IL CASO

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IL CASO
DEL LUNEDÌ
QUOTIDIANO FONDATO NEL 1886
EURO 1,50 con “GIOIA” in Liguria, Alessandria e Asti. EURO 1,50 in tutte le altre zone - Anno CXXX - NUMERO 22, COMMA 20/B. Spedizione abb. post. - gr. 50 PUBLIKOMPASS: per la pubblicità su IL SECOLO XIX e RADIO 19 Tel. 010.5388.200 [email protected]
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
GENOVA
IL TEMPO
OGGI
MATTINO
POMERIGGIO
soleggiato
soleggiato
min.
18°
max.
TENDENZA
DOMANI
soleggiato con aumento
nubi e piogge la sera
29°
PROTESTA PER I LAVORI FERMI
IMPIEGATA MODELLO
PELOSI >> 9
BOCCHINO >> 17
L’OMICIDA, DI ORIGINI AFGHANE, È STATO UCCISO DALLA POLIZIA. IL CALIFFATO: UNO DI NOI
Usa, strage firmata Isis
KILLER irrompe dentro un locale gay in Florida: 50 morti e 53 feriti
OBAMA: «Atto di terrore e odio. Colpiremo chi vuole attaccarci»
L’AMERICA è di nuovo sotto choc
per una strage. Sarebbe un cane
sciolto dell’Isis l’uomo che ha ucciso con fucile e pistola 50 persone
inermi in un locale gay di Orlando.
SEMPRINI e STABILE >> 2-3
n IL COMMENTO
FANATICO E OMOFOBO,
MA ORMAI LE ARMI
SONO FUORI CONTROLLO
ENRICO DEAGLIO
T
utto il peggio di un uomo
concentrato in una persona,
lo stragista di Orlando. Ma
in America sono stati 30 mila i
morti del 2015 per armi da fuoco.
LA MANICA
IN TEMPI DI BREXIT
ROBERTO SCARCELLA
O
LTREMANICA la chiamano già “Engxit”. Perché gli
inglesi sono bravissimi a
dare i nomi alle cose, oltre che a
distruggerle quando la loro nazionale di calcio gioca in giro
per il mondo.
Fino a tre giorni fa teneva banco
la “Brexit”, che fa molto meno
paura agli inglesi: almeno metà
di loro la vive come una liberazione. Vuoi mettere uscire “solo” dall’Ue o trovarsi estromessi
dall’Europeo di calcio e magari
anche dalla prossima Champions League? Perché è questo
che si prospetta se gli hooligan
torneranno a colpire nei prossimi giorni in Francia.
L’Uefa minaccia sanzioni “durissime” anche nei confronti
della Russia, che dal calcio inglese ha importato soprattutto
due cose, il nome del campionato (“Russian Premier League”) e
la violenza dei suoi hooligan.
Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo una montagna di soldi. Ed è
qui che “Engxit” e “Brexit” diventano quasi la stessa cosa.
NUOVI SCONTRI
Tedeschi, russi
polacchi: Francia
in difficoltà
con i violenti
L’ultimo sms: «Mamma
sono nel bagno
sta arrivando, morirò»
AP
n I TESTIMONI
MASTROLILLI >> 4
Uno dei feriti viene portato a braccia fuori dal club Pulse di Orlando (Florida) appena dopo la sparatoria
INTERVISTA ALLA MINISTRA DELLA DIFESA. «A SAVONA BATTAGLIA PUÒ VINCERE»
Pinotti: «Ecco l’agenda per la Liguria»
UN FURTO AL GIORNO
GENOVA. Roberta Pinotti, ministra
della Difesa, volto genovese del governoRenzi,intervienesullecrisichestanno colpendo l’industria ligure. Su Piaggio Aero annuncia un’azione in due
tempi,conilministroCalendachesioccuperà della parte del piano industriale
edellacassaintegrazione.Mentreilmi-
nistero della Difesa chiederà di finanziare con la Legge di stabilità il progetto
del drone P1HH. Sul ballottaggio a Savona Pinotti spinge Cristina Battaglia:
«Ha tutto per vincere, i savonesi sono
fortunati». Su Genova dice: «Doria deve
poter governare fino a fine mandato».
CASTANINI >> 7
MARSIGLIA, Nizza, Lille: la Francia
non riesce ad arginare i tifosi violentiinglesi,maanchequellidialtrenazionali di Euro 2016. L’Uefa minaccia di cacciare Russia e Inghilterra.
ZANCAN >> 5
n OGGI ITALIA-BELGIO
Il governo si muove su Piaggio Aero e sulle crisi. In arrivo maxi-commessa navale
FELTRI >> 6
n L’ANALISI
SEGUE >> 5
L’ARTICOLO >> 3
Tra Raggi e Giachetti
il primo confronto
è quasi una telerissa
TENDENZA
alternanza di nubi
e sole, rare piogge
Spotorno, dopo 42 anni GLI HOOLIGAN
in pensione senza fare ALLARGANO
un giorno di malattia
Arenzano, folla in marcia
«Riaprite la strada»
n 1/2 ORA DI FUOCO
MERCOLEDÌ
Genova importa
il vol à la portière
modello Nizza
FREGATTI >> 15
VINCA IL MIGLIORE?
CONTE IL REALISTA
SPERA DI NO,
COME NEREO ROCCO
GIAMPIERI >> 28
L’ULTIMO TRANSATLANTICO DONATI A CHI AMÒ LA NAVE. PAOLO CONTE: UNA RELIQUIA
L’Eugenio C. vive in cento pezzetti d’acciaio
N
HARLEY-DAVIDSON®
GENOVA
VIA DEL COMMERCIO, 27
GENOVA NERVI
FABIO POZZO
on è andato tutto perduto
sulla spiaggia di Alang, il
mattatoio delle navi. L’anima dell’Eugenio
C., l’ammiraglia che fu
della flotta Costa, l’ultimo
dei transatlantici, vive ancora in cento pezzi d’acciaio, ricavati da un ritaglio di
lamiera della sua prora, salvata
dalla demolizione. Cento blocchetti con l’essenza di una vita
gloriosa. L’ingegnere Piero Costa, custode dell’archivio storico di famiglia,
li ha donati a chi amò la
nave. Uno lo conserva come “una reliquia” anche il
cantautore Paolo Conte.
L’ARTICOLO >> 13
LE DATE
Beyoncé-Rihanna
le regine del pop
si sfidano in Italia
a colpi di concerto
TORTAROLO >> 11
INDICE | n PRIMO PIANO 2. POLITICA 6. ITALIA MONDO 8 | n ECONOMIA & MARITTIMO 10 | n XTE 11 | n GENOVA 15. LETTERE 22 | n PIEMONTE 23. ALBUM 24. TV 27 | n SPORT 28. CALCIO REGIONE 36 | n METEO 39
2
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
primo piano
IL SECOLO XIX
Attacco all’America
Strage in nome dell’Isis al club gay
Cinquanta morti a Orlando, Florida. Peggiore attentato negli Usa dall’11 Settembre
Obama: non cederemo alla paura. Trump: via il presidente, linea dura con l’islam radicale
FRANCESCO SEMPRINI
«Quando ho
sentito gli spari in un primo momento pensavo
fossero effetti sono di un
brano che il dj stava suonando, invece....». Così
uno dei sopravvissuti del
Pulse Orlando racconta
gli istanti che hanno dato
inizio alla notte di terrore
terminata con l’uccisione di almeno 50 persone
e il ferimento di altre 53.
La peggiore strage che
l’America contemporanea ricordi, giunta a 24
ore di distanza dall’omicidio della star di The
Voice avvenuto sempre a
Orlando. E così il Pulse diventa il Bataclan (il club
teatro dell’attacco Isis a
Parigi di novembre) della
tranquilla cittadina della
Florida, nota ai più per i
parchi a tema, primo fra
tutto Disney World. Sono
circa le due del mattino e
al Pulse, noto locale gay
di Orlando situato tra
Orange e Kaley avenue,
va in scena la serata del
sabato sera. Nel locale,
aperto da una ragazza di
origini italiane in ricordo
del fratello morto per Aids, sono circa 300 gli
ospiti a quell’ora. Una sabato sera ancora più denso di significato per la comunità gay perché organizzato nell’ambito del
mese dell’orgoglio omosessuale tenuto nella città della Florida. Ed ecco
gli spari, non l’effetto
speciale di un mix del dj,
ma il suono omicida di un
fucile d’assalto, quello
tenuto in mano da un
Il film
della tragedia
NEW YORK.
ORE 3.21
L’ALLARME
La polizia risponde
alle telefonate che
arrivano dal locale
e si informa sulla
condizione
degli ostaggi
U.S.A.
ORLANDO
Florida
RINVIATO
IL COMIZIO
HILLARY-BARACK
È STATO cancellato e rinviato a data da destinarsi l’evento elettorale
previsto per mercoledì a
Green Bay, in Wisconsin,
che avrebbe visto fianco
a fianco la candidata democratica Hillary Clinton
e Barack Obama per la
prima volta da quando il
presidente ha ufficializzato il suo endorsement
per l’ex segretario di
Stato. È Lo staff di Hillary a comunicare che
l’evento verrà riprogrammato quanto prima, e la Casa Bianca
conferma tutto.
ORE 2.03
INIZIO ATTACCO
Conflitto a fuoco
con la polizia
il killer
entra nel locale
ignoto personaggio che
riesce a penetrare indisturbato nel locale. Con
se ha anche una pistola:
inizia la mattanza. Dapprima alcuni colpi sparati tra la folla, poi un primo
conflitto a fuoco con alcune guardie accorse
prontamente mentre gli
ospiti del Pulse tentavano di darsi alla fuga. Il tutto si consuma nel giro di
qualche decina di minuti,
dopodiché l’uomo si barrica dentro la discoteca, e
tiene in ostaggio un centinaio di persone. Sul posto accorrono decine di
unità di pronto intervento, polizia, vigili del fuoco, ambulanze, ma anche
Fbi e artificieri. Secondo
ORE 5.05
L’INCURSIONE
Le teste di cuoio
della polizia fanno
irruzione dentro
al Pulse per liberare
gli ostaggi
e soccorrere i feriti
ORE 2.09
MESSAGGIO IN RETE
Sull’account
Facebook
del locale compare
la scritta
«Uscite e correte»
le prime rilevazioni sembra che l’attentatore sia
in possesso anche di un
ordigno
rudimentale.
L’area viene isolata e le
squadre speciali iniziano
a perquisire i veicoli e il
piazzale antistante al locale. Nel frattempo inizia
un braccio di ferro tra le
forze dell’ordine e l’uomo che si è asserragliato
nel Pulse. Passano tre ore
durante le quali non si
muove nulla, mentre
dalle confuse testimonianze di chi era riuscito
a scappare gli investigatori apprendono solo che
il locale è già «un lago di
sangue». Forse l’attesa è
dovuta proprio al rischio
che l’attentatore possa
ORE 5.53
OPERAZIONE
CONCLUSA
Il killer viene ucciso
dagli agenti
della SWAT
farsi scudo con gli ostaggi, o addirittura possa
farsi saltare in aria in caso
di intervento. Intorno alle 5 del mattino (le undici
circa in Italia) le forze
speciali Swat rompono
gli indugi. Dopo aver fatto circondare il locale,
coperte dal tiro dei cecchini appostati su edifici
e mezzi circostanti, alcuni nuclei fanno irruzione
nel Pulse. Ne consegue
uno scontro a fuoco piuttosto violento, molti i
colpi sparati, tra le grida
degli ostaggi ancora
bloccati. Poi il silenzio.
Alle 17 e 15 circa gli
ostaggi sopravvissuti iniziano a uscire, sono in la-
LA FESTA
I SOPRAVVISSUTI
Al momento
dell’irruzione
nel locale c’erano
circa trecento
clienti
L’intervento delle
forze dell’ordine
ha permesso di
salvare almeno
trenta persone
L’EX MOGLIE ACCUSA: ERA UNA PERSONA INSTABILE E VIOLENTA, MI PICCHIAVA SEMPRE
Una guardia giurata di origini afghane
L’Fbi lo aveva investigato per terrorismo
Il padre è un sostenitore dei talebani: «Furioso per il bacio fra due uomini»
IL PERSONAGGIO
dall’inviato
PAOLO MASTROLILLI
NEW YORK. Stava ancora
ammazzandolagentedentro
al club Pulse, quando Omar
Mateen ha trovato il tempo
per chiamare il centralino
della polizia e professare la
sua fedeltà all’Isis. Voleva essere sicuro che non ci fossero
dubbi sul motivo della sua
strage. L’Fbi lo aveva investigato per contatti con un terrorista originario della Florida, nel 2013 e nel 2014, ma
aveva deciso di non arrestarlo. Ora resta solo da capire se
ha attaccato su ordine e in coordinamento con Isis, oppure se si è radicalizzato da solo
e ha agito d’iniziativa.
Il profilo di Mateen ricorda
molto quello di Syed Farook,
il ragazzo di origini pachistane che a dicembre scorso
aveva fatto strage a San Bernardino. Omar era nato a
New York nel 1986 da una famiglia afghana, che poi si era
trasferita in Florida. Dal 2007
lavorava per la G4S Security
Solutions, una compagnia
privata di sicurezza, e faceva
la guardia a un carcere minorile. Questo gli aveva dato
una licenza che facilitava
l’acquisto di armi da assalto,
comeilfucileautomaticoAR15 usato per la strage.
Nel 2009 si era sposato con
una ragazza del New Jersey,
che aveva conosciuto online.
Lei però ha raccontato al
«Washington Post» che nel
2011 avevano divorziato,
perché lui era violento: «Era
una persona instabile. Ogni
giorno quando tornava a casa
mi picchiava, per qualsiasi
motivo: la lavatrice non era
finita, o cose del genere.
Quando l’ho detto ai miei genitori sono venuti a prendermi, e mi hanno portata via. Mi
hanno letteralmente salvata». La ex moglie ha descritto
Omar come «una persona riservata e non particolarmen-
L’INTERROGATIVO
Resta da capire
se ha agito
su ordine dell’Isis
o se si è
radicalizzato da solo
te religiosa. Non mi aveva dato l’impressione di essere interessato all’Islam radicale».
Ilpadre,Seddique,eramolto attivo politicamente. Dalla
Florida teneva un talk show
intitolato «Durang Jirga», e si
era candidato alle presidenziali in Afghanistan. Durante
una di queste trasmissioni
aveva esaltato i taleban. Seddique parlava dari nel suo
talk show, ma discuteva i temi
del
nazionalismo
pashtun. In particolare la
questione della «Durand Line», ossia la linea che nel
1893 aveva stabilito la demarcazione fra le zone di influenza britannica e quella
afghana, lungo il confine col
Pakistan, dividendo e quindi
indebolendo i pashtun. «I nostri fratelli nel Waziristan e i
combattenti del movimento
Omar Seddique Mateen in una foto su Twitter
taleban e nazionale in Afghanistan - aveva detto - si stanno sollevando. A Dio piacendo, presto la questione della
“Durand Line” sarà risolta».
Seddique ieri ha parlato
con la tv americana Nbc, per
chiedere scusa e smentire
ANSA
che le azioni del figlio fossero
motivate dalla religione:
«Qualchetempofaeravamoa
Miami, e aveva visto due gay
che si baciavano, davanti a
suo figlio di tre anni. Questo
episodio lo aveva molto disturbato».
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
IL SECOLO XIX
L’arrivo in forze
della polizia, il
quartiere blindato,
la disperazione dei
sopravvissuti e dei
loro amici e parenti:
Orlando è sotto
choc dopo l’attentato a un club gay
rivendicato da un
omofobo musulmano a nome
dell’Isis
REUTERS
L’ELMETTO
DEL POLIZIOTTO
L’elmetto di kevlar di uno
degli uomini della SWAT
centrato da una
pallottola del killer.
L’agente è rimesto illeso
LE ARMI
DEL KILLER
F
Fucile
s
semiautomatico
AR
AR-15
C
Calibro:
5 Nato
5.56
ORE 7.17
LE DICHIARAZIONI
DEGLI INQUIRENTI
Lo sceriffo di Orlando
classifica l’episodio
come «terrorismo
interno»
ORE 12
LA RIVENDICAZIONE DELL’ISIS
Verso mezzogiorno su Internet arriva
la rivendicazione dell’Isis
«L'attacco che ha preso di mira il gay
club di Orlando, in Florida, e che ha
provocato 100 tra morti e feriti,
è stato compiuto da un combattente
dello Stato islamico»
crime, sotto choc, alcuni
sanguinano e si fanno
soccorrere dalle ambulanze presenti sul posto.
Partono le sirene alla volta degli ospedali. Poi inizia il momento più macabro, il conteggio delle vittime: dalle testimonianze di alcuni agenti e
dell’Fbi, il Pulse è una sorta di obitorio. Il bilancio è
drammatico: i morti sono 20 dapprima, poi il bilancio sale a 50 come
conferma il sindaco della
città. È la peggiore strage
mai avvenuta nell’America moderna. I feriti sono almeno 53 e secondo
le autorità della Florida
l’intervento delle forze
dell’ordine ha permesso
di salvare le vite ad almeno una trentina di persone. dopo un po’ viene diffuse l’identità dello stragista, Omar Mateen, 29
anni di Port St. Lucie, circa 150 km a sud di Orlando, cittadino americano
nato a New York da genitori afgani e di fede musulmana. Aveva regolare
porto d’armi e una licenza da guardia giurata, ma
sembra che prima di entrare in azione abbia giurato fedeltà allo Stato
islamico. Un autoradicalizzato insomma. E il post
branding dell’Isis arriva
poco dopo con un messaggio sull’agenzia del
Califfato. Il killer è rimasto ucciso nel corso del
LA RIVENDICAZIONE
Al Baghdadi ha portato
il virus islamista
nella fortezza America
L’attacco si lega ai proclami anti-Occidente
bito sfruttato dai simpatizzanti dell’Isis sul Web. Per lo Stato
islamico essere riusciti a penetrare nella «fortezza America»
ha invece un significato strategico. Al-Adnani aveva ribadito
che il Califfato non sarebbe
mortoneanchese«perderàSirte o Raqqa».
IL CASO
dall’inviato
GIORDANO STABILE
CCaricatore:
c
30 colpi
BEIRUT. È l’attacco del Califfo
TTiro utile:
600 metri
1 Pistola
blitz delle forze speciali
Swat. «Gli Stati Uniti non
cederanno alla paura»,
afferma il presidente Barack Obama, che parla di
atto di «attacco a tutti gli
americani». E sulla vicenda irrompe la campagna
elettorale con il candidato repubblicano Donald
Trump: «Apprezzo chi mi
dice di essere nel giusto
sul terrorismo dell’Islam
radicale, ma non voglio
congratulazioni, voglio
durezza e vigilanza. Dobbiamo essere svegli». Ed
Hillary Clinton risponde:
«Dobbiamo tenere le armi lontano dalle mani di
terroristi e violenti criminali».
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
all’America. Colpita in uno dei
luoghisimbolodellasua«decadenza». La strage in Florida è il
più grave attentato dalle Torri
Gemelle. Arriva dopo l’ordine
del portavoce di Abu Bakr alBaghdadi, Mohammed al-Adnani, che in un audio diffuso il
21 maggio aveva chiesto ai lupi
solitari di uccidere i «crociati»
in Europa e negli Stati Uniti. Ed
è stato subito rivendicato dall’agenzia ufficiale dell’Isis.
«L’attacco che ha colpito un
locale gay nella città di Orlando
con oltre cento fra morti e feriti
- si legge nello scarno comunicatosull’agenziaAamaq-èstato compiuto da un combattente dello Stato islamico». Il
«mujaheddin» Omar Mateen
non ha però, per quanto si poteva capire ieri in tarda serata,
ricevuto nessun tipo di addestramento o ordine diretto. Si è
radicalizzato a casa, con un padre simpatizzante per i taleban, forse in moschea, probabilmente sul Web.
Doppio bersaglio
È il «virus islamista» che fa
breccia e si diffonde nelle comunità musulmane in Occidente. Ancora più difficile da
controllare dei foreign fighters
che cercano di tornare e colpire
in Occidente dal Califfato. L’ordinedial-Adnani,peresempio,
L’INVITO
I lupi solitari
devono uccidere
i crociati in Europa
e Stati Uniti
MOHAMMED AL-ADNANI
portavoce del Califfo
non conteneva riferimenti
espliciti agli omosessuali, ma
l’attacco in Florida si lega perfettamente alla politica «moralizzatrice»condottanelCaliffato. Nel numero del febbraio
2015 di “Dabiq”, il mensile di
propaganda dello Stato islamico, la «rivoluzione sessuale»
veniva vista come una «spirale
di deviazione e immoralità»
che avrebbe portato nei Paesi
occidentali, citando il Corano,
«a pestilenze e malattie che
mai avevano conosciuto nel
passato». E l’odio per i gay è instillato tanto nei seguaci dell’Isis quanto in quelli dei taleban.
Uccidere omosessuali in Europa e in America, per i lupi solitari radicalizzati reclutati
dall’IsiscomeOmarMateen,ha
un valore doppio. Un di più su-
n IL COMMENTO
Anche nel caso di San Bernardino, la famiglia aveva sostenuto che Farook aveva aggredito i colleghi per dispute
di lavoro, ma poi è emersa la
sua ammirazione per l’Islam
radicale. Omar l’ha confermata lui stesso nella telefonata alla polizia, esaltando
anche i fratelli autori dell’attentato alla Maratona di Boston, e l’Isis ha rivendicato
che «lui era uno di noi». Nel
2013 e nel 2014 Mateen era
stato investigato dall’Fbi,
nell’ambito di una inchiesta
che riguardava altre persone
vicine al terrorismo. Il nome
di Omar era emerso in parallelo alle indagini su Moner
AbuSalha,unuomodellaFlorida legato ad al Qaeda, che
era andato in Siria a combattere ed era morto in un attentato suicida. Secondo gli
agenti, però, i contatti erano
stati molto ridotti e quindi
non era scattato l’arresto. Fu
un errore. Ora si tratta di capire se invece Mateen aveva
stabilito un collegamento organico e diretto con lo Stato
islamico, e se ha fatto questa
strage durante il Ramadan su
ordine dell’Isis.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
N
eanche se fosse stato
il diavolo a mettere
insieme tutti gli ingredienti, si sarebbe potuto
fare di peggio. Nella strage di
Orlando, Florida, il più grande “mass shooting” della storia degli Stati Uniti, c’è tutto:
lo sparatore psicolabile però
adatto a fare la guardia giurata, l’omofobia, il jihadismo,
addirittura la sua appartenenza all’Isis, il padre sostenitore dei Taliban afghani, un
sospetto di inerzia dell’Fbi
nel valutare la persona e la
facilità con cui Omar Mateen
si è procurato l’arma della
strage.
I prossimi giorni ci diranno
quale è stato l’ingrediente
preponderante nella miscela.
Se si parte dall’arma invece,
le cose risultano ancora più
mostruose, ma più chiare.
Omar ha sparato con un AR
15, la versione civile del famoso fucile mitragliatore
dell’esercito americano,
l’M16 che dominò la scena
nella guerra in Vietnam. La
stessa arma venne usata dal
ragazzo Adam Lanza per la
CORSA ALLA PRESIDENZA,
IRROMPONO LE ARMI
ENRICO DEAGLIO
strage di Sandy Hook (27 ragazzini uccisi) e dal ragazzo
Dylann Roof per la strage
nella chiesa battista di Charlotte, South Carolina. Il primo
(uno psicopatico) aveva rubato l’arma dall’arsenale casalingo della madre; il secondo (un fanatico nostalgico
della Confederazione e dello
schiavismo) l’aveva regolarmente comprata in un negozio di armi della sua città.
Non si sa ancora come Omar
Mateen si sia procurato il fucile, ma certo l’AR 15 è l’oggetto di cui si parla di più oggi negli Usa, e la facilità con
cui pare chiunque se lo possa
procurare. Nel 2015 negli
Stati Uniti 30.000 persone
sono andate all’obitorio con
una pallottola in corpo, il 29
per cento delle famiglie possiede un’arma da fuoco, ma
qualsiasi tentativo di limitare
l’acquisto di armi si infrange
contro la lobby della National
Rifle Association, forte di 4,5
3
milioni di iscritti, finanziatrice di tutto il partito repubblicano e di metà di quello democratico. Ad ogni strage, dicono le statistiche, aumenta
il numero di armi vendute e
il valore in borsa dei costruttori. Con una tendenza in
più: si passa con grande facilità dalla pistola o dal fucile
da caccia al fucile mitragliatore. L’AR 15 è diventato l’oggetto più di moda e lo si può
comprare, per esempio, in
una delle fiere itineranti (si
chiamano “gunshow”) che
ogni stato ospita con cadenza
trimestrale. Per quello che ho
potuto vedere con i miei occhi a un gunshow a San Francisco, un AR 15, proposto a
pezzi, e quindi senza necessità di immatricolazione del
“lower carrier”, si poteva acquistare per 545 dollari senza presentare neanche una
carta d’identità e poi registrarlo in Nevada. Un’arma
registrata in Nevada, poi, può
essere usata in 35 dei 50 stati
americani. Lo stand dell’AR
15 era il più affollato.
Difficile dire che cosa succederà adesso. Sicuramente
Donald Trump sosterrà la necessità di tutti i cittadini di
armarsi; è il candidato ufficiale della Nra, ha sostenuto
che se al Bataclan di Parigi
tutti fossero stati armati, ci
sarebbero stati meno morti;
ma altrettanto sicuramente
sia Obama, di cui si conosce
la sensibilità al tema ( e che
immediatamente ha rassicurato che gli Stati Uniti difenderanno il mondo gay colpito
dall’odio); sia Hillary Clinton,
che ha nel controllo della
vendita di armi un punto
chiave della sua candidatura,
porranno al centro (non ai
margini) il tema più scottante del momento. Non è detto
chi vincerà: il tema delle armi negli Stati Uniti tocca corde profonde, che non fanno
parte della cultura europea.
Ma diventerà un tema “morale”, forse “il” più importante della campagna presidenziale.
Ritirata nel deserto
Il portavoce del Califfo aveva
preannunciato una «ritirata
nel deserto», da dove colpire
con attentati in Siria, Iraq e in
Occidente. Essere riusciti a farlo significa alzare il morale alle
truppeislamistechesubiscono
un rovescio dopo l’altro da un
anno a questa parte e stanno
per essere cacciate da Falluja,
Manbij, Sirte, dopo aver perso
Ramadi. I «crociati» potranno
anche cancellare il Califfato
dalla carta geografica ma non
potranno stare tranquilli, è il
senso.
Ma il massacro in Florida alimenta anche la propaganda
ideologica dell’Isis. La libertà
sessuale è vista come un nemico da combattere. Prima di tutto sul fronte interno. Nel gennaiodel2015èstatointrodotto
untestounicosucriminierelative punizioni, dal titolo «Chiarificazioni sugli Hudud». Oltre
a cose note come il taglio delle
mani per i ladri, la lapidazione
pergliadulteri,iltestointroduceva la pena per l’omosessualità: il colpevole doveva essere
gettato da un edificio, pratica
introdotta dal primo califfo
Abu Bakr, che portava lo stesso
nome dell’attuale.
Da allora i media dello Stato
islamico hanno rilasciato una
mezza dozzina di video di esecuzioni a Ra
qqa, Manbij, Palmira. In quasi tutti si vedono i carnefici abbracciare e baciare la vittima
prima di spingerla nel vuoto.
Secondo l’interpretazione particolare della Sharia del gruppo, questo tipo di pena «purificadaisuoipeccati»ilcolpevole.
I passi del Corano
I predicatori salafiti fanno riferimento al passo del Corano
dovevienecitataladistruzione
di Sodoma e una «pioggia di
pietre» sopra gli abitanti. Fra i
simpatizzanti dell’Isis sul Web
viene citato per esempio
l’imam tunisino Sheikh Khalid
Yasin: per questo tipo di «bestialità» non bisogna chiedersi
se praticare o no la pena di
morte ma «come» praticarla. Il
dubbio in questo caso è se i gay
debbano essere «bruciati» o
«lapidati».
Le tesi islamiste, che spinganoversolaguerraai«crociati»o
al massacro dei gay, vengono
condite da numerose citazioni
ma il problema è sempre quello: testi religiosi usati senza
nessuna contestualizzazione e
storicizzazione. E anche così
che si alimenta il «virus». E si
trasformano giovani fanatici
come Omar Mateen in macchine di morte.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
4
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
primo piano
IL SECOLO XIX
IN TEMPO REALE LA CRONACA DEGLI EVENTI IN RETE, PER GLI ULTIMI SALUTI O CHIEDERE AIUTO
Le voci sui social degli ostaggi
«Sul pavimento solo cadaveri»
Chi si è nascosto: dite alla polizia che siamo nel guardaroba
Una vittima: «Mamma, sono in bagno, sta venendo qui: morirò»
IL CASO
dall’inviato
PAOLO MASTROLILLI
NEW YORK. «Mamma, sono
chiuso nel bagno. Sta venendo qui, morirò». È il messaggio che una madre riceve
dal figlio, testimoniando
impotente la sua fine. Mancano pochi minuti alle tre
del mattino, quando sulla
pagina Facebook del club
Pulse di Orlando compare
questo messaggio: «Uscite
tutti e correte via». Nell’era
dei social media, l’incubo
viene trasmesso in diretta:
dall’interno del locale, dove
gli ostaggi sono asserragliati, e usano i messaggi per
raccontare l’orrore e chiedere aiuto; dall’esterno, dove i passanti riprendono le
immagini e i rumori della
strage con i loro telefonini;
dallecasedeiparentieamici
delle vittime, che comunicano con loro, con la polizia
e col resto del mondo, nella
disperata speranza di ricevere segnali che sono ancora vivi.
La prima testimonianza
drammatica arriva via
Snapchat, un breve video
registrato all’esterno del
club, dove si sente chiaramente una raffica di spari. Si
possono contare almeno
ventidue colpi, e la mente va
subito ai poveretti chiusi nel
locale, terrorizzati, raggiunti da quei proiettili, oppure
nascosti per evitarli.
La figlia di Libia Carmen è
una di loro, e riesce a chiamare la madre. Lei allora va
su Facebook e scrive: «Mi figlia è là dentro. Per favore
continuate a pregare per loro. Sta aspettando i poliziotti per riuscire a venire fuori.
Sono stata al telefono con
lei, e tutto quello che potevo
sentire erano gli spari».
Alcuni dei sopravvissuti si tengono in contatto con parenti e amici tramite i social
AP
LA PAURA
L’APOCALISSE
IL TRAUMA
C’è una sparatoria
al Pulse, siamo
nascosti e non
troviamo gli amici
Ha aperto il fuoco,
la gente sulla pista
o al bar si è gettata
per terra
Sto camminando
ora verso l’ospedale
Un mio amico è
stato colpito
BRANDON WOLF
uno dei ragazzi intrappolati
Sempre su Facebook, Ricardo Almodovar risponde
alla sua richiesta di aiuto e
preghiere per la figlia: «Ero
lì. Lo sparatore ha aperto il
fuoco verso le 2 del mattino.
La gente sulla pista da ballo e
al bar si è gettata per terra.
Alcuni di noi, che eravamo
vicini al bancone e all’uscita
di emergenza, sono riusciti
ad uscire dall’ingresso posteriore e ci siamo messi a
correre. Ora sono al sicuro a
casa, e spero che tutti si salvino :( ». La realtà, però, si dimostrerà presto diversa. Ricardo è stato solo uno dei
RICARDO ALMODOVAR
post su Facebook
pochi fortunati, che le circostanze hanno aiutato a scappare.
Uno scambio avviene così
via text: «Mamma, ti voglio
bene. Nel club c’è una sparatoria». La madre risponde
impaurita, e il figlio aggiunge: «Intrappolato nel bagno». La mamma chiede:
«Quale club?».
Nel caos, è impossibile distinguere se i messaggi che
arrivano sono autentici, oppure sono lo sfogo di qualche mitomane. Su Twitter,
però, le tre righe di
@GoEmili0 sono agghiac-
JOHN PA
superstite
cianti: «Please tell the cops
were wt Pulse Orlando hiding in the dressing room
there was shooting», per favore dite ai poliziotti che
siamo nascosti nel camerinodiPulse,c’èstataunasparatoria. Alle 3 e 9 minuti del
mattino, @briannmolinaa
conferma che sta comunicando con questa persona,
che è un suo amico: «Sto
scambiando messaggi con
Emilio, che è dentro, chiuso
in un armadio all’interno di
Pulse. Sto impazzendo al
pensiero che il sospettato
abbia una bomba. Dio li pro-
PRECEDENTI
L’APPELLO
Dalla pagina
ufficiale del club
su Facebook
l’invito ai clienti
a uscire subito
e correre via
rapidamente
tegga».
Anche Brandon Wolf trovailtempodipremerelelettere sul suo cellulare, per comunicare la sua paura:
«Omg.Shootingatpulse.We
hide in the bathroom. And
we can’t find our friends», o
mio Dio, c’è una sparatoria a
Pulse, noi siamo nascosti nel
bagno, e non riusciamo a
trovare i nostri amici.
Cosa stanno passando
dentro gli ostaggi lo racconta, in poche righe allucinanti, Juan Rivera: «Non ho mai
visto così tanti cadaveri sul
pavimento. Dio è buono,
grazie a lui i miei amici e io
non siamo stati colpiti».
John PA aggiunge: «Sto
camminando ora verso ORMC. Un mio amico è stato
colpito. Non ho mai visto così tanto sangue e caos, e non
ho mai avuto così tanta paura».
Durante l’attacco al teatro
parigino Bataclan, tutto
questo non era avvenuto.
L’assalto era stato più rapido e coordinato, e nessuno
aveva trovato il tempo o la
freddezza di riprendere video o lanciare messaggi. Le
vittime erano morte nel silenzio dei social, e i sopravvissuti erano scappati pensando solo a salvarsi.
Ad Orlando è diverso. Chi
riesce a fuggire lo racconta,
chi è ancora rinchiuso dentro chiede aiuto, e chi conosce le vittime fa appelli perché siano liberati e soccorsi.
Qualcuno forse approfitta
anche della situazione, per
pubblicare messaggi falsi o
sfruttare la tragedia per attirare attenzione morbosa.
Colpisce che una madre, dopo aver parlato con la figlia
sotto tiro, pensi di riportarlo
su Facebook. Questa però è
l’era dei social: così si distribuisce l’informazione, si
lancia l’allarme, e magari si
salvano anche delle vite.
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DICEMBRE 2012
SANDY HOOK:
28 ASSASSINATI
IL MASSACRO alla Sandy
Hook Elementary School
è un evento avvenuto il 14
dicembre 2012 a
Newtown in Connecticut.
Adam Lanza, di 20 anni,
affetto dalla sindrome di
Asperger, ha ucciso 27
persone (molti bambini)
prima di suicidarsi.
SETTEMBRE 2013
WASHINGTON:
12 VITTIME
È DI 12 MORTI il bilancio di
una sparatoria nel vecchio
arsenale della marina Usa
a Washington, il «Navy
Yard». Il killer, ucciso dalle forze dell’ordine, si
chiamava Aaron Alexis,
aveva 34 anni, era originario del Texas ed era ossessionato dai videogiochi.
DICEMBRE 2015
SAN BERNARDINO:
14 MORTI
IL 2 DICEMBRE 2015 all’Inland Regional Center, un
centro per disabili, situato
nella città di San Bernardino, in California, due
terroristi, marito e moglie,
affiliati all’Isis, aprirono il
fuoco, provocando la
morte di 14 persone e il
ferimento di altre 24.
primo piano
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
5
A DIECI GIORNI DAL REFERENDUM DOWNING STREET SPOSTA L’ATTENZIONE SUI TIMORI PER LA TENUTA DELLO STATO SOCIALE
Cameron: «Senza Unione europea pensioni a rischio»
Per il premier britannico l’uscita causerebbe un «buco nero nelle finanze pubbliche di 20 miliardi»
ALESSANDRA RIZZO
LONDRA. David Cameron ha
indetto il referendum sulla
permanenza nell’Unione europea per sottrarre terreno
agli euroscettici dentro e fuori il suo partito. Ascoltare la
voce dei cittadini, dice, è un
esercizio democratico. Ma la
scommessa del premier britannico ha risvegliato rancori sopiti tra i conservatori e rischia di produrre un risultato
ben diverso da quello da lui
sperato. A dieci giorni dal voto, Cameron è alle prese con il
rischio reale di una Brexit, e la
sua campagna per convincere gli elettori a restare nel
blocco arranca.
Il premier ha lanciato
un’offensiva mediatica su
giornali e Tv, mettendo in
guardia contro la possibilità
di una nuova austerity. «E’
l’economia, bellezza!» diceva Clinton (Bill) negli Anni
‘90, e anche per Cameron l’argomento è tutto economico:
è da settimane che martella
sui rischi al settore finanziario, al mercato del lavoro, alla
produzione e al commercio.
Da ultimo, ha spiegato che lo
choc causato da una Brexit
«causerebbe un buco nero
nelle finanze pubbliche tra i
20 e 40 miliardi di sterline» . E
ha ammonito: sarebbero a rischio pensioni e fondi destinati al servizio sanitario na-
David Cameron
REUTERS
zionale, argomento caro ai
britannici e bastione intoccabile dello stato sociale. È confortato, nell’analisi dei rischi,
dai maggiori istituti nazionali ed internazionali; gli alleati
sono con lui, da Obama («Fi-
nireste in fondo alla fila») al
ministro delle Finanze tedesco Scheuble («Fuori è fuori»)
alPresidentedelConsiglioUe
Tusk («Limbo di sette anni»).
Eppure non convince, nemmeno in un paese pragmatico e orgoglioso del suo buon
senso come la Gran Bretagna.
Parte del problema è indipendente da Cameron, e riguarda l’ambiguo rapporto
che Londra ha da sempre con
Bruxelles, il suo senso di indomito stato nazione diverso
dal «continente» nonostante
vincoli economici e diplomatici. Il premier asseconda
questo sentimento ma al
tempo stesso rivendica lo
«status speciale» del Paese.
«Abbiamo il meglio di entrambi i mondi», sostiene. A
chi gli rimprovera il «Project
Fear», di giocare tutto sul pericolo dell’ignoto, ribatte che
è suo dovere sottolineare rischi reali.
Ma il vero guaio per lui è
che si trova a combattere una
«guerra asimmetrica», tutta
interna ai conservatori: Boris
Johnson e Michael Gove, avversari agguerriti e leader dei
«Brexiteers», non esitano a
insultarlo;lui,cheèanchecapo del governo e di un partito
che bene o male dovrà ricompattare dopo il referendum,
si astiene da attacchi personali aggressivi. Li lascia sì fare
agli alleati nel fronte Remain,
ma non c’è nessun peso massimo che possa fare il lavoro
sporco. Gli avversari parlano
di pericolo immigrati, controllo delle frontiere, sovranità; lui non trova, nell’era
della comunicazione istantanea e video virali, uno slogan
efficace.
Forse funzionerà anche
stavolta il «Project Fear» come già nel referendum per
l’indipendenza
scozzese;
forse Cameron, spaventato
dai sondaggi oggi come allora,sapràtrovareilguizzovincente. In caso contrario, rischia di perdere la scommessa più azzardata della sua vita
politica.
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TIFOSI INGLESI, RUSSI, POLACCHI E TEDESCHI SCATENATI
Europeo della violenza,
scontri anche a Lille
la Francia sotto choc
E adesso l’Uefa minaccia squalifiche
IL REPORTAGE
dall’inviato
NICCOLÒ ZANCAN
SAINT-ETIENNE. È stato un
pessimo risveglio per la Francia. Lavare le strade dal sangue, raccogliere i cocci, aggiornare i numeri della guerra di Marsiglia: 35 feriti, di cui
uno ancora in condizioni
molto gravi. Un risveglio pieno di critiche per la gestione
di una partita che era classificata ad «altissimo rischio» fin
dal giorno del sorteggio. Eppure, quello che è successo
fuori e dentro allo stadio
Vélodrome, prima, durante e
dopo Russia-Inghilterra, ha
svelato l’estrema fragilità del
sistema di prevenzione predisposto dal ministro dell’Interno Bernard Cazenueve. La
Francia delle misure di sicurezza straordinarie contro
l’Isis, 90 mila agenti impegnati, si è scoperta in realtà
molto vulnerabile. Come sono potuti entrare dentro lo
stadio di Marsiglia i vietatissimi bengala, petardi e fumogeni? Immagini impressionanti: padri che proteggevano i bambini nel delirio di devastazione. Panico sulle
gradinate. Fuga fra settori diversi. Qualcuno che scavalcava i cancelli, e subito faceva
venireallamente la notte dell’Heysel. Ma guardare quanto
sta succedendo adesso con gli
occhi del passato sarebbe
l’errore più grave.
Odio e nazionalismo
Non è più un problema che riguarda solo gli hooligan inglesi, anche se si sta cercando
di capire come sia stato possibile farli partire dall’Inghilterra nonostante i divieti che
colpivano 3000 violenti recidivi. Ma ci sono stati scontri
anche ieri a Lille, fra ultrà di
Germania e Ucraina. Scontri a
Nizza la notte prima, fra le tifoseriediPoloniaeIrlandadel
Nord, provocati da ultrà locali. È una specie di tutti contro
tutti. L’impressione è che ci
sia qualcosa di terribilmente
nuovo: l’odio e il nazionalismo applicati alle battaglie di
strada. È una storia che riguarda l’Europa. Qualcosa
che supera la becera violenza
ultrà per portare oltre. Ed un
puntodiarrivo,moltotemuto
già adesso, potrebbero essere
i Mondiali del 2018 che si giocheranno proprio in Russia.
Le sanzioni gravi e inediti
L’Uefa - il governo europeo
del calcio - è intervenuta
aprendo una procedura disciplinare e minacciando san-
zioni inedite: l’estromissione
dal torneo di Inghilterra e
Russia in caso di nuove violenze durante le prossime
partite. È un ultimatum. O almeno così parrebbe. Perché
quello di ieri, dopo che le immagini degli scontri hanno
fatto il giro del mondo, è stato
anche il giorno della presa di
coscienza. Il ministro Cazenueve ha definito quanto accaduto «inaccettabile e barbaro».Hapredispostoildivieto di somministrare bevande
alcoliche già dal giorno prima
delle partite nelle «zone a rischio», e forse ci si poteva
pensare prima. Ma adesso è
stata data ai prefetti anche la
possibilità di vietare i dehors.
Cioè di posizionare sedie sulla strada, quelle che a Marsiglia si sono trasformate in armi di devastazione e battaglia. Ci sono stati otto arresti,
Un tifoso russo colpisce un fan inglese dopo la fine della partita a Marsiglia
per ora. Il numero aumenterà
nei prossimi giorni, come ha
tenuto a precisare il portavoce del ministro dell’Interno:
«Stiamo studiando tutti i video registrati durante le diverse fasi degli scontri…». Per
strada. In metropolitana. Al
Porto Vecchio. Dentro lo stadio. E poi fuori, ancora a notte
fonda.
Nuove partite a rischio
Non poteva iniziare in un modo peggiore Euro 2016. Il ministro dello sport russo Vitaly
Mutko è immortalato in un
video mentre esulta sotto la
curva a fine partita, e non proprio compostamente. A caldo, davanti al microfono dell’emittente R Sport aveva cercato di minimizzare l’accaduto: «Gli inglesi erano delusi
per il risultato, i nostri euforici. Il problema dei bengala?
Non c’erano reti di protezione...». Ma poi qualcosa deve
essere cambiato, visto che ieri ha dettato alla agenzia russa Tass una dichiarazione diversa: «I loro comportamenti
rappresentano una vergogna
per il nostro Paese». Forse è
ANSA
solo lo spauracchio dell’estromissione dal torneo, lo
si capirà presto. Ora tutti
guardano a mercoledì. Quel
giorno i russi giocano a Lille
contro la Slovacchia, il giorno
dopo gli inglesi sono a Lens
contro il Galles. Quanto distano le due città del Nord della
Francia? 39 chilometri. Sempre giovedì ci sarà un’altra
partita ad alta tensione, la seconda più temuta degli Europei: Germania-Polonia a Parigi. E pensare che erano solo
partite di pallone…
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n IL COMMENTO
TUTTO IL PEGGIO DELL’INGHILTERRA, CHE NON SA USCIRE DA SE STESSA
dalla prima pagina
L’Uefa ha bisogno del suo
campionatopiùriccoefamoso
per prosperare, L’Ue ha bisognodelsuoPaesepiùabilenella finanza e più vicino, storicamente e culturalmente, agli
Stati Uniti per non disfarsi. Nel
primo caso decide l’Europa,
nel secondo però decide Londra. Quel che è certo è che nel
giro di dieci giorni (il 23 si vota
per la Brexit, il 16 e il 20 l’Inghilterra gioca contro Galles e
Slovacchia) la Manica potrebbe essersi allargata a dismisura, rendendo di fatto impossibile ricucire tutto con ago e filo
come vorrebbe fare Bruxelles.
In un’ideale mappa politicosportiva, la Gran Bretagna si
troverebbe alla deriva, più
lontana dall’Europa della remota Islanda, che dalla moneta unica e dall’Ue si tiene distante, ma almeno continua a
giocare a calcio con gli altri.
Evidentemente la prima
“Engxit”, anche se non si chiamava così, non è bastata agli
inglesi. O forse il ricordo è
sbiadito, d’altronde c’è chi allega il “Mein Kampf” in edicola, scordando le nefandezze
del Terzo Reich; a Londra e
dintorni si saranno dimenticati i morti dell’Heysel e la
conseguente squalifica ai club
inglesi, esclusi dalle competizioni Uefa per cinque anni.
Da quella assurda notte di
Coppa Campioni del 1985 e da
altre stragi, come l’incendio
allo stadio di Bradford (sempre 1985: 56 morti) e la mattanza di Hillsborough, (1989,
96 morti) il calcio inglese si tirò su, creando un modello virtuoso che ora scricchiola.
I tifosi rivogliono i posti in
piedi allo stadio, con il rischio
di ricreare quell’atmosfera da
branco che portò dritti dritti
all’Heysel. E oggi non si accontentano più di risse in luoghi
appartati e circoscritti tra affiliati alle “firm” (così si chiamano le “ditte” di picchiatori legate alle squadre di calcio),
tollerate finora dalla polizia
perché organizzate lontano da
partite e famiglie festanti. Sono tornati per reimpadronirsi
degli stadi, come dimostra la
sassaiola al pullman del Manchester United nel maggio
scorso ad opera degli hooligan
del West Ham; o gli scontri,
semprepiùfrequenti,conprotagonisti gli ultrà del Millwall.
Giù giù fino a un episodio che
verrebbe da definire insignificante, ma che spiega invece
molto della deriva che porta ai
fatti di Marsiglia. Maggio
2013: un tifoso del Newcastle
prende a pugni un cavallo della polizia. Nessun errore di
battitura. A pugni. Un cavallo
dellapolizia.Follia,econlafollia come fai? Come ti regoli?
Ecco,magarinonlaassecondi mettendo in calendario una
partita a rischio come Inghil-
terra-Russia in una città complicata come Marsiglia: posto
da hooligan, per hooligan e già
ferito dagli hooligan per via di
un altro incrocio pericoloso:
Inghilterra-Tunisia, Mondiali
1998. Con un’aggravante. A
differenza di quelli che pubblicano il “Mein Kampf” o
ignorano l’Heysel, Marsiglia,
sporcaecattiva,hadimostrato
di avere la memoria buona.
Chissà se, al momento giusto,
l’avranno anche l’Unione europea e l’Uefa trattando con la
perfida, ma più che altro immatura, miope, oggi più che
mai stupidissima Albione.
