- L`AZIONE - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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- L`AZIONE - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Primo Piano
Primo Piano
Il senso
e il valore
delle esperienze
estive
25 luglio 2010
CAMPISCUOLA SEM
Le proposte di parrocchie e associazioni cattoliche racc
O
gni volta lassù è pronta a
scattare una “molla” che
può rivelarsi per ragazzi e
giovani un toccasana, una “scoperta” che fa crescere più in fretta
o stimola scelte importanti.
Quel “lassù” sono i campi estivi,
campiscuola e campeggi che ogni
estate vengono organizzati solitamente in montagna da parrocchie,
scout, Azione Cattolica, Centro
diocesano vocazioni, associazioni
di vario genere. Decine e decine di
turni che ogni estate mettono insieme centinaia di ragazzi, a volte
provenienti magari da esperienze
assai diverse, pronti comunque a
vivere una settimana speciale.
Non ho mai fatto il conto dei campi estivi a cui ho partecipato: prima da animato, fin dalla quinta elementare; poi per circa trent’anni
da giovane animatore e poi da animatore adulto, portando con me
l’intera famiglia… È come un filo
rosso che è corso parallelo alla mia
vita, con tante estati in tenda o in
case alpine, o anche in esperienze
diverse, lontano.
Eppure, anche con tanti campi alle spalle, è ogni volta emozione e
trepidazione vera quando si inizia
una nuova avventura, guardando
in volto quei ragazzi d’ogni sorta,
vivaci o timidi, motivati o spinti dai
genitori, più o meno consapevoli.
Per tutti loro il camposcuola è
un’opportunità speciale, alternativa e tutta diversa dal tran-tran estivo in famiglia, con gli amici.
Per dar loro questa occasione lunga una settimana o più, tante parrocchie e associazioni mobilitano
volontari con incarichi vari: animatori, cuoche, riparatori, autisti,
ecc. Preparare i campi è impegno
considerevole, che comincia mesi
prima; un investimento di energie
che nasce dalla consapevolezza che
quel vivere insieme 24 ore su 24
può lasciare un segno profondo almeno quanto l’attività di gruppo di
un anno intero, trasmettendo contenuti e atteggiamenti che in nessun altro modo si possono spiegare, dimostrare, condividere.
Per vivere in modo più autentico il
campo viene chiesto ai ragazzi di
“staccare”, oltre che dalla famiglia,
anche da alcuni intrattenimenti abituali: televisione, cellulare, computer, lettore cd, Ipod, eccetera. Per
alcuni è un piccolo sacrificio, per
tutti è la scoperta che si può vivere ed essere contenti anche senza,
con l’augurio che imparino a ridimensionare nella loro vita d’ogni
giorno questi strumenti così accattivanti, ma non così essenziali.
In cambio, tante cose nuove.
Ci sono le attività a tema: su argomenti e aspetti della propria vita
da capire meglio, grazie a testimonianze, riflessioni, lavori di gruppo.
Ci sono i giochi e i tornei, le serate in allegria, che aggiungono serenità e spensieratezza al rapporto con gli altri.
Parte rilevante al campo hanno gli
spazi dedicati alla preghiera, alla
spiritualità: le preghiere al mattino
e alla sera, il “deserto” e la messa al
campo, momenti vissuti in modo
più personale e autentico che spesso rimangono scolpiti per sempre
nella memoria e segnano un risveglio nei confronti della fede.
C’è l’immersione nella natura montana, con le camminate nei boschi
o tra le rocce.
Ci sono i piccoli servizi da svolgere, degli orari e alcune regole da rispettare, necessarie per la vita comunitaria all’insegna del rispetto
reciproco.
Soprattutto, quel che si sperimenta al campo è una familiarità speciale, fraterna: con gli altri ragazzi,
con gli animatori, con il prete, con
i cuochi. Si scopre che è possibile
e bello gioire della presenza dell’altro, stare insieme, entrare in
confidenza anche con chi non si
conosceva nemmeno: è questa una delle “lezioni” più importanti
DON MAURO GAZZELLI E LA GESTIONE
DEI CAMPISCUOLA E DELLA CASA DI MOTTA
“Fatica con gli animatori”
ra Motta e Pozzale ogni eT
state c’è un viavai davvero
intenso, perché con la bella sta-
gione la località cadorina diventa quasi una frazione del
centro liventino. Ciò accade
perché la parrocchia di Motta
di Livenza è una tra le più attive in diocesi per l’organizzazione di campiscuola. Anche quest’anno, da metà giugno fino al
6 settembre nella propria casa
alpina di Pozzale di Cadore sono ben sette i turni che si susseguono, oltre agli spazi messi
a disposizione per un campo
Lupetti, per il Seminario, per le
famiglie. Si tratta di campiscuola aperti alla partecipazione di tutte le parrocchie della
forania.
AC, CENTRI VOCAZIONALI, SCOUT E PARROCCHIE
Vasta scelta di proposte
odono di buona salute i
G
campiscuola. Una nostra
inchiesta nel territorio diocesa-
no rivela dati incoraggianti. Sicuramente qualche iniziativa ci
è sfuggita: basta un’e-mail o una telefonata e... aggiorniamo
l’elenco.
alla casa di Cimacesta erano, tra
animati e animatori, 532 contro i 509 dello scorso anno. Le
parrocchie maggiormente presenti Vazzola (36), Visnà (20),
Solighetto (20) e Vidor (19).
Azione cattolica
Centro diocesano
vocazioni
Va a gonfie vele l’Azione cattolica: a metà luglio i ragazzi, tutti di elementari e medie, saliti
In leggero aumento anche i partecipanti alle Settimane Verdi
promosse dal Centro diocesa-
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
Scout
È agosto il mese dedicato dagli
scout ai campiscuola, esperienza fondamentale del percorso
educativo ideato da Baden
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono
utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”
[email protected] - www.lazione.it
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730)
no vocazioni: una cinquantina i
maschietti che si sono ritrovati
a Pozzale di Cadore e settanta
le femmine che hanno soggiornato a Spert in due turni. Infine vi sono i 9 partecipanti al
campo cresimati.
Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV)
Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
del campo, riproponibili poi sempre, con chiunque. E s’impara che
è importante e bello prendere sul
serio la propria vita, fin da ragazzi, non spaventandosi delle fatiche
o dei problemi. Certo, per tanti giovani oggi tutto ciò è impegnativo,
scomodo. Ma se scatta la “molla”
ci si ritrova ricchi di entusiasmo e
voglia di fare che sono meglio della noia, del nonsenso di tanti momenti, della freddezza di tanti rapporti con gli altri. E si può poi continuare, a casa, in parrocchia, mai
soli.
Franco Pozzebon
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"L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge
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Chiuso in redazione
il 21.7.2010 alle ore 18.05
«La nostra proposta – spiega il
cappellano don Mauro Gazzelli – è di turni da 10 giorni, rivolti
alla fascia d’età dalla terza elementare alla seconda superiore. Per ciascun turno ci sono una trentina di partecipanti (215
in tutto per l’estate 2010)».
La gestione dei campiscuola
rappresenta un impegno rilevante dal punto di vista organizzativo: per ogni turno ci sono, oltre a un sacerdote, quattro
animatori e due cuoche; inoltre
per i lavori di manutenzione
della casa c’è un gruppo di volontari che assicurano sistematicamente l’efficienza della
struttura.
Particolare attenzione viene dedicata alla formazione degli aPowell. Nel territorio diocesano
vi sono undici gruppi Agesci
(sul prossimo numero un servizio
sui vari campi) e due gruppi degli Scout d’Europa: tutti promuovono campi in case (per i
più piccoli) o in tenda con un
numero elevato di partecipanti.
Le parrocchie
A Conegliano la Pastorale giovanile foraniale porta a Dont
130 ragazzi suddivisi in 4 campi (elementari, medie – 2 – e superiori). «Siamo al quarto anno
di quest’esperienza – spiega don
Paolo Cester –. All’inizio avevamo un centinaio di iscritti, ora siamo alla capienza massima
della casa». Dopo anni di sospensione, anche la parrocchia
di Madonna delle Grazie ha ripreso a proporre i campi nella
casa della forestale in Candaglia
(Cansiglio): 4 campi per un totale di oltre 50 ragazzi. A Campolongo continua la bella esperienza dei campi famiglia: quest’anno una cinquantina di per-
don Mauro Gazzelli
nimatori, solitamente tra i 18 e
i 25 anni, per i quali è stato preparato un piccolo itinerario educativo teorico-pratico.
«In qualche turno – spiega don
Mauro – riusciamo ad avere una coppia di sposi giovani come
capicampo. Un sogno sarebbe
quello di poterne avere in ogni
turno: la loro è una testimonianza che diventa preziosa per
gli animatori giovani».
«La proposta del camposcuola
viene fatta in continuità con le
attività svolte durante l’anno in
sone si ritrovano in Rio Pusteria.
Nel Quartier del Piave la parrocchia di Pieve di Soligo ha
molto investito nei campi sia da
un punto di vista pastorale, con
l’impegno dei cappellani don
Alberto e don Luca, ma anche
materiale, con il continuo potenziamento della casa parrocchiale di Pecol. Sette i turni, uno per classe di età dalla quarta elementare alla seconda superiore (quest’ultimo è l’unico
autogestito). Ogni campo fa il
pieno e cioè 28-30 ragazzi (con
una media del 5% da fuori parrocchia). La struttura di Pecol
funziona anche in inverno con
il campo di fine anno per cresimandi e i week-end degli animatori. In questi giorni il parroco di Vidor, don Marco Zarpellon, è a Laste di Rocca Pietore. Sono ormai quattro anni
che è stata ripresa la tradizione
iniziata con il compianto don
Benedetto. Due i turni da nove
giorni: terza media (15 ragazzi
e 5 animatori) e 1ª e 2ª superiore (20 ragazzi e 5 animatori).
Primo Piano
25 luglio 2010
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PER LA PROPOSTA SCOUT, SEMPRE VALIDA
MPRE DI MODA
Aumenta la burocrazia
colgono sempre grandi consensi
DON AMEDEO VENDRAMI DA PIÙ DI QUARANT’ANNI
ORGANIZZA CAMPISCUOLA
I giorni più belli
a metodologia è sempre la
«lupetti,
Lstessa:
la famiglia felice dei
l’avventura degli esplo-
ni d’età agli animati. Direi che la
riuscita di un campo dipende
proprio dalla ricchezza spirituale e dal buon esempio degli
animatori. Infine è cambiato l’aspetto igienico: quarant’anni fa
ci si adattava un po’ a tutto, oggi giustamente le cose sono cambiate e si devono prestare molte attenzioni».
Una cosa non è cambiata in questi quarant’anni: l’appuntamento quotidiano con la messa: «E
vengono tutti senza protestare».
Se don Amedeo continua, nonostante l’età, a fare campi è anche perché «non ho mai avuto una lamentela da ragazzi o genitori e molto spesso incontro adulti che a distanza di anni ricordano i giorni del campo come i più belli della propria vita».
Federico Citron
ratori, la strada del clan. Semmai
è cambiato il “materiale umano”: vivendo nel territorio dobbiamo adeguare il nostro modello ai nuovi fattori esterni». Alessandro Borean, già storico capo scout di Ponte della Priula, è
convinto che oggi come allora
si tratti di far capire ai giovani
cosa è importante nella vita, di
offrire una proposta che diventi prioritaria rispetto a quelle
che sembrano necessità: un
tempo era la tivù, oggi forse il
cellulare. «Ma quel che non
cambierà mai è il rapporto capo-ragazzi: ci sono adulti che
dedicano ai giovani il loro tempo – che oggi è stato mercificato e reso materia con un prezzo
–. Quando i giovani capiscono
il valore di questo dono, il rapporto è saldo».
Lorenzo Callegari coordina la
comunità capi Agesci di Ponte
della Priula, e sta affrontando
l’organizzazione dei campi estivi per una settantina di ragazzi:
«Stiamo chiudendo le iscrizioni, ma il numero è sostanzialmente confermato negli anni,
con qualche oscillazione, ed un
nel passaggio dal reparto al noviziato (circa 16 anni, ndr),
un’età difficile. La proposta
scoutistica è immutata negli anni, quel che è cambiato sono le
aumentate difficoltà gestionali.
Quando facciamo un campo
mobile dobbiamo avvisare dove si va, dove si piantano le tende, acquisendo i permessi... al
campo fisso ci sono obblighi sui
servizi igienici, per l’acqua, autorizzazioni varie, e poi le assicurazioni... insomma tanta burocrazia».
Positiva, forse anche più che in
passato, la risposta dei genitori.
«Magari numericamente sono
un po’ meno, ma sono più disponibili. Certo, c’è sempre il disinteressato (ma lo è anche per
gli impegni scolastici dei figli),
ma ce n’è un bel gruppo disponibile a dare un aiuto logistico.
E poi quando serve, ci sono sempre ex scout pronti a dare una
mano: è proprio vero, “semel
scout, sempre scout”!
Abbiamo anche organizzato
un’uscita con i genitori, chiamati
a montarsi le tende, a farsi da
mangiare al campo... insomma
un’esperienza realistica. Un successo».
E con i cellulari come la mettiamo?
«Beh, se ai giovani si propone
un’attività che entusiasma, la dipendenza da cellulari ed elettronica svanisce».
Alessandro Toffoli
lescenti in un cammino lungo
la via Francigena (la novità
2010), e altrettanti più grandi in
un campo di servizio ad Ostuni.
Il parroco di San Giacomo, don
Giulio Fabris, è salito con un
gruppo di una sessantina di persone (tra ragazzi e animatori)
in una casa a Pinè di Vigo di Cadore.
La parrocchia di Santi Pietro e
Paolo va anche quest’anno in
valle Aurina con 33 ragazzi di elementari e media: «E ogni anno dobbiamo anche dire dei
“no”, almeno una decina – spiega il parroco don Fabrizio Mariani – perché la casa non permette ulteriori iscrizioni».
Nella forania Pedemontana, per
il quarto anno consecutivo la
casa alpina della parrocchia di
Sacile ad Auronzo ha accolto un
gruppo di 67 tra ragazzi e animatori dalle parrocchie dell’unità pastorale di Sarmede, Cappella Maggiore e Anzano. “Un
camposcuola vero e proprio –
spiega il parroco don Mario
Dall’Arche – non solo per i ra-
gazzi ma anche per gli animatori dalla seconda superiore in
su. Anche per loro è stata una
sorta di apprendistato”.
Novanta ragazzi e cento animatori vivranno un’esperienza
unica al camposcuola, che però
si chiama campeggio in onore
del suo fondatore don Antonio
Rosolen, che anche quest’anno
vedrà insieme le parrocchie di
San Martino, Colle Umberto e
Revine Lago. Con i parroci don
Angelo Granziera e don Ezio
Segat, si recheranno a Pradibosco in val Pesarina a 1.200 metri, isolati rispetto agli altri centri; quindi, immersi completamente nella natura, i partecipanti saranno guidati a scoprire le tracce che li porteranno ai
valori veri.
Nella forania della Colonna troviamo il campo per il gruppo
chierichetti organizzato a Pecol
dal neo parroco di San Polo di
Piave don Lucio Dalla Fontana.
Ventotto i ragazzi che hanno risposto all’invito di don Lucio.
Nella Pontebbana sono convinti promotori di campiscuola i
parroci di Godega, Pianzano e
Bibano, don Vittorino Battistella e don Livio Dall’Anese.
Destinazione sempre valle Aurina con due turni: elementari
(30 iscritti) e medie (40). I giovani delle superiori, invece, andranno al Sermig di Torino.
Nella forania Opitergina due
turni comuni di camposcuola a
Borca di Cadore per oltre 100
ragazzi di quattro parrocchie:
Camino, Fratta, Mansuè e Basalghelle.
Nella forania Mottense ci sono
i sette turni a Pozzale nella casa della parrocchia di Motta.
A Sacile la parrocchia del Duomo ha organizzati i campi alla
casa alpina di Auronzo di Cadore nella seconda metà del mese di giugno. Novanta i ragazzi
che vi hanno partecipato: 50 di
terza, quarta e quinta elementare, 20 di seconda e terza media, 20 di prima e seconda superiore.
Nella forania Torre di Mosto per
oltre 40 ragazzi di San Giorgio
di Livenza c’è stato un camposcuola a Tarvisio.
S
parrocchia, in modo che questo
tempo forte trovi poi agganci
nella vita quotidiana. Da qualche anno con i nostri campiscuola ci fermiamo alla seconda superiore, perché ai più grandi proponiamo di partecipare ai
campi diocesani: uno stimolo ad
aprirsi ad una dimensione più
grande e ad arricchirsi facendo
un’esperienza diversa».
Tra le difficoltà principali,
«quella di trovare animatori disponibili nel periodo dei campi,
perché condizionati dal lavoro o
dall’università, a volte con stage all’estero; quella di un calo di
interesse e motivazioni nei ragazzi delle superiori, che sono
più difficili da coinvolgere. Con
loro è importante una vicinanza e un accompagnamento personale durante l’anno, arrivando a far loro proposte esigenti,
sollecitandoli a fare di queste attività una “palestra”, un allenamento per la vita, un atto di fiducia che può servire dopo». FP
arà anche di origini montanare (è nato a Villa di Villa di
Mel), ma quello che don Amedeo Vendrami riesce ancora a
fare per i ragazzi della sua parrocchia di Falzè, alla bella età di
77 anni, ha dell’eccezionale: a inizio luglio ha guidato due campiscuola all’ostello Sant’Isidoro
di Nate (Trichiana). Al primo
turno c’erano 23 ragazzi (anzi
«bocie picioli», come li chiama
don Amedeo), al secondo 20.
«Sono più di quarant’anni che
organizzo campiscuola – racconta –. Ho iniziato da cappellano a Cessalto e non ho mai
smesso». Praticamente ha girato tutte le Dolomiti: Giralba,
Nebbiù, Pecol, Malga Ciapela
(«sotto le tende»), Cencenighe
d’Agordo, Pianaz di Zoldo...
Alla domanda “cos’è cambiato in
quarant’anni” risponde prontamente: «Intanto è invecchiato
chi li dirige! Una volta i ragazzi
non stavano al mio passo e dovevo incitarli, adesso chiedo loro di aspettarmi... Sicuramente
un tempo si lavorava di più da un
punto di vista spirituale. D’altra
parte io ero più giovane e riuscivo a costruire delle relazioni
più profonde con i ragazzi. E avevo l’aiuto delle suore. Oggi devo “delegare” questo aspetto agli animatori, che sono più vici-
Anche a Sernaglia i campi sono
un appuntamento immancabile da tanti anni. Don Silvano Zanin porta 68 ragazzi, divisi in
due turni, nell’Appennino, precisamente a Fanano (Modena).
Infine Falzè (vedi articolo in alto).
Nello Zumellese prosegue l’ormai storica proposta del camposcuola foraniale: unico turno
a Cimolais a fine luglio con una
settantina di ragazzi dalla 4ª elementare alla 3ª media. Per
quest’anno è invece sospeso il
campo promosso dalla parrocchia Trichiana.
A Vittorio Veneto la parrocchia
della Cattedrale organizza da
anni il camposcuola nella propria casa Santa Maria Assunta
ad Auronzo. «Nei tre turni sono venuti una sessantina di
bambini e ragazzi di elementari e medie – spiega il parroco
don Silvano De Cal –: un po’
meno del solito i piccoli, più i
grandi. Un calo motivato dalla
crescente difficoltà dei genitori
a staccarsi dai bambini, mentre
quando sono più grandi i ragazzi cercano le amicizie che
trovano al campo scuola». Per
contribuire alle spese della casa, il comitato di gestione la cede in autogestione ad altre parrocchie, per esempio Costa di
Vittorio Veneto, che in agosto
andrà con una ventina di ragazzi tra quinta elementare e seconda media («Un numero volutamente contenuto – spiega
il parroco padre Giovanni Battista Guidolin –, perché così si
riescono a seguire meglio, e i
frutti si raccolgono poi durante l’anno al catechismo»), ma
anche non diocesane, e associazioni sportive. Don Alberto
Dalla Cort accompagnerà una
ventina di ragazzi di seconda e
terza superiore per una settimana al Sermig di Torino, proseguendo una tradizione di esperienze in organizzazioni di
volontariato.
I ragazzi delle parrocchie di
Sant’Andrea e Serravalle sono
stati a Laggio (19 delle elementari) e ad Assisi (19 delle medie)
con don Roberto Camilotti.
Don Andrea Sech invece ha accompagnato una decina di ado-
don Amedeo Vendrami
25 luglio 2010
SEGUE DALLA PRIMA
L
e mode ti inculcano anche
certi nomi esotici di luoghi
dove devi andare ad ogni costo,
anche se poi trovi quello che potresti trovare nelle nostre spiagge e nelle nostre montagne. Ma
vuoi mettere se puoi dire di essere stato, mettiamo, a Zanzibar.
Non mancano le vacanze delle
pazzie e delle sfrenatezze di ogni tipo. Anche queste ci vogliono, magari giustificate ricorrendo ai proverbi dei nostri
antichi che dicevano che una
volta l’anno è lecito insanire.
E poi ci sono le vacanze noiose
che bisogna fare perché se no ti
senti quasi in colpa o inferiore
agli altri, ma nelle quali ti trovi
perso senza sapere cosa fare,
perché la tua vita è tutta chiusa
in quelle quattro cose che hai
sempre fatto escludendo altre
possibilità.
e riuscissimo a liberarci da
Squeste
imposizioni e trovas-
simo altri modi di vacanza, forse l’invito del Papa avrebbe più
possibilità di accoglienza. La
natura è una grande risorsa di
vita dalla quale ci stiamo allontanando sempre più. Avvicinarci alla natura: ai suoi colori,
odori, suoni. Lasciarci inondare dalle sue bellezze. Non c’è
niente di più rigenerante. Non
occorre andare lontano, anzi è
importante riscoprire la natura
di casa nostra, nella quale viviamo, ma che spesso non gustiamo. Senza escludere qualche viaggio per scoprire aspetti nuovi della natura.
Anche la bellezza creata dall’uomo merita più attenzione.
Ostaggi di apparati tecnici da
far funzionare in maniera sem-
pre più efficiente, è una liberazione lasciarsi andare a ciò che
è inutile per eccellenza, la bellezza delle opere d’arte.
C’è anche chi preferisce usare il
tempo delle vacanze per fare
quelle cose che ha sempre trascurato di fare, perché non entravano nelle cose imposte dall’utilitarismo che governa la nostra vita. Leggere, dipingere, fare o ascoltare musica, dedicarsi ai propri passatempi che non
sono modi per riempire un tempo che altrimenti sarebbe vuoto, ma per sviluppare capacità
personali che rischiano di atrofizzarsi impoverendo la vita.
Anche il volontariato è un ottimo mezzo per spendere il tempo senza guadagnarci niente,
ma rendendolo più redditizio di
ogni altro impiego.
e noi riuscissimo a dare ai
Ssti nostri
giorni di vacanza quecontenuti più veri e più au-
tenticamente umani, forse qualche fessura si aprirebbe dalla
quale guardare verso quel mondo del mistero al quale il Papa
invita. Il mondo di Dio, il mondo della fede, il mondo delle parole della Sacra Scrittura che ridestano in noi le voci profonde
del nostro essere. Allora le parole semplici del Papa non ci apparirebbero così scontate, perché ci indicano “quella sola cosa di cui c’è bisogno”, come Gesù diceva all’amica Marta da cui
il Papa ha preso lo spunto. GpM
IL RAPPORTO DI FONDAZIONE NORDEST EVIDENZIA I
CAMBIAMENTI ECONOMICI, MA ANCHE CULTURALI
L’ape
Il Nord-Est che cambia
Auto blu:
Treviso prima
I
l Nord-Est del 2010, secondo il rapporto annuale della
Fondazione Nordest, presenta tracce di discontinuità rispetto al recente passato, ma
anche di adattamento proattivo. Le discontinuità sono soprattutto sul versante del lavoro e delle scelte universitarie.
Nel periodo 2000-2008, i disoccupati erano il 3-4%: un tasso fra i più bassi al mondo. Alla fine del 2009 arriva al 4,4%,
mentre in Italia risale al 7,8%
(6,7% nel 2008), ancora largamente al di sotto della media
nazionale. Tuttavia, il numero
di persone che nel 2009 cercano occupazione aumenta, rispetto al 2008, del 29% (+15% in
Italia). L’industria perde quote
più consistenti di occupati (4,2%; -3,4% in Italia) e un numero ancora più cospicuo di lavoratori autonomi (-10%, -3,6%
in Italia). La percentuale di lavoratori dipendenti cresce e ha
MARINI
Il Nord-Est perde la
primazia quale terra
del lavoro autonomo
e imprenditoriale
superato la media nazionale
(77,9%; 75% in Italia). Il NordEst perde la primazia quale terra del lavoro autonomo e imprenditoriale.
Il mondo del lavoro è attraversato da un processo di razionalizzazione che porta a un assottigliamento delle forze lavoro. Le famiglie, a loro volta, diventano più selettive nelle scelte, all’insegna del minor spreco
possibile. Questo si verifica non
solo nei consumi, ma anche nelle scelte universitarie.
Una prosecuzione all’università
che si limiti alla laurea triennale, senza proseguire con quella
magistrale, non è ritenuta van-
TRA CHIESE E ISTITUZIONI UE
Il dialogo possibile
perto, trasparente e regoA
lare: con questi tre aggettivi è definito il dialogo tra U-
nione europea e comunità religiose ufficializzato con l’articolo 17 del Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel dicembre scorso. Il quadro normativo comunitario, pur non
citando espressamente le radici cristiane dell’Europa e avendo lasciato sotto traccia altri temi cari a cattolici, ortodossi e riformati, ha messo un
punto fermo sul rapporto
strutturato con i rappresentanti delle Chiese. L’Ue di fatto riconosce che per i popoli
europei la fede (maggiorita-
riamente cristiana, con altre significative presenze, fra cui
quella islamica, legata alle forti
correnti immigratorie) è un elemento fondamentale della vita
quotidiana, oltre che della storia, dell’identità, della cultura.
La pratica religiosa, il culto, la
sensibilità trascendente innervano l’esistenza di centinaia di
milioni di cittadini europei e le
istituzioni politiche continentali s’impegnano a tenerlo in debita considerazione.
Il proficuo incontro tra rappresentanti dell’Ue e delle Chiese,
avvenuto il 19 luglio a Bruxelles,
porta in sé anche un reciproco
riconoscimento. Le Chiese di-
di Alessandro Toffoli
on è un primato di cui anNdare
orgogliosi: secondo i
taggiosa sul piano della collocazione sul mercato: meglio
spendere il proprio titolo di studi subito dopo il diploma. Di
qui, la progressiva diminuzione delle iscrizioni all’università
(66,3% nel 2007/08, -12% rispetto al 2002/03). Quindi, un
atteggiamento razionale pervade le scelte del sistema socio-economico del Nord-Est. Atteggiamenti pragmatici, ma non
per questo attendisti. I mondi
della produzione e istituzionali hanno manifestato un orientamento proattivo. È sufficiente rinviare alle iniziative del volontariato (Caritas in testa) per
sostenere le famiglie in condizioni di difficoltà economica,
piuttosto che i sostegni finanziari dei Confidi e delle Cciaa
per favorire il credito alle piccole imprese. Le stesse aziende
manifestano una buona reattività, misurabile nella capacità
di tenere i mercati esteri dove
oggi si manifesta la ripresa. Oggi che dalla crisi non siamo usciti, emerge una capacità adattiva del sistema sociale ed economico. Si convive con la crisi
ricercando, però, nuovi percorsi di sviluppo. Il Nord-Est non
è più caratterizzato dai fattori
delle sue origini e nello stesso
tempo è alla ricerca di nuovi equilibri, di una nuova fisionomia che consenta all’area di
continuare ad avere una posizione di rilievo nell’economia
globale: alla ricerca di uno sviluppo sostenibile e competitivo
assieme.
Daniele Marini
mostrano, infatti, di apprezzare
il cammino di integrazione, che
ha portato – pur con risultati altalenanti e non sempre coerenti – pace, democrazia, tutela dei
diritti individuali e sociali, crescita economica, collaborazione tra i popoli, apertura al mondo mediante una convinta opera di cooperazione allo sviluppo
e di aiuti umanitari in ogni angolo del pianeta.
Il rendez-vous di quest’anno –
che ha visto la presenza dei presidenti di Parlamento, Consiglio
e Commissione Ue e di una ventina di leader religiosi – si è fra
l’altro concentrato su un tema
di primaria importanza: la lotta
all’indigenza e all’esclusione sociale. Nella “ricca” Unione europea (duramente messa alla
prova dalla recessione, ma pur
sempre una delle aree a maggior
sviluppo del pianeta), si stima la
presenza di 80 milioni di poveri, ossia di individui e famiglie
cui mancano i necessari mezzi
materiali per vivere serenamente e per realizzarsi pienamente.
Ebbene, l’Ue dedica l’intero
2010 alla lotta alla povertà e su
questo punto ha voluto ascoltare l’esperto parere delle comunità religiose, che mediante innumerevoli opere caritative, sociali, culturali, s’impegnano ad
elevare il livello di vita degli stessi cittadini europei. In ogni angolo del continente un sacerdote, un religioso, un laico, un
gruppo caritativo, un’associazione di volontariato, una cooperativa di lavoro, una comunità di accoglienza – solo per fare qualche esempio – di varia ispirazione religiosa, tendono una mano a chi si trova nel bisogno e danno speranza a chi sembra non averne.
Questo l’Ue lo ha capito, tanto
da chiedere un confronto diretto, in un campo che vede al centro dell’attenzione l’uomo nella
sua integrità, nella prospettiva
di una vita piena e dignitosa, in
grado di guardare al domani, per
sé e per le generazioni successive, con fiducia. Questo è, più
che mai, l’ambito in cui le comunità credenti possono portare un contributo specifico, o-
dati che il ministro Brunetta sta
raccogliendo per evidenziare
eventuali possibili sprechi nella pubblica amministrazione,
la provincia di Treviso con i
suoi 82 automezzi guida la classifica tra le province venete con
il parco auto più numeroso. Il
presidente Muraro, precisando che solo due sono realmente “blu”, e le altre tutte di servizio, ha spiegato che nelle statistiche di altri enti pubblici non
compare quella voce, ma solo
perché il servizio è stato affidato ad agenzie ad hoc. Spiegazione sì, ma non certo consolazione, se si guarda alla spesa comunque affrontata.
E chissà se Brunetta farà una
classifica anche dei complementi d’arredo nelle sale consiliari: lì di sicuro Treviso vincerebbe, con il suo tavolo di cristallo acquistato a inizio anno
per quasi 13 mila euro.
riginale al futuro della “casa
comune”. È dunque uno spazio
privilegiato di incontro tra
“sfera politica” e “sfera religiosa”, distinte fra loro ma reciprocamente attente e collaboranti.
Le Chiese in Europa sostengono – con storie e accenti differenti – il cammino dell’Ue e
ne apprezzano i principi fondamentali: la solidarietà, la
sussidiarietà, la tensione all’unità nel rispetto delle specificità locali e nazionali.
Il rispetto per le Chiese lascia
intravedere una rinnovata attenzione per i valori e le sensibilità di cui esse sono portatrici, a partire dalla promozione della vita, dal sostegno
alla famiglia, dalla scelta preferenziale per i poveri, dall’impegno per dare a ciascuno
la possibilità di realizzarsi, di
vivere in pace e libertà, di professare liberamente il proprio
credo, di partecipare alla costruzione della comunità civile.
Gianni Borsa
Attualità
25 luglio 2010
UN CONSIGLIERE DIPLOMATICO PER LA REGIONE VENETO
a Regione del Veneto avrà un
L
consigliere diplomatico. È il
risultato della firma, venerdì
scorso a palazzo Balbi a Venezia, di un protocollo d’intesa tra
il ministro degli Affari esteri
Franco Frattini e il presidente
della Regione Luca Zaia.
Rendendo noto che a ricoprire
questo ruolo sarà il dottor Stefano Beltrame, attualmente in
servizio negli Stati Uniti, Zaia
ha spiegato: «Questo significherà per noi avviare una sorta
di federalismo diplomatico, in
totale sintonia e in rete con il
ministero degli Esteri. La Regione avrà la possibilità di tessere ancora di più rapporti internazionali nella maniera più
corretta e in linea con i dettami
del governo, sposando fino in
fondo la filosofia del ministro
Frattini, che è quella della diplomazia commerciale a vantaggio delle nostre comunità e
dei nostri imprenditori. Sempre
più un’azione di diplomazia
commerciale e sempre meno
un’attività di rappresentanza fi-
ne a se stessa».
Zaia ha inoltre sottolineato che
il Veneto è un territorio che
guarda con attenzione all’internazionalizzazione, anche sotto
il profilo dei collegamenti che
permettano di avere più relazioni. Il ministro Frattini ha
spiegato che l’idea su cui si è
concordato è che il Veneto abbia un consigliere diplomatico,
un funzionario del ministero distaccato alla collaborazione diretta con la Regione.
Stefano Beltrame, 49 anni, na-
Stefano Beltrame
to a Verona, e laureatosi in
Scienze politiche all’Università
di Padova, è diventato per con-
5
corso Volontario nella carriera
diplomatica (specializzazione
commerciale) nel 1991. Ha svolto servizi nel Kuwait, a Bonn
(Germania) e nel 2001 presso la
Direzione generale Paesi Mediterraneo e Medio Oriente, e dal
2003 ha svolto servizio a Teheran, in Iran. Dal 2006 è primo
consigliere commerciale a Washington, negli Stati Uniti: in
Regione si conta che la sua esperienza in questo ambito potrà tradursi a vantaggio del Veneto costituendo un ponte naturale per gli investimenti verso l’estero.
PRESENTATO IL RAPPORTO STATISTICO REGIONALE 2010
REGIONE: MARTEDÌ 27 UN CONSIGLIO
STRAORDINARIO SULLA CRISI
Un Veneto
dal doppio volto
a crisi economica e occuL
pazionale del Veneto e le
proposte per la ripresa saran-
I
l Veneto come modello e culla di evoluzione sociale: una
Regione che si rinnova, tra
assestamenti e corse ad ostacoli. Lo dichiara, dati alla mano, il
Rapporto statistico regionale
2010, presentato pubblicamente,
mercoledì 14 luglio, a Venezia,
nell’ambito del convegno “Il Veneto si racconta. Il Veneto si confronta”.
«Alla luce del documento annuale, la Regione gode di un notevole potenziale fatto di attori istituzionali e non – ha puntualizzato il vicepresidente regionale Marino Zorzato – che
possono contribuire al progresso sociale e rilanciare il Veneto su scala globale».
Famiglie diverse
Perni del rinnovamento, l’aspetto demografico, che riserva sorprese significative, e la rete comunitaria, che fa riferimento ai sensibili cambiamenti sul piano integrativo e culturale. A caratterizzare il mutamento più rilevante in senso demografico è senza dubbio il singolare rapporto di crescita tra abitanti e famiglie: meno abitanti, 4.885.548 (l’8% dell’intera popolazione nazionale); più famiglie nelle varianti costitutive attuali, 1.985.191.
Dal 2001 ad oggi la popolazione
regionale è aumentata solo del
7,9%, mentre i nuclei familiari
sono cresciuti a ritmo più sostenuto, del 15,8. Ma per l’appunto
parliamo di nuclei atipici (monogenitoriali, libere unioni, convivenze di fatto). Il quadro può
dirsi orientato verso un ricambio generazionale a rilento e
segmentato su una mobilità sociale frammentata. A fronte di
famiglie sempre più mononucleari e destrutturate rispetto alla tipologia tradizionale. Nel Veneto siamo passati più rapidamente al predominio della famiglia concentrata sulla coppia
(con o senza figli), talvolta con
la presenza di un altro congiunto, solitamente un genitore vedovo.
Ancora una volta i numeri iden-
no l’argomento monotematico della seduta straordinaria
del Consiglio regionale del Veneto convocata su richiesta
delle opposizioni a palazzo
Ferro-Fini, a Venezia, per martedì 27 luglio con inizio alle
14.30.
primaria. «Spicca e si preserva
in Veneto, rispetto al resto del
Nord-Est, la propensione alla solidarietà e alla reciprocità tra famiglie – aggiunge Coronella –
che scatta al di là dei vincoli parentali e affettivi, con azioni all’insegna della gratuità e della
tempestività nell’offrire sostegno
morale e vicinanza fisica».
Meno abitanti, più
famiglie.
Il Rapporto evidenzia
una Regione dal
duplice profilo: vivace
e dinamico, ma anche
indefinito e fluido.
Casa: a disposizione
54 mq per abitante
tificano il cambiamento: nel
2010 si contano 2,4 componenti in media per nucleo familiare,
nel 1978 3,3 individui per fami-
glia.
«Senza dubbio una Regione con
un duplice profilo, vivace e dinamico nell’integrazione multiculturale – argomenta Maria Teresa Coronella, dirigente e responsabile del settore statistico
regionale – ma nello stesso tempo indefinito e fluido, in una delicata fase di transizione, sul piano dei nuovi modelli comunitari di base».
Anagrafica o di fatto, ristretta o
allargata, la famiglia conserva
centralità e rilevanza nell’ambito della cosiddetta rete sociale
Immigrati
L’ago della residenzialità pesa
tutto sulla componente straniera: dal 1975 ad oggi si contano
600 mila residenti in più, di cui
ben 320.793 di provenienza estera, ovvero il 6,8% dell’attuale
popolazione residente in Veneto. Stranieri (comunitari ed extracomunitari) raddoppiati nella prima decade del Duemila e
molto giovani: il 24% si attesta
su un’età inferiore ai 18 anni.
«È interessante segnalare – commenta Valeria Vonghia, responsabile del settore informativo regionale – come il percorso d’invecchiamento anagrafico che riguarda la popolazione autoctona venga bilanciato e riequili-
I DATI SULL’ECONOMIA: COMMERCIO PROMETTENTE
Turismo punto di forza,
fa sperare l’energia pulita
D
alla rete sociale alla rete
produttiva, il passo è breve e correlato. Il Rapporto statistico regionale mette a fuoco
alcuni elementi di notevole rilevanza. La crisi planetaria colpisce anche il tessuto economico veneto. Battuta d’arresto
per il numero d’imprese: -0,9%
rispetto al 2009 per un totale di
458.352 realtà imprenditoriali
attive in Regione con 1.644.317
addetti (di cui 540.332 in imprese venete), che la pone però
al terzo posto su scala nazio-
Il professor Stefano Micelli, dell’Università di Venezia
nale. Non meno bene il tasso
d’occupazione. Nel 2009 la quota di popolazione, fra i 15 e i 64
anni, che risulta occupata è pari al 64,6%, 1,8 punti in meno
della quantità registrata nell’anno precedente. «Va detto,
su scala più ampia, che il trend
di occupazione nel secondo semestre del 2009 è in ripresa –
sottolinea Stefano Micelli, docente di economia delle imprese a Ca’ Foscari – a fronte di un
tasso di disoccupazione del
3,5%, a pari merito con l’Emi-
lia Romagna, ovvero il terzo valore più basso a livello nazionale».
Nel quadro economico regionale il saldo del comparto commerciale si presenta promettente, oltre 8 miliardi e 500 milioni di euro nell’ultimo anno,
con valori in crescita nei settori della meccanica (5,4 miliardi in attivo), delle altre produzioni manifatturiere – mobili,
gioielli, articoli sportivi e forniture mediche – (+3,9 miliar-
brato dalla presenza straniera».
