siffatta Assemblea può validamente trattare tutti gli argomenti di spettanza dell’Assemblea generale e deliberare su di essi. 2 Art. 11 Diritto di voto Ogni azione dà diritto ad un voto. Art. 12 Rappresentanza Ogni azionista può farsi rappresentare all’Assemblea generale anche da un terzo, il quale dovrà essere validamente legittimato. Art. 13 Deliberazioni L’Assemblea generale prende le sue deliberazioni e procede alle nomine di sua competenza a maggioranza assoluta dei voti delle azioni rappresentate, salvo contraria disposizione della legge o dello statuto. In caso di parità il Presidente ha voto plurimo; trattandosi di nomine sarà tirata la sorte. Le votazioni hanno luogo per alzata di mano, salvo contraria disposizione dell’Assemblea generale. Art. 14 Organizzazione L’Assemblea generale è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, se questi ne fosse impedito, da un altro membro del Consiglio di Amministrazione. Se non fosse presente alcun amministratore, il Presidente è designato dall’Assemblea. Il Presidente designa un segretario. Il verbale dovrà menzionare: 1. il numero, la specie, il valore nominale e la categoria delle azioni rappresentate dagli azionisti, dagli organi, dai rappresentanti indipendenti e dai rappresentanti depositari; 2. le deliberazioni e i risultati delle nomine; 3. le domande di ragguagli e le relative risposte; 4. le dichiarazioni date a verbale dagli azionisti. Art. 15 Competenze Sono di esclusiva competenza dell’Assemblea: 1. l’approvazione e la modificazione degli statuti; 2. la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione e dell’organo di revisione; 3. l’approvazione del rapporto annuale e del conto di gruppo, del conto annuale come pure la deliberazione sull’impiego dell’utile risultante dal bilancio, in modo particolare la determinazione del dividendo e della partecipazione agli utili; 4. il discarico all’Amministrazione; 5. la revoca dei membri del Consiglio di Amministrazione e dell’Ufficio di revisione; 6. tutte le decisioni relative all’aumento o la riduzione del capitale azionario; 7. tutte le decisioni relative alla fusione o lo scioglimento della Società; 8. le deliberazioni sopra le materie ad essa riservate dalla legge o dallo statuto o che le sono sottoposte dal Consiglio di Amministrazione. 3 Art. 16 Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione si compone di tre o più membri la maggioranza dei quali è designata dal Municipio di Lugano. I membri sono eletti dall’Assemblea generale per una durata di quattro anni e sono sempre rieleggibili; la durata del mandato cessa il giorno dell’Assemblea generale ordinaria. È fatta riserva per le dimissioni e per la revoca. In caso di elezione complementare durante il periodo amministrativo i nuovi eletti termineranno il mandato dei loro predecessori. Art. 17 Costituzione Il Consiglio di Amministrazione si organizza in modo autonomo, designando il suo Presidente e un Segretario. Il Segretario può essere nominato al di fuori del Consiglio di Amministrazione. Art. 18 Rappresentanze Il diritto di rappresentare la Società verso i terzi è deciso dal Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione è autorizzato a delegare il potere di rappresentanza ad uno o più amministratori (delegati) o a terzi (direttori). Almeno un amministratore dev'essere autorizzato a rappresentare la società. La società deve poter essere rappresentata da una persona domiciliata in Svizzera. Tale requisito può essere adempiuto da un amministratore o da un direttore. Art. 19 Sedute Il Consiglio di Amministrazione si riunisce d’iniziativa del Presidente ogni qualvolta gli affari sociali lo richiedano, ma almeno una volta all’anno. Ogni membro può esigere dal Presidente la convocazione immediata del Consiglio, indicando i motivi. Sarà tenuto un verbale per ogni riunione sulle discussioni e decisioni sottoscritto dal Presidente e dal Segretario. Art. 20 Decisioni Il Consiglio di Amministrazione può deliberare in presenza della maggioranza dei suoi membri; prende le sue decisioni e procede alle nomine a maggioranza dei voti emessi. Le decisioni possono essere prese per iscritto, via telefax, via email, in tele o video conferenza, a meno che uno dei membri non richieda la discussione orale. Restano riservate le decisioni che devono essere prese in forma scritta e prodotte alle competenti Autorità. La decisione è validamente presa qualora la maggioranza dei membri vi aderisca; anche queste decisioni devono essere messe a verbale. 