ROBERTO SCARCELLA
[email protected]
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6
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
politica
IL SECOLO XIX
NESSUN SEGUITO ALLA PROPOSTA DEL LIMITE DEI DUE MANDATI PER IL PREMIER
LA POLEMICA
Voto, Renzi studia il rush finale
e punta sui furbetti del cartellino
Crescono
i malumori nel Pd
«Il premier non
può fare da solo»
Al prossimo consiglio dei ministri nuovi provvedimenti anti-assenteisti
FABIO MARTINI
ROMA. È durata lo spazio di
una notte la proposta di
Matteo Renzi di istituire per
legge un limite di due mandati per i presidenti del Consiglio: complice la giornata
domenicale né ministri, né
esponentirenzianihannorilanciato la suggestione. Soltanto qualche isolata voce di
protesta sul fronte sinistro
(minoranza Pd, Si), ma per il
resto un silenzio diffuso. Segno che la proposta verrà lasciata cadere? Un rapido aggiornamento ha consentito
al presidente del Consiglio
di comprendere che istituire
un limite ai mandati del capo del governo significherebbe azzerare (con legge
costituzionale) il potere del
presidente della Repubblica
di nominare il presidente
del Consiglio, di fatto aprendo la strada ad una repubblica semi-presidenziale.
Ma in questa fase Matteo
Renzi di tutto ha bisogno
tranne che di offrire ulteriori
“diversivi” ai suoi avversari
in vista della campagna per
il referendum istituzionale
diautunno.Ed’altraparteun
antipasto di quel che accadrebbe se Renzi insistesse, si
è avuto in una dichiarazione
di assaggio del senatore Miguel Gotor, della minoranza
bersaniana: «Si avanza a
grandipassiversouninedito
presidenzialismo del premier». Ma la polemica è finita lì, anzi non è mai iniziata
perché da palazzo Chigi non
è stata disposta la consueta,
fisiologica grancassa che accompagna il rilancio delle
sortite più importanti del
presidente del Consiglio.
Chiusa quasi certamente
la querelle, Matteo Renzi oggi deciderà come calibrare la
sua presenza nei prossimi
giorni che saranno anche gli
ultimi di campagna elettorale in città importanti come
Roma, Milano, Torino, Bologna, Trieste. In ballo ci sono
due decisioni: affiancare o
meno i candidati sindaco del
Pd nel rush finale? Dove e
come svolgere la Festa di “liberazione” dall’Imu programmata per giovedì 16?
Immaginata diverse settimane fa, in una congiuntura
diversa dall’attuale, la manifestazione principale dell’Imu-day fino a ieri sera non
aveva né un format né una
sede. Dovrebbero esserci
banchetti Pd in tutta Italia,
ma non è stato ancora annunciato dove parlerà Renzi. Si era pensato a Roma, ma
pare che l’ipotesi sia sfumata.
E continua a “ballare” anche la data di arrivo di Renzi
a San Pietroburgo al Forum
economico organizzato da
Vladimir Putin: in un primo
momento era trapelato da
palazzoChigicheRenzisisarebbe trattenuto «soltanto
poche ore nella giornata di
venerdì 17», ma ora pare che
l’arrivo potrebbe essere anticipato alla sera prima.
Dunque, l’unica certezza
Esponente Pd
Insulto sessista
poi le scuse
all’Appendino
••• Il tweet è apparso
ieri, mentre Chiara Appendino era in tv ospite di Lucia Annunziata:
«#Appendino è bocconiana. Come @SaraTommasi». Due donne
offese in un colpo solo. Il fatto è che l’autore è Antonio Funiciello, portavoce del sottosegretario alla Presidenza, Luca Lotti.
Dopo le proteste di vari esponenti del movimento, in serata Funiciello ha fatto retromarcia: «Un tweet
spupido». E si è scusato con Tommasi, Appendino, e con i bocconiani.
Matteo Renzi ha deciso di concentrare le sue prossime mosse su chi non timbra il cartellino
nell’agenda del capo del governo è il Consiglio dei ministri fissato per il 15 giugno:
in quella occasione sarà certamente approvato in via
definitiva il decreto legisla-
tivo sui cosiddetti “furbetti
del cartellino”, quindi la
possibilità di licenziare quei
lavoratori che si assentano
senza aver timbrato la presenza. Il provvedimento, an-
EIDON
nunciato da Renzi in più occasioni, arriva all’ultimo
passaggio quattro giorni
prima del ballottaggio delle
amministrative.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
ROMA, CANDIDATA GRILLINA ALL’ATTACCO DELL’AVVERSARIO CHE REPLICA
ll fair play è già finito
Dai bus ai Giochi olimpici
Raggi-Giachetti sul ring
Confronto televisivo tra colpi bassi e irrisione
IL CASO
MATTIA FELTRI
ROMA. La competizione è
spazzata via dal risentimento. Tutta la rabbia del mondo
di sotto è riassunta negli occhi duri di Virginia Raggi.
Forse nemmeno importa che
lei dica cose sagge o cose
sciocche, che davvero abbia
l’idea sovvertitrice degli
umani destini, o spacci due
soldi di buon senso per la sezione aurea della politica;
importa che l’avversario, Roberto Giachetti, abbia un
moto di cavalleria e le riconosca coraggio e giusta ambizione, e lei lo ripaghi con
un colpo basso: «E’ stato sincero soltanto quando ha detto di non avere le qualità per
governare Roma».
Chissàquantisarannostati
felici di sentirsi nei suoi panni, a sferrare a Giachetti un
calcio collettivo, e cioè il calcio degli sfruttati sferrato al
Pd e all’intera casta: è questo
lo schema di oggi. Perché
Raggi dovrebbe abbandonarlo?
Arriva nello studio di Lucia
Annunziata, a In ½ ora, e irride il rivale per le sue «parole
al vento», e insinua che
«qualcuno» gli avrà imposto
la candidatura, e certifica
che non conta più il valore
delle persone ma da quale
Riesce a dichiarare muniparte della barricata si vuole cipalizzata del commercio
stare, se «con i partiti che dei fiori un’azienda creata
hanno distrutto Roma negli per cercare una sede al merultimi venti anni» oppure cato,edicuiilcomunehasolcon il nuovo imposto dalla tanto il dieci per cento, ma è
Storia: il Movimento cinque un errore di qualche peso dastelle. Perché Raggi dovreb- vanti al madornale scialo
be sorridere se non ha niente dell’amministrazione?
di cui sorridere? Perché esRiesce ad assumere la milsere leali con chi è additato lesima posizione sulle Olimcome il campione dei ladri di piadi, da ipotesi criminale a
futuro?
ipotesi percorribile («è
Stabilito il punto di par- un’occasionedisviluppo,vetenza, il resto è accademia, è diamochecosasuccedeanogiochetto
vembre»),
per iniziati.
ma scuoterà
FACCIA A FACCIA
Raggi riesce
le coscienze
a proporre la
più di quanProposte a
bizzarria
to le scuotaconfronto
della ristrutno le buche
in un crescendo
turazione e
per strada o
della
non
le crepe sui
di promesse
onorabilità
della
ed effetti speciali muri
del debito,
scuola?
simultaneaRiesce a
mente, ma
immaginare
conterà di più dell’enorme un censimento sociosanitaessenza del buco e dell’indi- rio e patrimoniale nei campi
sponibilità dei romani a con- rom, di modo che «chi ha i
siderarsene corresponsabi- soldi si compri una casa» e
li?
chi non ha lavoro «vada a laRiesce ad attribuire al di- vorare», ma l’impossibile a
rimpettaio l’intenzione di portata di mano non è precisalvare l’Atac (l’azienda dei samente nella natura dei
trasporti) con l’ingresso dei cinque stelle e nella scostanprivati, quando invece ha te sicumera della sua candidetto che prima va risanata e data?
poi eventualmente in parte
Dunque a Giachetti è rimavenduta, ma se ne interesse- sto lo spazio del comprimarà qualcuno di quelli già im- rio, così scarsamente armato
pegnati nella purificazione di furia catartica, al massimo
della civiltà?
di buona creanza, di una ap-
Virginia Raggi e Roberto
Giachetti pronti alla sfida
ANSA
prezzabile esperienza in
Campidoglio al fianco di
Francesco Rutelli, di qualche
soluzione sui conti e sulle
municipalizzate figlia di
qualche competenza, di un
casellario giudiziale su cui
nemmeno i grillini hanno
niente da ridire.
Gli è toccato perdere tempo per precisare il nulla, e
cioè che si era giudicato inadatto al governo di Roma
perché il compito gravoso
impone umiltà. Soprattutto
gli è toccato di scendere sul
terreno dell’avversario con
gli effetti speciali, il biglietto
dell’autobus gratuito per gli
ultrasettantenni e a metà
prezzo per i minori di vent’anni, il progetto di dare più
luce alla città di notte, e gli è
toccato di farlo, e fino in fondo, proprio all’ultimo minuto per ricordare a Raggi che il
sindaco di destra da cui partì
il “sistema-Buzzi”, evocativo
di Mafia capitale, e cioè Gianni Alemanno, voterà per lei.
Gli sarà servito a poco, giusto
a confermare che la situazione è irrimediabile.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
ROMA. Chissà se a Matteo
Renzi basterà il lanciafiamme
evocato la scorsa settimana
per rimettere ordine nel Pd
dopo i ballottaggi. Certo, un
successo a Milano e Torino risolverebbe molti problemi al
leader, ma nel partito c’è ormai un subbuglio, non solo tra
le file della minoranza, che
difficilmente si acquieterà. I
bersaniani sono pronti a tornare alla carica sul tema del
doppio ruolo di Renzi, premier e segretario del partito al
tempo stesso, ma l’allarme
lanciato da Sergio Chiamparino ieri su La Stampa racconta
di un malessere molto più
esteso.
«Sottovalutare i segnali arrivati dal primo turno sarebbe
sbagliato», ha detto Chiamparino, dando voce alle preoccupazioni di molti altri, come
Graziano Delrio e Matteo Richetti. Renziani della prima o
seconda ora che già da tempo
ritengono che non basti la regia del «giglio magico» di Maria Elena Boschi e Luca Lotti.
Ragionamenti, peraltro, che si
ascoltano anche in aree di
maggioranza come quella di
Matteo Orfini e Andrea Orlando e ai quali presterebbe attenzione, raccontano, lo stesso Lorenzo Guerini, convinto
che sia ora di restituire un
ruolo più incisivo alla segreteria del partito, che non si riunisce da quasi un anno.
Ufficialmente la minoranza
rimanda a dopo i ballottaggi
ogni riflessione, ma Pier Luigi
Bersani da giorni parla con parecchi parlamentari della sinistra: non va la linea politica
centrata sull’asse con Denis
Verdini e non va il metodo che
sposta tutte le decisioni nelle
mani di Renzi, il partito traslocato a palazzo Chigi. Per questo, come dice un bersaniano
«da tempo poniamo il problema del doppio incarico: queste comunali confermano che
il Pd, così, non funziona. E ora
vediamo che anche renziani
come Chiamparino cominciano a farsi sentire...».
In realtà, i renziani, nelle loro varie articolazioni, non intendono affatto mettere in discussione il doppio incarico
del leader, ma chiedono una
gestione più collegiale del Pd.
Uno dei «giovani turchi»,
l’area di Orfini, spiega: «Serve
una strategia per il Pd. Non si
tratta di scindere i ruoli di
premier e segretario, sarebbe
un errore. Ma serve una squadra forte e riconoscibile che
affianchi Renzi».
Concetti simili a quelli di
Giorgio Tonini, membro della
segreteria: «Dico no all’idea di
rivedere il doppio ruolo di
Renzi. In tutta Europa leader
di partito e capo di governo
coincidono. Certo, non c’è
dubbio che serva una segreteria più operativa e più autorevole, lo dico io che ne faccio
parte. Oggi il Pd non ha un organo di governo vero e proprio, bisogna che stavolta
Renzi se ne occupi davvero».
Più volte, raccontano, Guerini
ha replicato alle proteste di
Bersani spiegando che Renzi
non sarebbe mai tornato ai
“caminetti”, ovvero alle riunioni dei maggiorenti del partito.
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politica
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
7
Intervista alla ministra della Difesa
Pinotti: «Ecco l’agenda Liguria»
Fondi per Piaggio, vertice sul lavoro. E una maxicommessa in arrivo
ANDREA CASTANINI
GENOVA. Nei prossimi giorni
dal governo arriveranno risposte sul caso della Piaggio
Aero. Leonardo, ex Finmeccanica, non smantellerà le attività del civile di Genova ma, al
contrario, le potenzierà. E, lavorando in sinergia con Fincantieri, potrebbe ottenere
presto un contratto molto importante dal Qatar. Cristina
Battaglia vincerà le elezioni a
Savona e sarà un ottimo sindaco. A Genova, nell’ultimo
anno di amministrazione Doria, prenderanno il via alcuni
progetti molto attesi, a iniziare dal Blue Print. Parola di Roberta Pinotti, ministro della
Difesa, volto genovese del governo Renzi. Pinotti è tornata
da pochi giorni da Singapore,
dove l’Italia ha partecipato
per la prima volta al “Dialogo
di Shangri La”, un vertice dei
ministri della Difesa di 35 Paesi. Al rientro si è trovata immersa in un clima da battaglia
elettorale, con i ballottaggi tra
una settimana, in una regione
dove i fronti occupazionali
aperti dalla crisi sono numerosi.
Ministra Pinotti come è
stato il ritorno?
«A Genova voglio bene e sto
cercando di aiutarla. Anche se
in modo non evidente, in tutte
le cose che sono successe, nei
progetti finanziati, dal Blue
print a Palazzo Reale, fino al
progetto di ricerca ottenuto
dall’IIt con Singapore, ogni
volta che vedo l’opportunità
di fare qualcosa di utile alla
mia città io mi muovo. lo faccio perché credo sia giusto
farlo,lofacciopercheageneova ci sono delle eccellenze che
vanno valorizzate. Quando ho
parlato a Singapore di Iit loro
sono andati a vederlo, hanno
verificato che vale la pena investire e hanno fatto insieme
ai responsabili un lavoro».
C’è stato molto allarme
per la cessione di Monetica. I
sindacati hanno temuto fosse l’inizio di una riduzione
del ramo civile di Leonardo,
l’ex Finmeccanica.
«Lo so ma non era così. Come hanno chiarito i vertici di
Leonardo, esclusa Monetica,
che non faceva più parte del
business del gruppo, non ci
sarà nessun disinvestimento
nel civile a Genova e, anzi, sono in vista finanziamenti importanti. C’è tutta la parte dell’automazione che sta andando molto bene, in particolare
quella per gli aeroporti».
E il caso Piaggio Aero? C’è
il rischio che entro un mese i
lavoratori restino senza cassa integrazione, la proprietà
deve dare risposte sul piano
industriale e il progetto del
drone attende finanziamenti anche dal governo.
«Ovviamente stiamo seguendo la vicenda Piaggio, e
lo facciamo da due punti di vista. Con il ministro allo Sviluppo Calenda stiamo affrontando il tema della sostenibilità dell’impresa. Ne abbiamo
parlato in queste settimane
più volte. C’è il tema degli am-
mortizzatori sociali per il periodo della crisi, in un momento in cui l’azienda è in
mezzo al guado con un prodotto nuovo come il drone
che ha suscitato interesse ma
è ancora in fase di avvio, e con
i prodotti tradizionali che
hanno avuto un decremento
dimercatoealtreproblematiche.L’altropunto,cheèquello
che seguo io, è il sostegno al
prototipo di drone P1HH».
Lei conferma che il progetto interessa al governo?
«Per quanto mi riguarda il
P1HH è utile per le potenzialità di questo velivolo, che può
avere usi diversi, dal militare alla tutela dell’ambiente,
dai beni culturali, alla sicurezza pubblica. Per le
necessità che la Difesa
avrà per il futuro, stiamo prevedendo di finanziare alcuni aspetti
nella legge di stabilità, vista l’oggettiva utilità di
questo strumento. Oggi
utilizziamodroniamericani Predator. Se quello
di Piaggio è un prodotto in grado di passare
dal prototipo alla
produzione, riteniamo di averne bisogno».
Per il drone di
quale cifra parliamo?
«Abbiamo già una
stima ma prima ne
parlerò con il ministro dell’economia
Padoan.
Sicuramente la Difesa
renderà evidente
questa sua scelta».
Altro motivo di
preoccupazione per
l’industria ligure: il settore militare di Fincantieri
sarà scorporato dal civile?
«No, sono solo sussurri.
L’idea oggi di scorporare il militare dal civile di Fincantieri
non esiste, sgomberiamola zio dopo il primo turno?
dal campo. Io ritengo indi- Pensava che vincesse senza
spensabile invece che ci sia la andare al ballottaggio?
capacità di presentarsi ai ta«Cristina Battaglia è bravisvoli con una visione comune. sima, una persona molto inOggi c’è una sinergia tra Leo- telligente, razionale, pacata e
nardo e Fincantieri, molto più sensibile, con una grande caforte del passato. A breve si pacità di direzione. È ovvio
potrebbesostanziarelapossi- che ha dovuto combattere in
bilita di una importante forni- una città in cui alcuni probletura di navi
mi stavano
che sono in
scoppiando,
ELEZIONI A SAVONA
parteFincanTirreno
tieri e in par«Cristina Battaglia Power, Piagte FinmeccaBombarè bravissima. Per gio,
nica, un lavodier, il caso
Savona sarebbe
ro che sarebdel deposito
be
tanto una fortuna averla dibitume.Lei
importante
ha superato
come sindaco»
come quello
bene delle
firmato con il
primarie
Kuwait rimolto difficiguardante gli Eurofighetrs dal li e adesso penso che abbia
valore di oltre cinque miliar- tutte le qualità e le possibilità
di. Se ci riusciremo sarà per- per vincere le elezioni. Me lo
ché - mentre prima Fincantie- auguro, sarebbe una fortuna
ri e Finmeccanica andavano per la città avere lei come sinsui diversi teatri ognuno per daco».
sé - oggi hanno lavorato in
Anche Savona ha chiesto
modo congiunto e si sono pre- l’intervento del governo per
sentate insieme».
fronteggiare le emergenze
Parliamo di elezioni. Lei si dell’industria.
è impegnata in prima perso«Il 16 giugno ci sarà un tavona per sostenere Cristina lo sul lavoro con il governo e
Battaglia. Qual è il suo giudi- tutte le vicende della provin-
IL DRONE PIAGGIO
Il P1HH ci interessa.
Nel frattempo
con il ministro
Calenda daremo
risposte sulla cassa
integrazione
NAVI PER L’ESTERO
A breve potrebbe
sostanziarsi una
fornitura di navi
per Fincantieri
e Leonardo
ROBERTA PINOTTI
ministro della Difesa
non potevano bastare pochi
mesi, ma oggi abbiano dati incontrovertibili che dicono
che la tendenza è cambiata.
L’imprenditore Noberasco ha
detto ai giovani industriali di
Santa Margherita che grazie
al Jobs Act ha potuto aumentare del 40 per cento la sua
forza lavoro. Bisogna capire
che i 455 mila posti di lavoro
in più in Italia nati in un anno,
grazie al Jobs Acrt, sono un dato straordinario. Berlusconi
ipotizzava un milione in una
legislatura e non c’era riuscito. Questo non viene messo in
evidenza adeguatamente ma
non solo».
Sembra uno spot per il governo.
«Sono orgogliosa di fare
partediungovernochehafatto così tante cose in così poco
tempo. Non ricordo un governo che abbia avviato un numero così alto di riforme. Ci
sono i risparmi strutturali, cocia di Savona sono già alla no- me quellI che stiamo facendo
stra attenzione. C’è la massi- con il Libro Bianco della Difema attenzione e disponibilità, sa. E poi la riforma della pubne ho appena parlato con il vi- blica amministrazione con i
ce ministro allo Sviluppo Bel- licenziamenti di chi, colto in
lanova, che si occupa delle si- flagrante, dimostra di non latuazioni di crisi. Ma ci sarà at- vorare, la legge sul consumo
tenzione anche per il porto. di suolo, quella sul conflitto di
Perché se l’Autorità portuale interesse, quella del terzo setormai è unica ed è giusto così, tore».
ci deve anche
Non è che
essere
un
il Pd perde
IL CASO GENOVA
ruolo di Saconsensi
vona chiaro e
«Doria deve poter perché parla
riconosciudi ricontinuare il suo troppo
to».
forme e melavoro. Stanno
Però anno di lavoro
che a Savona
e
sviluppo?
partendo progetti
il Movimen«Il tema
importanti»
to
cinque
delle riforme
stelle è il
non arriva
principale
direttamenpartito.
te nelle tasche dei cittadini.
«Bisogna contare anche i Ma il governo è impegnato
voti della lista di Cristina Bat- anche in altre attività. Nella
taglia: se uno guarda i dati Legge di stabilità ci saranno
dell’istituto Cattaneo tutto gli 80 euro per le pensioni miquesto avanzamento di Cin- nime, il sostegno alla povertà,
que Stelle in termini di voti la riduzione dell’aliquota innon si vede. Poi, è chiaro che termedia dell’Irpef. Nel fratse non ci fosse una sfiducia a tempo, come ha ricordato il
livello nazionale non sarebbe presidente emerito Napolitaneanche nato il Movimento no, diamo una risposta che
cinque stelle. Per fare riparti- aspettavamo da trent’anni atre l’economia dopo una crisi traverso la riforma costitu-
zionale. Una riforma votata
dal 65 per cento del Parlamento. Da questo punto di vista, davvero dispiace che ci sia
chi cavalchi contro la riforma i
temi della Resistenza e della
Liberazione. Dopo la guerra ci
fu la capacità di mettere insieme le forze diverse del Paese e
ridurre a sintesi le diversità
per dare vita alla Costituzione. Il fatto che l’Anpi si schieri
per il no alla riforma ha turbato anche tanti che hanno fatto
la Resistenza».
Ma le riforme e il referendum non danno risposte a
chi chiede solo di uscire in
fretta dalla crisi.
«Non è vero. La riforma, insieme alla legge elettorale,
porterà un grandissimo Il risparmio al Paese, che sarà dato non solo dalla fine del sistema della “navetta” tra Camera
e Senato, ma soprattutto dalla
stabilità del governo».
Pensa che alla festa dell’Unità il Pd dovrebbe dare lo
stesso spazio alle ragioni del
sì e del no?
«Non vedo perché dovrebbe farlo. Il nostro è un partito
che discute sempre ma poi
decide e tutto il Pd ha votato a
favore di questa riforma e vi si
riconosce».
Dopo i ballottaggi si aprirà
il dibattito su Genova. La
maggioranza del sindaco
Doria è sempre più precaria.
Lei pensa che potrà continuare a governare la città?
«Oggi sono molto concentrata su Roma e sul mio lavoro
da ministro. Per quanto riguarda Genova, io ritengo che
il sindaco Doria debba poter
governare fino alla fine del
suo mandato. Il Pd sta lavorando ad alcuni grandi progetti di sviluppo sulla città. Il
governo ha dimostrato di
condividerli, sbloccando 15
milioni per il Blue print, 5 per
Palazzo Reale e portando
avanti la riforma delle autorità portuali. Oltre, naturalmente ai finanziamenti per
l’emergenza idrogeologica.
Questo deve andare avanti
nei prossimi mesi».
Non teme che, con un centrosinistra che continua a litigare, anche a Genova ci
possa essere un effetto Toti?
«Penso che la prossima candidatura sostenuta dal Pd
debba essere il più possibile
condivisa e dare il via a una
svolta generazionale. Il Pd
vince se riesce a presentare
candidati che siano più inclusivi possibili».
Doria è inclusivo?
«Doria è il sindaco».
Ci dovranno essere le primarie?
«Lo decideranno il pd, la coalizione e Doria».
E finirà mai il commissariamento del Pd in Liguria?
«C’erano le elezioni, poi ci
sarà il referendum, avviare
adesso una fase congressuale
non sarebbe stato opportuno.
Ma Renzi ha annunciato un
congresso anticipato e quella
sarà la sede in cui confrontarsi».
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8
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
italia mondo
IL SECOLO XIX
DUE BAMBINE USTIONATE. LO SCOPPIO PER UN GUASTO
La strage del gas
Tre morti nel palazzo
esploso a Milano
Vittime una coppia di studenti e una donna
PAOLO COLONNELLO
MILANO. La donna l’hanno ritrovata riversa sul
tetto di un altro palazzo,
sbalzata dopo un volo di
una quindicina di metri
dalla cucina del suo appartamento. L’uomo invece è stato estratto ferito, ma vivo dalle macerie
della sala. Le loro figlie, di
7 e undici anni, vagavano
per il pianerottolo terrorizzate. «Mezz’ora prima
avevo sentito un forte
odore di gas, ho controllato nel mio appartamento ma ho capito che
veniva da fuori», Ramona 37 anni, è la vicina di
casa rumena che invece
si è miracolosamente
salvata insieme alla sua
famiglia, mentre la sua
casa e la vita dei suoi vicini si sbriciolava, travolta
dallo spostamento d’aria
di uno scoppio di gas, pari a quello di una bomba .
«Sono uscita di corsa e
sul pianerottolo ho trovato le due bambine spaventate e ustionate. Le
ho accompagnate lungo
le scale, ho cercato di
prenderle in braccio, mi
chiedevano di non essere toccate. Così mi sono
accorta delle bruciature
che avevano sulle braccia…».
Con accesso da un’altra scala ma sullo stesso
piano, il terzo di una palazzina di quattro, nel
monolocale che avevano
affittato per studiare in
Bocconi, una coppia di
ventisettenni di Macerata è stata ritrovata priva
di vita, uccisi ancor prima dall’asfissia del gas
che dall’esplosione. Ore
8,45 di una domenica bestiale, via privata Porto
Ferraio, Navigli.
«Prima il boato, poi un
silenzio irreale, infine il
suono delle sirene in lon-
tananza. Un incubo». I vicini, la gente di un quartiere popoloso e vivace,
sono scesi in pigiama
spaventati,
perché
l’esplosione, che si è sentita a un paio di chilometri di distanza, ha mandato in frantumi vetri e
portoni, facendo almeno
altri nove feriti, tra cui
anche una donna incinta. Secondo le ricostruzioni dei Vigili del Fuoco,
a provocare lo scoppio
dovrebbe essere stato un
guasto meccanico, forse
una sbagliata manutenzione, di uno degli apparecchi a gas presenti nel
monolocale dei due giovani studenti marchigiani, i quali, ma sarà l’autopsia a stabilirlo con
certezza,
parrebbero
morti più per asfissia che
per le ferite riportate
dalle macerie, il che avvalorerebbe la tesi che la
fuga originaria di gas sia
L’edificio ai Navigli sventrato da una bombola di gas
avvenuta nel loro appartamento e non in quello
adiacente della famigliola colpita dallo scoppio.
Nell’esplosione,
le
bambine hanno riportato ustioni del 30 e del 40
per cento (la più piccola).
Oltre ai due ragazzi, Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa, ha perso la vita la madre delle
piccole, Micaela Massella, responsabile eventi
presso il centro coreografico del Teatro Carcano, mentre il marito da
cui si stava separando,
Giuseppe P., pubblicitario, è stato ricoverato al
centro grandi ustionati
di Niguarda in codice
giallo. La donna, sbalzata
dal muro perimetrale
della sua cucina fino sul
tetto della casa di fronte,
due settimane fa era stata investita da una motocicletta e, con entrambe
ANSA
le gambe ingessate, si
doveva muovere in carrozzella. La Procura per
ora ha aperto un’inchiesta per disastro colposo a
carico di ignoti. Per accogliere gli sfollati, in tutto
una quarantina, il Comune di Milano ha messo a
disposizione camere e
una ventina di appartamenti. Il sindaco Pisapia
ha proclamato il lutto
cittadino.
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ARRESTATO A ROMA UN UOMO DI 50 ANNI
MISTERIOSO RAPIMENTO NEL BARESE
Litiga con la compagna per gelosia
tenta di strangolare il figlio di 9 mesi
Uomo con precedenti per atti di libidine
sequestra per mezz’ora bimba di 7 anni
ROMA. Una lite per motivi di
gelosia ha rischiato di trasformarsi in tragedia in un
appartamento nella periferia
di Roma. Un uomo di 50 anni,
dopo aver aggredito la convivente, ha tentato di strangolare il loro bambino di soli
nove mesi. A toglierlo dalle
mani la donna che è riuscita a
portarlo in un’altra stanza. È
accaduto sabato nel quartiere San Basilio. L’uomo, un romano di 50 anni, è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio. Aveva già precedenti per maltrattamenti in
famiglia nei confronti della
precedente compagna.
Tutto è iniziato in mattinata
quando la donna, una citta-
dina peruviana, avrebbe trovato sul cellulare del suo
compagno un messaggio
WhatsApp con scritto «Ciao
amore». È bastato che chiedesse spiegazioni per mandare il compagno su tutte le
furie. Dopo la discussione
l’uomo è andato via di casa
portando con sé il loro figlio
di 9 mesi nonostante la convivente abbia tentato di impedirglielo mettendosi davanti all’auto.
Poi nel pomeriggio la situazione è degenerata. Tornato
a casa, si è scagliato prima
contro la donna poi contro i
figli di lei di 6, 9 e 15 anni
perché cercavano di proteggere la madre dalle violenze.
BARI. Trenta minuti di terro-
È mancato all'affetto dei suoi cari
Dopo una vita dedicata alla famiglia ed ai
suoi cari, ci ha lasciati
Dario Costigliolo
di anni 97
Ne danno il trite annuncio le nipoti e i
parenti tutti. Il funerale verrà celebrato
martedì 14 giugno alle ore 10 nella Chiesa
di San Martino di Struppa.
Il Santo Rosario viene recitato oggi,
lunedì 13 giugno alle ore 20,30 nella
Chiesa medesima.
La presente quale partecipazione e
ringraziamento.
Genova, 11 giugno 2016
La Generale Pompe Funebri SpA
Tel. 010.41.42.41
Adriana Raspi
Timossi
Lo annunciano con immenso dolore il
marito Aldo, le figlie Bruna con Enrico,
Gina con David, gli amati nipoti Massimo,
Simona, Benedetta. Il funerale ha luogo
oggi alle ore 11,45 nella Parrocchia di
Nostra Signora degli Angeli.
La presente vale da partecipazione e
ringraziamento.
Barletta Granello Cerimonie Funebri
Tel. 349.09.71.420
Vicenza
Morta Ketty Marzari, in coma da 25 anni
era la “Piccola Katy” dei Pooh
VICENZA. È morta a 46 anni nella sua casa di Torrebelvicino,
Vicenza, Ketty Marzari, la donna in coma da 25 anni per le
conseguenze di un incidente stradale. Aveva trascorso più di
metà della sua vita in stato vegetativo. I Pooh le dedicarono
a un concerto la canzone “Piccola Katy”, scritta nel 1968.
=
Circondato dall'affetto dei suoi cari è
serenamente mancato l'
INGEGNERE
Pietro Orlando
Lo annunciano con profondo dolore i figli
Mario, Marina e Luca con Anna, Luigi e
Laura e i nipoti tutti. Il funerale verrà
celebrato martedì 14 giugno alle ore 10
nella chiesa di San Bartolomeo degli
Armeni in corso Armellini. Il Rosario viene
recitato oggi alle ore 18 nella suddetta
chiesa.
Genova, 12 giugno 2016
La Generale Pompe Funebri Spa
Tel. 010.41.42.41
Con immenso dolore Paola Aramini con i
figli Maria Cristina, Francesca e Andrea
piangono
Federico Visioli
marito e padre meraviglioso.
Il funerale verrà celebrato martedì 14
giugno alle ore 11,45 nella Parrocchia di
San Francesco d'Albaro.
Genova, 12 giugno 2016
La Generale Pompe Funebri Spa
Tel. 010.41.42.41
Stefano e Giuggi Rossi con Francesca,
Giovanna e le loro famiglie sono vicini a
Paola e ai suoi figli nel ricordo affettuoso
di
Federico
Gli amici tutti di Via Pirandello 22 sono
vicini con affetto a Paola e familiari per la
scomparsa di
Federico Visioli
Le famiglie Martelli, Montarsolo, Notari,
Strixino, Uggioni, addolorate sono vicine
con affetto ad Angela e Valerio nel
ricordo di
Armando Molinari
1999 13 giugno 2016
Alessandro Cerulli
Ti ricordiamo con infinita tenerezza.
Mamma, papà
2010 13 giugno 2016
Daniele Piazza
Sono passati sei anni e tu sei sempre con
noi.
Mamma e papà
re. Protagonista una bambina
di sette anni che sabato è stata rapita da un 49enni con
precedenti per violenza sessuale. L’uomo l’ha portata
nella sua abitazione e l’avrebbe poi rilasciata. Il presunto
rapitore, Mario Silletti, che all’età di 24 anni fu condannato
per atti di libidine violenti
compiuti su una 24enne, è
stato arrestato in flagranza di
reato dai carabinieri per sequestro di persona aggravato.
Cosa sia realmente accaduto
nella sua abitazione è tutto da
accertare. Il ginecologo che
ha visitato la piccola non ha
rilevato tracce evidenti di violenza sessuale, ma i carabi-
nieri hanno comunque sequestrato gli abiti che indossava
il 49enne per cercare eventuali tracce biologiche e il
magistrato, nei prossimi giorni, farà ascoltare la piccola
vittima da una psicologa per
ricostruire la dinamica dei fatti. Una cosa è certa: la piccola
era molto spaventata.
Il sequestro lampo risale al
primo pomeriggio di sabato
ed è avvenuto in un piccolo
comune di circa 8.500 abitanti ad una ventina di chilometri
a sud-est di Bari. La bimba era
per strada a giocare con alcune amichette quando la mamma si è accorta della sua assenza e ha cominciato ad urlare.
1989 13 giugno 2016
AVVOCATO
Giovanni Poggi
Dede, Marina, Francesca, Vittoria, Valeria,
Giacomo, Filippo, Francesco, Alberto,
Giovanni
Giorgio Traverso
Lo ricordiamo con una Santa Messa alle
ore 18 nella Chiesa di Santa Teresina.
La tua famiglia
Antonio
Nel ricordo la certezza di rivederti. Buon
onomastico amore.Tua Loretta
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italia mondo
IL SECOLO XIX
HA RICEVUTO RICONOSCIMENTI DA TUTTI I SINDACI CHE SI SONO SUCCEDUTI
I compiti estivi?
A Moconesi
si guarda l’alba
e si aiuta in casa
LORENZO CRESCI
Va in pensione Tina Marotti dopo una lunga
carriera in servizio al Comune di Spotorno
FEDERICA PELOSI
SPOTORNO. Quarantuno anni
e dieci mesi di servizio senza
mai prendersi un giorno di malattia. Roba da far impallidire –
anzi, da far diventar paonazzi
dalla vergogna – i furbetti di
Sanremo. Tina Marotti, invece,
di starsene a crogiolarsi tra le
coperte non ne ha mai voluto
sapere: nemmeno con la febbre a 40, quando l’assenza sarebbe stata più che giustificata.
«Peròmisonopresalamaternità: ma quella non è una malattia, giusto?» dice sorridendo,
con l’energia che l’ha resa il
punto di riferimento degli uffici comunali di Spotorno, dove
ha prestato servizio prima come bibliotecaria e poi nella segreteria generale, diventando
ilbracciodestrodiognisindaco
che si è succeduto alla guida
della città.
Sessant’anni, originaria di
Benevento, Tina si è trasferita
gnati: «Quando vedevano che
mi alzavo dal letto con 40 di
febbre mi dicevano: “Che vuoi
fare? Stai delirando?”. Poi mi
lasciavano andare, sapevano
bene che non avrebbero mai
potuto trattenermi. Mio figlio
mi diceva che nessuno mi
avrebbe mai dato una medaglia. Vero, ma vuole mettere la
soddisfazione di fare il proprio
dovere? I cittadini hanno il diritto di essere accolti al meglio
e di non vagare tra gli uffici comunali senza sapere dove sbri-
gare le pratiche. Io sono sempre stata al loro servizio, perché così deve essere».
E, anche senza medaglia,
questa lavoratrice instancabile
ha ricevuto molti riconoscimenti: «Mi hanno scritto tanti
sindaci – conferma – definendomi un “supporto eccezionale”. Essere stata utile, aver rispettato tutte le scadenze, è,
per me, una grande soddisfazione. Ma non trattatemi come
una mosca bianca, non è vero:
sono i “furbetti” ad essere l’ec-
Tina Marotti, 60 anni, è originaria di Benevento
cezione. I dipendenti pubblici
ligi al dovere, invece, sono la
regola». E ora che la sveglia
suonerà ma potrà stare a letto
anche senza una linea di febbre?«Andròalmare,poivedremo. E’ giusto dare spazio ai gio-
nella cittadina del Savonese
nel 1970: qui si è diplomata,
iniziando subito una carriera
da record. «Quanto mi arrabbio
quando si parla dei dipendenti
pubblici come di fannulloni –
esordisce – Ho tanti colleghi
che svolgono il proprio dovere
con impegno e serietà. Io, poi,
non faccio testo: sono drogata
di lavoro. Non sono da prendere ad esempio». E come no:
quasi 42 anni di lavoro senza
mai mancare un giorno è un
lampo di luce nel Paese dell’assenteismo cronico. «Ma è perché fortunatamente non ho
mai avuto problemi seri di salute – si affretta a precisare –
Cosa vuole che sia un po’ di febbre?». Non c’è mai stato termometro che la tenesse incatenataalletto:«Odiolasciarelecose
in sospeso o delegare – spiega
Tina – Anche adesso nel mio ufficio è tutto a posto, in attesa
del mio successore». Giovedì è
stato l’ultimo giorno dietro la
scrivania della segreteria generale del Comune di Spotorno: «Ho ricevuto davvero tanti
attestati di stima in questi giorni. Mi sono sempre occupata di
tutto: dei consigli comunali,
giunte, comunicati stampa. Ho
pure organizzato il matrimoniodiunodei“miei”vicesindaco. Ho sempre dato tutta me
stessa. E’ la mia indole, non
avrei mai potuto fare diversamente». Anche il marito Roberto e il figlio Cristian sono rasse-
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sguardo al proprio posto di lavoro fa scappare una lacrimuccia: «L’importante è aver concluso tutte le pratiche».
L’ORGOGLIO
«I dipendenti
pubblici onesti
sono la regola,
i fannulloni
l’eccezione»
9
LA CURIOSITÀ
L’impiegata dei record:
in quarantadue anni
mai assente per malattia
IL PERSONAGGIO
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
MOCONESI (GENOVA). Elena
ha voluto iniziare subito a
svolgere i compiti per le vacanze, assegnati dalla maestra
Nadia. «Alle 5,30 era in piedi racconta il papà - per vedere
l’alba. Le ho detto: “Iniziamo
bene...”». Guardare un’alba è
solo uno dei trenta esercizi
consigliati dalle maestre ai
bimbi che hanno appena concluso la quinta classe della
scuola primaria di Ferrada,
uno dei plessi che compongono l’istituto comprensivo di
Cicagna, in Fontanabuona. Gli
altri ventinove viaggiano in
equilibrio tra diritti e doveri
per imparare a diventar grandi. L’idea di Nadia Piol è stata
accolta con curiosità da bimbi
e genitori, ma anche con un
pizzico di iniziale titubanza.
«Ma in quinta il libro delle vacanze non c’è - dice Grazia Ingegnere, responsabile del
plesso - e questa ci sembrava
una bella idea».
Stop a scienze, grammatica
e storia, quindi. Perché da qui
a settembre, quando i bimbi
siederanno ai banchi della prima media, è consigliato loro di
fare almeno trenta esercizi:
un pigiama party, raccogliere
fiori da regalare alla mamma,
aiutare in casa, decidere obbiettivi importanti e fantasticare su cosa si vuol fare da
grandi. «Il punto è che non
sappiamo più goderci le piccole cose della vita, dall’abbraccio alla mamma alle bellezze della natura», dice Piol.
E, in fondo, saper vivere, non è
anche quello che dovrebbe insegnare una scuola? Ecco così
l’originale “pacchetto di compiti estivi”, alla ricerca dell’equilibrio nella bilancia dei
diritti-doveri. Dalla mattina
alla sera, piccoli esercizi di vita quotidiana per star bene e
crescere educati.
Vedere un’alba, alzarsi dal
letto sorridenti, fare una passeggiata, un pic nic, trascorrere una giornata al mare, salire
sugli alberi, raccogliere fiori e
conchiglie, ballare come matti
da soli in cameretta, guardare
il cielo di notte e aspettare
una stella cadente per esprimere un desiderio. Ma anche
aiutare in casa e spiegare, per
esempio, perché si è arrabbiati, e capire che è bene chiedere
scusa quando si sbaglia. In
mezzo a questi esercizi, anche
il consiglio di leggere almeno
un libro, scrivere una lettera a
una persona che non si vede
spesso, tenere un diario e ogni
giorno scrivere un pensiero,
ma anche visitare un luogo
mai visto. Un’iniziativa, quella
delle maestre di Ferrada, che
ha similitudini con quanto avviene a Mamoiada (Nuoro),
dove è però il sindaco, Luciano
Barone, a ricordare che «le vacanze sono obbligatorie per
tutti gli studenti» e, per questo, meritevoli di un’ordinanza nella quale invita i ragazzi a
non svolgere i compiti durante la pausa estiva: «Meglio
scrivere leggere, ballare fare
lunghe passeggiate, vedere un
film scrutare l’alba», esorta il
sindaco in un testo diviso in
15 articoli e rivolto agli studenti di tutti gli ordini e grado.
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10
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
IL SECOLO XIX
economia&marittimo
IL PIANO EUROPEO PRESENTATO AL CONGRESSO DELL’ECG. GIÀ EFFETTUATI I PRIMI TEST SU STRADA
2025, il plotone dei camion-robot
L’ANALISI
In Italia la crisi
ha raddoppiato
il numero
Un solo autista per un convoglio di tre o più Tir. Anche Iveco nel progetto di famiglie povere
IL CASO
dal nostro inviato
ALBERTO QUARATI
BAVENO. «Non lo sapevamo,
ma in c’è già qualcuno che usa
la guida automatica». Bastiaan Krosse, responsabile
dei programmi Automated
Driving della Tno, l’organizzazione olandese per la ricerca applicata, tira fuori lo scatto di un autovelox, nella quale
l’autista di un Tir legge un libro mentre marcia a 89 chilometri l’ora su una trafficata
autostrada tedesca.
Krosse scherza amaramente, perché in effetti da qualche
anno i Paesi Bassi stanno portando avanti una ricerca per
l’applicazione su strada del
truck platooning - il “plotone
di camion” - cioè una tecnologia che consente il viaggio di
un convoglio di due o più autoarticolati coordinati da una
tecnologia wireless, per arrivare entro il 2025 ad avere un
“plotone” con più di tre camion guidato da un unico autista.
Una prima sperimentazione di questa attività, con percorsi attraverso i confini di
più Paesi, è stata fatta nei primi giorni di aprile: una “Truck
platooning challenge”, sostenuta dall’Unione europea che
ha coinvolto i sei maggiori
produttori di veicoli pesanti
del Vecchio continente, compreso il marchio Iveco di Cnh
Industrial, che ha fatto partire
il proprio convoglio da Bruxelles. Gli altri plotoni sono
partiti da città diverse di Germania e Svezia, per convergere il 6 aprile a Rotterdam, al
terminal Apm di Maasvlakte
2, lo scalo più automatizzato
al mondo.
Al congresso dell’Ecg, l’associazione europea dei trasportatori di veicoli finiti, organizzato a fine maggio a Baveno,Krossehaspiegatoidet-
Navi militari
È partita
da Saint-Nazaire
la prima Mistral
diretta in Egitto
PARIGI. La prima delle due
navi porta-elicotteri Mistral vendute dalla Francia all’Egitto, la “Nasser”,
dopo la cancellazione del
contratto con la Russia ha
lasciato il porto di SaintNazaire con destinazione
Alessandria. L’Egitto ha
rilevato le due Mistral ordinate da Mosca (e inizialmente battezzate Vladivostok e Sebastopol) per
circa 950 milioni di euro.
Il contratto fra Parigi e
Mosca era stato annullato
a causa dell’intervento
della Russia in Ucraina.
Il plotone della Iveco sulla strada Bruxelles a Rotterdam, lo scorso aprile
12%
10.000 30.000
di diesel in meno
il risparmio
calcolato da Scania
per i Tir in plotone
euro
il risparmio su 400 mila
chilometri in 5 anni
percorsi in plotone
decessi l’anno
gli incidenti mortali
sulle strade Ue: il 90%
per errore umano
tagli tecnici del platooning.
Il principio è semplice, le
tecnologie esistono già. Due o
più camion sono agganciati
attraversounsistemaradar:il
primo guiderà il convoglio, gli
altri seguiranno a un intervallo di 0,5 secondi (con obietti-
vo di arrivare a 0,3). Tutto
quello che fa il primo mezzo,
lo farà anche il secondo, il terzo e così via: un treno su strada. Il plotone si può formare
quando i camion sono già in
marcia, perché un centro di
controllo da remoto ne può
scansionare dati della merce
trasportata, peso, luogo e ora
della destinazione, razionalizzando quindi il comportamento dei Tir e creando vere e
proprie “famiglie logistiche”.
Secondo i calcoli di Krosse,
questo comporterebbe una
riduzione dei tempi morti, dei
consumi (tra il 5 e il 15%), un
efficientamento dei tempi di
lavoro e di riposo degli autisti,
una maggiore fluidità del
traffico, una riduzione degli
incidenti (sulle strade oggi il
90% di questi è provocato da
errori umani, con 30 mila decessi l’anno) e un minore impatto ambientale.
Dopo la sperimentazione di
ROTTERDAM
Lo scorso aprile
il primo viaggio:
arrivo nel porto
più automatizzato
del mondo
CORRIDOI LOGISTICI
In nove anni il 50%
di camion viaggerà
in convogli, anche
sull’asse
Italia-Olanda
aprile 2016, l’obiettivo ora è
arrivare al 2020 realizzando
plotoni per almeno l’1% del
traffico sulle autostrade europee - lungo l’asse delle reti
europee Ten, ad esempio il
corridoio
Genova-Rotterdam, possibilmente segnalando le corsie dove avverrà la
sperimentazione, perché la
variabile più difficile da sistematizzare è l’atteggiamento
degli altri automobilisti di
fronte a questa novità. Progressivamente la modalità
sarà estesa a tutte le autostrade e strade statali maggiori.
Questo ovviamente deve
comportare l’adeguamento
della normativa nei singoli
Paesi, e dunque il fattore politico di Bruxelles ha in questo
momento un peso maggiore
rispetto a quello della tecnologia, che coinvolgendo già
diversi produttori di camion e
diversi attori nasce in parte
armonizzata.
Archiviato
l’obiettivo di plotoni con più
di tre camion per volta, entro
il 2025 si dovrebbe avere almenoil50%deltrafficocoperto dai plotoni e i camion gregari senza autista a bordo.
I plotoni, ipotizza Krosse,
possono essere usati nel trasporto container o a temperatura controllata, o ancora per
le navette porto-interporto,
come già avvenuto tra Rotterdam e la banchina secca di
Venlo. Non ci sono problemi
sulla lunghezza dei singoli
componenti del plotone, ma
dalTnosegnalanolanecessità
per i camion gregari di avere
un peso del carico inferiore al
capofila - che deve disporre di
uno spazio di frenata più lungo rispetto a chi lo segue. Per
glistessimotivi,lesagomedei
Tir devono essere simili, perché una guida coordinata richiede un’aerodinamica simili. Infine, la sperimentalità
del progetto implica l’impossibilità di applicarlo al trasporto di merci pericolose.
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ASSICURAZIONI
La polizza auto
non potrà superare
le tre pagine
ROMA. Appena tre pagine
per capire tutto ciò che c’è da
sapere sulle polizze Rc auto.
L’Ivass ha messo a punto, con
la collaborazione di tutti gli
attori del settore assicurativo, la nuova nota informativa
per le assicurazioni danni che
consente, in pochissimi fogli,
di riassumere in modo chiaro
e graficamente evidente tutte
le caratteristiche e i dettagli
dei contratti offerti dalle singole imprese. Scatta così la
nuova operazione trasparenza per evitare che, come succede spesso per gran parte
delle convenzioni sottoscritte, si finisca per firmare qualcosa che non si è nemmeno
letto o capito fino in fondo.
ROMA. Gli anni della crisi la-
sciano sul terreno dell’Italia
conseguenze sociali devastanti: le famiglie italiane in
condizione di indigenza assoluta sono quasi raddoppiate, con un incremento
del 78,5% dal 2007. I nuclei
familiari in povertà assoluta
erano oltre 823mila nel
2007, sono saliti a quasi 1,5
milioni nel 2014, con una
incidenza sul totale delle famiglie passata dal 3,5% prerecessione al 5,7% del 2014.
