info NPL - Comune di Castell`Arquato

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NATI PER LEGGERE
(dal sito www.natiperleggere.it )
Amare la lettura attraverso un gesto d'amore: un adulto che legge una storia.
Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di
sviluppo affettivo e cognitivo. Questo è il cuore di Nati per Leggere. Dal 1999, il progetto ha l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta
voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.
Recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia
una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino e genitori), che cognitivo (si
sviluppa meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura); per di più si consolida nel bambino
l'abitudine a leggere che si protrae, poi, nelle età successive anche grazie all'imprinting precoce legato alla relazione.
Nati per leggere, è promosso dall'alleanza tra bibliotecari e pediatri attraverso le seguenti associazioni:
− L'Associazione Culturale Pediatri - ACP che riunisce tremila pediatri italiani con fini esclusivamente culturali
− L'Associazione Italiana Biblioteche che associa oltre quattromila tra bibliotecari, biblioteche, centri di documentazione,
servizi di informazione operanti nei diversi ambiti della professione
− Il Centro per la Salute del Bambino - ONLUS, che ha come fini statutari attività di formazione, ricerca e solidarietà per
l'infanzia.
Un ringraziamento particolare va ad Altan che ha creato e donato il logo di Nati per Leggere.
Il progetto è attivo su tutto il territorio nazionale con circa 220 progetti locali promossi da bibliotecari, pediatri ed enti pubblici. Si stima
che circa il 15% della popolazione italiana 0-6 sia in contatto con il progetto.
Biblioteca comunale di Castell’arquato – Piazza Municipio 3 -29014 Castell’Arquato
0523.804008 – [email protected]
http://www.comune.castellarquato.pc.it/pagina.asp?IDpag=107&idbox=30&idvocebox=144
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Il Progetto
Nati per Leggere è un progetto nazionale senza fini di lucro.
Ha l' obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni.
La stimolazione e il senso di protezione che genera nel bambino il sentirsi accanto un adulto che racconta storie già
dal primo anno di vita e condivide il piacere del racconto è impareggiabile. Il beneficio che il bambino trae dalla lettura a voce alta,
operata in famiglia in età prescolare, è documentato da molti studi; favorisce il successo scolastico in quanto i bambini iniziano a
confrontarsi con il linguaggio scritto attraverso il quotidiano contatto con la lettura mediato dai loro genitori.
La qualità di queste esperienze precoci influisce sul loro linguaggio e sulla capacità di comprendere la lettura di un testo scritto
all'ingresso a scuola. L'incapacità di leggere a scuola è causa di disagio che porta a frustrazione e riduzione dell'autostima e può
contribuire ad aumentare il rischio di abbandono scolastico.
La difficoltà a leggere e scrivere è un problema che colpisce soprattutto i bambini che appartengono a famiglie in condizioni
socioeconomiche svantaggiate e contribuisce ad incrementare il ciclo della povertà.
Come è nato
NPL si ispira a iniziative consimili che sono in atto: negli Stati Uniti dall’inizio degli anni ’90 “Born to read” e “Reach out and read”
(quest’ultimo costruito intorno alla specifica professionalità del pediatra); nel Regno Unito ”Bookstart” che fa parte di un più ampio
progetto finalizzato a migliorare il futuro cognitivo e sociale soprattutto negli strati più svantaggiati della popolazione nato il progetto.
La storia
1999 (ottobre): Assisi, Congresso Associazione Culturale Pediatri: Giancarlo Biasini e Igino Poggiali, allora Presidente dell’
Associazione Italiana Biblioteche (AIB), presentano, assieme a Rita Valentino Merletti, esperta di letteratura per l’infanzia, l’idea di una
collaborazione sulla lettura precoce ad alta voce ai bambini.
2000 (febbraio): nasce ufficialmente NpL come alleanza tra ACP, AIB e CSB; nascono i primi progetti a Palermo, Cesena, Trieste,
Torino; NpL viene presentato per la prima volta alla Fiera del Libro di Torino.