4 Art. 21 Competenze Sono di competenza e d’obbligo del Consiglio di Amministrazione tutte le decisioni su tutti gli affari che non sono attribuiti all’Assemblea generale o ad altri organi sociali. Il Consiglio di Amministrazione designa le persone autorizzate a rappresentare la Società, fissandone il diritto di firma, può emanare il regolamento d’organizzazione e nomina i procuratori ed altri mandatari. Art. 22 Rimborso delle spese I membri del Consiglio di amministrazione hanno unicamente diritto al rimborso delle spese da loro sopportate nell’interesse della società, oltre ad un gettone di presenza simbolico. Art. 23 Delega della gestione Il Consiglio di Amministrazione può delegare integralmente od in parte la gestione a singoli amministratori o a terzi, conformemente al regolamento d’organizzazione. Il regolamento stabilisce le modalità di gestione, determina i posti necessari, ne definisce le attribuzioni e disciplina in particolare l’obbligo di riferire. Art. 24 Doveri e responsabilità Il Consiglio di Amministrazione ha l’obbligo di dedicare ogni diligenza per la gestione degli affari sociali che gli sono affidati. Esso ha le seguenti inalienabili e irrevocabili attribuzioni: 1. l’alta direzione della Società e il potere di dare le istruzioni necessarie; 2. la definizione dell’organizzazione; 3. l’organizzazione della contabilità e del controllo finanziario, nonché l’allestimento del piano finanziario, per quanto necessario alla gestione della Società; 4. la nomina e la revoca delle persone incaricate della gestione e della rappresentanza; 5. l’alta vigilanza sulle persone incaricate della gestione, in particolare per quanto concerne l’osservanza della legge, dello statuto, dei regolamenti e delle istruzioni; 6. l’allestimento del rapporto annuale, la preparazione dell’Assemblea generale e l’esecuzione delle sue deliberazioni; 7. l’avviso al Giudice in caso di eccedenza dei debiti. Art. 25 Ufficio di revisione L’assemblea generale nomina l’ufficio di revisione. Art. 26 Rinuncia alla nomina Con il consenso di tutti gli azionisti si può rinunciare alla nomina dei revisori, quando: a) la Società non è soggetta alla revisione ordinaria e b) tutti gli azionisti danno il loro consenso e c) la società presenta una media annua di posti a tempo pieno non superiore a 10. 5 La rinuncia vale anche per gli anni successivi. Ciascun azionista ha tuttavia il diritto di chiedere una revisione limitata il più tardi 10 giorni prima dell’Assemblea generale. In tal caso l’Assemblea generale designa un ufficio di revisione. Quale ufficio di revisione possono essere designate una o più persone fisiche o giuridiche o società di persone. Almeno un membro dell’ufficio di revisione deve avere in Svizzera il proprio domicilio, la propria sede o una succursale iscritta nel registro di commercio. Art. 27 Durata del mandato, diritti e doveri L’ufficio di revisione è nominato per un periodo di un anno. Il suo mandato termina con l’approvazione dell’ultimo conto annuale. E’ ammessa la rielezione. I diritti e i doveri dell’ufficio di revisione sono regolati negli art. 727 ss. CO. Art. 28 Tenuta della contabilità La tenuta della contabilità, del conto annuale (bilancio e conto economico) e della relazione sulla gestione deve avvenire in conformità degli art. 957 ss CO. L’esercizio si chiude ogni anno al 31 dicembre, la prima volta il 31 dicembre 2017. Art. 29 Ripartizione degli utili Gli eventuali utili non vengono distribuiti e neppure vengono attribuite quote di utili (tantièmes) agli amministratori. Gli utili risultanti al netto della deduzione di tutte le spese, degli ammortamenti, dei versamenti ai fondi di riserva stabiliti dalla legge, nonché della dotazione di riserve speciali in relazione, non solo al capitale azionario, ma anche del patrimonio mobile e immobile della Società, decisi dall’Assemblea generale degli azionisti, vengono reinvestiti nella Società. Una distribuzione di dividendi è esclusa. Art. 30 Scioglimento e liquidazione L'Assemblea generale può in ogni momento convenire lo scioglimento e la liquidazione della società, a norma di legge e del presente statuto. Qualora l'Assemblea genera le non dovesse nominare liquidatori speciali, la liquidazione viene condotta dal Consiglio d'amministrazione. La liquidazione della società avviene in base agli art. 742 ss. CO. I liquidatori sono autorizzati a vendere attivi (compresi eventuali beni immobili) anche a trattativa privata. Una volta estinti i debiti, il patrimonio netto sarà devoluto a un ente pubblico o a un ente privato con sede in Svizzera avente uno scopo pubblico o di pubblica utilità e al beneficio dell’esenzione fiscale. 