L’analisi è dell’Ufficio studi della Confcommercio. I
singoli individui costretti a
stringere sempre più la cinghia hanno superato nel
2014 quota 4 milioni, aumentati di quasi il 130% rispetto al 2007, arrivando a
sfiorare il 7% della popolazione. Nei sette anni di recessione, il reddito disponibile della famiglie (in termini di potere d’acquisto ai
prezzi del 2015), si è ridotto
di oltre il 10%. Alcuni dati fotografano bene la gravità
della crisi: il Pil reale pro capite ha subito una decurtazione superiore a quella del
biennio 1914-15 della Prima
Guerra mondiale (-10,2%) e
addirittura della Grande Depressione del ‘29 (oltre 7% di
calo). Insomma, «questa a
cavallo delle prime due decadi del XXI secolo rappresenta - evidenzia la Confcommercio - la seconda più
grave recessione nella storia
nazionale dalla proclamazione del Regno d’Italia». In
termini di Pil reale per abitante, il 2015 è attestato circa sugli stessi livelli del
1996: «È come se le famiglie
italiane avessero spostato
indietro di un ventennio
l’orologio del proprio tenore
di vita» chiarisce l’analisi. La
caduta verticale di Pil e investimenti si è riflessa naturalmente anche sul lavoro.
Nel settennato recessivo sono andati persi 1 milione
800 mila posti in totale.
COCIV – CONSORZIO COLLEGAMENTI INTEGRATI VELOCI
AVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO
1) Ente Aggiudicatore: COCIV (Consorzio Collegamenti Integrati Veloci), via Renata
Bianchi 40, Genova 16152, Italia, in qualità di General Contractor
2) Procedura di aggiudicazione: Procedura aperta, ex art. 55 del D.Lgs.
n. 163/2006, a massimo ribasso
3) Data di aggiudicazione dell’appalto: 07/03/2016
4) Criterio di aggiudicazione: Prezzo più basso
5) Oggetto dell’appalto: Procedura aperta, ex art. 55 del D.Lgs. n. 163/2006,
interamente gestita per via telematica, per l’affidamento dei lavori di realizzazione delle opere civili di linea e relative opere connesse da pk 29+958,49 a pk
36+280,64 nell’ambito dei lavori di realizzazione della Tratta AV/AC “Terzo Valico
dei Giovi” – LOTTO SERRAVALLE.
CUP: F81H92000000008 - CIG: 6398382FD8
6) Numero di offerte ricevute: 3
7) Aggiudicatario: Grandi Lavori Fincosit S.p.A., Piazza Fernando De Lucia, 60/65
– 00139 Roma
8) Importo di Aggiudicazione: Euro 164.669.326,39 IVA esclusa
9) Ribasso offerto: 13,366 %
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO F.to Ing. Andrea Ottolin
A G E N Z I A
D E L
D E M A N I O
ESTRATTO DELL’AVVISO DI RETTIFICA DELLA DOCUMENTAZIONE DI GARA E DECORRENZA EX NOVO
DEI TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE
PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RECUPERO, CUSTODIA E ACQUISTO DEI
VEICOLI OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI DI SEQUESTRO AMMINISTRATIVO, FERMO O CONFISCA AI
SENSI DELL’ART. 214 BIS DEL D.LGS. N. 285/92 AMBITO TERRITORIALE PROVINCIALE DI GENOVA.
CIG. 6627278ACE.
In ottemperanza a quanto disposto dal Ministero dell’Interno, l’Agenzia del Demanio, Direzione Regionale
Liguria e la Prefettura di Genova rettificano la documentazione di gara, limitatamente al Capitolato Tecnico
ed allo schema di contratto, che sostituiscono quelli precedentemente pubblicati in data 23/03/2016 sulla
G.U.U.E. ed il 30/03/2016 sula G.U.R.I. ed al contempo dispongono la decorrenza ex novo dei termini di
presentazione delle offerte che, pertanto, dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 25/07/2016 e l’apertura delle offerte avverrà il giorno seguente alle ore 10:30.
La documentazione di gara è disponibile presso www.agenziademanio.it e www.prefettura.it/genova.
xte
IL SECOLO XIX
RENATO TORTAROLO
A CINQUE metri, su un cubo
bianco al centro dell’arena,
Rihanna è una ragazzina che
si porta le mani al viso. Commossa dai fans. È entrata in
scena incappucciata, così misteriosa da sembrare un fantasma. Canta “Stay” in un coro
lento come certi gospel. Poi si
scopre i capelli e l’affetto diventa delirio. Così, a distanza
ravvicinata, capisci che quell’armatura nasconde glutei
scolpiti e quando si inarca indietro, muovendo il bacino,
l’onda d’urto di una sensualità sfrenata satura l’aria. Qui
Houston, questa volta non
abbiamo nessun problema.
A cinquanta metri, sotto il
cielo scuro e gonfio di pioggia
al Rose Bowl di Pasadena,
Beyoncé marcia furiosa sotto
un cappello a tesa larga, l’abito nero, la voce limpida: «Se
tutte voi questa sera siete venute per spaccare, io dico:
spaccate…».
Slay, in realtà, significa uccidere
ma ormai viene
usato per chiarire che non si
scherza, che eccellere è un diritto, sopravvivere un dovere.
E tutte, perché sono
le donne, le donne nere a dominare sotto
l’umidità gelata dello
stadio,rispondonoin
coro «I slay».
Cominciano così i
due show più importanti dell’anno. Con
dichiarazioni diametralmente opposte di orgoglio femminile. Ed è bene chiarire subito, visto che
Rihanna sarà al PalaAlpitour di Torino
l’11 luglio e a San Siro
il 13, dove Beyoncé si
esibirà il 18, come la seduzione e lo stardom,
alla fine, conteranno
meno della complicità con i fans. Perché
Beyoncé e Rihanna,
incastonate in sce-
11
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
Il 13 luglio al Global Film
“LA LEGGENDA di Tarzan” di David Yates, il kolossal
estivo della Warner Bros, sarà presentato in anteprima
italiana il 13 luglio all’Ischia Global Film and Music fest,
la kermesse giunta alla 14a edizione. Il film è interpretato
da Alexander Skarsgard (foto), l’attore svedese lanciato
dalla serie “True Blood”, Margot Robbie, nel ruolo della
moglie Jane, Christoph Waltz e Samuel L. Jackson.
Il kolossal estivo
“La leggenda di Tarzan”
sbarcherà a Ischia
Gli show dell’anno in anteprima
Beyoncé e Rihanna
alla sfida d’Europa
Le due star in Italia a luglio: eros e impegno
per scatenare l’orgoglio femminile
nografie mozzafiato - il monolite-video della prima è
una meraviglia perché ruota
disegnando prospettive ogni
volta diverse - sono convinte
che una donna non debba
chiedersi quanto potere acquisirà, a cominciare da quello economico, che nel pubbli-
co si traduce in salari da impiegate, commesse, operaie,
ma cosa fare di quello che ha
già. In America questa battaglia “to slay” ha incrociato,
ovviamente, le primarie presidenziali. E la sorpresa è proprio che la comunità nera, ma
vale anche per gli altri fans,
vede sullo stesso piano l’ipocrisia maschile, per non dire
il machismo più triviale, e le
sparate da cowboy della destra. Non che sia una novità,
ma non era mai successo,
nemmeno con sincere democratiche come la Streisand o
madri della patria come
Aretha Franklin, che le donne
fossero rappresentate da due
star così potenti. Il ricordo di
Madonna impallidisce.
Beyoncé balla senza sosta
per più di due ore, c’è un momento quando passa dalla discussa “Hold Up”, dove fa a
pezzi il marito Jay-Z per i suoi
tradimenti,a“Countdown”in
cui lei e le ballerine alzano il
ritmo a livelli vertiginosi. Un
can can da terzo millennio.
Rihanna gioca in solitario, è
la pantera nera dei nostri so-
RIHANNA (11 luglio Torino, 13 Milano)
28 anni, nata a Bridgetown, Barbados, alta 1,73
VERO NOME: Robyn Rihanna Fenty
QUANTO VALE? 140 milioni di euro
FOLLOWERS: 61.486.000
ULTIMO ALBUM: “Anti”
ATTIVITÀ UMANITARIE: la sua fondazione Believe
assiste bambini in stato terminale, mentre la Clara
Lionel Foundation provvede a istruzione
e salute delle comunità più disagiate
PUNTI DI FORZA IN CONCERTO: le vibrazioni erotiche
che sfumano nella complicità con i fans,
la capacità di far ballare
MOMENTI CLOU DELLO SHOW: l’apertura
dove si svela al pubblico a poco a poco
BEYONCÉ (18 luglio Milano)
34 anni, nata a Houston, Texas, alta 1,69
VERO NOME: Beyoncé Knowles
QUANTO VALE? 230 milioni di euro
FOLLOWERS: 14.452.000
ULTIMO ALBUM: “ Lemonade”
ATTIVITÀ UMANITARIE: è una delle fondatrici di
Chime For Change che sostiene donne e
adolescenti, visti come capisaldi della giustizia
sociale
PUNTI DI FORZA IN CONCERTO: il sorriso, che alterna
a espressioni da donna orgogliosa
MOMENTI CLOU DELLO SHOW: l’entrata in scena
con un cappello da bolero a falda larga
gni più intimi, le basta sfiorare con una mano l’abitino nero velato o il corpetto di pelle
doveilsenoèsempresulpunto di esplodere per scatenare
il pubblico. Però è anche capace di chiedere: «Ma valgo
davvero il biglietto che avete
pagato?».
Al Toyota Center di Houston, Rihanna si danna l’anima, imperdibile nella tuta
carne con laccetti sadomaso,
per far passare questa solidarietà fra donne, che ricambiano con un coro interminabile
da “Bitch Better Have My Money” a “Umbrella”, “We
Found Love”, con due ballerini-diavoletti, “Work”, “FourFive Seconds” e “Kiss It Better”.Equandosivoltapermostrare che la natura a volte fa
miracoli, è solo un gioco. Il vero messaggio è nelle parole
accorate di “Needed Me” e
“Love on the Brain” dal nuovo
album “Anti”. Beyoncé è a un
livello ancora più complesso,
perché la grandeur dello
show - strepitosa la parte finale con il drappello di ballerine che la segue in acrobazie
sull’acqua - non oscura mai il
punto iniziale: se stiamo unite,siamopiùforti.Ovviamente, questo essere solidali e
sopportare mariti e uomini
infedeli ha fatto infuriare più
di una femminista. Beyoncé
è fortissima: il suo album
“Lemonade” ha venduto 6
milionidicopieeprocurato 1,2 milioni di utenti allo streaming Tidal, beccandosi però una citazione in giudizio dal regista
indipendente
Matthew Fulks: il
concept del progetto
è mio. Sarà, ma i body striminziti, le
cosce toniche esibite come muscoli da
atleta, l’appeal di una
mamma che lavora per
due sul palco, esaltano
canzoni-bandiera
come
“Formation”,
“Freedom”,
“Sorry”, “Me, Myself and I”,
“Crazy in Love”, “Halo”. Ora il
femminismoènero?Seècosì,
non è affatto male.
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“LA CASA DELLE ESTATI LONTANE” DA GIOVEDÌ NELLE SALE
Israele, il sogno svanito della pace è un fantasma in giardino
Nell’esordio della regista Shirel Amitay l’assassinio di Rabin trascolora in una commedia divertente e toccante
NATALINO BRUZZONE
LA PACE così vicina e poi improvvisamente così lontana. Come uno spettro
della mente, come un’illusione che
svanisce rendendo il pubblico e il privato di un Paese molto simile a un fiume generoso e trascinante che in una
sola notte si ritrova in secca.
“La casa delle estati lontane”, opera
prima di Shirel Amitay già aiuto e sceneggiatrice di Jacques Rivette, da giovedì nelle sale, racconta il tremendo
choc di Israele quando il primo ministro Rabin fu ucciso da un fanatico militante dopo che i partiti tradizionalisti e di estrema destra avevano scatenato la più dura contestazione all’avviato progetto di conciliazione con il
popolo palestinese tanto da distribui-
re
volantini
con l’immagine del leader
raffigurato come un ufficiale
della Gestapo.
Ma Amitay non
IL FILM
sceglie un alledella settimana stimentodirettamente politico, preferendo inserire la Storia e la
sua tragedia nella leggerezza della
commedia, che sconfina nel melò fantastico, orchestrata su tre sorelle. Dopo la morte dei genitori, Darel, Cali e
Asia, dal Canada e dalla Francia, tornano, nell’ottobre del 1995, a Atlit per
vendere la villetta dell’infanzia. Sono
sopraffatte dai ricordi, dalle reciproche diversità, dal litigio su vendere o
no quello spazio che le ha viste crescere. Puliscono il giardino e discutono
anche aspramente sino a che, una alla
volta, non entrano in contatto con i
fantasmi di mamma e papà che parlano con loro, mangiano, guardano la tv
e cercano di riparare l’impianto elettrico. Nella nazione c’è uno spirito
nuovo anche se, come tra di loro, infuria la discordia. Poi la sera del 4 novembre Rabin cade sotto i colpi dell’attentatore. Sarà il momento, anche
per Cali, Darel e Asia, della svolta.
L’invisibile diventa visibile e quella
casanonèaltrochelametaforadiIsraele e della sua condizione esasperata,
in equilibrio lacerante e doloroso tra il
vecchio, il futuro e le radici basate anche, come nel caso della nonna che ha
attraversato a piedi l’Europa all’inizio
del Novecento, sull’esperienza unica
di chi ha costruito qualcosa dove non
c’era niente. «E quindi quello spazio è
nostro». Divertente e toccante, “La casa delle estati lontane” subisce la cesura del sogno, trasformandosi, nella
bella sequenza delle macchine che si
arrestano ai margini della strada
quando la radio diffonde la notizia del
delitto Rabin, in un momento di profonda angoscia così come accadde all’America nel mezzogiorno del giorno
da cani in cui il presidente Kennedy fu
annientato a colpi di fucile.
Nel suo lucido disegno di messa in
scena evocatrice e catartica, “La casa
delle estati lontane” riapproda, per il
finale, al tocco più sublimato e lieve
confermando lo sguardo originale di
un’autrice capace di firmare un film
che ha bisogno anche della “resurrezione” dell’asinello Rasputin per raggiungere la sua caratura più sincera
secondo un’interessante declinazione narrativa mai banale, con le interpreti, Géraldine Nakache, Judith Chemia e Yael Abecassis, perfette nell’incarnare, tra trasalimenti, sentimenti,
nevrosi, irrequietezza e insoddisfazione,labussola di una drammaturgia
densa di spunti anche appena accennati, come una cartolina cangiante e
contraddittoria, nei comportamenti,
dello spirito di Israele ieri e oggi. E Pippo Delbono assesta alla mercurialità
bizzarradipapàZackilgiustopassoda
folletto di chi è scappato dalla realtà
per entrare in una fiaba quotidiana di
paradossale normalità.
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12
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
xte cultura
IL SECOLO XIX
ALL’ANDERSEN FESTIVAL IL DIRETTORE DEL MUSEO DI TUNISI
«Chi cerca di cancellare la cultura vuole dividerci»
Moncef Ben Moussa: la civiltà mediterranea è incontro di popoli, l’ignoranza alimenta il terrorismo
SARA OLIVIERI
SESTRI LEVANTE. «La scelta
dei terroristi di colpire il museo del Bardo non è stata casuale. Il museo racconta la civiltà mediterranea, testimonia il passato cristiano, ebraico e poi musulmano della
Tunisia. Chi cerca di cancellare la storia lo fa per separare i
musulmani dai cristiani».
Moncef Ben Moussa è il direttore del museo del Bardo di
Tunisi. Ieri sera, all’Andersen
Festival che ha chiuso i battenti con 60 mila presenze, ha
ricordato, in perfetto italiano,
il ruolo che la cultura può giocare nel processo di pacifica-
zione dei popoli. O nella transizione democratica, in atto
nel suo Paese. «È la ragione –
ha spiegato dal palco sull’acqua in compagnia di Gad Lerner – per cui dobbiamo essere
orgogliosi di esporre la statua
di Apollo nudo o l’unico ritratto al mondo del poeta latino
Virgilio. Fanno parte della nostra cultura. E la nostra storia,
la composizione sociale, le
esperienze di scambio con altri Paesi come l’Italia ci hanno
permesso di essere l’eccezionenelmondoarabo:iprimiad
adottare una Costituzione
che riconosce la parità tra uomo e donna, che è la premessa
per un futuro migliore».
Moncef Ben Moussa (a sinistra) sul palco con Gad Lerner
Tra la collezione di mosaici
romani unica al mondo e i reperti storici, il Bardo custodisce anche i segni dell’attentato del 18 marzo 2015 rivendi-
PIUMETTI
cato dall’Isis. Ventiquattro
vittime; scie di sangue e vetrine colpite dalle pallottole che
la direzione ha deciso di non
cancellare del tutto. Ben
Moussa chiama in causa la
cultura. O, meglio, la mancanza di cultura, strumentalizzata a scopi politici. «L’ignoranza, la povertà, la paura sono la
formazione culturale degli
aspiranti martiri. Si danno sogni a ragazzi che non hanno
nulla,manipolandoli,nascondendo che la Tunisia è stata
cristiana per almeno sei secoli
e poi ebraica, e che a lungo abbiamoconvissutoconaltrereligioni. Ci sono anche le chiese, la sinagoga». Per insegnarlo ai visitatori più giovani del
museo, ha istituito un percorso didattico al piano terra. E
anche se in seguito agli attentati terroristici il Bardo ha su-
bito un calo di visitatori, il direttore, cresciuto nella villa di
un architetto romano, insiste
che la contaminazione culturale tunisina è la spinta per
voltare pagina. «Lo ha capito
anche il partito dei Fratelli
musulmani che la Tunisia non
ammette più fanatismi. La via
tracciata è quella della tolleranza e della cultura. Il Mediterraneo ci rende tutti vicini».
Per allacciarsi alla sponda
opposta, Ben Moussa ha portato a Lampedusa una maschera punica del sesto secolo
avanti Cristo, che raffigura un
volto femminile: «È il sorriso
dell’accoglienza».
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Il caso “Mein Kampf” a Milano
MILANO. Il caso della pubbli-
cazione del “Mein Kampf” di
Adolf Hitler, mandato in edicola da Il Giornale come allegato al volume “Storia del
Terzo Reich” di William L.
Shirer, infiamma sempre più
il dibattito politico, in particolare aumentano le tensioni
in vista del ballottaggio per la
conquista del Comune di Milano. Dopo gli interventi del
premier Renzi e del presi-
Il libro di Hitler in campagna elettorale
Parisi attaccato dal Pd: «Mia moglie è ebrea»
dente della Camera, Laura
Boldrini, che per primi avevano duramente bollato la
pubblicazione, e la presa di
distanza di Stefano Parisi,
candidato del centrodestra a
Milano, secondo il quale l’ini-
ziativa del Giornale è «offensiva, inutile e inappropriata»,
ieri non sono mancate nuove
polemiche. Ribadendo che
l’operazione del quotidiano
milanese è «scellerata», Parisi, la cui moglie e figli sono
n FAVOREVOLE
LO SDEGNO RETORICO NASCONDE I FATTI
È UN DOCUMENTO DA CONOSCERE
DINO COFRANCESCO
N
EI GIORNI in cui la
legge sul negazionismo ripropone,
in tutta la sua tragicità, il
tema dello sterminio degli ebrei, non meraviglia
che un quotidiano, Il Giornale - da sempre interessato alla storia contemporanea e alle collaborazioni
di illustri storici come
Giampietro Berti, Francesco Perfetti, Roberto Chiarini - faccia uscire in edicola la Bibbia del nazismo,
il “Mein Kampf” di Adolf
Hitler, assieme alla storia
del Terzo Reich scritta da
uno studioso imparziale
come William L. Shirer
(l’aveva pubblicata Einaudi nella sua prestigiosa
collana storica). L’iniziativa ha suscitato un tale vespaio di critiche - il terzo
canale della radio non ha
parlato di altro - da indurci a disperare di un paese
come il nostro in cui le retoriche politiche, indipendentemente dai rispettivi
valori, sono diventate una
cortina fumogena che nasconde i fatti.
Il premier Renzi ha
espresso la sua solidarietà
alla Comunità ebraica e il
suo ospedalizzato antagonista sembra aver commentato che Il Giornale,
con la sua iniziativa, rischia di far perdere Parisi
al ballottaggio di Milano.
Che il testo del futuro
Führer possa considerarsi
un documento molto importante e tale da poter figurare nelle Grandi opere
del pensiero politico di J.J.
Chevallier (edizioni Il Mulino) non per la sua profondità teorica ma per la
capacità di coniare slogan
di mobilitazione delle
masse, sembra non aver
sfiorato le menti di quanti
politici, intellettuali, giuristi hanno protestato
contro il “vergognoso disegno” di
incrementare le vendite di un
quotidiano, grazie a
un’opera
dettata dal
Dino
Principe
Cofrancesco
delle Teneè professore
bre. Eppuemerito di Store se avesria delle dotsero letto
trine politiche
l’Introduzione di
Francesco Perfetti - spesso neppure citata - si sarebbero resi conto che il
senso dell’operazione era
proprio la messa in guardia dalla sottovalutazione
del messaggio hitleriano:
“Al mondo politico, ma
anche a quello intellettuale dell’Europa del tempo può essere, oggi, rimproverato proprio il fatto
di non aver letto in maniera approfondita o di
aver ridicolizzato o sottovalutato l’opera, e di non
averne compreso appieno
la dimensione aberrante e
il carattere di vera e propria, sia pur ripugnante,
Weltanschauung, destinata, come la storia
avrebbe tragicamente dimostrato, a minare in profondità le basi del mondo
civile”. Apologia di reato?
Non scherziamo! Al tempo della prima guerra
mondiale, due filosofi, nazionalista l’uno, Giovanni
Gentile, liberale l’altro,
Benedetto Croce, insegnarono a non confondere la
conoscenza con la propaganda politica. La scienza
e l’informazione debbono
farci sapere “come sono
andate le cose” - per dirla
col vecchio Leopold Ranke
- non suonare la grancassa per questo o quel partito. Dispiace non poco che
il Presidente dell’Ucei,
Renzo Gattegna, abbia
protestato per il “Mein
Kampf” in edicola ma
consola il fatto che una
storica ebrea, Anna Foa,
parlando del negazionismo, abbia scritto che esso “non si combatte nelle
aule dei tribunali, ma nella ricerca, nella scuola,
nell’insegnamento. (...) Si
è preteso di sostituire lo
studio con le celebrazioni,
ora si pretende di sostituire alla ricerca storica e all’insegnamento la censura
e le aule dei tribunali”.
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ebrei, ha attaccato duramente il ministro delle Riforme,
Maria Elena Boschi, e il deputato pd Emanuele Fiano.
«Tra chi sostiene Parisi» ha
detto il ministro «c’è gente
che pensa che vada bene re-
galare il “Mein Kampf”»,
mentre Fiano ha inserito la
scelta del Giornale, «il principale organo di stampa a sostegno di Stefano Parisi», nel
quadro di «un disegno obbrobrioso e preciso a Milano e
nel resto d’Italia, che mira a
portare a votare contro i candidati del Pd tutto l’estremismo neo nazista e neo fascista che si può raccogliere».
Immediata la replica di parisi: «Penso che affiancare la
mia faccia a quella di Hitler e
dire che questa è stata
un’operazione per prendere i
voti dei nazisti sia una strumentalizzazione volgare».
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n CONTRARIO
TRISTE E CINICA SCELTA DI MARKETING
L’ITALIA HA BISOGNO DI PIÙ STORIA
LUCA BORZANI
“S
E OGGI la perfezione corporea
non fosse respinta
in seconda linea dalla nostra moda trascurata non
sarebbe possibile per centinaia di ragazze ariane essere sedotte da ripugnanti
bastardi ebrei dalle gambe
storte”: affidarsi alla non
eccelsa prosa di Adolf Hitler per tamponare il crollo
delle vendite lascia intuire
che non siano proprio
buone acque quelle in cui
naviga Il Giornale.
Perché la pubblicazione,
allegata al quotidiano, del
“Mein Kampf” è innanzitutto una operazione un
po’ triste e cinica di
marketing. La retorica del
“conoscere per capire”,
utilizzata per giustificare il
gadget, non riesce a nascondere l’obiettivo reale:
sollecitare sconcerto, fare
appello a una sorta di curiosità un po’ morbosa per
un libro considerato scandaloso, proibito, negato.
Insomma stimolare più
istinti che rasentano la
pornografia che la buona
conoscenza della storia. La
banalità del vendere, appunto. Ed è questa spregiudicatezza che giustamente solleva le proteste
della comunità ebraica,
non una aspirazione alla
censura. Costruire un dibattito sulla legittimità e
utilità della ristampa o sul
grave errore di riportare in
edicola un così tragico testo è a mio parere solo un
contributo a una scelta
commerciale di cui non si
sentiva la mancanza. Piuttosto la decisione de Il
Giornale rimanda al difficile rapporto del nostro Paese con il Novecento. Uso
politico della storia, rimozioni, ideologismi fanno
del nostro più recente passato un campo di battaglia
nel presente che tende ad
autoalimentarsi
quanto più
la conoscenza del
passato
tende a
svuotarsi, a
Luca
perdere vaBorzani
lore. Su
è presidente
questo credella Fondado sia più
zione Palazzo
utile interDucale
rogarsi. E
per sottolineare delle vere e proprie
schizofrenie italiane basta
ricordare che pochi giorni
or sono è stata approvata a
grandissima maggioranza
la legge che considera reato la negazione della Shoah. Fatto che non ha riscosso sui media e sui social analoga attenzione
della pubblicazione del
verboso e inutilmente voluminoso libro dettato da
Hitler a Hess nel carcere di
Landsberg dopo il fallito
colpo di stato di Monaco.
Eppure quella legge è stata
criticata, a ragione, dalla
maggioranza degli storici
che la ritengono inutile se
non dannosa.
Ancora una volta invece
che misurarsi su processi
educativi, di consapevolezza civile, di conoscenza
diffusa degli orrori del nazifascismo si è preferito affidarsi a una norma per altro difficilmente applicabile e che rischia di sollevare inutili appelli alla
libertà di opinione e di ricerca. E questo mentre
l’Europa e l’Italia sono attraversate da un ondata di
xenofobia e di nuovi razzismi, dalla costruzione di
stereotipi che diventano
facile motivo di mobilitazione e di surrogato delle
identità tradizionali pesantemente segnate dalla
crisi economica e dai processi di globalizzazione.
Davvero oggi abbiamo bisogno di più storia, ma di
una storia che sia capace
di diventare strumento
per interpretare il presente, per affrontare il mutamento e le paure del mutamento. Ma questo dovrebbe essere anche il
compito di una buona politica capace di produrre
pensieri lunghi e non solo
una gestione più o meno
nobile della contingenza. E
forse anche di un buon
giornalismo.
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xte società
IL SECOLO XIX
Blu
FABIO POZZO
NON È ANDATO tutto perduto sulla spiaggia di Alang, il
mattatoio delle navi. L’anima
dell’Eugenio C., l’ammiraglia
chefudellaflottaCosta,l’ultimo dei transatlantici, vive
ancoraincentopezzi d’acciaio. Un pezzettino di 15 millimetri, che appartiene a un ritaglio di lamiera della sua
prora, in cui c’è tutto: traversate atlantiche a grande velocità, tempeste memorabili,
porti di più d’un giro del
mondo, migliaia di passeggeri, centinaia di membri
d’equipaggio; i momenti più
belli e più brutti di una onorata carriera sui mari, oltre 200
viaggi in vent’anni.
L’Eugenio C., progettata (e
costruita) dai Cantieri Riuniti
dell’Adriatico di Trieste in
collaborazione con l’ingegnere Angelo Penco, era una
nave veloce, resa tale dall’apparato motore più potente,
quello dell’Oceanic (55.000
cavalli), e da alcuni accorgimenti tecnici innovativi, come una “scarpa” poppiera
per l’ottimizzazione della carena; ed era una nave volutamente bella ed elegante: lo
scafo filante, i due fumaioli
slanciati, l’armonia centrata
dall’architetto Nino Zoncada
ed esaltata negli interni da
artisticomeCampigli,Spacal,
Paulucci, Luzzati. La nave, oltre 30 mila tonnellate di stazza lorda per 217 metri di lunghezza fuori tutto, aveva una
capacità di 1636 passeggeri,
unequipaggiodi340persone
e consumi accettabili. Era
stata adibita a viaggi regolari
verso il Sud America (Genova-Buenos Aires in 26 giorni)
e crociere. Ventisette nodi di
media il viaggio inaugurale
nell’agosto 1966 Lisbona-Rio
L’ultimo transatlantico italiano
Pezzi d’anima
L’Eugenio C. vive in cento blocchetti d’acciaio
Sono stati ricavati da una lamiera dell’ammiraglia della Costa
prima che fosse demolita nel “mattatoio” di Alang in India
e donati a chi ha amato la nave. Paolo Conte: una reliquia
L’Eugenio C. in navigazione: il 23 agosto 1966 la crociera inaugurale, il 31 agosto il primo viaggio di linea. A destra, dall’alto
verso il basso, due immagini della nave in demolizione ad
Alang e uno dei cento pezzi della lamiera di prora ARCHIVIO COSTA
de Janeiro: un record.
Ma questa non è la storia
della vita dell’Eugenio C.,
piuttosto della sua uscita di
scena. Nel 1990 la Costa Cro-
ciere vara un piano di ammodernamento della flotta, recependo le esigenze del
mondo delle crociere, che
porterà alla vendita dell’am-
miraglia. L’Eugenio C. rinasce
come Edinburgh Castle,
quindi come Big Red Boat II:
PremierCruises,chelanoleggia, fa in tempo a ridipingere
lo scafo di rosso prima di fallire. La nave è “dimenticata” a
Freeport, nelle Bahamas, per
quattro anni, quindi - dopo
un sogno tramontato che la
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
voleva museo a Genova - l’ultimo viaggio per Alang.
Piero Costa va a visitarla in
quell’inferno sulla costa
nord-occidentale dell’India,
nello stato del Gujerat, quello
del Mahatma Gandhi, circa
1.200 km da Mumbai, nel
2006, quando l’ammiraglia è
ormai prossima ad essere fatta a pezzi dal formicaio di
operai. «Sono andato per salvare alcune opere d’arte che
facevano parte degli arredi.
Era Ferragosto, una trattativa
estenuante,pensavanodinegoziare dei Picasso. Alla fine,
chiedo anche un pezzo di lamiera: un ufficiale mi aveva
chiesto di portargliene un
pezzettino, ho pensato che
poteva essere un ricordo».
Giusto un pezzetto. A Genova, nel container, ne troveranno uno da 250 chili.Che
fare? «Il cantiere Mariotti lo
taglia a fette, la ditta Scorza ci
mette il teak, così ricaviamo
cento pezzi montati su legno». Ecco, da qui comincia la
magia. I pezzi d’anima del’Eugenio C., accompagnati
da un lettera di Piero Costa,
quale dominus dell’Archivio
Storico Famiglia Costa e da
un’altra, l’omaggio alla nave
del suo comandante storico,
Piero Buatier de Mongeot, si
rimettono in viaggio.
«Il patrimonio di ricordi, affetti ed esperienze racchiuso
in questo piccolo pezzo di lamiera mi scalda il cuore...”
(Franco Bertolucci). “Sono ritornato subito indietro con la
memoria agli anni 1965/70
quando ho avuto l’onore, ripeto l’onore di essere imbarcato, ancorché come orchestrale, su quella splendida
nave…” (Ettore Veroli). “Devo riprendermi dalla piacevoleemozionediaverricevuto un pezzo di lamiera dell’Eugenio C. e devo ancora finire
di
asciugare
le
lacrime…” (Roberta Damasio). “Le assicuro che sarà
conservato come una reliquia…” (Corrado Antonini).
“Grazie per la reliquia dell’ammiraglia…” (Egle e Paolo
Conte, che fecero il viaggio di
nozze sull’Eugenio C.). No,
non è andato tutto perduto
sulla spiaggia di Alang.
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Attenti al portafoglio
RISULTATI DELLE AZIENDE,
PREVISIONI RIDIMENSIONATE
Quali considerazioni si possono
trarre dall’analisi dei risultati aziendali finora riportati dalle società europee?
LETTERA FIRMATA e-mail
Le previsioni di crescita a livello macroeconomico per l’area Euro nel 2016, pur
ridimensionate rispetto alle stime d’inizio anno, rimangono comunque positive (+1,5%) e in linea con la crescita del
2015. Da un punto di vista aziendale
però, le previsioni di crescita degli utili
per il 2016 in Europa sono state ridimensionate, analogamente a quanto
accaduto nel resto del mondo, ad eccezione dei paesi emergenti. Sulla base
delle ultime stime, la crescita del 2016 è
non solo inferiore a quella registrata nel
2015, ampiamente positiva, ma addirittura negativa: per l’indice Eurostoxx
50, infatti, i dati più recenti prevedono
una diminuzione degli utili dell’1,4% su
una diminuzione del fatturato dello
0,6%. Le ragioni principali di questo
peggioramento sono da imputare al
rallentamento generalizzato dell’economia globale e al rafforzamento
dell’euro, cui si aggiunge secondariamente il basso livello dell’inflazione, dei
prezzi delle materie prime e dei tassi
d’interesse. Da un punto di vista settoriale, i risultati peggiori sono attesi nel
settore petrolifero, dove gli utili sono
previsti in calo del 29%, mentre quelli
più positivi sono attesi nel settore distributivo, dove gli utili sono stimati in
crescita del 13%. In questo contesto, i risultati trimestrali riportati finora dalle
grandi aziende europee quotate hanno
evidenziato risultati migliori delle attese sul fronte dei profitti e peggiori sul
fronte del fatturato. Nel primo caso, il
miglioramento è da attribuirsi principalmente a un programma di contenimento di costi più efficace e aggressivo
del previsto. Sul fronte dei ricavi invece,
la divergenza è da attribuirsi principalmente al settore petrolifero e minerario
dove l’impatto del calo dei prezzi delle
materie prime ha avuto un impatto superiore alle attese. A soffrire sul fronte
del fatturato sono state anche le
aziende automobilistiche e del lusso,
maggiormente esposte al rallentamento dei paesi emergenti. Un cenno
infine è dovuto al settore bancario, particolarmente rilevante per i listini azionari europei e oggetto di un forte ridi-
13
CONTATTA
GLI ESPERTI
mensionamento sia delle
stime di utile che dei prezzi
dei titoli. Da questo punto di
vista, i risultati riportati finora sono stati deludenti, sia
sul fronte dei ricavi che su
quello degli utili.
sile poi, a questi fattori negativi che hanno impattato peraltro in maniera più o meno
forte tutto l’universo dei
paesi emergenti, si è agLUCA
giunto, da metà del 2014, il
CORTI
[email protected]
rischio politico. Parte, infatti,
Questa rubrica è firmata
in quel periodo l’inchiesta
ogni lunedì da esperti di
giudiziaria per corruzione
LE PROSPETTIVE
Borsa. Oggi tocca a Luca
che coinvolge l’azienda peCorti, Product Specialist PER IL BRASILE
trolifera nazionale PetroGenova
Quali sono le prospettive
bras: secondo l’accusa, i diriScrivere a: il Secolo XIX
economiche del Brasile,
genti della società avrebbero
RISPARMIO
piazza Piccapietra 21
Paese che ospiterà quegonfiato in maniera fraudo16121 Ge - fax 0105388426
st’anno le Olimpiadi?
lenta i contratti per costruire
LETTERA FIRMATA e-mail
infrastrutture petrolifere i
cui proventi sarebbero serviti in parte
Il Paese sudamericano, considerato a
per finanziare la campagna elettorale
ragione uno dei maggiori Paesi emerdel Partito dei lavoratori, che governa il
genti al mondo, ha sofferto negli ultimi
Paese dal 2003. L’inchiesta, che ha poranni da un punto di vista economico a
tato in aprile alla messa in stato d’accausa di un insieme di fattori. Tra i
cusa dell’attuale presidente della Reprincipali ricordiamo il rallentamento
pubblica, Dilma Rousseff, unitamente
del profilo di crescita cinese deciso dal
alla crisi economica determinata dalle
governo nel 2012, la fine, annunciata
motivazioni sopracitate, ha avuto un
nel 2013, delle misure di politica mone- effetto molto negativo sulla valuta brataria espansiva della banca centrale
siliana, il Real, che, nel periodo consideamericana (Fed), il conseguente rialzo
rato, è arrivato a svalutarsi del 30% con
del dollaro e il ribasso generalizzato dei un ovvio effetto negativo sull’inflazione,
prezzi delle materie prime, sia indupassata da livelli medi del 6% nel 2014 a
striali che energetiche. Nel caso del Bra- livelli superiori al 10% a inizio 2016.
lunedì
ATTENTI
AL PORTAFOGLIO
[email protected]
DOMANI
TAX CORNER
[email protected]
mercoledì
LA CASELLA
DELLA SANITÀ
[email protected]
giovedì
LA STAGIONE
DELL’AMORE
[email protected]
venerdì
PREVIDENZA
FACILE
[email protected]
sabato
L’AVVOCATO
DI FAMIGLIA
[email protected]
domenica
BIMBI IN FORMA
[email protected]
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
xte salute
IL SECOLO XIX
La scoperta
Quel certo gonfiore...
Dai ragni il rimedio
per il colon irritabile
Una proteina attivata dal veleno di una tarantola
avrebbe un effetto rilassante sull’intestino
FEDERICO MERETA
ne della funzione intestinale
come diarrea, stitichezza o una
SE SIETE tra le persone che ac- fastidiosa alternanza delle due
cusano spesso mal di pancia, condizioni. Tutti questi sintostitichezza con fasi di diarrea, mi contribuiscono a un costansensazione di gonfiore che ma- te senso di disagio e anche a un
gari passano quando andate di diffuso stato di ansia, con ricacorpo, segnatevi bene questa dute significative sulle attività
sigla: Nav 1.1. Si tratta di una quotidiane».
proteina che viene attivata dal
È fin troppo evidente che lo
veleno di diversi ragni e in par- stress rappresenta quindi un
ticolare di una tarantola che vi- formidabile “carburante” per i
ve nell’Africa occidentale, problemi intestinali. Il motivo
chiamata tecnicamente Hete- è semplice: uno stato di tensioroscodra maculata.
ne acuta induce una scarica di
La sostanza agirebbe sui ner- adrenalina che devia il sangue
vi sensitivi dell’intestino riu- dall’intestino verso i muscoli,
scendo a calmare il dolore che rallentando quindi i movimensi lega proprio all’alterazione ti del viscere e aumentando la
dei movimenti del viscere. A permanenza dei cibi non assiscoprire la sostanza è stato un milati nell’intestino e quindi la
gruppo di ricercatori delle Uni- produzione dei gas. In più lo
versità di Adestress inibilaide, del Quesce la sintesi
COLITE SPASTICA
ensland, deldi enzimi del
l’Università
A soffrirne sono pancreas dedella Califorputati
alla
soprattutto le
nia e dell’ate“scissione”
donne, con un
neo
Johns
degli zuccheHopkins
di
rapporto di 3 a 1 ri, con i carBaltimora, che
boidrati che
sugli uomini
hanno pubblipermangono
cato i risultati
anche nel codello studio
lon e quindi
sulla rivista Nature.
vengono attaccati dai germi. In
La speranza è che questo questo modo, tra l’altro, si aucomposto, normalmente im- menta anche la produzione di
piegato dagli aracnidi per bloc- aria all’interno dell’intestino,
care le prede, possa nel futuro con sensazione di gonfiore e
diventare un farmaco in grado meteorismo. Oggi però la
di aiutare le tante persone, al- scienza ha dimostrato che non
meno una su dieci, che debbo- è l’unico fattore scatenante del
no fare i conti con la sindrome quadro: un ruolo significativo
del colon irritabile, chiamata sarebbe giocato anche dalla
volgarmente colite spastica.
popolazione dei batteri che viA soffrirne sono soprattutto vono nel tubo digerente.
le donne, con un rapporto di 3 a
«Si tratta di miliardi di batte1 rispetto agli uomini e con un ri che popolano il nostro intetasso più alto di prevalenza dai stino e che quando si alterano
20 ai 50 anni.
per infezioni, l’uso di antibioti«Questo disturbo - spiega ci o una dieta sbagliata, produGiovanni Barbara, professore cono gas, gonfiore e disturbi
associato dell’Università di Bo- delle funzioni intestinali», prelogna, nonché presidente della cisa Enrico Corazziari, ordinaSocietà europea di Neuroga- rio dell’Università “La Sapienstroenterologia - è caratteriz- za” di Roma. «Negli ultimi anni
zato da gonfiore o dolore addo- - prosegue - si è ipotizzato un
minale associati all’alterazio- possibile legame tra i geni che
controllano il sistema immunitario e il microbiota. Infine,
ma non meno importante, il
fatto che in un paziente su dieci
anche la gastroenterite, la classica influenza intestinale, dà il
via allo sviluppo di sindrome
del colon irritabile».
Ciò che conta, nelle forme
più gravi, è sempre il parere del
medico
per
indirizzare
un’eventuale cura. Soprattutto
occorre capire bene se la sindrome si manifesta con stitichezza o con altri sintomi, perché i trattamenti cambiano.
«Nella cura è importante tener conto delle diverse caratteristichedelquadro,adesempio
può comportare diarrea o stipsi, che richiedono un approccio
terapeutico diverso», spiega il
professorBarbara.«Sonomolte
- conclude l’esperto - le novità
in termini di possibilità terapeutiche con la disponibilità a
livello mondiale e anche in Ita-
Come si manifesta?
Il disturbo è caratterizzato da dolore addominale associato
a gonfiore e ad alterazioni delle funzioni intestinali
come diarrea, stitichezza o una fastidiosa e problematica
alternanza delle due condizioni. Il gonfiore a livello
della pancia provoca spesso fastidi associati
come meteorismo e disturbi simili
Come si riconosce?
Il dolore addominale deve essere di lunga durata
(almeno 3 mesi) e avere queste caratteristiche:
diminuisce o aumenta con la defecazione, si associa
a una diminuzione o a un aumento della frequenza
della defecazione, si associa a un aumento
o a una diminuzione della consistenza delle feci
Perché viene?
Lo stress ha un ruolo,
ma le alterazioni più generalmente
interessano il cosiddetto
asse cervello-intestino.
Contano anche le alterazioni
dei movimenti intestinali
e un’aumentata
sensibilità
e iper-reattività
a certi cibi, allo stress,
alle emozioni, a fugaci
infezioni intestinali,
al periodo
mestruale
liadifarmaciinnovativichecurano l’intera sintomatologia.
Tra questi spicca il linaclotide,
che combina un effetto analgesicosuldoloreconunmiglioramento della stipsi. Novità sono
previste a breve anche per i pazienti con diarrea».
Controilfumo
Nelle forme più leggere, oltre a contrastare lo stress e curare l’alimentazione, si può anche puntare su tisane che consentono di assorbire l’aria in
eccesso: carciofo, santoreggia,
tarassaco, finocchio e cumino.
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IL CONVEGNO
Chirurgia robotica
contro i tumori
alla laringe
PER TRATTARE i tumori della
laringe in fase iniziale non serve più il bisturi. Lo specialista
scende per via endoscopica attraverso la bocca e poi, grazie
all’azione del Laser a CO2, tratta direttamente la lesione.
«A Genova facciamo ogni anno
circa cento interventi di questo
tipo, che durano da mezz’ora a
due ore ognuno - spiega Giorgio Peretti, direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università di Genova e presidente dell’European Laryngological Society, che ha tenuto il
suo congresso nel capoluogo
ligure. In futuro, come emerso
durante il convegno, si punta
anche sulla chirurgia robotica
per affrontare i tumori dell’organo e addirittura sul trapianto
di laringe». Se sul fronte delle
cure la tecnologia si rivela
sempre più utile, per la diagnosi è già realtà la bioendoscopia, che permette di “vedere” la situazione dell’organo
e anche di valutare gli aspetti
biologici delle lesioni.
IMPIANTATO A GENOVA
Il pacemaker
che si “ancora”
al cuore
IMPIANTATO a Genova, per la
prima volta in Liguria, il pacemaker che si “ancora” al cuore
e non ha bisogno di fili collegati allo strumento messo sotto la pelle per funzionare. L’intervento è stato eseguito a fine
maggio dall’equipe coordinata
da Giovanni Bertero e Paolo
Sartori, della Cardiologia del
San Martino-Ist. «Normalmente il pacemaker prevede un generatore esterno che si pone
sotto pelle e si collega al cuore
attraverso fili che passano all’interno delle vene che raggiungono il cuore - spiega lo
specialista - In questo caso le
vene non consentivano il passaggio dei cateteri e quindi la
soluzione poteva essere solo
attraverso un intervento cardiochirurgico. Con questo pacemaker, che si impianta direttamente nel cuore e viene inserito risalendo attraverso la
vena femorale, è possibile evitare il ricorso al generatore da
porre sotto la pelle».
Sui pacchetti
di sigarette
le immagini pesano
più delle parole
CONTRO il vizio del fumo
sui pacchetti di sigarette
non dovrebbero esserci
solo scritte ma anche immagini esplicative. Lo afferma una ricerca su Jama
Internal Medicine: a un
gruppo di persone si proponevano pacchetti con
scritte, a un altro confezioni anche con immagini.
Al termine del periodo di
osservazione chi aveva
utilizzato pacchetti con
immagini aveva maggiori
possibilità di smettere
(nella foto, campagna
contro il fumo in Brasile).
Oggi il mondo di domani è l’impegno ad agire per un presente
responsabile ed un futuro sostenibile. Per Bristol-Myers Squibb
significa scoprire, sviluppare e offrire terapie innovative per
aiutare i pazienti a sconfiggere malattie gravi. Ma significa anche
avere la piena consapevolezza degli obblighi verso la comunità
Oggi, il mondo di domani
locale e globale, trasformandoli in impegno concreto. Il nostro
www.bms.it
14
impegno guarda al futuro e alle realtà più lontane ma inizia nel
presente e dai luoghi a noi più vicini. Oggi per il domani.
IL SECOLO XIX
15
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
GENOVA
GLI ADAGI DI GIUGNO
“Biondo ondeggia di giugno il grano pronto
sta il contadino con falce in mano”, “acqua di
giugno rovina il mugnaio”, “giugno ciliegie a
pugno” sono alcuni proverbi genovesi sul mese di giugno
Il proverbio
BANDA DI FRANCESI HA ESPORTATO DA NIZZA A GENOVA LA FAMIGERATA TECNICA DEL VOL À LA PORTIÈRE
Porto Antico, i nuovi “predoni” dei turisti
Un colpo al giorno: borse rubate dai sedili delle auto al semaforo dopo aver distratto i conducenti
L’escalation
degli episodi
Le zone più colpite
Via Gramsci presso
zone parcheggi
DARSENA
M
Stazione
Principe
GI
O
Porto antico
Parcheggio acquario
Zona galeone
OR
Area Museo Galata
GI
26
10*
M
L’ELEMENTO di novità sottolineano gli investigatori - è il fatto che le bande
di “predoni” arrivino direttamente da Nizza. E
molti di questi potrebbero essere emuli dei ragazzini terribili della Promenade des Anglais, cuore
della città della Costa Azzurra, dove il fenomeno
dei furti sulle auto con la
tecnica del vol à la portière
è tornato nell’ultimo anno
a spaventare e preoccupare. Non si spiegherebbe altrimenti il boom di colpi
che si stanno registrando
nelle ultime settimane nel
centro di Genova. E che
dall’inizio di giugno - con
l’aumento dei flussi turistici - ha raggiunto livelli Azione fulminea
molto elevati. «Ormai - Ma come colpiscono i prespiega un sottufficiale del- doni del vol à la portière?
la polizia che segue le in- La tecnica è ormai consolidagini - stiamo viaggian- data. Ed è la stessa che ha
do su un colpo al giorno. reso celebre (e temuto)
Con punte
questo tipo
nel fine setdi furto a
CHI SONO
timana anmetà degli
che di due o
anni
‘90
Un gruppo
tre assalti».
proprio
a
di algerini, con
È allarNizza e in
me. Anche
precedenti, tutti
tutto il sud
perché, oldella
Francon documenti
tre al disacia.
francesi
gio che un
Le vittime
furto
del
perfette sogenere
no gli autocomporta
mobilisti
per la vittiche si ferCOME DIFENDERSI
ma - insiemano al seme
alla La polizia consiglia maforo opborsa venpure
che
di chiudersi
gono arrafhanno apfati i docuin auto mentre si pena parmenti
è
in coda o davanti cheggiato.
d’identitàIl blitz è raal parcheggio
c’è lo smacpido,
e
co per una
spesso ad
città
che
agire - è stadeve (dovrebbe) garantire to accertato - sono almeno
il suo appeal turistico.
due malviventi, In alcuni
casi anche tre. Uno distrae
Il boom all’Acquario
il conducente dell’auto
L’area dove si concentra la con un colpo secco alla
maggior parte dei colpi è fiancata o allo specchietto,
la zona del Porto Antico. il complice apre veloce la
Dal museo Luzzati fino al porta dall’altra parte e afGalata. Con un epicentro ferra la borsa sul sedile.
nel parcheggio dell’AcCi cadono in molti. Perquario dove ormai sentire ché «viene naturale alle
le urla e la rabbia degli au- persone mettere la borsa
tomobilisti derubati, è di- sul sedile. Questione di coventata una sorta di con- modità e praticità», punsuetudine anche per gli tualizza un poliziotto al
stessi turisti.