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2001 (febbraio): grazie alla collaborazione con AIB-WEB vengono dedicate le prime pagine web al progetto. In breve tempo si
sviluppano
in
modo
consistente contenendo
tutte
le
informazioni
utili
per
l'implementazione
del
progetto
http://www.aib.it/aib/npl/npl.htm3. Le notizie sul progetto vengono diffuse anche attraverso la lista [email protected]
2001 (maggio): primo convegno NpL a Napoli; NpL viene presentato per la prima volta alla Fiera del Libro per Ragazzi di
Bologna e al Salone del Libro di Torino; nasce il programma regionale in Basilicata; Nati per Leggere entra a far parte del sei più
uno, programma di prevenzione per la prima infanzia “evidence based” implementato in base a un progetto finalizzato dal Ministero
della Salute in tre regioni italiane (Basilicata, FVG, Piemonte).
2002: NPL ottiene il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il premio per il miglior progetto di promozione della
lettura.
2002 (aprile): Nell'ambito della Fiera internazionale del libro per ragazzi a Bologna tavola rotonda “Nati per Leggere: i progetti in
corso e alcune riflessioni sulla lettura dialogica”.
2002 (ottobre): Nati per leggere a Brescia. Convegno organizzato dalla Provincia di Brescia, con la collaborazione dell'Associazione
Culturale Pediatri, sezione di Brescia, e il patrocinio dell'Associazione Italiana Biblioteche, dell'Ordine dei Medici Chirurghi della
Provincia di Brescia, dell'ASL Brescia, della Regione Lombardia.
2001 e 2004: NPL viene presentato ai congressi annuali di “Reach Out and Read” a Boston e S. Francisco.
2003: nasce, anche grazie alla collaborazione di NpL, Nascuts per Llegir in Catalogna.
2003 (aprile): a Bologna presso la Fiera internazionale del libro per ragazzi Tavola rotonda “Quali libri per Nati per leggere?”
Riflessioni a margine delle bibliografie.
2003 (maggio): Tavola Rotonda "Nati per leggere: realtà e prospettive" presso la Fiera internazionale del libro (Lingotto Spazio
Ragazzi - Arena) promossa da AIB, ACP, Regione Piemonte e Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura.
2004 (febbraio): a Roma viene firmato il protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e NpL.
2004 (aprile): Conferenza cittadina di presentazione di Nati per leggere in Campidoglio con il sindaco Veltroni.
Il 2 aprile, compleanno di Hans Christian Andersen, Giornata internazionale del libro per bambini, è una data particolarmente
significativa per promuovere la prima conferenza cittadina sul progetto NPL a Roma.
Alla Fiera internazionale del libro di Bologna tavola rotonda "Ad ogni libro il suo lettore, ad ogni lettore il suo libro: la scelta dei
libri per bambini da 6 a 36 mesi"; viene pubblicata l'edizione speciale per NPL dell'albo Dormi tranquillo piccolo coniglio (Bohem
Press Italia)
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2004: NpL viene proposto in Romania. Il programma viene presentato alla Banca Mondiale come componente dei programmi di Early
Childhood Development nei Paesi in via di sviluppo.
2004 (ottobre): Festival Nati per Leggere promosso dalla Provincia di Ravenna; esce il “Libro delle facce”, il primo libro prodotto da
NpL in collaborazione con Giunti Editore, per bambini di 6-8 mesi. NPL viene presentato alla conferenza annuale dell’IFLA
(International Federation of Library Associations and Institutions) a Buenos Aires.
2004 (novembre): a Bari, NpL viene presentato a http://www.presidi.org/index2.php Forum nazionale sulla promozione della lettura
(cui partecipano editori, librai, biblioteche, Ministero Beni Culturali, Presidenza della Repubblica, Regioni), dove viene definito “il”
progetto che può cambiare il panorama della lettura in Italia.
