ATPDIARY Torino Art Week 2016

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ATPDIARY Torino Art Week 2016
Torinoartweek|Agenda2015
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Agenda redatta da Marco Arrigoni e Martina Odorici —
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Ed Atkins, 27 settembre 2016 – 29 gennaio 2017
Si tratta di una grande retrospettiva dell’artista, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio, che occuperà
cinque sale del terzo piano del Castello e che vuole soffermarsi sulla combinazione tra fisicità e assenza che trova
riscontro nella dimensione del luogo espositivo: un antico castello “sotto incantesimo”, forse abitato da fantasmi,
espressione di un’intangibilità materiale che l’artista sembra riscontrare nella realtà prodotta dall’alta definizione e dalla
cultura digitale.
Wael Shawky, 3 novembre 2016 – 14 maggio 2017
Anche questa mostra è curata da Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria e presenta nella Manica Lunga una
serie di opere filmiche, sculture e nuovi altorilievi lignei ispirati alla storia delle Crociate, narrata dal punto di vista degli
arabi anziché degli europei. L’artista indaga la storia delle crociate, dalle prime dei primi decenni dell’anno Mille alla
presa di Costantinopoli nel 1204: antichi burattini, marionette in ceramica e in vetro di murano diventano i protagonisti
di questo racconto.
Alina Chaiderov: illy Present Future 2015 Prize Exhibition, dal 5 novembre 2016
È la mostra della vincitrice del premio Illy 2015, scelta da Carolyn Christov-Bakargiev, Daniel Baumann, Dieter
Roelstraete e Maurizio Morra Greco “per la sua articolata esplorazione della memoria sovietica, condotta attraverso il
prisma irriverente delle forme scultoree del quotidiano”. Come scrive Marianna Vecellio: “I lavori di Chaiderov sono
realizzati con materiali di utilizzo quotidiano come elementi tubolari in acciaio, palloni da basket, camere d’aria, mattoni
in cemento, giornali, quotidiani, lenzuola e banane; essi sono riflessioni attraverso le quali Chaiderov pone in relazione il
proprio vissuto personale e i grandi eventi della Storia, al fine di creare una nuova e inedita memoria”.
Camera – Centro Italiano per la Fotografia
Around Ai Wei Wei. Photography works 1989-2016, 28 ottobre 2016 – 1 febbraio 2017
A cura di Davide Quadrio, la mostra intende dare spazio alle opere e ai progetti dell’artista cinese più intimi e profondi,
lontano dalle opere monumentali e d’impatto. Verranno esposti video e fotografie di Ai Weiwei, a partire dagli esordi sino
ai giorni d’oggi, dove emerge chiaro il dibattito culturale e politico cinese e internazionale.
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
La passione secondo Carol Rama, 12 ottobre 2016 – 5 febbraio 2017
È una mostra retrospettiva dedicata a Carol Rama, che a Torino negli anni ’30 e ’40 ha conosciuto il suo primo riscontro
pubblico. Saranno presentate circa 200 opere, testimoni della profonda ricerca e incessante sperimentazione messa in
atto dall’artista per tutta la vita. La curatela è di Teresa Grandas e Paul B. Preciado, che hanno realizzato la mostra per il
museo MACBA di Barcellona.
ProtoBalla, La Torino del giovane Balla, 5 novembre 2016 – 27 febbraio 2017
A cura di Virginia Bertone e Filippo Bosco è questa mostra che vuole raccontare la relazione che Balla ha intrattenuto con
la città magica, dove d’altra parte ha vissuto fino al 1895. Viene offerto un ritratto della scena artistica torinese fin de
siècle in relazione alla formazione e alle amicizie di Giacomo Balla, che sotto il profilo professionale si affermerà poi a
Roma all’inizio del Novecento.