Secolo XIX.
Ma da chi sono composte
E allora come difenderle gang che imperversano si? Il consiglio per evitare
a due passi dal centro sto- d’incappare in questi prerico? La polizia e i carabi- doni è sempre lo stesso.
nieri hanno le idee chiare, «Chiudersi all’interno dele per contenere l’escala- la propria auto soprattuttion hanno organizzato to mentre si è fermi in cocontrolli e indagini.
da o davanti al parcheggio,
Nel mirino c’è un gruppo e mettere la borsa sotto il
di algerini tutti con docu- sedile e non sopra».
menti francesi- una dozzi- [email protected]
na di persone - che si sono cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
La mappa e i numeri
fenomeno in crescita
S.
trasferiti da Nizza importando questa tipologia di
furto. Uno è finito nella rete degli agenti del commissariato Centro venerdì
pomeriggio.
Ed è saltato immediatamente agli occhi degli investigatori il fatto che - oltre al recente trasferimento a Genova - avesse nel
suo curriculum criminale
diversi precedenti accumulati proprio in Costa
Azzurra. Per lui sono scattate le manette, per gli altri potrebbe essere questione di settimane: «Ci
sono accertamenti in corso », riferiscono dal distretto di piazza Matteotti, che sta lavorando al caso.
Stazione marittima
giardini Bersaglieri d’Italia
10
gen feb mar apr mag giu
3
Area Museo Luzzati
*numero aggiornato
all’11 giugno
La tecnica
Si agisce in due. Uno distrae
il conducente dando un colpo allo
specchietto oppure alla fiancata
dell’auto dalla sua parte, il complice
apre la porta del lato passeggero
e ruba la borsa lasciata sul sedile
Nel mirino
Le gang di algerini. Questo
tipo di furto è molto diffuso
in Costa Azzurra e in
particolare nell’area metropolitana di Nizza
IMMAGINI ANCORA IN BIANCO E NERO E SENZA POSSIBILITÀ DI INGRANDIMENTI
Telecamere a singhiozzo, indagini difficili
Tecnologia vecchia e pochi impianti: “scoperte” le zone dell’Acquario e del galeone
LA VETRINA della città è al
buio.Puòsembrareparadossale eppure il Porto Antico una delle aree turistiche più
importanti di Genova - non
ha un’adeguata copertura di
videosorveglianza. E questo
nonostante gli sforzi delle
società private che hanno in
gestione l’area - la Porto Antico spa e la Costa Edutainment - che negli ultimi mesi
hanno revisionato o messo a
nuovo molti degli impianti
presenti. Ma non è bastato.
Davanti all’Acquario o al Ga-
leone le telecamere non ci
sono. Oppure non funzionano. E questo - di fronte a un
aumento della criminalità in
qualche modo legato al
boom della presenza di turisti - crea problemi anche e
soprattutto alle forze dell’ordine. Che nel caso di furti
- come i vol à la portière - non
possono contare sull’aiuto
del Grande Fratello. Dunque
cosa fare? L’auspicio è quello
che nelle prossime settimane venga convocato un tavolo tecnico in prefettura per
affrontare e risolvere il problema. Si chiederà al Comune e alle stesse società private di migliorare la tecnologia
delle telecamere presenti
(molte sono ancora in bianco
e nero e senza la possibilità
d’ingrandimento in tempo
reale) e di installare impianti
nuovi. L’obiettivo è quello di
creare una rete di telecamere - condivisa anche da polizia e carabinieri - proprio in
questa zona della città. La carenza di telecamere nella zona dell’Expo era già emersa a
pullman delle
shuttle bus
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ogni giorno tutto l’anno
Genova
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SOGGIORNO SULLE
dicembre scorso, quando
una squadra della Guardia di
finanza impegnata in un
controllo sull’abusivismo
commerciale venne aggreditadaungruppodivenditori senegalesi. Le indagini delle Fiamme Gialle per risalire
agli autori dell’assalto che
portò al ferimento di undici
militari, si scontrarono con il
mancato
funzionamento
delle telecamere della zona
dove avvenne l’aggressione.
T. FREG.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
pullman
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16
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
genova
IL SECOLO XIX
FURIOSO L’ASSESSORE REGIONALE LEGHISTA. POI IL BOTTA E RISPOSTA SU FACEBOOK
Selfie con Renzi, l’ira di Rixi sui sindaci
OGGI LA CERIMONIA
EMANUELE ROSSI
MILLECINQUECENTO pasti
per i poveri, tanti bambini fatti nascere in un ospedale (rotariano) in Sudan, e poi tre disoccupati che adesso lavorano
in una cooperativa agricola a
Noli, creata a costo zero grazie
alla generosità dei soci. Sono
soltanto alcuni dei gesti di solidarietà nel bilancio annuale
del Rotary di Genova che, oggi
alle 17, sarà all’auditorium
Montale per il passaggio di
consegne tra i presidenti. E
per la consegna del President
Award a Greta Radaelli, la giovane ricercatrice del IIT che ha
fondato la prima startup dedicata al grafene. Si avvicendano Elisabetta Carcassi e Felice
Repetti (ginecologo) per il
club di Genova, Giuseppe Moratti e Paolo Bonanni (avvocato) nel Centro Storico, Luigi
Lagomarsino e Tullio Vernazza (docente universitario)a
Genova Est. Poi Marco Garibaldi e Silvio Romanelli (avvocato) a Genova Nord, Carlo
Gandolfo e Massimo De Vincentiis (Ascom) a Genova
Nord Ovest, Piero Varaldo e
Giuseppe Sciacchitano a Genova Ovest, Piero Chiabra (ingegnere) e Vincenzo Di Franco
al club San Giorgio. Cristina
Cosulich ed Enrico Montolivo
a Genova Sud Ovest, Paolo Del
Gaudio (Genova Reti Gas) e
Pasquale Di Pietro al Golfo Paradiso, Marco Bonini (Sogegross) ed Emma Tomaselli (Rina) al Golfo di Genova.
Ai Rotary club
passaggio
di consegne
«Levaggi e Bagnasco si sono prestati a uno spot del premier prima dei ballottaggi» tra presidenti
AUTOSCATTO d’ira. A Edoardo
Rixi, segretario della Lega in Liguria e socio forte della maggioranza di Giovanni Toti, non
è piaciuto vedere sulla prima
pagina del Secolo XIX la foto dei
sindaci del Tigullio che si scattavano un “selfie” con il premier Matteo Renzi, l’altro giorno al convegno dei giovani industriali a Santa Margherita.
Perché quei sorrisoni da parte
di Roberto Levaggi e Carlo Bagnasco, sindaci di centrodestra? «A sette giorni dai ballottaggi delle amministrative,
RenzièvenutoaSantaMargherita a farsi uno spottone senza
affrontare un solo tema delle
crisi industriali della Liguria dice l’assessore - io sono disposto a fare patti con chiunque
per risolvere i problemi della
Liguria, ma non mi si venga a
dire che i selfie sono attività
istituzionale».
L’opposizionesenzaseesenza ma al premier è un chiodo
fisso del leghista, che proprio
su questo punto ha inscenato
una sfuriata in una recente riunione di maggioranza, contro
la posizione ambigua del Nuovo centrodestra. Partito del
quale Levaggi, sino a un anno
fa, era uno dei principali esponenti in Liguria. «Spero che
questa foto fatta mentre due
sindacidicentrodestrasi fanno
i selfie col premier voglia dire
che finalmente avremo i soldi
Il selfie dei sindaci Bagnasco e Levaggi con il premier Renzi a
Santa Margherita
©LAPRESSE/PALAZZO CHIGI/TIBERIO BARCHIELLI
L’appello
mi del territorio io ho fatto un
incontro con la fascia tricolore
istituzionale i partiti non c’entrano !Io sarò sempre alternativo alla sinistra... Ma se il centro destra non è unito e poi a
Roma perde non è colpa mia!»,
frecciata ai seguaci di Matteo
Salvini. «Chiedo che il Centrodestra sia unito per trovare una
alternativa a questo governo
non eletto dagli italiani», ha aggiunto. E poi ha postato una foto con Bobo Maroni, sicuramente meno indigesta per Rixi.
«Io non ho fatto nessun selfie»,
commenta invece Roberto Bagnasco, «eravamo lì per fare
una foto che ci ha chiesto il fotografo di Palazzo Chigi. E con
la Lega non voglio far polemica». Nemmeno su Facebook.
Il caso dei 140 esuberi
Rosso e Plinio (FdI): «Dopo Savona
Toti convochi tutti per il dopo-Doria»
Ericsson, oggi l’incontro in Regione
con i vertici dell’azienda hi tech
••• MATTEO ROSSO , portavoce regionale di Fratelli
d’Italia e Gianni Plinio hanno chiesto al presidente
Toti un incontro tra i vertici regionali e cittadini dei
partiti e gruppi della maggioranza regionale di centrodestra da tenersi subito dopo il ballottaggio savonese. Obiettivo, la preparazione delle elezioni comunali di Genova 2017. «La campagna elettorale è già
cominciata - spiegano i due - e noi sosteniamo Stefano Balleari, ma potrebbe ritirarsi solo se trovassimo
un “superman” di competenza e di popolarità». E
l’unità del centrodestra? «Come dice Giorgia Meloni,
non deve essere a tutti i costi».
••• È PREVISTO per oggi l’incontro tra l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Edoardo Rixi,
il governatore Giovanni Toti e i vertici italiani di Ericsson, dopo la presentazione del piano industriale
che prevede circa 140 esuberi in due anni nella sede
di Genova, sulla collina di Erzelli. «è chiaro che la
vertenza è di livello nazionale, ma cercheremo di far
cambiare idea all’azienda almeno per quanto riguarda i lavoratori genovesi», assicura Rixi. Il piano industriale conferma i timori dei sindacati che ne avevano parlato in una commissione del consiglio regionale lo scorso maggio.
PRONTA LA BOZZA DI MODIFICA DELLO STATUTO DEL COMUNE
Municipi, nuovo sistema elettorale
i presidenti scelti come il sindaco
Al ballottaggio i candidati sotto il 50% . Consiglieri da 24 a 18
ELEZIONEdirettaadoppioturno dei presidenti, consiglieri
ridotti da 24 a 18, distinzione
fra presidente della giunta e
presidente del consiglio. Sono
le novità più importanti previste dalla bozza di riforma del
sistema elettorale dei municipiindiscussioneaPalazzoTursi.Unadiscussioneche,inrealtà, per ora si svolge dietro le
quinte, perché la bozza di modifica dello statuto comunale che codifica fra l’altro il sistema elettorale per i municipi non è ancora stata ufficializzata in un atto amministrativo e
non è stata approvata dalla
giunta comunale, dopo essere
stataelaboratadaungruppodi
lavoro che coinvolge anche gli
attuali presidenti di municipio, tutti di centrosinistra.
E adesso a Tursi è iniziato un
lavoro diplomatico “sotterraneo” - soprattutto da parte del
Pd - per verificare quanti consensi potrebbe avere questa
ipotesi di riforma e se, quindi,
si può andare avanti o se invece bisogna cambiare rotta per
avereivotinecessariadapprovarla. La modifica dello statuto
comunale, infatti, alla prima
votazione deve essere approvata con i sì dei due terzi dei
consiglieri mentre dalla seconda votazione in poi basta la
maggioranza assoluta.
Labozzaincircolazionepre-
che a Roma ci tengono bloccati... - ha scritto Rixi sulla sua pagina Facebook - se no non ne
vedo l’utilità. Mi auguro che fra
un abbraccio ed una stretta di
mano si sia trovato il tempo di
parlare e risolvere i problemi
del territorio... Per volere un
selfie con Renzi una ragione ci
sarà pure. Speriamo solo sia legata a rapporti istituzionali e
non politici se no è chiaro che
per noi diventa impossibile
qualsiasi dialogo». Parole dure
alle quali il sindaco di Chiavari
ha risposto sempre sul social
network: «Guarda che io ho
scritto al premier, a differenza
di altri, che sta derubando i comuni virtuosi! Quello è stato
un incontro istituzionale dove
ho chiesto di risolvere proble-
Palazzo Tursi
vede di uniformare il sistema
elettorale dei municipi a quello dei consigli comunali nei
Comuni con più di 15.000 abitanti, introducendo un sistema maggioritario a doppio
turno, con l’elezione diretta
dei presidenti delle giunte
municipali e il ballottaggio se
nessuno dei candidati alla presidenza ottenesse al primo
turno il 50% più uno dei voti.
Una vera e propria rivoluzione, quindi, dietro la quale
qualcuno ha letto l’obiettivo
non dichiarato di penalizzare
il Movimento 5 Stelle, notoriamente contrario a fare alleanze e quindi a presentarsi in coalizione.Anchesevadettoche,
comunque, pure l’attuale sistema elettorale è penalizzante per chi non corre in coalizio-
ne. Adesso, infatti, nei municipi è in vigore un sistema elettorale proporzionale corretto
da un premio di maggioranza:
prevede che la lista o il gruppo
di liste che abbiano superato il
40% dei voti ma non abbiano
raggiunto almeno il 60% dei
seggi, si vedano assegnare comunque il 60% dei seggi. Finora veniva eletto presidente il
candidato presidente collegato alla lista o alla coalizione
vincente, ma senza l’attribuzione di preferenze al candidato presidente.
Con l’elezione diretta, invece, in analogia con quanto avviene per i sindaci, si andrebbe
ad una personalizzazione anche dei presidenti di municipio. Altra novità, sempre in
analogia con quanto avviene
in Comune, è l’introduzione di
un presidente del consiglio
municipale, distinto da quello
della giunta, che dev’essere
eletto dai consiglieri.
Altra novità è la significativa
riduzione del numero dei consiglieri municipali, da 24 a 18,
che renderebbe molto più difficile l’elezione nei consigli soprattutto per i piccoli gruppi e
per le liste che non si presentino in coalizione. Ma il cammino della riforma è ancora in salita, soprattutto per una maggioranza che non c’è più.
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IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
17
CARTELLI E CORI DEI RESIDENTI ESASPERATI DAI TEMPI LUNGHI DOPO IL CROLLO DELLA COLLINA
Frana di Arenzano, la rabbia in corteo
Duemila persone in strada per chiedere la riapertura dell’Aurelia. Bloccato anche il casello A10
VALENTINA BOCCHINO
ca è persa.
A farne le spese saranno
ARENZANO. Il corteo dei cit- tutte le attività legate al turitadini,unlungoserpentonedi smo e soprattutto i due esercirca duemila persone che si cizi commerciali ancora chiumuove sotto il sole – tra fi- si:«Siamoinduemila–dicono
schietti e cori – dopo un’ora di i fratelli Aiello, proprietari del
marcia sulla via Aurelia si fer- ristorante “Il Rifugio”, nelma alla rotonda dell’autostra- l’area sequestrata – non si può
da. Il programma prevedeva il non tenerne conto. Arenzano
ritorno verso il paese, ma i ha fatto vedere che è capace a
manifestanti, circa duemila unirsi, e siamo pronti a orgacittadini di Arenzano e anche nizzare forme di protesta andi Cogoleto, Voltri e Vesima cora più dure se gli impegni
(“divisi dalla frana, uniti nella non verranno rispettati».
crisi” come recita un cartello),
Cosìascendereinstrada,iedecidono di bloccare il casello rimattina,sonostaticittadini,
autostradale per circa mez- commercianti, operatori turiz’ora. E, dopo l’accensione di stici, balneari, e anche i rapun fumogepresentanti
no, si forma
del Comune
SLOGAN IRONICI
anche
un
di Arenzano
grande giroe delle forze
“Anas sei tu
tondo a cui
politiche ma
la vera frana” e
partecipano
questi ultimi
“Ci avete rotto
grandi e pic– come concini.
il sasso” su cartelli cordato – si
A nulla sersono posie magliette
vono le prozionati
in
teste di chi è
fondo al corin auto da
teo per eviore: «Sono
tare
struvenuto qui
mentalizzaTEMPI INFINITI
per andare al
zioni. L’apmare» protepuntamento
Il 16 giugno si
sta un turista
era alle 10
aprono le buste
di Milano apdavanti alla
per la gara, ma
pena uscito
frana: in pridalla A10, ma
ma fila, alla
per la strada
lo stop vale
i
servono 60 giorni partenza,
anche per lui.
centauri del
«È
l’unico
raduno Bike
modo che ci è
& Blues che
rimasto per farci sentire, hanno scortato il corteo con le
aspettate pochi minuti, noi loro Harley Davidson fino al
aspettiamo da 85 giorni» porto, un gesto di solidarietà
spiegano i cittadini. Alla fine applaudito dalla folla. A sela moglie dell’automobilista guire, i ciclisti del Gruppo
dice di sentirsi male, e l’auto Sportivo Terralba, e poi i cittariesce a proseguire verso Co- dini a piedi, che hanno voluto
goleto.
aprire il corteo con i bambini,
I cittadini sono determinati «ilfuturodiArenzano».Subito
e forse per la prima volta si dopo, duemila persone arrabriuniscono compatti e nume- biate che hanno voluto dire la
rosi per dire basta alla buro- loro, anche con un certo sarcrazia che da mesi attanaglia casmo come raccontano le
Arenzano. Dal 19 marzo, gior- scritte su magliette e cartelli:
no della frana, la via Aurelia – “Ci avete rotto il sasso”, “Anas
unico passaggio per Genova a sei tu la vera frana”, “Portate
parte l’autostrada – è ancora via il masso” e “FrAnas… sono
chiusa nonostante le promes- sassi amari”. «I vari enti coinse, e i massi che sono caduti volti ci ripetono che stanno
sono ancora fermi al loro po- facendo tutto il possibile, con
sto. La prossima tappa sarà il la massima urgenza – spiega16 giugno, quando Anas asse- no i cittadini –ma dopo quasi
gnerà i lavori di messa in sicu- tre mesi ancora nulla si è mosrezza, poi la verifica del- so». Luigi Briasco, uno degli
l’azienda appaltatrice e infine organizzatori della protesta,
l’inizio dei lavori, previsti en- la prende con ironia: «La quetro la fine del mese. Ma per stura ci darà i numeri ufficiali,
aprire il senso unico alternato ma secondo me almeno una
sull’Aurelia ci vorranno altri cinquantina lo siamo».
60 giorni. E la stagione turisti- cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
L’ASSESSORE REGIONALE
E Giampedrone
attacca la sindaca:
«Doveva fare
un’ordinanza»
Accuse anche al governo:
«Mai interessato del problema»
La partenza della manifestazione ieri mattina ad Arenzano: sullo sfondo, la galleria chiusa
FOTOSERVIZIO ASTRID FORNETTI
Il breve blocco del casello autostradale
All’iniziativa hanno partecipato intere famiglie
Il serpentone del corteo tra rabbia e proteste
Protesta composta nonostante gli 85 giorni di blocco
CON IL PASSARE dei giorni, la
frana che continua a tagliare
in due l’Aurelia assume i contorni di un pessimo biglietto
da visita per i turisti in Liguria,
anche quelli che si ritrovano
in coda in autostrada per l’interruzione della viabilità.
L’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone
ne è conscio e ieri, dopo la manifestazione dei cittadini, ha
lanciato accuse nei confronti
del governo “assente” e anche
della sindaca Maria Luisa
Biorci. «Regione Liguria si è
impegnata al massimo e, pur
non avendo alcuna competenzasuAnasnésuqueltratto
di strada è intervenuta con
ogni mezzo a disposizione
per alleviare il disagio di cittadini e attività produttive e
commerciali di quelle zone»,
ricorda Giampedrone, «abbiamo stanziato in anticipo e
in danno ai privati 500 mila
euro per la realizzazione dell’intervento generale, su progetto presentato da Anas. È un
intervento molto complesso,
da eseguirsi su terreni privati
che richiede grande attenzione e meticolosità nelle procedure». E nello stesso tempo,
secondo Giampedrone, «il
sindaco di Arenzano, come
più volte sottolineato dalla
Prefettura, avrebbe potuto da
subito mettere in campo altri
strumenti per intervenire in
danno ai privati proprietari
Giacomo Giiampedrone
del terreno ma evidentemente non se l’è sentita di assumersi quella responsabilità,
lasciando il campo a Anas,
sotto l’egida della Prefettura.
Seilgiornodopolafranailsin-
daco avesse approvato un’ordinanza contingibile e urgente, a fronte della situazione di
particolare gravità, Regione
Liguria sarebbe andata in suo
soccorso, supportandola economicamente come abbiamo
poi supportato Anas».
L’assessore regionale ricorda poi le tempistiche: «Anas
ha già comunicato l’apertura,
il prossimo 16 giugno, delle
buste della gara per gli interventi che partiranno entro i
dieci giorni successivi».
Ma Giampedrone se la
prendeancheconl’esecutivo:
«Né Renzi né Delrio si sono attivati per risolvere la questione».
E.ROS.
18
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
IL SECOLO XIX
genova
IL SECOLO XIX
LE INIZIATIVE PER I 130 ANNI DEL SECOLO XIX
Gli azzurri
sfidano i belgi
sul maxischermo
di Piccapietra
Birra e tifo alle stelle stasera
alle 21 per l’esordio dell’Italia
LA PIAZZA è capiente, la piastra per gli hot dog e le salsicce pure. L’appuntamento
con l’Italia di Antonio Conte,
che stasera esordirà agli europei nel match contro la nazionale belga, è alle 21 in
piazza Piccapietra.
Sotto al palco allestito dalla Birreria Hb in sinergia con
Il Secolo XIX per i suoi 130 anni, sarà possibile guardare la
partita in diretta sul maxi
schermo messo a disposizione dei genovesi nel cuore del
centro.
Tutte le partite degli Europei vengono trasmesse in diretta e il palco rimarrà allestito per tutta la durata del-
l’evento, fino alla finale del 7
di luglio, con birra bavarese,
senape, salsiccia e crauti, da
gustare sulle panche da Oktoberfest tedesco.
Prima dell’Italia, oggi giocheranno alle 15 la Spagna
contro la Repubblica Ceca e,
alle 18, l’Irlanda contro la
Svezia. Domani tocca all’Austria contro l’Ungheria alle
18, mentre alle 21 si sfideranno le due nazionali di
Portogallo e Islanda.
Tuttelepartitesonoprecedute e seguite da un dj set,
che passa in rassegna le più
belle canzoni delle diverse
nazioni rappresentate al torneo. Un modo per vivere a
Il maxischermo a Piccapietra
La parata e l’allegria dei partecipanti “colorati” dalle bombolette durante la corsa che ha animato le strade di Genova ieri pomeriggio
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
19
tutto tondo l’emozione delle
partite giocate in Francia anche per i genovesi di altre nazionalità. Poi, tra un match e
l’altro, la gioia per il gol riuscito, la rabbia per quello
mancato, tutte le emozioni si
stemperano gustando le
prelibatezze bavaresi.
Sotto al tendone, ogni
giornosonoprevistivaripremi:periltifosochesipresentaallapartitapiù“colorato”e
per il 130esimo scontrino
del giorno, 130 come gli anni
del
nostro
giornale.
L’hashtag per vivere la festa
in modo social è #europeiinpiazza.
R. C.
FOTOSERVIZIO ASTRID FORNETTI
UNA FESTA CON ATLETI DI TUTTE LE ETÀ PROTAGONISTI PER UN GIORNO
L’EVENTO
BEATRICE D’ORIA
FRANCESCA FORLEO
STANCHI,COLORATI, felici. In
tre parole: ecco i reduci della Color Run. Quasi 8mila
partecipanti che hanno corso (con partenza scaglionata) tra il Porto Antico e la Foce. Di tutti i generi e di tutte
le età, i corridori si sono fatti
inondare di colori a ogni
tappa dei 5 chilometri di
percorso con le polveri (lavabili, tranquille mamme,
nonne, fidanzate) che prendono l’ispirazione dalla festa Holi dell’India. Declinata, quest’anno, in versione
tropical con tripudio di collane di fiori hawaiane, palme e concertini di ukulele.
Il nonno Gino era in pista
con i nipotini Camilla e Andrea in braccio, le damigelle
ovadesi di Elena, che oggi si
sposa, hanno scelto di festeggiare così il suo addio al
nubilato. E poi le mascotte
del cantante Cesare Cremonini: tre arzille settantenni
che, in prima fila, ballavano
più che correre cantando - a
memoria, peggio di tre adolescenti di fine Anni Novanta - la hit dei Lunapop “50
special”. E che bello, sì, «andare in giro con le ali sotto ai
piedi»: vale per tutte le età
ma a settant’anni, vien da
dire, un po’ di più. Vale anche per nonna Marina che si
è presentata con un bastone
e arrancava, si lamentava:
«Non ce la faccio, non ce la
faccio». Così si fermava, poi
però rideva e ripartiva.
L’allegria della corsa,
l’emozione del colore: per
molti ma non per tutti la
Un’onda di facce colorate
invade le strade della città
In ottomila di corsa: record di partecipanti alla Color Run
faccenda si è ridotta a questo. «Per me l’emozione è
stata quella di spingere una
carrozzina» racconta Anna
Boccardo, 55 anni, il colorito tra il giallo e il verde (per
le polveri), i capelli biondi
diventati azzurrini. «Facevo parte delle volontarie e
ho avuto il compito emozionante di spingere lungo
il percorso una ragazza di
Santo Domingo.
Il momento più bello è
stato quando mi ha detto
che trovarsi in mezzo alla
gara insieme a me, che la
spingevo, era come avere le
gambe. E sì che quell’emozione non l’ha mai provata,
perché mi ha confidato di
essere nata con un problema congenito, in pratica
non ha mai camminato». I
volontari, che hanno permesso a tanti ragazzi diversamente abili di partecipare alla giornata di festa, erano gestiti dall’associazione
Podisti da Marte.
Le carrozzine erano anche quelle dei bimbi, tantissimi con mamme e papà. I
più scatenati, lungo il percorso passato anche per la
panoramica Sopraelevata
(chiusa per l’occasione e diventata anche lei dei colori
dell’arcobaleno), erano però giovani e giovanissimi
(«che corrono piano», stando ai commenti dei podisti
più anziani), incitati alla
danza dai dj di 105 I quali, a
ogni fermata di colore,
pompavano nelle casse hit
Anni Novanta pescando ad
ampie mani nei repertori
trash, dance, revival. Così,
mentre le nonne ballavano i
Lunapop, i nipoti si scatenavano con Gelato al cioccolato di Pupo.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
20
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
genova
IL SECOLO XIX
IL PUNTO SULLA SORTE DEL POLO SPORTIVO DOPO LE PAROLE DI BAGNASCO
I maristi: «Champagnat chiuso
per le gravi perdite finanziarie»
INDOVINA A CHI TOCCA
DOMANI
Entra nel più grande mosaico di volti della città. Ogni giorno, in questo spazio, il Secolo XIX
pubblica due ritratti scattati da Timothy Costa di Tstudio.tv. Pubblichiamo i ritratti realizzati durante le celebrazioni del compleanno
del Secolo XIX.
Tra le cause il calo di vocazioni: «Impossibile la gestione interna»
IL CASO
L’APPELLO del cardinale Bagnasco ha spinto i Fratelli
Maristi a rompere il silenzio
sulla vicenda dello Champagnat. «Chi ha responsabilità
in queste cose ha il dovere e il
compito di chiarire le posizioni, in modo da non creare
panico e paure», aveva detto
l’arcivescovo rispondendo a
una lettera sul Secolo XIX dei
21 lavoratori lasciati a casa
dallo scorso primo giugno
per la chiusura del Centro
sportivo. Ieri è arrivata, tramite il legale Francesco Bugada, una risposta. Che però
non svela quali siano i partner per il futuro dello Champagnat.
Sul punto della chiusura
del centro, i Maristi scrivono
che «il motivo che ha condotto i Fratelli Maristi alla dolorosa ma inevitabile decisione
di chiudere il Centro Sportivo
Champagnat è indissolubilmentelegatoallegraviperdite finanziarie che lo stesso ha
accumulato nel corso degli
ultimi anni». Perdite aggravate dal calo delle vocazioni,
«che impedisce ai Maristi di
ricorrere a risorse “interne”
per la gestione del Centro».
Una manifestazione dei lavoratori Champagnat in centro
Ma la cessazione dell’attività
è «completamente svincolata dall’esito delle trattative
attualmente in corso con i
soggetti che i Fratelli Maristi
hanno da tempo individuato
per garantire lo sviluppo dell’area e dare nuova linfa alla
Scuola. Scuola che costituisce la missione per cui il Fondatore ha creato l’Istituto ed
è oggetto di un ambizioso
GENTILE
progetto di rinnovamento».
Insomma, la scuola è al centro di un’operazione di rilancio e «non è vero che il Centro
sportivo avesse bilanci in attivo». Quanto agli effetti della
chiusura sui lavoratori, i Maristi scrivono che «si trovano
costretti a fare i conti con inevitabili limiti legislativi e di
fatto, che impediscono il ricorso agli ammortizzatori
sociali.Nonostantetalilimiti,
e nonostante non ne fossero
in alcun modo obbligati –
proprio attesa la circostanza
della cessazione dell’attività,
volta a fermare le perdite e
non a speculare, come pure,
tristemente, si è letto – i Maristihannoavanzatounaproposta economica assolutamente congrua, che tuttavia i
lavoratori hanno ritenuto di
respingere». E nell’ambito
delle trattative in corso, «si
sono attivati da subito per fare in modo che ai lavoratori
siano riservate opzioni per
un futuro professionale con i
nuovi partner, e di ciò hanno
immediatamente informato
sia i lavoratori, sia le loro rappresentanze sindacali nelle
sedi istituzionali opportune». E qui si viene al punto:
nonostantel’invitodelCardinale, le prospettive future
dello Champagnat restano
nell’ombra: «È stato solo scrivono i frati - per rispetto
di tali sedi istituzionali e delle procedure amministrative
in corso che, sino ad oggi, i
Maristi hanno ritenuto di restare in silenzio, pur avendo
dovuto prendere atto di tanti
commenti fuori luogo e di
tante rappresentazioni distorte della realtà».
R.C.
Giuseppe: «La storia dovrebbe insegnare a non ripetere gli stessi errori»
Edoardo: «Genova mi ha accolto a braccia aperte, è la
mia nuova casa»
LASCIATI RITRARRE da Timothy Costa. Tutte le info
su www.tstudio.tv [email protected]
genova
IL SECOLO XIX
DOPO IL SUCCESSO DELLA FIERA NEL CENTRO STORICO
«Fuori dai vicoli gli spacciatori
così aiuteremo le associazioni»
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
21
ANTICIPATI I LAVORI PREVISTI A FINE MESE
Il procuratore Cozzi alla Maddalena: «Divieto di dimora per i pusher»
NON È STATA solo una presenza istituzionale, ma il modo per certificare una sponda
concreta da parte della Procura: «La festa alla Maddalena
andata in scena sabato ci dimostra che quando ai quartieri si restituiscono vivibilità ed
economia legale, si combattono contestualmente il degrado e la criminalità. È un’equazione all’apparenza semplice,
certo, ma evidentemente non
così facile da mettere in pratica e io credo che qui lo stiano
facendo». Franco Cozzi, procuratore capo di Genova, è stato
ospite l’altro ieri alla Fiera della Maddalena, caratterizzata
da diverse iniziative: un tour
dei beni confiscati alle mafie
curato dal Cantiere per la legalità, giochi per bambini e
“Maker fest”, cena gratuita in
strada e concerto per il centenario del gruppo scout della
Maddalena stessa.
La prima edizione dell’iniziativa coordinata dal Glam
(Gruppo di Lavoro Associativo
della Maddalena) è stata un
successo, e alla festa di quartierehannoaderitooltre50realtà attive nel centro storico,
con le strade piene per tutto il
pomeriggio e la serata, e uno
scenario che sarebbe bello vedereognigiorno.«Èchiaro-insiste Cozzi - che occorrono an-
La Fiera della Maddalena organizzata sabato
che risposte dalle istituzioni
per rendere questa vivibilità
“strutturale”. E per quanto riguarda le facoltà tipiche della
magistratura, posso dire di
aver fatto presente ai miei sostituti che occorre insistere su
misure come il divieto di dimora per chi spaccia piccole
dosi. Va insomma allontanato
BALOSTRO
dai vicoli anche laddove non
scattino provvedimenti più
severi come l’arresto».
Non è un passaggio da snobbare, quello del magistrato
che da poche settimane il Csm
ha indicato quale vertice dei
pubblici ministeri nel capoluogo ligure. E Cozzi spiega il
perché: «Da una parte abbia-
mo il traffico di stupefacenti di
medio-alto livello, sul quale
debbono concentrarsi le indagini di più ampio respiro,
smantellare qualche centrale
in più è fondamentale. Ma attenzione: il nostro metodo, in
parallelo, sarà quello di bonificare questa zona dalle presenze che in qualche modo ne minano la vivibilità. Più che la pena o la detenzione preventiva,
di fatto esclusa con le più recenti formulazioni di legge nel
caso di ridotte cessioni di stupefacenti, è decisiva la risposta sostanziale. E allora il divieto di dimora nel centro storico, o in generale a Genova,
per coloro che nei caruggi sono
abituati a delinquere, sul medio periodo potrà produrre ottimi effetti».
L’ultima osservazione non è
magari una stoccata, ma qualcosa che vagamente gli assomiglia: «Una pressione costante delle forze dell’ordine
sui fiancheggiatori dei pusher,
per esempio su coloro che fanno da sentinelle, sarebbe utile
specie fuori dai percorsi turistici.Cosìcomeuncensimento
complessivo, da parte di chi
esercita funzioni amministrative, dei bassi e degli appartamenti nelle zone più critiche».
M. IND.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
CHIEDE UN DECRETO INGIUNTIVO, LO ACCUSANO DI AVER APPLICATO TASSI ESORBITANTI
L’autogol dello strozzino:
fa causa all’amica che non paga
il giudice lo denuncia per usura
Richieste oltre il 1000% a una commerciante in crisi
IL CASO
DICONO gli inquirenti che la
nonchalance con cui ha gestito il caso fatale, potrebbe
essere sintomatica d’un sistema consolidato: «Non ti
rivolgi ai magistrati per
battere cassa a un debitore
che stai in realtà ricattando,
se in cuor tuo non sei sicuro
che quella sia la normalità».
Sono le parole con le quali
un investigatore commenta l’indagine scattata nei
confronti del camogliese
Claudio Maurizio Carminati, 64 anni, originario di Saigneligier in Svizzera e però
da tempo residente nel levante genovese.
Il sostituto procuratore
Francesco Pinto nei giorni
scorsi gli ha inviato il cosiddetto «avviso di conclusione delle indagini preliminari», preludio della richiesta di rinvio a giudizio che
sarà con ogni probabilità
perfezionata nei prossimi
giorni. Il magistrato lo accusa di usura per i prestiti a
una commerciante geno-
Inchiesta per usura dopo la segnalazione di un giudice
LE RICEVUTE
Alcuni documenti
manoscritti
hanno permesso
di ricostruire
la vicenda
FORNETTI
vese da tempo in difficoltà;
ma c’è un dettaglio, che
rende quest’indagine non
solo una classica sequenza
di accertamenti documentali sui prestiti a strozzo.
L’input ai rilievi della Procura è infatti arrivato da un
giudice del tribunale civile,
al quale lo stesso Carminati
si era rivolto per ottenere
un decreto ingiuntivo, visto
che la sua amica-vittima
non gli pagava le rate imposte a tassi esorbitanti. In
pratica, colui al quale aveva
chiesto formalmente aiuto
tramite il proprio avvocato
per batter cassa, ha invece
alzato il sipario su un giro di
prestiti fuorilegge.
La cifra contestata al sessantenne è abbastanza ridotta, nel caso specifico:
poche migliaia di euro ai
quali applicava tassi variabili fra il 130 e il 1.400%; in
un’occasione, avendo consegnato mille euro, dopo
meno d’un mese se n’era
fatti ridare duemila.
Non solo: di ogni “operazione”,sesipuòdefinirecosì, conservava certificazioni che hanno infine consentito di ricostruire nel dettaglio l’affaire e formulare nei
suoi confronti accuse piuttosto pesanti. Scrive infatti
il sostituto procuratore
Francesco Pinto: «Alcune
delle ricevute manoscritte
e firmate dalla parte offesa,
riportano con esattezza sia
l’importo del prestito sia gli
interessi pretesi dall’indagato, unitamente alle date
nelle quali il medesimo
prestito era stato concesso
e doveva essere restituito».
Gli episodi contestati sono
avvenuti fra l’agosto e l’ottobre 2014 ed è possibile
che il presunto usuraio
chieda d’essere interrogato
per provare a chiarire la sua
posizione.
M. IND.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Pomeriggio da incubo per il traffico a Caricamento
FORNETTI
Ingorgo a Caricamento
per il tunnel dimezzato
Precipitati alcuni pezzi delle pareti laterali
I DANNI potevano essere
molto peggiori dell’ingorgone di traffico che, ieri pomeriggio alle 16, aveva trasformato in un’unica colonna di
auto la strada dal casello di
Genova Ovest a piazza Caricamento. Questa domenica,
però, la causa non era il solitotappochesicreaneigiorni
di festa per le macchine che
aspettano di entrare al parcheggio dell’Acquario. Ma la
chiusura delle due corsie laterali (in entrambi i sensi di
marcia) del tunnel di Caricamento. Sabato pomeriggio,
infatti, si sono staccate alcune delle lastre che ricoprono
le pareti del sottopassaggio.
E soltanto per fortuna nessun automobilista o motociclista è stato colpito dai pezzi di parete caduti all’improvviso.
Che poi, dire all’improvviso, non è una definizione
precisa: da anni le pareti del
tunnel sono malandate ed
altrelastremancanodamolto tempo. Alla fine di maggio, l’Aster aveva ridipinto le
linee di mezzeria e laterali e,
nel rispondere a un lettore
che chiedeva di installare
dei catarifrangenti per rendere più visibili i cordoli
centrali e laterali, l’assessore ai lavori pubblici, Gianni
Crivello, aveva annunciato,
nel giro di poche settimane,
un intervento sul soffitto.
Ora, però, bisognerà riparare le pareti. «Avevamo
previsto il 20 di giugno come
inizio dei lavori per non creare problemi di viabilità prima della chiusura delle
scuole - dice Crivello - dopo
quanto è accaduto anticiperemo i tempi e moduleremo
l’intervento per mettere in
sicurezza anche le pareti».
Non è chiaro quando le
due corsie verranno riaperte
ripristinando la portata originale del tunnel.
F. FOR.
RAID AD ALBISOLA
Tiro a segno contro i vigili in stazione
i carabinieri bloccano quattro genovesi
UN TIRO a segno in cui vinceva chi centrava e spaccava più vetri di porte e finestre degli uffici della polizia
municipale, ospitati in alcuni locali all’interno della stazione ferroviaria di Albisola
Superiore.
Una bravata tra le quattro e
mezza e le cinque di ieri
mattina cui hanno assistito
senza batter ciglio e senza
chiamare il 112 alcuni passeggeri che aspettavano sui
binari l’arrivo del treno. In
base alle testimonianze raccolte dai carabinieri, chi era
in attesa sui binari non ha
mosso un dito per impedire
i lanci di pietre prese dalla
vicina massicciata dai quattro balordi, di cui due minorenni, genovesi poi fermati e
denunciati. A dare l’allarme
ai carabinieri è stato un dirigente di macchina delle Ferrovie che abita nei pressi dei
locali della stazione presi a
pietrate. Alla fine sono stati
denunciati in quattro: S. G,
impiegato 24 anni, D. B. disoccupato di 21 anni (entrambi con precedenti penali) e due studenti diciassettenni. Devono rispondere
tutti di danneggiamento aggravato e interruzione di
pubblico servizio.
STALKING AL CEP
BLITZ A PRA’
Manda i pompieri
a casa della ex,
finisce in manette
Banditi con pistola
rapinano market
in via Taggia
HA CHIAMATO i vigili del fuoco per farsi aprire la porta di
casa della ex, affermando che
la donna aveva avuto un malore. In realtà era solo l’ennesimo tentativo di penetrare
nell’appartamento per perseguitarla e insultarla. Per questo gli agenti del commissariato Cornigliano hanno arrestato un uomo di 60 anni, accusandolo di stalking. L’uomo
è stato anche denunciato per
procurato allarme. È successo
sabato pomeriggio in via Novella al Cep di Pra’.
SONO entranti nel supermarket Basko poco prima
dell’orario di chiusura: uno
dei due aveva una pistola, con
la quale ha minacciato una dipendente facendosi consegnare il contante incassato in
quel momento. È la dinamica
della rapina avvenuta sabato
sera al “Basko” di via Taggia
a Pra’. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della squadra
volanti, che studiano analogie con azioni simili compiute
di recente in zona. Ancora da
quantificare il bottino.
22
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
lettere
PUNTI DI VISTA
BALLOTTAGGI, IMBARAZZO
DI UN ELETTORE DI DESTRA
GLAUCO BERRETTONI
D
inanzi ai ballottaggi
fra Pd e M5S, la domanda classica è: cosa fare per chi si riconosce di
Destra, magari con un passato di An come il sottoscritto?
Le opzioni, lo sappiamo, sono tre: non votare, scegliere
il Pd oppure votare M5S.
Quartum non datur.
Non è un problema da sottovalutare, perché dinanzi all’implosione del centro-destra, complice il collasso di
Forza Italia e la contemporanea incapacità di altri di rappresentare il mondo della
Destra, in quanto si riproporrà quando da noi si riproporrà l’occasione di rispondere alla sua ragion d’essere,
e cioè alla capacità di proporre valori, obiettivi, ideali
e finalità propri in contrasto
con la Sinistra o con quello
che della Sinistra rimane dopo la cura-Renzi.
Le Amministrative non sono
un test politico: chi, come il
sottoscritto, viene da Destra,
l’ha vissuto sulla propria
pelle, in quanto i risultati
delle Amministrative erano
generalmente più bassi di
quelli delle Politiche.
Con le Amministrative scegliamo chi ci amministra, chi
si prende cura delle nostre
città, chi mette a disposizione della comunità le proprie
esperienze politiche e professionali. A questo deve
guardare chi viene da
un’esperienza politica che
ha nello Stato il suo punto di
riferimento.
Chi vota e milita a Destra
non deve farsi sedurre dalle
sirene populiste e demagogiche di chi fa la guerra a
Renzi a prescindere…Dobbiamo valutare i singoli candidati, con la consapevolezza che in ambito amministrativo non bastano le dichiarazioni di “siamo puri e
duri anti-sistema”, ma che
occorrono competenze e conoscenze nell’establishment
e a livello governativo…
Guardiamo quindi alle singole competenze, con la
consapevolezza che i rappresentanti del Pd non sono
l’uomo nero –ahimè rossoda abbattere senza guardare
le capacità amministrative.
Il senso dello Stato e delle
Istituzioni ci chiama a votare
pensando al bene comune,
prescindendo da un confronto politico che si presenterà, da qui a poco, ma che
non ci sarà sino a quando la
Destra non riuscirà a rendersi nuovamente credibile ed
appetibile.
In queste condizioni, parafrasando un gigante del giornalismo italiano, dico: per i
ballottaggi turiamoci il naso
e scegliamo Pd… Lo so, è triste, ma è il meno peggio…. Il
confronto politico con il Pd
verrà dopo…Speriamo.
L’autore è dirigente scolastico
“I.C. Valli e Carasco”
FARMACIE
Farmacie aperte in turno
diurno continuato fino a
venerdì 17 giugno 2016
con orario 8-20
CENTRO/CASTELLETTO
OLIVIERI - Piazza Corvetto,
12r
CENTRO/FOCE
GHERSI - Corso Buenos Aires, 18r; NAZIONALE Corso
Buenos Aires, 158r
CENTRO/NUNZIATA/CARICAMENTO/SARZANO
CAIROLI - Via Cairoli, 42r
ALBARO/S. MARTINO/
BORGORATTI/STURLA/
QUARTO
RIBALDONE - Corso Europa,
1140r; STURLA - Via Dei
Mille, 37r
QUINTO/NERVI
GALLO - Piazza A. Pittaluga,
10r
S.FRUTTUOSO/MARASSI/
STAGLIENO
MONTICELLI - Via Monticelli, 88r; N.S.DEL MONTE Via G.B. D’Albertis, 15r; PIVA - Via G.Bertuccioni, 3/Ar
STAGLIENO/MOLASSANA/
STRUPPA
DAGNINO - Via Struppa,
146Ir; S.BERNARDO - Via
Mogadiscio, 30Qr
S.TEODORO/NUNZIATA/
PRINCIPE
PESCETTO - Via Balbi, 185r
S.TEODORO/LAGACCIO/
OREGINA
SANTA MARIA - Via Venezia,
26r
SAMPIERDARENA
POPOLARE SOCIALE - Via A.
Carzino, 24r
CORNIGLIANO/
SESTRI PONENTE
DAPELO - Via Sestri, 127r
MODERNA - Via Cornigliano, 205r
PEGLI/PRÀ/VOLTRI
PESCETTO - Via L. Rizzo, 48r
RIVAROLO/BOLZANETO/
PONTEDECIMO
TESTORI - Via Jori, 23r
Dalle ore 20.00 è possibile
avere il recapito a domicilio
dei farmaci, se muniti
di ricetta medica urgente,
telefonando al numero
010 - 313131 (Anpas).
Il servizio è completamente
gratuito per l’utente essendo
a carico delle farmacie di zona
Farmacie aperte in turno
notturno permanente
orario 20.00 - 8.00
PESCETTO:
Via Balbi, 185r
EUROPA:
Corso Europa, 676r
IL SECOLO XIX
Posta e risposta
Ancora sul figlio di De Luca
e sull’abolizione del sospetto
STEFANO ROLANDO E-MAIL
Egregio Galletta, la sua risposta alla mail del signor
Mancini (che condivido) mi sembra una forma di razzismo alla rovescia, in quanto lei suggerisce di assumere
un “altro” a prescindere, purché non sia della stessa
razza o famiglia. Il problema, semmai, sarà dei De Luca
che dovrebbero sentire la pressione a far bene più di
altri, sentendosi più esposti. Io non conosco quella realtà locale, ma Mancini dice che è ben diretta quindi, se
Trasportiamo noi
gli immigrati
Sono diversi anni che mi
domando per quali motivi
(o interessi) l’Italia non si
occupi, tramite le nostre
aziende navali, del trasporto degli immigrati.