2004 (dicembre): Nati per Leggere è approdato alla Fiera nazionale della piccola e media editoria “Più libri più liberi”
http://www.piulibripiuliberi.it/programma.html
2005 (aprile): alla Fiera del Libro di Bologna - DOCET si partecipa con la Tavola Rotonda "Leggere le figure: le caratteristiche degli
albi illustrati senza parole".
2005 (maggio): nell'ambito della Fiera del Libro di Torino partecipazione al dibattito "Passaparola: forum del libro e della
promozione della lettura - Tullio de Mauro dialoga con Marino Sinibaldi"
2005 (settembre): a Pordenonelegge presentazione della bibliografia dedicata a Nati Per Leggere edita dalla Provincia di
Pordenone, tavola rotonda alla presenza dei bibliotecari dell'Associazione Italiana Biblioteche sezione Friuli Venezia Giulia, coinvolti
nelle attività di Nati Per Leggere, letture di fiabe in diverse lingue europee da parte di ragazzi delle medie.
2005 (ottobre): Nati per Leggere partecipa con due sessioni moderate da Antonio Di Giacomo, giornalista di Repubblica, alla IV
Edizione de "I Dialoghi di Trani"
2005 (novembre): si partecipa con una relazione al 2° Forum del libro e della promozione della lettura "Passa Parola" a Bari
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Obiettivi
L'alleanza tra pediatri e bibliotecari nasce dall'esigenza della società civile di sostenere concretamente lo sviluppo
dell'abitudine di leggere ai bambini dall'età prescolare.
I pediatri - in particolare i pediatri di famiglia ma anche i pediatri operanti nelle ASL, nei consultori, nei reparti
ospedalieri - si rendono disponibili a sensibilizzare i genitori sull'utilità della lettura ai bambini fin dalla più tenera età, nel
rispetto delle diverse tappe della crescita.
I bibliotecari da parte loro aiutano i genitori a formarsi un proprio repertorio di letture da condividere con i loro bambini.
Promuovono la conoscenza delle proposte di lettura adatte ai bambini più piccoli, mettono a disposizione per il prestito e la lettura
in biblioteca una raccolta di libri per bambini tra 0 e 6 anni, invitano i genitori ad usare sistematicamente tali risorse partecipando
alle iniziative che accompagneranno il progetto.
Tutti gli altri soggetti interessati sono naturalmente benvenuti nel progetto che vuole stabilirsi come modalità permanente di
promozione della lettura ai piccoli.
Il coordinamento
Il coordinamento nazionale ha la funzione di deliberare sulle strategie e sulle modalità di diffusione del progetto stesso. Ogni
componente del gruppo ha funzioni precise rispetto alla comunicazione. Oltre ad offrire informazioni si provvede a vari compiti tra cui
l'inserimento dei dati nel sito, il rapporto con gli editori, la partecipazione ad eventi/seminari in qualità di relatori/formatori, la
collaborazione con altre persone sulla preparazione di materiale, bibliografie, ecc. Fondamentalmente il ruolo del gruppo è di
diffondere gli obiettivi del progetto, offrire un supporto nelle modalità di attuazione tramite suggerimenti e fornitura di materiale e
verificare che il progetto si svolga secondo le basi scientificamente condivise a livello nazionale e internazionale.
Sul territorio di Piacenza e Provincia è attivo il Gruppo di Lavoro Provinciale, al quale aderiscono molte delle biblioteche comunali
piacentine, che mettono in campo una serie di misure per l’attuazione del Progetto Nati per Leggere, proponendo attività, iniziative, e
molto altro. PER SAPERE SE LA TUA BIBLIOTECA ADERISCE O PER QUALSIASI ALTRA INFORMAZIONE CONTATTA IL TUO
BIBLIOTECARIO!