Funzionale alla residenzialità è il
patrimonio abitativo regionale:
il ritmo di crescita delle abitazioni, pari al 9,7% nella prima decade, segue ovviamente quello
dei nuclei familiari. Tra le opzioni residenziali per il 56% delle famiglie venete prevale la casa villino, unifamiliare o plurifamiliare, con la possibilità di circa 54 mq in media di spazio a
persona, fattore rilevante nella
qualità del benessere e della soddisfazione abitativa. L’appartamento ricorre in soluzioni di piccole dimensioni (tra il 60 e i 70
metri quadri) e in condomini
con meno di 10 appartamenti.
«Per completezza d’informazione va citato un doppio valore, indicatore emblematico sul fronte
della ricchezza sociale – conclude Vonghia –: se il 32% delle famiglie venete vive in condizioni
di normalità per superficie spaziale, esiste il 62% che dimora in
case sottoutilizzate e il 6% che
versa in situazioni di sovraffollamento abitativo».
Elena Pilato
di), della moda (+2,1 miliardi)
e degli apparecchi elettrici
(+1,9 miliardi), in passivo invece per ciò che riguarda il settore dei mezzi di trasporto (-3,9
miliardi).
«Il settore agricolo ha saputo
reggere il contraccolpo della
crisi come dimostrano gli esiti
brillanti dei distretti della zootecnia, dell’agroalimentare e del
Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene – spiega Micelli –
mentre autentico punto di forza è il settore turistico, con il
primo Metadistretto-sistema
presente in Italia, che rappresenta un valore aggiunto pari al
4,6% sull’intero sistema produttivo regionale». “New-entries” anche in Veneto le priorità riconosciute al settore energetico “pulito”, fondato sull’utilizzo di fonti rinnovabili,
con una maggiore incentivazione verso impianti eolici, fotovoltaici e a biomasse. EP
6
Attualità
25 luglio 2010
spettiva della gratuità per i residenti in zona.
La realizzazione del Passante
Alpe Adria, che comporterà un
investimento da 1,2 miliardi di
euro senza nessun costo per le
casse pubbliche, «va anche colto – ha detto Chisso – come
occasione per dare risposta alle richieste di infrastrutturazione delle comunità locali rispetto alle quali c’è la disponibilità della Regione a intervenire, anche verso l’Anas e il Governo, per risolvere le situazioni di pesantezza segnalate».
PRONTO IL PROGETTO PER PROLUNGARE L’AUTOSTRADA A27
irca 21 chilometri di autoC
strada, per oltre la metà in
galleria.
È il tracciato del cosiddetto
Passante Alpe Adria, nome originario del “project financing” presentato giovedì scorso dall’assessore alle Politiche
della mobilità del Veneto Renato Chisso, accompagnato dai
tecnici e dai progettisti, alle comunità locali interessate allo
Studio d’impatto ambientale.
Si tratta del prolungamento
dell’autostrada A 27 da Pian di
Vedoia fino alla località Macchietto, in comune di Perarolo
di Cadore.
L’opera avrà tre svincoli: quello all’altezza di Pian di Vedoia,
a Longarone e, appunto, a Macchietto a Pian dell’Abate. Il
tracciato interessa i comuni
bellunesi di Longarone, Castellavazzo, Ospitale di Cadore e Perarolo di Cadore.
La lunghezza complessiva dell’asse principale è di circa 20,7
km. La sezione viaria sarà a due
corsie per senso di marcia con
corsia di emergenza.
Per quest’opera, inserita nella
Legge Obiettivo, sarà indetta
una gara europea per individuare a chi affidare la gestione
e la realizzazione, prevista in
quattro anni. Tra la fine del
2016 e l’inizio del 2017 l’opera
sarà terminata: realizzata con
tecniche innovative, senza barriere e con una moderna forma di pagamento, con la pro-
RINNOVATI I VERTICI PROVINCIALI: MAZZER VICEPRESIDENTE
Acli trevigiane, Andrea Citron presidente
C
ambio ai vertici delle Acli provinciali di Treviso.
Dopo sei anni alla guida
dell’associazione, il presidente
Tiziano Mazzer passa il testimone ad Andrea Citron, attuale vice presidente.
L’avvicendamento è avvenuto
lunedì sera a Treviso alla presenza del presidente delle Acli
regionali Andrea Luzi, che ha
accolto le dimissioni di Tiziano Mazzer ed ha convalidato la
composizione della nuova presidenza.
«Il nostro stare nelle Acli, che
si definiscono “associazione
popolare dalla parte della gente”, ha significato in questi anni assumere un impegno nella
direzione di essere portatori di
speranza, cercando di contrastare il diffuso senso di sfiducia,
con progetti di formazione, investendo sui circoli, su attività
e nuovi servizi, per farsi sempre
più vicino ai bisogni della comunità – racconta Mazzer –.
Essere sul territorio ha voluto
dire stare nelle questioni del lavoro, della famiglia, dei giovani, degli anziani, dell’ambiente,
nella rete sociale, nella vita delle istituzioni democratiche, sostenendo la partecipazione e la
cittadinanza attiva, sia sul piano culturale, in modo da incidere sulle rappresentazioni ed
opinioni, sia su un piano politico istituzionale al fine di far emergere le necessità della gente».
Andrea Citron, coneglianese, nuovo presidente
provinciale delle Acli; (sotto) i componenti della
presidenza provinciale
Mazzer, una vita nel volontariato, da anni impegnato con
diversi incarichi di responsabilità nell’organizzazione, ha fatto crescere le Acli trevigiane, in
termini di azione associativa e
servizi.
L’associazione conta oggi oltre
10 mila associati, 30 circoli nel
territorio, 8 sedi zonali con uffici di patronato, Caf, Acli Colf,
Sportello immigrati, Fap (Federazione anziani pensionati),
Ipsia (associazione di volontariato per la promozione di pace, sviluppo e innovazione delle Acli), Lega consumatori, U-
nione sportiva Acli, 2 sedi Enaip (ente di formazione professionale) e numerosi progetti innovativi, tra cui il Punto famiglia.
«Continueremo ad essere un
punto di riferimento essenziale del territorio, attenti alle numerose e diverse questioni sociali che il nostro tempo ci pone dinnanzi – spiega il neo presidente Andrea Citron –; proseguiremo il lavoro culturale,
socio-politico, di tutela dei diritti dei lavoratori e, nel solco di
questo impegno, rafforzeremo
la tessitura di relazioni con associazioni e amministrazioni
presenti su tutto il territorio,
attraverso il potenziamento
strutturale e associativo dei circoli, già capillarmente diffusi.
Ancora, rafforzeremo la rete
delle progettualità, che rinsaldi le relazioni e contribuisca allo sviluppo solidale dell’economia, offrendo risposte efficaci
alle istanze delle fasce più svantaggiate e alle famiglie, ancora
troppo ignorate. Il compito di
un’associazione come la nostra
– conclude Citron – è quello di
restituire fiducia alle persone e
ai contesti. Credo sia un com-
DOMENICA 25 IL TRADIZIONALE RADUNO DELLA “TREVISANI NEL MONDO”. E
SABATO 24 A TREVISO L’ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI
Dai cinque continenti al Cansiglio
er la “Trevisani nel mondo”
P
è prossimo il week-end più
intenso dell’anno, i grandi ap-
puntamenti di fine luglio.
Prima c’è l’assemblea generale
annuale dei soci, che è in programma sabato 24 luglio alle
9.30 all’auditorium della nuova
sede della Provincia di Treviso,
a Sant’Artemio.
L’assemblea prevede l’approvazione di relazioni, programmi e
interventi di partecipanti.
Il giorno dopo, domenica 25 luglio, ci sarà il “Cansiglio Day”, il
tradizionale raduno, “Festa trevisana a carattere internazionale con proiezione triveneta”, come viene definita dagli organizzatori.
In Pian Cansiglio, in località
Sant’Osvaldo, il ritrovo sarà dalle 10.30 con la sfilata di benvenuto con gonfaloni, autorità e
partecipanti verso l’altare al
campo dove alle 11 verrà celebrata la messa, presieduta dal
nuovo vescovo di Treviso monsignor Gianfranco Agostino
Gardin e concelebrata da tanti
sacerdoti e missionari.
Ad allietare la giornata ci saranno anche la Banda musicale
canoviana, il complesso canoro “Musica Insieme” di Vedelago, diretto dal maestro Renzo
Simonetto, con la partecipazione del cantante Renzo Rostirolla.
Il raduno è intitolato alla memoria di Mario De Luca, anima
di questa istituzione, che ha trovato continuità nella impareggiabile squadra di Fregona guidata da Gino Da Ros.
Saranno in Cansiglio anche due
gruppi significativi: gli appartenenti alla stirpe dei Sossai, con
origini soprattutto da Susegana, e dei “rimpatriati” di Istrana, provenienti da ogni parte
del mondo.
ANTONIO E NORINA, DAL CANADA A SAN
FIOR PER RIVIVERE LE NOZZE DI 50 ANNI FA
ntonio Soldera e Norina Dal
A
Bianco hanno scelto la chiesa di San Fior di Sotto per rinno-
vare le promesse che si erano
scambiati 50 anni fa in Canada nel
giorno del matrimonio. Dall’America hanno fatto ritorno al paese natale per festeggiare con figli
e nipoti nati nella loro nuova terra e con parenti e amici provenienti dal Canada, dall’Australia e
naturalmente da San Fior di Sotto.
Alle porte di Montreal Antonio
Soldera si è fatto conoscere come
valido e apprezzato imprenditore
fondando, insieme al fratello Virginio, un’azienda per il recupero
degli scarti alimentari. Oggi “La
Cie Canadienne de Récupération
Inc” è una ditta affermata gestita
pito titanico, ma forse anche uno dei pochi capaci di dare un
significato alla nostra azione di
promozione sociale».
Andrea Citron, 37 anni, coneglianese d’origine, laureato in
lettere, per anni operatore patronato Acli, dal 2008 responsabile dell’area immigrazione
per Treviso e dal 2010 membro
della Consulta regionale per
l’immigrazione, componente
della presidenza provinciale
delle Acli dal 2006, presidente
Ipsia Treviso dal 2008 al 2010 e
in presidenza nazionale Ipsia
dal maggio 2008; è stato eletto
presidente dal Consiglio provinciale il 19 luglio 2010.
La nuova presidenza è così
composta: Andrea Citron (presidente), Tiziano Mazzer (vicepresidente), Franco Bernardi
(vicepresidente), Gianpietro De
Bortoli, Davide Magagnini,
Maurilio Menegaldo, Giancarlo Milanese, Francesco Tarantolo, Laura Vacilotto. Membri
di diritto: Silvia Gottardo (responsabile provinciale Acli
Colf ), Tarcisio Rigato (presidente provinciale Us Acli).
VITTIME DI GUERRA:
UFFICI CHIUSI
associazione nazionale VitL
’
time civili di guerra annuncia che gli uffici della sezio-
ne di Treviso sono chiusi per ferie dal 19 luglio al 20 agosto.
dai figli.
In municipio a San
Fior il sindaco Martorel e il vicepresidente
della Provincia Zambon hanno consegnato ad Antonio Soldera
la medaglia e il diploma “della fedeltà al lavoro e del progresso economico” concesso
dalla Camera di Commercio di Treviso agli imprenditori che si sono distinti all’estero.
A don Canuto Toso è andato invece il compito di presiedere la celebrazione eucaristica.
«Le nostre comunità cristiane all’estero si sono diffuse per l’encomiabile lavoro dei nostri emigranti
– ha detto il sacerdote – ed è un
bell’esempio che ci offrono i coniugi Antonio Soldera e Norina
Dal Bianco, oggi qui presenti con
tutti i loro figli e nipoti, i “trevisani” della seconda e terza generazione che fanno visita alla terra dei
padri».
Immancabili negli anni i legami
dei Soldera con San Fior, con gli
Alpini di cui fa parte Antonio e
con la Trevisani nel mondo. GDN
Attualità
25 luglio 2010
PDL PROVINCIALE: MAURIZIO CASTRO COORDINATORE
N
ella Marca trevigiana il Popolo delle Libertà
volta pagina e prova a rilanciare, mirando
innanzitutto a superare le divisioni interne che
rischiano di essere letali per la compagine a livello locale.
Pare questo l’obiettivo primo del rinnovo al vertice del Pdl trevigiano, avvenuto lunedì scorso.
Si fa da parte la coordinatrice Annalisa Basso e
al suo posto è insediato un tandem di personaggi politici autorevoli e, soprattutto, rappresentativi delle due anime trevigiane del Pdl.
Nuovo coordinatore provinciale è stato nominato il senatore Maurizio Castro, vittoriese,
mentre suo vice è il senatore coneglianese Fabio
Gava. A “benedire” il nuovo corso c’era anche il
trevigiano ministro del Welfare Maurizio Sacconi.
Si è parlato anche delle elezioni provinciali della primavera 2011, che fra l’altro nel programma governativo del Pdl dovrebbero essere abolite, però con gli alleati leghisti su questo punto
non paiono intenzionati a demordere. Nell’occasione è stato ribadito l’accordo con il Carroccio e quindi la ricandidatura di Muraro. Ma la
priorità è quella di recuperare i consensi persi
alle elezioni regionali, con il Pdl trevigiano che
si dà l’obiettivo di arrivare al 20% dei voti.
La coordinatrice uscente Annalisa Basso sarà ora impegnata in Regione a collaborare con l’assessore Remo Sernagiotto.
DISABILI A SCUOLA, DIETROFRONT
DEL GOVERNO
ltro dietrofront nella Manovra finanziaria in tema di handicap.
A
Aveva suscitato rabbia e proteste la scorsa settimana l’emendamento che innalzava il numero massimo degli alunni – fissato a 20
– nelle classi in cui sono presenti bambini disabili. Numerose e forti erano state le prese di posizione contrarie, soprattutto da parte
Fand e Fish, le due principali federazioni nazionali delle persone con
disabilità, che l’avevano definito un atto «oltre che discriminante, lesivo del diritto allo studio dei bambini, privo di qualsiasi risparmio
effettivo». Nel maxiemendamento alla Manovra correttiva votato
giovedì scorso al Senato è scomparso quell’emendamento, approvato in Commissione Bilancio del Senato. Il risultato positivo per le associazioni dei disabili seguiva di una settimana la manifestazione di
Fand e Fish che aveva costretto il Governo a ritirare i tagli agli assegni per gli invalidi parziali e l’indennità per gli invalidi totali.
CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE, VOTO NELLA PRIMAVERA 2011
Referendum sull’acqua, è record:
un milione e 400 mila firme
L
unedì scorso in piazza
Navona a Roma, il Comitato promotore dei referendum per l’acqua pubblica ha
organizzato la consegna ufficiale di oltre un milione e quattrocentomila firme presso la
Corte di Cassazione a sostegno
della richiesta di indizione dei
tre referendum.
È un risultato che segna un passo importante nella storia della democrazia e della partecipazione dei cittadini alla vita
politica nazionale. Nessun comitato referendario nella storia
italiana era infatti riuscito a raccogliere così tante firme a sostegno della propria richiesta.
La sfida che il comitato promotore ha davanti è ora quella
di portare almeno 25 milioni di
italiani a votare tre “sì” la prossima primavera, quando probabilmente si terrà il referendum contro la privatizzazione
dei servizi idrici. È un traguardo che, alla luce del “risveglio
democratico” a cui si è assistito in questi mesi sul tema della
gestione dell’acqua, sembra decisamente raggiungibile.
“Adesso – spiegano gli organizzatori – chiediamo al Governo
di emanare un provvedimento
legislativo che disponga la moratoria degli affidamenti dei
servizi idrici previsti dal Decreto Ronchi almeno fino alla
data di svolgimento del referendum. Chiediamo inoltre alle amministrazioni locali di non
dare corso alle scadenze previste dal Decreto Ronchi. Un milione e quattrocentomila firme
rappresentano una delegittimazione di qualunque scelta tesa ad applicare il Decreto, a
maggior ragione per quelle amministrazioni che vogliono addirittura anticiparne le scadenze”.
Il prossimo appuntamento a livello nazionale del “popolo dell’acqua” sarà il 18 e 19 settembre quando si terrà a Firenze
l’assemblea dei Movimenti per
l’acqua, occasione per fare il
punto sul cammino verso il referendum.
TUTTI D’ACCORDO: L’ACQUA RESTI PUBBLICA
Intesa Aato-sindacati su
tariffe e aiuti
uello che è stato sottoscritQ
to nei giorni scorsi tra l’Aato Veneto Orientale e i tre sindacati Cgil, Cisl e Uil ha un significato davvero particolare, a
tutela dei consumatori e in vista
di una gestione del ciclo dell’acqua che risponda a criteri di pubblica utilità.
Il presidente dell’Aato Veneto Orientale Graziano Panighel e i segretari provinciali Barbiero della Cgil, Lorenzon della Cisl e
Confortin della Uil hanno espresso condivisione su un obiettivo di particolare importanza in questo periodo, dopo il decreto sulla privatizzazione del-
SCOMPARSA LA VEDOVA DI ALDO MORO, ASSASSINATO NEL 1978 DALLE BR
“Che la luce non manchi...”
oretta” riposa ora nel
“ritaNTiberina
piccolo cimitero di Turalle porte di Ro-
ma, accanto allo sposo, Aldo
Moro.
È finita, il 18 luglio, una sofferenza che mai l’aveva lasciata,
come mai l’aveva abbandonata
quella fede che aveva sostenuto la sua vita personale e quella con il marito e la famiglia iniziata nel 1945. Una persona
riservata, che l’opinione pubblica ha conosciuto solo dopo
il 16 marzo 1978 e soprattutto
per le citazioni nelle lettere dalla prigione.
«Mia dolcissima Noretta, dopo un momento di esilissimo
ottimismo – scriveva Aldo Moro poco prima di essere assassinato dalle Br il 9 maggio 1978
– siamo ormai, credo, al momento conclusivo. C’è in questi istanti una tenerezza infini-
ta per voi, il ricordo di tutti e
ciascuno, un amore grande carico di ricordi apparentemente insignificanti e in realtà preziosi. Bacia e carezza per me
tutti, volto per volto, occhi per
occhi, capelli per capelli. A ciascuno una mia immensa tenerezza che passa per le tue mani. Sii forte mia dolcissima, in
questa prova assurda e incomprensibile. Sono le vie del Signore».
Non si scrivono queste parole
senza avere una fede robusta e
condivisa, non si scrive così se
manca un colloquio ad alta
quota tra moglie e marito.
C’è il passo di un’altra lettera
che conferma la grandezza e la
bellezza di questa intesa: «Ho
solo capito in questi giorni cosa vuol dire aggiungere la propria sofferenza alla sofferenza
di Cristo per la salvezza del
mondo».
“Noretta” riceveva, leggeva e sicuramente rispondeva con una comunicazione inaudibile e
invisibile agli estranei.
Ha reagito alla politica e alle istituzioni come riteneva più
giusto, s’attendeva un altro segnale, ha preso atto di un fossato incolmabile.
È rimasta, anche in quella prova, riservata e nobile nell’umiltà.
Molti anni dopo, presidente
diocesano dell’Azione cattolica di Roma, l’ho incontrata più
volte alle giornate festose dei
ragazzi dell’associazione.
Non ho mai chiesto del dopo
16 marzo 1978, mi sembrava
poco rispettoso. Mi ero limitato a dire che avevo parlato a
lungo con suo marito in un incontro nazionale dei capi scout
a Roma: uno sguardo e una
7
l’acqua e con il raggiungimento
del quorum per i tre referendum
contro quel decreto.
Primo punto, infatti, del protocollo d’intesa sottoscritto è “il
mantenimento del controllo e
della gestione dell’acqua in mano pubblica, evitando pericolose derive privatistiche che potrebbero determinarsi anche grazie alle ultime decisioni legislative sulla materia”.
Il confronto tra sindacati e Aato
è entrato anche nel merito di quel
che potrà essere il futuro prossimo della gestione del ciclo dell’acqua in ambito provinciale.
E Panighel si è impegnato in mo-
do preciso su tre aspetti relativi
alla gestione. Uno è quello di attuare entro il 2010 l’accorpamento delle attuali numerose società di gestione esistenti entro la
“Piave Servizi” e “Alto Trevigiano Servizi”, quindi con la riduzione dei relativi consigli di amministrazione. Un altro è l’impegno ad effettuare gli investimenti necessari per garantire nei
prossimi 30 anni una completa
gestione del “ciclo dell’acqua”
Un terzo punto è il raggiungimento di una tariffa unica su tutto il territorio provinciale, superando la situazione dell’incompatibile e differente trattamento
che si è realizzato nel nostro territorio.
Infine l’accordo Aato-sindacati
ha affrontato la questione della
crisi economica attuale che sta
pesando su tante famiglie. E l’Aato si è impegnato in due direzioni: la realizzazione di una prima
riduzione del costo della tariffa
per i cittadini in difficoltà; lo
stanziamento per il 2010 di 50
mila euro, con l’impegno delle
parti ad incontrarsi nuovamente nel mese di settembre per valutare ulteriori stanziamenti.
Questi soldi saranno messi a disposizione dei comuni appartenenti all’Aato Veneto Orientale
sulla base del rispettivo numero
di utenze, per consentire loro di
rimborsare le tariffe dell’acqua a
coloro che presenteranno una dichiarazione Isee inferiore a 12
mila euro.
tanta vivacità, rimanevano le cartacce nel verde
di villa Carpegna ed ecco
Eleonora Moro con un
piccolo bastone appuntito a raccoglierle, con i ragazzi che la seguivano
con sorprendente premura.
«Dobbiamo lasciare il
prato bello e pulito dopo
aver giocato e pranzato»,
diceva “Noretta”, e in queste parole si leggeva la
metafora di una vita spesa per gli altri, per i gioAldo Moro e la moglie Eleonora in una foto d’archivio vani, per coloro che arriveranno dopo di noi ad abitare la terra.
conversazione che il tempo
La guardavo con quel piccolo
non ha cancellato.
sciame allegro che l’accompaOsservavo la signora Moro con
gnava e mi chiedevo se nella
i ragazzi della sua parrocchia,
sua mente non tornasse provedevo i tratti della tenerezza e
prio allora l’antico detto pudella saggezza di chi considera
gliese che suo marito aveva imi figli degli altri come figli proparato da bambino e, sorripri.
dendo, avevano certamente più
E in questo senso di responsavolte ripetuto insieme ai figli e
bilità si rivelava una statura
ai nipoti: «Che la luce non
morale, culturale e sociale che
manchi, che il filo non si spezapparteneva anche a suo marizi, che il cuore non si stanchi».
to, alla sua cultura politica.
Alla fine della giornata, dopo
Paolo Bustaffa
25 luglio 2010
IL BON TON DELLE
VACANZE IN ALBERGO
La familiarità
con i turisti
può risultare
temeraria
n un albergo di lusso come in
Icomportamento
una modesta pensione, il
di una persona normale è simile a quello
che si terrebbe se si fosse ospiti
di conoscenti non troppo intimi. Il fatto che si paghi non autorizza a fare i propri comodi,
a ignorare orari ed esigenze di
servizio, a conversare ad alta
voce nei corridoi, a cammina-
re sbatacchiando zoccoli, a far
scrosciare l’acqua del bagno o
della doccia nelle ore del riposo, a buttare cenere e cicche
per terra, a sentire la radiolina
ad ogni ora del giorno e della
notte. Se vi fermate in un albergo per le vacanze, non isolatevi tipo principe in incognito o ricercato dall’Interpol,
come fanno certuni che rifiu-
tano ogni contatto, dialogo,
sguardo con gli altri ospiti, e
lasciano capire con tutto il loro atteggiamento che solo per
caso si trovano in quell’albergo così scadente, in quel posto
così indegno di loro. Se l’albergo non vi va, se il posto non
è degno, andatevene. Se non
ve ne andate, smettete questo
ridicolo atteggiamento. Incontrando nei corridoi, nei soggiorni, in sala da pranzo altri ospiti dell’albergo, salutate sempre: buongiorno, buonasera,
sorriso. Con i vicini di camera
e di tavola potete anche scambiare qualche parola, sempre
che la vostra iniziativa risulti
gradita. La cortesia è normale,
la cordialità è simpatica, la familiarità può essere temeraria.
Mara Campaner
RAGGIUNSE I MILLE A PALERMO CON LA SPEDIZIONE AGNETTA
L’opitergino Odoardo Fenoglio,
amico di Giuseppe Cesare Abba
D
ella spedizione dei Mille abbiamo varie testimonianze, curate e
spesso anche pubblicate dagli
stessi protagonisti. La più celebre, anche per il suo valore letterario, è quella di Giuseppe Cesare Abba (1838-1910, nella foto) intitolata “Da Quarto al Volturno. Noterelle d’uno dei Mille”. Una buona diffusione ebbe
anche “I Mille” di Giuseppe
Bandi (1834-1894), che partecipò alla spedizione facendo
parte dell’Ordinanza di Garibaldi, facendo dell’impresa un
racconto più ampio e dettagliato di quello dell’Abba. Fra quanti narrarono i Mille non poteva
evidentemente mancare Garibaldi, il quale ne parla in varie
sue opere e soprattutto dedica
alla sua più grande impresa una narrazione specifica – “I Mille” – in cui l’entusiasmo e la pas-
sione politica prevalgono nettamente rispetto al freddo rigore della rappresentazione storica. Non per niente egli stesso
definì questo suo lavoro “romanzo”. Il racconto dell’Abba ci
è particolarmente caro, anche
perché in esso ci sono varie citazioni di Garibaldini dei Mille
nostri conterranei. Brevi “noterelle”, di solito, ma significative
e commoventi, su cui ci piace
indugiare. Una è scritta a bordo del Lombardo, in navigazione da Quarto alla Sicilia, l’11
maggio, quindi l’ultimo giorno
di navigazione, in vicinanza ormai di Marsala. Scrive Abba: “Il
dottor Marchetti, che ride sempre quando mi vede scrivere,
non sa che ora scrivo del suo figliuolo. Compagno d’esiglio,
l’ha voluto seco fin qui. Il giovinetto può avere dodici anni; eppure è di piglio sì ardito! Fortu-
È MINACCIATO DALL’EROSIONE DELLE SPONDE
Il variopinto gruccione
che nidifica al Piave
rrivato sulle sponde del
A
Piave nella seconda metà
degli anni Ottanta del seco-
lo scorso, il gruccione – specie tipicamente mediterranea e uno degli uccelli europei più colorati – è oggi ben
acclimatato e in continuo aumento lungo l’asta di detto
fiume che va dal paese di Valdobbiadene fino ai confini
della provincia di Venezia.
Nidifica dunque nel Piave,
specialmente laddove l’erosione dell’acqua ha messo
ben in luce delle pareti, anche se piccole, ma con evidenti strati di sabbia e limo.
Il suo strano nido a cunicolo, scavato appunto negli argini sabbiosi con dentro 4-7
uova e con una sola covata
l’anno in maggio-giugno, è inoltre rintracciabile nei cumuli temporanei d’argilla e
sabbia che si trovano attorno
agli impianti d’estrazione e
lavaggio degli inerti. Dei nidi sono anche presenti nelle
pareti di cave di ghiaia e sab-
nato lui, che ha un mattino così splendido nella sua vita! Se la
morte non lo coglierà, sarà un
uomo levatosi per tempo nella
sua giornata”.
Nelle “Noterelle” di Abba è ricordato anche Odoardo Fenoglio, da Oderzo, che partecipò
all’impresa garibaldina con la
cosiddetta “spedizione Agnetta”, partita da Quarto nella notte tra il 25 e il 26 maggio 1860,
arrivata a Marsala il 1º giugno
ed entrata a Palermo, raggiungendo lì i Mille, il 6. Va ricordato
che le spedizioni garibaldine
che raggiunsero i Mille in Sicilia furono ventuno. La spedizione comandata da Carmelo
Agnetta (1823-1889) fu la prima. Su un piccolo rimorchiatore di nome “Utile”, 69 volontari
navigarono una settimana stipati come sardine, portando
con sé un migliaio di vecchi fu-
cili e centomila cartucce. Da
Marsala, seguendo il percorso
dei Mille (Salemi, Calatafimi,
Alcamo, Partitico, Monreale), a
Palermo raggiunsero il grosso
della truppa garibaldina, ormai
padrona della città. Furono accolti calorosamente. Abba in
particolare trovò gente che conosceva: “C’è Odoardo Fenoglio, veneto da Oderzo, amico
mio, sfolgorante ufficiale della
brigata Pavia, che ho visto e abbracciato ai Quattro Cantoni”.
“Quattro Cantoni” è il nome di
uno dei crocevia principali di
Palermo. Abba così ci rivela che
Fenoglio era un ufficiale dell’esercito piemontese, che evidentemente, come altri garibaldini, aveva disertato per unirsi
a Garibaldi. Chissà quanti altri
hanno vissuto la sua stessa avventura, senza che nessuno ricordi nemmeno il loro nome. I
Mille registrati negli elenchi ufficiali sono 1089, ma i Garibaldini che combatterono da
Quarto al Volturno furono più
di ventimila.
Aldo Toffoli
bia. Nemici giurati dei gruccioni sono quindi e principalmente le cadute di pareti
di scarpate e sponde di fiumi
dove i nidi vengono “strangolati” in seguito a frane o
piene improvvise. Non manca poi un certo qual bracconaggio che porta, però, all’inevitabile distruzione del nido per potersi impadronire
dei nidiacei, soggetti difficili da alimentare con successo e da conservare in vita in
cattività. A Treviso e dintorni nidificano più o meno con
regolarità da 30 a 60 coppie,
mentre nell’intero Paese le
coppie che si riproducono si
aggirano tra 5 mila e 10 mila. L’Europa conta, invece, da
480 mila a un milione di coppie, il che rende il gruccione
in crescita, anche se moderata. Il gruccione, che nidifica in colonie, si nutre in particolare d’api e vespe che cattura in volo, sembrando immune alle loro punture, anche se elimina i pungiglioni
prima di inghiottire la preda. Il gruccione, da non
confondere in aria con lo
storno, è un uccello sociale
dacché vive in stormi tutto
l’anno e frequentemente si
posa spalla a spalla con il
consimile. Lungo dai 27 ai 29
centimetri, di 50-70 grammi
di peso, con apertura alare di
36-40 centimetri, può vivere
dai 5 ai 10 anni e si lascia avvicinare dai curiosi nei dintorni delle sue colonie di nidificazione.
Mario Sanson
IL 18 GIUGNO È ENTRATO
IN VIGORE IL DECRETO
I vecchi
elettrodomestici
si lasciano
nei punti vendita
l 18 giugno è entrato in viIpergore
il tanto atteso decreto
il ritiro dei rifiuti di appa-
recchiature elettriche ed elettroniche (Raee) da parte degli
stessi punti vendita. Ecco alcuni consigli presentati da Altroconsumo, associazione per
la tutela e difesa dei consumatori.
Quando acquistano un nuovo
apparecchio (elettrodomestico, computer, telefonino…), i
consumatori possono consegnare gratuitamente quello
vecchio, di cui si vogliono liberare. Il negoziante, anche se
si tratta di una vendita online,
è obbligato a provvedere al ritiro senza alcun onere per l’acquirente e deve informare i
clienti della gratuità di questa
operazione.
Che cosa succederà ai prodotti ritirati? I negozianti, o un operatore qualificato, devono
provvedere al corretto stoccaggio di questi apparecchi,
inviandoli mensilmente ai centri di raccolta, che provvederanno allo smaltimento.
Questa è una buona notizia, è
il caso di approfittare di questa possibilità, in modo che i
prodotti elettronici non più utilizzati prendano la giusta
strada dello smaltimento. Un
modo anche per non alimentare i canali illeciti verso i paesi in via di sviluppo.
Economia
25 luglio 2010
A COLLALTO DI SUSEGANA LA CUCINA DELLO CHEF
DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DELLO SRI LANKA
L
o scorso 30 giugno nelle millenarie cantine dei Conti di
Collalto a Susegana ha cucinato Rohan Fernandopulle, il celeberrimo chef dell’“Hotel Hilton” di Colombo nonché cuoco
ufficiale del Presidente della Repubblica dello Sri Lanka. Adoperando principalmente sgombri, maiale, gamberi, gamberetti, insalate locali, soia e germogli della medesima, e non meno d’una ventina di spezie, fra
cui il fieno greco, l’arillo di noce moscata, la curcuma, il cardamomo, il coriandolo cinese
ed il “Piper longum” (il pepe
lungo) già conosciuto in Roma
antica, ha servito due piatti, entrambi di maiale ma combinati
col pesce, che hanno stupito
tutta la stampa presente e gli altri vignaioli ospiti.
Due piatti sì ben speziati come
s’usa in Oriente, ma mai aggressivi, anzi quasi delicati, che
la sommelier trentina Aurora
Endrici ha felicemente abbinato al “Collalto Rosè”, che è poi
l’incrocio Manzoni 13.0.25 (incrocio di Raboso Piave e Moscato d’Amburgo), e all’Incrocio Manzoni 2.15, (incrocio di
uve Glera (Prosecco) e Cabernet Sauvignon) dal colore rosso violaceo intenso, ottimo non
solo sul maiale, ma anche sullo
sgombro fatto alla moda orientale. S’è aperta dunque una nuo-
SICUREZZA
ell’ambito del tavolo provinciaN
le di coordinamento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sono stati
Rohan Fernandopulle
va strada per il vino trevigiano
in quell’Isola -lo Sri Lanka appunto - di mari lontani. MS
DAL 1° LUGLIO NOVITÀ NELLA BOLLETTA ENEL
Tariffa biorarie
occhio ai consumi
A
partire dallo scorso 1° luglio tutti
gli utenti che finora non hanno
cambiato fornitore di energia elettrica ed utilizzano già un contatore elettronico, sono passati automaticamente alla tariffa bioraria stabilita dall’Autorità
per l’energia.
Sulla bolletta quindi dovrà essere indicata la distinzione: uso domestico residente con tariffa D2 monoraria; uso domestico residente con tariffa D3 monoraria;
uso domestico non residente con tariffa
D3 monoraria.
Due fasce di consumi
La novità della tariffa bioraria è la suddivisione dei consumi in due fasce di prezzo, una di punta (dalle 8 alle 19 dei giorni
feriali), in bolletta indicata con la sigla F1,
ed una agevolata (la sera dopo le 19 nei feriali e tutto il fine settimana), indicata con
F23. Va tenuto conto che la bioraria è attivabile solo dove c’è un contatore elettronico.
Fase di transizione
Per fare in modo che i consumatori si abituino gradualmente alla nuova tariffa,
per i primi 18 mesi (fino a dicembre 2011)
è prevista una bioraria “morbida”, che pre-
vede una differenza di costo limitata tra
le due fasce orarie (il 10%). È bene abituarsi subito al cambiamento perché con
la bioraria a regime, la differenza di costo
tra il giorno e la notte sarà maggiore.
Per farsi un’idea della differenza di tariffe
che potrà esserci dal gennaio 2012, attualmente i prezzi della tariffa bioraria,
stabiliti per il primo trimestre 2009, sono
questi: fascia giornaliera 11,596 centesimi/kWh; fascia notturna 7,304 centesimi/kWh.
Durante il periodo transitorio fino al dicembre 2011 il cliente finale ha la possibilità di richiedere l’applicazione della bioraria “a richiesta”, cioè il prezzo - differenziato per fascia oraria - reso disponibile dall’Autorità. Con la bioraria a richiesta l’energia elettrica é ancora più conveniente nelle fasce orarie F23 e più costosa nella fascia oraria F1.
A chi conviene
La tariffa bioraria non è l’ideale per tutti,
poiché lo stile di vita ora fa la differenza.
Il cambiamento sarà favorevole solo per
chi è fuori casa tutto il giorno e sbriga le
faccende domestiche la sera e nel weekend. Chi invece utilizza la corrente di giorno è costretto a cambiare abitudini o dovrà usufruire della fascia oraria più co-
UNIVERSITÀ: I POSTI DISPONIBILI
NEI CORSI “SANITARI” A CONEGLIANO
a lunedì 26 luglio è possibile la
D
preimmatricolazione per accedere
ai corsi universitari che si tengono a Co-
negliano, come polo formativo universitario decentrato della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova per le Professioni Sanitarie,
d’intesa con l’Ulss 7 e l’Irccs “Medea” della Nostra Famiglia.
Attualmente sono circa 400 gli studenti
distribuiti tra i corsi di Laurea di Assistenza Sanitaria ed Infermieristica, che
ha sede presso il presidio ospedaliero De
Gironcoli, e Fisioterapia e Terapia Occupazionale con sede, invece, presso La
Nostra Famiglia di Costa.
Quest’anno in occasione della tradizionale manifestazione estiva “Festaloonga”, grazie all’associazione Conegliano in
Cima, gli studenti hanno proposto alcuni spazi dimostrativi su percorsi formativi, singoli corsi, modalità di iscrizione,
prove di ingresso ed obblighi di fre-
quenza.
Ulteriori informazioni possono essere
reperite nel sito dell’Università di Padova www.medicina.unipd.it o presso i singoli Corsi di Laurea contattando le segreterie ai seguenti indirizzi mail: Fisioterapia e Terapia occupazionale
[email protected]; Infermieristica [email protected], Assistenza Sanitaria [email protected]. Opuscoli informativi sono disponibili presso l’Informagiovani di
Conegliano.
Per l’anno accademico 2010-2011 i posti disponibili per i corsi di Laurea delle
professioni sanitarie presenti a Conegliano sono 40 per Assistenza Sanitaria,
60 per Infermieristica, 30 per Fisioterapia e 15 per Terapia Occupazionale. La
domanda obbligatoria di preimmatricolazione va presentata via web a partire dal
26 luglio e la data della prova di ammissione è fissata per il giorno 8 settembre e si svolgerà a Padova.
9
stosa.
Quanto conviene
È logica la domanda se conviene la tariffa bioraria. È stato calcolato che per ottenere un risparmio rispetto alle tariffe monorarie è necessario concentrare i propri
consumi almeno per il 67% nella fascia
notturna/week-end, che prevede un prezzo decisamente inferiore rispetto alla fa-
firmati 3 protocolli d’intesa tra Provincia Inail, Ulss 7-8-9: con Confcommercio, Gruppo Provinciale Panificatori, EBICom, Ente Bilaterale
della Provincia di Treviso per il progetto “Sicurezza Continua nei Laboratori di Panificazione”; con Ance, Ente Scuola Edile, CPT Treviso per il
progetto “Sicurezza e Innovazione”;
con Cobis Treviso il Progetto “Sicurezza Stradale”.
scia di punta. Significa che per evitare di
dover pagare molto di più che con le tariffe monorarie bisogna utilizzare lavatrici, lavastoviglie, computer e televisore dopo le 19.
Per esempio, su un consumo di 4.500
kWh/anno, con il 67% dei consumi concentrati nella fascia notturna si paga esattamente come per la tariffa monoraria
1.109 euro. Mentre il risparmio è di 27 euro se il consumo notturno raggiunge l’80%.
Pochi sono passati ad altri gestori
Sono ancora pochi gli italiani che scelgono il libero mercato dell’elettricità (solo
l’11% in tre anni dall’avvio della liberalizzazione) ma sono tanti coloro che ricorrono alle associazioni di consumatori e all’Autorità per l’energia elettrica e il gas
(Aeeg) lamentando scarsa trasparenza delle tariffe, cambi di gestore non autorizzati e bollette salate, per chilowattora mai
consumati. Sono ben 12 mila le segnalazioni arrivate all’associazione di consumatori “Altroconsumo” nell’ultimo anno
per problemi con vecchi e nuovi gestori.