Oltre a un’opportunità
economica di rilievo, sarebbe soprattutto una dimostrazione della solidarietà cristiano cattolica, sostenuta anche dal nostro
Papa. Quanti morti in
meno? Quali potenzialità
di aiuto e crescita demografica potrebbero arrivare
da queste popolazioni? Si
sta ripetendo quanto avvenuto in tarda epoca romana, una storia rimasta
scritta e che sarebbe utile
conoscere per evitarne le
conseguenze negative, gestendone in anticipo gli
eventi. Inutile aspettarsi
che altri Stati europei, che
mai vissero le nostre numerose invasioni, possano
avere cultura e sensibilità
La mia città
SCRIVERE A: [email protected]
Fax: 010.5388.587
Piazza Piccapietra 21 – 16121 Genova
a cura di GIULIANO GALLETTA
su twitter @gigalletta
storica per prendere iniziative in tal senso. Ma
forse il problema consiste
nell’assenza imprenditoriale tra le figure dei nostri
governanti.
E. CIELO E-MAIL
Murales, licenza
d’imbrattare
Una delle conseguenze più
vistose e disgustose di un
certo permissivismo comportamentale è certamente la licenza d’imbrattare muri e pareti di edifici
pubblici e privati e ogni
altra possibile superficie
con i cosiddetti “murales”
o graffiti, grottescamente
spacciati per opere d’arte.
Città come Roma e Milano
sono ormai completamente appestate, dove
nessun spazio è risparmiato, una consuetudine
aberrante estesa soprattutto sui mezzi di trasporto pubblici, indice di
confusione mentale, di
finora sono state fatte scelte giuste, perché questa
dovrebbe essere sbagliata?
Caro lettore, davvero non vedo cosa c’entri il razzismo, comunque, evidentemente, non mi sono
spiegato bene. L’importante, in questa vicenda,
non sono le qualità di De Luca jr. e neppure se Salerno sia stata ben governata (lo spero per i salernitani), ma che un pubblico amministratore non
dovrebbe mai essere neppure sfiorato dal sospetto (non per niente accennavo alla moglie di
Cesare), di preferire un suo parente. Capisco che,
nel Paese del “familismo amorale”, questa aspirazione possa apparire fantascientifica, ma tant’è.
mancanza di senso civico,
diseducazione profonda,
arretramento della società
civile a comunità tribale,
Perché viene sempre permesso di infrangere la
legge? Perché non ci si decide di porre fine, una
volta per tutte, a questa insana vergogna?
GIOVANNI BERTEI E-MAIL
Femminicidi,
serve una terapia
Ormai è pane quotidiano:
non passa giorno senza che
si parli di un nuovo “femminicidio”. Eppure vi sono
due aspetti che sfuggono
alla riflessione complessiva sul fenomeno. Il primo
è che, oltre alla violenza fisica sulle donne, c’è anche
la pretesa di imporre un
dato comportamento e, soprattutto, un abbigliamento atto a occultare
quella che si considera una
vergogna sociale. Inutile
nascondersi dietro un dito:
GENOVA capocronista: Claudio Caviglia
Tel. 010.53881/fax 010.5388627 - 010.5388629
e-mail: [email protected]
16121 Piazza Piccapietra, 21
stiamo parlando della crescita impetuosa del radicalismo islamico che sta
cambiando il panorama di
molti quartieri delle nostre
città. Il secondo è che
spesso il femminicidio è
un omicidio-suicidio.
Forse, a questo punto, più
che una terapia di coppia
sarebbe da suggerire una
terapia “dalla” coppia, il riscoprire e coltivare la propria individualità, i propri
interessi, i propri amici
(non le classiche “uscite”
di coppia, ma proprio soli
uomini o sole donne, senza
nessun legame intimo nel
gruppo). E, soprattutto,
dovrebbe essere una terapia da fare quando la vita
di coppia avanza felice e
serena, non come un triste
ripiego imposto da una solitudine improvvisa. Forse
questa può essere una via
da tentare, soprattutto in
alternativa al rischio di cadere in posture retoriche
che, statistiche alla mano,
non aiutano di certo.
GIORGIO PIERAZZINI E-MAIL
NON HAI SANTI IN PARADISO?
Scrivi a: “ci pensa il Secolo” [email protected]
Ogni mercoledì pubblichiamo le tue segnalazioni
Scuola Gianelline,
meglio i migranti
Ho letto con molta sorpresa l’articolo apparso l’8
giugno sulla chiusura della
Scuola delle suore Gianelline di San Fruttuoso, in salita Nuova Nostra Signora
del Monte, a firma di Giulia
Mietta. L’informazione fornita è infatti, a mio avviso,
parziale. Perché chiude la
Scuola Gianelli di Genova?
Perché non vi è stata alcuna volontà di rilanciarla.
Non si sono messe in
campo idonee e adeguate
strategie manageriali per
“attirare” nuovi studenti:
non era probabilmente
questo un compito delle
suore, ma avrebbero dovuto avvalersi di un buon
manager che si occupasse
di questo. Non solo: è notizia di queste settimane che
a breve chiuderà anche la
struttura sportiva Licheri,
che ha sede nel plesso scolastico dell’Istituto Gianelli
e che garantiva, ai bimbi
della scuola e del quartiere, anche il Centro
Estivo, ovviamente a pagamento. Il quartiere di San
Fruttuoso perderà dunque
in, un colpo solo, due punti
di riferimento per bimbi e
genitori. E questo per una
decisione delle suore incomprensibile. O forse no.
Mesi fa, infatti, le suore
hanno inteso “accogliere”
diverse decine di ragazze
migranti in quella che era
indovina
IL PASSATO
È il gioco della memoria:
bisogna indicare cosa ritrae la foto. I lettori possono sfidare anche gli altri
lettori inviando un’immagine che raffigura un particolare della nostra città
La foto da indovinare spedita da Alberto Garfagnini
L’ascensore e la ringhiera di Castelletto
«Forse è stata già indovinata ma ci provo ugualmente: é una
decorazione della ringhiera della scala del palazzo che ospita
la cabina a valle dell’ascensore di Castelletto. “Quando mi
sarò deciso d’ andarci in paradiso ci andrò con l’ascensore di
Castelletto” (G. Caproni)». Così scrive Tiziana Lanza, l’unica
lettrice ad aver risposto esattamente al nostro difficile rebus
POTETE INVIARE le vostre risposte o proporre foto da indovinare (spiegando il
motivo della scelta) all’indirizzo mail [email protected]
l’ala dell’attiguo convento
riservato (a pagamento)
alle studentesse universitarie fuori sede, che si sono
infatti viste venir meno un
punto di appoggio importante. Ma perché si è fatto
questo? Le suore dell’Istituto hanno deciso nei mesi
scorsi - dopo una riunione
con alcuni genitori durante la quale avevano assicurato di voler continuare nella ultra ventennale attività scolastica - di
terminare l’esperienza
dell’Istituto e, nelle pros-
sime settimane, la scuola
chiuderà. Con una comunicazione, giunta per altro
solamente via mail, le
suore hanno spazzato via il
futuro dei nostri bambini,
degli insegnanti e degli
operatori scolatici che dovranno ora trovarsi un
nuovo lavoro in un periodo
difficile come quello attuale. Sarà allora vero quel
che si dice, ossia che questa decisione permetterebbe di accogliere un
maggior numero di migranti sì da consentire alle
suore entrate economiche
di tutto rilievo (sicuramente maggiori rispetto
alle attuali rette scolastiche)? A settembre, dunque, i giovani studenti
delle Gianelline di Genova
saranno costretti a cambiare scuola. E’ rimasto un
grande senso di amarezza
per quel che è successo in
questi mesi all’Istituto e
per come lo si è portati al
disfacimento e alla chiusura.
ROBERTO MARTINELLI
E-MAIL
IL SECOLO XIX
23
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
BASSO PIEMONTE
IL TEMPO
OGGI
min.
13°
max
25°
L’ANALISI DELL’AFFLUENZA ALLE ELEZIONI: IL SENATORE PD SPIEGA IL FENOMENO
«Il voto? È una fuga dalle urne»
Fornaro: «Attenzione all’astensionismo. I partiti tornino sul territorio»
L’INTERVISTA
PICCOLI COMUNI
La crisi si sente
meno ma c’è: la
conoscenza diretta
aiuta, l’elettore
ha la sensazione
che il suo voto conti
VITTORIO DE BENEDICTIS
SENATORE Federico Fornaro
anche in questa tornata amministrativa l’astensionismo
è in aumento: in provincia di
Alessandria nei 21 comuni
dove si è votato, dal 72,66%
del 2011 si è scesi al 65,17%,...E
nelle grandi città nessuna supera il 60%..
«Il corpo elettorale si divide
in tre gruppi: il primo, che vale
il 40%, è costante e fedele. E’ generazionale, legato a persone
avanti con gli anni: vota perchè
èundoverecivico.E’incalo.Poi
ci sono gli astensionisti intermittenti (40%): decide se andare a votare per le comunali, le
regionali, le politiche o le europee. E decide in base a candidati e liste a all’umore del momento. Infine, c’è un 20 % di
astensionisti cronici: alle urne
non vanno più».
Federico Fornaro, sindaco di
Castelletto d’Orba dal 2004 al
2014, è senatore (di minoranza) del Pd. Ha scritto un libro
“Fuga dalle urne. Astensionismo in Italia dal 1861 a oggi”
(edizioni Epokè) che verrà presentatovenerdì17giugnoaCastelletto d’Orba nella palestra
di piazza del Municipio alle 21.
L’autore sarà intervistato dai
giornalisti della Stampa Piero
L’INCOGNITA
C’è un 40 per cento
di “intermittenti”:
scelgono secondo
candidati e umore
FEDERICO FORNARO
ex sindaco Castelletto e senatore Pd
Bottino e Miriam Massone
Nei piccoli comuni l’affluenzaèmaggiorerispettoai
grandi centri..
«Nei piccoli comuni c’è la conoscenza diretta del candidato, l’elettore ha la sensazione
che il suo voto conti».
L’astensionismo
cresce
perché i partiti non sono più
capaci di mobilitare i cittadini?
«Le cause sono molteplici. In
passato nascevi in una famiglia
comunista e restavi comunista, nascevi in una famiglia de-
mocristiana e restavi Dc. Oggi
l’ideologia è venuta meno, la
capacità di mobilitazione è caduta. Dal 2007-2008 è emersa
poi una critica ai partiti tradizionaliperlepolitichediausterità decise da soggetti esterni
come il fondo monetario, la
Banca centrale europea. Si
pensa che chi andiamo a eleggere non conti nulla. C’è anche
chi dà un segnale di disaffezione nei confronti della sua parte
politica, si veda il voto alle regionali liguri del 2015, Poi magari torna a votare il partito».
IlPdnoncihamessodelsuo
negli ultimi due anni? Il leader Renzi pensa più a un rapporto diretto con l’elettore...
«Illibrotoccatemioggettivie
di lunga durata. Però se devo
dire la mia, l’idea di una smobilitazione organizzativa e che
basti un leader bravo a comunicare, ha sicuramente accelerato il declino della vecchia
idea di partito. Detto questo, il
Pd è rimasto l’unico partito che
ha ancora un radicamento nel
territorio».
Il Pd sta diventando il parti-
to del leader..
«Il leader ha un ruolo crescente,oggisisaltanoicorpiintermedi, compresi i partiti. E’
definita democrazia del pubblico o del leader. Il partito è
sempre più liquido e mobile».
Ma così salta la democrazia
partecipativa..
«E’ in crisi la democrazia rappresentativa. La delega in bianco al leader appartiene a Forza
Italia non alla sinistra. Renzi è
l’eccezione:innessunattoprogrammatico o di candidatura
alle primarie, ad esempio, c’era
il riferimento al Jobs act. Che
invece è stato fatto passare come una richiesta dei militanti.
In passato ci sarebbe stato un
ampio dibattito nei circoli».
Come se ne esce?
«Il libro pone in evidenza la
crisi del ceti medi e popolari.
Intanto non bisogna sottovalutare l’astensionismo, non ci si
può fermare all’analisi del numero di Comuni o delle Regioni
vinte. Però la democrazia non
funziona senza i partiti, occorre trovare un equilibrio tra leader forte e partito forte».
Serve ancora il radicamento nel territorio?
«Anche in forme nuove, attraverso il web. Ma non si può
cancellare. Non mi pare che
nemmeno il M5Se abbia trovato la soluzione: la partecipazione diretta funziona in realtà
piccola non su scala più grande».
INCONTRO A TORINO. ROSSA: IMPEGNO PER LA MANODOPERA LOCALE
Terzo valico, pressing su Cociv:
«Assunzioni anche in Piemonte»
Cogliandro, Cgil guarda al sistema Liguria: lì presi 150 disoccupati
IRENE NAVARO
ALESSANDRIA. Pressing di
enti e sindacati su Cociv, il consorzio di imprese per la realizzazione del Terzo Valico dei
Giovi: il Piemonte guarda al
“sistema Liguria” sul tema delle ricadute occupazionali sul
territorio connesse alla grandi
opere e sta muovendo i primi
passi per arrivare all’obiettivo.
«In Liguria Cociv ha assunto
150 disoccupati. In Piemonte
tutto ciò non è avvenuto. Questa grande opera deve portare
benefici per il territorio, e non
solo disagi. Ora è il momento di
passare dalla parole ai fatti».
Così sostiene Massimo Cogliando di Fillea Cgil che ha
aperto la strada, forzando le
barriere di Cociv, anche grazie
allo sciopero di nove giorni che
ha recentemente paralizzato i
cantieri piemontesi.
Aggiunge un carico il presidente della Provincia Rita Rossa
che avanza la richiesta formale
di un tavolo di confronto con
Cociv per «chiedere un impegno concreto e fattivo rispetto
alle assunzioni di manodopera
locale per il Terzo Valico».
«Ho voluto raccogliere la
Il recente sciopero nei cantieri
preoccupazione espressa di recente da Ance i cui dati sottolineano una contrazione della
occupazione delle imprese
alessandrine nell’ambito dei
lavori del Terzo Valico – prosegue la presidente Rossa -. I dati
forniti mostrano come per la
Provincia di Genova, ad esempio,moltidipendentisianostati assunti direttamente da Cociv fra i disoccupati; noi vorremmo fare altrettanto»
L’altro giorno si è tenuto un
primo incontro a Torino, tra il
consorzio, gli assessori al Lavoro e alla Sanità piemontesi, il
commissario straordinario per
il Terzo Valico Iolanda Romano
eisindacatidicategoria.«Cociv
– spiega Cogliandro - si è impegnato a fornire entro fine mese
i numeri della manodopera necessariaeitipidiprofessionalità richiesti. In un primo momento aveva sostenuto che sul
territorio mandavano alcune
professionalità, come i minatori per gli scavi in galleria. Abbiamo un efficiente scuola edile e siamo disposti a formare
gratuitamente personale, se
c’è un impegno serio di assunzione». L’accordo non è stato
sottoscritto nero su bianco,
«masitrattavadiuntavoloufficiale, e mi auguro che gli impegni vengano mantenuti», aggiunge Cogliando.
Trentasei i cantieri del Terzo
Valico, tra le due regioni, 280
milioni di euro di contratti stipulati con aziende piemontesi,
di cui 145 milioni nella Provincia di Alessandria, sono i numerifornitidallaProvincia.Entro il mese di agosto saranno
bandite tre gare ad evidenza
pubblica per 540 milioni di euro. Dopo che Cociv avrà dato i
numeri delle necessità di manodopera, si dovrebbe tornare
a riunire il tavolo, questa volta
per la firma.
Ovada
Croce Verde in festa, premi ai volontari
c’è chi è in servizio da 35 anni
OVADA. Ieri mattina la Croce Verde Ovadese ha inaugurato
la nuova vettura 78, con tetto alto e pedana idraulica per il
trasporto dei disabili. Premiati i volontari con 35 anni di servizio, fra cui il presidente Giuseppe Barisione, iscritto dal
1963, Francesco Ferraro dal 1975, Duilio Picasso dal 1980.
Barisione con il vicepresidente Antonio Barbieri, il sindaco
Paolo Lantero hanno consegnato nove medaglie d’oro per
più di trent’anni di volontariato a Milo Barbieri, Angelo Deprimi, Mauro Giacchero, Pier Carlo Giacobbe, Laura Gioia,
Angelo Gollo, Paolo Marchelli, Piero Nervi, Angelo Rapetti.
Le medaglie d’argento (20 anni di servizio) sono 42, 70 medaglie di bronzo (più di 10 anni). La Croce Verde e l’amministrazione comunale hanno reso omaggio al maresciallo dei
carabinieri Roberto Guasco di Ovada, che fin da ragazzo è
stato volontario alla Croce Verde e il 2 giugno è stato premiato dal Presidente Sergio Mattarella, essendo uno dei cinque migliori comandanti di stazione
(DA. TE.)
MATTINO
Soleggiato
POMERIGGIO
Variabile
ACQUI TERME
Il Luna park
sfratta i parcheggi
il sindaco: «Ecco
le alternative»
GIOVANNA GALLIANO
ACQUI TERME. I lavori di costruzione della nuova scuola
media in piazza Allende sono
appena iniziati ed ecco che
scoppia la polemica. Non per i
lavori della scuola ma per il
fatto che il grande luna park,
da sempre sistemato in quella
parte della città, durante le feste patronali, sarà spostato in
centro. Proprio nell’unico posteggio completamente gratuito: l’ex caserma Battisti. Ed
è a questo punto che, nei giorni scorsi, ancor prima che la
delibera relativa venga approvata, è scoppiata la polemica.
Soprattutto da parte di alcuni
commercianti che temono un
danno per i propri affari.
«Niente di più falso – spiega il
sindaco Enrico Bertero – forse
prima di parlare bisognerebbe
chiedere spiegazioni a chi di
dovere». Se è vero infatti che il
Luna park, fra una ventina di
giorni (la fiera di San Guido è
in programma la seconda domenica di luglio) sarà sistemato proprio in caserma, lo è
altrettanto che l’amministrazione comunale ha deciso di
trasformare in gratuite le strisce blu lì accanto. «Per due
giorni saranno gratuiti tutti i
parcheggi di piazza San Francesco – aggiunge Bertero –
non possiamo farlo per tre
giorni perché, proprio in questa piazza il martedì si svolge
il mercato settimanale ma, lasceremo completamente libero, per tutta la durata della fiera, cioè tre giorni, tutta piazza
San Guido». Non solo, la giunta comunale, la prossima settimana, dovrà decidere se lasciare libero per la prima ora o
solo mezz’ora entrambe i parcheggi per almeno 9 giorni,
ossia, tutto il tempo che il luna
park rimarrà in funzione. E
questo perché, tradizione
vuole che il luna park rimanga
in funzione più tempo rispetto alla fiera commerciale.
«E poi mi piacerebbe che gli
acquesi iniziassero ad utilizzare i parcheggi comunali gratuiti che sistematicamente rimangono vuoti. Mi riferisco a
quello sopra il supermercato
Galassia che può ospitare fino
a 78 auto e quelli che si trovano nella cintura immediatamente al di fuori del perimetro del centro».
Farmacie di turno
Alessandria:
Comunale Marengo,
via Marengo 48
Tel. 0131-265677
Acqui Terme:
Albertini, corso Italia 70
Tel. 0144-322.630
Ovada:
Gardelli,
corso Saracco 303
Tel. 0143-802.24
Tortona:
Bidone, via Emilia 130
Tel. 0131-861.067
Novi Ligure:
Valletta, via Garibaldi 1
Tel. 0143-2331
24
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
album
LIGURIA
GIOVINE ORCHESTRA GENOVESE
Uffici Galleria Mazzini 1/1 A - Tel. 010. 869.82.16 www.gog.it
Mercoledì, Palazzo Spinola, ore 17: CONCERTO.
Con Francesco Loi (flauto). Musiche di Bach, Debussy, Jolivet, Maderna
Biglietteria: Galleria Mazzini 1/1, da lunedì a venerdì,
ore 10-16
IL SECOLO XIX
TEATRO STABILE - DUSE
Via N. Bacigalupo - Tel. 010.5342.300
Domani, ore 20,30: GEPPETTO E GEPPETTO. Di
Tindaro Granata, Con Alessia Bellotto, Angelo. Di
Genio, Tindaro Granata, Carlo Guasconi, Paolo Li
Volsi, Lucia Rea, Roberta Rosignoli. Regia di Tindaro
Granata
Ingresso € 5 - Abbonamento a tutta la rassegna € 15
PREVENDITE
MIKA IN CONCERTO
Mercoledi 6 Luglio
Ore 21
Piazza del Mare della Fiera
di Genova - Piazzale Kennedy
Mika proporrà le canzoni
dell’album “No Place Like Heaven”
DA NON PERDERE
IMPERIA
SABATO E DOMENICA A TRIORA
WEEK END NEL PAESE DELLE STREGHE
PER CELEBRARE IL SOLSTIZIO D’ESTATE
ANGELO BOSELLI
TRIORA. Un weekend all’insegna della magia nel paese
delle streghe. Sabato e domenica a Triora si alterneranno seminari, un mercatino di artigianato esoterico,
spettacoli di giocoleria, ballerine celtiche, musica e falconeria. Tutti ingredienti
con i quali il “Mid Summer
Fest” creerà un’atmosfera
davvero speciale in una data
cara agli antichi druidi, cioè il
solstizio d’estate.
Alle 10 di sabato ci sarà
l’apertura del “mercato incantato”. Seguirà il “benvenuto del “piccolo popolo” tra
tisane, infusi e biscotti fatati.
In entrambe le giornate i
bambini avranno uno spazio
ludicogratuitosottogliocchi
attenti delle animatrici della
Tana del Bianconiglio. Alle
11 è in programma uno stage-seminario di avvicinamento pratico all’arte della
falconeria, a cura della Terra
di confine. Animazione con
danze e giochi a cura di Carlo
III e della Compagnia dei fuocolieri. I bambini potranno
costruirsi una bacchetta magica ed esercitarsi in magie e
sortilegi con gli animatori
della Tana del Bianconiglio.
A mezzogiorno è prevista la
presentazione delle “Pagan
weddings” cioè le nozze celtiche. Dalle 15 i laboratori “Il
giardino delle fate e le piante
dell’amore” e “L’iniziazione
dell’eroe e la sessualità sacra
nel mito nordico”.
Domenica alle 10 riapre il
mercatino , alle 10.30 iniziano i laboratori “La seduzione
del fuoco” e “Quando Dio era
una donna”. Alle 11 il laboratorio permanente per adulti
e bambini “Crea il tuo barattolo fatato” con annesso un
concorso la cui premiazione
è in programma per le 17. Seguirà una spettacolare esibizione di falconeria con gufi,
aquile, barbagianni e falchi.
Nuovo workshop alle 15.30
dal titolo “Afrodite, il mare e
la magia del sesso sacro”.
Nello spazio per i più piccoli, alle 16, “Le casette delle
fate e degli elfi”. Alle 18 uno
dei momenti più suggestivi
con la danza celtica “La magia del Solstizio d’estate” a
cura di Sabrina e delle danzatrici di Terre di confine. Alle
19.30 lo spettacolo di chiusura, “Il saluto del piccolo
popolo” e brindisi di arrivederci in piazza Beato Regio.
Nell’occasione si potrà anche visitare il suggestivo
Museo della stregoneria.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
SAVONA
DA VENERDÌ
“RIGOLETTO” INAUGURA LA STAGIONE
DELL’OPERA GIOCOSA AL PRIAMAR
SILVIA CAMPESE
SAVONA. Sarà il melodramma “Rigoletto” di Giuseppe
Verdi, ad aprire venerdì alle
21.15, con replica la sera seguente, la stagione dell’Opera Giocosa di Savona al Priamar. Un ricco cartellone, dalla “Lucia di Lammermoor”,
alla danza di “Carmen K (Kimera)”, dove trionferanno i
sentimenti più forti: amore,
morbosità, desiderio di libertà, pazzia. “Le follie sono le
uniche cose che non si rimpiangono mai”, diceva Oscar
Wilde. Ed è proprio la follia il
fil rouge della stagione in un
ideale cammino dalla tragedia alla commedia, dalla letteratura alla musica.
Si parte venerdì con “Rigoletto”, opera in tre atti di Verdi, su libretto di Francesco
Maria Piave ispirata al dramma di Victor Hugo “Le Roi
s’amuse”. Sotto la regia di Federico Bertolano e la direzione dell’Orchestra Filarmonica Veneta di Stefano Romani
saliranno sul palcoscenico
Roberto Iuliano (il Duca di
Mantova), Rodolfo Giuliani
(Rigoletto) e Linda Campanella nel ruolo di Gilda.
Secondo appuntamento in
cartellone, “Lucia di Lammermoor”, dramma tragico
in due parti di Gaetano Donizetti, in scena giovedì 14 e sabato 16 luglio, ore 21.15. In
scena Simone Alberghinio
(Enrico), Gilda Fiume (Lucia)
e Matteo De Sole (Edgardo).
L’Orchestra e il Coro del Carlo
Felice saranno diretti da Sebastiano Rolli. La regia è affidata a Henning Brockhaus.
Nell’occasione vale la formu-
la Adotta un nonno”, formula
che permette di accedere con
un prezzo speciale a un giovane e un anziano, martedì
12 luglio, ore 21.15. Il primo
appuntamento sinfonico sarà mercoledì alle 21.30, con
un concerto dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart. Protagonista l’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta da
Giancarlo De Lorenzo. Oboe
solista: Nicola Patrussi.
Anche la danza arriva all’Opera Giocosa: venerdì alle
21.30, va in scena Carmen K
(Kimera), balletto con la
Compagnia Artemis Danza.
La biglietteria, presso il Te-
atro Chiabrera, avrà i seguenti orari: dal lunedì al sabato,
dalle ore 10 alle ore 12.30 e
dalle ore 17 alle ore 19.30; sarà comunque possibile acquistare il biglietto presso la
Fortezza del Priamàr un’ora
prima dello spettacolo e direttamente on line sul sito
www.operagiocosa.it.
Per maggioriinformazioni,
telefonare al numero 019
8485974 oppure al numero
366 6726682. Opzione Last
Minute. Mezz’ora prima dello spettacolo si potrà acquistareilbigliettoridottoal50%
del prezzo intero di vendita.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
IN SCENA
CROZZA, IL MATTATORE
CHE “SURFA” SULL’ATTUALITÀ
CLAUDIO CABONA
GENOVA. Di nuovo dal vivo.
Dopo una lunga stagione in tv,
Maurizio Crozza torna a esibirsi nei teatri e nei palazzetti
di tutta Italia con un tour speciale partito due settimane fa
da Montichiari, in provincia di
Brescia, e che giovedì toccherà anche la sua Genova, alle 21
al 105 Stadium alla Fiumara,
per uno spettacolo fuori abbonamento della stagione del
Politeama Genovese.
“Le meraviglie di Crozza”,
questo il nome dello show, è
uno show che cambia a seconda dei fatti d’attualità, della
politica, dei titoli dei giornali
del giorno stesso dello spettacolo, presentandosi sempre
diverso e imprevedibile. Lo
show ripropone il format di
successo sperimentato e collaudato in televisione e per
questo motivo alcuni punti rimangono fermi : insomma, ci
sono personaggi, i grandi classici come Razzi o lo chef vegano, che difficilmente mancheranno. In un video pubblicato
qualche settimana fa sulla sua
pagina Facebook, in cui a stento trattiene le risate, il comico
genovese, attraverso una gag
con la sua spalla Andrea Zalone, offre alcune anticipazioni
facendo capire chi saranno alcuni dei protagonisti dei suoi
sketch di questo nuovo tour. «I
dentini di Renzi li abbiamo?»
Lo chef vegano Germidi Soia
domanda Crozza «il cappotto
di Mattarella? Le verdure? La
sciarpa della “Sampeddoria”?
Ma soprattutto la memoria
per ricordarmi tutto ce l’ho?».
Dal senatore Antonio Razzi al
manager Sergio Marchionne
passando per il premier Matteo Renzi, nella foto, papa Bergoglio, il governatore della
Lombardia Roberto Maroni, lo
chef vegano Germidi Soia arrivando fino all’immancabile
presidente della Sampdoria
Massimo Ferrero. Come al solito Crozza non si limiterà a
imitare un personaggio noto,
ma lo farà del tutto suo.
C’è chi ha perfino coniato il
termine “crozzismo” per descrivere il fenomeno attraverso cui politici e personaggi reagiscono alla presa in giro facendo proprie le caricature e
le battute del comico, finendo
per dare un peso eccessivo al-
la sua comicità o addirittura
ricalcandone
l’imitazione.
Come hanno fatto Pier Luigi
Bersani, Silvio Berlusconi e
più di recente Ferrero che più
di una volta hanno evocato lo
showman e ripèetuto le sue
battute durante le loro apparizioni pubbliche.
Dietro ogni sketch c’è un lavoro corale, frutto della collaborazionedelloshowmancon
Francesco Freyrie, Claudio Fois, Alessandro Giugliano, Vittorio Grattarola, Alessandro
Robecchi e Andrea Zalone, la
sua spalla. Crozza, in una nota
stilata per presentare questo
show, promette solennemente che parlerà in italiano, «a
meno che non interpreti il senatore Razzi, il Viperetta, il
padre costituente Denis Verdini e il figliolo ricostituente
Matteo Renzi».
Sarà un viaggio in un Paese
sorprendente «che ha fame di
passioni e pensioni da fame»
conclude Crozza «che ha una
moneta unica, tanti modi per
spenderla e sempre meno per
guadagnarla. Un posto dove
“buongiorno” vuol dire veramente “speriamo di cavarcela
anche oggi”. Un viaggio nella
patria del “jobs act”, dello
spread, del “bail-in”, della
“stepchild adoption”».
Biglietti: da 25 a 55 euro più
prevendita. Info: www.politeamagenovese.it
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
IL SECOLO XIX
IL SECOLO XIX
(2015), con cinque nuovi brani tra i
quali Beautiful Disaster (con
Fedez)e la versione inglese di
Centro Di Gravità Permanente
(“Center Of Gravity”) insieme a
Franco Battiato. Prevedite online
su happyticket, ticketone,
vivaticket, greenticket
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
DEEP PURPLE
Martedì 12 luglio
all’Arena del Mare
Area Porto Antico
Calata Cattaneo
Il gruppo eseguirà brani tratti
dall’ultimo album “Now What?!”,
considerato uno dei migliori della
Giovedì alle 21
al 105 Stadium
13
14
MAR
TE
DI
15
MER
LA FESTA
CO
IN MUSICA
DELLA GOSP LE
DI
SONDRA COGGIO
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Itinerari imperdibili in
PROVENZA e CAMARGUE
25
25
DALL’ 8 GIUGNO
AL 6 LUGLIO
A 9,90 EURO IN PIÙ
PAESAGGI DI STRUGGENTE POESIA,
ARTE, STORIA E CULTURA,
DA VISITARE IN TUTTE LE STAGIONI.
MUSICA
L’INCONTRO
degli azzurri agli Europei.
I poeti del Messico
Dalle 21 partita in diretta
Bacchetti al piano
CASA AMERICA
sia all’Hb che sotto il tenBIBLIOTECA
Genova. Alle 16.30 nell’amdone in piazza Piccapietra.
Genova. Alle 17 alla Bibliobito del Festival della poesia
Info: 010542988
teca Universitaria si tiene
incontro sul tema “La diver“Andrea Bacchetti racconta
sità linguistica del Messico”. IL CONCERTO
Fano e Omizzolo”, presentaVia dei Giustiniani 12/4
Gli allievi del Paganini
zione dell’incisione della soTEATRO CARLO FELICE
nata per violoncello e piano- BIRRA E CALCIO
Genova. Alle 20.30 concerto
forte di Guido Alberto Fano
Italia-Belgio a tavola
dell’Orchestra degli allievi
(1875-1961) e Silvio OmizVIA BOCCARDO
del Conservatorio con musizolo (1905-1991) insieme
Bucatini all’amatriciana e
che di Mozart, Rossini,
con il leggendario violoncelmuscoli alla birra bianca
Borodin, Weber. Dirige
lista Rocco Filippini.
sono i piatti scelti dalla
Antonio Tappero Merlo.
Via Balbi 40
Birreria HB per il debutto
Ingresso libero
L’INCISIONE
LE IDEE
in via Ceccardi incontro
Info: 0102473549
IL FESTIVAL
con il cantautore Jack Jaselli
Reading di poesie
che presenta il suo nuovo
IL LIBRO
PALAZZO DUCALE
album “Monster Moon”.
La Costituzione italiana
Genova. Alle 21 per il FestiInfo: 01057331
FONDAZIONE GARRONE
val Internazionale di Poesia,
Genova. Alle 17.30 alla Fonreading con i poeti Bruno
IL DOCUMENTARIO
dazione Edoardo Garrone in
Tognolini, Michel Delville,
La vita senza tecnologia
via San Luca 2 presentaJonathan Edwards, Amir Or,
CINEMA ARISTON
zione del libro “La CostituPeter De Ville e Neil Curry.
Genova. Alle 20.45 al cinema zione più bella del mondo?”,
Ingresso libero
Ariston presentazione del
di Giovanni Guzzetta e Antodocumentario “Unlearning”, nio Pilati. Segue dibattito
L’INCONTRO
storia di una famiglia genocon Maurizio Belpietro, Carlo
Il nuovo album di Jaselli
vese che ha lasciato la città
Fusaro, Giuseppe Pericu,
FELTRINELLI
per vivere senza tecnologia.
modera Mario Paternostro.
Genova. Alle 18 da Feltrinelli Regia di Lucio Basadonne.
Info: 0108681530
A TEATRO
SUL PALCO/1
Geppetto e Geppetto
AL DUSE
Genova. Fino a sabato
è in scena “Geppetto
e Geppetto”, per la regia
di Tindaro Granata.
Info: 01053421
SUL PALCO/2
Genova. Fino a sabato 25
giugno è in scena “Foxfinder” di Dawn King, regia di
16
GIO
VE
DI
17
VE
NER
DI
18
SABATO
IN PRIMO PIANO
IL MELODRAMMA
La forza del destino
TEATRO CARLO FELICE
Genova. Alle 20.30 sul palco del
Carlo Felice va in scena “La forza
del destino”, melodramma in
quattro atti di Giuseppe Verdi.
Lo spettacolo verrà rappresentato in forma di concerto con
l’orchestra del teatro diretta da
Andrea Battistoni, maestro del
coro Pablo Assante.
Info. 01053811
IL CONCERTO
Gli allievi sul podio
PIAZZA PILO
Genova. Alle 16 all’Oratorio
Morte e Oratione in piazza Pilo a
Sestri Ponente, concerto di chiusura del 2° Corso di direzione per
Orchestra di fiati della Filarmonica Sestrese. Insieme ai docenti
Matteo Bariani e Raffaele Cecconi si alterneranno sul podio
per dirigere la Junior Band nove
giovani allievi di direzione.
www.filarmonicasestrese.com
PERCFEST
Il ritmo di Billy Cobham
PIAZZA MARCONI
Foxfinder
TEATRO DELLA CORTE
LA SPEZIA. Tutti insieme sul
palco, a fare musica all’aperto,
sotto il monumento equestre
di Garibaldi: giovanissimi con
esperienze e percorsi diversi,
daipiccolissimidi5anni,airagazzi di 18. La Giovane orchestra spezzina (Gosp), composta da bambini e da ragazzi,
suonerà mercoledì alle 18 ai
giardini pubblici della Spezia
in occasione della “Festa della
musica” del sistema Abreu in
Italia, alla sua 4a edizione. La
Gosp si ispira infatti al
sistema
educativo di
José Antonio Abreu,
diffuso in
Italia
dal
maestro
Claudio AbLa Gosp
bado:
ne
in concerto
fanno parte
giovanissimi con esperienze
personali variegate, iscritti ai
centri di aggregazione, ma anche seguiti dai servizi sociali, e
inseriti nelle case famiglia. I
docenti sono giovani diplomati al conservatorio che collaborano con psicologi ed
educatori. Abreu aveva intuito il valore della musica come
opportunità: non tanto la musica studiata, quanto quella
suonata insieme. Era il 1975. Il
suo metodo è diventato famoso e oggi, 40 anni dopo, la Gosp è entrata nella rete delle orchestre giovanili ufficiali.
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
IL MEGLIO DELLA SETTIMANA
LU
NE
DI
LA SPEZIA
band, insieme a grandi
e indimenticabili classici che
li hanno resi celebri in oltre 45
anni di onorata carriera.
Prezzi dei biglietti:
Posto unico in piedi: €40 + dp
I biglietti sono disponibili online
sul circuito Ticketone.
album lunedi
Jacopo Maria Bicocchi.
Info: 01053421
L’OMAGGIO
Dedicato a Frank Zappa
PALAZZO DUCALE
IL CONCERTO
Die Antwoord
VILLA SERRA DI COMAGO
Genova. Alle 21.30 concerto
dei Die Antwoord, anteprima del festival Mojotic.
www.happyticket.it
Genova. Alle 22, in occasione del Festival internazionale di poesia, nel cortile IL ROMANZO
maggiore di Palazzo Ducale Chi ama non sa
reading e concerto per i 100
VILLA BOMBRINI
anni del movimento Dada
Genova. Alle 18.30 Gianna
con un omaggio speciale a
Schelotto presenta il roFrank Zappa. Con Endre
manzo “Chi ama non sa”.
Szkarosi e Wrong Object.
Letture di Carla Signoris.
Ingresso libero
Ingresso libero.
Laigueglia. Dalle 20 in piazza
Marconi, per il PercFest, concerto del grande batterista Billy
Cobham con Francesco Lento alla
tromba, Alessio Menconi alla chitarra, Dado Moroni al piano, Rosario Bonaccorso al basso, Gior-
19
PERCFEST
Il Trio Kalà
PIAZZA MARCONI
Genova. Alle 21.30 “Asuntos
del Tròpico”, concerto
con canzoni dalle poesie di
Juan Calzadilla e sulle musiche di Luis Ernesto Gomez.
Ingresso libero
le voci di Enrico Campanati,
Carla Peirolero e Roberta
Alloisio, la musica di Franco
Minelli, Roberto Piga, Luciano Ventriglia, Laura Parodi ed Esmeralda Sciascia.
Info: 0105702715
Laigueglia. Dalle 20 è in
programma il concerto dei
Mondo del Samba e del Trio
Kalà, con Rita Marcotulli
IL SUQ
FESTIVAL POESIA
piano, Ares Tavolazzi al con- Un inizio in musica
Bloomsday
trabbasso e Alfredo Golino
PORTO ANTICO
VARI LUOGHI
alla batteria.
Genova. Prende il via il festi- Genova. Dalle 9 alle 24, in
www.percfest.it
val Suq, alle 18, con il convari luoghi nel centro città,
certo dell’Orchestra Cajun di torna per la decima volta
IL CONCERTO
Marco Fatta e Marica Pelle“Bloomsday”, la lettura inteAsuntos del Tròpico
grini. Alle 21.30 “Mesciua –l
grale dell’Ulisse di Joyce.
PALAZZO DUCALE
La mescolanza del Suq” con Ingresso libero
L’EVENTO
BENEFICENZA
Periferie. Sul palco Ut, Katiusha e Black Elephant, Belzer e Temple of Demonds.
Ingresso libero
Genova. Alle 21.30 al Museo
Luzzati il Suq presenta “Tradimento di Gano e morte
del gigante Gattamugliere”
di e con Mimmo Cuticchio.
Info: 0105702715
SUL PALCO
Tango per la Ghirotti
PALAZZO MERIDIANA
Genova. Le Associazioni Genova Tango e Centro Bue- IL CONCERTO
nos Aires organizzano una Canta Max Manfredi
serata per la Gigi Ghirotti
LA CLAQUE
LIBRI
a Palazzo della Meridiana.
Genova. Alle 21 è in proGelati fanzine
Info: 3479359122
gramma il concerto del canTIGER SPOT
ROCK E POP
tautore Max Manfredi.
Info: 0102470793
Il Festival delle periferie
VILLA BOMBRINI
FESTIVAL SUQ
Genova. Dalle 18 serata
Il tradimento di Gano
inaugurale del festival delle
MUSEO LUZZATI
Genova. Alle 18 per il festival della microeditoria “Gelati” al via la mostra “Ciclismo epico” di Rebigo con
concerto dei Technoir.
via San Vincenzo
The Great Naco Orchestra
LAIGUEGLIA
Laigueglia. Dalle 20 in piazza
Marconi, concerto di chiusura
del PercFest con il Dario Carnovale Trio, Rachel Gould & Luigi
Tessarollo Quartet e gran finale
con The Great Naco Orchestra.
www.percfest.it
IL FESTIVAL
Il rock degli Isaak
VILLA BOMBRINI
Genova. Dalle 18 a Villa Bombrini serata finale del Festival
delle Periferie con il concerto
degli Isaak, band genovese più
famosa all’estero che in città.
Suoneranno anche Varego,
No Man Eyes e Desecrate.
Ingresso libero
NATURA
IL CONCERTO
Suzanne Vega
PORTO ANTICO
Genova. Alle 21 in piazza delle
Feste concerto di Suzanne Vega
che torna in Italia per presentare
in anteprima “Talks about love”,
il suo nuovo disco. In apertura la
cantautrice genovese Jess.
www.happyticket.it
IL FESTIVAL
Il post rock degli Ulan Bator
VILLA BOMBRINI
Genova. Dalle 18 a villa Bombrini
si tiene la seconda serata del festival delle Periferie con ospiti
d’onore gli Ulan Bator, band post
rock francese. Spazio anche a
Case di Vetro, Bells of Ramon
e Il Gioco del Silenzio.
Ingresso libero
LA MUSCOLATA
Musica, magia e cabaret
VIA DEL TRITONE
Genova. Alle 21 alla “Muscolata
sturlese” in via del Tritone, sagra
con stand gastronomici e giochi
per bambini, spettacolo di cabaret con il comico Gabri Gabra
accompagnato dal cantante
Pernazza e dal mentalista Valerio Parodi. È inoltre in programma l’esibizione di Elisabetta
Macchiavello e la Abc Band.
Ingresso libero
DOMENICA
PERCFEST
LO SHOW
gio Palombino alle percussioni.
www.percfest.it
Il festival dei rondoni
PARCO DELL’AVETO
Rezzoaglio. Il Parco naturale regionale dell’Aveto aderisce da
quest’anno al “Festival dei Rondoni”, un’iniziativa volta allo
studio e alla tutela di questi
spettacolari uccelli. L’ornitologo
Luca Baghino, dopo una breve
introduzione sull’argomento nel
Centro Visita del Parco, guiderà
i partecipanti in una passeggiata. Punto di ritrovo al Centro
Visita del Parco alle 15;
costo: 6 euro. Prenotazione ob-
bligatoria entro il mercoledì
precedente scrivendo a
[email protected]
Info: 0185 343370
IN SCENA AL SUQ
Le Fosse ardeatine
MUSEO LUZZATI
Genova. Alle 21.30 al Museo Luzzati nell'ambito del festival Suq
è in programma “Tante facce
nella memoria” di Mia Benedetta e Francesca Comencini,
uno spettacolo sull’eccidio delle
Fosse ardeatine e sulla storia
della Resistenza.
Info: 0105702715
IL TOUR
San Giovanni Battista
IN CENTRO
Genova. Dalle 9 alle 15 viene
proposto un percorso che si
snoda fra i vicoli del centro storico per ripercorre le vicende
che videro arrivare a Genova le
ceneri di San Giovanni Battista.
[email protected]
IL MUSICAL
Le canzoni del cuore
TEATRO VERDI
Genova. Alle 21 la compagnia
Musicalmente presenta il musical intitolato“I love you musical”
dedicato al cuore, centro della
vita e simbolo dell’amore, fra
canzoni sentimentali e ballate
con ritmi rock and roll.
Info: 0106148366
26
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
album
IL SECOLO XIX
Cinema
In sala
a cura di NATALINO BRUZZONE
GENOVA
ALBATROS via Gio Batta Roggerone 8,
tel. 01074.91.662. Prezzi: € 5,50 intero;
€ 4,50 ridotto
Aliceattraversolospecchio
17.00-19.00-21.00
AMERICA via Cristoforo Colombo 11,
tel. 01059.59.146. Prezzi feriali: € 6,00 inte-
ro; € 5,00 ridotto. Prezzi festivi e prefestivi:
€7,50 intero; €6,00 ridotto. Mercoledì: €4,50
Julieta
16.00-18.00-21.00
Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine
16.00-18.30-21.00
ARISTON vico San Matteo 16r,
tel. 01024.73.549. Prezzi: € 7,00 intero;
€ 6,00 militari e ragazzi fino a 10 anni; € 5,00
pomeridiano
Riposo
CITY vico Carmagnola 9,
tel. 01086.90.073. Prezzi: € 7,00 intero;
€ 6,00 militari e ragazzi fino a 10 anni; € 5,00
pomeridiano
Warcraft-L’inizioVO 18.30-21.30 (sott.li)
Innomedimiafiglia
18.45
TheNiceGuys
21.30
CORALLO via Innocenzo IV 13r,
tel. 010586.419. Prezzi: € 7,00 intero;
€ 6,00 militari e ragazzi fino a 10 anni; € 5,00
pomeridiano
L’uomochevidel’infinito
Julieta
18.45-21.00
18.30-20.30
ODEON corso Buenos Aires 83,
tel. 01036.28.298. Prezzi: € 7,00 intero;
€ 6,00 militari e ragazzi fino a 10 anni; € 5,00
pomeridiano
Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine21.30
Warcraft-L’inizio
20.30
RITZ D’ESSAI piazza Giacomo Leopardi
5r, tel. 010314.141. Prezzi feriali: € 6,00 inte-
ro; € 5,00 ridotto. Prezzi festivi e prefestivi:
€7,50 intero; €6,00 ridotto. Mercoledì: €4,50
Martedì:MoneyMonster16.00-18.00-21.00
SIVORI salita Santa Caterina 12,
tel. 01055.32.054. Prezzi: € 7,00 intero;
€ 6,00 militari e ragazzi fino a 10 anni; € 5,00
pomeridiano
THE SPACE CINEMA magazzini del Cotone Modulo 6, tel. 892.111. Prezzi: € 8,20
intero; € 6,90 ridotto, bambini fino a 10 anni;
€ 6,20 over 65. Sabato e Domenica: € 8,70
intero; € 6,90 ridotto. Proiezioni 3D: € 10,50
intero; € 8,50 ridotto
Warcraft-L’inizio
16.15-19.00-21.45
MoneyMonster
16.30
FriendRequest-Lamortehailtuoprofilo
19.30-21.35
Pelé
19.00 - 20.45
TheNeonDemon
16.15-21.55
MiamiBeach
17.15-19.30-21.50
Aliceattraversolospecchio
16.00-18.15
Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine
16.00-18.50-21.40
TheNiceGuys
16.10-18.50-21.30
L’uomochevidel’infinito16.25-18.55-21.25
Lapazzagioia
16.00-18.30
CiaoBrother
21.15
MoneyMonster
21.20
X-Men:Apocalisse
16.30
UCI FIUMARA via Mantovani 1,
tel. 892.960. Prezzi: € 8,50 intero; € 6,50
ridotto, bambini fino a 8 anni, over 65; € 4,50
matinee. Mercoledì: € 6,50. Martedì: € 5,00
promo donna. Proiezioni 3D: € 11,00 intero;
€ 9,00 ridotto
TheNeonDemon
17.00-19.50-22.40
RobinsonCrusoe
17.10
MiamiBeach
20.10-22.30
L’uomochevidel’infinito 16.50-19.40-22.20
CiaoBrother
16.50-20.00-22.25
Somnia
22.45
Pelé
17.00-20.00
Un’estateinProvenza
18.00-21.00
X-Men:Apocalisse
17.00-21.30
Warcraft-L’inizio17.00-19.30 -19.50-22.40
TheNiceGuys
17.00-19.50-22.45
FriendRequest-Lamortehailtuoprofilo
17.25-20.10-22.45
Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine
16.40-19.40-21.30 -22.40
Aliceattraversolospecchio 16.50- 17.20
Warcraft-L’inizio3D
22.15
Lapazzagioia
16.40-19.40-22.45
Lapazzagioia
18.15-20.30
UnamericanoaParigiVO
18.30-20.45 (sott.li)
NICKELODEON via della Consolazione 1,
tel. 010589.640.