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Il ruolo delle biblioteche e dei bibliotecari
Le biblioteche sono state dall'avvio del progetto le principali promotrici locali di NPL. "Attraverso un'ampia scelta di materiali e attività,
le biblioteche pubbliche offrono ai bambini l'opportunità di provare il piacere della lettura e il gusto di scoprire nuove cose e di
conoscere le opere dell'immaginazione. Si dovrebbero aiutare i bambini e i loro genitori a fare il miglior uso possibile di una biblioteca
e a sviluppare le loro capacità di utilizzo dei mezzi di comunicazione a stampa e elettronici. Le biblioteche pubbliche sono
particolarmente responsabili di favorire i processi di apprendimento della lettura e di promuovere i libri e gli altri materiali per bambini."
Viene così descritta la finalità delle biblioteche pubbliche dalle Linee guida per i servizi bibliotecari per ragazzi della Federazione
internazionale delle associazioni e istituzioni bibliotecarie.
Le biblioteche possono agire da sole o ancora meglio tramite la rete cooperativa dei sistemi bibliotecari, ottimizzando in questo modo
investimenti e energie sul fronte della formazione degli operatori e della comunicazione pubblica.
I bibliotecari, come gli altri professionisti interessati alla diffusione della lettura, possono contribuire anche a titolo personale e
volontario, prestando la loro opera per la costituzione di gruppi di lavoro multidisciplinari a livello locale e regionale per lo sviluppo di
NPL.
I benefici della lettura
La lettura a voce alta, nella sua apparente semplicità, contiene molte valenze legate a modelli di comunicazione positivi e affettivi
che influiscono in modo rilevante sullo sviluppo emotivo del bambino.
Essa è considerata l’attività più importante per la acquisizione delle conoscenze necessarie per il successo
nella lettura. La lettura è per il bambino uno strumento ideale per trattenere con sé l’adulto nel modo a lui più gradito,
cioè con dedizione, partecipazione completa e senza distrazioni. La presenza dell’adulto è consolatoria, e fornisce
protezione e sicurezza. Quando il bambino chiede la ripetizione della lettura non necessariamente è interessato alla
storia ma forse vuole prolungare quella sensazione piacevole e continuare ad avere la mamma ( il papà, la zia o
l’insegnante) accanto.
Con la lettura il bambino si appropria lentamente della lingua materna, delle sue parole, della sua forma e struttura. Questo gli serve
per costruire le proprie strutture mentali, per capire i rapporti (io e gli altri, io e le cose) e le distanze spazio-temporali.
Le competenze emergenti nell’acquisizione della capacità di leggere (emergent literacy)
Le capacità e conoscenze associate alla futura capacità di decodificare le parole possono essere così schematicamente sintetizzate
in:
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•
•
sviluppo del linguaggio orale (aumenta l’ampiezza del vocabolario)
competenza fonologica (prima attraverso le sillabe, poi con le rime e la miscelazione dei fonemi che avviene solo quando
si inizia a leggere). Questa competenza è strettamente legata al successo nella lettura.
• conoscenza del linguaggio scritto
1. conoscenza delle convenzioni della scrittura – corrispondenza tra linguaggio orale e scritto, scrittura da sinistra a
destra e dall’alto in basso, alfabeto che rappresenta i suoni del linguaggio –
2. conoscenza delle funzioni della scrittura – testo che racconta una storia, dà informazioni, dà istruzioni –
3. conoscenza dell’alfabeto – conoscenza delle lettere e dell’associazione tra una lettera ed il suo nome e tra una
lettera e il suo suono
Lo sviluppo di competenze emergenti varia in ogni bambino ed è influenzato da diversi fattori:
1. capacità innate
2. qualità e quantità del linguaggio ascoltato in famiglia
3. desiderio di apprendere del bambino e sua autostima
4. esposizione del bambino ad attività letterarie.
Esistono marcate differenze sociali nelle capacità di acquisire la competenza fonologica, che derivano dalla quantità e qualità delle
interazioni verbali a cui è esposto il bambino.
La lettura è anche un mezzo per rafforzare l’esito di un attaccamento sicuro nei primi anni di vita che è essenziale per la crescita
delle competenze del bambino in tutti i campi, perché influisce sulla maturazione cerebrale, sulle connessioni neurologiche e sui
processi mentali. Nelle relazioni con attaccamento sicuro il bambino si distrae raramente e apprende maggiormente.