6 Art. 31 Pubblicazioni Le pubblicazioni riguardanti la Società avvengono sul Foglio Ufficiale Svizzero di Commercio (FUSC). Il Consiglio di Amministrazione può designare un altro organo di pubblicazione. Art. 32 Comunicazioni Le comunicazioni agli azionisti avvengono mediante email agli azionisti iscritti nel libro delle azioni, all’ultimo indirizzo notificato. Art. 33 Responsabilità Tutte le persone incaricate dell’amministrazione, della gestione o della revisione sono responsabili, sia verso la Società sia verso i singoli azionisti e creditori della stessa, del danno ad essi cagionato mediante la violazione, intenzionale o dovuta a negligenza, dei doveri loro incombenti. I presenti statuti sono stati approvati dall’Assemblea generale costitutiva del … 2016. 7 STATUTO DELLA FONDAZIONE Fondazione Lugano MedTech I. DENOMINAZIONE E SEDE Art. 1 - Denominazione Sotto la denominazione “Fondazione Lugano MedTech”, di seguito chiamata “Fondazione”, viene costituita una Fondazione ai sensi degli art. 80 e segg. del Codice Civile Svizzero. Art. 2 - Sede La Fondazione ha sede a Lugano ed è iscritta a Registro di commercio. II. SCOPO Art. 3 - Scopo La Fondazione, costituita a fini di pubblica utilità, ha gli scopi seguenti: ‐ la gestione di un centro di ricerca e di competenza tecnologica nell’ambito della medicina rigenerativa e delle tecnologie biomediche nel Canton Ticino; ‐ il supporto logistico, finanziario e scientifico, la coordinazione di progetti di ricerca di eccellenza nel settore della medicina rigenerativa e delle tecnologie biomediche come pure la messa a disposizione di spazi, infrastrutture, laboratori, personale, conoscenze e servizi al fine di promuovere la ricerca e favorire sinergie tra i vari progetti di ricerca e ricercatori; ‐ la promozione e il coordinamento della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica negli ambiti citati, nonché la formazione di nuovi ricercatori anche in collaborazione con enti pubblici e privati e con gli Istituti accademici. Per perseguire gli scopi sopra indicati, la Fondazione può acquistare o locare beni immobili da destinare alle attività di pubblica utilità sopra descritte. 1 III. PATRIMONIO E FINANZIAMENTO Art. 4 - Capitale iniziale Il capitale iniziale della Fondazione è di CHF 100’000.- (franchi svizzeri centomila). Art. 5 - Finanziamento Il patrimonio della Fondazione potrà essere incrementato: a. da versamenti e sussidi di enti pubblici e privati b. da legati, donazioni e offerte c. da ulteriori conferimenti dei fondatori d. dai redditi del capitale e dal reddito derivante dalle sue attività. IV. PRINCIPI PER L’AMMINISTRAZIONE E LA GESTIONE DEL PATRIMONIO E CHIUSURA DEI CONTI Art. 6 - Principi per l'amministrazione e la gestione del patrimonio a. b. c. d. e. f. Per il conseguimento dello scopo, la Fondazione può attingere anche al patrimonio. La definizione della politica d’investimento e il controllo di esecuzione della stessa spettano al Consiglio di Fondazione. Il patrimonio della Fondazione sarà investito tramite una primaria banca svizzera e secondo i criteri di una prudente amministrazione, avendo cura di garantire il perseguimento dello scopo. Se i contributi sono in natura e non in denaro, la Fondazione è tenuta a mantenere un inventario corrispettivo, che dovrà essere regolarmente aggiornato. La Fondazione può possedere tutti i beni materiali o immateriali, compresi i diritti della proprietà intellettuale. Nessuna parte dei ricavi netti della Fondazione sarà attribuita o distribuita a un direttore o a un impiegato; resta consentito unicamente il pagamento e la distribuzione di importi al fine di perseguire gli scopi della Fondazione, ovvero per la congrua retribuzione di attività dipendente o indipendente al servizio dello scopo della Fondazione. 