Fondazione Merz
Wael Shawky. Al Araba Al Madfuna, 2 novembre 2016 – 5 febbraio 2017
L’esibizione, a cura di Abdellah Karroum, prosegue lo studio dell’arte di Shawky (vincitore della prime edizione del Mario
Merz Prize) del Castello di Rivoli. Ci saranno grandi installazioni, storyboards e disegni su pelle d’animale, allestiti in un
paesaggio artificiale di sabbia che sono poi gli elementi che costituiscono la su trilogia filmica Al Araba Al Madfuna.
L’obiettivo è creare un percorso completamente immersivo e coinvolgente, in cui ritrovarsi circondati dagli elementi
storici, letterari e cinematografici ispiratori della sua ricerca. I film Al Araba Al Madfuna sono stati girati nell’omonimo
villaggio avvolto da antichi miti e leggende e situato vicino agli scavi di Osirion del Tempio di Seti I, nell’antica città di
Abydos in Egitto. La trilogia riflette sui rituali di narrazione orale della comunità, dove i racconti ripetuti e tramandati nel
tempo diventano storie leggendarie che si ripropongono come nuova lettura del cambiamento e del progresso.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Ed Atkins, 27 settembre 2016 – 29 gennaio 2017, in collaborazione con Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Come prosecuzione della retrospettiva in corso al Castello di Rivoli, qui viene ospitata l’opera più recente di Atkins,
un’installazione video a tre canali le cui immagini riprendono i filmati degli aeroporti che illustrano ai viaggiatori le
procedure da seguire per passare i controlli di sicurezza. Oltre a questa, ci sarà anche una serie di nuovi lavori grafici
collegati all’opera Safe Conduct. Alla Fondazione Sandretto, aggiunge Christov-Bakargiev, “il protagonista dà corpo allo
stato d’ansia che caratterizza la nostra epoca di paure e vulnerabilità e al contempo di eccessi di controlli negli spazi
pubblici che, sebbene abbiano la finalità di garantire la nostra sicurezza, finiscono con il ledere la nostra privacy. Il
confine sempre più labile tra ciò che sembra reale e ciò che lo è davvero è uno dei temi trattati dall’artista, nonché un
tratto distintivo della società digitale, in cui tutto è mediato”.
Josh Kline. Solo Show, 4 novembre 2016 – 29 gennaio 2017
Si tratta della prima mostra personale in Italia di Josh Kline (USA, 1979). Attraverso sculture, video e installazioni Kline
esplora le trasformazioni politiche e sociali del nostro tempo, offrendo uno sguardo critico sull’impatto che la tecnologia e
la “new economy” hanno sulla vita degli individui nel XXI secolo. La società statunitense diviene il modello negativo di
processi che vedono coinvolti tutti i paesi avanzati, e che si esplicano in una crescente minaccia alla privacy degli
individui, alla loro libertà di espressione e al loro status economico. Nella miglior tradizione della fantascienza letteraria e
cinematografica, Kline offre uno sguardo cupo su un mondo sull’orlo del collasso, in cui gli interessi di pochi plasmano le
condizioni di vita dei più.
Harun Farocki. Parallel I-IV, 4 novembre 2016 – 29 gennaio 2017
Di Farocki viene presentata l’ultima opera prodotta prima della scomparsa avvenuta nel 2014. Si tratta di Parallel I-IV,
una videoinstallazione a 4 canali che vuole riflettere su come e quanto i videogame hanno influito sul cinema.
PIIGS_An Alternative Geography of Curating, 4 - 6 novembre 2016
È una mostra e un programma di incontri sviluppati da CAMPO15 (corso per curatori della Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo) che vuole riflettere sulla crisi economica e le pratiche artistiche, tutto dal punto di vista dei paesi PIIGS
(Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna). Con artisti provenienti da ciascuno di questi paesi, si vuole “restituire una
visione omnicomprensiva, stratificata e complessa che sia in grado di mostrare le differenze e le similarità che
intercorrono tra le diverse ricerche artistiche e curatoriali”.