La lettura ad alta voce è considerata un’azione di prevenzione nei confronti dell’abbandono scolastico e dei problemi di
comportamento. Essa determina l’esperienza dell’apprendimento della lettura stessa che segna il destino della carriera scolastica
del bambino.
Bambini che possono godere di un’esposizione alla lettura giornaliera e costante nel tempo giungono alla prima elementare con
maggiori capacità e conoscenze basilari per la futura decodifica delle parole; questo permetterà loro di imparare a leggere e scrivere
con maggiore facilità. Numerose ricerche hanno dimostrato come il livello di abilità di lettura riscontrato alla fine del primo anno di
scuola elementare sia fortemente correlato negli anni con una maggiore abilità a leggere testi scritti.
E’ evidente quindi quanto siano legati, nell’infanzia, sviluppo delle competenze linguistiche, confidenza verso la lettura, proprietà di
linguaggio del bambino, capacità di mantenere l’attenzione e la concentrazione e livello di autostima e sicurezza.
Bimbi e libri
Queste brevi indicazioni possono essere utili per seguire e comprendere lo sviluppo del bambino e il suo avvicinamento ai libri e alla
lettura; è importante non considerarle in maniera rigida, ma tenendo presente che ogni bambino possiede delle caratteristiche
personali diverse da ogni altro suo coetaneo.
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A 1 mese ed anche prima Al bambino piacciono le ninne nanne. Vanno tutte bene; si possono usare quelle di famiglia o anche quelle
in dialetto. Non va male se la ninnananna è sempre la stessa prima del sonno dal momento che i bambini amano i rituali.
A 2 mesi Possiamo fargli vedere disegni di volti umani o fotografie; queste ultime poniamole ad una distanza non superiore ai 30 cm
dal suo volto. Le figure devono essere di grande formato: circa cm 24 x 17. Le fotografie si possono incollare ad un cartoncino dello
spessore di un paio di millimetri in modo che nei mesi successivi possa prenderle in mano.
A 6 mesi E’ attratto dalle foto e dalle figure del libro che cerca di prendere e di “mangiare”. Prova a passare il libro da una mano
all’altra. I libri a questa età e almeno fino a 12 mesi devono essere resistenti, atossici, con pagine grosse, con colori vivaci e oggetti
familiari o figure di bambini. Attenzione: le figure non devono essere stilizzate per essere comprese e i libri non molto ingombranti.
Fategli vedere i libri tenendolo in braccio. Suggeriamo di usare libri veri, di grosso cartone, e non libri giocattolo o libri da bagno.
A 9 mesi E’ sempre attratto dalle foto e dalle figure del libro che cerca di prendere e di “mangiare”. Passa con facilità il libro, se non è
ingombrante, da una mano all’altra; indica le pagine con una o più dita. Prova a girare la pagine a mano piena se l'ha visto fare dai
genitori. Gli si fanno vedere i libri tenendolo in braccio. Oppure ci si può sdraiare su un tappeto insieme al bambino, guardando il libro
insieme.
A 12 mesi Tiene il libro in mano, se aiutato, e gira più pagine alla volta, sempre a mano piena. Dà il libro all’adulto. I libri devono
sempre essere robusti e maneggevoli. Possono essere ora anche più grandi. Le figure preferite riguardano azioni familiari (mangiare,
dormire, giocare) e piccoli animali, mentre i testi preferiti sono sempre le filastrocche. Meglio cercare di evitare figure di cose che il
bambino ancora non conosce. Comincia a rendersi conto di immagini di volti capovolti.
A 15 mesi Gira le grosse pagine usando due dita. Nel caso in cui un libro contenga una faccia, capisce se è capovolto. Talora gira la
sua faccia per adattarla a quella del libro. Gli piacciono i libri con frasi brevi e facili, che possa imparare ad anticipare.