25 luglio 2010
LA CHIESA REAGISCE AGLI SCANDALI
Pedofilia
norme più severe
Nei giorni scorsi sono state pubblicate le nuove “Normae de gravioribus delictis” (“Norme sui delitti più
gravi”) che riguardano, in particolare, gli abusi sessuali da parte di
membri del clero. Ecco come il direttore della Sala Stampa vaticana,
padre Federico Lombardi, ha presentato le Norme.
N
el 2001 il Santo Padre
Giovanni Paolo II aveva
promulgato un documento di grande importanza, il
Motu Proprio “Sacramentorum
sanctitatis tutela” che attribuiva alla Congregazione per la Dottrina
della Fede la competenza per trattare e giudicare nell’ambito dell’ordinamento canonico una serie
di delitti particolarmente gravi, per
i quali la competenza era precedentemente attribuita anche ad altri Dicasteri o non era del tutto
chiara.
Il Motu Proprio (la “legge” in senso stretto) era accompagnato da
una serie di Norme applicative e
procedurali note come “Normae
de gravioribus delictis”. Nel corso
Fra le novità la possibilità
di non seguire la “via
processuale giudiziale”
ma di procedere “per
decreto extragiudiziale”,
o quella di presentare
al Santo Padre
in circostanze particolari
i casi più gravi in vista
della dimissione
dallo stato clericale
dei nove anni successivi l’esperienza ha naturalmente suggerito
l’integrazione e l’aggiornamento di
tali Norme, in modo da poter sveltire o semplificare le procedure per
renderle più efficaci, o tener conto di nuove problematiche. Ciò è
avvenuto principalmente grazie all’attribuzione da parte del Papa di
nuove “facoltà” alla Congregazione per la Dottrina della Fede, che
però non erano state integrate organicamente nelle Norme iniziali. È ciò che è ora avvenuto, nell’ambito appunto di una revisione
sistematica di tali Norme.
I delitti gravissimi a cui si riferiva
questa normativa riguardano
realtà centrali per la vita della
Chiesa, cioè i sacramenti dell’Eucarestia e della Penitenza, ma anche gli abusi sessuali commessi da
un chierico con un minore al di
sotto dei 18 anni di età.
La vasta risonanza pubblica avuta negli anni recenti da quest’ultimo tipo di delitti ha attirato grande attenzione e sviluppato un intenso dibattito sulle norme e procedure applicate dalla Chiesa per
il giudizio e la punizione di essi.
È giusto quindi che vi sia piena
chiarezza sulla normativa oggi in
vigore in questo campo e che questa stessa normativa si presenti in
modo organico, così da facilitare
l’orientamento di chiunque debba
occuparsi di queste materie.
Fra le novità introdotte rispetto alle Norme precedenti si devono
sottolineare soprattutto quelle intese a rendere le procedure più
spedite, come la possibilità di non
seguire la “via processuale giudiziale” ma di procedere “per decreto extragiudiziale”, o quella di
presentare al Santo Padre in circostanze particolari i casi più gravi in vista della dimissione dallo
stato clericale.
Un’altra norma intesa a semplificare problemi precedenti e a tener
conto dell’evoluzione della situazione nella Chiesa, riguarda la possibilità di avere come membri del
personale dei tribunali, o come avvocati o procuratori, non solo più
sacerdoti, ma anche laici. Analogamente, per svolgere tali funzioni non è più strettamente necessaria la laurea in diritto canonico,
ma la competenza richiesta può
essere comprovata anche in altro
modo, ad esempio con il titolo di
licenza.
Da notare anche il passaggio del
termine della prescrizione da dieci a venti anni, restando sempre la
possibilità di deroga anche oltre
tale periodo.
Significativa la equiparazione ai
minori delle persone con limitato
uso di ragione, e la introduzione di
una nuova fattispecie: la pedopornografia. Questa viene così definita: “l’acquisizione, la detenzione o la divulgazione” compiuta da
un membro del clero “in qualsiasi
modo e con qualsiasi mezzo, di
immagini pornografiche aventi ad
oggetto minori di anni 14”.
Si ripropone la normativa sulla
confidenzialità dei processi, a tutela della dignità di tutte le persone coinvolte.
Un punto che non viene toccato,
INCONTRO DEL CONSIGLIO DI PRESIDENZA
SETTIMANE VERDI A POZZALE
Al camposcuola con gli angeli
U
n po’ tutti da bambini impariamo una bella preghiera. Dice: “Angelo di Dio, che sei il mio
custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato
dalla pietà celeste. Amen”. Poi, crescendo in età, si fa strada la presunzione di aver capito tutto della vita, di essere “autosufficienti”
materialmente e spiritualmente e
quindi di non aver più bisogno di
quell’angelo che veglia su di noi.
Anzi, quell’“angelo di Dio”, che
tante volte abbiamo pregato con
mamma e papà, non solo viene relegato nell’angolo dei ricordi ma
ci appare una simpatica invenzione dei nostri genitori, una “cosa”
da bambini.
Non si dimenticheranno invece
del loro angelo custode i quaranta fortunati ragazzi di elementari
e medie della nostra diocesi che
hanno preso parte alle Settimane
Verdi organizzate dal Seminario
nella casa della parrocchia di Motta a Pozzale di Cadore. Durante la
settimana di campo i ragazzi (suddivisi in due turni) hanno avuto
modo di incontrare le storie bibliche di alcuni angeli che hanno
portato belle notizie in diversi momenti della storia della salvezza.
Con l’aiuto di don Alessandro Ra-
vanello e dei seminaristi, i vivaci
partecipanti al campo hanno riconosciuto la presenza, nella loro
vita, di un Dio che è fedele alle sue
promesse, che sostiene nel cammino, che guarisce, che ha un progetto per ciascuno, che è la Vita e
manda ad annunciare.
Le giornate in Cadore hanno visto
alternarsi riflessione, gioco, preghiera, escursione. Durante il secondo campo c’è stata anche una
mezza giornata dedicata al giornalismo con un redattore
dell’Azione. Evidente il legame con
il tema del campo: come gli angeli anche i giornalisti portano notizie, sebbene di origine diversa...
Dopo aver ascoltato con attenzione cos’è una redazione e come si
mentre spesso è oggetto di discussione in questi tempi, riguarda la collaborazione con le autorità civili. Bisogna tener conto che
le Norme ora pubblicate sono parte dell’ordinamento penale canonico, in sé completo e pienamente distinto da quello degli stati.
A questo proposito si può tuttavia
far notare quanto scritto nella
“Guida alla comprensione delle
procedure” pubblicata sul sito della Santa Sede. In tale “Guida” la indicazione: “Va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte”, è stata inserita nella sezione dedicata alle “Procedure preliminari”. Ciò significa che nella
prassi proposta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede
occorre provvedere per tempo ad
ottemperare alle disposizioni di
legge vigenti nei diversi Paesi e non
nel corso del procedimento canonico o successivamente ad esso.
La pubblicazione odierna delle
Norme dà un grande contributo
alla chiarezza e alla certezza del
diritto in un campo in cui la Chiesa è fortemente impegnata oggi a
procedere con rigore e con trasparenza, così da rispondere pienamente alle giuste attese di tutela della coerenza morale e della
santità evangelica che i fedeli e l’opinione pubblica nutrono verso di
essa, e che il Santo Padre ha continuamente ribadito.
fa un giornale, i ragazzi hanno costruito una prima pagina di un’edizione speciale di Settimana Verde News dedicata a un evento
davvero sensazionale: la nascita a
Betlemme del Figlio di Dio.
Don Alessandro ha anche guidato un terzo campo ad Auronzo
con 12 giovani di 3ª media, 1ª e 2ª
superiore. Insieme hanno scoperto che la bella Notizia può arrivare solo dall’incontro personale con
Gesù, come è capitato alla Samaritana, ai due ciechi, ai suoi discepoli, in particolare nel contesto
dell’ultima cena. Ne scaturisce che
vivere davvero richiede di non accontentarsi di traguardi facili e
mediocri, ma di seguire il proprio
sogno. FC
Pozzale: giornalisti in erba al lavoro!
Si lavora per Aquileia 2012
i è incontrato per la prima volta, martedì 20 luglio, in Curia
Striveneto
a Padova, il consiglio di presidenza del Comitato regionale
per la preparazione del convegno ecclesiale delle Chie-
se del Nord-Est “Aquileia”, in programma dal 13 al 15 aprile
2012.
Il consiglio di presidenza è composto da otto dei 37 membri del
Comitato regionale triveneto e precisamente dai due vicepresidenti monsignor Antonio Mattiazzo vescovo di Padova e monsignor Lucio Soravito vescovo di Adria-Rovigo e dal segretario
monsignor Renato Marangoni (vicario per l’apostolato dei laici della diocesi di Padova) e inoltre da: don Franco Gismano,
direttore del Centro pastorale della diocesi di Gorizia; Margherita Debertol, presidente della Consulta delle aggregazioni
laicali della diocesi di Bolzano; Francesco Longo, membro del
Consiglio pastorale diocesano di Trieste; don Andrea Toniolo,
preside della Facoltà teologica del Triveneto e suor Noris Adriana Calzavara in rappresentanza dei religiosi e delle religiose.
La prima riunione del consiglio di presidenza ha avuto come obiettivo la definizione di alcuni passaggi preliminari alla fase preparatoria del convegno “Aquileia 2”. Il consiglio ha lavorato a una prima bozza dell’“Instrumentum Laboris”, lo strumento che
guiderà la fase preparatoria al convegno, da svolgersi a livello
diocesano. Fase che prenderà avvio subito dopo l’approvazione del documento da parte dei vescovi della Conferenza episcopale triveneta, che si riuniranno a Zelarino il prossimo 14
settembre.
L’“Instrumentum Laboris”, che sarà coadiuvato da alcuni sussidi metodologici, sottolineerà alcune attenzioni e inviterà le diocesi, in particolare attraverso gli organismi diocesani di comunione, nella loro specificità e originalità, a rivedere, attraverso
il metodo narrativo, il cammino percorso come Chiesa locale,
per raccogliere la testimonianza e guardare con profezia alle scelte pastorali ed ecclesiali presenti e future, cercando di ascoltare “ciò che lo Spirito dice oggi alle Chiese” (cf. Ap 2-3).
Chiesa
25 luglio 2010
A MOTTA IL GIUBILEO DEI CAVALIERI DEL S. SEPOLCRO
Con la Terra Santa
legame sempre forte
P
omeriggio indimenticabile quello di domenica
scorsa a Motta di Livenza. In basilica è stato celebrato
il giubileo dei cavalieri e delle
dame dell’Ordine equestre del
Santo Sepolcro. La solenne concelebrazione, presieduta da
monsignor Giacinto Boulos
Marcuzzo, vicario patriarcale
per la Terra Santa, ha visto la
partecipazione tra gli altri di
monsignor Eugenio Ravignani,
vescovo emerito di Trieste, del
padre rettore fra Alfonso Cracco e di monsignor Rino Bruseghin parroco di Motta e maestro di monsignor Marcuzzo
quando, giovane studente, frequentava la Scuola apostolica di
Oderzo.
La messa è stata preceduta da una conferenza che si è svolta
nell’attigua sala Bello. Tema
centrale dell’incontro il ruolo
dell’ordine. «Il ruolo dei cavalieri del Santo Sepolcro – ha
spiegato il vescovo Marcuzzo –
è quello di mantenere vive le comunità cristiane e le scuole cattoliche in Terra Santa. Fin quando ci saranno scuole cattoliche
in Terra Santa la cultura cristiana non scomparirà». Il vescovo ha poi sottolineato come
nel periodo dell’Intifada, dal
2000 al 2005, «mentre tutte le
scuole statali erano chiuse, le uniche ad essere aperte erano
quelle cattoliche».
All’incontro è seguita la solenne concelebrazione. Nell’omelia, tenuta a
braccio, il vescovo ha sottolineato il ruolo che l’ospitalità, tema
centrale delle letture di domenica scorsa, aveva
ed ha ancora oggi. «Ospitalità –
ha detto monsignor Marcuzzo
– legata all’esperienza dei preti
che da qui tanti
anni fa sono par-
titi per la Terra Santa, si sono
formati nel seminario di Gerusalemme, hanno imparato la
lingua di laggiù e hanno iniziato ad operare». Monsignor
Marcuzzo ha ricordato in particolare la figura di monsignor
Visintin e poi il legame speciale che esiste tra la diocesi di Vittorio Veneto e la Terra Santa.
Al temine della celebrazione è
stata scoperta una targa che intitola il parcheggio del santuario alla basilica della Santissima
Annunziata di Nazareth chiesa
gemellata, dallo scorso aprile,
con il santuario mottense.
Marco Guerrato
rio Battistuzzi, parroco di Villanova di Motta. Don Vittorio era cavaliere ancor prima dell’ordinazione sacerdotale. «Più
passa il tempo – racconta – più
cresce la mia attenzione e il mio
interesse per la Terra Santa, poiché tanti cristiani hanno abbandonato i luoghi di Gesù e la
presenza cattolica è sempre più
esigua».
La delegazione dell’Ordine di
IL RITO D’INGRESSO IN PARROCCHIA
Catecumenato,
nuove disposizioni
S
i avvisano i parroci che, nel mese di
settembre, verranno convocati dal
Servizio diocesano per il catecumenato
sia gli attuali catecumeni (cioè coloro
che hanno già iniziato il percorso catecumenale e che riceveranno i sacramenti della fede nella Pasqua 2011), sia
coloro che per la prima volta chiedono
di diventare cristiani.
In previsione di quell’incontro si ricorda quanto segue:
- coloro che intendono iniziare il percorso del catecumenato, per la prima
volta, sono invitati a stendere una lettera, rivolta al Vescovo, nella quale essi
chiedono formalmente di diventare cristiani, ne presentano brevemente i motivi ed espongono in sintesi la propria
storia personale. A questa
lettera anche il parroco del
luogo in cui vivono queste
persone, unisce una propria lettera, sempre rivolta
al Vescovo, nella quale egli
appoggia ulteriormente la
domanda dell’interessato.
LA MESSA IN DUOMO
abato 17 luglio monsignor
SmessaMarcuzzo
ha presieduto la
vespertina nel Duomo di
Motta. Durante la celebrazione
il Vescovo ha voluto ricordare i
suoi studi giovanili presso il seminario di Oderzo, prima di entrare al seminario patriarcale latino di Gerusalemme in Beit Jala, e soprattutto ha voluto citare per nome gli undici sacerdoti originari della diocesi di Vittorio Veneto, i quali partirono
per servire la Chiesa di Gerusalemme. Il santuario di Motta e
la figura della Madonna hanno
avuto un ruolo importante per
la loro vocazione e la loro missione. Monsignor Marcuzzo
ha quindi presentato i 25 seminaristi e i sei
sacerdoti presenti in chiesa che
studiano in Terra Santa. Molto
suggestivo è stato il Padre Nostro cantato dai
DON BATTISTUZZI: ECCO
COME SI DIVENTA CAVALIERE
a qualche anno il responsaD
bile diocesano dell’Ordine
del Santo Sepolcro è don Vitto-
Entrambe queste lettere vanno spedite
al sottoscritto responsabile del Servizio
entro l’estate. Si ricorda pure che da quest’anno il Vescovo concede che il Rito
d’ingresso in catecumenato venga celebrato dal parroco, per ciascun candidato nella propria parrocchia, la prima domenica di Avvento (oppure entro Natale 2010);
- coloro che hanno già iniziato il percorso catecumenale proseguiranno
normalmente la propria formazione in
parrocchia fino al Rito di elezione che
verrà celebrato in Cattedrale dal Vescovo la prima domenica di Quaresima
2011;
- per tutti: si ponga attenzione a chiarire per tempo
le situazioni matrimoniali
di ciascun candidato rivolgendosi, per i necessari
chiarimenti, o al sottoscritto o all’Ufficio matrimoni
della Diocesi.
Don Adriano Dall’Asta per
il Servizio diocesano per il
catecumenato
11
Vittorio e Belluno-Feltre conta
oggi pochi cavalieri: 18. Prossimamente vi saranno tre nuovi
“ingressi”. «Ho avvicinato una
signora che ha accolto la proposta e ad ottobre sarà ufficialmente investita – spiega don
Vittorio –. Poi vi sono due giovani – un carabiniere e un imprenditore –, che hanno dimostrato disponibilità. Per entrare
nell’ordine bisogna essere presentati da un cavaliere ma non
sono previsti particolari requisiti se non una coerente vita cri-
seminaristi in lingua araba (l’arabo nell’inflessione di Palestina si avvicina molto all’aramaico, la lingua di Gesù).
Al termine della celebrazione il
vescovo Marcuzzo ha ricevuto
un dono inatteso: due cornici
decorate a mosaico e un’opera a
mosaico realizzato da Antonio
Tolfo che rappresenta l’apparizione della Vergine a Giovanni
Cigana. Le opere sono state consegnate, a nome dei diversamente abili che frequentano il
Ceod della cooperativa sociale
“Madonna dei Miracoli”, dal
presidente della cooperativa
Eugenio Anzanello. FC
stiana». Il minimo che viene richiesto ai cavalieri è la partecipazione ad almeno tre incontri
annuali di formazione spirituale.
PER IL NEGOZIO DI ARTICOLI RELIGIOSI “SAN TIZIANO”
DI VITTORIO VENETO
Un buon esordio
anti nuovi clienti dal territorio dioT
cesano, un buon ritorno dal Bellunese, un allargamento al Pordenonese.
Sono positivi i primi mesi di attività del
rinnovato negozio di Articoli religiosi
San Tiziano (ex arredi sacri) di Vittorio
Veneto. Nel primissimo periodo prudentemente si è puntato sugli articoli “ereditati” dalla precedente gestione, poi,
vista la buona accoglienza, è iniziata l’introduzione di nuovi oggetti.
Si vendono tante icone, buone un po’
per tutte le occasioni. Piacciono sempre
l’argento, i crocifissi (specie in vetro e in
legno della Val Gardena) e i rosari. Per i
neonati e i bambini si va
sul classico angelo custode e sulle acquasantiere.
Molte parrocchie acquistano piccoli oggetti (ad esempio angioletti da appendere al cellulare o allo
zaino) o quadretti da donare in occasione della prima comunione o al termine dell’anno catechistico
(si va da uno a cinque euro a pezzo).
Il personale del negozio su
richiesta confeziona bomboniere.
Non mancano le curiosità. I più giovani richiedono con una certa frequenza i
braccialetti con le effigie dei santi (stanno diventando una vera e propria moda). I più anziani richiedono un articolo decisamente nuovo, il rosario elettronico. Si vendono anche statue di tutte le misure da collocare in capitelli collocati nei borghi o in giardini.
In questo periodo si sta già lavorando
per l’acquisto dell’oggettistica legata al
presepe. Ma prima del Natale viene l’Ottobre missionario: sono ancora tante le
parrocchie che acquistano oggetti e paramenti da inviare ai missionari.
12
Chiesa
25 luglio 2010
Azione Cattolica 80 PARTECIPANTI DA 22 PARROCCHIE
Primo campo estivo
per piccoli di 6-8 anni
È
terminato in maniera più
che positiva il camposcuola Acr rivolto ai bambini dai 6 agli 8 anni. Per la prima volta è stato proposto a livello diocesano un campo estivo per i più piccoli. I protagonisti erano 80, provenienti da
22 parrocchie, 15 gli educatorianimatori che hanno vissuto
con loro l’intera esperienza, insieme all’assistente don Egidio
Dal Magro e sostenuti dal capocasa e dal personale volontario che ha fatto funzionare l’intera struttura.
Attraverso le scenette, i giochi,
i lavori in piccoli gruppi, le escursioni, i balli, i canti e i momenti di preghiera, i bambini
hanno fatto esperienza di Gesù, loro amico, scoprendo alcuni aspetti significativi della sua
vita.
Anche per noi animatori le gior-
nate sono state ricche di emozioni e di scoperte. Ci eravamo
preparati ad accogliere al meglio le fragilità e le malinconie
dei nostri piccoli animati, alle
prese per esempio con la nostalgia di casa; invece ci hanno
stupito per la loro grande serenità e motivazione a vivere assieme a noi dei giorni speciali,
speriamo indimenticabili.
Momento di grande unione è
stata l’escursione alle tre Cime
di Lavaredo, tutti insieme, con
i nostri limiti ma anche mettendo a disposizione i nostri talenti. Abbiamo formato un’unica cordata che ci ha permesso
di ammirare la grandezza della
natura creata da Dio.
Con l’aiuto dello sguardo innocente e puro dei bambini sul
mondo, anche noi giovani ed adulti, siamo stati chiamati ad educarci alla semplicità e alla riscoperta di un Gesù sempre vicino; il suo immenso amore ci
riempie di gioia e ci dà la consapevolezza che siamo preziosi
strumenti del suo bene.
Cerchiamo ora di portare l’entusiasmo, con cui abbiamo vissuto questa esperienza e che da
questa è nato, nelle nostre parrocchie per ravvivare la nostra
fede e quella di tutte le comunità.
Linda Cella
RICORDIAMO I NOSTRI PRETI
I tanti semi fecondi
di don Guerrino
A
ttraverso la bella iniziativa
de L’Azione desideriamo ricordare il nostro amato parroco, don Guerrino Cescon, il cui
ricordo è sempre vivo in tutti
noi: è stato un autentico maestro di vita umana e cristiana.
Arrivato a San Giovanni di
Motta nel 1973 dopo la morte
del parroco don Giuseppe Morandin, trovò un terreno molto fertile. Parroco pieno di iniziative, sapeva coinvolgere i
giovani, aveva molta fiducia in
loro, li lasciava fare, sempre,
guidandoli, esortandoli, sostenendoli con il suo: “Bene bene,
bene bene” frase con la quale li
gratificava. È proprio con lui e
i suoi giovani che nacquero
molte iniziative ancora in corso. La festa della famiglia, alla
quale dava un gran valore, il panevin unico per tutta la comunità anziché farlo, come per
tradizione, di casa in casa, preceduto dalla fiaccolata per la
pace. Grazie alla sua passione
per la musica e il bel canto, con
il prezioso aiuto di don Nazzareno Morandin, incoraggiò e
mise insieme un bel gruppo di
persone dando vita al coro che
ancor oggi si chiama “Don Naz-
zareno”. Nell’insegnamento del
catechismo iniziò a coinvolgere le mamme, le spronava a diventare catechiste. Io mammacatechista ricordo molto bene
quando mi disse: «Le mamme
sanno sempre dare le cose buone e dire la verità ai propri figli, così, ancor meglio nel parlare ai ragazzi di Dio!».
Era stato in Burundi e il suo
cuore rimase per sempre missionario, generoso con i poveri, ma amava in particolare i
lebbrosi anche perché grande
amico di don Mario Gerlin. Dimostrava una grande devozione a Maria Santissima, acquistò
la statua della Madonna di Fatima con i pastorelli, la fece collocare in chiesa ponendola sopra un “vecio morer”, convinto
che da lassù veglia su di noi.
Sostenitore dell’Azione cattolica, instancabile padre spirituale, sempre pronto ad accogliere, ascoltare e consigliare
chi era in difficoltà, quante sere rimaneva nel suo ufficio fino a notte fonda per rincuorare e illuminare chi ne aveva bisogno. La sua forza e il suo pane quotidiano erano la preghiera e l’adorazione davanti al
Santissimo, quante ore trascorse in chiesa con il breviario
e il rosario in mano. Quando fu
colpito dalla malattia si trovava con i giovani, in uno dei suoi
numerosi incontri; dovette a
malincuore lasciare il suo ministero, si ritirò con il suo bel
san Giovanni nel cuore. Quando noi parrocchiani gli facevamo visita a casa della sorella,
dove è stato amorevolmente
accudito fino alla morte, esplodeva di gioia, ricordava tutti, si informava sulla vita della
comunità con ricchezza di particolari. Se il chicco di grano
non muore non porta frutto...
Don Guerrino nella sua vita
terrena di frutti ne ha maturati davvero tanti!
Norina e Donatella
LAICI NELLA CHIESA E CRISTIANI NEL MONDO
aici nella Chiesa, cristiani nel mondo: sono Dal 6 all’8 agosto
L
molte le sollecitazioni che nascono dal tema
la due-giorni
che verrà proposto nella prossima due giorni per
di formazione
i responsabili dell’Azione cattolica, che si svolgerà a Casa Cimacesta dalla sera di venerdì 6 a per i responsabili
domenica 8 agosto. Il tema assume poi un caratdell’Ac
tere del tutto particolare in quest’anno che si configura come straordinario in quanto prevede, a
partire dall’incontro unitario del 25 settembre, il cammino assembleare di
rinnovo dei responsabili associativi a tutti i livelli.
Quale il contributo che da laici offriamo alla vita della Chiesa e alla vita
delle nostre comunità? Quale “di più”, come cristiani chiamati a essere testimoni del Risorto, portiamo dentro alla nostra quotidianità e alla nostra
società, partendo dal nostro essere papà e mamma, operaio, insegnante,
(…) cittadino?
Quale il compito formativo della nostra Azione cattolica di Vittorio Veneto nel “qui ed ora” della storia che ci troviamo a vivere da responsabili
di altri fratelli che con noi camminano, condividono e cercano?
Partendo da diversi documenti che ben definiscono la figura del “laico cristiano”, inizieremo questa riflessione aiutati dal qualificato contributo di
don Gianpietro Zago.
I laboratori del sabato serviranno a individuare, partendo dagli ambiti suggeriti dal convegno di Verona (vita affettiva, lavoro e festa, fragilità umana, cittadinanza, tradizione), alcune piste di riflessione e d’impegno personale e associativo in vista del prossimo cammino assembleare.
I lavori si concluderanno domenica 8 agosto, con la presenza del vicario
generale, monsignor Martino Zagonel.
L’invito alla due giorni, proposta da alcuni anni durante l’estate e che si è
rivelata, in crescendo, un momento qualificato di formazione, è per tutti
i responsabili dell’associazione, a partire dal consiglio diocesano, fino ai
coordinamenti foraniali, presidenti e responsabili parrocchiali, membri di
commissione.
Diego Grando
BREVE AC
Campo Giovanissimi 29 luglio-5 agosto
Giovedì 29 luglio parte il campo Giovanissimi, riservato a ragazzi e
ragazze di seconda e terza superiore. Don Alessandro Ravanello
sarà l’assistente e Stefano Dal Gallo di Vidor farà da capocampo
a 61 animati provenienti dalle parrocchie di Ceggia, Codognè,
Colfosco, Cordignano, Fontanelle, Ghirano, Motta di Livenza, Pieve di Soligo, Ponte della Priula, Ramera, San Polo, Santa Giustina,
Santi Pietro e Paolo, Solighetto, Susegana, Tezze, Vidor, Visnà.
TANTE INIZIATIVE A CANALE D’AGORDO
SI COMINICIA CON IL LIBRO DI DONAZZON
Per ricordare Luciani
a Fondazione Papa Luciani di
L
Canale d’Agordo, in collaborazione con Comune, parrocchia e
Pro loco di Canale d’Agordo, ha
programmato un calendario di
manifestazioni in onore di Giovanni Paolo I, nel 32º anniversario
dell’elezione al soglio pontificio e
della morte. Ecco il programma.
Venerdì 30 luglio alle 21 primo incontro della serie “Un libro con
Papa Luciani”: verrà presentato il
volume “Albino Luciani. Il papa
degli umili” di Renato Donazzon.
Parteciperanno all’evento Antonio
Giandon, direttore dell’Ufficio della pastorale del lavoro della diocesi di Vittorio Veneto, e Pippo Castiglione, direttore di Notizie Cgil
di Treviso. Giovedì 5 agosto, alle
21, concerto d’organo di Roberto
Padoin, in collaborazione con “Asolo Musica”. Sabato 7 agosto, alle 21, Lucciolata, passeggiata notturna a lume di fiaccole e candele
PELLEGRINAGGI
al 23 al 26 settembre pellegriD
naggio a Medjugorie su iniziativa delle parrocchie di Villanova di Prata, Ghirano e Brugnera.
Prenotazioni: Rino telefono 337344031.
in onore di papa Luciani, organizzata dalla Pro loco. Martedì 10 agosto, alle 21, concerto del coro
Val Biois e del coro femminile Col
di Lana di Livinallongo. Lunedì 23
agosto, sempre alle 21, secondo
appuntamento con “Un libro con
papa Luciani”: protagonista della
serata Regina Kummer che presenterà la nuova edizione del suo
fortunato volume “Albino Luciani: papa Giovanni Paolo I. Una vita per la Chiesa”. Interverrà all’organo Callido il maestro Renzo
Bortolot. Mercoledì 25 agosto alle 21 concerto di musica medievale del gruppo Lux Vivens dal titolo “Meditazione sulle musiche
di Santa Hildegard von Bingen”.
Per finire, giovedì 26 agosto alle
16 ci sarà la messa celebrata dal
vescovo di Bolzano-Bressanone
Karl Golser. Tutte le manifestazioni avranno luogo nella chiesa
della pieve di Canale d’Agordo.
Chiesa
25 luglio 2010
L’arte della preghiera
Domenica 25 luglio - XVII del
tempo ordinario - anno C
Gen 18, 20-32; Sal 137; Col 2,
12-14; Lc 11, 1-13
Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto
Prima settimana del Salterio
I
l minimo comune multiplo
della liturgia di oggi può essere la preghiera. Abramo
impegna tutto se stesso a favore di Sodoma, proverbiale sede di peccato. Nel suo coraggioso mercanteggiare con Dio,
tratta a favore degli uomini. E
Dio accetta liberamente di
“perdere”.
Da Abramo possiamo apprendere l’arte del chiedere, con
quella finezza tutta orientale
che lascia all’altro il compito di
abbassare il prezzo; come
quando si va in Terra Santa e si
ribatte sul costo, fino ad ottenere sconti incredibili. Chiedere è un’arte: “Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che
sono polvere e cenere”. Un’arte da
imparare: con insistenza e gradualità, senza presunzione o
delusione.
Un insegnamento importante,
che Abramo lascia intuire, è che
esiste pure “un’altra realtà”. Ognuno potrebbe diventare accusatore, presentando un conto
puntiglioso di colpe documentate, e pretendere un castigo. Abramo, invece, propone un rapporto di segno opposto, sul versante del bene, della speranza.
Anche se modesta, esiste una
realtà positiva, che può far notizia! Se tutti oggi imparassimo
questa lezione! La città è salva
finché c’è qualcuno che non si
piega all’evidenza delle cose che
“vanno male”. La città è salva, soprattutto, perché c’è un uomo di
fede, come Abramo, che non denuncia solo il male, ma annuncia la possibilità del bene!
Anche il Vangelo tratta il tema
della preghiera. San Giovanni
Crisostomo: “L’uomo che prega ha
le mani sul timone della storia”. Girolamo Savonarola: “La preghiera ha per padre il silenzio e per madre la solitudine”. In particolare,
il Padre nostro è la “sintesi di tutto
il Vangelo” (Tertulliano). L’infelice figlia di Carlo Marx esclamava: “Che bella preghiera! Se non
fossi atea, suppongo che la farei mia
in ogni occasione”.
Gesù per primo ci dà esempio di
L’ascolto
l Decalogo comincia così:
IProverbi
“Ascolta, Israele”. Nel libro dei
troviamo scritto: “Figlio
mio, fa attenzione alle mie parole”.
La regola di san Benedetto ha
questo esordio: “Ascolta, figlio”.
L’ascolto è davvero importante
se le pagine della Bibbia e i santi ci invitano ad esercitarlo! È difficile però metterlo in pratica! Ascoltare con tutti i sensi; non solo il mondo esteriore ma anche
il nostro mondo interiore – pensieri, sensazioni, sentimenti –
non viene spontaneo, è un atteggiamento che si apprende.
Spesso, senza accorgermi, mi capita non di ascoltare ma di interpretare, di filtrare, di cancellare, di confondere i dati di
realtà. A volte mi succede di ascoltare senza sentire perché,
mentre l’altro parla, mi preoccupo di cosa io dirò poi, o cerco
di cogliere ciò che, a mio giudizio, è giusto o sbagliato nelle frasi che sta dicendo, afferrando così solo frammenti di dialogo e
formandomi un’idea lontana dal
reale.
Del “non ascoltarci gli uni gli altri” ne facciamo tutti esperienza.
Succede anche negli incontri in
parrocchia, nei consigli pastora-
li dove siamo invitati a prendere la
parola. Tante volte torniamo a casa con le idee, le opinioni, le supposizioni con cui eravamo partiti,
senza esserci lasciati scalfire, arricchire e/o modellare dagli interventi degli altri. Solo la persona umile, che suppone di non sapere, o
di non sapere abbastanza, è capace di ascolto, perché è convinta di
aver sempre qualcosa da imparare
dagli altri.
La nostra incapacità di ascolto emerge anche quando ci raccogliamo in preghiera che, spesso, si perde perché rimane un tentativo di
dire parole che partono da noi senza essere precedute dall’ascolto. Se
noi partissimo dall’ascolto orante
della parola di Dio, la risposta alla
Sua provocazione, sarebbe vera,
autentica, semplificata, e non occorrerebbe inventare formule per
preghiera. Si ritira in luoghi solitari. Trascorre notti intere comunicando con Dio. Per la preghiera si sottrae alle folle che lo
cercano.
In una società senza padri, dobbiamo riscoprire la dimensione affettuosa dell’aramaico
“Abbà”, presente nella passione
di Marco. Gesù prega Dio con
la tenerezza di un fanciullo che
parla con suo papà. Quanta
poesia in quel pane: “dacci ogni
giorno il nostro pane quotidiano!”.
Nel pane è espressa la difficoltà
quotidiana del vivere. Il pane è
il simbolo di un alimento essenziale per vivere. Lutero, nel
suo “Piccolo Catechismo” dice
che il pane “significa tutto ciò che
riguarda la necessità e il sostentamento della nostra vita, come il cibo, la bevanda, il vestito, le calzature, la casa, il cortile, i campi, il
bestiame, il denaro, le ricchezze,
una buona moglie, dei bambini educati, servi a posto, magistrati
probi e fidati, un buon governo, bel
tempo, pace, salute, modestia, onore, amici buoni, vicini fidati ed
altre cose del genere”.
In una società di diete e cure
dimagranti, con cibi prelibati
per cani e gatti, è difficile sperimentare tutta la poesia e la
drammaticità del “nostro pane
quotidiano”. Ma il cristiano avverte nel pane qualcosa di ancora più santo e misterioso, che
lo spinge a prendere coscienza
del prezzo pagato da Gesù per
farsi pane all’uomo, e lo chiama
alla solidarietà, a farsi pane
spezzato per i fratelli.
Don Pietro Bortolini
dire ciò che non proviamo e non
pensiamo veramente. Ho letto,
non ricordo dove, che non dobbiamo lamentarci perché il Signore non ascolta le nostre domande, ma rimproverarci per
non essere noi in ascolto delle sue
risposte!
L’ascolto, tra l’altro, non si esaurisce nell’atto stesso in cui stiamo
ascoltando, ma ci lavora interiormente, si prolunga nella memoria che richiama, rumina, coordina, intuisce, comprende, ci apre il cuore all’accoglienza. A Nazaret Maria ascolta l’Angelo e accoglie la chiamata di Dio; a Cana
ascolta e capisce il disagio degli
sposi e va da Gesù per dirgli di fare qualcosa. Maria ascolta ed accoglie le parole e la vita della gente, oltre che le parole e la vita di
Dio, perché il vero ascolto è quello che sa stare in sintonia con l’altro e che sa capire profondamente che cosa l’altro ha da dirmi con
le sue parole e con le sue azioni.
Sono riconoscente alla liturgia
che ci mette sulla bocca un’orazione che comincia così: “O Padre, che in Maria ci hai dato il modello di chi accoglie la tua parola e la
mette in pratica, apri il nostro cuore
alla beatitudine dell’ascolto”. Questa mattina, sfogliando prima della messa il libretto “Canta con noi
la tua fede”, mi sono imbattuta in
questi ritornelli di Salmi responsoriali: “Fa’ che ascoltiamo, Signore,
la tua voce! Fammi attento, Signore,
alla tua Parola! Parlami, Signore, e
io ti ascolterò”, e ho pensato di trasformarli in “mantra”, in “giaculatorie”, nei giorni a venire.
Rita Tonel
13
Domenica 25 luglio: celebra la messa a Rolle (ore 9) e nella chiesa di Sant’Anna a San Polo di Piave (ore 11).
Da lunedì 26 luglio a martedì 10 agosto: in Brasile visita sacerdoti, religiosi e laici diocesani fidei donum.
NOMINE
l vescovo Corrado ha disposto le seguenti nomine:
I- don
Piergiorgio Trevisan, Arciprete-Parroco di Campo di Pietra,
è nominato anche Parroco di Arzeri;
- don Silvano Pradal, già Parroco “in solidum” di Arzeri e Campo
di Pietra, è nominato Assistente religioso dell’Ospedale civile di Oderzo;
- don Alessio Magoga, è nominato Assistente ecclesiastico dell’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani - zona di Vittorio Veneto), mantenendo gli altri incarichi;
- don Michele Favret, è nominato Consulente ecclesiastico del Gris
(Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa - sezione di Vittorio Veneto), mantenendo gli altri incarichi.
BREVI DIOCESI
Adorazione al Piccolo Rifugio
Ogni mercoledì dalle 20 nella cappella interna del Piccolo Rifugio
di Vittorio Veneto un gruppo di fedeli si ritrova per l’adorazione eucaristica e il rosario meditato. La proposta è aperta a tutti e si lega particolarmente al carisma eucaristico del Piccolo Rifugio la cui
fondatrice, Lucia Schiavinato, passava notti intere a vegliare e pregare davanti all’Eucaristia.
Ferie Libreria del Seminario
La Libreria del Seminario resterà chiusa per ferie dal 2 al 22 agosto.
Ferie uffici di Curia
Gli uffici della Curia vescovile rimarranno chiusi al pubblico per il
periodo estivo dal 5 al 24 agosto.
Centro di studi biblici: week-end in Carnia
con don Favret
Un week-end da trascorrere tra i monti
della Carnia, leggendo e interrogando
testi biblici che in modi diversi presentano il vivere da “straniero”. È questa l’iniziativa che il Centro di studi biblici di
Sacile propone per i giorni 1, 2 e 3 ottobre prossimi. Sarà il biblista don Michele Favret a tenere al mattino le relazioni; più precisamente saranno presentati il libro di Rut, l’episodio della donna siro-fenicia e la 1ª lettera di Pietro dove sono i cristiani a vivere come stranieri. I pomeriggi saranno invece dedicati alla visita di alcune località interessanti del territorio intorno ad Arta Terme. Oltre alla pieve di San Pietro, la più antica chiesa della Carnia e importante centro della diffusione del cristianesimo, sarà visitato Zuglio Carnico, vicus, municipium e poi colonia romana, ma anche, tra il V e l’VIII secolo, sede episcopale e diocesi suffraganea di Aquileia. Non mancherà la
visita alla mostra “Angeli - volti dell’invisibile” di Illegio, giusto prima che si chiuda l’edizione 2010.
La partecipazione è possibile fino a 30 persone. Il soggiorno è
presso la casa per ferie “Paola di Rosa” di Arta Terme.
Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria del Centro di
studi biblici (dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 18) telefono 043471158, fax 0434-780702, e-mail [email protected].