MEF – Museo Ettore Fico
Eugenio Tibaldi. Second Chance, 28 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017
"Seconda chance" nasce dallo studio del quartiere Barriera di Milano, sorto a metà Ottocento come ingresso alla città di
Milano e porto daziario, è sempre stato uno sbarramento, un confine, ma anche un ingresso. Col passare degli anni
questo ruolo “d’approdo” si è mantenuto, mentre ai giorni d’oggi è un insieme di case d’epoca, vecchie fabbriche dismesse
vicine ad altre in via di riconversione e nuovi edifici residenziali. Un tessuto urbano oggetto di un ambizioso programma
di riqualificazione dello spazio pubblico che ne sta lentamente cambiando la fisionomia.
Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
Riflessioni. Rosemarie Trockel e le collezioni torinesi, 4 novembre 2016 – 26 febbraio 2017
La mostra, a cura di Paolo Colombo, intende creare un confronto tra le collezioni torinesi e l’arte della Trockel, in
particolare per i suoi ritratti e le sue ceramiche. Continuando l’indagine sul collezionismo portata avanti dalla Pinacoteca,
sono state scelte dall’artista stessa sia allusioni alla cultura “alta” che “popolare”, per interrogarsi sulla condizione
umana, sul ruolo dell’artista, sulla traccia lasciata da un’anima dietro di sé, in una complessa e stratificata
rappresentazione sociale dell’individuo.
PAV – Parco Arte Vivente
La Tenda Verde (Das Grunes Zelt), Joseph Beuys e il concetto ampliato di ecologia, 5 novembre 2016 – 19
marzo 2017
A cura di Marco Scotini, la mostra è la terza tappa di una trilogia con cui il PAV si è proposto di ricostruire una possibile
genealogia del rapporto tra pratiche artistiche e coscienza ecologica negli anni ’70 in Europa. Il percorso vuole riflettere, a
trent’anni dalla sua scomparsa, su come Beuys si sia rapportato con le istituzioni politiche e con la minaccia della crisi
ambientale.
Nonostante la sterminata letteratura critica sull’attività dell’artista tedesco, soltanto in rari casi questa è riuscita a
trasformare la matrice romantica e spirituale della parola ‘natura’ in quella politica del termine ‘ecologia’, secondo la
prospettiva di Beuys.
Palazzo Madama
Grazia Toderi e Orhan Pamuk. Words and Stars, 4 novembre 2016 - 16 gennaio 2017
Si tratta di una collaborazione e di un confronto che prende avvio dal dialogo tra l’artista Grazia Toderi e lo scrittore
Orthan Pamuk, iniziati nel 2013 quando lui chiama lei per creare insieme un lavoro per il Museo dell’Innocenza da lui
creato ad Instambul. Il lavoro che ci sta dietro e il continuo scambio e confronto ha portato alla realizzazione di otto
proiezioni video (Words and Stars) che verranno presentate al Mart di Trento e Rovereto nell’aprile 2017. Il 5 e 6
novembre verrà presentata la serie di video a 360° sulla cupola del Planetario di Torino, mentre a Palazzo Madama i due
dialogheranno con un piccolo planetario settecentesco in legno e avorio con un intervento site specific.
Reggia di Venaria Reale
Masbedo. Handle with care, 29 ottobre 2016 – 15 gennaio 2017
Il duo artistico composto da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni presenta una mostra e un corso per riflettere sul tema
della cura dell’immagine e del restauro nella cornice di un contesto specifico, che li ha visti attraversare le più prestigiose
istituzioni italiane di restauro e conservazione scelte come luoghi di produzione e esposizione. Handle with care è anche il
titolo del video a più canali realizzato all’interno dell’Opificio delle Pietre Dure in Firenze e il Centro Conservazione e
Restauro di Venaria, che per la prima volta sono stati svelati dallo sguardo dell’arte contemporanea. Set ideali di un
ragionamento sull’origine dell’immagine, la sua distruzione e trasmissione nel tempo, tali eccellenze italiane sono lenti
d’ingrandimento per la comprensione del processo del fare arte, dalla materia prima sino all’oggetto finito. Vengono
esposte anche materie prime con cui Masbedo è solito per realizzare piccole sculture, immagini ritagliate, installazioni,
teatrini e oggetti di diversa dimensione.