A 18 mesi Completa ed anticipa le frasi del libro. Gli piacciono libri che parlano di animali (leggendo si possono fare versi buffi come
quelli degli animali), di bambini, delle cose di ogni giorno, con frasi brevi e semplici. Comincia ad orientare il libro.
A 24 mesi Gira bene la pagina. Trascina i libri in giro per la casa e “legge” alle bambole o al gatto inventando lui stesso storie a suo
piacimento. Gira da solo una pagina nel verso giusto se contiene una faccia capovolta. Può correggere l’errore del lettore. Gli
piacciono le storie che danno l’opportunità di identificarsi con i personaggi, che raccontano prove da superare, che fanno ridere.
Quando si passeggia con il bambino gli si possono leggere anche le scritte, i cartelli e i segnali.
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A 30 mesi Può ”leggere” un libro che gli è stato letto molte volte. Gli piacciono storie di bambini della sua età che narrano momenti di
vita comune (andare a scuola o dal dottore), di amicizia, di fratelli o sorelle, ma anche libri fantastici, avventurosi. I testi devono essere
semplici. Le fiabe tradizionali (e in particolare quelle “del perché” con animali parlanti che spiegano le cose) aiutano anche a proiettare
all’esterno le paure e le emozioni che il bambino ha dentro di sé. Al bambino piace scegliere la storia e gli piace anche farsela leggere
molte volte.
IL RUOLO DEL PEDIATRA
I pediatri sono gli unici professionisti formati sullo sviluppo del bambino con i quali le famiglie hanno un contatto regolare, precoce e
personale prima che i bambini frequentino la scuola. Pertanto i pediatri delle cure primarie hanno un’opportunità unica di raggiungere
in età precoce i genitori e i bambini: i pediatri sono parte di un sistema che dà la possibilità di stabilire delle relazioni focalizzate sullo
sviluppo e a cadenza regolare. Inoltre i genitori ascoltano le parole del pediatra e considerano il controllo di salute e l’intero setting
ambulatoriale come una risorsa di consigli, aiuto, sostegno e cura. I genitori danno grande peso a quello che dice il pediatra perché
sanno che il consiglio medico viene offerto per aiutare il bambino a crescere sano e felice.
La promozione della literacy nel contesto di questa relazione tra genitore e pediatra può avere un impatto
significativo sulle attitudini e comportamenti dei genitori e quindi la promozione della lettura viene
inquadrata nel supporto alla genitorialità e nella promozione di un buon tipo di attaccamento.
Il coinvolgimento dei pediatri in NPL consente quindi di raggiungere la maggior parte delle famiglie con
bambini piccoli.
Il pediatra può limitarsi a trasmettere a voce il messaggio ai genitori oppure può rinforzarlo consegnando materiale informativo sulle
tecniche di lettura ai bambini nelle diverse età e regalando al bambino un libro adatto alla sua età. La letteratura scientifica disponibile
ci dà indicazioni che soprattutto quest’ultimo intervento sembra essere importante per promuovere la lettura ad alta voce, specie in
quelle famiglie in cui non ci sono libri per l’infanzia. Per tale motivo NPL prevede che siano attivabili anche progetti locali in cui sia
considerato il regalo del libro attraverso il pediatra di famiglia. NPL si propone si raggiungere grazie al coinvolgimento dei pediatri
circa 2.500.000 bambini di età compresa tra 0 a 6 anni.
Volontariato
I lettori volontari nell’ambito del progetto NPL hanno come scopo quello di creare nelle stanze di attesa degli ambulatori, negli
ospedali, ma anche in occasioni di incontri in biblioteca o nella scuola materna, un ambiente piacevole per la
lettura ad alta voce e di essere rinforzo positivo nei confronti della promozione della lettura. Possono provenire da
ambiti, professionalità e situazioni diversissime ed essere guidati dall'amore per i libri e dalla voglia di stare con i
bambini. Essi leggono storie ad alta voce, dimostrando ai genitori come bambini di età diverse, anche molto piccoli,
possono interagire con i libri e come la lettura possa essere un’esperienza divertente per il genitore ed il suo
bambino.