BREVI TRIVENETO
Asolo: esercizi con mons. Bregantini
Dalla sera di lunedì 16 agosto al mattino
di sabato 21 agosto monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di
Campobasso, guida un corso di esercizi spirituali per sacerdoti e diaconi al centro di spiritualità Santa Dorotea di Asolo. Tema: la lettera di Paolo agli Ebrei.
Quota di iscrizione: 30 euro. Soggiorno
intero corso: 260 euro. Informazioni e
prenotazioni: 0423-952001.
25 luglio 2010
GREST IN BREVE GREST IN BREVE GREST IN BREVE
MOSNIGO: recital su don Gnocchi
Venerdì 30 luglio, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Mosnigo, i ragazzi del Grest presentano il recital “L’eroica figura del cappellano militare degli alpini, fondatore dei ‘mutilatini”: beato don Carlo Gnocchi”.
SOLIGO: gran finale!
PIÙ DI 500 PERSONE COINVOLTE TRA RAGAZZI E ANIMATORI
Anche gli anziani e i disabili
protagonisti del Grest di Motta
“S
ignore, liberami dall’egoismo”. È questa la preghiera che quasi ogni
mattina, dai locali del patronato
Don Bosco di Motta di Livenza,
sale a Dio. Lo scorso 4 luglio infatti, con la messa presieduta da
monsignor Rino, sono iniziati ufficialmente i lavori del Grest 2010
nella città della Madonna dei Miracoli. Grandi numeri anche quest’anno dal momento che, nelle
tre settimane di attività, il patronato accoglierà nei suoi ambienti più di 500 persone tra ragazzi,
animatori,
aiuto-animatori,
mamme e collaboratrici.
Uno degli animatori ci ha inviato il bel racconto che proponiamo di seguito.
È lunedì mattina, manca qualche minuto a un quarto alle otto, sei in piazza, seduto a un tavolino che bevi uno squisito cappuccino. Sei lì tranquillo pensando ai tuoi affari, quando un
leggero fruscio attira la tua attenzione, allora ti volti e tre ragazzini in bicicletta sfrecciano a
qualche metro da te: portano tutti un cappellino colorato, ma la
cosa strana è che uno di loro tie-
Laboratorio con i disabili del Ceod
ne sul cestino una busta con dentro un arcobaleno di tappi in plastica. Non sai perché ma paghi in
fretta e fai per seguirli, sennonché alla prima curva li perdi. Stai
già per dirti: “Che sciocchezza
pensare di seguire tre bambini
in bicicletta con una busta di tappi” quando, con la coda dell’occhio, vedi altri due ragazzi con gli
stessi cappelli e ciascuno con il
suo sacco di tappi in plastica,
questi però sono a piedi. Senza
ALL’IMMACOLATA DI LOURDES
La prima estate
con don Pierluigi
a bella avventura del Grest è
L
partita e procede carica di entusiasmo anche con don Pierluigi Cesca, nuovo parroco della
comunità Immacolata di Lourdes di Conegliano. Sostenuti da
alcuni adulti responsabili, diversi giovani animatori, impegnati
e con tanta voglia di fare, ce la
mettono tutta e si sgolano per
guidare i numerosi e irrequieti
grestini nei diversi momenti programmati: giochi, recitazione,
giornalismo, scenografia, manualità artistico-educative e canto come esperienze di socializzazione. Ma poi anche partite di
calcio e pallavolo tra genitori e animatori, prima di far festa con
i dolci delle mamme. «Il Grest,
infatti – mi dicono Stefania e Valeria –, è basato sulla conviven-
Don Pierluigi Cesca in un momento del Grest
farti vedere, li segui, tempo due
minuti ed eccoti in un parcheggio. Arrivato qui i bambini non
sono più due o tre, ma decine.
Vedi anche uno scuolabus giallo. Strano – pensi –. È già un mese che la scuola è terminata. Dall’autobus stanno scendendo una
trentina di ragazzi, alcuni sono
animatori, lo capisci dalla maglietta gialla che li contraddistingue. Sei un po’ spaesato. Allo stesso tempo però, incuriosiza di ragazzi e ragazze di diverse età, estrazione sociale e nazionalità, che con noi animatori
insieme giocano, imparano, lavorano e si divertono». «Certamente – aggiungono Elena e
Chiara – anche con una particolare attenzione alla dimensione
religiosa, scopo principale della
parrocchia». «La strategia di base – dicono Angelo, Luca e Matteo – sta nel coinvolgimento, a
tutti i livelli, dei ragazzi che si devono sentire protagonisti di una
storia che loro stessi costruiscono giorno per giorno, con la collaborazione di animatori e adulti». Marco B., uno dei tanti che
dedicano il loro tempo libero ai
ragazzini, pensa che i genitori
apprezzino l’operato degli animatori. Soprattutto perché riescono a tenerli al sicuro per un
pomeriggio intero: «Per me – dichiara Francesco – il Grest è
un’occasione di volontariato. È
poter fare qualcosa di utile per i
più piccoli. Dare un piccolo aiuto a socializzare. Anche a sviluppare le doti positive e a correggere le negative. Ma sempre
in modo che ognuno si senta
protagonista del proprio miglioramento».
Di tutto il lavoro degli animatori del Grest, Andrea – il più alto
di tutti – ritiene che qualcosa resti nei grestini: «Anche la voglia
Sabato 24 luglio, alle 20.30 nel centro parrocchiale di Soligo, serata
finale del Grest 2010 con i genitori. Lunedì 26 luglio, sempre alle
20.30 in centro parrocchiale, gli animatori ripropongono la recita della storia per intero.
to, ti fai coraggio e anche tu varchi i cancelli e ti sembra quasi di
venir proiettato in un mondo di
favole pieno di colori e di canzoni. Ti scuoti, sei alla ricerca di
qualcuno che ti spieghi che cosa
sta accadendo. Troppo tardi, una voce all’altoparlante ha richiamato i ragazzi in teatro. Entri anche tu, una preghiera ti colpisce, inizia così: “Signore, liberami dall’egoismo”. All’inizio la
recitano solo i gialli poi si aggiungono i rossi e i blu, infine i
verdi, come incenso le parole salgono a Dio e impregnano ogni
angolo del patronato. Poi un imprevisto, sale sul palco Babbo
Natale, che dice di trovarsi lì per
una strana lettera ricevuta mentre era in vacanza alle Hawaii con
la Befana, è la lettera di una ragazzina che chiede urgentemente di poter avere dei tappi in plastica. Le cose sono sempre più
confuse. Ecco però un animatore prendere il microfono, l’arcano mistero dei tappi è finalmente risolto: quest’anno al Grest si
raccolgono i tappi in plastica per
aiutare i malati di tumore del Cro
di Aviano e quelli di sclerosi multipla. La cosa si fa sempre più interessante: i punti delle squadre
sono assegnati anche sulla base
di quanti tappi portano ogni
giorno. Un pensiero ti sfiora:
“Bello! Attraverso il gioco questi
ragazzi aiutano chi è meno fortunato di loro”. Non c’è tempo di
GRAZIE
A
nche attraverso L’Azione
il parroco don Pierluigi
Cesca desidera ringraziare le
insegnanti, i responsabili e gli
animatori: Giulio, Jessica, Elisabetta, Alessandro B., Marco, Matteo B., Andrea, Stefania, Lisa, Luca, Matteo D., Valeria, Fabio, Angela, Serena,
Stefano, Irene, Andrea M.,
Daniele, Alessia, Matteo M.,
Vanessa, Angelo, Giovanni,
Francesco, Nicole, Alessandro S., Matteo S., Elena, Chiara, Roberta, Edoardo.
di ripetere l’esperienza l’anno
prossimo».
Marco e Gianfranco, i responsabili, ammettono che «non è sempre facile creare l’ambiente, le
presenze educative e il clima adatto perché ciascuno possa sperimentare la gioia dello stare assieme in modo allegro, ricco e
costruttivo. Soprattutto nel rispetto reciproco». Il Grest però
tende a questo: educare a un
buon comportamento, attraverso l’armonia delle diverse proposte educative di gioco, lavoro,
canto, preghiera. Ma con l’impegno di tutti, per imparare a volare alto… come i palloncini lanciati l’altra sera.
Innocente Soligon
fermarsi: i ragazzi sono già stati
assegnati ai vari laboratori. Vuoi
fare un veloce sopralluogo. Apri
la prima porta: davanti a te tanti piccoli oggettini in creta, ma la
cosa strana è che gli artigiani-insegnanti sono disabili (sono i ragazzi del Ceod di Motta). Esci,
prendi allora la prima porta a sinistra, l’insegna recita “Fiori lunari”: anche qui qualcosa non
torna, a reggere il laboratorio ci
sono solo degli allegri vecchietti (sono alcuni degli anziani della casa di riposo di Motta). Sbalordito e un po’ frastornato ti siedi un momento. Una voce, il cui
sguardo non aveva mai smesso di
seguirti da quando avevi oltrepassato il cancello, ti interroga:
“Chi è lei?”. Non vuoi rispondere, piuttosto ti preme chiedere:
“Che cos’è tutto questo?”, la risposta arriva quanto mai naturale: “Semplicemente, un Grest”.
Poi, senza neanche sapere perché, rivolgi ancora una domanda: “Perché uno scuolabus?”. La
risposta non si fa attendere: “Ah
sì... È ormai il secondo anno che
Motta e Lorenzaga fanno il Grest insieme, da sole avrebbero fatto fatica ad andare avanti”.
Quasi spontaneo a questo punto fiorisce nella tua mente un
pensiero che è insieme una preghiera: “E io, che cosa faccio per
gli altri? Signore, liberami dall’egoismo”.
Pietro Bisceglie
PIEVE DI SOLIGO
“I
l bene bisogna farlo bene”. È
questo lo slogan, stampato
anche sulle magliette, che ha accompagnato i 48 animatori del
Grest di Pieve nei quindici giorni di attività e nei sette mesi di
preparazione alla loro missione
educativa. Come ormai tradizione, il Grest si è svolto nella
seconda quindicina di giugno,
per lasciare poi spazio ai numerosi campiscuola a Pecol di
Zoldo.
206 i ragazzi che hanno accolto l’invito della parrocchia a
prendere parte al viaggio delle
quattro sorelle Medison alla ricerca della verità sulle loro origini e sul loro destino.
La grande macchina del Grest
pievigina è stata “manovrata” da
un’équipe di 9 persone con la
direzione dei cappellani. 46 i
“maestri d’arte” che hanno guidato i laboratori e 30 giovanissimi di prima superiore hanno
fatto da cerniera tra animatori
e animati.
15
EGIDIO CAMPARDO ESPONE A CAPPELLA MAGGIORE
rcaismi classici e geometrie moderne si
A
rincorrono e si confondono nella celebrazione di forme scabre ed essenziali, eleva-
FRAMMENTI D’ARTE IN VALBELLUNA
uovo appuntamento con la rassegna “Frammenti d’arte in
N
Valbelluna”, promossa dal Comune di Mel in collaborazione con l’associazione culturale “La Fenice” di Feltre. Domenica
25 luglio, dalle 15 alle 18.30, si segue l’itinerario delle opere sacre del pittore zumellese Luigi Cima (1860-1945), nel 150º anniversario dalla nascita: parrocchiale di Villa di Villa, arcipretale di Mel, municipio di Mel, chiesa di S. Pietro a Tiago e chiesa
di S. Donnino a Carve.
te nella robustezza del marmo di Carrara.
Siamo di fronte all’arte del maestro sanfiorese Egidio Campardo, scultore legato alla materia grave e solenne ma teso verso composizioni di espressione astratta e simbolica.
Campardo espone una pregevole rappresentanza delle sue più recenti esecuzioni a Cappella Maggiore, a cura di Duilio Dal Fabbro,
nella sala A dello spazio espositivo comunale.
L’ARTE CONTEMPORANEA A TREVISO
Festival “Liquida”
A
l museo civico di Santa
Caterina di Treviso è inaugurata la prima tappa di “Liquida”, nuovo festival
dedicato all’arte contemporanea promosso dalla Provincia
di Treviso e curato da Carlo
Sala.
Alcune importanti location alternano il lavoro di autori odierni che interpreteranno le
suggestioni storiche e sociali
del luogo. “Metamorfismi. Identità e alterità” si declina
sotto vari aspetti, creando una
interazione tra passato e presente. Le varie tappe toccheranno alcuni dei più suggestivi luoghi espositivi e di cultura del territorio provinciale:
dal museo di Santa Caterina di
Treviso al museo casa Giorgione di Castelfranco Veneto,
dalla Fondazione La Fornace
di Asolo al museo casa Cima
di Conegliano, ma anche palazzo Foscolo di Oderzo e il
Centro d’arte Brolo di Mogliano.
Il primo appuntamento espositivo è presso il museo di Santa Caterina, dove va di scena u-
Al Museo di Santa
Caterina fino all’8
agosto si può visitare la
prima tappa della
nuova rassegna
promossa dalla
Provincia
prossimamente a
Conegliano e Oderzo
na mostra collettiva di autori
contemporanei che anticipa il
percorso espositivo che si snoderà in autunno.
I chiostri e la sala refettorio
sono teatro di interventi in forte dialogo con il contesto storico. Autori che evocano un
punto di vista fortemente interiore, prologo delle analisi
sul tema dell’identità.
Un percorso che analizza in
modo plurale alcuni linguaggi
della contemporaneità, dalla
pittura all’installazione, dalla
performance alla sound art.
La mostra parte dal chiostro
grande del museo con l’intervento di Lisa Castellani, “Tirnan-Og”, una installazione che
parla di istanze personali tra-
mite un gioco di leggerezza.
Il percorso si snoda poi nel
chiostro piccolo del museo,
dove sono esposte le opere di
Romano Abate, Mario Tomè e
del gruppo Plumes dans la tête. Di particolare impatto emotivo il lavoro di Abate, in
cui tronchi di legno rievocano
il ritrovamento del corpo inerme di Pier Paolo Pasolini.
Nella suggestiva sala refettorio, in mezzo a frammenti di
affreschi antichi, si insinua un
corpus di opere pittoriche, dei
giovani autori Nebojša De-
Cifra stilistica dell’artista, influenzato da un
gusto prettamente metafisico, è l’abile gioco
di spinte e controspinte tra i volumi, non sempre modellati nel figurativo, ma volutamente
aspri ed erosi nell’icastica plasticità del marmo. Modelli che spaziano dall’incanto della
forma apollinea ed augustea de “Il volto” o “La
maternità” alla ponderatezza pensosa di “Chimera” e “Entità”.
Orari (fino al 1º agosto): giovedì-sabato 16-20,
domenica 10-12, 15-20.
Elena Pilato
spotovic e Giuseppe Gonella,
ma anche autori affermati come Mirella Brugnerotto e
Ampelio Zappalorto.
Infine due installazioni dal forte senso evocativo. La prima
di Dania Zanotto, figurante dei
burka islamici in una riflessione tra Oriente e Occidente.
Silvia Vendramel crea, invece,
una installazione fatta di elementi che sono parte di una ipotetica orchestra. Una oggettualità lieve dal sapore antropomorfo, carica di emozionalità, un modo di presentare
delle istanze percettive che
dietro a delle sembianze apparenti, cela dei valori simbolici insiti.
La mostra, che rimane aperta
fino all’8 agosto (orari: da martedì a domenica 9-12.30 e
14.30-18) è uno spaccato sui
plurali linguaggi della ricerca
visuale contemporanea.
“Illuminating child” dell’artista Despotovic
TEATRO: DAL CABARET
DI ROVERBASSO A VITTORIO VENETO
roseguono gli spettacoli
P
teatrali sul territorio diocesano. Ecco il programma della settimana.
ROVERBASSO Venerdì 23 luglio, alle 21 in cortivo Mazzorin, serata di cabaret con il
Gruppo amatoriale cabarettisti di Codognè.
Ingresso libero.
TEMPIO Venerdì 23 luglio,
alle 21.15 in
piazza Cavalieri
del Tempio, la
compagnia La
Goldoniana
porta in scena “I rusteghi”
(nella foto) di Carlo Goldoni.
Ingresso: 6 euro, ridotto 3.
CONEGLIANO Sabato 24 luglio, alle 21 al parco Vivaldi di
Parè (in caso di pioggia all’auditorium Dina Orsi), la compagnia Teatro del giardino
porta in scena “L’agnellino e il
lupo”, spettacolo di burattini e
marionette. Ingresso libero.
FREGONA Sabato 24 luglio,
alle 21 a San Giusto in località
Fratte (in caso di maltempo al
centro sociale di Fregona), la
compagnia Teatri Soffiati di
Trento porta in scena “Moon
Amour. L’ombra del cuore”.
Ingresso libero.
GRASSAGA
Sabato 24 luglio,
alle
21.15, la compagnia
La
Moscheta porta in scena “Nessuno è perfetto”. Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Domenica 25 luglio, alle 21 all’ex Gil,
la compagnia Gli Stravaganti
porta in scena “Ballata un po’
dolce un po’ amara”. Ingresso
libero.
CAMPOMOLINO Chiude domenica 25, a villa Altan, la mostra dello scultore Alberto Pasqual. Orario: venerdì-sabato 21-23, domenica 17-23.
CONEGLIANO Fino al 31 luglio, allo spazio Garage Eventi, è aperta la mostra “Geografie umane” di Liuba Giro curata da Mara Campaner.
Orario: giovedì-martedì 9.30-12.30 e 15.3019.30.
TREVISO Fino al 31 luglio, allo Spazio Paraggi,
è aperta la mostra di Giovanna Torresin “Pasto
nudo”. Orario: mercoledì-venerdì 10-12.30 e 1619.30, sabato 16-19.30.
TREVISO Fino all’8 agosto, al museo di Santa
Caterina, è aperta la mostra “Liquida-Festival
d’arte contemporanea” curata da Carlo Sala. Orario: martedì-domenica 9-12.30 e 14.30-18. Ingresso (con biglietto del museo): intero 3 euro,
ridotti 2 e 1.
Si parte
Il Lago Film Fest apre i battenti
presso la riva del lago di Lago di
Revine venerdì 23 luglio a partire
dalle 21. Oltre a questo incantevole
scenario, cinque sono i luoghi previsti
della rassegna: il vicolo Arco, il
cortile Carlettin, il cortile Sasso, il
lido e il salone della comunità per le
proiezioni pomeridiane dalle 15.30.
Il vicolo Arco si illuminerà delle
proiezioni speciali delle pellicole più
particolari e di incontri unici, come
quello di domenica 25 alle 21 con
Marco Melanco all’interno della
sezione Premio Rodolfo Sonego. Il
cortile Carlettin è dedicato, invece,
alle proiezioni Unicef, incentrate sul
mondo dei ragazzi, attraverso i
contributi di altre manifestazioni
nazionali come il Lucania Film
Festival e il Milano Film Festival,
previsti rispettivamente sabato 24 e
venerdì 30 sempre alle 21. Come ogni
anno poi il cortile Sasso parla di
musica, attraverso i concerti dei
“Dogs in a flat” venerdì 23, “Papiers
Collés” sabato 24, “Comaneci” lunedì
26 e varie performance musicali
nelle altre serate. Senza dimenticare
le dirette di ViViRadio ascoltabili via
web, con interviste, retroscena e
discussioni sulle giornate della
rassegna. Adibito a proiezioni
continue è, invece, il lido, dove si
susseguono i corti di tutte le sezioni
del Festival. L’accredito giornaliero
costa 5 euro, l’abbonamento 15,
ingresso gratuito sotto i 14 anni e
over 65.
Silvia Albrizio
na Fadelli, Nicola Fioretti, Francesca Lorenzon,
Dafne Madinelli, Marco Moras, Alessandra Perin, Elisa Sisto e Loris Tomasella. Orario: lunedìsabato 14.30-18.30.
MOSTRE
PORDENONE Chiude sabato 24 luglio alla galleria Sagittaria la mostra “Giulio Belluz. Il mestiere dell’arte. Disegni, dipinti, sculture dagli anni ’60”. Orario: venerdì-sabato 16-19.
LAGO FILM
ODERZO Fino al 21 agosto, al ristorante Gellius,
è aperta la mostra personale del fotografo Flavio Favero curata da Carlo Sala. Orario: martedìdomenica 10.30-21.30.
PIAVON Fino al 22 agosto, a Ca’ Lozzio Incontri, è aperta la mostra di Nadia Blarasin. Orario:
mercoledì-domenica 15-24.
BOCCAFOSSA Fino al 5 settembre, al Museo
del paesaggio, è aperta la mostra “Memorie di
paesaggio. Il Veneto felice nei suoi pittori del Novecento”. Orario: venerdì-sabato 16-19, domenica 10-12 e 16-19, martedì, mercoledì e giovedì
solo su prenotazione (telefono 0421-324440).
PORDENONE Fino al 30 settembre, presso la
sede della Banca Friuladria a palazzo Cossetti,
è aperta la mostra “Cesare Laurenti (1854-1936).
Dal vero al liberty: l’alchimia della pittura”. Orario: lunedì-venerdì 8.30-13.30 e 14.30-17.30, giovedì di luglio e agosto 20.30-23 con visite guidate.
SACILE Fino al 2 ottobre, al Centro Giovani Zanca, è aperta la mostra collettiva dei giovani artisti sacilesi Alessandro Carlot, Alessia Epiro, An-
ILLEGIO Fino al 3 ottobre, alla Casa delle esposizioni, è aperta la mostra “Angeli. Volti dell’invisibile” con opere di Botticelli, Veronese, Bernini, Rubens e Tiepolo tra gli altri. Orario: intero
8 euro, ridotto 5.
TRENTO Fino al 7 novembre, al Castello del
Buonconsiglio, è aperta la mostra “L’avventura del
vetro. Dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani”. Orari: 10-18.
ALTRI APPUNTAMENTI
COL SAN MARTINO Venerdì 23 luglio, alle 21
nella chiesa di San Vigilio, concerto dei Muliers
Aulosque su musiche di Vivaldi, Citterio e Bazzini. Ingresso libero.
CODOGNÈ Sabato 24 luglio, alle 21 al parco
della Mutera, concerto del coro “Città di Conegliano”. Ingresso libero.
CONEGLIANO Domenica 25 luglio, alle 21 al
parco Vivaldi di Parè (in caso di pioggia all’auditorium Dina Orsi), concerto del “7th note gospel
lab”. Ingresso libero.
25 luglio 2010
ANAWATI IL MIO DIALOGO CON L’ISLAM
l volume presenta la prima
Identale
traduzione in lingua occidi un’intervista che il
GIUSEPPE CIGANA
Autobiografia
ostretto all’inattività, il setC
tantenne imprenditore pujese Giuseppe Cigana ha preso carta e penna e si è messo a scrivere
l’autobiografia.
Ne è uscito il racconto di un’esi-
stenza inspiegabilmente contraddistinta da un numero ricorrente: il 7, come le volte che l’autore è andato vicino alla morte.
Cigana è conosciuto anche dai
lettori de L’Azione per avere dato vita, nel 2009, al primo raduno
internazionale dei Cigana, ovvero i discendenti di quel Giovanni
Cigana cui apparve la Vergine a
Motta di Livenza il 9 marzo 1510.
In quella prima occasione parteciparono Cigana da tutto il Nord
Italia, l’Australia, il Canada, la
Francia, il Sudafrica e la Svizzera.
GIUSEPPE CIGANA, Autobiografia di un... “poco di buono”,
2010, Supernova, 70 pagine, 7 euro.
LI HA RACCOLTI CAMILLO DE BIASI NEL LIBRO “CORI DI-VINI”
padre domenicano Georges Anawati, tra i maggiori esperti di
filosofia e storia della scienza islamica del secolo scorso (in
particolare la farmacia), concesse a due professori egiziani
poco prima di morire nel gennaio 1994.
In uno stile colloquiale e scorrevole l’autore ripercorre le tappe del suo cammino umano e
spirituale, dalla decisione di entrare nell’ordine domenicano,
all’impegno scientifico e per il
dialogo interreligioso.
Sollecitato dalle domande dei
suoi intervistatori, Anawati delinea i principali tratti della filosofia arabo-islamica e ripercorre cinquant’anni di vita culturale in Egitto.
GEORGES ANAWATI, L’ultimo dialogo. La mia vita incontro all’Islam, Marcianum Press,
2010, 128 pagine, 11 euro.
NEL 60º DI ORDINAZIONE DI MONSIGNOR MAZZAROTTO
Settanta canti ispirati al vino Quasidiario di don Pietro
“U
n percorso dal Medioevo ai nostri giorni di canti sul vino
della tradizione popolare e colta a una e più voci”. È il sottotitolo del libro “Cori di-vini” curato da Camillo De Biasi ed edito da Armellin Musica. Aggiunge l’autore nell’introduzione: “Cori”, cioè canti da eseguire in coro a una o più voci. “Divini”, cioè sul vino, bevanda legata alla divinità.
De Biasi – già docente di Esercitazioni corali, Etnomusicologia e Paleografia al conservatorio B. Marcello di Venezia – ha
fatto davvero un bel lavoro. Ha
raccolto 70 canti sul vino, noti
soprattutto nel Veneto e nel
Friuli e adatti ad essere eseguiti dai cori dilettanti nelle diverse formazioni (maschile, femminile e mista). Nella prima
parte del volume vi sono i testi
dei canti (con note sugli autori),
nella seconda gli spartiti, in appendice un elenco di canzoni
sul tema di autori contemporanei. Allegato al libro c’è un cd
che propone una selezione di
canti “di-vini” interpretati dai
Cantori di Sottoselva diretti dal-
lo stesso maestro De Biasi.
I canti sono stati divisi dall’autore in tre gruppi: quelli di tradizione popolare a 1 voce (“canti festosi che possono essere intonati a una voce quando ci troviamo insieme di fronte a dei
calici di vini” sottolinea l’autore), quelli polifonici dal Medioevo a F. Schubert e quelli a
più voci di autori contemporanei (Efrem Casagrande, Sante
Zanon, Paolo Bon...).
La cucina veneziana
Il sentiero degli dei
L’
esperto autore di Motta di
Livenza compie una meticolosa indagine storica sulla cucina della laguna veneta dopo
l’arrivo dei Paleoveneti, avvenuto attorno al 1000 a.C., per
proseguire poi con una serie di
informazioni fino alla caduta
della Repubblica di Venezia nel
1797. La seconda parte è dedicata alle
principali
spezie importate da
Venezia
nei suoi
secoli d’oro e una
serie di
antichi ricettari. Infine
si
passa ad un ricettario tradizionale veneziano e alla ricca bibliografia.
GIAMPIERO RORATO, Origine e storia della cucina veneziana, Dario De Bastiani, 2010, 208
pagine, 5,90 euro.
C
on la Tav da Bolgona a Firenze a 120 km all’ora in 37
minuti, con Wu Ming 2 a piedi
da piazza Maggiore a piazza
della Signoria a 5 km all’ora in
cinque giorni. Sulla scia di
“Guerra agli umani” (Einaudi,
2004), Wu Ming 2 scrive un libro dai toni forti scoprendo con
lentezza un Appennino che,
seppur invaso da tanto
cemento, ospita ancora
cinghiali,
faggi e molte
storie da raccontare.
Questo volume, ibrido
tra guida, racconto di viaggio,
inchiesta e invenzione di narrativa è il risultato dell’ultima
avventura sulla “via degli dei”
tra Bologna e Firenze, antica via
di collegamento utilizzata dagli
antichi romani.
WU MING 2, Il sentiero degli
dei, Ediciclo, 2010, 208 pagine,
17,50 euro.
Come spiega il sindaco di
Conegliano Alberto Maniero nella presentazione
“il mondo che [De Biasi] ci
restituisce è una parte importante della nostra storia e della nostra identità”.
A differenza, però, di altre
operazioni piuttosto garibaldine di “recupero della
memoria”, cui assistiamo di
questi tempi, il lavoro di
Camillo De Biasi si segnala per precisione, cura e
scientificità.
All’inizio del libro vi sono
tre paginette molto dense
nelle quali l’autore ripercorre la storia del rapporto tra canto, vino e culto
divino. Si parte dal culto a Dioniso per passare al popolo ebraico con Noè considerato inventore del vino per arrivare all’alto valore simbolico che il vino assume nel Nuovo Testamento.
Allora buona lettura. O meglio,
buon concerto. FC
CAMILLO DE BIASI, Cori divini, Armellin Musica Padova,
303 pagine, 30 euro.
La Via Francigena
F
edeli all’idea che “una strada
non domanda altro che essere percorsa” e che lo strumento
privilegiato di conoscenza sia l’esperienza diretta dell’andare,
Enrico Brizzi e Marcello Fini
partono, nell’estate 2006, per
percorrere la Via Francigena tra
Canterbury e Roma, 1600 chilometri e 33 città sulle orme di
Sigerico, l’arcivescovo
di
Canterbury
che per primo
tracciò l’itinerario nel 990
d.C. Al racconto di viaggio è
abbinato un
ricco inserto
fotografico, mappe e un’approfondita guida con tutte le indicazioni per ripetere l’impresa
tappa per tappa.
ENRICO BRIZZI-MARCELLO
FINI, I diari della Via Francigena. In cammino da Canterbury a
Roma sulle orme di Sigerico, Ediciclo, 2010, 264 pagine, 18 euro.
60 anni dall’ordinazione saA
cerdotale monsignor Mazzarotto ha scritto, uno dopo l’al-
tro, i ricordi di una vita intera.
Sono ricordi che intrecciano il
suo vissuto personale con quello delle persone che ha incontrato. C’è, inoltre, il racconto di
una terra, quella della nostra diocesi, vista con gli occhi di
un bambino prima,
poi di un seminarista, quindi di un prete. Non si contano le
persone incontrate
nelle comunità di
Torre di Mosto, Vidor, Oderzo, Santi
Pietro e Paolo a Vittorio Veneto e Sacile, le cui vite si intrecciano con la storia, la storia “grande, quella che
si studia a scuola”. E allora ecco i
ricordi della guerra, della Resistenza. Interessantissimo poi il
primo periodo da sacerdote, cappellano prima e quindi parroco.
Anni di passaggio dal periodo
pre-conciliare, con la ricerca del
modo migliore per mettere in
pratica quanto era stato deciso
dai padri conciliari, con le fatiche, le conquiste, ma anche gli
errori. E poi il terremoto del
1976, i cambiamenti di questa
nostra terra e della società che
fanno sembrare lontanissimi
tempi in cui in Seminario ci si arrivava con mula e carretto. E ancora, il legame strettissimo con
la Terra Santa, iniziato 50 anni
fa, quando sono
partiti i primi seminaristi per Beit Jala.
Un legame costruito
nel corso degli anni
e mantenuto saldo
con le innumerevoli iniziative, raccontate in questo volume, che monsignor
Mazzarotto ha pensato e costruito nel
corso degli anni. E la
dimostrazione che il
legame resiste e si
accresce è data dalla volontà di
monsignor Mazzarotto che i soldi ricavati da questo volume siano destinati all’adozione di un
seminarista del seminario patriarcale di Gerusalemme. Un ulteriore legame tra la diocesi di
Vittorio Veneto e la diocesi di
Gesù.
PIETRO
MAZZAROTTO,
Quasidiario di un parroco emerito, Tipse, 2010, 256 pagine.
CRONACHE DEL PIAVE, FIUME SACRO
l Piave “rapacissimo” di dannunziana memoria, lo s’insegna
a scuola, è anche sacro alla patria. I fatti del passato glorioso
sono noti.
Nel presente, ben meno leggendario, molti ignorano che questa sua virtù patriottica, celebrata da una famosa canzone di
E. A. Mario, non gli abbia impedito di essere oggi tra i corsi d’acqua più sfruttati d’Europa, ai limiti della sopravvivenza fluviale, “bevuto” da
121 centrali idroelettriche e
da 37 punti di attingimento.
Un fiume in via d’estinzione
nella sua identità ambientale,
vittima di paradossi e cecità
eccolo il protagonista dell’ultimo saggio di Alessandro
Marzo Magno.
Abbandonato il terreno abusato della retorica storica, il
giornalista veneziano ripercorre i 120 km del suo corso
bistrattato, raccontando luoghi, aneddoti, personaggi con tagliente leggerezza e spessore contenutistico. Lungo venti capitoli, che si leggono con crescente curiosità, scopriamo storie singolari e avvincenti in pagine di forza evocativa.
Elena Pilato
ALESSANDRO MARZO MAGNO, Piave. Cronache di un
fiume sacro, Il Saggiatore, 2010, 256 pagine, 19 euro.
I
INGUARDABILE FORMAT DI CANALE 5
GLI SPETTACOLI DA VITTORIO VENETO
A SUSEGANA
“Velone”, quando la
terza età si fa grottesca
Q
ualche mese fa abbiamo
affrontato positivamente
il ritorno della terza età
in televisione, avvenuto con l’idea
di riadattare il format “Uomini e
donne” con concorrenti ultrasessantenni. Tuttavia, dopo aver osservato con rammarico la deriva di
questa inizialmente simpatica trovata, è necessaria una riconsiderazione. Le ultime puntate di tale
trasmissione, infatti, davano la
sensazione di un ridicolo baraccone, un’inutile esaltazione della
giovinezza a scapito del buon gusto che normalmente dovrebbe
acquisirsi proprio con l’avanzare
dell’età, ma che d’improvviso lì in mezzo
pareva mancare, con
grande imbarazzo. L’ironia aveva lasciato il
posto al grottesco. Più
o meno la stessa impressione che si ha
guardando “Velone”, il
programma itinerante
condotto da Enzo Iacchetti, in onda dal lunedì al venerdì su Canale
5. Una trasmissione agghiacciante, dove signore ormai in pensione si esibiscono davanti a parenti
emozionati e una folla festante. Se
già il format originario “Veline”
possiede tutte le caratteristiche per
essere bollato come spazzatura,
questa versione raggiunge bassezze ancor più avvilenti. È oscuro il
motivo che spinge le attempate
concorrenti a mostrarsi in tutto il
loro declino, agghindate in un look
adolescenziale, pronte a sfilare,
ballare, cantare e raccontare barzellette sconce sotto gli occhi di
milioni di persone. Riscatto sociale tramite il mezzo televisivo? Tardivo desiderio irrefrenabile di esi-
bizionismo? Puro masochismo?
Lo stesso conduttore sguazza come copione dentro tali debolezze,
incalzando le donne con una serie
di spudorati sberleffi: sul loro fisico non più fresco, sul modo con
cui si presentano, sull’esibizione,
con grandi risate sia delle protagoniste evidentemente inconsapevoli, che del pubblico in piazza
che invece ammicca, perché sul
palco a rendersi ridicoli non ci sono loro, perché c’è la televisione
nella loro città, perché Iacchetti è
proprio un gran burlone, anche se
da ridere c’è ben poco. E pare non
notarsi che, in fondo, a prendere
in giro è un uomo non
tanto più giovane delle
concorrenti: ma essendo
uomo, appunto, diviene
detentore di automatico
rispetto, estraneo al meccanismo denigratorio
perché con il microfono
in mano, come ben ha
sottolineato in una sua
critica la giornalista Donata Righetti. Uno show indecente. Quasi non si fa caso nemmeno alla presenza della solita donnina (Nina
Senicar), che spezza queste tristi
scenette con le solite noiosissime
mossette, descritte da inquadrature strategiche sul corpo scoperto, intervallate da insulsi dialoghi
riempibuchi con lo stesso Iacchetti. Parlare infine della giuria e
della premiazione finale è inutile:
nel giro di pochi mesi, una volta finita l’estate della ribalta, le cosiddette vincitrici ripiomberanno
nell’anonimato, lasciandoci però
indignati per aver assistito a uno
spaccato di orribile televisione e
di squallida Italia.
Silvia Albrizio
TERMINATI I MONDIALI, LA PROGRAMMAZIONE ESTIVA
I palinsesti di Radio Rai
on la fine dei Campionati del mondo di calcio sono arrivati i
C
palinsesti estivi di Radio Rai. Non ci sono state rivoluzioni, sia
chiaro: alcuni programmi di attualità sono andati in vacanza, è ar-
rivata qualche nuova rubrica, altri programmi sono stati collocati in orari diversi. Su Radio 3 ogni puntata di “Ad alta voce”, l’appuntamento con la lettura di classici della narrativa, è dedicata a
un racconto anziché a qualche capitolo di un romanzo (dopo Saki
e Pirandello questa settimana c’è Kafka), e va in onda alle 16 da lunedì a venerdì. Sempre la stessa rete dedica “Radio 3 Suite” (tutte
le sere con inizio attorno alle 20) alle dirette degli eventi musicali estivi, offrendo una valida alternativa ai programmi televisivi, con
il vantaggio che la radio si può ascoltare anche all’aperto. Per tutta l’estate potete ascoltare concerti in diretta dalla Royal Albert Hall
di Londra (i Bbc Prom) o il Beyreuther Festspiele, l’Orchestra sinfonica della Scala, ma anche jazz, opere liriche e teatro. Tutto quello, insomma, che la televisione non dà più.
Gianfranco Da Re
Cinema all’aperto
SABATO 24
Radio 3 Rai, 13, Uomini e
Profeti. Leggere la Bibbia.
Raiuno, 16.10, Overland
12. Nel cuore dell’Africa
nera.
Retequattro, 21.30, Criminal Intent. “Inferno”. Telefilm.
VITTORIO VENETO
Venerdì 23 luglio, alle 21.15 al Parco Papadopoli, “Lourdes” (Australia/Francia/Germania, 2009) di Jessica Hausner. Ingresso: 4 euro, ridotto 3.
GHIRANO
Venerdì 23 luglio, alle 21.30 nel giardino dell’ex latteria sociale, “Il
mostro tossico” (Italia, 2009) di Matteo Corazza. Ingresso libero.
SUSEGANA
Venerdì 23 luglio, alle 21.30 in piazza Martiri della Libertà (in caso
di maltempo in sala consiliare), “Bianco, rosso e Verdone” (Italia,
1981) di Carlo Verdone. Ingresso libero.
DOMENICA 25
Radio 24, 11, Il riposo del
guerriero. Conduce Stefano Gallarini.
Raitre, 15, Ciclismo. Tour
de France: LongiumeauParigi.
Canale 5, 20.40, La donna
velata. Film giallo Tv.
Retequattro, 23.25, I ragazzi di St. Petri. Film
drammatico.
ANZANO
Martedì 27 luglio, alle 21 presso la sede Arci, “Nightmare - Dal
profondo della notte” (Usa, 1984) di Wes Craven. Ingresso: 3 euro
con rinfresco.
LUNEDÌ 26
Radio 2 Rai, 10, Esclusi i
presenti. Con Fabio Canino e LaLaura.
Raitre, 21.10, Flashpoint.
“Legami di sangue”. Telefilm.
Retequattro, 23.15, Storia
del fascismo. Documentario di Folco Quilici.
MARENO DI PIAVE
Martedì 27 luglio, alle 21.15 nel giardino del centro culturale (in caso di maltempo sala interna del centro culturale), Cinema sotto le
stelle con “Robin Hood”. Ingresso intero 5 euro, ridotto 2.
MARTEDÌ 27
Radio 1 Rai, 13.35, Gran
Varietà. Con Gianluca Guidi.
Telechiara, 20.05, Note d’estate. La stagione all’Arena.
Raidue, 21, Atletica leggera. Campionati europei da
Barcellona.
Retequattro, 23.30, I ragazzi del Reich. Film
drammatico.
MERCOLEDÌ 28
Radio 2 Rai, 8, Kaktus. Con
Elena Di Cioccio e Joe Violanti.