GALLERIE
Galleri a Alberto Peola
Gioberto Noro. Aperture, 5 novembre – 23 dicembre 2016
Si inaugura in occasione della Notte delle Arti Contemporanee di Artissima, apertura serale straordinaria delle gallerie
cittadine, la mostra del duo artistico Gilberto Noro, incentrata sulla fotografia e la sua funzione catartica di creazione di
un mondo tra luce e ombra che, pur incluso nei suoi limiti visivi, crea una realtà/finzione definita e concreta.
Galleria Franco Noero
Mike Nelson. Procession, process. Progress, progression. Regression, recession. Recess, regress, fino al
23 dicembre, nello spazio di via Mottalciata 10/B
Attraverso l'architettura e gli ambienti Mike Nelson riflette sui sistemi di pensiero e potere che hanno generate specifiche
forme architettoniche; l'opera in mostra alla Galleria Franco Noero è plasmata su un progetto risalente al 2003,
presentato alla Biennale di Istanbul di quell'anno, che riflette su come in Turchia, al momento della nascita della
repubblica, la politica non abbia imposto un segnale architettonico. Le vecchie case ottomane in legno però, disfacendosi
e venendo abbattute, lasciano in ogni caso un piccolo segnale della loro sopravvivenza sul cemento dei nuovi edifici, una
sorta di firma del passato.
Robert Mappelthorpe, 2 novembre 2016 – 28 gennaio 2017, Piazza Carignano 2
Per la prima mostra dedicata al grande protagonista della fotografia americana d'avanguardia all'interno dello spazio,
realizzata in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation, la galleria propone una selezione di opere
accomunate da un forte senso scultoreo e della luce. I chiaroscuri e le ombre definiscono perfettamente forme e linee,
accuratamente studiate, con cui vengono ritratti corpi e anime, sensuali e delicati, filtrati attraverso le evoluzioni ottiche
dell'artista, dagli inizi negli anni '70 alla maturità negli anni '80.
Henkrik Olesen. After Dhalgren, 2 novembre 2016 – 14 gennaio 2017, Via Mottalciata 10/B
L'artista danese, alla sua quarta personale in galleria, continua ad analizzare “Dhalgren”, romanzo fantascientifico dello
scrittore americano Samuel R. Delany. Romanzo criptico e surreale, dove si susseguono eventi apparentemente
sconnessi, sospesi tra realtà e allucinazione. Noto per la sua riflessione sul tema dell'identità, a partire da quella sessuale,
attraverso l'espressione delle sottoculture, l'artista presenterà nuovi lavori in dialogo con lo spazio ex industriale della
galleria, creati prendendo spunto dal romanzo citato.
Luce Gallery
Nathaniel Mary Quinn. St. Marks, 5 novembre 2016 – 12 gennaio 2017
Nathaniel Mary Quinn, affermato artista afroamericano, nato a Chicago, cresciuto in un milieu povero, trae ispirazione
dalla vita quotidiana e da ciò che le persone raccontano. Usando la tecnica del collage e del dipinto “cubista” e surrealista,
e ispirandosi per pose e colori alla pittura rinascimentale, Quinn mixa fumetti, immagini tratte dai quotidiani e dettagli
realistici, creando ritratti frammentari, specchio della difficoltà di
definizione dell'identità contemporanea.