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La prestazione del lettore deve essere tale da non scoraggiare il genitore a leggere con il proprio bambino perché non si sente
all’altezza; quindi lettori estremamente tecnici e professionali nella lettura possono in alcuni contesti non essere indicati per avvicinare
i genitori alla lettura. Proprio per questi motivi particolare attenzione deve essere posta nel reclutamento, nella formazione e nella
supervisione dei lettori volontari. Attraverso l’esperienza di lettura tra il bambino ed il lettore il genitore vede come i bambini
partecipano ed interagiscono bene con i libri. Il lettore può usare voci buffe e divertenti, o fare domande al bambino o mostrare
durante la lettura le figure del testo. I bambini molto piccoli o quelli più timidi potrebbero avere difficoltà a relazionarsi subito con una
persona non conosciuta; in questi casi può essere coinvolto il genitore con il bimbo in braccio. Non è necessario aspettare che il
bimbo sia pronto a prestare attenzione alla lettura, si può cominciare a leggere cercando poi di attirare la sua attenzione. Per le
attività di volontariato bisogna rivolgersi localmente al referente del progetto locale e verificare la possibilità di organizzare attività
di lettura.
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Cosa possono fare i genitori
Come leggere, quando leggere
Leggere ad alta voce è piacevole e…
• crea l’abitudine all’ascolto
• aumenta i tempi di attenzione
• accresce il desiderio di imparare a leggere
Quando leggere con i bambini
• si può riservare alla lettura un momento particolare della giornata: prima del sonnellino o della nanna, dopo i pasti, scegliendo
dei momenti durante i quali siete entrambi più tranquilli
• se il bambino si agita o è inquieto non è bene insistere
• si può approfittare dei momenti di attesa: durante un viaggio, dal medico
• la lettura sarà di conforto al bambino quando è malato
Come condividere i libri con i bambini
• scegliere un luogo confortevole dove sedersi
• recitare o cantare le filastrocche del suo libro preferito
• eliminare le altre fonti di distrazione – televisione, radio, stereo
• tenere in mano il libro in modo che il vostro bambino possa vedere le pagine chiaramente
• indicargli le figure, parlategliene; quando sarà più grande, fare indicare a lui le figure
• leggere con partecipazione, creare le voci dei personaggi e usare la mimica per raccontare la storia
• variare il ritmo di lettura: più lento o più veloce
• fargli domande: cosa pensi che succederà adesso?
• lasciare che il bambino faccia le domande e cogliere l’occasione per rispondere anche “oltre” la domanda
• fare raccontare la storia dal bambino, ma ricordare che questo accadrà solo verso i 3 anni
• lasciare scegliere i libri da leggere al bambino
• rileggergli i suoi libri preferiti anche se lo chiede spesso e questo annoia
• portarlo in biblioteca dove troverà un luogo accogliente e una vasta scelta di libri
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Quali libri?
Dai 6 mesi – Libri di immagini semplici che facilitano nel bambino l’attivazione del processo di riconoscimento e favoriscono il
collegamento fra immagine e oggetto reale
• Libri di cartone che possano “resistere” al bambino
• Libri a misura delle sue mani
• Libri con colori vivaci ma con un numero non eccessivo di immagini per pagina
• Libri con figure di bambini, visi, oggetti familiari, con immagini semplici
• Libri con non più di una o due parole per pagina utili al genitore per imbastire una microstoria
Dai 12 mesi – Serie di immagini di oggetti con un nesso tra di loro: favoriscono lo sviluppo di capacità di associazione logica, di
connessione fra vari elementi raffigurati in base a fattori contestuali e funzionali
• Libri ancora di cartone resistenti con storie brevi
• Libri con poche parole per ogni pagina
• Figure di bambini che fanno le cose di tutti i giorni: giocare, dormire, mangiare, andare all’asilo nido
• Libri di animali conosciuti dal bambino che fanno cose semplici (mangiano, corrono, dormono)
• Libri della buonanotte per andare a letto
• Libri con rime semplici o testo di facile comprensione
Dai 18 mesi – Riconoscimento di un oggetto e della sua funzione: libri che presentano successive trasformazioni di un oggetto o che
presentano un oggetto prima isolato e poi in un contesto.