Telechiara, 18.20, Fat Albert. Cartoni.
Raiuno, 21.20, Il caso Thomas Crawford. Film drammatico.
GIOVEDÌ 29
Raidue, 18.45, Atletica leggera. Campionati europei.
Radio 3, 21, Suite BBC
Prom. Orchestra Sinfonica
di Birmingham diretta da
Andrew Nelson.
La 7, 21.10, Medical Investigation. “Team”. Telefilm.
VENERDÌ 30
La 7, 14.05, La grande illusione. Film di Jean Renoir.
Telechiara, 20.50, In & Out.
Il tuo Grest in onda.
Raitre, 21.10, Gli archivi
della storia. “Montecassino”.
VITTORIO VENETO
Martedì 27 luglio, alle 21 al Bianconiglio, “Thrashin-Corsa massacro” (Usa, 1986) di David Winters.
CODOGNÈ
Martedì 27 luglio, alle 21.15 al parco della Mutera, “Prince of Persia” (Usa, 2010, animazione) di Mike Newell. Ingresso libero.
MIANE
Martedì 27 luglio, alle 21.15 al campo sportivo parrocchiale, “A crude awakening-The oil crash” (Usa, 2006, documentario) di Basil
Gelpke e Ray Mc Cormack. Ingresso libero.
VIDOR
Martedì 27 luglio, alle 21.15 al centro polifunzionale in località Capitello (in caso di maltempo sabato 31), “Piovono polpette” (Usa,
2009, animazione) di Phil Lord e Chris Miller. Ingresso: 3 euro.
ODERZO
Martedì 27 e giovedì 29 luglio, alle 21.30 davanti al cinema Cristallo, “Toy Story 3” (Usa, 2010, animazione) di Lee Unkrich. Ingresso:
4 euro.
FOLLINA
Mercoledì 28 luglio, alle 21.15 all’ex collegio San Giuseppe, “Acqua
bene comune”, corti e interviste sull’acqua. Ingresso libero.
SAN GIACOMO DI VEGLIA
Mercoledì 28 luglio, alle 21 all’oratorio, “Il concerto” (Francia/Russia/Romania/Belgio, 2009) di Radu Mihaileanu. Ingresso: 2 euro.
SAN FIOR DI SOTTO
Mercoledì 28 luglio, alle 21.15 al campo sportivo (in caso di maltempo nella sala polifunzionale del municipio), “Astroboy” (Hong
Kong/Giappone/Usa, 2009, animazione). Ingresso libero.
SAN POLO DI PIAVE
Mercoledì 28 luglio, alle 21.15 nell’aia dell’ex agenzia Giol, “Up” (Usa, 2009, animazione) di Peter Docter e Bob Peterson. Ingresso libero.
SACILE
Mercoledì 28 luglio, alle 21.30 nel chiostro di Sant’Antonio Abate
(in caso di maltempo al teatro Zancanaro), “Invictus” (Usa, 2009) di
Clint Eastwood. Ingresso libero.
PIEVE DI SOLIGO
Giovedì 29 luglio, alle 21.15 all’isola La Roggia, “Una montagna di
balle” (Italia, 2009) di Nicola Angrisano. Ingresso libero.
SUSEGANA
Venerdì 30 luglio, alle 21.30 in piazza Martiri della Libertà, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (Italia, 1974)
di Lina Wertmuller. Ingresso libero.
25 luglio 2010
ADDIO AL PROFESSOR ITALO SERAFINI
nella mattiSglionai èilspento
di martedì 20 luprofessor Italo Serafini, per 26 anni primario di Otorinolaringoiatria all’ospedale di
Vittorio Veneto, lasciando nel dolore la moglie
Franca e i quattro figli,
Chiara, Michele, Paolo e
Silvia.
Luminare della gola, fu
l’ideatore di un intervento che ancora oggi permette a molti ammalati
di tumore di evitare la
tracheostomia. «Al professor Serafini – sottolinea il direttore generale
dell’Ulss 7, Angelo Lino
Del Favero – si deve la
trasformazione dell’Unità operativa di Orl da
piccola realtà di provin-
ISTITUZIONI E COOPERATIVE SI DANNO DA FARE
Alla ricerca
del lavoro
I
l tessuto sociale ammortizza gli effetti
della crisi. Gli amministratori di svariate
realtà che operano sul territorio cercano di supplire alla mancanza di impiego, di aiutare chi è in
cassa integrazione utilizzando nello stesso tempo
le sue possibilità lavorative.
A Vittorio Veneto il Comune ha investito tutto il
Fondo di solidarietà comunale in due programmi di sei mesi ciascuno,
per l’assunzione di operai
al termine della cassa integrazione, che non avrebbero potuto fruire di
ammortizzatori sociali.
I collaboratori, impegnati dal Comune tramite
voucher acquistati dalla
cooperativa sociale Fenderl Lavoro, sono impiegati con mansioni di operaio comunale per 30 ore
alla settimana, a supporto dell’Ufficio Ambiente.
Da dicembre 2009 a maggio 2010 la prima tranche
con tre operai, in luglio è
stata avviata una seconda
fase con l’inserimento di
due persone. Per i due
progetti sono stati spesi
oltre 40 mila euro dei 50
mila del Fondo di solidarietà, con un rientro di 15
mila euro proveniente da
finanziamento regionale.
«Ci attiveremo da subito
per ottenere altre risorse,
il co-finanziamento regionale è un segnale positivo. Io e il sindaco Gianantonio Da Re siamo
molto soddisfatti ed intendiamo realizzare altri
progetti dello stesso tipo
– spiega l’assessore Michele De Bertolis –. Crediamo all’utilità sociale di
questi progetti».
La lavanda della Fenderl
La stessa cooperativa
Fenderl sente gli effetti
della crisi e così diversifica la produzione, nello
spirito dell’impresa sociale. In Cal de Livera è possibile ammirare una delle
pochissime coltivazioni
biologiche di lavanda di
Venzone, se non l’unica.
«Anche noi dobbiamo
reggere la crisi, facciamo
impresa sociale – spiegano Vittorio Terrassan e
Agenda Vittorio Veneto
VENERDÌ 23
All’oratorio La Tenda, serata Tenda
di sera con musica dal vivo a cura
di La Tenda Tv.
Alle 21, all’osteria Da Lauro, concerto Canzone d’autore.
Alle 21.15, al parco Papadopoli, per
la Rassegna di cinema estate proiezione di Lourdes di Jessica Hausner. Ingresso intero 4 euro, ridotto
3.
SABATO 24
Termina oggi allo Spazio Sarté la
mostra di Isabella Breda La magia
della madre Terra. Ingresso libero.
DOMENICA 25
Alle 21, all’ex Gil, spettacolo tea-
trale a cura de Gli Stravaganti “Ballata un po’ dolce un po’ amara”. Ingresso libero.
MARTEDÌ 27
Alle 21, al Bianconiglio, rassegna
Skate is not a crime presenta Thrashin Corsa Massacro di David
Winters (Usa, 1986).
MERCOLEDÌ 28
Alle 21, all’oratorio di San Giacomo
di Veglia, per Cinesangio proiezione di Il concerto di Radu Mihaileanu. Ingresso 2 euro.
Farmacia di turno: Pancotto, piazza Flaminio 10, telefono 043853365.
Massimo Ciacchi, rispettivamente presidenti di
Fenderl e Fenderl Lavoro
–. Negli ultimi tempi il
nostro centro di assemblaggio alle Filande ha visto un dimezzamento degli ordini».
La cooperativa ha così
trovato un accordo per la
coltivazione in conto terzi della lavanda, che viene coltivata ed essiccata
dalla cooperativa, per essere poi acquistata e distribuita da una rete indipendente di negozi sul
territorio che lavorano il
prodotto, ricavandone
profumi, saponi e molto
altro.
Acqua per la Comunità
montana
Anche la Comunità mon-
cia a più importante centro italiano per la cura
del cancro della laringe».
Una carriera, la sua, quarantennale, che terminò
nel 2000 con il pensionamento e la nomina a
Primario emerito, ma ciò
nonostante continuò a
seguire, con grande pro-
fessionalità e umanità, i
“suoi” pazienti e i “suoi”
medici, tanto che uno
dei suoi allievi lo ha definito “maestro di vita
prima ancora che di medicina, perché per lui
prima che buoni medici
bisogna essere uomini”.
CB
tana delle Prealpi trevigiane farà investimenti
sul lavoro e sulla solidarietà, grazie alle nuove
norme sulle bollette dell’acqua. «Ci aspettiamo
dai 2 ai 15 milioni di euro
di disponibilità a livello
regionale, derivanti dalle
nuove norme sulla destinazione alle comunità
montane del 3 per cento
della tariffa dell’ acqua –
spiega il presidente della
Comunità montana delle
Prealpi e consigliere regionale Gianpiero Possamai –. Soldi che potranno
essere utilizzati per assumere come operai forestali i nostri disoccupati,
con beneficio di tutti».
BREVI VITTORIO VENETO
Anche Tarzo e Sarmede
Programmi per l’assunzione di operai in cassa
integrazione sono stati attivati anche dal Comune
di Tarzo, che recentemente ha avviato un’iniziativa sperimentale mettendo 15 mila euro a bilancio e assumendo 5 operai per lavori di pubblica utilità, tramite il centro
mandamentale per l’impiego di Vittorio. Un’iniziativa dello stesso tenore è stata varata dal Comune di Sarmede.
Alberto Della Giustina
APERTE LE ISCRIZIONI AL
DOPOSCUOLA DEL DE ZORZI
LUZZATTI
istituto De ZorL
’
zi Luzzatti sta
organizzando un
servizio mensa e doposcuola nelle scuole cittadine nel prossimo anno scolastico. Il servizio con i
bambini delle elementari partirà nelle diverse scuole al
raggiungimento di
almeno dieci iscritti
e si svolgerà dalle
12.20 oppure dalle
15.20, fino alle 17.30, dal
lunedì al venerdì, con tariffa mensile di 60, 70 o 90
euro in relazione alle ore
di permanenza. Il servizio
per i ragazzi delle scuole
medie si terrà invece nella sede dell’istituto De
Zorzi-Luzzatti in via Pasqualis 30 dalle 13 (per chi
vuole anche mangiare) o
dalle 14 alle 17, con una
tariffa mensile che varia a
Italo Serafini
Festa al Sangio
In occasione della ricorrenza del patrono, sarà un fine
settimana speciale al Sangio, l’area adiacente alla parrocchia di San Giacomo di Veglia. Sabato 24 luglio ci
sarà la festa paesana con “zoghi e gare de ’na volta”,
mentre domenica 25 va in scena uno spettacolo musicale.
Incontro con la comunità senegalese
Nell’ambito del Progetto di baratto culturale, sabato 24
luglio dalle 18.30 al parco Fenderl si tiene un incontro
con la comunità senegalese in Veneto: cultura, cibi e
progetti nella regione Casamance. In particolare alle
18.45 c’è un concerto di percussioni di un gruppo senegalese, alle 19.15 la presentazione di un progetto
di desalinizzazione in Casamance; quindi dopo interventi di esperti e dibattito, la cena con piatti e bevande tipici senegalesi. È preferibile dare adesione allo
0438-555274.
Deturpato il tavolo dell’Anffas
L’Anffas Sinistra Piave, in collaborazione con il Centro
di servizio per il volontariato, aveva comprato alcune
attrezzature per il parco Fenderl. Poco prima della fine
della scuola le avevano collocate. Tra queste, nel parco giochi sul lato sud del parco, un tavolo. Contavano
di spostarlo poi lungo l’anello asfaltato che sta nella
zona nord del parco, adatto alle passeggiate di chi è
in sedia a rotelle, passeggino o comunque fatica a
muoversi. Un paio di settimane fa la presidente dell’Anffas Renata Da Re è tornata alla Fenderl. Ed ha trovato il tavolo deturpato, coperto di scritte a pennarello. Ora si trova nella necessità di rifarlo piallare e rifarne il manto per renderlo nuovamente dignitoso. Oltre
alla spesa aggiuntiva, ad esasperare Da Re è il vandalismo fine a se stesso.
In 150 alla festa del Piccolo Rifugio
In 150 hanno partecipato domenica 18 luglio alla tradizionale Festa degli amici e dei volontari del Piccolo
Rifugio di Vittorio Veneto. Don Alberto Della Cort della Cattedrale ha celebrato l’eucaristia sotto il tendone
del parco Fenderl. Prendendo spunto dal Vangelo domenicale, incentrato su Marta e Maria, ha sottolineato
che la fondatrice del Piccolo Rifugio Lucia Schiavinato era stata sia Marta che Maria e che quindi importante è per il Piccolo Rifugio conservare la sua doppia
dimensione di preghiera e di carità. Alla festa hanno
partecipato anche rappresentanti delle comunità per
persone con disabilità “Una casa tra le case” di Soligo e “Girasole” di Orsago oltre all’assessore ai Servizi sociali di Vittorio Veneto Giuseppe Maso e al vicepresidente della Provincia di Treviso Floriano Zambon.
Penultima serata di Victor
seconda del pasto o meno
(5 euro al giorno, con la
mensa Ottavian), e della
frequenza al doposcuola
per due o cinque giorni alla settimana (55 o 110 euro al mese). Per informazioni e iscrizioni (meglio
entro fine luglio) bisogna
rivolgersi alla segreteria
dell’ente, telefono 043857081 il martedì o giovedì
dalle 15 alle 18.
Giovedì 29 luglio è la penultima serata di Victor, l’evento che contraddistingue da anni i giovedì sera del
centro cittadino vittoriese. Tra gli appuntamenti il concerto di Davide Ferrario, l’esibizione di un gruppo di ballo folcloristico, lo spettacolo comico dialettale “Bepi e
Maria” e la fantasia delle sculture di palloncini di baraonda.
Alpini vittoriesi in Val Pusteria
Mentre il reparto Salmerie con i cinque muli raggiungerà la caserma di San Candido per tre giorni di stage con le reclute della mininaja, il coro Ana della sezione vittoriese, con il maestro Pierangelo Callesella,
dopo il riuscito concerto di domenica 11 nella chiesetta
delle Tre Cime di Lavaredo, si trasferirà a Dobbiaco.
Nell’ambito delle manifestazioni estive della cittadina
altoatesina, alle 20.30 il gruppo terrà un grande concerto al palasport.
Dai nostri paesi Vittorio Veneto
25 luglio 2010
HA RIAPERTO IL DA PONTE
a riaperto per una sorH
ta di anteprima, lo
scorso 13 luglio, il teatro Da
Ponte, struttura di proprietà di Fondazione Cassamarca e chiusa lo scorso
anno. Dopo aver ospitato
l’opera “Là dove nasce il sole” con la Seoul International Orchestra, il teatro riaprirà ufficialmente in occasione del 29º Concorso
nazionale di violino e della
Rassegna “Mario Benve-
nuti” in programma dal
prossimo 29 settembre in
città.
«La convenzione tra Comune e Fondazione Cassamarca è quasi perfezionata – fa sapere il sindaco
Gianantonio Da Re –, da
settembre in avanti saremo
noi a gestirlo», riferendosi
alla gestione affidata al Comune in comodato d’uso
dalla Teatri spa, la società emanazione di Fondazione
Cassamarca. «Ci sono ancora delle cose da perfezionare in tema di manutenzione ordinaria e straordinaria – precisa Da Re –. Per
quanto riguarda le maschere e la biglietteria saranno fatte in collaborazione con associazioni teatrali o musicali anche per
contenere i costi, mentre la
gestione tecnica, ovvero
audio e luci, sarà assegnata
al personale della Vittorio
Veneto Servizi adeguatamente formato». CB
TRA ARCHEOLOGIA E MUSEI
Vittorio scava
nella sua storia
S
ono partiti da qualche giorno gli scavi
archeologici sul colle
di San Paolo, in collaborazione con l’Università di
Trento. Il Comune ha
stanziato circa 20 mila euro, il progetto di scavo è
volto a saggiare la consistenza del deposito archeologico e ad ottenere
una planimetria della zona, per un eventuale progetto di scavo approfondito.
Ci si aspetta di ritrovare
reperti risalenti quanto
meno all’età altomedievale, anche se non si escludono reperti più antichi.
«Sono già stati ritrovati
frammenti di un vaso d’olio risalenti al sesto secolo», fa sapere l’assessore
Michele De Bertolis. I lavori termineranno il 30 lu-
glio, giorno in cui ci saranno i festeggiamenti con
i bimbi dei centri estivi che
avranno visitato gli scavi e
il coro Ana.
Nel frattempo mercoledì
scorso il sindaco Gianantonio Da Re e l’assessore
De Bertolis hanno accompagnato un gruppo di
bambini dei centri estivi in
visita agli scavi.
Visite alla trincea
Le colline del Cenedese sono al centro di un altro
programma di valorizzazione della storia locale.
L’associazione
sintesi&cultura, che gestisce il Museo della Battaglia, ha chiesto alla giunta
la possibilità di inserire
nella gestione museale la
trincea risalente alla prima
guerra mondiale “Perdo-
SUCCESSO PER LA NUOVA MANIFESTAZIONE
Pienone in via Caprera
ià si parla della seconG
da edizione di “Tutti
in strada in via Caprera”.
Chiuso il debutto di domenica scorsa, l’entusiasmo del comitato organizzatore è ancora tanto. A
nutrire questo successo
sono infatti i complimenti ricevuti dai tanti “turisti”, in gran parte vittoriesi di tutte le età, che hanno affollato la loro via e
che, agli organizzatori,
hanno più volte detto:
“peccato non si faccia più
spesso!”.
«Stimiamo non meno di 5
mila persone a questa prima edizione – afferma Patrizio Benotto, una delle
trenta persone coinvolte in
prima persona nell’organizzazione della manifestazione –; è stato molto
bello darci da fare, perché
la voglia di fare qualcosa
per questa antica via era
tanta». Una manifestazione, questa, voluta dai residenti e dai commercianti,
uniti in un comitato spontaneo, che nel corso degli
ultimi quattro mesi hanno
lavorato sodo per la buona riuscita e con uno scopo: far accorgere ai vittoriesi, e non, che non esiste
solo piazza Flaminio, piazza del Popolo o piazza
Giovanni Paolo I come
spazi per fare manifestazioni. «Proprio perché c’era tanto entusiasmo, ci siamo autotassati per sostenere le spese iniziali – ricorda Benotto –. Dal Comune non abbiamo ricevuto alcun contributo in
denaro, ma ci ha suppor-
nanzestellung”, collocata
lungo la strada che conduce all’omonimo borgo, organizzando delle visite
guidate per coloro che visitano il museo.
«Mi sembra un’eccellente
idea, che merita di essere
implementata. Abbiamo
lavorato tanto per recuperare la trincea, è il momento di valorizzarla», ha
commentato De Bertolis,
che nei prossimi giorni discuterà la proposta con il
sindaco e la giunta.
Sopralluogo al museo
Sempre in tema di storia
locale e reperti archeologici, la Sovrintendenza per
i beni archeologici del Veneto ha inviato nelle settimane scorse uno dei suoi
dirigenti ad eseguire un sopralluogo al Museo del Ce-
TEATRO AL PARCO PAPADOPOLI
ella cornice del parco
N
di villa Papadopoli ritorna il “Teatro al parco”,
rassegna organizzata dall’associazione Zheneda.
«Abbiamo deciso – spiega
il presidente Aldo Bianchi
– di potenziare le serate e
di dedicarne una a Lorenzo Da Ponte, con un’opera che ne faccia conoscere la sua intera vita».
Ad aprire la manifestazione, sabato 24 luglio alle 21,
nedese, per controllare lo
stato della sezione archeologica, da anni conservata
nei magazzini, a causa di
un blocco dell’allestimento dell’esposizione, avvenuto molti anni fa, proprio
a causa di alcune perplessità della Sovrintendenza.
Sembra che la situazione
si stia sbloccando: prossimamente dovrebbero pervenire all’amministrazione delle indicazioni scritte, in seguito alla visita, che
consentiranno di regolarizzare la posizione delle
dieci sale, che contengono
reperti che spaziano dalla
preistoria al Quattrocento.
«Il sovrintendente è rimasto favorevolmente impressionato dalla nostra
collezione archeologica –
spiega l’assessore alla Cultura, Michele De Bertolis
–. Ci ha dato inoltre diverse indicazioni su come
proseguire positivamente
nell’allestimento delle sale, aspettiamo comunicazione ufficiale scritta: come si sa, i beni archeologici non sono del Comune
ma dello Stato, poi provvederemo a ricercare un
finanziamento per completare le ultime fasi dell’allestimento».
Situazione sbloccata quindi per la collezione, già
tato per gli aspetti burocratici e quelli logistici, dalla disposizione di ulteriori cestini
lungo la via, all’ambulanza. Inoltre siamo
stati sostenuti dall’assessore Bruno Fasan e
dall’associazione Val
Lapisina Iniziative».
Visto il successo si potrebbe esportare questa idea anche in altre
zone della città per rilanciarle: cosa ne pensate? «Certo, si poGrande folla, anche a tavola, in via Caprera
trebbe fare ovunque,
ma via Caprera ha dei pun- molto probabilmente asti di forza unici: il suo pas- sociata sempre alla festa
sato storico e la possibilità del Carmine».
di essere chiusa al traffico Un plauso alla manifestasenza arrecare alcun dan- zione anche dal presidenno alla viabilità» sottolinea te dell’Ascom, Michele PaBenotto. Chiusa con un bi- ludetti: «Una manifestalancio più che positivo zione straordinaria. Una
questa prima edizione, o- dimostrazione di come si
ra già state pensando alla possano organizzare eprossima? «Sì, tra le per- venti di assoluto richiamo
sone attive nel comitato si e qualità, puntando sulla
è detto di ritrovarci già a valorizzazione della nostra
partire da ottobre per la terra, della nostra storia,
prossima edizione che sarà della nostra gente». CB
la commedia brillante
“Niente da dichiarare”,
messa in scena dalla compagnia La Contrada.
Martedì 27 è la volta dell’Allegra Compagnia dell’Università Ippolito Pinto, che proporrà la commedia in tre atti di Oscar
Wuter “1 X 2”.
Giovedì 29 l’omaggio al librettista di Mozart: “Lorenzo Da Ponte, el primo
zarlatan de Zeneda”. Su te-
21
sto di Gianpaolo Zagonel
e regia di Guglielmo Scarabel gli interpreti saranno Giacomo Caldart, Carlo Piasentin e Isabella Mariotto.
Chiude la rassegna, sabato 31 luglio, sempre alle
21, “Le baruffe chiozzotte” di Carlo Goldoni con
la compagnia Piccolo Teatro di Sacile.
In caso di maltempo tutti
gli spettacoli si svolgeranno al vicino patronato Costantini. CB
I ragazzi osservano gli scavi
l’amministrazione di Mario Botteon aveva acquistato, oltre dieci anni fa,
palazzo Torres, adiacente
al Museo del Cenedese,
proprio per collocarvi la
collezione. La successiva
amministrazione di Giancarlo Scottà, con l’assessore alla Cultura Fabio Girardello, il direttore dei
musei Vittorino Pianca e
l’architetto serravallese
Antonio Salvador, membro del gruppo archeologico, avevano incominciato a curarne l’allestimento, poi bloccato.
«Su quell’allestimento ci
sono state delle diversità
di parere con la Sovrintendenza, che lo interpretava secondo una logica
tradizionale – ha spiegato
l’architetto serravallese –.
Noi invece lo pensavamo
in una modalità didattica,
per i ragazzi delle scuole».
Dopo il sopralluogo del sovrintendente col sindaco
Da Re, pare che la situazione si sia sbloccata e il
Comune si avvii a mettere
in bella mostra una collezione che è invidiata da
tutto il vicino entourage
storico-culturale. Si parla
di una collezione di reperti da distribuire su una decina di sale, che copre un
periodo storico che va dal
Neolitico fino al Quattrocento, con reperti provenienti dalle migliori zone
archeologiche della nostra
zona, come il monte Altare, Santa Augusta, Villa di
Villa per arrivare alle spade forgiate a Serravalle nell’alto Medioevo, famose in
tutto il mondo.
Alberto Della Giustina
È NATO MONDO IN CAMMINO
nato a Vittorio Veneto il
È
“Gruppo veneto di Mondo in cammino onlus”, ema-
nazione dell’omonima organizzazione di volontariato
con base in Piemonte. È nato
con uno scopo, un sogno. Organizzare tra agosto e settembre 2011 l’accoglienza per
tre settimane a Vittorio di ragazzi tra i 10 e i 13 anni provenienti dalla regione del
Caucaso, nel sud della Russia. Gli ospiti saranno 10: cinque ragazzi osseti cristiani e
cinque ragazzi ingusci musulmani. Vivono tutti nel Prigorodnyj Rayon, nella zona
del Caucaso del Nord, regione con una lunga storia di
conflitti, in cui cristiani e musulmani vivono fianco a fianco ma crescono gli uni educati ad odiare gli altri. Il soggiorno a Vittorio Veneto sarebbe invece occasione di educazione alla riconciliazione.
A Vittorio i ragazzi non saranno ospitati in famiglie, ma
tutti assieme in un’unica
struttura, e verranno organizzate escursioni e uscite in
piscina e in montagna in collaborazione con Nottoli e Cai.
Gli amici di “Mondo in cammino” hanno già cominciato
nei mesi scorsi a tessere la loro rete, coinvolgendo le associazioni della Consulta e sensibilizzando i vittoriesi, raccogliendo tutte le informazioni sul sito www.progettoaccoglienza.wordpress.co
m , con la raccolta fondi per
le spese del soggiorno: iban
IT46 F057 2862 1917 2557
0723 874, intestatario “Mondo in cammino Veneto”, causale “Accoglienza interetnica
2011”. Da settembre le attività
si intensificheranno: primo
passo la conferenza di Juri
Bandazhevsky, medico bielorusso incarcerato 8 anni per
aver dimostrato i rischi del cibo bielorusso dopo Chernobyl. Per contattare il Gruppo veneto di Mondo in cammino: 333-8904279. TB
22
Dai nostri paesi Vittoriese
25 luglio 2010
DUS: “PROVINCIA, SISTEMA LA STRADA!”
a Provincia si dimo«ta L
stra ancora una volassente rispetto alle e-
sigenze nell’area pedemontana e in particolar
modo incapace di intervenire nei siti che offrono
maggiori opportunità turistiche e di valorizzazione dei nostri beni naturali». Non usa mezzi termini, il consigliere comunale sarmedese Claudio Dus
(nella foto), parlando della strada verso le grotte
del Caglieron.
«L’amministrazione co-
munale di Fregona ha investito per prima – continua Dus –, grazie a contributi propri ed europei,
un milione e mezzo di euro circa. Dopo aver recuperato il sito turistico e averlo reso accessibile, il
Comune ha inoltre predisposto un’area di parcheggio per autobus e auto intervenendo anche su
parte della strada provinciale 151 di competenza
della Provincia».
Per facilitare il crescente
numero di turisti e comi-
tive, però,
la strada
avrebbe
necessità
di un intervento
di allargamento.
«Visto che l’amministrazione provinciale è da
sempre impegnata almeno a parole nel miglioramento della viabilità della rete di sua competenza, e che sempre a parole
sostiene di prodigarsi per
la valorizzazione dei beni
e dei siti locali di interes-
CAPPELLA / VARI PUNTI IN CONSIGLIO COMUNALE
Lavori alla Mattarella
«T
utti
hanno
sentito parlare
della chiesa
della Mattarella, ma in
pochissimi conoscono la
sua storia, il suo valore.
Per questo abbiamo deciso di organizzare una serata per parlarne, e per istituire una sorta di cantiere aperto».
Commentando la modifica al piano opere pubbliche approvato dal consiglio comunale di Cappella, che mette a bilancio un
contributo regionale di
150 mila euro (ottenuto
per il particolare interessamento del consigliere
regionale Diego Bottacin),
il sindaco Maria Rosa Barazza annuncia i nuovi interventi alla storica chiesetta. «Con i soldi a bilancio, ora possiamo avviare la progettazione per
i lavori di impermeabilizzazione del terreno e di sistemazione dell’area. Ma
la chiesa (che è di pro-
Gli affreschi della Mattarella su cui si interverrà
prietà della parrocchia, ndr) è stata anche inserita
nel programma triennale
di interventi della Soprintendenza al patrimonio
storico e artistico, che
quindi provvederà a finanziare interamente il
recupero degli affreschi.
Ero presente al sopralluogo nella chiesa, con la soprintendente Anna Maria
Spiazzi, che ha preso atto
della situazione, dando
avvio agli studi preliminari. Penso che il prossimo anno si possa cominciare con i lavori». E per
spiegare questo prossimo
SANTO STEFANO DI PINIDELLO
RICORDA DON TERENZIO
Dalla comunità di Santo Stefano di Pinidello ci sono giunti due ricordi del parroco don
Terenzio Rusalen, tornato al
Padre il 29 maggio scorso.
on Terenzio è stato
D
per la comunità di
Santo Stefano di Pinidello
un sacerdote coraggioso,
tenace e concreto. Non si
fermava mai di fronte a un
“no”, se voleva ottenere
qualcosa sapeva sempre a
chi e come rivolgersi. Ma
sapeva anche intenerirsi
per un atto di gentilezza di
un anziano o di un bambino: “Ciao don
Terenzio” così i
bambini, soprattutto quelli
più piccoli, lo
salutavano e a
questi spesso rispondeva con
un sorriso e appoggiando la
mano sulla loro
testa. Amava l’arte ed era
orgoglioso della ristrutturazione fatta alla chiesa di
Santo Stefano, che spesso
definiva un “gioiello” e alla quale ha voluto fortemente dedicare il libro
“Santo Stefano di Pinidello”. Si è sempre impegnato
affinché tutte le messe festive fossero solenni, a tutti i chierichetti venivano
dati dei compiti da svolgere affinché si sentissero impegnati e parte attiva della
cerimonia. Amava il canto
sia quello della corale accompagnato dall’organo,
che quello del
coretto dei bambini: ben conscio che cantare
significa pregare due volte. È
stata una figura
determinante e
forte che non ha
potuto lasciarci
indifferenti. Il
intervento, ma anche la
storia della chiesa, e tutti
i lavori che sono già stati
compiuti, Comune e parrocchia hanno organizzato un incontro pubblico,
il 16 settembre prossimo,
alla presenza anche della
soprintendente stessa.
Fotovoltaico
Il consiglio comunale si è
occupato anche di fotovoltaico. Da un lato ha approvato la convenzione
col Cit per l’installazione
di pannelli fotovoltaici sul
tetto delle tribune del
campo sportivo e del vicino magazzino della Prosuo ricordo è vivo in quanti lo hanno conosciuto.
Il Consiglio Pastorale
requento la parrocchia
F
di Santo Stefano di Pinidello da diversi anni.
Se mi chiedessero cosa dire di don Terenzio, elencherei molti aspetti positivi. La figura del parroco
mostrata da don Terenzio
nei dieci anni di servizio
pastorale in Santo Stefano
è quella di un sacerdote generoso, umile e attento alla formazione spirituale e
parrocchiale dei ragazzi/e
frequentanti la parrocchia.
Con il suo carisma, la sua
pazienza e la volontà d’animo ha cercato di gestire
al meglio le necessità giovanili della comunità facendosi carico di coinvolgere tutti senza possibilmente escludere alcuno.
Arrivati a questo punto e
costretti purtroppo a rinunciare alla sua viva presenza, non posso che ringraziarlo: “grazie don Te-
se turistico – continua
Dus –, dobbiamo ritenere che non ritenga che
queste siano uno di tali
beni, visto che finora non
ha fatto nulla per le grotte del Caglieron!
E invece il crescente flusso turistico e l’attenzione
che i visitatori riservano
alle grotte dimostrano che
questa realtà locale merita tutta l’attenzione possibile da parte dell’amministrazione provinciale, a
partire proprio dalla strada di accesso, di competenza dell’amministrazione provinciale».
tezione civile; dall’altro è
stato modificato il regolamento per le installazioni
di pannelli da parte di privati. «Prima c’era un limite massimo di 20 Kw,
tranne che nelle zone produttive. Ora chi vuole
mettere anche più pannelli (sui tetti, ma anche a
terra) può farlo, purché
non in centro storico, in
zone vincolate e sulle colline: abbiamo cercato insomma un equilibrio tra
rispetto di ambiente (col
fotovoltaico) e di paesaggio (le zone da non toccare), intervenendo direttamente nel pubblico (sono
già attivi i pannelli sulle
tre scuole del paese, ndr)
e cercando di incentivare
il privato».
Fondo di solidarietà
Sul piano sociale, è stato
integrato di altri 10 mila
euro il Fondo di solidarietà. Di ordinaria burocrazia l’istituzione del catasto delle aree colpite da
incendio (di cui tutti i comuni dovranno dotarsi),
e l’approvazione del regolamento sull’utilizzo di acque reflue e effluenti di allevamento nell’agricoltura.
Alessandro Toffoli
renzio per aver dedicato il
tuo impegno verso noi ragazzi e verso tante altre
persone bisognose che ti
hanno chiesto aiuto”.
Un giovane
della parrocchia
BREVI VITTORIESE
VILLA BELVEDERE: messa col Vescovo
Sabato 24 luglio, alle 19, il vescovo Corrado celebra la
messa a Villa Belvedere di Cordignano.
CORDIGNANO: morta nonna Cesira
Si è spenta a 15 giorni dal traguardo dei 100 anni, Cesira Benedet: la vedova di Attilio Ortolan, fondatore dell’omonimo mobilificio di Cordignano, viveva a Ponte della
Muda, dove è stato celebrato il funerale. Nonna Cesira ha
lasciato i figli Luciano, Ernesto e Valentino (presidente della Bocciofila Pontese), e le loro famiglie, che stavano allestendo la festa per i 100 anni.
FREGONA: ultimo appuntamento
di Scena Foresta
Chiude sabato la sesta edizione di Scena Foresta, la rassegna che porta il teatro nei borghi di Fregona. Sabato 24
luglio, alle 21 vicino alla chiesa di San Giusto alle Fratte,
c’è lo spettacolo per ragazzi “Moon Amour - L’ombra dell’amore”, sui primi passi dell’affettività di un ragazzo e una
ragazza, dei Teatri Soffiati di Trento. L’ingresso è libero, se
piove si va al centro sociale.
Cansiglio Estate
Continuano gli eventi di Cansiglio Estate 2010: sabato 24
e domenica 25 luglio ci sono visite guidate al giardino botanico e al Museo dell’uomo in Cansiglio, Centro etnografico e di cultura cimbra. Sabato 24 è prevista anche una visita guidata in ambiente (la storia e i segni dell’uomo)
a cura del Gruppo archeologico di Polcenigo (Pn). L’associazione Crc organizza un’escursione serale in ambiente “sotto la luna piena”, con camminata notturna nella foresta. Continua fino al 19 settembre al bar Bianco la mostra fotografica sul carsismo e sulle grotte del Cansiglio.
SAN MARTINO: i preti in un libro
L’inesauribile penna di don Giovanni
Dan ha prodotto l’ennesimo libretto
“San Martino di Colle nell’anno sacerdotale ricorda i suoi preti”. A conclusione dell’anno voluto dal Papa, don
Giovanni, fiero del fatto che la sua parrocchia di provenienza (San Martino di
Colle) è una di quelle in diocesi che ha
il maggior numero di preti viventi (battuta 5-4, per la verità, dalla limitrofa Colle Umberto) ha messo assieme la storia dei quattro sacerdoti sanmartinesi viventi (lui stesso, don
Guerrino Pagotto, don Tarcisio Bolzan e don Luca Martorel) quella di altri quattro già “andati a ricevere il premio”
(don Beniamino Tonon, don Costantino Vendrame, don
Giuseppe Pianca e don Giuseppe Chies), alcune testimonianze, la preghiera del vescovo Corrado per le vocazioni sacerdotali e per il Seminario, e la preghiera per i sacerdoti di papa Paolo VI. Il libretto è stato offerto a tutte le
famiglie di San Martino, e può essere richiesto in parrocchia.
SARMEDE: Incontri con gli editori
Ultimo appuntamento con i responsabili editoriali di alcune delle più importanti case editrici per l’infanzia, che presentano a Sarmede le novità, le tendenze e i progetti futuri ad illustratori, scrittori, bibliotecari, insegnanti e genitori. Giovedì 29 luglio interviene Corrado Rabitti di Zoolibri, alle 20.45 in municipio. L’ingresso è libero.
Dai nostri paesi Quartier del Piave
25 luglio 2010
UN MESE E MEZZO DI PASSIONE
straordinaria, come reso
noto dalla Provincia) ma è
decisa a prendere in mano
le proprie sorti giocando
fino in fondo la difficile
partita con la globalizzazione. Lo stabilimento dell’Indesit – con i suoi operai (saldatori, fresatori...)
altamente specializzati –
vuole diventare il simbolo
di questa sfida e della trasformazione del modello
produttivo.
Ecco allora che la vicendaIndesit non è più solo una
questione che riguarda i 95
dipendenti dell’azienda di
Fabriano – una sessantina
di operai, il resto impiegati e tecnici nel settore sviluppo e ricerca – e le loro
famiglie ma è un’emergenza che interessa l’intero
territorio. E questo il territorio lo ha capito: nel giro
di poche settimane sono
sorti due comitati spontanei di supporto (uno a Pieve e l’altro a Conegliano),
il presidente della Provincia Muraro ha voluto essere presente di persona all’incontro tra azienda e sindacati svoltosi qualche
giorno fa a Roma, i sindaci di tutti e dodici i comuni del comprensorio pievigino in cui risiedono i lavoratori dell’Indesit hanno
partecipato a un incontro
di presentazione della situazione. Un po’ tutti stanno capendo che la posta in
gioco, questa volta, è molto alta. E che al più presto
bisogna mettere in atto politiche che incentivino gli
imprenditori a restare o ad
arrivare nel territorio (e
magari politiche che penalizzino seriamente coloro
che utilizzano il territorio
come un tram: ci salgo
quando mi fa comodo, poi
scendo quando altrove vi
sono condizioni migliori,
e tanti saluti). Le competenze, le professionalità sicuramente ci sono. Pensiamo solo al settore dell’inox o a quello del legno. La
voglia di fare, anche. Il resto non può che farlo la politica supportata, pungolata, controllata dalla società.
Federico Citron
fezioni finemente ricamate
a mano. Il ricavato verrà interamente devoluto alle
missioni in Africa e America Latina, nonché alla Casa
Maria Adelaide e alla Giornata missionaria mondiale.
“Icona del buon samaritano” ho definito il Gruppo
missionario in concomitanza con il Vangelo di domenica 11 luglio, giornata
di chiusura delle celebrazioni nel santuario. Ma è
grato e doveroso segnalare
anche la presenza del gruppo giovani èQui di Colbertaldo, che, oltre al mercatino equo solidale, quest’anno ha offerto una serata culturale di grande attualità e
urgenza, dal tema “Sull’acqua, decidiamo noi?”. L’incontro è stato diretto da
Valter Bonan, coordinatore veneto per il Forum dei
movimenti per l’acqua, insieme alla giornalista Ma-
riapia Simonetto. C’è stata
una discreta partecipazione, per lo più di persone adulte; assenti i ragazzi e i
giovani delle due parrocchie! Dov’erano? In giro c’erano feste di altro tipo e di
altro interesse. Smettiamola di dare giustificazioni
senza ragioni; mancava
proprio quella fascia di giovani che dovrebbe essere educata ai valori, più attenta
e sensibile ai problemi esistenziali come è quello dell’acqua che è vita; sì, ci vuole anche il divertimento, ma
non si può ridurre la vita a
divertimento, attorno al
quale far girare ogni problema e attività, perché “se
non si dà loro il divertimento, non vengono”.