Pelé
21.15
SALA FILMCLUB salita Santa Caterina 12,
tel. 01055.32.054. Prezzi: € 5,00 intero;
AMICI DEL CINEMA via C. Rolando 15,
tel. 010413.838. Prezzi: € 4,00 per i soci;
Florida
Thedressmaker-Ildiavoloètornato 21.00
€ 4,00 ridotto
18.45-20.45
€ 6,00 per i non soci; € 6,00 Tessera
CAPPUCCINI p.zza dei Cappuccini 1, tel.
010880.069. Prezzi: € 6,00 intero; € 5,00
ridotto, under 18, over 65, universitari; € 4,00
(con tessera ACEC)
Mercoledì:Fuocoammare
21.15
SANPAOLO FRITZLANG via Acquarone
64r, tel. 010213.773. Prezzi: € 6,00 intero;
THE NEON DEMON
Riposo
€ 5,00 ridotto
CINEMA SAN SIRO via alla Chiesa Plebana
5r (Nervi), tel. 01032.02.564. Prezzi:
€ 6,00 intero; € 5,00 ridotto
Riposo
SAN PIETRO piazza Frassinetti 10,
tel. 01037.28.602. Prezzi: € 5,50 intero;
€ 4,50 ridotto
Martedì:MoneyMonster
NUOVO CINEMA ITALIA via Sauli,
tel. 01085.90.644. Prezzi: € 6,00 intero;
€ 5,50 militari e ragazzi fino a 10 anni; € 5,00
over 60
MIGNON via Martiri della Liberazione 131,
tel. 0185309.694.
Martedì21:PlayTime-Tempodidivertimento
17.00-21.30
€ 5,00 ridotto, bambini fino a 12 anni, over 60,
militari
Martedì:MoneyMonster
21.00
EROTICI
bbb (THRILLER) 87 minuti. di Vincent Garenq. Con Daniel
CHIABRERA vico Chiabrera 8,
tel. 01025.12.637. Prezzi: € 7,50 intero;
€ 5,00 ridotto
Filmalucirosse
CENTRALE via S. Vincenzo 13,
tel. 01040.72.909. Prezzi: € 7,00 intero;
€ 5,00 ridotto. Orario: dal lunedì al venerdì
dalle ore 10 alle ore 22; sabato dalle ore 10 alle
ore 24; domenica dalle ore 14 alle ore 24
€ 10,00 ridotto
Nelvorticedelpeccato
dalle ore 10:00 alle ore 22:30
GIOIELLO PLAY HARD CENTER vico della
Cittadella (da via Balbi),
tel. 01040.77.737. Prezzi: € 7,00 intero;
€ 5,00 ridotto. Orario: dalle ore 10.30 alle ore
22, sabato domenica e festivi 14,30-22,00
FilmEtero
FilmGay
LA PAZZA GIOIA
ROSSIGLIONE
MUNICIPALE piazza Matteotti 4,
tel. 010924.400. Prezzi: € 6,00 intero;
€ 4,00 ridotto
BARGAGLI piazza Conciliazione 1,
tel. 010900.164. Prezzi: € 6,00 intero;
Aliceattraversolospecchio
BOGLIASCO
PARADISO largo Skrjabin 1,
tel. 01034.70.438. Prezzi: € 6,00 intero;
€ 5,00 ridotto
Riposo
CASELLA
PARROCCHIALE - SALA DON MARIO
BEROLDO via De Negri 42. Prezzi: € 6,00
intero; € 4,00 ridotto
Riposo
CHIAVARI
CANTERO piazza Matteotti 23,
tel. 0185363.274.
Salariservata
21.00
BURGO piazza Caduti, tel. 33316.36.228.
SANTAMARGHERITA
IlcasoSpotlight
CENTRALE largo Giusti 16,
tel. 0185286.033. Prezzi: € 7,00 intero;
RAPALLO
UCI CINEMAS via Gambalera - Spinetta
Marengo, tel. 0131892.960. Prezzi: € 8,00
RONCOSCRIVIA
COLUMBIA via Vittorio Veneto,
tel. 01096.57.020. Prezzi: € 6,00 intero;
€ 5,00 ridotto, over 65; € 30,00 abbonamento
a 6 spettacoli
21.15
intero; € 6,70 ridotto (da martedì a venerdì),
bambini fino a 8 anni, over 65; € 5,80 lunedì;
€ 5,00 promo donna martedì
Warcraft-L’inizio
17.10-19.50-22.30
FriendRequest-Lamortehailtuoprofilo
17.15-22.35
Aliceattraversolospecchio17.15-19.55-22.30
TheNiceGuys
17.10-22.35
CiaoBrother
20.00
Un’estateinProvenza
18.00-21.00
Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine
17.10-19.50 -22.25
TheNeonDemon
19.55
Pelé
17.10-19.50
X-Men:Apocalisse
22.15
MACALLÈ via Marsala 1A - Castelceriolo,
tel. 33494.88.905. Prezzi: € 5,00; € 4,00
riduzione Soci Ass. Culturale. Lunedì: € 4,00
SeivieperSantiago
bb (DRAMMATICO) 108 min. Regia di
Matt Brown, con Dev Patel, Jeremy
Irons, Devika Bhise, Toby Jones, Stephen Fry, Jeremy Northam
Un giovane, quanto geniale e autodidatta, matematico indiano trova il
suo mentore, nell’Inghilterra dei
primi del Novecento in un professore
di Cambridge. Classico biopic con ottimo cast.
n Genova: Corallo, The Space,
Uci Fiumara
bbbbb (MUSICAL) 115 min. Regia di
Vincente Minnelli, con Gene Kelly, Leslie Caron, Nina Foch, Oscar Levant,
Georges Guétary
Torna in sala, dal 1951 dove raccolse sei
Oscar, il capolavoro, in versione restaurata e sottotitolata, di Minnelli. La storia d’amore, il fascino della città della
luce, la musica superba di Gershwin e la
meraviglia, con riferimenti pittorici,
delle coreografie di Gene Kelly.
n Genova: Sivori (V. O.)
JULIETA
PELÉ
ALICE ATTRAVERSO
LO SPECCHIO
di Pedro Almodóvar. Con Emma
Suarèz, Adriana Ugarte, Rossy De
Palma, Inma Cuesta, Darío Grandinetti
Madre e figlia: un rapporto quasi impossibile che dopo anni si riaccende
attraverso i ricordi e l’elaborazione
della sofferenza, della malattia, del
lutto. Melò secondo lo stile di Almodóvar intenso e senza effervescenza
nevrotica.
n Genova: America, Corallo
Michael & Jeff Zimbalist, con Vincent
D’Onofrio, Rodrigo Santoro, Diego
Boneta, Colm Meaney, Seu Jorge
Il mito del più grande giocatore di calcio di tutti i tempi. Tra il 1950 e il 1958.
Dalla povertà al trionfo anche in
nome di un popolo e del suo modo di
onorare il football. Il tono da videoclip è riscattato dalla magia del pallone.
n Genova: The Space, Uci Fiumara
bba (FANTASTICO) Regia di James
Bobin, con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Rhys Ifans, Anne Hathaway,
Helena Bonham Carter
Dopo un periodo in giro per il mondo
Alice riattraversa lo specchio e reincontra i personaggi di quell’universo
fantastico dove c’è da salvare, tra
amici e nemici, il Cappellaio matto.
n Genova: Odeon, The Space,
Uci Fiumara
WARCRAFT - L’INIZIO
X-MEN: APOCALISSE
MIAMI BEACH
Duncan Jones, con Travis Fimmel,
Paula Patton, Ben Foster, Dominic Cooper, Toby Kebbell, Ben Schnetzer,
Robert Kazinsky, Daniel Wu
Il gioco di ruolo “World of Warcraft”
cambia pelle con “l’inizio” al cinema.
È la solita guerra tra il Bene e il Male
col grande apparato spettacolare così
caro a Hollywood oggi.
n Genova: Odeon, The Space,
Uci Fiumara (anche 3D)
con Evan Peters, James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence,
Nicholas Hoult
I supereroi Marvel, con la loro generazione più giovane guidata dal Professor X, debbono salvare l’umanità da
una spietata creatura. Adrenalina, visionarietà e azione scandite dalle invenzioni del digitale per il sequel di
“X-Men - Giorni di un futuro passato”.
n Genova: The Space, Uci Fiumara
Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine
17.30-21.30
SORI
bbba (DRAMMATICO) 100 min. Regia
SALA ENZO COSTA via Combattenti
Alleati 4.
Riposo
TORRIGLIA
CINEMA TORRIGLIA piazza della chiesa,
tel. 010944.038.
Riposo
ALESSANDRIA E PROVINCIA
ALESSANDRIA
bbbba (COMMEDIA) 116 min. Regia di
Paolo Virzì, con Valeria Bruni Tedeschi,
Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Tommaso Ragno
Due donne cercano equilibrio e identità nella fuga dalla comunità in cui
sono ricoverate. Chiave grottesca e
modulazioni dolorose in una messa in
scena da stato di grazia. Il miglior film
di Virzì. Bravissime protagoniste.
n Genova: Sivori, The Space,
Uci Fiumara
€ 5,00 ridotto
AUGUSTUS viaLamamora,tel. 018561.951.
Martedì:Aliceattraversolospecchio 17.30
Martedì:Warcraft-L’inizio
21.30
Martedì:TheNiceGuys
17.30-21.30
Martedì:L’uomochevidel’infinito
17.30-21.30
Leconfessioni
UN AMERICANO A PARIGI
€ 4,00 ridotto
Chiusuraestiva
19.00-21.30
L’UOMO CHE VIDE L’INFINITO
SAN GIUSEPPE via Romana 153 (Ruta),
tel. 01857.74.590. Prezzi: € 6,00 intero;
MONEGLIA
Prezzi: € 6,00 intero; € 4,00 ridotto
bb (AZIONE) 115 min. Regia di Jon Chu, con Dave Franco,
Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Jesse Eisenberg, Lizzy Caplan, Daniel Radcliffe, Michael Caine, Jay Chou
È il sequel del fortunato (al botteghino) “I maghi del crimine”. Per il suo ritorno la banda di illusionisti sarà alla
prese con chi, dalla tecnologia, vuole potere e sempre più
soldi. Divertimento spettacolare.
n Genova: America, Odeon, The Space, Uci Fiumara
ELDORADO via Buranello 90,
tel. 01064.57.943. Prezzi: € 15,00 intero;
RUTADICAMOGLI
Chiuso
Auteuil, Sebastian Koch, Marie-Josée Croze, Christelle Cornil, Lila-Rose Gilberti, Emma Besson, Christian Kmiotek,
Serge Feuillard
La vendetta di un padre che deve trovare giustizia per la
morte della figlia vittima del patrigno violentatore seriale.
Teso, narrativamente secco e con un eccellente protagonista.
n Genova: City
Etero
TransoGay
OPERA MONS. MACCIÒ via Pallavicini 7,
tel. 01092.69.792. Prezzi: € 7,00 intero;
€ 5,00 ridotto
NOW YOU SEE ME 2 - I MAGHI DEL CRIMINE
NUOVO CINEMA PALMARO via Prà 164,
tel. 01061.21.762. Prezzi: € 6,00 intero;
BARGAGLI
21.00
IN NOME DI MIA FIGLIA
Prezzi: € 6,00 intero; € 5,00 ridotto
Chiusuraestiva
X-Men:Apocalisse
€ 5,00 ridotto. € 5,00 Lunedì
bbbb (COMMEDIA) 93 min. Regia di Shane Black, con Russell Crowe, Ryan Gosling, Angourie Rice, Matt Bomer, Margaret Qualley, Kim Basinger
Due detective pasticcioni più una figlia adolescente nella
Los Angeles del 1978, dove il porno e la corruzione bruciano. Satira della detective story modello anni Settanta.
Divertente, con una coppia di ottimi interpreti.
n Genova: City, The Space, Uci Fiumara
VERDI piazza Oriani 7, tel. 01061.48.366.
MASONE
Chiusuraestiva
Elle Fanning, Karl Glusman, Jena Malone, Bella Heathcote,
Abbey Lee, Christina Hendricks, Keanu Reeves
Gioco al massacro nel mondo della moda attraverso gli
occhi di un’aspirante modella adolescente. Refn non fa
sconti con la sua visionarietà da brivido, centrando un fascino sinistro non riconosciuto a Cannes 2016.
n Genova: The Space, Uci Fiumara
16.30-21.15
PROVINCIA DI GENOVA
ARENZANO
THE NICE GUYS
bbb (HORROR) 110 min. Regia di Nicolas Winding Refn, con
21.30
Warcraft-L’inizio3D
22.40
TheNeonDemon
20.20-22.40
L’uomochevidel’infinito
20.30-22.40
TheNiceGuys
20.20-22.40
TORTONA
Pelé
20.30
MEGAPLEX STARDUST citta comm.le
Oasi, tel. 0131880.754. Prezzi: € 8,00 inte-
Julieta
22.40
ACQUITERME
ro; € 6,00 ridotto bambini fino a 8 anni, oltre
60 anni; € 4,00 Carta argento. Lunedì: € 5,00
escluso festivi e prefestivi
Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine
20.20-22.40
FriendRequest-Lamortehailtuoprofilo
20.40-22.40
Aliceattraversolospecchio
20.20
Lapazzagioia
22.40
Warcraft-L’inizio
20.10
ARISTON piazza G. Matteotti 16,
tel. 0144322.885.
Nowyouseeme2-Imaghidelcrimine
21.00
OVADA
SPLENDOR via G. Buffa, tel. 010583.261.
Chiusuraestiva
bb (FANTASCIENZA) 123 min. Regia di
GIUDIZI
bbb (BIOGRAFICO) 107 min. Regia di
bb (AZIONE) Regia di Bryan Singer,
MEDIOCRE ................... DISCRETO.....................
H
HH
BUONO ........................
HHH
bb (COMMEDIA) 88 min. Regia di
Carlo Vanzina, con Ricky Memphis,
Max Tortora, Giampaolo Morelli, Paola
Minaccioni, Emanuele Propizio
Ancora gli italiani all’estero con tutti
i loro difetti, le manie e i tic che si manifestano non solo in patria ma anche
oltre frontiera, così come le ragioni
dell’amore tra ragazzi (meglio degli
adulti). In perfetto stile fratelli Vanzina.
n Genova: The Space, Uci Fiumara
DA NON PERDERE .......
HHHH
CAPOLAVORO .............
HHHHH
televisione
IL SECOLO XIX
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
27
Rai 1
Rai 2
Rai 3
Canale 5
Italia 1
Rete 4
La 7
6.00 Il caffè di Raiuno
6.30 Tg 1 Notiziario
6.45 Unomattina Estate
Attualità
10.30 Reef Doctors - Dottori a Hope Island
Telefilm
11.15 Don Matteo 6 Serie
13.30 Telegiornale
14.00 Tg 1 Economia
14.05 Estate in diretta
Attualità
15.35 Legàmi Telenovela
16.30 Tg 1 Notiziario
16.40 Estate in diretta
Attualità Eleonora
Daniele e Salvo Sottile conducono il rotocalco dedicato al
grande viaggio nell’Italia di oggi
17.40 Calcio: Repubblica
d’Irlanda-Svezia
La sfida allo Stade
de France di Parigi
20.00Telegiornale
Notiziario
7.35 Protestantesimo
8.05 Le sorelle McLeod
Serie
8.45 Il nostro amico Kalle Telefilm
9.30 Tg2 Insieme
10.30 Summer Voyager
11.20 Il nostro amico
Charly Telefilm
12.10 La nostra amica
Robbie Telefilm
13.00 Tg 2 Giorno
13.30 Il Caffè degli Europei
14.00 Lui è la mia ossessione Film-tv
15.35 Elementary Telefilm
16.15 Guardia costiera TF
17.45 Rai Parlamento Telegiornale
17.55 Tg2 Flash L.I.S.
18.00 Tg Sport
18.20 Tg 2 Notiziario
18.50 NCIS Los Angeles
Telefilm
19.40 NCIS Telefilm
20.30Tg 2 20.30
6.30 Rassegna stampa
7.00 Tgr Buongiorno Italia Attualità
7.30 Tgr Buongiorno Regione Attualità
8.00 Agorà Attualità
10.00 Mi manda Raitre
11.00 Elisir Attualità
Conduce Michele
Mirabella
12.00 Tg3
12.45 Pane quotidiano
13.10 Il Tempo e la Storia
14.00 Tg 3. Tg Regione.
Tgr Meteo
14.20 Tg 3. Meteo 3
14.50 Tgr Piazza Affari
14.55 Tg3 Lis Notiziario
15.00 La casa nella prateria Telefilm
15.50 Napoléon Fiction
17.20 Geo Magazine
19.00 Tg 3. Tg Regione.
Tgr Meteo
20.00Blob
20.10 I giorni di Parigi
20.35 Un posto al sole SO
6.00 Tg 5 Prima pagina
7.55 Traffico
8.00 Tg 5 Mattina
8.45 Centovetrine Soap
opera
9.45 Le tre rose di Eva
Fiction
11.00 Forum Attualità
13.00 Tg 5. Meteo.it
13.40 Beautiful Soap opera La serie statunitense più seguita al
mondo
14.10 Una vita Soap opera
14.45 Cherry season
La stagione del
cuore Telenovela
15.45 Il segreto
Telenovela
16.45 Inga Lindstrom
Il mio finto fidanzato Film-tv
18.45 Caduta libera smile
Game show
20.00Tg 5. Meteo.it
20.40Paperissima sprint
estate Varietà
6.55 Settimo cielo TF
7.45 Una per tutte, tutte
per una Cartoni
8.10 Belle e Sebastien
Cartoni animati
8.35 Georgie Cartoni
9.00 Sailor moon Cartoni
9.25 Chuck Telefilm
10.25 White Collar TF
12.25 Studio Aperto
13.05 Sport Mediaset
13.45 I Simpson Cartoni
animati
14.35 I Griffin Telefilm
15.00 Big Bang Theory
Sitcom
15.35 My name is Earl Telefilm
16.05 Due uomini e mezzo Telefilm
16.35 Suburgatory
Telefilm
17.00 Friends Telefilm
18.00 Mike & Molly Sitcom
18.30 Studio Aperto. Meteo Notiziario
19.25 CSI Miami Telefilm
6.55 Hunter Telefilm
8.55 Cuore ribelle TN
9.45 Carabinieri Telefilm
10.45 Ricette all’italiana
11.30 Tg 4 - Telegiornale
12.00 Detective in corsia
Telefilm
13.00 La signora in giallo
Telefilm
14.00 Lo sportello di Forum Attualità
15.30 I viaggi di Donnavventura Attualità
15.45 Hamburg distretto
21 Telefilm Le indagini del gruppo di
polizia “distretto 21”
di Amburgo, alle
prese con i casi più
difficili e sconvolgenti
16.50 Julie Lescaut TF
18.55 Tg4 - Telegiornale
19.35 Dentro la notizia
19.55 Tempesta d’amore
Soap opera
20.30Dalla vostra parte
6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico
7.55 Omnibus Attualità
9.45 Coffee break
Attualità
11.00 L’aria che tira
Attualità
13.30 Tg La7 Notiziario
14.00 Tg La7 Cronache
Attualità
14.20 Tagadà Attualità
16.15 Sfera Documentari
17.15 Joséphine ange
gardien Telefilm
19.00 A cena da me Talent
show Cinque sere
per conoscersi, per
scoprirsi, partendo
dall’organizzazione
di una cena impeccabile e per decretare il miglior cuoco
tra i cinque concorrenti del reality
20.00Tg La7 Notiziario
20.35 Otto e mezzo
Attualità
20.30
Calcio: Belgio-Italia
21.05
Le mie grosse grasse
vacanze greche ★★
21.05
Lontano
dal Paradiso ★★★★
21.10
Orgoglio
e pregiudizio ★★★
SPORT. Allo Stade des Lu-
mieres di Lione si gioca la
prima partita della Nazionale, guidata da Antonio
Conte, agli Europei 2016.
La squadra avversaria sarà il Belgio di Marc Wilmots
(comm., 2009) con
NiaVardalos,RichardDreyfuss.RegiadiDonaldPetrie.
Georgia,guidaturistica,deve fare i conti con dei turisti
in vacanza in Grecia
22.45 Tg 2 Notiziario
23.00Emozioni Playlist
0.30 Sorgente di vita
1.00 Meteo 2
1.05 Hawaii Five-0 TF
1.50 Ufo - Distruggete
base Luna Film
23.10 Il grande match
0.40 Tg 1 - Notte. Che
tempo fa Notiziario
1.15 Calcio: Belgio-Italia
3.00 Sottovoce Attualità
3.30 L’isola del Gabbiano Fiction
FILM. (dramm., 2005) con
(dramm., 2002) con
Julianne Moore, Dennis
Quaid. Regia di T. Haynes.
1957: Cathy, casalinga perfetta, inizia un ambiguo
rapporto con il giardiniere
FILM.
FILM.
Keira Knightley, Donald
Sutherland. Regia di Joe
Wright. ’800: due signorotti si innamorano delle
sorelle Bennet
0.00 Segreti Film
(dramm., 1997) con
Michelle Pfeiffer, Jessica Lange, Jason
Robards, Jennifer Jason Leigh, Keith Carradine ★★★
23.00Visionari Cultura
0.00 Tg3 Linea notte
1.05 Rai Parlamento Telegiornale
1.15 Fuori orario. Cose
(mai) viste Rubrica
cinematografica
digitale terrestre
RAI 4
21
13.30 Star Trek Enterprise Serie
15.00 Fairy Tail TF
15.30 Numbers TF
17.40 Rai News
17.45 Rai dire Europei - Irlanda
vs Svezia
20.45 Rai dire Europei - Belgio vs
Italia Sport
23.10 Penny Dreadful Serie
SKY
RAI STORIA
SKY CLASSICS
19.30 Ho sognato l’amore
SKY HITS
21.00 Sky Cine News - Anteprima Angry Birds
SKY CINEMA 1
Le avventure di Mickey Matson - Il codice dei pirati Seguito
di “The Adventures
of Mickey Matson
and the Copperhead
Treasure” (2012) SKY
Serpico L’onesto poliziotto Al Pacino,
per denunciare la
corruzione, rinuncia
a tutto SKY CLASSICS
Vacanze di Natale
2000 A 17 anni dal
primo film, scopria-
mo come sono cambiati i cialtroni in vacanza SKY COMEDY
A casa con i suoi I
genitori di un trentacinquenne deciso a
restare single, ingaggiano una ragazza
SKY PASSION
Highlander - Scontro finale Il crudele
Jacob rivela a McLeod di aver ucciso le
persone da lui più
ama SKY MAX
21.10 Colpa delle stelle
Adattamento del celebre e omonimo romanzo di John
Green SKY HITS
The Walk Storia vera
di un sognatore, il
funambolo Philippe
Petit (Joseph Gordon-Levitt) SKY CINEMA 1
22.35 Notte al museo 3
Il segreto del faraone Protagonista il
guardiano del Museo
di Storia Naturale
Ben Stiller SKY CINEMA
FAMILY
RAI MOVIE
54
19.00 Cronache dall’antichita’
19.30 Speciali Storia. Made in
Italy
20.25 Il giorno e la
storia
20.40Il tempo e la
storia. Signorie-Gli Este
21.30 Italia:Viaggio
nella bellezza
Documentari
film
19.25 Appuntamento per
una vendetta Billy,
giovane pistolero, è
costretto a uccidere
per legittima difesa
CINEMA FAMILY
23
19.50 I Segreti
dell’Hermitage
20.45 Passepartout:
Magna Grecia
21.15 Fo Racconta
Fo - Correggio Che Dipingeva a Testa In Giu’
23.20 Pink Floyd The Story of
Wish You Were Here Doc.
SKY CINEMA 1
★★★
FILM. (comm., 1998) con
Aldo, Giovanni e Giacomo. Regia di Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier. Un agente, il
detenuto da lui scortato e
un inventore sono “costretti” a fuggire insieme
23.40Top Dj Musicale
1.00 Thank you for smoking Film (comm.,
2006) con Aaron
Eckhart, Adam Brody. Regia di Jason
Reitman ★★★★
21.15
Torna a settembre ★★
(comm., 1961) con
Rock Hudson, Gina Lollobrigida. Regia di Robert
Mulligan. Ogni settembre,
un miliardario americano
torna nella sua villa toscana per le vacanze con Lisa.
Ma arriva in Italia a luglio
FILM.
23.45 Presunto innocente
Film (thriller, 1990)
con Harrison Ford,
Greta Scacchi, Raul
Julia, Bonnie Bedelia, Brian Dennehy,
Paul Winfield ★★★
21.10
Airport
★★
FILM. (dramm., 1969) con
Burt Lancaster, Dean
Martin. Regia di George
Seaton. Un folle decide
di far saltare un aereo in
volo perché la moglie
possa riscuotere l’assicurazione sulla vita
23.45 Airport ‘80 Film
(dramm., 1979) con
Alain Delon, Sylvia
Kristel. Regia di David Lowell Rich ★★
1.20 Tg La7 Notiziario
2.30 Otto e mezzo (R)
Liguria
RAI 5
19.20 Qualunquemente
Le gesta di Cetto La
Qualunque, tra i personaggi più famosi
di Antonio Albanese
21.10
Così è la vita
24
17.20 Rai News Giorno
17.25 Il treno Film
19.40 Lo chiamavano Tresette…
giocava sempre col morto
Film
21.15 Il grande
duello Film
22.55 Wild Bill Film
0.30 Rai News Notte
IRIS
22
TELE LIGURIA SUD
17.19 Note di Cinema Varietà
17.25 Bada alla tua
pelle Spirito
Santo! Film
19.15 Supercar TF
20.00Walker Texas
Ranger TF
21.00 Eden Film
23.00Kippur Film
1.29 Samsara Film
3.58 The Tracker La Guida Film
16.50 Catechesi di
Francesco
17.10 Tikvà
17.47 Ten Generation
18.50 Tg dei Ragazzi
19.30 Tls Giornale
20.05Tg 2000
20.30Tls Giornale
21.10 Conferenza di
Mons. Paglia
23.00Tls Giornale
PRIMOCANALE
18.30 Live News
19.00 Telegiornale
sesta edizione
19.30 Anteprima
Calcio
20.00Presa Diretta
20.30Telegiornale
settima edizione
21.00 Liguria Today
- diretta
22.30 Telegiornale
serie tv
intrattenimento
PREMIUM
17.25 Castle FOX LIFE
17.30 Criminal Minds
19.20 Artists in Love: Marilyn Monroe e Arthur Miller ARTE
19.35 Come è fatto DISCO-
18.40 Get Shorty-Acchiappa Il Tappo PREMIUM
FOX
CRIME
17.35 American Dad FOX
18.00 American Dad FOX
18.20 Criminal Minds FOX
CRIME
Castle FOX LIFE
18.30 I Simpson FOX
19.00 I Simpson FOX
19.15 NCIS FOX CRIME
Grey’s Anatomy
FOX LIFE
19.20 How I Met Your Mother FOX
19.45 How I Met Your Mother FOX
20.05 NCIS FOX CRIME
20.10 Grey’s Anatomy
FOX LIFE
Mom FOX
20.35 2 Broke Girls FOX
21.00 The Final CSI: Immortality FOX CRIME
Grey’s Anatomy
FOX LIFE
Outcast FOX
21.50 The Family FOX
22.00 The Catch FOX LIFE
22.45 Outcast FOX
22.50 NCIS FOX CRIME
22.55 Le regole del delitto perfetto FOX LIFE
VERY CHANNEL
19.40 socialface SKY UNO
19.55 Apocalypse.
L’ascesa di Hitler
NATIONAL GEOGRAPHIC
20.00Acquari di famiglia
DISCOVERY CHANNEL
20.10 Sette meraviglie:
Urbino: Palazzo
Ducale ARTE
RDS Academy SKY
UNO
20.40Cult Food - Emilia
Romagna ARTE
RDS Academy SKY
UNO
20.55 Supercar: macchine
da sogno NATIONAL
GEOGRAPHIC
21.00 Marchio di fabbrica
DISCOVERY CHANNEL
21.10 Buffa racconta: la
Città del Calcio: Ep.
3 ARTE
So You Think You
Can Dance SKY UNO
21.30 Marchio di fabbrica
DISCOVERY CHANNEL
21.55 Dual Survival DISCOVERY CHANNEL
UNIVERSAL
18.50 Ispirazione Cercasi
PREMIUM CINEMA
19.10 The A-Team PREMIUM
CINEMA
La Mummia PREMIUM
CINEMA ENERGY
19.15 Fuga per la vittoria
Parigi, 1943: una partita nazionale tedesca e prigionieri alleati. Con Stallone
PREMIUM CINEMA EMOTION
19.35 Sms-Sotto Mentite
Spoglie PREMIUM COMEDY
21.15 Drive Angry John
Milton dà la caccia a
dei satanisti che vogliono sacrificare sua
nipote PREMIUM CINEMA
Notorius - L’amante
perduta L’agente segreto Cary Grant
convince Ingrid Bergman a sposare un
nazista PREMIUM UNIVERSAL
Ho cercato il tuo
nome Logan trova la
foto di una giovane
TELECITY
TELENORD
15.00 Tg7 Sport
18.00 Linea Diretta
Con Diretta
Stadio
19.00 Tg7
19.30 Tg7 Sport
20.30Diretta Stadio
- Speciale Europei 2016 Belgio/Italia
0.30 Motorpad Tv
1.00 The Horsemen
film
7.00 Tgn News
10.00 Shopping Tv
12.15 Tgn Calcio
14.00 Shopping Tv
19.00 Tgn Calcio
19.30 Tgn News
20.00Tgn Calcio
20.30Tgn News
21.00 Il Derby del
lunedì
23.00Tgn News
23.30 Tgn Calcio
serie tv
donna mentre si
trova in servizio in
Iraq PREMIUM CINEMA
EMOTION
Cogan - Killing
Them Soflty PREMIUM
CINEMA ENERGY
Notte folle a Manhattan Per una coppia sposata, un’uscita serale si trasforma
in qualcosa di inatteso PREMIUM COMEDY
22.50 La maledizione
dello scorpione di
giada Woody Allen è
un investigatore
delle assicurazioni
nell’America degli
anni ‘40 PREMIUM COMEDY
23.00 Chaos Theory La
storia di un uomo
ossessivo che scopre
di essere sterile PREMIUM CINEMA EMOTION
Ocean’s Twelve
Andy Garcia rivuole i
soldi che gli ha rubato la banda di George Clooney PREMIUM
CINEMA ENERGY
18.20 Fringe ACTION
18.30 Dr. House - Medical
division STORIES
Criminal Intent TOP
CRIME
18.40 The middle JOI
19.05 Aiutami Hope! JOI
19.10 Undercover ACTION
19.25 Mr. Robot STORIES
Person Of Interest
TOP CRIME
19.30 Una mamma per
amica JOI
20.10 Undercover ACTION
20.20 Mr. Robot STORIES
Due uomini e 1/2
JOI
Person Of Interest
TOP CRIME
20.45 Due uomini e 1/2
JOI
21.10 The Following
TOP
CRIME
21.15 Satisfaction STORIES
L’uomo di Casa JOI
The Vampire diaries
ACTION
21.35 L’uomo di Casa JOI
21.58 Speciali Joi JOI
22.00 The Following TOP
CRIME
22.05 Girlfriends’ Guide
To Divorce STORIES
28
n IL COMMENTO
VINCA IL MIGLIORE?
CONTE RISPONDE
COME ROCCO:
«SPEREMO DE NO»
PAOLO GIAMPIERI
A
ntonio Conte non ha
idee particolarmente illuminanti, alla Guardiola per intenderci e per restare a un contemporaneo. Il
ct azzurro non ha la pretesa di
sconvolgere la storia del football. È un pugliese un po’ atipico, poche parole, essenziali,
dritte. Dalla sua città, la mai
abbastanza celebrata Lecce,
non ha assimilato le contorte
linee barocche. Conte ha pensieri precisi, quasi sempre
dettati dal buon senso: e siccome il calcio è molto più
semplice di come a volte può
apparire, le sue idee potrebbero riservare piacevoli sorprese ai tifosi italiani.
Per l’approccio alla materia e
la situazione contingente, infatti, l’Italia di Conte ricorda
un po’ quella di Lippi: quella
buona, Germania 2006. A partire dai problemi, uno su tutto
l’attacco. Allora come oggi la
Nazionale arriva all’appuntamento con una batteria di
punte spuntate: allora Toni
attraversava forse il periodo
più nero della propria carriera, Gilardino non era più decisivo, Totti era reduce da un
grave infortunio, Inzaghi aveva 33 anni, Del Piero era fuori
forma, Iaquinta era Iaquinta.
Oggi Conte ruota le punte
senza trovare la quadratura.
Allora la soluzione furono i
gol di centrocampisti e difensori, oggi gli azzurri sono sulla
buona strada visto che nell’ultima amichevole sono andati
in gol Candreva e De Rossi.
De Rossi introduce un altro
tema caro al ct: l’utilizzo di
giocatori animati da potente
desiderio di rivalsa. Il centrocampista è stato tenuto ai
margini nella Roma per quasi
tutta la stagione e in queste
ultime apparizioni azzurre
sembra un altro uomo: motivato, presente, decisivo. Medesimo discorso vale per Eder,
Zaza, Sturaro, Immobile,
Ogbonna, Motta.
Siamo già a due idee semplici
e potenti: coinvolgimento di
tutta la squadra nella fase offensiva, che contiene in sé anche il virtuoso effetto opposto, vale a dire la responsabilità di difendere divisa tra tutti
i reparti; voglia di riscatto diffusa. Si aggiunga una formidabile e collaudata difesa, composta dal blocco juventino
(proprio come era formidabile quella del 2006, mai superata in tutto il torneo mondiale se non su rigore e autorete).
Si consideri un gruppo compatto come nelle migliori
uscite azzurre. Si valuti la
sempre positiva circostanza,
per l’Italia, di partire sfavorita
e scarsamente considerata
dagli avversari.
Certo, la differenza tecnica
con alcune avversarie, a partire proprio dal Belgio, è evidente. Ma nel calcio non sempre i piedi migliori bastano. Lo
sapeva un altro grande e saggio allenatore italiano, Nereo
Rocco; il quale quando a inizio gara si sentiva dire «vinca
il migliore» rispondeva secco
«Ciò, speremo de no».
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
IL SECOLO XIX
A LIONE, ORE 21
LE FORMAZIONI
Lione: Stade de Lyon, ore 21
BELGIO
Tecnico: Marc Wilmots
Panchina: 12 Mignolet, 13 Gillet,
16 Meunier, 18 Kabasele, 21 J. Lukaku,
15 Denayer, 11 Carrasco, 14 Mertens,
19 Dembele, 17 Origi, 20 Benteke, 22 Batshuayi
ITALIA
Arbitro: Clattenburg (Ing)
Assistenti: Beck,
Tecnico: Antonio Conte
Collin (Ing)
Panchina: 12 Sirigu, 13 Marchetti,
Assistenti: Taylor,
5 Ogbonna, 2 De Sciglio, 8 Florenzi,
Marriner (Ing)
10 Thiago Motta, 14 Sturaro, 21 Bernardeschi,
IV uomo:
22 El Shaarawy, 11 Immobile, 20 Insigne, 7 Zaza
Del Cerro (Spa)
3-5-2
4-3-3
5 Vertonghen
6 Witsel
18 Parolo
15 Barzagli
16 De Rossi
19 Bonucci 1 Buffon
9 Pellè
3 Vermaelen
8 Fellaini
1 Courtois
6 Candreva
10 Hazard
9 R. Lukaku
2 Alderweireld
4 Nainggolan
17 Eder
23 Giaccherini
3 Chiellini
7 De Bruyne
23 Ciman
4 Darmian
Oggi 21.00 Rai Uno, Rai4 e Sky Sport 1
VOGLIA
D’ITALIA
Stasera esordio azzurro contro il Belgio
Il ct: «Loro favoriti ma li abbiamo studiati»
dall’inviato
MASSIMILIANO NEROZZI
LIONE. «Bienvenue au Parc
Olympique Lyonnais», dice
l’insegna, nuova di zecca come questo scatolone da
59.000 spettatori (almeno un
quarto italiani) e 400 milioni
di euro, alle porte di Lione: un
parco dei divertimenti, promette lo smisurato talento di
Hazard Eden, nomen omen, o
dei tormenti, minaccia invece l’organizzazione maniacale di Antonio Conte. Se poi
peserà più il primo della seconda, e non è detto, lo vedremo stasera: Belgio-Italia,
benvenuti all’Europeo. «Loro
sono tra i favoriti, basta guardare la panchina, ma sarà una
partita interessante», dice, e
in fondo si augura, il ct azzurro. Tattica e psicologia: «Ho
letto l’Arte della guerra e
molti altri testi». Da Nereo
Rocco a Gigi Buffon, ieri, passando per Marcello Lippi,
l’indole è quella: non sempre
i più forti sono anche i più
bravi, almeno per una notte.
Su quelle, s’è fatta la storia.
Bluff e spie
A talento non c’è partita, per
loro, come allenatori pure,
per noi. Morale: «La verità sta
sulcampo-tagliacortoConte
- e noi dovremo essere bravi
ad arrivare più avanti possibile, senza rimpianti: dire fin
dove, significa tutto e significa niente». Per il momento,
basterebbe giocarcela con il
Belgio, che a novembre prima fece fatica e poi ci piallò.
Hazard, De Bruyne, Lukaku:
se li lasci giocare liberi e
spensierati, ti ammazzano.
Pure per questo, il ct difende
il suo lavoro: «La formazione? La vedrete domani alle
21»,cheèpoistasera,alcalcio
d’inizio del poco rassicurante Clattenburg. «Ma non è che
non ci siamo allenati allo stadio per paura delle spie».
Wilmots, al contrario, non si
fa grandi problemi di segre-
tezza: «Se qualcuno sbircia
l’allenamento, non c’è problema». Volendo essere maligni c’è il racconto di un suo
giocatore: «Cosa facciamo?
Qualche esercizio, poi butta
la palla in mezzo e giochiamo
undici contro undici».
Eder più di Zaza
Se il Belgio ha tanti ottimi
giocatori, «top player», sottolinea il ct, Conte s’è costruito
tante Italie: «Già durante la
partita possiamo cambiare
Immobile, Florenzi, Zaza e Insigne
sistema di gioco: siamo camaleontici, non stiamo fermi
e fissi». Merito suo e di chi l’ha
seguito: «I concetti sono ormai stati trasmessi, e nella
stessa partita proponiamo
diverse situazioni tattiche». E
una regola comune: «Dobbiamo stare compatti». Come
potrebbe non esserlo il Belgio, in difesa. Anche se a Conte basta sfogliare il depliant:
«Lacune dietro? Io guardo e
vedo Courtois, che gioca nel
Chelsea, Alderweireld e Ver-
tonghen, del Tottenham,
Vermaelen (poco, ndr) nel
Barcellona. Penso abbia pochi punti deboli». Riassumendo: «Centrocampo di
qualità e sostanza, e talento
davanti». Dove noi siamo in
attesa del bomber in mezzo
al deserto dei tartari: ci sarà
Pellé, e al suo fianco Eder, favorito su Zaza, che potrebbe
esserelasorpresadell’ultimo
minuto. Altro ballottaggio
tra Darmian ed El Shaarawy,
per il resto, come da pro-
SULLA PAGINA DEL TECNICO
Su Facebook sono tutti allenatori:
«Antonio ti dico io come giocare»
Cinquanta messaggi in più al giorno da quando ha scelto i 23
dall’inviato
LIONE. Da sempre siamo
tutti ct, solo che nell’era dei
social critiche, osservazioni
e, va da sè, consigli vincenti,
puoi farli sapere al diretto
interessato: Antonio Conte,
commissario tecnico dell’Italia, quello vero. Già in vista dei 100.000 like la pagina
Facebook, dalle convocazioni per l’Europeo il traffico s’è
intensificato. «La stimo, ma
devo essere onesto: non
penso che vedere il calcio
con i paraocchi paghi. Ini-
ziando dal 3-5-2: non è europeo. Ci sarà un motivo
perché quasi tutti adottano
il 4-5-1, il 4-4-2 o il 4-4-3
(anche io)». Emanuele N., allenatore di Prima categoria.
La passione è inversamente
proporzionale all’ego: «Antonio, abbi pazienza, in Italia
ci sono 50 milioni di ct, tutti
pronti a dare suggerimenti»,
scrive un tifoso juventino.
Seguono venti righe di valutazioni tattiche. Altre in stile
Coverciano: «Mi raccomando gli inserimenti dei cen-
trocampisti».
Toto formazione
Da quando Conte ha scelto i
23, il Bar Sport virtuale è
esploso, come monitorato
dalla società «Alquadrato»
per conto della Mancini
Group, che gestisce l’immagine del ct. Cinquanta messaggi in più al dì, con assetti
anti Belgio. «Avrei dei consigli sulla formazione: 3-4-3,
Buffon, Bonucci, Barzagli,
Chiellini, Florenzi, Parolo,
De Rossi, Giaccherini, Can-
dreva, Insigne, Pelle». Gente
del ramo: «Faccio il dirigente di una squadra giovanile».
C’è chi sta tra l’opinione e la
dritta, come un personaggio
di Stefano Benni: «Andiamo
con il 3-5-2? Eder o Zaza
(che è più forte)? Se me lo fa
sapere lo dico a quelli del
bar».VediNapoliepoiconsigli: «Ha un giocatore di calcio: Insigne. Faccia il piacere
di metterlo».
Qualcuno è ancora incavolato per l’addio alla Juventus, ma restano di più i tifosi,
IL SECOLO XIX
29
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
BOLT E L’ORO DA RIDARE
PISA IN SERIE B, GATTUSO KO
«SONO addolorato al pensiero di dover restituire uno degli
ori vinti a Pechino». Dopo la vittoria in 9”88 sui 100 metri
al meeting di Kingston, Usain Bolt commenta la notizia della positività al doping di Nesta Carter, suo compagno nella
4x100. «È una cosa che mi spezza il cuore» ha detto Bolt.
IL PISA pareggia 1-1 a Foggia e grazie al 4-2 dell’andata è
promosso in Serie B. Match nervoso, al 20’ della ripresa
Gattuso, allenatore dei toscani, è stato colpito da una bottiglia e una trentina di tifosi hanno invaso il campo. La polizia è poi intervenuta consentendo di concludere il match.
IL CAPITANO: «DAREMO TUTTO»
Buffon: «Non saremo
le vittime sacrificali»
Il numero 1 al quarto Europeo: «Alla fine vorrei non avere rimpianti»
dall’inviato
do, il pararigori fino alla finale persa con la Francia.
Da allora, tre Europei
(2004, 2008 e 2012). «Il mio
ultimo? Non mi intristisce,
mi dà carica: non ho nostalgia, solo entusiasmo. Vorrei non avere rimpianti alla
fine: qualunque sarà il nostro cammino - dice il numero uno azzurro - dovremo aver messo il cuore oltre ogni ostacolo...».
GUGLIELMO BUCCHERI
LIONE. Raccontare le sfide
di Gianluigi Buffon è come
accendere le luci su una
parte della storia del paese,
non solo del calcio. Centocinquantasette partite con
la maglia dell’Italia, sette ct
conosciuti sul campo, undici governi (da Prodi a
Renzi) attraversati con i
guantoni della Nazionale
addosso: questa sera toccherà ancora una volta a lui
chiudere la nostra porta e
dare un senso all’avventura in Francia.
L’Italia del pallone è partita per l’Europeo con il
motore al minimo, non nelle gambe o nella testa, ma
negli umori di chi fra poche
ore scalderà il divano davanti alla tv. «Fare promesse agli italiani non avrebbe
senso, se non dire che daremo tutto fino all’ultima
goccia di sudore. E, come
sempre, deciderà il campo...», dice Buffon.
LAPRESSE
gramma. Scontato lo spirito:
«Ci saranno guerrieri, nostri e
loro-aggiungeConte-masarà importante usare la testa e
tutto quello che abbiamo
studiato in questi giorni». Sì,
studiato a memoria. L’emozione farà il resto: «Inutile
nasconderlo, c’è, come pure
l’orgoglio e la responsabilità». Il Belgio avrà anche la
pressione di chi è favorito: e,
quando sei giovane e bravo,
non sempre è una buona notizia.
Antonio Conte
ANSA
anche stranieri. Del resto,
Londra sarà la nuova casa.
Consigli: «Mr. Conte please
sign Payet. And then Bonucci e Higuain».
M. NER.
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Il cuore oltre l’ostacolo
Il suo rapporto con il trofeo
continentale è stato di alti e
bassi, senza il picco epico,
ma, comunque, con qualche pagina vicina alla storia. Nel 2000 Buffon rimase
Buffon ieri nello stadio di Lione dove oggi troverà il Belgio
a casa per colpa di una mano che andò a sbattere contro il palo dello stadio di
Oslo, pomeriggio del test
amichevole degli azzurri
AFP
contro la Norvegia: doveva
essere la sua immagine una
delle più belle della manifestazione in Olanda e Belgio, diventò quella di Tol-
L’ALTRA SFIDA DEL GRUPPO E
Svezia vuole dire Ibra
«Mi va bene la pressione»
L’attaccante ha segnato nei tre precedenti Europei
dal nostro inviato
forma. In quella Francia dove
un mese fa si è autoproclamanente della mia famiglia, e lo to “leggenda” congedandosi
amo». Erik Hamren, ct della dal Psg. In quello che può esSveziadescrivecosìilsuorap- sere, a 34 anni, l’ultimo granporto con Zlatan Ibrahimovic. de torneo per nazioni della
Gira the ti rigira, dici Svezia e sua carriera. «Mi sembra di
si finisce a parlare di “Ibraca- giocare a casa – ha detto ieri -,
dabra”.Daluidipende,nelbe- quindi è un’occasione speciane e nel male, il cammino dei le. Più invecchio e più mi senBlagult (gialto meglio. So
loblù) all’Euquello che
DICHIARAZIONE
ropeo. A parvoglio e che
tire dalla sfiposso fare.
Il ct Hamren:
da di oggi
So cosa si
«Zlatan è come
contro l’Eire
aspettano
un componente
(«abbiamo
tutti da me,
un gruppo in
mi
prendo
della mia famiglia
grado di gequesta prese lo amo»
stire le tre
sione, così la
partite
in
tolgo ai comdieci giorni»
pagni. Io soha dichiarato il ct O’Neill). no sicuro che tutti daranno il
Ibra ha spalmato sei gol nei 200%. Sì, è vero, ho detto che
suoi precedenti tre Europei. mi sento una leggenda in
Cerca un poker da record. E Francia, ma una leggenda può
ora è davvero sintonizzato in sempre trasmettere qualcomodalità “Svezia”. In passato sa». Gli azzurri registrano e
aveva digerito mal volentieri osservano, prima di verificarqualche eliminazione, alcune lo sul campo, venerdì a Toucondivisioni di poteri (specie louse. In quella che potrebbe
con Ljungberg) e titolarità. già essere una sfida decisiva.
Ora è all’apice, di popolarità e DAM. BAS.
LILLE. «E’ come un compo-
Così in campo alle 18
Saint-Denis: Stade de France
Sky Sport 1
EIRE
ALL: O’NEIL
1 Westwood, 16 Given, 12 Duffy,
3 Clark, 15 Christie, 7 Mc Geady,
11 Mc Clean, 13 Hendrick, 18 Meyler,
22 Quinn, 10 Keane 21, Murphy
4-4-1-1
23
RANDOLPH
2
COLEMAN
5
KEOGH
15
O’SHEA
14
WALTERS
6
WHELAN
8
Mc CARTHY
9
LONG
11
BERG
19
BRADY
20
HOOLAHAN
10
IBRAHIMOVIC
9
6
FORSBERG KÄLLSTRÖM
18
LEWICKI
4
5
OLSSON GRANQVIST
3
JOHANSSON
SVEZIA
17
WARD
ISAKSSON
1
7
S. LARSSON
2
LUSTIG
4-4-2
ALL: HAMREN
12 Olsen, 23 Carlgren,
17 Augustinsson, 14 Lindelof,
13 Jansson, 8 Ekdal, 15 Hiljemark,
21 Durmaz, 16 Wernbloom,
22 Zengin, 20 Guidetti, 19 Kujovic
ARBITRO: Mazic (Serbia)
Assistenti: Ristic - Djurdjevic
Arbitri di porta: Grujic - Djokic
Quarto uomo: Jug
Il capitano è in partita
Buffon è in partita. Lo è con
il peso dell’equilibrio e la
leggerezza degli anni. Incudine o martello? Gigi
non ha dubbi: «Questa Italia deve farsi incudine perché così racconta la qualità
che non si vede. Ma non saremo vittime sacrificali...»,
assicura. A lui si volge lo
sguardo dei curiosi che, da
queste parti, ci identificano
con il suo sorriso, sui cartelloni pubblicitari o sulle
riviste del pallone. Buffon è
l’Italia, mai come in questa
occasione perché, accanto,
sono usciti di scena tutti
quelli che potevano dare
un volto alla nostra Nazionale. Incudine o martello:
prima incudine e, poi, martello. Il prodotto, però, non
deve cambiare. «Non vincono sempre i più forti. In
manifestazioni corte, a volte, ce la fanno i più bravi: ricordo ancora la Danimarca
o la Grecia campioni d’Europa», sorride Buffon.