Guido Costa Projects
Tom Johnson. Un piano nobile per un uomo alto, 5 novembre 2016 – 31 gennaio 2017
La mostra dell'artista americano Tom Johnson inaugurerà il 5 novembre con una performance, alle ore 21.30 e 23.30. Da
sempre interessato al gesto, al linguaggio e all'uso delle parole nel loro più profondo significato, Johnson elaborerà una
performance, realizzata con la partecipazione di Aldo Rendina, approfondendo attraverso parola e uso del corpo un tema
scottante del nostro tempo, la ricchezza. Partendo dalla lettura di un testo di William Hazlitt, fenomenale oratore inglese
della fine del Settecento, si scoprirà insieme all'artista come e quanto l'uso del linguaggio plasmi la nostra realtà e quanto
la retorica ci spinga in avanti nel rapporto con il reale.
Norma Mangione Gallery
Ruth Proctor, 5 novembre – 23 dicembre 2016
Norma Mangione presenta un progetto di Ruth Proctor, artista inglese molto legata al teatro, alla performance, alla
danza, alla messa in scena. Spazio e tempo sono infatti elementi fondamentali della sua poetica. Nei lavori fotografici e
nelle installazioni presentate per questo progetto sono infatti queste due dimensioni a farla da padrone; un grande
orologio, che segnerà un orario tutto suo, accoglierà i visitatori nella galleria, proiettandoli in un tempo differente,
“virtuale”. In occasione di Artissima l'artista presenterà anche una performance speciale.
Privateview Gallery
Ted Larsen, 5 novembre -24 dicembre 2016
La mostra, curata da Paola Stroppiana, presenta per la prima volta in Italia il lavoro di Ted Larsen, esponente di spicco
del nuovo minimalismo americano. Le opere, appositamente realizzate per la mostra torinese, spaziano dalla scultura
all'installazione, con incursioni tra pittura, ready-made e scultura astratta. Ciò che deve interessare di tali opere è la loro
fruizione estetica ed esperienziale, piuttosto che speculativa. Linea, forma, materiale (spesso di recupero), colore e
composizione nello spazio diventano le cifre fondamentali con cui leggere l'opera, che restituisce bellezza e armonia a un
mondo di consumistici scarti.
Quartz Studio
Allora & Calzadilla (in collaboration with Ted Chiang). The Great Silence, 4 novembre 2016 – 7 gennaio 2017
Quartz Studio presenta The Great Silence, un progetto del duo Allora & Calzadilla che ha avuto inizio nel 2014 con una
videoinstallazione a 3 canali del lavoro al Philadelphia Museum of Art. Il video racconta del più grande radio telescopio al
mondo, quello di Esperanza, in Porto Rico, che trasmette e riceve onde radio da e per gli angoli più reconditi
dell’universo. L’osservatorio di Arecibo, dove si trova il telescopio, è anche la casa degli ultimi pappagalli portoricani in
pericolo di estinzione, gli Amazona vittata, che diventano personaggi del video grazie alle loro capacità comunicative, così
simili a quelle umane. Nello spirito di una favola, i pappagalli raccontano il loro punto di vista sull’uomo e sulla sua
incessante ricerca di vita al di fuori del pianeta Terra.
Treti Galaxie
Alvaro Urbano, "I", 5 novembre 2016
È una mostra destinata ad un solo spettatore, una mostra personale rovesciata, che si terrà nella mole Antonelliana, in
tutta la sua lunghezza, da base a guglia. Lo spettatore incontrerà nel percorso di “ascesa” diversi elementi che
rappresentano i simboli di un crittogramma che si rifà all’alfabeto di antiche rune islandesi, sotto forma di suono,
disegno e installazione. Per prenotarsi è necessario inviare una richiesta di partecipazione all’indirizzo
[email protected] il giorno 27/10/2016 dalle ore 8:00 alle ore 20:00 con oggetto “SOLO SHOW”.
Si ricordano poi le fiere collaterali: DAMA, Flashback, Others e Nesxt.