Arrivederci a settembre,
ancora al santuario, per celebrare l’Addolorata Madre
di Gesù e Madre nostra.
Don Antonio Moretto
BREVI QUARTIER DEL PIAVE
IL 9 SETTEMBRE MARCIA PER IL LAVORO
Indesit,
problema di tutti
I
l prossimo 9 settembre
i lavoratori della Indesit ci invitano alla marcia per il lavoro da Pieve di
Soligo a Refrontolo. Al loro fianco attendono migliaia di persone, sia singoli cittadini che rappresentanti delle istituzioni,
compresa la Chiesa che è
in Vittorio Veneto. Per dire, assieme, che la Sinistra
Piave non intende assistere passivamente al progressivo smantellamento
del proprio apparato industriale (3.159 i licenziati
trevigiani nel 2010 e 3.009
i lavoratori interessati dalla cassa integrazione
REFRONTOLO: una manifestazione dei lavoratori della Indesit
A COLBERTALDO IN OCCASIONE
DELLA FESTA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
Occasioni di crescita
l santuario Madonna
A
delle Grazie in Colbertaldo, ogni anno, le prime
due domeniche di luglio, si
danno appuntamento molte persone per le celebrazioni in onore della Madonna, ricordando il suo incontro con la cugina Elisabetta.
Il mistero della “Visitazione” richiama la missionarietà del battezzato che, come Maria, “si mette in viaggio, in tutta fretta” (Luca 1,
39) per portare agli altri il
dono ricevuto: Gesù e il suo
messaggio. Chi è consapevole della grandezza di questa missione avverte tutta
l’urgenza di comunicarla agli altri, sciogliendo il cuore in un cantico di lode a
Dio che “di generazione in
generazione si volge all’umiltà e alla disponibilità generosa dei suoi figli per
compiere i prodigi della sua
misericordia”.
La dimensione battesimale-missionaria delle celebrazioni al santuario anche
quest’anno (come avviene
già dal 1998!) è stata messa
in risalto dalla presenza del
Gruppo missionario parrocchiale che, dopo un anno di lavoro, intercalato dalla preghiera, ha presentato
la mostra artigianale di con-
Alle 21, nella chiesa di San Vigilio a Col San Martino, ultimo incontro musicale estivo. L’ensemble “Mulieres Aulosque” –
flauti e arpa – propone musiche di
Vivaldi e Citterio. Ingresso gratuito.
SABATO 24
Apre a Moriago la 26ª Mostra della patata con degustazione di
piatti tipici a base di patate al parco Isola dei Morti. Si concluderà la
sera di domenica 1º agosto con
un concerto di gruppi giovanili in
piazza Vittorio Veneto.
Oggi e domani sulle grave del Piave gnocchi e grigliata promossi
dal gruppo Alpini di Fontigo.
DOMENICA 25
Prosegue fino al 31 luglio all’antica trattoria “Al Molinetto” di Refrontolo la personale di Lucio
Tarzariol. Visitabile durante gli orari di apertura del locale.
MARTEDÌ 27
Alle 21.15 al centro polifunzionale di Vidor ultima proiezione della
rassegna Cinema sotto le stelle.
In programma il film d’animazione
“Piovono polpette”. Ingresso 3 eu-
stata un’agenzia stampa dell’Ansa a informare i diÈ
pendenti dell’Indesit di Refrontolo e di Brembate
che la proprietà del gruppo (la famiglia Merloni di Fa-
briano) aveva deciso la chiusura dei due stabilimenti.
Nessun preavviso, nessuna comunicazione ai sindacati.
Solo qualche scarna riga di un comunicato: Refrontolo
e Brembate registrano significativi cali di volumi e di
rendimenti economici per cui si procede alla loro chiusura, mentre il gruppo di Fabriano si impegna a investire 120 milioni di euro in tre anni nel resto degli stabilimenti italiani. I 95 dipendenti prima hanno accusato il
colpo poi hanno iniziato a reagire organizzando diverse forme di protesta: sciopero, manifestazioni, blocco
dell’ingresso dello stabilimento. Un buon 80 per cento
si mette in gioco e partecipa attivamente alle proteste.
Scatta la solidarietà anche
dei lavoratori del gruppo
del resto d’Italia. Il clima si
surriscalda, dopo un mese
la dirigenza dell’Indesit
rompe la trattativa. Il confronto riprenderà solo il 26 luglio grazie all’intervento
del sottosegretario allo Sviluppo economico. Ma come
contropartita i lavoratori devono sospendere ogni forma di lotta.
L’Indesit è a Refrontolo da metà degli anni Novanta,
quando prelevò la Star per sviluppare il segmento di
cucine d’alta gamma. Poi la produzione è stata orientata sui piani per cucina (lavaggio e cottura) in acciaio inox su misura per cucine di pregio (dai 50 mila euro in
su). Il lavoro ha tratti artigianali più che industriali.
Non esiste una catena di montaggio poiché i pezzi sono realizzati di volta in volta in base alle esigenze dei
committenti: per questo i dipendenti paragonano l’azienda a una “sartoria”.
Al momento l’azienda è aperta ma è in atto la cassa integrazione (2 giorni alla settimana). Ma quel che succederà a settembre non si sa.
Le possibili vie d’uscita sono una re-industrializzazione
da parte della stessa Indesit (con l’arrivo delle tanto
promesse nuove produzioni) oppure la vendita a una
cordata di imprenditori. FC
Riattivazione del depuratore di Pieve,
ampliamento di quello di Falzè
L’Alto trevigiano servizi (Ats) sta riattivando l’impianto di
depurazione di via Schenelle a Pieve di Soligo al fine di
liberare la capacità ricettiva del depuratore consortile di
Falzè di Piave a favore degli abitanti dei comuni di Moriago, Refrontolo e Sernaglia (al momento sono solo 20
le utenze domestiche sernagliesi allacciate). Quest’ultimo impianto dovrebbe essere ampliato entro il 2014 (così prevede il Piano d’ambito dell’Ato Veneto Orientale).
Procede intanto l’ampliamento della rete fognaria di Falzè
che convoglia i reflui al depuratore consortile. Attualmente si è proceduto all’aggiudicazione della tratta fognaria Refrontolo-Barbisano e di tre lotti della fognatura
a Falzè e Moriago.
REFRONTOLO: danneggiate strutture
del Consorzio Pro loco
Ammontano all’incirca a 18 mila euro i danni alle strutture mobili per manifestazioni, di proprietà del Consorzio
delle Pro loco del Quartier del Piave, danneggiate dal maltempo che si è abbattuto domenica 18 luglio su Refrontolo. Le strutture erano collocate vicino al Tempietto Spada.
SOLIGO: marciapiede
di via Belvedere, storia infinita
Agenda Quartier del Piave
VENERDÌ 23
23
ro. In caso di maltempo rinvio a
sabato 31 luglio.
Al calar del sole in centro a Pieve
negozi aperti e manifestazioni culturali, sportive e musicali per l’ultima serata di Pieve di sera. Tra
le proposte: in via Vaccari danza
per bambini, in via Nubie tributo ai
Nomadi, in piazza Vittorio Emanuele II esposizione di autovetture 500, in galleria La Posta concerto del Quartetto Desueto.
di N. Angrisano. Ultima serata pievigina della rassegna di cinema itinerante dedicata all’ambiente
promossa da associazione Careni e Legambiente. Ingresso libero.
SABATO 31
Alle 20.30, presso la chiesa di San
Lorenzo a Farra, concerto estivo
con i cori San Lorenzo di Farra,
Monte Vignol di Avio (Tn) e Conegliano. Il luogo del concerto si
raggiunge solo a piedi.
GIOVEDÌ 29
Alle 21.15, all’Isola La Roggia di
Pieve, proiezione del film-documentario “Una montagna di balle”
Farmacia di turno: Battistella,
piazza Umberto I 9, Pieve di Soligo, telefono 0438-82371.
Sembra una storia senza fine quella del progetto dei marciapiedi di via Belvedere a Soligo. Messo alle strette dalle minoranze e dal comitato spontaneo, il sindaco Giuseppe Nardi ha offerto la disponibilità di rivedere, in corso d’opera, il progetto del primo stralcio. Ad essere contestata, in particolare, è la larghezza del marciapiede, che
nel punto più pericoloso della via viene ridotta a soli 113
centimetri. «Sono ormai tre i progetti che questa amministrazione ha modificato – sottolinea il consigliere Gimmi Tormena – incrementando le spese e peggiorando l’opera».
PIEVE: passarella a nuovo
È stata riverniciata e messa in sicurezza la recinzione lungo la passerella pedonale sul Soligo che collega via Sartori con il Borgo Stolfi, all’altezza del Centro Balbi. Il Comune ha quindi accantonato la suggestiva, quanto onerosa, idea di realizzare un nuovo ponte pedonale a campata unica. GZ
24
Dai nostri paesi Bellunese - Vallata
25 luglio 2010
ROLLE: IL VESCOVO CORRADO
PER LA FESTA DI SAN GIACOMO
SECONDO VOLUME DELLA COLLANA
“MIANE - XX SECOLO”
omenica 25 luglio è la festa di San GiaD
como, patrono di Rolle. È un’occasione bella per aiutarci a vivere con sempli-
cura del Circolo culturale Marco
A
Casagrande è stato presentato a un
folto pubblico, a inizio luglio nel brolo
cità e gioia la nostra appartenenza alla comunità dei credenti in Gesù, dentro questo territorio. Giacomo fu il primo degli
apostoli a camminare dietro al Maestro e
al Signore fino al martirio.
Fedeltà all’evangelo, riscoperta della centralità di Gesù, testimonianza della bellezza del battesimo dentro le circostanze
della vita: ecco il dono che chiediamo nella preghiera attraverso la sua intercessio-
ne per ogni persona e famiglia.
Questo il programma: alle 9 celebrazione dell’eucaristia presieduta dal vescovo Corrado; segue, tempo permettendo, un brindisi nel
piazzale della canonica.
Alla preghiera e alla festa si unisce un
gruppo di pellegrini che negli anni passati si sono recati a Santiago de Compostela dove si venera il patrono.
Don Gianpietro Zago
di Gigetto a Miane, il secondo volume
della collana “Miane - XX secolo”. Applaudito l’intervento del “Belumat”
Gianluigi Secco, che con calorose parole ha saputo interpretare lo spirito di
tutto il volume. La storia ufficiale è garantita dai documenti, ma forse ancora più importanti sono le singole vicende umane, fissate nelle pagine del libro grazie alla ripresa di corrispon-
denza scritta tra i soldati e le loro famiglie. L’autore del documentato testo
si è presentato scusandosi di eventuali dimenticanze, dovute anche a mancate segnalazioni, perché il volume è
nato con la collaborazione dei superstiti
e della loro generosità a rendere pubbliche le loro personali vicissitudini. È
seguito il rinfresco, quindi gli autografi nei libri acquistati da parte dell’autore Federico Gusatto, che ha dedicato il
libro al padre soldato ed ex internato
nei lager nazisti.
PER IL SESSANTESIMO DI SACERDOZIO
ZUMELLESE
BREVI VALLATA
Festa a Trichiana
per don Roberto Tubiana
CANIDI: festa in
malga
MIANE: l’addio ad Angela Morona
L
a comunità cristiana
di Trichiana domenica 18 luglio si è
stretta attorno al vecchio
parroco don Roberto Tubiana, ora monsignore, nel
sessantesimo di sacerdozio. C’erano pure il vicesindaco Raffaella Da Ros e
il diacono Renzo Brancher. Il ringraziamento di
don Roberto si è percepito fin dal primo momento della celebrazione perché Trichiana è sempre
stata nel suo cuore, fin da
quando giunse giovane
cappellano il 4 settembre
1950 e fu con bontà e rispetto a fianco dell’allora
arciprete don Battista Tonon fino al 1954, impegnandosi a dare il meglio
di sé tra i giovani e tra la
gente, sognando la costruzione dell’oratorio fin
da quegli anni. Dal 1974 al
1985 don Roberto per ben
11 anni, pur trovando Trichiana tanto cambiata, si
impegnò da arciprete amato e stimato da tutti
nelle gioie e nei dolori pastorali di ogni giorno.
TRICHIANA: mostra
di giochi di un tempo
Mons. Roberto Tubiana con la nipote Rosetta, il vicesindaco Raffaella Da Ros, il parroco
don Brunone, il diacono Renzo Brancher e l’assessore Samuele Bonetta
Alla Festa della birra di Miane dalle 21.30 musica dal vivo.
SABATO 24
Prosegue a Tarzo la Festa dell’emigrante. Alle 17.30 inaugurazione del
murales dell’artista Loris Giotto presso casa De Coppi a Colmaggiore di Sotto.
Alle 18, a Colmaggiore di Tarzo,
l’associazione Va’ dee femene
organizza Redentor a Colmajor sfilata di barche allegoriche.
Alle 21.30, alla Festa della birra di Miane, tributo agli Aerosmith con i Big Ones.
svettanti nel cielo, ridenti
campagne, o Valle Belluna, accogliete l’addio dell’animo mio”; e ancora “A
tutti i cantori il grazie più
vivo per tutti gli onori, gli
inni e le lodi elevati al Signore col canto e col cuore”.
Assieme a don Roberto
abbiamo ringraziato la fedele nipote Rosetta, che
anche a Trichiana ha svolto con piena dedizione il
servizio di domestica in
canonica.
giro delle moto d’epoca tra le colline
del Prosecco; alle 17.30 dalla struttura polivalente della Pro loco partenza della visita guidata alla “Via dei
murales”.
Ultima serata della Festa della birra di Miane. Alle 21 concerto degli
Ostetrika Gamberini.
nerante dedicata all’ambiente promossa da associazione Careni e Legambiente. Ingresso libero.
Aperte le chiese
che ospitano opere del
pittore Luigi Cima
MERCOLEDÌ 28
n pomeriggio dedicato al pittore Luigi
Cima (1860-1945). Nel
150º anniversario della
nascita, domenica 25 luglio Mel ricorda l’importante artista con l’apertura, dalle 15 alle
18.30, di quattro chiese
che custodiscono sue opere: la parrocchiale di
Villa di Villa, l’arcipretale di Mel, le chiese di San
Pietro a Tiago e di San
Donnino a Carve. Aperta anche la sala consiliare del municipio. La
giornata rientra nella
rassegna “Frammenti
d’arte in Val Belluna
2010” promossa da Comune di Mel e associazione La Fenice.
COLDERÙ: Festa di
San Giacomo
Festa di San Giacomo a
Colderù su iniziativa
del Gruppo Giovani.
Nei fine settimana 2325 luglio e 30 luglio-1º
agosto musica dal vivo e
piatti tipici. Domenica
25 alle 19 messa in onore del patrono.
MEL
DOMENICA 25
Festa dell’emigrante a Tarzo. Tra le
iniziative odierne: alle 9 dal piazzale
della scuola media di Tarzo partenza
della 37ª Marcia tra le colline e i castagni di 6, 12 e 18 km. Informazioni 0438-587281; alle 11 partenza del
La Consulta anziani di
Trichiana propone, nella saletta delle cerimonie (dietro al municipio), la mostra “Giro giro tondo - Il mondo dei
bambini di un tempo”. Inaugurazione venerdì
23 luglio alle 18.30. Aperta fino al 15 agosto
con i seguenti orari:
mercoledì 9-11.30; sabato e festivi 9.30-12 e
17-19.
La messa cantata dal coro
parrocchiale e la festa in
oratorio con qualche piccolo segno e dono sono
stati momenti forti di quel
“primo amore che non si
scorda mai…” riportato
nella bella poesia, sempre
fresca e carica di affetto
cristiano che don Roberto
scrisse nel 1954: “Addio
Trichiana, che ho conosciuto nei trepidi anni del
mio apostolato. Ricorda
per sempre quanto ti ho amato. Addio montagne
Agenda Vallata
VENERDÌ 23
Domenica 25 luglio festa in malga Canidi nel
territorio comunale di
Mel. Alle 11.30 messa,
alle 12.30 pranzo all’agriturismo di Nello
Venturin (su prenotazione allo 0437-544294)
e nel pomeriggio musica. Organizza la Comunità montana Val Belluna.
Alle 20 al parco Va’ dee femene di
Tarzo serata conclusiva della rassegna di lettura di favole per grandi e
piccini.
Alle 21.15, all’ex collegio San Giuseppe di Follina, proiezione del filmdocumentario “Acqua bene comune”,
corti e interviste sul tema dell’acqua.
Ultima serata follinese della rassegna di cinema itinerante dedicata
all’ambiente promossa da associazione Careni e Legambiente. Ingresso libero.
SABATO 31
MARTEDÌ 27
Alle 21.15, al campo sportivo parrocchiale di Miane, proiezione del
film-denuncia “A crude awakening The Oil Crasch”. Ultima serata mianese della rassegna di cinema iti-
Alle 17 a Fratta di Tarzo inaugurazione della manifestazione I cortili
dell’arte: per due giorni pittori, scultori e ceramisti espongono le loro opere lungo un percorso che si snoda
tra portici e cortili.
U
È stato celebrato mercoledì scorso, nella chiesetta di
Sant’Antonio in località Vergoman, il funerale di Angela
Morona vedova De Biasi, mancata a 94 anni. Angela Morona, Angelina per tutti, nel 2008 era stata nominata
Cavaliere della Repubblica italiana dal presidente Giorgio Napolitano per i suoi meriti civili e sociali, maturati
soprattutto nel corso della seconda guerra mondiale. La
donna, infatti, durante l’occupazione tedesca della Sinistra Piave fu una delle più intrepide “staffette” partigiane, alternando ai lavori in casa il suo impegno per i
partigiani nascosti tra il monte Cesen e il passo San Boldo. Angela Morona, come altre giovani, si prestava per
portare informazioni e cibo a coloro che, ripudiando il
regime fascista, dovettero rifugiarsi nelle colline tra Valdobbiadene e Vittorio Veneto.
MIANE: il Comune investe 500 mila
euro nel fotovoltaico
È ormai prossimo alla pubblicazione il bando del Comune di Miane per la realizzazione di tre impianti fotovoltaici da collocare sul tetto della palestra (30 Kw), su
quello del centro polifunzionale (50 Kw) e sul tetto dell’ex cinema-teatro Verdi (30 Kw). La spesa è calcolata
in 497 mila euro.
MIANE: Festa della comunità
Sabato 24 e domenica 25 luglio a Miane si tiene la Festa della comunità. Sabato 24 cena all’aperto (aperta a
tutti e senza prenotazione) con inizio alle 19.30 nella zona del campo sportivo parrocchiale. Domenica 25 pranzo di comunità al centro polifunzionale (necessaria la prenotazione presso Lidia 0438-893167). La festa è promossa per finanziare i lavori di restauro della chiesa.
REVINE: scarseggia l’acqua
Il sindaco di Revine, viste le condizioni meteorologiche
di elevata siccità, ha emesso un’ordinanza nella quale
si stabilisce che dal 9 luglio al 30 settembre 2010 in
tutto il territorio comunale l’approvvigionamento idrico
all’acquedotto comunale è consentito esclusivamente
per gli usi domestici e di allevamento del bestiame, con
assoluto divieto per qualsiasi impiego diverso. I trasgressori saranno puniti a norma di legge e con una
sanzione amministrativa.
TARZO: mostra di Cattarin
Tra le iniziative della Festa dell’emigrante di Tarzo vi è la
mostra personale di Gabriele Cattarin. All’inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di sabato 18 luglio, Giorgio Mies ha presentato l’artista che ha lavorato anche
con il grande Salvador Dalì. A Tarzo Cattarin è presente con due grandi affreschi – uno realizzato per la Pro
loco su una casa di Colmaggiore che rappresenta la bottega del “casoin” (inserito nella Via dei murales) e l’altro realizzato per il gruppo Alpini, presso la loro sede –
e con alcune immagini della Madonna in vari capitelli,
mentre a Resera ha dipinto una meridiana.
TOVENA: escursione con De Bin
Domenica 25 luglio, alle 9 dal piazzale
degli Alpini di Tovena, partenza dell’escursione guidata da Flavio De Bin alla
scoperta di alcune peculiarità naturalistiche del territorio, sia dal punto di vista
geo-morfologico, che da quello della flora e della fauna tipica locale. Il percorso
di circa 7 chilometri prevede l’arrivo in località Campo. La quota di iscrizione è di 5 euro per i ragazzi e 10 euro per gli adulti e comprende merenda alpina in quota e pranzo all’arrivo. Organizza il gruppo Alpini. È gradita la prenotazione: telefono 333-1409346.
Dai nostri paesi Conegliano
25 luglio 2010
GIORNATA DEL LIBERO SCAMBIO
DEL LIBRO DI TESTO
GIANDON: AUMENTANO ANCORA
I COSTI DEI RIFIUTI!
abato 24 luglio nel piazzale Fratelli Zoppas e nella sala
onostante la messa a regime
Sberolettura
comunale dalle 15.30 alle 19.30 “Giornata del li- Ndel sistema di raccolta porta
scambio del libro di testo usato”. Si tratta di un’inizia- a porta, nel 2010 la ractiva senza fine di lucro, nata per agevolare le famiglie a sostenere le spese scolastiche dei propri figli. Possono partecipare gli studenti frequentanti le scuole medie e superiori di Conegliano.
Sarà possibile iscriversi fino al raggiungimento del numero massimo dei banchetti disponibili. Il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito www.cisiamo.it. Ogni partecipante avrà a disposizione un tavolo e un paio di sedie. Informazioni e iscrizioni: Informacittà telefono 0438-413319,
413403, e-mail [email protected].
colta e lo smaltimento dei
rifiuti del Comune di Conegliano costerà 53 mila
euro in più rispetto al
2009. Lo denuncia il consigliere del Pd Paolo Giandon, che sottolinea anche
il fatto che il 55% dei costi
complessivi ricadrà sui cittadini che producono il
ERA UN SERVIZIO CHE FUNZIONAVA ALLA GRANDE
Ludoteca chiusa
da tre anni!
L
a ludoteca comunale è chiusa da quasi
tre anni. L’edificio ex
Ca’ di Dio, ristrutturato a
suo tempo proprio per ospitare l’innovativo servizio, apre attualmente soltanto per qualche laboratorio sporadico. Per il resto del tempo rimane
chiuso.
E dire che la ludoteca funzionava alla grande, con
più richieste di quante ne
potesse gestire. Una macchina in corsa che si è fermata di colpo nel dicembre 2008 per mancanza di
benzina. Tanto che l’anno
scorso, gli eletti del consiglio comunale dei ragazzi
hanno chiesto agli amministratori di riattivare il
servizio. Era il marzo
2009. Ad oggi ancora nulla.
Il sindaco Alberto Maniero risponde che la giunta
sta lavorando a un rilancio della struttura «secon-
do una formula di gestione nuova,
con modalità
partecipate».
In effetti l’assessore Loris
Balliana ha
già pronto il
nuovo progetto
che
partirà a settembre: la ludoteca diventerà un
servizio dedicato alle
CONEGLIANO: la ludoteca all’edificio ex Ca’ di Dio
mamme con
bimbi appena nati (0-12 preparando un’interpellanza. «È un periodo
mesi).
Il Comune, insomma, ha drammatico per le finanrisolto il problema risor- ze dei comuni, lo sappiase, individuando un servi- mo bene – attacca Paolo
zio che rientrasse in un fi- Giandon, capogruppo di
lone di finanziamento re- minoranza –. Chi govergionale. Meglio di niente, na afferma che non ci soma è un servizio diverso: no i soldi per riaprire il
difficile chiamarlo ancora servizio ludoteca, eppure
assistiamo a spese legate
“ludoteca”.
Intanto, l’opposizione sta alla politica quanto meno
28% di secco, mentre le utenze
commerciali e produttive, che producono il 72% dei rifiuti,
pagheranno solo il 45%
dei costi. Infine Giandon
non condivide che i costi
dei rifiuti del mercato
(circa 83 mila euro) e
quelli della raccolta di
cartone delle utenze commerciali (187 mila euro)
siano a carico dell’intera
collettività.
inopportune». Secondo il
democratico, un servizio
da 40 mila euro l’anno
(questo era all’incirca il valore dell’appalto per la gestione) non è una spesa insostenibile per un comune
delle dimensioni di Conegliano. «Anche in questo
caso è una questione di
priorità – ricorda Giandon –. Il Comune di Vittorio Veneto, “taglieggiato” dal Governo come
quello di Conegliano, ha
una ludoteca che funziona
dal 1995».
La ludoteca era stata inaugurata nel 2005. I primi bambini entrarono nella struttura il 10 ottobre.
Il servizio rimaneva aperto tre pomeriggi alla settimana, per un periodo anche quattro. Ospitava
bambini dai 3 ai 10 anni,
intrattenendoli con attività ludico-educative. Poteva ospitare fino al massimo 30 bambini. Per il
primo anno venne gestita
da tre associazioni a rotazione – “Da cosa nasce cosa”, “Der stazione in des
mundo” e “Artestoria” –
poi l’appalto lo vinse la
cooperativa “Spazio Verde Blu” che la gestì per due
anni fino all’improvvisa
chiusura.
Il restauro dell’ex Ca’ di
Dio costò al Comune di
Conegliano 240 mila euro, di cui 80 mila sponsorizzati dall’Unicredit.
Francesca Nicastro
Agenda Conegliano
VENERDÌ 23
Alle 19.30 partenza dalle piscine
comunali di Moonlight Grilled:
percorso di 45 km in bicicletta da
Conegliano, per strade secondarie
e poco trafficate, a Cimadolmo e
poi, per breve tratto trafficato, fino
al ristorante Al Grillo per la cena.
Per informazioni: Massimo 043861098. Organizza Liberalabici.
Alle 21, al parco Vivaldi di Parè (in
caso di pioggia all’auditorium Dina
Orsi), per Conegliano Estate Festival 2010 concerto d’estate della Filarmonica Coneglianese.
SABATO 24
Dalle 10 alle 12 resta aperta (con
ingresso gratuito) la sala dei Battuti presso il duomo di Conegliano,
un’occasione per poter ammirare
gli stupendi affreschi cinquecenteschi di Francesco da Milano e Ludovico Pozzoserrato e l’attigua sala del Capitolo con i suoi preziosi
arazzi di manifattura fiamminga.
Alle 21, al parco Vivaldi di Parè (in
caso di pioggia all’auditorium Dina
Orsi), “L’agnellino e il lupo”, rassegna itinerante di burattini e marionette, con il Teatro del giardino
(Abruzzo).
Dalle 21.30 alle 23 resta aperto il
Museo civico del Castello. Ingresso: 2,50 euro intero, 1,50 ridotto; visite guidate gratuite.
DOMENICA 25
Il Cai di Conegliano propone oggi
la gita escursionistica “Tofana De
Inze - Dolomiti ampezzane”. Per
informazioni: www.caiconegliano.it.
Alle 17.30 l’associazione lirica Pier
Adolfo Tirindelli propone, nella sua
sede in viale Veneto 24, la discografia completa della musica di
Pier Adolfo Tirindelli dal 1904 ad
oggi. Relatore Renato Toffoli. È
gradita la prenotazione telefonando allo 0438-31461.
Alle 21, al parco Vivaldi di Parè (in
caso di pioggia all’auditorium Dina
Orsi), al Conegliano Estate Festival concerto Gospel D’Incanto del
Seventh Note Gospel Lab. Maestro
Manuel Ziroldo. Ingresso libero.
Alle 21, presso il bar Hellzino, Musica in contrada prima rassegna
di musica dal vivo pensata per animare le sere d’estate del centro
storico. Stasera vengono proposte
canzoni anni Settanta e Ottanta dal
dj Marco Mariotto.
basso propongono vecchi countryblues, ballate rock&roll, latin boogie.
MERCOLEDÌ 28
Alle 7.30, dalle piscine, parte il
gruppo dell’Università Aperta per
un’escursione al rifugio Città di
Carpi presso Misurina. Per informazioni: Guido 0438-24509.
Alle 21, presso il bar I ragazzi di via
XX, Fevre da samba a “Musica in
contrada”: musica samba brasiliana e veneziana.
LUNEDÌ 26
Alle 21, presso il bar Padova, Musica in contrada con Bounganville Live, genere funk, reggae & soul.
MARTEDÌ 27
Alle 21, presso il bar Al municipio,
Musica in contrada con Bakame
Trio: Luca “Ciube” Aliberti chitarra,
slide & voce, Omar Zanette pianoforte, Nicola Barbon contrab-
GIOVEDÌ 29
Alle 21, presso l’osteria Cima, Musica in contrada con la Nardino
Band: voce e tastiere Nardino, leader del complesso degli anni Sessanta e Settanta “I Barrakuda”.
VENERDÌ 30
Alle 20, al Castello di Conegliano,
ritorna Calici di stelle, tradiziona-
25
30 GIOVANI ALL’EXPO
DI SHANGAI
24 luglio, alle 11.45 dall’hoSte iltelabato
Prealpi di San Vendemiano, parpullman che porta 30 giovani co-
neglianesi all’aeroporto “Marco Polo”
di Venezia, dove si imbarcheranno per
Shangai. Si tratta di giovani dai 18 ai
25 anni che si sono messi in gioco con
le loro idee e che sono stati selezionati dopo un percorso di formazione supervisionato dall’Università di Padova. Il progetto è sostenuto dai comuni dell’area Coneglianese, la Regione
e la Banca della Marca.
BREVI CONEGLIANO
Bavaresco neo-direttore del Centro
di ricerca per la viticoltura
A inizio luglio il professor Luigi
Bavaresco si è insediato come
direttore del Cra – Centro di ricerca per la viticoltura – di Conegliano. Nato a Paderno del
Grappa nel 1957, Bavaresco si
è laureato in Scienze agrarie
all’Università Cattolica S. Cuore di Piacenza dove è stato, fino al 30 giugno 2010, professore associato di Viticoltura. Ha
ottenuto il dottorato di ricerca in Scienze agrarie, menzione Viticoltura, presso l’Ensa di Montpellier (1991). La
sua attività di ricerca nel campo della viticoltura (miglioramento genetico, resistenza alle malattie, metabolismo del resveratrolo e degli altri stilbeni, nutrizione minerale, tecniche colturali) è documentata da 120 pubblicazioni scientifiche.
Convenzione tra La Nostra Famiglia
e la Città della Speranza
È stata siglata alla sede della Nostra Famiglia di Padova la convenzione tra l’istituto scientifico Irccs “Eugenio
Medea” (sezione di ricerca dell’associazione La Nostra
Famiglia) e la Città della Speranza. È un importante accordo sulla ricerca, in quanto prossimamente i laboratori dell’Irccs potranno spostarsi presso la costruenda
torre della ricerca realizzata dalla fondazione Città della Speranza. La collaborazione riguarda attività di studio e consulenza tecnico-scientifica, supporto alla didattica mediante lo svolgimento di tesi, progetti, elaborati, esercitazioni, conferenze, dibattiti e seminari, formazione professionalizzante.
Apriranno tre punti Internet
Accrescere le competenze informatiche della cittadinanza è l’obiettivo del progetto “Web point” promosso
dal Comune di Conegliano. Grazie alla partecipazione
a un bando regionale, saranno creati tre spazi per l’utilizzo di Internet presso tre sedi comunali: Informacittà,
sala lettura e centro diurno anziani. L’obiettivo del progetto è agevolare anche quei cittadini che non hanno
grande dimestichezza con
lo strumento informatico.
le appuntamento organizzato dall’associazione Città del vino e dal
Movimento turismo del vino per
scoprire i vini più apprezzati. Vengono proposte degustazioni di vini, grappe e prodotti tipici presentati dalle aziende del territorio, accompagnati da intrattenimenti musicali. Bus navetta gratuito da piazza Cima. Informazioni: Ufficio informazioni turistiche 0438-21230. Il
ricavato della manifestazione sarà
interamente devoluto all’associazione Cavalieri dell’etere Protezione civile onlus per sostenere interventi di protezione civile a favore della collettività. Ingresso: 6 euro, valido per 5 degustazioni di vini, grappe o liquori (in omaggio
sacca e bicchiere creati per la serata). Prosegue sabato 31.
Farmacia di turno: Tonolo, viale
Italia 192/C, telefono 0438415554.
Un locale per le
prove musicali
La giunta comunale ha concesso l’uso di un locale, all’interno della sala prove
musicali nel fabbricato ex Int
(a lato della stazione ferroviaria), a favore di un gruppo di ragazzi che coltiva interessi nel campo delle arti
figurative. Il nuovo spazio artistico espositivo e laboratoriale è stato denominato:
“Info&Arts Point Intro”.
Conegliano “città
del libro”
Un bell’annuncio nel corso
della settima edizione del
torneo “Il piacere di leggere”, che ha visto coinvolti tutti gli istituti superiori di Conegliano: la città del Cima è
stata insignita del titolo di
“Città del libro”.
26
Dai nostri paesi Conegliano
25 luglio 2010
Si rinnova un appuntamento plurisecolare, fonte di tanta fede e devozione in tutto il territorio circostante. È imminente,
subito dopo la pausa estiva e appena arriveranno
tutte le autorizzazioni, il
grosso intervento alla copertura della chiesa che
dovrà essere completamente rifatto a causa delle numerose infiltrazioni
d’acqua. L’associazione
Caminada Sant’Anna, attiva ormai da quasi un
ventennio a favore della
manutenzione e dell’abbellimento dello storico edificio, ha promosso e
portato a termine una
raccolta di fondi straordinaria per questa particolare manutenzione denominata “Un euro per una
tavella”, che ha dato un ottimo risultato tanto da
raggiungere lo scopo prefissato di coprire la spesa
per l’acquisto delle antiche mattonelle con le
quali sarà rifatto il sotto-
tetto.
Lunedì 26 luglio sarà celebrata una messa alle 19
alla Caminada. Sabato 31
luglio, alle 20, presso la
sede della Pro loco, seguirà la serata dello spiedo. Infine, in via eccezionale, quest’anno è stata
organizzata una seconda
gita in programma per
giovedì 12 agosto a Belluno, alla scoperta dell’antico palazzo dei Nobili
detto della “Caminada”
vicino al palazzo dei Ret-
SAN POLO / PER SOSTENERE LA CHIESA DI TERRA SANTA
ciascun religioso. Dopo gli
appuntamenti in diocesi
vittoriese, il gruppo è proseguito il lunedì successivo
per Venezia, ultima tappa
prima del rientro programmato per martedì 20
luglio. Indubbiamente per
i seminaristi è stata un’esperienza indimenticabile,
scandita da molte solenni
concelebrazioni, tra cui
quelle mottensi, alle quali
hanno partecipato attivamente nel servizio liturgico.
Alla fine del pranzo, nei vari saluti e ringraziamenti,
è stato anche particolarmente ricordato dai presenti il cinquantesimo anniversario della partenza di
monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo per la Terra
Santa. Era il 15 agosto
1960, quando l’allora arciprete monsignor Pietro
Stefani, durante i vespri solenni dell’Assunta, consegnò al giovane seminarista
il crocifisso del missionario, pochi giorni prima della partenza, avvenuta via
nave il successivo 20 agosto 1960, accompagnato da
monsignor Pietro Mazzarotto, attualmente arciprete emerito di Sacile.
Pur nella sua brevità, auspichiamo che questa visita storica lasci il segno anche nella comunità di San
Polo, trovando il modo, anche attraverso l’adozione di
un seminarista, di rinsaldare sempre più il vincolo
speciale che unisce la terra sampolese, ma in esteso
anche tutta la diocesi vittoriese con la Terra Santa.
Vinicio Cesana
BREVI LA COLONNA
SAN POLO / È IMMINENTE IL RESTAURO
DEL TETTO DELLA CHIESA
Il Vescovo alla Caminada
a festa patronale dei
L
santi Gioacchino e
Anna, particolarmente
venerati nella chiesa della Caminada a San Polo di
Piave, è stata anticipata di
un giorno a domenica 25
luglio con la celebrazione
solenne presieduta dal vescovo Corrado alle 11.
Dopo il tradizionale evviva, seguirà alle 12.30 il
pranzo organizzato dall’associazione Caminada
Sant’Anna presso il Parco
Gambrinus.
Adottiamo
un seminarista
T
ra i due appuntamenti mottensi di
sabato 17 e domenica 18, monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo ha
trovato il tempo per una
parentesi tutta sampolese.
Unitosi al gruppo di sei sacerdoti e venticinque seminaristi del seminario
maggiore del Patriarcato
Latino di Gerusalemme,
guidati dal vice rettore don
Feisal, domenica 18 di
buon mattino è cominciato il pellegrinaggio con visita a tutte le parrocchie da
dove sono partiti sacerdoti missionari per la Terra
Santa.
A mezzogiorno, dopo l’ultima tappa a Rai a visitare
i parenti di don Ilario Antoniazzi, il gruppo guidato
dal vescovo è arrivato a San
Polo di Piave accolto dall’arciprete don Lucio Dalla Fontana e dal sindaco
Vittorio Andretta. Tre i
luoghi visitati a San Polo di
Piave: innanzitutto la chiesa parrocchiale dove sacerdoti e seminaristi, dopo
una breve illustrazione delle vicende e delle opere
SAN POLO: il vescovo Marcuzzo con i seminaristi
del Patriarcato di Gerusalemme e il sindaco
conservate, si sono raccolti in preghiera per la recita, in arabo, dell’Angelus.
È seguita la visita al castello Papadopoli Giol sia all’interno che all’esterno, al
meraviglioso parco dove
per i seminaristi è stata una novità camminare su un
prato d’erba. Infine l’appuntamento al Parco
Gambrinus per il pranzo
durante il quale monsignor
Giacinto Boulos Marcuzzo ha presentato tutti i seminaristi e sacerdoti, la loro provenienza palestinese, giordana e siriana e i vari anniversari d’ordinazio-
Agenda La Colonna
VENERDÌ 23
Alle 21.30, in piazza Martiri della Libertà a Susegana (in caso
di pioggia in municipio), proiezione del film “Bianco, rosso e
Verdone”. Nell’ambito della rassegna cinematografica “Storia
d’Italia attraverso i maestri della commedia all’italiana”. Ingresso libero.
puntamento della rassegna “Cinema sotto le stelle”.
MERCOLEDÌ 28
Alle 21.15, all’aia dell’ex agenzia Giol di San Polo, proiezione
del film d’animazione “Up” (Usa
2009). Ingresso gratuito. Ultimo
appuntamento della rassegna
Cinestate promossa dal Comune.
MARTEDÌ 27
Alle 21.15, nel giardino del centro culturale di Mareno di Piave
(in caso di pioggia nella sala interna del centro), proiezione del
film d’avventura “Robin Hood”
con Russel Crowe. Ingresso: 5
euro intero, 2 euro ridotto. Organizza il Comune. Ultimo ap-
GIOVEDÌ 29
Alle 21.15, all’aia dell’ex agenzia Giol di San Polo, karaoke
con Alessandro Bernardi.
Farmacia di turno: Pezzè, via
Caldemessa 1, Santa Lucia di
Piave, telefono 0438-460126.
ne.