I più bravi sono quelli che
non sbagliano niente, dalla
scelta del ritiro, agli spostamenti, alle regole da seguire, alla formazione del
gruppo, alla mentalità, alla
voglia. Osservando Buffon
da vicino, sembra che l’Italia abbia incamerato tutto
questo e in breve tempo.
«Ai più giovani dico di tirare fuori la sana follia che
possa farli diventare protagonisti con coraggio...»,
sottolinea.
«Sono più forte di testa»
L’ultimo Europeo, per Buffon, non significa l’ultimo
passo: c’è la Russia ed il
Mondiale in agenda fra due
anni da conquistare con
Ventura in panchina. Stasera, di fronte, ci sarà il giovane e bravo Courtois, stella fra le stelle. «Lui ha 24 anni, io non ricordo come ero
alla sua età, è passato troppo tempo. Posso dire che a
38 anni, però, sono felice
come allora. E più forte dal
punto di vista mentale», il
messaggio del capitano azzurro.
Pronti, via: si parte. Dal
Belgio, ma, soprattutto, ancora una volta da Buffon.
Undici i governi attraversati dal portiere della Nazionale, il verdetto non sarà
definitivo.
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GRUPPO D
Oggi l’esordio
della Spagna
contro i cechi
TOLOSA. Grande attesa per
l’esordio della Spagna all’Europeo, oggi alle 15 contro la
Repubblica Ceca. Le Furie
Rosse sono reduci dal pessimo Mondiale in Brasile ma
hanno ritrovato fiducia e
puntano a un obiettivo mai
riuscito ad alcuno: vincere
l’Europeo tre volte di fila.
«Questa Spagna ha una rosa
molto forte e quindi in grado
di fare le cose bene», dice
Iniesta.«Siamo qui per il tris»
conferma Ramos. Del Bosque
non svela chi sarà il portiere
titolare tra Casillas (imbattuto in Nazionale da 748’) e De
Gea. La Spagna ha problemi
in attacco, con i soli Morata e
Aduriz punte vere. I cechi
puntano sul talento offensivo
di Necid e su un centrocampo
esperto con Plasil e Rosicky.
MERCATO
Morata indeciso
tra lo United
e il Chelsea
MADRID. Manchester United
o Chelsea? Sarebbe questo il
dilemma nella testa di Alvaro
Morata. Almeno stando allo
spagnolo AS secondo cui l’attaccante delle Furie Rosse ha
già preso una prima decisione
sul suo futuro: niente Real Madrid, dove farebbe la riserva
di Karim Benzema, ma la Premier dove ad attenderlo a
braccia aperte c’è più di un
top club. Morata ha scartato le
piste Psg e Arsenal e ha deciso che si accaserà al nuovo
Manchester United di Mourinho, che lo ha fatto debuttare ai tempi del Real (il 22 dicembre 2010), o al nuovo
Chelsea di Antonio Conte.
Morata alla Juventus guadagna 4,5 milioni netti a stagione, ma in Premier potrebbe
salire almeno a 6 milioni.
COPA AMERICA
Stati Uniti primi:
1-0 al Paraguay
Colombia ko
PHILADELPHIA. Gli Usa bat-
tono (1-0) il Paraguay e conquistano il primo posto in
classifica nel girone A della
Coppa America del Centenario, in corso negli Stati Uniti.
A Philadelphia la squadra di
casa, allenata da Jurgen
Klinsmann, ha sofferto contro un combattivo Paraguay,
che chiude il gruppo con un
solo punto e torna a casa: gli
uomini a stelle e strisce si sono imposti grazie alla rete al
27’ di Clint Dempsey. Nell’altro match, a Houston, la Colombia, già a quota 6 punti e
qualificata ai quarti di finale,
fa turnover totale e perde
contro la Costa Rica 3-2. Una
sconfitta che si rivela pesante: gli Usa scavalcano Cuadrado e compagni che ora rischiano di trovare il Brasile.
30
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
GRUPPO A
La Classifica
IL SECOLO XIX
P.ti
V
N
P
GF
GS
Francia
3
1
0
0
2
1
Svizzera
3
1
0
0
1
Romania
0
0
0
1
Albania
0
0
0
1
Le partite
Francia-Romania
Albania-Svizzera
Romania-Svizzera
Francia-Albania
Romania-Albania
Svizzera-Francia
GRUPPO B
La Classifica
P.ti
V
N
P
GF
GS
Galles
3
1
0
0
2
1
0
Inghilterra
1
0
1
0
1
1
2
Russia
1
0
1
0
0
1
Slovacchia
0
0
0
1
2-1
0-1
15/06 ore 18 Parigi
15/06 ore 21 Marsiglia
19/06 ore 21 Lione
19/06 ore 21 Lille
Le partite
Galles-Slovacchia
Inghilterra-Russia
Russia-Slovacchia
Inghilterra-Galles
Russia-Galles
Slovacchia-Inghilterra
GRUPPO C
La Classifica
P.ti
V
N
P
GF
GS
Germania
3
1
0
0
2
0
1
Polonia
3
1
0
0
1
1
1
N. Irlanda
0
0
0
1
1
2
Ucraina
0
0
0
1
2-1
1-1
15/06 ore 15 Lille
16/06 ore 15 Lens
20/06 ore 21 Tolosa
20/06 ore 21 St. Étienne
Le partite
Polonia-N. Irlanda
Germania-Ucraina
Ucraina-N. Irlanda
Germania-Polonia
Ucraina-Polonia
N. Irlanda-Germania
GRUPPO D
La Classifica
P.ti
V
N
P
GF
GS
Croazia
3
1
0
0
1
0
0
Turchia
0
0
0
1
0
1
0
1
Spagna
-
-
-
-
-
-
0
2
Rep. Ceca
-
-
-
-
-
-
1-0
2-0
16/06 ore 18 Lione
16/06 ore 21 St. Denis
21/06 ore 18 Marsiglia
21/06 ore 18 Parigi
Le partite
Turchia-Croazia
Spagna-Rep. Ceca
Rep. Ceca-Croazia
Spagna-Turchia
Rep. Ceca-Turchia
Croazia-Spagna
0-1
13/06 ore 15 Tolosa
17/06 ore 18 St. Étienne
17/06 ore 21 Nizza
21/06 ore 21 Lens
21/06 ore 21 Bordeaux
L’EX CT VANDEREYCKEN
«UN BELGIO
D’ATTACCO»
«Siamo forti davanti, se Hazard e De Bruyne stanno bene
In difesa però l’assenza di Kompany potrebbe pesare»
L’INTERVISTA
FRANCESCO GAMBARO
«IL BELGIO è più forte dell’Italia, ma l’attacco azzurro può
creare parecchi problemi alla
nostra difesa». Parola di René
Vandereycken, un passato da
regista del Genoa (19811983) e da commissario tecnico dei Diavoli Rossi (2006 –
2009).
Vandereycken, il Belgio è
la favorita del girone?
«Quando in un gruppo c’è
l’Italia, le favorite sono sempre due anche se il Belgio ha
più talento sul piano offensivo».
Quali sono le principali
insidie per gli azzurri?
«Il Belgio è una squadra difficile da battere. Dipenderà
molto dalla forma dei suoi
giocatori più talentuosi. Se
Hazard e De Bruyne stanno
bene, per gli azzurri è dura. Il
nostro problema è che dobbiamo sempre aspettare i gol
della prima punta. A centrocampo siamo molto forti.
NoncapiscoperchéNainggolan non fosse presente all’ultimo Mondiale. Secondo me
in Belgio non lo avevano seguito. In un gruppo di 23 giocatori il centrocampista della
Romacideveesseresempre».
Cosa deve temere il Belgio
dell’Italia?
«L’Italia in contropiede è
molto forte. Se io fossi Conte
non farei giocare Pellè, ma
due attaccanti agili e veloci
come Zaza e Immobile. Inoltre l’Italia può contare sul
blocco della difesa juventina.
Si conoscono tutti alla perfezione e questo è un bel vantaggio. Bonucci e Chiellini sono molto pericolosi sui calci
piazzati e fare gol a Buffon è
sempre difficile».
Quali sono i punti deboli
dei Diavoli Rossi?
«In difesa avremo delle assenze importanti. Lombaerts
e Kompany sono due ottimi
giocatori sia sotto l’aspetto
dell’organizzazione, sia sotto
quello della mentalità. Lombaerts è uno che gioca sempre al 100%, dietro è una sicurezza soprattutto se manca
Kompany. Ho paura che la loro assenza si farà sentire. Gli
altri difensori infatti non
hanno mai giocato insieme».
Dove potrà arrivare il Belgio?
«Se passiamo il primo turno, tutto è possibile. Ma ho
paura che ci manchi un po’ di
esperienza e le assenze in difesa potrebbero pesare».
E gli azzurri?
«Stavolta non partono con i
favori del pronostico, ma
l’Italia è sempre l’Italia. Dipenderà molto se arriverà
prima o seconda nel girone».
Nei panni di Conte avrebbe portato Pavoletti?
«Antonio Conte conosce i
suoi giocatori meglio di
Vandereycken, ex Genoa
chiunque altro. Pavoletti
quest’anno ha segnato tanto,
ma non mai giocato in Champions o in Europa League.
Probabilmente Conte ha
scelto chi ha più esperienza
internazionale. E non poteva
portare 30 giocatori».
Chi vincerà gli Europei?
«Francia, Germania e Spagna sulla carta sono le squadrepiùfortieifrancesihanno
il vantaggio di giocare in casa…».
Chi può aspirare al ruolo
di outsider?
«Può darsi l’Inghilterra o il
Belgio se passa il primo turno».
In futuro tornerà ad allenare?
«Non credo. Un po’ di tempo fa ho avuto due proposte
fuori dall’Europa, ma le ho rifiutate. Me ne sto tranquillo.
Seguo il calcio in televisione.
Ho la fortuna di parlare tante
lingue. Vorrei fare un lavoro
come consulente-psicologo
accanto all’allenatore, ma
senzaoccuparmidiquestioni
tecniche».
Ha qualche giocatore da
consigliare al Genoa?
«Adesso no. Ma sono sempre in contatto con il mio
amico Claudio Onofri».
Il Belgio durante l’allenamento di ieri nello Stade des Lumières di Lione
Le altre gare di ieri
Croazia, bel calcio e successo sui turchi
Polonia, Milik piega l’Irlanda del Nord
••• NELLE ALTRE due partite disputate ieri vittorie di
Croazia e Polonia su Turchia e Irlanda del Nord.
Nella partita valida per il gruppo D la Croazia ha sconfitto i turchi di Terim per 1-0 a Parigi. Ha deciso la partita uno splendido gol di Luka Modric con un tiro da
fuori area sul quale il portiere turco Babacan ha qualche colpa. I croati hanno fatto la partita, divorandosi
una gran quantità di reti e colpendo due traverse nella
ripresa.
Nel gruppo C la Polonia ha battuto l’Irlanda del Nord
1-0 a Nizza, con gol di Milik: palla di Blaszczykowski al
centro dell’area, arriva Milik che batte McGovern con
un mancino piazzato.
CLAUDIO PAGLIERI
L’EUROSCETTICO
CON L’INGHILTERRA IN MANO AGLI ISLAMICI
giornalista
e scrittore
RISOLVEREMMO IL PROBLEMA DELL’ALCOL
N
onostante il pareggio regalato ai russi al 92’, l’Inghilterra continua a riscuotere
grandi favori tra i bookmaker. La
sua quota come vincente dell’Europeo è addirittura scesa da 10 a 9
volte la posta. I bookies probabilmente non hanno mai letto “Calcionomica”, fondamentale saggio
di Simon Kuper e Stefan Szymanski (edito in Italia da Isbn) che dedica un intero capitolo a spiegare
“Perché l’Inghilterra perde”. Dopo
il Mondiale del 1966 giocato e vinto in casa, gli inglesi hanno sempre fatto flop ai grandi appuntamenti, e i motivi sono diversi. Tra
i più evocati dai tifosi, la sfiga e le
topiche arbitrali (vedi mano di
Maradona nel 1986 e gol fantasma
di Lampard alla Germania nel
2010). Tra quelli individuati da chi
studia i collegamenti tra calcio e
società, la stagione massacrante
della Premier che consegna alla
Nazionale giocatori esausti; e la
scarsa cultura dei giocatori stessi,
che comporta assenza di disciplina, party alcolici notturni, relazioni extraconiugali anche con mogli
di compagni di squadra. Un modo
di “fare gruppo” che non piace agli
allenatori.
A volte la Nazionale inglese sembra fatta a immagine e somiglianza dei suoi tifosi, i temutissimi uli-
gani, che ogni qualvolta vanno all’estero si ubriacano e cercano la
rissa. Il bello è che quando la trovano le buscano pure, anche perché da ubriaco diventi un ottimo
incassatore ma un pessimo colpitore. In assenza di un’altra Thatcher, un rimedio sarebbe favorire
una ancora maggiore immigrazione islamica, che arrivi al 51% dei
voti e proibisca finalmente il consumo di alcolici.
Ora gli uligani, in caso di ulteriori
incidenti, rischiano di far espellere
la loro squadra dall’Europeo (vale
anche per i russi). Ma la minaccia è
difficile da mantenere, perché farebbe arrabbiare i britannici e por-
terebbe altri voti ai fautori della
Brexit, l’uscita della Gran Bretagna
dall’Europa. Per il referendum del
23 giugno, i soliti bookmaker - che
ancora una volta sopravvalutano il
peso dell’Isola - propendono per lo
“stay” (rimane), pagato oltre due
volte la posta, mentre il “leave” (se
ne va) è pagato la metà. Forse un
Europeo e un’Europa senza l’Inghilterra non sarebbero la stessa
cosa, ma noi euroscettici ce ne faremo presto una ragione. Nel caso,
quando andremo in vacanza a
Londra ci rassegneremo a cambiare gli euro in sterline, ragionare in
piedi e pollici, ordinare pinte e
guidare a destra.
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
IL SECOLO XIX
GRUPPO E
La Classifica
P.ti
V
N
P
GF
GS
ITALIA
-
-
-
-
-
-
Irlanda
-
-
-
-
-
Belgio
-
-
-
-
-
Svezia
-
-
-
-
-
La Classifica
OTTAVI
P.ti
V
N
P
GF
GS
Austria
-
-
-
-
-
-
-
Portogallo
-
-
-
-
-
-
-
Islanda
-
-
-
-
-
-
-
Le partite
Irlanda-Svezia
Belgio-ITALIA
ITALIA-Svezia
Belgio-Irlanda
ITALIA-Irlanda
Svezia-Belgio
GRUPPO F
Ungheria
Le partite
13/06 ore 18 St. Denis
13/06 ore 21 Lione
17/06 ore 15 Tolosa
18/06 ore 15 Bordeaux
22/06 ore 21 Lille
22/06 ore 21 Nizza
-
Austria-Ungheria
Portogallo-Islanda
Islanda-Ungheria
Portogallo-Austria
Islanda-Austria
Ungheria-Portogallo
-
-
-
-
-
14/06 ore 18 Bordeaux
14/06 ore 21 St. Étienne
18/06 ore 18 Marsiglia
18/06 ore 21 Parigi
22/06 ore 18 St. Denis
22/06 ore 18 Lione
QUARTI
FINALE
25/06 ore 21 Lens
3BEF
1D
QUARTI
10/07 ore 21 St. Denis
30/06 ore 21 Marsiglia
25/06 ore 15 St. Étienne
OTTAVI
26/06 ore 15 Lione
1A
3CDE
3/07 ore 21 St. Denis
27/06 ore 21 Nizza
SEMIFINALI
2A
2C
31
2B
2F
6/07 ore 21 Lione
25/06 ore 18 Parigi
1B
3ACD
1/07 ore 21 Lille
7/07 ore 21 Marsiglia
26/06 ore 18 Lille
1C
3ABF
2/07 ore 21 Bordeaux
26/06 ore 21 Tolosa
27/06 ore 18 St. Denis
1F
2E
1E
2D
A LILLE È 2-0
La Germania vince
l’eroe della serata
è l’ex Doria Mustafi
L’Ucraina battuta grazie a un gol del difensore
Nel recupero il raddoppio di Schweinsteiger
dal nostro inviato
DAMIANO BASSO
LILLE. E’statalaclassicapar-
EPA
tita che dà ragione alla celebre frase di Gary Lineker, «il
calcio è ventidue uomini che
rincorrono un pallone e alla
fine vince sempre la Germania». Ieri sera, almeno, è andata così. Hanno vinto i tedeschi, ma nel primo tempo
soffrendo non poco e rischiando di brutto. Una prestazione che porta più di un
motivo di riflessione, e anche di apprensione, al tecnico Löw. A pochi giorni dalla
sfida con la Polonia di
Lewandowski.
Clima festoso e sereno sugli spalti dello stadio Mauroy. Nel pomeriggio, invece,
nella Grand-Place, il cuore di
Lilla, si sono registrati attimi
di tensione. Una trentina di
tifosi tedeschi (ma testimoni parlano anche di francesi)
ha aggredito il gruppo degli
ucraini. La polizia è intervenuta in ritardo. Tre feriti lievi. Comunicato e poi smentito l’arresto di un tedesco.
Difesa da rivedere
Il grosso punto interrogativo della squadra di Löw riguardava la retroguardia. E
non è certo stato risolto ieri
sera. Nel primo tempo
l’Ucraina ha costruito almeno tre nitide palle gol, tiro da
fuori di Konoplyanka, colpo
di testa di Kacheridi e salvataggio di Boateng ancora su
Konoplyanka, che hanno
certificato gli imbarazzi attuali della fase difensiva. I
recenti infortuni di Hummels (dovrebbe rientrare
con la Polonia) e Rudiger
(crociato, rimpiazzato da
Tah) hanno costretto il ct tedesco a schierare contro
l’Ucraina una linea difensiva
mai provata prima. Oltre alla
mancanza di automatismi,
Löw anche ieri sera si è confrontato con la mancanza di
un esterno destro di ruolo
(Höwedes è una toppa), e
proprio da quella parte l’ottimo Konoplyanka ha affondato il coltello, e le solite difficoltà di posizionamento
sulle palle inattive. Eppure il
primo gol in Nazionale dell’ex blucerchiato Mustafi
Shkodran Mustafi stacca di testa e segna il gol dell’1-0
(convocato per l’Europeo
per circostanze favorevoli,
come già successo per il
Mondiale 2014) aveva spianato la strada alla Mannschaft. Ma davanti i vari
Müller, Draxler, ma soprattutto Özil e Götze, pur muovendosi dentro i confini di
quella flessibilità disciplinata professata da Löw, non sono mai riusciti a alzare l’indice di pericolosità della
GERMANIA
2
UCRAINA
0
MUSTAFI 19’ PT,
SCHWEINSTEIGER 47’ ST
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer 7;
Höwedes 5, J. Boateng 5.5, Mustafi
6,5, Hector 6;,Khedira 7, Kroos 6,5;
Müller 5,5, Özil 6, Draxler 6 (33’ st
Schürrle sv); Götze 5 (43’ st
Schweinsteiger sv). In panchina: Leno, Ter Stegen, Hummels, Podolski,
Can, Weigl. Tah, Sané, Kimmich, Gomez. All.: Löw 6,5
UCRAINA (4-2-3-1): Pyatov 6; Fedetskyy 6, Khacheridi 5,5, Rakytskyy
6, V. Shevchuk 6; Sydorchuk 5, Stepanenko 5.5; Yarmolenko 6,5, Kovalenko 6 (28’ st Zinchenko 6), Konoplyanka 7; Zozulya 5 (21’ st Seleznyov 5,5). In panchina: Boyko,
Shevchenko, Butko, Tymoschuk, Kucher, Rotan, Budkivskiy, Rybalka,
Garmash, Karavaev. All.: Fomenko 6
Arbitro: Atkinson (Ing) 6,5
XINHUA
squadra. E così la gestione
della palla (62% nel primo
tempo, con 259 passaggi a
96), Kroos in consolle e Khedira (ottima prova dello juventino, vicino al gol due
volte) in subaffitto, è stata
alla fine solo della cosmesi
tattica. Quando l’Ucraina ha
accelerato, la Germania ha
pericolosamente concesso
spazi e così la fine del tempo
è stata accolta con un sollievo.
Ripresa tedesca
I tedeschi sono tornati in
campo allineati e compatti,
subito in avvio squillo di
Drakler e spigolo di Kroos. Al
13’ ancora Neuer ci ha messo
una pezza sulla punizione di
Rakytskyy. Poi gli ucraini sono andati spegnendosi, gli
ingressi di Seleznyov e Zinchenko non hanno alimentato il sacro fuoco. La squadra di Löw ha messo la partita in freezer, possesso (finale 68,4%) pressing, Özil si è
concesso persino un paio di
colpi, è entrato Schürrle per
Draxler), la difesa si è complicata la vita ancora un paio
di volte, Schweinsteiger appena entrato in contropiede
certifica le parole di Lineker.
Alla fine ha vinto la Germania.
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32
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
sport
IL SECOLO XIX
SAMPDORIA
Ferrero riprova per Arnautovic
Il centravanti austriaco va a scadenza con lo Stoke. Schick vicino, Fernando verso Mosca
NOTIZIARIO
GENOVA. Si prova a chiudere
per il ceco Patrik Schick, si
prova a riaprire per Marko Arnautovic. In uscita, prosegue
il sondaggio dello Spartak
Mosca per Fernando.
Continua a tenere banco all’estero il mercato della Sampdoria. La tendenza esterofila
è confermata dagli ultimissimi movimenti degli emissari
di Corte Lambruschini per
due attaccanti che piacciono.
Uno è vicinissimo, l’altro sarebbe un sogno. Il primo risponde al nome di Patrik
Schick, 20 anni, quasi 1,90 di
altezza, astro nascente della
nazionale Under 21 della Repubblica Ceca esploso quest’anno nella serie A ceca per
i 7 gol segnati nel prestito al
Bohemians. Il “Secolo XIX” lo
ha anticipato tre giorni fa e
ora ha la conferma: è vicinissimo al Doria, in queste ore
gli uomini mercato blucerchiati preparano l’offerta ufficiale da recapitare allo
Sparta Praga. Sarà poco più di
2 milioni di euro (2,2) che diventeranno 3 con una serie di
bonus non troppo difficili da
raggiungere.
La Samp confida di avere
ottime chance di spuntarla
per due motivi. Primo: il ragazzo è già convinto di trasferirsi in Italia e la Samp ha
un profilo ritenuto “ideale”
(nonloaveva,peresempio,la
Roma dove avrebbe poco
spazio). Secondo: lo Sparta
Praga sa che 2,2 milioni sono
pochini per un ventenne di
talento ma con il contratto in
scadenza a giugno 2017,
quindi tra solo un anno c’è il
concretorischiodiperderloa
zero euro. Un rischio da evitare per i cechi che non sono
riusciti a convincere il suo
agente a farlo rinnovare nei
mesi scorsi. Insomma, la pista Schick è caldissima e la
fumata bianca potrebbe arrivare a breve. Come già detto,
è un attaccante molto alto
ma non di peso, decisamente
tecnico. E qualche settimana
fa è stato aggregato alla nazionale maggiore Ceca in vista dell’Europeo. Solo nell’ultima scrematura è stato
scartato; questo per dire che
tutti a casa sua sono convinti
abbia grandissima prospettiva.
L’altro attaccante che la
Samp invece sogna è Marko
Arnautovic, 27 anni, centravanti austriaco che domani
sera scenderà in campo nell’Europeo contro l’Ungheria
(ore 18). Arnautovic, ex Inter
del Triplete (ma senza giocare), nelle ultime due stagioni è
esploso in Premier League,
nello Stoke City, e già a gennaio scorso era stato sondato dal
Viperetta Ferrero che lo aveva
incontrato a cena a Milano insieme al suo agente. La cosa
poi non era decollata per motivi economici: lo Stoke sparava alto per il cartellino in
virtù della grande attenzione
che i suoi gol gli hanno attirato addosso (11 nell’ultimo
campionato). Adesso in teoria
le cose non sono cambiate ma
c’è il particolare che anche il
suo contratto, esattamente
come per Schick, scade nel
2017 e questo significa che se
inizierà la stagione ancora
Marko Arnautovic dello Stoke City
con lo Stoke a gennaio sarà libero di accordarsi gratis con
chiunque. Ecco perché la trattativa ora può riaprirsi e su altre basi. Certo, la concorrenza
è forte, ma chissà che la Samp
non possa mettere sul piatto
qualche contropartita tecnica
(Soriano? Muriel?).
Tra l’altro il particolare che
il presidente Massimo Ferrero - che ieri festeggiava i due
LAPRESSE
Fenando piace allo Spartak Mosca
anni di presidenza della Samp
- sia a Londra «per lavoro», autorizza a pensare che possa riprendere il discorso congelato nella cena milanese di gennaio. Londra, in teoria, lascia
apertaanchelapistaBalotelli:
è in rotta con il Milan e il Liverpool sta provando a piazzarlo
in prestito. O magari quella di
Giaccherini con il Sunderland, anche se l’azzurro è vici-
PEGASO
no al Torino di Mihajlovic.
Sul fronte delle uscite prosegue la trattativa con lo Spartak Mosca per Fernando. La
cosa è seria, c’è da capire se il
giocatore è disposto a tornare
nell’Est Europa (da cui è già
fuggito, dall’Ucraina) e se l’offerta dei russi sarà “congrua”.
Con i soldi il Doria proverà ad
arrivare al belga Praet o al bulgaro Popov.
n FOOTGOLF A RAPALLO
CON LANNA & C.
C’è tanta Sampdoria, almeno 8 o 9/11 della squadra
dello scudetto, e altri blucerchiati di epoche più recenti, e una bella rappresentanza genoana oggi al
Golf Club di Rapallo nel
primo Memorial Vujadin
Boskov di footgolf. Fra i
partecipanti: con Marco
Lanna, che del torneo è
anima e ideatore, Pagliuca,
Mannini, Vierchowod, Pari,
Invernizzi, Cerezo, Ivano
Bonetti, Ruotolo, Bortolazzi, Nappi, Daniele Massaro, Panucci, Pedone. Inizio alle 14, il torneo (a inviti) sarà seguito da cena e
dalla visione di Belgio-Italia
su maxi-schermo. Il Boskov
Challenge è sponsorizzato
da Azimut Global Advisory
e parte del contributo verrà
devoluto alla Cicogna
Sprint Onlus per acquistare
monitor per il Gaslini.
n FEDERCLUBS AI VERTICI
«PRETENDIAMO SERIETÀ»
La Federclubs blucerchiata
dopo il confronto con Ferrero e Romei ieri ha diramato un comunicato: «Nel
confronto abbiamo ribadito
a chiare lettere che pretendiamo da subito e da tutta
la società la serietà, l’impegno e il rispetto che meritano i nostri colori».
Montella a Bali
ma la festa
di compleanno
la farà in Italia
GENOVA. È quasi finito il tour
asiatico di Vincenzo Montella. Il tecnico doriano tra pochi
giorni tornerà in Italia e festeggerà il compleanno numero 42 a casa sua, forse incontrando Ferrero con cui si è
sentito nelle scorse ore. Da
ieri grazie all’incontro fortuito con un tifoso italiano che
ha messo in Rete la sua foto,
sappiamo anche dove trascorrerà questi ultimi scampoli di vacanza l’Aeroplanino: a Bali, in Indonesia, precisamente a Badun, nell’interno dell’isola
del Sud Est
asiatico che è
la meta principale del divertimento e
del surf.
Montella
ha ricaricato
Montella
le pile con la
famiglia ma
con un orecchio ovviamente
sempre teso alle eventuali
notizie in arrivo dall’Italia.
Finché non c’è stata l’ufficialità di Ventura alla Nazionale,
infatti, l’Aeroplanino come
noto deve aver sperato in un
colpo di scena e di conquistare lui la panchina che oggi è
di Antonio Conte. Non è successo, ora il suo orizzonte è la
Samp e il ritiro di Ponte di Legno di luglio. Sempre che il
Milan non faccia una chiamata, eventualità ancora possibile per quanto remota.
IL CASO
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DARIO FRECCERO
IL TECNICO
Il video “incriminato”
Bufera Social
per un video
del Viperetta
“genoano”
PROPRIO nel giorno in cui Ferrero festeggia i due anni di
presidenza, e nelle ore in cui la
Federclubs dei tifosi ha chiesto al club «più serietà e rispetto dei nostri colori», il Viperetta scivola su una piccola
gaffe. Succede tutto su Facebook, dove un tifoso genoano
posta un video in cui il patron
blucerchiato viene registrato
da un altro tifoso genoano (a
quanto pare un portiere d’albergo) che lo avvicina per un
selfie, gli dice “forza Genoa” e
a cui Ferrero risponde sorridente «sì, sempre forza Genoa». Una battuta evitabile ma
ironica, scherzosa, nel solito
stile di Ferrero che con i tifosi
sta sempre al gioco e scherza
sempre. È difficile vederci
qualcosa di grave o antipatico.
Eppure questo video è stato
visto da migliaia di tifosi doriani e non tutti hanno sorriso.
sport
IL SECOLO XIX
GENOA/ IL SUCCESSORE DESIGNATO PER LA PANCHINA ROSSOBLÙ
L’anticonformista
Juric alla conquista
del dopo-Gasperini
SINCERAMENTE,l’ereditàèpesante. Ma l’erede ha personalità e valori per riuscire, compresa la sincerità che usa al massimo: «Sia nelle cose belle sia
nellecosebrutte,puresefamale». Anche tranciante, Ivan Juric. Il successore in rossoblù di
Gian Piero Gasperini. Il maestro ha già promosso l’allievo:
«Farà bene, è bravo. Se doveva
esserci un cambiamento sono
contento che sia lui a prendere
il mio posto». Da Crotone a Genova, sulla stessa strada che fu
di Gasp. E del croato, da giocatore, insieme al tecnico. Juric
allora fu accolto con scetticismo. Diventato allenatore, l’ha
ricordato: «Era giusto così, venivo da un club piccolo ed ero
anche avanti con gli anni. Normale che la gente si ponesse
delle domande, tanto più che il
mio esordio fu anche un po’ in
salita».Peròconvinsetutti.Ora,
il bis da mister del Grifone. Di
nuovo in salita. Juric, che conosce la lotta in campo e conosce
pure la guerra, per nulla metaforica, è pronto a dar battaglia.
Per convincere un’altra volta.
Nel suo stile. Anticonformista. Fin aspro talvolta. Schietto.
L’onestà che il quarantenne di
Spalato spiega essere base del
suo rapporto con i giocatori:
«Se sei chiaro e sincero con i
giocatori, loro arrivano ad apprezzare l’uomo che sei, che è
cosa fondamentale». Così entrerà nello spogliatoio che ha
dato tanto a Gasperini. Principio sempre valido, anche a costo di incappare in qualche
problema, che non lo spaventa.
Netto è stato con Vrenna a fine
stagione, sul voler passare al
Genoa. Ancora qualche resistenzadapartedelCrotone,ma
a breve si dovrebbe poter ufficializzare. E ricordate il dopogara a Modena, quando i cala-
bresi conquistarono la serie A?
Il cronista locale che gli chiedeva dell’atteggiamento nelle ultimegare?Ilcroatoavevadetto
di aver spremuto la squadra e
che insieme ai giocatori avrebbe deciso quanto si potesse ancora spingere. A quel punto,
istigatosulpresuntoscarsoimpegno nel finale, è sbottato:
«Non hai capito... allora ti dico
chesonocazzivostri».Scrollata
dura di chi si basa sulla cultura
dellavoro:«Ilvalorepiùimportante,tuttoilsacrificiocheporta a quei 90’ che rappresentano
la purezza dello scontro».
Le difficoltà non hanno mai
spaventato Ivan. Anche per
questo, oltre che per il solco
tecnico-tattico, può essere
l’uomo giusto del post-Gasp.
Da suo giocatore, rispose «frega cazzi» anche a una sollecitazione sull’esodo dei tifosi del
Grifone a Siena. Ma non era per
sminuirlo, semmai per avvisare che non sarebbe stata più facilelapartitaincampo.Sempre
la stessa tensione della battaglia. Non a caso a Coverciano si
è diplomato con tesi sugli
aspetti motivazionali nella gestione della squadra.
Tuta e scarpe da ginnastica,
sigaretta rollata, testa alta e indipendenza di giudizio che è
parte delle radici del croato divenuto giramondo. Il padre,
prof universitario e giornalista,
fu confinato in un ufficio della
burocrazia jugoslava dopo
aver preso parte alle proteste
in Dalmazia, negli anni ’70, per
chiedere più diritti per i croati.
A inizio ’90 la guerra nei Balcani. «A guardare indietro, se si
può la guerravasempreevitata
- ha raccontato a Storie Mantovane - Ma allora il regime co-
Giro Delfinato
vittoria finale
per Froome
PARIGI. Il britannico Chris
munista della Jugoslavia era
per noi un’ingiustizia, non
c’era libertà d’espressione e
non si poteva emergere per
merito, se non nello sport. Credo però che poi l’occasione sia
stata sprecata, sono deluso dal
popolo croato. Chi fa le ingiustizie ha solo cambiato vestito.
Ora nonsistamegliocheallora.
Con il capitalismo c’è stata una
privatizzazione selvaggia, chi
perdeva la vita e chi si arricchi-
LAPRESSE
va. Non siamo riusciti a cogliere l’opportunità di creare un
Paese giusto e onesto». Ivan
non vuol perdere occasioni,
nella vita e nel Genoa. Con
estrema onestà, nel 2010, aveva risposto a chi gli chiedeva se
si vedesse sulla panchina rossoblù dieci anni dopo: «Dieci
anni è troppo, io confido molto
prima». 2016, inizia l’era di Juric al Grifone.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Ferrari, il Crotone spara alto: 12 milioni
Richiesta esosa per il difensore. Così i calabresi “bloccano” il tecnico
Gian Marco Ferrari
LAPRESSE
Grifone. In più la richiesta del
Crotone per Ferrari, il difensore mancino rivelazione
della stagione in B e in cima
alla lista dei preferiti di Juric,
IERI A COVERCIANO LA FASE CONCLUSIVA DELLA DANONE CUP
U12 vicecampionesse d’Italia
Le grifoncine si arrendono soltanto alla Roma
IL GENOA Under 12 femminile
va vicino all’impresa di vincere
a Coverciano il Torneo Danone,
conquistando un meritatissimo secondo posto. Infatti le
Grifoncine (sponsorizzate Barabino and Parters) si classificano solo dietro alla corazzata
Roma che è apparsa superiore
alle altre pretendenti. Grande
soddisfazione comunque per il
risultato ottenuto. «Forse una
delle più grandi per tutti noi –
racconta mister De Guglielmi –
perché abbiamo coronato il sogno di giocare con le formazioni più forti d’Italia. Alla vigilia
credevo fossimo una spanna
sotto tutte e invece il campo ha
detto che a parte la Roma, davvero di un altro pianeta visto
Ivan Juric è nato a Spalato il 25 agosto 1975
BARDONECCHIA, RITIRO DAL 31 LUGLIO AL 6 AGOSTO: IL 3 TEST CON L’ALESSANDRIA
GENOVA. Caccia all’intesa,
un tecnico “libera” l’altro. Il
Crotone attende l’arrivo di
un nuovo allenatore, con De
Zerbi (ieri ko con il Foggia
nella finale playoff di Lega
Pro) in pole position ma con
l’inserimento nelle ultime
ore anche di Zenga. L’annuncio potrebbe arrivare entro
mercoledì, nel frattempo però i contatti tra il Genoa e il
club calabrese per Juric non
hanno ancora portato i risultati sperati. Tra le parti manca ancora l’accordo completo, il Crotone vuole un cospicuo indennizzo e non ha ancora dato il via libera al
Le ragazze dell’Under 12 femminile rossoblù
che è tanti anni che lavorano
con le ragazze che già giocano a
11,siamoallapariconimigliori
club italiani. Da domani cominceremo a pensare alla
prossima stagione che vedrà al
via tre leve under 12 e una under14peruntotaledi40ragaz-
FIGC
zine. Ripartiremo con ancora
più entusiasmo».
Le partite del torneo: GenoaVerona 1-0 (Vacchino); Genoa-Roma 0-3; Genoa-Bologna 1-1 (Tassi).
F. BANCH.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
33
CICLISMO/ 1
Il croato dalla guerra jugoslava alla sfida dell’eredità
Schietto e tosto: «Conta la sincerità, pure se fa male»
MAURO CASACCIA
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
è al momento altissima, secondo indiscrezioni sarebbe
di 12 milioni.
Per il momento, fumata
nera. Ma la dirigenza del Grifone è al lavoro per trovare
una soluzione, anche perché
Juric sta ormai da diverse
settimane lavorando per
progettare la prossima stagione alla guida del Genoa.
Domani verrà depositata la
risoluzione del contratto con
Gasperini, tra mercoledì e
giovedì potrebbe esserci la
svolta anche per Juric.
Perquantoriguardailmercato, non ci sono al momento
grandi novità in uscita. In en-
trata invece continua il pressing su Lapadula. Così il suo
agente, Gianluca Libertazzi:
«Gianluca mi ha detto che
l’anno prossimo vuole vincere di nuovo, gli ho risposto
che in quel momento doveva
festeggiare e riposare dopo
quest’annata».
Neiprossimigiornisaràufficializzato il ritiro di Bardonecchia: il Genoa sarà in Valsusa dal 31 luglio al 6 agosto.
Il 3 agosto prevista un’amichevole con l’Alessandria. Il
23 luglio, invece, di rientro
da Neustift test a Brescia.
A. SCH.
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
NOTIZIARIO
n TORNEO DELLA NORD
«NEL SEGNO DELL’UNITÀ»
Si è giocato ieri a Lavagna, al
campo sportivo “Carlo Faggioni” di Lavagna, il primo
torneo “Gruppi Gradinata
Nord”. Striscioni e partecipazione numerosa (nella
foto). Gran caldo sul campo,
sfide a 5 fra le 12 squadre: 5r,
7 settembre, Banda Matuzalem, Brigata Speloncia, Collettivo, Figgi dö Zena,
G.A.V., Giovani 5r, Gruppo
Banana, Meroni, Vecchia Sestri, Vintage Group. «È stata
la festa dei gruppi Ultras
della Nord. Bambini, giovani
e “anziani”. Stretti intorno ai
capi storici, un abbraccio nel
segno dell’aggregazione e
dell’unità. Non un singolo
vincitore, ma la vittoria della
partecipazione».
n ACG, PER TRAVERSO
CONFERMA NEL DIRETTIVO
L’assemblea dei 108 club
Froome del team Sky si è aggiudicato per la terza volta in
carriera il Giro del Delfinato.
Nell’ultima tappa da Le Pontde-Claix a Superdévoluy, di
151 chilometri, successo per
Stephen
Cummings,
autore di una
fuga in solitario partita
a 57 chilolmetri dall’arrivo. Nella
classifica geFroome
nerale Froome ha preceduto il francese Romain Bardet di 12” e Daniel Martin di
19”. Solo quinto Alberto
Contador a 35”, mentre il migliore degli italiani è stato
Diego Rosa, ottavo a 1’13”.
Staccato di oltre 40’ Fabio
Aru, deludente ma vincitore
della terza tappa.
CICLISMO/ 2
Giro di Svizzera
Sagan sprint
Roelandts leader
BAAR (SVIZZERA). Zampata di Peter Sagan nella seconda tappa, la prima in linea, del Giro di Svizzera, la
Baar-Baar di 187,6 chilometri. Il corridore slovacco della
Tinkoff,
campione
del mondo in
carica, si è
imposto allo
sprint superando l’argentino Maximiliano RiSagan
cheze (EtixxQuick Step)
e l’australiano Michael Matthews (Orica-GreenEdge). Il
belga Jurgen Roelandts
(Lotto- Soudal) strappa la
maglia di leader della classifica generale allo svizzero
Fabian Cancellara (Trek-Segafredo). Oggi la terza frazione di 192,6 chilometri.
RUGBY
Italrugby
sconfitta 30-24
in Argentina
SANTA FÈ. Comincia con una
Il primo torneo della Nord
dell’Acg ha approvato il bilancio 2015/2016 e ha votato
i componenti del nuovo consiglio: Benghi Daniela, Bianchi Marco, Calabrese Patrizia, Cevasco Gianni, Costa
Fabiano, Costa Vincenzino,
Fantina Franco, Ioanna Fabrizio, Lavagna Guido, Loni
Antonio, Multari Alfredo, Picasso Matteo, Pieri Marco,
Sivori Simona, Traverso Davide. Entro il 30 giugno nel
corso di una riunione saranno assegnate le cariche
all’interno del direttivo.
sconfitta, 30-24 a Santa Fè
contro l’Argentina, l’avventura dell’irlandese Conor
O’Shea alla guida della nazionale italiana di rugby, impegnata nel primo match del
suo tour di
giugno, davanti a 30
mila tifosi. I
punti degli
azzurri sono
stati segnati
O’Shea
dal mediano
d’apertura
Carlo Canna (14, con 4 calci
piazzati e 2 trasformazioni) e
da Sarto e Favaro, una meta a
testa. Ha esordito anche il genovese Tommaso Castello.
«Siamo qui per vincere le partite, non per perderle - ha
detto O’Shea - ma oggi ho visto una squadra che ha giocato con cuore per 80 minuti».
34
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
sport
IL SECOLO XIX
Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, primo e secondo, festeggiano sul podio
AP
Lewis Hamilton taglia il traguardo di Montreal: per lui è la seconda vittoria consecutiva
FORMULA 1/ IL GRAN PREMIO DEL CANADA PORTA AL CAVALLINO UN SECONDO POSTO
La Ferrari fa una sosta di troppo
Vettel ai box in anticipo, Hamilton lo beffa e riapre il Mondiale: ora è a - 9 da Rosberg
MONTREAL (CANADA). Dopo Monaco, Lewis Hamilton
vince anche il gran premio
del Canada confermando di
avere un feeling particolare
per il circuito di Montreal
dove si conferma per la quinta volta in carriera, festeggia
ricordandoMohammedAlie
torna in corsa per il titolo. Sebastian Vettel è secondo dopo una gara avvincente e per
metà condotta in testa dopo
una partenza bruciante. E
chissà come sarebbe andata
se la strategia della casa di
Maranello fosse stata diversa. Alla Ferrari è costata cara
la scelta di optare per due soste quando Vettel era in testa.IlpodiodelgpdelCanada
lo completa Valtteri Bottas
(Williams), davanti a Verstappen e alla Mercedes di
Nico Rosberg, scivolato nelle
retrovie dopo un contatto
con Hamilton nel primo giro
e un’avvincente rimonta con
“duello” finale con Verstappen. Sesta l’altra Ferrari,
quella di Kimi Raikkonen.
«Col senno di poi, la strategia delle due soste si è rivelata sbagliata»: il team principal della Ferrari, Maurizio
Arrivabene fa mea culpa. «Ci
abbiamo provato secondo
quelle che erano le nostre
sensazioni - le parole di Arrivabene - purtroppo non è
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La bellissima partenza di Sebastian Vettel che brucia sia Hamilton sia Rosberg
andata bene. Se siamo soddisfatti del secondo posto e dei
tempi? No,nonpossiamo esserlo. La Ferrari deve puntare sempre alla vittoria».
La partenza di Vettel è bruciante: il tedesco della Ferrari supera le Mercedes di Hamilton e Rosberg che invece
pasticciano, arrivando a toccarsi quando Lewis chiude la
porta al possibile sorpasso
del compagno, che finisce
fori pista ma riesce a rientrare. Il tedesco della Ferrari
monta gomme Ultrasoft e
nei primi giri prende il largo.
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La Ferrari approfitta della
virtual safety car al dodicesimo giro (per il ritiro di Button) e Vettel rientra ai box
per montare le Supersoft.
ERRORE
Arrivabene:«Con
il senno di poi la
scelta di fermare
Vettel è stata
non giusta»
AP
Hamilton invece va avanti e
si ferma soltanto al giro numero 24 per montare le Soft.
Chiara la sua strategia: una
sola sosta. Due, invece, quelle di Vettel, che si ferma al
37o giro per montare le gomme gialle e rientra al secondo
posto. Il tedesco guadagna
costantemente nei confronti
di Hamilton ma non riesce
mai ad avvicinarsi troppo.
Rosberg intanto tenta la rimonta, sale fino alla quarta
posizione poi è costretto ai
box per una foratura e si ritrova settimo. Quando man-
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cano 13 giri con Hamilton
sempre in testa e Vettel all’inseguimento il tedesco
della Ferrari perde circa un
secondo andando lungo dopo un rettilineo. La sua rincorsa ad Hamilton praticamente finisce qui. Intanto
Bottas difende la terza posizione con Verstappen (quarto) e Rosberg, protagonista
di una incredibile rimonta,
che danno spettacolo. Il tedesco tenta un sorpasso ma
va lungo, rientra e riesce a restare leader della classifica
piloti con 9 punti di vantaggio su Hamilton. Sesto posto
per un anonimo Raikkonen.
«Abbiamo sbagliato strategia - ha sottolineato Vettel ma è stato un fine settimana
molto positivo. La Mercedes
è stata troppo veloce e questo è stato il nostro problema».
Ordine d’arrivo:
1) Lewis Hamilton (Mercedes) 1h31’05’’296; 2) Sebastian Vettel (Ferrari) a
5”011; 3) Valtteri Bottas
(Williams) 46”422; 4) Verstappen (Red Bull); 5) Rosberg
(Mercedes);
6)
Raikkonen (Ferrari) 7) Ricciardo (Red Bull).
Classifica piloti: Rosberg
116, Hamilton 107, Vettel
78, Ricciardo 72, Raikkonen
69, Verstappen 50.
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Mercedes
Lewis raggiante:
«Una giornata
fantastica»
••• MONTREAL. «È stata
una giornata fantastica, nonostante un’altra
bruttissima partenza.
Forse per un surriscaldamento della frizione
sono partito male e alla
curva 1 avevo le gomme fredde e del sottosterzo e ho toccato Rosberg. Sono contento
che non ci siamo eliminati a vicenda. Poi Sebastian andava fortissimo, ma alla fine ho vinto qui dove avevo ottenuto il mio primo
successo in F.1 nel GP
del 2007. È davvero
una bella emozione».
Lo ha detto Lewis Hamilton dopo aver vinto
per la quinta volta in
carriera il Gran Premio
del Canada a Montreal.
Per il campione del
mondo la seconda vittoria di fila che lo fa avvicinare notevolmente
al compagno di squadra in classifica. «Cerchiamo di prendere
una gara alla volta. Ce
ne sono ancora tante
da disputare - dice - Bisogna restare sul pezzo
perché i nostri avversari sono sempre più vicini, Ferrari, Red Bull.
Dobbiamo continuare a
lavorare a testa bassa».
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IL SECOLO XIX
35
LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
genova sport
TENNIS
Park promosso in Serie A2
con la squadra del futuro
CALCIO/ PRIMA CATEGORIA
Battuto l’Anzio con due vittorie dell’Under 18 Prevosto e di Ansaldo
Bene anche il quattordicenne Musetti e Ceppellini, battuto da Piccari
Il Torriglia è stato promosso in Prima categoria
ELISABETTA VASSALLO
LA SQUADRA maschile di Serie B del Park Tennis è stata
promossa in A2. Ieri i ragazzi
del club di via Zara giocavano in casa la gara di ritorno
contro l’Anzio. Il risultato di
due a due siglato nei singolarièstatosufficientealcircolo
genovese per guadagnare la
promozione:
domenica
scorsa aveva vinto 5-1 l’andata nel Lazio. Con lo score
complessivo di 7-3 non è stato più necessario disputare i
doppi.