Protostorie: uno stesso elemento o personaggio è presentato in una successione di situazioni analoghe. Esiste un inizio e una fine: un
bambino si prepara per l’asilo nido, ci va, incontra gli amici, gioca, torna a casa.
Dai 24 mesi – Storie brevi: anche qui troviamo un medesimo personaggio che compie diverse azioni, con episodi che però iniziano a
susseguirsi in misura più consistente.
• Dai due anni molti bambini possono maneggiare le pagine di carta
• Figure brillanti di bambini, animali, oggetti familiari
• Storie di famiglie, di cibo, di animali, di automobili, di biciclette
• Storie su fratelli e sorelle, sul farsi degli amici, sull’andare a scuola
• Storie che ripetono e contengono parole intuibili, ritmi e rime, libri che possono memorizzare
• Storie sciocche, scherzi, figure comiche
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Dai 30 mesi – Storie complesse: caratterizzate da testi con molte sequenze e molti personaggi; vengono affrontati anche temi legati
alle emozioni del bambino, ai suoi sentimenti, alle sue fantasie
Dai 4 anni
Belle storie su bambini che gli somigliano e vivono come lui, oppure in ambienti esotici
• Storie divertenti e semplici
• Libri con i numeri e libri con l’alfabeto
• Libri sugli amici e sulla scuola
• Libri con informazioni sul mondo
• E, ancora una volta, belle storie, belle illustrazioni
Criteri per la scelta dei libri per i più piccoli:
Rita Valentino Merletti “Leggere e Raccontare: appunti, spunti e riflessioni sul piacere della lettura e sulla letteratura per l’infanzia”
Corso di formazione regionale per i referenti locali del progetto NPL, Vicenza 11-13 novembre 2002
• Accuratezza della veste grafica e, se si tratta di libri destinati alla prima infanzia, uso di materiali gradevoli al tatto, non tossici,
lavabili e privi di elementi potenzialmente pericolosi. Chiara enunciazione (sulla copertina e non sull’eventuale involucro che lo
racchiude) di conformità ai criteri di sicurezza. Libri dalla copertina lucida e dura che possono essere puliti con un panno umido
sono un ottimo investimento contro le manine appiccicose e la simpatia distruttiva che il bambino dimostra per i suoi primi libri.
• Alta leggibilità dell’immagine che, escludendo elementi stereotipici, deve saper stimolare nel bambino e nell’adulto che la
“legge” con lui, la capacità di costruire e verbalizzare una storia. Gli oggetti illustrati possono essere notati più chiaramente se
risaltano distintamente dal loro sfondo.
• Alta qualità del linguaggio. Quando all’immagine si unisce il linguaggio verbale, questo deve essere semplice ma preciso, mai
banale, mai generico o astratto. Dovrebbe includere termini di uso non abituale per stimolare nel bambino il desiderio di ripetere
parole nuove desumendone i significati dal contesto. L’uso di stilemi tipici del linguaggio poetico (rime, allitterazioni, assonanze,
ripetizioni, ecc.) aumenta il fascino della lettura ad alta voce
• Qualità della storia. Anche con elementi minimi è possibile costruire storie di contenuto “forte”, storie che sanno avvincere e che
sanno stabilire una precisa e adeguata relazione con l’esperienza di chi le ascolta.
• Adeguatezza del materiale linguistico e iconografico proposto, nonché dei temi suggeriti dalla storia, ai diversi stadi evolutivi del
bambino. Si tenga presente tuttavia che il criterio di “adeguatezza” è fortemente legato all’esperienza di ascolto e di lettura che
il bambino possiede.
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