«Le Orobie, palestra ideale per lo sci Ma se non si cambia mentalità
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«Le Orobie, palestra ideale per lo sci Ma se non si cambia mentalità
L’ECO DI BERGAMO 41 DOMENICA 1 MARZO 2015 Focus La montagna che cambia «Le Orobie, palestra ideale per lo sci Ma se non si cambia mentalità è finita» Il bergamasco Francesco Bosco ha fatto crescere le skiarea di Tonale e Madonna di Campiglio «La ricetta per rilanciare il turismo? Programmazione, politica dei prezzi e lavoro di squadra» DI CAMILLA BIANCHI Più di vent’anni alla gui- che vogliono poter contare sul da di Adamello Ski e nel 2008 l’ap- funzionamento degli impianti sin prodo a Madonna di Campiglio, dall’inizio della stagione invernaperla delle Dolomiti. Il bergama- le. A Campiglio le presenze strasco Francesco Bosco ha fatto car- niere sono in forte crescita (lo riera lontano dalle Orobie. Ha la- scorso inverno hanno toccato il sciato il comprensorio sciistico 45%). La località sciistica trentina lombardo dopo aver unificato le raccoglie i frutti di un’attività prostazionidiTemùedelTonale:«Per mozionale intensa su una ventina me era un punto di partenza, per di mercati esteri. Dall’Europa altri di arrivo ¬ racconta davanti centrale alle Repubbliche baltia una tazza di tè all’Hotel Carlo che, dalla Russia alla Turchia sino Magno, affacciato sul Grostè ¬, co- agli Stati Uniti, da dove iniziano ad sì a un certo punto le nostre strade arrivare i primi sciatori. si sono divise». Un modello riproducibile, nel Approdato in Trentino ha mes- nostro piccolo? «Scimmiottare è so mano alla riorganizzazione del- sbagliato ¬ avverte Bosco – ma bile Funivie di Madonna di Campi- sogna saper vendere il prodotto. glio: quasi 500 azionisti, il 90% dei Bergamo e il suo territorio devono quali privati, e un fatturato di 27 imparare a fare gioco di squadra milioni di euro. I numeri fanno e proporsi su più fronti: la città una certa impressione: 40 piste d’arte, lo sci, i laghi, le terme. Con per 160 ettari, 753 canun aeroporto internanoni per l’innevamenzionale come Orio into artificiale, investi«Bisogna tercettare i viaggiatori menti per quasi 30 mitransito diventa fonpuntare in lioni di euro negli ultidamentale. E abbiamo mi 5 anni e una media sulle tutte le carte in regola tra i 950 mila e il miliotrattenere i turisti settimane per ne di primi ingressi più giorni nella nostra bianche» provincia». La ricerca sulle piste del comprensorio. di sponsor e e clientela Bosco racconta con orgoglio a Madonna di Campiglio non codell’ultima opera realizzata: il più nosce sosta. Lo stesso Bosco è stagrande bacino idrico italiano per to recentemente a Kitzbuhel per l’innevamento artificiale. «Un in- un gemellaggio in occasione del tervento da 11 milioni di euro, Campionato del mondo di sci. completato in soli sei mesi, che ci «Oggi gli sciatori sono più esigenti permette di innevare l’intero di una volta, le piste devono essere comprensorio sciistico in sole 120 perfette e ben innevate, gli imore di freddo, sfruttando al massi- pianti veloci, bisogna investire in mo le finestre, sempre più limitate qualità per essere premiati dagli nel tempo, di temperature rigide utenti e farsi conoscere il più posche solitamente in novembre non sibile». durano più di otto giorni consecuCerto, fare confronti tra il comtivi». Viste le bizze del tempo e il prensorio trentino e quello orobinumero delle piste, la carenza di co è difficile, ma qualche consiglio acqua stoccata era un problema per lo sviluppo delle stazioni sciiche andava superato con la pro- stiche di casa nostra ci sta. «Le gettazione di un nuovo bacino e di montagne bergamasche sono belnuove pompe. Così è nato il lago le dal punto di vista paesaggistico. Montagnoli , grande quanto un La Val Carisole sembra una valle bacino alpino, un perimetro di un alpina ma purtroppo le manca la chilometro percorribile a piedi, mentalità giusta per crescere.Oggi d’estate meta degli escursionisti. senza le settimane bianche è imTutti soddisfatti, a cominciare pensabile fare turismo invernale, dai grandi tour operator stranieri, bisogna puntare su queste. Se le I numeri 160 Il comprensorio di Madonna di Campiglio conta 40 piste su una superficie di 160 ettari. Le piste sono innevate con 753 cannoni, alimentati da un bacino di 200.000 metri cubi di acqua, in grado di entrare in azione con sole 200 ore di freddo al di sotto di -6°. 183 La società Funivie Madonna di Campiglio gestisce 20 impianti (5 telecabinovie,13 seggiovie,1 skilift,1tapis roulant). E ha un parco mezzi che conta, tra l’altro, 18 gatti delle nevi, 7 motoslitte,6 auto,13 pickup,1 autocarro con gru,2 trattori con rimorchio. L’organico consolidato dei dipendenti è di 68 fissi, 12 bistagionali ricorrenti e 103 stagionali, per un totale di 183 dipendenti. 950.000 Negli ultimi anni sulle piste della stazione sciistica trentina si è registrata una media fra i 950.000 e il milione di primi ingressi e 8,5 /9 milioni di passaggi. 28 Francesco Bosco; sopra, due vedute di Madonna di Campiglio cose non cambiano è difficile che stazionicomeFoppoloabbianoun futuro. Ed è un peccato, perché le località delle prealpi sono fondamentali per l’avviamento allo sci. Noi stiamo lavorando con la Fisi e l’Anef, in collaborazione con i maestri di sci e le fiamme gialle, l’esercito e la polizia, perché lo sci diventi uno sport scolastico. Siamo al primo anno di sperimenta- zione. I professori vengono formati attraverso corsi di aggiornamento, gli si rilascia un attestato di accompagnatore che li autorizza a portare le classi in montagna, e le prealpi sarebbero una palestra ideale per le scuole». La ricetta per sviluppare il turismo invernale? «Programmazione e politica dei prezzi, una cultura turistica e la capacità di lavorare in squadra. Ricordo che anni fasi parlava di un progetto di collegamento tra Spiazzi, Lizzola e Colere. Non se ne fece più niente. Noi, che già abbiamo un comprensorio vasto, non contenti abbiamo creato la Skiarea Campiglio, che comprende Folgarida,Marilleva e Pinzolo: 150 chilometri di piste e 30 mila posti letto negli alberghi». 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA In cinque anni sono stati investiti 28 milioni di euro per realizzare due nuove seggiovie, allargare e realizzare nuove piste, potenziare gli impianti d’innevamento programmato e realizzare il bacino Montagnoli, il più grande d’Italia per l’innevamento. Un lago artificiale da 200 mila metri cubi, lungo 350 metri, largo 120 e profondo 12. Il perimetro del bacino è di un chilometro e in estate potrà essere percorso dagli escursionisti. I lavori sono stati realizzati in appena sei mesi. Iniziati il primo maggio del 2014, sono terminati il 10 novembre, giusto in tempo per l’avvio di questa stagione sciistica.