Il punto della vittoria è stato l’ultimo colpo uscito dalla
racchetta dell’Under 18 Luca
Prevosto (2.4) che ha battuto
ilpariclassificaEdoardoZecchinelli 7-6 3-6 6-0. Per Luca
la gioia per la vittoria è stata
raddoppiata dalla convocazione ai Campionati Europei
individuali del prossimo 18
luglio appena ricevuta dalla
Fit: i partecipanti sono soltanto due per nazione e per
l’Italia sono stati scelti il ligure Prevosto e l’emiliano Andrea Guerrieri.
La seconda vittoria ieri l’ha
portata il gialloblù Pietro
Ansaldo (2.4) che ha battuto
6-2 6-4 il 2.5 Alessandro
Evangelisti. Non è riuscita
invece l’impresa al quattordicenne del Park Lorenzo
Musetti contro il 2.6 Federico Bove: ha vinto quest’ultimo 6-4 6-2. Il giovane toscanoallenatoaSarzanadalmaestro Tartarini ha comunque
SPORTMEDIA
Torriglia ambizioso
«Puntiamo in alto»
Contattati elementi di esperienza
Luca Prevosto, 17 anni, portacolori del Park Tennis
esaltato il pubblico con il suo
gioco vario e intelligente. Al
ventenne Alessandro Ceppellini è toccato poi l’osso
duro del team laziale: Francesco Piccari – ex 200 al
mondo - che ha vinto 6-4
6-4.
A tifare per i giovani di Anzio c’era anche Karin Knapp,
la ventottenne tennista di
Brunico particolarmente legata a Genova, visto che gioca la serie A1 con il Tennis
Club. Ma ieri è venuta per tifare per Francesco Piccari, il
suo fidanzato che l’allena insieme al fratello Alessandro.
Karin ha seguito l’incontro di
Franceco a bordo campo:
«Mi capita molto raramente
di vederlo gareggiare, mentre lui mi segue sempre. Siamo già quasi in partenza: nei
prossimi giorni partiremo
per Wimbledon dove sono in
tabellone».
Il successo dei ragazzi del
CESCHINA
Park guidati da Marco Kanobelj è reso ancora più importante dal fatto che la squadra
era composta soprattutto da
giovanissimi: il quattordicenne Musetti, i due Under
18 Prevosto e Luigi Sorrentino (spezzino), più Alessandro ed Emanuele Ceppellini.
A combattere insieme a loro
è stato quasi sempre presente l’ex campione europeo
Under 16 Pietro Ansaldo, in
ottima forma.
DOPO la promozione in Prima categoria il Torriglia dell’ambizioso presidente Gianni Ceda non ha certo intenzione di fermarsi. Anzi la società della cittadina della
ValTrebbia ha voglia di tornare protagonista nel calcio
che conta, come conferma lo
stesso numero uno. «La nostra intenzione – racconta – è
quella di allestire una formazione che sia capace di lottare per le zone di vertice, pur
sapendo che ci sono al via parecchie formazioni accreditate, e perché no provare magari a vincere il campionato».
Ovviamente come per tutte
le squadre non mancano i
problemi. Ma quello del Torriglia è decisamente singolare, come sottolinea il patron
Ceda. «Il nostro in effetti è
quello di convincere i ragazzi, pur offrendo loro un rimborso spese adeguato, a venire a giocare fin quassù. Ma
siamo fiduciosi di poter regalare al nuovo tecnico Ivano
Olmi una rosa competitiva.
Al momento è arrivato l’attaccante Cirri prelevato dal
Ca’ de Rissi, mentre stiamo
trattando tre fuori quota di
qualità come Coppetti, Cade-
nasso e Garbarino».
Il Torriglia sta cercando di
portare a casa elementi di
qualità ed esperienza come
Rizzo del Busalla, Albrieux
della Ronchese, Giordani e
Nocera del Ligorna, Cappellano del Campomorone e bomber Ivan Soracase del San Siro
Struppa. Ma la ristrutturazione è avvenuta pure in società
con l’arrivo del nuovo dg
Alessio Cocchella e del ds
Maurizio Scotti. Il club biancoblù è assai radicato nel territorio, come conferma il presidente Ceda. «Infatti abbiamo acquisito sotto il controllo della Polisportiva Torriglia,
gestito da Milena Caso e Giuliana Cerri, il campo da tennis, quello da bocce e l’attività di danza con almeno 80
persone coinvolte. Senza dimenticare le nostre tre squadre del settore giovanile più
una formazione a 11 che partecipa a un campionato amatoriale CSI, raccogliendo tutti
i ragazzi del paese che non
trovano spazio nella prima
squadra. Voglio ringraziare il
sindaco Beltrami che ci mette
a disposizione tutti gli impianti sportivi senza spese».
F. BAN.
PALLAVOLO
Trofeo Province, Genova ko
Imperia precede Savona. Colombo Volley vicecampione Under 13
IMPERIA esulta nel Trofeo
delle Province. L’atto finale
delle Kinderiadi si è giocato
ieri nei palazzetti genovesi
di Busalla e Casella. In campo le selezioni giovanili dei
cinque comitati territoriali
della Federvolley. Intitolato
alla memoria dello storico
presidente del comitato ligure, Antonino Carrara, il
Trofeo delle Province vedeva le due selezioni imperiesi
in pole position dopo la prima tappa. Le ragazze in testa con 6 punti davanti a Genova (+1) e staccate Savona
a 3, La Spezia a 1 e Levante
con zero punti. In campo
maschile il Levante con 5
punti davanti a Imperia con
Genova, La Spezia e Savona
a quota 2
Le genovesi allenate da
Matteo Zanoni hanno perso
3-0 con Savona e vinto 2-1
con Imperia. I maschi allenati da Massimo Volpe hanno perso 2-1 con Imperia e
Le formazioni femminile e maschile della provincia di Genova
3-0 con Savona.
Imperia in campo femminile ha proceduto Savona e
Genova. A seguire Levante e
La Spezia. Tra i maschi Levante vince davanti a Savona e Imperia. Ultimo posto
per Genova alle spalle della
Spezia. Sommando tutti i
punteggi Imperia è prima
davanti a Savona.
A livello nazionale, intanto, la Colombo Volley è arrivata fino alla finalissima
Under 13 3x3 cedendo solo
al Volley Prato per 2-0 (1514, 15-7), risultando così vicecampione d’Italia. Grande risultato per Genova alla
terza finale nazionale in tre
anni. Protagonisti Filippo
Guerriero, Luca Porro, Daniele Scurzoni, Leonardo
Valle, Marco Zoratti, allenati da Pietro Merello e Angelo
Elefante. Doppietta per Albisola, invece, nelle finali
regionali.
M. CO.
CANOTTAGGIO
Repubbliche Marinare, vince Amalfi
i genovesi si fermano al terzo posto
È STATO il Galeone di Amalfi
ad aggiudicarsi la 61a Regata
delle Antiche Repubbliche
Marinare Italiane, che si è tenuta ieri proprio ad Amalfi
(Salerno). Niente da fare per
l’equipaggio genovese, che
sperava di interrompere un
digiuno di vittorie che dura
ormai dall’anno Duemila.
I Galeoni di Venezia, Pisa,
Genova e Amalfi si sono ritrovati in mare aperto per contendersi la vittoria nell’appassionante Palio Remiero
che si rinnova dal 1956. Otto
vogatori e un timoniere hanno preso posto su ciascun galeone, tutti disegnati su modelli del XII secolo ma realizzati in vetroresina, dipinti del
colore dominante del proprio
vessillo storico (Azzurro per
Amalfi, Bianco per Genova,
Rosso per Pisa e Verde per
Venezia). I quattro Galeoni si
sono sfidati sul campo di regata lungo duemila metri in
linea, l’unico in mare aperto.
Tutti gli equipaggi annoverano tra le proprie fila atleti iridati e olimpici, nonché rappresentanti della Nazionale
Azzurra. L’equipaggio di
Amalfi contava cinque atleti
azzurri ai remi del suo Galeone: Emanuele Liuzzi (con al
suo attivo un titolo Mondiale), Luca Parlato (con due titoli iridati nel palmarès), Fabio Infimo (tre volte Campione Italiano nel Due Con), Mario Paonessa (già alle
Olimpiadi di Londra 2012) e il
timoniere Enrico D’Aniello (4
ori mondiali all’attivo). Centinaia le imbarcazioni che - nonostante la pioggia - hanno
assistito a questo suggestivo
spettacolo. La vincitrice della
Regata si è aggiudicata l’ambito trofeo in oro e argento,
realizzato dalla Scuola Orafa
Fiorentina, raffigurante un
galeone a remi sorretto da 4
ippocampi. Secondo posto
per Pisa, a Genova il terzo e
l’ultimo a Venezia.
36
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
calcio regione
la matricola
Foppiano spinge
il suo Moconesi:
«Vogliamo essere
la mina vagante»
La squadra inizia a rinforzarsi:
preso Monticone dal Little Club
IL SECOLO XIX
c’è SeMPRe una prima volta. e in casa del Moconesi
c’è voglia di ripartire per
affrontare per la prima volta
il campionato di eccellenza.
Sarà la prima volta anche per
mister Mauro Foppiano: «Non
vedo l’ora di potermi confrontare con allenatori bravi come
quelli in eccellenza. Paura di
sbagliare? assolutamente
no, ma quello che chiederò
ai miei ragazzi sarà quello
di mantenere lo spirito dello
scorso anno, fatto di sacrificio,
lavoro e grande impegno. il
campionato non sarà facile,
ma ripartiamo con grandi
certezza come Raggio Garibaldi, Mosto, i ragazzi della
nostra valle e rinforzandoci
nel modo giusto possiamo
essere la mina vagante del
torneo». e’ un fiume in piena
il tecnico che non ci ha messo
molto a trovare l’accordo con
la società per la riconferma:
«il buon lavoro fatto in questi
due anni mi ha fatto ricevere
qualche offerta, ma non ho
avuto dubbi nel voler portare
avanti il discorso con il Moconesi, un lavoro in cui lo scorso
anno abbiamo gettato le basi e
quest’anno abbiamo ottenuto
la promozione. cosa ci servirà
si muove anche il mercato: migliaccio è il primo acquisto ufficiale
Sestrese e Podestà
il matrimonio va avanti
per affrontare al meglio il
campionato di eccellenza?
come prima cosa l’organizzazione, ma la società in questo
senso è già pronta. Poi non
deve mai mancare il gruppo
che in questi anni è stata la
nostra forza. e poi, aspetto
non secondario, giocatori di
qualità. con questi tre aspetti
possiamo davvero puntare a
mantenere la categoria che
per una società come la nostra
sarebbe un grandissimo traguardo». Nessuna rivoluzione
dunque, ma qualche acquisto
mirato per rinforzare una rosa
su cui il tecnico punta forte:
«ci servono almeno quattro
giocatori, uno per reparto, di
categoria. il primo acquisto lo
abbiamo fatto e ci siamo assicurati Monticone, un giocatore dal carattere estroso che
può fare bene anche in eccellenza. Siamo poi alla ricerca
di un difensore centrale, un
esterno, un centrocampista e
un attaccante. Stiamo anche
valutando qualche giovane.
Dopo due anni, invece, Rinzivillo che per problemi di
lavoro ci saluta e il ruolo di
preparatore atletico sarà ricoperto da Franco Bernardi, ex
di Rapallo e al Golfo Paradiso».
qui busalla
«Vogliamo proseguire insieme un progetto iniziato lo scorso anno»
Nel calcio si sa nulla è scontato, ma quello tra la Sestrese
e mister Podestà era un matrimonio destinato a proseguire.
Mancava solo l’ufficialità che
è arrivata nelle scorse ore e il
tecnico è davvero entusiasta.
«Quello con la Sestrese è un
progetto davvero interessante che mi fa piacere portare
avanti: qui ho incontrato
persone con cui ho un rapporto ottimo e visto il patto che
abbiamo fatto con il grppo,
era giusto proseguire. Sono
contento e onorato che mi
siano arrivate chiamate da
società importanti, anche di
Serie D, significa che il lavoro
svolto sul campo ha dato
i suoi frutti, ma era giusto
proseguire questa avventura
a Sestri».
le strade della formazione
verdestellata e di Podestà,
dunque, proseguono con
l’obiettivo di portare avanti
il progetto iniziato lo scorso
anno: «a questi livelli è difficile programmare a lungo termine, bisogna guardare anno
per anno perché le cose possono cambiare rapidamente.
a fine campionato il nostro
obiettivo era quello di riconfermare in blocco il gruppo
che aveva fatto davvero tanto
durante la stagione, non solo
sul campo ma anche a livello
umano: il nostro lavoro è stato ripagato dal fatrto che nessuno ha chiesto di andare via.
Da parte nostra libereremo
qualche ragazzo che ha giocato meno e lo sostituiremo con
giovani della nostra “cantera”.
Faremo, dunque, solo qualche
innesto senza stravolgere la
squadra». il mercato deve
ancora entrare nel vivo, ma
la Sestrese ha piazzato già il
primo colpo, come sottolinea
lo stesso mister: «abbiamo
preso Gianluca Migliaccio: è
stata una trattativa lampo, ci
siamo visti, ci siamo piaciuti e
abbiamo trovato l’accordo. Mi
ha fatto un’ottima impressione e non mi sbaglio nel dire
che oltre a un ottimo giocatore con caratteristiche che
ci mancavano, abbiamo preso
un ragazzo eccezionale. rientrerà dal prestito occhipinti,
poi valuteremo bene qualche
1998 e qualche altro giocano,
magari sfruttando l’ottimo
rapporto che abbiamo e che
continueremo a portare avanti con la Virtus entella».
Nessun grande cambiamento significa partire avvan-
Cannistrà osserva dalla panchina i suoi ragazzi
FOTO GHIGLIONE
Cannistrà: «Faremo
solo due innesti»
Maurizio Podestà è stato riconfermato alla guida della Sestrese
taggiati rispetto allo scorso
anno: «Non avremo bisogno
di tre mesi per conoscersci
al meglio. il primo di agosto,
quando scatterà la nostra
preparazione, ripartiremo con
più certezze e meno punti interrogativi. anche io non cambierò il mio modo di allenare,
con un obiettivo ben chiaro
in testa: fare un campionato
tranquillo, con una squadra
e un gruppo di ragazzi che
ha davvero voglia di stare
insieme e di togliersi delle
soddisfazioni. cercheremo di
essere una squadra fastidiosa
da affrontare come abbiamo
fatto sempre, cercando di
avere maggiore continuità
per posizionarci il meglio
possibile».
gol e tante emozioni
E’ partito il Mundialito
spettacolo al Torbella
e’ aNData in archivio la
prima settimana di gare del
Mundialito calciotto organizzato al torbella di Rivarolo
da Mario imbesi e Davide
Sighieri con la collaborazione
della Rivarolese e del comitato endas, evento calcistico
giunto alla terza edizione.
tanti i gol e le emozioni tra
le squadre, con quasi tutti i
match equilibrati e dal risultato incerto fino all’ultimo. il
torneo, essendo senza limiti
di punteggio, sta vedendo
protagonisti molti giocatori di
primissima fascia che rendono le sfide molto emozionanti
la piacevole conferma del
torneo è l’argentina che, dopo
la finale raggiunta lo scorso
anno, è partita forte in questa
nuova edizione e ha ottenuto
due vittorie nelle prime due
sfide e con elementi come
Damiani e Brusacà della lavagnese si appresta ad essere
assoluta protagonista. anche
il Belgio, alla terza partecipazione al torneo, si sta rivelando un’autentica corazzata,
ma non va sottovalutata la
tunisia composta da giocatori
come costantino, Blondett, De
Fazio, De Vecchi e Di Somma.
Buonisismo l’avvio dell’italia
di Mura: una sola gara giocata
ma vittoria per 5-0 che ha
attirato le attenzioni di tutti i
partecipanti al torneo. Nicolò
Martino (argentia) è il bomber del torneo con 6 gol tallonato da Draghici (Messico)
e Vassallo (Belgio). Martedì,
mercoledì e giovedì spazio
alle altre gare del torneo che
potrebbero significare passaggio o meno del turno.
FOTO GRANARA/FOTOSPORTMEDIA.COM
uisp: liguria
campione
nazionale
RITORNA ancora una volta
in terra ligure la Coppa
nazionale Amatori Uisp di
calcio a 11. E’ stata la formazione lunigianese del GS
Virgoletta, partecipante al
campionato dell’Uisp Val di
Magra, ad aggiudicarsi per
la quinta volta, in 8 anni,
lo scudetto amatori Uisp,
al termine della rassegna
di Sportilia. Un ulteriore
traguardo per il sodalizio
del presidente Olivieri e
per l’intero movimento del
calcio Uisp in Liguria. Protagonista il portiere Ferrari
che para tre rigori nella finalissima contro i laziali del
Professional Service, dopo
che i tempi regolamentari
erano terminati 2-2 grazie
alla rete di Veroni e Baciu
capocannoniere con 4
reti. Alla lotteria dei rigori
l’estremo difensore Ferrari
para tre tiri. Grande festa
per la squadra lunigianese, il suo mister Vannini,
il presidente Olivieri ed i
dirigenti accompagnatori
Manganelli e Genchi.
Nel girone il Virgoletta
aveva battuto i cuneesi
del Montichiaro, il San Vito
Cava dei Tirreni e i genovesi del Linea Messina, altra
storica società sportiva
uispina, da sempre partecipante alla manifestazione
nazionale di Sportilia.
«NoN ci SaRà nessuna rivoluzione, solo qualche ritocco
per rinforzare i ruoli in cui
eravamo più scoperti». Sono
queste le parole di mister
Gianfranco cannistrà nel presentare il mercato del suo Busalla, voglioso di non soffrire
come lo scorso anno e magari di centrare una salvezza
più tranquilla. «in settimana
inizieremo a lavorare sodo
per il prossimo anno: prima
incontreremo i nostri ragazzi,
che abbiamo riconfermato in
blocco, poi valuteremo dove
intervenire. Di sicuro ci lascerà Bartoletti che verrà sostituito da un portiere esperto (si
parla di lorusso, ma manca
ancora l’ufficialità, ndr). cosa
ci manca? Rispetto allo scorso
anno la fase difensifa andava
molto bene, cercheremo di
certo un centrcampista di
qualità e un attaccante che
abbia un buon feeling con il
gol, quello che quest’anno ci
ha un po limitato. in fatto di
giovani fuoriquota, invece,
direi che siamo a posto, abbiamo diversi ragazzi che già
la scorsa stagione hanno fatto
vedere buone cose. insomma,
apporteremo solo qualche
modifica per avere maggiore
continuità e per non dover
soffrire come quest’anno».
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IL SECOLO XIX
la gioia della ronchese
Giampaolo Feletti
non ha dubbi:
«La Promozione?
Ce la meritiamo»
«Amarotti? Un grande uomo
Ferrando è la scelta giusta»
L’oRmai uffiCiaLe fusione
fra Colli e ortonovo spalanca
le porte della promozione
alla Ronchese che, dopo un
playoff perso malamente e
un boccone amarissimo da
mandare giù, può finalmente
far festa.
«io sono dell’idea che si debba
sempre guardare avanti, altrimenti sembri solo un rosicone
- taglia corto il diesse rossoblù
Giampaolo feletti - anche
questo serve per crescere. La
promo ce la siamo meritata
sul campo e il fatto che sia
arrivata per altre strade è
un giusto premio e non una
manna caduta dal cielo».
in queste settimane, quindi, vi
stavate già preparando per un
campionato di promozione.
«Certo - ribatte feletti - Siamo
alla ricerca di ragazzi del ‘97
e del ‘98 e di quegli elementi
che ci possano dare una mano
in questa categoria».
intanto però, dopo l’addio con
mister amarotti, è arrivato
anche quello con albrieux.
«amarotti è un grande uomo,
prima che un grande allenatore. Ha scelto di lasciare la Ronchese pur non avendo ancora
una panchina per il prossimo
anno e lo ha fatto solo per il
in casa athletic club
Mariani guarda avanti:
«Faremeglio?Saràdura»
Il diesse Conte: «Sul mercato potrebbe servirci una prima punta»
Dopo oRmai Due anni e
mezzo di gestione mariani e
dopo un crescendo rossiniano in fatto di piazzamenti
in classifica, in casa athletic
Club si guarda al futuro con
la consapevolezza che alzare
ancora l’asticella potrebbe rivelarsi davvero una “mission
impossible”.
«Diventa ogni anno più dura
- conferma anche il tecnico
della formazione albarina
alberto mariani - Se già riuscissimo a confermarci, credo
potremmo considerarlo un
buon successo. Quest’anno le
cosiddette corazzate hanno
un po’ tutte fallito, lasciando
per strada molti più punti del
previsto e dando così modo
a squadre sulla carta meno
accreditate di inserirsi nella
lotta per le posizioni di vertice. Chissà se l’anno prossimo
sarà possibile alzare così tanto
la testa».
Le difficoltà economiche sembrano farla da padrone, spingendo le società a fondersi o,
addirittura, anche a sparire di
scena, basti pensare a quello
che sta accadendo al Lerici o
tra Colli e ortonovo. «Questa
è una situazione comune un
po’ dappertutto. L’anno prossimo comunque ci saranno
diverse squadre spezzine da
tener d’occhio. Colli e ortonovo erano già due ottime
compagini e se si fonderanno
potrebbero unire le forze. poi
c’è il Baiardo che si ripresenterà ai nastri di partenza con
una squadra praticamente
identica a quella che lo scorso
anno ha sfiorato la salvezza
in eccellenza. sarà un altro
girone molto difficile».
ma in casa athletic Club si sta
anche pensando a come rafforzare la rosa a disposizione
di mister alberto mariani:
dove intervenire, con quali
innesti ma soprattutto come
migliorare una formazione
già così competitiva senza
abbandonare la strategia di
crescita del proprio settore
giovanile, vero patrimonio
della società del presidente
imperato.
«Stiamo monitorando il mercato - prosegue mariani - soprattutto in base a quelle che
sono le tante richieste che
stanno arrivando per i nostri
giovani. tante richieste che
stanno anche a testimoniare
l’ottimo lavoro svolto dal nostro settore giovanile in questi
ultimi anni».
Alberto Mariani non ha dubbi: alzare ancora l’asticella non sarà facile per il suo Athletic Club
Sulla stessa lunghezza d’onda
anche le parole del diesse
degli albarini, andrea Conte.
«ancora non abbiamo novità
rilevanti, né in entrata né in
uscita - dice Conte - Stiamo
valutando soprattutto la situazione di Balestrino, che
però dipende dalla Voltrese.
Sul fronte dei giovani, poi,
stiamo effettivamente va-
gliando molte richieste ma
io ne vorrei ricevere ancora
molte altre, così da poter garantire ai nostri giovani la collocazione migliore possibile».
Giovani a parte, comunque,
sembra che anche quest’anno
il mercato dell’athletic sarà
improntato alla continuità,
con pochi cambi all’orizzonte. «Ritengo che la difesa, a
meno di addii per impegni
di lavoro o simili, non verrà
toccata, così pure il centrocampo dove abbiamo tanti
giovani di valore da inserire in
prima squadra. forse l’unico
reparto su cui faremo qualche
inserimento sarà l’attacco. un
elemento in più là davanti,
una prima punta di ruolo, ci
farebbe comodo».
la parola al diesse marco parodi
Il Serra riparte dai suoi senatori
in uscita solo Brema e Casanova
tante ConfeRme, a partire
da quella di mister nicola
Spissu, un paio di cessioni
ma soprattutto la volontà di
proseguire sulla linea verde
che così bene ha fatto anche
quest’anno. e’ questa la strategia del Serra Riccò, la cui
campagna acquisti è praticamente già conclusa.
«abbiamo confermato in blocco la squadra dello scorso
anno - spiega il diesse gialloblù marco parodi - con le
sole partenze di Brema che
sarà svincolato e Casanova,
che invece verrà ceduto in
prestito alla Vecchiaudace».
nessuna novità sul fronte degli arrivi, con la dirigenza del
Serra che ha scelto di puntare
ancora una volta sui propri
giovani di talento.
«i nostri acquisti sono i rin-
novi con i nostri “vecchietti”: Ronco, termini, Bianchi,
Sardu, Lobascio, tanto per
fare qualche nome. a loro
affiancheremo un gruppo di
giovani che hanno già fatto
molto bene già quest’anno,
come Re, federici, poggioli
e parecchi ‘99 che saranno
aggregati alla prima squadra
e che poi valuteremo strada
facendo».
una politica, quella della
valorizzazione del vivaio,
che in casa Serra Riccò è un
must ormai da alcuni anni
e sta dando frutti sempre
più interessanti. «La nostra
strategia è questa - conclude
parodi - Qualche giocatori
d’esperienza e tanti giovani di
valore. poi se dovesse capitare
qualche opportunità non ce la
faremo sfuggire».
Il confermatissimo Ronco
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
37
bene della squadra, perché
sentiva di aver chiuso il proprio ciclo. albrieux invece,
per motivi personali, non può
giocare la domenica e quindi
ha preferito salutare visto che
in promo chiederemo spesso
l’anticipo al sabato ma non
sarà sempre possibile».
intanto, è ufficiale l’arrivo in
panchina di Giorgio ferrando.
«e’ un allenatore che conosce
benissimo i giovani, molto
preparato e di grande personalità. Con lui proseguiremo
il lavoro fatto con amarotti.
per questo voglio ringraziare
il Vallescrivia che ce l’ha per-
messo, onorando un progetto
comune nel quale noi crediamo tantissimo».
nel weekend appena trascorso avete brindato ai vostri
primi cent’anni di attività,
ma la notizia dell’ormai certo
salto in promozione è arrivata
proprio nel momento giusto
per fare ancora più festa.
«Sono stati tre giorni speciali
- conclude feletti - nei quali
abbiamo voluto festeggiare
il legame con i ronchesi e
cent’anni di passione di un
intero paese. Con un grande
motivo in più per brindare».
qui pietra ligure
e’ ufficiale
Marco innocenti
La nuova sfida
di Mario Pisano:
«Una squadra
in costruzione»
L’Ortonovo
resta in Promo
Il Colli riparte
dalla Seconda
Dieci anni di vittorie e di sconfitte, quelli di mario pisano
sulla panchina dell’andora e
adesso per il tecnico è da poco
cominciata la nuova avventura alla guida del pietra Ligure,
formazione ambiziosa reduce
da un ottimo campionato di
promozione concluso alle
spalle dell’albisola. «Sarà una
grande avventura - spiega
proprio il neo tecnico del pietra, mario pisano - Ho trovato
subito una società che ha una
grande voglia di far bene, fissando subito l’obiettivo di far
crescere i propri giovani. Ho
già visto che nelle leve ‘97 e
‘98 ci sono ragazzi di talento
e il mio primo compito sarà
quello di metterli in condizioni di rendere al proprio meglio. e’ una squadra ancora in
costruzione e proprio questo
è stato uno dei motivi per cui
ho scelto il pietra: mi permetterà di sentirla davvero anche
un po’ mia». Sul fronte mercato, intanto, si stanno facendo
i primi sondaggi. «all’andora
ero abituato
ad un tipo di
lavoro, più
da solista.
Qui invece
ho trovato
un diesse
capace come
massimo
Spotorno,
al quale ho
Pisano
fornito una
lista di nomi.
alla fine, però, il criterio con
cui faremo le nostre scelte
sarà sempre la fame, la voglia di lottare e di mettersi in
discussione con questa maglia». troppo presto, quindi,
per parlare di obiettivi di
classifica.
«Ci daremo un obiettivo taglia corto pisano - solo
nel momento in cui avremo
allestito la squadra. Quel che
è certo, però, è che vogliamo
mettere insieme la rosa migliore possibile con le risorse
che abbiamo a disposizione.
La società, fin dall’inizio, mi
ha davvero sorpreso per la
disponibilità massima che mi
ha dimostrato, mettendomi
subito a mio agio sotto ogni
punto di vista, dalle questioni tecniche fino a quelle più
organizzative, standomi però
anche sempre accanto con
persone capaci e competenti.
Credo che adesso sarà fondamentale il lavoro che sapremo
fare tra agosto e settembre,
quando cioè ci sarà da dare
alla squadra un’impronta dal
punto di vista del carattere e
del temperamento».
Come antiCipato un paio
di settimane fa, l’accordo
tra ortonovo e Colli di Luni
sembra in dirittura d’arrivo.
La formula studiata dalle
due formazioni prevederà
la sopravvivenza di entrambe le squadre, almeno per
quest’anno: l’ortonovo si
iscriverà normalmente alla
prossima promozione mentre
il Colli di Luni ripartirà dalla
terza categoria, che poi sarà
Seconda visto che a Spezia
la terza non dovrebbe esser
varata.
La collaborazione, almeno per
questo primo anno, riguarderà solo i rispettivi settori
giovanili e qualche passaggio
a livello di dirigenti dall’una
all’altra squadra. per la fusione vera e propria, invece, si
dovrà attendere l’inizio della
stagione 2017/18
«per quest’anno - assicura
il presidente dell’ortonovo
mauro angelini - tutto resterà
immutato a livello di società
e di prime squadre. Ci sarà
un accordo
di collaborazione tra
i due settori giovanili,
che partirà
da questa
prossima
stagione, in
vista della fusione
Angelini
che avverrà
presumibilmente alla fine della prossima
stagione».
Quel che è certo, quindi, è che
a livello dirigenziale le due
società manterranno la piena
autonomia e che qualche
passaggio di dirigenti avverrà
già durante questa prima fase.
«parlando di ortonovo - prosegue il presidente angelini
- alla guida della squadra per
il prossimo campionato di
promozione dovrebbe restare
mirko nardi, con la novità di
Giuseppe ponzanelli nel ruolo
di direttore sportivo, dopo le
esperienza nella Sarzanese,
nel magra azzurri e, lo scorso anno, proprio nel Colli di
Luni».
La notizia quindi è proprio che
la tanto ventilata fusione, in
realtà, non ci sarà almeno per
quest’anno ma il fatto stesso
che il Colli di Luni rinunci alla
categoria ripartendo dalla
Seconda spalanca comunque
uno scenario di ripescaggi che
sorriderebbe alla Ronchese.
La formazione genovese, infatti, è ad oggi la prima delle
escluse ed attendeva con trepidazione le scelte delle due
società spezzine.
vincenzo bolia
38
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
calcio regione
IL SECOLO XIX
il cOlpO di scENA
Addio PonteX Il Torchio
rinasce la Samp 1946
I presidenti Bona e Pittaluga stanno trovando l’accordo definitivo
GENOVA. La trattativa era
partita sottotraccia qualche
settimana fa, ma i rispettivi
dirigenti erano stati bravi
a tenerla nascosta. Da una
parte una società, la Sampierdarenese 1946, che non
riusciva a far fronte ai debiti
della precedente sciagurata
gestione, pur avendo fatto i
salti mortali per ricreare il
settore giovanile e ristrutturare l’impianto del Morgavi
a Belvedere. Dall’altra un
gruppo dirigente, quello del
PonteX il Torchio, che dopo
anni di sacrifici e tentativi di
fusione con altre realtà della
Valpolcevera, non se la sentiva più di andare avanti senza
un settore giovanile e senza
risorse umane, pur avendo
un paracadute economico
che consentiva una più che
dignitosa permanenza in Prima Categoria. Ecco allora che
un’idea diventa realtà. Di fatto, il gruppo dirigenziale del
Pontex si dimetterebbe dal
Consiglio, nel quale entrerebbero gli ex Sampierdarenese.
La matricola rimarrebbe quella del PonteX, ma la società si
sposterebbe a Sampierdarena,
dove proseguire il grande
lavoro fatto in questi ultimi
anni dai vari Pittaluga, Pog-
Roberto Bona, presidente del Pontex Il Torchio, e Roberto Pittaluga, presidente Samp 46
gioli e Durante. «Le abbiamo
tentate tutte - spiega Roberto
Bona, presidente del PonteX- specialmente con la Pro
Pontedecimo, a cui abbiamo
proposto di unire le forze,
avendo loro un bel settore
giovanile, ma non hanno voluto sentire ragione. Ci spiace
per i nostri ragazzi, perchè
eravamo arrivati ai playoff
e teoricamente potremmo
salire in Promozione. Ma non
esistevano più le condizioni
di andare avanti, e quando
ci hanno contattato i dirigenti della Sampierdarenese,
abbiamo deciso di chiudere
la nostra avventura. Chissà,
forse ripartiremo dalla Terza.
Peccato non aver trovato un
accordo con la Pro Pontedecimo...». Roberto Pittaluga,
presidente della Samp 46
commenta: «Abbiamo instaurato un ottimo rapporto
con la dirigenza del PonteX,
non c’è nulla di ufficiale ma
se si concretizzasse il tutto
ci permetterebbe di effettuare un riassetto societario
importante. Noi pensiamo a
una Prima di vertice, se sarà
Promozione valuteremo il da
farsi a tempo debito».
PAOLO DELLEPIANE
il NuOVO tEcNicO: «uN sOlO ObiEttiVO: sAlirE iN prOmOziONE»
Il Pallare si affida
a Maurizio Oliva
TUTTE LE POSSIBILI avversarie
sono avvisate: il Pallare vuole
vincere e per farlo, dopo aver
incassato l’addio dell’ormai
ex-tecnico Mirko Bagnasco,
ha messo la squadra nelle
mani esperte e preparate
dell’ex-Quiliano Maurizio
Oliva.
«Abbiamo scelto un allenatore
competente - commenta il
presidente del Pallare Marco
Prestipino - con un ottimo
curriculum alle spalle e tanta
voglia di far bene. Conoscevo
i suoi risultati e poi, quando
ho conosciuto la persona, mi
ha fatto davvero un’ottima
impressione e mi ha convinto
definitivamente».
Un’eredità importante, però,
quella che si appresta a rac-
cogliere Oliva, dopo quattro
anni di guida da parte di Bagnasco. Un ciclo importante,
durante il quale si è sfiorata la
vittoria in più di un’occasione.
«Bagnasco ha fatto un ottimo
lavoro qui da noi - conferma
anche Prestipino - Sappiamo
che Oliva potrà fare altrettanto bene».
«E’ davvero una bella sfida
- confessa invece lo stesso
Oliva - Raccolgo le redini da
un grande professionista che
mi ha lasciato una squadra già
ben preparata. So benissimo
che l’unico modo per far meglio è quello di vincere. E’ comunque inutile nascondersi,
il Pallare quest’anno parte con
il preciso obiettivo di vincere
e salire in Promozione».
uNA rEAltà riNNOVAtA
Mignanego Impero
muove i primi passi
ma sull’allenatore
c’è ancora riserbo
Alessandro Valle: «Intanto
abbiamo confermato la rosa»
qui sOri
Alfano: «In tre anni
ilsaltodicategoria»
«Siamo in continua crescita»
UNA PROMOZIONE al primo
anno e una salvezza ottenuta
con le unghie al secondo.
E’ questo il primo bilancio
di mister Pino Alfano sulla
panchina del Sori. «Abbiamo
intenzione di migliorarci ammette il tecnico - magari
salvandoci con un po’ meno
fatica. Per vincere i campionati serve maggiore qualità, ma
il gruppo c’è e può togliersi
delle belle soddisfazioni».
Per non soffrire come
quest’anno, la società si sta
già muovendo sul mercato:
«Abbiamo già preso tra i pali
Revello mentre dal San Bernardino arriverà Folle. Siamo
contenti delle riconferme di
giocatoti del calibro di Ramponi, Teppati, Zucca, Hanuman e Gambino e ora siamo
concentrati nel trovare due
attaccanti che facciano la differenza: lo scorso anno è stato
quello il nostro problema e
vogliamo ovviare».
Voglia di crescere per una
MC
società che non ha nulla da
invidiare a nessuno: «Qui c’è
tutto, un campo di qualità e
una dirigenza composta di
persone che hanno voglia e
passione. Servirebbe il sostegno, non solo economico, di
altre persone, dirigenti che
facciano il lavoro oscuro, ma
siamo sulla strada giusta: il
Sori è una realtà in continua
crescita e sono convinto che
si possa migliorare tanto e che
in tre anni si possa davvero
tentare il salto di categoria».
M. CIL.
qui cAdimArE
La voglia di rilancio
del ds Scarafile
«I playoff? Sono raggiungibili»
Per fare questo, poi, la società
ha confermato in blocco l’intero gruppo dello scorso anno,
muovendosi nel contempo
alla ricerca di eventuali rinforzi. «E’ ancora presto per fare
nomi - spiega ancora mister
Oliva - Vogliamo persone
che abbiano le caratteristiche
giuste per entrare a far parte
di questo gruppo, soprattutto
dal punto di vista umano e
poi anche tecnico. Altrimenti, non avremo problemi a
restare quelli che siamo. Ho
trovato comunque un grande
ambiente e questo è già un
ottimo punto da cui partire».
VOGLIA DI RILANCIO per il
Cadimare che, dopo una salvezza raggiunta ai playout,
volta pagina, cambia molti
protagonisti e riparte da Maurizio scarafile, nuovo direttore
sportivo. «Lo socirtà - ammette il ds - ha deciso di voltare
pagina, di cambiare e di provare a fare qualche cosa di
diverso. Quando il presidente
mi ha chiamato, mi ha detto
che ha voglia di divertirsi, di
creare un bel gruppo e sicuramente di evitare i playout.
Ho accettato con entusiasmo
questa nuova avventura e mi
sono messo subito al lavoro e
del gruppo dello scorso anno
abbiamo riconfermato solo 8
giocatori e adesso inizieremo
a muoverci sul mercato. Di
sicuro abbiamo ingaggiato
un Cadamotto doc come Buccellato, giocatore di categoria
superiore che ne viene da
due anni al Magra Azzurri
e lo scorso anno era ai Colli
di Luni. Abbiamo anche rag-
SARà SENZA DUBBIO una
delle novità più interessanti
e attese della prossima stagione, quella che riguarderà
il Mignanego Impero, realtà
appena nata dall’incontro tra
il gruppo ormai consolidato
della formazione biancazzurra di Alessandro Valle e lo
staff di Augusto Pintus, reduce
dall’esperienza in seno alla
Rivarolese.
«E’ stato un incontro quasi
casuale - commenta lo stesso
Valle - anzi, forse nessuno
dei due avrebbe cercato l’altro. Fatto sta che ci siamo
incrociati, abbiamo iniziato
a scambiarci le nostre idee e,
di lì a poco, abbiamo capito di
condividere molte ambizioni
e desideri».
Una decisione che adesso
apre scenari nuovi e intriganti
per il futuro della squadra. «A
questo punto c’è soprattutto
da ricreare una nuova società,
unendo l’esperienza di Pintus
e dei suoi collaboratori con
quella del gruppo Mignanego.
Con Mauro Pedemonte, poi, si
conoscevano da diversi anni
e credo che possiamo fare
davvero molto bene. Abbiamo piena sintonia di vedute,
anche con Gianluca Crotta e
Mario Bugli. Sono tutte persone comunque sempre molto
schiette e dirette nell’esprimere le loro idee, proprio
come piace a me».
Il primo tassello da mettere,
a questo punto, è quello relativo all’allenatore. E la rinnovata società si sta muovendo
in tal senso. «Abbiamo avuto
contatti con vari mister - dice
Valle - tra cui anche Podestà
ma ognuno di loro sta valutando le nostre proposte
come noi stiamo valutando
le loro. Credo però che ormai
la scelta definitiva dovrebbe
arrivare a breve».
Tecnico a parte, il mercato
del Mignanego Impero si sta
sviluppando sotto traccia e
Il nuovo tecnico del Pallare Maurizio Oliva
Alfano, tecnico del Sori
Scarafile, ds del Cadimare
giunto l’accordo con Maggiali,
ex Marola e Fezzanese. Qual
è l’obiettivo che vogliamo
fissare? Credo che i playoff
sia raggiugibili, anche perché
se non si danno dei traguardi
le stagioni non hanno senso».
Nuovo sarà anche il tecnico:
«Io e il dg Tedeschi, anche lui
nuovo al Cadimare, abbiamo
deciso di puntare su Biagetti:
è un tecnico giovane che ha
fatto esperienza con i giovani
e che ha grande voglia di dimostrare il suo valore anche
con una squadra di grandi».
l’ambizione sembra essere
quella giusta per far bene
anche il prossimo anno, dopo
un esordio di tutto rispetto,
quest’anno, in Prima Categoria.
«Vogliamo sicuramente creare una squadra competitiva
- conclude il presidente Valle
- che possa puntare ai playoff.
Per farlo abbiamo già riconfermato tutto il gruppo che
rinforzeremo già dalle prossime settimane. Partenze?
Ancora non abbiamo avuto
nessuna richiesta in tal senso
da parte dei nostri giocatori,
ma siamo ancora all’inizio del
mercato».
meteo
IL SECOLO XIX
39
LUNEDÌ
13 GIUGNO 2016
temperature ieri
Busalla
il tempo oggi
min. 13
max. 25
Cairo M.
min. 14
max. 24
Busalla
Cairo M.
Varese
Ligure
Varese
Ligure
min. 11
max. 28
Genova
min. 18
max. 29
Savona
min. 18
max. 27
Genova
Lavagna (*)
Savona
La Spezia
min. 16
max. 25
Venti:
Parziale miglioramento delle condizioni meteorologiche con cielo in prevalenza
soleggiato. Solo localmente si formeranno addensamenti consistenti che potranno
essere associati a deboli piovaschi, soprattutto nell'interno nelle ore centrali
UMIDITA'
60-80%
TEMPERATURE
stabili
mercoledì 15
domani
Soleggiato con aumento
delle nubi e piogge in serata
21°
IL SOLE
Mosso a Ponente, fino a
molto mosso a Levante
in Italia
Domani
Oggi
venerdì 17
Cielo coperto e pioggia
Alternanza di sole e nubi
Mercoledì al Nord qualche pioggia sul Triveneto, sole
prevalente altrove ma con temporali dal pomeriggio su
rilievi e alte pianure. Temperature in rialzo ad Est
Alghero
Ancona
Aosta
Arezzo
L'Aquila
Bari
Bologna
Bolzano
Brescia
Cagliari
18
20
13
16
15
20
17
14
15
18
25
23
24
22
19
26
23
23
22
27
Campobasso 16
Catania
20
Firenze
18
Messina
21
Milano
16
Napoli
20
Olbia
20
Palermo
25
Parma
16
Perugia
16
24
28
25
25
24
24
27
29
23
18
Pescara
Pisa
Reggio C.
Roma
Torino
Trento
Trieste
Udine
Venezia
Verona
21:09
tramonta
5:38
sorge
Alternanza di nubi
e sole rare piogge
giovedì 16
XX Numeri
Mare:
Deboli da Nord, in rotazione da
Sud-Ovest nelle ore centrali
TEMPERATURA
del mare
La Spezia
pomeriggio
Imperia
min. 15
max. 25
PROTEZIONE CIVILE : nessuna segnalazione
ALL'INTERNO
Pieve Teco
Triora
Calizzano
Cairo M.
Sassello
Cadibona
Busalla
Torriglia
S. Stefano A.
Varese Lig.
Padivarma
Sarzana
Lavagna
min. 16
max. 27
mattino
Imperia
SULLA COSTA
Ventimiglia
18
Imperia
20
Sanremo
18
Alassio
20
Savona
18
Cogoleto
15
Genova
18
Chiavari
19
Levanto
18
Riomaggiore 15
P. Venere
16
Spezia
16
20
18
21
19
15
13
20
16
16
16
24
24
26
24
26
23
22
24
21
20
LA LUNA
Alassio
Albenga
Albisola Sup.
Albissola Marina
Ameglia
Andora
Arenzano
Bergeggi
Bogliasco
Bonassola
Bordighera
Borghetto S. S.
Borgio Verezzi
Camogli
Camporosso
Celle Ligure
Ceriale
Cervo
Chiavari
Cipressa
Cogoleto
Costarainera
Deiva Marina
Diano Marina
Finale Ligure
Framura
Genova
Imperia
La Spezia
Laigueglia
Lavagna
Lerici
l
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l
Levanto
Loano
Moneglia
Monterosso
Noli
Ospedaletti
Pietra Ligure
Pieve Ligure
Portofino
Portovenere
Rapallo
Recco
Riomaggiore
Riva Ligure
Sanremo
Sarzana
Savona
S. Bartolomeo m.
Sestri Levante
S. Lorenzo m.
S. Margherita L.
Sori
Spotorno
S. Stefano M.
Taggia
Vado Ligure
Vallecrosia
Varazze
Ventimiglia
Vernazza
Zoagli
l
l
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l
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l
FONTE ARPAL
1010
16 23
13 22
14 24
15 25
13 25
14 23
13 24
11 22
10 20
14 25
15 24
15 25
Previsione e dati sulla Liguria
a cura di Regione Liguria/Arpal
CFMI-PC www.meteoliguria.it
05/06
nuova
Mare pulito
LEGENDA: l tutte le spiagge ok;
l divieto di balneazione in alcune spiagge;
l tutte le spiagge chiuse
24
23
22
24
24
24
25
25
25
23
23
23
12/06
crescente
20/06
piena
27/06
calante
in Europa
1010
1010
1000
1005
1010
1000
1000
1000
1000
1005
1010
Amburgo
Amsterdam
Atene
Barcellona
Belfast
Belgrado
Berlino
Bonn
Bruxelles
Bucarest
8 17
12 21
17 29
20 22
9 17
16 24
9 23
9 23
12 19
17 30
1010
Budapest
12
Copenaghen 13
Dublino
11
Francoforte 8
Ginevra
12
Helsinki
8
Istanbul
13
Lione
9
Lisbona
17
Londra
13
19
16
19
22
19
19
34
21
25
19
Madrid
Monaco
Oslo
Parigi
Praga
Sofia
Stoccolma
Varsavia
Vienna
Zagabria
14 33
19 22
5 16
12 19
11 18
15 30
3 16
7 19
12 20
11 24
XX Estrazioni di ritardo
26 2 72 28 90 4 35
BA 91 88 86 79 61 60 59
43 50 86 55 62 17 4
CA 100 67 66 55 54 44 42
75 54 8 89 24 58 87
FI 91 76 63 55 54 49 44
22 20 24 23 66 69 5
GE 132 95 78 68 67 46 36
30 27 16 61 54 25 18
MI 178 57 56 51 46 46 42
29 50 34 8 49 25 44
NA 95 68 63 54 49 49 42
57 68 51 82 41 13 46
PA 97 80 67 60 53 51 48
66 45 44 82 42 21 22
RM 114 81 70 59 56 54 50
40 81 34 82 71 77 11
TO 70 67 66 65 52 46 44
11 33 78 76 50 73 58
VE
95 66 61 56 51 49 48
53 20 36 84 40 60 24
NAZ 161 71 65 48 43 42 42
I TRE AMBI PIÙ RITARDATARI
58
52
42
42
59
41
75
34
15
41
57
41
26
44
90
44
64
39
90
47
89
36
80
50
61
40
86
39
45
34
32
41
48
41
66
37
59
42
23
38
45
40
54
36
43
50
74
37
85
38
25
33
87
36
13
37
62
35
40
40
55
36
51
37
74
36
per ciascuna ruota, nazionale esclusa (dal 1939)
BARI
62-89
24-67
6-45
CAGLIARI
18-33
35-37
75-85
FIRENZE
49-68
14-59
3-77
GENOVA
47-51
30-34
35-78
MILANO
38-45
51-61
28-71
NAPOLI
11-23
11-78
28-50
PALERMO
58-80
54-82
75-86
ROMA
21-42
44-62
16-42
TORINO
50-82
3-87
12-69
VENEZIA
2-59
17-24
29-71
3286
3322
3158
3728
3696
3237
3377
2764
3124
3189
3066
3686
3645
3057
3376
3021
2692
2908
3099
2951
2675
3464
2934
3264
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LUNEDÌ 13 GIUGNO 2016
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