2 Art. 7 – Chiusura dei conti I conti vengono chiusi ogni anno al 31 dicembre, la prima volta il 31 dicembre 2017. Il Consiglio può, per ragioni di opportunità, fissare un’altra data alla fine del rendiconto contabile, informando l’Autorità di vigilanza. V. ORGANIZZAZIONE Art. 8 - Organi della Fondazione Gli organi della Fondazione sono: a. il Consiglio di Fondazione b. la Direzione c. l’Ufficio revisione esterno e indipendente d. eventuali altri organi che potranno essere costituiti dal Consiglio di Fondazione, se l’attività della Fondazione lo giustifichi. IL CONSIGLIO DI FONDAZIONE Art. 9 - Composizione del Consiglio di Fondazione Il Consiglio è composto da sette membri. Vi fanno parte almeno quattro membri designati dal Municipio della Città di Lugano. I membri del Consiglio restano in carica per un periodo di 4 (quattro) anni e sono rieleggibili. I membri sono sostituiti dal Consiglio medesimo per cooptazione, salvo quelli designati dal Municipio di Lugano. Art. 10 - Organizzazione Il Consiglio di fondazione si costituisce da sé e nomina al suo interno il Presidente, il Vice Presidente e il Segretario-Cassiere. Il Consiglio si riunisce almeno due volte all’anno e quando il Presidente o la maggioranza dei membri ne fanno richiesta. Salvo disposizione contraria degli statuti o del regolamento, le decisioni sono prese in presenza della maggioranza dei membri. In caso di parità di voti, il Presidente ha voto decisivo. 3 Le delibere e le decisioni del Consiglio sono verbalizzate. Delle decisioni possono essere prese per mezzo di circolazione (e-mail compresa), a meno che una discussione sia richiesta da uno dei membri. In questo caso una decisione è adottata validamente nel caso la maggioranza di tutti i membri accettano la proposta. I membri del Consiglio non sono remunerati per la loro attività. Solo le spese e gli esborsi effettivi e giustificati saranno rimborsati; potrà eventualmente essere corrisposto anche un gettone di presenza simbolico. Tuttavia, per le attività che superano il consueto ambito delle attività ordinarie di un membro del Consiglio, lo stesso potrà essere ricompensato appropriatamente. Art. 11 - Competenze e funzioni Il Consiglio di fondazione: a) amministra il patrimonio della Fondazione b) emana i Regolamenti della Fondazione c) cerca i mezzi finanziari per l’adempimento degli scopi della Fondazione d) definisce i diritti di firma e di rappresentanza della Fondazione e) approva i conti annuali f) nomina: - i membri della Direzione - l'Ufficio di revisione g) esercita le competenze che non sono espressamente delegate ad un altro organo nello statuto o nel regolamento. LA DIREZIONE Art. 12 - Composizione e organizzazione La Direzione è composta da uno o più membri designati dal Consiglio. I membri della Direzione sono nominati per un periodo indeterminato. Possono in qualsiasi momento essere revocati dal Consiglio o dimissionare con dichiarazione scritta indirizzata al Presidente, precisando la data nella quale le dimissioni hanno effetto. L’organizzazione della Direzione è fissata dal Consiglio in un regolamento. 4 Art. 13 - Competenze e funzioni La Direzione è responsabile per la direzione e la gestione della Fondazione, in particolare delle attività correnti. Inoltre ha i compiti e le competenze che le sono stati attribuiti dai regolamenti. ORGANO DI REVISIONE Art. 14 - Nomine Il Consiglio nomina un organo di revisione esterno ed indipendente (l’Organo di revisione). Art. 15 - Rapporto di revisione L’Organo di revisione è incaricato di verificare annualmente i conti della Fondazione. Deve inoltre garantire il rispetto delle disposizioni di legge (atto di fondazione e regolamento) e dello scopo della Fondazione. Nei cinque mesi che seguono la chiusura dell’esercizio contabile, l’Organo di revisione presenta un rapporto dettagliato sui risultati del controllo dei conti al Consiglio. Esso può imporre un periodo più breve. VI. MODIFICHE DEGLI STATUTI, REGOLAMENTO E DISSOLUZIONE Art. 16 - Modifica degli Statuti Il Consiglio di fondazione può modificare lo statuto della Fondazione, quando sia richiesto per il mantenimento dello scopo. È riservata l'approvazione dell'Autorità di vigilanza. Art. 17 - Regolamento Il Consiglio di fondazione emana i regolamenti necessari al buon funzionamento della Fondazione. 5 Art. 18 – Durata e fine della Fondazione La durata della Fondazione è illimitata. Se per qualsiasi motivo lo scopo della Fondazione dovesse divenire parzialmente o totalmente irrealizzabile si procederà, previo consenso dell'Autorità di vigilanza, ad una modifica parziale o totale degli scopi statutari al fine di permettere la realizzazione di scopi analoghi. Se la Fondazione dovesse cessare di esistere, il patrimonio rimanente sarà devoluto all’ente pubblico o a una Fondazione o ad un Ente, con sede in Svizzera, avente scopo analogo e al beneficio dell’esenzione fiscale. Art. 19 Disposizioni Finali Per tutto quanto non esplicitamente regolato nel presente statuto resta applicabile il diritto vigente in materia, riservate le competenze dell’Autorità di vigilanza sulle fondazioni. Il presente statuto è stato adottato in data … 2016. 6