Il gruppo di seminaristi era arrivato a Roma lo scorso 28 giugno dove si è fermato quattro giorni con udienza papale; il viaggio è
proseguito verso Assisi e
Perugia, le maggiori città
della Toscana, poi in Liguria con sosta a Varazze,
città natale del primo patriarca latino di Gerusalemme, infine Piemonte e
Lombardia con visita a Como, dove una parrocchia
mantiene gli studi di ben
otto seminaristi per un importo che si aggira sui cinquemila euro all’anno per
TEMPIO RIEVOCAZIONE
ine settimana all’insegna della cultura e
F
dello spettacolo a Tempio di Ormelle
presso l’antica chiesa dei Templari. Tre appuntamenti che si inseriscono nel format Calici di stelle e che a Tempio
coniugano approfondimento culturale con degustazioni enogastronomiche. Venerdì 23 luglio alle
21.15 la compagnia teatrale La Goldoniana porta in
scena la popolare commedia “I Rusteghi” di Goldoni,
che si terrà in piazza Cavalieri del Tempio e in caso
di maltempo nella palestra
comunale (ingresso intero
6 euro, ridotto 3). Sabato
alle 21 sarà la volta di un evento atteso e spettacolare: la rievocazione storica
tori, oggi sede della Prefettura, e alla Cattedrale.
La gita proseguirà poi per
Villa di Villa di Mel con
messa celebrata alle 11 da
don Giuseppe De Nardo.
Dopo il pranzo a Frontin,
la gita proseguirà con la
visita della chiesa di Trichiana, dove don Brunone De Toffol illustrerà la
storia e le bellezze artistiche. Infine nel pomeriggio l’ultima sosta sarà
presso il santuario del
Nevegal. VC
SUSEGANA: progetto di un impianto
di recupero di rifiuti inerti
È stato depositato lo scorso 30 giugno in Comune a
Susegana lo studio preliminare di un impianto di recupero di rifiuti inerti non pericolosi che la ditta Cogefor
intende realizzare in via Fornace Vecchia. I termini per
la presentazione di eventuali osservazioni sono di 45
giorni a partire dal 30 giugno.
COLLALTO: Sagra di Sant’Anna
Ultimo fine settimana della Sagra di Sant’Anna, promossa da Festeggiamenti Collalto, che lunedì 26 luglio
prevede alle 19.30 la messa solenne in onore della santa nella chiesetta a Lei dedicata. Le altre celebrazioni
nella chiesetta di Sant’Anna sono previste domenica 25
luglio alle 9.30 per tutti e alle 19, in particolare, per i fedeli di Falzè, lunedì 26 luglio alle 9 per i fedeli di Colfosco, martedì 27 luglio alle 8 per i fedeli di Fontigo.
Domenica 25 luglio alle 8 è in programma un’escursione guidata ai luoghi della Grande Guerra; alle 12 c’è il
pranzo con spiedo (su prenotazione telefono 3382916580) e alla sera grigliata e musica dal vivo.
COLFOSCO: libri in cantina
Sabato 24 luglio, alle 20.30 nell’azienda agricola Narciso De Rosso di Colfosco, Gianluigi Secco presenta
il libro “Vicini lontani e memorie dimenticate. Buchi e bachi della cultura del consumo”. La serata, che rientra
nella rassegna “Un libro in cantina”, si conclude con un
brindisi. Iniziativa aperta a tutti. Organizza il Comune di
Susegana.
BREVI SAN VENDEMIANO
L’addio a Maurizio Mazzer
Si è spento domenica 18 luglio
all’età di 79 anni Maurizio Mazzer, socio dell’associazione Isavico (Incontinenti stomizzati
associazione Vittorio Conegliano). Maurizio era portatore di
stomia da 18 anni. Ha avuto un
percorso molto sofferto con
l’amputazione anche della gamba destra. Ricordiamo il suo coraggio nel voler partecipare all’inaugurazione della segreteria dell’associazione il 14
STORICA
maggio scorso presso l’odella battaglia tra i cavalieri dell’ordine dei spedale di Vittorio Veneto.
Templari e gli Ezzelini, con ottanta figuranti Semplice ed altruista, mai aimpegnati nell’area della Mason, all’esterno veva fatto pesare i suoi prodella chiesa, edificio del XII secolo ritenuto blemi.
la chiesa templare meglio Isavico è vicina alla moglie
conservata d’Italia. Sabato Maria e ai figli che sempre
sera e domenica pomerig- sono stati partecipi all’attigio si potrà conoscere me- vità dell’associazione. La famiglia ringrazia i sanitari e
glio questo complesso stoparasanitari degli ospedali
rico grazie alle visite guida- di Vittorio Veneto, Conegliate gratuite, che si terranno no e De Gironcoli, per le atanche nelle seconde e tenzioni prestate.
quarte domeniche del mese fino a fine settembre.
Domenica mattina verrà
allestito un mercatino dell’antiquariato e dell’artigianato. Per tutto il week-end
prodotti e vini tipici in degustazione. GS
Nuovo asilo,
uno stop
L’amministrazione di San
Vendemiano ha revocato la
procedura per l’affidamento
dei lavori di costruzione del
nuovo asilo nido comunale.
Dai nostri paesi Coneglianese
25 luglio 2010
A CASTELLO ROGANZUOLO
Torre campanaria
restauro in corso
N
el 1890 la parrocchia di Castello
Roganzuolo
provvide a ristrutturare
l’antica torre campanaria
della chiesa monumentale. Allora, testimoniano i
registri parrocchiali, la
spesa sostenuta tra i mesi di ottobre e dicembre
fu di poco inferire alle
800 lire. Queste ultime
servirono per comperare
mattoni, pietre, legname,
sabbia, ferro di Germania. Si pagò il tagliapietre, il capomastro che effettuò il lavoro di muratore, il calderaio che si
occupò della “gorna di rame” e il fabbro che provvide a fornire “8 arpisi”.
Oggi, a distanza di 120
anni, della torre campanaria si torna a parlare
tra le carte destinate all’archivio parrocchiale di
domani. Questa volta la
CASTELLO ROGANZUOLO: il campanile
somma da impiegare per
la ristrutturazione è di
130 mila euro e si parla
di fibra di carbonio tra i
materiali da utilizzare.
«Una prima parte dei lavori – spiega il parroco
don Vittorio Bottan – sta
riguardando il basamen-
ALBERTO DARIO DI CIMETTA, 12 ANNI,
È CAMPIONE ITALIANO CAT. ALLIEVI B
Un asso del pattinaggio
lberto Dario è un bel
A
ragazzino di 12 anni
di Cimetta. A settembre
comincerà la seconda
media a Codognè ed è un
fedele chierichetto di don
Stefano Sitta. Da cinque
anni va a scuola di pattinaggio artistico a rotelle
al Pala Masotti di Oderzo con lo Skating Club. A
orientarlo verso i pattini,
piuttosto che verso il più
classico balòn, è stata una
scena vista da piccolo:
«Sotto i portici di Oderzo c’erano due ragazzi
che pattinavano e mi è ve-
nuta voglia di imparare».
Grazie agli intensi allenamenti con Anna Cocco e
alla sua “stoffa”, Alberto
sta tagliando un traguardo prestigioso dopo l’altro. Quest’anno ha vinto,
a Viterbo, il campionato
italiano categoria Allievi
B, bissando il successo
dello scorso anno a Bologna nella categoria Allievi A. Davanti a sé Alberto ha soprattutto l’esempio di Andrea Barbieri, la
stella dello Skating, campione italiano e mondiale Senior. «Lo ammiro –
to del campanile. Poi si
continuerà con l’interno
fino ad arrivare alla sistemazione della copertura. Si dovrebbe così
concludere il primo stralcio, ma prevediamo di
proseguire subito con il
secondo inerente la parte esterna».
La torre campanaria gode di ottima salute dal
punto di vista statico, necessita di manutenzione
che possa proteggerla anche dagli agenti atmosferici.
«Sono in fase di attuazione – spiega l’architetto Susanna Maset – i lavori di consolidamento
del basamento. L’allargamento della base realizzato alla fine dell’Ottocento presenta fessurazioni e alterazioni dovute al fatto che le alberature nella zona vicina sodice Alberto –, qualche
volta mi alleno con lui.
Vorrei tanto fare i salti
tripli come lui». Le premesse per arrivarci ci sono tutte!
Alberto Dario
Agenda Pontebbana
VENERDÌ 23
Alle 20.30, nella piazzetta di Baver,
anguriata promossa da Pro loco di
Godega e gruppo Alpini di Pianzano. Iniziativa del ciclo “Ricordando i
bei tempi”.
Alle 21, al cortivo Mazzorin di Roverbasso, “Più Cabernet e meno Internet”, serata cabaret curata dal
Gruppo amatoriale cabarettisti di Codognè. Ingresso libero. Ultimo appuntamento della rassegna “Notti tra
le stelle”.
SABATO 24
Dalle 20 a Campomolino tornei di
Splashball e Rugby. Musica con il
gruppo Black Velvet.
ne effettuata nella sala polifunzionale del municipio.
DOMENICA 25
Alle 19.30 a Campompolino apertura dello stand enogastronomico e
partite dei tornei Splashball e Rosa. Musica con Strigmen Neil Young
tribute Giordano e Neil Lucchetta.
MERCOLEDÌ 28
Alle 21.15, al campo sportivo parrocchiale di San Fior di Sotto, proiezione del film d’animazione “Astro
boy”. Primo appuntamento della rassegna “Cinema sotto le stelle” promossa dal Comune. Ingresso libero.
In caso di pioggia la proiezione vie-
Farmacia di turno: Mazza, via Vittorio Veneto 2/A, Orsago, telefono
0438-990050.
no penetrate con le radici e hanno scalzato alcune parti. Viene quindi effettuata una cerchiatura
in fibra di carbonio per
contenere la muratura».
Tale intervento dovrebbe
concludersi entro la prima settimana di agosto.
A partire da settembre
l’attenzione verrà dedicata alla seconda fase del
primo stralcio.
«All’interno verranno sostituite le parti lignee
ammalorate – continua
l’architetto – effettuato
un lavoro di pulizia e di
controllo della scala. La
copertura sarà oggetto di
controllo, verranno tolti
i coppi, rimossi e sostituiti quelli rotti, si procederà all’impermeabilizzazione».
A partire dal mese di ottobre oppure nella prossima primavera toccherà
al secondo stralcio che riguarderà l’esterno e in
particolare la pulizia e la
posa dell’intonaco. È inoltre prevista la revisione dell’impianto elettrico, il controllo della
struttura delle campane
e del parafulmine.
Dei 130 mila euro che la
parrocchia è chiamata a
spendere per tale lavoro
51 mila vengono dati
quali contributo dalla
Regione Veneto.
Gerda De Nardi
27
BREVI PONTEBBANA
ALBINA: 50 anni della Sma
Quest’anno compie 50 anni la Sma Spa di Albina.
Fondata nel 1960, ne sono ora titolari Giuseppe Pin,
Antonio Zigoni, che è presidente di Federlegno Triveneto, Gianfranco Collodel e Giacinto Da Ros mentre l’altro socio, Marcello Milanese è recentemente
scomparso, e gli è subentrato il figlio Lamberto. La
Sma fin dall’inizio si è specializzata nella produzione
di camere da letto e di soggiorni.
CODOGNÈ: sindaci brasiliani
Nei giorni scorsi il sindaco di Codognè Roberto Bet
ha ricevuto la inaspettata quanto gradita visita di due
ospiti speciali: il sindaco della città brasiliana di Veranopolis (70 mila abitanti) Waldemar De Carli (i cui
nonni erano proprio originari di Codognè), e il suo
collega di Farroupilha (30 mila abitanti) Ademir Barretta. Entrambi sono di discendenza veneta essendo
i loro avi emigrati verso la fine del 1800.
ROVERBASSO: cabaret
Venerdì 23 luglio, alle 21 nel cortivo Mazzorin a Roverbasso, serata di cabaret nello stile del programma
televisivo Zelig. Organizzano il Comune di Codognè
e il Gruppo amatoriale cabarettisti di Codognè.
CODOGNÈ: canto popolare
Sabato 24 luglio, alle 21 nel parco della Mutera a Codognè, concerto del coro Città di Conegliano. È un’iniziativa curata dal gruppo Alpini di Codognè.
CAMPOMOLINO: il 25 luglio
i tornei Avis provinciale
A causa delle avverse condizioni meteorologiche, i
tornei di Splashball e Greenvolley “Avis provinciale”
previsti domenica scorsa 18 luglio a Campomolino sono stati rinviati a questa domenica, 25 luglio. Organizza il Club 3 Molini insieme alle sezioni Avis di Gaiarine e Mansuè.
28
Dai nostri paesi Friuli
25 luglio 2010
STEVENÀ: FESTEGGIATA LA MADONNA DEL CARMINE
a festività della MaL
donna del Carmine,
localmente meglio nota
come “Madonna del Pèrsego”, è stata quest’anno
celebrata, con particolare solennità, venerdì 16
luglio presso l’omonimo
tempio votivo di Stevenà.
Ad officiare la cerimonia
religiosa vespertina, il vescovo emerito di Pozzuoli, mons. Silvio Padoin, originario da Pieve
di Soligo.
Con questa messa solenne, la comunità parrocchiale di Stevenà ha voluto anche dare rilevanza
alla conclusione dei lavori di restauro, mantenimento e miglioramento
dell’edificio sacro, protrattisi per oltre due anni.
Questo intervento, resosi ormai necessario per
non compromettere la
stabilità strutturale dell’edificio, è stato eseguito
grazie al munifico lascito
della benemerita cittadina Elia Cesa, una vita trascorsa, da emigrante, fra
la Svizzera e Jesolo, recentemente scomparsa
all’età di 79 anni.
Con la cospicua somma
ricevuta da questa benefattrice, la parrocchia di
Stevenà ha finanziato
non solo i lavori alla chiesa, ma è anche riuscita a
ridurre, in maniera significativa, gli impegni eco-
nomici assunti in occasione del radicale restauro dell’asilo parrocchiale,
eseguito alcuni anni fa.
Al termine della funzione religiosa, molto partecipata, la comunità di
Stevenà ha voluto ricordare questo nobile gesto
con una targa commemorativa, scoperta proprio in questa occasione.
Un bel gesto di generosità, a favore della comunità, che fa riflettere tutti.
Luciano Borin
BREVI FRIULI
GLI INTERVENTI A BRUGNERA, CANEVA E SACILE
PRATA DI P.: bookcrossing
Sicurezza, tutti la promettono
ma pochi la garantiscono
Venerdì 23 luglio, alle 18 nel giardino della biblioteca
comunale, Cristina Fornasieri e la bibliotecaria Lea Del
Negro presentano l’iniziativa del bookcrossing, lo scambio gratuito di libri.
SACILE: Sacile è estate
Sandro Cao assessore di Caneva
S
ono momentaneamente tutti nelle mani del centrodestra i
tre comuni del Sacilese (Sacile, Caneva e Brugnera)
appartenenti alla diocesi di
Vittorio Veneto. E se nel capoluogo liventino a prevalere è l’anima del Popolo
delle Libertà, rappresentato dal sindaco Roberto Ceraolo, è il Carroccio a guidare Brugnera (con il primo cittadino Ivo Moras)
mentre a Caneva, dove da
qualche mese si è insediata la giunta di Andrea Attilio Gava, si contano diversi esponenti leghisti. Pur
essendo un tema abbastanza trasversale, caro
quindi sia alle amministrazioni di centrodestra che a
quelle di centrosinistra,
quello della sicurezza dei
cittadini, intesa sia come
protezione da atti vandalici, furti e truffe, sia come
salvaguardia da eventi traumatici (incidenti e calamità
naturali) è uno dei baluardi della Lega Nord che nel
Sacilese ha un posto di
spicco. Ci siamo chiesti
quindi come ci si stia muovendo nei tre Comuni per
la tutela dei propri abitanti.
A Sacile la giunta di Roberto Ceraolo si è trovata a
dover rispondere ad una
carenza di organico all’interno della polizia locale.
Ecco perché l’assunzione di
un nuovo agente va di pari
passo con una novità dei
giorni scorsi: l’esperienza
dei poliziotti di quartiere,
prevista dalla coalizione di
governo già da tempo e istituita, anche su sollecitazione degli abitanti di San
Michele, per rafforzare la
presenza di controlli soprattutto nelle frazioni. E
mentre da poco è stata affidata ad una ditta di Cordenons la manutenzione
delle telecamere della centrale operativa dei Carabinieri, sul fronte della sicurezza stradale rimane per
il momento inascoltata la
proposta di Sacile Partecipata e Sostenibile, che vorrebbe venisse istituita nel
centro città una zona a limite di 30 kmh, che ridurrebbe i pericoli per pedoni,
ciclisti e automobilisti. Verranno, invece, intensificati
i controlli di velocità così
come si ricorrerà più spesso all’utilizzo del gruppo di
vigilanti volontari per il
controllo dei luoghi affollati come il mercato settimanale o durante i tragitti
casa-scuola effettuati dal
Pedibus.
Un anno fa, al momento
della sua elezione, il sindaco di Brugnera Ivo Moras
ci aveva parlato della volontà di istituire un gruppo di volontari, i quali u-
Roberto Ceraolo sindaco di Sacile
Ivo Moras sindaco di Brugnera
scissero “dalle proprie case, anche di notte, per fare
un servizio di controllo a
servizio della comunità, avvisando le autorità preposte in presenza di anomalie o atti contrari alla legge”.
Attualmente non esiste
nulla di tutto ciò. Il sindaco, insieme all’assessore alla sicurezza Gian Paolo Piccinato, si è attivato invece
con un’ordinanza di sgombero in occasione dell’arrivo, un mese fa, di una carovana di rom a San Cassiano di Livenza, ordinanza rispettata dai nomadi
che entro le 24 ore e senza
ulteriori sollecitazioni hanno sgombrato il campo. Per
quanto riguarda la sicurezza stradale, Brugnera ha
puntato sulle rotonde:
quelle già realizzate a San
Cassiano e a Brugnera in
via Ponte di Sotto e quella
del campo sportivo di Tamai da terminare. Per i ciclisti, invece, si sta proseguendo con la progettazio-
ne della pista ciclabile di via
Mazzini a Brugnera.
BRUGNERA: PARTE LA SAGRA DI SAN GIACOMO
cominciata giovedì 22
È
luglio la nuova edizione di “Brugnera in festa”,
tradizionale sagra estiva
organizzata dall’omonima associazione e dedicata al patrono San Giacomo.
Giunta alla 22ª edizione,
la manifestazione che si
svolge nella zona degli
impianti sportivi comunali, anche in questo
2010 si sdoppia ripropo-
nendo un’area solo per i
più giovani, con un programma di concerti ed eventi riservati ai ragazzi.
Due settimane di festa fino al 1° agosto, tra chioschi enogastronomici e iniziative varie. Sabato 24,
ad esempio, musica a
360°nell’area giovani: alle 21.30, infatti, è in programma un tributo a Ligabue, con l’esibizione
del complesso “Anime in
plexiglass”. Domenica 25,
poi, torna per il secondo
anno consecutivo il con-
A Caneva la neonata amministrazione di centrodestra propone una novità
per il comune, vale a dire la
definizione di una delega
alla sicurezza, affidato al vicesindaco Sandro Cao, rappresentante della Lega
Nord. Per il momento la
giunta non ha deliberato
nulla che possa avere a che
fare con questo tema, che,
però, è inserito nel programma elettorale presentato dalla lista che sosteneva Gava. Una nuova sede
per la Protezione civile,
un’intensificazione delle risorse alla Polizia locale e una stretta collaborazione
con l’Auser per il proseguimento degli interventi dei
nonni vigili, sono elencate
come alcune tra le maggiori priorità del gruppo vincitore delle ultime comunali.
Francesca Ceccato
corso per fioristi “Notte
in fiore” sul tema “Abiti
da sposa”. I festeggiamenti riprendono mercoledì 28 luglio.
Questo è il programma delle iniziative serali organizzate dal Comune e dalle associazioni locali per la settimana che va da venerdì 23 a venerdì 30 luglio. Venerdì
23, alle 21.15 nella corte di Palazzo Ragazzoni, “Hit’n’run e Jal Band”, concerto a cura del Centro Giovani Zanca; alle 21.15 in piazza del Popolo “Flamenco Sketches”,
contaminazioni fra flamenco e jazz a cura dell’Iniziativa.
Sabato 24, alle 21.15 nella corte di Palazzo Ragazzoni, “L’Africa: il matrimonio”, musica, danza e colori a cura delle associazioni Vita Serena e Sacile Mondo Insieme. Giovedì 29, alle 21.15 nella corte di Palazzo
Ragazzoni, “Sacile MusicFestival”, concerto organizzato dall’Ensemble Serenissima. Venerdì 30, alle 21.15
nella corte di Palazzo Ragazzoni, “SolistinTour 2010”,
semifinali del festival di musica d’autore per singoli e
gruppi; alle 21.15, in piazzetta Manin, calcio con i giovani del San Odorico.
GHIRANO: Il mostro tossico
Venerdì 23 luglio, alle 21 nel cortile ell’ex latteria sociale, si proietta il film “Il mostro tossico” (Italia, 2009)
di Matteo Corazza. Ingresso libero. Presenta il creativo Francesco Guazzoni. Organizza il Centro culturale
Conti Prata, in collaborazione con l’associazione Ghirano Porte Aperte e il Comune di Prata.
SACILE: cinema all’aperto
Mercoledì 28 luglio, alle 21.30 nel chiostro di S.Antonio abate, si proietta “Invictus” (Usa, 2009) di Clint Eastwood. Ingresso libero.
SACILE: Sapori di... vini
Giovedì 29 luglio, alle 21.30 al foro boario in Pra’ Castelvecchio, “Sapori di... vini (sull’acqua)”, evento enogastronomico sulle rive della Livenza a cura dell’Agenzia turismo Friuli Venezia Giulia in collaborazione con i
ristoratori e le cantine del territorio. Prenotazioni all’Ufficio Iat (tel. 0434-737057, [email protected]).
BRUGNERA: Comune riciclone
I dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti urbani relativa al 2009 conferma Brugnera come una tra i comuni
più attrezzati ed efficaci in quest’ambito. Anche in questa occasione, infatti, il Comune di Brugnera ha ricevuto da Legambiente, responsabile della rilevazione, il
premio quale “Comune riciclone”, attestazione che al
Comune liventino viene assegnato ormai da un quinquennio. Sugli oltre mille comuni dell’area Nord inferiori ai 10 mila abitanti presi in considerazione dal rilevamento di Legambiente, Brugnera si piazza nella zona più alta, occupando la 211ª posizione. Sostanzialmente stazionaria la percentuale dei rifiuti raccolti, che
arriva al 74,6 %, ottimo livello sul quale Brugnera è attestata da ormai cinque anni. Si consideri che, per ottenere da Legambiente il premio di “Comune riciclone” è sufficiente ottenere una percentuale del 45%.
CANEVA: festa per il Tour
Festa a Caneva per Pierrick Fedrigo, il ciclista della Bbox Bouygues Telecom, vincitore della 16ª tappa del
Tour de France (la pirenaica Bagneres-Pau). Fedrigo,
nato a Marmande nel 1978, discendente da emigranti
di Caneva.
Dai nostri paesi Opitergino
25 luglio 2010
GLI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA Molto atteso lo
spettacolo di cabaret di venerdì 23.
Quest’anno il protagonista sarà Beppe Braida, capocomico di Colorado, la fortunata
trasmissione di Italia 1.
Non mancherà anche quest’anno il concorso canoro organizzato dal Coro Città di Oderzo
sabato 24 preceduto dalle premiazioni del concorso “Balcone
Fiorito” organizzato dall’Amministrazione Comunale.
Domenica 25 a partire dalle 21
ci sarà l’esibizione della Banda
Fiere Maddalena
i entra nell’ultimo week-end
Sdedicato
alle manifestazioni
delle millenarie Fiere della Maddalena ad Oderzo.
In Piazza Grande giovedì 22 l’appuntamento dedicato alla moda, con la tradizionale sfilata. In
passerella abbigliamento donna,
le collezioni di abiti da sposa,
sposo e cerimonia, pellicceria e
acconciature.
Cittadina Turroni e a seguire l’estrazione della Tombola di beneficenza.
Gran finale lunedì 26 con la musica a 360° di Renzo & Luana.
Concluderà il cartellone dei festeggiamenti delle Fiere, il tradizionale appuntamento con lo
spettacolo pirotecnico organizzato come ogni anno dalla Pro
Loco di Oderzo.
Altra iniziativa collaterale, per
riportarci indietro alle radici agricole delle Fiere opitergine: sabato 24 e domenica 25 luglio sarà
possibile perdersi per “Le vie dei
goeosessi”, il percorso eno-ga-
POTREBBE DIVENTARE RIFERIMENTO FORANIALE
Nell’ex istituto Moro
la nuova sede della Caritas?
L’
ex Istituto maschile Moro resterà una presenza inconfondibile nel panorama urbano cittadino. Con
un nuovo ruolo. L’obiettivo della parrocchia di San
Giovanni Battista è di trasformarlo nella nuova sede per la Caritas, per consentirle di sviluppare ancor di più i servizi che già
offre alle persone bisognose. È per questo motivo che la parrocchia ha
manifestato l’intenzione di
acquistare l’ex Istituto maschile di proprietà dell’Opera Pia Moro.
«Il percorso sarà ancora
lungo - spiega monsignor
Piersante Dametto -. Dobbiamo ottenere le necessarie autorizzazioni, tuttavia confermo la nostra volontà di entrare in possesso di quel fabbricato perché abbiamo già dei progetti, primo fra tutti quello di dare una sede più di-
gnitosa alla Caritas parrocchiale».
Presidente di quest’ultima
è Aldo Cappellotto, già
sindaco della città, da molti anni diacono, un’autentica “colonna” in seno alla
parrocchia. L’attività della
Caritas si esplica in molti
rami. Vi è la raccolta di vestiario usato, di mobili, che
vengono poi ridistribuiti
alle famiglie in difficoltà.
Fino allo scorso anno si
trattava per la maggior
parte di extracomunitari,
ma negli ultimi tempi la
morsa della crisi ha spinto
anche diversi italiani a rivolgersi al Centro di raccolta che si trova in via Garibaldi. I volontari della Caritas, inoltre, sono attivi attraverso il Centro di Ascolto, che indirizza al meglio persone che si trovano
disorientate nell’affrontare
determinate situazioni. Infine vi è la forte collaborazione con le altre associazioni caritative opitergine
- come la San Vincenzo de’
st’anno a Fontanelle, ma forse definirlo così è un po’ riduttivo. «Ci siamo mossi l’estate scorsa come Consulta
delle Associazioni del Comune di Fontanelle- racconta Emanuela Baccichetto-.
Volevamo creare un qualcosa che rispondesse alle esigenze dei ragazzi che vivono
nel nostro comune; avevamo un’idea in mente e per
realizzarla abbiamo chiesto
la collaborazione delle associazioni della Consulta.
Hanno risposto positivamente in quattordici. Con
Paoli ed il Banco Alimentare - per la preparazione
e distribuzione di pacchiviveri alle famiglie locali
che versano in condizioni
di precarietà.
«La nostra idea - continua
don Piersante - è che la Caritas opitergina possa diventare un punto di riferimento a livello di tutta la
forania. Per farlo ha necessità di strutture adeguate.
I locali dove si trova adesso non sono più adatti, sono troppo piccoli, oltre a
rivelare delle carenze nella parte impiantistica, specie per quel che riguarda il
riscaldamento. Vorremmo
poi dare maggiore dignità
al servizio che viene svolto, evitando che si formino
code di persone che, per
mancanza di spazio, sono
costrette a rimanere sul
marciapiede di via Garibaldi».
Annalisa Fregonese
enerdì 23 luglio, alle 21 a Palazzo Foscolo a OderV
zo, si tiene la presentazione del monumento dedicato a Padre Marco a Vallonto di Fontanelle e del progetto “11 settembre 1683”, film sulla Battaglia di Vienna e vita di Padre Marco. Interverranno il regista Renzo Martinelli, Diotisalvi Perin, presidente del Museo del
Piave “Vincenzo Colognes” e don Brunone De Toffol,
coordinatore del Comitato Padre Marco per la diocesi
di Vittorio Veneto.
“Estate amica”
con 14 associazioni
questo progetto abbiamo
partecipato ad un bando indetto dal Centro servizi volontariato provinciale e lo
abbiamo vinto».
La risposta delle famiglie è
stata subito importante: sessantaquattro iscritti, dalla
prima elementare alla terza
media. Le attività di “Estate
amica” hanno coperto le tre
settimane dal 5 al 23 luglio e,
per volontà degli organizzatori, l’iniziativa non si è svolta in contemporanea con
nessun’altra del territorio rivolta ai più giovani. «In particolare non abbiamo voluto accavallarci con il Grest
di Lutrano – dice Emanuela
ERRATA CORRIGE. Per un disguido su “L’Azione Illustrata”
dell’Opitergino-Mottense è stato sbagliato l’inserimento del
programma delle Fiere della
Maddalena. Ce ne scusiamo
con i lettori e gli organizzatori.
VENERDÌ 23 UNA SERATA
SU PADRE MARCO D’AVIANO
FONTANELLE/PRIMA ESPERIENZA POSITIVA
state amica: cos’è? Si tratE
ta di un centro estivo avviato per la prima volta que-
stronomico con 8 punti degustazione di prodotti tipici, che
offrrirà un weekend all’insegna
del mangiare sano in un’atmosfera ricca di storia e di arte.
Le Fiere della Maddalena sono
organizzate per conto del Comune di Oderzo, dall’agenzia Eventi di Conegliano.
– del quale tra l’altro abbiamo gli stessi orari». Ovvero
dalle 15 alle 19: il lunedì i ragazzi sceglievano un laboratorio tra quelli proposti (cucina, art attack, cucito, falegnameria, danza, teatro, video) per portarlo avanti tutta la settimana durante le
prime due ore di attività. Le
ultime due erano, invece, gestite, a turno, dalle associazioni aderenti al progetto: la
giornata ecologica e dell’educazione stradale, l’incontro con l’Avis, l’Aido, l’Associazione Ornitologi… Il
coinvolgimento di alcuni
gruppi sportivi ha, inoltre,
permesso l’organizzazione
di tornei di
calcio, pallamano, basket
e pallamano.
“Estate amica” ha visto,
infine, la collaborazione
di alcuni genitori dei ragazzi iscritti
per le pulizie
e soprattutto della cooperativa Centro Servizi Associati di Conegliano, che ha messo a disposizione una coordinatrice e due animatrici
professioniste. A loro si sono affiancate cinque volontarie locali di età compresa
tra i 20 e i 26 anni.
E il prossimo anno? «C’è la
volontà di ripetere l’iniziativa anche se in questo momento non abbiamo la copertura finanziaria – ammette Emanuela –. Abbiamo già una promessa dell’amministrazione comunale che si muoverà per risolvere il problema».
Andrea Pizzinat
29
PORTOBUFFOLÉ: SETTIMO
IN FESTA PER IL CARMINE
una festa dall’antico sapore
É
paesano quella che si è svolta
nella contrada di Settimo, in oc-
casione della ricorrenza della Madonna del Carmine. Molti i parrocchiani che ritrovatisi intorno
al suggestivo capitello per partecipare alla messa celebrata da don
Giorgio Maschio. Al termine, la
contrada ha organizzato un bel
momento di convivialità, cui hanno partecipato anche persone da
fuori Portobuffolè, attratte da un
autentico spirito paesano.
HANNO COLLABORATO IL CENTRO “IL MOSAICO”
E STUDENTI DI “OBICI” E “LEPIDO ROCCO”
Oderzo Accessibile
stato presentato martedì
É
il progetto “Oderzo Accessibile”, ideato dal Centro
diurno disabili “Il Mosaico”
del Distretto 4 dell’Ulss 9, in
collaborazione con l’Istituto
superiore Obici e il Comune
di Oderzo. La direttrice del
Centro diurno Marina Verardo e l’educatrice Leonida
Fantuz spiegano in cosa consiste questo progetto: «Lo
scopo è quello di dare visibilità ai percorsi urbani più
accessibili alle persone disabili, partendo da due aree di
parcheggio - quello della stazione ferroviaria e quello
della Coop - per raggiungere quattro edifici simbolici:
il municipio, la biblioteca, la
pinacoteca e il museo». In
pratica, nel periodo marzomaggio alcuni studenti dell’Istituto Obici hanno accompagnato una decina di
utenti del Centro diurno con
problemi motori di vario tipo, seguendo le strade più
accessibili possibile indicate
loro dalla geometra comunale Leonarda Marcuz. In
questo modo, gli studenti
hanno potuto fare esperienza diretta rispetto alle “dif-
ferenze” dei disabili stessi e
alla questione delle barriere
architettoniche. Il progetto
ha coinvolto gli studenti dell’Obici anche in un concorso grafico per l’ideazione di
un logo da apporre in modo
visibile all’esterno e all’interno degli edifici principali,
quale segnale di facile accesso percorribile. Il logo selezionato e premiato è stato
quello di Elena Martellato.
Gli studenti del Lepido Rocco, invece, hanno costruito
un sito web che riproduce la
mappa cartacea coi percorsi di accessibilità, con tutte le
descrizioni necessarie. L’attività degli studenti dell’Obici non si limita a questo
progetto: infatti sono circa
una ventina coloro che regolarmente prestano servizio di volontariato presso il
Centro diurno, accompagnando i disabili in uscite sul
territorio. «É importante spiega la Verardo - che i disabili possano vivere la città
come noi, trovare il loro spazio pur con le loro differenze, ma in una città non ghettizzante»
Fiorella Casonato
VALLONTO: LA MOSTRA
DEI VINI COMPIE 40 ANNI
uarant’anni di vini superiori fra Piave e Livenza. Li
Q
festeggia in questi giorni la Mostra dei Vini di Vallonto, fra le prime in assoluto ad avere promosso la cul-
tura enologica nella Sinistra Piave. Erano gli anni Sessanta,
l’Italia godeva di quel clima straordinario e irripetibile derivante dal boom economico. A Vallonto un gruppo di
coraggiosi pensò ad una mostra che animasse l’estate,
dando la possibilità a tutte le famiglie - specie a quelle di
operai e agricoltori - di poter godere a prezzi modici di
quel ristorante all’aperto che è la sagra paesana. Vennero chiamate a raccolta le cantine locali, affinché portassero in mostra i loro vini. Furono i primi passi di quello
che oggi è un marketing sofisticato e importante, che attraverso i principali mezzi di comunicazione è riuscito a
creare la cultura del buon bere. A Vallonto gli organizzatori fecero giungere per parecchie stagioni di seguito
i più bei nomi della musica leggera italiana, organizzando concerti memorabili con una incredibile partecipazione del pubblico. Il merito della Pro Loco di Vallonto
è forse quello di aver contribuito a far nascere un clima
di collaborazione con altre Pro loco vicine: Portobuffolè,
Salgareda, Fossalta Maggiore e via via negli anni se ne sono aggiunte altre. Tenendo fede allo spirito paesano che
caratterizza ogni comunità, nel contempo si riuscirono
a superare i campanilismi, motivando aziende e produttori a fare sempre meglio. Così oggi per ogni produttore che si rispetti, vincere il Trofeo di Vallonto è un traguardo ambito, conquistare una medaglia d’oro è un vanto da esibire con orgoglio. AF
30
Dai nostri paesi Mottense - Opitergino - Memorie
I SUCCESSI DELLO SKATING CLUB MOTTENSE ITALIAN SHOW
Cester campione italiano
a stagione sportiva
L
2009-2010 per lo Skating Club Mottense Italian
Show si è conclusa con la
partecipazione di quattro atleti selezionati appartenenti a questa squadra al
Campionato italiano Fihp,
specialità “Solo Dance”, che
si è tenuto dal 7 all’11 luglio
a Calenzano, Firenze.
Per la Divisione Nazionale,
categoria A, l’atleta mottense Enrico Cester è risultato primo classificato con
91.90 punti, su 53 atleti partecipanti, e quindi campione d’Italia. Per quanto ri-
guarda invece la categoria
Allievi, sempre su 53 partecipanti, si sono piazzate egregiamente le atlete Veronica Rizzetto, sesta classificata con 88,00 punti e Luisella Giorno, decima classificata, con 86,90 punti.
Facendo una carrellata del-
DOPO CINQUE MESI DI COMA E CINQUE INTERVENTI
Enrico Cester sul gradino più alto del podio
del Campionato italiano 2010 categoria A
25 luglio 2010
le gare svolte dalla squadra
durante quest’anno solare,
per la categoria Gruppi
Spettacolo, ecco i principali risultati nei vari campionati.
Febbraio 2010: al Campionato regionale Fihp tenutosi a Conegliano la squadra
si è piazzata al quinto posto
con la categoria Piccoli
Gruppi e al sesto posto con
la categoria Gruppi Cadetti.
Marzo 2010: al Campionato italiano Fihp svoltosi a
Bassano, piazzamento all’ottavo posto con la categoria Piccoli Gruppi e al nono posto con la categoria
Gruppi Cadetti.
Al Trofeo internazionale tenutosi ad Este, la squadra
ha ottenuto il 1º posto con
la categoria Piccoli Gruppi
e il secondo posto con la categoria Gruppi Cadetti.
A luglio 2010, il Trofeo internazionale Trophy tenutosi a Riccione, ha visto un
terzo posto nella categoria
Gruppi Cadetti. FC
DOMENICA 25 ALLA FONDAZIONE GIACOMINI DI MOTTA
concerto barocco
Un risveglio Ildegli
studenti americani
che commuove
omenica 25 luglio, alD
le 20.45 alla Fondazione Giacomini di Motta di
G.
è uscito dal coma. La scorsa settimana, dopo cinque mesi di buio, ha dato
dei segnali che hanno fatto impazzire di gioia tutti
i suoi familiari. Era il giorno di San Valentino, il 14
febbraio, quando G. giovane atleta di 12 anni,
comprese di stare male.
Molto male. Si trascinò dal
cortile di casa dove stava
giocando, fino in cucina.
Disse: «Mamma, sto male», e crollò sul pavimento. «Cadde proprio ai piedi della statuetta di san Pio
– racconta la mamma – ed
io istintivamente lo posi
sotto la sua protezione.
Raggiungemmo di corsa
l’ospedale di Oderzo. Da lì
trasferirono il piccolo in
Rianimazione a Treviso. I
medici dissero subito che
per nostro figlio c’erano
poche speranze di vita. Iniziò un calvario di operazioni e di infezioni. G. ha
subìto cinque interventi
chirurgici. Siamo stati
sempre accanto a lui. E per
tre volte abbiamo visto la
morte in faccia. Ma abbiamo sempre confidato nei
medici e nella preghiera».
G. era un bambino attivissimo. Frequentava la seconda media alle scuole
Amalteo di Oderzo e una
scuola di arti marziali, da
pochi giorni aveva conquistato la cintura marrone di karate, e si preparava per la nera. All’improvviso il dramma. Ma, i suoi
genitori, la nonna ed i fratellini non hanno mai perso la speranza e la fede.
«Tutti ci sono sempre stati vicini – raccontano – per
G. è stata celebrata una
messa in duomo. È stato
commovente vedere il
duomo di Oderzo strapieno di bambini. Tutti i giorni, insieme, abbiamo recitato il rosario. Siamo andati in pellegrinaggio da
padre Pio e da sant’Antonio a Padova. La preghiera ci ha dato la forza di andare avanti».
I genitori di G. parlano tenendo la corona del rosario fra le mani: «Questa è
stata la nostra forza». Ed
PIANZANO - SARETE
SEMPRE NEI NOSTRI CUORI
È
già passato un anno
dalla vostra improvvisa e dolorosa scomparsa,
ma il ricordo di voi è ancora forte e vivo nei nostri
cuori e nei nostri pensieri.
