Il mistero di Cecilia Monti

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Il mistero di Cecilia Monti
STORIE
Invisibili ma indispensabili:
le donne che hanno fatto l’Italia
Il mistero di
Cecilia Monti
(1763-1819)
“La statura d’Amazzone, e l’aspetto;
Occhi soavi; capigliera bruna;
Florida guancia, e labbro tumidetto;
E un sen, che vince nel candor la luna;
Difficil core; e limpido intelletto,
Che i tesori del ver tutti raduna..."
di Bruna Giovanna Pineda
P
attività politica avversa all’Impero austriaco.
Cecilia Monti, nata a Fratta Polesine il 25 ottobre del
1763 da una famiglia di origine borghese, condusse
una vita comunque molto originale e movimentata per
una donna della sua epoca, di intensa attività sociale e
politica, avendo vissuto diversi anni all’estero, sposata
più volte e con più figli avuti anche al di fuori della vita
coniugale. La sua sembra più la vita di un eroe romantico
che quella di una dama veneta dell’Ottocento, forse
anche perché, essendo la sua educazione per lo più
avvenuta in Francia e in ambienti napoleonici, subì meno
l’influenza dei giudizi moralistici e bigotti della nostra
tradizione cattolica e patriarcale. Azzardando potremmo
dire che Cecilia Monti sia stata fin da giovane pervasa
da un sincero anelito di libertà.
iù volte abbiamo riscontrato come la storia spesso
sia avara di figure femminili, non tanto per la loro
scarsa partecipazione alla vita sociale o politica,
ma in quanto ritenute dagli storici, guarda caso quasi
sempre uomini, superflui accessori delle gesta maschili;
ma d’innanzi alla Monti siamo di fronte ad una vera e
propria cancellazione storica: Cecilia Monti D’Arnaud,
benché sia stata da molti riconosciuta come la vera
promotrice della carboneria in Polesine, è una figura
ancora poco studiata e riconosciuta della nostra storia
polesana. Difficile è oggi trovare su di lei notizie, e le
poche certe sono spesso imprecise o contraddittorie:
sta di fatto che benché fosse una nobile donna degna
di attenzione, non fosse per il suo carattere del tutto
originale per una dama del primo Ottocento, non è
pervenuto a noi nemmeno alcun dipinto riconosciuto
che la ritragga. Cerchiamo comunque di definire i tratti
di questo misterioso personaggio femminile che ha così
caratterizzato la nascita della carboneria in Polesine,
analizzando le poche fonti scritte che testimoniano il suo
attivismo vicino agli ambienti della massoneria prima e
della carboneria poi. A questo scopo sono utilissime le
trascrizioni degli interrogatori che la polizia austriaca
fece in seguito al suo arresto, sospettata com’era di
Il ritorno di Cecilia Monti a Fratta Polesine e le
origini della congiura polesana.
Da varie fonti risulta che il primo ritorno nella terra
natia da parte di Cecilia Monti risalga al 1815,
anno in cui Napoleone fuggì dall’isola d’Elba per
ritornare in Francia e in cui Gioacchino Murat decise
autonomamente di risalire la penisola per attaccare
l’esercito austriaco, dichiarando di voler rendere l’Italia
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