Con amore genitori e nonni, sorella e zia e tutti coloro che vi hanno sempre
voluto bene.
ora G. sembra uscito dal
tunnel del coma. «La settimana scorsa i medici ci
hanno permesso di portarlo a casa per qualche ora al giorno. Quando il
bambino è entrato in cucina ha iniziato a piangere. Un segnale importantissimo di coscienza. Ora
notiamo progressi piccoli
ma continui. Ci guarda, apre e chiude gli occhi
quando gli facciamo delle
domande. Alza la mano
sinistra per dirci “no”. Il
cammino verso la riabilitazione sarà lungo – concludono i genitori – ma G.
è qui con noi, capisce, ci
guarda. Ringraziamo i medici, tutte le persone che ci
sono state vicine e, soprattutto, quella “mano dal
cielo”».
Il ritorno alla coscienza di
una persona, dopo mesi di
coma, è un fatto che commuove e pone profondi interrogativi sulla “sostanza”
della vita. G., bellissimo
bambino di Oderzo, ne è
testimonianza vivente.
Giuseppina Piovesana
GORGO M.
Messa in memoria
di don Roberto
omenica 1º agosto a
DGorgo
al Monticano
La messa in ricordo verrà
celebrata giovedì 29 luglio,
alle 20, nella chiesa parrocchiale di Pianzano.
STEFANO DAL CIN
n. 11.2.1968 - m. 29.7.2009
SAMUELE DAL CIN
n. 1.10.1999 - m. 29.7.2009
la messa delle 11 verrà celebrata in memoria di don
Roberto
Lorenzon, nell’undicesimo anniversario della
morte,
con la
partecipazione di familiari, rappresentanti dell’Istituto diocesano di sostentamento del clero e quanti
ne hanno conosciuto e apprezzato l’opera.
Livenza, si terrà un concerto barocco proposto
nell’ambito del 28º corso
intensivo proposto dalla
Fondazione Epcaso per un
gruppo di studenti statunitensi dell’Università di
Pittsburgh, in corso all’Istituto musicale Opitergium.
Il concerto avverrà con u-
na piccola orchestra, un
ensemble veneziano di sette elementi che suoneranno il cembalo, il violino, il
violoncello e il contrabbasso. Il direttore d’orchestra, specializzato in musica barocca, è Carlos De
Aragon, proveniente da Jeres de la Frontera, Siviglia.
Quest’anno i maestri Epcaso propongono la musica barocca. Rolando Bozzolla spiega questa scelta:
«Perché volevamo far conoscere l’espansione del
barocco del mondo lirico,
e cercare di sviluppare anche questa branca più antica del lirico classico».
Questo concerto e quello
di domenica scorsa sono
promossi dalle amministrazioni comunali di Motta e di Oderzo, nonché dal
Lions Club mottense.
Questi i nomi dei corsisti
americani che partecipano
a Epcaso 2010: mezzosoprano: Rocio Arbizu, Florencia Machado, Lori Carrau; tenori: Nikhil Navkal
e Angelo Mazzone; soprano: Coleen Beucher, Sonya
Caceres, Dana Cerminaro,
Sheena Chopra, Lara Cottrill, Emily Lapisardi, Zara
Mladenova, Jessica Scheer,
Rebecca Sharick, e Brigitte Schmidt.
VIVICA, LA GRANDE CANTANTE CHE TIENE SPETTACOLI NEL MONDO
ED HA STUDIATO ALL’ISTITUTO MUSICALE OPITERGIUM
ivica Genaux è una
V
giovane soprano statunitense originaria del-
l’Alaska che fa parte del
gruppo di insegnanti del
corso Epcaso, per 15 studenti di lirica all’Istituto
musicale di Oderzo. Abbiamo colto al volo la presenza di Vivica presso l’Istituto, all’inizio delle sue
lezioni.
Vivica, da dove arrivi?
«Ho appena finito le recite al teatro Champs Elisées, a Parigi, per la produzione dell’opera “Semele” di Haendel, con le
recite che si sono tenute
dal 30 giugno al 6 luglio.
L’8 luglio sono stata al
Barbican di Londra, sempre per l’opera “Semele”,
con lo stesso cast ma in
forma di concerto, cioè
con orchestra».
Quali novità ci sono nei
teatri europei?
«In tutti i teatri principali stanno aggiungendo il
repertorio di musica barocca che prima non c’era. Il Barocco come pe-
riodo va dal 1670 al 1770
circa, è precedente cioè al
periodo Classico e si era
un po’ perso nel tempo
perché fuori moda. Furono i maestri musicologi
circa 40 anni fa a riscoprire questo genere, ma
venivano coinvolte solo le
orchestre private».
Dunque il Barocco come
nuovo prodotto?
«Essendo parte di un
mercato che sta crescendo, il Barocco andrebbe
insegnato assieme alla
musica Classica, per dare
allo studente maggiori
opportunità di lavoro,
con registrazioni, dischi,
eccetera. Da noi negli Stati Uniti non si studia il Barocco».
Quali sono i tuoi programmi futuri?
«Il 21 sono a Montpellier
in occasione del Festival
“Radio France” per la recita in forma di concerto
dell’opera barocca “Piramo e Tisbe”. Il 23 ritorno
a Oderzo per le prove del
concerto barocco del 25.
La cantante lirica statunitense Vivica Genaux
Con questo repertorio
barocco c’è tanto lavoro
di preparazione in più per
i ragazzi del nostro corso.
Infine, mi prenderò una
pausa di relax a casa mia
in Alaska e dal 21 agosto
sarò di nuovo a Parigi per
dieci recite de “L’Italiana
in Algeri”, fino all’8 ottobre. A seguire, terrò un
concerto per un festival
che sarà basato sul repertorio del mio ultimo cd
sulle arie di Vivaldi che si
intitola “Pirotecnica”, che
ho inciso insieme a Fabio
Biondi e la sua orchestra
“Europa Galante”».
Fiorella Casonato
Dai nostri paesi Veneziano - Memorie
25 luglio 2010
A GRASSAGA. FESTA PER I 100 ANNI
Lavoro, festa e fede
i segreti di nonno Luigi
L
avoro, festa e fede: in
queste tre parole può
essere condensato
un secolo di vita di Luigi
Giarolo di Grassaga. Tanto lavoro e dedizione alla
famiglia senza trascurare,
in cento anni, le occasioni
di festa. L’ultima è proprio
quella organizzata per il
suo centesimo compleanno, dai familiari e da lui
stesso (che con precisione
ha dato disposizioni sulla
giornata e le persone da invitare). 100 anni, “nonno
Luigi” li ha compiuti il 16
luglio e insieme all’intera
comunità di Grassaga li ha
festeggiati domenica 18 luglio. La giornata è iniziata
con la messa celebrata dal
parroco don Lorenzo, insieme ai parrocchiani, ai
parenti e, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di San Donà
di Piave, al vicesindaco
Gobbo, originario di Grassaga.
La comunità parrocchiale
con dignità e
coraggio. Ma
anche
con
tanta fede, come ha ricordato don Lorenzo durante l’omelia: la sua
capacità di
ringraziare il
Signore per oevento
Luigi Giarolo con il parroco don Lorenzo Marigo gni
della vita quotidiana, la partecipazione
ha poi offerto un ricco rincostante alla messa domefresco, stringendosi attornicale e, nel giorno del
no a Luigi: lui ha accolto ocentesimo compleanno, il
gni augurio con gratitudidesiderio di riconciliarsi
ne e la stessa luce negli occon Dio, chiamandolo di
chi di quando era un rabuon mattino per chiegazzino. Chi lo conosce
dergli di confessarsi. Sebene, racconta che nonno
condo di sette fratelli, di
Luigi possiede ancora deuna famiglia originaria di
terminazione, energia (e
Montebello Vicentino,
senso degli affari!) da far
Luigi conosce presto il sainvidia ai giovanotti e procrificio del lavoro della
babilmente è questo uno
terra, a volte infruttuosa,
dei segreti della sua lunga
e di numerosi traslochi.
vita. Una vita intensa, quaDopo il suo matrimonio
si romanzesca, che non gli
con Angela Rossetto e due
ha risparmiato le soffefigli, si trasferisce definitirenze, affrontate sempre
BREVI VENEZIANO
vamente a Grassaga e qui
sarà il pater familias di una numerosa famiglia. I
parenti e gli amici riunitisi per festeggiarlo infatti
sono stati circa 150, tra cui
gli otto figli viventi, nipoti
e pronipoti. Come regalo
di compleanno, alcuni nipoti hanno realizzato il libro della sua vita: una sessantina di pagine con documenti e testimonianze,
dalle quali esce il ritratto
di un uomo forte, ma anche molto buono. Con dovizia di particolari hanno
ricostruito i cento anni di
Luigi Giarolo, dalla nascita, al matrimonio, dalla
partecipazione alla campagna di Russia durante la
seconda guerra mondiale
(«Ho visto tanti morti e
tanti feriti – racconta Luigi – mi vengono le lacrime
agli occhi al pensiero di
quei momenti») alla nascita dei dieci figli. Oggi
Luigi, attorniato da tanto
affetto, trascorre le sue
giornate tra l’orto e l’amata campagna. Da pochissimo ha rinunciato al trattore, che guidava fino allo
scorso anno, ma il richiamo della terra è ancora forte e lo porta a fare lunghe
passeggiate nei campi, in
compagnia del fedele cagnolino e dei suoi tanti ricordi.
Beatrice Doretto
31
L’ESTATE DEL GRUPPO SCOUT CEGGIA 1
Sette nuovi Lupetti
on l’aiuto di Dio,
«mioCmeglio
prometto di fare del
per essere fe-
dele a Dio, ai miei genitori e alla mia Patria, per osservare la legge del Branco e fare una buona azione a vantaggio di qualcuno ogni giorno». Con queste parole il 18 luglio, al
termine delle vacanze di
branco, la grande famiglia
degli scout si è arricchita
di 7 nuovi fratellini. Alla
solenne cerimonia delle
Promesse hanno assistito
mamme e papà dei lupetti che, con un po’ di commozione, hanno rinnovato la propria fiducia nella
proposta educativa dello
scoutismo.
Le vacanze di branco si sono tenute a Pellegai, in comune di Mel, con la fra-
terna presenza dei vecchi
lupi (i capi scout) che, soddisfatti, sono tornati alle
proprie tane ringraziando
Dio per aver permesso la
piena realizzazione del
programma.
Con la chiusura delle vacanze di branco, l’intensa
estate degli scout di Ceggia è appena agli inizi, perché anche il Riparto “San
Sebastiano” è prossimo a
partire per il proprio campo estivo che quest’anno
si terrà assieme agli esploratori di Noventa di Piave
e Fossalta di Piave.
Per informazioni su attività, programmi e proposte del Gruppo Scout Ceggia 1 “Ivo Poggiani”: e-mail
[email protected];
telefono
340-3655652
(Giampiero).
S. ROCCO CONEGLIANO
CODOGNÈ
S. VENDEMIANO
S. ANDREA-VITTORIO
MONS. GUSTAVO GRANDIN
DON ANTONIO ZULIANI
La parrocchia di S. Rocco, nel
10º anniversario della morte, ricorda con riconoscenza
mons. Gustavo suo pastore
per 50 anni. Con lui, che tanto si donò alla comunità, ricorda anche don Antonio, nel
1º anniversario della scomparsa: salesiano dalla personalità ricca che ha lasciato
una meravigliosa testimonianza di fede in mezzo a noi.
ANTONIETTA VETTOREL
ved. BASEI
n. 10.8.1925 - m. 29.7.1992
In ricordo di una donna
semplice e serena.
In ricordo di una donna
giusta e comprensiva,
sempre
affettuosamente disposta
verso il prossimo,
in ricordo di una vera,
carissima Madre.
Figli, nuora, nipoti.
CATERINA CAMPODALL’ORTO
ved. TOMASELLA
n. 13.10.1919 - m. 26.7.1998
VITTORIO TOMASELLA
n. 11.3.1914 - m. 1.4.1994
Vi ricordiamo sempre con
grande affetto, certi che dal
cielo guardate a noi e pregate per noi.
LIVIANO PARUSSOLO
n. 23.5.1948 - m. 10.6.2010
La morte prematura ha lasciato un vuoto. La tua sofferenza sia redenzione e pace. Il vuoto lasciatoci offra
conforto e serenità.
I tuoi familiari.
SACILE
S. FIOR DI SOPRA
SOLIGHETTO
LUTRANO
ANTONIO NAIBO
31.7.1994 - 31.7.2010
La speranza nella fede di ritrovarci lassù.
Tua moglie.
ANGELO DALLA TORRE
n. 1.10.1930 - m. 27.7.2004
Sei anni sono già trascorsi,
ma il tuo ricordo è sempre vivo più che mai. Moglie Delfina, figli e nipoti.
Una messa sarà celebrata
nella parrocchia di San Fior
di Sopra sabato 31 luglio alle 19.
LUIGI MAZZERO
n. 4.3.1940 - m. 26.7.2006
LINO MAZZERO
n. 30.9.1948 - m. 1.7.2009
La vostra vita è sempre presente nel nostro cuore. Vi ricordiamo e per voi preghiamo. Voi raccomandateci alla misericordia di Dio.
I vostri cari.
GUIDO MIGOTTO
n. 19.11.1910 - m. 16.7.1989
È sempre vivo il ricordo di te
in noi.
I tuoi cari.
CEGGIA: venerdì 23 gran concerto
dedicato a Beethoven
Dopo il grande successo del concerto con i Solisti Veneti ed Ennio Morricone, un altro appuntamento con la
grande musica a villa Marcello Loredan, a Ceggia. Venerdì 23 luglio, alle 21, l’Orchestra del Veneto Orientale diretta dal maestro Dino Doni, il coro San Marco di
Pordenone diretto dal maestro Roberto Spremulli e il pianista Giuseppe Zuccon Ghiotto eseguono un ricco programma beethoveniano. Il prezzo del biglietto, posti numerati, è di 10 euro.
GRASSAGA: sabato 24 c’è “Teatro
nelle frazioni”
Nell’ambito della rassegna “Teatro nelle frazioni”, nata
allo scopo di portare il teatro in luoghi decentrati che fino a qualche tempo fa dedicavano tutte le risorse solo
ad intrattenimenti folkloristici, sabato 24 luglio, alle 21.15,
a Grassaga andrà in scena la commedia brillante “Nessuno è perfetto” di Simon Williams, con la compagnia
La Moscheta.
CASTELLO R./S. FIOR DI
SOPRA - IMMENSO VUOTO
PIERO
SANTANTONIO
CLAUDIO
DA LOZZO
LUCIANO
BARAZZUOL
m. 31.7.1989
rande è il dono della vita, immenso è il vuoto che avete lasciato.
Una messa nell’anniversario sarà celebrata sabato 31 luglio, alle 19, nella chiesa parrocchiale di San Fior di Sopra.
G
CICLISMO
Il programma
Venerdì 23 a Vallonto si corre la
tipo pista 13ª Medaglia d’oro Adriano Modenese per G5, G6, esordienti, allievi e juniores. La partenza è alle 19. Domenica 25 tocca ai giovanissimi a Gorgo al
Monticano. La partenza è alle
9.15, organizza il Gruppo sportivo Mottense. Gli esordienti sono
impegnati a Solighetto dove la ciclistica Solighetto 1919 propone
la 6ª Medaglia d’oro Biemme Reti - 14ª Medaglia d’oro Appassionati di ciclismo. I primo anno partono alle 9, i secondo alle 10.30. È
giunta alla 39ª edizione la Vittorio
Veneto-Passo San Boldo per cicloamatori. La Cicloturistica Vittorio Veneto ha disegnato un percorso di 61 km con il finale Cison
- Mura - Tovena - Passo S.Boldo.
La partenza è alle 9. Giovedì 29 a
Faè di Oderzo gli Sportivi del
Ponte propongono l’Intersociale
Sportivi del Ponte di 39,6 chilometri. Via alle 18.
GLI ATLETI DIOCESANI SI SONO LAUREATI CAMPIONI
ITALIANI NELLA CORSA, IL GRAPPLING E LA MARCIA
Tricolori...minori?
Emanuele Zanette
E
state tempo di sport minori.
Con la chiusura dei campionati di società dei più popolari sport a squadre, come il
basket, il calcio e il volley, i mesi estivi consentono la ribalta
alla discipline meno conosciute e discusse ma altrettanto me-
L’intramontabile Ennio Zampieri
ritevoli di attenzione.
Questa settimana, ad esempio,
ci occupiamo di tre eccellenze
dello sport diocesano quali la
corsa in montagna, il grappling
e la marcia dalle quali, di recente, sono arrivati tre titoli tricolori.
Il misterioso grappling
Alzi la mano chi conosce questa arte marziale. Si tratta di uno stile di lotta che si svolge in
piedi e a terra, finalizzato alla
sottomissione dell’avversario
senza l’utilizzo delle percussioni. In Italia il grappling è gestito dalla Figr ovvero la fede-
MARCE TRA LE COLLINE E I CASTAGNI
l popolo dei marciatori
Irisce
non competitivi si trasfea Tarzo. Domenica 25
luglio, infatti, è in programma la Marcia tra le colline e
i castagni. Si tratta di una
delle non competitive più
longeve del circuito Trevirazione italiana grappling riconosciuta dalla Fijlkam. A Santa Marinella (Roma) il ventenne vittoriese Emanuele Zanette ha conquistato il titolo italiano nella terza serie categoria 65 chilogrammi.
Zampieri, una garanzia
Non necessita di grandi presentazioni Ennio Zampieri, podista di lungo corso, tesserato
per l’ammiraglia che è l’Atletica Brugnera Friul Intagli. Il ghiranese ha conquistato il tricolore di corsa in montagna nella categoria master 60 a S. Giacomo Altissimo in provincia di
Trento. Per Ennio, sessant’anni passati tutti di corsa, si è trattato del quinto titolo italiano
individuale, il sesto della carriera.
Marcia a tutta
Scudetto di società junior nella marcia per la Nuova Atletica San Giacomo. La società vittoriese ha primeggiato dopo tre
prove, disputate a Lastra a Signa, Faenza e Molfetta, grazie
ai risultati conseguiti da Francesca Borsato, e Marta Pantaleoni, allenate da Tanja Giacomel . Per la Nuova Atletica San
Giacomo Banca della Marca è
il giusto premio dopo una stagione trascorsa a duellare con
squadroni come Hinna Napoli
e Fondiaria Sai Roma.
Giacinto Bevilacqua
BOCCE PROTAGONISTI IN VOLO E PALLINETTO
ALLA SPES CONEGLIANO LA FORTE REGISTA DIRICKX
ncora una volta i giocaA
tori di bocce diocesani si
sono distinti a livello nazio-
Nesic per la riscossa
nale. Nel settore volo, dopo il
bronzo conquistato nella
combinata di A-B da parte di
Sara Tonon, un’altra medaglia ha arricchito la bacheca
della bocciofila Florida di
San Vendemiano. Maila
Tonon
e
Chrystal Zanette (nella
foto), infatti,
sono giunte
seconde ai
campionati italiani under
14 a coppie. A Saluzzo le giovanissime atlete si sono dovute arrendere in finale ad una coppia di maschietti del
Savigliano, Migliore e Soggetti. Questi prestigiosi risultati fanno ben sperare per il
futuro della bocciofila Florida ma anche per tutto il mo-
vimento diocesano.
Nel pallinetto, o più correttamente 48 lineare, i giocatori trevigiani hanno dominato
le finali nazionali di Varese.
Nella categoria A si è imposto Angelo Robazza della San
Tiziano Patean, società pievigina. Gli atleti della San
Tiziano Patean hanno
fatto la parte
del leone anche a livello
regionale.
Nella categoria A, infatti, il
titolo è andato
a Arrigo Ceschin con Furlan del Codogné buon terzo. Nella categoria B ha trionfato Bertazzon davanti a De Marco, anch’egli portacolori del Codognè. Nella categoria C, infine, si è classificato sul gradino più basso del podio Lorenzon.
’estate della Spes Conegliano
L
inizia a scaldarsi davvero.
Dopo aver di fatto azzerato la
rosa della passata stagione, il
Conegliano è ripartito e lo ha
fatto con altrettanto rumore.
Sonore ed improvvise le cessioni di Brakocevic e Pavan (in prestito) nel campionato cinese e
sud coreano, attese, ma altrettanto d’impatto,
quelle di Wilson
(Urbino) e Manzano (Pesaro). A questo mercato in uscita, si sono aggiunti
gli addii di Ghisellini e Positello (Verona, in B/1) e Do
Carmo, vicino al
Noverato, club neopromosso in serie
A. Nella settimana
di apertura della
campagna abbona-
menti, dopo il ripescaggio in
A/1, il Conegliano ha annunciato di aver raggiunto l’accordo con il tecnico Dragan Nesic,
ex di Jesi, giovane e vincente allenatore di origine serba, attualmente impegnato con la nazionale della Bulgaria nelle final four di Euro League in Turchia. L’influsso di Nesic, fine co-
sando, essendo giunta ormai
alla 37ª edizione. Gli organizzatori della Pro loco Tarzo hanno previsto percorsi
da 6, 12 e 18 chilometri. La
partenza è alle 9 dal piazzale delle scuole medie di Tarzo.
Il punto sul Cai
li escursionisti del Cai di
G
Vittorio Veneto sono invitati alla salita al Monte Cir del
Gruppo di Fassa e Gardena (Dolomiti Orientali) per domenica
25 luglio. Il Cai di Conegliano ripropone l’uscita alla Tofana De
Inze (Dolomiti Orientali), saltata l’anno scorso causa neve. Delle tre Tofane questa è la meno
frequentata, ma forse la più bella, per lo sviluppo vario sia in
salita che in discesa. Una bella
gita per domenica 25 luglio con
partenza alle 6.30 e ritorno alle
20. Sabato 24 e domenica 25 luglio il Cai di Oderzo propone
l’uscita al Monte Gioveretto nel
Parco nazionale dello Stelvio,
con pernottamento al rifugio
Canziani. L’uscita prevede la
traversata dalla Val d’Ultimo alla Val Martello. Partenza in pullman sabato alle 6 e rientro domenica alle 23. Una bella gita
per famiglie al Rifugio Selle è
organizzata dal Cai di Pieve di
Soligo per domenica 25 luglio.
Gli escursionisti si danno appuntamento per domenica 25
luglio per scoprire il Monte
Mondeval, che trae il suo nome
dallo scheletro rinvenuto da scavi archeologici nella zona. L’uomo di Mondeval era un cacciatore del periodo mesolitico, circa 7500 anni fa, ora conservato
nel museo civico di Selva di Cadore.
Mara Campaner
Dragan Nesic. Sotto, Frauke Dirickx
noscitore del mercato europeo,
si è subito fatto sentire, con l’arrivo al palleggio di Frauke Dirickx, trentenne, capitano della
nazionale belga, che nella scorsa stagione ha vinto campionato, coppa e supercoppa in Turchia e l’argento in
Champions League
con la maglia del Fenerbahce Acibadem
di Istanbul. Si tratta
di una regista alta
(186 centimetri) e
mancina, quindi temibile anche a muro
come ormai da tradizione per le palleggiatrici titolari del
club coneglianese e
sottorete.
Alberto Rosa
33
C’È REPUBBLICA, MA ANCHE
MINZOLINI, VESPA, FEDE...
E POI FELTRI E BELPIETRO...
DON ZAGO ESORTA I VESCOVI A PRENDERE
POSIZIONE IN DIFESA DELLE MATERNE CATTOLICHE
Emergenza da denunciare
L
eggo puntualmente L’Azione nei suoi editoriali e
nelle “Lettere”, su altre
parti sorvolo.
Vedo che l’orizzonte politico,
il farsi della politica, scelte e orientamenti vengono presentati con un ventaglio di legittime opinioni diverse.
È un servizio e un aiuto al “farsi della verità”, al formarsi di
motivazioni e valutazioni.
È importante coltivare e verificare le proprie idee nel confronto e nell’accoglienza di modi di pensare che sono diversi.
I politici sono anche e giustamente sollecitati e rimproverati: ad esempio in occasione
del numero 28 “Nubi nere sulle materne”. Testimonio che la
politica nazionale, regionale,
comunale poco (troppo poco)
fa, anzi, fa sempre meno dati i
continui tagli. Aggiungo: mi aspettavo una parola puntuale
dei vescovi che hanno individuato nella “emergenza educa-
tiva” uno snodo della vita sociale ed ecclesiale. Si solleciti
una riflessione più approfondita, si educhi a dire delle parole chiare, si lascino perdere
intrallazzi difficili da capire, cene che hanno il sapore di “non
disturbate il manovratore!”.
Se nel Veneto in particolare i
vescovi ritengono che questo
servizio della scuola dell’infanzia vada affermato e tutelato, lo si dica a cielo aperto, con
continuità, non solo in occasione di convegni. Non si lasci
il singolo prete, presidente di
questi enti, a gestire “fin che
puoi”... tanto “mal comune
mezzo gaudio”. Non è serietà
sociale, non è trasparenza evangelica. Agire con giustizia
e parlare con lealtà rimangono
indicazioni preziose per abitare nella tenda del Signore (Salmo 14, 1-3).
Don Gianpietro Zago
IL CORO SAN MICHELE RICORDA
E RINGRAZIA DON LIVIO SPADER
arissimo don Livio,
C
solo poche righe per ringraziarla di quanto ha fatto per
don Livio Spader
noi. Fin dalla nascita del nostro
coro lei ha sempre creduto nella nostra buona volontà di rendere più belle le messe, tanto
da dare anche il nome al nostro
gruppo di voci.
Lei ci ricordava spesso che chi
canta prega due volte e ha chiuso un occhio e anche un orec-
chio, sorridendo, se i nostri
canti erano a volte un po’ esuberanti, ma li ha sempre apprezzati, anche applaudendoci.
Lei ci ha insegnato ad offrire al
Signore il dono delle nostre umili voci, per santificarlo e per
sentirci più vicine a Lui e ci ha
insegnato a pregare sempre la
Madonna, la nostra madre celeste.
Ricordiamo quando, in occasione del nostro viaggio a Roma
per rendere omaggio alla salma
di papa Giovanni Paolo II, lei ci
continuasse a chiamare per vedere di quanto avanzava la fila
dei pellegrini e per sentire le
nostre emozioni, che poi abbiamo condiviso al ritorno.
Noi dobbiamo ringraziare il Signore per aver avuto il dono
della sua presenza nelle nostre
vite, alcune addirittura dal battesimo. Lei ha saputo darci un
sostegno morale quando c’erano momenti difficili e ha saputo condividere la gioia dei nostri momenti felici.
Ci resta sempre nel cuore una
frase che lei ci disse al concerto che abbiamo fatto in ricordo
della nostra amica Mirada: “Se
uno semina sulla buona terra
raccoglie buoni frutti”. Don Livio, noi siamo orgogliose di essere diventate i suoi buoni frutti e il nostro impegno lo metteremo sempre, pensando di vederla felice nell’ascoltare le nostre voci accanto al Padre celeste.
Caro “don”, arrivederci.
Le ragazze
del “Coro San Michele”
e L’Azione del 18 luglio 2010
N
è pubblicata una lunga lettera intitolata “Intercettazioni e
diritto alla deformazione” a firma Aldo Cappellotto di cui
stento a comprendere tono e
contenuti.
Non entro nel merito della denuncia di “deformazione” vista
la semplificazione e l’unilateralità argomentativa del testo citato: il problema esiste ma non
può essere posto e trattato in
tali termini. Prendo invece atto
di un dichiarato disinteresse per
il “can can fatto
dalla Federazione
della
stampa”
connesso al “diritto di informazione” e conseguentemente, aggiungo, al problema
della libertà di
stampa e di opinione. E mi pare
inammissibile affrontare e liquidare così sbrigativamente e superficialmente una questione di tale complessità ideologico-istituzionale e rilevanza politicosociale.
Proseguendo, il testo rivolge un
invito ai “più sfegatati” (?) a leggere Mark Twain, lo scrittore,
giornalista, conferenziere ed editorialista (quindi con possibilità di stampa...), presentato e
ampiamente citato. In merito,
però, vorrei anche ricordare la
storica presa di posizione del
regista Orson Welles in Quarto Potere (1941) che denuncia
l’uso improprio dei mass-media finalizzato a ottenere consenso popolare e concentrare
potere politico.
Nella lettera, la presunta autonomina del quotidiano La Repubblica a “Giudice e garante
della moralità pubblica” si commenta da sé e risulta assurda
proprio alla luce della successiva attenzione ad un solo caso, evidentemente ritenuto esclusivo ed esemplare: quello del premier che non è un semplice “cittadino” ma, per investitura e
ruolo istituzionale, una delle
massime autorità dello Stato,
quindi figura come poche altre
pubblica e perciò chiamata, se
non a condotta esemplare, almeno non deprecabile o “depravata”. Inoltre, sempre in riferimento alla lettera, è spontaneo interrogarsi sulla fondatezza dell’accusa di persecuzione,
del ruolo di presunta vittima di
una “tenaglia mediatica” che,
paradossalmente, solo l’attuale
presidente del consiglio potrebbe attivare e utilizzare avendo, come nessun altro in Italia, potere e controllo su canali televisivi, testate giornalistiche e agenzie pubblicitarie
associate. Se si indicano tra i responsabili della gogna “Santoro
& Company”, per completezza
d’informazione si deve coinvolgere anche Fede, Minzolini, Vespa e inoltre Feltri e Belpietro
attivi e presenti su schermi e
carta stampata almeno quanto
il giornalista e la banda segnalati. Ed è opportuno ricordare
anche alcune vittime illustri come Montanelli, Enzo Biagi e,
più recentemente, Boffo sistematicamente denigrato da un
giornale della famiglia del presidente. Nell’articolo, dopo tanta parziale analisi, si arriva addirittura ad affermare “Se è così, aboliamo i tribunali, mandiamo a casa i giudici, cambiamo le leggi... non servono!”. Poi
vengono coinvolti i lettori di Repubblica – tra i quali saltuariamente mi colloco – tentando di
salvarli dal direttore-plagiatore
Ezio Mauro. Tutto ciò, tralasciando la innocua missione salvifica per perduti e ingenui lettori cui l’autore del testo aspira,
è particolarmente grave perché
paventa (o forse implicitamente invita, equivocamente sostiene?) una deriva politico-istituzionale. E l’Italia sa bene di
che cosa si tratta e quali potrebbero essere le conseguenze.
Non vado oltre e mi chiedo, tornando ai contenuti della lettera,
se è ammissibile tutto ciò. Da
che pulpito arriva tanta faziosa
presunzione? Ha senso pubblicare un intervento destinato ad
alimentare contrapposizione e
divisione, non invece dialogo e
confronto?
Mi congedo, augurandomi di
non dover più intervenire per
analoghe imbarazzanti questioni; porgo cordiali saluti come semplice e libero cittadino,
come lettore di Repubblica ma
anche del Corriere, della Stampa, del Gazzettino e de L’Azione.
Roberto Costella
Mansuè
Siamo ben contenti di pubblicare
questa sua risposta alla lettera citata: siamo infatti convinti che nel
proporre posizioni diverse, talora
persino opposte, si aiuti il lettore a
riflettere, a trovare delle ragioni, a
prendere una propria posizione sui
vari argomenti.
Per scelta, L’Azione dà spazio a
tutte le posizioni – fino a quando
non offendano alcuna sensibilità –
perché comunque nel dibattito, nel
confronto si cresce. Proprio per questo, siamo contenti di accogliere
questa sua lettera, che offre una lettura diversa al tema proposto.
Potete inviare le vostre
LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo:
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L’Azione - via Jacopo Stella, 8
31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438.555437
25 luglio 2010
LE TRACCE PER GLI ESAMI DI MATURITÀ
Era apologia di fascismo?
C
he aria tira nel palazzone di Trastevere, sede del ministro
della Pubblica Istruzione?
La tentazione immediata
porterebbe a parlare di riforma della scuola e dunque a
riaprire i dibattiti e a rinfocolare le polemiche di cui
sono stati pieni i due anni
appena trascorsi. No! Sono
piuttosto indotto a scrutare
e valutare le novità da un diverso punto di osservazione.
Si sono appena conclusi gli
Esami di Stato, le commissioni si sono sciolte, gli studenti “maturati” sono a godersi le meritate vacanze. A
gioco fermo, vale la pena di
ripensare l’Esame, partendo dalle tracce della prima
prova scritta, da sempre oggetto di affannose previsioni prima, di giudizi di merito poi; con il coinvolgimento degli interessati, che ripensano a quanto hanno
scritto, e di intellettuali vari, che misurano il grado di
spessore culturale, di intelligenza e di originalità dei
consiglieri incaricati dal ministro di formulare le tracce.
Il rito tradizionale si è ripetuto anche quest’anno e i temi sono stati passati al setaccio. Il brano di Primo Levi: immancabilmente bello,
di tessitura straordinaria,
denso, ironicamente vero e
sottile in ogni passaggio e
perciò difficile; le “foibe”:
nuovo, per lo più estraneo agli effettivi programmi scolastici, miccia rischiosa per
duri contrasti ideologici;
piacere, felicità, musica, extraterrestri sì o no: sicuramente allettanti, salvo poi
rivelarsi insidiosi, campo aperto per luoghi comuni e
banalità.
Fra le tracce da svolgere in
forma di saggio breve o di
articolo di giornale ce n’era
una definita d’ambito “storico-politico”; diceva: “Il
ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i
leader”. Seguivano 4 testi di
4 leader, cioè di capi di indiscusso prestigio; con questi i candidati dovevano dialogare per costruire la loro
tesi e le loro argomentazioni; testi rispettivamente di
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Mussolini, Togliatti, Moro,
Giovanni Paolo II. Scelta irenico-ecumenica, così da
accontentare tutti, ha tagliato corto qualcuno; però
ci si rivolge ai giovani e si
fanno parlare i trapassati, ha
chiosato qualcun altro; non
tutti i testi sono in consonanza con il tema assegnato; qualcuno è davvero “fuori tema”, ha sostenuto un terzo gruppo.
Tutto vero, però c’era dell’altro; il testo di Mussolini,
per l’appunto: “Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di
Tito? Ebbene, dichiaro qui,
al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io
assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati
applausi - Molte voci: Tutti
con voi! Tutti con voi!) Se le
frasi più o meno storpiate
bastano per impiccare un
uomo, fuori il palo e fuori la
corda; se il fascismo non è
stato che olio di ricino e
manganello, e non invece una passione superba della
migliore gioventù italiana, a
me la colpa! (Applausi). Se
il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi - Molte voci: Tutti con
voi!)”. Benito Mussolini, Discorso del 3 gennaio 1925.
A quanti presidenti e commissari sarà passato un brivido lungo la schiena, dopo
un primo attimo di smarrimento? Spero a molti! Si
tratta di una estrapolazione
dal discorso che Mussolini
pronunciò alla Camera per
rivendicare la responsabilità
sua personale nell’assassinio
di Giacomo Matteotti, figura fra le più sacre della storia e della politica italiana
del Novecento; dal discorso
con cui, in effetti, il duce diede l’ultimo colpo alle libertà
politiche in Italia.
Altro che “appello ai giovani” perché, con l’ardore e la
generosità di cui sono capaci, si aprano all’avventura
affascinante dell’impegno e
del servizio politici! Quelle
parole “grondano sangue” e
risuonano oggi con la stessa protervia provocatoria
con cui furono pronunciate davanti alla Nazione per
dare l’inizio vero alla sopraffazione fascista. Se
Mussolini è leader, e dunque capo di indiscusso prestigio, dagli occhi e dalla memoria dei giovani deve essere strappata la figura di
Matteotti! A quali fonti attingeranno, allora, i giovani
per imparare ad esercitare
diritti e doveri di cittadini in
una repubblica democratica e costituzionale, nata dal
sacrificio di chi ha dato la vita per cancellare i drammi e
la vergogna di un ventennio
esecrabile?
Ignoranza, superficialità
marchiana o apologia di fascismo bella e buona nella
scelta dei ministeriali e del
loro ministro? Non so dire
se anche partendo da fatti
come questo, pur assai circoscritti, si possa arrivare a
capire quale sia l’“aria nuova” che tira nel palazzone di
Trastevere e dalla quale
qualcuno vorrebbe che fosse inondata la scuola “riformata”!?
Lamberto Pillonetto
LA CHIAVE DI LETTURA
DE “SU UN CAMPO DI GRANO”
ue anni
D
fa,
quando co-
minciai a
scrivere “Su
un campo
di grano”,
mai avrei
immaginato l’eco che
avrebbe avuto.
All’entusiasmo quasi totale, registriamo qualche critica
dovuta a una diversa
“chiave” di lettura. È importante la “chiave”. Ne
sanno qualcosa i musicisti! Immaginate lo spartito del violinista letto in
chiave di basso. Così anche per un testo la “chiave” di lettura è determinante se vogliamo entrare nello “spirito” di chi
presenta il messaggio.
C’è chi ha osservato:
“Quale immagine di Dio
esce da questa rappresentazione?”, “Da questa visione... dualistica dogmatica?”; “Lo spunto è preso
da alcuni dialoghi che
contrappongono il bene e
il male”. Ne esce “un Dio
antropomorfico”, “un Dio
Padrone”, “un Dio Re e
Giudice, che esige, premia
e punisce”.
Domanda: tutto questo è
“percepito” nella nostra
commedia?
Eppure il testo precedentemente dato in visione ad
altre persone, per allargare il fronte delle osservazioni e avere un margine
di miglioramento da nessuno è stato considerato
“fuorviante e dannoso per
la fede”.
Mi sia permesso un ulteriore piccolo contributo
di lettura:
a) La “zizzania” simboleggia la pazienza di Dio,
il quale non vuole che alcuno soffra: “Lasciate che
grano ed erbaccia crescano insieme”.
b) La “tentazione” simboleggia “il peccato di desiderio (mela), al quale Dio
contrappone la sua frutta
migliore: amore, solidarietà, gioia”.
c) Gesù veglia la sua “vigna!”.
d) Il “pentimento” è la sintesi del figlio prodigo e
simboleggia “un Dio paziente, buono e misericordioso che attende la
conversione del peccatore fino all’ultimo respiro
della sua vita, e che, chinandosi su di lui, lo abbraccia e con amore gli dice: “Oggi sarai con me in
Paradiso!”, frase simboleggiata dal fascio di luce
che accoglie il peccatore
pentito.
e) “Ai vizi dell’umanità”
l’accorato richiamo della
Vergine. “Dio soffre quando l’uomo vive lontano
dal Suo Amore, mentre lo
vuole solo innamorato di
sé”.
Questo, in sintesi, il Dio
che noi abbiamo presentato. L’unico che conosciamo, il Dio di Gesù,
mite e umile di cuore, con
il suo linguaggio semplice,
che parla dei fiori del
campo, degli uccelli dell’aria, del mare e del cielo.
Questa è la chiave di lettura che abbiamo suggerito sin dall’inizio.
L’angelo e il diavolo, simboli della lotta tra il bene
e il male, esprimono il
conflitto della mia coscienza. È la mia lotta che
cerca di far emergere il
bene che c’è in me.
L’angelo e il diavolo? Sono io.
Al loro posto avrei potuto mettere Rino A - Rino
B oppure Rino e Giuliano.
Questo è tutto “in semplicità!”.
Rino Campagna